Libri nome

Libri su nome, con la parola nome

Confessioni di un Italiano (pagina 13)
di Ippolito Nievo (estratti)

... L'altra figliuola della Contessa, che avea nome Clara, era già zitella quando io apersi gli occhi a guardare le cose del mondo ... Era dessa la primogenita, una fanciulla bionda, pallida e mesta, come l'eroina d'una ballata o l'Ofelia di Shakespeare; pure ella non avea letto nessuna ballata e non conosceva certo l'Amleto neppur di nome ... Turco o non turco lui, a Fratta avevano battezzato me, sul dubbio che non lo avessero fatto a Venezia, e siccome la cura di sortirmi il nome fu lasciata al Piovano, così egli mi impose il nome del santo di quel giorno, che era appunto san Carlo ... Non aveva predilezioni per nessun santo del paradiso quel dabben prete, e nemmen voglia di rompersi il capo per comporre un nome di conio singolare, ed io gliene son grato perché l'esperienza mi dimostrò in seguito che san Carlo non val punto dammeno degli altri ...
Confessioni di un Italiano (pagina 39)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Soltanto il secondogenito della sua numerosa figliuolanza, a cui gli era piaciuto imporre il nome di Leopardo, gli dava qualche cagione di amarezza ... Ma come si fa ad esser docili e mansueti, con un nome simile? — Il buon decano di Cordovado s'era diportato in tale faccenda con assai poco accorgimento ... Ma nell'impossibilità di porre in opera il nome generico, lo avea supplito con quello forse più superbo e minaccioso del re degli animali, secondo Esopo ... Allora, direbbe Sterne, l'influsso bestiale del suo nome prese il disopra; e se è così, al signor Antonio dovrebbe esser costata piuttosto cara la sua passione per le bestie ...
Confessioni di un Italiano (pagina 83)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — A nome di mio nipote, l'Illustrissimo ed Eccellentissimo signor Alberto di Partistagno, barone di Dorsa, giurisdicente di Fratta, decano di San Mauro, etc ... — Signore — gli disse — ella vede bene; un impreveduto accidente ha guastato la festa di questo giorno; ma io posso assicurarla a nome di mia figlia, che mai donzella non fu così onorata da offerta alcuna, come essa dalla domanda fattale in nome dell'Eccellentissimo Partistagno ... — Ringrazio — egli disse — a nome di mio nipote la nobile sposa e tutta l'eccellentissima sua famiglia dell'onore fattogli di accettarlo per isposo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 110)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Napoleone! che razza di nome è? — chiese il Cappellano — certo costui sarà un qualche scismatico ... — Avranno fatto per imbonir noi a buttar avanti quel cognome; oppure quei gran generaloni si vergognano di dover fare una sì trista figura e hanno preso un nome finto, un nome che nessuno conosce perché la mala voce sia per lui ... Ci si sente entro l'artifizio soltanto a pronunciarlo, perché già niente è più difficile d'immaginar un nome ed un cognome che suonino naturali ... Per esempio avessero detto Giorgio Sandracca, ovverosia Giacomo Andreini, o Carlo Altoviti, tutti nomi facili e di forma consueta: non signori, sono incappati in quel Napoleone Bonaparte che fa proprio vedere la frode! Si decise adunque al castello di Fratta che il generale Bonaparte era un essere immaginario, una copertina di qualche vecchio capitano che non voleva disonorarsi in guerre disperate di vittoria, un nome vano immaginato dal Direttorio a lusinga delle orecchie italiane ... Il conte Rinaldo giunse a Venezia quando appunto la guerra napoleonica romoreggiava alle porte del Friuli e persuadeva al capitano Sandracca che il giovine general còrso non era né un essere ipotetico né un nome romanzesco inventato dal Direttorio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 169)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il nome del padre non appariva; e come ben potete figurarvi, nessuno si sognò di notare questa spiacevolissima mancanza ... Tirammo innanzi come se appunto il padre fosse una comparsa superflua nel mistero della generazione; io sapeva abbastanza i non pochi disordini della buon'anima di mia madre nell'ultimo stadio di sua vita, li compativa anche, ma né la pietà filiale né il rispetto di me medesimo e del nome paterno mi consigliavano di metterli in luce ... L'Aglaura, che avea preso il partito di aver comune con me il padre giacché aveva la madre, mi rispose in nome suo che sarebbe fatto, e che ella cercherebbe ogni modo d'averne contezza sovente, poiché anche a lei stava a cuore un sì buon papà ...
Confessioni di un Italiano (pagina 248)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Cerco i posti più arrischiati, combatto le scaramucce più audaci; ma il cielo mi vede e mi protegge, il cielo che mi darà vita bastevole a rigenerare il mio nome ... Intanto io che aveva sperato un assalto disperato e glorioso, una morte o un trionfo che compissero la redenzione del mio nome, eccomi riconfitto alla pazienza dei taciti sacrifizi e delle lunghe aspettazioni ... Seppi dappoi che aveano chiesto di me ad alcuni commilitoni, i quali avevano detto loro il nome col quale mi conoscevano, e fatta ampia testimonianza del valore dimostrato nelle fazioni montane del Tirolo e del Varesotto ... Acciocché se morissi lontano, tu abbia in quelli una prova che al tutto non fui indegno del nome che porti, e ch'io riprenderò nel sepolcro, o tornando ribenedetto fra le tue braccia ...
Confessioni di un Italiano (pagina 249)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Che altro ho io lasciato a Venezia se non il disprezzo del mio nome, e, Dio lo volesse appieno, dimenticanza? Voi solo, padre mio, e mia madre, e mia sorella, serberete memoria non disdegnosa del povero Giulio, e l'anima mia, non beata d'altro che d'amar voi, si consacra fin d'ora a rendere non iniqua la vostra bontà! ROMA, 9 febbraio 1849 Città eterna! Spettro immenso e terribile! Gloria, castigo, speranza d'Italia! Innanzi a te tacciono le ire fraterne, come dinanzi alla giustizia onnipresente ... Oggi, oggi stesso un grande nome risorse dall'obblio dei secoli; e l'Europa miscredente e contraria non avrà coraggio di ripeterlo col solito ghigno: lo spirito trabocca dalle parole, sia rispetto o paura egli vi costringerà, tutti quanti siete, a pronunciarla con labbra tremanti ... Ho ripreso il mio nome, l'onor mio! La mia famiglia la mia patria saranno contente di me, ed io godo nel vergar queste righe di sentir il dolore della ferita, e di veder la pagina imbrattarsi di sangue ... Io buttai uno sguardo verso quei giovinotti padovani che stavano in fila poco lunge da me, e alzando tranquillamente la voce: “Chieggo” soggiunsi “come unica grazia di rimanere gregario, ma di essere onorato d'una pubblica lode sotto il mio vero nome ...
La divina commedia (pagina 33)
di Dante Alighieri (estratti)

