Libri natura
Libri su natura, con la parola natura
Confessioni di un Italiano (pagina 221)
di Ippolito Nievo (estratti)
... comanda alla natura sforzi incredibili ... E chi vi dice che la provvida natura non la salvi raccogliendola nel suo grembo? ... Le tenebre la solitudine sono il sepolcro; entriamo coraggiosamente nel gran regno delle ombre; vivi o morti, soli dobbiamo restare; dunque non pensiamo ad altro che ad addolcire agli amici il dolore della partenza! Io non sono un medico che crede aver sviscerato tutti i segreti della natura per aver veduto palpitare qualche nervo sotto il coltello anatomico: v'è qualche cosa in noi che sfugge all'esame del notomista e che appartiene ad una ragione superiore perché colla nostra non siamo in grado di capirla ... Perché l'uomo fornito di ragione non deve piegarsi ad atto alcuno che non sia ragionevole; perché non era né poteva esser certo che la morte mia sarebbe stata giusta ed utile a me od agli altri; mentre la vita invece poteva esserlo in qualche maniera, e deferiva alla natura una sentenza ch'io non mi sentiva in grado di pronunciare ... La natura ci dà la vita indi ce la toglie; siete voi tanto sapiente da comprendere e giudicare le leggi di natura? Riformatele mutatele giudicatele a vostro talento! ... Se la natura mi comanda ch'io viva, sorga ella dunque e m'ispiri il modo di ripararlo! ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 222)
di Ippolito Nievo (estratti)
... sapete che la natura non lo preclude ... E cos'è dunque questo odio forsennato della luce, questo spavento di me stesso, questo desiderio infinito d'obblio e di riposo che tutto mi occupa? Non son forse altrettanti richiami con cui la natura mi invita a sé, al suo grembo misterioso pieno di misteri, di pace, e fors'anco di speranza? ... Se la natura, che voi pazzamente affermate complice del vostro delirio, un unico mezzo di riparazione vi offerisse, quello di imitarla nella virtù nella rassegnazione, quello di vivere per farvi il più che è possibile simile a lei, e confondervi ad essa quando la natura stessa vi inviti a quelle che voi chiamate dubbiose e arcane speranze? Oh Carlo! pensateci altamente ... Adesso non vi rendo molte speranze, ma sibbene quelle che la provvida natura ci consente sempre, finch'ella non arresta, forse provvida del pari, l'arcano movimento della vita ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 255)
di Ippolito Nievo (estratti)
... La vita è quale ce la fa l'indole nostra, vale a dire natura ed educazione; come fatto fisico è necessità; come fatto morale, ministero di giustizia ... S'inspirino a quell'esemplare dell'umanità trionfante, e troveranno quella pace che la natura promette ad ogni sua particella ben collocata ... Oh se fosse fallace questa mia sicurezza, la natura si piacerebbe a schernire a contraddire se stessa! Non posso crederlo; perché in tutto l'universo non ho trovato ancora né un principio che sfreddi e riscaldi né una verità che neghi ed affermi ...
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La divina commedia (pagina 7)
di Dante Alighieri (estratti)
... Puossi far forza ne la deïtade,
col cor negando e bestemmiando quella,
e spregiando natura e sua bontade;
e però lo minor giron suggella
del segno suo e Soddoma e Caorsa
e chi, spregiando Dio col cor, favella ... Questo modo di retro par ch'incida
pur lo vinco d'amor che fa natura;
onde nel cerchio secondo s'annida
ipocresia, lusinghe e chi affattura,
falsità, ladroneccio e simonia,
ruffian, baratti e simile lordura ... Per l'altro modo quell'amor s'oblia
che fa natura, e quel ch'è poi aggiunto,
di che la fede spezïal si cria;
onde nel cerchio minore, ov'è 'l punto
de l'universo in su che Dite siede,
qualunque trade in etterno è consunto" ... "Filosofia", mi disse, "a chi la 'ntende,
nota, non pure in una sola parte,
come natura lo suo corso prende
dal divino 'ntelletto e da sua arte;
e se tu ben la tua Fisica note,
tu troverai, non dopo molte carte,
che l'arte vostra quella, quanto pote,
segue, come 'l maestro fa 'l discente;
sì che vostr'arte a Dio quasi è nepote ... Da queste due, se tu ti rechi a mente
lo Genesì dal principio, convene
prender sua vita e avanzar la gente;
e perché l'usuriere altra via tene,
per sé natura e per ...
