Libri padre

Libri su padre, con la parola padre

Confessioni di un Italiano (pagina 3)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Monsignor Orlando non era stato generato dal suo signor padre coll'intenzione di dedicarlo alla Madre Chiesa; testimonio il suo nome di battesimo ... Suo padre cercava vincere questa maledetta ripugnanza col farlo prendere sulle ginocchia da alcuno de' suoi buli; ma il piccolo Orlando se ne sbigottiva tanto, che conveniva passarlo alle ginocchia della cuoca perché non crepasse di paura ... E finalmente il signor padre colla sua ambizione marziale ebbe contraria l'opinione di tutta la famiglia ... Costui fu chiamato una bella mattina con imponente solennità dinanzi a suo padre; il quale per quanto ostentasse l'autorevole cipiglio del signore assoluto aveva in fondo il fare vacillante e contrito d'un generale che capitola ...
Confessioni di un Italiano (pagina 62)
di Ippolito Nievo (estratti)

... In una parola la sentenza di fellonia pronunciata contro il padre si giudicò non dovesse recar effetto a pregiudizio del figlio ... Il cancelliere di Venchieredo, rimasto padrone quasi assoluto in castello durante la minorennità del giovane giurisdicente, rifletteva parte del suo splendore sopra la figlia: e certo nei giorni di sagra ella preferiva il braccio del padre a quello del marito, massime quando andava a pompeggiare nelle festive radunanze intorno alla fontana ... Ma la comparsa a Portogruaro del dotto padre Pendola e del brillante Raimondo di Venchieredo mi mette in maggior pensiero ... Vergognosa frivolezza dinotante che nessun amore nessuna fede congiungevano i sudditi al principe, i figliuoli al padre ...
Confessioni di un Italiano (pagina 74)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Circa a quel tempo uscì di collegio il signor Raimondo di Venchieredo e venne ad abitare nel suo castello vicino a Cordovado; ma siccome non toccava ancora gli anni della maggiore età, così un suo zio materno di Venezia, che gli era tutore, lo affidò alla sorveglianza d'un precettore, d'un certo padre Pendola, che, venuto a Venezia non si sapeva donde, erasi acquistato una grandissima opinione di erudito ... Ad ogni modo le massime politiche della Signoria non erano più quelle di fra Paolo Sarpi quando il padre Pendola si stabilì col suo alunno a Venchieredo; e tanto egli, come il giovane castellano, fecero grandissimo colpo nella società di Portogruaro che s'era affrettata ad invitarli e a festeggiarli ... CAPITOLO SETTIMO Contiene il panegirico del padre Pendola e del suo alunno ... Fortuna che era giovine e bello: per cui le vecchiette gli perdonavano le sue distrazioni, e il monsignore, essendo padre spirituale di una fra queste, doveva di necessità perdonargli anche lui ... Cominciavano a pigliar fiato cotali mormorazioni, quando il padre Pendola presentò il giovine Venchieredo in casa Frumier ... Il Conte di Fratta ne rimase un po' imbarazzato; perché non si dimenticava che se non per opera, certo per tolleranza sua, il padre di quel cavalierino mangiava il pane bigio nella Rocca della Chiusa ... Il padre Pendola era un sacerdote di coscienza e un uomo di molto garbo; capacitatolo una volta della convenienza di questo maritaggio, egli ne avrebbe persuaso certamente il suo alunno; dunque bisognava cominciare per di là, e l'accorata dama si pose immantinente all'opera ... Il reverendo padre non era di coloro che vedono una spanna oltre al naso, e vogliono dar ad intendere di vederci lontano un miglio; anzi tutt'altro; vedeva lontanissimo e portava gli occhiali con una cera rassegnatissima di minchioneria ... Ma il padre Pendola non si sgomentiva di quelle scalmane amorose del giovine; egli conosceva il suo alunno meglio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 75)
di Ippolito Nievo (estratti)

... I padri, i fratelli, i mariti avevano tremato di questi preludii guerrieri, e le nonne barbogie ricordarono palpitando sotto la cappa del camino i tempi del suo signor padre ... Qualche padre, qualche fratello, qualche marito cominciò a menar rumore, a minacciar rappresaglie, vendette, ricorsi ... Ma allora capitava col suo collo torto, colla sua faccia compunta il reverendo padre: — Cosa volete! ... Ma il buon padre li consolava, li calmava, e tornavano agnellini a lasciarsi pelare e, peggio, con rassegnazione ... La gente non gridò più tanto; le spose e le ragazze del paese beccarono qualche spillone, qualche grembiule di seta; il padre Pendola era benedetto da tutti, e il nuovo castellano dovette forse a lui, se non la salute dell'anima, certo quella del corpo ... In verità il solo padre Pendola sapeva fare di tali conversioni; e in tutta la popolazione e nel clero dei dintorni fu una voce generale a proclamarlo una specie di taumaturgo ... Venne poi il momento della conversione: si cominciò a parlare del miracolo operato dal padre Pendola e del meraviglioso ravvedimento del giovine signore ... Questi, sincero, e credenzone e avvezzo ad arrendersi a lei in ogni altra cosa pel cieco affetto che le portava, confessò di essere stato ingiusto; e pur di non vederla patire, consentì che l'andasse a trovar suo padre a Venchieredo, com'era stata sua usanza prima che Raimondo fosse uscito di collegio ... Leopardo fu persuaso alla fine che le apparenze lo avevano ingannato sulle mire di Raimondo; innamorato della moglie com'era, se ne lasciò dir tante, che finì col domandarle scusa; e poi s'affrettò a far visita con lei al castellano, e tornò a casa edificato di tanta affabilità, di tanto riserbo, benedicendo anche lui il padre Pendola, e permettendo alla moglie d'andare a stare a Venchieredo quanto più la piacesse ... La Contessa temendo ch'egli si raffreddasse credette giunto il momento di tastare il padre Pendola ... — Padre — gli disse ella una sera in casa Frumier, dopo aver abbandonato il gioco per non so qual pretesto, ed essersi ritirata con lui su un cantone della sala — padre, ella è ben fortunato di aver un allievo che le fa onore! La Contessa volse un'occhiata quasi materna a Raimondo che ritto dinanzi a Clara aspettava ch'ella avesse finito di prendere il caffè per ricevere la tazzina ... Il reverendo padre posò sul giovane una simile occhiata, raggiante in pari proporzioni di affetto e di umiltà ... — Oibò, padre; non dirò mai questo! — ripigliò la Contessa — la invidiava giusto appunto perché ella si è trovata in grado di meritare e di procurarsi una tale fortuna ...
Confessioni di un Italiano (pagina 76)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Oh, padre! noi ci mettiamo poco studio ... Corse collo sguardo dal buon padre Pendola alla Clara, dalla Clara a Raimondo, e da questo ancora all'ottimo padre ... — Mi ascolti, padre reverendo — continuò, tirandosegli ben vicina all'orecchio benché monsignore di Sant'Andrea la fulminasse con due occhi di basilisco dal suo tavolino di picchetto ... La Contessa balbettava, quasi sperando che l'ottimo padre le porgesse quella parola che le mancava; ma questi stava, come si dice, in guardia, e rispose a quel balbettamento con un'attitudine di maraviglia ... — Cosa dice mai, padre reverendo? — continuò ella sommessamente — la mi creda che da centomila bocche una voce sola s'accorda a celebrare la sua santità ... La Contessa, troppo boriosa per lasciar cadere un complimento senza raccoglierlo, e poco accorta per tagliar di botto tutte queste frasche inutili del discorso, andò via colla lingua dove la menava il reverendo padre, sempre allontanandosi dalla meta che s'era prefissa nel cominciare ... Ma il buon padre non era un allocco; prima d'ingarbugliarsi in certi fastidi volea capire qual pro' ne avrebbe cavato, e chi era quella gente con cui doveva accomunarsi ... Accorgendosi che era venuto il momento di partire, si morsicò un poco le unghie; ma quell'ora le era scappata via così premurosa, il buon padre l'aveva trattenuta con sì interessanti discorsi, che proprio il discorso principale le era rimasto a mezza gola ... Quanto al sospettare che l'ottimo padre l'avesse condotta, come si dice, in cerca di viole, la Contessa ne era lontana le cento miglia ... Ma la seconda volta fu come la prima, e la terza come la seconda; e non era a dirsi che il padre la schivasse o che dimostrasse di conversar con lei a malincuore ... Bensì il padre Pendola non rimaneva ozioso nel frattempo; studiava il paese, la gente, le magistrature, il clero; si addentrava nelle grazie di quel signore o di quella dama; si piegava ai vari gusti delle persone per esser gradito ovunque e da tutti; soprattutto poi cercava ogni via di entrar in favore a Sua Eccellenza Frumier ... Ma in questa faccenda l'andava da marinaio a galeotto; e il padre lo sapeva, e preferiva andar sicuro per le lunghe al precipitarsi sul primo passo ... Ma il pazientissimo padre tornava a rialzarle, ad assodarle con nuovi puntelli; infine stancheggiava tanto gli amici e gli avversari che finivano col dargli ragione ... Il padre Pendola riesciva a quello che egli non avea mai potuto ottenere da quei cervelli briosi e balzani che gli faceano corona ... Non indagava poi se il padre Pendola fosse logico con se stesso, o se la sua logica cambiasse gambe ogni tre passi per andar innanzi ... Sia detto una volta per sempre che quell'ottimo padre aveva un occhio tutto suo per discerner l'animo delle persone; e perciò in un paio di sere non solamente aveva capito che l'affetto del nobiluomo Frumier voleva essere conquistato a suon di chiacchiere, ma aveva anche indovinato la qualità delle chiacchiere bisognevoli a ciò ... Finalmente venne il giorno che il padre Pendola lasciò spiegare alla Contessa quel suo disegno così a lungo accarezzato ... Egli avea saputo quanto gli occorreva sapere; avea preparato ciò che bisognava preparare; non temeva più, anzi bramava che la Contessa ricorresse a lui per poterle con bel garbo rispondere: “Signora mia, questo io prometto a lei, se ella promette quest'altro a me!” — Ora, domanderete voi, cosa desiderava l'ottimo padre? — Una minuzia, figliuoli, una vera minuzia! Siccome maritando il signor Raimondo colla contessina Clara, il precettore diventava una bocca inutile nel castello di Venchieredo, così egli aspirava al posto di maestro di casa presso il Senatore ... Il povero padre era stanco, era vecchio, era amante dello studio; quello era un posto di riposo che gli sarebbe ...
Confessioni di un Italiano (pagina 77)
di Ippolito Nievo (estratti)

... S'intende sempre che l'ottimo padre insinuò queste cose in maniera da sembrare che la Contessa gliele strappasse dalle labbra, e non che egli ne la pregasse lei ... — Oh, santi del paradiso! — sclamò la signora — qual consolazione per mio cognato! che aiuto di spirito per la cognata! che, padre reverendo! lei vorrebbe proprio adattarsi alla vita meschina d'un maestro di casa? — Sì, quando il mio alunno si maritasse — rispose il padre Pendola ... Si figurerebbe lei, padre reverendo, che da sei settimane io meditava di farle questo discorso e che me ne è sempre mancato il coraggio? — Davvero, signora Contessa? ... Oh cosa la mi conta! Mancare il coraggio a lei di chiamarmi a parte di un'opera di tanta carità e di tanto utile e di tanto lustro per due intere famiglie! — Non è vero, padre, che la pensata è buona? ... — Eh via! a lei, padre, basta un'occhiata per veder tutto! ... — No, padre, non faccia obbiezioni ... — Ma i disegni del Signore bisogna aiutarli, padre, e a lei tocca prima degli altri che è un suo degnissimo ministro ... — Insomma, padre, a domani ... — Oh bella! vorrebbe dunque per egoismo lasciar senza sposa quel caro figliuolo! Che precettore cattivo! A domani, a domani, padre; e venga per tempo che discorreremo mentre bolliranno i risi ... Il buon padre infatti, uscito che fu di casa Frumier con Raimondo e sprofondato nei comodi sedili d'un bombé, cominciò subito a lodarlo della vita ch'egli menava e del buon uso fatto de' suoi consigli ... Egli toccava il ventunesimo anno; il momento non poteva esser migliore, ed egli se gli profferiva, l'ottimo padre, a soccorrerlo nella scelta colla sua lunga ed oculata esperienza ... — Oh; padre; dice da senno? — sclamò Raimondo ... — Oh no, padre! non dica questo! non mi tolga il soccorso dell'opera sua e del suo consiglio! ... Glielo giuro, padre! — Sì, figliuolo, vi credo pienamente; ma non dovete offendere la mia modestia col ricordare questi debolissimi meriti; vi prego a dimenticarli, o almeno a non parlarne più ... — Ma padre! non mi dicevate voi sempre che anche maritandomi io, voi sareste rimasto il paciere, il consolatore, il vincolo spirituale fra me e mia moglie! che per oro al mondo non avreste consentito di separarvi da me? ... Il padre Pendola infatti avea parlato molte volte su questo tenore finché non avea sperato di giungere a un miglior posto ... Allora lo ripresero di comune accordo, perché al giovine tardava l'ora di conoscere il nome della sposa che nel cervello del padre Pendola gli veniva destinata ...
Confessioni di un Italiano (pagina 78)
di Ippolito Nievo (estratti)

... disse con voce di dolce rimprovero il soavissimo padre — io ve lo leggo negli occhi, e voi avete peccato di poca confidenza nel vostro unico amico a non partecipargli il voto del vostro cuore ... — Che! sarebbe vero? Ella, padre, lo ha indovinato così presto? — Sì, figliuol mio, tutto s'indovina quando si ama ... — Oh, padre! non è vero che è bella come un angelo? ... Ha osservato, padre, che occhi, e quali spalle! ... — Ma me la daranno poi, padre dilettissimo? ... — Ma gli è appunto di quella che io intendo parlare, padre! ... — Ma no; padre, l'assicuro ... — Sì, padre, fino alla settimana passata, ma ora ... Questa piccina vi ha accolto colle feste, coll'ingenuità propria dell'età sua, e la riconoscenza che le professate di queste buone maniere voi la affigurate per amore! Ma pensateci, figliuol mio, sarebbe una ridicolaggine, una vergogna! — Non importa, padre! Si vede che non l'avete mai osservata come ho fatto io con molta accortezza nelle due ultime sere ... E poi tutti riderebbero di vedervi innamorato di una bambina! E poi sapete che è una vera fanciullaggine adorare un frutto acerbo mentre ne potreste cogliere uno già maturo e saporito! — Non so che farne, padre, non so che farne! — Ma pensate, figliuol mio, riflettete bene ... Vi sentireste in grado di resisterle? — Non so, padre, non so; ma ella certamente non ha voluto saperne di me ... — Sarà, padre; anzi mi pare che deve essere così; eppure ... Eppure non è opera di carità né di prudenza l'affliggere il cuore d'una bella ragazza che sotto le sue apparenze di pace e di modestia vi ama sfrenatamente, non vive che per voi, ed è disposta a farvi dono dei più santi piaceri che Dio clemente ci abbia conceduto di gustare! — Oh, padre! sarebbe vero? ... È innamorata, poverina, e muore dal desiderio di piacervi! — Quand'è così, capisco, padre: mi sono sbagliato ... — Adagio, padre: non vorrei che per la troppa fretta ... — Or bene, padre; ha ragione; faccia pur lei ... — Or bene, padre; le nozze non si potrebbero fare domenica? — Potenza del cielo! domenica dici! e poi raccomandi a me di non aver troppa fretta! ci vorrà qualche settimana, forse qualche mese, figliuol caro ... — Oh che consolazione, padre! Così potrò continuare a vedere anche la Pisana! — S'intende, ed amarla e trattarla coll'onesta confidenza di un futuro cognato ... Sopra queste felici disposizioni avea contato il padre Pendola per distorglierlo da quell'impensato capriccio per la Pisana, e rinfiammarlo della Clara; né l'esito gli ebbe a fallire ... In questi pensieri il reverendo padre erasi ...
Confessioni di un Italiano (pagina 79)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il padre Pendola, dopo aver riconfermato il giovine cavaliero nei propositi della sera prima, riferì alla Contessa di Fratta l'ottimo risultato delle sue parole, tacendo, non è d'uopo nemmeno il dirlo, tuttociò che si riferiva alla Pisana ... — Povero Raimondo! — sospirò il padre fra un boccone e l'altro ... Il celebre, l'illustre, il dotto, il santo padre Pendola si ritirava in casa Frumier, stanco delle fatiche d'un lungo apostolato ... Raimondo aveva fatto le viste di adirarsi perché egli volesse uscire di sua casa prima che fosse entrata la sposa; ma il buon padre non ebbe bisogno di sfiatarsi per persuaderlo che ad un giovine vicino a fidanzarsi non si affaceva la tutela del precettore, e che per tutte le ragioni conveniva che la sua partenza da Venchieredo precedesse d'alcun poco la celebrazione degli sponsali ...
Confessioni di un Italiano (pagina 80)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Venchieredo e di dar intanto una voce al padre Pendola perché egli colla sua meravigliosa prudenza le additasse un mezzo da convertir la Clara all'obbedienza, senza ricorrere a maniere violente e scandalose ... Il padre Pendola udito il grave caso si offerse esso stesso a paciero fra la Contessa e la nobile donzella; tutti ne concepirono le grandi speranze; e lasciato ch'ei fu a quattr'occhi con essa, alcuno si fermò per curiosità ad origliare dietro l'uscio ... — Contessina — principiò a dire il reverendo — cosa ne dice di questo bel tempo? La Clara s'inchinò un po' confusa per non saper come rispondere; ma il padre stesso la tolse d'impiccio continuando: — Una stagione come questa non l'abbiamo goduta da un pezzo e sì che si può dire di esser appena usciti dall'inverno ... — Grazie, padre — balbettò la fanciulla non vedendolo disposto a proseguire ... Il padre prese buon augurio da quella timidità, argomentando che come le avea strappato quel grazie, le avrebbe poi fatto dire e promettere ogni cosa che avrebbe voluto ... Mi permetterà ella di credere che non si interpretò bene la sua risposta, e che quello che parve irragionevole rifiuto e scandalosa ribellione altro non fu che peritanza di pudore o impeto di troppa carità? — Padre, io non so forse spiegarmi abbastanza, ma col ripetere le stesse cose molte volte spero che alla fine mi capiranno ... — Parli pure, parli pure, padre: io son qui per ascoltarla e per confessare che avrò torto, quando ne sia persuasa ... “Mi dicevano che è stupida!” pensava l'ottimo padre “altro che stupida! Mi accorgo che avrò una stizzosa gatta da pelare, e bravo se ci riesco!” — Or dunque — soggiunse egli a voce alta — ella saprà prima di me che l'obbedienza è la prima legge delle figliuole coscienziose e timorate di Dio ... Onora il padre e la madre se vuoi vivere lungamente sopra la terra; lo disse il medesimo Dio, ed ella finora ha sempre messo in pratica questo divino precetto ... Il buon padre tenendo sempre le mani e gli occhi verso il cielo si disponeva ad uscire dalla stanza per recare alla Contessa la buona novella; ma la Clara era troppo sincera per lasciarlo in un inganno sì madornale ... La sincerità in quel frangente la aiutò tanto bene quanto la furberia, perché il buon padre fidava appunto nel suo scarso coraggio e nell'innocente semplicità, e credeva che si sarebbe lasciata credere persuasa per la ritrosia di dovergli contraddire ... — Padre — rispose la Clara per nulla sgomentita da questa finta sicurezza del predicatore — io forse intendo l'obbedienza io un modo differente dal suo ... Laonde mi permetterà, padre, di rimaner zitella! — Oh, Contessina! badi e torni a badare! Il suo ragionamento pecca nella forma e nella sostanza ... — L'obbedienza quando è interrogata risponde, ed io non chiamata non avrei risposto mai, ne l'assicuro, reverendo padre! — Alto là, Contessina! ancora una parola! Ho da dirle tutto? ...
Confessioni di un Italiano (pagina 81)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Padre — riprese ella col piglio risoluto di chi conchiude una disputa e non vuol più udirne parlare — cosa direbbe ella d'un tale che crivellato dai debiti e nudo di ogni altra cosa si facesse mallevadore d'ottantamila ducati per l'indomane? ... Ella mi ha capito, padre ... Il padre Pendola non erasi ancora accostato all'orecchio della Contessa che già costei s'era buttata sulla Clara con ogni sorta di minacce e d'improperi; tantoché molti accorsero dalla cucina allo strepito ... Ma allora il marito e il cognato diedero opera a frenarla, e il padre Pendola colse il momento opportuno di battersela lavandosene le mani come Pilato ...
Confessioni di un Italiano (pagina 82)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Cospettonaccio! ho paura che la si fosse fatta infinocchiare da quel benedetto padre Pendola! Qui egli si tacque e rimase colla bocca aperta un'altra volta perché ad un sberleffo del Senatore conobbe di esser per dire o di aver già detto qualche castroneria ... — In confidenza — gli rispose il Frumier con quel piglio di maggioranza che ha il maestro sullo scolare — da certe frasi sfuggite al degnissimo padre io credo che non per nulla lo si avesse messo alle coste del giovine Venchieredo! ... Il padre sospettava forse che voi e vostra moglie stavate ad ascoltare; ma del resto io vi posso assicurare, che se quel matrimonio non è andato, un gran merito ne viene a lui ... — Oh benedetto quel caro padre! io lo ringrazierò ... Il padre Pendola, avendo sentito a tavola il giorno prima la subita disapprovazione data dal Senatore al matrimonio di sua nipote col Venchieredo, benché lo avesse anch'egli approvato in fin allora, avea subodorato, se non la lettera da Venezia, certo qualche cosa di simile ... E questi polevandosi da tavola gli avea stretta la mano in modo misterioso, dicendogli: — Ho capito, padre; la ringrazio a nome dei miei cognati! Se il Senatore era furbo, e ne avea dato grandi prove nella sua lunga vita pubblica e privata, certo fu quello il caso di riscontrar vero il proverbio, che tutti abbiamo durante il giorno il nostro quarto d'ora di minchioneria ...
Confessioni di un Italiano (pagina 84)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il padre Pendola non era uomo da mettersi a poltrire in un posto di maestro di casa sull'età dei cinquant'anni, quand'appunto l'ambizione si ristringe per diventar più alta ed ostinata ... Cappellano e consigliere favorito di casa Frumier aveva egli potuto accaparrarsi la stima dei molti preti e monsignori che la frequentavano: non gli mancavano né le sante massime né i pronti ripieghi di coscienza per innamorare ambidue i partiti; e tanto bene vi riescì, e tanto seppe destramente metter in mostra questo suo trionfo, che, venuta la cosa agli orecchi del Vescovo, si diceva che questi ad ogni imbroglio che turbava la diocesi usasse esclamare: — Oh fossi io il padre Pendola! Oh avessi in Curia il padre Pendola! — L'umiltà di questo diede maggior rilievo alle esclamazioni episcopali; e venuto a morte il segretario d'allora, vi furono preti d'ambidue i partiti clausetani e bassavoli che supplicarono presso il Frumier perché egli inducesse il padre ad accettare quel posto ... Il Frumier ne parlò al padre, questi fece il ritroso, rifiutò la corona come Cesare, ma si lasciò incoronare come Augusto; ed eccolo diventar segretario del Vescovo, e colla sua destrezza e co' suoi maneggi padrone a dir poco d'una diocesi ... Si aspettavano grandi cose; ma tutti pel momento furono gabbati; tutti peraltro erano contentissimi perché speravano nel futuro e nelle grandi promesse del padre ... Il padre Pendola affida la mia innocenza all'avvocato Ormenta di Padova ...
Confessioni di un Italiano (pagina 89)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Per poter comparire in gran pompa a Portogruaro, avea trovato la scusa di scegliersi a confessore il padre Pendola ... Fino con suo padre aveva smesso di usar le buone, come usano sempre i temperamenti fastidiosi, che cominciano ad irritarsi contro qualcuno, e finiscono poi col pesar sopra tutti ... Gli serbava astio di aver consentito alle sue nozze con Leopardo, e se il dottor Natalino soggiungeva che era stata lei a volerlo, si rimbeccava come una vipera, gridando che è dovere dei padri soccorrere col loro senno il giudizio poco maturo delle figliuole, e che certo se ella avesse mostrato voglia di gettarsi nel pozzo avrebbe avuto la consolazione di sentirsi dare la prima spinta da suo padre ...
Confessioni di un Italiano (pagina 92)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Io sedeva vicino al padre Pendola, mangiando poco, discorrendo meno, osservando assai, e più di tutto macerandomi di rabbia e di gelosia ... Il padre Pendola adocchiava Giulio Del Ponte e la Pisana; poi sogguardava me; due occhi come i suoi non si movevano per nulla, ed ogni volta che li incontrava io sentiva fin nel fondo dell'anima la fredda strisciata dei loro sguardi ... Ma quando si levarono le mense e la compagnia stava per scendere in giardino a prendere il caffè sulla terrazza, il padre Pendola mi prese amorevolmente pel braccio invitandomi a rimanere ... — Carlino — mi disse il padre girando con me su e giù per la sala mentre i servi finivano di sparecchiare — voi siete in procinto di tornare a Padova ... — Sì, padre — risposi con due sospironi irragionevoli forse ma certo sinceri ... Qui confessatemi che non siete contento del vostro stato, che l'incertezza e l'ozio vi rovinano, e che sciupate i più begli anni della gioventù! — È vero, padre; ho cominciato per tempo a gustare il fastidio della vita ... Via, non arrossite ora; io non dico nulla, vi consiglio da buon amico, da padre, e nulla più ... — Padre, — balbettai veramente intenerito — parli, io l'ascolto con vera fede; e mi proverò d'intendere e di ubbidire ...
Confessioni di un Italiano (pagina 93)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Séguiti pure, séguiti, padre ... — Bene, Carlino! Avete mai pensato che voi non siete solamente uomo, ma sibbene ancora cittadino, e cristiano? Questa domanda fattami dal padre con piglio grave e solenne mi conturbò tutto: quello che volesse dire e cosa importasse l'essere cittadino, io nol sapeva affatto; quanto all'essere cristiano, io non avrei messo punto in dubbio che lo fossi, perché nella dottrina mi avevano avvezzato a rispondere di sì ... Rimasi adunque un po' perplesso e confuso, poi risposi con voce malferma: — Sì, padre, so di essere cristiano per la grazia di Dio! — Così il Piovano v'insegnò a rispondere; — riprese egli — ed ho tutte le ragioni per credere che non diciate per usanza una bugia ... — Non basta volerlo — soggiunse il padre con una sua vocina melanconica ... — Sì, padre ... — Questo in quanto a religione — seguitava con veemenza il reverendo padre ...
Confessioni di un Italiano (pagina 94)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Coll'una mano il reverendo padre mi prostrava nel fango; coll'altra mi sollevava alle stelle ... — Adagio con questi amori! — m'interruppe il padre — non usate l'egual vocabolario in materie così disparate ... — Padre — soggiunsi io con qualche ritenutezza pel mistero che mi cresceva in quella lunga parlata — spero che capirò meglio quando mi sia purificato lo spirito dai fumi che lo offuscano ... — Padre, l'avvocato Ormenta io l'ho veduto più volte, giusta la sua raccomandazione; ma io era sviato in altri pensieri ... — Oh, padre, ella mi confonde! Come mai sperar molto da me? — Come, Carlino, come? voi non vi conoscete, e io non voglio che montiate in superbia, ma voglio insegnarvi a leggere nell'anima vostra ... Siete proprio deciso spastoiarvi dal fango, a cercar la felicità dov'ella risiede veramente, nell'adempimento dei doveri più santi che la coscienza imponga ad uomo del nostro tempo? — Sì, padre; tutto farò per amore della giustizia ... — Oh, padre, cosa dice mai! — Sì, vi ringrazieremo dei grandi servigi che renderete alla causa della religione e della patria, alla causa che difendiamo per compassione dell'umanità e per gloria di Dio ... Mi vennero le lagrime agli occhi, presi le mani del padre Pendola, le copersi di baci, le inondai di pianto, promisi d'esser uomo, di sacrificarmi pel bene degli altri uomini, di ubbidire a lui, di ubbidire all'avvocato Ormenta, di ubbidire a tutti fuorché a quelle mie passioni che mi avevano infin allora così scioccamente tiranneggiato ... Il padre mi confermava in questi proponimenti di conversione confortandomi intanto a ripigliar il filo delle mie devozioni infantili, a credere, a pregare ...
Confessioni di un Italiano (pagina 95)
di Ippolito Nievo (estratti)

