Libri madre

Libri su madre, con la parola madre

Confessioni di un Italiano (pagina 80)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Contessina; — riprese egli colla sua voce più melliflua — la sua signora madre ha riposto in me qualche confidenza e oggi sperava di udire da lei quanto il mio cuore desiderava da lungo tempo ... Onora il padre e la madre se vuoi vivere lungamente sopra la terra; lo disse il medesimo Dio, ed ella finora ha sempre messo in pratica questo divino precetto ... Tuttavia fece le viste di crederlo, e alzando le mani al cielo: — Grazie, diletta figliuola in Cristo! — sclamò — grazie di questa buona parola; così per questa strada d'abnegazione e di sacrifizio si tocca l'ultimo grado della perfezione, così si potrà persuadere con suo grande vantaggio che la potrà diventare ancor più eccellente sposa e madre di famiglia che non fu fino ad ora buona e costumata figliuola ... Quanto a me, ripeto a lei quello che dovetti dire alla signora madre, alla nonna, al papà ed allo zio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 120)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Direte voi che egli avea lasciata tranquilla la Clara presso sua madre, che non s'era sbizzarrito nel darle la scalata al balcone, o nel cantarle la serenata dalla gondola, ché l'avea lasciata entrare in convento e che so io ... Perciò aveva raccomandato particolarmente la figliuola a una certa madre Redenta Navagero che era la più gran santa e astuta monaca del convento, perché con altri argomenti le rafforzasse l'anima contro le tentazioni del demonio ... Ma la divozione spostò a poco a poco le reminiscenze, massime quando il confessore e la madre Redenta la ebbero persuasa a non divagare troppo in immagini mondane, e ad abbondare nella preghiera, allora che se ne avea tanto bisogno per gli urgenti pericoli della Repubblica e della religione ...
Confessioni di un Italiano (pagina 130)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Pareva che così parlasse per paura di Lucilio, ma forse ella pensava alla madre Redenta e derogava fiduciosamente a lei quello scabroso incarico di difendere l'anima della Clara contro gli artigli del diavolo ... La reverenda madre stava alle vedette da un pezzo; e il dottor Lucilio nell'accomiatarsi dalla Contessa non credette forse di esser ancora al bel principio dell'impresa ... Allora la conversa rientrò ancora; e tornò dopo pochi istanti a dire con faccia arcigna che la donzella sarebbe discesa indi a poco in compagnia della madre compagna ... Questa madre compagna non andava giù pel gozzo a Lucilio, ma egli non era uomo da prendersi soggezione d'una monaca, e aspettò un po' irrequieto, misurando a gran passi il pavimento marmoreo, rosso e bianco del parlatorio ... Passeggiava a quel modo da lunga pezza quando entrarono la madre Redenta e la Clara: quella col collo torto cogli occhi bassi colle mani incrocicchiate sullo stomaco, e i mustacchietti del labbro superiore più irti del solito: questa invece calma e serena come sempre; ma la sua bellezza erasi illanguidita pel chiuso del monastero, e l'anima ne traluceva più pura e ardente che mai, come stella da una nebbia che va diradando ... La madre Redenta cercava fra le folte siepaie delle sue ciglia un traforo per cui spiare senz'essere osservata; le sue orecchie vigilavano così spalancate che avrebbero sentito volare una mosca all'altro capo della stanza ...
Confessioni di un Italiano (pagina 131)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La madre Redenta s'arrischiò a sollevare le palpebre, per metter fuori due occhi così spaventati come se appunto l'avesse veduto le corna di Berlicche ... La madre Redenta tossì romorosamente per guastare l'effetto di queste parole recitate da Lucilio con un furor tale di disperazione e di preghiera che spezzava l'anima ... La madre Redenta gli corse dappresso a raccomandargli la temperanza perché le suore stavano allora in meditazione e potevano aver molestia da quelle vociate ... La madre Redenta interruppe queste parole con una opportuna gomitata ... — Tacete, Lucilio, per carità tacete! — riprese la Clara guardando affannosamente la madre compagna che si dimenava forse con segreta compiacenza sulla sua seggiola ...
Confessioni di un Italiano (pagina 132)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — No, signor dottore carissimo; non voglia calunniarci così alla cieca — entrò a dire con voce secca e nasale la madre compagna ... La madre Redenta ghignò sotto la cuffia, Lucilio dimise un poco del suo furore e mosse alcun passo verso l'uscio: indi tornò presso la Clara quasi gli fosse impossibile di abbandonarla a quel modo ... La madre Redenta trionfava sotto la sua cuffia di quel potente e instancabile macchinatore che, si può dire, aveva dato l'ultimo crollo ad un governo di quattordici secoli, e mutato faccia ad una bella parte di mondo ... Infuriò a sua posta con grande scandalo della madre Redenta, e molta compassione della Clara: indi la volontà riebbe il freno di quelle furie scomposte, e fu tanto forte e orgogliosa da persuaderlo ad andarsene, lasciando per ultimo saluto alla donzella uno sguardo di pietà insieme e di sfida ...
Confessioni di un Italiano (pagina 143)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La stanchezza mi vinse, dormii alcune ore sullo stesso letto dove dormiva per sempre Leopardo; e il mio sonno fu profondo e tranquillo come sul seno della madre ... Allora soltanto mi risovvenne di quelle carte appartenenti a mia madre le quali io doveva trovare nello scrittoio; misera eredità d'una sventurata ad un orfano più sventurato ancora ... Come corollario a quelle lettere, trovai un libricciuolo di memorie tutte di pugno di mia madre, datate da molte città del Levante e dell'Asia Minore ... La felicità di mia madre avea durato fino a metà del tragitto ... Mio padre girava intanto per gli harem e pei chioschi dei ricchi mussulmani commerciando di spilloni, di specchietti e d'altri ninnoli ch'ei sapeva vendere a prezzi incredibili; così almeno affermava mia madre ridotta allo stremo di tutto ...
Confessioni di un Italiano (pagina 144)
di Ippolito Nievo (estratti)

