Libri mani
Libri su mani, con la parola mani
Confessioni di un Italiano (pagina 32)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Lo spiedo stava fermo, e la cuoca s'era intromessa per distaccarmi le mani dalla coppa e rimettermele al lavoro: ma io era ancora troppo distratto dalla rabbiosa operazione della Contessa perché potessi dar mente a quell'altro impiastro ... — Dimmi ora cos'hai fatto a zonzo fino a due ore di notte — riprese colei riponendosi ambe le mani sui fianchi con immensa mia consolazione ... — Parla parla, sangue di galera! — urlò la Contessa facendomisi questa volta addosso con ambe le mani uncinate come gli artigli d'una gatta ... — Sia fatto come tu vuoi! Mise le mani in tasca e uscì tirandosi dietro in codazzo tutta la comitiva; ma ognuno prima di seguirla mi volgeva due occhiate che sanzionavano la giusta sentenza della castellana ... Io lo lasciava fare, come appunto se fossi un morto; ma quando poi fu partito, e al lume della lucernetta deposta da lui in un cantone vidi le muraglie sgretolate e il soffittaccio sghembato in quel buco da gatti, la disperazione di non essere nella stanza bianca ed allegra della Pisana mi riprese con tal violenza che mi dava pugni e unghiate nella fronte e non fui contento se prima non mi vidi le mani rosse di sangue ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 210)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Tanto più mi maravigliai di questa sua ottima salute perché bisognava loro, si può dire, guadagnarsi il vitto colle proprie mani; non bastando a pagare i medici e le medicine i pochi quattrini che stillavano a fatica dalle mani aggranchite del Navagero ... Allora dal canto mio gli esposi quanto m'era stato commesso; ed egli se ne compiacque molto, soggiungendo che a ciò si poteva pensare ove i nemici, non aprendo nessuna trattativa, fossero venuti alle mani ed egli li ributtasse, come sperava, oltre il Po ...
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La divina commedia (pagina 24)
di Dante Alighieri (estratti)
... Lo duca mio allor mi diè di piglio,
e con parole e con mani e con cenni
reverenti mi fé le gambe e 'l ciglio ... Quando noi fummo là 've la rugiada
pugna col sole, per essere in parte
dove, ad orezza, poco si dirada,
ambo le mani in su l'erbetta sparte
soavemente 'l mio maestro pose:
ond'io, che fui accorto di sua arte,
porsi ver' lui le guance lagrimose;
ivi mi fece tutto discoverto
quel color che l'inferno mi nascose ... Ecco l'angel di Dio: piega le mani;
omai vedrai di sì fatti officiali ... Ohi ombre vane, fuor che ne l'aspetto!
tre volte dietro a lei le mani avvinsi,
e tante mi tornai con esse al petto ...
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Fermo e Lucia (pagina 8)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... All'entrare si sentì sorpreso da quella timidità che i poverelli illetterati provano in vicinanza d'un signore e d'un dottore, dimenticò tutti i discorsi che aveva preparati, ma diede un'occhiata ai capponi, e si rincorò pensando che non veniva colle mani vuote ... Entrato in cucina chiese alla fantesca del signor dottore: la fantesca vide le bestie, e come avvezza a simili doni vi pose le mani sopra, mentre Fermo le andava ritirando, perchè voleva che il dottore vedesse e sapesse ch'egli portava qualche cosa ... Fermo stette ritto dinnanzi al tavolo con le mani nel suo cappello ... Vedete, figliuolo,» e qui si alzò, pose le mani su un fascio di gride, scartabellò un momento, e subito ne prese una, e segnando col dito, «sapete leggere?», dimandò ...
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Fermo e Lucia (pagina 61)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Don Rodrigo si fece da capo e raccontò a suo modo tutta la storia, e finì col dire che il suo onore era impegnato a fare stare quel villanzone e quel frate, e ch'egli voleva aver nelle mani Lucia; che se il Signor Conte avesse voluto assumere questo impegno, egli non dubitava più dell'evento ... E questa, se mai per caso la nostra storia capitasse alle mani di un lettore ignaro del linguaggio milanese, è una formola comune, che accennando il numero delle dita di due mani congiunte, significa l'impalmarsi per conchiudere un accordo ... » «Al corpo di mille diavoli! Ella non sa dunque come io son servito: tutti i miei uomini sono ben persuasi che colui il quale in una simile circostanza pigliasse la più picciola libertà, sarebbe punito con le mie mani ... Quindi a misura che Egidio avvicinandosi al castello, incontrava di quei bravi che vi soggiornavano, questi dopo d'aver umilmente inchinato l'amico del padrone, facevano festa pur camminando, al suo corteggio, ed era una ripetuta stretta di mani, e un dare e rendere di saluti a cui si appiccavano i più bisbetici e scomunicati nomi del mondo ...
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Fermo e Lucia (pagina 117)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Poco a poco però cominciò egli a ricordarsi della grida, del nome, e del negozio, delle istanze dell'oste, e dei suoi rifiuti; ma come diavolo, l'uomo nero sapeva egli appuntino quel nome e cognome che Fermo non aveva mai voluto pronunziare? E poi, come erano cangiate le cose a segno, che colui il quale doveva in quella giornata fare il legislatore, la cominciasse coi birri al fianco per andare in prigione? – Qualche mistero ci dev'essere, – disse Fermo tra sè: – e intanto se potessi con un po' di buona grazia uscire dalle mani di costoro, sarebbe meglio ... » «Ham!» disse, o piuttosto fece Fermo scotendo la testa, e ricominciò a pensare – Diamine! Che cosa fanno tutti quei buoni fratelli di jeri? mi lasciano in ballo a questo modo! – Fra questi pensieri stava egli di tempo in tempo con le mani alzate tra un bottone e l'altro, interrompendo l'azione del vestirsi ... Ma finalmente si trovò vestito: e allora ponendo le mani nelle tasche del suo farsetto: «oh!» disse, «io aveva una lettera: voi me l'avete rubata» ... – «Andiamo,» disse il notajo, con un volto tutto grazioso: «fidatevi di me che vi voglio bene; e voi,» continuò rivolto ai birri, «non lo stringete, è un buon figliuolo e mi preme; andiamo quietamente,» disse ancora a Fermo, «non fate vista di nulla, non guardate nè a destra nè a sinistra, e nessuno s' accorgerà di quello che è, e voi conserverete il vostro onore, nessuno potrà rinfacciarvi che siete stato nelle mani della giustizia; e a momenti sarete in libertà ...
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Fermo e Lucia (pagina 127)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Appena il muovere della mano manifestava una intenzione di liberalità, una gara tumultuosa e incalzante di grida, di sospinte, di mani levate si faceva intorno a loro; gli estenuati e stupidi dall'inedia pigliavano come una forza istantanea dalla nuova speranza, e si pignevano innanzi con violenza; i più robusti gli rigettavano con furore, alle preghiere alla invocazione dei nomi più santi si mescevano le bestemmie della disperazione; i vecchj rispinti tendevano da lontano le palme scarne; le madri alzavano i fanciulli scolorati, male ravvolti nelle fasce stracciate, e ripiegati per languore nelle loro mani ... Quei caritevoli dovevano lasciarsi rapire più tosto che distribuire i soccorsi; e spogliati in un momento di ciò che avevano portato con sè, fra le benedizioni, e le rampogne, rovesciando le tasche vuote, uscivano a stento dalla folla più contristati del male irrimediabile, che soddisfatti del poco bene che avevan potuto fare; e se ne tornavano non avendo più altro da dare in risposta a nuove richieste che un aspetto di commiserazione, un cenno delle mani che esprimeva una buona volontà inutile, una ripulsa dolente ... Il Lazzeretto (se mai questa storia venisse alle mani di chi non sia mai stato a Milano) è una fabbrica quasi quadrata: i due lati maggiori tirano a un di presso cinquecento passi andanti; gli altri due poco meno; un fossato scorre e volta intorno all'edificio: ogni lato ha nel mezzo una porta, e un ponte sul fossato: tutti i lati dell'edificio nella parte rivolta al di fuori sono divisi in camerette, che sono in tutto 296: nell'interno gira per tre lati un porticato: lo spazio interiore è sgombro; fuorchè nel mezzo, dove sorge un tempietto ottangolare ...
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Fermo e Lucia (pagina 149)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Agnese diede a Fermo due pani, e due raviggiuoli, fattura delle sue mani, gli riempì di vino il fiaschetto ch'egli aveva portato con sè, dicendo: «in questi tempi potreste morir di fame, prima di trovare chi vi desse da mangiare» ... Il rinchiuso, benedicendolo, la trasse in fretta, e Fermo lo vide afferrare quel pane, con ambe le mani, porselo a bocca, e addentarlo avidamente ... Dopo due passi udì un romore confuso che si avvicinava, e cominciò a distinguere un cigolar di ruote, un calpestio di cavalli, uno squillare di cento campanelli, un baccano di grida; guatò dinanzi a sè, ed ecco in capo alla strada dov'egli camminava spuntare due uomini a piede (eran chiamati apparitori) che con le mani alzate accennavano, e ad alta voce gridavano ai passeggeri di ritirarsi ...