... I discorsi del padre Pendola facevano allora nella mia memoria l'effetto d'un sogno che si ricorda di aver veduto chiaramente e di cui non ci sovviene più che con una vaga e scolorita confusione ... Allora il padre Pendola, che avea confabulato col Senatore, mi si raccostò; e quasi indovinando le titubanze dell'anima mia prese a compatirmi con sì squisita carità, che io mi vergognai d'aver tentennato ... Per nulla Martino non è risuscitato, per nulla il padre Pendola non ha letto nel mio cuore; ambidue prescrivono l'egual rimedio; io sarò coraggioso e ne userò da forte!” ... Il reverendo padre mi parlava ancora col suono carezzevole d'una cascatella fra i muscosi dirocciamenti d'un giardino; non saprei dire quali cose ei mi dicesse; ma nel togliermi di là ebbi il coraggio di offrir il braccio al Conte ed alla Pisana perché salissero in carrozza e di accomodarmi poi a cassetta col pretesto del caldo, che pur non era molesto in una notte d'ottobre ... Il padre Pendola mi parlò, m'istruì, mi consigliò parecchie volte nei brevi giorni che rimasi ancora a Fratta ... Quando il pensiero della Pisana cascava come un razzo alla congrève fra il conciliabolo de' miei nuovi proponimenti, ed uno scappava di qua, un altro si salvava per di là, io mi dava delle grosse picchiate nel petto sotto il tabarro, recitava qualche giaculatoria e con un po' di pazienza l'incendio si spegneva e tornava cittadino e cristiano, come voleva il padre Pendola ... Forse peraltro non sarei giunto ad accontentare il Piovano; il quale, clausetano fin nelle unghie, dopo la vana aspettativa d'un anno, tacciava l'ottimo padre di indolenza e di incuria negli affari della diocesi ... Il padre invece nuotava sott'acqua, e così ingannava meglio i pesci e le anitre; dopo ch'egli avea preso le redini della Curia, si osservava nel clero cittadino una disciplina esterna più uniforme e canonica ... Con quattro paroline di prudenti preghiere e qualche ammiccata d'occhi, il buon padre aveva ridonato agli ecclesiastici quelle dignitose apparenze, che sono di gran momento per mantenere l'autorità ... Sicuro che un Gregorio VII non si sarebbe arrestato lì; ma il reverendo padre sapeva contar i secoli, e voleva sanar il sanabile, non arrischiar la vita dell'infermo con tardive operazioni ... Giuntovi appena, corsi dall'avvocato Ormenta, al quale era già stato scritto dal padre Pendola, e che mi accolse appunto come il guardiano o il provinciale accoglierebbe un novizio ... Di tutto era contento, anzi beato; di sé, del padre Pendola e sopratutto del prezioso dono che questi gli avea fatto coll'affidargli la mia tutela ...
Confessioni di un Italiano (pagina 97)
di Ippolito Nievo (estratti)

... CAPITOLO NONO L'amico Amilcare disfà la conversione del padre Pendola e mi rimette allo studio della filosofia ... Fra coloro cui doveva premere assaissimo all'avvocato Ormenta e al padre Pendola di convertire io avea conosciuto taluno che mi andava a sangue più assai dei due veronesi, miei alleati ... Di più io aveva fatto la prova come il padre Pendola voleva, ma non ne era rimasto gran fatto contento ... Dopo qualche giorno m'accorsi che egli era proprio un tipo di coloro che il padre Pendola definiva avversatori spietati d'ogni idealità e d'ogni nobile entusiasmo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 101)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Oh chi vuol ella mai che mi spingesse a ciò!? — Chi? il padre Pendola per esempio, o l'avvocato Ormenta! — Essi? tutt'altro anzi: credo che mi sapranno pochissimo grado della mia intrinsichezza con quel giovane; e infatti a lui ho dovuto di essermi disgustato di loro e delle loro trame frivole e inoneste ... Credereste voi che il reverendo padre e il degno avvocato sarebbero persone autorevoli e di rilievo se venisse un buon vento di giustizia che buttasse a terra, sì, che buttasse a terra, tutti i privilegi della nobiltà e delle fraterie? ... Intanto voi cercate di non lasciarvi abbindolare dal padre Pendola ... — Salutatemi il Conte, la Contessina, i nobiluomini Frumier e mio padre se lo vedete — soggiunse Lucilio ... Certo al ripensarci poi mi parve che gli avessero riferito di me cose non troppo onorevoli; e in seguito venni a sapere com'egli mi credeva venduto anima e corpo al padre Pendola ...
Confessioni di un Italiano (pagina 117)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Mio padre! nientemeno che mio padre! ... La Contessa mi ammoniva di prepararmi a riprendere nella società il posto concesso ad un rappresentante del patrizio casato degli Altoviti; aggiungeva che mio padre non iscriveva lui perché avea disimparato l'alfabeto italiano, che smontassi intanto presso di lei non più in casa Frumier ma in casa Perabini in Canarregio, e finiva col mandare al diletto nipote i baci suoi e della cugina Pisana ... Mio padre e costei mi stavano sul cuore assai più della zia ... Mi rassegnai a chiarirmene in seguito e intanto la Contessa mandò fuori la Rosa in cerca di mio padre ... A tutto ciò io badava mentre la Contessa zia mi annegava in un subisso di chiacchiere, ed io non ne capiva un iota; soltanto mi ferì spesse volte il nome di mio padre, e mi parve accorgermi ch'ella pure fosse molto lieta del suo inaspettato e miracoloso ritorno ...
Confessioni di un Italiano (pagina 118)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Finalmente tornò la Rosa a dire che il mio signor padre finito un affare in Piazza sarebbe stato da noi, e allora io volli ancora uscire in traccia di lui per anticiparmi la gioia di quel soave momento, ma la Contessa mi sforzò tanto che dovetti rimanere ... Io gli era corso incontro fin là; la Contessa, venutami dietro, si pose a gridare: — Carlino, è tuo padre! ... abbraccia tuo padre! — Io infatti mi abbandonai fra le braccia del nuovo arrivato versando fra le pieghe della sua zimarra armena le prime lagrime di gioia che spargessi mai ... Mio padre non fu verso di me né molto affettuoso né troppo discorsivo; si maravigliò assaissimo che col nome che portava mi fossi nicchiato in un così oscuro bugigattolo come era una cancelleria di campagna, e mi promise, che inscritto che io fossi come suo legittimo figliuolo nel Libro d'Oro, avrei fatto la mia gran figura nel Maggior Consiglio ... Quel signor padre capitatomi di Turchia, colla ricchezza in una mano, la potenza nell'altra, e una larghissima dose di canzonatura in tutte le sue maniere, mi faceva un effetto maraviglioso ... In tal modo almeno io giudicai mio padre; e confesso sinceramente che mi misi intorno a lui fin dapprincipio con maggior curiosità che amore ... Perfino una certa barbetta rada grigia e stizzosa accostava la fisonomia di mio padre alla maschera di Pantalone; ma egli veniva tardi sulla scena del mondo ... Intrattenutici un pochino, con molte interiezioni di cordialità e di maraviglia della signora Contessa, e qualche sospiro represso della Pisana, il signor padre m'invitò ad uscire con essolui: e mi menò infatti a San Zaccaria dove aveva preso alloggio in una bella casa, e addobbatala quasi alla turchesca con tappeti divani e pipe a bizzeffe ... Il signor padre depose il cappello a tre corni, si tirò sulle orecchie un berrettone moresco, accese la pipa, si fece versare il caffè, e volle che sedessi come lui incrocicchiando le gambe sopra un tappeto ... Io mi stupii di trovar mio padre istruito al pari di me in cotali faccende e che egli ne chiedesse contezza agli altri dove tanta ne aveva lui ... Io mi scaldava tutto a questi aforismi del signor padre; e quasi sarei stato lì per fargli una confessione generale ...
Confessioni di un Italiano (pagina 119)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Peraltro ebbi campo indi a poco a rilevare che mio padre non era uno spilorcio ... Lascia fare a me! Il signor padre sbruffava in tali parole tutta la boria proverbiale della povera nobiltà di Torcello; ma le doble levantine s'adoperarono tanto che il mio diritto all'iscrizione nel Libro d'Oro fu riconosciuto immantinente, ed io comparvi per la prima volta come patrizio votante al Maggior Consiglio nella seduta del 2 aprile 1797 ... Io per me fui degli illusi, e me ne pento e me ne dolgo; ma operava a fin di bene, e d'altra parte l'amicizia di Amilcare ancora prigione, Lucilio intrinseco affatto dell'ambasciatore francese, e mio padre più di tutti fiducioso nel prossimo rinnovamento di Venezia, mi spingevano per quella via ...
Confessioni di un Italiano (pagina 122)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Mio padre era proprio tornato di Turchia a tempo, per far me poverello partecipe senza saperlo di tali codarde castronerie ... Una sera (già si correva precipitosamente all'abisso del dodici maggio) mio padre mi chiamò nella sua camera, dicendo che aveva grandi cose a comunicarmi, e che stessi ben attento e ponderassi tutto perché dalla mia destrezza dipendeva la fortuna mia e lo splendore della famiglia ... — Va bene, va bene, Carlino — riprese biascicando mio padre ... Io, come dissi, non ci pensava, e perciò mi confusi affatto alla domanda di mio padre ...
Confessioni di un Italiano (pagina 123)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Parlate, padre mio — soggiunsi io, vedendo prolungarsi la pausa dopo quella gran chiacchierata mezzo maomettana ... — Padre mio, padre mio, cosa dite mai! ... Credi tu che sia utilissimo metter a capo della cosa pubblica uno che ami il proprio paese e non scenda a patti coi suoi nemici? — Oh, sì! padre mio, lo credo! — Animo dunque, Carlino! Stasera il signor Lucilio ti parlerà più chiaro ... — Non temete, padre mio ... Io salire ai primi posti, al più alto seggio forse della Repubblica? Cosa volevan dire cotali sogni? — Certo mio padre avea recato seco dall'Oriente qualche volume di appendice alle Mille e una notte ... E cosa volevan dire quelle sue vaghe parole di rivoluzione, di clausole, di che so io? — Il signor Villetard era un giovine segretario della Legazione francese, ma quale autorità aveva il mio signor padre d'ingerirsi con essolui in faccende di Stato? — Più ci pensava e più i miei pensieri volavano fra le nuvole ...
Confessioni di un Italiano (pagina 127)
di Ippolito Nievo (estratti)

... In mezzo alla folla, incerto confuso diviso dai compagni, m'incontrai in mio padre e in Lucilio forse meno confusi ma più avviliti di me ... Servi, servi, eternamente servi! Mio padre non si perdeva in sofisticherie; egli affrettava il passo come meglio poteva, e gli tardava l'ora di trovarsi nella sua camera per meditare al sicuro il pro' ed il contro ... Io pure come segretario ebbi la mia parte di quei taciti insulti; ma l'entusiasmo della Pisana, e le esortazioni di mio padre mi animavano a tutto sopportare per amore della libertà ...
Confessioni di un Italiano (pagina 129)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Confesso che l'amore della libertà, l'ambizione e tutti gli altri grilli, ficcatimi in corpo dalla generosità della stessa mia indole e dai raggiri di mio padre, fuggirono via, come cani scottati da un rovescio d'acqua bollente ... Stava per alzarmi, per scappar via disperato a sfogare dovechessia il mio accoramento, quando entrò a saltacchioni il mio signor padre ... Cosa volete? quel vedere anche mio padre schierarsi fra i miei nemici, a papparsi come tanta manna la mia disgrazia, mi diede un furor tale che non pensai più ad andarmene, e sentii nell'animo qualche cosa di simile all'eroismo d'Orazio solo contro Toscana tutta ... Mi rassettai sulla mia seggiola sfidando orgogliosamente il risolino della Contessa, l'indifferenza della Pisana, la gelosia del Navagero, e la crudeltà di mio padre ... Quando poi convenne alzarsi per partire, m'avvidi troppo tardi che le ginocchia mi reggevano appena, e chi ci avesse osservato camminare, me, mio padre, e il nobiluomo Navagero, ci avrebbe scambiati per tre felicissimi ubbriachi in grado diverso ...
Confessioni di un Italiano (pagina 130)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Quello che mi maravigliava assaissimo si era la dimestichezza che continuava fra la Contessa e mio padre, benché questi non avesse allentato d'un punto le cordicelle della sua borsa e avesse attraversato con mille modi il disegno che covava la Contessa di un buon matrimonio fra me e la Pisana ... Io aveva capito così in ombra che a mio padre non garbavano questi progetti, e che egli senza parlarmene indovinava la mia propensione e studiavasi di sviarla ... Il cittadino Carletto Altoviti, ex–gentiluomo di Torcello, segretario della Municipalità, prediletto del dottor Lucilio, e celebre in Piazza San Marco pei suoi begli abiti, per la sua disinvoltura, e sopratutto pei milioni del signor padre, non era un uomo da buttarlo in un canto ... Soltanto mi piaceva più di rodermi di rabbia al fianco della Pisana che fiutare in quel palazzo la futura aura dogale pronosticatami da mio padre ...
Confessioni di un Italiano (pagina 135)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — A Venezia il padre Pendola ! — sclamai io come fra me ... Leopardo mi toccò del gran cordoglio provato da suo padre per quella determinazione; il povero vecchio aveva perduto la memoria e le gambe, e le faccende del Comune volgevano a caso come Dio voleva ... Mio padre era tornato grullo come un turco; egli non parlava che colla sua serva a sgrugnate e a monosillabi; sbatteva la saccoccia delle doble, e non mi seccava più coi panegirici della Contarini ...
Confessioni di un Italiano (pagina 138)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — No, tu non devi partire per ora; — soggiunse dolcemente Lucilio — tuo padre ha altri disegni; ti consulterai con essolui, ché ne hai stretto dovere ... Essi n'andarono verso l'ospitale, divisando mettersi in viaggio il mattino all'alba; io mi avviai curvo e frettoloso in cerca di mio padre ... Mio padre a Costantinopoli ... In casa non trovai mio padre; e la vecchia fantesca maomettana si espresse con tanti segni e gesti negativi che io mi persuasi la mi volesse dire che non sapeva nemmeno quando sarebbe tornato ...
Confessioni di un Italiano (pagina 140)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma qual non fu il mio stupore quando levando gli occhi in quel sacerdote riconobbi il padre Pendola! ... Anche lui, il buon padre, diede un guizzo certo non minore del mio, e così rimasimo un istante, che la sorpresa ci vietava ogni altro movimento ... Il padre si tirò indietro due passi, e la portinaia per la paura si lasciò cader il lume di mano ... Il buon padre se gli avvicinò delicatamente con un sorriso angelico, e prese a confortargli l'anima con una vocerellina che partiva proprio dal cuore ... — Padre reverendo, la prego di andar via! — gli bisbigliò nell'orecchio Leopardo con voce cupa e minacciosa ... — Meglio nessuno che lei, padre — lo interruppe ricisamente Leopardo ... La portinaia, pochissimo contenta di quello spettacolo, era tornata pe' fatti suoi, onde il prudentissimo padre non giudicò opportuno l'insistere ... — Dal limitare del sepolcro un ultimo ricordo, padre, un ultimo ricordo spirituale a lei che suole raccomandar l'anima agli altri ... Ella, vede, bramerà invano una tale fortuna; si ricorderà di me in sul gran punto, e passerà nell'altro mondo tremante spaventato, come chi si sente nelle polpe le unghiate del diavolo! Buona notte, padre; sull'alba io dormirò più tranquillo di lei ... Il padre Pendola se l'avea già battuta facendo un gesto di raccapriccio e di compassione; scommetto che giù per la scala aggiunse molti altri gesti di sommo piacere per averla scapolata così a buon mercato ... — Consentite con me che avete disperato della Provvidenza, che avete voluto distruggere a forza l'opera di Dio, che ad una creatura non è concesso l'erigersi a giudice delle disposizioni divine? — Sì, sì, padre — rispose Leopardo con un lieve sapore d'ironia ch'egli non poté reprimere, e ch'io solo forse distinsi, poiché egli stesso il moribondo non se n'accorgeva ... Padre, due grani di sublimato sono uno speditivo troppo potente! ...
Confessioni di un Italiano (pagina 141)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Seppi in seguito che egli aveva mandato Leopardo a Fusina coll'ordine di fermarvisi tutto il giorno appresso ad aspettar suo padre che doveva arrivare colà e di consegnargli un piego rilevantissimo ... La lettera diretta al Venchieredo e di pugno del padre Pendola fu trovata nel cassetto della tavola dinanzi a lui ... Guardava talvolta con inesprimibile avidità l'acqua torbida e profonda dei canali; ma mio padre mi aspettava ed altri martiri mi invitavano per la via di Milano alle dure espiazioni dell'esiglio ... Mio padre m'attendeva infatti da un'ora e si spazientiva di non vedermi tornare ... Pigliala come vuoi, io sono tuo padre; e ho diritto di consigliarti e al caso anche di comandarti ... Io son tuo padre, io ti stimo e ti voglio bene assai; tu devi accettare i consigli della mia esperienza; devi serbarti per quel futuro che io m'adoprerò di preparare a te ed alla patria ... — Bravo, figliuol mio! — ripigliò mio padre ... — Non temete, padre mio — soggiunsi piuttosto commosso da queste raccomandazioni che per essere espresse a sbalzi e con un gergo più moresco che veneziano non erano meno generose ...
Confessioni di un Italiano (pagina 142)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Padre mio! che volete che vi dica? ... Mio padre doveva uscire per prender l'ora dal capitano della tartana che salpava pel Levante ... Trovai un mustacchione grigio di pochissime parole, che onorò la firma di mio padre, e mi chiese senz'altro in qual modo bramassi esser pagato ... Egli mi snocciolò trecento cinquanta ducati nuovi fiammanti, mi chiese scusa sorridendo delle burbere accoglienze di suo padre, e soggiunse che non me ne spaventassi perché egli gli aveva parlato di me quella stessa mattina con tutto il favore, e che sarei il benvenuto nella loro casa, ove avrei ritrovato la confidenza e la pace della famiglia ... Passato per casa mia me ne cacciò tosto la mestizia e la paura della solitudine; mi ricordo che piansi a dirotto trovando sul tappeto la pipa di mio padre ancor piena di cenere ...
Confessioni di un Italiano (pagina 144)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Allora la sua superbia cominciò a raddrizzarsi: da quei lamenti da quelle disperazioni tornava a trapelare la nobildonna offesa nell'onore; l'animo suo s'esasperava sempre più in quelle noterelle buttate giù sulla carta giorno per giorno con mano rabbiosa; finalmente si giungeva ad una pagina vuota dove null'altro era scritto senonché queste parole: “Ho deciso!” Così terminavano quelle memorie; ma le completava una lettera scritta da essa medesima a mio padre, dappoiché la ebbe deciso ... “Marito mio! (così cominciava la scritta ov'ella prendea commiato da mio padre per sempre) Io volli amarvi, io volli fidarmi a voi, io volli seguirvi fino in capo al mondo contro l'opinione de' miei parenti i quali mi vi dipingevano come un birbante senza cuore, e senza cervello ... Io per me so che non debbo sopportare più a lungo sospetti che mi disonorano, e che la creatura di cui ho già fecondo il grembo non deve imporsi per forza ad un padre che la rifiuta ... Io detestava quasi mio padre; ringraziava Dio ch'egli fosse partito e che un grande spazio di tempo dovesse trascorrere tra la lettura di quei fogli e il primo istante che l'avrei riveduto! Altrimenti non prevedeva qual potesse essere la fine nella battaglia de' miei affetti ... Infatti portavano la data di due giorni prima, ed erano di mano di mio padre ...
Confessioni di un Italiano (pagina 145)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La tua domestichezza aggiunse forza e dolcezza a tali sentimenti; e con questo che ora ti scrivo sembrami darti una prova che sono tuo padre davvero ... “Ora nulla ti è nascosto; puoi giudicarmi come meglio ti aggrada, perché se non ti ho fatto colla viva bocca questa confessione fu solamente a cagione dell'esser io il padre e tu il figliuolo ... Scorsa questa lunga lettera tanto diversa dalla consueta cupezza di mio padre, e nella quale l'indole di lui si scopriva intieramente colle sue buone doti, coi suoi molti difetti, e col singolare acume del suo ingegno, rimasi qualche tempo soprappensiero ... Ebbi finalmente la buona ispirazione di sollevarmi anch'io all'altezza delle cose sante ed eterne; là trovai scolpito a caratteri indelebili quel comandamento che è proprio degno di Dio: Onora tuo padre e tua madre ... Quel temperamento duro e selvaggio ma tenace ed intero di mio padre esercitava sul mio una certa violenza: i piccoli sono sempre disposti ad ammirare i grandi; quando poi li spinga il dovere, l'ammirazione loro trascende ogni misura ...
Confessioni di un Italiano (pagina 149)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Se tuo padre volesse darti ancora la Contarini, ch'egli te la dia pure in santa pace; ma le converrà alla sposina sopportar con pazienza questa pillola amara d'avere almeno almeno una cognata fra i piedi ... Tutto ad un tratto mentr'io ammirava l'allegra e sfrontata spensieratezza della Pisana, non sapendo se dovessi ascriverla a sincero amore per me, a scioltezza di costumi, o a pura levità di cervello, ella si fermò colle braccia in croce nel mezzo della sala: levò gli occhi un po' turbata nei miei dicendo: — E tuo padre? Allora solo mi saltò in mente ch'ella non sapea nulla della sua partenza; e mi maravigliai a tre doppi della sua franchezza nel venirsi a stabilire presso di me, mentreché ci vedeva nello stesso tempo meno trascurato il pudor femminile ... Quando c'è un padre di mezzo, due giovani son più sicuri dalle tentazioni, e dalle chiacchiere dei vicini ... Le raccontai dunque schiettamente la partenza di mio padre, e come io abitassi soletto quella casa senza neppure una serva che scopasse i ragnateli ... — Tuo padre mi dava soggezione, e chi sa se mi avrebbe veduto di buon occhio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 154)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Sapendo che mio padre s'era imbarcato pel Levante, mi giudicavan partito con lui, o con gli altri disgraziati che aveano cercato una patria nelle tranquille città della Toscana o nelle tumultuanti provincie della Cisalpina ... Egli ne parlò a suo padre come d'una curiosità; il vecchio volpone ne tenne conto come d'un grasso guadagno, e così, dopo consultatosi col reverendo padre Pendola, decise di farsi un merito presso il Governo col dipingermi per un pericoloso macchinatore appiattato a Venezia e disposto a Dio sa qual colpo disperato ... Era quella che mio padre adoperava per far i profumi secondo la usanza di Costantinopoli ... Allora ella mutò viso e stette ad ascoltare come si prendesse cura di nulla; ma ella mi spiava premurosamente ogniqualvolta suo fratello voltava via l'occhio, e la udii sospirare quando suo padre mi disse che con un travestimento greco e il passaporto d'un loro commesso io avrei potuto partire l'indomani mattina ...
Confessioni di un Italiano (pagina 157)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Mia madre sembra alle volte pentita di avermi trascurata a lungo e mi colma di carezze che vorrebbero essere materne ma sono un po' troppo studiate; mio padre poi non si dà questa briga, egli si dimentica di me le intere giornate, e pare che mi tratti come gli fossi capitata in casa oggi e dovessi uscirne domani ... Infatti noi femmine siamo pei padri un bene passeggiero, un trastullo per alcuni anni; ci considerano, credo, come roba d'altri, e certo mio padre non dimostrò mai ch'egli mi ritenesse per sua ... Vidi che non c'era rimedio, e pensai involontariamente alle parole di mio padre quando mi diceva che nella figliuola degli Apostulos io avrei trovato una sorella e che come tale l'avrei amata ... Ch'egli fosse stato profeta? Pareva di sì; ad ogni modo io deliberai di non abbandonare la ragazza, di sorreggerla coi miei consigli, di seguirla sempre, di prestare insomma quei fraterni uffici che le venivano di diritto per l'antica amicizia professata da mio padre al padre suo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 168)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ci narrò allora che la mancanza di lettere da parte di suo padre proveniva da questo ch'egli avea dovuto partire precipitosamente per l'Albania e per la Grecia donde non era tornato peranco ... Come poi ci riebbimo da quel dolce e tenerissimo sfogo, egli ci narrò che mia madre avea mandato l'Aglaura al padre suo dall'ospedale ove l'avea partorita ed era morta pochi giorni dopo ... Mio padre, avuta contezza di ciò, avea scritto da Costantinopoli all'Apostulos ch'egli s'incaricherebbe a suo tempo della bambina, come figliuola che la era di sua moglie; ma che la tenesse intanto per sua, onde ella non avesse a vergognare della sua nascita ... — Chi avrebbe sospettato tanto amore tanta delicatezza in mio padre? — Io ne lo benedissi con tutta l'anima; e pensai che spesso fra i sassi più ruvidi e greggi s'asconde il diamante ...
Confessioni di un Italiano (pagina 169)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il resto della notte fu goduto in amichevoli e lieti conversari e nell'esaminare le carte recate da Spiro e lasciate dal padre suo a Venezia, dalle quali era comprovata evidentemente la nascita dell'Aglaura nell'ospitale di Venezia e dalla povera mia madre ... Il nome del padre non appariva; e come ben potete figurarvi, nessuno si sognò di notare questa spiacevolissima mancanza ... Tirammo innanzi come se appunto il padre fosse una comparsa superflua nel mistero della generazione; io sapeva abbastanza i non pochi disordini della buon'anima di mia madre nell'ultimo stadio di sua vita, li compativa anche, ma né la pietà filiale né il rispetto di me medesimo e del nome paterno mi consigliavano di metterli in luce ... Benché anche di mio padre Spiro mi avea recato qualche notizia se non diretta certo credibilissima ... La partenza per la Grecia del vecchio Apostulos poteva addentellarsi alle macchinazioni di mio padre in Turchia, ma capii che Spiro o non ne sapeva o non potea dirne di più, e cambiai discorso raccomandandogli soltanto di farmi giungere al più presto e ovunque mi trovassi qualunque novella di mio padre fosse per arrivare ... L'Aglaura, che avea preso il partito di aver comune con me il padre giacché aveva la madre, mi rispose in nome suo che sarebbe fatto, e che ella cercherebbe ogni modo d'averne contezza sovente, poiché anche a lei stava a cuore un sì buon papà ...
Confessioni di un Italiano (pagina 180)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — È suo padre ... — Mio padre! — sclamai ... — Cosa dice ella di mio padre? ... — È un vecchio piccolo e sparuto che udendo proclamare il nome del signor capitano ha cominciato a dibattersi sul letto ov'io l'aveva fatto adagiare, e mi ha chiesto conto di lei, e dice e sacramenta ch'egli è suo padre, e che non morrà contento se non giunge prima a vederlo ... — Mio padre! — seguitava io a balbettare quasi fuori di me; correndo più che non potessero tenermi dietro le gambe del vecchio abate ... Io entrai convulso dalla meraviglia e dal dolore e caddi con uno strido sul letto dove mio padre mortalmente ferito alla gola combatteva ostinatamente colla morte ... — Padre mio! padre mio — io mormorava ... — Oh per pietà, padre mio! — gli veniva dicendo ... — Carlo — soggiunse mio padre, e questa volta con voce fioca ma chiara perché quell'ultimo sbocco di sangue pareva lo avesse sollevato di molto — Carlo, nessuno è abbandonato quaggiù finché vivono persone che non si devono abbandonare ... Tu perdi tuo padre, ma hai una sorella, ignota finora a te ... — Oh no, padre! io la conosco, io la amo da un pezzo ... Il prete mi avvisava che appunto nell'opporsi alle violenze che gli Ottomani commettevano appena sbarcati sui miseri abitanti, mio padre avea toccato quella tremenda ferita di scimitarra alla gola, e che rimasto sul lastrico quelli del paese lo avrebbero certamente fatto a brani se egli non lo trafugava pietosamente dopo essere stato testimonio di tutta la scena da un finestrello del campanile ... Chiusi con reverenza gli occhi ancora animati di mio padre; lo spirito suo forte ed operoso lasciava quasi un'impronta di attività su quelle spoglie già morte ... Nulla, nulla in quella terra in quel cielo in quella vita s'accordava compassionevolmente al lutto d'un figlio che avea chiuso gli occhi al cadavere di suo padre! ...
Confessioni di un Italiano (pagina 186)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Non mi spiaceva il guadagnarmi onoratamente un pane, perché tra le dodicimila lire lasciate alla vedova del Martelli sopra una casa bancaria di Napoli, le doble spese a Genova, e le cedole negoziate a Marsiglia tutto il peculio consegnatomi da mio padre prima di morire se n'era ito in fumo ... Il Venchieredo padre spadroneggiava senza pudore ostentando maniere linguaggio e alterigia forestiere ... Operavano i consigli del padre Pendola; il quale ad onta della cacciata da Portogruaro e del discredito in cui era tenuto dalla Curia di Venezia avea saputo formarsi un certo partito nel clero meno educato; e da taluni era tenuto per un martire, da altri per un birbante ...
Confessioni di un Italiano (pagina 188)
di Ippolito Nievo (estratti)

... È un bel pretino questo don Girolamo, e tutto sommato mi piace più di suo fratello e di suo padre, benché sia furbo come la volpe anche lui ... Mio padre ha tenuto dietro a mia madre, ch'era già morta da un mese quand'io mi sono assoldato con Sandro Giorgi ... Ho venduto quanto restava di mio nel podere lasciato da mio padre; le ho consegnato i danari e se n'è andata con Dio; ma il giovinetto sembrava molto premuroso di liberarla dall'incommodo di portare il sacchetto ... Faccio da padre all'Aquilina, amministro quei dieci campi che le sono rimasti e per me mi guadagno il vitto dando qualche lezione di calligrafia in paese e in qualche buona famiglia che vuol forse palliare così una caritatevole elemosina ...
Confessioni di un Italiano (pagina 202)
di Ippolito Nievo (estratti)