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La divina commedia (pagina 40)
di Dante Alighieri (estratti)
... Or si spiega, figliuolo, or si distende
la virtù ch'è dal cor del generante,
dove natura a tutte membra intende ... Apri a la verità che viene il petto;
e sappi che, sì tosto come al feto
l'articular del cerebro è perfetto,
lo motor primo a lui si volge lieto
sovra tant'arte di natura, e spira
spirito novo, di vertù repleto,
che ciò che trova attivo quivi, tira
in sua sustanzia, e fassi un'alma sola,
che vive e sente e sé in sé rigira ...
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La divina commedia (pagina 48)
di Dante Alighieri (estratti)
... Per la natura lieta onde deriva,
la virtù mista per lo corpo luce
come letizia per pupilla viva ... Se disïassimo esser più superne,
foran discordi li nostri disiri
dal voler di colui che qui ne cerne;
che vedrai non capere in questi giri,
s'essere in carità è qui necesse,
e se la sua natura ben rimiri ... E 'n la sua volontade è nostra pace:
ell'è quel mare al qual tutto si move
ciò ch'ella crïa o che natura face" ... Dice che l'alma a la sua stella riede,
credendo quella quindi esser decisa
quando natura per forma la diede;
e forse sua sentenza è d'altra guisa
che la voce non suona, ed esser puote
con intenzion da non esser derisa ...
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La divina commedia (pagina 50)
di Dante Alighieri (estratti)
... E prima ch'io a l'ovra fossi attento,
una natura in Cristo esser, non piùe,
credea, e di tal fede era contento;
ma 'l benedetto Agapito, che fue
sommo pastore, a la fede sincera
mi dirizzò con le parole sue ... Per non soffrire a la virtù che vole
freno a suo prode, quell'uom che non nacque,
dannando sé, dannò tutta sua prole;
onde l'umana specie inferma giacque
giù per secoli molti in grande errore,
fin ch'al Verbo di Dio discender piacque
u' la natura, che dal suo fattore
s'era allungata, unì a sé in persona
con l'atto sol del suo etterno amore ... Or drizza il viso a quel ch'or si ragiona:
questa natura al suo fattore unita,
qual fu creata, fu sincera e buona;
ma per sé stessa pur fu ella sbandita
di paradiso, però che si torse
da via di verità e da sua vita ... La pena dunque che la croce porse
s'a la natura assunta si misura,
nulla già mai sì giustamente morse;
e così nulla fu di tanta ingiura,
guardando a la persona che sofferse,
in che era contratta tal natura ...
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La divina commedia (pagina 51)
di Dante Alighieri (estratti)
... Vostra natura, quando peccò tota
nel seme suo, da queste dignitadi,
come di paradiso, fu remota;
né ricovrar potiensi, se tu badi
ben sottilmente, per alcuna via,
sanza passar per un di questi guadi:
o che Dio solo per sua cortesia
dimesso avesse, o che l'uom per sé isso
avesse sodisfatto a sua follia ... La sua natura, che di larga parca
discese, avria mestier di tal milizia
che non curasse di mettere in arca" ... E io: "Non già; ché impossibil veggio
che la natura, in quel ch'è uopo, stanchi" ... La circular natura, ch'è suggello
a la cera mortal, fa ben sua arte,
ma non distingue l'un da l'altro ostello ...
