Libri napoli
Libri su napoli, con la parola napoli
Confessioni di un Italiano (pagina 85)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Napoli e il Papa si riscotevano delle vergognose paure; la vecchia Europa, destata nel suo sonno quasi da un fantasma sanguinoso, si dibatteva da un capo all'altro per scongiurarlo ... Che faceva intanto la Serenissima Repubblica di Venezia? Lo stupido Collegio de' suoi Savi avea decretato che la rivoluzione francese altro non dovea essere per loro che un punto accademico di storia; avea rigettato qualunque proposta di alleanza d'Austria, di Torino, di Pietroburgo, di Napoli, e persuaso il Senato di appigliarsi unanimemente al nullo e ruinoso partito della neutralità disarmata ... Questo più che la patita servitù o la somiglianza delle razze giovò ai capitani francesi per sovvertire i fracidi ordinamenti di Venezia, di Genova, di Napoli e di Roma, di tutti insomma i governi nazionali ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 165)
di Ippolito Nievo (estratti)
... È napoletano, e a Napoli direbbero che ha la jettatura, ovvero, come dicono nei nostri paesi, il mal'occhio; da non confondersi peraltro coll'occhio cattivo, anzi pessimo del fu cancelliere di Fratta ... Per le sue trame repubblicane aveva egli sofferto lunga carcerazione nel famoso Castel Sant'Elmo; indi fuggitone s'era ricoverato a Roma, e di là a Milano a formarvi a proprie spese una legione per liberar Napoli ... Vi consegnerò la vostra schiera, e state di buon animo che di qui a tre mesi avremo conquistato il Regno di Napoli ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 177)
di Ippolito Nievo (estratti)
... precedette sulla via di Caserta e di Napoli; e dopo diciassette giorni di catalessia risorgeva la Repubblica Romana alla sua misera vita ... Già la rivoluzione mugolava minacciosa alle porte di Napoli ... Quel popolo di Napoli, che armato in campo erasi sperperato dinanzi ad un pugno di Francesi per la complicatissima ignoranza del barone Mack, quel popolo stesso abbandonato dal Re, dalla Regina e da Acton, rovina del Regno, venduto dal vice–re Pignatelli ad un armistizio vile e precipitoso, senz'armi e senz'ordine, in una città vastissima e aperta d'ogni lato, si difese due giorni contro la cresciuta baldanza dei vincitori ... Si attendeva in Napoli a rafforzare il governo, ad instillare nel popolo sentimenti repubblicani, a fargli insegnare un vangelo democratico tradotto in dialetto da un cappuccino, a dargli ad intendere che san Gennaro era diventato democratico ... La partenza dei Francesi fu pei repubblicani di Napoli un colpo terribile ... La presenza di costei a Napoli era nota soltanto a Lucilio; Giulio la sospettava, ma non osava parlarne; Amilcare aveva ben altro a che pensare! Non vedeva che Ruffo, Sciarpa, Mammone, e non li vedeva coll'immaginazione senza strangolarli almeno col desiderio ... La Principessa di Santacroce, mandandomi pochi giorni dopo alcune lettere capitate per me a Napoli, mi scrisse d'un accesso di disperazione che avea menato la Pisana in fil di morte dopo la mia partenza ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 178)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Pareva come, che, costituiti in repubblica da Milano a Napoli, volessero o fosse intendimento d'alcuni di dare il ben servito ai Francesi, e fare da sé ... Egli aveva podestà dittatoria; e se il governo di Napoli avesse avuto altri cinque condottieri simili a lui, né Ruffo né Mammone avrebbero rotto a Marigliano sulle porte di Napoli le ultime reliquie dei repubblicani partenopei ... Per esempio un contadino del Friuli ha tutta l'avarizia, tutta la cocciutaggine d'un mercante genovese, e un gondolier veneziano tutto l'atticismo d'un bellimbusto fiorentino, e un sensale veronese e un barone di Napoli si somigliano nelle spacconate, come un birro modenese e un prete romano nella furberia ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 181)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Giunsimo a Napoli colla colonna di Schipani ributtata sulla capitale dalle turbe sempre crescenti di Ruffo ... Quando partì da Napoli per quella trista destinazione la Pisana gli posò un bacio sulle labbra, il bacio dell'ultimo commiato ... Sorte non insolita delle indoli forti e impetuose in tempi e in governi contrari! Entravano pochi giorni dopo in Napoli, per viltà schifosa di Megeant, comandante francese di Sant'Elmo, Russi, Inglesi, e malandrini di Ruffo ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 182)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Consegnato dallo stesso governo repubblicano di Napoli ai reali, sotto sicurtà della capitolazione fu condotto a Napoli ... Nulla omai più ci tratteneva a Napoli ... Per la gloriosa caduta di Napoli, per la capitolazione di Ancona, per le vittorie di Suwarow e di Kray in Lombardia, tutto il resto d'Italia al principio del 1800 stava in poter dei confederati ... Ad ogni modo Napoli è rimasto per me un certo paese magico e misterioso dove le vicende del mondo non camminano ma galoppano, non s'ingranano ma s'accavalcano, e dove il sole sfrutta in un giorno quello che nelle altre regioni tarda un mese a fiorire ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 209)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Ve lo ricordate a Napoli e a