Libri maso
Libri su maso, con la parola maso
Decameron (pagina 135)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Era similmente allora in Firenze un giovane di maravigliosa piacevolezza in ciascuna cosa che far voleva, astuto e avvenevole, chiamato Maso del Saggio; il quale, udendo alcune cose della semplicità di Calandrino, propose di voler prender diletto de' fatti suoi col fargli alcuna beffa o fargli credere alcuna nuova cosa ... E informato un suo compagno di ciò che fare intendeva, insieme s'accostarono là dove Calandrino solo si sedeva, e faccendo vista di non vederlo insieme incominciarono a ragionare delle virtù di diverse pietre, delle quali Maso così efficacemente parlava come se stato fosse un solenne e gran lapidario ... A' quali ragionamenti Calandrino posta orecchie, e dopo alquanto levatosi in piè, sentendo che non era credenza, si congiunse con loro, il che forte piacque a Maso; il quale, seguendo le sue parole, fu da Calandrin domandato dove queste pietre così virtuose si trovassero ... Maso rispose che le più si trovavano in Berlinzone, terra de' baschi, in una contrada che si chiamava Bengodi, nella quale si legano le vigne con le salsicce e avevavisi un'oca a denaio e un papero giunta; e eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa facevano che far maccheroni e raviuoli e cuocergli in brodo di capponi, e poi gli gittavan quindi giù, e chi più ne pigliava più se n'aveva; e ivi ...
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Decameron (pagina 136)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... “Oh!” disse Calandrino “cotesto è buon paese; ma dimmi, che si fa de' capponi che cuocon coloro?” Rispose Maso: “Mangiansegli i baschi tutti ... ” Disse allora Calandrino: “Fostivi tu mai?” A cui Maso rispose: “Di' tu se io vi fu' mai? Sì vi sono stato così una volta come mille ... ” Disse allora Calandrino: “E quante miglia ci ha?” Maso rispose: “Haccene più di millanta, che tutta notte canta ... ” “Sì bene, “ rispose Maso “sì è cavelle ... ” Calandrino semplice, veggendo Maso dir queste parole con un viso fermo e senza ridere, quella fede vi dava che dar si può a qualunque verità è più manifesta, e così l'aveva per vere; e disse: “Troppo ci è di lungi a' fatti miei: ma se più presso ci fosse, ben ti dico che io vi verrei una volta con esso teco pur per veder fare il tomo a quei maccheroni e tormene una satolla ... Ma dimmi, che lieto sie tu, in queste contrade non se ne truova niuna di queste pietre così virtuose?” A cui Maso rispose: “Sì, due maniere di pietre ci si truovano di grandissima virtù ... ” Allora Calandrin disse: “Gran virtù son queste; ma questa seconda dove si truova?” A cui Maso rispose che nel Mugnone se ne solevan trovare ... Disse Calandrino: “Di che grossezza è questa pietra? o che colore è il suo?” Rispose Maso: “Ella è di varie grossezze, ché alcuna n'è più, alcuna meno, ma tutte son di colore quasi come nero ... ” Calandrino, avendo tutte queste cose seco notate, fatto sembianti d'avere altro a fare, si partì da Maso e seco propose di volere cercare di questa pietra; ma diliberò di non volerlo fare senza saputa di Bruno e di Buffailmacco, li quali spezialissimamente amava ...
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Decameron (pagina 139)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... – Per la qual cosa egli prestamente rispose sé essere apparecchiato, e cominciò: –Dilettose donne, il giovane che Elissa poco avanti nominò, cioè Maso del Saggio, mi farà lasciare stare una novella la quale io di dire intendeva, per dirne una di lui e d'alcuni suoi compagni: la quale ancora che disonesta non sia per ciò che vocaboli in essa s'usano che voi d'usar vi vergognate, nondimeno è ella tanto da ridere, che io la pur dirò ... E come spesso avviene che, bene che i cittadini non abbiano a fare cosa del mondo a Palagio, pur talvolta vi vanno, avvenne che Maso del Saggio una mattina, cercando d'un suo amico, v'andò; e venutogli guardato là dove questo messer Niccola sedeva, parendogli che fosse un nuovo uccellone, tutto il venne considerando ... Per che, senza star troppo a guardarle, lasciato quello che andava cercando, incominciò a far cerca nuova; e trovò due suoi compagni, de' quali l'uno aveva nome Ribi e l'altro Matteuzzo, uomini ciascun di loro non meno sollazzevoli che Maso, e disse loro: “Se vi cal di me, venite meco infino a Palagio, ché io vi voglio mostrare il più nuovo squasimodeo che voi vedeste mai ... E allora Maso disse a' compagni: “Io voglio che noi gli traiamo quelle brache del tutto, per ciò che si può troppo bene ... Maso, dall'un de' lati accostatosi a messer lo giudice, il prese per lo lembo della guarnacca; e Ribi accostatosi dall'altro e fatto il simigliante, incominciò Maso a dire: “Messer, o messere: io vi priego per Dio che, innanzi che cotesto ladroncello, che v'è costì dallato, vada altrove, che voi mi facciate rendere un mio paio d'uose le quali egli m'ha imbolate, e dice pur di no; e io il vidi, non è ancora un mese, che le faceva risolare ... ” Maso d'altra parte non lasciava dire a Ribi, anzi gridava, e Ribi gridava ancora ... Il quale, questo fatto sentendo e non sappiendo che ciò si fosse, volendosi tirare i panni dinanzi e ricoprirsi e porsi a sedere, Maso dall'un lato e Ribi dall'altro pur tenendolo e gridando forte: “Messer, voi fate villania a non farmi ragione e non volermi udire e volervene andare altrove; di così piccola cosa, come questa è, non si dà libello in questa terra”, e tanto in queste parole il tennero per li panni, che quanti nella corte n'erano s'accorsero essergli state tratte le brache ... Ribi, parendogli avere assai fatto, disse: “Io fo boto a Dio d'aiutarmene al sindacato!” E Maso d'altra parte, lasciatagli la guarnacca, disse: “No, io ci pur verrò tante volte, che io non vi troverò così impacciato come voi siete paruto stamane”, e l'uno in qua e l'altro in là, come più tosto poterono, si partirono ...
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