... O Ugolin de' Fantolin, sicuro è 'l nome tuo, da che più non s'aspetta chi far lo possa, tralignando, scuro ... Indi m'apparve un'altra con quell'acque giù per le gote che 'l dolor distilla quando di gran dispetto in altrui nacque, e dir: "Se tu se' sire de la villa del cui nome ne' dèi fu tanta lite, e onde ogni scïenza disfavilla, vendica te di quelle braccia ardite ch'abbracciar nostra figlia, o Pisistràto" ...
La divina commedia (pagina 41)
di Dante Alighieri (estratti)

... Nostro peccato fu ermafrodito; ma perché non servammo umana legge, seguendo come bestie l'appetito, in obbrobrio di noi, per noi si legge, quando partinci, il nome di colei che s'imbestiò ne le 'mbestiate schegge ... Or sai nostri atti e di che fummo rei: se forse a nome vuo' saper chi semo, tempo non è di dire, e non saprei ... Io mi fei al mostrato innanzi un poco, e dissi ch'al suo nome il mio disire apparecchiava grazïoso loco ... Come al nome di Tisbe aperse il ciglio Piramo in su la morte, e riguardolla, allor che 'l gelso diventò vermiglio; così, la mia durezza fatta solla, mi volsi al savio duca, udendo il nome che ne la mente sempre mi rampolla ...
Fermo e Lucia (pagina 76)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Edificò dai fondamenti la biblioteca a cui volle dare il nome di Ambrosiana, la dotò di libri, di manoscritti, di macchine, di monumenti d'arte, vi raccolse professori, e nello stesso tempo poneva cura che le reliquie della sua mensa piuttosto povera che frugale fossero diligentemente raccolte, e date ai poverelli; tutto era per lui benevolenza, e cura degli altri ... È cosa degna di maraviglia e di osservazione che il nome di un tal uomo, già ai nostri tempi, in una posterità così poco remota, sia non dirò dimenticato, ma certo non ripetuto così sovente come si fa degli uomini più illustri, che a questo nome sia appena associata una idea languida d'un merito incerto, d'una eccellenza indeterminata, che questo nome pronunziato fuori della patria di Federigo, e della società di quelli che più particolarmente si applicano alle cose nelle quali egli fu attore, o passi inavvertito, o riesca anche nuovo, e invece di risvegliare la memoria di una rara preminenza faccia nascere la curiosità di sapere che abbia fatto colui che lo portava, e che l'elogio che noi vi abbiamo unito abbia avuto bisogno di schiarimento e di prove ...
Fermo e Lucia (pagina 117)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Poco a poco però cominciò egli a ricordarsi della grida, del nome, e del negozio, delle istanze dell'oste, e dei suoi rifiuti; ma come diavolo, l'uomo nero sapeva egli appuntino quel nome e cognome che Fermo non aveva mai voluto pronunziare? E poi, come erano cangiate le cose a segno, che colui il quale doveva in quella giornata fare il legislatore, la cominciasse coi birri al fianco per andare in prigione? – Qualche mistero ci dev'essere, – disse Fermo tra sè: – e intanto se potessi con un po' di buona grazia uscire dalle mani di costoro, sarebbe meglio ... – Con questa intenzione volgendosi al notajo con un volto tra il gioviale e il furbo, gli disse: «Se non si trattasse che di dire il mio nome ... Scesa la scaletta, il notajo fece un cenno ai birri, e disse a Fermo: «abbiate pazienza, fanno il loro dovere»; e mentre gli proferiva questa bella parola, i birri afferrarono, l'uno la destra l'altro la sinistra di Fermo, e le allacciarono con certi strumenti, che (per quell'uso comune d'ingentilire le cose col nome) si chiamavano manichini, ed erano congegnati in modo che colui che gli aveva intorno ai polsi era fortemente tenuto senza che apparisse alcun segno di violenza; e il tenuto e il tenente potevano parere due amici che passeggiassero stretti per la mano ...
Garibaldi (pagina 2)
di Francesco Crispi (estratti)

