Libri oggi

Libri su oggi, con la parola oggi

Confessioni di un Italiano (pagina 180)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — L'ho salvato oggi di mezzo a quei furibondi che ci hanno assaltato oggi — soggiunse il prete ... Oggi, oggi vidi cosa cercavano i Turchi! ...
Decameron (pagina 60)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Furon già i frati santissimi e valenti uomini, ma quegli che oggi frati si chiamano e così vogliono esser tenuti, niuna altra cosa hanno di frate se non la cappa, né quella altressì è di frate, per ciò che, dove dagl'inventori de' frati furono ordinate strette e misere e di grossi panni e dimostratrici dell'animo, il quale le temporali cose disprezzate avea quando il corpo in così vile abito avviluppava, essi oggi le fanno larghe e doppie e lucide e di finissimi panni, e quelle in forma hanno recate leggiadra e pontificale, in tanto che paoneggiar con esse nelle chiese e nelle piazze, come con le lor robe i secolari fanno, non si vergognano ... E dove gli antichi la salute disideravan degli uomini, quegli d'oggi disiderano le femine e le ricchezze; e tutto il loro studio hanno posto e pongono in ispaventare con romori e con dipinture le menti degli sciocchi e in monstrare che con limosine i peccati si purghino e con le messe, acciò che a loro che per viltà, non per divozione, son rifuggiti a farsi frati e per non durar fatica, porti questi il pane, colui mandi il vino, quell'altro faccia la pietanza per l'anima de' lor passati ...
Decameron (pagina 113)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ora, lasciando stare molti altri suoi modi spiacevoli e rincrescevoli, avvenne un giorno che, essendosi ella in casa tornata là dove Fresco era e tutta piena di smancerie postaglisi presso a sedere, altro non facea che soffiare; laonde Fresco domandando le disse: “Cesca, che vuol dir questo che, essendo oggi festa, tu te ne se' così tosto tornata in casa?” Al quale ella tutta cascante di vezzi rispose: “Egli è il vero che io me ne sono venuta tosto, per ciò che io non credo che mai in questa terra fossero e uomini e femine tanto spiacevoli e rincrescevoli quanto sono oggi, e non ne passa per via uno che non mi spiaccia come la mala ventura; e io non credo che sia al mondo femina a cui più sia noioso il vedere gli spiacevoli che è a me, e per non vedergli così tosto me ne son venuta ... Sentendo la reina che Emilia della sua novella s'era diliberata e che a altro non restava dir che a lei, se non a colui che per privilegio aveva il dir da sezzo, così a dir cominciò: –Quantunque, leggiadre donne, oggi mi sieno da voi state tolte da due in sù delle novelle delle quali io m'avea pensato di doverne una dire, nondimeno me ne pure è una rimasa da raccontare, nella conclusion della quale si contiene un sì fatto motto, che forse non ci se n'è alcuno di tanto sentimento contato ... Dovete adunque sapere che ne' tempi passati furono nella nostra città assai belle e laudevoli usanze, delle quali oggi niuna ve n'è rimasa, mercé della avarizia che in quella con le ricchezze è cresciuta, la quale tutte l'ha discacciate ... Tralle quali n'era una cotale, che in diversi luoghi per Firenze si ragunavano insieme i gentili uomini delle contrade e facevano lor brigate di certo numero, guardando di mettervi tali che comportare potessono acconciamente le spese, e oggi l'uno, doman l'altro, e così per ordine tutti mettevan tavola, ciascuno il suo dì, a tutta la brigata; e in quella spesse volte onoravano e gentili uomini forestieri, quando ve ne capitavano, e ancora de' cittadini: e similmente si vestivano insieme almeno una volta l'anno, e insieme i dì più notabili cavalcavano per la città e talora armeggiavano, e massimamente per le feste principali o quando alcuna lieta novella di vittoria o d'altro fosse venuta nella città ... Ora avvenne un giorno che, essendo Guido partito d'Orto San Michele e venutosene per lo Corso degli Adimari infino a San Giovanni, il quale spesse volte era suo cammino, essendo arche grandi di marmo, che oggi sono in Santa Reparata, e molte altre dintorno a San Giovanni, e egli essendo tralle colonne del porfido che vi sono e quelle arche e la porta di San Giovanni, che serrata era, messer Betto con sua brigata a caval venendo su per la piazza di Santa Reparata, vedendo Guido là tra quelle sepolture, dissero: “Andiamo a dargli briga”; e spronati i cavalli, a guisa d'uno assalto sollazzevole gli furono quasi prima che egli se ne avvedesse, sopra e cominciarongli a dire: “Guido, tu rifiuti d'esser di nostra brigata; ma ecco, quando tu avrai trovato che Idio non sia, che avrai fatto?” A' quali Guido, da lor veggendosi chiuso, prestamente disse: “Signori, voi mi potete dire a casa vostra ciò che vi piace”; e posta la mano sopra una di quelle arche, che grandi erano, sì come colui che leggerissimo era, prese un salto e fusi gittato dall'altra parte, e sviluppatosi da loro se n'andò ...