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Il benefattore (pagina 15)
di Luigi Capuana (estratti)
... E tutti e due, maschio e femina, non capiranno, per un bel pezzo, che non si tratta di loro, personalmente, ma della specie; che dovranno liberarsi, alla fine, dal capriccio, dall'accidente che è nell'individuo e nelle forze brute della Natura, e attuare la propria legge riflessivamente, cioè costringendo le forze brute a operare non a loro capriccio, per caso, ma ragionevolmente, come già cominciamo a imporre all'elettricità, che sarà tra non molto nostra schiava ... Domineddio o la Natura (è lo stesso) provvide, da principio, alla specie creando l'uomo maschio e femina insieme, al pari delle Palmelle e dei Zignemi tra gli Infusorii; e se separò poi i due sessi, li avvinse e li tiene ancora avvinti per via del senso, e anche per via del sentimento, costringendoli ad amarsi perchè procreino e continuino indefinitivamente la specie… fino a che non sarà intervenuta la scienza per ricondurre la donna a quel che è stata sempre e che sarà sempre (giacchè non può essere altro): un'incubatrice di creature umane, ma senza il concorso del maschio! Così nude e crude, queste affermazioni sembrano assurde; ma, svolte dalla sua parola dotta, feconda, quasi poetica, diventavano d'una chiarezza, e d'una efficacia irresistibile ... Quel gran chimico che ha detto che noi creeremo l'uomo coi lambicchi, ha detto una sciocchezza: lo creeremo senza il maschio, senza l'amore e il sentimento e senza gli altri inutili ammennicoli; con quella stessa forza che la natura ha adoprato e adopra per la creazione, l'elettricità; facendo selezioni, scelte ora affatto impossibili, e perfezionando le specie fino al punto in cui non sarà più quella che ora è ... Non ricorreremo però a lambicchi, a fornelli o ad altro macchinario più complicato; ci serviremo del fornello, del lambicco, dell'eccellente macchinario che la natura ha elaborato a questo scopo; della vera Magna Parens, della donna; non sapremmo inventare niente che valga a sostituirla ... Ebbi un altro lampo di speranza: —Quando facciamo violenza a una legge della natura, spessissimo i risultati, che noi vorremmo ottenere, falliscono ...
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Il colore del tempo (pagina 9)
di Federico De Roberto (estratti)
... Contre les ancìens dieux l'âme humaine aguerrie
N'attend certes plus d'eux ni fléaux ni bienfaits,
Mais n'est-ce pas un reste obscur d'idolâtrie
De maudire ou bénir des sorts bons ou mauvais?
Fra le contrarie voci del Bene e del Male il poeta ne ode ora un'altra: quella della Natura: e la Natura dice che ella è la stessa ragione, che i destini dell'universo si svolgono infallibilmente; che non avendo esso avuto principio nè dovendo aver fine, così non è stato giovane ne può invecchiare; che l'equilibrio delle leggi e la costanza delle cause gli conferiscono un ordine contro del quale il tempo non può nulla; che solamente le forme apparenti delle cose cambiano ... E la Natura non accetta dagli uomini nè voti ne sacrifizî; pregare è insultare le leggi naturali, dubitare della loro forza inevitabile ... La Natura, come diceva quel vescovo australiano del quale parlammo, non ode le preghiere: «N'attends de mes decrets ni faveurs ni caprices;
Place ta confiance en ma seule raison» ... E se questo è l'ordine che dà la Natura, il poeta lo accetta integralmente ... Quando l'anima era semplice, dice egli nella Giustizia, si slanciava verso il cielo e vi spaziava, sostenuta dall'estasi e dalla speranza; oggi la scienza ha spogliato la natura di tutte le illusioni che la facevano bella; il poeta non vede più in essa un'anima divinamente umana; e come l'orfano si rivolge alla giustizia quando non spera più nulla dalla bontà, così egli, disperando della fede, vuole interrogare la Sfinge per conoscere se almeno una legge d'equità governi l'universo ... Egli che si rassegnava personalmente al dolore, che quasi lo chiedeva pur di cooperare con la Natura impassibile, ora si commuove e si ribella all'idea del dolore altrui ... Elle informe, elle instruit: serait-ce lui qui juge?
Que dis-je! La Justice, au lieu de fuir mes pas,
N'aurait-elle qu'en moi, dans mon coeur, son refuge?
Infatti: la legge della giustizia è umana, si rivela tra gli uomini, non nella Natura ... Ma che cosa è questa coscienza? Dapprima il poeta aveva considerata la propria coscienza come uno specchio che non doveva far altro se non riflettere lo spettacolo della Natura, senza giudicarlo ...