... Non si perdè tempo: erano le 6 di sera, e ci trovammo in un bivio che tiene a destra la strada rotabile che conduce a Corleone e Giuliana; a sinistra un sentiero che porta al bosco di Ficuzza (questo nome vi ricorderà altre date ed altri fatti) ... Anche ivi la lotta fu calda; si passò dal ponte dell'Ammiraglio al ponte delle Teste in mezzo al saettare dei cacciatori che erano appostati ai due lati della via; ma al piano di Sant'Erasmo le truppe borboniche dovettero battere in ritirata; siamo subito corsi dietro di loro, lungo la strada che oggi porta il nome di Lincoln ... Egli si fermò sul suo cavallo, dinanzi alla via che oggi porta il suo nome e dietro all'altra che ha quello di Lincoln ...
Giambi ed Epodi (pagina 7)
di Giosuè Carducci (estratti)

... Deh non conturbi te questo ronzare Di menzogne e di vanti! No, s'anco le tue zolle attraversare Potessero i miei canti E su 'l disfatto cuor sonarti come La favolosa tromba, No, gridar non vorrei di Roma il nome Su la tua sacra tomba ... Oggi i due morti sovra il monumento Co 'l teschio in mano chiamano pietà, Pregando, in nome l'un del sentimento, L'altro nel nome de l'autorità ...
I nuovi tartufi (pagina 13)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)

... Egli ambiva lasciare nome e famiglia di fortune e di pompe superba, e il suo nome morirà con lui; egli seppellirà i suoi figli che lo conoscono, ch'egli non può ingannare, e lo disprezzano; il suo retaggio andrà disperso come un nuvolo di polvere sospinta dal vento ...
Il ponte del Paradiso (pagina 5)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Il nome, di quella bellezza, di quella grazia incantevole, doveva egli proferirlo? Non era già pronto a scoccare, sulle labbra di tutti? Animo, via, lo dicessero pur tutti con lui, senza timore di guastargli la chiusa, lo dicessero tutti a gara, quel nome grazioso, “quel nome caro ai Veneziani„ della signora ... La signora Livia Zuliani, udendo quella enumerazione di pregi femminili, e indovinando che col suo nome sarebbe andata a finire, si era fatta via via d'un bel colore vermiglio; a suo vantaggio, senza dubbio, perchè prima d'allora, diciamolo pure, con tutta la sua risoluzione di fare a mala sorte buon viso, era stata un po' verde ...
Il servitore di due padroni (pagina 6)
di Carlo Goldoni (estratti)

... (da sé) SILVIO Il vostro nome, in grazia, poss'io saperlo? FLORINDO (Non vo' scoprirmi) ... che gh'ha nome Pasqual ... FLORINDO Ma se ti ha detto di cercar le lettere del suo padrone, ti avrà dato il nome ... (da sé) FLORINDO Ebbene, che nome ti ha dato? TRUFFALDINO No me l'arrecordo ...
Intrichi d'amore (pagina 32)
di Torquato Tasso (estratti)

