Libri paolo
Libri su paolo, con la parola paolo
Fior di passione (pagina 4)
di Matilde Serao (estratti)
... Eppure questo Paolo Spada era il più grande sognatore che io abbia mai conosciuto ... La critica amica rispose che quella era sprezzatura artistica--e parve a molti così e tutti si tranquillarono, aspettando il primo romanzo di Paolo Spada ... Ma dopo fu sempre così nei romanzi di Paolo Spada: le sue protagoniste belle, buone, cattive, umane, simpatiche durante tutto il romanzo, alla fine diventavano triviali e ridicole ... E la reputazione di romanziere di Paolo Spada si smarrì fra le infinite mediocrità che affliggono l'arte ...
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Fior di passione (pagina 30)
di Matilde Serao (estratti)
... Paolo la interrogava spesso per conoscerne l'anima ... Paolo se ne accorgeva e desisteva ... Paolo leggeva un libro francese, un romanzo d'amore ... Paolo taceva, disgustato, annoiato, con la bocca amara e le labbra inaridite ... Si dava una festa in onore di Paolo de Joanna che partiva per l'Inghilterra ... Ora, la quadriglia chiamata con voce nasale da un direttore greco, Calliope la ballava con Paolo de Joanna ...
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Il benefattore (pagina 6)
di Luigi Capuana (estratti)
... —Educati a questo modo—riprese Paolo Jenco—noi perdiamo ogni energia ... —Bel tipo arabo!—soggiunse rivolta a Paolo, senza attendere la risposta del ragazzino—Vuoi venire? —Quando?—egli domandò ... —Perchè ti sei accostato a noi? Chi t'ha detto:—Va'ad ascoltare quel che dicono? Afferrato improvvisamente per un braccio e colto alla sprovveduta da questa domanda di Paolo, il ragazzo si smarrì, e balbettò: —Me l'ha detto… me l'ha detto… Nessuno me l'ha detto—poi si corresse, accigliato ... —E perchè? —Per niente signorina; perchè quel signore non ha altro da fare… e perchè… —Il perchè lo so io, notaio—lo interruppe Paolo Jenco che si mordeva le labbra, fremente ... Scendevano, silenziosi, per lo stradone; miss Elsa con gli occhi bassi e le ciglia un po' corrugate, quasi facesse un insolito sforzo di riflessione; Paolo Jenco mordendosi le labbra, con gli sguardi ancora lampeggianti di sdegno, che però si addolcivano di tratto in tratto, quando li rivolgeva a osservare la signorina, quantunque il silenzio e l'atteggiamento di lei lo rendessero perplesso nel risolversi a dirle quel che gli tumultuava nel cuore ... Improvvisamente miss Elsa rizzò il capo, spalancò gli occhi ed esclamò soddisfatta: —Ho capito! —Che cosa?—domandò Paolo maravigliato ... —E poi—riprese Paolo, quasi non avesse udito quelle parole…—se anche avessi saputo osare… che cosa avrei conchiuso? —Bisogna essere sinceri, per restare onesti,—mormorò miss Elsa ... —Se Dio esistesse, non permetterebbe tante infamie! —Oh, no, signor Paolo, non parli così! Del bene e del male che facciamo siamo responsabili noi ...