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Fior di passione (pagina 19)
di Matilde Serao (estratti)
... solamente la fanciulla, e si nascose il volto fra le mani ... Con le mani delicate sollevò il soffietto e accese il fuoco ... Non si riscaldava che al solo suo arrivo: anzi, appena ne udiva il passo per le scale, le mani le bruciavano come per febbre, il sangue le dava una vampata alla faccia ... Le mani si stancavano, andavano a rilento, cadevano fiacche in grembo: tutta la sua persona era presa da un senso di infinita debolezza ...
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Fior di passione (pagina 25)
di Matilde Serao (estratti)
... Il bimbo rideva e stringeva le mani, quasi che possedesse già il prezioso giocattolo ... Sapeva quante lagrime segrete si possono versare in una notte, come possano soffocarsi mordendo il lenzuolo; aveva conosciuto la monotonia delle lunghe ore, passate in un angolo oscuro, sopra una seggiolina, con le mani in grembo ... Quando entrò come operaio nella fabbrica, credè di essere diventato un re; ma soffrì profondamente, perchè il lavoro usciva dalle sue mani rozzo e incompiuto ... Il sorcio volante che si precipita per due trampoli di legno; il ginnasta che sale per una scaletta con l'agilità di uno scoiattolo e si slancia dall'altra parte, per ricominciare ogni momento il suo gioco; il coniglio accovacciato che suona il timpano, abbassa la testa e si frega il muso con le bacchette; il violinista vestito da marquis, in raso ed oro, che nel medesimo tempo suona il violino e balla un passo di gavotta; le oche, le anitre, le navicelle galleggianti attirate alla sponda da un pezzetto di calamita; i cavallini galoppanti, le carrozzette semoventi; tutto questo usciva dalle mani fatate di Ulrich ... La sua ispirazione non si fiaccava mai: talvolta egli si stringeva la testa calda fra le mani gelate, per timore gli scoppiasse, tante idee battevano contro le pareti del cervello per uscire; correva di notte, nella campagna, facendosi soffiare il vento aquilonare sul volto ...
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I nuovi tartufi (pagina 8)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... Al primo vederlo io dissi:—Costui si chiama Maher salab Hasbaz!—Ei venne con moneta di frode, cuore di pietra, e mani violente: cominciò ad esercitare l'arte di mezzano di tutto,—merci,—peccato,—delitto… però la fortuna gli svolazzava d'intorno come mosca molesta; lanciava la mano, e quella si allontanava irridendolo: quindi più forte riardeva in lui la rabbia dell'oro ... Dài oggi, dài domani, egli la persuase presentarlo alla madre: veneranda matrona, vedova di capitano di mare, travolta dalla fortuna a guadagnarsi con le proprie mani povera ed onorata sussistenza, col mestiere della stiratora ... Ah! per cuore di madre quale acerba spina era mai questa!—e la misera donna celatosi il volto con le mani piangeva lacrime sommesse per non contristare la figliuola ... Nè mi assicurano meglio la sua capacità e la facilità dei guadagni: altre e bene altre speranze io ho veduto appassirmi nelle mani! Anche il mio consorte fu nelle cose marinaresche peritissimo, e dei venti chirati della nave possessore di undici; e tutto questo un colpo di garbino irreparabilmente distrusse ...
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I nuovi tartufi (pagina 9)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... Adesso lo sciagurato non conta più i danari: a piene mani tuffa nella cassa altrui, a piene mani dà la pecunia sottratta in balía della fortuna, che se la porta come l'uragano delle Alpi la neve minuta ... —Non gli fu difficile condurre seco il giovane prostrato di forza fisica e di volontà, e mentre lento saliva le scale porgendogli braccio, gli mormorava dentro le orecchie: "Qui al secondo piano abitano meretrici: la mala femmina mena vita fra queste; finse povertà e albergo nelle soffitte, ma ella è delle più famose del secondo piano, e tiene il luogo accreditato perchè piacevolona, vaga di burle, e oltre modo disposta a sostenere una parte in commedia: se capitava in buone mani sarebbe riuscita attrice unica ... Questi lo vide appena con gli occhi aperti, Che levate al cielo le mani giunte esclamava: "Lodato Dio! vi reputava più forte: invece di fare bene, temo avere commesso troppo gran male, e ne ho rimorso ...
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Il benefattore (pagina 12)
di Luigi Capuana (estratti)
... Per ciò egli le stringeva le mani così forte da doverle far male, ma senza ch'ella mostrasse di accorgersene ... Le lasciò andare le mani, e si mise a passeggiare su e giù per la camera, ruminando i vituperi di cui la stimava meritevole ... Poi, andatagli incontro lentamente, aprendo e socchiudendo le palpebre e posategli carezzevolmente le mani su le spalle, mormorava: —Amore mio bello! —Abbiamo fatto tardi!—egli borbottò, scansando la carezza per guardare l'orologio cavato di tasca ... Ma come la vide accostare all'uscio, porre la mano al paletto, e solo allora tendergli l'altra mano e le labbra, pronunciando un sommesso: A rivederci! Ezio improvvisamente scoppiò: —Così tu ami? Così? Così? —Oh, Dio!…—ella balbettò coprendosi il viso con le mani ... —Ti sei dunque fatto giuoco di me! E perchè mai? Perchè? Che indegna commedia sei qui venuta a rappresentare? Ella affondava il viso tra le mani, per non udire, immobile, fulminata… E, come dicesi che avvenga alle persone prossime a morire di morte violenta, vedeva passarsi davanti agli occhi, in un lampo, tutto quel che aveva sofferto per lui: e le segrete angosce, e le lotte, e i tormenti dei rimorsi, prima di decidersi al tremendo sacrifizio della sua vita immacolata, della sua reputazione forse e della sua pace; e le raggianti fantasie di amore e di felicità con le quali si era confortata all'immolazione di tutta sè stessa ai piedi di lui! Oh! Ella l'amava tanto, che non avea saputo trovare parole per esprimerglielo, istupidita dalla gioia di darsi incondizionatamente, anima e corpo; resa quasi inerte e ghiaccia dall'estremo accesso della sua stessa passione… Ed egli non lo aveva capito! E poteva rinfacciarle:—Così tu ami? Così?—E buttarle in viso la infame accusa:—Che indegna commedia sei qui venuta a rappresentare?… Ella non udiva più quel che Ezio continuava a dire contro di lei con voce soffocata, scotendole violentemente un braccio ...
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Il benefattore (pagina 23)
di Luigi Capuana (estratti)
... E mi mordevo le labbra, e increspavo le mani conficcandomi le ugne nelle carni, facendo grandi sforzi per non far scorgere all'artista la mia interna angoscia ... Egli dava gli ultimi tocchi di stecca agli occhi, facendovi la pupilla, dove quasi sprizzava una luce che animava il busto straordinariamente; e lavorava intento, con estrema delicatezza, mentre io sentivo più e più invasarmi dall'idea che stèssi per perdere la mia personalità ed essere interamente asservito a quell'altro… —No! No!—gridai, slanciandomi addosso al busto e rovesciandolo con le due mani dal cavalletto ... Ma io rivivevo, io provavo l'immensa gioia della liberazione dall'incubo che per poco non mi aveva fatto perdere la ragione; e stringendo affettuosamente le mani del mio povero amico, gli mormoravo: —Perdonami! ... Mi accolse con un: bravo! e mi stese tutt'e due le mani ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 3)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Con dinieghi aspri si svincolavano le mani; con qualche piccolo rialzo e ribasso di prezzo, concesso a stento, si riprendevano ... E se, dopo tanto, il contratto era concluso, che strapponi lo consacravano! Il sensale da un lato, gli amici dall'altro, con ambedue le mani premevano alla poderosa, imprescindibile stretta finale ... Mormorò: — Li hai consegnati a buone mani! Con il cavallo al passo dietro i buoi che lo Scricco conduceva, Sandro Molenda trovava sollievo in un sospetto che altra volta gli sarebbe stato gravoso ...
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Il ponte del Paradiso (pagina 41)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... — E già Raimondo si scagliava su lei, con gli occhi fiammanti e con le mani levate ... Guardò la disgraziata, che ansante e palpitante, riarsa dalla febbre, con atto disperato protendeva il collo verso di lui, come implorando la stretta fatale; mise un urlo di fiera, quasi volesse coll'urlo stimolarsi a vendetta; ma le sue mani levate a minaccia non si aggravarono su lei: una forza arcana combatteva i suoi feroci propositi, trascinandolo indietro ... Non macchierò le mie mani nel sangue di una donna ...
