Libri paese
Libri su paese, con la parola paese
Confessioni di un Italiano (pagina 84)
di Ippolito Nievo (estratti)
... La Contessa scrisse che non aveva paura, e che del resto se avessero voluto cambiar paese, Lucilio colla sua professione di medico potea farle andare in capo al mondo ... Del resto io non era malcontento di cambiar paese ... Fu appunto in quel torno che per isvagarmi da tanto crepacuore io mi misi a gozzovigliare e a trescare coi buli del paese, e in breve divenni il vagheggino di tutte le ragazze, contadine od artigiane ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 188)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Insomma, ve lo diceva fin dapprincipio, ch'io son partito da un paese e torno in un cimitero; ma ancora non sapete tutto ... “Ora voi sapete lo stato nostro e presso a poco anche del paese ... Faccio da padre all'Aquilina, amministro quei dieci campi che le sono rimasti e per me mi guadagno il vitto dando qualche lezione di calligrafia in paese e in qualche buona famiglia che vuol forse palliare così una caritatevole elemosina ...
|
Fermo e Lucia (pagina 130)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Qualche memoria del guasto di quel paese ci rimane in alcune lettere di Sigismondo Boldoni scrittore riputatissimo ai suoi tempi, e che forse avrebbe acquistato un nome più esteso e più autorevole anche presso ai posteri se non fosse morto all'uscire della giovinezza, e sopra tutto se quei pochi anni gli avesse vissuti in un secolo, in cui fosse stato possibile concepire nuove idee d'una precisione e d'una importanza perpetua, e per esporle, trovare quello stile che vive ... È un gruppo di montagne e di valli, paese poco visitato dal sole, intersecato da torrenti, petroso e selvatico negli accessi, ma per entro rivestito in gran parte di ricchi pascoli, e più fertile che non l'annunzi il suo nome: ha varie terre, quale sul pendio, quale nel fondo a luogo a luogo assai vasto perchè si possa chiamarlo pianura: e sur alcuni monti più erbosi sono sparse bianche e picciole casette, che da lontano raffigurano quasi un gregge sbandato al pascolo ... Se la infame passione di Don Rodrigo non fosse venuta a turbare i placidi destini di Fermo e di Lucia, essi dopo d'aver passato un anno d'inopia, contra la quale chi sa se le loro facoltà avrebbero bastato, si sarebbero ora trovati, probabilmente con un bambinello, esposti nel loro paese a quella orrenda furia militare, costretti a fuggire; e quando avessero schivati tutti i pericoli della persona, tornando poi a casa non v'avrebbero trovate che le muraglie e quelle mezzo diroccate, e i segni perversi e luridi del sozzo torrente che v'era passato ...
|
Il benefattore (pagina 10)
di Luigi Capuana (estratti)
... —Grazie,—brigadiere—egli aveva detto:—O mi lasciate entrar solo in paese, o torno indietro ... La folla si era aperta davanti a lui, ed egli era passato, guardando le persone in faccia, salutando alcuni che riconosceva per suoi lavoratori e che dovevano trovarsi là perchè c'erano tutti—tutti quei del paese, uomini e donne, giovani e vecchi—e non già perchè potessero avere qualche astio contro di lui ... Siete brava gente, troppo buona gente… Grazie! Ho fatto del bene al vostro paese; farò ancora del bene, e non a parole; è il mio mestiere ...
|
Marocco (pagina 17)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... —Oh bella! Il viaggio, il paese nuovo, tutto questo trambusto, non t’ha fatto nessuna impressione? Stette un po’ pensando, e rispose ingenuamente:—Nessuna impressione ... Il pover’uomo non faceva che esclamare:—Oh che paese! Oh che paese! Gli domandai se prima di partire da Torino, non gliel’avevan detto che paese fosse il Marocco, che città fosse Tangeri ... —Ah!—rispose con accento malinconico, andandosene via—che cosa si può raccontare d’un paese dove non si trovano due foglie d’insalata! Fatta colezione, l’Ambasciatore diede ordine di levare l’accampamento ...
|
Marocco (pagina 54)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... —Son tutte chiuse,—rispose l’uffiziale della scorta; e vedendoci stralunar gli occhi, ci spiegò il mistero, dicendo che ogni giorno di festa (era venerdì), fra mezzodì e il tocco, che è l’ora della preghiera, si chiudono tutte le porte di tutte le città, perchè è credenza dei Mussulmani che sarà in un giorno di festa, e appunto in quell’ora, che, non si sa in qual anno, i cristiani s’impadroniranno con un colpo di mano del loro paese ... —Ebbene,—disse allora l’ufficiale sorridendo;—è un modo di dire del paese: gli ebrei all’uncino, i cristiani ... Per legarli al paese il Sultano esige che si sposino subito ... Ho cinquant’anni, uscirei a sessanta, potrei vivere ancora qualche anno nel mio paese ...
|
Marocco (pagina 59)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... cospetto della ninfa, abbia fatto una dichiarazione d’amore od abbia tentato di sopprimere il preambolo, se la ninfa gli abbia prestato orecchio pietoso o sia fuggita strillando, non si sa, poichè tutto, in questo paese, è mistero ... del cuore, trascinasse il suo paese in una guerra ... Abbracciano tutti, senza difficoltà, la religione maomettana, conservando però molte delle loro stranissime superstizioni, e le feste bizzarre del proprio paese, consistenti in balli grotteschi che durano fino a tre giorni e tre notti consecutive, accompagnati da una musica diabolica, e non interrotti che per inghiottire con avidità bestiale ogni sorta di porcherie ...