... L'accusato era un brioso fellah delle vicinanze; mia madre scriveva roba di fuoco intorno a questa ingiustizia del marito; sembra ch'ella sospettasse in lui un sistema premeditato per annoiarla di quella vita, per finirla affatto o per isforzarla a fuggire ... Non posso far a meno di riportar quelle poche righe le quali serviranno a profilar meglio l'indole di mia madre ... Ad ottant'anni dura ancora il rammarico di non poter contemplare nel memore pensiero l'immagine della madre ... Da Bagdad a Venezia per quattromila miglia di deserto e di mare, in una stagione soffocante, con poca conoscenza della lingua, colla persona affranta dall'inedia e dalla passione rividi col pensiero la poveretta mia madre ... Come si univano misteriosamente nell'angoscia che mi riboccava dal cuore in urli e in singhiozzi, e la patria venduta, e l'amico volontariamente morto, e l'amante infedele e spergiura, e l'ombra della madre impressa ancora il volto dei patimenti della sua vita! ... Chi credeva vogliosamente, e aggravava pur anco le colpe di mia madre, sapeva egli i suoi sacrifizi, le torture, le lagrime, il lungo martirio che avea forse estenuato le sue forze, e travolta la ragione? ... Perché non m'era io alzato a svergognarli con tutto il coraggio dell'innocenza e la veemenza d'un figlio che si sente insultato nella memoria della madre? Perché i miei piccoli occhi non aveano lampeggiato di sdegno, e il cuore non avea rifuggito dall'accettare la compassione di coloro che mi faceano pagare a prezzo d'infamia un tozzo di pane ed un cantuccio d'ospitalità? — Mi salivano al volto le fiamme della vergogna; avrei dato tutto il mio sangue tutta la mia vita per riavere uno di quei giorni, e vendicarmi di una sì disonorevole servitù ... Ma tra l'ultima lettera di mia madre e il cartone della busta trovai un foglio con alcune righe scritte, a vederle, di fresco ... Tutto ciò che hai letto di tua madre io poteva celartelo per sempre; ringraziami di averla rialzata nella tua stima a scapito anche di quella che io avessi potuto inspirarti ... Io ho sposato tua madre per amore; questo non posso negarlo; ma io credo che non fossi fatto per questa sorta di passioni, e così l'amore mi svampò troppo presto dal capo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 145)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Solo tornando in patria coi sognati milioni già coniati in bei zecchini e in grossi dobloni mediante la mia costanza, io ebbi il tempo di pescare per ozio nelle carte lasciatemi da tua madre ... Gli è vero che coi Turchi e cogli Armeni io era avvezzo a trattare come colle bestie; e a mercanteggiarli ed assassinarli senza scrupolo; ma non aveva mai messo le unghie in carne cristiana, e tua madre, vivaddio! checché ne dica sua sorella contessa, era cristiana più di alcuno fra noi ... Giudicami adunque, ma tien conto della mia sincerità, e non dimenticare che se tua madre fosse al mondo ella godrebbe di vederti amoroso ed indulgente figliuolo” ... Ebbi finalmente la buona ispirazione di sollevarmi anch'io all'altezza delle cose sante ed eterne; là trovai scolpito a caratteri indelebili quel comandamento che è proprio degno di Dio: Onora tuo padre e tua madre ... Questo duplice affetto non può separarsi; e l'onorare mia madre implicava in sé di perdonare a colui, al quale certo ella avrebbe perdonato vedendolo compunto e pentito del suo tristo ed obliquo operare ...
Confessioni di un Italiano (pagina 147)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il giorno prima ell'era stata in procinto di ammazzarsi, e suo fratello avea impedito questo atto violento gettandole in canale un'ampolletta d'arsenico già bell'e preparato: perciò lo guardava in cagnesco; ma dentro di sé, fors'anco a riguardo della madre, non era malcontenta che l'avesse trattenuta ... — Te lo spiego ora io cosa significa! Ho piantato mio marito, sono stanca di mia madre, fui respinta dai miei parenti ... Io mi maritai per far dispetto a te e piacere a mia madre, ma son vendette e sacrifizi che presto vengono a noia, e col mio temperamento non si può voler bene ventiquattr'ore ad un marito decrepito, magagnato, e geloso ... Io m'accontentava sulle prime di veder mia madre gustare saporitamente i manicaretti di casa Navagero, e perdere alla bassetta i zecchini del genero; ma poco stante mi vergognai di quello che innanzi mi appagava, e allora tra mio marito, mia madre e tutti gli altri vecchi, mediconzoli e barbassori che mi si stringevano alle coste, mi parve proprio di essere la pecora in mezzo ai lupi ...
Confessioni di un Italiano (pagina 151)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Costei aveva ricevuto da madre natura tutte le più brutte impronte della fedeltà: perché io ho sempre osservato che fedeltà ed avvenenza litigano sovente fra loro e s'acconciano assai di rado a una vita tranquilla e comune ... Una fanciulla uscita allor allora di convento e affidata alle cure d'una madre amorosa non sarebbe stata più serena più allegra ed ingenua ... Mi narrava degli eccitamenti di sua madre a far bel viso a questo o a quello de' suoi corteggiatori, per accalappiarne un buon partito ... La Contessa sua madre giocava disperatamente e non volea saperne di miseria, tantoché l'era sempre in sul chieder quattrini a questo ed a quello; quando si trovava proprio alle strette, macchinavano qualche gherminella tra lei e la Rosa, quella sua antica cameriera, per cavarne di tasca ai conoscenti e agli amici ... Questo anche era stato un motivo che l'aveva indotta ad accettar la mano del Navagero, perché si vergognava di vedersi esposta dalla stessa sua madre a tali infamie ...
Confessioni di un Italiano (pagina 190)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Era il conte Rinaldo che la partecipava alla Pisana senza aggiungere commenti: diceva soltanto che non potendo la reverenda Clara uscir di convento, sua madre rimaneva sola, affidata alle cure certo poco premurose d'una guattera: sapendo poi la Pisana a Ferrara, avea creduto dover suo trascendere ogni riguardo e farle nota questa grave disgrazia che li minacciava ... La Pisana mi guardò in viso; io senza por tempo in mezzo dissi: — Bisogna che tu vada! — Ma vi assicuro che mi costò assai il dirlo; e fu un sacrifizio all'opinione pubblica, che altrimenti m'avrebbe tacciato di snaturare una figliuola ne' suoi più doverosi riguardi verso la madre ... Pertanto in capo ad una settimana ebbi notizia da lei che sua madre era affatto fuori di pericolo, ma che la convalescenza vorrebbe essere un po' lunga, e che perciò ci rassegnassimo a una separazione di qualche mese ...
Confessioni di un Italiano (pagina 201)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma intanto ella acconsente a far l'infermiera a mio marito; io l'ho persuaso che lo zio monsignore abbisogna di me, e mia madre poi, che avrà dalla mia partenza il suo tornaconto, asseconda con tutte le forze questo progetto ... — Che tornaconto ha mai tua madre da questo viaggio? — Il tornaconto che le ho ceduto definitivamente non solo il godimento ma la proprietà della dote! ... — Scusa, sai, Pisana; ma il sacrifizio che hai fatto per tua madre mi sembra altrettanto imprudente che inutile ... Mia madre mi ha mostrato le sue tristi condizioni, la sua vecchiaia che vien domandando sempre nuovi commodi, nuove spese, i debiti da cui è molestata; infine io ho veduto anche i bisogni delle sue passioncelle e non voleva che per giuocare due partite di tresette ella fosse costretta a vendere il pagliericcio ... ” “Va', va' pure, e che il cielo ti benedica, figliuola mia” soggiunse mia madre ... Ma nel punto di consegnarla a mia madre, non ti figuri mai più il favore ch'io le chiesi in contraccambio ... Domandai dunque a mia madre che proprio sinceramente colla mano sul cuore mi confessasse se io non ero figliuola di monsignore di Sant'Andrea! ... Nel punto stesso che una figliuola con sublime sacrificio si toglieva il pane di bocca, si spogliava dell'ultimo suo avere per accontentare i vizietti della madre, chiedeva in compenso di tanto benefizio una cinica confessione, e un gusterello di curiosità altrettanto inutile che scandalosa ...
Confessioni di un Italiano (pagina 219)
di Ippolito Nievo (estratti)