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Intrichi d'amore (pagina 17)
di Torquato Tasso (estratti)
... O Pasquina, passi a lo quinto napoletano Sieggio! LEANDRO Oh, che passato possi essere per le picche! GIALAISE Mira che atto è chillo; se congiunge le mani alla banda destra, e inchinando la testa alla sinistra pare ca se maravigli de me ... O vita mia bellina, zuccarina, dolcina, mellina, mannina, Pasquina! LEANDRO O guffone, bestione, cicalone, asinone, ignorantone! GIALAISE Ora chisso sì, ca è segno de crudele; m'ha dato no punio alle spalle, e sbattennose le mani vicino all'orecchie se n'è sfrattata vassa vassa dentro la casa, lassannome scuro chiù ca la pece negra ... ALESSANDRO Ferma, Signor Giovan Luigi! Oh, che mirabil segreto: col dar del pugno ti risveglia; con le mani all'orecchie e coll'intrare in casa t'avisa che bisogna trasformarsi in quell'animale che ha l'orecchie così lunghe, e le sbatte in quel modo caminando così basso ... Ora suso, alle mani: facite la forma, ca mi trasformo ...
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L'Olimpia (pagina 7)
di Giambattista Della Porta (estratti)
... Oh dolcissimo principio! Beata carta, quanto tu devi tenerti piú felice dell'altre, poiché ella s'è degnata appoggiarci le belle mani! Mentre bacio questi caratteri parmi che baci quelle mani che l'han formati, quella bocca che gli ha dettati e quell'animo che gli ha concetti ... Non tanti baci sopra baci; e che faresti a lei se cosí baci l'ombra delle sue mani? LAMPRIDIO ... E quest'altro vo' che assaggi un pugno delle mie mani, ché so che non è duro il suo osso come la mia carne, e li farò tanto minuta la carne e l'ossa che non será buona per pasto delle formiche… ... Non la vo' ponere se non dove piace a me: vuoimene forzar tu? sei tu padrone delle mie mani? sto io con te che mi comandi? LAMPRIDIO ...
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L'Olimpia (pagina 9)
di Giambattista Della Porta (estratti)
... Desiosa veder questo Lampridio, ché non mi scappi il manto, me lo piglio a due mani, e spingo innanzi finché vedo due persone, una di venti e l'altra di sessanta anni, vestite da turchi con le mani piene di calli e ne' piedi si conosceva il segno del cerchio della catena: niuno di loro mi avea ciera d'innamorato, e mi meraviglio come vogli Lampridio comparir in quel modo innanzi la sua innamorata ... Tagliarò Sennia per mezo; Olimpia la prenderò per lo collo e senza toccar terra la porterò prigione in casa mia; a Mastica ficcherò un spiedo per sotto che gli lo farò uscir per la bocca; a questo romano spezzarò su la schena dieci fasci di bastoni, né lo difenderan dalle mie mani cento muraglie o bastioni… ... Buon pensiero, padrone, per nettar il sangue e le cervelle, le braccia, le mani e l'altre membra, che si troncheranno per la scaramuccia ... O bestia incantata, non vedi che guasti l'ordine? Tu, porta queste mani a' fianchi; tu, alza la testa, che mi pari un bufalo o barbagianni; tu, con questa fionda sta' in questo luogo, e se alcuno cavasse la testa fuor dalla finestra o tetto, ferisci con essa e togli le difese; tu, Squadra, fermati innanzi la porta, che hai questo cuoio di dante ... Sai maneggiar questa spada a due mani? SQUADRA ...
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L'amore che torna (pagina 10)
di Guido da Verona (estratti)
... — ella domandò soffocatamente, serrando le mani in croce sul petto per contenerne l'affanno ... Molti anelli ornavano le sue mani villose, dalle unghie quadre, con i polpastrelli piatti ... — Dunque, signor conte, — egli diceva, stropicciandosi le mani, — la dama di picche ci ha traditi ancora una volta, a quanto pare! — No, caro Capponi, questa volta non si tratta di dame, nè di picche nè d'altro colore ...
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L'amore che torna (pagina 13)
di Guido da Verona (estratti)
... — E tu non mi racconti nulla? — continuò Elena, posando i gomiti sul cristallo per unire le mani e raccogliervi la faccia ... Sollevò la faccia illuminata, mi passò le mani fra i capelli: — Ah sì? una casa nostra? una casa per noi? ... — Tanto, a me non devi alcun rispetto! E camminava con lentezza, tenendo sotto il mento le due mani congiunte, che avevano la pallidezza di un avorio antico ... Ella mi venne vicino, quasi con furia, e mi afferrò le mani ruvidamente ... E incollerito mi levai, sciogliendomi dalle sue mani con un moto ruvido ...
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L'amore che torna (pagina 19)
di Guido da Verona (estratti)
... Di fatti era bella, bella come il quadro di Mathias! Le venne un pensiero fatuo, per la prima volta: «Perchè nessun uomo l'avrebbe mai veduta così, nessuno, tranne Mathias, ch'era per lei un fratello?» Ecco: la giovinezza passerà vanamente nell'insegnare le parole straniere ai bimbi cocciuti, le sue mani non saranno più così bianche, la sua bocca non più così fresca, nemmeno la gola così limpida ... Un guanto di Elena, ch'era sul letto, cadde a terra; Mathias lo raccolse, lo tenne a lungo fra le sue mani, lo guardò, vi fece scorrere sopra le dita ... Egli l'intese domandare ad Elena: — Tornerà, signorina? Senz'ascoltare la risposta, egli fece col capo un movimento brusco, e si cacciò le mani entro i capelli ... Davanti allo specchio, Elena ritta si appuntava il cappello: teneva uno spillone fra i denti, un velo sul braccio e le due mani alzate dietro la nuca ...
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L'amore che torna (pagina 20)
di Guido da Verona (estratti)
... Allora ella si volse, gli tese ambe le mani, e pronunziò il suo nome, pianissimo, quasi con paura: — Mathias ... Egli si battè la fronte, volle sorridere ma non potè, volle parlare ma non ebbe voce: prese quelle due mani e se le portò congiunte sul cuore ... Le due mani fecero una croce, come sopra una cosa morta ... — balbettò, premendosi quelle due mani sul cuore, che martellava impetuosamente, producendo la strana impressione di un organo troppo vitale in quel petto così fragile ... Ancora una volta la cercò supremamente, con le labbra, con le mani, con l'anima ...
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L'amore che torna (pagina 61)
di Guido da Verona (estratti)
... D'un tratto Elena si fermò, poggiandosi contro il mio braccio con entrambe le mani, che si contrassero ... Rincantucciati nella vettura buia, l'uno contro l'altra, tenendoci le mani, ebbi voglia che il cavalluccio continuasse indefinitamente il suo trotterello stanco, per non giungere mai, per non scendere più ... Appoggiò i gomiti su le ginocchia e si prese la fronte fra le mani, senza rispondere ... Scendemmo; andai a prendere il biglietto, a spedire il bagaglio; e le mani ad ogni gesto mi tremavano come se una crescente febbre consumasse le mie vene ... Sentii che il peso leggero del suo corpo si abbandonava nelle mie braccia, simile ad una cosa morta, e la sua bocca, e le sue mani, ed anche il suo respiro, tutto era freddo in lei, come se non avesse più sangue ...
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L'amore che torna (pagina 69)
di Guido da Verona (estratti)
... Mise un ginocchio su l'altro e con le mani congiunte lo ricinse ... — Ah, tu hai creduto, — ella disse, un po' curva, un po' arrossata — che potrei di nuovo appartenerti qualora tu lo volessi? Hai creduto che anch'io, come tutto quello ch'è passato nelle tue mani, fossi un piccolo gingillo da potersi lasciare o prendere a tuo piacimento? Ebbene, Germano, ti sei ingannato! Senti, voglio dirti una cosa ... Io, che l'avevo ascoltata, con la faccia nascosta fra le mani, atterrito e folle, tentai tutte le persuasioni: la preghiera, lo scherno, la minaccia, la violenza ... taci! E le mie mani cercarono il suo collo delicato, col desiderio di stringere forte ...
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La favorita del Mahdi (pagina 10)
di Emilio Salgari (estratti)
... Abd-el-Kerim si nascose la faccia fra le mani e cacciò fuori un urlo strozzato ... L'arabo l'afferrò per le mani e la rattenne violentemente ... Bada a me, che lo conosco a fondo quell'arabo; è un miserabile, è di più un vile! Una fiamma di sdegno e di collera salì in volto all'almea; tese le mani chiuse verso il greco con gesto minaccioso ... Il greco lanciò una bestemmia ed alzò le mani come per abbracciarla ... Egli girò lo sguardo attorno, tese per alcuni istanti l'orecchio, poi accostò le mani alle labbra e mandò un acuto fischio ...