Genova? Non pareva che si fosse dimenticato affatto della Clara? Ce ne chiedeva egli mai novella? Mai! Certo mi son convinta che a giudicar nettamente gli uomini bisogna aspettare che siano morti ... Già fino dal luglio i Carbonari avevano improvvisato la rivoluzione di Napoli, ricavandone pel paese una larghissima costituzione; ma il re Ferdinando era già ito al Congresso degli Alleati in Troppau ove non istava più tanto in parola colle libere note ad essi inviate da Napoli ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 211)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Sicilia è la Toscana della Bassa Italia; per questo appunto non si marita bene a Napoli rozzo, manesco, millantatore ... Il fatto era che due valli della Sicilia pretendevano al disgiungimento da Napoli, e che un esercito condotto da Florestano Pepe era stato spedito colà a racchetarli: errore anche questo di distrarre le forze in badalucchi di preminenza quando si trattava in un'altra parte dell'essere o del non essere ... Fu chiaro allora nella mente del Generale il disegno astutissimo degli Imperiali di accennare a Napoli per la via di Capua, richiamando colà lo sforzo maggiore della difesa, e di giungervi invece per i passi malguerniti degli Abruzzi ... Si sperava di poter concentrare dietro a Rieti le guardie appostate qua e là, e di dare almeno tempo a Carascosa di frapporsi da quel lato fra Napoli e il nemico alle spalle delle cerne di Pepe ... Nel marzo fui condotto a Napoli, accasato pulitamente in Castel Sant'Elmo, e consegnato ad un tribunal di guerra perché si decidesse della qualità del mio delitto ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 213)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Carlo — cominciò ella a dirmi allora con voce interrotta dalla commozione — sono venuta a Napoli or sono sette mesi con licenza anzi dietro invito di vostra moglie ... Mi apersi dunque con vostro cognato esponendogli che a mezzo di una potente protettrice io poteva a Napoli tentar molto per voi ... Venni qui; ogni vostra grazia la dovete alla graziosa intercessione della signora Principessa; ma perché Iddio ha voluto affliggervi d'un'altra sventura che non è in poter suo di alleggerirvi, eccomi qui io, che mi tengo superba della confidenza in me riposta da vostra moglie, e che vi sarò amica, guida se mi compatirete, e in ogni caso poi infermiere! — Pisana, voi siete troppo modesta — prese allora a dire la Principessa — le vostre intercessioni hanno potuto a Napoli tanto e quanto le mie ... Il giorno appresso abbandonai con dispiacere quelle incantevoli spiagge di Napoli che pur m'erano state fatali due volte: non le potei salutare cogli occhi, ma il cuore armonizzò co' suoi palpiti l'inno mestissimo della partenza ...
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Decameron (pagina 28)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... A' quali ciò che avvenuto gli era raccontato, parve per lo consiglio dell'oste loro che costui incontanente si dovesse di Napoli partire; la qual cosa egli fece prestamente e a Perugia tornossi, avendo il suo investito in uno anello, dove per comperare cavalli era andato ... Carissime donne, voi dovete sapere che appresso la morte di Federigo secondo imperadore fu re di Cicilia coronato Manfredi, appo il quale in grandissimo stato fu un gentile uomo di Napoli chiamato Arrighetto Capece, il qual per moglie avea una bella e gentil donna similmente napoletana, chiamata madama Beritola Caracciola ... Madama Beritola in tanto mutamento di cose, non sappiendo che d'Arrighetto si fosse e sempre di quello che era avvenuto temendo, per tema di vergogna, ogni sua cosa lasciata, con un suo figliuolo d'età forse d'otto anni, chiamato Giuffredi, e gravida e povera montata sopra una barchetta se ne fuggì a Lipari, e quivi partorì un altro figliuol maschio, il quale nominò lo Scacciato; e presa una balia, con tutti sopra un legnetto montò per tornarsene a Napoli a' suoi parenti ... Ma altramenti avvenne che il suo avviso; per ciò che per forza di vento il legno, che a Napoli andar dovea, fu trasportato all'isola di Ponzo, dove, entrati in un picciol seno di mare, cominciarono a attender tempo al lor viaggio ...
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Fior di passione (pagina 6)
di Matilde Serao (estratti)
... Il quindici di agosto, giorno dell'Assunzione, era tornato in Napoli un emigrato di Terra di Lavoro, partito studente, nel quarantotto; e da paesi assai lontani portava seco la moglie giovane, straniera e una figliuolina di quattro anni ... Ora, a Napoli, egli prevedeva rivolgimenti, tumulti e sangue; e pensò a mettere in sicuro la moglie e la bambina ... Così le condusse in Terra di Lavoro, a Ventaroli, nella casa paterna, le raccomandò ai suoi parenti e ripartì per Napoli ... Ora, dopo tre giorni, la fortezza di Capua si chiuse e le comunicazioni fra Napoli e la Terra di Lavoro furono interrotte ... Gli ufficiali svizzeri erano buoni e cortesi, assuefatti oramai alla dolcezza della vita napoletana, avendo lasciato a Napoli casa, famiglia, figliuoli, amici; addolorati di quella guerra che sentivano inutile, addolorati per quella causa che sentivano perduta: ma i soldati non tolleravano più freno di disciplina, erano diventati ribelli a ogni ordine, si abbandonavano alla ubbriachezza, al gioco ...