... L'Inghilterra è madre amorosa: sopratutto nel far pagare ai suoi figli quanto è loro dovuto, essa vale un tesoro; pel credito di mille sterline non avrà rimorso di appiccare il fuoco ai quattro cantoni del mondo ... Soltanto Donato si commiserava talvolta di dover lasciare sua madre, mentre i cugini loro l'avevano in Grecia testimone delle loro prodezze ... — Nostra madre ci starà sempre nel pensiero per animarci a imprese grandi e generose — rispondeva Luciano ...
Confessioni di un Italiano (pagina 228)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Sicché io più volte e con alquanta amarezza ebbi a beffarmi di sua madre che avea preso una gran soggezione di quel suo ghiribizzo giovanile di andarsene in Grecia ... — Or bene, se dici da senno, ripeterò io stesso adesso quello che tua madre diceva or sono alcuni mesi ... Perciò mi rivolgo tanto a voi come a mia madre ... E infatti io ne maravigliai; ma per quanto lo tentassi in una maniera o nell'altra egli rispondeva queste sole parole: — Ho capito che a questo mondo si ha il dovere di vivere a vantaggio di qualcuno; adunque vi prego, lasciatemi vivere! — Sua madre strepitò di questo disegno sul quale pochi mesi prima sembrava affatto indifferente; ma ne ottenne nulla del pari ...
Confessioni di un Italiano (pagina 232)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Egli è in buone mani e miglior assistenza non avrebbe se avesse al capezzale una sorella e una madre ... Una zitella piuttosto attempata, maestra di cucire che appena arrivava a tempo di campare la vita, aveva raccolto sulla via il mio Donato, e prestatogli tali cure che non mentiva il dottore dicendo che migliori né più affettuose non le avrebbero prestate una sorella o una madre ... Tuttavia il mio dolore fu un nulla appetto alla disperazione di sua madre; la quale non mi perdonò più la morte di Donato come se appunto io ne fossi stato il carnefice ...
Confessioni di un Italiano (pagina 245)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Chi mai? — le chiesi un po' trasecolato perché la furbetta non si staccava mai dal letto di sua madre che allora appena cominciava a guarire ... — Sì, tutto va bene, benissimo; ma tua madre ... — Mia madre sa tutto da questa mattina; ella unisce le sue preghiere alle mie ...
Decameron (pagina 25)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma tra gli altri che molto l'amarono, mia madre, che gentil donna fu e allora era vedova, fu quella che più l'amò, tanto che, posta giù la paura del padre e de' fratelli e il suo onore, in tal guisa con lui si dimesticò, che io ne nacqui e sonne qual tu mi vedi ... Poi, sopravenuta cagione a Pietro di partirsi di Palermo e tornare in Perugia, me con la mia madre piccola fanciulla lasciò, né mai, per quello che io sentissi, più né di me né di lei si ricordò: di che io, se mio padre stato non fosse, forte il riprenderei avendo riguardo alla ingratitudine di lui verso mia madre mostrata (lasciamo stare allo amore che a me come a sua figliuola non nata d'una fante né di vil femina dovea portare), la quale le sue cose e sé parimente, senza sapere altrimenti chi egli si fosse, da fedelissimo amor mossa rimise nelle sue mani ... Egli mi lasciò piccola fanciulla in Palermo, dove, cresciuta quasi come io mi sono, mia madre, che ricca donna era, mi diede per moglie a uno da Gergenti, gentile uomo e da bene, il quale per amor di mia madre e di me tornò a stare in Palermo; e quivi, come colui che è molto guelfo, cominciò a avere alcuno trattato col nostro re Carlo ...
Decameron (pagina 28)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... 6 Madama Beritola, con due cavriuoli sopra una isola trovata, avendo due figliuoli perduti, ne va in Lunigiana; quivi l'un de' figliuoli col signore di lei si pone e con la figliuola di lui giace e è messo in prigione: Cicilia ribellata al re Carlo e il figliuolo riconosciuto dalla madre, sposa la figliuola del suo signore e il suo fratel ritrova e in grande stato ritornano ... Li quali, non rifiutando il servigio, così lei poppavano come la madre avrebber fatto; e d'allora innanzi dalla madre a lei niuna distinzion fecero ...
Decameron (pagina 31)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma poi che l'accoglienze oneste e liete furo iterate tre e quatro volte, non senza gran letizia e piacere de' circunstanti, e l'uno all'altro ebbe ogni suo accidente narrato, avendo già Currado a' suoi amici significato, con gran piacer di tutti, il nuovo parentado fatto da lui, e ordinando una bella e magnifica festa, gli disse Giuffredi: “Currado, voi avete fatto me lieto di molte cose e lungamente avete onorata mia madre: ora, acciò che niuna parte in quello che per voi si possa ci resti a far, vi priego che voi mia madre e la mia festa e me facciate lieti della presenza di mio fratello, il quale in forma di servo messer Guasparrin Doria tiene in casa, il quale, come io vi dissi già, e lui e me prese in corso; e appresso, che voi alcuna persona mandiate in Cicilia, il quale pienamente s'informi delle condizioni e dello stato del paese, e mettasi a sentire quello che è d'Arrighetto mio padre, se egli è o vivo o morto, e, se è vivo, in che stato, e d'ogni cosa pienamente informato a noi ritorni ... Colui che a Genova andò, trovato messer Guasparrino, da parte di Currado diligentemente il pregò che lo Scacciato e la sua balia gli dovesse mandare, ordinatamente narrandogli ciò che per Currado era stato fatto verso Giuffredi e verso la madre ... Messer Guasparrin si maravigliò forte questo udendo, e disse: “Egli è vero che io farei per Currado ogni cosa, che io potessi, che gli piacesse; e ho bene in casa avuti, già sono quattordici anni, il garzon che tu dimandi e una sua madre, li quali io gli manderò volentieri ... Quale la festa della madre fosse rivedendo il suo figliuolo, qual quella de' due fratelli, qual quella di tutti e tre alla fedel balia, qual quella di tutti fatta a messer Guasparrino e alla sua figliuola e di lui a tutti e di tutti insieme con Currado e con la sua donna e co' figliuoli e co' suoi amici, non si potrebbe con parole spiegare; e per ciò a voi, donne, la lascio a imaginare ...
Decameron (pagina 39)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E per ciò che egli imaginava lei di bassa condizion dovere essere, non solamente non ardiva addomandarla al padre e alla madre per moglie, ma, temendo non fosse ripreso che bassamente si fosse a amar messo, quanto poteva il suo amore teneva nascoso; per la qual cosa troppo più che se palesato l'avesse lo stimolava ... Di che il padre e la madre del giovane portavano sì gran dolore e malinconia, che maggiore non si saria potuta portare: e più volte con pietosi prieghi il domandavano della cagione del suo male, a' quali o sospiri per risposta dava o che tutto si sentia consumare ... Avvenne un giorno che, sedendosi appresso di lui un medico assai giovane ma in iscienza profondo molto e lui per lo braccio tenendo in quella parte dove essi cercano il polso, la Giannetta, la quale, per rispetto della madre di lui, lui sollecitamente serviva, per alcuna cagione entrò nella camera nella quale il giovane giacea ... Laonde, parendo al medico avere assai piena certezza, levatosi e tratti da parte il padre e la madre del giovane, disse loro: “La sanità del vostro figliuolo non è nell'aiuto de' medici, ma nelle mani della Giannetta dimora, la quale, sì come io ho manifestamente per certi segni conosciuto, il giovane focosamente ama, come che ella non se ne accorge, per quello che io vegga ... E se tu non truovi che io a ciò sia sollecita e a effetto tel rechi, abbimi per la più crudel madre che mai partorisse figliuolo ... ” Il giovane, udendo le parole della madre, prima si vergognò; poi, seco pensando che niuna persona meglio di lei potrebbe al suo piacer sodisfare, cacciata via la vergogna così le disse: “Madama, niuna altra cosa mi v'ha fatto tenere il mio amor nascoso quanto l'essermi nelle più delle persone avveduto che, poi che attempati sono, d'essere stati giovani ricordar non si vogliono ...
Decameron (pagina 96)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La quale oltre a ogni altra della contrada crescendo divenne bella e piacevole; e per ciò che sola era al padre e alla madre rimasa, sommamente da loro era amata e avuta cara e con maravigliosa diligenza guardata, aspettando essi di far di lei alcun gran parentado ... Il dì seguente, essendo già vicino alla fine di maggio, la giovane cominciò davanti alla madre a ramaricarsi che la passata notte per lo soperchio caldo non aveva potuto dormire ... Disse la madre: “O figliuola mia, che caldo fa egli? Anzi non fu egli caldo veruno ... ” La madre allora disse: “Figliuola, confortati: io il dirò a tuo padre, e come egli vorrà così faremo ... ” Il che la Caterina sappiendo, più per isdegno che per caldo non solamente la seguente notte non dormì ma ella non lasciò dormir la madre, pur del gran caldo dolendosi; il che avendo la madre sentito, fu la mattina a messer Lizio e gli disse: “Messere, voi avete poco cara questa giovane: che vi fa egli perché ella sopra quel veron si dorma? Ella non ha in tutta notte trovato luogo di caldo; e oltre a ciò maravigliatevi voi perché egli le sia in piacere l'udir cantar l'usignuolo, che è una fanciullina? I giovani son vaghi delle cose simiglianti a loro ...
Fermo e Lucia (pagina 7)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... – Dio mi ajuterà – disse, e deposto ogni pensiero di pigliar l'archibugio, continuò la sua strada per andare ad informare Lucia e la madre del tristo stato delle cose ... Lucia usciva in quel momento tutta attillata dalle mani della madre ... La società si disciolse: la madre seguì la figlia per ansietà e per curiosità di saper tutto, e le donne uscirono per potere verificare il fatto, e far congetture ... Agnese, la madre di Lucia era pure stupita, scandalizzata di essere all'oscuro d'una cosa simile: ella che sapeva tante cose che non la toccavano per nulla, ignorare una cosa tanto importante della sua Lucia! Agnese le avrebbe fatto un rabbuffo terribile, se in questo caso il bisogno d'ascoltare non avesse vinto d'assai quello di parlare ... «Parla! parla! Parlate, parlate!» gridavano in una volta la madre e Fermo ... «Ma perchè non parlarne a tua madre?» disse Agnese: «se io l'avessi saputo prima ... » Lucia non rispose perchè la risposta che si sentiva in mente non era da dirsi a sua madre: tutto il vicinato ne sarebbe stato informato ...
Fermo e Lucia (pagina 35)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... «Reverenda madre, e signora illustrissima,» disse il padre guardiano colla fronte bassa, e con la destra tesa sul petto; «ecco quella innocente derelitta, per la quale imploro la valida sua protezione ... «Deve sapere, reverenda madre,» cominciò Agnese, «che questa mia povera figliuola, perchè io sono sua madre ... » «Sono,» rispose il padre, «pericoli dei quali la reverenda madre, non conosce nemmeno il nome, beata lei! e parlarne più distintamente sarebbe offendere le purissime vostre orecchie, e contristare l'illibatezza dei vostri pensieri, signora illustrissima ... » «Signora, madre, illustrissima,» balbettò Lucia che sarebbe stata confusa a dover rispondere su questa materia, quando pure l'inchiesta le fosse venuta da una persona sua pari e conosciuta ... Agnese intanto rimproverava alla figlia che il suo non saper parlare le avesse tirata addosso questa tempesta, il guardiano voleva pure animar Lucia a parlare, ma questa animata già dalla circostanza, si avvicinò alla grata, e in tuono modesto, ma sicuro disse: «reverenda signora, quanto le ha detto la mia buona madre è la pura verità ... di mio genio, mi perdoni se parlo da sfacciata, ma è per difendere mia madre: e quanto a quel signore ...
Fermo e Lucia (pagina 41)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Il Marchese fece tosto chiamare la madre e il fratello di Geltrude, per metterli, diceva egli, a parte della sua consolazione, per riporre Geltrude nella stima e nell'affetto della famiglia ... L'affezione materna però le faceva desiderare che Geltrude si facesse monaca di buona voglia, come una buona madre che abbia una figlia tanto scrignuta e contraffatta da non poter esser chiesta da nessuno, desidera ch'ella preferisca il celibato al matrimonio ... Il Marchese fece cuore a Geltrude, e la presentò con volto lieto alla madre e al fratello ... La madre e il fratello applaudivano: Geltrude era come posseduta da un sogno ...
Fermo e Lucia (pagina 42)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Lo spettacolo e il romore delle carrozze e dei passeggiatori, i discorsi incessanti del padre, della madre, e del fratello che per cortesia rivolgevano sempre la parola a Geltrude, si contendevano l'attenzione della sua mente; e i pensieri sulla sua situazione vi apparivano istantaneamente come lampi in un povero cielo ... Chi si faceva prometter da lei, chi prometteva visite, chi parlava della madre tale sua parente, chi della madre tal altra sua conoscente; chi lodava il cielo di Monza, chi la regola del monastero ... La vecchia alla quale il Marchesino era stato dato in guardia quando fu tolto alla nutrice, aveva per lui una falsa affezione di madre: in lui aveva poste tutte le sue compiacenze, le sue speranze, la sua gloria ...
Fermo e Lucia (pagina 53)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Qui non c'è nè madre nè padre; e ditemi il vero, perchè le bugie che mi potreste dire, le ravviserei tosto come una antica conoscenza: non temete di nulla: qualunque sia il vostro caso, io vi proteggerò, purchè siate sincera con me ... » Lucia pose la picciola destra sul cuore, e con quell'accento che toglie ogni dubbio, rispose: «Signora, la verità è quello che ha detto mia madre, e che ha scritto il padre Cristoforo: io non ho mai giurato finora, ma se Ella, reverenda signora vuole ch'io giuri in questa occasione, io son pronta a farlo ... All'istinto del pudore ed alla ripugnanza naturale di parlare di se stessa su questa materia, si aggiungeva il timore anche di dire qualche cosa di sconvenevole in presenza della reverenda madre ... Rispose dunque sopra Fermo, che quel giovane l'aveva chiesta a sua madre e che essendo a lei dalla madre proposto il partito, ella lo aveva accettato volentieri, e che tanto bastava per conchiudere un matrimonio ...
Fermo e Lucia (pagina 89)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Lucia aspettava con ansietà amorosa di rivedere la madre, ma tremava di doverla abbracciare con questo segreto nel cuore, ripugnava di rivelarglielo; e sentiva che il silenzio sarebbe stato impossibile ... Era la poveretta in questi pensieri, e sa il cielo fin quando vi avrebbe durato, quando lo scalpito d'un quadrupede che si fermò nel cortiletto, un salire precipitoso per la scaletta di legno, le annunziò Agnese: la porta si aprì impetuosamente; Lucia fu nelle braccia di sua madre, e tutte le altre idee svanirono ... Una sola di queste rivelazioni vuol essere ricordata particolarmente: Lucia non sapeva nulla della fuga di Fermo, e questa notizia che la madre le diede, le cagionò le più varie e opposte commozioni ... Questa andò ad avvertire le donne della chiamata: Lucia si alzò per partire, la madre le tenne naturalmente dietro, e le tre donne uscirono dalla casa, e attraversando una folla di curiosi, giunsero alla casa del curato, e furono condotte alla presenza di Federigo ... Il riserbo abituale, e il contegno modesto di Federigo non potè fare che non gli apparisse sul volto un non so che di affetto soave nell'accogliere Lucia e nel farle animo: ringraziò pure cordialmente la buona donna del pio uficio da lei prestato, e chiese chi fosse la terza: quando seppe che era la madre di Lucia, si rallegrò pure con lei, e la salutò cortesemente ...
Giambi ed Epodi (pagina 2)
di Giosuè Carducci (estratti)