... dell'indipendenza, ubbidiva di malincuore a suo padre in quelle congiure senza grandezza, dove pescava a suo profitto l'avara ambizione di qualche principe semiturco: perciò si stavano fra loro con qualche freddezza ... Il dottor Domenico sbuffava, ma con tutta la sua dottoreria non giungeva a liberar suo padre dalle unghie di quella befana ... Secondo lui bisognava aspettare pazientemente che il Signore toccasse il cuore a suo padre; ma il dottore, che avea somma premura di toccargli la borsa, non si stava cheto a questi conforti del fratello prete ...
Confessioni di un Italiano (pagina 209)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Io diedi contezza alla Pisana di questo suo pietoso desiderio già adempiuto da un pezzo, lodandone molto don Girolamo, il quale, benché non fosse né un Vincenzo di Paola né un Francesco d'Assisi, pur sapea farsi perdonare dai poverelli di Portogruaro la roba mal acquistata dal padre ... — Non son tutti come il padre Pendola! — diceva io ... Ella mi rispose che a proposito del padre Pendola se ne contavano di belle ... Da questa notizia io capii tutto il maneggio di quella faccenda e come quei dabben sacerdoti primi fondatori dell'istituto fossero stati ubbidientissimi burattini nelle mani del padre Pendola ... Al padre Pendola non mancarono né epitaffi né satire né panegirici né libelli ...
Confessioni di un Italiano (pagina 210)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Regno era, secondo Spiro, necessaria per cercar l'atto di morte di mio padre, senza del quale il governo turco non intendeva saldare le sue cedole ... Era invecchiato, livido, brutto come un vizioso marcio; né io credo che se la guazzasse molto largamente dappoiché suo padre insieme coll'Ormenta aveva avuto la giubilazione a metà soldo ... Il vecchio curato era morto, ma aveva scritto il nome di mio padre fra i decessi nell'anno millesettecentonovantanove; rilevai regolarmente l'atto di morte, e mi affrettai al campo del general Pepe come erano le mie istruzioni ...
Confessioni di un Italiano (pagina 233)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Tuttavia un giorno che non so a qual proposito ella mi citava il dottor Ormenta come il vero esemplare del cristiano e dell'onesto cittadino, io non potei ristare dall'opporle come mai quel perfetto cristiano e quell'onesto cittadino lasciasse morire suo padre si poteva dire d'inedia ... — E se io vi dicessi — soggiunsi — che gli interessi dei debiti contratti per assecondare l'ambizione del figlio gli divorano d'anno in anno buona parte del suo soldo, e che il dottore sel sa e non si dà il benché minimo pensiero di soccorrerlo? — Oh fosse anche! — sclamò l'Aquilina — e non gli darei torto! Suo padre fu un tal birbaccione che merita una punizione esemplare, e tal sia di tutti i tristi, come di lui ... I figliuoli poi non so da qual legge di carità sieno messi in grado di giudicare e punire le colpe dei padri! — Non dico questo, — mormorò l'Aquilina — ma Dio può ben permettere che il dottor Ormenta ignori le strettezze di suo padre, perché questi sia castigato anche durante il pellegrinaggio terreno delle sue ribalderie! ... Se io non m'avessi ridotto a mente le ultime raccomandazioni della Pisana, forse saremmo venuti a qualche grosso guaio; ma tirava innanzi con pazienza e forse con maggior indulgenza che non convenisse alla mia qualità di padre, perché della soverchia balìa lasciata in allora all'Aquilina sopra i figliuoli, dovetti pentirmi in appresso e indurarne rimorsi tanto più acuti quanto più vani e tardivi ...
Confessioni di un Italiano (pagina 242)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Padre mio — mi rispose col piglio disinvolto d'una prima amorosa che recitasse la sua parte — vi chieggo perdono di una mancanza che non finirò mai di rimproverarmi; ma non vi conosceva e aveva più paura della vostra autorità che confidenza nel vostro affetto ... — Non tutte le sere, padre mio ... Quanto ai suoi costumi al suo temperamento io non me ne intendo, padre mio; credo che tutti siano buoni, e non sarei mai tanto sfacciata da chiedere cosa voglia dire un giovane scostumato! Era però abbastanza imprudente per farmi capire che lo sapeva; laonde io le risposi che senza cercar tanto addentro le doti morali di Enrico, ella doveva capire che quei pregi esterni e affatto d'apparenza non dovevano bastare per meritargli l'affetto d'una donzella bennata ... — Vi giuro, padre mio, che gli corrispondeva unicamente per compassione, e che adesso giacché vedo ch'egli non ha la fortuna di piacervi, lo dimenticherò senza fatica, e accetterò di buon grado quello sposo che avrete la bontà di procurarmi ... — Oh per carità, padre mio! — No, non affannarti e non piangere! ... — Oh ti giuro, padre mio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 243)
di Ippolito Nievo (estratti)

... In quei momenti, per quanto fossi vecchio, mezzo cieco e padre di famiglia, certo non ebbi tempo di pensare a' miei affaruzzi di casa ... E queste parole furono pronunciate in modo che significavano più compassione al padre che rispetto e confidenza alla causa del figlio ... Poi dal capezzale di sua madre a quello del padre la vispa fanciulla fu per due buone settimane la più assidua e affettuosa infermiera che si potesse immaginare ... Padre mio, tu approverai, credo, la deliberazione d'un infelice che vuol ricompensare col proprio sangue la stima de' suoi fratelli ... Oh padre mio! la colpa fu grave; ma ben tremendo il castigo! ...
Confessioni di un Italiano (pagina 251)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Io invece non vedo l'ora che si faccia vela, e la Gemma sembra piuttosto propendere per la mia opinione che per quella di suo padre ... Egli mi domandò se mio padre m'avesse mai parlato di lui, ed io gli risposi che sì; perché infatti mi risovvenne allora come un barlume di qualche storia narratami nel quale figurava il nome di Martelli; ma io per disgrazia ho badato sempre poco alle parole di mio padre, e memoria precisa non me n'era rimasta ... Mi significò allora che da poco aveva ricevuto lettere di suo fratello il quale sarebbe venuto in America e dimorava allora a Genova con mia sorella e mio cognato: profferendomisi poi in quanto mi poteva abbisognare, giacché si professava debitore a mio padre di grandi beneficii e ringraziava il cielo di poterglisi mostrar grato nell'aiutare i figliuoli ... Nell'esercito trovai viva la memoria d'un altro amico di mio padre, del maresciallo Alessandro Giorgi, che partì due anni fa per Venezia al primo annunzio della rivoluzione, e lo dicono morto colà di ferite ...
Confessioni di un Italiano (pagina 254)
di Ippolito Nievo (estratti)

... O padre mio, sento che la morte si avvicina, e che i miei patimenti terreni sono al loro termine! Tu, verso del quale io ebbi sì gran torti, perdona al mio spirito fuggitivo la sua ingratitudine, consola di qualche compianto la penitenza ch'egli si è imposta, rendi pura e onorata la mia memoria se non all'ossequio, alla compassion della patria, e raccogli fra le braccia questa vedova infelice questi innocenti orfanelli che la mano di Dio proteggerà guidandoli per mari e per terre fino alla soglia della tua casa! ... I Martelli scrivevano di averla veduta piegarsi sulla tomba ogni giorno più colla rassegnazione d'una martire; soltanto piangeva di abbandonar i suoi figliuoli ma consolavasi col pensiero che affidati a tali amici essi sarebbero giunti a salvamento nella famiglia del padre loro ... “Padre” diceva ella “mi rivolgo a voi, perché altro padre, né fratello, né parente io ho più sulla terra; soltanto due figliuoletti mi siedono ora sulle ginocchia, che domani giocheranno su una tomba ... Padre mio, divisi da tanto mondo, pure l'affetto, o morti o vivi, ne congiungerà sempre ... Oh perché non ho potuto bearmi almeno una volta delle vostre venerabili sembianze? Sconosciuti l'uno all'altra passammo per questa terra, ed eravamo tanto uniti quanto lo può essere a padre figliuola ... Oh padre mio, voi tarderete a seguirci, tarderete pel bene dei figli nostri ... Lo so; c'invidierete, e il tardare vi sarà un tormento, ma, per carità, non abbandonateli orfani affatto sopra la terra! Io son donna, io son debole, eppur prego e scongiuro Iddio ch'essi imparino dal vostro esempio e dalla vostra bocca ad imitare il padre mio ... Oh io mi ricordava suo padre, mi ricordava la fanciulletta che gli dava mano e attirava gli sguardi in piazza per la sua angelica bellezza! Cotale doveva trovarla! ...
Decameron (pagina 23)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... nell'abito nel qual mi vedete fuggita segretamente con grandissima parte de' tesori del re d'Inghilterra mio padre (il quale al re di Scozia vecchissimo signore, essendo io giovane come voi mi vedete, mi voleva per moglie dare), per qui venire, acciò che la vostra Santità mi maritasse, mi misi in via ... Né mi fece tanto la vecchiezza del re di Scozia fuggire, quanto la paura di non fare per la fragilità della mia giovanezza, se a lui maritata fossi, cosa che fosse contra le divine leggi e contra l'onore del real sangue del padre mio ... Lui ho adunque preso e lui voglio, né mai alcuno altro n'avrò, che che se ne debba parere al padre mio o a altrui; per che la principal cagione per la quale mi mossi è tolta via, ma piacquemi di fornire il mio cammino sì per visitare li santi luoghi e reverendi, de' quali questa città è piena, e la vostra Santità, e sì acciò che per voi il contratto matrimonio tra Alessandro e me solamente nella presenza di Dio io facessi aperto nella vostra e per conseguente degli altri uomini ... Il quale fu da tanto e tanto seppe fare, che egli paceficò il figliulo col padre: di che seguì gran bene all'isola, e egli n'acquistò l'amore e la grazia di tutti i paesani, e Agolante ricoverò tutto ciò che aver vi doveano interamente e ricco oltre modo si tornò a Firenze, avendol prima il conte Alessandro cavalier fatto ...
Decameron (pagina 25)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La quale ogni cosa così particularmente de' fatti d'Andreuccio le disse come avrebbe per poco detto egli stesso, sì come colei che lungamente in Cicilia col padre di lui e poi a Perugia dimorata era, e similmente le contò dove tornasse e perché venuto fosse ... Pietro, mio padre e tuo, come io credo che tu abbi potuto sapere, dimorò lungamente in Palermo, e per la sua bontà e piacevolezza vi fu e è ancora da quegli che il conobbero amato assai ... Ma tra gli altri che molto l'amarono, mia madre, che gentil donna fu e allora era vedova, fu quella che più l'amò, tanto che, posta giù la paura del padre e de' fratelli e il suo onore, in tal guisa con lui si dimesticò, che io ne nacqui e sonne qual tu mi vedi ... Poi, sopravenuta cagione a Pietro di partirsi di Palermo e tornare in Perugia, me con la mia madre piccola fanciulla lasciò, né mai, per quello che io sentissi, più né di me né di lei si ricordò: di che io, se mio padre stato non fosse, forte il riprenderei avendo riguardo alla ingratitudine di lui verso mia madre mostrata (lasciamo stare allo amore che a me come a sua figliuola non nata d'una fante né di vil femina dovea portare), la quale le sue cose e sé parimente, senza sapere altrimenti chi egli si fosse, da fedelissimo amor mossa rimise nelle sue mani ... Andreuccio, udendo questa favola così ordinatamente, così compostamente detta da costei, alla quale in niuno atto moriva la parola tra' denti né balbettava la lingua, e ricordandosi esser vero che il padre era stato in Palermo e per se medesimo de' giovani conoscendo i costumi, che volentieri amano ...
Decameron (pagina 36)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La bella donna, la quale lungamente trastullo della fortuna era stata, appressandosi il termine nel quale i suoi mali dovevano aver fine, come ella Antigono vide così si ricordò di lui in Alessandria ne' servigi del padre in non piccolo stato aver veduto: per la qual cosa subita speranza prendendo di dover potere ancora nello stato real ritornare per lo colui consiglio, non sentendovi il mercatante suo, come più tosto poté si fece chiamare Antigono ... A cui la donna disse: “Io vorrei bene che così fosse stato più tosto che avere avuta la vita la quale avuta ho, e credo che mio padre vorrebbe il simigliante, se giammai il saprà”; e così detto rincominciò maravigliosamente a piagnere ... ” “Antigono, “ disse la bella donna “a me parve, come io ti vidi, vedere il padre mio: e da quello amore e da quella tenerezza, che io a lui tenuta son di portare, mossa, potendomiti celare, mi ti feci palese ... E di poche persone sarebbe potuto addivenire d'aver vedute, delle quali io tanto contenta fossi, quanto sono d'aver te innanzi a alcuno altro veduto e riconosciuto; e per ciò quello che nella mia malvagia fortuna ho sempre tenuto nascoso, a te sì come a padre paleserò ... ” E questo detto, sempre piagnendo, ciò che avvenuto l'era dal dì che in Maiolica ruppe infino a quel punto li raccontò; di che Antigono pietosamente a piagnere cominciò; e poi che alquanto ebbe pensato disse: “Madonna, poi che occulto è stato ne' vostri infortunii chi voi siate, senza fallo più cara che mai vi renderò al vostro padre e appresso per moglie al re del Garbo ... Antigono allora disse: “A Baffa è pervenuta la bella giovane figliuola del soldano, di cui è stata così lunga fama che annegata era; e ha, per servare la sua onestà, grandissimo disagio sofferto lungamente, e al presente è in povero stato e disidera di tornarsi al padre ... La donna, la quale ottimamente gli ammaestramenti d'Antigono aveva tenuti a mente, appresso al padre così cominciò a parlare: “Padre mio, forse il ventesimo giorno dopo la mia partita da voi, per fiera tempesta la nostra nave, sdruscita, percosse a certe piagge là in Ponente, vicine d'un luogo chiamato Aguamorta, una notte; e che che degli uomini, che sopra la nostra nave erano, io nol so né seppi già mai ...
Decameron (pagina 39)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Per la qual cosa la gentil donna che lei dal padre ricevuta avea, senza aver mai potuto sapere chi egli si fosse altramenti che da lui udito avesse, s'era proposta di doverla onorevolmente, secondo la condizione della quale stimava che fosse, maritare ... Aveva la gentil donna, con la quale la Giannetta dimorava, un solo figliuolo del suo marito, il quale e essa e 'l padre sommamente amavano, sì perché figliuolo era e sì ancora perché per vertù e per meriti il valeva, come colui che più che altro e costumato e valoroso e pro' e bello della persona era ... E per ciò che egli imaginava lei di bassa condizion dovere essere, non solamente non ardiva addomandarla al padre e alla madre per moglie, ma, temendo non fosse ripreso che bassamente si fosse a amar messo, quanto poteva il suo amore teneva nascoso; per la qual cosa troppo più che se palesato l'avesse lo stimolava ... Di che il padre e la madre del giovane portavano sì gran dolore e malinconia, che maggiore non si saria potuta portare: e più volte con pietosi prieghi il domandavano della cagione del suo male, a' quali o sospiri per risposta dava o che tutto si sentia consumare ... Laonde, parendo al medico avere assai piena certezza, levatosi e tratti da parte il padre e la madre del giovane, disse loro: “La sanità del vostro figliuolo non è nell'aiuto de' medici, ma nelle mani della Giannetta dimora, la quale, sì come io ho manifestamente per certi segni conosciuto, il giovane focosamente ama, come che ella non se ne accorge, per quello che io vegga ...
Decameron (pagina 71)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... i palagi, le case, le chiese e tutte l'altre cose delle quali tutta la città piena si vede, sì come colui che mai più per ricordanza vedute no' n'avea, si cominciò forte a maravigliare e di molte domandava il padre che fossero e come si chiamassero ... Il padre gliele diceva; e egli, avendolo udito, rimaneva contento e domandava d'un'altra ... E così domandando il figliuolo e il padre rispondendo, per avventura si scontrarono in una brigata di belle giovani donne e ornate, che da un paio di nozze venieno: le quali come il giovane vide, così domandò il padre che cosa quelle fossero ... A cui il padre disse: “Figliuol mio, bassa gli occhi in terra, non le guatare, ch'elle son mala cosa ... ” Disse allora il figliuolo: “O come si chiamano?” Il padre, per non destare nel concupiscibile appetito del giovane alcuno inchinevole disiderio men che utile, non le volle nominare per lo proprio nome, cioè femine, ma disse: “Elle si chiamano papere ... ” “Oimè, figliuol mio, “ disse il padre “taci: elle son mala cosa ... ” A cui il giovane domandando disse: “O son così fatte le male cose?” “Sì” disse il padre ... ” Disse il padre: “Io non voglio; tu non sai donde elle s'imbeccano!” e senti incontanente più aver di forza la natura che il suo ingegno; e pentessi d'averlo menato a Firenze ... Le quali cose io apertissimamente confesso, cioè che voi mi piacete e che io m'ingegno di piacere a voi: e domandogli se di questo essi si maravigliano, riguardando, lasciamo stare gli aver conosciuti gli amorosi basciari e i piacevoli abbracciari e i congiugnimenti dilettevoli che di voi, dolcissime donne, sovente si prendono, ma solamente a aver veduto e veder continuamente gli ornati costumi e la vaga bellezza e l'ornata leggiadria e oltre a ciò la vostra donnesca onestà; quando colui che nudrito, allevato, accresciuto sopra un monte salvatico e solitario, infra li termini d'una piccola cella, senza altra compagnia che del padre, come vi vide, sole da lui disiderate foste, sole adomandate, sole con l'affezion seguitate ...
Decameron (pagina 72)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Costei fu dal padre tanto teneramente amata, quanto alcuna altra figliuola da padre fosse giammai: e per questo tenero amore, avendo ella di molti anni avanzata l'età del dovere avere avuto marito, non sappiendola da sé partire, non la maritava: poi alla fine a un figliuolo del duca di Capova datala, poco tempo dimorata con lui, rimase vedova e al padre tornossi ... E dimorando col tenero padre, sì come gran donna, in molte dilicatezze, e veggendo che il padre, per l'amor che egli le portava, poca cura si dava di più maritarla, né a lei onesta cosa pareva il richiedernelo, si pensò di volere avere, se esser potesse, occultamente un valoroso amante ... E veggendo molti uomini nella corte del padre usare, gentili e altri, sì come noi veggiamo nelle corti, e considerate le maniere e' costumi di molti, tra gli altri un giovane valletto del padre, il cui nome era Guiscardo, uom di nazione assai umile ma per vertù e per costumi nobile, più che altro le piacque, e di lui tacitamente, spesso vedendolo, fieramente s'accese, ognora più lodando i modi suoi ...
Decameron (pagina 74)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Laonde, venuto il dì seguente, fattasi il prenze venire una grande e bella coppa d'oro e messo in quella il cuor di Guiscardo, per un suo segretissimo famigliare il mandò alla figliuola e imposegli che quando gliele desse dicesse: “Il tuo padre ti manda questo per consolarti di quella cosa che tu più ami, come tu hai lui consolato di ciò che egli più amava ... ” Ghismunda, non smossa dal suo fiero proponimento, fattesi venire erbe e radici velenose, poi che partito fu il padre, quelle stillò e in acqua redusse, per presta averla se quello di che ella temeva avvenisse ... Alla quale venuto il famigliare e col presento e con le parole del prenze, con forte viso la coppa prese; e quella scoperchiata, come il cuor vide e le parole intese, così ebbe per certissimo quello essere il cuor di Guiscardo; per che, levato il viso verso il famigliar, disse: “Non si convenia sepoltura men degna che d'oro a così fatto cuore chente questo è: discretamente in ciò ha il mio padre adoperato ... ” E così detto, appressatoselo alla bocca, il basciò, e poi disse: “In ogni cosa sempre e infino a questo stremo della vita mia ho verso me trovato tenerissimo del mio padre l'amore, ma ora più che già mai; e per ciò l'ultime grazie, le quali render gli debbo già mai, di così gran presento, da mia parte gli renderai ... Niuna cosa ti mancava a aver compiute essequie, se non le lagrime di colei la qual tu vivendo cotanto amasti; le quali acciò che tu l'avessi, pose Idio nell'animo al mio dispietato padre che a me ti mandasse, e io le ti darò, come che di morire con gli occhi asciutti e con viso da niuna cosa spaventato proposto avessi; e dateleti, senza alcuno indugio farò che la mia anima si congiugnerà con quella, adoperandol tu, che tu già tanto cara guardasti ...
Decameron (pagina 83)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... constanza, per approvar quella venne a dir ciò che fatto avea; per la qual cosa, vedendola di tanta buona fermezza, sommo amore l'avea posto; e dove a grado a lui, che suo padre era, e a lei fosse, non obstante che marito avesse avuto di bassa condizione, volentieri per sua donna la sposerebbe ... In questo tempo che costoro così parlavano, l'Andreuola venne in conspetto del padre e piagnendo gli si gittò innanzi e disse: “Padre mio, io non credo che bisogni che io la istoria del mio ardire e della mia sciagura vi racconti, ché son certa che udita l'avete e sapetela; e per ciò quanto più posso umilmente perdono vi domando del fallo mio, cioè d'avere senza vostra saputa chi più mi piacque marito preso ... Quindi dopo alquanti dì, seguitando il podestà quello che adomandato avea, ragionandolo messer Negro alla figliuola, niuna cosa ne volle udire; ma, volendole in ciò compiacere il padre, in un monistero assai famoso di santità essa e la sua fante monache si renderono e onestamente poi in quello per molto tempo vissero ... Fu adunque, non è ancora gran tempo, in Firenze una giovane assai bella e leggiadra secondo la sua condizione, e di povero padre figliuola, la quale ebbe nome Simona: e quantunque le convenisse con le proprie braccia il pan che mangiar volea guadagnare e filando lana sua vita reggesse, non fu per ciò di sì povero animo che ella non ardisse ricevere amore nella sua mente, il quale con gli atti e con le parole piacevoli d'un giovinetto di non maggior peso di lei, che dando andava per un suo maestro lanaiuolo lana a filare, buona pezza mostrato aveva di volervi entrare ... La Simona disse che le piaceva; e, dato a vedere al padre, una domenica dopo mangiare, che andar voleva alla perdonanza a San Gallo, con una sua compagna chiamata la Lagina al giardino statole da Pasquino insegnato se n'andò, dove lui insieme con un suo compagno, che Puccino avea nome ma era chiamato lo Stramba, trovò; e quivi fatto uno amorazzo nuovo tra lo Stramba e la Lagina, essi a far de' lor piaceri in una parte del giardin si raccolsero, e lo Stramba e la Lagina lasciarono in un'altra ...
Decameron (pagina 90)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E questo era che egli, tra gli altri suoi figliuoli, n'aveva uno il quale di grandezza e di bellezza di corpo tutti gli altri giovani trapassava, ma quasi matto era e di perduta speranza, il cui vero nome era Galeso; ma, per ciò che mai né per fatica di maestro né per lusinga o battitura del padre o ingegno d'alcuno altro gli s'era potuto metter nel capo né lettera né costume alcuno, anzi con la voce grossa e deforme e con modi più convenienti a bestia che a uomo, quasi per ischerno da tutti era chiamato Cimone, il che nella lor lingua sonava quanto nella nostra ‘bestione’ ... La cui perduta vita il padre con gravissima noia portava; e già essendosi ogni speranza a lui di lui fuggita, per non aver sempre davanti la cagione del suo dolore, gli comandò che alla villa n'andasse e quivi co' suoi lavoratori si dimorasse; la qual cosa a Cimone fu carissima, per ciò che i costumi e l'usanza degli uomini grossi gli eran più a grado che le cittadine ... Avvenne adunque che dopo lungo spazio la giovane, il cui nome era Efigenia, prima che alcun de' suoi si risentì, e levato il capo e aperti gli occhi e veggendosi sopra il suo bastone appoggiato star davanti Cimone, si maravigliò forte e disse: “Cimone, che vai tu a questa ora per questo bosco cercando?” Era Cimone, sì per la sua forma e sì per la sua rozzezza e sì per la nobiltà e richezza del padre, quasi noto a ciascun del paese ... ” E quantunque la giovane sua compagnia rifiutasse, sempre di lui temendo, mai da sé partir nol poté infino a tanto che egli non l'ebbe infino alla casa di lei accompagnata; e di quindi n'andò a casa il padre, affermando sé in niuna guisa più in villa voler ritornare: il che quantunque grave fosse al padre e a' suoi, pure il lasciarono stare aspettando di vedere qual cagion fosse quella che fatto gli avesse mutar consiglio ... Essendo adunque a Cimone nel cuore, nel quale niuna dottrina era potuta entrare, entrata la saetta d'Amore per la bellezza d'Efigenia, in brevissimo tempo, d'uno in altro pensiero pervenendo, fece maravigliare il padre e tutti i suoi e ciascuno altro che il conoscea ... Egli primieramente richiese il padre che il facesse andare di vestimenti e d'ogni altra cosa ornato come i fratelli di lui andavano: il che il padre contentissimo fece ... Ma Cimone, che d'esser chiamato Galeso rifiutava, ricordandosi che così da Efigenia era stato chiamato, volendo onesto fine porre al suo disio, più volte fece tentare Cipseo, padre d'Efigenia, che lei per moglie gli dovesse dare; ma Cipseo rispose sempre sé averla promessa a Pasimunda, nobile giovane rodiano, al quale non intendeva venirne meno ...
Decameron (pagina 96)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... – 4 Ricciardo Manardi è trovato da messer Lizio da Valbona con la figliuola, la quale egli sposa e col padre di lei rimane in buona pace ... La quale oltre a ogni altra della contrada crescendo divenne bella e piacevole; e per ciò che sola era al padre e alla madre rimasa, sommamente da loro era amata e avuta cara e con maravigliosa diligenza guardata, aspettando essi di far di lei alcun gran parentado ... ” Ricciardo, avendo più cose pensate, subitamente disse: “Caterina mia dolce, io non so alcuna via vedere, se tu già non dormissi o potessi venire in sul verone che è presso al giardino di tuo padre; dove se io sapessi che tu di notte fossi, senza fallo io m'ingegnerei di venirvi quantunque molto alto sia ... ” “Dunque, “ disse la donna “che vuoi tu che si faccia?” Rispose la Caterina: “Quando a mio padre e a voi piacesse, io farei volentier fare un letticello in sul verone che è allato alla sua camera e sopra il suo giardino e quivi mi dormirei: e udendo cantar l'usignuolo e avendo il luogo più fresco, molto meglio starei che nella vostra camera non fo ... ” La madre allora disse: “Figliuola, confortati: io il dirò a tuo padre, e come egli vorrà così faremo ...
Decameron (pagina 102)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” Essendo adunque e Fineo e messer Amerigo in concordia, là ove Teodoro era ancora tutto pauroso della morte e lieto d'avere il padre ritrovato il domandarono intorno a questa cosa del suo volere ... Mandossi adunque alla giovane a sentire del suo volere: la quale, udendo ciò che di Teodoro era avvenuto e era per avvenire, dove più dolorosa che altra femina la morte aspettava, dopo molto, alquanta fede prestando alle parole, un poco si rallegrò e rispose che, se ella il suo disidero di ciò seguisse, niuna cosa più lieta le poteva avvenire che d'esser moglie di Teodoro, ma tuttavia farebbe quello che il padre le comandasse ... La giovane, confortandosi e faccendo nudrire il suo piccol figliuolo, dopo non molto tempo ritornò più bella che mai; e levata del parto e davanti a Fineo, la cui tornata da Roma s'aspettò, venuta, quella reverenzia gli fece che a padre: e egli, forte contento di sì bella nuora, con grandissima festa e allegrezza fatte fare le lor nozze, in luogo di figliuola la ricevette e poi sempre la tenne ... In Ravenna, antichissima città di Romagna, furon già assai nobili e gentili uomini, tra' quali un giovane chiamato Nastagio degli Onesti, per la morte del padre di lui e d'un suo zio, senza stima rimase ricchissimo ...
Decameron (pagina 160)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma parendo all'Angiulieri, il quale e bello e costumato uomo era, mal dimorare in Siena della provisione che dal padre donata gli era, sentendo nella Marca d'Ancona esser per legato del Papa venuto un cardinale che molto suo signore era, si dispose a volersene andare a lui, credendone la sua condizion migliorare ... E fatto questo al padre sentire, con lui ordinò d'avere a un'ora ciò che in sei mesi gli dovesse dare, acciò che vestir si potesse e fornir di cavalcatura e andare orrevole ... L'Angiulieri, che ricco si credeva andare al cardinal nella Marca, povero e in camiscia si tornò a Bonconvento, né per vergogna a qui tempi ardì di tornare a Siena, ma statigli panni prestati, in sul ronzino che cavalcava Fortarrigo se n'andò a' suoi parenti a Corsignano, co' quali si stette tanto che da capo dal padre fu sovenuto ...
Decameron (pagina 177)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E cessata la festa e ella in casa del padre standosi, a niun'altra cosa poteva pensare se non a questo suo magnifico e alto amore; e quello che intorno a ciò più l'offendeva era il cognoscimento della sua infima condizione, il quale niuna speranza appena le lasciava pigliare di lieto fine: ma non per tanto da amare il re indietro si voleva tirare e per paura di maggior noia a manifestar non l'ardiva ... Il padre di lei e la madre, dolorosi di questo accidente, con conforti continui e con medici e con medicine in ciò che si poteva l'atavano; ma niente era, per ciò che ella, sì come del suo amore disperata, aveva eletto di più non volere vivere ... Ora avvenne che, offerendole il padre di lei ogni suo piacere, le venne in pensiero, se acconciamente potesse, di volere il suo amore e il suo proponimento, prima che morisse, fare al re sentire; e per ciò un dì il pregò che egli le facesse venire Minuccio d'Arezzo ...
Decameron (pagina 188)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La qual cosa a' suoi uomini non piaccendo, più volte il pregaron che moglie prendesse, acciò che egli senza erede né essi senza signor rimanessero, offerendosi di trovargliel tale e di sì fatto padre e madre discesa, che buona speranza se ne potrebbe avere e esso contentarsene molto ... E per ciò, senza più avanti cercare, costei propose di volere sposare: e fattosi il padre chiamare, con lui, che poverissimo era, si convenne di torla per moglie ... E giunti a casa del padre della fanciulla e lei trovata che con acqua tornava dalla fonte in gran fretta per andar poi con altre femine a veder venire la sposa di Gualtieri; la quale come Gualtier vide, chiamatala per nome, cioè Griselda, domandò dove il padre fosse; al quale ella vergognosamente rispose: “Signor mio, egli è in casa ... ” Allora Gualtieri, smontato e comandato a ogni uom che l'aspettasse, solo se n'entrò nella povera casa, dove trovò il padre di lei, che avea nome Giannucole, e dissegli: “Io sono venuto a sposar la Griselda, ma prima da lei voglio sapere alcuna cosa in tua presenza”; e domandolla se ella sempre, togliendola egli per moglie, s'ingegnerebbe di compiacergli e di niuna cosa che egli dicesse o facesse non turbarsi, e se ella sarebbe obediente e simili altre cose assai, delle quali ella a tutte rispose di sì ...
La divina commedia (pagina 22)
di Dante Alighieri (estratti)

