Libri memoria

Libri su memoria, con la parola memoria

Confessioni di un Italiano (pagina 86)
di Ippolito Nievo (estratti)

... E come poteva non esserlo io che l'amava tanto, io che la conosceva fin nel profondo delle viscere? — Povera Pisana! — Ne aveva ella colpa se la natura abbandonata a se stessa avea guastato di sua mano ciò ch'ella di sua mano avea preparato perché gli amorosi accorgimenti dell'arte ne cavassero un prodigio d'intelligenza, di bellezza e di virtù? Ed io, aveva io colpa di amarla tuttavia, ebbi poi colpa d'amarla sempre, quantunque ingrata, perfida, indegna, se sapeva di essere il solo al mondo che potesse compatirla? La terribile sventura del peccato non ha da essere ricompensata quaggiù da nessun conforto? Memoria, memoria, che sei tu mai! Tormento, ristoro e tirannia nostra, tu divori i nostri giorni ora per ora, minuto per minuto e ce li rendi poi rinchiusi in un punto, come in un simbolo dell'eternità! Tutto ci togli, tutto ci ridoni; tutto distruggi, tutto conservi; parli di morte ai vivi e di vita ai sepolti! Oh la memoria dell'umanità è il sole della sapienza, è la fede della giustizia, è lo spettro dell'immortalità, è l'immagine terrena e finita del Dio che non ha fine, e che è dappertutto ... Ma la mia memoria frattanto mi servì assai male; essa mi legò giovane ed uomo ai capricci d'una passione fanciullesca ... E poi, uscita di là, la sola memoria di quel bisunto e ipocrita sagrestano le metteva raccapriccio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 89)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Mi gettai sopra il letto impresso ancora dalla giacitura del cadavere; là piansi amaramente, evocai la memoria di quel mio primo e si può dir solo amico; lo chiamai a nome mille e mille volte, lo pregai che si ricordasse di me e che scendesse anima o spettro a consolarmi della sua compagnia ... Questo interno scoraggiamento mi rendeva terribile ed amara perfin la memoria di quel buon vecchio che ad onta delle mie disperate invocazioni non avrei più potuto rivedere, e che dormiva nel sepolcro, mentr'io mi trangosciava nella vita ... Allora tornò se non la calma almeno la luce nel mio spirito, e a poco a poco ricordai come e perché fossi là venuto; e quali dolori mi aveano fatto cercare ricovero nella memoria d'un ...
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 3)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)

... E io ne ho preso tanto più piacere, quanto che mi ha rinfrescata la memoria, che vive sempre in me di quei magnanimi signori, appresso de' quali io sono stato già molto onorato fra gli altri servitori di quella casa illustre: avendomi eletto il signor Galeotto Pico signor della Mirandola, più anni fa per suo agente e secretario appresso il cristianissimo re Francesco, e onoratissimamente intertenutomi alcuni anni in quella corte per il suo servizio appresso di sua maestà ... Laonde mi trovo molto obbligato alla sua felice memoria, e a tutti i suoi illustri figliuoli e discendenti ... Baldassare Turini suo zio, il quale per i meriti delle sue virtù, fu da Leone X pontefice massimo eletto per suo Datario, uffizio di tanto onore ed importanza quanto sa ciascuno che ha pratica della corte di Roma; per le quali fu di poi ancora eletto da Paulo terzo, pontefice massimo, cherico di camera, e segretario apostolico, alle opere del quale è obbligatissima di perpetua e grata memoria la terra nostra, sì per gli belli ed onorati edifizj, come anco per avere rinnovato la memoria (già spenta per le passate pesti, e per gli gravi incendj di guerra) degli ecclesiastici onori di quella, avendo sua signoria reverenda (con il mezzo e favore di Leone X) di nuovo eretto il collegio de' canonici, che già anticamente era onoratissimo nella nostra collegiata chiesa di S ...