Libri onore
Libri su onore, con la parola onore
Decameron (pagina 175)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... ” La donna vergognosa e quasi con le lagrime sopra gli occhi rispose: “Messere, né amor che io vi porti né promessa fede mi menan qui ma il comandamento del mio marito, il quale, avuto più rispetto alle fatiche del vostro disordinato amore che al suo e mio onore, mi ci ha fatta venire; e per comandamento di lui disposta sono per questa volta a ogni vostro piacere ... ” Messere Ansaldo, se prima si maravigliava, udendo la donna molto più s'incominciò a maravigliare: e dalla liberalità di Giliberto commosso il suo fervore in compassione cominciò a cambiare e disse: “Madonna, unque a Dio non piaccia, poscia che così è come voi dite, che io sia guastatore dello onore di chi ha compassione al mio amore; e per ciò l'esser qui sarà, quanto vi piacerà, non altramenti che se mia sorella foste, e quando a grado vi sarà liberamente vi potrete partire, sì veramente che voi al vostro marito di tanta cortesia, quanta la sua è stata, quelle grazie renderete che convenevoli crederete, me sempre per lo tempo avvenire avendo per fratello e per servidore ... Il nigromante, al quale messer Ansaldo di dare il promesso premio s'apparecchiava, veduta la liberalità di Giliberto verso messer Ansaldo e quella di messer Ansaldo verso la donna, disse: “Già Dio non voglia, poi che io ho veduto Giliberto liberale del suo onore e voi del vostro amore, che io similmente non sia liberale del mio guiderdone; e per ciò, conoscendo quello a voi star bene, intendo che vostro sia ... E per ciò io, che in animo alcuna cosa dubbiosa forse avea, veggendovi per le già dette alla mischia, quella lascerò stare e una ne dirò, non mica d'uomo di poco affare ma d'un valoroso re, quello che egli cavallerescamente operasse in nulla movendo il suo onore ...
|
Il servitore di due padroni
di Carlo Goldoni (estratti)
... Ho ancor presente quel giorno, in cui per la prima fiata ebbi l'onor di conoscervi, e fu quel festivo giorno, onorevole a Voi, e alla Patria vostra, in cui la Colonia degli Arcadi, Colonia Alfea nominata, Voi dall'oblio faceste risorgere, animando i valorosi Concittadini alle frequenti adunanze d'Arcadia, e le nobili Pastorelle a renderle col dolce canto delle loro Muse più grate, onde Arno scorre più glorioso, che mai, e a Voi, che Vicecustode perpetuo siete della Colonia, rendesi il dovuto onore ... Felici i vostri figliuoli, che da Voi hanno l'esempio, l'educazione, il consiglio! Ma felicissimo Voi ancora, che prole avete della vostra virtù seguace, che rende onore a se stessa, e al Genitore ben nato ... L'allontanamento della mia Patria ha dato motivo di favoleggiare di me, non mi è lecito esporre al pubblico ciò, che vi sovverrete avervi io confidato, per giustificare qual impegno d'onore abbiami allora costretto ad alterare l'economia della mia Famiglia, cambiare il sistema della mia casa, e finalmente prendere il partito di cambiar Cielo, per migliorare fortuna ...
|
|