... In picciol corso mi parieno stanchi lo padre e ' figli, e con l'agute scane mi parea lor veder fender li fianchi ... Io non piangëa, sì dentro impetrai: piangevan elli; e Anselmuccio mio disse: "Tu guardi sì, padre! che hai?" ... Come un poco di raggio si fu messo nel doloroso carcere, e io scorsi per quattro visi il mio aspetto stesso, ambo le man per lo dolor mi morsi; ed ei, pensando ch'io 'l fessi per voglia di manicar, di sùbito levorsi e disser: "Padre, assai ci fia men doglia se tu mangi di noi: tu ne vestisti queste misere carni, e tu le spoglia" ... Queta'mi allor per non farli più tristi; lo dì e l'altro stemmo tutti muti; ahi dura terra, perché non t'apristi? Poscia che fummo al quarto dì venuti, Gaddo mi si gittò disteso a' piedi, dicendo: "Padre mio, ché non m'aiuti?" ...
La divina commedia (pagina 33)
di Dante Alighieri (estratti)

... "Che è quel, dolce padre, a che non posso schermar lo viso tanto che mi vaglia", diss'io, "e pare inver' noi esser mosso?" ... Ivi mi parve in una visïone estatica di sùbito esser tratto, e vedere in un tempio più persone; e una donna, in su l'entrar, con atto dolce di madre dicer: "Figliuol mio, perché hai tu così verso noi fatto? Ecco, dolenti, lo tuo padre e io ti cercavamo" ... "O dolce padre mio, se tu m'ascolte, io ti dirò", diss'io, "ciò che m'apparve quando le gambe mi furon sì tolte" ...
La divina commedia (pagina 61)
di Dante Alighieri (estratti)

... Però ti priego, e tu, padre, m'accerta s'io posso prender tanta grazia, ch'io ti veggia con imagine scoverta" ... O glorïose stelle, o lume pregno di gran virtù, dal quale io riconosco tutto, qual che si sia, il mio ingegno, con voi nasceva e s'ascondeva vosco quelli ch'è padre d'ogne mortal vita, quand'io senti' di prima l'aere tosco; e poi, quando mi fu grazia largita d'entrar ne l'alta rota che vi gira, la vostra regïon mi fu sortita ... Quindi m'apparve il temperar di Giove tra 'l padre e 'l figlio: e quindi mi fu chiaro il varïar che fanno di lor dove; e tutti e sette mi si dimostraro quanto son grandi e quanto son veloci e come sono in distante riparo ...
La divina commedia (pagina 68)
di Dante Alighieri (estratti)