... fede dell'uno e dell'altro, diedi nome esser morto, e in quest'abito ho fatto esperienza che ambidoi sete fedeli e casti ... MANILIO Non dubitate, Messer Alberto, che sì come le disgrazie, così anco le grazie vengono sempre attaccate insieme; e chi sa se Camillo, riputato figlio d'Alessandro, fosse Persio vostro figlio, e si avesse cambiato quel nome della maniera che facesti voi ... Può stare che Alessandro abbia riscattato vostro figliuolo e dato nome d'esser suo figlio proprio, e che Cornelia per la longhezza del tempo non l'abbia riconosciuto ... Ma che voce è quella che a punto mi ha detto il nome? Sete voi, Bianchetta? Come lo sapete? Che fate qui? BIANCHETTA Son io ... Hermando per non farsi conoscere si mutò nome, chiamandosi Alonso, e chiamò la moglie Isabella, la qual partorita Ersilia si morì ...
L'Olimpia (pagina 19)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... Non pigliarlo, figlio, ad ingiuria ma a soverchia affezion che portava al nome tuo: quella m'appannò gli occhi e quella sola mi fe' ricevere altri in tuo nome ...
L'amore che torna (pagina 54)
di Guido da Verona (estratti)

... Non certo la paura m'impediva di abbandonarmi pienamente allo scaltro avventuriero, ma la servile bassezza delle imprese che i suoi bei sofismi velavano a mala pena; non la paura del danno, ma la salvaguardia legittima che dovevo al mio nome; non l'incapacità infine di vincere la mia coscienza, ma lo sdegno quasi atavico per tutte le ineleganze, anche morali ... Ma v'era infatti un'altra, un'ultima possibilità, la quale aveva un nome, un nome pallido, abbandonato, lontano, che faceva male all'anima come la memoria d'una cosa morta, un nome cosparso di cenere, fasciato d'oblio, confuso nella lontananza: — Edoarda ...
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 4)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)

... di Diana (oggi detto l'andare in corso), cosa certo nel nome diversa da quella antica impietà; ma s'ella sia di natura differente o no, e come si debba giudicare che sia, o simile, o dissimile, s'intenderà nel procedere ... Non saranno pochi se andiamo insino alla chiesa che si è cominciata alla Vergine madre di Dio, a cui si è dato il nome di santa Maria de' miracoli; però che ci si fa più d'un miglio ... ] e così usano di fare le streghe del nostro tempo; quando si dice che son portate al giuoco di Diana, guastano i fanciullini nati di poco che piangono nelle culle, di poi gli soccorrono col rimedio; le quali cose mi pare che abbiano avuto origine da queste, e che eziandio il nome loro sia derivato da quelle, conciossiachè le donne che fanno tal eccesso, appresso di noi, e per tutto abbiano avuto il nome di strega ...
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 5)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)

... ] ma nota questa altra fraude, che lo ingannò anco maggiormente: non volse usare seco sotto nome di stupro, o d'adulterio, ma finse di fare matrimonio ... Così anco sotto nome della luna, che senza dubbio alcuno era Diana diceano Endimione essersi ghiaciuto seco ... Similmente accenna Firmico, Ippolito avere avuto a far seco sotto nome di Diana, chè pensava aversi a referire a questo, così anco il nome di Virbio ...
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 10)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)

... Nel tempo che Diana era adorata dalle genti, e che il suo nome era chiaro e famoso per tutto 'l mondo, era cosa gloriosa l'essere annumerato fra le compagnie di Diana, le quali avvenga che fussino dette vergini, nondimeno erano chiamate anco Ninfe, e piaceva loro il nome di sposa, ma più l'effetto, benchè non cercasseno con debite cerimonie di essere spose legittime: perchè fra loro v'era frequenza di stupri e di adulterj: donde è quella meretrice tante volte replicata ne' versi d'Omero, mentre che favoleggiavano una compagna, ovvero una Ninfa di Diana (Napea, Oreade, o Driade ch'elle fusseno) avere auto a fare con quei falsi o Dei, o Eroi che gli chiamassero, benchè fusse tenuto dai Gentili, confermato dal comun parere del volgo, le Ninfe del mare, e de' fiumi esser inclinate agli amori, come tu troverai spesso di Cirene, Leucotoe, Cimodocea, e dell'altre false Dee de' fiumi e del mare ... Imperocchè nè qui c'interviene Diana, o si crede Dea de' pagani, nè si veggono cose simili a quelle che danna il concilio in quella regione; e pure nondimeno qui si fanno di molte cose, che non si legge mai essere state fatte quivi, comuni solamente con l'altre superstizioni de' Gentili, e con gli inganni de' falsi demonj negli unguenti dannosi, nel sangue innocente de' fanciulli, nel circolo, negli incantesimi, e in molti malefizj, circa l'andar col corpo per la regione dell'aria: e chi negasse questo moto per l'aria sopra umano non potersi fare dal demonio, cascherebbe, come io stimo, nel nome d'eretico, perchè come scrisse in quel libro sacro Usitide, uomo santissimo, non è potenza nissuna in terra che si compari a quella del demonio ... Forse un uomo che ha nome così? STR ... Mi maraviglio che il demonio il quale, ha in odio tutti gli uomini, si ponesse questo nome di cristiano! FR ... Ti maravigli che s'abbi posto questo nome che abbiamo avuto dai Gentili, trasfigurandosi ancora nell'angelo ...
La trovatella di Milano (pagina 7)
di Carolina Invernizio (estratti)