Decameron (pagina 164)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Il quale, la mattina appresso levatosi, disse alla moglie: “Donna, ancora che la tua ritrosia non abbia mai sofferto che io abbia potuto avere un buon dì con teco, pur sare' io dolente quando mal t'avenisse; e per ciò, se tu crederai al mio consiglio, tu non uscirai oggi di casa”; e domandato da lei del perché, ordinatamente le contò il sogno suo ... La donna crollando il capo disse: “Chi mal ti vuol, mal ti sogna: tu ti fai molto di me pietoso ma tu sogni di me quello che tu vorresti vedere; e per certo io me ne guarderò, e oggi e sempre, di non farti né di questo né d'altro mio male mai allegro ... ” Disse allora Talano: “Io sapeva bene che tu dovevi dir così, per ciò cotal grado ha chi tigna pettina; ma credi che ti piace: io per me il dico per bene, e ancora da capo te ne consiglio che tu oggi ti stea in casa o almeno ti guardi d'andare nel nostro bosco ... ” La donna disse: “Bene, io il farò”, e poi seco stessa cominciò a dire: “Hai veduto come costui maliziosamente si crede avermi messa paura d'andare oggi al bosco nostro? là dove egli per certo dee aver data posta a qualche cattiva, e non vuole che io il vi truovi ... Oh! egli avrebbe buon manicar co' ciechi, e io sarei bene sciocca se io nol conoscessi e se io il credessi! Ma per certo e' non gli verrà fatto: e' convien pur che io vegga, se io vi dovessi star tutto dì, che mercatantia debba esser questa che egli oggi far vuole ... Ma tacendo ciascuno, impose la reina alla Lauretta che seguitasse; la qual disse: –Come costoro, savissime donne, che oggi davanti da me hanno parlato, quasi tutti da alcuna cosa già detta mossi sono stati a ragionare, così me muove la rigida vendetta, ieri raccontata da Pampinea, che fé lo scolare, a dover dire d'una assai grave a colui che la sostenne, quantunque non fosse per ciò tanto fiera ...
Giambi ed Epodi (pagina 4)
di Giosuè Carducci (estratti)

... Ma rompea superbo un canto Da l'ignudo petto ed ispido De gli adusti remator, Ch'oggi, vivono soltanto, Tizian, ne le tue tavole, Ignorati vincitor ... Ne la patria del Goldoni Dopo il dramma lacrimevole La commedia oggi si dà: De i grandi avi i padiglioni Son velari, onde una femmina Il mar d'Adria impalmerà ... Conte Carlo di Persano, Oggi a festa i bronzi rombano: Non mancate al lieto dì ... XII NOSTRI SANTI E NOSTRI MORTI A i dì mesti d'autunno il prete canta I morti in terra ed i suoi santi in ciel, E muta il suon de' bronzi, e l'are ammanta Oggi di lieto e doman d'atro vel ...