... Perché i bei colli di vendemmia lieti, Perché lasciasti, amico, Sfuggendo a' pianti de l'amor segreti Sur un volto pudico? Perché la madre tua lasciasti? Oh, quando A mensa ella sedea, Il tuo loco guardava, e lacrimando Il viso rivolgea ... Madre, perdona ... Maledetti i tiranni! Ma io per man torrommi questa madre Vedova, questa sposa Vedova; e, dove fra sue turbe ladre Quel prete empio riposa, E sogna d'armi e ad un selvaggio agguato Pare che frema e rugga, E su 'l capo gli penzola inchiodato Gesù perché non fugga, Là me n'andrò, là sorgerò, per vie A tutt'altri secrete, Come una larva del supremo die Lento, e dirògli – O prete, Godi ... Ahi, d'italiche vene è sangue schietto, Nobile sangue e caro! E una stilla ve n'ha pur di quel petto Che queste donne amâro; Queste donne che dièro a' tuoi decreti Umile il cuor, l'orecchio Prono; e pregaron anche in lor secreti Per te, feroce vecchio! Io, per le grige chiome de la madre E per le chiome bionde De la sposa che sciolte or sotto l'adre Pieghe un sol vel confonde; Io, per Gesù che a gli uccisor compianse; Io, per le donne sante, Maddalena che amò, Maria che pianse, O vecchio sanguinante; Te ch'oro e ferro e bronzo mendicando Te ne vai per la terra, Che gridi contro a la tua patria il bando De l'universa guerra; Te che il lor sangue chiedi con parole Soavi a' fidi tuoi, Ed il sangue di chi re non ti vuole Ferocemente vuoi; Te da la pietà che piange e prega ...
Giambi ed Epodi (pagina 4)
di Giosuè Carducci (estratti)

... Tinto del proprio e del fraterno sangue Giovanni, ultimo amore De la madre, nel seno almo le langue, Caro italico fiore ... Oh come sola è ora La casa de gli eroi! De le sue stanze pe 'l deserto strano S'incontran due viventi: Tristi echi rende il sepolcreto vano Sotto i lor passi lenti: Avvalla il figlio de la madre in faccia Il viso e gli occhi muti, Che non rivegga in lui la cara traccia De' suoi quattro perduti ... O madre, o madre, a i dì de la speranza Dal tuo ...
I nuovi tartufi (pagina 8)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)