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La favorita del Mahdi (pagina 27)
di Emilio Salgari (estratti)
... Dieci e più volte s'arrestò, per paura di smarrirsi fra le gallerie che si succedevano le une alle altre sempre più tortuose, ma la speranza di trovare uno sbocco e la tema di ricadere nelle mani di quel mostro che chiamavasi Notis e nelle mani della vendicativa Elenka, lo spingevano suo malgrado innanzi ... Aggrappandosi alle sporgenze delle pareti, aiutandosi colle mani e coi piedi, giunse a una gran fessura dalla quale veniva quel po' di luce e si trovò all'aperto in mezzo a sei o sette sepolcri sormontati da tarbusch colossali ... Dinanzi gli stava Elenka, tutta trafelata, sconvolta, colle mani tese innanzi come per arrestarlo ... Le sue mani nervose si strinsero attorno il collo di cigno della greca ed ebbe per un momento l'idea di strozzarla ...
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La favorita del Mahdi (pagina 34)
di Emilio Salgari (estratti)
... Il greco si prese la testa fra le mani e sospirò ... La contemplò così per un minuto, due, tre, rattenendo persino il respiro, poi fece silenziosamente alcuni passi innanzi colle braccia tese e le mani aperte come volesse afferrarla, e le labbra sporgenti come cercasse un bacio su quelle palpitanti carni ... Qualche cosa rumoreggiò nel fondo del suo petto, come un ruggito strozzato, furioso, e le sue mani si strinsero così fortemente che le unghie gli penetrarono nelle carni ... Si precipitò innanzi e le si gettò alle ginocchia afferrandola per le mani ... Si raddrizzò con violenza, colle braccia alzate, le mani aperte e le si avvicinò vacillando, cogli occhi stravolti, iniettati di sangue ...
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La favorita del Mahdi (pagina 37)
di Emilio Salgari (estratti)
... Ibrahim si stropicciò allegramente le mani ed entrò nel caffè che trovavasi pochi passi lontano ... L'hai veduto tu? —Sono due giorni che è giunto e sa già che Fathma trovasi nelle vostre mani ... Appoggiò la testa sulle mani e continuò a fumare con maggior furia cogli occhi vitrei fissi dinanzi a sè ... La faccia del fumatore era smorta smorta, attorno agli occhi cominciavano a disegnarsi due cerchi azzurrognoli e muoveva le mani convulsivamente ...
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La favorita del Mahdi (pagina 57)
di Emilio Salgari (estratti)
... —Amici miei… ho il cuore spezzato… ho l'anima infranta… Abd-el-Kerim, mio adorato Abd-el-Kerim! Tutto è perduto, tutto è crollato… non v'è più speranza… Ah! sorte crudele! Un singhiozzo le soffocò la voce e scoppiò in lacrime nascondendosi la faccia fra le mani ... —Abd-el-Kerim urlava la sventurata cogli occhi stravolti, schizzanti fuori dalle orbite, Abd-el-Kerim dove sei?… lascia che ti veda, lascia che ti abbracci, lascia che ti contempli! Dove sei, vieni da me, dalla tua Fathma che tanto ti amò, vieni fra le mie braccia… Prigioniero!… M'hanno detto che tu sei caduto prigioniero!… No, non è possibile, non è vero… mi hanno ingannato… ma perchè non vieni, ah! è adunque vero, i ribelli ti hanno preso, ti hanno condotto via… Maledetto sia il Mahdi!… Si dimenò per qualche tempo urlando e ruggendo come una belva, straziandosi le labbra coi denti, stringendo freneticamente le braccia di O'Donovan e di Omar che si sforzavano di tenerla ferma, poi con un improvviso scatto si alzò a sedere colle mani tese innanzi a sè ... Sei tu… ancora tu, che mi vieni dinanzi… sempre tu, maledetta donna, mostruosa creatura, spaventevole apparizione!… Che vuoi da me? che vuoi dalla tua vittima? Non ti basta avermelo rubato, non ti basta avermelo perduto, non ti basta di avermi dilaniato il cuore… vieni a deridermi, vieni ancora a sogghignare dinanzi alla vittima… Ti odio! ti odio… ho sete del tuo sangue! Ah! potessi fulminarla!… Gli occhi della delirante si chiusero e le mani si raggrinzarono ... —So che parecchi ufficiali egiziani che caddero nelle mani degl'insorti, invece di essere decapitati o fucilati furono nominati capi-tribù ... Curvo, guardava innanzi a sè col più profondo terrore scolpito in volto e colle mani convulsivamente strette sui calci delle pistole ... Le sue mani corsero all'impugnatura della scimitarra, la accarezzò con compiacenza e si mise dietro al nubiano, dandosi l'aria di un ufficiale in ispezione ...
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La favorita del Mahdi (pagina 59)
di Emilio Salgari (estratti)
... Afferrò convulsivamente le mani che le tendeva Omar e le strinse con frenesia ... Oh! l'orribil sogno!… Aver tanto sperato, aver tanto sofferto, tanto lottato e poi non rivederlo… è spaventevole, è mostruoso!… Aveva sperato di rivedere ancora quegli occhi che mi avevano vinto, che mi avevano domato, di riudire ancora quella voce che mi aveva giurato eterno amore nelle foreste del Bahr-el-Abiad, quella voce che mi faceva saltare il cuore in petto, che mi rapiva in estasi; aveva sperato di rivederlo ai miei piedi ebbro d'amore, di essere alla fine felice dopo tanti strazi… e non lo rivedrò invece più mai… Allàh, dammi la forza di resistere che io muoio!… Oh Dio! quanto sono infelice! Ella nascose il volto fra le mani, si rovesciò all'indietro e pianse ... L'almea, in preda ad un'ansia indescrivibile, si sdraiò sul limitare della tenda colla testa fra le mani e il volto cupo ... D'improvviso Fathma s'avvicinò al reporter che era diventato pensieroso, e posando le mani sulle spalle di lui, gli disse: —O'Donovan, ho un piacere da chiedervi ...
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La favorita del Mahdi (pagina 68)
di Emilio Salgari (estratti)
... Il Mahdi battè tre volte le mani ... —Lo so, che il vice-re Tewfik mi accusa di essere un falso profeta, sperando di allontanare da me gli arabi che io vorrei salvare dalle mani degli inglesi, ma non credeva che le popolazioni dividessero l'opinione di quel miserabile, di quel vigliacco che vendette il suo regno pur di rimanere sul trono ... Abd-el-Kerim mandò un sospiro e portò ambe le mani al cuore ... Se potessi averlo nelle mani quest'uomo… Guai! guai il giorno che la sua cattiva stella lo condurrà al mio campo… Abd-el-Kerim coi capelli irti, gli occhi sbarrati, non respirava più ... Ma verrà forse un dì che la riavrò nelle mie mani e le farò scontare a caro prezzo il tradimento ...
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La favorita del Mahdi (pagina 69)
di Emilio Salgari (estratti)
... —Sai che tu mi piaci? gli disse, posandogli le mani sulle spalle ... Battè le mani: due guerrieri entrarono inginocchiandosi dinanzi a lui ... L'egiziano emise un sordo gemito e ricadde col volto nascosto fra le mani ... Al chiarore dei fuochi lo vidi sdraiato a terra col volto fra le mani ...
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La favorita del Mahdi (pagina 71)
di Emilio Salgari (estratti)
... Può essere caduta nelle mani degli sceicchi che combattono i baggàra del lago Tscherkela ... —Sì, Ahmed, rispose lo scièk, baciandogli rispettosamente le mani ... Ahmed portò le mani alla cintura cavando l'jatangan, ma lo ricollocò a posto e battè tre volte le mani ... Ahmed battè le mani ... Ahmed cacciò fuori un urlo strozzato; gli occhi gli schizzarono dalle orbite e portò ambo le mani al petto cacciandosi le unghie nelle carni ...
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La favorita del Mahdi (pagina 76)
di Emilio Salgari (estratti)
... avvicinò e prendendogli strettamente le mani gli disse con impeto selvaggio: —Ne hai udito parlare tu? —Di che? chiese lo sceicco ... —Sì, ti ho compreso, balbettò Abù-el-Nèmr —Ebbene, hai saputo nulla di lei? —No, no, nulla… assolutamente nulla! —Maledizione! —Hai forse saputo… dove sia? —Se l'avessi saputo a quest'ora sarebbe nelle mie mani ... —Lui, nelle tue mani! balbettò alfine ... Ora che so che è nelle tue mani, gli farò pagar caro l'insulto e il tradimento ... —Perchè? —Abd-el-Kerim è nelle mani di un beduino e credo che sia di già morto ... —Sicchè non posso aver Abd-el-Kerim nelle mie mani ... Egli guardò più volte d'attorno con circospezione, con le mani chiuse nervosamente attorno ai calci delle pistole che uscivano dalla larga fascia rossa, poi si spinse fino sul pendìo della collina volgendo gli occhi verso il tugul di Ahmed ...
