Libri montagna
Libri su montagna, con la parola montagna
Confessioni di un Italiano (pagina 46)
di Ippolito Nievo (estratti)
... cambiar aria io? come? si spieghi Eccellenza! — Ecco, voglio dire, che se la potesse ottenere una prebenda in montagna, la mi userebbe una vera finezza! — In montagna? — continuò sempre più stupefatto il Cappellano ... — Io in montagna? Ma non è possibile, Eccellenza! Io non so nemmeno dove sieno le montagne! — Eccole là — soggiunse il signore accennando fuori dalla finestra ... — Bisogna ch'io muoia a Fratta come vi sono vissuto; e quanto alla montagna se mi vi manderanno, dubito di giungervi vivo ... — Oh, no, no che non la ficcheranno in montagna! — piagnucolava la donna ... — Fatti in là con quel rasoio, figliuola mia! — le rispose il prete — e sta' pur quieta che in montagna non vi andrò di sicuro! ...
|
Marocco (pagina 18)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Intanto eravamo arrivati ai piedi d’una piccola montagna, chiamata in arabo la Montagna Rossa dal colore della sua terra; ripida, rocciosa e ancora irta degli avanzi d’un bosco abbattuto ... La carovana da mezzo il fianco della montagna s’allungava per più d’un miglio nella pianura ... Voltandomi per rimettermi in cammino, ebbi un’altra sorpresa—l’Oceano Atlantico—che si stendeva azzurro e queto come un lago a poche miglia dalla montagna ... Quanto avremmo dato per esser visti e riconosciuti! Dalla Montagna Rossa si discese in un’altra bellissima valle, tutta coperta di fiori, che formavano come tanti tappeti di color lilla, roseo e bianco ...
|
Nel sogno (pagina 3)
di era (estratti)
... Gli esseri umani più vicini a lui erano una famiglia di pastori, i quali, avendo la casa a mezza montagna, salivano nei mesi caldi fino a quelle vette per far pascere la scarsa erba che non avrebbero potuto raccogliere altrimenti ... Ora avvenne che un giorno il pastore corse al prete, chiamandolo d'urgenza presso una donna, una bracciante che, attraversando la montagna in cerca di lavoro, era stata improvvisamente arrestata dal più imperioso e grandioso dei misteri e temendo di morire voleva confessarsi ... * * * Questa alternativa di dolore per l'abbandono e di letizia per il ritorno durò qualche anno, finchè i pastori, attratti da altri interessi, si allontanarono dalla montagna, e le bimbe rimasero a lui ...
|
Nel sogno (pagina 5)
di era (estratti)
... D'estate, nelle ore in cui il sole percuoteva la montagna, seduta a testa nuda sul suo picco, si tuffava in un bagno di raggi, piacendosi a sentire i morsi del calore, resistendovi con una sensazione di dilatamento nella pelle, dì immedesimazione, quasi, che somigliava ad una conquista ... —Oh! sì; ci amano!—esclamava Maria piena di un ardore mistico—e ci ama pure la montagna, l'alta montagna buona, che ci protegge come una madre, sui cui fianchi noi ci appoggiamo, e le dormiamo in grembo ...
|
Storia di un'anima (pagina 64)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... La strada, dapprima erta ed elegante, si strozza nelle callaie dei paesi, fra le casette angolose, pittoresche, esce e s'alza, s'abbassa, s'inaridisce su certe coste di macigni ove le tinte ferrugginose luccicano di pagliette d'argento e d'oro, si storce rabbiosamente in certe pieghe di montagna ove proprio c'è la cappelletta, la croce della disgrazia e il mendicante che prega: si fa stretta e si allarga tra i praticelli spianati, coi filari di salci, coll'aria tranquilla della pianura ... Per la via lunata, passati sotto un arco che mostra un poderoso leone di pietra, incontriamo una stradetta montana su un terrapieno: a sinistra il lago, a destra la montagna ... Qui dove passeggiamo noi il murello di riparo alla stradetta serpeggia o lumeggiato o smorto in ombra con toni trasparenti, e la montagna affolta boschi e boschetti e sprazza luci sulle zolle, e s'infosca nelle ripiegature delle falde: grotte, acque, fiori, pratelli stiacciati da cumuli di macigni… Oh i monti! Il cittadino che li contempli in un attimo vi ha famigliari, e non c'è pendìo di vallicella ove non sogni d'essere stato già un'altra volta a piangere un dolore: non richiama una gioia definita, ma ricorda d'aver sorriso e spera di sorridere dall'alto di quella cima boscosa, da dove si deve vedere l'altro versante… Di là… Monti e valli e case e gioie e dolori!… Se ha letto un bel libro, sente di doverlo rileggere su quel masso, attraverso quel torrentello, sguazzando sul fondo translucido e sabbioso l'ombrellino… di chi? È un fatto: nei quadretti, e nelle memorie, e nelle speranze compone sempre, direbbero i pittori, una figurina di donna, che ne' suoi occhi sintetizza tutto il linguaggio della natura… Rincorriamoci, o fanciulla: il lago ci invita al bagno: la montagna ci prepara la reazione ...
|
|