... Il Presidente immaginò nuova insidia: tanto vi si adoperò, che lo condussero come bove al macello; ma come avevano preveduto lo prese la sazietà, e lasciò il luogo: ed ecco andargli incontro, non la donna dei Proverbi di Salomone,—in assetto di meretrice, strepitosa, e sviata,—ma una fanciulla cauta di animo, dimessa nelle vesti, e in sembianza mesta, intenta tutta a ricercare una moneta smarrita che aveva riscossa per certi pannilini lavati e stirati:—e non le doleva già la moneta, ma il pensiero che la sua povera madre, la quale abitava su nelle soffitte, l'aspettava per comprarne la cena ... Dài oggi, dài domani, egli la persuase presentarlo alla madre: veneranda matrona, vedova di capitano di mare, travolta dalla fortuna a guadagnarsi con le proprie mani povera ed onorata sussistenza, col mestiere della stiratora ... Ah! per cuore di madre quale acerba spina era mai questa!—e la misera donna celatosi il volto con le mani piangeva lacrime sommesse per non contristare la figliuola ... A mano a mano vennero a mettersi innanzi parole di matrimonio; ma subito insorsero difficoltà per via della religione, chè la fanciulla professava religione cattolica, e il giovane il rito anglicano; e la madre aveva fatto voto alla Madonna di Loreto che la sua figlia non torrebbe marito ove non fosse puro sangue ortodosso ... Or come avrebbe il giovane provveduto ai bisogni della futura famiglia? Con la paga di commesso? Incerto troppo e labile assegnamento: nè poterlo mai consentire la madre, educata a dolorosa esperienza; saperlo pur troppo il suo cuore materno com'era dura angoscia avere figliuoli, e rimasta vedova non trovarsi tanto da comprare loro il pane ...
I nuovi tartufi (pagina 10)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)

... Guglielmo ridottosi nella sua stanza aprì la scrivanía: preso un foglio di carta velina, ed assettatosi con singolare compostezza, scrisse: "Madre mia!" E si fermò,—considerando le parole scritte… Coteste lettere presero allo improvviso sembianza di forma umana,—della madre sua,—che vedova e povera, per prova estrema di amore aveva sofferto staccarsi dal seno l'unico figliuolo affinchè andasse a procacciarsi sua ventura nel mondo, e nello abbracciarlo sul punto di dargli commiato gli aveva detto, frenando le lagrime:—"Figliuolo mio, dalla mia benedizione, e dalla raccomandazione di tenerti sempre davanti gli occhi gli esempi paterni, a me non è concesso darti altro viatico; e nonostante, queste cose ti potranno giovare meglio che danari e credito presso persone potenti ... Tolse un altro foglio, e scrisse da capo: "Cara madre!" E si fermò… ... —è tanto incredulo il cuore di una madre per le colpe dei figli!—Così io morrò sicuro di lasciare nel mondo una creatura almeno che mi ami, poichè nel duro passo al quale mi trovo condotto a me non soccorre altro conforto… ... —Ma la madre di Pausania, che portò prima le pietre per turare la porta del tempio onde fare morire di fame il figliuolo ricovrato là dentro?—È menzogna ... —Se fosse stata una madre, avrebbe smentito la fama bugiarda… ... "Cara madre!"—vergò per la terza volta, quando allo improvviso fu aperto con impeto l'uscio della camera, e una voce concitata lo chiamò: "Signor Guglielmo!" Lo sciagurato giovane non piega il collo, non muta il fianco, e persuaso venissero per condurlo al supplizio, esclama: "Perchè tanto presto! Le ventiquattro ore non sono ancora passate ... " "Scrivo a mia madre l'ultimo addio; raccomando la mia anima al Signore, e sono da voi, perchè anche a me tarda finire: anche pochi momenti in grazia… ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 2)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... La madre, abbandonata la polenta al fuoco, spalancò le braccia ... Gli lucevano gli occhi, ma il fratello e la madre finsero di non accorgersene ... Allora la madre pigliò coraggio ... — È vero — confermò la madre ... — Ti scaldo il letto? — propose la madre ... Chi avrebbe mai detto che il cuore, intanto, gli si riempiva in questa maniera? E lungo la strada da San Niccolò a casa non s'era divagato facendo castelli in aria? E nell'incontro col fratello e con la madre, e durante la cena non aveva provato come l'alleggerimento d'un peso? Non aveva dormito tutta la notte, di gusto, senza sogni? Ma intanto, a poco a poco, la passione cresceva, seguitava a riempirgli il cuore ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 11)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... Del padre, mortogli quando era bambino, si ricordava appena; ma della madre, perduta l'anno innanzi che andasse in Libia, riaveva, lì nella vecchia casa, così evidente l'immagine che a volte gli pareva udirne i passi e la voce, e gli pareva vederla sorridere in atto non più di perdonare ma d'essere perdonata ... La stigma che egli recava in faccia lo redimeva ora dell'averla fatta soffrire un tempo: dell'aver preso la carriera militare che sua madre non avrebbe voluta e dell'essersi abbandonato a dissipazioni e a passioni che per lei, austera, rasentavano l'onta ... E d'improvviso, con gli occhi della memoria, il capitano scorse nella fattoria la fanciulletta che sua madre ebbe spesso a svago per casa: Ferdina ...
Il ponte del Paradiso (pagina 27)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... È indisposta; e non dev'essere una cosa tanto leggera, perchè sua madre non me l'ha lasciata neanche vedere ... — Del resto, facciamo a parlarci chiaro, bella mia; non è stato il gran caldo, quello che ha colpito la signorina Margherita, ma piuttosto certi discorsi fatti a sua madre, e che sua madre avrà dovuto riferirle ... Sua madre non può averle riferito nulla da alterarla, se Margherita si sentì male nella camera attigua, mentre io stavo ancora in salotto a discorrere colla signora Eleonora ...
Il ponte del Paradiso (pagina 59)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... E fu meravigliato, alla vista di sua madre; parve quasi sconcertato all'aspetto ... che bella improvvisata ci hai fatta, quest'oggi! — E non proseguì, vedendo negli occhi e nelle labbra di sua madre che quel plurale non tornava gradito ... Raimondo, da un quarto d'ora uscito di là per accompagnare sua madre, non discendeva ... Così d'ogni parte sentendosi abbastanza sicura, si accostò all'uscio della camera in cui madre e figlio stavano parlando insieme, e tese l'orecchio ... “Livia„ diceva il figliuolo; “quella donna„ diceva la madre ... Era Margherita, che aveva così prontamente avvertita la madre di Raimondo, chiamandola in soccorso ... Quella madre avrebbe certamente adoperata tutta la sua autorità ... — O madre, madre mia, tutto è vano oramai ... — Prepàrati! E sei tu che parli così? Quella infame ti ha dunque guastato a tal punto l'anima e il cuore? Prepàrati! Quando mai potrà prepararsi a questa angoscia un cuore di madre? Ho saputo il patto terribile; e perchè l'ho saputo, son corsa a gridarti: no, per una disgraziata, per una impura, traditrice della fede giurata, non si fa ciò ... — Mamma! — gemette Raimondo, supplichevole, — Sì, fammi il tenero, con quel cuore di sasso! Ucciderai altri, per intanto; e prima di tutti tua madre ...
Intrichi d'amore (pagina 14)
di Torquato Tasso (estratti)

... Infame, che mai fosti figlio di Alessandro! traditore, che meriti ogni castigo! ERSILIA Eh! Signora madre, non correte in furia, raffrenate la collera: chi sa se sarà vero, ved<r>emo d'informarci meglio ... Ma dall'altra parte, Signora madre, poi che avete preso marito, poichè Flavio è morto, poichè Camillo è l'anima mia, l'amore e la vita mia, perdonateli di grazia e comportate che sia mio marito: che se bene sin ora ho celato l'amor grande che li porto, voglio adesso estinguere il mio fuoco e ricompensare l'amore che similmente Camillo mi ha mostrato sempre ... Fatelo, cara madre, fatelo, madre mia carissima ...
Intrichi d'amore (pagina 20)
di Torquato Tasso (estratti)

... E voi all'erta, perchè avemo una bella commodità per l'assenzia della madre, che l'ho vista già in casa della Signora Quintilia ... LAVINIA Che cercate, Bianchetta? Dite, di grazia, brevemente quanto avete da dire, perchè sto sola in casa, e non vorrei che la Signora madre mi cogliesse sola in porta ... Io so molto bene quel che dianzi dicesti a quelli tre poveri schiavi, che eri maritata con Camillo, amato tanto da voi, desiderato anco dalla Signora madre ... LAVINIA È vero che io dissi così, per levarmi dinanzi quei fastidiosi e importuni, e acciò lo scrivessero a Flavio, per farlo tanto più crepare di doglia, e principalmente per contentar mia madre ... Ma poichè sei rimasta nel seculo, è forza che ti mariti, e goderai il dolce nome di madre, il gusto soave de' figliuoli e il perpetuo contento del marito ...
Intrichi d'amore (pagina 23)
di Torquato Tasso (estratti)