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Il benefattore (pagina 7)
di Luigi Capuana (estratti)
... —Lei vuol sviare il discorso!—esclamò Paolo ... —Eh, via! Lei esagera, alla siciliana… Ma che mi volesse bene, io lo so da un pezzo; attendevo che me lo confessasse; cominciavo a dubitarne… Paolo si slanciò a prenderla per una mano ... Paolo, voltatosi sdegnosamente verso quel punto, vide sparire a un tratto, tra le grosse e spinose foglie dei fichi d'India, la testa del contadino che si era accorto di quel bacio e aveva maliziosamente riso… Impallidì e rimase impietrito ... —Ma io soffrirei se dovessi nascondere a mio padre e alla mamma… —Attendi un altro po'! Mio padre… Ebbene, mi ribellerò; non sono più sotto tutela! Miss Elsa, appena essi furono usciti dalla gola dello stradone, si era appoggiata a un palo del telegrafo per lasciar passare due carri che salivano lentamente verso Settefonti; Paolo aveva pronunciato sotto voce la sua frase di ribellione; e la bionda creatura, già diventata triste e pensosa alla preghiera di attendere prima di parlare del loro fidanzamento ai suoi parenti, lo fissò quasi atterrita… —Ha fatto male—ella disse dolcemente, con grande tristezza ... Non vorrei esser cagione di dolore a nessuno!… Il mio cuore, Paolo, non dubiti, non cambierà in niente per questo… A rivederci! E vedendola andar via, con passi affrettati, e poi sparire dietro la siepe d'agavi americane che cingevano da una parte la svoltata dello stradone, Paolo credette che la sua felicità si allontanasse e sparisse per sempre ... In quella solitudine, l'assiduità della vista di Paolo Jenco le era riuscita dapprima attraente—giovinezza ama giovinezza—poi interessante pel carattere di lui così schiettamente siciliano e per l'ingegno e la cultura ... Con lui, ella poteva parlare di letteratura e di arte senza timore di vedergli sgranare gli occhi come al dottor Medulla, assiduo anche esso, ma vanitoso, pretenzioso, e che sùbito aveva mostrato le orecchie, cioè si era palesato caldo corteggiatore, mettendo in tutti i suoi atti l'evidente intenzione di dar nell'occhio e scoraggiare il sospettato rivale, Paolo Jenco ... Improvvisamente punto sul vivo, Paolo era scattato rispondendogli per le rime; e quella volta miss Elsa non nascose il piacere da lei sentito per la disfatta del presuntuoso ignorante ... Così, a poco a poco, nel suo spirito calmo, nel suo cuore tranquillo, la figura di Paolo Jenco si era insinuata carezzevolmente, senza che la bella inglesina si accorgesse del lavorìo di suggestione che vi veniva prodotto ...
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Il benefattore (pagina 8)
di Luigi Capuana (estratti)
... La sua intimità con Paolo infatti si era aumentata, facendo con lui pratici esercizi dialettali, cosa che anche la divertiva quando ella non arrivava a sormontare la difficoltà di certi suoni di consonanti che la sua gola non si prestava a rendere facilmente ... Non lo avea nascosto a Paolo ... Ella stava per dirgli: —Senti, babbo!… La confessione di quel che era avvenuto tra lei e Paolo quella mattina, le tremava da un pezzo su le labbra, impaziente, quasi sospinta dal rimorso di essere stata taciuta parecchi giorni ... Ma, appunto in quel momento, dopo le tristi cose accennate dal padre, le parve che la dichiarazione di Paolo, e il loro fidanzamento di un istante fossero stati un sogno, nient'altro che un sogno ...
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Il benefattore (pagina 9)
di Luigi Capuana (estratti)
... Miss Elsa die un grido; aveva riconosciuto Paolo Jenco! XI ... —Dàgli!—A iddu! A iddu!—Dàgli!—Abbiamo dovuto sparare all'aria, per atterrirli, lottare corpo a corpo… Era stato un terribile quarto d'ora! Fortunatamente, all'infuori di una larga ferita alla testa e qualche contusione, Paolo Jenco non aveva riportato altro dall'assalto furibondo dei contadini ... E mentre Paolo, assistito dalle signore, da miss Elsa in particolar modo, si sforzava di mostrarsi meno sofferente che non era, il signor Kyllea conduceva parecchi visitatori a osservare i guasti del giardino che sembrava percosso da un uragano, e i guasti lassù, dove bisognava ricominciare da capo l'opera di muratura del condotto dell'acqua ... Li sfruttiamo, li trattiamo peggio di animali, li mettiamo su, per cattivi fini, e poi sbraitiamo che il governo non ci tutela i beni e le vite contro l'avidità dei contadini! Facciamo i socialisti, gli anarchici, i rivoluzionari per comodo nostro, spargiamo di petrolio la catasta… e poi non vorremmo che qualcuno vi appiccasse fuoco! —E se venivano a bruciarvi la Banca? —Benvenuti! Avrei spalancato la porta, avrei consegnato tutta quella cartaccia imbrattata, per farne un bel falò… Tanto, la povera gente non ha quattrini da spendere in contratti… E poi, non si deve fare repulisti del vecchio? Ah! Poichè ci si erano messi!… E tornato al cottage, vedendo Paolo con la testa fasciata, gli spiattellava bruscamente: —Puoi ringraziare tuo padre!