Libri poscia
Libri su poscia, con la parola poscia
Decameron (pagina 46)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Il che vedendo il giudice, che aspettava di dovere essere con grandissima festa ricevuto da lei, si maravigliò forte e seco stesso cominciò a dire: “Forse che la malinconia e il lungo dolore che io ho avuto poscia che io la perdei m'ha sì trasfigurato, che ella non mi riconosce ... ” Per che egli disse: “Donna, caro mi costa il menarti a pescare, per ciò che simil dolore non si sentì mai a quello che io ho poscia portato che io ti perdei, e tu non par che mi riconoschi, sì salvaticamente motto mi fai ... Dei tu per questo appetito disordinato e disonesto lasciar l'onor tuo e me, che t'amo più che la vita mia? Deh, speranza mia cara, non dir più così, voglitene venir con meco: io da quinci innanzi, poscia che io conosco il tuo disidero, mi sforzerò; e però, ben mio dolce, muta consiglio e vientene meco, ché mai ben non sentii poscia che tu tolta mi fosti ... Anche dite voi che vi sforzerete: e di che? di farla in tre pace e rizzare a mazzata? Io so che voi siete divenuto un pro' cavaliere poscia che io non vi vidi! Andate, e sforzatevi di vivere, ché mi pare anzi che no che voi ci stiate a pigione, sì tisicuzzo e tristanzuol mi parete ...
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Decameron (pagina 161)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Dove, benché alcuna camera fornita di letto e dell'altre cose oportune fosse e una fante vecchia dimorasse sì come guardiana del luogo, per ciò che altra famiglia non v'era, era usato un figliuolo del detto Niccolò, che avea nome Filippo, sì come giovane e senza moglie, di menar talvolta alcuna femina a suo diletto e tenervela un dì o due e poscia mandarla via ... E come egli ritornato fu, disse Bruno pianamente: “Vedestila?” Rispose Calandrino: “Oimè, sì, ella m'ha morto!” Disse Bruno: “Io voglio andare a vedere se ella è quella che io credo; e se così sarà, lascia poscia far me ... Ma che vuoi tu che io le dica da tua parte se egli avvien che io le favelli?” Rispose Calandrino: “Gnaffé! tu sì le dirai in prima in prima che io le voglio mille moggia di quel buon bene da impregnare, e poscia che io son suo servigiale e se ella vuol nulla: ha'mi bene inteso?” Disse Bruno: “Sì, lascia far me ... ” “Oh!” disse Bruno “tu te la griferai: e' mi par pur vederti morderle con cotesti tuoi denti fatti a bischeri quella sua bocca vermigliuzza e quelle sue gote che paion due rose e poscia manicarlati tutta quanta ...
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La divina commedia (pagina 40)
di Dante Alighieri (estratti)
... Ancor digesto, scende ov'è più bello
tacer che dire; e quindi poscia geme
sovr'altrui sangue in natural vasello ... Però che quindi ha poscia sua paruta,
è chiamata ombra; e quindi organa poi
ciascun sentire infino a la veduta ...
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Rinaldo (pagina 5)
di Torquato Tasso (estratti)
... 79 Rinaldo in sella si rassetta, e poscia verso gli altri guerrier ratto si scaglia: un ferisce nel capo, un ne la coscia, e pon fin con duo colpi a la battaglia ... 81 Clarice in questa con immote ciglia mira 'l valor del nobil giovinetto; dal valor nasce in lei la maraviglia, e da la maraviglia indi il diletto: poscia il diletto che in mirarlo piglia le accende il cor di dolce ardente affetto; e mentre ammira e loda 'l cavaliero, pian piano a nuovo amore apre 'l sentiero ... 2 Sei volte e sette a dietro il corsier volve, e per tornar verso il suo ben s'invia; poscia tutto al contrario si risolve, ed oltre segue la primiera via; instabil è vie più ch'al vento polve, e ben par che d'amor seguace ei sia; fa diversi pensier, e in un non ferma pur breve spazio l'egra mente inferma ...
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Rinaldo (pagina 14)
di Torquato Tasso (estratti)
... Ben caro avrò che tu mi narri poscia qual passion t'affliga e quale angoscia ... 36 Si giostrò poscia, e i giuochi anco si fêro de le donzelle; ed io che vidi allora molte che baci a la mia donna diero, e che gli ricever più cari ancora, arsi di dolce invidia, e col pensiero mi formai grate frodi ad ora ad ora, perché mi parve, inganno aventuroso, d'esser fra loro al bel gioco amoroso ... 48 Deliberai, feminil vesta presa, tra le donzelle anch'io meschiarmi, quando vengono insieme a placida contesa, l'una soavi baci a l'altra dando, per poter poscia, oh temeraria impresa! cagion ch'or sia d'ogni mio bene in bando, congiunger con la mia la rosea bocca, onde Amor mille strali aventa e scocca ...
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