Giambi ed Epodi (pagina 7)
di Giosuè Carducci (estratti)

... XVIII PER VINCENZO CALDESI OTTO MESI DOPO LA SUA MORTE Dormi, avvolto nel tuo mantel di gloria, Dormi, Vincenzio mio: De' subdoli e de' fiacchi oggi è l'istoria E de i forti l'oblio ... XIX FESTE ED OBLII Urlate, saltate, menate gazzarra, Rompete la sbarra – del muto dover; Da ville e da borghi, da valli e pendici, Plaudite a i felici – di oggi e di ier ... Oggi i due morti sovra il monumento Co 'l teschio in mano chiamano pietà, Pregando, in nome l'un del sentimento, L'altro nel nome de l'autorità ... Sì, sì, portavo il sacco a gli zuavi E battevo le mani Ieri a' Turcòs: oggi i miei bimbi gravi Si vestono da ulani ...
Il conte di Carmagnola (pagina 4)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Un'oste intera sopra un'oste intera Oggi rovescerassi: un tanto stuolo Si vince sì, ma non s'accerchia; ei spazza Innanzi a sé gl'intoppi, e fin ch'è unito, Dovunque sia, sul suo terreno è sempre ... PERGOLA O Carmagnola, tu pensasti che oggi Il giovenil corruccio alla prudenza Prevarrebbe dei vecchi: e ti apponesti ... Ad un soldato Che già più volte avea pugnato e vinto Prima che tu vedessi una bandiera, Oggi tu il primo hai detto ... Quegli fra noi che avere oggi pensasse Altro nemico che costui, sarebbe un traditor: pensatamente il dico ... PERGOLA Io vi prometto Che oggi darem battaglia, e che di noi Non mancheravvi alcuno ... — Il giorno Ch'ei non mi volle udir, che invan pregai, Che ogni adito era chiuso, e che deriso, Solo, io partiva, e non sapea per dove, Oggi con gioia io lo rammento alfine ...
Il conte di Carmagnola (pagina 7)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... MARINO Per chi parlaste Oggi in Senato? Per la patria? I vostri Sdegni, i vostri terrori eran per lei? Chi vi rendea sì caldo? Il suo periglio, O il periglio di chi? Chi difendeste ... Per ora D'oggi si parli; non vogliam di tutta La vostra vita interrogar che un giorno ... Giunge l'annunzio oggi al Senato ... — Certo inaudito è un tal linguaggio: i Padri Nel lor Senato oggi l'udiro; e muti Si volsero a guardar donde tal voce Venia, se uno straniero oggi, un nemico Premere un seggio nel Senato ardia ... Ognuno allor pensò ch'oggi in Senato C'era un uom di soverchio, e che bisogna Porre il segreto dello Stato in salvo ...
Il conte di Carmagnola (pagina 8)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... A quale ufficio, quivi Noto vi fia: pronta è la nave; ed oggi Voi partirete ... MARINO Ma un'arra Si vuol di vostra fé: giurar dovete Per quanto è sacro, che in parole o in cenni Nulla per voi traspirerà di quanto Oggi s'è fisso ... Io prima d'oggi Non conoscea me stesso! ... Oh che segreto Oggi ho scoperto! Abbandonar nel laccio Un amico io potea! Vedergli al tergo L'assassino venir, veder lo stile Che su lui scende, e non gridar: ti guarda! Io lo potea; l'ho fatto ...
