Libri mamma
Libri su mamma, con la parola mamma
L'arte di prender marito
di Paolo Mantegazza (estratti)
... Eppure essa aveva veduto chi sa quante volte il babbo che baciava la mamma, e mariti baciar mogli; ed essa stessa aveva baciato tante e tante volte, fanciulli e fratelli e amiche e non ne aveva mai provato turbamento alcuno ... Emma allora si svegliò con un grido così angoscioso e alto che fece svegliare la mamma, che accorse al suo letto ... —Che cosa hai, che cosa ti è accaduto mia figliuola, mio tesoro? —Nulla, mamma mia, non lo so… ... Acceso il lume, la mamma la guardò curiosa, trepidante, e Emma a quello sguardo arrossì, come se avesse commesso un peccato, vergognosa di una emozione nuova di voluttà e di strazio, che avea provato nel suo primo sogno d'amore ... Nascose il capo sulle spalle della mamma, ridendo, singhiozzando, tremando tutta; mentre gli ultimi brividi di un amore senza peccato le facevano vibrar la pelle, come se fosse scossa da una corrente elettrica ... Compariva a un tratto davanti alla mamma dopo essersi rinchiusa per ore nella sua camera e aveva gli occhi rossi… ... E la mamma: —Ma che hai, figliuccia mia? Tu hai pianto ... —No, mamma, ma perchè piangere? Io son felice…—e poi, quasi spaventata di queste parole, rideva piangendo e si asciugava gli occhi, girando sopra sè stessa e agitandosi: —Sono i nervi, sono i nervi… ... Mamma, perdonami… ... E allora piangevano ridendo tutte e due e la burrasca era finita; ma la mamma confidava al babbo (che era uno dei medici più sapienti e più celebri della città) le ansie che le davano i nuovi turbamenti di Emma ...
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L'arte di prender marito (pagina 2)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... Il babbo lasciava fare queste cose alla mamma e giustamente; ma la mamma, che era tra quelle, che dell'ignoranza e dell'innocenza fanno due sinonimi, non aveva mai detto nulla alla figliuola sul gran mistero d'amore, sull'augusta e terribile funzione dei sessi ... Emma arrossì e si sgomentò, e trepida e paurosa corse dalla mamma, narrandole colle lagrime agli occhi il caso strano ... La mamma dovette parlare ... Alla sera però la mamma confidava al babbo il grande avvenimento, chiedendo consigli ... Il medico andò in collera colla mamma, perchè non aveva già detto tutto alla figliuola, e lanciò una filippica lunga, eloquente, persuasiva contro il mal vezzo di tener le fanciulle nella più oscura ignoranza, mostrando tutti i danni, che ne vengono alla salute del corpo e a quella dell'anima… ... È dal labbro della mamma, che la fanciulla deve imparare a conoscere i terribili misteri del sesso, coi suoi pericoli e il suo fascino ... Nel mondo dell'amore è la mamma, che deve essere il sacerdote della nuova religione ... E così è dell'amore: deve nascere in un nido intrecciato dalle mani della mamma ... Emma da qualche tempo, e soprattutto dopo aver saputo dalla mamma il nuovo Verbo, era sempre triste o dirò meglio malinconica ...
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L'arte di prender marito (pagina 4)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... Ma quando alla mattina si alzò stanca, quasi esausta dalla lunga lotta, corse subito in camera dalla mamma, che era sempre a letto e gettandole le braccia al collo e piangendo le disse: —Vedi, mamma, quel giovanotto che abita di faccia a noi, mi ha gettato dalla finestra nella mia stanza questa lettera… ... E anche la mamma di Emma non sapeva nulla di nulla; per cui cascò dalle nuvole, e afferrando la lettera con impaziente curiosità, quasi avesse paura che le sfuggisse, la nascose, ringraziando la buona figliuola della prova di confidenza che le dava in quel momento: —Brava, la mia Emma, brava! Grazie… ... * * * Emma non rivide più quella lettera, e la mamma non ne parlò mai alla figliuola ... Nei dieci giorni successivi due altre lettere furono lanciate nella camera di Emma e anch'esse non furono lette che dalla mamma ... Emma ricevette una quarta lettera, che non riportò subito alla mamma, come aveva fatto delle prime tre, ma se la nascose in seno; ben decisa a farle seguire più tardi lo stesso cammino che avevano seguito le altre ... Il primo: ricevere le lettere di un giovane e leggerle senza portarle alla mamma ...
