Libri nozze
Libri su nozze, con la parola nozze
Confessioni di un Italiano (pagina 206)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Per la Pasqua del milleottocentosette si stabilirono le nozze ... Al pranzo di nozze non ci fu grande allegria; ma anco non rimasero sui piatti molti avanzi ... Alle mie nozze intervennero, ci s'intende, Donato colla moglie e i figliuoli, il Capitano colla signora Veneranda, e il cappellano di Fratta ... Egli viveva si può dire di elemosina, e per quanto Bruto lo invitasse a sedere alla mensa comune non ci fu verso di poterlo stanare dalla cucina, ove godette delle nozze coi gatti coi cani e colle guattere ...
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Decameron (pagina 187)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... ” L'abate, con tutto che egli avesse la barba grande e in abito arabesco fosse, pur dopo alquanto il raffigurò: e rassicuratosi tutto il prese per la mano e disse: “Figliuol mio, tu sii il ben tornato” e seguitò: “Tu non ti dei maravigliare della nostra paura, per ciò che in questa terra non ha uomo che non credi fermamente che tu morto sii, tanto che io ti so dire che madonna Adalieta tua moglie, vinta da' prieghi e dalle minacce de' parenti suoi e contra suo volere, è rimaritata; e questa mattina ne dee ire al nuovo marito, e le nozze e ciò che a festa bisogno fa è apparecchiato ... A cui messer Torel disse: “Avanti che di mia tornata si sappia, io intendo di veder che contenenza fia quella di mia mogliere in queste nozze; e per ciò, quantunque usanza non sia le persone religiose andare a così fatti conviti, io voglio che per amor di me voi ordiniate che noi v'andiamo ... ” L'abate rispose che volentieri; e come giorno fu fatto mandò al nuovo sposo dicendo che con un compagno voleva essere alle sue nozze; a cui il gentile uom rispose che molto gli piacea ... Fu adunque messer Torello messo a una tavola appunto rimpetto alla donna sua, la quale egli con grandissimo piacer riguardava, e nel viso gli pareva turbata di queste nozze ... Allora ella drizzatasi, essendo già le nozze tutte turbate e in parte più liete che mai per lo racquisto d'un così fatto cavaliere, pregandone egli, ogn'uomo stette cheto; per che messer Torello dal dì della sua partita infino a quel punto ciò che avvenuto gli era a tutti narrò, conchiudendo che al gentile uomo, il quale, lui morto credendo, aveva la sua donna per moglie presa, se egli essendo vivo la si ritoglieva, non doveva spiacere ... La donna e l'anella e la corona avute dal nuovo sposo quivi lasciò e quello che della coppa aveva tratto si mise e similmente la corona mandatale dal soldano: e usciti della casa dove erano, con tutta la pompa delle nozze infino alla casa di messer Torel se n'andarono; e quivi gli sconsolati amici e parenti e tutti i citadini, che quasi per un miracolo il riguardavano, con lunga e lieta festa racconsolarono ... Messer Torello, fatta delle sue care gioie parte e a colui che avute aveva le spese delle nozze e all'abate e a molti altri, e per più d'un messo significata la sua felice repatriazione al Saladino, suo amico e suo servidor ritenendosi, più anni con la sua valente donna poi visse, più cortesia usando che mai ...
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