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Il colore del tempo (pagina 10)
di Federico De Roberto (estratti)
... Allora vorrà dire che la natura, della quale è opera, avrà creato una coscienza capace di giustizia soltanto per darle il sentimento d'una ingiustizia, d'una stoltezza, d'una nefandezza nuova! E ancora: la giustizia non esiste nella natura, ma soltanto nel cuore dell'uomo; l'uomo s'accorge che l'universo è stato compito «senza virtù» e sente che il suo desiderio di virtù è stoltezza ... La conclusione dovrebbe essere pertanto che la giustizia non esiste in verun luogo, nè nella natura, nè nel cuore umano! Lo scetticismo scientifico spinge Sully Prudhomme in questa via; ma egli è anche sollecitato in contrario senso dal bisogno mistico ... Ma allora, se l'anima umana, dove ha sede la giustizia, è mandataria del gran Tutto, non potremo più dire che nel Tutto non c'è giustizia! Finchè il poeta considerava l'uomo come una particella infinitesimale dell'universo, come lo «specchio» del Nietzsche, capace semplicemente e solamente di riflettere l'universo, egli poteva dire che non c'è in quest'universo giustizia; ma dal momento che l'uomo è il rappresentante della natura, questa natura che si riassume in una coscienza capace di giustizia non si potrà più accusare d'iniquità ...
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Intrichi d'amore (pagina 20)
di Torquato Tasso (estratti)
... Che dite, Signor Flavio? FLAMINIO Ahimè! BIANCHETTA Voi sospirate? FLAMINIO Sospiro, perchè natura, facendola così bella, non la doveva far sì crudele ... BIANCHETTA E perchè? Sete voi di stucco? Voi sete pur di carne e d'ossa, così ben composta e formata dalla natura che a viva forza bisogna ch'ivi s'annidi Amor con arco e strali ... BIANCHETTA Importa, figlia mia, che non ti rendi ingrata alla natura, che ti creò bella, dotata di tante grazie, di questi tuoi doni, per esser pietosa e non crudele ... Talchè dispensa meglio questi doni di natura, e muta, muta pensiero, semplicetta che sei ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 4)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... di Diana (oggi detto l'andare in corso), cosa certo nel nome diversa da quella antica impietà; ma s'ella sia di natura differente o no, e come si debba giudicare che sia, o simile, o dissimile, s'intenderà nel procedere ... Avvenga ch'io sappia ancora solersi mandare anticamente per maledizioni, nondimeno quel che sia, e che natura ell'abbia, non lo so: e Plinio si pensa che sia favoloso quel che si trova scritto delle streghe, che mettino le lor poppe in bocca a' bambini, e dice invero non sapersi che uccello sia la strega ... Maravigliomi, vedendoti pratico ne' poeti, che tu non abbi letto come anticamente le streghe si solevano cacciare dagli usci con una mazza di spina bianca, e che sono uccelli ingordi col corpo grosso e gli occhi fissi, incavati, il becco torto, le penne macchiate di bianco, e l'ugne adunche, e che si chiamano streghe dall'orribile stridire che fanno di notte: vedi adunque che pur si trova scritto come ella si chiami, e perchè, e qual natura, e qual forma sia la sua ... Tutto intendo, ma queste streghe son forse d'un'altra sorte, e di natura diversa, perchè si dice che queste bevono il sangue de' bambini, e non che gli munghino le lor poppe in bocca; onde disse colui, [Ovidio] Volan' di notte, e i pargoletti figli
Guastano in culla a le nutrici assenti,
Gli ingordi petti empiendo e i crudi menti
Del sangue nostro tinti, e i fieri artigli ... [Ovidio]
Non ti pare egli che quei versi, tanto diversi in fra di loro, dimostrino ancora la natura diversa e contraria delle streghe? Quelli si poteva giudicare che fussino uccelli amorevoli, facendo l'uffizio della balia, e questi altri si può dire che siano molto nocevoli, che, bevuto il sangue de' fanciulli, gli facciano morire ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 12)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... Perchè dice san Tomaso non potere il demonio muovere tutta la terra, repugnando a ciò la natura, la qual vieta che si disordini e che si guasti l'ordine intero delle cose, e degli elementi ... Imperocchè ripugna alla natura del corpo umano l'essere portato con tal velocità, la qual natura sia insieme cagione di conservarlo e d'ammazzarlo ... Perocchè elle vivono, dove che sarebbe necessario che morisseno, conciossiachè l'impeto dell'aria, non mutato della natura sua, darebbe grande impedimento: se si rarificasse, facilmente si risolverebbe in fuoco; se si condensasse per il grande impeto della velocità, impedirebbe il corso; che se tu t'imaginassi che tutto l'aere si muovesse in quel modo che Aristotile s'imaginò che si muovesse il cielo, allora anco si leverebbeno contro di te, e Giovan Grammatico appresso de' Greci, e Scoto appresso de' suoi: subito opponendoti la intrinseca natura della quantità, per la quale il corpo, per quel grandissimo spazio, dove non è niente d'aria, bisogna che muova una parte di sè stesso dopo l'altra ...