... Come lo viddi entrare in camera con la Signora madre, pensai subito alle triste miserie, che se ben son figliuolo, nacqui con li denti in bocca, e m'avverto d'ogni cosa ... Ma io tutto malizioso piangendo, fuggendo, ed ella appresso, mi ridussi sotto la cantina, dove presto presto gettai un sasso nella cisterna, e poi subito con un salto passai da quell'altra porta, lasciando mia madre gridando: “figlio mio, che sei caduto nel pozzo!” E facendomi sopra di novo, serrai destro destro la camera dove stava Camillo disteso sul letto: io lo serrai con questa chiave che porto meco ... Alla fè, ora che sta sotto le reti li voglio schiacciare il capo, e io averò il cappello con le piume bianche, e mia madre possa perder l'anche ... Intesi già tutto il concerto allora, quando mi trovai a tempo in la finestra: che ora ho messo il cardine su la porta della camera, dove prima era entrata Lavinia in loco mio e dove appresso è entrato il gentil molinaro, di modo che non potranno uscir fuora mentre che io vado a chiamar la madre, il padregno e il fratello, per far castigar l'uno e l'altro ...
L'Olimpia (pagina 2)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... intanto, la madre d'Olimpia, trattò matrimonio col capitan Trasilogo nostro vicino; e come quello che ne stava innamorato, s'accordò subito: talché s'inviò a chiamare Olimpia, ché fusse ritornata a Napoli ... E accompagnò queste ultime parole con certe lagrimette che si pensò la madre che fussero nate dalla pietá di lei… ... Che disse la madre? non si commosse tutta? BALIA… ... La poverina non potendo piú con ragione resistere a' contrasti della madre, ha detto de sí, purché si trattenghi per tre soli giorni, quali son giá finiti; e s'è inviato a dirsi al capitano che s'appresti sposarla per questa sera… ... —… Olimpia da che venne a Napoli per provar l'animo della madre come stava saldo alla trama ordita tra lei e Mastica ministro del tutto, ha finto certe lettere come le mandasse Eugenio di Turchia, scrivendole ch'era morto Teodosio e che esso avea rotto la prigionia e la catena ed era in camino per venirsene a casa; e fece portar queste lettere alla madre da un certo turco fatto cristiano lor conoscente ...
L'Olimpia (pagina 3)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... Sta attonita e sospesa d'animo, e quando vengono quelle ore nelle quali era solita star in conversazione in Salerno con Lampridio, tramortisce; e come torna in sé si straccia i capelli, grida e fa cose da spiritata: e ché la madre non la senta, si morde le labbra e le braccia ... Dice ch'ora è tempo dar ordine allo inganno ordito per turbar queste nozze del capitano, però desia parlarti su questo fatto or che la madre è in letto; che entri in questo vicolo che ti parlerá da quella fenestra secreta ... E digli che mia madre mi vuol sposare ad ogni modo col capitano, che ho fatto dalla mia parte quanto ho saputo e potuto e che non posso far piú per esser costante in amarlo e osservargli la fede che l'ho data d'esser sua eternamente, e che mai non vedrá persona Olimpia viva ch'abbia altro marito, ch'io non voglio né posso amare altra persona che non sia lui: che il capitano sollecita e s'affretta, la mia volontá non ci consente; l'obedienza di mia madre mi sforza, Amor con forti catene mi tira a sé; la mia libertá è in poter d'altri, la mia vita nelle sue mani: che consideri in che vita e in che inferno mi trovo, che sto come quella che sta confessandosi che d'ora in ora aspetta giustiziarsi; che se sono forzata maritarmi con questo capitano, m'ho serbata una carta di soblimato, che s'usa ne' lisci della faccia, per avelenarmi ... Questa sera mi sposerò con Olimpia, che iersera me lo fe' intendere la madre; e tu sai bene come io sia morto e sbudellato per amor suo ... Ella fingeva cosí per fare mona Onesta con la madre; ma ella si strugge e spasima per amor mio ...
L'Olimpia (pagina 12)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... E vo' che entrando in casa diciate, tu, vecchio:—O Sennia, consorte cara, tu sei pur viva?,—e tu, giovane:—O Olimpia, sorella diletta, o madre cara!;—e che vi abbracciate e lasciate cader dagli occhi due lacrimette come per tenerezza, e simili gesti e parole che sogliono farsi a parenti non visti; e bisognando sappiate rispondere a queste cose… ... Io non posso capir tant'allegrezza e par che venghi meno, ché tutte le preghiere che ho fatto a Dio, son state che doppo aver veduta mia madre e il luogo dove sia nato, morrei sodisfattissimo ... È forse tua madre, ché temi che sia battuta? MASTICA ... Rallegrati, Eugenio mio, ch'or vedrai la tua madre e tua sorella ... Eccovi, madre, il bello sposo ...
L'Olimpia (pagina 17)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... Egli ha un'altra madre a dispetto del padre e della vera madre sua ... —… E se non fusse per suo merito, fatelo per amor di sua madre, la qual moritura rememoratevi con quanti gemiti vi rogò, genuflexa e provoluta ne' vostri piedi, che l'amor sviscerato che portavate a lei si fusse coacervato con l'amor che comunemente portavate a questo unigenito ... Convenir questo Teodosio, alloquere a questa Sennia madre della giovane e trattar coniugio con ...
L'amore che torna (pagina 14)
di Guido da Verona (estratti)

... Per quanto lontano ella tornasse con la memoria, non poteva rivedere la madre se non sotto le sembianze di una giovine signora dagli occhi soavemente pensierosi, che, muta, con libro su le ginocchia, passava lunghe ore solitarie in una sala troppo vasta per lei, o succinta in abito d'amazzone scendeva presso i cancelli d'un grande parco secolare, mentre gli staffieri le imbrigliavano un cavallo grigio, dalle narici vive come lo scarlatto, con la criniera e la coda simili a due copiosi rami carichi di neve ... Ma ogni volta ch'egli tornava dalle frequenti assenze, avveniva molto spesso ad Elena di trovar sua madre tutta in lacrime nell'angolo di una sala, più spesso, poichè dormivano accanto, di udirla piangere nel silenzio della notte ... Ella e sua madre lo ascoltavano dalla sala vicina, in silenzio ... Sua madre la condusse a baciare il cadavere, poi mise un abito nero, e da quel giorno, per lunghi mesi, non parlò quasi mai, divenendo malata ... Una mattina sua madre, pallida e pur sorridente, la condusse per tutte le stanze, per i piantereni e per le scuderie, le mostrò l'intero dominio, quasi per bene imprimere nel suo cuore la memoria d'ogni cosa, poi, quando furono in fondo al giardino, presso una fontana, ch'ella rivedeva sempre, le disse con voce tranquilla: — Tutto questo non ci appartiene più, Elena ... Andarono a Parigi; con l'ultimo denaro arredarono tre piccole stanze in un quartiere eccentrico; vissero nei primi tempi di quello che la madre guadagnava traducendo novelle, romanzi e poesie dall'ungherese, o copiando, se il bisogno urgeva, le tesi dei medici ed i memoriali degli avvocati ... Elena, a quel tempo, non aveva che sedici anni, e curava le cose domestiche, aiutando la madre, leggendo a voce alta i suoi libri e ricopiando i suoi manoscritti quando i poveri occhi stanchi non vedevano più ... Talvolta la madre dettava, e dettando le spiegava ogni cosa, la iniziava lentamente alla sua vasta cultura, dandole un piacere caldissimo per le cose dell'arte ... Innamoratissimo della madre, aveva tentato per lungo tempo d'indurla suo malgrado a seconde nozze; ma Elena preferiva la miseria, purchè sua madre rimanesse a lei, a lei sola, in quella piccola casa di Montmartre, di fronte alla chiesa del Sacro Cuore, dove i tramonti su l'apoteosi della città incendiata erano così divinamente belli ... Ma vennero i tempi tristi; la madre ammalò, fors'anche di stanchezza; il lavoro le divenne impossibile, il denaro mancò ... Allora fu per Elena una corsa pazza lungo le vie di Parigi, ad ogni porta, ad ogni scala, in cerca di lavoro, di un qualsiasi lavoro che desse una tazza di brodo per la madre malata, che desse la legna per accendere un po' di fuoco la notte, quand'ella tremava, scarna, sotto la coltre, vaneggiando ... Per molte settimane, perchè non le portassero la madre all'ospedale, Elena fece ogni umile mestiere: praticò le scuole delle sarte, ricamò le iniziali delle biancherie, vendette nei negozi, assistette malati, rispose agli annunzi dei giornali, si trascinò per ogni agenzia, fu da ultimo la modella di un pittore ... Povero, volle offrirle qualche soccorso, la confortò, venne a visitare la madre ... Parlava dell'Ungheria lontana, de' suoi giorni d'infanzia, de' suoi sogni d'arte; voleva, quando la madre fosse guarita, fare un grande quadro di Elena, esporlo, giungere rapidamente alla fama, — rapidamente poich'egli aveva dinnanzi a sè ...
L'arte di prender marito (pagina 24)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... * * * Tu adori tua madre, e tua madre è una santa, che non è vissuta che per me e i suoi figliuoli; ma quando piglierai marito, tu devi viver sola con lui ... Ti auguro, che tu possa fondare il nuovo alveare accanto all'antico, a quello dove sei nata; ma in ogni modo nè tu in casa dei tuoi suoceri, nè tuo marito in casa di tua madre ... Non metter mai tuo marito nel triste dilemma di offender tua madre o di darti torto ...
La famiglia dell'antiquario (pagina 2)
di Carlo Goldoni (estratti)