... Il nome del marchese Diego gli corse sulla bocca e lo ripetè più volte con una specie di delirio ... —Non ho affatto la volontà di scherzare, credetelo; vi ho detto il mio nome, che voi dovete conoscere ... —Ebbene, sì, conosco questo nome e la persona che lo porta—replicò con impeto Maria—ma voi… non so chi siete… —Perchè mentire? Sapete bene che nessun altro all'infuori di me porta un tal nome; il marchese Diego deve avervelo detto per farvi sua complice nella trama, che doveva perdermi nell'anima della contessina Adriana… Maria credeva diventar pazza: davanti agli occhi le passavano dei bagliori sinistri e slanciandosi verso il giovane, gli strinse il braccio con violenza, esclamando: —Signore, cessate ve ne prego una così orribile commedia o non rispondo più di me stessa: il marchese Diego non lo conosco, ve lo giuro, mi pare bensì di averlo sentito nominare… ma non comprendo… ciò che vogliate dire… Eravi tanta sincerità nell'accento straziante della bella ...
La trovatella di Milano (pagina 16)
di Carolina Invernizio (estratti)

... Io non avrò altro nome che quello datomi da mia madre adottiva, io non sarò che sua figlia! Così dicendo s'inginocchiò su di uno sgabello, dinanzi alla popolana, le appoggiò la testa sul seno ... Ed io porto il nome di quel morto glorioso, e di mia madre adottiva ... —Io non voglio che te, madre mia—replicò—oh! chiamami sempre col dolce nome di figlia ... Per ogni peccato misericordia, e ricordate che basta talvolta una lacrima sincera di pentimento a scontare una vita d'iniquità… E suo padre piangeva ai suoi piedi, supplicava di perdonarlo? Adriana non resistette, le sue labbra serrate si apersero a mezzo ed un nome ne sfuggi ...
La via del rifugio (pagina 4)
di Guido Gozzano (estratti)

... Carlotta! Nome non fine, ma dolce! Che come l'essenze risusciti le diligenze, lo scialle, la crinoline ... “Scrivi? Bruci? Miei versi? I sillabari? Il nome dell'Amata e dell'Asilo!” (nel Vecchio riconobbi il mio profilo) “Lettere? Buste? Annunzi funerari? Un nome, un nome! Quello della Mamma!” E caddi singhiozzando sulli alari ...
La vita comincia domani (pagina 27)
di Guido da Verona (estratti)

... » Egli da prima cominciò a pensarne il solo nome, poi vide la forma della cassa di legno, infine si rese conto che c'era un morto, una lunga forma stecchita, trasudante un lezzo nauseabondo, che bisognava stendere là dentro, nella cassa di legno, nella bara ... Ma ora gli sembrò inconsueto, strano, fin questo nome di cadavere; gli parve per la prima volta che morire volesse dire qualcosa più che rimanere immobili e freddi ... Egli si provò a profferire il suo nome; non lo disse, ma gli parve di averlo detto: «Giorgio» ... Questo nome era stato una cosa enorme nella vastità interiore del suo mondo; ma ora pareva un nome strano, stridente, una parola quasi anormale, vuota come una caverna ...
La vita comincia domani (pagina 50)
di Guido da Verona (estratti)

... — domandò improvvisamente al Rosales; — come ha detto? qual'è il suo nome? ... Egli non ascoltò più oltre; qualcosa di dolce, di soverchiante, gli commosse il cuore, come se da quel nome si partisse una infinita soavità e la donna chiamata con tal nome fosse un'ombra lontana, imprecisabile, di quell'amante che amava ... Egli non contava affatto le pulsazioni dell'arteria, ma provava una strana dolcezza nel toccare quel polso accelerato e fioco, nel guardare quella miserrima fanciulla, che aveva il nome d'un'altra, il nome ch'egli portava in sè ...
La vita comincia domani (pagina 53)
di Guido da Verona (estratti)