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Le femmine puntigliose
di Carlo Goldoni (estratti)
... Vi è chi non può esser felice per difetto di sua natura, v'è chi non può esserlo, per difetto di volontà, poiché, cercando l'umana felicità tra i vizi, o tra i piaceri scorretti, trova in cambio di essa, le amarezze, i pericoli, le disavventure ... Si può rinunziare per meno ad una si grande felicità? Dietro a cotesta inestimabile ed eterna, pongo io quella immediatamente di sortire dalla Natura un corpo bene organizzato, una macchina ben disposta in cui l'armonia delle parti, e l'equilibrio degli umori formino un perfetto temperamento ... Non vi ha dubbio, che l'anima non sia d'un'istessa natura, di una bellezza, e perfezione medesima in tutti gli Uomini, onde la diversità degli abiti, delle inclinazioni, e delle passioni procede dalla costruzione di questa macchina, la quale fa piegar l'anima, ove, per così dire, le ruote interne la spingono ... Vero è, che la ragione fu data all'Uomo da Dio, a distinzione di tutte le create cose per reggere, e illuminare quest'anima, ma non è da desiderarsi, che la Ragione abbia da usar violenza agl'impeti della natura, e beati coloro, i quali si conducono per forza d'inclinazione a operar bene, senza la guerra delle passioni nemiche, e l'Anima, e la Ragione sedendo unite, e comandando nel cuor dell'Uomo, danno esse il moto alle membra, ai sensi, alla volontà, ai pensieri, né schiave, né tiranne del corpo, ma di lui compagne, regolatrici, ed amiche ...
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Le femmine puntigliose (pagina 2)
di Carlo Goldoni (estratti)
... Ogni regola è soggetta alle sue eccezioni; accordo ancor io, e la pratica lo dimostra, che la Natura scherzando, darà talvolta ad un Pastorello un 'immagine da Sovrano, ma per lo più si ravvisa il contrario, anzi, per meglio dire, la natura giustifica per lo più co i lineamenti del volto la nobiltà de i natali ... Sia ciò derivato per ragion dell'educazione, che a poco per volta ha regolato la macchina in virtù degli abiti virtuosi, o sia per la natura de' cibi, che hanno resa più delicata la complessione, o per la qualità degli esercizi, che quanto men faticosi tanto più rendono gentile il corpo, e avvenente, certissima cosa è, che il nascere da genitori nobili è un maggior bene ... E che dirò io della umanità, della cortesia de' gentilissimi Fiorentini? Questa è adorabile sopra tutto; questa ha colmato me pure di beneficenze, e di grazie, e se tanto si è usato meco, senza mento, e senza grado, convien dire, che benignissimi sian per natura, e a compatire, e a beneficare inclinati ...
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Le sottilissime astuzie di Bertoldo
di Giulio Cesare Croce (estratti)
... Nel tempo che il Re Alboino, Re dei Longobardi si era insignorito quasi di tutta Italia, tenendo il seggio reggale nella bella città di Verona, capitò nella sua corte un villano, chiamato per nome Bertoldo, il qual era uomo difforme e di bruttissimo aspetto; ma dove mancava la formosità della persona, suppliva la vivacità dell'ingegno: onde era molto arguto e pronto nelle risposte, e oltre l'acutezza dell'ingegno, anco era astuto, malizioso e tristo di natura ... Passò dunque Bertoldo per mezo a tutti quei signori e baroni, ch'erano innanzi al Re, senza cavarsi il cappello né fare atto alcuno di riverenza e andò di posta a sedere appresso il Re, il quale, come quello che era benigno di natura e che ancora si dilettava di facezie, s'imaginò che costui fosse qualche stravagante umore, essendo che la natura suole spesse volte infondere in simili corpi mostruosi certe doti particolari che a tutti non è così larga donatrice; onde, senza punto alterarsi, lo cominciò piacevolmente ad interrogare, dicendo: Ragionamento fra il Re e Bertoldo ... BERTOLDO La mia natura dà così ... BERTOLDO Io anderò, ma avertisci che le mosche hanno questa natura, che se bene sono cacciate via, ritornano ancora: però se tu mi farai cacciar via, io tornerò di nuovo ad insidiarti ...