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L'arte di prender marito (pagina 5)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... Timido per temperamento e perchè della società umana non conosceva che la casa della mamma e la scuola; modesto, perchè aveva studiato molto e sapeva moltissimo; ma il suo ideale era così lontano e così in alto da parergli impossibile raggiungerlo anche con una vita di ottant'anni ... Ora in congedo da Spezia, dove aveva il suo ufficio, si trovava in vacanza a Firenze, dove la mamma lo aveva spinto a entrare in società ... Non andavano però perduti per l'occhio vigile e affettuoso della mamma di Emma, che dopo pochi giorni s'era convinta, che l'ingegnere era innamorato della sua figliuola ... Essa aveva detto tutto questo senza arrossire, con un'aria di tanta indifferenza da lasciare addolorata la mamma, che avrebbe desiderato in vece una tutt'altra risposta, magari una confessione di cose quasi gravi… tanto da aver bisogno dell'assoluzione materna ... Dopo tutto quel silenzio, per quel giorno la conversazione terminò con un gran sospirone della mamma e con un: —Quanto sarà felice la donna che diverrà la moglie dell'ingegnere Rinaldini! Nè il sospirone nè le parole materne commossero il cuore di
Emma ...
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L'arte di prender marito (pagina 6)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... La fanciulla si consulta con un'amica e colla mamma ... _ Erano passati tre mesi, e la mamma di Emma, volendo distrarre la sua figliuola da un dolore, che il tempo non riusciva ancora a calmare, le disse un giorno a un tratto: —Sai, tesorino mio, voglio farti ridere… ... —Tu lo ami,—riprese subito la mamma con impeto ... —Mamma, mamma mia, son troppo triste ancora per pensare al matrimonio ... Emma aveva pronunziato queste parole con uno strazio così profondo dell'anima e insieme con tanta risoluta energia, che la mamma, che era di carattere molto debole e debolissima colla sua figliuola, tacque e mutò discorso ... Sentiva che al mattino avrebbe dovuto correr dalla mamma, confessarle l'amor suo per Enrico e pregarla a voler rispondere collo stesso monosillabo di rifiuto al Marchese e all'Ingegnere ... Perdere a un tratto la stima della mamma che l'adorava, che la credeva infallibile, impeccabile ...
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La via del rifugio (pagina 6)
di Guido Gozzano (estratti)
... I — “O Poeta, la tua mamma che ti diede vita e latte, che le guancie s'è disfatte nel cantarti ninna–nanna, lei che non si disfamò, perchè tu ti disfamassi, lei che non si dissetò, perchè tu ti dissetassi, la tua madre ha fame, tanta fame! E cade per fatica, s'accontenta d'una mica; tu soccorri quella santa! Ella ha sete! Nè t'incresca di portarle tu da bere: s'accontenta d'un bicchiere, d'un bicchiere d'acqua fresca” ... Mamma ha fame? E vada al tozzo e potrà ben disfamarsi ... Mamma ha sete? E vada al pozzo e potrà ben dissetarsi ... O s'affacci al limitare, si rivolga alla comare: ma lasciatemi sognare, ma lasciatemi sognare!” II — “O Poeta, la tua mamma che ti diede vita e latte, che le guancie s'è disfatte nel cantarti ninna–nanna, la tua mamma che quand'eri ammalato t'assisteva, non mangiava, non beveva nei tristissimi pensieri, lei che t'era sempre intorno per rifarti sano e forte per contenderti alla Morte, e piangeva, e notte e giorno invocava Gesù Cristo e la Vergine Maria: o Poeta! ed oggi ho visto la tua madre in agonia! Oh! l'atroce dipartita! Chinerai la testa bionda sulla fronte incanutita della santa moribonda?” — “Taciturna è la fortuna ... Che mi ciarli, che mi ciarli? Non concedo mi si parli quando parlo con la Luna! Forse che dallo speziale non c'è benda e medicina? Forse che nel casolare non c'è Ghita la vicina? La vicina a confortare, medicina a risanare: ma lasciatemi sognare, ma lasciatemi sognare!” III — “O Poeta, la tua mamma che ti diede vita e latte, che le guancie s'è disfatte nel cantarti ninna–nanna, — odi, anco se t'annoia! — lei che t'ebbe come un sole, che t'apprese le parole che ora sono la tua gioia, la tua mamma in sulla porta fu trovata sola e morta! Sola e morta chi sa come singhiozzando nel tuo nome ...