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La favorita del Mahdi (pagina 80)
di Emilio Salgari (estratti)
... Bisogna che cada a qualunque costo nelle nostre mani per vedere con che razza di gente abbiamo da fare, disse il suo compagno, appoggiandosi alla parete della capanna, Per Allàh! Anche questa è bella! Uno, due… ... Un trasalimento nervoso scosse il corpo del greco; distese le braccia, aprì le mani convulsivamente chiuse, emise un sospirone e sbarrò gli occhi arrestandoli sul volto del negro ... Divenne pallido come uno spettro e portò le mani alla cintura come se cercasse qualche arma ... Egli guardò Omar con occhi supplichevoli e portò le mani al cuore che battevagli forte forte ...
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La favorita del Mahdi (pagina 83)
di Emilio Salgari (estratti)
... —Ah! quanto sei buono, mio nobile amico! esclamò Fathma, mettendo le sue mani in quelle callose del traditore ... Fathma portò le mani alla benda ... Se mi perdi, ti dò nelle mani di Ahmed ... Barcollò, le forze le vennero meno, e cadde in ginocchio nascondendosi il volto fra le mani ... Egli portò le mani agli occhi e quell'uomo fu visto a piangere ...
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La sposa persiana (pagina 7)
di Carlo Goldoni (estratti)
... Se meco qualche volta accendersi lo veggo, Gli batto su le mani, lo sgrido, e lo correggo ... Avete, gioia mia, un viso che innamora, E alle mie mani poi sarà più bello ancora ... CURCUMA Le mani almen potete ... Ah quante belle gemme su queste mani avete! FATIMA Ecco un altro costume, di cui farei di meno: S'ornano inutilmente le dita, il collo, il seno ...
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La sposa persiana (pagina 11)
di Carlo Goldoni (estratti)
... OSMANO Sotto il manto le mani (pongono le mani sotto le vesti) ... TAMAS Perfida, in tuo potere Non era il custodirla, difenderla, avvisarmi? Il ciel nelle mie mani ti lasciò per sfogarmi (minacciandola) ...
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La via del rifugio (pagina 4)
di Guido Gozzano (estratti)
... IV Nonno, l'argento della tua canizie rifulge nella luce dei sentieri: passi tra i fichi, tra i susini ed i peri con nelle mani un cesto di primizie: “Le piogge di Settembre già propizie gonfian sul ramo fichi bianchi e neri, susine claudie ... Avventurato se colui che visse pellegrinando, eppur così v'agogna, o vecchie stanze, aulenti di cotogna, o tetto dalle glicini prolisse, avventurato se colui morisse in voi! E in Te, Gesù, nella menzogna dolce, rendesse l'anima che sogna alle tue buone mani crocefisse! Questo è nei voti del perduto alunno, o Gesù Cristo! Un letto centenario m'accolga sotto il mònito dell'Ore ... “Da trent'anni?! Perdute le più tenere mani! Ma resta il sogno! I sogni cari ... Ma poi che Primavera ogni corolla dischiuse con le mani di velluto, dai monchi nodi qua e là rampolla e sogna ancora d'essere fronzuto ...
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La vita comincia domani (pagina 3)
di Guido da Verona (estratti)
... adesso vado a sciacquarmi le mani ... Ferma sul limitare, si compresse le due mani al petto esclamando: — Che notte! Mio Dio, che notte! La sua bellezza era turbata e turbava, quasichè nel guardarla, od anche nel passarle vicino, accadesse per una colpa involontaria di pensare alla sua nudità ... Il suo corpo sembrava tendersi naturalmente all'atto voluttuoso dell'amore; ogni movimento la denudava un poco, il gesto più lieve delle sue mani pareva incominciasse una carezza: negli occhi aveva quel colore indefinibile che nasce dal godimento, nella voce soave alcune di quelle inflessioni torbide che sono il respiro più profondo e più sommesso della voluttà ... — Fece una pausa, e con un atto quasi religioso incrociò le mani aperte al sommo del petto, presso la gola, che un respiro turgido sollevava ...
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La vita comincia domani (pagina 51)
di Guido da Verona (estratti)
... S'accostò al cadavere, ed ebbe voglia di scoprirlo; ma gli parve che le sue mani incontrassero una certa difficoltà nel compiere gli atti necessari ... Le sue mani di fatti non si muovevano; ma egli provava un piacere ansante nello star presso a quel cadavere, il piacere pauroso che si prova stando su l'orlo d'un precipizio ... » Ma nel medesimo tempo, come se le sue mani ubbidissero ad un'altra volontà che la sua propria, sollevò il rovescio del lenzuolo che gli doppiava sul volto e ne aperse i due lembi, scoprendolo fino a metà del petto ...
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La vita comincia domani (pagina 58)
di Guido da Verona (estratti)
... Ho detto secondare, ma non è questa nemmeno la parola: dovrei dire «servirla», dovrei dire «mettere nelle sue mani quella terribile arma, di cui la sorte ci rese possessori e padroni ... Sorse in piedi, e puntando ambe le mani su la scrivania si protese un poco innanzi, verso l'uomo che l'ascoltava, poi disse con una specie di crudeltà sarcastica: — Onorevole Donadei, mi permetta una immagine ... Saverio Metello si stropicciò le mani, le sue mani aride, giallastre, che parevan due nervosi artigli, quindi ricominciò: — L'uomo che non è stato finora alla mercè di nessuno aveva, come il Colosso di Rodi, i piedi d'argilla ... Ora è nelle nostre mani, e possiamo d'un colpo stenderlo a terra, per sempre ...
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La vita comincia domani (pagina 76)
di Guido da Verona (estratti)
... Ella si appoggiò contro il suo braccio, facendogli su la spalla un nodo con le mani congiunte; sopra vi posò la guancia, e disse: — Raccòntami ... Quando pensieri troppo forti gli martellavano il cervello, prendeva le sue piccole mani per fasciarsene le tempie ... Quelle mani avevano il colore luminoso delle perle orientali, erano calme, lente, impure, come se non sapessero far altro che prodigare con insidia carezze troppo voluttuose; quelle mani lo addormentavano: egli era totalmente beato ...
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Marocco (pagina 12)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Fra gli spettatori, a pochi passi da me, v’era un’arabina di dieci o dodici anni, non ancora velata, uno dei più bei visetti ch’io abbia visto a Tangeri, d’un bruno pallido delicatissimo, la quale contemplava coi suoi begli occhioni celesti pieni di stupore uno spettacolo assai più meraviglioso per lei che la danza dei soldati: quello che le offrivo io levandomi i guanti; questa seconda pelle delle mani, come dicono i ragazzi arabi, che i cristiani si mettono e si tolgono a loro piacere, senza risentirne il menomo dolore ... Dopo ciò afferrò il serpente con due mani, si mise la coda in bocca e cominciò a menar le mandibole: la bestia si scontorceva furiosamente; io me n’andai inorridito ... Prima che finissero, l’Incaricato d’affari mise qualchecosa di giallo nelle mani d’un soldato arabo, perchè lo portasse a chi aveva diretto lo spettacolo ... Molte volte, se non fosse stato con me il capitano dello stato maggiore, che è una guida abilissima, mi sarei smarrito in mezzo a quella vegetazione scompigliata; e infatti ci occorreva spesso di chiamarci l’un l’altro, come in un labirinto, per non perderci di vista, e godevamo a tuffarci, a nuotare in quell’immenso verde, ad aprirci la via colle mani, coi piedi e colla testa, coll’allegra furia di selvaggi tornati dalla schiavitù alle loro foreste ...