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Rinaldo (pagina 3)
di Torquato Tasso (estratti)
... 34 Dunque fuggi, meschino, o in cavo e fosco luogo t'ascondi, ché d'udir già parmi rimbombar al suo corso intorno il bosco, né contra lui varran tue forze e armi: ch'io quanto a me, s'a segni il ver conosco, cagion non ho di quinci allontanarmi, per servar questa spoglia inferma e vecchia cui Natura disfar già s'apparecchia ... — 37 Allor l'antico vecchio a lui rivolto, in voci tai l'accorta lingua sciolse: — Con gran diletto, o cavaliero, ascolto il grande ardir ch'in te Natura accolse; né vidi uom mai più dal timor disciolto, da poi che 'l mio parlar non ti distolse da l'alta impresa, né tue brame estinse, ma loro infiammò più, te più sospinse ... 38 E credo che conforme abbia a l'ardire infuso in te 'l valor l'alma Natura, e che per le tue man deggia finire tosto sì perigliosa alta ventura ... Grande è il poter de' maghi oltra misura, e quasi eguale a quel de la Natura ...
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Rinaldo (pagina 21)
di Torquato Tasso (estratti)
... lieti spiegare, ed altri fior di cui null'altro luoco volle giamai l'alma Natura ornare; tra' quai con mormorar soave e roco se 'n va limpido rio serpendo al mare, pieno il bel corno di coralli e d'auro, onde Teti non ha maggior tesauro ... 63 Pausilippo quest'è, dove s'avanza natura ed ha de l'opre sue stupore, ove è di Clori la perpetua stanza, ov'ha Pomona il suo tesor maggiore; ove menan le Grazie eterna danza in compagnia di Venere e d'Amore, c'hanno l'antiquo Cipro in lui cangiato, come in più degno albergo e più pregiato ... ” 69 Pendon dopoi da le pareti belle molte imagin ritratte in tutti i lati; di sesso e volto son diverse quelle, e gli abiti tra loro han variati; né so se tai le avria già fatte Apelle, o se tai le fêsse oggi il Salviati, che coi colori e col penello audace scorno a Natura, invidia agli altri face ... 73 Vinti donzelle ne la mensa a canto s'assidono ai guerrier; vint'altre han cura di farla ricca e lieta, a pien di quanto produce grato al gusto uman natura ...
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Sodoma e Gomorra (pagina 4)
di Docteur Jaf (estratti)
... Se i romani, che avevano istituito la prostituzione legale, tolleravano con compiacenza il commercio naturale dei sessi, se ne infischiavano ancor più del commercio contro natura ... Per essi il piacere consisteva nell'atto materiale, e siccome erano per natura di temperamento ardente, d'immaginazione lubrica, di una forza erculea, non chiedevano se non godimenti reali, spesso ripetuti, largamente soddisfatti, ed mostruosamente variati ... Per ben comprendere l'incredibile abitudine di questi orrori presso i Romani, bisognerà rappresentarsi che essi chiedevano al sesso mascolino tutti i godimenti che poteva dar loro la donna, e qualche altro, più straordinario ancora, che questo sesso, destinato all'amore dalle leggi della natura, avrebbe penato molto a soddisfare ...
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Sodoma e Gomorra (pagina 8)
di Docteur Jaf (estratti)
... I concubinati, essendo per loro natura, estranei alle leggi ecclesiastiche, non dipendevano se non dal capriccio delle persone che li contraevano e che li rompevano senza tanti scrupoli ... Bisogna distinguere in questo codice primitivo della confessione, i fatti che concernono gli atti più secreti del matrimonio, quelli che toccano all'incesto, quelli che sono relativi alle corruzioni contro natura, e quelli infine che caratterizzano il delitto di bestialità ... Il peccato contro natura aveva innumerevoli varietà agli occhi del confessore, che applicava anche per esso diverse specie di penitenza ... Talvolta l'incesto associandosi al delitto contro natura, ne aggravava l'infamia ed il castigo ...
