Libri miss

Libri su miss, con la parola miss

Il benefattore (pagina 4)
di Luigi Capuana (estratti)

... La signora Kyllea rispondeva con un bel "Grazie" un po' gutturale; ma Miss Elsa, parlando col dottor Medulla, si esprimeva in un italiano che conservava appena qualche inflessione di accento straniero ... E poichè il Sindaco tornava a ripetere una delle frasi del suo discorsetto anticipatamente preparato per non impappinarsi, Miss Elsa, disse: —Certamente; vogliamo diventare siciliane anche noi, come il babbo che si è abbronzato al sole di questa incantevole isola, e fin ne parla il dialetto; e cittadine di Settefonti, come ella dice, perchè ormai la nostra vita è legata a questa impresa del babbo, e noi siamo liete che sia così! Dalla commozione che rendeva un po' tremula la voce, dal sorriso che le scintillava su le labbra e negli occhi, si scorgeva benissimo che la bionda signorina parlava sinceramente ... Lassù, su la spianata davanti al Cottage, don Liddu, (aveva smesso l'albergo per diventare il factotum dell'inglese), che il segno degli evviva a una ventina di contadini schierati in due file davanti a la porta, e miss Elsa saltò giù dalla carrozza, esclamando: —Voglio essere la prima a prender possesso! —Voscenza benedica!—le disse don Liddu ... E le baciò la mano, quantunque miss Elsa tentasse di schivare l'omaggio ... —Che delizia!—esclamò miss Elsa, stringendo affettuosamente il braccio del babbo ...
Il benefattore (pagina 5)
di Luigi Capuana (estratti)

... Miss Elsa questa volta non era sola ... Come il canonico aveva previsto, il figlio del Sindaco (non lo chiamavano altrimenti, quasi il nome di Paolo Jenco fosse stato più lungo a pronunziare) si era accostato a miss Elsa appena ella aveva fatto pochi passi nella piazzetta ... —Don Liddu, voi potete andarvene—disse miss Elsa ... —Non vi domanderà niente—rispose miss Elsa ... —Voscenza ha ragione! —Povero don Liddu! Va via mortificato—disse Paolo Jenco, senza nascondere il piacere che sentiva di poter accompagnare miss Elsa ... —Debbo ringraziarla io invece—rispose miss Elsa ... Quell'amministrazione è un caos! —Ne parlerò a suo padre che è il Sindaco—disse miss Elsa ... —Possibile? Dio mio! Il viso di miss Elsa si atteggiò a un doloroso stupore che la rendeva più bella ... Certe volte, io mi vergogno di essere siciliano! —Eccede!—lo ammonì miss Elsa ...
Il benefattore (pagina 6)
di Luigi Capuana (estratti)

... —I secoli passano presto—disse miss Elsa, sorridendo ... —Vuoi venire, laggiù, da me? Ti farò il ritratto—gli disse miss Elsa ... —È morta? —Chi lo sa? —Sua madre è in carcere, per falsa testimonianza—spiegò il dottore vedendo lo stupore di miss Elsa a quella risposta ... —E gli altri parenti? domandò miss Elsa ... —Verrai domattina?—tornò a domandargli miss Elsa con voce intenerita dalla commozione ... —Oh!—esclamò miss Elsa, indignata ... —Adoprare un ragazzino per un atto così vile!… Non avrei mai creduto che il dottor Medulla fosse capace di questo! —È un imbecille presuntuoso e vigliacco! —Non si arrabbi, signor Jenco!—disse miss Elsa aggiungendo alla gentilezza delle parole la dolcezza d'uno sguardo che pregava ... —Eccellenza, sì! —Far fare la spia a un ragazzo!… Ma perchè?… Oh! Il dolce viso di miss Elsa era diventato così severo e le sue rosee labbra si erano così scolorite, che il notaio sentì pietà di lei e stringendole una mano la confortava: —Signorina, il mondo è cattivo! VIII ... Scendevano, silenziosi, per lo stradone; miss Elsa con gli occhi bassi e le ciglia un po' corrugate, quasi facesse un insolito sforzo di riflessione; Paolo Jenco mordendosi le labbra, con gli sguardi ancora lampeggianti di sdegno, che però si addolcivano di tratto in tratto, quando li rivolgeva a osservare la signorina, quantunque il silenzio e l'atteggiamento di lei lo rendessero perplesso nel risolversi a dirle quel che gli tumultuava nel cuore ... Improvvisamente miss Elsa rizzò il capo, spalancò gli occhi ed esclamò soddisfatta: —Ho capito! —Che cosa?—domandò Paolo maravigliato ... —Oh!… Miss Elsa! —Da principio non è stato così ... Io ho osato di venire, di accompagnarla spesso, ma non ho mai saputo osare… Si fermò, torcendosi le mani, alzando rabbiosamente gli occhi al cielo, con tale espressione di dolore che anche miss Elsa, voltatasi a guardarlo, non potè far a meno di fermarsi, lievemente arrossita in viso; la reticenza l'aveva turbata ... —E poi—riprese Paolo, quasi non avesse udito quelle parole…—se anche avessi saputo osare… che cosa avrei conchiuso? —Bisogna essere sinceri, per restare onesti,—mormorò miss Elsa ...
Il benefattore (pagina 7)
di Luigi Capuana (estratti)