... Il suo nome volò da ogni bocca: — «Viva Andrea Ferento!» Lontano, alto, per l'aria libera, il suo nome cantò: — «Viva Andrea Ferento!» E volando e cantando inebbriava il cuore dei giovani, perch'era un nome di ribelle anch'esso, e lo portava un uomo ch'era giovine ancora, che aveva sempre insegnato a vivere combattendo, a cercare i pericoli delle più dure battaglie, generoso alfiere d'una insegna di libertà ... Io stesso, che non volli patire il giogo di nessuna obbedienza, debbo anche dirvi che la vera libertà consiste nel non essere il gregario di nessuna sopraffazione! Allora centinaia di braccia si protesero a lui, quasi cercassero di sollevarlo, mentre il suo nome squillava per l'aria, limpido e risvegliante come una diana ...
La vita comincia domani (pagina 64)
di Guido da Verona (estratti)

... Questo potente camminava tra loro senza guardia nè partigiano, e passava in mezzo ai clamori diretti contro il suo nome, senza corrugare la fronte ... Il suo nome, più veloce di lui, lo precedeva nel tumulto; una curiosità malsana invadeva l'ammutinamento; era un accorrere da ogni parte verso l'uomo che si faceva strada ... Per il vasto rettangolo della piazza crescevan lo strepito ed il clamore; ma già il nome di Andrea Ferento era la più alta parola che dominasse il tumulto ... Si produsse in quella moltitudine un movimento oscillante, simile al flusso ed al riflusso d'una marea, — poi le grida inveirono contro il cielo, facendo risuonare il nome del Ferento, come se dalla turba erompesse la gioia selvaggia e paurosa di tener quella preda ...
La vita comincia domani (pagina 65)
di Guido da Verona (estratti)

... Ancor lontana, egli udì la voce nota, la fresca voce della gioventù che lo amava, che irrompeva correndo nell'opaca moltitudine avversaria, portando il suo nome come un vessillo e facendolo battere nel cielo con una forza che lo inebbriava ... Dietro lui, nella piazza turbolenta, scherani contro scherani s'azzuffavano da ogni parte; squilli di tromba echeggiavano ad intervalli sopra l'urlare della mischia, ed ancora una volta, nella storia di tutte le grandi e piccole discordie, ci si batteva per un nome, tra partigiani e partigiani, poichè non muta nei tempi la sorte delle umane moltitudini: l'odio è fra condottieri, ed esse debbono insanguinarsi per la vittoria di uno solo ... Il giudice si chiamava Leonardo Niscemi, chiarissimo nome d'una famiglia catanese che aveva dato all'Italia buon numero di valorosi giureconsulti ...
Le Grazie
di Ugo Foscolo (estratti)

... Spiran soave odor, ma non di mirra Non delle rose di Cirene odore, Inclite rose! Ma cotal fragranza Mandano pari all'armonia che diede D'Orfeo la Lira, allor che al sacro capo Dalle baccanti di Bistonia infissa Venne nell'alto Egeo spinta dai monti, E un'armonia suonò tutto quel mare, E l'isole l'udiano e il continente, Sebben nè vate mai nè arguta corda Di Lidia cantatrice a quel fatale Suono die' legge e nome ... Al nome vostro, o Dive, Io mi veggio dintorno errar l'incenso Qual si spandea su l'are agl'inni arcani D'Anfione: presente odo il nitrito De' destrieri dircei; benchè Ippocrene Li dissetasse, e li pascea dell'aure Eolo, e prenunzia un'aquila volava E de' suoi freni li adornava il Sole Pur que' vaganti Pindaro contenne Presso Orcomeno ed adorò le Grazie: E delle Grazie al nome, un Lazio carme Vien sonando imenei dall'isoletta Di Sirmione per l'argenteo Garda Fremente con altera onda marina Da che le nozze di Peleo cantate Nella reggia del mar, l'aureo Catullo Al suo Garda cantò ... Una diva correa lungo il creato Ad agitarlo, e di Natura avea L'austero nome; fra' celesti or gode Di cento troni; e con più nomi ed are Le dan rito i mortali, e più le giova L'inno che bella Citerea la invoca ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 13)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... RE Qual è il vostro nome? NOTARO Io mi addimando Cerfoglio de' Viluppi, per servirla sempre ... RE Bel nome avete certo e anche il cognome può passare; ma vi starebbe meglio al parer mio nome Sier Imbroglio, poiché imbrogliate così bene il mondo ... Al nome del buon cominciamento, e sia in bene; vedendo e conoscendo io Bertoldo figliuolo del quondam Bertolazzo, del già Bertuzzo, di Bertin, di Bertolin da Bertagnana, che tutti noi mortali siamo proprio come tante vessiche gonfie che ogni picciola pontura le manda a spasso, e che come l'uomo giunge agli settant'anni, come oramai io mi ritrovo, si può dire che sia sulle ventitre ore e che non possa stare a battere le ventiquattro, e poi buona notte ...
Marocco (pagina 43)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... » La tradizione spiega in vario modo l’origine di quel nome ... Scavando per le fondamenta si sarebbe trovata nella terra una grande scure (che si chiama in arabo Fez) del peso di sessanta libbre, e questa avrebbe dato il nome alla città ... Lo stesso Edris, dice un’altra leggenda, lavorava alle fondamenta in mezzo ai suoi operai, i quali, in segno di gratitudine, gli offrirono una scure d’oro e d’argento, ed egli volle perpetuare nel nome della nuova città la memoria di quell’omaggio ... Secondo un altro racconto, il segretario d’Edris avrebbe domandato un giorno al suo Signore qual nome egli intendesse di porre alla città ... —Il nome, rispose il principe, della prima persona che incontreremo ... —Passò un uomo, lo interrogarono, rispose che si chiamava Farès; ma essendo balbuziente, pronunziò invece di Farès, Fez, e il principe ritenne questo nome ... Altri dice che si chiamava Zef una grande città posta sul Fiume delle perle, la quale esistette mille e ottocento anni e fu distrutta prima che l’Islam risplendesse sulla terra; ed Edris impose alla sua metropoli il nome rovesciato della città distrutta ...
Nel sogno (pagina 4)
di era (estratti)