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Sodoma e Gomorra (pagina 16)
di Docteur Jaf (estratti)
... Pratiche Viziose Contro Natura (Nell'antichità) La storia del vizio contro natura nelle sue diverse manifestazioni si perde nella notte dei tempi, o almeno non se ne trovano indizii che per la pederastia, ma a partire dalla Grecia antica i poeti di quei tempi sono stati, si può dire, gli storici della concupiscenza, illuminandoci sulle alte turpitudini dei loro concittadini ... Se la semenza umana potesse fecondar la terra, nel bosco di Bologna a Parigi, sopratutto di està, che musica di vagiti si udrebbe! È là che la sera, il libertino seduto sul banco e la felattrice inginocchiata per terra, la Venere contro natura trionfa! Gli antichi per sfogar le loro brame non lasciavano neppur caste le glandole mammarie ... Vizii contro Natura Femminili 1º Tribadi, Fellatrices, ...
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Sodoma e Gomorra (pagina 22)
di Docteur Jaf (estratti)
... Vizii Contro Natura Maschili 1º Pederastia—Sodomia nell'antichità Il dottor Arrufat dice essere probabile che i primi uomini abbiano lungo tempo vissuto una vita selvaggia, sparpagliati a caso, in piccoli gruppi erranti, ancora impegnati nell'animalità, impulsivi, incapaci di riflessione; il piacere di un istante percepito vagamente in un io embrionico faceva nondimeno vibrare tutto l'essere e l'assorbiva ... Tali sarebbero le leggi che avrebbero presieduto all'esordio del vizio contro natura nel mondo; esso ha dovuto essere praticato sin dai tempi più remoti, qualche scritto nei libri sacri indiani ne fa menzione, ma nulla di preciso circa i dettagli esiste fino alle relazioni della Bibbia ... Ma fu sopratutto nella Grecia antica che il vizio contro natura fu accolto e praticato liberamente ... Tiberio, malgrado la sua caducità, si abbandonò a tutte le turpitudini del vizio contro natura ... Al principio dell'era cristiana si trovano qua e là dettagli precisi relativi alla natura di certe voluttà dette immonde dagli scrittori religiosi ...
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Sodoma e Gomorra (pagina 23)
di Docteur Jaf (estratti)
... Un poeta della stessa epoca, l'abate Gautier de Coigny, nelle sue favole, in un grazioso poemetto esclama: «Ed ecco come la natura si è messa a seguir le leggi grammaticali, accordando il maschile col maschile ed il feminile col feminile: oggi gli uomini si accoppiano cogli uomini, e le donne colle donne ... Essi hanno ricercato e praticato il coito, ma più tardi, dopo aver esaurito con la donna tutte le voluttà, si sono abbandonati quasi completamente ai rapporti del vizio contro natura ... Nuovi eccitanti si offrono allo spirito, ed il disgusto che in altri tempi avrebbe ispirato l'atto contro natura, appare come l'unico mezzo per realizzare la soddisfazione dei loro desiderii ... Le pratiche contro natura, infatti, hanno per risultato fatale un'alterazione della personalità psichica, consistente essenzialmente in una trasposizione, nel rovesciamento delle qualità caratteristiche del sesso, nell'effeminatezza per tutto dire ... In cambio la loro passione contro natura raggiunge talvolta un grado di esaltazione inaudita ...