… Anche ora, dopo quel che è accaduto, tuo padre accende una candela a Cristo e una a Maometto, come il romito di Lampedusa; dà un colpo al cerchio e uno alla botte ... Dà ragione al signor Kyllea, e non dà torto ai contadini; e si agita per far scarcerare gli arrestati, per non irritare gli animi, per non lasciar fòmite di odii… Bella scusa! Quasi voglia ringraziarli perchè non ti hanno proprio ammazzato! Paolo però li ringraziava davvero ... —Non potremo più vivere tranquille! Da due notti non chiudo occhio… Mi sembra di dover sentire nuovamente quelle grida… La zia brontolava in inglese: —Andiamo via! Torniamo in Inghilterra! —Che cosa dice?—domandò Paolo a miss Elsa ... —Vuole andar via! Tornare in Inghilterra… Ma è possibile? —Oh, no!—esclamò Paolo ... Qualche ora dopo, approfittando dell'occasione di esser rimasti soli in salotto, Paolo le disse: —Vuole andar via anche… lei? —Mio padre, in un momento di sdegno, ha pensato di vendere i terreni; ma ora non ci pensa più ... —E tuo padre? —Ah!… Da questa ferita mi è uscito molto sangue, tutto il sangue vigliacco… Se mio padre si opponesse… —Io non entrerei mai in una famiglia dove mi saprei appena tollerata… —Uno solo è il vero ostacolo!—esclamò Paolo ... Ma… —Ma…—ripetè Paolo ansiosamente ... —È impossibile, Elsa! E vedendo entrare il signor Kyllea che tornava da un convegno col Sindaco, per accomodare la faccenda dell'acqua, Paolo si alzò in piedi, gli andò incontro, e gli disse: —Debbo essere sincero con lei ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 22)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Andandogli incontro per il viale che metteva, un po' di lungo, all'ingresso della strada, Raimondo pensava: — Don Paolo mi sembra stralunato ... Ma don Paolo parve anche più imbarazzato quando seduto sul sedile, tra il folto, cominciò a bassa voce: — La nostra amicizia e la mia prudenza, anzi il mio dovere ... Raimondo gli fu subito grato del tono dimesso, della soggezione manifesta, e pentito com'era d'avergli fatto dispiacere, affrettò: — Ho capito, don Paolo ... — Il mio timore — interruppe angustiato don Paolo —, il mio timore è che le voci, le accuse anonime pervengano all'orecchio di chi deve ignorare ... Dell'arcivescovo? Povero don Paolo!; si aspettava noie fin dalla Curia! — Ha ragione — affrettò di nuovo Raimondo ... — Bravo don Paolo! — esclamò ... — A non perdere di vista le cose terrene! Don Paolo guardò la signora con ricuperato animo ... Se n'andò, don Paolo, convinto d'avere provveduto alla sua missione ... Ah le parole delle Raffi! Solo adesso le ricordava! E insieme, d'un tratto, vide quanto avrebbe dovuto intendere prima, a poco a poco, se avesse ricordato e riflettuto: l'ammonimento del fratello («sta attento»), le parole delle Raffi («il capitano, dicono i socialisti, consola i mariti fuori e le mogli in casa»), la prudenza di don Paolo, gli infingimenti di Adriana ...
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L'arte di prender marito
di Paolo Mantegazza (estratti)
... —Addio, addio Paolo, ritorna presto… ... Adorava Paolo e Virginia, ma avrebbe voluto un Paolo ancor più innamorato e una Virginia più eroica ... Il bacio di Paolo le faceva sentire l'eco di quell'altro dato dalla cugina al cugino alla ferrovia; quel bacio, che era divenuto per lei l'incubo di tutte le ore, il sogno di tutte le notti ...
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Le smanie per la villeggiatura
di Carlo Goldoni (estratti)
... Paolo, che sta riponendo degli abiti e della biancheria in un baule, poi Leonardo ... LEONARDO Che fate qui in questa camera? Si han da far cento cose, e voi perdete il tempo, e non se ne eseguisce nessuna (a Paolo) ... PAOLO Perdoni, signore ... PAOLO Le donne stanno intorno della padrona; sono occupate per essa, e non vi è caso di poterle nemen vedere ... PAOLO Aggiunga, che non bastandole le due donne, ne ha chiamate due altre ancora in aiuto ... LEONARDO E che fa ella di tanta gente? Si fa fare in casa qualche nuovo vestito? PAOLO Non, signore ... PAOLO Ella comandi, ed io farò tutto quello, che potrò fare ... PAOLO Due dozzine dovrebbero essere sufficienti ... PAOLO La prego perdonarmi, se parlo troppo liberamente ... PAOLO Perdoni; non parlo più ... PAOLO Faccia tutto quello, che le detta la sua prudenza ... PAOLO Sarà servita ... PAOLO Si ha da pagare? LEONARDO No, ditegli, che lo pagherò al mio ritorno ... PAOLO Compatisca; mi disse l'altrieri, che sperava prima ch'ella andasse in campagna, che lo saldasse del conto vecchio ... PAOLO Benissimo ... PAOLO Anche la cereria di Pisa, prima di far conto nuovo, vorrebbe esser pagata del vecchio ... PAOLO Ho da prenderla coi contanti? LEONARDO Fatevi dare il bisogno; si pagherà al mio ritorno ... PAOLO Signore, al suo ritorno ella avrà una folla di creditori, che l'inquieteranno ... PAOLO Ella è padrona di mandarmi via; ma io, se parlo, parlo per l'amore, che le professo ... PAOLO Sarà obbedita ...