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Marocco (pagina 23)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Questo, senza dargli tempo di dire una parola, afferrò il foglio e se lo ficcò in bocca con tutt’e due le mani ... Basterà dire che i chirurghi strappano le tonsille colle dita e tentano l’estrazione della pietra con un rasoio o col primo gancio di ferro che si trovano ad aver fra le mani ... Ne segue che sebbene siano frequentissimi i casi di perdita d’un membro, specialmente per lo scoppio dei fucili, non si vedono nel Marocco che pochissimi mutilati; e i più di quei pochissimi sono disgraziati ai quali il carnefice tagliò le mani con un coltellaccio, e il catrame bollente, in cui, secondo l’uso, tuffarono i moncherini, arrestò l’emorragia ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 10)
di Giovanni Verga (estratti)
... Soltanto la mano colla quale appoggiavasi alla spalliera della seggiola era un po' tremante, e l'altra distesa lungo il fianco si apriva e chiudeva macchinalmente: delle mani scarne e bianche che spasimavano ... - Poi corse di sopra a precipizio, scalmanato, rosso in viso, col fiato ai denti, la sottana rimboccata, il mantello e il nicchio sotto l'ascella, le mani sudice di polvere, in un mare di sudore: - Che festa, eh! signora Sganci! - Intanto chiamava don Giuseppe Barabba che gli portasse un bicchier d'acqua: - Muoio dalla sete, donna Marianna! Che bei fuochi, eh? ... Circa duemila razzi! Ne ho accesi più di duecento con le mie mani sole ... Guardate che mani, signor marchese! ... Don Giuseppe Barabba si avvicinò in punta di piedi alla padrona, e le disse in un orecchio, con gran mistero: - Devo portare i sorbetti, ora ch'è passata la processione? - Un momento! un momento! - interruppe il canonico Lupi, - lasciatemi lavar le mani ... Donna Bellonia prese il piattino dalle mani di Bianca, inchinandosi goffamente: - Quante gentilezze! ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 16)
di Giovanni Verga (estratti)
... Le mani, annerite, erano piccole e scarne: delle povere mani pel suo duro mestiere! ... Si mise a sedere su di un covone, accanto all'uscio, colle spalle al muro, le mani penzoloni fra le gambe ... Si mise a scopare colle mani dinanzi all'uscio, buttando vie le frasche, carponi, fregandosi gli occhi di tanto in tanto per non lasciarsi vincere dal sonno, col mento rilassato, le gambe fiacche ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 29)
di Giovanni Verga (estratti)
... - Non dar retta, cara Bianca! - Un momento! - strillò la zia Cirmena respingendolo colle mani, quasi egli stesse per farle violenza ... Mi pare di lasciare il sangue mio nelle vostre mani adesso! ... Proprio quello che aveva detto la zia Cirmena! Una ragazza che vi basiva per un nulla, e v'imbrogliava la lingua e le mani ... Essa balbettò qualche parola inintelligibile, un gorgoglìo di suoni timidi e confusi, e chinò il capo ubbidiente, per cominciare a togliersi il pettine di tartaruga, colle mani gracili e un po' sciupacchiate alle estremità di ragazza povera avvezza a far tutto in casa ... Via, via, perché ti tremano così le mani? ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 30)
di Giovanni Verga (estratti)
... Proprio le sue grosse mani che aiutavano una Trao, e si sentivano divenir leggere leggere fra quei capelli fini! Gli occhi di lui si accendevano sulle trine che le velavano gli omeri candidi e delicati, sulle maniche brevi e rigonfie che le mettevano quasi delle ali alle spalle ... Gli piaceva la peluria color d'oro che le fioriva agli ultimi nodi delle vertebre, le cicatrici lasciatele dal vaccinatore inesperto sulle braccia esili e bianche, quelle mani piccole, che avevano lavorato come le sue, e tremavano sotto i suoi occhi, quella nuca china che impallidiva e arrossiva, tutti quei segni umili di privazioni che l'avvicinavano a lui ... Ho paura di toccarti colle mani ... Ho le mani grosse perché ho tanto lavorato ... Mastro Nunzio Motta voleva entrare a ogni costo, e andare a mettere le mani addosso al suo figliuolo che buttava così i denari ... Alcuni battevano le mani ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 34)
di Giovanni Verga (estratti)
... Cercano di aizzarvi contro tutto il paese, dicendo che avete le mani lunghe, e volete acchiappare quanta terra si vede cogli occhi, per affamare la gente ... - Una sètta, capite? Tavuso, mettiamo, al posto di Margarone; e tutti quanti colle mani in pasta! Ogni villano che vuole il suo pezzo di terra! pesci grossi e minutaglia, tutti insieme ... - Appunto! Bisogna aiutarsi per non andare in fondo al cesto, caro canonico! Bisogna tenersi a galla, se non vogliamo che i villani si servano colle sue mani ... - Parlare con chi ha le mani in questa faccenda, e dire che vogliamo esserci anche noi ... Quel mastro-don Gesualdo aveva le mani troppo lunghe ... Nella farmacia di Bomma disputavasi colle mani negli occhi ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 45)
di Giovanni Verga (estratti)
... Ne hanno fatta della roba quelle mani! ... Non lo dico per lodarvi! Benedette le vostre mani! Vostro marito, buon'anima! ... le mani le aveva bucate ... Fingeva anche lui di guardarsi intorno sospettoso, quasi vedesse da per tutto le mani lunghe di mastro-don Gesualdo ... Meglio! meglio! Rosaria, tornando di sopra, vide la padrona in uno stato spaventevole, frugando nei cassetti e negli armadi, colle mani che non trovavano nulla, gli occhi che non ci vedevano, la schiuma alla bocca, vestendosi in tutta fretta per andare al battesimo del cugino Motta ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 49)
di Giovanni Verga (estratti)
... Non usciva una fava dalla dispensa senza passare per le sue mani ... Si vedeva dal modo in cui gli guardava le mani, col sangue agli occhi, ogni volta che veniva a prendere le chiavi appese allo stipite dell'uscio ... E anche lui, adesso che la roba passava per le sue mani, comprendeva finalmente i dispiaceri che aveva dato alla povera donna; se ne pentiva, cercava di farseli perdonare, colla pazienza, colle cure amorevoli, standole sempre intorno, sorvegliando l'inferma e la gente che veniva a farle visita, impallidendo ogni volta che la mamma tentava di snodare lo scilinguagnolo dinanzi agli estranei ... - Nulla, nulla gli aveva fruttato quel matrimonio; né la dote, né il figlio maschio, né l'aiuto del parentado, e neppure ciò che gli dava prima Diodata, un momento di svago, un'ora di buonumore, come il bicchiere di vino a un pover'uomo che ha lavorato tutto il giorno, là! Neppur quello! - Una moglie che vi squagliava fra le mani, che vi faceva gelare le carezze, con quel viso, con quegli occhi, con quel fare spaventato, come se volessero farla cascare in peccato mortale, ogni volta, e il prete non ci avesse messo su tanto di croce, prima, quand'ella aveva detto di sì ... L'orgoglio di quello che aveva saputo guadagnarsi, colle sue mani, tutto opera sua, quei lenzuoli di tela fine in cui dormivano voltandosi le spalle, e quei bocconi buoni che doveva mangiare in punta di forchetta, sotto gli occhi della Trao ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 59)
di Giovanni Verga (estratti)
... Ansante, premendosi il petto colle mani, trasalendo a ogni passo, spiando il cammino con l'occhio ansioso ... C'erano lì, fra le foglie secche, accanto al muricciuolo dove lui s'era messo a sedere tante volte, dei brani di carta abbruciacchiati, umidicci, che s'agitavano ancora quasi fossero cose vive; dei fiammiferi spenti, delle foglie d'edera strappate, dei virgulti fatti in pezzettini minuti dalle mani febbrili di lui, nelle lunghe ore d'attesa, nel lavorìo macchinale delle fantasticherie ... C'erano infatti Nunzio e Gesualdo di Diodata, vestiti da festa, colle mani in tasca, e un fazzolettino nero al collo ... Don Gesualdo allora, per levarsi quella noia, per sgravio di coscienza, come diceva quell'altro fissando i due ragazzoni, che seguivano passo passo colle mani in tasca, senza aprir bocca, si lasciò scappare: - Be' ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 66)
di Giovanni Verga (estratti)
... - Una spada a due mani! - esclamò sottovoce il barone, quasi facesse una confidenza, e sorridendo di compiacimento ... Donna Giuseppina invece s'era aggobbita, aveva il viso floscio e grinzoso nel cappuccio rotondo, i capelli di un grigio sudicio, mal pettinati, lisciati in fretta con le mani e fermati dal fazzoletto di seta che portava legato sotto il mento, le mani corrose e nere, delle mani di buona massaia con le quali gesticolava per difendere gli interessi del marito, agitandosi nel cappottino seminato di pillacchere, che la copriva tutta quanta, mostrando in tutta la persona l'incuria e la trascuraggine della signora ricca che non ha bisogno di parere, della moglie che ha cessato di far figliuoli e non deve neppure piacere al marito ... E sulla bocca sdentata teneva fisso un sorriso di povera, il sorriso umile di chi viene a sollecitare un favore, mentre don Ninì cercava le parole, girando il cappellaccio fra le mani, con quella sciarpa sino al naso che gli dava un aspetto minaccioso ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 79)
di Giovanni Verga (estratti)
... Il povero don Gesualdo, nei primi giorni, s'era fatto animo per contentare la figliuola, e s'era messo in gala anche lui per venire a tavola, legato e impastoiato, con un ronzìo nelle orecchie, le mani esitanti, l'occhio inquieto, le fauci strette da tutto quell'apparato, dal cameriere che gli contava i bocconi dietro le spalle, e di cui ogni momento vedevasi il guanto di cotone allungarsi a tradimento e togliervi la roba dinanzi ... Degli stallieri, in manica di camicia e coi piedi nudi negli zoccoli, cantavano, vociavano, barattavano delle chiacchiere e degli strambotti coi domestici, i quali perdevano il tempo alle finestre, col grembialone sino al collo, o in panciotto rosso, strascicando svogliatamente uno strofinaccio fra le mani ruvide, con le barzellette sguaiate, dei musi beffardi di mascalzoni ben rasi e ben pettinati che sembravano togliersi allora una maschera ... I cocchieri poi, degli altri pezzi grossi, stavano a guardare, col sigaro in bocca e le mani nelle tasche delle giacchette attillate, discorrendo di tanto in tanto col guardaportone che veniva dal suo casotto a fare una fumatina, accennando con dei segni e dei versacci alle cameriere che si vedevano passare dietro le invetriate dei balconi, oppure facevano capolino provocanti, sfacciate, a buttar giù delle parolacce e delle risate di male femmine con certi visi da Madonna ... Don Gesualdo pensava intanto quanti bei denari dovevano scorrere per quelle mani; tutta quella gente che mangiava e beveva alle spalle di sua figlia, sulla dote che egli le aveva dato, su l'Àlia e su Donninga, le belle terre che aveva covato cogli occhi tanto tempo, sera e mattina, e misurato col desiderio, e sognato la notte, e acquistato palmo a palmo, giorno per giorno, togliendosi il pane di bocca: le povere terre nude che bisognava arare e seminare; i mulini, le case, i magazzini che aveva fabbricato con tanti stenti, con tanti sacrifici, un sasso dopo l'altro ... La Canziria, Mangalavite, la casa, tutto, tutto sarebbe passato per quelle mani ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 82)
di Giovanni Verga (estratti)
... Una specie di rancore, qualcosa che gli faceva tremare le mani e la voce, e trapelava dagli occhi socchiusi ... Ella gli si buttò addosso, disperata, piangendo, singhiozzando di no, di no, colle mani erranti che l'accarezzavano ... Essa non voleva, smaniava per la stanza, si cacciava le mani nei capelli, diceva che gli lacerava il cuore, che gli pareva un malaugurio, quasi suo padre stesse per chiudere gli occhi ... Gli tremava la voce, gli tremavano le mani, gli si accendeva tuttora il sangue in viso, gli spuntavano le lagrime agli occhi: - Mangalavite, sai ... Le prese le tempie fra le mani, e le sollevò il viso per leggerle negli occhi se l'avrebbe ubbidito, per farle intendere che gli premeva proprio, e che ci aveva quel segreto in cuore ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 83)
di Giovanni Verga (estratti)
... non vi mette più le mani addosso di sicuro ... - Guardate che mani! - Già, son le mani che hanno fatto la pappa! ...