... ANSELMO (Uh povere le mie medaglie!) (da sé) GIACINTO Nemmeno un abito? ANSELMO Andate da vostra madre ... DORALICE Avete sentito? Vostra madre ha quattrocento zecchini da spendere ... GIACINTO È mia madre ... DORALICE Dunque date ragione a vostra madre, e date torto a me? GIACINTO Vi do ragione quando l'avete ... DORALICE Ho forse torto a pretendere d'essere vestita decentemente? GIACINTO No, ma per mia madre desidero, che abbiate un poco più di rispetto ... GIACINTO Mia madre, vi prenderà amore ... GIACINTO Bestia a mia madre? DORALICE Sì, bestia; è una bestia ... È cameriera antica di casa; mia madre le vuol bene, e può mettere qualche buona parola ... Madre colerica ...
La famiglia dell'antiquario (pagina 7)
di Carlo Goldoni (estratti)

... DORALICE Ma di che mai vi potete dolere? GIACINTO Voi non volete rispettare mia madre ... DORALICE È vostra madre ... Se volete, che vostra madre sia più giovane di me, lo sarà ... Vorrei, vi torno a dire, che consideraste, che ella è mia madre, che le portaste un poco più di rispetto ... GIACINTO Io? Perché? DORALICE Perché se foste un uomo di senno, non avereste permesso, che vostro padre, e vostra madre consumassero miseramente ventimila scudi, senza nemmeno fare un abito alla vostra moglie ... GIACINTO A proposito, l'abito mi ha detto mia madre, che si farà ... GIACINTO Averei piacere, che vedeste mia madre ...
La trovatella di Milano (pagina 14)
di Carolina Invernizio (estratti)

... Ma come scoprirlo? Malgrado le ingiunzioni severe del presidente, la minaccia della pena severa per falsa testimonianza, il domestico giurò di nuovo che ormai diceva la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità! La sfilata dei testimoni non fu lunga, nè importante, tuttavia per ultimo, quando la voce formidabile dell'usciere, annunziò l'Annetta Durini, la madre dell'accusata, un mormorio, un fremito si sparse nell'uditorio, mentre il viso di Maria esprimeva la più grande costernazione… Sua madre testimone? Che avrebbe detto? Aveva dunque ricuperata la parola? Era guarita? Il cuore le batteva fino a spezzarsi, perdette la sua presenza di spirito, tremò, ebbe paura del primo sguardo di quella madre offesa, oltraggiata nell'onore, che tanto aveva sofferto, pianto per cagion sua ... Era la voce del sangue che parlava in lei! Era Dio stesso che la guidava, per non dare al mondo lo spettacolo mostruoso di una figlia che perdeva, condannava il proprio padre… Al conte Patta doveva la vita, ed ella aveva salvata la sua; ma sentiva che giammai avrebbe potuto amarlo… Pensava invece con strazio a quella madre, che egli aveva abbandonata in preda al furore popolare ...
La vita comincia domani (pagina 73)
di Guido da Verona (estratti)

... Ma in capo di qualche tempo Novella, che non sapeva rimanergli lontana, lasciato il bimbo alle cure di sua madre, tornò ad abitare per l'ultima volta nella casa di Giorgio Fiesco ... Non si ricordava quasi più d'essere madre; in lei traboccava il riso dell'amante felice; il suo corpo, le sue parole, i suoi gesti erano più voluttuosi che mai ... Più tardi, coi primi segni della vecchiezza, ella diverrebbe veramente una madre; ma ora, finchè un tale rigoglio di sensualità le sbocciava per la bella persona, finchè sentiva così forte, fra vena e vena, lo spasimo della sua giovinezza, finchè, dietro il velo delle sue ciglia quasi d'oro, il mondo ancora le mandava luce come una prateria piena di sole ... benchè vedova, benchè madre, benchè ravvolta in un dramma oscuro e temibile, non sapeva che tendere le sue braccia piene di colpa verso l'inebbriata esultanza dell'amore ...
La vita comincia domani (pagina 83)
di Guido da Verona (estratti)

... — Dámmelo in braccio, — disse paurosamente la madre ... La madre lo baciò senza toccarlo, poi disse all'amante: — Guarda! Egli chinò sovra il suo bimbo dormente la persona tragica, ed infatti sentì una sensazione del proprio sangue trascorrere in quella fragile vena ... Allora, quasi volesse offrirlo ad un battesimo di luce, la madre sollevò il suo bimbo in quella trasparenza che gli somigliava, poi disse all'amante con un sorriso: — Bácialo: è nostro! Ed insieme, attenti, sorridenti, lo deposero nella cuna ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... RE Chi sei tu, quando nascesti e di che parte sei? BERTOLDO Io son uomo, nacqui quando mia madre mi fece e il mio paese è in questo mondo ... RE Hai tu padre, madre, fratelli e sorelle? BERTOLDO Ho padre, madre, fratelli e sorelle, ma sono tutti morti ... RE Qual è quel figlio ch'abbrugia la lingua a sua madre? BERTOLDO Lo stuppino della lucerna ...
Marocco (pagina 50)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Una di esse stava accanto alla madre in atteggiamento più timido che le altre ... L’Ambasciatore domandò alla madre che età avesse ... —Che!—esclamò la madre;—è già troppo vecchia per pigliar marito ... —Dico davvero;—rispose la madre quasi meravigliandosi della ...
Mastro don Gesualdo (pagina 11)
di Giovanni Verga (estratti)

... Mia madre non mi lascia padrone neanche di soffiarmi il naso! ... È mia madre che si è messa in testa questa cosa ... mia madre stessa ... Che diavolo gli è saltato in corpo a tua madre, di farti sposare quei denti? ... - Sei uno sciocco! Dovresti lasciarle fare il diavolo a quattro quanto le pare e piace, a tua madre! ... Mia madre sta meglio di voi e di me, e può campare ancora trent'anni! ... - Tua madre non sarebbe molto contenta di sentirsi lesinare gli anni ...
Mastro don Gesualdo (pagina 48)
di Giovanni Verga (estratti)