|
Marocco (pagina 63)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Gli domandai dunque che impressione gli avessero fatta le grandi città europee non aspettandomi peraltro di sentire grandi espressioni di meraviglia, perchè sapevo, come tutti sanno, che dei quattro o cinquecento negozianti marocchini che vanno ogni anno in Europa, la maggior parte ritornano nel loro paese più stupidamente fanatici di prima, quando non ritornano più viziosi e più birbanti; e che se tutti rimangono stupiti dello splendore delle nostre città e delle meraviglie delle nostre industrie, nessuno però ne rimane scosso nell’anima, acceso nella mente, spronato a fare, a tentare, a imitare; nessuno intimamente persuaso della inferiorità complessiva del paese proprio; e nessunissimo, poi, se anche avesse questi sentimenti s’arrischierebbe ad esprimerli, e tanto meno a cercar di diffonderli, per paura di tirarsi addosso l’accusa di mussulmano rinnegato e di nemico del suo paese ... Voi convenite che il primo dovere d’un uomo, la prima cosa che lo rende stimabile, e quella in cui importa massimamente che un paese sia superiore agli altri paesi, è l’onestà; non è vero? Ebbene, in fatto d’onestà io non credo in nessuna maniera che voi altri siate superiori a noi ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 14)
di Giovanni Verga (estratti)
... Nel burrone, fra i due monti, sembrava d'entrare in una fornace; e il paese in cima al colle, arrampicato sui precipizi, disseminato fra rupi enormi, minato da caverne che lo lasciavano come sospeso in aria, nerastro, rugginoso, sembrava abbandonato, senza un'ombra, con tutte le finestre spalancate nell'afa, simili a tanti buchi neri, le croci dei campanili vacillanti nel cielo caliginoso ... Avete tanti denari, e vi date l'anima al diavolo! Giunse al paese che suonava mezzogiorno, mentre tutti scappavano a casa come facesse temporale ... un capriccio di Monsignore! - Sono salito al paese apposta per voi! ... Vossignoria che vi fate sentire in paese ... Volevo con quell'affare procurarvi l'appoggio di un parentado che conta in paese ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 50)
di Giovanni Verga (estratti)
... Fra tutte quelle piccine, in tutte le famiglie, succedeva lo stesso diavoleto che mastro-don Gesualdo aveva fatto nascere nei grandi e nel paese ... Nel paese non si parlava d'altro che del matrimonio di don Ninì Rubiera ... Cogli anni, la Capitana aveva preso anche i vizii del paese; occupavasi dei fatti altrui ora che non aveva da nasconderne dei propri ... Un giorno poi fu una vera festa per lui, quando si vide arrivare in paese la signora Aglae che veniva insieme al signor Pallante a fare uno scandalo contro il barone Rubiera, a riscuotere ciò che le spettava, se il seduttore non voleva vedersela comparire dinanzi all'altare ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 52)
di Giovanni Verga (estratti)
... Una rovina ed un'angustia che umiliavano le memorie ambiziose, le fantasie romantiche nate nelle confidenze immaginarie colle amiche del collegio, le illusioni di cui era piena la bizzarra testolina della fanciulla, tornata in paese coll'idea di rappresentarvi la prima parte ... La gente insospettita stava a vedere, facendo le provviste per svignarsela dal paese, al primo allarme, e spiando ogni viso nuovo che passasse ... I galantuomini, rammentandosi il bel soggetto ch'era il Ciolla, quello ch'era stato in Castello colle manette, sedici anni prima, si armarono sino ai denti, e si misero a perlustrare il paese, se mai gli tornava il ghiribizzo di voler pescare nel torbido ... Prima di sera cominciarono a sfilare le vetture cariche che scappavano dal paese ... La povera gente che era costretta a rimanere in paese stava a guardare atterrita ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 64)
di Giovanni Verga (estratti)
... Fu una delusione e un malumore generale fra i parenti e in tutto il paese ... Di tanto in tanto gli arrivavano pure all'orecchio altre male nuove che non gli lasciavano requie, come tafani, come vespe pungenti; dicevasi in paese che il signor duca vi seminasse a due mani debiti fitti al pari della grandine, la medesima gramigna che devastava i suoi possessi e si propagava ai beni della moglie peggio delle cavallette ... Quella povera Canziria che era costata tante fatiche a don Gesualdo, tante privazioni, dove aveva sentito la prima volta il rimescolìo di mettere nella terra i piedi di padrone! Donninga per cui si era tirato addosso l'odio di tutto il paese! le buone terre dell'Àlia che aveva covato dieci anni cogli occhi, sera e mattina, le buone terre al sole, senza un sasso, e sciolte così che le mani vi sprofondavano e le sentivano grasse e calde al pari della carne viva ... Nel paese ormai si sapeva ch'era tisica: tutti così quei Trao! una famiglia che si estingueva per esaurimento, diceva il medico ... Isabella prometteva sempre di venire, da un autunno all'altro, ma non si decideva mai, come avesse giurato di non metterci più i piedi in quel paese maledetto, e se lo fosse tolto dal cuore interamente ...
|
Storia di un'anima (pagina 28)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Da Genova, alla ventura, dovevo partire per qualche paese della riviera ... Se desiderate, leggete: «Il paese compreso fra il Varo e la Magra, fra l'Alpi, l'Apennino e il mare chiamossi anticamente Liguria, e Ligustico il mare interposto fra le amene sue rive e la Corsica ... Due ore dopo, alla mia destra, al di là di un paese coi tetti di lavagna e le torri delle fucine fumanti come la gola di Vulcano,—io vidi il mare! Che contemplazione fu la mia! Il mare! Era di un azzurro intensissimo: si confondeva all'orizzonte con una zona lucente: finiva alla spiaggia colla catena mutabile delle onde, che si gonfiavano colle loro crespe spumanti, piene di guizzi, di luce… ...
|
|