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Mattinate napoletane (pagina 3)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... Il vecchietto sospirava, si guardava le mani scarne, dondolava il capo ... Ora piangeva pianamente, con lo sguardo a terra, con le mani strette sul petto ... A volte, d'un subito, risonava in fondo, su per la scala grande, il passo pesante del brigadiere e costui spuntava nel cortile, attraversandolo, con le mani nelle saccocce dei calzoni e la lunga pipa in bocca ... Donna Nena levava il capo dai suoi ritagli, teneva dietro con gli occhi socchiusi al volo dell'uccellino, le mani abbandonate sulle ginocchia ... Glie l'ha messo nelle mani e ...
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Mattinate napoletane (pagina 6)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... I fiori artificiali, quelli pei borghesi di Foria e pei negozianti di quartiere Pendino sono strillanti e il colore vivo s'attacca alle mani ... Di fuori il marito s'era addossato allo stipite e, con le mani nelle saccocce de' calzoni, le labbra strette, non levava gli occhi da un monticello di spazzatura ammucchiatogli a' piedi, sotto al marciapiedi ... Il calzolaio di faccia che passava lo spago per una suola si lasciò cascare le mani e lo spago sulle ginocchia e si mise a guardare ... —Gesù!—fece Graziella, la stiratrice, coprendosi gli occhi con le mani ... Allora un marmista ch'era arrivato l'ultimo, un grosso uomo barbuto, con tra le mani il martello e uno scalpello, chiese subitamente a don Peppe che s'incamminava: —Perchè l'avete ammazzata, neh, don Pe'? Lui rispose: —Dimandatelo a lei ...
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Mattinate napoletane (pagina 10)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... Asciugati gli occhiali se li piantò sul naso, tossì, soffiò nelle mani e riprese la penna ... LA REGINA DI MEZZOCANNONE Aprile 1886 Finora Mezzocannone ha avuto solo un re, quel buffo re di creta bronzata, mangiato dal tempo e dalle intemperie nel naso e nelle mani e negli occhi, nero, storto e contraffatto come un Esopo, bersaglio continuo delle invettive delle serve, le quali vanno ad attingere, e delle pietre e dei torsoli onde lo regalano i monelli impertinenti e democratici ... Sino a pochi anni fa, al quarto piano d'uno di quegli sporchi palazzetti vecchi, c'è stata una Ricevitoria brutta e scura, nella quale, ogni due mesi, io mi recavo a pagare la tassa della fondiaria, immaginate con quanta soddisfazione dell'anima! Poi, un bel giorno, la Ricevitoria sloggiò; sloggiarono, rimossi in fretta e furia, i cancelletti di legno dai bastoni unti dalle mani dei poveri contribuenti, sloggiarono i gravi registri che chiudono tanti segreti di ristrettezze e di privazioni, sloggiò un cassiere malinconico insieme ad un piccolo gatto grigiastro, il quale annusava specie le gambe dei salumai che venivano a pagare ... Non avendo a fare altro collaudai l'addizione, con le mani in saccoccia e l'anima tutta dietro i miei tisici ricordi aritmetici ... * * * La piccola rossa, le labbra strette, gli occhi intenti, le bianchissime mani ravvicinate trapassa con l'ago la trama e non ne stacca l'attenzione, per ore ed ore ...
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Mattinate napoletane (pagina 13)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... La piccola calza bucherellata era caduta sulla coverta del lettuccio, e da presso due piccole mani vi si abbandonavano, esangui ... —E così la giornata se ne scivolava…—Ohè?… vengo? vengo?… Ora tutte le fruste schioccavano; qualche signore dal marciapiedi di faccia voltava gli occhi a destra e a manca, aspettando che spuntasse una carrozzella di passaggio per risparmiare un paio di soldi, che, tanto si sa, quelle del posto non si muovono se non le trattate a dovere e voglion la corsa intera per quattro passi come le hanno avvezzate i signori ricchi che portano il collo stretto nel solino, lo staio sulle orecchie e vanno a Chiaia senza sporcare i cuscini, con lo palme delle mani sulle cosce ... Ma eran sogni d'oro quelli che lo cullavano allora; dormiva sino a giorno tutto d'un fiato sotto la coltre doppia che, a volte, quando non aveva ancor chiusi gli occhi, sentiva a rimboccarglisi sotto al mento dalle mani leggere della madre… Questo pensava Manlio in quella sera di marzo, smaniando sul letto, che scricchiolava, voltandosi da tutte le parti come se fosse sulle spine ... Quando si levò, cercando tentoni i fiammiferi, le mani gli tremavano e durava fatica a tirar su il flato ...
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Novelle rusticane (pagina 12)
di Giovanni Verga (estratti)
... Perciò adesso, quando andava a cavallo dietro la fila dei suoi mietitori, col nerbo in mano, non ne perdeva d'occhio uno solo, e badava a ripetere: - Curviamoci, ragazzi! - Egli era tutto l'anno colle mani in tasca a spendere, e per la sola fondiaria il re si pigliava tanto che a Mazzarò gli veniva la febbre, ogni volta ... Tutta quella roba se l'era fatta lui, colle sue mani e colla sua testa, col non dormire la notte, col prendere la febbre dal batticuore o dalla malaria, coll'affaticarsi dall'alba a sera, e andare in giro, sotto il sole e sotto la pioggia, col logorare i suoi stivali e le sue mule - egli solo non si logorava, pensando alla sua roba, ch'era tutto quello ch'ei avesse al mondo; perché non aveva né figli, né nipoti, né parenti; non aveva altro che la sua roba ... Ed anche la roba era fatta per lui, che pareva ci avesse la calamita, perché la roba vuol stare con chi sa tenerla, e non la sciupa come quel barone che prima era stato il padrone di Mazzarò, e l'aveva raccolto per carità nudo e crudo ne' suoi campi, ed era stato il padrone di tutti quei prati, e di tutti quei boschi, e di tutte quelle vigne e tutti quegli armenti, che quando veniva nelle sue terre a cavallo coi campieri dietro, pareva il re, e gli preparavano anche l'alloggio e il pranzo, al minchione, sicché ognuno sapeva l'ora e il momento in cui doveva arrivare, e non si faceva sorprendere colle mani nel sacco ... - Costui vuol essere rubato per forza! diceva Mazzarò, e schiattava dalle risa quando il barone gli dava dei calci nel di dietro, e si fregava la schiena colle mani, borbottando: "Chi è minchione se ne stia a casa", - "la roba non è di chi l'ha, ma di chi la sa fare" ...
