Libri mortaio

Libri su mortaio, con la parola mortaio

Decameron (pagina 135)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E per ciò che alquanto era maliziosetto, s'avisò troppo bene come dovesse fare a riaverlo, e vennegli fatto: per ciò che il dì seguente, essendo festa, egli mandò un fanciullo d'un suo vicino in casa questa monna Belcolore, e mandolla pregando che le piacesse di prestargli il mortaio suo della pietra, per ciò che desinava la mattina con lui Binguccio dal Poggio e Nuto Buglietti, sì che egli voleva far della salsa ... E come fu in su l'ora del desinare, el prete appostò quando Bentivegna del Mazzo e la Belcolor manicassero; e chiamato il cherico suo gli disse: “Togli quel mortaio e riportalo alla Belcolore, e dì: «Dice il sere che gran mercé, e che voi gli rimandiate il tabarro che il fanciullo vi lasciò per ricordanza» ... ” Il cherico andò a casa della Belcolore con questo mortaio e trovolla insieme con Bentivegna a desco che desinavano; quivi posto giù il mortaio fece l'ambasciata del prete ... ” La Belcolore brontolando si levò, e andatasene al soppediano ne trasse il tabarro e diello al cherico e disse: “Dirai così al sere da mia parte: «La Belcolor dice che fa prego a Dio che voi non pesterete mai più salsa in suo mortaio: non l'avete voi sì bello onor fatto di questa ... »” Il cherico se n'andò col tabarro e fece l'ambasciata al sere; a cui il prete ridendo disse: “Dira'le, quando tu la vedrai, che s'ella non ci presterà il mortaio, io non presterò a lei il pestello; vada l'un per l'altro ...