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Le smanie per la villeggiatura (pagina 5)
di Carlo Goldoni (estratti)
... Vittoria, e Paolo ... PAOLO Non so, che dire ... PAOLO Gliel'ha poi finito il sarto? VITTORIA Sì, l'ha finito; ma da colui non mi servo più ... PAOLO E perché, signora? Lo ha fatto male? VITTORIA No, per dir la verità, è riuscito bellissimo ... PAOLO E perché dunque è sdegnata col sarto? VITTORIA Perché mi ha fatto un'impertinenza ... PAOLO Perdoni, non mi par, che abbia gran torto ... PAOLO E quando sarebbe stato pagato? VITTORIA Al ritorno della villeggiatura ... PAOLO Crede ella di ritornar di campagna con dei quattrini? VITTORIA È facilissimo ... PAOLO A buon conto quest'abito è pagato, e non ci ha più da pensare ... PAOLO Che importa? Ella non ne ha per ora da spendere ... VITTORIA E come ho da far a giocare? PAOLO A' giochetti si può perder poco ... PAOLO Per quest'anno le converrà aver pazienza ... PAOLO Di me? VITTORIA Sì, di voi ... Sarebbe gran cosa, che mi anticipaste qualche danaro, a conto del mio vestiario dell'anno venturo? PAOLO Perdoni ... PAOLO Per me la servirei volentieri, ma non ne ho ... PAOLO Signora, si accerti, che ora è più che mai in ristrettezze grandissime, e non si lusinghi, perché non le può dar niente ... PAOLO Non ci sarà nemmeno il bisogno per fare il pane, che occorre ... PAOLO È venduta anche l'uva ... VITTORIA Anche l'uva? PAOLO E se andiamo di questo passo, signora ... PAOLO Oh! quello ha il grano, il vino e i danari ... VITTORIA E non possiamo noi prevalerci di qualche cosa? PAOLO Non, signora ... PAOLO Se non ci rimedia ... VITTORIA E come avrebbe da rimediarci? PAOLO Regolar le spese ... PAOLO Crede ella, che possa durar lungo tempo? VITTORIA Che duri fin che io ci sono ... PAOLO E intanto? ... PAOLO Ecco il padrone ...
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Le smanie per la villeggiatura (pagina 6)
di Carlo Goldoni (estratti)
... E voi, che fate colà ritto, ritto, come una statua? (a Paolo) ... PAOLO Aspetto gli ordini ... PAOLO Fare, e disfare è tutto lavorare (levando dal baule) ... LEONARDO Che cosa c'è in questa cassa? (Paolo) ... PAOLO Il caffè, la cioccolata, lo zucchero, la cera e le spezierie ... PAOLO Con che vuol ella, ch'io abbia pagato? So bene, che per aver questa roba a credito, ho dovuto sudare; e i bottegai mi hanno maltrattato, come se io l'avessi rubbata ... PAOLO Sì, signore ... PAOLO Bravo, signor padrone: così va bene ... PAOLO (Andiamo, andiamo, prima che si penta ...
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Le smanie per la villeggiatura (pagina 11)
di Carlo Goldoni (estratti)
... Scena terza Leonardo, poi Paolo ... PAOLO Eccomi a' suoi comandi ... PAOLO Oh! bella! LEONARDO E spicciatevi ... PAOLO E il desinare? LEONARDO A me non importa il desinare ... PAOLO Ma io ho disfatto tutto quello, che aveva fatto ... PAOLO È impossibile ... PAOLO (Maledetto sia il servire in questa maniera) ... PAOLO Io ho reso tutto ai mercanti ... PAOLO Non mi vorranno dar niente ... PAOLO Ma, signore ... PAOLO Vuole che gliela dica? Si faccia servire da chi vuole, ch'io non ho abilità per servirla ... Volete ora, ch'io perda il credito? Mi volete vedere precipitato? Credete, ch'io sia in necessità di fare gli ultimi sforzi per comparire? Avrete core ora di dirmi, che non si può, che è impossibile, che non mi potete servire? PAOLO Caro signor padrone, la ringrazio della confidenza, che si è degnato di farmi: farò il possibile; sarà servita ... Scena sesta Leonardo, poi Paolo ... PAOLO Animo, animo, signore, stia allegro, che tutto sarà preparato ... PAOLO Perdoni; io ho fatto il debito mio, e più del debito mio ...