... —Ecco come siete voialtri!—disse miss Elsa, che si era fermata ad ammirare ... —Pazzo?—rispose miss Elsa con voce un po' velata ... Si sentiva davvero impazzire, ma di gioia, di felicità… E portò alle labbra la mano bianca e fine che miss Elsa gli cedeva abbandonatamente ... —Ma io soffrirei se dovessi nascondere a mio padre e alla mamma… —Attendi un altro po'! Mio padre… Ebbene, mi ribellerò; non sono più sotto tutela! Miss Elsa, appena essi furono usciti dalla gola dello stradone, si era appoggiata a un palo del telegrafo per lasciar passare due carri che salivano lentamente verso Settefonti; Paolo aveva pronunciato sotto voce la sua frase di ribellione; e la bionda creatura, già diventata triste e pensosa alla preghiera di attendere prima di parlare del loro fidanzamento ai suoi parenti, lo fissò quasi atterrita… —Ha fatto male—ella disse dolcemente, con grande tristezza ... Miss Elsa, trovò tutti i suoi su la spianata assieme con l'ingegnere loro ospite, venuto da Catania per esplorare le colline nel punto dove gemeva una fontanella che il signor Kyllea sospettava potesse essere indizio di una gran polla d'acqua ... Dopo i tentativi poco fruttuosi fatti l'anno avanti, egli aveva pensato di ricorrere alla scienza di un ingegnere che godeva fama di valentissimo in lavori di tal genere; e appunto in quel giorno miss Elsa trovava il cottage in festa ... Anche dalla signora Kyllea e dall'ingegnere fu notato che miss Elsa non era del solito buon umore ... Improvvisamente punto sul vivo, Paolo era scattato rispondendogli per le rime; e quella volta miss Elsa non nascose il piacere da lei sentito per la disfatta del presuntuoso ignorante ...
Il benefattore (pagina 9)
di Luigi Capuana (estratti)

... —Per carità! Voscenza, no! Voscenza, no! Il signor Kyllea stava per svincolarsi, quando comparve miss Elsa, atterrita ... Miss Elsa die un grido; aveva riconosciuto Paolo Jenco! XI ... E mentre Paolo, assistito dalle signore, da miss Elsa in particolar modo, si sforzava di mostrarsi meno sofferente che non era, il signor Kyllea conduceva parecchi visitatori a osservare i guasti del giardino che sembrava percosso da un uragano, e i guasti lassù, dove bisognava ricominciare da capo l'opera di muratura del condotto dell'acqua ... Da due giorni egli godeva una felicità immensa, vicino a miss Elsa che gli curava la ferita meglio di un medico, con mani carezzevoli, e più con quegli sguardi traboccanti di affetto e di gratitudine ... —Non potremo più vivere tranquille! Da due notti non chiudo occhio… Mi sembra di dover sentire nuovamente quelle grida… La zia brontolava in inglese: —Andiamo via! Torniamo in Inghilterra! —Che cosa dice?—domandò Paolo a miss Elsa ... Miss Elsa sorrise tristamente ... —Io non ho volontà,—rispose miss Elsa ... —Capisco ora—rispose miss Elsa—la Chiesa a cui appartengo ... —Su questo punto, noi inglesi—continuò miss Elsa ... Sia franco e sincero altrettanto; già è suo costume… Il signor Kyllea gli stese una mano, guardandolo in viso con l'aria di chi incoraggia a parlare: —Domandavo a miss Elsa, se vuole essere mia moglie ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 13)
di Emilio De Marchi (estratti)