... "O santo padre, che per me comporte l'esser qua giù, lasciando il dolce loco nel qual tu siedi per etterna sorte, qual è quell'angel che con tanto gioco guarda ne li occhi la nostra regina, innamorato sì che par di foco?" ... Quei due che seggon là sù più felici per esser propinquissimi ad Augusta, son d'esta rosa quasi due radici: colui che da sinistra le s'aggiusta è il padre per lo cui ardito gusto l'umana specie tanto amaro gusta; dal destro vedi quel padre vetusto di Santa Chiesa a cui Cristo le clavi raccomandò di questo fior venusto ... Di contr'a Pietro vedi sedere Anna, tanto contenta di mirar sua figlia, che non move occhio per cantare osanna; e contro al maggior padre di famiglia siede Lucia, che mosse la tua donna quando chinavi, a rovinar, le ciglia ...
Fermo e Lucia (pagina 10)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » «Oh! dovete dunque sapere che molti anni prima ch'io andassi in quel convento v'era stato un padre che era un santo; il padre Agapito ... Un giorno d'inverno ch'egli passava per un viottolo in un campo d'un nostro benefattore, uomo dabbene anch'egli, dunque il padre Agapito vide il benefattore vicino ad un gran noce, e quattro contadini colle scuri al piede per gettarlo a terra; e avevano già fatta una fossa intorno per iscoprire le radici ... – Eh padre sono anni che non fa più frutto ed io penso di farne legna ... – Non fate non fate, disse il padre; sappiate che quest'anno la porterà più noci che foglie ... – Il benefattore che sapeva con chi parlava, ordinò subito ai lavoranti che gettassero di nuovo la terra sulle radici, e chiamato di nuovo il padre che continuava la sua strada, – Padre Agapito, gli disse, la metà del raccolto sarà pel convento ... «Vorrei che diceste al Padre Galdino che ho bisogno di parlargli di somma premura, e che mi faccia la carità di venire da noi poverette, subito subito, perchè io non posso venire alla Chiesa ... » «Non volete altro? non passerà un'ora che lo dirò al Padre Galdino ... Il Padre Galdino era uomo di molta autorità fra i suoi, e in tutto il contorno; eppure fra Canziano non fece nessuna osservazione a questa specie di ordine che gli si mandava da una donnicciuola di venire da lei; la commissione non gli parve strana niente più che se gli si fosse commesso di avvertire il Padre Galdino che il Vicario di provvisione e i sessanta del consiglio generale della Città di Milano lo richiedevano per mandarlo ambasciatore a Don Filippo Quarto Re di Castiglia, di Leone etc ...
Fermo e Lucia (pagina 11)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ho fatta tutta questa tiritèra perchè nessuno trovi inverisimile che fra Canziano, senza fare alcuna obbiezione, senza stupirsi, si sia incaricato di dire, nullameno che al Padre Guardiano, che s'incomodasse a portarsi da una donnicciuola che aveva bisogno di parlargli ... «Mamma,» rispose Lucia, «perdonatemi; ma voi vedete quanto importi di parlar subito al Padre Galdino che ci può dar parere e soccorso ... Il nome del Padre Galdino diede qualche speranza a Fermo; ma Fermo accolse anche questa speranza, come accade a quelli che sono nella sventura e nell'impaccio ... «Domani», disse Lucia, «il Padre Galdino verrà sicuramente, e vedrete che troverà qualche rimedio che noi poveretti non sappiamo nemmeno immaginare ... 4 Il Padre Galdino Era un bel mattino di novembre; la luce era diffusa sui monti e sul lago: le più alte cime erano dorate dal sole non ancora comparso sull'orizzonte, ma che stava per ispuntare dietro a quella montagna che dalla sua forma è chiamata il Resegone (segone), quando il Padre Galdino a cui Fra Canziano aveva esposta fedelmente l'ambasciata si avviò dal suo Convento per salire alla casetta di Lucia ... Passavano cheti a canto al Padre Galdino, facendogli umilmente di cappello, senza dirgli nulla, perchè la sola parola che indirizzavano ai passaggeri era per chiedere l'elemosina, e un capuccino, come ognun sa non aveva niente ... Ma il buon Padre Galdino si volgeva a quelli che apparivano più estenuati, più avviliti, e diceva loro in aria di compassione: «andate al convento, fratello; finchè ci sarà un tozzo per noi, lo divideremo ... Salutavano essi umilmente il Padre Galdino, e quelli a cui egli domandava come l'andasse: «Come vuole padre?» rispondevano: «la va malissimo ... » Alcuni, che in tempi ordinarj non avrebbero osato fermare e interrogare il Padre Guardiano, fatti più animosi per la miseria dei tempi gli dicevano: «Come anderà questa faccenda, Padre Galdino?» «Sperate in Dio che non vi abbandonerà ... Ma perchè aveva egli in cuore questo presentimento? E perchè si pigliava tanto a cuore gli affari di Lucia? E perchè al primo avviso si era egli mosso come ad una chiamata del Padre Provinciale? E chi era questo Padre Cristoforo? Se il lettore non fa tutte queste interrogazioni per malevola impazienza nè per cavillare il povero narratore, ma per una sincera volontà d'imparare e di essere informato della storia, legga quello che siamo per dirgli intorno al nostro buon frate, e sarà soddisfatto ... Il Padre Cristoforo da Cremona era un uomo di circa sessant'anni; e il suo aspetto come i suoi modi annunziavano un antico e continuo combattimento tra una natura prosperosa, rubesta, un'indole pronta, ardente, avventata, impetuosa, e una legge imposta alla natura e all'indole da una volontà efficace e costante ...
Fermo e Lucia (pagina 14)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Così con gli occhi bassi, col padre compagno al fianco, attraversò la folla che lo riguardava con una curiosità poco cerimoniosa, salì le scale, e con una confusione che cercava di vincere giunse di sala in sala alla presenza del fratello il quale era circondato dai parenti più prossimi ... Si alzi padre ... Padre si alzi per amor del cielo;» e presolo per le braccia lo sollevò ... » «Perdono!» disse il signore: «ma padre Ella non ha bisogno ... » Il signore commosso ordinò che così si facesse e tosto giunse un cameriere riccamente vestito, che portando un pane sur un bacile d'argento lo presentò al Padre, il quale presolo e ringraziato, lo pose nella sua bisaccia ... La conversazione rimase più pacata, più semplice, senza apparato, cordiale: e invece di trattenersi di riparazione, di puntigli, di ricantare le storie delle soddisfazioni prese, e dei sopramani vendicati, non si parlò che del Padre Cristoforo, e delle virtù dei capuccini; e taluno che per la cinquantesima volta avrebbe raccontato come il Conte Muzio suo avo aveva saputo fare stare quel Marchese Stanislao che ognun sa che Rodomonte era, parlò invece della vita penitente di un Fra Benedetto, morto molti anni prima ... Il Padre Cristoforo camminava con una consolazione quale non aveva provata mai dopo quel giorno terribile, ad espiare il quale tutta la sua vita doveva essere consacrata ... Non è nostro disegno di narrare la vita fratesca del nostro buon padre: diremo dunque soltanto ch'egli passò il suo noviziato sostenendo alacremente le dure discipline di quello stadio, e sottomettendosi bravamente alle prove, talvolta assai strane a cui erano posti i novizj; facendo per ragione ciò che gli ...
Fermo e Lucia (pagina 15)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Era a quei tempi comunissima a tutte le classi di persone l'usanza d'infiorare il discorso di quelle parole delle quali quando si vogliono stampare non si pone che l'iniziale con alcuni puntini, di quelle parole che esprimono o ciò che vi ha di più sozzo o ciò che vi ha di più riverito, di quelle parole le quali quando scappano ad un signorino nella puerizia, fanno fare viso dell'arme alla mamma, e la fanno sclamare: «ohibò! dov'hai tu inteso questo: nella via o dai servitori certamente» (e l'avrà inteso dal signor padre) di quelle parole che non sono sconosciute nelle sale fastose, e che formano la terza parte dei colloquj del popolo, al quale dicono alcuni sapienti che converrebbe abbandonarle; ma questi sapienti non dicono bene, perchè comunque gli uomini sieno classificati, non vi ha alcuna classe d'uomini alla quale convenga ciò che è turpe ... Il signor Ludovico aveva fatto un tale uso di queste frasi che la lingua del Padre Cristoforo durava fatica a rimandarle tutte le volte che si presentavano, cioè ad ogni primo impeto di passione di qualunque genere; ma il Padre Cristoforo faceva stare la sua lingua ... Abbiamo già detto che la Lucia si confessava dal Padre Cristoforo, e che gli aveva confidate le sozze persecuzioni di Don Rodrigo ... È quindi naturale che il Padre accorresse alla chiamata di Lucia con ansia tanto più grande, che avendole egli dato consiglio di non palesar nulla, e di starsene quieta sperando che la burasca passasse, temeva ora che il suo consiglio fosse stato cagione di qualche nuovo pericolo; ed alla sollecitudine di carità che gli era naturale, si aggiungeva quello scrupolo delicato che tormenta i buoni ... Ma frattanto che noi siamo stati a raccontare i fatti del Padre Cristoforo, egli è giunto, si è affacciato alla porta; e le donne lasciando il manico dell'aspo che facevano girare e stridere, si sono alzate, dicendo ad una voce: «Oh Padre guardiano!» cap ... 5 Il tentativo Il qual padre guardiano si fermò ritto sulla soglia, e vedendo le due donne sole, abbassò gli occhi, e si raccolse un momento, come era uso a fare dacchè era divenuto capuccino, tutte le volte che si trovava solo in presenza di qualche persona di quel sesso terribile, che non avesse l'età prescritta alle fantesche dei curati ... La madre cominciò dal chiedere scuse infinite al padre guardiano dell'avere ardito incomodarlo, ma egli si avanzò e postosi sur un sedile contesto di alga, troncò tutte le scuse, e dopo aver detto a Lucia: «quetatevi povera figliuola», domandò di essere informato di tutto brevemente ... Il buon Padre ben si accorgeva di mettere una condizione un po' dura e difficile; Agnese gli raccontò tutta la trista storia del giorno antecedente fra le interruzioni del guardiano, che faceva abbreviare le ciarle e che chiedeva schiarimenti, e che di tempo in tempo diceva qualche parola di compassione e di conforto a Lucia che singhiozzava amaramente ... Quando la storia fu terminata; «Dio benedetto!» sclamò il Padre Cristoforo: «fino a quando li lascerai fare costoro?» Indi volgendosi tosto alle donne: «poverette!» disse: «Dio vi ha visitate: povera Lucia! mah! non vi perdete d'animo: Dio vi ajuterà, ve lo prometto io: oh non vi ha mica creata perchè foste tormentata da costui: Dio ha i suoi fini, e al termine delle cose si vede la sua mano ... » Così dicendo appoggiò il gomito sinistro sul ginocchio, e la fronte nella palma, e colla destra strinse il mento barbuto, come per concentrare e tener ferme tutte le forze della sua mente; Lucia stava aspettando con fiducia e con dolore, e la madre mandava giù giù lo sguardo quanto poteva per ispiare qualche cosa dei pensieri del padre, il quale fece mentalmente questo monologo: – Poffare, che quell'uomo dovesse giungere a questo segno! Eh non è il primo pur troppo! Ma non ci sarà chi possa farlo stare? Vediamo ...
Fermo e Lucia (pagina 16)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... – Il Padre Cristoforo si fermò in questa determinazione, pei motivi che abbiamo riferiti, e che in verità bastavano se non a farne sperar molto, a renderla almeno preferibile ad ogni altra: ma dietro a tutti questi motivi ve n'era un altro che dava un gran peso a tutti questi, e che quantunque agisse così potentemente non era distintamente avvertito da lui ... Il Padre Cristoforo era portato a cogliere con premura una occasione di trovarsi a fronte d'un soperchiatore, di resistergli se non altro con esortazioni, di confonderlo, e di provargli ch'egli aveva il torto, e di combatterlo e di vincerlo come che fosse ... Mentre il buon frate stava ancor meditando, Fermo il quale per tutte le ragioni che ognuno può indovinare non sapeva star lontano da quella casa, erasi affacciato alla porta, e visto il padre assorto, e le donne che gli facevano cenno di non disturbarlo, sdrucciolò per un angolo della porticella nella stanza, e costeggiando il muro andò a riporsi tacitamente in un angolo della stanza ... Quando il Padre si alzò per comunicare alle donne il suo disegno, s'accorse di Fermo, e gli fece un saluto che esprimeva una affezione resa più intensa dalla pietà, e Fermo ne fu commosso ... «Pur troppo ho inteso la vostra disgrazia» rispose il Padre; «ma tu non ti perderai d'animo come queste poverette, e sopra tutto aspetterai che Dio ti ajuti, e Dio ti ajuterà ... » Mentre Fermo parlava il Padre Cristoforo lo guardava coi suoi occhi scintillanti, e prendeva un'aria severa di modo che Fermo si andava accorgendo che le parole sue non erano gradite, ed ora voleva lasciar cadere il discorso, ora tentando di raggiustare la faccenda, si andava incespicando e pronunziava parole sconnesse ... «voleva dire: cioè Padre, non m'intendo mica ... » «Comandi, padre guardiano ... Quando il Padre giunse dinanzi al Castellotto trovò la porta chiusa, segno che il padrone stava a tavola e non voleva esser frastornato ...
Fermo e Lucia (pagina 17)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Il Padre stava per ritirarsi ed aspettare in qualche distanza che la porta si aprisse; ma uno de' bravi avendolo veduto: «padre» gli disse: «ella vuol riverire il Signor Don Rodrigo: aspetti aspetti, qui non si mandano indietro i religiosi, noi siamo amici del convento,» e così dicendo si alzò, e senza dar retta al frate che voleva ritornarsene, battè due colpi del martello sulla porta; a quel segno giunse borbottando un servo; ma quando ebbe veduto il Padre, lo fece entrare tosto dicendogli che avvertirebbe il padrone, e attraversato un angusto cortile lo condusse per alcuni salotti quasi fino alla porta della sala del convito ... Il frate desideroso allora più che mai di attendere miglior congiuntura stava litigando sulla porta col servo per ottenere di aspettare in un canto della casa che il pranzo fosse terminato, quando la porta si aperse, e Don Rodrigo che stava di contro veduta la barba e il cappuccio, e accortosi della intenzione modesta del buon Frate: «Ehi ehi» disse «non ci scappi Padre, avanti, avanti ... » Il padre, mal suo grado si avanzò, in mezzo ai clamori e alle dispute dei convitati, i quali accorgendosi ad un per volta del sopravvenuto lo salutavano con quell'aria di rispetto ironico ed affettato che gli amici di Don Rodrigo dovevano avere per un cappuccino ... Si è fatta questa riflessione per ispiegare come il buon Padre Cristoforo, il quale veniva per domandare a Don Rodrigo l'adempimento della più stretta giustizia, e la cessazione della più vile iniquità, si rimase come confuso, e vergognoso quando si trovò così solo con tutte le sue buone ragioni in mezzo ad un crocchio romoroso e indisciplinato di amici di Don Rodrigo, e in sua presenza ... «Da sedere al padre,» disse Don Rodrigo; e un cameriere avvicinò una scranna sulla quale si pose il Padre Cristoforo facendo qualche scusa al signore di esser venuto in ora inopportuna, a parlargli d'un affare d'importanza ... «Parleremo, quanto Ella vorrà, ma intanto portate da bere al Padre ... » Il Padre voleva schermirsi, ma Don Rodrigo in mezzo al trambusto dei litiganti gridava: «No per ... non mi farà questo torto, padre: non sarà mai detto che un cappuccino si parta da questa casa senza aver gustato del mio vino, nè un creditore insolente senza avere assaggiato della legna dei miei boschi ... Un servo portando sur un bacile un'ampolla, come allora usava, di vino, e un lungo bicchiero a foggia di calice, lo presentò al Padre, che non volendo resistere ad un invito tanto pressante dell'uomo che voleva farsi propizio, non esitò a mescere, e si pose a sorbire lentamente il vino ... » «Con buona licenza di questi signori,» interruppe Don Rodrigo il quale questa volta contra il suo solito aveva voglia di troncare la quistione: «rimettiamola nel Padre Cristoforo, e si stia alla sua sentenza ...
Fermo e Lucia (pagina 18)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... «Ma, da quel che mi pare d'avere inteso,» disse il Padre, «non sono cose di cui io mi debba intendere ... » «Del demonio,» interruppe il podestà «battere un ambasciatore! persona sacra! anch'Ella padre, mi dirà se questa è azione da cavaliero ... qui il padre ... «Ah! finalmente! A lei padre,» disse Don Rodrigo con una serietà beffarda ... cioè poveri traviati; pensava fra sè il Padre Cristoforo, credete voi che starei qui a sentire le vostre pappolate se non si trattasse di cavare una innocente dagli artigli di quel lupo che voi accarezzate vilmente? – Ma come s'insisteva d'ogni parte: «Ebbene,» disse, «poichè lor signori non vogliono credermi quand'io dico che non me ne intendo, vedrò di far dire a loro la stessa cosa ... » «Nè cavalieri spagnuoli, nè cavalieri milanesi, voleva forse dire padre:» rispose il Conte Orazio: «ed io aggiungo: nemmeno padri cappuccini ... Oh vorrebb'essere un bel vivere, padre ... come si chiama il padre?» «Padre Cristoforo ... Ma scommetto che il Padre ha voluto scherzare perchè sa benissimo che la sua supposizione è impossibile ... » Don Rodrigo il quale non vedeva volentieri che il suo schiamazzatore cugino facesse tante questioni col podestà che gli premeva di tenersi amico, approfittò della sentenza del padre Cristoforo per divertire il discorso dalla questione, e rivolto al dottore con aria di protezione e di scherno ... «Oh» disse, «voi dottore che siete famoso per dar ragione a tutti, vediamo un po' come farete per dar ragione in questo al padre Cristoforo ... » «In verità,» rispose il dottore, rivolgendosi al padre, «io non so intendere come il padre Cristoforo, il quale è insieme il perfetto religioso e l'uomo di mondo, non abbia posto mente che la sua sentenza, buona, ottima e di giusto peso sul pulpito, non val niente, sia detto col dovuto rispetto, in una disputa cavalleresca: perchè ogni cosa è buona a suo luogo: ma credo anch'io che il padre Cristoforo ha voluto terminare con uno scherzo ingegnoso una questione broccardica ... » Il Padre Cristoforo non rispose, e perchè come è facile indovinarlo era stomacato da lungo tempo della disputa e dei disputanti, e perchè sapeva che il dottore non si curava di esser persuaso: e finalmente perchè sarebbe stato impacciato a rispondere; giacchè quantunque nel suo cuore egli pensasse veramente ciò che avevano espresso le sue parole; le ragioni della sua sentenza erano tanto lontane dalle idee di quel tempo ch'egli stesso avrebbe durato fatica a trovarle ...
Fermo e Lucia (pagina 19)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » Queste parole e il sorriso infernale con cui furon dette e risposte furono un lampo pel padre Cristoforo il quale s'accorse fremendo e tremando, che l'oggetto della scommessa doveva essere l'innocente Lucia ... Il dottore intese forse quanto il padre, ma non tremò nè fremè, nè fece vista di nulla ... Finalmente Don Rodrigo si alzò e con esso tutta la rubiconda brigata: e Don Rodrigo, fatte le sue scuse agli ospiti, si avvicinò al padre Cristoforo, e lo condusse seco in una stanza vicina ...
Fermo e Lucia (pagina 20)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Questa ultima operazione appunto faceva il Padre Cristoforo quando si trovò da solo a solo con Don Rodrigo; di modo che si avrebbe creduto che vi ponesse molta occupazione, ma il lettore sa che il buon padre era preoccupato da tutt'altro ... Stava egli però con qualche curiosità e con qualche sospetto di quello che il padre fosse per dirgli, sospetto che il contegno un po' irresoluto del padre aveva quasi cangiato in certezza ... Gli accennò con sussiego che sedesse, si pose egli pure a sedere, e ruppe il silenzio con queste parole: «In che posso obbedirla, padre?» Questo era il suono delle parole, ma il modo con cui erano proferite voleva dire chiaramente: frate, bada a chi tu parli, e a quello che dirai ... Il tuono insolente di quest'invito servì mirabilmente a togliere ogni imbarazzo al padre Cristoforo; perchè risvegliando quell'uomo vecchio che il padre non aveva mai del tutto spogliato, mise in moto quello che v'era in lui di più franco e di più risoluto: cosicchè invece di farsi animo dovett'egli frenare l'impeto che lo spingeva a rispondere sullo stesso tuono, per non guastare l'opera delicata che stava per intraprendere ... Il Padre fece le viste di non avvedersene, e continuò, con qualche esitazione, perchè le parole ch'egli stava per proferire non esprimevano veramente quello ch'egli sentiva: «Qualche tristi hanno abusato del nome di Vossignoria illustrissima per minacciare un parroco, ed atterrirlo dal fare il debito suo, e sopraffare indegnamente due poveri innocenti ... » «Della mia coscienza, padre, non mi si deve parlare che per rispondermi quando mi piaccia di parlarne; la mia sicurezza ... » La fredda ed altiera impudenza di Don Rodrigo avrebbe fatta perder la flemma al Padre, se questi non ne avesse fatta una provvisione per trenta anni, e se non fosse stato compreso dell'importanza del negozio che stava trattando ... Con questo pensiero, riprese: «Signor Don Rodrigo: sa il cielo se io ho disegno di spiacerle: ella pure lo sa: non volga in ingiurie quello che mi detta la carità, sì una umile carità: con me ella non potrà venire a parole, io son disposto ad ingojare tutto quello che le piacesse di dirmi: ma per amor del cielo, per quel Dio innanzi a cui dobbiamo tutti comparire (così dicendo il padre aveva preso fra le mani e poneva dinanzi agli occhi di Don Rodrigo il teschietto di legno che era appeso in capo al suo rosario, e che i cappuccini portavano per un ricordo continuo della morte) per quel Dio, non si ostini a volere una misera, una indegna soddisfazione a spese dell'anima sua, e delle lagrime dei poverelli: pensi che Dio gli ha cari come la pupilla dei suoi occhj, e che le loro imprecazioni sono ascoltate lassù: risparmi l'innocenza e la ... » «Insomma, padre,» disse alzandosi dispettosamente Don Rodrigo; «io non so quello ch'ella mi voglia dire: io non capisco altro se non che vi debb'essere qualche fanciulla che le preme assai: vada a fare le sue confidenze a chi le piace; e non si permetta di seccare più a lungo un gentiluomo ... » Il Padre Cristoforo vedendo Don Rodrigo alzarsi, come perduta la pazienza, temè che questi rompesse affatto il discorso, e levatosi egli pure col maggior garbo che potè, e con aria quasi supplichevole, dissimulando quello che potevano avere di frizzante le parole che aveva intese, rispose: «Sì la mi preme; ma non più di lei: io veggio in entrambi dei fratelli di redenzione, e delle anime che mi sono più care del mio sangue ... » «Ebbene?» riprese ansiosamente il Padre Cristoforo al quale l'atto ...
Fermo e Lucia (pagina 21)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » «La vostra protezione!» riprese il padre Cristoforo, dando indietro due passi, appoggiandosi fieramente sul piede destro, e mettendo la destra sull'anca, levando la manca coll'indice teso verso don Rodrigo, e piantandogli in faccia due occhi infiammati: «la vostra protezione! bene sta che abbiate parlato così; che abbiate fatta a me una tale proposta ... » Don Rodrigo che combattuto tra la rabbia, e il terrore non trovava parole per rispondere, quando sentì che una predizione stava per venirgli addosso, prese la mano tuttavia alzata del padre, e coprendogli la voce gridò: «Levamiti dinanzi, plebeo incappucciato, poltrone temerario ... » Queste parole così chiare acquietarono in un momento il padre Cristoforo ... » Così dicendo, accennò una porta opposta a quella per cui erano entrati: il padre Cristoforo chinò il capo, come salutando, e se ne uscì per quella, tranquillamente, lasciando don Rodrigo a misurare a passi concitati il campo di battaglia ... » Il volto del buon frate rispose a queste parole più chiaro che non avrebbe potuto qualunque discorso; il servo rimase, e il padre uscì nel cortile, quindi nella via, e respirò più liberamente quando si vide fuori di quella caverna ... Ma nella casetta di Lucia dal momento che il padre ne era partito non si era stati in ozio: si eran messi in campo e ventilati disegni dei quali è necessario informare il lettore ... Partito il padre, Fermo e Lucia stavano in silenzio osando appena di sogguardarsi di tratto in tratto, e non si parlando che con sospiri: poichè le speranze che avevano nella spedizione del buon padre erano tanto leggere e indeterminate, che temevano entrambi di farle svanire col comunicarle ... Se aveste coraggio e destrezza quanto è di mestieri, se vi fidate di vostra madre (quel vostra fece trasalire Lucia) io m'impegnerei a cavarvi di questo impiccio, meglio forse e più presto del padre Cristoforo, con rispetto del suo studio ...
Fermo e Lucia (pagina 24)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » Benchè nessuno dei tre sperasse molto nel tentativo del Padre Cristoforo, giacchè il vedere un potente recedere da una soperchieria per preghiera e senza esser sopraffatto da una forza superiore era cosa più inaudita che rara, nullameno la trista certezza fu un colpo per tutti ... «Vorrei sapere,» gridò Fermo colla bava alla bocca e come non aveva mai gridato in presenza del Padre Cristoforo, «vorrei sapere che ragione ha detto quel cane, per sostenere che Lucia non ha da esser mia moglie ... » «Povero Fermo!» rispose il Padre, con un accento di pietà e d'amorevolezza ... Lucia si volse supplichevolmente al Padre Cristoforo, come se volesse dire: – ammansatelo – ... «Tu la finirai!» disse rivolgendosi il Padre Cristoforo, ed appostandosi sulla porta: «no Fermo, tu non sei da tanto: non tocca a te ... » «Non gli parlate di questo,» interruppe il Padre: «egli non se ne cura ... «Ebbene Fermo» disse Lucia, come costretta, ed in modo che il Padre non intendesse tutto il senso delle sue parole: «fate quel che vi dice quest'uomo del Signore, ed io vi prometto che io farò tutto quello che si potrà, tutto quello che vorrete perch'io possa esser vostra moglie ...
Fermo e Lucia (pagina 25)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... testimonio quella Vergine», disse il Padre Cristoforo, «che tu non attenterai alla vita del tuo nemico, che tu farai tutto per evitarlo ... «E non ti abbandonerà;» rispose il Padre gettandogli le braccia al collo ... «Padre, padre,» gridò Agnese, trattenendolo, «quanto sono mortificata che in grazia nostra Ella torni così tardi al convento ... » Il Padre Cristoforo pensò che il miglior modo di corrispondere a questo complimento era di non perder tempo in altre parole, e partì ... Intanto il Padre Cristoforo, benchè fiaccato e frollo delle corse, dei disagi, delle inquietudini, e delle parlate di quel giorno, aveva presa correndo la via per giungere al più presto al convento; e andava saltelloni giù per quel viottolo sassoso torto, e reso ancor più difficile dalla oscurità; andava il povero frate, parte ruminando gli accidenti della giornata, e quello che poteva soprastare, parte pensando all'accoglienza che riceverebbe al convento giungendovi a notte già fitta ... «Il Padre Guardiano le vuol parlare,» disse costui al nostro amico, il quale seguì la sua scorta pei lunghi corridoj e per le scale, rassegnato a toccare una buona gridata e in angustia di ricevere una penitenza la quale gl'impedisse di potere all'indomani trovarsi col servo di Don Rodrigo e fare per gl'innocenti suoi protetti ciò che il caso avesse richiesto ... Bisogna sapere che il guardiano era contento in fondo del cuore che il Padre Cristoforo avesse commesso un mancamento ... Un lettore di otto anni potrebbe qui domandare, perchè faceva il volto serio, se era contento; e gli si risponderebbe, che appunto era contento perchè il Padre Cristoforo gli aveva dato il diritto di fargli il volto serio ... La condotta del nostro amico era tanto irreprensibile che il guardiano non aveva mai avuto occasione di far uso sopra lui della sua autorità, voglio dire della autorità di riprendere e di punire, e alla prima occasione che ne aveva, gli pareva di esser daddovero il padre guardiano ... In oltre il Padre Cristoforo, senza fare il dottore, senza disputare, dava però a divedere chiaramente di non approvare alcuni tratti della condotta e della politica dei suoi confratelli e del suo capo, e più d'una volta aveva ricusato di operare di concerto con gli altri; biasimandoli così indirettamente, ma chiaramente: dal che veniva che i frati e il guardiano avevano per lui più rispetto che amore ... E il rispetto veniva in parte anche dalla fama di santo che il padre Cristoforo aveva al di fuori; e che apportava al convento onore e limosine ... Non è quindi da stupirsi se il guardiano si dilettasse nel vedersi davanti balordo quel padre Cristoforo, e gustasse a lenti sorsi l'umiliazione di lui, e il sentimento della propria autorità ... » Il guardiano sapeva che il reo era incapace di mentire; e vide tosto che se avesse voluto andar più ricercando, avrebbe facilmente fatto rivelare al padre Cristoforo cose che tornerebbero in suo onore: onde gli parve meglio fargli una ammonizione generale sul fallo di cui si era riconosciuto colpevole ... Aggiunse poi che egli, padre Cristoforo balordo, doveva conoscere di quanta importanza fosse la regola da lui infranta, e per la disciplina, e per evitare ogni scandalo; ma che per l'età sua, e per esser questo il primo suo fallo contro la regola, e perchè si teneva certo che non v'era altro che la violazione della regola, si contentava per questa volta ch'egli prima di coricarsi recitasse un miserere colle braccia alzate; e così lo congedò, e si gittò sul duro suo pagliaccio; più soddisfatto però che se si fosse posto sul letto il più delicato: poichè non è da dire quanta consolazione si senta nel far fare agli altri il loro dovere, e nel riprenderli quando se ne allontanano ... Questa fu la mercede che il nostro padre Cristoforo ebbe della sua giornata spesa come abbiam detto ... toccate il cuore di Don Rodrigo, tenete la mano in testa al povero Fermo, salvate Lucia, e benedite il Padre guardiano ...
Fermo e Lucia (pagina 29)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... «Indietro, indietro, vi dico non tornate a casa, venite al convento; così mi ha detto il padre Cristoforo ... «Niente niente, venite con me, lo ha detto il Padre Cristoforo: Dio vi liberi dal tornare a casa ... Per procedere ordinatamente è mestieri tornare a Don Rodrigo che abbiamo lasciato solo, avendo noi preferito di accompagnare il Padre Cristoforo ... » «Che il Padre ... , il padre ... E che gloria per quel padre! Come sarà tornato a casa pettoruto! Non son mica pesci che si pigliano ogni giorno e con ogni rete ... » «Diavolo! che aveste voi convertito il padre!» «Non mi parlate di colui: e quanto alla scommessa, aspettate san Martino ... Quel poco di compugnimento, che il colloquio del padre Cristoforo aveva messo addosso, era svanito insieme coi sogni della notte, e la memoria stessa di averlo sentito non serviva che a raddoppiargli la ...
Fermo e Lucia (pagina 30)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ma quel buon servo che aveva già promesso al Padre Cristoforo di tenerlo avvertito, seppe quello che si tramava; trovò il modo di correre al convento, informò il Padre, il quale spedì tosto Menico, come abbiamo veduto ... » «Come!» rispose con un poco di stizza e di albagia, Menico: «come! sentirete, sentirete or ora dal Padre Cristoforo ... Guaj se andavate a casa: mi ha detto il Padre, che doveste uscirne subito subito, e temeva ch'io non fossi in tempo ... «Adesso vedrete,» disse Menico sottovoce: si affacciò alla porta della chiesa, la sospinse dolcemente, e quella in fatti si aperse, e la luna, entrando per lo spiraglio illuminò la barba d'argento, e la tonaca del Padre Cristoforo, che stava ivi ritto ad aspettare ... A canto del nostro Padre Cristoforo si trovava un altro cappuccino ... Era questi il laico sagrestano che egli con preghiere e con ragioni aveva determinato a vegliar con lui, a lasciare aperta la chiesa, e a starvi in sentinella per accogliere quei poveri minacciati; e non vi voleva meno dell'autorità del padre, e della sua fama di santo per condurre il laico ad una condiscendenza piena non solo d'incomodo, ma di pericolo ... Quando furono entrati: «Chiudete ora la porta senza far fracasso,» disse il padre Cristoforo ... – Vedete un po', diceva fra sè il padre Cristoforo: se fosse un masnadiero, Fra Fazio non gli farebbe una difficoltà al mondo, e una innocente che si vuol salvare dagli artigli del lupo ... Se il Padre avesse voluto addurre ragioni, Fra Fazio non avrebbe mancato di ragioni da opporre, e la cosa sarebbe andata in lungo, Dio sa anche come sarebbe finita; ma quando egli udì quelle parole d'un suono così pieno e solenne, e dette così risolutamente, gli parve che in esse dovesse essere tutta la soluzione dei suoi dubbj, rispose: «Ha ragione,» e volse a bell'agio la chiave nella toppa, e i nostri profughi si trovarono chiusi nel santuario in salvo da ogni pericolo ... Il Padre Cristoforo si pose ginocchioni ad orare un momento; e tutti lo imitarono: quindi levato: «Figliuoli miei,» disse, «Iddio non vi vuole ancora in riposo, ma voi avete un segno della sua protezione, e un'arra ch'egli non vi abbandonerà ... » Chi domandasse come il Padre aveva ai suoi comandi tante persone, e le aveva potute così disporre ai servigi dei suoi protetti, mostrerebbe di non sapere che cosa potesse un cappuccino che aveva fama di santo ... Le chiavi furono consegnate al Padre: quelle di Agnese per esser date in mano d'una sua sorella, e quelle di Fermo per un suo cognato ... Il Padre ricevette le commissioni d'entrambi, procurando di acquietare la sollecitudine di Agnese ...
Fermo e Lucia (pagina 33)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... La madre e la figlia si trovavano dunque, dopo la partenza di Fermo, solette in una osteria di Monza, senza alcuna pratica del paese, senza alcuna conoscenza, non avendo in così alto mare altra bussola che la lettera del Padre Cristoforo ... La lettera era diretta al Padre Guardiano dei Cappuccini ... Agnese chiese conto del convento alla moglie dell'albergatore; la quale non lo diede che dopo aver tentata ogni via per avere un pagamento anticipato di un così picciol servizio, in tante informazioni, sul nome e sulla qualità delle donne, sui motivi del loro viaggio, sugli affari che potevano avere col Padre Guardiano ... Giunte alla porta del convento, tirarono il campanello, e al portinajo che sopravvenne chiesero del padre guardiano al quale avevano una lettera da consegnare ... Il padre guardiano non si fece aspettare, salutò le donne, prese la lettera dalle mani di Agnese, e veduta la soprascritta, disse con una voce che annunziava la compiacenza: «Oh! il mio Padre Cristoforo ... » Il Padre Cristoforo era stato suo collega nel noviziato; e d'allora in poi essi avevano contratta una amicizia da chiostro, voglio dire una amicizia cordiale, intima più che fraterna, simile a quelle che si narrano di qualche pajo d'uomini dell'antichità, di quelle che si formano in tutte le società separate con vincoli particolari dalla società universale degli uomini ... Il padre guardiano aperse la lettera, e di tempo in tempo alzava gli occhj dal foglio e guardava Lucia e la madre con aria di compassione e d'interessamento ...
Fermo e Lucia (pagina 34)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » Le donne si disser pronte a far tutto ciò che sarebbe da lui suggerito: e il padre: «venite con me» disse; «statemi soltanto alcuni passi addietro; perchè, vedete, il paese è maligno, e Dio sa quante storie si farebbero se si vedesse il padre guardiano con una bella giovane, voglio dire con donne per la via» ... L'interrogatorio della fattora fu come doveva essere, più imperioso, più astuto, più pressante d'assai che non fosse stato quello dell'albergatrice; e Agnese schermendosi a stento, andava già componendo una filastrocca nella sua mente, perchè vedeva di non potersi sbrigare senza raccontar qualche cosa, quando per buona sorte, ritornò il padre guardiano con faccia giuliva ad annunziare alle donne che la Signora si degnava riceverle ... » Agnese e Lucia stavano in grande aspettazione, mista di speranza, e di pensiero di questa Signora: ma non ardirono nemmeno domandare al padre chi ella fosse: probabilmente un lettore di questi tempi non sarà così modesto, e per prevenire la sua impazienza è forza dirgli chi fosse la Signora; ma, come si usa con chi vuol troppo pressare, si potrà dargli una risposta, la quale sembrando soddisfare a tutta la sua inchiesta, contenga però solo quel tanto che non si potrebbe tacere ... Ecco perchè il padre guardiano fece tosto assegnamento su la Signora, ed ecco perchè Lucia è condotta ora dinanzi a lei ... Lucia non aveva mai veduto un monistero: ponendo tutta timorosa il piede sulla soglia del parlatorio, si guardò intorno per vedere dove fosse la Signora a cui si doveva fare l'inchino, e non iscorgendo persona, stava come smemorata, quando osservando il padre che andava ritto verso una parte, e Agnese che lo seguiva, guatò, e vide un pertugio alto la metà d'una finestra, e largo quasi il doppio con una doppia grata la quale togliendo ogni passaggio alla stanza vicina, la lasciava però quasi tutta vedere, e presso alla grata vide la Signora in piedi, e le s'inchinò profondamente come avevano già fatto gli altri due ... Queste cose non si facevano scorgere a Lucia non avvezza a scernere monaca da monaca, e neppure ad Agnese: l'occhio del padre guardiano era certamente più esercitato, ma perciò appunto era avvezzo ad osservare senza maraviglia nei grandi sempre qualche cosa di straordinario; e quindi s'era già da molto tempo addomesticato all'abito e ai modi della Signora ...
Fermo e Lucia (pagina 35)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... «Reverenda madre, e signora illustrissima,» disse il padre guardiano colla fronte bassa, e con la destra tesa sul petto; «ecco quella innocente derelitta, per la quale imploro la valida sua protezione ... » E sulle ultime parole accennava alle donne che accompagnassero con atti e con inchini la sua supplicazione; la povera Agnese dopo d'aver fatto al padre un cenno del volto che voleva dire: – so quel che va fatto – raddoppiava gl'inchini, rannicchiandosi, e risorgendo come se una molla interna la facesse muovere, e Lucia s'inchinò pure, da inesperta, ma con una certa grazia che la bellezza, la giovinezza, e la purità dell'animo danno a tutti i movimenti ... La Signora curvò leggermente il capo verso il padre guardiano, fece alle donne cenno della mano che bastava, e ch'ella gradiva i loro complimenti, fece a tutti cenno di sedersi, sedette e sempre rivolta al padre, rispose: «Ho appreso dai miei antenati a non negare la mia protezione a chiunque la meriti: io non ho da essi ereditato che il nome; e son lieta che anche questo possa almeno essere buono a qualche cosa ... Il Padre guardiano si faceva a render grazie, ma la Signora lo interruppe: «Non mica complimenti, padre guardiano; i servigj fatti agli amici hanno con sè il loro guiderdone; e del resto ad ogni evento io non dubiterei di far conto sul ricambio dei nostri buoni padri ... «Quali pericoli? di grazia, padre guardiano ... » «Sono,» rispose il padre, «pericoli dei quali la reverenda madre, non conosce nemmeno il nome, beata lei! e parlarne più distintamente sarebbe offendere le purissime vostre orecchie, e contristare l'illibatezza dei vostri pensieri, signora illustrissima ... Ma io posso far testimonio che la mia Lucia aveva in orrore colui, come il diavolo l'acqua santa; voglio dire, il diavolo era egli; ma ella mi compatirà se parlo male, perchè noi siam gente come Dio vuole; del resto, questa povera ragazza aveva un giovane che le parlava, un nostro pari, timorato di Dio, e bene avviato, e se il Signor curato avesse avuto un po' più di giudizio; so che parlo d'un religioso, ma il padre Cristoforo amico intrinseco qui del padre guardiano, è religioso al pari di lui, e davantaggio, e potrà attestare ... Scusi il mio caldo, padre, ma ella sa meglio di me, almeno ella deve saper troppo bene come vanno queste cose, la menzogna la più imperterrita, la più persistente, la più solenne è quella che sta sul labbro di colui che vuole sagrificare i suoi figli, e far loro violenza ...
Fermo e Lucia (pagina 36)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Padre guardiano, se ella conoscesse per testimonianza degli occhi suoi i casi di questa giovane, certo ch'io non istarei ora in dubbio: ma ella non li conosce che per relazione: e per me, piuttosto che servire alla violenza fatta ad una povera giovane ... » «Il Padre Cristoforo,» disse il guardiano, «che mi ha posto nelle mani questo affare, è uomo tanto oculato, quanto lontano dal favorire una violenza, ed alla sua asserzione io credo quanto ai miei occhi ... » «Lo spero,» rispose la Signora con una placidezza garbata, e come desiderosa di far dimenticare il trasporto passato: «lo spero: e quel poco ch'io potrò fare, prego il padre guardiano di attribuirlo in gran parte alla sua intromissione ... Il Padre si congedò, promettendo di ritornare ad informarsi della decisione: le tre donne furono tosto a consulta; e Lucia rimase sola con la Signora a subire l'esame ... – Il Padre della infelice di cui siamo per narrare i casi, era per sua sventura, e di altri molti, un ricco signore, avaro, superbo e ignorante ... Bambole vestite da monaca furono i primi balocchi che le furono posti fra le mani; e il padre, facendola saltare talvolta sulle ginocchia la chiamava per vezzo: madre badessa ... Di tutte queste disposizioni il padre favoriva quelle soltanto che venivano dall'orgoglio, perchè come abbiam detto lo considerava come una virtù della sua condizione; egli era superbo della sua figlia come era superbo di tutto ciò che gli apparteneva, e lodava in essa gli alti spiriti, la dignità, il sussiego, qualità tutte che manifestavano un'anima nata a governare qualunque monastero ... Benchè la condizione alla quale il padre l'aveva destinata fosse conosciuta da tutta la famiglia, e da tutti approvata, nessuno le disse però mai: – ...
Fermo e Lucia (pagina 42)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... presenza del padre, a chi si rallegrava di una risoluzione presa da lei, ed annunziata da quello, avrebb'ella potuto dare una risposta dubbiosa? Partite le visite Geltrude entrò con la famiglia nel cocchio dal quale era stata esclusa per tanto tempo: e si andò a fare la solenne trottata ... Lo spettacolo e il romore delle carrozze e dei passeggiatori, i discorsi incessanti del padre, della madre, e del fratello che per cortesia rivolgevano sempre la parola a Geltrude, si contendevano l'attenzione della sua mente; e i pensieri sulla sua situazione vi apparivano istantaneamente come lampi in un povero cielo ... Vedendo ella in quel giorno il padre così disposto a compiacerla in tutto fuor che in una cosa, fu tentata di profittare dell'auge in cui si trovava per soddisfare almeno una delle passioni che si univano a tormentarla ... Vedersi in quel giorno trattata con tanta importanza quasi con tanto rispetto da tutta la famiglia, le dava un po' di superbia, e nello stesso tempo il sentire che con queste lusinghe le si faceva fare quello che forse ella non avrebbe voluto le dava stizza: mentre il suo animo si trovava fra questi due tristi sentimenti, le sovvenne dei modi rozzi, famigliari, insolenti che quella donna le aveva usati nella sua prigionia, e volendo lamentarsi di qualche cosa, se ne lamentò al padre ...
Fermo e Lucia (pagina 50)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Suo padre aveva non solo nel paese, ma altrove amici assai, e conformi a lui di massime e di condotta: Egidio gli ereditò tutti, e gli coltivò, tanto più che aveva bisogno della loro assistenza ... Ma i garbugli e il macello non piacevano a lui, come al padre, per se medesimi: l'educazione lo aveva addestrato a non temerli, e a corrervi anzi ogni volta che un qualche fine ve lo spingesse: ma non erano un fine, un divertimento, un bisogno per lui ... L'abbaino che guardava nel cortiletto del chiostro non era frequentato da nessuno tanto che visse il padre, il quale non si curava di spiare i fatti delle educande ... Egidio divenuto padrone, si risovvenne dell'abbaino, e gli parve un dominio assai più importante che suo padre non lo aveva creduto ...
Fermo e Lucia (pagina 63)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... che avendo in vano aspettato le lettere o almeno imbasciate promesse dal Padre Cristoforo, impaziente di venire in chiaro del come andassero le cose, qual partito si dovesse finalmente pigliare; tornava al paese, per saperne qualche cosa, per dare nello stesso tempo una occhiata alla casa ed alle masserizie ... Giunta vicino a casa, v'andò quanto più celatamente potè per viottoli, e infatti non fu scorta da veruno; picchiò, le fu aperto da quella sua cognata che stava a guardare la casa, trovò le cose in ordine; chiese novelle del Padre Cristoforo alla cognata che non potè rispondergli se non che da quel primo giorno non lo aveva più veduto comparire; e dopo d'avere esitato qualche momento, si fece animo, e prese la via del convento ... Tutta ansiosa si fece alla porta, e tirò il campanello, al suono del quale, ecco venire un occhio ad una picciola grata della porta a spiare chi sia arrivato, si alza un saliscendo, si apre mezza la porta, e al luogo dell'apertura un lungo, vecchio, e magro frate portinajo con la barba bianca sul petto che dice: «Chi cercate buona donna?» «Il padre Cristoforo ... » «Ha ragione, Padre, ma io sto fresca ... «Ma perchè è andato via così all'improvviso senza dirmi niente?» «Gli è venuta l'obbedienza dal padre provinciale ... Pensate al contento che proveranno quei di Palermo a sentirlo predicare: perchè, vedete il padre Cristoforo è cima di predicatori; è un santo padre in pulpito ... » «Oh il bel sollievo per me!» «Vedete se v'è qualche altro nostro padre che possa tenervi luogo di lui, rendervi qualche servizio, nominatelo, e lo andrò a chiamare ...
Fermo e Lucia (pagina 64)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... – Ma intanto bisognava andare al riparo, e tutto pesato il Conte Zio fece pregare con quei rispetti e con quei pretesti di cerimonia che si usavano, il Padre Provinciale di passare alla sua casa ... Il Padre Provinciale non si fece aspettare ... Il Padre provinciale che non sapeva che cosa il Consigliere segreto volesse fare di lui nè in nome di chi, per quali interessi avesse a parlargli, stava in guardia; e il Consigliere si proponeva di farlo fare a modo suo, e di farlo partire contento di aver servito un così potente signore ... Nel loro convento di Pescarenico presso Lecco, v'è un certo padre Cristoforo da Cremona?» «Vostra Eccellenza è bene informata,» rispose il Provinciale ... «Mi dica un po' schiettamente in amicizia, Padre Molto Reverendo, che informazioni tiene di questo soggetto?» riprese il Consigliere segreto aspettando la risposta ... Ma il Padre Provinciale non era uso di rispondere alla prima chiamata, e molto meno in un caso simile ... – Perchè – pensava il Padre – chi sa per qual cagione questo signore vuol essere informato del Padre Cristoforo ... – Fatte rapidamente queste riflessioni, il Padre rispose: «Se V ... vuol compiacersi di dirmi più chiaramente perchè le preme il Padre Cristoforo, spero di poterle dare tutte le cognizioni che posso averne io medesimo ... » – Sempre politico il Padre Provinciale, – disse in suo cuore, il Conte ... – E tosto rispose ad alta voce: «Ecco il fatto, Padre molto reverendo ... Questo padre Cristoforo non le ha dato più volte da pensare per cavarlo da impegni in cui s'era posto per poca prudenza, e per voglia di accattar brighe? Dica liberamente, non è un cervello un po' caldo?» – Ho inteso, – disse fra sè, il Padre – è un impegno: Benedetto Cristoforo! ma bisognerà sostenerlo ... – E rivolgendosi al Conte rispose, indirettamente al solito: «Liberamente, com'Ella desidera le dirò che il nostro Padre Cristoforo, l'ho sempre conosciuto per buon religioso, esemplare, zelante, e nei suoi doveri di cappuccino irreprensibile ... » – Ah! Ah! – disse ancora fra sè il Conte – bisogna dunque tirarti con gli argani! – E con le labbra disse al Padre: ...
Fermo e Lucia (pagina 65)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Cose che non vanno bene, non vanno bene, Padre molto reverendo: Ella conosce il mondo, e m'insegnerà che queste cose non vanno bene ... » – È tutta mia colpa, – disse sempre in soliloquio il Padre; – doveva pensare che quel benedetto Cristoforo con quel suo fuoco mi avrebbe strascinato in qualche impiccio: lo sapeva che era un uomo da far girare di pulpito in pulpito, e da non lasciar mai quieto per tre mesi in un convento vicino a case di signori ... – E per pigliar tempo, rispose al Conte: «Se Vostra Eccellenza è informata di qualche mancamento di questo padre, Le sarò grato di farmene partecipe, acciò ch'io possa mettervi rimedio ... » «Pensieri degni della sua prudenza, padre molto reverendo: principiis obsta ... Quand'anche io non me ne volessi impacciare, i parenti di padre e di madre ... » «Cospicue» disse il padre ... Mio nipote è giovane, e questo religioso, da quel che sento» e qui cavò la sua vacchetta, l'aperse, vi diede un'occhiata per lasciar supporre al padre che vi erano notate di gran cose, e continuò con un'aria misteriosa: «questo religioso ha ancora tutte le inclinazioni della gioventù ... » «Eh! pur troppo,» disse il padre ... «Ella è così, padre,» continuò il Conte ... Dopo che i due sorboni ebbero ancora molto interrogato, poco risposto, mercanteggiato, e giuocato di scherma, il Padre Provinciale disse al Conte che per considerazione della persona di Lui, per amor della pace egli trasmuterebbe il Padre Cristoforo di quel convento in un altro lontano, con la condizione che nessuno si vantasse di questo come d'una vittoria: e il Conte lo promise; l'affare fu conchiuso, e i due contraenti si separarono contenti l'uno dell'altro, e ognun d'essi di se medesimo ... In fatti questo abboccamento produsse l'effetto di fare trottare il nostro povero Padre Cristoforo da Pescarenico a Palermo, che è un bel passeggio ... Fu dunque spedita al Guardiano l'obbedienza da intimarsi al Padre Cristoforo, e con l'obbedienza l'ordine di farlo tosto partire, la direzione della strada da farsi per non toccare Milano, e l'avviso di dargli un compagno nella missione, che nello stesso tempo osservasse tutte le sue azioni ... Cristoforo non pensò nemmeno a domandare un rispitto che era certo di non ottenere: pensò alla povera Lucia, e si accorava; ma tosto si accusò di aver mancato di fiducia in Dio, e di essersi creduto necessario a qualche cosa; alzò gli occhi e il cuore al cielo, si abbandonò alla provvidenza; salutò umilmente il guardiano, prese la sua sporta, si cinse le reni con una correggia di pelle come usavano i cappuccini viaggiatori, disse una parola cortese al padre compagno, uscì del convento, e si pose su la via che gli era stata prescritta ...
Fermo e Lucia (pagina 100)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... L'abbiamo lasciato che s'avviava da Monza a Milano, munito d'una lettera del Padre Cristoforo ad un padre Bonaventura, il mattino del giorno undici di novembre ... Si ricordava poi di Domeneddio, e del Padre Cristoforo, questo gli accadeva ad ogni volta che si abbatteva in una qualche immagine dipinta sur una di quelle cappellette che erano allora frequentissime su le strade: allora Fermo tornava in sè, e si sforzava di perdonare: di modo che, in quel viaggio, egli ebbe ammazzato in cuore Don Rodrigo e risuscitatolo almeno venti volte ... Allora s'accostò ad un viandante che veniva da Milano, e detto umilmente: «in grazia, Vossignoria,» gli fece una domanda più precisa, e alla quale egli, con le sue idee contadinesche, stimava che ogni milanese dovesse saper rispondere: «Dove si va,» disse Fermo, «per andare dal Padre Bonaventura?» L'uomo a cui Fermo s'era voltato e ch'egli aveva pigliato per un cittadino, era un agiato abitante del contorno, il quale andato quel mattino alla città per sue faccende, ne tornava senza aver fatto nulla, e non vedeva l'ora di trovarsi a casa sua ... «Caro giovane,» rispose questi con una dolcezza studiata, e dissimulando la noja che gli dava l'essere fermato, «caro giovane, bisognerebbe che mi spiegaste più chiaramente chi è questo Padre Bonaventura che voi cercate ...
Fermo e Lucia (pagina 155)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... E pure ad ogni passo la somiglianza diveniva più forte, più viva, il frate diveniva il Padre Cristoforo ... Era proprio il Padre Cristoforo ... «Vengo,» rispose tosto il Padre, credendo d'esser chiamato come gli accadeva ad ogni istante, per qualche servizio dei suoi infermi; e messa a terra la scodella, levò la testa, per vedere se qualche altro segno gl'indicasse il canto donde era venuta la chiamata ... Fermo con la trista pratica che aveva dovuta acquistare, s'addiede tosto che il suo buon protettore era colpito dalla peste, sicchè invece di rispondere lo richiese ansiosamente: «Ma ella, padre, come sta ella?» «Come Dio vuole,» rispose il vecchio, «non parliamo di questo ... » «Lucia!» sclamò il Padre: «Lucia è qui?» «È qui,» rispose Fermo, «se pure ... » «È ella tua moglie?» domandò il Padre ... perchè no? Oh padre! quante cose avrei da raccontarle!» «Padre Vittore!» gridò il vecchio ad un suo giovane confratello che girava quivi poco distante; e che accorse tosto: «Padre Vittore, fatemi la carità di attendere a questi miei poveretti mentre io me ne sto ritirato un quarto d'ora; se però alcuno mi volesse, compiacetevi di chiamarmi ... » Il Padre Vittore accettò l'incarico, e il Padre Cristoforo disse a Fermo: «Vien qua dentro con me: sii breve: le faccende son molte, come tu vedi, e il tempo è scarso, misurato ...
Fermo e Lucia (pagina 156)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... «Gran Dio!» sclamò a quel punto il padre Cristoforo: «ed io ... » «O giovane!» disse il Padre Cristoforo, «e in questi tempi, fra questi oggetti, tu hai potuto, tu puoi ancora occuparti di tali pensieri?» «Ma, caro padre mio ... Ma come sei tu indirizzato a trovar qui Lucia? hai qualche indizio della parte dov'ella fu riposta, del quando venne?» «Nulla, caro padre, nulla, se non che ella è stata condotta al lazzeretto ... » «Oh poveretto!» disse il padre Cristoforo: «egli è come se ti fosse stato detto che un anello è caduto nel lago, e tu vi ti attuffassi a caso per ripigliarlo ... Cercala ivi; Dio ti conduca: e che che avvenga delle tue ricerche, prima d'uscire da questo recinto, vieni ancor qui a darmene conto: anch'io vorrei saper s'ella vive!» Il padre Cristoforo proferì queste parole con una commozione compressa, e presa la mano di Fermo, che aveva finito di ristorarsi, e s'alzava, lo condusse su la porta della capanna, e gli segnò più distintamente il lato dove doveva fare le sue ricerche ... «Se non la trovi?» disse il padre in contegno di gravità, e di aspettazione, tenendolo forte per mano ... » «E se lo trovi?» disse il padre, con una gravità fatta più severa e quasi sdegnosa ... » «Sciaurato!» gridò il padre Cristoforo, con una voce che aveva ripigliata tutta l'antica pienezza e sonorità: «sciaurato!» e il suo capo gravato sul petto s'era sollevato, le guance si coloravano dell'antica vita e gli occhi mandavano le antiche faville ...
Fermo e Lucia (pagina 157)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... «Ah padre!» disse Fermo con voce affranta, «mi vuol ella mandar via a questo modo?» «Come!» riprese con voce non meno severa il capuccino: «ardiresti tu di pretendere ch'io rubassi il tempo a questi afflitti, che aspettano ch'io parli loro del perdono di Dio, per ascoltare le tue voci di rabbia, i tuoi disegni di vendetta? Ti ho ascoltato quando tu potevi aver bisogno di conforto, chiedevi consolazione, e indirizzo; mi son tolto alla carità per la carità; ma ora tu hai la tua vendetta in cuore; che vuoi da me? Vattene; ho veduti morire qui degli offesi che perdonavano; degli offensori, che avrebber voluto potersi umiliare dinanzi all'offeso: ho pianto con gli uni e con gli altri; ma con te che posso fare? ... » «Vien qua» disse il padre, pigliandolo per mano; e lo ricondusse nella capannuccia, e lo fece seder come prima presso di sè ... «Sai tu,» disse il padre, «perchè io porto quest'abito?» Fermo esitava: «Lo sai tu?» riprese il padre ... Il padre Cristoforo continuò: «Il mio affetto era stolto, e superbo: il tuo è ragionevole e buono; la mia era passione non solo d'uomo furioso, ma di ragazzo stolido; perchè che voleva io? che voleva io ad ogni costo? camminar rasente il muro, e non pigliare il mezzo della via; e tu, tu pensi da uomo savio a desiderare per tua compagna una di quelle donne che il cielo destina come un premio ai buoni; quella che tu scegliesti, e che ti scelse ... «Rendi grazie a Dio,» riprese il padre, «che tu non abbi a pentirti che d'un pensiero ... » «A chi?» «Sì, padre, a Don Rodrigo ... E se, come spero, Iddio ti vuol condurre per quella via alla quale pare che Egli ti avesse chiamato, se tu sarai padre; mostra questo pane ai tuoi figli, conta loro la mia trista storia, di' loro che preghino pel povero capuccino, che morì pentito ... «Or va,» disse il padre alzandosi, «Iddio benedica le tue ricerche ... » «Vuol dire, padre, ch'io la troverò?» richiese Fermo ansiosamente, come se parlasse ad uomo che ne potesse saper più di lui ... «Cercala con perseveranza,» rispose il padre, «cercala con fiducia, e con rassegnazione ...
Fermo e Lucia (pagina 158)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Era questi il Padre Felice sopraintendente del Lazzeretto ... Era questi un Padre Michele Pozzobonelli, il coadiutore più autorevole, e come il primo ministro del Padre Felice, in quel regno di desolazione ... Passato tutto il convoglio, passato il Padre Michele, Fermo si mise senza troppo pensare dove andasse, su quella via rimasta sgombra, e le sue gambe lo portarono dinanzi al tempio ...
Fermo e Lucia (pagina 160)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » «Lucia!» disse Fermo con tuono riposato e solenne egli pure; «noi siamo due poveri figliuoli senza studio: quel brav'uomo, quel gran religioso, quel nostro padre, il padre Cristoforo ... Ma quando Fermo parlò d'una speranza nel padre Cristoforo, quella stessa speranza confusa entrò nel cuore di Lucia; le balenò nella mente un: – chi sa? –, intravide come non impossibile che il Padre Cristoforo potrebbe trovar qualche mezzo ... Fermo intanto era giunto alla capannuccia del Padre Cristoforo, e avendolo veduto lì fuori presso, che pregando, chiudeva gli occhi ad un morente, si era ritirato nella capannuccia senza dar voce nè far segno che turbasse quel pio e doloroso uficio ... Quando il poveretto fu spacciato, Fermo si mostrò, e il Padre Cristoforo andò a lui, che tosto gli raccontò la lietissima scoperta ch'egli aveva fatta di Lucia viva e sana, e quell'altra scoperta che era venuta, come a tradimento, a guastargli una tanta consolazione ...
Fermo e Lucia (pagina 161)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Così faceva sentire che per la parte sua il giudizio era bell'e fatto; e intanto guardava attentamente al volto del Padre Cristoforo per iscoprire un pensiero, dal quale avrebbe potuto dipendere la sua sorte ... Ma non potendo leggervi nulla, terminò con una aperta domanda: «Che ne dice, padre?» Il Padre stava pensoso: combattuto fra il desiderio di rivedere Lucia, e la speranza di consolarla forse, e il timore di rendersi colpevole, abbandonando per qualche tempo i suoi infermi ... » Lasciò per la seconda volta i suoi ammalati alla cura del Padre Vittore, e si mosse con Fermo ... Al riveder Fermo ella trasalì, e al vedere il Padre Cristoforo balzò dal saccone di paglia ov'era seduta, e gli si gettò incontro su la porta ... «Oh Padre! ... » «Oh Padre! quanto tempo! quante cose!» disse Lucia ... ah Padre sì!» Fermo intanto adocchiava ansiosamente verso quell'angolo, e la vedova anch'essa stava in una tacita aspettazione ...
Fermo e Lucia (pagina 162)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Quell'infelice da una capanna, posta lungo il viale, nella quale era stato gittato, e dove era rimasto tutti quei giorni languente e fuor di sè, aveva veduto passarsi davanti, Fermo, e poi il Padre Cristoforo; senza esser veduto da loro ... Dopo la sorpresa il primo sentimento di quella poveretta fu una grande paura; il primo sentimento del Padre Cristoforo e di Fermo: bisogna dirlo a loro onore, fu una grande compassione ... «Giudizii di Dio!» disse il padre Cristoforo: «preghiamo per quell'infelice ... Il Padre la lodò, , Fermo non v'ebbe nulla a ridire, e la vedova tutta commossa, promise che accompagnerebbe essa Lucia a casa, e la consegnerebbe a sua madre ... «E voglio farle il corredo,» aggiunse all'orecchio del Padre a cui aveva fatto cenno di avvicinarsi ... » Convien dire ancora ad onore di Fermo, che in quel momento non gli doleva tanto lo staccarsi da Lucia appena trovata, è vero, ma ch'egli contava di riveder presto, quanto dal Padre Cristoforo, che restava lì a morire ... «Ci rivedremo, padre?» disse il buon giovane ... » Fermo, disse con voce accorata; riverisco, al Padre che lo benedisse, e gli strinse la mano: disse addio a Lucia e alla vedova, sopprimendo un: – a rivederci presto –, che gli veniva su le labbra; poi spiccatosi in fretta, partì ...
I nuovi tartufi (pagina 6)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)