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Le smanie per la villeggiatura (pagina 12)
di Carlo Goldoni (estratti)
... PAOLO Vi è qualche novità? LEONARDO Sì, pur troppo ... PAOLO I cavalli sono ordinati ... PAOLO Un'altra volta? LEONARDO Oh! maledetta la mia disgrazia! PAOLO Ma che cosa gli è accaduto mai? LEONARDO Per carità, lasciatemi stare ... PAOLO (Oh! povero me! andiamo sempre di male in peggio) ... VITTORIA Che maniera è questa? PAOLO (Lo lasci stare) (piano a Vittoria) ... VITTORIA Siete diventato pazzo? PAOLO (Non lo inquieti di più per amor del Cielo) (a Vittoria) ... VITTORIA Eh! non mi seccate anche voi (a Paolo) ... LEONARDO Il cappello, e la spada (a Paolo) ... PAOLO Signore ... LEONARDO Il cappello, e la spada (a Paolo più forte) ... PAOLO Subito (va a prendere il cappello, e la spada) ... PAOLO Eccola servita (gli dà il cappello, e la spada) ... VITTORIA Ma che cosa ha? (a Paolo) ... PAOLO Non so niente ...
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Nuove storie d'ogni colore (pagina 23)
di Emilio De Marchi (estratti)
... Il caffè del Paolo è una bottega all'antica, che conserva una vecchia clientela di gente pia e religiosa, non vi si fa musica, non vi si vedono giornalacci ... I divani, rasenti al muro, sono coperti di vitello con borchiettine di ottone e in fondo, dietro il banco, cigola un armadio di noce, che il nonno del Paolo comprò per ottanta svanziche all'asta del marchese Rescalli ... La sora Peppa non è la sorella, non è la moglie del Paolo, che ha giurato di morir celibe, ma il nome di una grossa cocoma di rame, dai fianchi larghi, dal labbro sporgente che, secondo l'idea di don Procolo, aveva in quei tempi una grande somiglianza colla sora Peppa Schineardi, priora di S ... Ho detto che di giornalacci il Paolo non ne vuole in bottega, La più eretica è donna Paola, cioè la Perseveranza, che don Procolo legge volentieri, perchè vi si difende qualche volta il Rosmini ... Carlinetto, invece, detto «'legrìa» con quella sua faccia rossiccia da bambola, con quei suoi occhietti che ballavano dietro gli occhiali, con quel nasino corto e gobbo, col suo argento vivo che gli usciva dalle gambe, co' suoi eh, eh, eh, eh,… che parevan la trombetta dei pompieri, avrebbe fatto ridere i tavolini del Paolo ... Cominciava Carlinetto a dire, per esempio:—Oggi ho mangiata la frittata eh… eh!…—E il Paolo ripeteva:—Ha mangiata la frittata eh! eh!—Poi subito don Procolo:—Tu hai mangiata la frittata… ... Dal giorno del suo matrimonio, vale a dire da circa tre anni, Carlinetto non si era più lasciato vedere dal Paolo ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 9)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Sono diventato uomo in casa loro, studiando con don Paolo, com'Ella sa, senza libertà di scegliermi degli amici, frequentando sempre la stessa gente, impregnata delle stesse idee ... Io voglio ancora bene a quell'eccellente don Paolo, ma da ragazzo, poi, l'ho adorato ... Quanto ho pensato allora di farmi religioso anch'io! Il solo odore d'incenso che don Paolo serbava nella tonaca quando veniva a pigliarmi, dopo le funzioni, per il passeggio, mi metteva una riverenza! E pensavo allo stato religioso come ad uno stato quasi divino ... Ne parlai a don Paolo e don Paolo mi disse ch'ero troppo giovine per pensare a queste cose ... Infatti mi mandarono a viaggiare con don Paolo, mi fecero condurre qualche volta al teatro da un amico di casa ...
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