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Stanze della gelosia (pagina 2)
di Torquato Tasso (estratti)
... Tutti convengon qui d' ogni paese quei che vivendo in pregio ebber le Muse, e l' oprar dritto che natura addita; ma quei che furo innanti a 'l cristianesmo, per non partirne mai (tal libra in lance la divina giustizia il merto e 'l danno), quei ch' adorar debitamente Dio, qui l' alme impure purgano ed infette da 'l sensüale affetto, ma da poi fian richiamate a la celeste reggia: e di questi cotai son io medesmo ... Le scïenze, figliuole de la mente, vivon soggette a le medesme leggi, che natura ha prescritte a' figli suoi: come nasce, fiorisce, invecchia e muore l' abete, il pin, la quercia ed il cipresso, così queste han sua vice ... II Sante leggi d' amore e di natura; sacro laccio, ch' ordio fede sì pura di sì bel desio; tenace nodo e forti e cari stami; soave giogo e dilettevol salma, che fai l' umana compagnia gradita, per cui regge due corpi un core, un' alma, e per cui sempre si gioisca ed ami sino a l' amara ed ultima partita; gioia, conforto e pace de la vita fugace; del mal dolce ristoro ed alto oblio; chi più di voi ne riconduce a Dio? III Divi noi siam, che nel sereno eterno fra celesti zaffiri e bei cristalli meniam perpetui balli, dove non è giammai state né verno; ed or grazia immortale, alta ventura qua giù ne tragge, in questa bella imago del teatro del mondo; dove facciamo a tondo un ballo novo e dilettoso e vago, fra tanti lumi de la notte oscura a la chiara armonia del suono alterno ... COMPARSA QUARTA
LA TESTUDINE Mentre per farvi onore il Po se 'n corre a voi con cento fiumi e 'l ciel con mille lumi, e vola a voi con mille Amori Amore, lascia Imeneo Permesso e i sacri monti, lascian seco Ippocrene nove sorelle e seggi ombrosi e foschi e tra queste isolette e questi boschi Muse, Ninfe e Sirene, cigni, usignuoli hanno le rive e i fonti; ma tarda e muta io sono a quel tenore, colpa de la natura e mio dolore ...
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Storia di un'anima (pagina 4)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Amò troppo castamente, e sacrificò all'ideale più che non sia permesso alla debole natura umana ... Più che una lotta fra vivi, fu una lotta di fantasimi creati dal desiderio e dalla volontà in cozzo, sostenuta coll'energia dell'anacoreta, voluta per forza, inasprita dalle istigazioni feroci della natura ... Il Bazzero ebbe torto di rifiutare tutte le gioie che questo mondo gli poteva dare, e di schernirle, come insulse o troppo volgari; ebbe torto di credersi più forte della natura, che è la fonte della vita e di avere quasi una superstiziosa paura di ciò che in qualche modo poteva fargli piacere ... «No, scriveva il Rousseau, la natura non mi ha creato per godere; ella ha distillato nel mio cervello il veleno di quella felicità ineffabile di cui ha messo il desiderio dentro il mio cuore ... Amiel, che suscitò recentemente in Francia un interesse assai vivo, e che offre la storia di un altro pensoso solitario, s'incontra spesso questa scoraggiante compiacenza di voler essere infelice quasi a dispetto della natura ...
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Storia di un'anima (pagina 37)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Natura umana! Venne il Petrarca:—La bellezza terrena sublima le anime nobili all'amore perfetto della bellezza celeste—e, così strimpellando, cantò, cantò, cantò: ma poteva anche lasciare qualche ninnananna (giacchè ha addormito i lettori) per addormire anche i suoi figliolini, lui… ... Natura, natura umana! Siamo di creta: gli è il guaio: e se nella nostra creta si fa uno screpolo, chi vi fa capolino? La testa del serpente che tentò Eva ... Ma perchè mo' non si deve credere alla sola anima? Natura umana! È tempo di dire la vita com'è, di calare dalle nebbie dell'ideale: sono nebbie che danno le malattie, e queste lasciano il nervoso, e questo ha bisogno dell'idropatia ... Amore suscitò le divine armonie della natura! Ascoltai voci di un linguaggio inesauribile nei venticelli che accarezzano i fiori e danno al mare ...
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Storia di un'anima (pagina 38)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Amore abbracciò, sorrise, suscitò le divine armonie della Natura ... Nozze perpetue nella Natura, sulla terra, nelle acque, nell'aria, sempre l'opera di una potenza ineluttabile, maga divina dalle multiformi trasformazioni ... E Natura, diffondendola in ogni atomo delle cose create, non le disse mai:—Sarai aristocratica: sarai democratica,—ma le impose:—Non mentirai! Voglio conoscere la potenza di Genova? Vado a gustare la grandiosa poesia del suo Porto ...
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