Libri piovano

Libri su piovano, con la parola piovano

Confessioni di un Italiano (pagina 17)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Nei giorni comuni, dopo la messa ognuno andava per le sue incombenze fino all'ora del desinare; io poi aveva il mio bel che fare nel difendermi contro il famiglio del Piovano che veniva a cercarmi per le lezioni ... Peraltro mi divertiva nel disegnar sopra i muri la faccia del Piovano con due boschi di sopracciglia ed un certo cappellone in testa che non lasciavano alcun dubbio sulle intenzioni satiriche del pittore ... Spesso, durante queste mie esercitazioni artistiche, udiva per l'andito il passo prudente della Maria, la massaia del Piovano, che veniva a vedere de' fatti miei alla toppa della chiave ... Alle dieci e mezzo entrava il Piovano, il quale mi dava alquante zaffate per gli sconci che vedeva nel muro, altre ne aggiungeva a conto dell'infame scrittura, e me ne amministrava poi una terza dose per la pochissima attenzione prestata al suo indice nel leggere l'Abecedario ... Gli sbadigli, le tirate di pelle o di naso e i versacci che io faceva durante quelle lezioni mi son sempre restati in mente come un segno della mia mala creanza e dell'esemplare pazienza del Piovano ... Lo sparagno che feci poi in tutta la mia vita di punti e di virgole lo devo tutto all'istruzione andante e liberale dell'ottimo Piovano ...
Confessioni di un Italiano (pagina 86)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il viaggio pedestre fino a Fratta, il riveder la Pisana, gli amori rinati e troncati poi di bel nuovo per nuove stranezze, per nuove gelosie, le incombenze affidatemi per via di esperimento del Cancelliere, gli elogi del Conte e dei nobiluomini Frumier, le soperchierie e le scappate del Venchieredo, i disordini della famiglia Provedoni, i dissidi fra la Doretta e Leopardo, le continue imprese dello Spaccafumo, le raccomandazioni del vecchio Piovano, e gli strani consigli del padre Pendola mi diedero troppo da pensare, da fare, da meditare, da godere e da soffrire perché mi pentissi di aver lasciato ai miei compagni la cura delle cose di Francia e il passatempo delle gazzette ... Questa settimana s'apprendeva d'un affetto rispettoso e veemente pel vecchio piovano di Teglio; usciva col velo nero sul capo e le ciglia basse; s'intratteneva con lui sulla porta della canonica volgendo le spalle ai passeggieri; udiva pazientemente i suoi consigli e perfino le sue mezze prediche ... Il giorno dopo compariva mutata come per incanto; la sua delizia non era più il Piovano, ma il cavallante Marchetto; voleva a tutta forza ch'ei le insegnasse a cavalcare; scorrazzava pei prati a bisdosso d'un ronzino come un'amazzone, e si guastava la fronte e le ginocchia contro i rami della boscaglia ...
Confessioni di un Italiano (pagina 95)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il piovano di Teglio gli dava mano colle sue esortazioni, e così io partii che mi pareva di andare ad una crociata, o poco meno ... Forse peraltro non sarei giunto ad accontentare il Piovano; il quale, clausetano fin nelle unghie, dopo la vana aspettativa d'un anno, tacciava l'ottimo padre di indolenza e di incuria negli affari della diocesi ... Ciò appunto non quadrava al piovano di Teglio; ma in quanto a me egli approvava il santo fervore inspiratomi dal segretario, e me ne incaloriva maggiormente colla sua rozza e sincera facondia ...