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Novelle rusticane (pagina 18)
di Giovanni Verga (estratti)
... La domenica, se la chiamavano nel crocchio delle comari che chiaccheravano all'ombra, rispondeva, alzando le spalle: - Cosa volete che ci venga a fare! Per far vedere il vestito di seta che non ho? Nel crocchio delle vicine ci veniva pure qualche volta Pino il Tomo, quello delle rane, che non apriva bocca e stava ad ascoltare colle spalle al muro e le mani in tasca, sputacchiando di qua e di là ... Il Tomo, vedendo che Lucia lo guardava di soppiatto, col mento sul seno, rallentava il passo dinanzi all'uscio, e la domenica si faceva animo ad accostarsi un poco più, sino a mettersi a sedere sullo scalino del ballatoio accanto, colle mani penzoloni fra le cosce; e raccontava nel crocchio come si facesse a pescare le rane, che ci voleva una malizia del diavolo ... La mamma, poveretta, si metteva di mezzo, colle buone; ma era donna di poche parole, e non sapeva far altro che correre dall'una all'altra, colle mani nei capelli, balbettando: - Per carità! per carità! - Ma le donne non le davano retta nemmeno, piantandosi le unghie sulla faccia, dopo che la Rossa si lasciò scappare una parolaccia "Arrabbiata!" - Arrabbiata tu! che m'hai rubato il fratello! Allora sopravveniva Santo, e le picchiava tutte e due per metter pace, e la Rossa, piangendo, brontolava: - Io dicevo per suo bene! ché quando una si marita senza roba, poi i guai vengono presto ... Se voi siete contento, potete vivere colle mani sulla pancia, e non avrete più bisogno di stare a mezza gamba nel pantano per acchiappar le rane ... - È stato per amor del pane, vi giuro! - diceva egli colle mani in croce, quando tornò a cercare comare Lucia dinanzi all'uscio ...
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Novelle rusticane (pagina 24)
di Giovanni Verga (estratti)
... Poi la domenica andava a fare il galantuomo insieme agli altri nel casino di conversazione, ciaramellando in crocchio fra di loro, colle mani in tasca e il naso dentro il bavero del cappotto; o giuocavano a tressette colla mazza fra le gambe e il cappello in testa ... La gente che non ci aveva interesse andava a vedere il fuoco fuori del paese, colle mani in tasca ... Quegli otto giorni degli esercizi spirituali, galantuomini e villani tornavano fratelli come al tempo di Adamo ed Eva; e i padroni per umiltà servivano a tavola i garzoni colle loro mani, ché a costoro quella grazia di Dio andava giù di traverso per la soggezione; e nel refettorio, al rumore di tutte quelle mascelle in moto, sembrava che ci fosse una stalla di bestiame, mentre i missionari predicavano l'inferno e il purgatorio ... Poi cadde sui ginocchi, colle mani giunte come se gli leggesse in faccia il parricidio ... Allora egli fuggì via colle mani nei capelli ...
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Novelle rusticane (pagina 25)
di Giovanni Verga (estratti)
... Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! - Ai galantuomini! Ai cappelli! Ammazza! ammazza! Addosso ai cappelli! Don Antonio sgattaiolava a casa per le scorciatoie ... Lo rovesciarono; si rizzò anch'esso su di un ginocchio come suo padre; il torrente gli passò di sopra; uno gli aveva messo lo scarpone sulla guancia e glie l'aveva sfracellata; nonostante il ragazzo chiedeva ancora grazia colle mani ... - Non voleva morire, no, come aveva visto ammazzare suo padre; - strappava il cuore! - Il taglialegna, dalla pietà, gli menò un gran colpo di scure colle due mani, quasi avesse dovuto abbattere un rovere di cinquant'anni - e tremava come una foglia - Un altro gridò: - Bah! egli sarebbe stato notaio, anche lui! Non importa! Ora che si avevano le mani rosse di quel sangue, bisognava versare tutto il resto ... Quanti orecchini su delle facce insanguinate! e quanti anelli d'oro nelle mani che cercavano di parare i colpi di scure! La baronessa aveva fatto barricare il portone: travi, carri di campagna, botti piene, dietro; e i campieri che sparavano dalle finestre per vender cara la pelle ... Il figlio maggiore, di 16 anni, ancora colle carni bianche anch'esso, puntellava l'uscio colle sue mani tremanti, gridando: - Mamà! mamà! - Al primo urto gli rovesciarono l'uscio addosso ... L'altro figliolo voleva difenderla col suo corpo, stralunato, quasi avesse avute cento mani, afferrando pel taglio tutte quelle scuri ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 5)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Quegli aveva sfiorato, svoltando, un signore astratto che svoltava nel senso opposto, e camminava adagio, con le mani nelle tasche del soprabito ... La camerierina passò sfiorandolo col suo odor tepido di capelli giovani e di persona monda, sussurrò un "grazie" pieno di senso, pigliò il soprabito del signore, s'indugiò ad appenderlo all'attaccapanni, ad assettarvelo con leggeri colpettini delle mani non bianche ma piccole e sottili ... " Per qualche momento ella non si udì risponder nulla, e le sue mani parvero moversi incerte, a caso ... Poi, a un tratto, come se avesse paura del proprio viso, del proprio sguardo, dei propri pensieri, soffiò furiosamente sulla lucerna, entrò al buio nella sua camera da letto, si gittò ginocchioni sull'obliqua lama di luce biancastra che per una grande finestra il cielo notturno gittava sul tappeto del pavimento, giunse le mani di slancio, guardando il chiaror fioco delle nuvole ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 59)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Appena stipulata la cessione andrò in Francia a studiare e forse anche a lavorare con le mie mani ... Non aveva tazza, raccolse l'acqua della polla con le mani ... Egli disgiunse le mani adagio adagio, le ne sfiorò il viso pietosamente ed ella subito se lo coperse con le proprie ... Poi cavò il fazzoletto e glielo porse tenendosi ancora l'altra mano sugli occhi, pregò di bagnarlo, se ne deterse le ciglia, tacque col viso basso e le mani giunte in grembo ... Cedo tutto a mio fratello e vengo a servire Lei se vuole; se non vuole vengo a starle vicino, vivrò di lavoro e forse Lei qualche volta avrà pietà di me!" Ella s'interruppe, lasciò le mani di Piero; i belli occhi parlanti si velarono di pianto ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 63)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... " Piero strinse e scosse le mani, senza parlare, a quell'uomo buono che sempre più si persuase del proprio intuito, della diagnosi morale improvvisata così sui due piedi ... Perchè parlava così? Non sapeva che guarirebbe? Che i medici n'erano sicuri? L'inferma non rispose, gli accarezzò le mani, guardandole, e dopo un momento disse con voce appena intelligibile: "Domani sera ... Forse la mente di lei si oscurava da capo? La richiamò: "Elisa!" Allora ella lo guardò un momento in viso e gli ridiscese quindi con gli occhi alle mani continuando l'amoroso moto delle sue, aperse le labbra ... Piero non intese, si chinò, raccolse, durando ella sempre, grave in viso, a guardargli e accarezzargli le mani, questo alito: "Domani sera, fra le sette e le nove, vi lascio ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 6)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Oh il mio
Cecchino! il mio Cecchino!
Con rapidità dolorosa, mutò espressione; gli occhi le si empirono di lagrime; la bocca, quasi ancora infantile, tremò nel pianto, e i singhiozzi le uscirono dal petto ansante, che ella comprimeva con le mani incrociate ... Ci volevano cinquecento lire; ci sono! Le baciava le mani, le baciava il vestito in una foga di riconoscenza ... «Adesso i denari ci sono!… Cecchino ha pregato per me!… Corro oggi stesso al convento!… Grazie! grazie! grazie! Baciò ancora le mani di Lucia, accompagnandola fino in fondo al corridoio, a capo della scala ... Davanti a l'immagine della Madonna era acceso un cero; su 'l gradino dell'altare maggiore, un vecchio pregava intensamente, con la testa canuta nelle mani ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 21)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... E la musica si diffondeva per l'aria, soave come una carezza, eccitando gli animi a manifestazioni di simpatia, dando agli sguardi languide espressioni, alle mani desideri di strette amorose ... Scoppiarono gli applausi dai vaporetti, dalle barche, dalla spiaggia; un battere di mani fragoroso, un gridar «bravi» a tutto spiano ... Presso il letto, suor Teresa, inginocchiata, con la testa nelle mani, pregava ... Con le mani giunte, il volto supino, gli occhi nell'aria d'un azzurro rosato, suor Teresa pregava ... Lucia, con il capo staccato dai guanciali, le mani puntate su la rimboccatura, la guardava con i grandi occhi scuri cerchiati di livido ...
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