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La vita comincia domani (pagina 3)
di Guido da Verona (estratti)
... Ed ecco si udì per la sala terrena il passo ancor veloce di mamma Francesca, la quale apparve sul loggiato, e riparandosi gli occhi dal sole disse: — Buon giorno, bambina! — Buon dì! — rispose Maria Dora ... Mamma Francesca s'impaurì di quella domanda, e chinato il viso pallido sotto la corona dei suoi lisci capelli bianchi, mormorò con un fil di voce: — Che vuoi dire? — Non hai notato nulla in questi ultimi tempi ... Mamma mia, che notte! Era vestita con eleganza, di tutte cose finissime, che forse, in quella semplicità campestre, parevano assai ricercate ... — Per voi sempre, — gli rispose mamma Francesca ... — Ecco, son via, — disse mamma Francesca ...
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La vita comincia domani (pagina 39)
di Guido da Verona (estratti)
... Vide per prima cosa un letto vuoto, senza federe nè lenzuoli, con un pannolano sopra la coltre, da capo a fondo cosparso di fiori; poi vide una vecchia in una poltrona, che pregava, ed era mamma Francesca; indi una contadina, un contadino, ed un ragazzone di vent'anni, un bifolco nero come il carbone, seduti lato a lato, contro il muro, e che pregavano anch'essi ... Entrò allora un prete, che sedette vicino a mamma Francesca, parlandole piano, ma continuamente ... — E tu mamma, vuoi nulla? — domandò Maria Dora, carezzandole il capo ...
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La vita comincia domani (pagina 77)
di Guido da Verona (estratti)
... Adesso mamma Francesca s'affaccendava intorno a Novella, narrandole infinite storie del suo piccolo bimbo ... quel bocciolo di tulipano, gonfio e lucido, era d'una intelligenza e d'una forza che sbalordivano; certamente incomincerebbe a parlare prima degli altri bimbi, e — secondo mamma Francesca — somigliava come due gocce d'acqua a Marcuccio quand'era piccino ... «Fai la ninna, fai la nanna, fantolino della mamma ... della mamma ...
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Le rimembranze
di Giacomo Leopardi (estratti)
... Il tenerello Dameta il figliuolin, che ad ogni istante Temea la mamma udir chiamarlo al sonno, Scherzavagli d'intorno, e saltellando La mano gli prendeva, e or d'una cosa Or d'altra il ricercava: un panierino Mostravagli talor da lui tessuto, Talor raccolto un fresco fior, talora Nella socchiusa man lucido insetto Sorpreso in aria da sagace colpo: E il rimirava in faccia, e avidamente Plauso chiedea col guardo, e col sorriso ... DAMETA Ben men sovvengo anch'io: che nel levarmi Quella mattina, oltre l'usato io vidi Trista la mamma ... La mamma invano Trattenermi volea: poi ch'ella il guardo Rivolse altrove, al letticciuolo io corsi Del mio caro Filin ... MICONE Diman condurti Alla cittade io vo', diman la tomba Ti mostrerò di tuo fratello, e voglio Che venga insiem con noi la mamma ancora ...