... —Ma poichè il corpo appariva veramente turgido, mandarono per la balia che accorresse con la seggiola: la levatrice fece pressa, ma la sua arte le venne meno; il parto si presentava male; pareva avesse il capo grosso come il padre; chiamarono medico e cerusico, che ristrettisi a consulto deliberarono la operazione cesarea; ma il partoriente non ne volle sapere: allora introdussero con fatica la tanaglia, e il cerusico ne strinse i manichi, il medico strinse a mezza vita il cerusico, la balia il medico, il padre la balia, la madre il padre, e via discorrendo tutti di casa; e tira tira, trassero fuori… una traduzione in ottava rima, che battezzarono subito, perchè dato appena un segno di vita la poverina precipitò nel limbo dei Santi Padri ... Ma il diavolo dello scherno, deciso a non lasciarlo in pace, per mezzo dell'orecchio sinistro gli entrò nel capo, e rimase maravigliato di cotesto immenso vuoto; comunque il diavolo camminasse sopra la punta degli artigli, e si fosse tirata in su la coda per amore di lindura, come le gentildonne si raccolgono i lembi delle vesti per la via, pure si accorse essere rimbombante e sonoro; onde maligno qual è, lo prese il destro di lanciarvi dentro lo strido:—Nulla!—Come l'eco del castello di Simonetta, che ripete, secondo racconta il padre Kirker, quaranta volte la parola, ecco da mancina, da destra, di su, di giù, da tutte le regioni, in suoni bassi, alti, striduli e soavi, rimbombare la voce:—Nulla!—Il misero uomo turavasi le orecchie col cotone, vi soprapponeva le mani, ma inutilmente; chè il fragore gli veniva di dentro, e con infernale crescendo urlava:—Nulla! nulla!—Ne perse il sonno; nelle vigilie incresciose dava del capo nei muri; volle guastarsi: lo mandarono a viaggiare, e tornò a casa più mansueto, non più sano, perchè, cambiata pazzia, s'immaginò essere convertito in una lima, e dandosi in balía alla nuova fissazione, non vedeva moneta un po' traboccante ch'egli non attrappasse, e notte e giorno non rifinisse di tosare ...
Il benefattore (pagina 5)
di Luigi Capuana (estratti)

... Se ne vantava l'altra sera in Casino… E suo padre, che è più bamboccio di lui, non lo ha preso a schiaffi… Ecco dove ci ha condotti il vostro liberalismo!… —È studente; all'università non s'insegna teologia! —S'insegnava una volta; e a nessuno era permesso spacciare dalla cattedra che Dio non esiste! Per questo si sono sùbito intesi bene la signorina e lo studente ... —Mio padre vuol saperlo soltanto da me quel che faccio o non faccio ... Quell'amministrazione è un caos! —Ne parlerò a suo padre che è il Sindaco—disse miss Elsa ... Mio padre dice che i contadini siciliani non hanno uguali ... —Li ha un po' viziati suo padre ... Mio padre non mi permette nessun'iniziativa ...
Il benefattore (pagina 6)
di Luigi Capuana (estratti)

... —Poverino! Hai il padre però ... —Il segreto di mio padre ... E anche mio padre diradò le sue gite a Settefonti, che servivano, soleva dire, a sgranchirgli le gambe ... Fedeli sono rimasti lei, suo padre, il notaio e… il dottor Medulla ... —Non lo nomini neppure! —E ogni volta che io ho domandato a mio padre:—Ma perchè?—mio padre si è fatto un po' scuro in viso e mi ha risposto con apparente noncuranza:—Paese che vai, usanza che trovi!—Brutta usanza!—pensavo ... Ora, dopo quel che è accaduto poco fa col ragazzino… Che abbiamo fatto di male mio padre, mia madre, la zia, io?… E perchè mio padre non è più chiamato, come una volta: il Benefattore? —Perchè il mondo è cattivo, gliel'ha detto il notaio ... —Appunto per ciò!… E fossero soltanto essi cattivi ed ingrati! Ma costringono ad essere o ad apparir tali anche gli altri, perchè non tutti abbiamo la forza e il coraggio di ribellarci a un pregiudizio, di opporci a un'ingiustizia… Io, che lei stima meno cattivo di parecchi, io sono un vigliacco… me lo lasci dire; un vigliacco! Mio padre è peggio di me, perchè la vigliaccheria gli sembra prudenza ...
Il benefattore (pagina 8)
di Luigi Capuana (estratti)

... Ormai suo padre diceva spesso: —Noi siamo già siciliani; questi terreni che la mia cultura ha reso fecondi, ci hanno fatto diventare altrettanti alberi umani, e vi abbiamo posto fonde radici, come le viti e come le piante di aranci e di limoni ... Metteva visibile impegno nel rendere vere le parole del padre, apprendendo a parlare il dialetto e sforzandosi di pronunciarlo col minor accento straniero possibile ... Lei e i suoi si trovavano colà più stranieri di quando vi erano arrivati; suo padre, il benefattore, veniva già stimato un invasore, un intruso, uno sfruttatore della miseria di coloro a cui egli aveva pagato, più che realmente non valessero, i terreni acquistati; di coloro a cui aveva dato, per parecchi anni, modo di guadagnar da vivere onestamente, dignitosamente, con mercedi che erano servite di esempio, di paragone e che gli altri proprietari avean dovuto adottare; di coloro a cui aveva mostrato, con la pratica, in che maniera potevano rendere più fecondo il meraviglioso suolo da loro posseduto e lasciato quasi in abbandono ... Ne aveva parlato, il giorno dopo, con suo padre, strappandogli quasi per forza una confessione di quel triste stato di cose ... —Come non vincere, se si hanno alleati di questa forza? A miss Elsa parve che suo padre dicesse queste cose con sottile accento di affettuosa malizia, e arrossì ... —Oh!—rispose—Certi alleati talvolta possono nuocere più che giovare! Ma suo padre non le badò; scrollò il capo sorridendo, poi, tornato serio, disse: —Gli alleati, per lo meno, debbono essere prudenti, e non far sapere ad altri… E questo divieto aggiunse un senso di sgomento alla profonda impressione prodotta dalle rivelazioni di lui ... Ma, appunto in quel momento, dopo le tristi cose accennate dal padre, le parve che la dichiarazione di Paolo, e il loro fidanzamento di un istante fossero stati un sogno, nient'altro che un sogno ...
Il benefattore (pagina 9)
di Luigi Capuana (estratti)

... Li sfruttiamo, li trattiamo peggio di animali, li mettiamo su, per cattivi fini, e poi sbraitiamo che il governo non ci tutela i beni e le vite contro l'avidità dei contadini! Facciamo i socialisti, gli anarchici, i rivoluzionari per comodo nostro, spargiamo di petrolio la catasta… e poi non vorremmo che qualcuno vi appiccasse fuoco! —E se venivano a bruciarvi la Banca? —Benvenuti! Avrei spalancato la porta, avrei consegnato tutta quella cartaccia imbrattata, per farne un bel falò… Tanto, la povera gente non ha quattrini da spendere in contratti… E poi, non si deve fare repulisti del vecchio? Ah! Poichè ci si erano messi!… E tornato al cottage, vedendo Paolo con la testa fasciata, gli spiattellava bruscamente: —Puoi ringraziare tuo padre!… Anche ora, dopo quel che è accaduto, tuo padre accende una candela a Cristo e una a Maometto, come il romito di Lampedusa; dà un colpo al cerchio e uno alla botte ... Qualche ora dopo, approfittando dell'occasione di esser rimasti soli in salotto, Paolo le disse: —Vuole andar via anche… lei? —Mio padre, in un momento di sdegno, ha pensato di vendere i terreni; ma ora non ci pensa più ... —E tuo padre? —Ah!… Da questa ferita mi è uscito molto sangue, tutto il sangue vigliacco… Se mio padre si opponesse… —Io non entrerei mai in una famiglia dove mi saprei appena tollerata… —Uno solo è il vero ostacolo!—esclamò Paolo ... Mia madre è metodista; mia zia, evangelica episcopale; mio padre, presbiterano; io sono puseysta, cioè quasi vicina al cattolicismo ...
Il conte di Carmagnola (pagina 11)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Mentre scrivean l'empia sentenza, in mente Non venne lor ch'egli era sposo e padre ... MATILDE Oh padre! ANTONIETTA Così ritorni a noi? Questo è il momento Bramato tanto? ... E tu, tenero fior, tu che fra l'armi A rallegrare il mio pensier venivi, — Tu chini il capo: — oh! la tempesta rugge Sopra di te — tu tremi, ed al singulto Più non regge il tuo sen — sento sul petto Le tue infocate lagrime cadermi; E tergerle non posso: — a me tu sembri Chieder pietà, Matilde: ah! nulla il padre Può far per te: — ma pei diserti in cielo C'è un Padre, il sai ... MATILDE No, padre ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 12)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... E soggiunse che il padre da un pezzo insisteva che lei e il fratello andassero a salutarlo, ma che il ragazzo era un monello selvatico ... Aveva nome Guido Santelli; aiutava il padre in un'affittanza ... — Che debba proprio durare un pezzo? Sono infamie! Suo padre diceva che la guerra era necessaria; ma lei non riusciva a capire come potesse esser necessario spargere tanto sangue, commettere tante stragi, solo perchè due birboni l'avevan voluto ... O il sentimento della patria era attutito in lei dall'altro amore che la dominava sino ad oscurarle il pensiero? — La necessità che tuo padre dice — egli rispose — è nella difesa dei più sacrosanti diritti umani ...
Il servitore di due padroni (pagina 9)
di Carlo Goldoni (estratti)

... SILVIO (Ha bel dire mio padre ... (da sé) SILVIO Ho inteso da mio padre un certo non so che; crediamo poi, che sia la verità? PANTALONE Co ghe l'ha dito so sior padre, sarà vero ... SILVIO Vostro padre assicurò il mio, delle vostre nozze con Federigo ... CLARICE Mio padre non poteva dirlo ... CLARICE Mio padre lo lasciò meco ...
Intrichi d'amore (pagina 2)
di Torquato Tasso (estratti)

... CAMILLO Sta bene, ma consolatevi, poi che vi ha lasciato figliuoli che rappresentano il padre; vi ha lasciato robba, con che possiate soccorrere alle vostre necessità ... CORNELIA Tutte coteste perdite son nulle: perchè se la donna perde il padre, la madre e i fratelli, è una perdita sola; perdendo il marito, s'accoppiano tutte le perdite insieme ... Perchè quando il marito è buono, come era Alessandro mio, ti fa l'offizio di padre, madre e fratelli; anzi più di quel che potriano fare il padre, la madre e i fratelli ... Ma disleale e ingrato Camillo, che fai? Che pensi? Non ti ricordi delli benefizii riceùti? Non ti vergogni a mancar di fede a chi con tanta fede volse eleggerti per suo figlio? Violar il suo letto! Prender per moglie la moglie! Questo è il premio che rendi? Questa è la riverenza che porti a chi ti giovò, a chi ti fu padre? Ritorna, ritorna a te, scaccia questo rio pensiero dall'animo tuo, muori più presto che far cosa così indegna di te ... MAGAGNA Tal misero foss'io, che da misero diventerei messere; poi che per la morte di tuo padre sarai dominus dominantium ...
Intrichi d'amore (pagina 5)
di Torquato Tasso (estratti)

... Sciocco, che disamando me, che son pure della qualità tua, ami una vil feminella! GIALAISE Ah! pazza Pasquina, ca lasci la rosa e pigli la spina: lasci me ca te boglio, ca te pozzo fare patrona, e pigli chillo ca non ti buole e non ti puole far autro ca fantesca! LAVINIA Sciocche noi, ch'avemo fiducia in serve che sempre incostanti, sempre infideli sono! Ma perchè io non mi vendico con le proprie mani? Ladra, traditora a questo modo! Ah! ti tirarò questi capelli, mi ti mangiarò il cuore! PASQUINA Ohimè, Dio! Ohimè, Dio! Voglio dire ogni cosa al padrone, e anche al padre di Flavio, che voi foste causa della sua disperazione ... In tanto che dandomi in preda alla disperazione son fugito di casa, lasciando il mio padre vecchio; e non tenendo altro figlio che me, vive discontentissimo ... Ohimè! Ecco mio padre ... Perchè il figliuolo che è vizioso e disobidiente al padre deve esser privato dell'eredità: autore Eschino Prelio in certa orazione a Rodio; anco tutte le leggi ne parlano diffusamente ... A chi potrà rassomigliarsi, se non al padre? E con simili girandole a poco a poco, crescendo di male in peggio, m'ha indotto a questo pessimo termine ... Voi avete consentito al cavezzo di vostro figliuolo, meritate l'istessa pena che merita la madre: e certo quella che diede Solone ad un padre ...
Intrichi d'amore (pagina 6)
di Torquato Tasso (estratti)

... ch'aveva eseredato il figliuolo, secondo mi ricordo aver letto nella general istoria di Sabellico: e fu che il figlio incolpando il padre che egli era stato causa della sua vita licenziosa, perchè non osava castigarlo a tempo che era figliuolo; il padre replicando che se bene voleva castigarlo, egli non l'obediva; Solone sentenziò che il padre, perchè non l'aveva castigato, non fosse degno di sepoltura dopo sua morte; e il figlio, perchè non l'aveva obedito, fosse privato delli beni paterni: ma che il figliuolo di esso giovene succedesse poi all'eredità, perchè delictum patris filio nocere non debet ... MANILIO E providde circa le robbe, in poter di chi dovevano restare tra quel mezzo che il vecchio fosse venuto a morte? ALBERTO Signor sì, che providde; e fu che le robbe fossero depositate in mano d'un terzo degno di fede, che desse da magnare al padre sin che viveva, e facesse una sepoltura al figliuolo dopo che morisse ... MANILIO Ma a che giova trattar questo al presente, se il fatto è fatto, e io non mi posso in conto alcuno consolare? Figlio mio, dove sei? Figlio, come hai lasciato discontento il tuo vecchio padre? Figlio, che non ti vedo più! Coltello che m'hai passato il cuore! Ferita che non sanarà mai! Ohimè! ohimè! ALBERTO Ecco il frutto che si ha da i figliuoli ... MANILIO Come non voglio disperarmi, considerando che dovendo morire, il sudor della mia vita sarà perduto? ALBERTO Anzi è guadagnato, perchè la robba lasciata ad un tristo erede è persa; poichè non ha tanto pensiero il padre in acquistar la robba, quanto ha fretta il figliuolo in consumarla ... che vi rileva questo? Voi ne morrete di doglia; e se vostro figliuolo è vivo, se ne rallegrarà, poi che al figliuolo par mill'anni che il padre chiuda gli occhi, per ereditar la robba; e se egli è morto, mors omnia solvit ... Talchè, come dissi al principio, disponete di voi e della robba vostra in altro modo, con farvi alcun bene per l'anima; che tanto ne ha il padre quanto ne fa in vita, che dopo morte il figliuolo non si ricorda più del fatto tuo ...
Intrichi d'amore (pagina 8)
di Torquato Tasso (estratti)

... Scena 2 FRANCESCHETTO O schiavo traditore! Vatti fida poi di schiavi, va! Se fosse vivo il Signor padre non faresti così ... FRANCESCHETTO Ohimè! chi sei tu? Io m'appauro, mi segno la croce: tu sarai forse il padre delle streghe di Benevento? LEANDRO Non aver timore, Franceschetto, perchè costui non è quel che tu pensi, ma un certo gentiluomo del mio paese, il quale era amico del Signor Alessandro, e desidera intendere se per servigio vostro e della casa vale a qualcosa ... FRANCESCHETTO Oh, oh, tu sei Leandro, ch'hai portata la nova del Signor padre ... Ohimè! Signor padre, se fuste vivo! Se sapeste che tratta Camillo, che pensa la Signora madre! ALESSANDRO Mi provoca al pianto ... FRANCESCHETTO Come non voglio piangere, che così piccolino ho perso il padre? E chi mi vuol far bene mo? Quella poltrona di mia madre, che pensa rimaritarsi con un schiavo? ALESSANDRO È vero, figlio mio, che come si perde il padre, si perde ogni bene ... ALESSANDRO Dunque Camillo è schiavo? Come lo sapete voi? Chi ve l'ha detto? In che modo tratta maritarsi con la Signora? E che pretende Magagna? FRANCESCHETTO Ho spiato quando Camillo ha detto che è schiavo e innamorato della Signora, ed essa innamorata di lui; e che gli è parso mill'anni che il Signor padre morisse per accoppiarsi insieme ...
Intrichi d'amore (pagina 29)
di Torquato Tasso (estratti)

... FLAMINIO Ah, padre! Ah, Signor padre! MANILIO Ahimè, figlio! ohimè, figlio! Oh, Flavio, oh, Flavio mio, oh, Flavio mio caro! Alberto, Leonora, Capitan Giovan Luigi, o mondo, o tutti, aiutatemi! Ecco qui Flavio, ecco il mio desiderato figliuolo ... O Flavio mio, chi mi tien ch'io non ti baci, che non t'abbracci, che non ti stringa caramente, consolazione del tuo vecchio padre? Eh! dimmi come sei qui, e come ti trovo in questo abito ...
Intrichi d'amore (pagina 34)
di Torquato Tasso (estratti)

... BIANCHETTA Che servitore? che marito? che schiavo? Fermatevi, non date la mano, Ersilia! Statti, Flaminio, che non più Flaminio <sei> ma Consalvo figlio di Alonso, che era Hermando padre di voi: e voi sete fratello e sorella! GIALAISE Chesso è n'autro cunto dell'uorco ... ERSILIA Che dite, Bianchetta? Dunque Flaminio è Consalvo mio fratello? Consalvo che restò in mano della nutrice in Malta, secondo più volte mi disse mio padre? Come lo sapete voi? Deh, ditemi il vero ... Io da parte ho inteso quel che è passato fra di voi: e mi resta di dire che con l'artificio di Bianchetta e con il mezzo vostro, Signor Camillo, introdotto in casa di Messer Alberto (il quale sopravenendo con mio padre, ho fatto in maniera che Lavinia sia mia moglie); e conferendomi Messer Alberto in segreto che voi, Signor Flaminio, non gli sete figlio, ma vi prese in Malta di mano d'una nutrice, e che eravate figlio di questo Hermando; quel che ha detto la vecchia dico esser vero, e perciò voi sete veramente fratello e sorella ... Deh! se Alberto fosse mio padre, come già me ne ha dato segno la Signora madre, io che adesso sono Persio e non Camillo mi chiamarei felicissimo ... FLAMINIO Dunque Muzio, insin adesso Alberto, è vostro padre? Rallegratevi, cieli, di tanti felicissimi successi, se pur non verranno interrotti dalla morte d'Alessandro ... CAMILLO Alessandro è vivo, e adesso è in casa, che l'astrologo ha scoperto Leonora esser Brianda sua moglie; talchè, se Alberto è Muzio mio padre, le cose averanno felicissimo fine ... Io vi ringrazio del buono offizio, e spero or ora di venirvi a trovare in casa per riverire e abbracciare il mio desiderato padre ...
Intrichi d'amore (pagina 36)
di Torquato Tasso (estratti)

... supplico, Signor padre, che se gli debbiano dar 50 scudi per la sua dote ... ALBERTO E abbraccio ancor voi, caro e da me bramato figlio, Persio mio dolce, consolazion grande di me tuo padre ... CAMILLO O padre amatissimo, non posso capir tante allegrezze ... MANILIO È risoluto già, che Pasquina, qual veramente si dimanda Gentilesca, è pugliese, e abbiamo ritrovato suo padre e con lui concluso che sia vostra moglie, con 150 scudi di dote in contanti; e se ben non è nobile, basta che è figlia di buon padre e buona madre ... Or dimmi mo, Pasquina, al presente Gentilesca, non vi contentate d'incorporarve co la mia nobeletade? PASQUINA Io farò quel che farà il mio Messer padre ... GIALAISE E chi è vostro padre? MAGAGNA Ego, io ...
L'Olimpia (pagina 14)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... O Dio, che infideltá ho ritrovato in un figlio! negar se stesso, il padre, e finger di non conoscerlo ... Oh come m'ha ben ricevuto, oh che bel riposo ha dato alla mia stanchezza del viaggio, oh che consolazione alla mia vecchiezza! Ma perché affligo me stesso? io non lo vo' piú per figlio, poiché egli non mi vuol piú per padre: farò conto di non averlo mai piú generato o che fusse morto duo anni sono ... O Dio, come potrei far cerziore Lampridio dell'advento di suo padre acciò non lo colga all'improviso, e impremeditato non sappia che risponderli; come potrei io vederlo? Ma veggio un puello ludibondo uscir dalle sue edi ... Padre, forse questa non è la casa vostra e quella donna non è Sennia vostra moglie ... Padre, lasciate tanti dolori, ché questi non vi restituiranno la moglie e la figliuola; e forse Iddio, che mai suole dismenticarsi de' miseri, ne dará qualche rimedio ...
L'Olimpia (pagina 17)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... Teodosio dal capitan de' satelliti riputato fatuo, riconosciuta la sua giustizia, è stato liberato; e Lampridio, irretito dalle illecebre amorose, inopinatamente è collapso un'altra volta in mano della giustizia e in discrimine della vita senza un modiolo di speranza, se il divino suffragio per sua perenne grazia, per farlo evadere da questi travagli, non avesse condotto in questa cittá Filastorgo suo padre ... Che figlio? io non ho figlio veruno: suo padre è morto venti anni sono in Turchia ... Vi bisogna reminiscere che gli sète padre ... Egli ha un'altra madre a dispetto del padre e della vera madre sua ... Ahi mentitor perfido! ahi temerario esecutor di tanta nefanditade che fa ingiuria al padre, alla patria e a se stesso! Ma tu, pedante, piú d'ogni altro da poco e ignorante, questi sono gli ammaestramenti che tu gli hai dato? Di che mi devo fidar io, se avendoti tolto dalla zappa e dalla vilissima pedanteria t'ho fatto padron della casa e di mio figliuolo, e or me ne rendi cosí iniquo guiderdone? PROTODIDASCALO ... Io vo' che impari esser figlio da chi veramente sa esser padre, vo' che sia essempio a tutti i figli del mondo, vo' piú tosto esser detto severo destruttor di figliuoli che padre che abbi consentito alle sue sceleraggini ... Quando l'ira obtemperará alla ragione, poenitebit te del commesso facinore, ché non conviene ad un padre tanta truculenzia, ché per ogni fallo sufficit che al figlio se gl'imponga picciola pena ...
L'Olimpia (pagina 18)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... Padre di colui che avete prigione ... Sète certo padre d'un giovane di buona speranza! FILASTORGO ... Quante volte volete sentirlo? Ed è venuto suo padre di Roma e si è incontrato col vostro vero marito venuto di Turchia, e son stati d'accordo insieme ... O padre, mi vergogno domandarvi perdono dell'offesa fattavi ... È soverchio ricordarmelo, padre ... L'amava e serviva con pensiero che, fattone consapevole mio padre, sperava per sua bontá licenza di potermi sposar con lei, e poi con legitimi e ordinari modi farvela chieder per moglie ... Ma io, poiché vostro padre, mio marito e figlio t'han perdonato, con non esser men pietosa di loro, t'accetto per genero e mio carissimo figliuolo ... O Dio, e io era cagione di tanto male! quanto conosco che ti son debitore! Ecco mio padre, il qual non men che io t'ama e riverisce ...
La famiglia dell'antiquario (pagina 2)
di Carlo Goldoni (estratti)

... GIACINTO Voi signor padre, siete il capo di casa ... DORALICE Signor suocero, come va questa faccenda? GIACINTO Signor padre, ho moglie, sono obbligato a prevedere il futuro ... GIACINTO Finalmente è mio padre; non posso, e non deggio mancare al dovuto rispetto ... DORALICE Orsù sapete, che farò? Per rispettarla, per non inquietarla, anderò a star con mio padre ... DORALICE Farei sì gran male a tornar con mio padre? GIACINTO Fareste malissimo a lasciare il marito ... COLOMBINA Mio padre vendeva nastri, e spille per le strade ...
La famiglia dell'antiquario (pagina 7)
di Carlo Goldoni (estratti)

... GIACINTO Io? Perché? DORALICE Perché se foste un uomo di senno, non avereste permesso, che vostro padre, e vostra madre consumassero miseramente ventimila scudi, senza nemmeno fare un abito alla vostra moglie ... (gli fa vedere una borsa) GIACINTO Chi ve li ha dati, Doralice, chi ve li ha dati? DORALICE Mio padre, me li ha regalati ... GIACINTO Chi ve l'ha dato? DORALICE Mio padre ... DORALICE Quando io ero a casa mia, la mia cameriera aveva da mio padre un zecchino il mese ... Vedi bene, che senza una cameriera non posso stare, e mio padre supplirà al salario ...
La sposa persiana (pagina 5)
di Carlo Goldoni (estratti)

