Libri nostre
Libri su nostre, con la parola nostre
L'amore che torna (pagina 56)
di Guido da Verona (estratti)
... Cercai di abbracciarla, mi respinse; le dissi parole tenere, le ricordai molte memorie nostre, sentii nel cuore un desiderio di lacrime anch'io ... » Ecco: noi che fummo uno spirito solo, noi che inoltrammo il nostro desiderio, la nostra confidenza, le nostre voluttà, fino a comporre insieme un'unica e necessaria vita, ecco, noi dobbiamo tornare due esseri distinti e indifferenti, ridere su le nostre debolezze, considerare tutto il passato come un episodio fatalmente chiuso, e simili a due pellegrini che abbiano insieme percorso un faticoso cammino, dividerci ad un bivio, senza lacrime, senza rimpianti, per andar soli, o con altri, verso le case lontane ... » dobbiamo seppellire tutte le speranze del nostro amore, sentire a vicenda una immensa pietà delle nostre povere illusioni perdute ... — Anche tu lo sai, Germano? — E come non lo saprei, se ti amo, se ti ho amata sempre con tanto dolore! — Un'altra pausa interruppe le nostre parole; lunghe torme di visioni attraversarono la memoria evocatrice ...
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Marocco (pagina 63)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Gli domandai dunque che impressione gli avessero fatta le grandi città europee non aspettandomi peraltro di sentire grandi espressioni di meraviglia, perchè sapevo, come tutti sanno, che dei quattro o cinquecento negozianti marocchini che vanno ogni anno in Europa, la maggior parte ritornano nel loro paese più stupidamente fanatici di prima, quando non ritornano più viziosi e più birbanti; e che se tutti rimangono stupiti dello splendore delle nostre città e delle meraviglie delle nostre industrie, nessuno però ne rimane scosso nell’anima, acceso nella mente, spronato a fare, a tentare, a imitare; nessuno intimamente persuaso della inferiorità complessiva del paese proprio; e nessunissimo, poi, se anche avesse questi sentimenti s’arrischierebbe ad esprimerli, e tanto meno a cercar di diffonderli, per paura di tirarsi addosso l’accusa di mussulmano rinnegato e di nemico del suo paese ... —Che cosa avete da dire—gli domandai—delle nostre grandi città? Mi guardò fisso e rispose freddamente: —Strade grandi, belle botteghe, bei palazzi, belle officine ... Quando v’ho detto tutte le cose nelle quali credo che siate superiori a noi, che volete che vi dica di più? Volete che vi dica quello che non penso? Vi dico che le vostre strade sono più grandi delle nostre, che le vostre botteghe sono più belle, che avete delle officine che noi non abbiamo, che avete dei ricchi palazzi ... —Che! Che!—rispose quando gli parlai dei comodi delle nostre case ...
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