... Esse non conobbero neppure il nome dei peccati, neppure la parola peccato ... Ecco la novella! In una di queste ore d'estasi, mentre fremevano per l'aria i pollini divelti dai rododendri in fiore, egli tuffò le mani negli aromi sparsi, e, imponendole sul capo delle gemelle, mormorò nel colmo dell'ardore, quasi improvvisando:—Ti segno col segno della croce, ti confermo col crisma della salute, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ... Sorrisero esse, e dissero: —Padre, quanto ci ami! Crescendo l'età, crescendo le domande e le risposte, e sviluppandosi in ognuna delle gemelle una personalità propria e distinta, un sol nome per entrambe non bastò più, e quasi senza accorgersene, senza un ragionamento voluto, egli incominciò a chiamare la prima Mària; restando alla seconda, per una impercettibile gradazione di tenerezza, il nome intatto di Maria ... Non conoscendo nessun motivo musicale, ignorando anche che cosa volesse al giusto dir musica, modulava in cento toni diversi il suo nome e quello della sorella, onde la valle echeggiava a lungo dei due nomi: Mària, Maria! Mària, Maria! che si ripercotevano sulle montagne circostanti con una cadenza strana di canzone selvaggia ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 21)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Essa ha trovato apposta per lui il nome tondo di Taddeo, perchè le pare d'indicar meglio e di riassumere meglio con questo nome la bontà e la dottrina balorda di suo fratello scienziato ... Con questi incoraggiamenti e coll'aiuto della necrologia stampata in onore dello zio prete, a furia di pestar nel calamaio colla penna, riuscì anche a Taddeo di mettere insieme trent'otto righe di belle parole non prive d'un certo suono, colla solita citazione del Foscolo: «Sol chi non lascia eredità d'affetti… Cominciava così:» Davanti a questa bara che racchiude i resti mortali del nostro compianto collega ed amico, la voce vien meno e altro non resta che di pronunciare un mesto addio a nome di quell'Istituto di cui egli fu gloria e ornamento… E finiva coll'epifonema:—Salve, spirito eletto! tu hai finito di soffrire in questa dolorosa battaglia della vita… ... Non poteva quel benedetto Presidente incaricare qualche altro di questa faccenda? C'è della gente che va così volentieri ai funerali e par fatta apposta per accompagnare i defunti illustri, per far dei discorsi, per mettersi in vista come lampadari! C'è chi non manca mai al séguito d'un morto di talento, e ci tiene anzi a far sapere che c'è, a far mettere il nome sul giornale ...
Rinaldo (pagina 9)
di Torquato Tasso (estratti)

... Garba intanto il re, ch'è Sobrin detto, e d'Arzila il signore, il crudo Atlante, de' Mori scudo son: quegli perfetto cavalier, questi orribile gigante; fra' paladin d'Orlando il giovanetto null'è che più in valor si pregi e vante, sì ch'al suo nome il campo avverso trema; né meno Atlante e 'l buon Sobrin n'han tema ... 38 Sotto i vaghi ritratti in lettre d'oro la patria, il nome e 'l sangue è dichiarato, e quando dee de le bellezze loro la terra adorna far cortese fato; ma fra quante seran, sono o pur foro donne giamai di vago aspetto e grato, una che sotto avea Clarice scritto ha 'l cor del mio signore arso e trafitto ... 40 Tôrre ei l'imagin volse che sospesa era presso l'altar gemmato e sacro, ove in chiaro cristal lampade accesa fêa lume di Ciprigna al simulacro; ma fu sua cura in ciò fallace resa dal mirabil saper del morto Anacro, che così nome avea quel negromante, Zoroastro novel, novello Atlante ... 46 Io tai condizioni ho già proposto in nome di Francardo al magno Carlo, né gli ho tenuto il rimanente ascosto: che s'ei ricusarà di sodisfarlo, ha l'invitto mio sir tra sé disposto di congiungersi a' Mori, e di spogliarlo di quanto tiene, e poi Clarice tôrsi, mal grado di ciascun che voglia opporsi ...
Rinaldo (pagina 18)
di Torquato Tasso (estratti)