... A questa raffinatezza di godimenti casalinghi non era ancora arrivata la bella bionda miss Dy, che da tre mesi viaggiava l'Europa in compagnia di sua madre e di miss Tennis sua istitutrice ... Giovine e vivace, miss Dy non approvava il contegno irrigido di molto sue compatriote, che fanno consistere la superiorità dello spirito nel non aver viscere di curiosità o di tenerezza per nulla al mondo, come se sapessero già tutto a memoria ... Al contrario miss Dy (abbreviatura di Diana), come la dea di cui portava il nome, amava correre sui prati, gridare sullo cime, esaltarsi all'italiana davanti a un bel punto di vista, suscitando i più vivi scandali in miss Tennis, che trovava tutto ciò molto shocking ... » Miss Dy non sapeva rassegnarsi a questo sistema colle stecche e usando della forza del suo carattere, riusciva spesso a trascinare la povera maestra fin sulla soglia della sconvenienza e dello snobismo, ridendo in cuor suo un po' crudelmente degli spaventati shocking, con cui la rigida creatura cercava di esorcizzare se stessa e l'allieva ... Miss Tennis, sfiatata, colle gambe rotte, dopo un po' si posò a sedere, mentre la fanciulla arrestavasi, presa e imprigionata tra enormi blocchi ammassellati in uno spaventevole disordine, come la rovina d'un immenso castello ciclopico ... La fanciulla non era in grado di muoversi e Miss Tennis ancor meno di lei ... Miss Dy, stringendo nelle mani il suo povero ginocchio, ringraziò anche lei in un italiano duretto, come una penna d'acciaio, ma raddolcito dalla voce e dallo sguardo pieno di riconoscenza; e poichè il male si riduceva a una scalfitura, pregò il suo bravo salvatore d'aiutarla a discendere fino al luogo, dove miss Tennis più morta che viva raccomandava gli spiriti alla boccetta della canfora ... Il moto e il discorrere in una lingua non sua fecero dimenticare a Miss Dy il dolore del suo povero ginocchio ... E su queste frasi, giunti alla Latteria, sedettero ad aspettare la povera miss Tennis, che tremando ancora in tutto il corpo, stentava a levar le gambe dalle ultime asprezze del sentiero ... Si ripassò tutto il repertorio classico e romantico, Beethoven, Chopin, Berlioz, Wagner e la musica italiana, che miss Dy amava sopra ogni altra ... —Se le signore sono alloggiate al Kursaal, avremo occasione di rivederci—disse finalmente l'italiano, offrendo il suo biglietto di visita sul quale miss Dy lesse: Napoleone Barbetta, professore d'orchestra nel Regio Teatro della Scala ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 14)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Miss Dy era una ragazza da innamorare anche un contrabasso, con quel suo fare espansivo, un po' bohême, con quegli occhi intelligenti e buoni; e poi, non doveva al gentile italiano un tributo di sincera gratitudine? Nei tre o quattro giorni che precedettero il concerto, essa presentò il signor Barbetta a sua madre, che si mostrò molto riconoscente anche lei, per quanto egli potè capire dal bisbiglio sibilante della vecchia e veneranda matrona ... Si accompagnava un tratto a lei, arrestavasi a discorrere con lei, cogli occhi incantati sulla testolina fina e aristocratica di miss Lutzon (s'era fatto dire il nome dal cuoco dell'albergo) e tornavano qualche volta insieme per la promenade des artistes, passando dalla chiesa cattolica, fino alla sorgente… ... Miss Lutzon confessò di preferire tra tutte le opere del repertorio italiano la Favorita del Donizetti, di cui sapeva gorgheggiare (non troppo bene) qualche motivo… ... Mentre tutti dormivano al Kursaal, tra l'una e le due di notte, con un bianchissimo chiaro di luna, il piccolo diavolo andò a mettersi sotto la finestra di miss Dy, nell'ombra dell'edificio, e cavando dal suo venerabile Stradivari i suoni più teneri e parlanti, eseguì, come non sa eseguire che un Bernardini, la Romanza «Spirto gentil» della Favorita ... Miss Tennis dormiva il sonno della sua vecchia innocenza, Lord From non si accorse di nulla ... Miss Dy fece il suo ingresso trionfale nel salone del teatro in un vestito tutto bianco, sul quale l'oro de' capelli spiccava mirabilmente: non era una donna, ma una visione, secondo ebbe a dichiarare lo stesso Bernardini, un matto che a tutti gli astratti preferiva un arrosto annegato ... All'ultima volata scoppia un applauso universale, in cui si sentono rumoreggiare le grosse mani dei compatrioti di Beethoven; applaudirebbe anche miss Tennis, se ciò fosse propre ... Ma applaude per lei miss Dy, sul volto della quale erra e si confonde una strana impressione di sorpresa, mista a una curiosità non soddisfatta e ad un senso quasi di rincrescimento ... Miss Dy ride dietro il ventaglio e fa fare a miss Tennis un bocchino di clarinetto… ...