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Novelle rusticane (pagina 18)
di Giovanni Verga (estratti)
... Ma se la cognata brontolava: - Ora comincia la musica! - si voltava come una vipera a rimbeccare: - Anche la musica vi dà noia? Già in questa galera non ce ne deve essere né per gli occhi né per le orecchie! La mamma che vedeva tutto, e ascoltava anch'essa, guardando la figliuola, diceva che a lei invece quella musica gli metteva allegria dentro ... Ma la mamma non voleva che spendessero per lei ... La mamma, sembrava che glielo leggesse nel fuso, e come da un par di settimane non si udivano più ariette alla sera, né si vedeva passare quello che vendeva le rane, diceva colla nuora: - Com'è tristo l'inverno! Ora non si sente più un'anima pel vicinato ... La mamma, poveretta, si metteva di mezzo, colle buone; ma era donna di poche parole, e non sapeva far altro che correre dall'una all'altra, colle mani nei capelli, balbettando: - Per carità! per carità! - Ma le donne non le davano retta nemmeno, piantandosi le unghie sulla faccia, dopo che la Rossa si lasciò scappare una parolaccia "Arrabbiata!" - Arrabbiata tu! che m'hai rubato il fratello! Allora sopravveniva Santo, e le picchiava tutte e due per metter pace, e la Rossa, piangendo, brontolava: - Io dicevo per suo bene! ché quando una si marita senza roba, poi i guai vengono presto ... Lo vedi che bel guadagno ci abbiamo fatto noi due a maritarci? Lucia si lagnava colla mamma ...
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Novelle rusticane (pagina 22)
di Giovanni Verga (estratti)
... La mamma quella sera non istava bene, e si affannava pel lettuccio, cogli occhi spalancati, e non voleva star più quieta come prima, e voleva questo, e voleva quell'altro, e voleva alzarsi, e voleva che la voltassero dall'altra parte ... Allora la mamma cominciò a parlare, ma non si capiva quello che dicesse, e brancolava pel letto colle mani scarne ... - Mamma! mamma! cosa volete? - domandava Carmenio - ditelo a me che son qui con voi! Ma la mamma non rispondeva ... - O mamma! mamma mia! - piagnucolava Carmenio - O che sono solo e non posso darvi aiuto! Aprì l'uscio per chiamare quelli della mandra dei fichidindia ... - Ora la civetta ha sentito l'odore dei morti! Ora la mamma sta per morire! A star solo nel casolare colla mamma, la quale non parlava più, gli veniva voglia di piangere ... - Mamma, che avete? Mamma, rispondetemi? Mamma avete freddo? - Ella non fiatava, colla faccia scura ... Ah! perché adesso ci aveva quella spina in cuore? e la mamma che non diceva più nulla! Ancora per mezzanotte ci voleva un gran pezzo ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 9)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Pensò con un sentimento di biasimo a Lena che l'aveva lasciata proprio quando ella avrebbe avuto tanto bisogno d'averla vicina; alzò gli occhi al ritratto della mamma, che pendeva dalla parete ... Oh se ci fosse stata la sua mamma!… Ella le avrebbe letto in cuore; con la simpatia dell'affetto vero e profondo, l'avrebbe aiutata a veder chiaro nei propri sentimenti, l'avrebbe almeno confortata ... Dopo la mamma, nessuno l'aveva amata con la tenerezza che rende capaci di qualche sacrificio ... Voglio fare anch'io come molte altre!… Guazzare nel lusso, nello sfarzo, nei piaceri!… Si era alzata e si teneva ritta dinanzi al ritratto della mamma ... Lucia si buttò in ginocchio dinanzi al ritratto, e giungendo le mani, promise a la mamma sua, che non si sarebbe smarrita nell'isolamento doloroso in cui tutti la lasciavano, che non avrebbe cercato conforto in cose indegne di lei che era figlia di una santa; che avrebbe innalzati cuore e mente là ove ella era e guardava e benediva a la sua figliuola!… «Te lo prometto, mamma! te lo prometto!—mormorò a mani giunte ... Sussultò: un livido guizzo di gelosia per sè e per la mamma morta, le alterò l'anima ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 18)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... «Vado a trovare la povera mamma!