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L'Olimpia (pagina 2)
di Giambattista Della Porta (estratti)
... intanto, la madre d'Olimpia, trattò matrimonio col capitan Trasilogo nostro vicino; e come quello che ne stava innamorato, s'accordò subito: talché s'inviò a chiamare Olimpia, ché fusse ritornata a Napoli ... —… Olimpia da che venne a Napoli per provar l'animo della madre come stava saldo alla trama ordita tra lei e Mastica ministro del tutto, ha finto certe lettere come le mandasse Eugenio di Turchia, scrivendole ch'era morto Teodosio e che esso avea rotto la prigionia e la catena ed era in camino per venirsene a casa; e fece portar queste lettere alla madre da un certo turco fatto cristiano lor conoscente ... Ma dimmi: se Lampridio fusse riconosciuto in Napoli, non si scoprirebbe l'inganno? BALIA ... Egli non mai fu in Napoli; e Olimpia l'ha fatto intendere per un certo Giulio studente, amico comune, che per quanto ha cara la grazia sua, per una cosa importantissima non venghi a Napoli prima che sia avisato, accioché non fusse riconosciuto da alcuno, come dici ...
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L'Olimpia (pagina 12)
di Giambattista Della Porta (estratti)
... Oh che magnifica cittá è questa Napoli! non è cosa da lasciarsi di vedere ... Ma egli mi fa star l'animo non so come suspetto, per esser stato avisato che non attende agli studi altrimente ma si sia dato agli amori; e questa mattina giongendo in Salerno mi fu detto che allora era partito per Napoli ... Siamo e or ora sbarcati qui in Napoli ... Vo' che tu, vecchio, fingi chiamarti Teodosio, e tu, giovane, Eugenio e che sii suo figlio; e vo' che diciate che siate or ora scampati di man di turchi, e che abbiate rotto la prigionia e siate venuti a Napoli per veder se fusse viva una tua moglie chiamata Sennia e una figliuola Olimpia… ... E siamo stati venti anni in man di turchi e abbiamo rotta la prigione e siamo venuti a Napoli per saper se fussero ancor vive ...
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Mattinate napoletane
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... VULITE 'O VASILLO?… Napoli, Marzo 1885 CARISSIMO PAOLO, Io non ho, qui a Napoli, con chi sfogare certe mie piccole pene, che mi pare abbiano tutta la buona intenzione di rimanersene meco alloggiate, in questa cameretta mia solitaria ... Paolo mio caro, vuoi raccontare una storiella a questa tua silenziosa famiglia? Te la mando da Napoli, da questo strano cuore d'Italia che patisce, se lo si considera bene, di tutti i mali cardiaci, dell'aritmia, dell'iperestasia, dei ribollimenti subitanei e delle lunghe paci silenziose, da' battiti lenti, quasi malati ... Tu non sei stato mai a Napoli e non puoi sapere che sieno questi vicoli di Borgo Loreto, topaie di marinari miserabili, vestiti di lana doppia, puzzolenti, neri come il carbone ...
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Mattinate napoletane (pagina 16)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... Il marinaio a momenti avrebbe terminata la sua ferma, sarebbe tornato a Napoli, l'avrebbe sposata ... E continuarono a camminare, in silenzio… * * * Napoli 18 Luglio 86 Mio caro Potito ti scrivo queste poche riche ti fo conosciere che ia sto bene di salute e così spero di sentire di te ... Dunque mio caro ricordati di mè che mi sei levato l'onor mio così che io quella sera ero una stupita non capiva che cosa era il mondo e tu ti ni approfittasti di mè così si deve approfittare i Dio di tè se tu sei negato infaccio ai miei parenti non può negarlo innazi al tribunale di Dio perchè io come tu mi sei lasciato così io sto! nessun altro si ni e approfittato di mè—non fa niente deve arrivare una lacrima avanti a Dio che ti deve pagare perchè ia non sone una cattiva giovane; che vi credete che ia mi ho dato a cattive strade nè questo non lo farò mai mio caro non fa niente che mi sei levato l'onor mio o fatto ridere ai miei parenti i Dio mi aiuterà perchè ia sono orfane di madre mio padre sta in america e non ni sà niente di questo misfatto che si lo sapesse quello mi viene ad ucidere—il mese entrante parti da Napoli e vado a trani mi accompagnano i mie parenti e vado in casa della madre della zia e là o la dota di mia madre che mi possa maritare che ho anni diciotto ho ancora se tu tieni coscienza se tu hai cuore vieni dal mia zia a Napoli e venitemi ad onorare se poi non credete fate come ti piace e ti prego di non dir niente ai miei parenti di questa lettera vi saluto e sono tua Aff ...
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