... E tu dimmi anco, degno estran guerriero, c'hai le man forti quai le brame ardite, tuo nome e sangue, ond'io conosca aperto cavalier di tal pregio e di tal merto ... — 67 Rinaldo allor: — Non già sostiene, o sire, tanto cognoscitor mio basso stato, né senz'alto rossor ti potrei dire mio nome, tra guerrier nulla pregiato ... 75 Ma prima ei tenta ben di ritenere i due guerrier per breve spazio almeno, e di Rinaldo ancor tenta sapere la patria, il nome e 'l rimanente a pieno ...
Rinaldo (pagina 22)
di Torquato Tasso (estratti)

... Io che per nome Euridice son detta, al degno grado fui poco anzi eletta ... — Qui tacque alquanto, indi il parlar seguio, e de l'altre la stirpe e 'l nome disse ... Canto ottavo 1 Già svegliata l'Aurora al dolce canto de' lascivetti augei vaga sorgea, e con le rosee mani il fosco manto de la notte squarciava e dissolvea; i suoi tesori vagheggiando intanto, l'aria, l'acqua, il terren lieto ridea, e giù versava dal bel volto il cielo, formato in perle, il matutino gielo; 2 quando i guerrier, lasciato il pigro letto, vestir le membra di lucente acciaro, e 'n compagnia del nobil drappelletto a rimirar quei bei ritratti andaro, ché brama ognun di lor che gli sia detto di quelli eroi futuri il nome chiaro; de' quai, ciò ch'ebbe Alba di dire in uso, di bocca in bocca poi s'era diffuso ...
Stanze della gelosia (pagina 2)
di Torquato Tasso (estratti)

... Forse, s' or vergar carte e oprare inchiostro mi si desse, alcun neo le purgherei, se ben che non precetti imaginati seguì mia Musa, ma gl' interi e saldi; e s' ivi errò, qual' uom spira e non erra? Or questa, ch' io vivendo, a 'l primo Alfonso composi e posi in sontüosa scena, e i Suppositi ha nome, invitto sire, sacran novellamente a 'l vostro nome devoti questi spiriti sublimi, onde qui s' orna l' Academia vostra ... INTERMEDI AD UNA RAPPRESENTAZIONE DI CESARE D'ESTE CON VIRGINIA DE' MEDICI 1586 COMPARSA PRIMA VIRGINIA Virgine fui, ma pur Virginia io sono; e chi si colse il bel virgineo fiore lasciommi il nome, a ciò che il dolce suono rimbombi intorno, e così volle Amore; e s' altro nome acquisto or nova sposa, io già non perdo il virginale onore; ma come odora più rosa per rosa, l' una vita per l' altra è più gioiosa ... E passa la sua gloria e queste e quelle, ed io co' 'l tempo ho scorno, mentre l' un nome e l' altro or vola intorno ...
Storia di un'anima (pagina 25)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Che scopo avrà la mia vita se anche questo sogno è perduto? Lavoravo, lavoravo, lavoravo, perchè il mio nome giungesse a te come un nome onorato e stimato… ... Ed ora? Il nome? il nome? Per un matrimonio, che accontenti le ciarle del mondo, bastano i denari di mio padre! Chi sa ch'io fui casto, tormentato, poeta e gentile? Chi lo sa? Perchè non mi sono dato alle femmine?—Mio Dio! tu sei in alto, più in alto di me e di Lidia e tu vedi e mi premii così! L'obblio! E perchè non la morte, se mi cadono tutti i sogni di sette od otto anni? 4 gennaio ...
Storia di un'anima (pagina 32)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... E come hai nome? —Guido ... E qui, alla risposta di quel biondino, ecco il bisbiglio tra voi due: —Sai, sposuccio mio, Guido è un nome gentile di maschietto… ... Ho già lo studio avviato, i clienti, il nome, sicuro ... —Al mio primogenito babbo vuole si dia il suo nome ... Guido è un bel nome, e se è bello, se piace a me, se deve piacere a te… ... Lei come c'entra?… (Non risponde?…) Oh non risponderò più io, quando mi chiamerà: ed è lui che mi chiama! Ma voglio dire, sì, si: se suo papà non vuole il nome di Guido, la mia mamma è più buona, e desidererebbe che il suo nome di Bice… ...