... E questa non s'apprezza dal vezzo, o dai colori, Ma dal poter del padre, dai schiavi e dai tesori ... vediamla; alfine il padre lo domanda; E il domandar del padre vuol dir, che lo comanda ... ma neppure; è il padre che lo chiede ... È ver che il padre istesso disubbidir giurai; Ma in onta delle leggi giurar non si può mai ... Sia forza, sia consiglio, seguo del padre i detti, Ma terrò in guardia il cuore, non cangierò gli affetti ...
La sposa persiana (pagina 10)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Togliti agli occhi miei; non vi sarà chi invano Teco d'unirmi ardisca col cuore, o con la mano; E se volesse il padre, a forza, e a mio dispetto, Ti caccerei, ribalda, questo pugnale in petto (sfodra un pugnale) ... Signor, voi padre siate di me qual dello sposo, Nuora non abbandoni il suocero amoroso ... Di questo amore indegno niun ti contrasta il foco; Si tollera, si tace, e per te ancora è poco? Tace, e tollera un padre, lo fa la sposa istessa; Tu il genitore insulti, vuoi la consorte oppressa ... Lo sai che il padre mio per Angli, Ispani, e Galli Con le sue man pescava le perle, e i coralli; Ei col denaro, a forza di sudori acquistato, Mi ha questo pingue officio di finanzier comprato; Ed io per le gabelle, esposto a gente ardita, Mille soffersi ingiurie, ed arrischiai la vita ... E sai che facilmente soggetto è a tal periglio Anche il padre innocente, per le colpe del figlio ... TAMAS Padre, se per Ircana ... TAMAS (Non so che dir; dal padre il cor mi si divide, Fatima mi tormenta, ed Ircana mi uccide) (da sé e parte) ... MACHMUT Da un padre, e da un amico chiedo consiglio, e aita ...
La sposa persiana (pagina 12)
di Carlo Goldoni (estratti)

... FATIMA Ah caro padre! (si frappone) OSMANO Ah figlia! Qual destin ti conduce? qual follia ti consiglia? Scostati, forsennata; lascia, che l'empio mora, O d'essere tuo padre potrò scordarmi ancora ... FATIMA Scordati d'esser padre, ma Fatima non osa Scordar con quel di figlia il bel nome di sposa ... In me sfoghi lo sdegno il padre, ed il consorte ... OSMANO Perfido! (avventandosi contro Tamas) FATIMA Ecco il mio petto (si pone innazi al padre) ... Mira un padre avvilito dall'amor d'una figlia ... A te qual nuovo eccesso la crudeltà consiglia? Stupido la rimiri? né men cerchi un'aita, Per ridonarle i spirti, per richiamarla in vita? Perfido, se ti cale, ch'ella ti lasci, e mora, Svenala, scellerato, svena suo padre ancora (getta la spada) ... OSMANO Fatima, figlia; oh Numi! conosco or come fura Tutti gli affetti a un padre l'affetto di natura ...
La sposa persiana (pagina 15)
di Carlo Goldoni (estratti)

... FATIMA Deh, padre amato ... Non la nasconde il padre, non la nasconde il figlio, Fe' sol, che mi celassi, di Fatima il consiglio ... Suocero, padre, sposo, siete di ciò contenti? Ah sì, basta; supplisce il silenzio agli accenti ... FATIMA Oh Dei! Tamas, tu non mi guardi? TAMAS Ah l'idolo mio tu sei! FATIMA E tu, padre, che dici? OSMANO Ah! FATIMA Sì, lo sdegno è stinto L'amor vero trionfa, io son felice, ho vinto ...
La trovatella di Milano (pagina 3)
di Carolina Invernizio (estratti)

... Con sua figlia andava poco d'accordo, giacchè egli voleva darle in isposo un certo marchese Diego Tiani, un orfano che alloggiava nello stesso palazzo, perchè il conte diceva essergli stato raccomandato dal padre morente, e faceva la vita del gran signore ... Gabriele giunto a Milano fece chiedere dal padre la mano dell'adorata giovinetta: il conte Patta rifiutò decisamente ... Finalmente suonato con violenza il campanello, ordinò al cameriere accorso di far avvertire la contessina Adriana, che il padre desiderava parlarle ... —No, mille volte no!—proruppe la fanciulla, benchè nell'accento del padre risuonasse una formidabile minaccia ...
La trovatella di Milano (pagina 15)
di Carolina Invernizio (estratti)

... Padre e figlia ... Maria invece sentiva crescere la sua avversione per colui, che pur aveva nelle vene lo stesso sangue, era suo padre ... Mio padre voi? Ditemi che avete fatto per meritare che io vi dia un nome così sacro, un nome che dovrebbe far battere il mio cuore di ebbrezza, di commozione ... —Forse perchè figlia del popolo, ero meno degna di pietà, di rispetto, di vostra figlia? Ed avete voi risparmiata Adriana, che pur viveva al vostro fianco, che vi amava? E vi chiamate padre, venite a dirmi: «Tu sei mia figlia!» Ebbene no, io non vi conosco; è già troppo che abbia commesso un delitto per cagion vostra, vi abbia risparmiata ...
La trovatella di Milano (pagina 16)
di Carolina Invernizio (estratti)

... —Con quale diritto? —Sono tuo padre ... Il conte pure si era alzato e per un momento padre e figlia si tennero di fronte, guardandosi fissamente negli occhi; egli con una cupa rabbia nel cuore: Maria cercando dentro di sè la voce del sangue e non trovando che il grido della repulsione ... —Ebbi il permesso da vostro padre ... —E mio marito? Gabriele non rispose… —Ma dove siamo? Che è successo? Tremava orribilmente e stringendosi colle mani la fronte… —Ah! ricordo… ricordo tutto… ciò… che mi ha detto… Diego; andate… andate… Gabriele, se conosceste di chi sono figlia, se scopriste il tremendo segreto di mio padre ... —Che?… Che dite?… —Che nulla vi ha nella vostra vita, nè in quella di vostro padre, di cui possiate arrossire ... —Voglio vedere mio padre, parlar solo con lui—esclamò—andate a chiamarlo ... Per ogni peccato misericordia, e ricordate che basta talvolta una lacrima sincera di pentimento a scontare una vita d'iniquità… E suo padre piangeva ai suoi piedi, supplicava di perdonarlo? Adriana non resistette, le sue labbra serrate si apersero a mezzo ed un nome ne sfuggi ...
La vita comincia domani
di Guido da Verona (estratti)

... Suo padre, Stefano, in giacca di frustagno, ritto sul margine d'un'aiuola discuteva gesticolando con il fattore Mattia ... — Appunto, — egli rispose, contraffacendo la sua vocina: — Quasi le otto! le otto meno cinque minuti, e non c'è nulla di pronto ancora! Poi salì verso il loggiato: — Ogni giorno ci si leva più tardi, eh? Si prendono tutti i vizi, quando si esce dal convento! Maria Dora gli si avvicinò, smorfiosa come una piccola bimba, la quale non temesse tuttavia quel suo padre accigliato ... — Oh, pettegola e svergognata! — esclamò il padre, nascondendo nella minaccia un sorriso ... Poi, sogguardando con civetteria dal volto chinato: — È vero — domandò con una voce piena d'insidie, — è vero che tu e la mamma vorreste darmelo per marito? Il padre, con uno scatto, si guardò intorno esclamando: — Silenzio! Cosa dici mai! Seduto in un angolo del loggiato, il suo fratello Marcuccio scriveva, scriveva ...
La vita comincia domani (pagina 2)
di Guido da Verona (estratti)

... Le piaccio? — Guarda mo'! — fece il padre inorridito ... — Basta! — fece con un sospiro il padre; — se Dio vuole così ... — le gridò il padre, con un gesto come per iscacciarla ... — E tu, Marcuccio, che fai? — domandò il padre, dopo averlo guardato lungamente ... Il padre gli battè amichevolmente una mano su la spalla: — Da bravo, Marcuccio, vieni a goderti un po' di sole ...
La vita comincia domani (pagina 13)
di Guido da Verona (estratti)

... — esclamò il padre ... Allora lo scemo si fece avanti, serio serio, con una grande aria di cerimoniale; drizzò su le gambe lunghissime la sua persona sbilenca e disse in tono declamatorio: — Infatti, caro padre, ho deciso di prender moglie ... È venuto il tempo che mi debba maritare: ventitre anni ho, padre ... » Allora il padre s'avvicinò a lui, posandogli una mano su la spalla; e cercava di persuaderlo amorosamente: — Questo che dici non è bene, Marcuccio ... — Non ora, padre ... — Sì, padre ...
La vita comincia domani (pagina 14)
di Guido da Verona (estratti)

... — Marcuccio, — lo implorò il padre, — vieni con me; discorreremo noi due soli ... — Padre, tu forse non comprendi che sono innamorato ... Finchè Marcuccio se ne stava zitto, faceva la calza, scriveva o camminava per la casa come un automa, traendo dal suo violino, sempre, sempre, quella medesima canzone, ch'era divenuta per tutti quasi un incubo superstizioso, il padre non malediva la sorte, si contentava di guardarlo con occhi tristi e scuotere silenziosamente il capo ... Ma quando l'udiva imbastire insieme, con una voce monocorde, que' suoi lunghi discorsi incoerenti, che tradivano il cervello senza governo, e poi finivan per lo più in una risata stridula, che faceva male come un colpo di frusta, il padre talvolta non sapeva più contenere la piena del suo dolore taciturno ...
La vita comincia domani (pagina 22)
di Guido da Verona (estratti)

... indulgente: — Oh, conversate sempre di cose profonde, voialtri pensatori! — E tu sempre ci disturbi, padre Stefano! — affermò con sussiego lo scemo ... La sai, padre, la Canzone dei Vampiri? No? ... — Ebbene, sentite: ho molto affetto, molta venerazione per voi, padre Stefano; capisco anche la ragione, del tutto giustificabile, che v'induce ad un tal passo ... — Bisogna lasciare un'anima libera, padre Stefano, sopra tutto vicino alla morte ... Ma questo, in un certo senso, è anche sorprendente! — Niente affatto, padre Stefano ...
Le smanie per la villeggiatura (pagina 13)
di Carlo Goldoni (estratti)

... GIACINTA Che dite voi, signor padre? FILIPPO Ha parlato con voi ... Come ardisce il signor Leonardo pretendere da mio padre, e da me, che non si tratti chi pare a noi, e non si conduca in campagna chi a lui non piace? LEONARDO Voi sapete benissimo ... FULGENZIO Col fondamento, che io medesimo, per commissione del signor Leonardo, ne ho avanzata testé a vostro padre la proposizione ... Che dice su di ciò il signor padre? FILIPPO E che cosa direste voi? GIACINTA No, dite prima quel, che pensate voi ... Mio padre lo ha invitato con noi, ed io ne sono stata contenta, come lo sarei stata d'ogni altro; e vi lagnate a torto, se di lui, se di me, vi dolete ... Ora poi che dichiarato vi siete, ora, che rendete pubblico l'amor vostro, che mi fate l'onore di domandarmi in isposa, e che mio padre lo sa, e vi acconsente, vi dico, che io ne sono contenta, che mi compiaccio dell'amor vostro, e vi ringrazio della vostra bontà ...
Mastro don Gesualdo (pagina 19)
di Giovanni Verga (estratti)

... Don Gesualdo cominciò subito a sfogarsi narrando i suoi guai: il padre che si ostinava a fare di testa sua, per mostrare ch'era sempre lui il capo, dopo aver dato fondo al patrimonio ... E se lui diceva ahi! quando era costretto a farsi aprire la vena e a lasciarsi cavar dell'altro sangue per pagare, allora il padre gridava che gli si mancava di rispetto ... Suo fratello Santo che mangiava e beveva alle sue spalle, senza far nulla, da mattina a sera: - Col mio denaro, capite, vossignoria? col sangue mio! So io quel che mi costa! Quando ho lasciato mio padre nella fornace del gesso in rovina, che non si sapeva come dar da mangiare a quei quattro asini del carico, colla sola camicia indosso sono andato via ... E mio padre che strepitava perché lasciavo il mestiere in cui ero nato ...
Mastro don Gesualdo (pagina 22)
di Giovanni Verga (estratti)

... Il sagrestano le rivolse la parola direttamente, mentr'essa avviavasi per uscire: - Siete contenta, vossignoria? Un sant'uomo quel padre Angelino! Confessa bene, eh? V'ha lasciata contenta? Ella accennò di sì col capo, col sorriso breve, rallentando il passo per cortesia ... Don Luca alzò la voce di botto, quasi parlasse a un sordo: - Oggi padre Angelino ci ha la trebbia al Passo di Cava ... Tanti saluti a don Diego e a don Ferdinando! Donna Bianca, imbarazzata, voleva andarsene anche lei; ma il sagrestano la trattenne: - Un momento! Cosa devo dire a padre Angelino, se volete mettervi in grazia di Dio prima della festa di san Giovanni Battista ... Un marito simile non ve lo manda neppure san Giuseppe padre della provvidenza! ... camminerà sull'oro colato, come è vero Dio! Anche padre Angelino vi avrà consigliato la stessa cosa che vi dico io ... Non ho udito nulla, per non violare il suggello della confessione, ma padre Angelino è un uomo di giudizio ...
Mastro don Gesualdo (pagina 50)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Sai come si chiama tuo padre? mastro-don Gesualdo ... - La piccola Alimena arrivò a nascondersi nella scala del campanile, una domenica, per vedere se era vero che il padre d'Isabella portasse la berretta ... Stava zitto, non lagnavasi, perché non era un minchione e non voleva far ridere i nemici; ma intanto gli tornavano in mente le parole di suo padre, gli stessi rancori, le stesse gelosie ... Così aveva fatto lui con suo padre, così faceva sua figlia ... - L'Isabellina, che rispondeva già come una grande, ribatté: - Mio padre me li comprerà lui i confetti ...
Mastro don Gesualdo (pagina 62)
di Giovanni Verga (estratti)

... Un brucio, una cosa che sembra di morire! Tuo padre non ne capisce nulla, poveretto ... Tuo padre ha preso la via storta ... Perché poi? con qual costrutto? Se tuo padre ha detto di no, sarà di no, che non lo sposerai ... Corrado rimarrà in esilio, ad arbitrio della polizia, finché vorrà tuo padre; egli ha le braccia lunghe adesso ... Anche tuo padre t'aspetta a braccia aperte ... Tutti le dicevano: - Che possiamo farci, se tuo padre non vuole? Lui è il padrone ... Corrado non ha nulla; tu non hai nulla neppure, se tuo padre si ostina a dir di no ... Fareste un bel matrimonio! Vedi com'è andata a finire? Che quel povero giovane ci ha rimesso anche la libertà, pel capriccio di tuo padre! Lascialo stare in pace almeno, perché adesso, alle lettere che scrive ai parenti ogni giorno, tutte che piangono guai e vorrebbero denari, in conclusione, è un affare serio! ... Ma i baiocchi li tiene tuo padre! Se non vuol darvene, andrete a scopar le strade tutti e due, e dopo un mese vi piglierete pei capelli ...
Mastro don Gesualdo (pagina 82)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Va bene! Ho capito! E volse le spalle, tal quale suo padre, buon'anima ... Indovinava che teneva degli altri guai nascosti, lei, e alle volte aveva la testa altrove, mentre suo padre stava colla morte sul capo ... Essa non voleva, smaniava per la stanza, si cacciava le mani nei capelli, diceva che gli lacerava il cuore, che gli pareva un malaugurio, quasi suo padre stesse per chiudere gli occhi ... Farai conto di essere una regalìa che tuo padre ti domanda ...
Nel sogno (pagina 4)
di era (estratti)

... Le prendeva per mano, e facendole inginocchiare nel posto dove meglio dominava una larga estensione di orizzonte, diceva loro:—Adorate il vostro Padre celeste ... Le bimbe tuttavia incominciarono a chiamare lui stesso "padre" e quando ciò avvenne per la prima volta, la fronte dell'asceta si coperse di un vivo rossore, tremò in tutte le fibre, e sentì balzare il cuore con un tale tumulto di dolcezza che mai aveva provato in vita sua l'eguale ... Un turbamento giovanile, pari a quello della vergine che ode parlar d'amore, lo deliziava inconsapevolmente sotto le carezze delle due bambine, e un profondo rispetto, quasi un senso di adorazione, si impadroniva di lui via via che le piccine dimostravano cogli atti ingenui di attendere tutto da lui, per cui sentiva di dover esser loro ad un tempo padre, madre, asilo, sicurezza, fede ... Il prete parlava loro di Dio come di un padre pieno d'amore e di magnificenza; dipingeva le gioie del paradiso con colori smaglianti, le cantava con strofe poetiche, ma giammai parlò dell'inferno ... Ecco la novella! In una di queste ore d'estasi, mentre fremevano per l'aria i pollini divelti dai rododendri in fiore, egli tuffò le mani negli aromi sparsi, e, imponendole sul capo delle gemelle, mormorò nel colmo dell'ardore, quasi improvvisando:—Ti segno col segno della croce, ti confermo col crisma della salute, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ...
Nel sogno (pagina 7)
di era (estratti)

... E quanto bene mi vuole, padre! Mi chiama con certi nomi che io non avrei mai immaginato di poter dire a lei ... A un tratto Mària disse: —Il buon padre, quando era giovane, abitò nella valle ... —Mai! —Il buon padre, che ci ama tanto potrebbe darcelo un bambino! Come mi piacerebbe ad avere un bambino! La moglie del pastore ne ha uno, ma non è mai venuta fin qui a mostrarcelo ... Ella corse dal padre e gli disse: —Guardami ... Ah! padre, io vorrei seguirla! Il solitario la calmò ... —Torna a levare quella bella cosa che la mostriamo al padre ...
Nel sogno (pagina 9)
di era (estratti)

... Quand'ella mi disse: "padre, benedicimi", perchè non l'ho stretta nelle mie braccia? Io l'ho lasciata sola nella lotta ... Giusto Iddio, è la mia volta, puniscimi! Maria, che dormiva a brevi tratti di un sonno agitato e pieno di visioni, svegliavasi spesso tutta in lagrime, e, chiamando il buon padre e cercandolo, lo trovava svenuto sul suolo, colle mani ancora giunte in atto di preghiera ... —Ohimè, anche la nostra fanciulla è morta! —Padre, padre, tu pure lo dici? Ella mi parlò di morte l'ultimo giorno, ma non si muore che per andare in cielo, e noi non dovremmo esserci con lei? Se voleva morire, perchè non ce lo disse? Perchè non ci ha aspettati? Padre, seguiamola, andiamo con lei ... Intanto il buon padre aveva tagliato il più robusto, il più bello degli abeti, e lo piallava e lo lisciava in silenzio ...
Nel sogno (pagina 11)
di era (estratti)

... Accudiva alle leggiere faccende domestiche e sedeva poi accanto al buon padre, sì che apparentemente sembrava che nulla fosse mutato in lei; ma l'angelico e quasi costante sorriso era scomparso dalle sue labbra ... Il buon padre le disse: —Tornerà la primavera, e con essa i fiori, le farfalle e la gioia della mia diletta ... Il buon padre la trovò sveglia nel letto, e si avvide che faceva uno sforzo per sorridergli, per tranquillarlo ... Aggradì una tazza di latte, e volle che il padre le facesse come al solito la lettura dei libri santi, che ascoltò compunta e grave ...
Novelle rusticane
di Giovanni Verga (estratti)

... Il Reverendo voleva portarsi avanti; e ci si portava, col vento in poppa; dapprincipio un po' a sghembo per quella benedetta tonaca che gli dava noia, tanto che per buttarla nell'orto del convento aveva fatta la causa al Tribunale della Monarchia, e i confratelli l'avevano aiutato a vincerla per levarselo di torno, perché sin quando ci fu lui in convento volavano le panche e le scodelle in refettorio ad ogni elezione di provinciale; il padre Battistino, un servo di Dio robusto come un mulattiere, l'avevano mezzo accoppato, e padre Giammaria, il guardiano, ci aveva rimesso tutta la dentatura ... Il Reverendo, lui, stava chiotto in cella, dopo di aver attizzato il fuoco, e in tal modo era arrivato ad esser reverendo con tutti i denti, che gli servivano bene; e al padre Giammaria che era stato lui a ficcarsi quello scorpione nella manica, ognuno diceva: - Ben gli sta! Ma il padre Giammaria, buon uomo, rispondeva, masticandosi le labbra colle gengive nude: - Che volete? Costui non era fatto per cappuccino ... Non avete visto ciò che prometteva da ragazzo? Per questo padre Giammaria era rimasto semplice guardiano dei Cappuccini, senza camicia e senza un soldo in tasca, a confessare per l'amor di Dio, e cuocere la minestra per i poveri ... Padre Giammaria, il quale aveva il cuore buono, gli disse: - Ti piace lo stato? e tu stacci ... Ma lui che era frate nel sangue, si stringeva nelle spalle, e rispondeva: - Sta' a vedere che uno non può seguire la vocazione a cui Dio l'ha chiamato! Il padre Giammaria l'aveva preso a ben volere perché era lesto come un gatto in cucina, e in tutti gli uffici vili, persino nel servir la messa, quasi non avesse fatto mai altro in vita sua, cogli occhi bassi, e le labbra cucite come un serafino ...
Novelle rusticane (pagina 16)
di Giovanni Verga (estratti)

... I vicini avevano un bel dirgli: - Compare Nanni, in quella mezzeria della Lamia voi ci lascierete la pelle! - Quasi fossi un barone - rispondeva lui - che può fare quello che gli pare e piace! I fratelli, che erano come le dita della stessa mano finché viveva il padre, ora dovevano pensare ciascuno ai casi proprii ... E' bisognava dar retta alla buona anima di mio padre, quand'era tempo! La buon'anima glielo aveva predicato: - Lascia star la Nena, che non ha dote, né tetto, né terra ... Mio padre è un povero camparo, che vive alle spalle del padrone; e nessuno vorrà togliersi addosso il peso della moglie senza dote ... La buon'anima di suo padre, quando aveva visto Santo incapricciato della Nena che voleva sposarla, gli aveva detto una domenica: - Tu la vuoi per forza, la Rossa? Di', la vuoi per forza? Santo, colle spalle al muro e le mani dietro la schiena, non osava levare il capo; ma accennava di sì, di sì, che senza la Rossa non sapeva come fare, e la volontà di Dio era quella ...
Novelle rusticane (pagina 25)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Non mi ammazzate, ché sono in peccato mortale! - La gnà Lucia, il peccato mortale; la gnà Lucia che il padre gli aveva venduta a 14 anni, l'inverno della fame, e riempiva la Ruota e le strade di monelli affamati ... Suo padre si era rialzato due o tre volte prima di strascinarsi a finire nel mondezzaio, gridandogli: - Neddu! Neddu! - Neddu fuggiva, dal terrore, cogli occhi e la bocca spalancati senza poter gridare ... Lo rovesciarono; si rizzò anch'esso su di un ginocchio come suo padre; il torrente gli passò di sopra; uno gli aveva messo lo scarpone sulla guancia e glie l'aveva sfracellata; nonostante il ragazzo chiedeva ancora grazia colle mani ... - Non voleva morire, no, come aveva visto ammazzare suo padre; - strappava il cuore! - Il taglialegna, dalla pietà, gli menò un gran colpo di scure colle due mani, quasi avesse dovuto abbattere un rovere di cinquant'anni - e tremava come una foglia - Un altro gridò: - Bah! egli sarebbe stato notaio, anche lui! Non importa! Ora che si avevano le mani rosse di quel sangue, bisognava versare tutto il resto ...
Piccolo mondo moderno (pagina 40)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Avevano applaudito all'eroe della Biblioteca, avrebbero fatto anche più per un sorrisetto, per una paroletta, per un articolino di Pomato padre, figlio, e comp ... Nell'alzarsi per partire Bassanelli gli chiese perdono di averlo scandolezzato con il suo ateismo e ricordò Franco Maironi, il padre dell'ex-sindaco, che lo strapazzava per l'ateismo come per "certe altre cosettine" ma gli voleva un gran bene; e quando lo strapazzava pareva insieme un diavolo e un santo ... Non è degno di suo padre, no! Gli ho già detto qualche cosa di simile e un'altra volta, se mi capita, glielo dirò più chiaro! A meno che non ritorni indietro!" "Come come come come? Che non torni clericale?" Il buon Commendatore rideva sperando ammorzare con un po' d'ilarità quel furore ... Seduti l'uno accanto all'altro nella ricreante coscienza dei loro felici consensi religiosi e morali, di una mutua devozione, senza familiarità ma tuttavia profonda, i due uomini di Dio, tanto diversi fra loro, tanto bene conformati nella loro natura e anche nelle particolari virtù ai cómpiti, pure affatto diversi, loro assegnati dal Padre, si parlarono a lungo, sottovoce ...
Piccolo mondo moderno (pagina 42)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Se nel bollore della passione Piero le aveva parlato del lago come la notte dell'eclissi, sui colli, adesso invece i vapori del rimorso gli suggerivano forse di star lontano dalla casa di suo padre e di sua madre, dove si sarebbero fatti più neri e acri ... Jeanne, benchè avesse pieno il cuore della lettera di Piero, di ansie, di foschi presentimenti, del vicino sperato incontro, parlò con pietà sorridente a quell'amaro dolore che a lei pareva tanto piccola cosa, tanto indegna di lagrime, e non era, perchè la vita di famiglia correva ben dura per la grossa Pape, come la chiamavano i suoi, fra il padre violento, il fratello sprezzante, la madre avara; e qualche gentile, fragile sogno era pur fiorito nella sua rozza mente come le rose su quella rustica muraglia, e come le rose ne cadeva stroncato, povera Pape ... "Boni per nualtri, i spini!" replicò suo padre ...
Piccolo mondo moderno (pagina 51)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... E piacevano a lui! Dio, che le aveva detto Bassanelli? Suo padre! In passato ella ne avrebbe sorriso; ma ora! Incominciò a piovere quietamente, silenziosamente ... Si commosse, ricordando, come sempre me lo ricorda, il caffè che aveva portato a mio padre proprio lì dove stavamo, la notte ch'egli venne segretamente da Lugano, per la montagna, e trovò la mia povera sorellina morta ... Mio padre era morto due anni prima, io avevo poco più di due anni ... Venne da Brescia un incaricato di mia nonna, chiuse la casa, nominò un custode, il padre di Tognin, e mi portò via ... "Prima mi vennero alle mani alquante lettere scambiate fra lei e mio padre quando mio padre era emigrato e mia madre con la mia sorellina, con lo zio e la sua ...
Piccolo mondo moderno (pagina 52)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Son lettere piene di vita e di freschezza, specialmente quelle di mia madre, che mi hanno fatto spesso sorridere per certi tocchi di vivace comicità, per certi schizzi di figure umane tanto vive ch'ella vi butta giù alla brava, senza pretese, mentre mio padre adopera un linguaggio più letterario ... Ma poi un'altra rivelazione mi sorprese e mi commosse; la rivelazione di un profondo dissidio religioso tra mio padre e mia madre ... Invece mio padre era un fervido credente ... Quale commozione dopo aver letto di lei quello che avevo letto, povera piccina! Ma più ancora pensando a mio padre e a mia madre che a lei ... Preziose reliquie! Cosa potevano essere? Pensai e mi venne in mente questo, non so dire con quale tremito di riverenza; le lettere di amore di mio padre ... Ah che cosa, Jeanne, che parole, che cenere casta e santa! Che unione è stata quella di mio padre e di mia madre, quanto era dolce questo mio pensiero e quanto era amaro! Mi son sentito come soffocare, prender via dal mondo dei vivi, portar là dentro fra quelle ombre di un mondo passato ... Non voglio dare la mia mano alla parola religiosa di mio padre e sentire che non posso darle impero nella mia mente ... Le anime di mio padre e di mia madre si erano ricongiunte nella stessa fede, in un atto sincero di culto, nel giorno di S ... Mio padre si sentiva meglio, speranze fallaci rinascevano in lui e intorno a lui; le sue parole sono soavissime e vi ho parte anch'io che stavo per nascere ... "Quando il foglio mi cadde di mano e io mi volsi per un istintivo moto alla finestra aperta, a guardar le cose stesse che avevano guardato mio padre e mia madre, ecco ancora il fievole suono delle campane grandi che parevano incommensurabilmente lontane ... Oh Jeanne, io vi ho sentita la voce di mio padre, tanto triste, tanto severa! Comprendi? "Partirò sabato col primo battello, per Lecco e Rovato ...
Piccolo mondo moderno (pagina 53)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Egli riconosceva in se stesso il sangue di lei e il sangue del padre, il loro fatale conflitto rinascente ... Gli era tuttavia duro il lottare contro il sangue di suo padre ... A poco a poco si venne formando in lui la convinzione che il cimento fosse decisivo, che se gli riuscisse di vincere, sarebbe poi rimasto fermo per sempre nel concetto più razionale della vita e del suo fine; che in lui, sciolto da vincoli di dogmi e di Chiese, ma interamente sacro a una causa di giustizia, il sangue di suo padre si sarebbe alfine pacificato; molto più se sapesse prendere certa risoluzione coraggiosa, compiere certo grande sacrificio alla giustizia di cui aveva trovato, e non riferito a Jeanne, la ragione e la proposta nel portafogli ... Seduto, nel pomeriggio del venerdì, sul muricciuolo dell'orto fra le rose piantate da suo padre, che gli parevano tanto più soavemente spirituali di quelle voluttuose e orgogliose di villa Diedo, egli stava pensando che, se Jeanne non gli avesse resistito, non sarebbe stato possibile di lasciarla mai più, quando gli portarono il telegramma di lei da Milano ...
Piccolo mondo moderno (pagina 56)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Non era Piero già disposto ad allontanarsi da Jeanne? Non era egli anche avviato a compiere un grande atto di giustizia, il sacrificio di quella ricchezza che suo padre e sua madre non avevano toccata, e non era questo pure un atto di figlio degno, non era un messaggio di gioia da portare alle due anime ascose in Dio? Vero, a suo padre ciò non sarebbe bastato ... Ma! Ah s'egli non avesse conosciuto altri cattolici! Se non fosse vissuto, da bambino in poi, nel contatto di tanta meschinità cattolica, intellettuale e morale! Come non pensare che suo padre, don Giuseppe Flores e qualche altro cuore alto, qualche altro intelletto forte, se la Chiesa cattolica ne possedeva, non si potevano propriamente dire cattolici, che la loro era un'altra religione, una religione superiore al comune gretto cattolicismo, pauroso della ragione, schiavo in tutto dell'autorità dispotica deificata, tanto aspro a chi ne sta fuori, tanto impastoiato negl'interessi terreni, antiquato nello spirito come nel linguaggio! Egli aveva una volta discorso di religione, a villa Diedo, con un certo scrittore francese, di grande ingegno, che si professava cattolico e concepiva il dogma cattolico in modo così ardito e nuovo che Piero gli aveva detto: "Ma Lei non è cattolico!" ... Era una lettera di sua madre incominciata a scrivere il 17 gennaio 1862, nove giorni prima che morisse, e non finita, nella quale affidava ad una cara amica l'incarico d'informare suo figlio, quand'ella venisse a morte durante l'infanzia di lui, che a detta del povero padre suo la sostanza Maironi aveva origine da una lite mal vinta contro l'Ospitale Maggiore di Milano ...
Rinaldo
di Torquato Tasso (estratti)