Libro proibito (pagina 9)
di Antonio Ghislanzoni (estratti)

... » Quei che così ringhiavano Al mio garretto, oggi, impinguati e tronfii Di ricchezze e poter, dall'alto irridono La nostra grulleria ... Ben io, pensando quali a me sovvennero Fondi segreti, oggi crisparsi i visceri Mi sento ancora ... Oggi, i citrulli godano Le ben compre lautezze, e prestin gli omeri Ai nuovi furbi che salir domandano L'albero di cuccagna! Alla politica Ho detto addio ... Merlo spennato, ai liberi Miei monti ricovrai; di nuovo ossigene Il polmon ritemprato, oggi dal vertice Alla bassa cloäca io guardo, e zuffolo Allegramente ... Che mi cal se chiaminsi Sella, Minghetti, Visconti o Nicòtera I rettori d'Italia? O se alla greppia Dello Stato oggi rumini l'apostata Che or fan sei mesi ancor fremea repubblica! Se il giocoliere, rimestando il bossolo, La rubra palla destramente in lattea Ciambella tramutò, non io sorprendermi Oggi potrei ...
Piccolo mondo moderno (pagina 20)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... "Sentirà oggi, Quaiotto!" "Ma sì, ridicolo, via! e spero che lo capiranno tutti! Spero che si seppellirà! Nell'interesse del partito, dico!" "Eh, per me!" disse il prete ... precisamente per la seduta d'oggi ... Voi scegliete oggi il terreno della crisi ... Voi assessori vi accordate oggi di sollevare la questione nella prima seduta di Giunta e di deliberare allora che l'istanza dei maestri sia portata in Consiglio con voto negativo ...
Stanze della gelosia
di Torquato Tasso (estratti)

... PROLOGO AI «SUPPOSITI» DI LUDOVICO ARIOSTO Non son queste le stelle, ond' aureo il cielo risplende a quei che mai non vider morte? non è questa la terra ov' ha sì vario l' imperio il sol, ch' or la rinfiora, or l' arde? E non è questo il mondo, ov' io mi vissi uom già di carne e d' ossa? Or non son io in fra le pompe di superba scena? Deh! qual pietà, qual nume onnipotente sue grazie oggi in me versa, oggi in me spiega sue meraviglie? Io che a dormir fui tratto il ferreo sonno de la morte, or gli occhi pur riapro a la luce: io spirto ignudo riedo oggi a respirar l' aure vitali, pur rivestito il fral de 'l terreo manto, e a riveder de la mia patria cara, accolto in bel teatro, il popol grato ... Ma dirò quand' io vissi; indi a voi noto fia quanto ha scorso il sol da ch' io mi scinsi de la gonna mortal, ch' oggi ho ripresa: grazie ch' a pochi il ciel largo destina ... I' son quel che cantai: "Le donne, i cavalier, l' arme e gli amori"; quel ch' ordii anco i comici bisbigli, ond' oggi è a voi promesso onesto riso ...
Storia di un'anima (pagina 16)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... —Amo Lei! Lei! Tutta la mia giornata è per Lei! Studio per Lei, di giorno: studio per Lei, di sera: penso a Lei, di notte! Penso ch'Ella deve essere felice! Ed oggi come sono felice ... —Alcune volte come mi spavento! Oh potessimo esser felici! Noi due, noi due soli, e una bambina, noi, tranquilli, indifferenti del mondo, religiosi, artisti, casti, felici! I sogni mi stancano con maliarde voluttà: oggi mi sento la testa grave ... —Quanto ho sofferto dalla sera che io ti vidi, freddolosa, triste, avvolta nello scialle ad oggi! Io ho sofferto per amore! Oh come riderebbero i miei amici! 26 febbraio ... Oggi sono felice! 2 marzo ... Leggo oggi Michelet ...
Storia di un'anima (pagina 26)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... L'ho aspettata con ansia la primavera, per lavorare quassù al tepido, all'aria dolce, ed oggi mi sento che il marzo e l'aprile vengono a spossarmi funestamente ... Era di marzo; ero convalescente, ero innamorato dei fiori e dei bambini, nel 1874, amavo amavo amavo la mia fanciulla! E mi cadevano i capegli e mi sentivo buono!—Ed oggi? Adorai la Madonna nella Pinacoteca ... Fra sei giorni devo fare il buffone (per beneficenza) alla Patriottica ed oggi voglio uccidermi in uno dei peggiori accessi di amore e di odio ... —O mio avvenire! Oggi voglio fare una visita in cimitero ...