—si rivolse a dire a Adele ... Il cimitero, piccolo, modesto, senza lusso d'ornamenti, con una sola cappella mortuaria che raccoglieva le ossa degli avi, dei nonni e della mamma di Lucia, qualche croce arruginita sorgente fra le erbe alte, qualche angioletto di ferro dipinto indicante la tomba d'un bimbo, e cippi, alcuni spogli, sepolti nel verde, altri adorni di ghirlandine di fiori freschi o circondati da brevi aiuole coltivate, era messo di sghembo su la costa del poggio, riparato dal sole che vi batteva in pieno da un folto di piante che si innalzavano lungo il muricciolo di cinta ... No; non era possibile, che dopo tanta tenerezza, la mamma sua l'avesse lasciata sola su la terra!… Il suo spirito le stava vicino sempre; esso le susurrava al cuore suggerimenti buoni e santi; le dava la forza di sopportare il dolore e le delusioni, la confortava a sperare, la compativa ... «No, mamma!… fra te e me non è spezzato il vincolo d'amore!… non può essere!… Dio non lo permetterebbe!… stammi vicina, mamma! proteggimi, mamma! Una tenerezza di pianto le strappava le lagrime mentre l'anima accoglieva un soave senso di fiducia e si chetava nella sicurezza dell'amore, della protezione materna ... Era stata la mamma, che durante i lunghi giorni di piova o le brevi malattie della sua infanzia, l'aveva le tante e tante volte intrattenuta illustrando con semplici racconti e descrizioni le figure della vecchia tappezzeria ...
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Storia di un'anima (pagina 8)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Oh mia madre! mia madre! Se tu fossi il mio tesoro, la mia pace, la mia religione, se in ogni tristo mio momento potessi posare la mia testa sulla tua! Tu hai scoperto che io piangevo, e mi hai detto:—La tua fronte scotta!—O mamma, in questa povera testaccia bollono tanti pensieri, ma resteranno sempre cozzanti e inconcreti perchè la mente ha perduto ogni forza di studio: mancò al cuore l'alito primo: l'ambizione non mi seduce più: se avessi denari, libertà e cattiva natura, questo sarebbe stato l'anno in cui sarei diventato vizioso! Coi vizi almeno avrei vissuto; col ricordo della virtù, colla stizza dell'impotenza al male, col vano attendere, colle spossatezze, coi fremiti del dì d'oggi vivo neghittoso ... Ha concluso con una sola parola:—Tu sei troppo buono!—Oh mamma, mamma, lasciami questa illusione: tu, cioè, non mi credi originale ... O mia mamma, questa parola buono sulle tue labbra ha avuto un accento nuovo e sicuro: anche quand'ero piccino mi dicevi ch'ero buono ... O mamma, ti voglio tanto bene ... No, mamma, nella mia superbia dell'affetto, nelle mie gelose fantasticaggini, nel mio deserto, mi pare quasi d'esser fanciullo, volendoti bene, e m'infingo: ma invece dove sei tu, c'è il mio angiolo: tu angiolo di verità, di rassegnazione, di fede, di speranza, di mitissimo amore, tu mamma! * * * Ieri, verso sera, ho veduto una bambina coi capelli biondi, colle pupille azzurre, una ...
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Storia di un'anima (pagina 31)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... La Barchetta ha un volto tra l'allegro e il traditore, con due occhietti usi a spiare il fondo ai fiaschi, un collo a crespe cicciose, su un seno affagottato da farla dire mamma di tutti quanti i marinai, una schiena aggraziata come un barile ... Tu che, sorridendo, mi auguravi il buon giorno? Tu che rubavi il bastimentino a' tuoi bruni bimbi per darlo agli inviziatelli cittadini, che strillavano a solo vedere un marinaio a schiena nuda? Tu che coprivi pietosamente col lenzuolo il pieduccio torto a quella signorina distesa su per la sabbia e vergognosa perchè la sua mamma la vi teneva a forza? O buonacce, ricordo che non eravate belle ... La storia è breve: aravate anime gentili: vi amaste: e, grazie a babbo di lui, a mamma di lei, eccovi i più dolci sposini nell'aspettare la felicità della felicità ... Bellissimo, chi sa come la mamma gioca con te! E il babbo? Ti ...
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