... Cesare Pavesi, gentiluomo e ne la poesia e ne le più gravi lettere di filosofia degno di molta lode, osai di pormi a quest'impresa, ancor che sapessi che ciò non sarebbe per piacere a mio padre, il quale e per la lunga età, e per li molti e varii negozii che per le mani passati gli sono, conoscendo l'instabilità de la fortuna e la varietà de' tempi presenti, averebbe desiderato ch'a più saldi studi mi fossi attenuto, co' quali quello m'avesse io potuto acquistare ch'egli con la poesia, e molto più col correr de le poste in servigio de' principi, avendo già acquistato, per la malignità della sua sorte perdè, né ancora ha potuto ricuperare; sì che, avendo io un sì fermo appoggio com'è la scienza delle leggi, non dovessi poi incorrere in quegli incomodi ne' quali egl'è alcuna volta incorso ... Ma sendo stata di maggior forza in me la mia naturale inchinazione, il desiderio di farmi conoscere, il che forse più facilmente succede per lo mezo de la poesia che per quello de le leggi, e l'esortazioni de' molti amici miei, cominciai a dare effetto al mio pensiero, cercando di tener quello ascoso a mio padre ... Veniero scritta in questa materia a mio padre, il quale senza l'auttorità ed il parere di questi dottissimi e giudiziosissimi gentiluomini non m'avrebbe giamai ciò permesso, ancor che dal Danese e dal Pavese, il giudizio de' quali è però da lui molto stimato, ne gli fosse prima stato scritto, non avendo egli veduto se non parte de l'opera mia ... Quest'altri gravemente mi riprenderanno che non usi ne' principii de' canti quelle moralità e quei proemi ch'usa sempre l'Ariosto; e tanto più che mio padre, uomo di quell'auttorità e di quel valore ch'il mondo sa, anche egli tal volta da quest'usanza s'è lasciato trasportare ... Pigna dice in questa materia, che l'Ariosto tai proemi non avrebbe fatto, se non avesse stimato che trattando di vari cavalieri e di varie azioni, e tralasciando spesso una cosa e ripigliandon'un'altra, gli era necessario render tal volta docili gli auditori, il che quasi sempr'in tai proemi si fa, preponendo quel che nel canto si dee trattare, e congiungendo le cose che s'hanno a dire con quelle che già dette si sono; e la medesima cagione, oltre l'usanza, ha mosso mio padre ad imitarlo ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 11)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Già si sentiva un inciampo fra suo padre e la sposa: lei, una ragazzona di diciott'anni, che più non si poteva trattare da bimba, davanti a la quale si avrebbero dovuto usare dei riguardi! ... Sarebbe stata ottima cosa per suo padre e la sposa ch'ella lasciasse libero il posto andando a marito ... Pur certo suo padre vi doveva pensare; e forse anche la sposa ... Le parve davvero di vederselo dinnanzi in atteggiamento buffo da innamorato, di sentire le sue esagerate espressioni; e ripetè: Stupido! Oh! suo padre e la signora Rabbi potevano bene desiderarlo un matrimonio che li liberasse di lei; potevano bene vagheggiare per genero il ricco figlio del banchiere Svarzi! ... Così che suo padre ebbe più d'una volta a saettarla degli occhi per tenerla su l'avviso e imporle la sua volontà ... Ella obbediva e avrebbe sempre ubbedito suo padre ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 15)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Pensava a suo padre, che da che la aveva lasciata, solo una volta le si era fatto vivo con un breve telegramma; a suo padre che l'aveva abbandonata, che la dimenticava, la sacrificava a la passione sfrenata per quella signora… sua moglie… la donna che aveva preso il posto dell'altra, la buona, la santa! ... Certo la ruina del padre le doveva recare preoccupazione e schianti d'ogni maniera, poi che ella era una ottima figliuola che amava il suo papà e non poteva a meno di soffrire delle sue sofferenze ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 22)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Suo padre ormai non aveva cuore e mente che per sua moglie; la signora Rabbi ... Moriva volentieri per lasciare a mio padre il poco che possiedo; volevo farmi monaca per cedergli tutto, quando sentii di guarire ... Mio padre avrà quello che è mio di diritto ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 2)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Le maschere ajuteranno a dare l'impressione della figura costruita per arte e fissata ciascuna immutabilmente nell'espressione del proprio sentimento fondamentale, che è il «rimorso» per il Padre, la «vendetta» per la Figliastra, lo «sdegno» per il Figlio, il «dolore» per la Madre con fisse lagrime di cera nel livido delle occhiaje e lungo le gote, come si vedono nelle immagini scolpite e dipinte della «Mater dolorosa» nelle chiese ... Il Padre sarà sulla cinquantina: stempiato, ma non calvo, fulvo di pelo, con baffetti folti quasi acchiocciolati attorno alla bocca ancor fresca, aperta spesso a un sorriso incerto e vano ... Il Figlio, di ventidue anni, alto, quasi irrigidito in un contenuto sdegno per il Padre e in un'accigliata indifferenza per la Madre, porterà un soprabito viola e una lunga fascia verde girata attorno al collo ... Ma io qua provo! E sapete bene che durante la prova non deve passar nessuno! Rivolgendosi in fondo: Chi sono lor signori? Che cosa vogliono? Il padre (facendosi avanti, seguito dagli altri, fino a una delle due scalette) ... D'un autore? Che autore? Il padre ... Oh, senti, senti! Il padre (seguendo sul palcoscenico la Figliastra) ... Lor signori vogliono scherzare? Il padre ... Ma mi facciano il piacere d'andar via, che non abbiamo tempo da perdere coi pazzi! Il padre (ferito e mellifluo) ... Ma che diavolo dice? Il padre ... Ah sì? Le sembra un mestiere da pazzi, il nostro? Il padre ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 3)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Il padre (interrompendo e incalzando con foga) ... Il padre ... Ma che cosa vuol concludere con questo? Il padre ... E lei, con codesti signori attorno, è nato personaggio? Il padre ... Il padre (ferito) ... Via! Via! Il padre (al Capocomico) ... Il padre (risoluto, facendosi avanti) ... Il padre (scartandola) ... Tutto questo va benissimo! Ma che cosa vogliono loro qua? Il padre ... Per l'eternità? Il padre ... Eh, per me volentieri, se mi toccasse quella lì! Il padre ... Ma che vuol concertare! Qua non si fanno di questi concerti! Qua si recitano drammi e commedie! Il padre ... E dov'è il copione? Il padre ... per lui! Indicherà il Padre e farà quasi per abbracciarlo; ma scoppierà poi in una stridula risata ... Il padre (con scatto iroso) ... Silenzio! Si credono forse in un caffè-concerto? Tirandosi un po' in disparte il Padre, con una certa costernazione: Ma dica un po', è pazza? Il padre ... Peggio! Peggio! Eh altro, signore! Peggio! Senta, per favore: ce lo faccia rappresentar subito, questo dramma, perché vedrà che a un certo punto, io—quando questo amorino qua prenderà per mano la Bambina che se ne starà presso la Madre e la porterà davanti al Capocomico —vede com'è bellina? la prenderà in braccio e la bacerà cara! cara! La rimetterà a terra e aggiungerà, quasi senza volere, commossa: ebbene, quando quest'amorino qua, Dio la toglierà d'improvviso a quella povera madre: e quest'imbecillino qua spingerà avanti il Giovinetto, afferrandolo per una manina sgarbatamente farà la più grossa delle corbellerie, proprio da quello stupido che è lo ricaccerà con una spinta verso la Madre —allora vedrà che io prenderò il volo! Sissignore! prenderò il volo! il volo! E non mi par l'ora, creda, non mi par l'ora! Perché, dopo quello che è avvenuto di molto intimo tra me e lui indicherà il Padre con un orribile ammiccamento non posso più vedermi in questa compagnia, ad assistere allo strazio di quella madre per quel tomo là indicherà il Figlio —lo guardi! lo guardi!—indifferente, gelido lui, perché è il figlio legittimo, lui! pieno di sprezzo per me, per quello là, indicherà il Giovinetto per quella creaturina; ché siamo bastardi—ha capito? bastardi ... Il padre (accorrendo a sorreggerla con quasi tutti gli Attori sbalorditi e costernati) ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 4)
di Luigi Pirandello (estratti)

... La Madre, seduta, cercherà d'impedire che il Padre le sollevi il velo che le nasconde la faccia ... Il padre ... Ma no, Dio, smettila! Il padre ... Ma io non capisco più dove siamo, né di che si tratti! Al Padre: Questa è la sua signora? Il padre (subito) ... Il padre (ferito, con aspro risentimento) ... Il padre ... Non è vero! Al Capocomico: Non ci creda! Sa perché lo dice? Per quello lì indicherà il Figlio lo dice! Perché si macera, si strugge per la noncuranza di quel figlio lì, a cui vuol dare a intendere che, se lo abbandonò di due anni, fu perché lui indicherà il Padre la costrinse ... So che con mio padre, finché visse, tu fosti sempre in pace e contenta ... Ma lascia questo povero ragazzo! Perché vuoi farmi credere un'ingrata, figlia? Io non voglio mica offendere tuo padre! Ho risposto a lui, che non per mia colpa né per mio piacere abbandonai la sua casa e mio figlio! Il padre ... Il padre ... Il padre ... Il padre ... La vedo! Potrei prenderla! Ma lor signori si dovrebbero voltare: son quasi nuda! Non arrossisco più, perché arrossisce lui adesso! Indicherà il Padre ... Io non mi raccapezzo più! Il padre ... Qui non si narra! qui non si narra! Il padre ... Il padre ... Ma se m'hai scacciata! Il padre ... ) Il padre ... Il padre ... Il capocomico (al Padre) ... Il padre ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 5)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Lo pensò lui, invece, per loro—e lo fece! Il padre ... E perché non lo cacciava via, scusi, quel suo segretario? Il padre ... Eh, sfido! Il padre (subito, voltandosi a lei, come per prevenire) ... Il padre ... E si vede! Il padre (subito) ... Il padre ... E mi mandò via! Il padre ... E liberarsi lui! Il padre ... Il padre ... No, perché? Il padre ... Ma sì, letteratura! letteratura! Il padre ... Sarà! Ma irrappresentabile! Il padre ... —e le mutandine fuori della gonna! Il padre ... —Appena morto mio padre ... — Il padre (subito, per non darle tempo di parlare) ... Il padre ... Il padre ... Perché quello di farle, poi, lo hanno tutti! Il padre ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 6)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Veniamo al fatto, veniamo al fatto, signori miei! Queste son discussioni! Il padre ... E là, lei, un giorno, incontrò— La figliastra (indicando il Padre) ... —lui, lui, sissignore! vecchio cliente! Vedrà che scena da rappresentare! Superba! Il padre ... —quasi a tempo!— Il padre (gridando) ... Buffissimo! Ma possibile, signore, pretendere da me—«dopo»—che me ne stessi come una signorinetta modesta, bene allevata e virtuosa, d'accordo con le sue maledette aspirazioni «a una solida sanità morale»? Il padre ... Ma lascia star me, ché io non c'entro! Il padre ... Ma lei s'immagini un figlio, a cui un bel giorno, mentre se ne sta tranquillo a casa, tocchi di veder arrivare, tutta spavalda, così, «con gli occhi alti», una signorina che gli chiede del padre, a cui ha da dire non so che cosa; e poi la vede ritornare, sempre con la stess'aria, accompagnata da quella piccolina là; e infine trattare il padre—chi sa perché—in modo molto ambiguo e «sbrigativo» chiedendo danaro, con un tono che lascia supporre che lui deve, deve darlo, perché ha tutto l'obbligo di darlo— Il padre ... Creda, creda, signore, che io sono un personaggio non «realizzato» drammaticamente; e che sto male, malissimo, in loro compagnia!—Mi lascino stare! Il padre ... —e che ne sai tu, come sono? quando mai ti sei curato di me? Il padre ... Come una stupida! Il padre (subito additando anche lei al Capocomico) ... In confidenza: Somiglia tutto al padre! Umile; non parla ... Il padre ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 7)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Con un personaggio come me! Il padre (scacciandola, tutto in ansia come sarà, per la decisione del Capocomico) ... Il padre ... Il padre ... Sono comici dilettanti? Il padre ... Eh via, lei deve aver recitato! Il padre ... Il padre ... Io? Ma che dice? Il padre ... Perché non ho mai fatto l'autore, io! Il padre ... Ma non basta! Il padre ... Già! Ma ci vorrà sempre qualcuno che lo scriva! Il padre ... Il padre ... Al Padre: Vediamo, tentiamo ... Il padre ... Va bene, prenda quello! Il padre ... Il padre (come cascato dalle nuvole, in mezzo alla confusione del palcoscenico) ... Il padre ... I personaggi stanno lì nel copione indicherà la buca del Suggeritore —quando c'è un copione! Il padre ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 8)
di Luigi Pirandello (estratti)

... sè? recitare, presentarsi loro davanti al pubblico? Il padre ... Al Padre: Bisognerà trovarle un nome ... Il padre ... Non vorremo mica chiamarla col suo vero nome! Il padre ... non m'assomiglia per nulla! Il padre ... —ma che loro espressione! Credono d'averla in sè, loro, l'espressione? Nient'affatto! Il padre ... Il padre ... —ma si rimedia col trucco, si rimedia col trucco, caro signore, per ciò che riguarda la figura! Il padre ... —oh, insomma! Qua lei, come lei, non può essere! Qua c'è l'attore che lo rappresenta; e basta! Il padre ... Il padre (umile e mellifluo) ... Il padre ... E dàlli! Non pretenderà che le si edifichi qua, tal quale, quel retrobottega che lei conosce, di Madama Pace! Al Padre: M'ha detto una saletta a fiorami? Il padre ... Indicherà il Padre ... Da lettere? Il capocomico e il padre ... Oh, si smarrirà, guardandosi attorno e risalirà sul palcoscenico e questa Madama Pace? Il padre ... E come si fa? Il padre ... Già! Ma dov'è? Il padre ... Il padre ... —Ma perché? —Il mantello soltanto? Il padre ... —E perché no? —Ecco qua! —Ma badate che è buffo sul serio! —Dobbiamo metterli in mostra? Il padre ... Ma si può sapere per che farne? Il padre ... Eccola! Eccola! Il padre (raggiante) ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 9)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Questo è un giuoco di bussolotti! Il padre (dominando le proteste) ... Ma già la scena tra la Figliastra e Madama Pace, durante la protesta degli Attori e la risposta del Padre, sarà cominciata, sottovoce, pianissimo, insomma naturalmente, come non sarebbe possibile farla avvenire su un palcoscenico ... Cosicché, quando gli Attori, richiamati dal Padre all'attenzione, si volteranno a guardare, e vedranno Madama Pace che avrà già messo una mano sotto il mento alla Figliastra per farle sollevare il capo, sentendola parlare in un modo affatto inintelligibile, resteranno per un momento intenti; poi, subito dopo, delusi ... «Forte», già! Che forte? Non son mica cose che si possano dir forte! Le ho potute dir forte io per la sua vergogna, indicherà il Padre che è la mia vendetta! Ma per Madama è un'altra cosa, signori: c'è la galera! Il capocomico ... Il padre ... No, no, mamma, no! per carità! Il padre (accorrendo anche lui, contemporaneamente) ... Non è possibile, non è possibile che la mamma stia qui! Il padre (anche lui al Capocomico) ... La figliastra (al Padre) ... Oh guarda! Ma insomma, dirige lei o dirigo io? Al Padre che guarderà sospeso e perplesso: Eseguisca, sì: vada là in fondo, senza uscire, e rivenga avanti ... Il Padre eseguirà quasi sbigottito ... E lei, attento, attento a scrivere, adesso! La scena Il padre (avanzando con voce nuova) ... Il padre (la spierà un po', di sotto al cappellino che quasi le nasconde il viso, e scorgendo ch'ella è giovanissima, esclamerà quasi fra sè, un po' per compiacenza, un po' anche per timore di compromettersi in un'avventura rischiosa) ... Il padre ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 10)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Oh Dio! Dio mio! Il padre (resterà, al gemito, come impietrato per un lungo momento; poi riprenderà col tono di prima) ... Il padre ... Il padre ... Il padre ... Aspetti, aspetti! Non scriva, tralasci, tralasci quest'ultima battuta! Rivolgendosi al Padre e alla figliastra: Va benissimo! Va benissimo! Poi al Padre soltanto: Qua lei attaccherà com'abbiamo stabilito! Agli Attori: Graziosissima questa scenetta del cappellino, non vi pare? La figliastra ... Naturalmente, la Figliastra e il Padre, non potendo riconoscersi affatto in quella Prima Attrice e in quel Primo Attore, sentendo proferir le loro stesse parole, esprimeranno in vario modo, ora con gesti, or con sorrisi, or con aperta protesta, l'impressione che ne ricevono di sorpresa, di meraviglia, di sofferenza, ecc ... » Il padre (subito, non riuscendo a contenersi) ... Ma scusi, è naturalissimo, signore! La signorina indicherà la Prima Attrice se ne sta lì ferma, a posto; ma se dev'esser me, io le posso assicurare che a sentirmi dire «buon giorno» a quel modo e con quel tono, sarei scoppiata a ridere, proprio così come ho riso! Il padre (avanzandosi un poco anche lui) ... » Il primo attore (rifacendo il gesto del Padre, di spiare cioè sotto al cappellino, ma poi esprimendo ben distintamente prima la compiacenza e poi il timore) ... » Il padre (correggendo, irresistibilmente) ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 11)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Lei è una maleducata! ecco quello che è! Una presuntuosa! Il padre (cercando d'interporsi) ... Che vuole che perdoni! È un'indecenza! Il padre ... strano? che strano? perché strano? Il padre ... Eh sfido! Come vuole che sieno, «loro», se sono gli attori? Il padre ... Ma come non è? Che cos'è allora? Il padre ... Ma questo, per forza! Gliel'ho già detto! Il padre ... È stata sempre per me una maledizione provare davanti agli autori! Non sono mai contenti! Rivolgendosi al Padre e alla Figliastra: Su, riattacchiamo con loro; e vediamo se sarà possibile che lei non rida più ... Anche per me—capirà!»— rivolgendosi al Padre: bisogna che lei attacchi subito: «Capisco, ah capisco ... Oh, infine, il suo! Non c'è soltanto il suo, scusi! C'è anche quello degli altri! Quello di lui, indicherà il Padre quello di sua madre! Non può stare che un personaggio venga, così, troppo avanti, e sopraffaccia gli altri, invadendo la scena ... Se ora io me la vedo qua è ancora per questo, solo per questo, sempre, sempre, per rinnovarmi sempre, presente, lo strazio che vivo e ho sofferto anche per lei! Il padre (solenne) ... Il padre ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 12)
di Luigi Pirandello (estratti)

... L'ho ancora qui negli orecchi! M'ha reso folle quel grido!—Lei può rappresentarmi come vuole signore: non importa! Anche vestita, purché abbia almeno le braccia—solo le braccia—nude, perché, guardi, stando così, si accosterà al Padre e gli appoggerà la testa sul petto con la testa appoggiata così, e le braccia così al suo collo, mi vedevo pulsare qui, nel braccio qui, una vena; e allora, come se soltanto quella vena viva mi facesse ribrezzo, strizzai gli occhi, così, così, ed affondai la testa nel suo petto! Voltandosi verso la Madre: Grida, grida, mamma! Affonderà la testa nel petto del Padre, e con le spalle alzate come per non sentire il grido, soggiungerà con voce di strazio soffocato: Grida, come hai gridato allora! La madre (avventandosi per separarli) ... Benissimo; sì, benissimo! E allora, sipario, sipario! Il padre (accorrendo a lui, convulso) ... Ma sì, qua, senz'altro! Sipario! Sipario! Alle grida reiterate del Capocomico, il Macchinista butterà giù il sipario, lasciando fuori, davanti alla ribalta, il Capocomico e il Padre ... Ma che bestia! Dico sipario per intendere che l'Atto deve finir così, e m'abbassano il sipario davvero! Al Padre, sollevando un lembo della tenda per rientrare nel palcoscenico: Sì, sì, benissimo! benissimo! Effetto sicuro! Bisogna finir così ... Garantisco, garantisco, per questo Primo Atto! Rientrerà col Padre ... La nostra entrata in casa di lui indicherà il Padre a dispetto di quello lì! indicherà il Figlio Il capocomico (spazientito) ... E l'illusione, più facile! Il padre (con uno scatto, alzandosi) ... E perché, scusi? Il padre ... —l'illusione d'una realtà! Il padre ... Il padre ... Ecco, appunto! Il padre ... E come sarebbe a dire? Il padre (dopo averli un po' osservati, con un pallido sorriso) ... Come, chi sono?—Sono io! Il padre ... Il padre ... Ma questo s'è già detto poco fa! Daccapo? Il padre ... Oh, ma guardate che ci vuole una bella faccia tosta! Uno che si spaccia per personaggio, venire a domandare a me, chi sono! Il padre (con dignità, ma senza alterigia) ... Già! Ma lei lo domanda a me, che sono il Direttore! il Capocomico! Ha capito? Il padre (quasi in sordina, con melliflua umiltà) ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 13)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Ebbene? E che vuol concludere con questo? Il padre ... Ah, benissimo! E dica per giunta che lei, con codesta commedia che viene a rappresentarmi qua, è più vero e reale di me! Il padre (con la massima serietà) ... Ah sì? Il padre ... Più reale di me? Il padre ... Ma si sa che può cangiare, sfido! Cangia continuamente, come quella di tutti! Il padre (con un grido) ... Me lo sa dire? Io non l'ho mai visto! Il padre ... Ma sì, questo lo so! Il padre ... Come se si vedesse ancora là in quello scrittojo e avesse fastidio della presenza di tutti quegli Attori: Se loro tutti se n'andassero! se ci lasciassero soli! La mamma lì, con quel figlio—io con quella bambina—quel ragazzo là sempre solo—e poi io con lui indicherà appena il Padre —e poi io sola, io sola ... —in quell'ombra balzerà a un tratto, come se nella visione che ha di sè, lucente in quell'ombra e viva, volesse afferrarsi ah, la mia vita! Che scene, che scene andavamo a proporgli!—Io, io lo tentavo più di tutti! Il padre ... Eh, ma mi pare, scusi, che di fatti ne abbia fin troppi, con la nostra entrata in casa di lui! Indicherà il Padre ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 14)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Ma non lo trattenga! Non se ne va! Il padre ... Ma se io che prendo il volo, signore, quando accade ciò che deve accadere—proprio per l'odio che sento per lui, proprio per non vedermelo più davanti—ebbene, se io sono ancora qua, e sopporto la sua vista e la sua compagnia—si figuri se può andarsene via lui che deve, deve restar qua veramente con questo suo bel padre, e quella madre là, senza più altri figli che lui ... Ah, ma io no! Io no! Se non me ne posso andare, resterò qua; ma le ripeto che io non rappresento nulla! Il padre (al Capocomico, fremendo) ... Non può costringermi nessuno! Il padre ... Lo mirerà un po' come soddisfatta: poi dirà, cupa: Ah! Dove, come te la sei procurata? E poiché il Giovinetto, sbigottito, sempre con gli occhi sbarrati e vani, non risponderà: Sciocco, in te, invece d'ammazzarmi, io, avrei ammazzato uno di quei due; o tutti e due: il padre e il figlio! Lo ricaccerà dietro al cipressetto da cui stava a spiare; poi prenderà la Bambina e la calerà dentro la vasca, mettendovela a giacere in modo che resti nascosta; infine, si accascerà lì, col volto tra le braccia appoggiate all'orlo della vasca ... Le par possibile che si viva davanti a uno specchio che, per di più, non contento d'agghiacciarci con l'immagine della nostra stessa espressione, ce la ridà come una smorfia irriconoscibile di noi stessi? Il padre ... Il padre (appressandosi al Figlio, violentissimo) ... Non faccio nulla! Il padre (afferrandolo per il petto, e scrollandolo) ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 15)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Per carità! Per carità! Il padre (senza lasciarlo) ... Ma se ci siete venuti! Il figlio (additando il Padre) ... Il padre (a terra, indicando pietosamente la Madre) ... S'è ferito? s'è ferito davvero? Tutti, tranne il Capocomico e il Padre, rimasto per terra presso la scaletta, saranno scomparsi dietro il fondalino abbassato, che fa da cielo, e vi resteranno un po' parlottando angosciosamente, poi, da una parte e dall'altra di esso, rientreranno in iscena gli Attori ... No! Finzione! Finzione! Il padre (levandosi e gridando tra loro) ... Lentamente, dal lato destro della tela verrà prima avanti il Figlio, seguito dalla Madre con le braccia protese verso di lui; poi dal lato sinistro il Padre ...
Storia di un'anima (pagina 3)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Io non so se ancora allora i bambinelli si tormentassero colle fasce: se così fosse stato, non mi sarebbe punto di maraviglia se anche trovassi nelle cronache che la madre di Garmario saluzzese, madonna Sandra, torturasse le membra del suo figliuolo, serrandole in una bandiera insanguinata, o che il padre di Forcone da Ivrea recasse al castello per la bisogna materna della sua moglie Ageltruda la soprasberga dell'inimico bucata e ribucata a colpi di spada: l'avo Attone da Susa legò con sacramento ai nascituri dal suo Rogerio il lembo stracciato a morsi della sozza camicia che vestiva nella torre della fame ... Messer Adalberto era primogenito, ed aveva avuto madre come l'ebbe Garmario, padre come quello di Forcone, ed avo della taglia di Atto ... Apparve la figliuola di messer Ildebrandino e della morta Adelasia, di vaga persona e di animatissimo viso, in stretta gonna oscura, cinta su da uno saccheggiale, e coperta il capo dai lati con un velo appuntato: s'avanzò salutando i convitati, e, al cenno fattole dal padre, s'assise al suo posto ... —I nemici!—ascolta la voce del vecchio Federigo:—Salvate madonna!—ed ecco ancora:—Fuoco! fuoco! La vergine, come a luogo di rifugio, si butta ai piedi dello altare, scongiurando con fiero rimorso:—O Signore, salvate mio padre! Come vi ho pregato? È il mio castigo dunque così pronto?—ed ode ancora un rumore di pugna, e uno sbattersi fragoroso di porte, e un correre affrettato su nelle stanze, e voci diverse, e tra tutte una irosissima che comandava:—Balestrate fuoco nelle finestre!—e un'altra,—Se tutto arde, che ci rimane di bottino? —Combattete!—gridava Federigo agli uomini del castello:—Giuratemi! Alla fantasia della fanciulla si presentò tutto il castello invaso da una turba di lupi e da un torrente di fuoco; e qua sotto alle scuri si sfasciavano gli usci: e qua si massacravano i servi: qua si sforzavano gli scrigni: dappertutto si portava ruina: e le fiamme divampavano più e più, alimentate dai cadaveri friggenti: e il fumo soffogava assalitori e assaliti ... Chi precipitava dalle finestre: e chi dalle finestre entrava: chi si trascinava a morire sulla soglia, per avere fiato: chi impedito nella fuga o nella corsa di conquisto da qualche ferito pregante, gli faceva somma grazia o di una stoccata o di una maledizione… Venivano, venivano i furibondi! La camera del padre era deserta: lo scalone, il corritoio, o stanzone dell'arme… ... —O Signore! la fanciulla se li immaginò al lume delle torce incendiarie nell'andito lunghissimo che conduceva alla cappella! Venivano, venivano!… Almanco le fossero già alle spalle, l'avessero già afferrata: ella, si sarebbe trascinata all'altare, chiamando la Madonna! Ma oh come invece erano lenti e terribili! E che portava quel mostro? Dio! la non vedesse! Portava una testa sanguinosa!… O padre! O Ugo!… La povera vergine, esterrefatta dall'atrocissima visione, si rinversò con abbandono ai piedi dell'altare ...
Storia di un'anima (pagina 24)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... —A guarirmi da questi spasimi vorrei viaggiare: sarei anche partito per l'Egitto, ma perchè rompere l'ordine posticcio della famiglia? Mio Dio! mio padre invecchia e mi fa compassione, mia madre, dopo tante sofferenze incomincia a star un po' benino… ... —Mio padre è a letto, non si sente bene ... —Sono in pace: ieri a sera ho baciati mia madre e mio padre ...