... Hai inteso tua madre? Dice che hai tempo di crescere ... Quasi quasi se lo meritava! Scomunicato! Nemico di sua madre stessa! ... Colà ci fu una scena terribile fra madre e figlio ... Lui se lo mangia il fatto mio! - Il figliuolo colle buone e colle cattive tentava di calmarla: - Non vedete che state poco bene? Volete ammalarvi, per farmi dar l'anima al diavolo? - Poi tutta la notte non chiuse occhio, alzandosi ogni momento per correre ad origliare se sua madre strillava ancora, spaventato all'idea che udissero i vicini e gli venissero in casa colla giustizia e il notaro, maledicendo in cuor suo la prima donna e chi gliela aveva messa fra i piedi, turbato, se si appisolava un momento, da tanti brutti sogni: mastro-don Gesualdo, il debito, della gente che gli si accalcava addosso e gli empiva la casa, una gran folla ...
Mastro don Gesualdo (pagina 50)
di Giovanni Verga (estratti)

... Tale e quale sua madre ... Sposava donna Giuseppina Alòsi, più vecchia di lui, perché non aveva trovato altro, per amor dei denari: tutto ciò che narravasi nella bottega di sua madre, in ogni caffè, in ogni spezieria, di porta in porta ... Così la gente diceva che don Ninì era sempre stato un donnaiuolo, e se sposava l'Alòsi, che avrebbe potuto essergli madre, ci dovevano essere interessi gravi ... È vero che adesso era diventato giudizioso, tutto dedito agli affari; ma sua madre, sepolta viva nel seggiolone, non lo lasciava padrone di un baiocco; si faceva dar conto di tutto; voleva che ogni cosa passasse sotto i suoi occhi; senza poter parlare, senza potersi muovere, si faceva ubbidire dalla sua gente meglio di prima ...
Mastro don Gesualdo (pagina 51)
di Giovanni Verga (estratti)

... Mia madre, da qui a cent'anni, non ha a chi lasciare tutto il suo ... Deve ringraziare Iddio e l'ostinazione di mia madre se gli è toccata questa fortuna! ... Fu come un urto al petto per la povera madre, dopo tanto tempo, quando udì fermarsi la lettiga dinanzi al portone ... - Mamma! mamma! - E poi avvinghiate l'una al collo dell'altra, la madre sballottando ancora a destra e a sinistra la sua creatura come quand'era piccina ...
Mastro don Gesualdo (pagina 62)
di Giovanni Verga (estratti)

... Tu, col nome di tua madre, e coi quattrini di lui, puoi rappresentare la prima parte anche in una grande città, quando vorrai ... - Via, vieni a veder tua madre ch'è ancora ammalata, poveretta! L'ha finita quel colpo! Sai ch'è di poca salute! ... Isabella cadde ginocchioni dinanzi al letto della mamma, che trovava così mutata, singhiozzando e domandandole perdono; mentre sua madre, poveretta, passava da uno svenimento all'altro, tanta era la consolazione ... Ci siamo tolto il pan di bocca, io e tua madre, per farti ricca! ... Sarà un bel divertimento! Tu sei nata bene, per parte di madre, lo so anch'io ... Ma vedi tua madre, cos'ha dovuto fare, e tuo zio don Ferdinando, e io stesso! ...
Novelle rusticane (pagina 7)
di Giovanni Verga (estratti)

... Egli ci ha in testa qualche cosa, al modo come mi guarda, e come fruga per la casa ogni volta che arriva! Cola aveva la madre sulle spalle, che campava del suo lavoro, e non s'arrischiava più ad andare da comare Venera; - un giorno, due, tre, finché il diavolo lo tentò colla luna che trapelava sino al letto dalle fessure delle imposte, e gli metteva dinanzi agli occhi ad ogni momento la stradicciuola deserta, e l'uscio della vedova, allo svoltare della piazzetta di faccia al campanile ... Soltanto la madre, all'udir la schioppettata, si sentì colpita nelle viscere, e corse come si trovava, a raccattare Cola dall'uscio della vedova, gridando - Figlio mio! figlio mio! I vicini si affacciarono coi lumi, e solo rimaneva chiuso quell'uscio contro il quale la madre disperata imprecava così: - Scellerata! scellerata! Mi hai assassinato il figliuolo! La madre, ginocchioni accanto al letto del ferito, pregava Dio, giungendo le mani forte forte, cogli occhi asciutti che sembrava una pazza: - Signore! Signore! Mio figlio, Signore! - Ah! che mala Pasqua le aveva dato il Signore! Giusto il venerdì santo, mentre passava la processione, col tamburo e Don Angelino incoronato di spine! Ah! che nero faceva in quella casa! e dall'uscio aperto si vedeva il sole, e i seminati belli, ché la gente quella volta non aveva avuto bisogno di pregare Dio per la buona annata, e lasciava solo Don Angelino a battersi le spalle colla disciplina; anzi quando il sagrestano era andato a far legna col pretesto del Mistero, l'avevano minacciato di rompergli le gambe a sassate, se non andava via lesto ... Gli avevano chiamato il medico; ci avevano condotta comare Barbara, quella della buona ventura, e la povera madre s'era levati di bocca tre tarì per fargli dire una messa da Don Angelino ... - La povera madre ne aveva tanta della fede, che parlava a tu per tu coi Santi e la Madonna, e diceva alla candela benedetta, presto presto e coi denti stretti: - Signore! Signore! Voi me la farete la grazia! Voi mi lascerete il mio figliuolo, Signore! - E il figliuolo ascoltava, intento, cogli occhi fissi sulla candela, e cercava di sorridere, e dire di sì col capo anche lui ...
Piccolo mondo moderno (pagina 52)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Son lettere piene di vita e di freschezza, specialmente quelle di mia madre, che mi hanno fatto spesso sorridere per certi tocchi di vivace comicità, per certi schizzi di figure umane tanto vive ch'ella vi butta giù alla brava, senza pretese, mentre mio padre adopera un linguaggio più letterario ... Ma poi un'altra rivelazione mi sorprese e mi commosse; la rivelazione di un profondo dissidio religioso tra mio padre e mia madre ... Mi pare che mia madre avesse presso a poco le idee alle quali sono venuto io adesso ... Quale commozione dopo aver letto di lei quello che avevo letto, povera piccina! Ma più ancora pensando a mio padre e a mia madre che a lei ... Ah che cosa, Jeanne, che parole, che cenere casta e santa! Che unione è stata quella di mio padre e di mia madre, quanto era dolce questo mio pensiero e quanto era amaro! Mi son sentito come soffocare, prender via dal mondo dei vivi, portar là dentro fra quelle ombre di un mondo passato ... Le anime di mio padre e di mia madre si erano ricongiunte nella stessa fede, in un atto sincero di culto, nel giorno di S ... "Quando il foglio mi cadde di mano e io mi volsi per un istintivo moto alla finestra aperta, a guardar le cose stesse che avevano guardato mio padre e mia madre, ecco ancora il fievole suono delle campane grandi che parevano incommensurabilmente lontane ...
Piccolo mondo moderno (pagina 53)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Passata la prima violenza di quest'onda, egli si era posto in difesa contro se stesso, contro le proprie tendenze mistiche, contro tutto che potesse condurlo ad abbandonare la sua prefissa via di un apostolato per la giustizia sociale, senza odio alla Chiesa cattolica, ma del tutto indipendente da essa; la via che avrebbe dovuto sognare per lui sua madre quando non credeva che nella idea di giustizia, non adorava che l'idea di giustizia ... Gli venne il sospetto che la sottomissione di sua madre fosse stata piuttosto amorosa e pietosa che sincera ... Poteva il suo amore accordarsi con i doveri di un apostolato sociale quale Piero lo concepiva? Non era da sacrificare questa debole passione per una donna che non sapeva comprendere la grandezza, la bellezza della sua idea? Non ne sarebbe pure contenta sua madre, se sapesse? Doveva essere austera, sua madre, doveva essere inesorabile per chi, cedendo alla passione, rompe, anche solo momentaneamente, una fede giurata e stringe legami non confessabili, legami che non si coprono senza mentire ...
Piccolo mondo moderno (pagina 66)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Di fronte alla morente, all'arcano che si compie su quel letto, alla solennità delle sante parole, solo grandeggia la madre ... " Un solo fiore non perdette per lei l'ora sua breve, la madre non ne volle sul letto funebre ... "Aveva in questo la natura di sua madre" disse Piero ... Stette per qualche momento immobile e muto, quasi a considerar mentalmente la madre mirabile, e poi si levò di tasca un astuccio, dicendo che gli doveva consegnare qualche cosa da parte di lei appunto ...
Rinaldo (pagina 27)
di Torquato Tasso (estratti)

... 66 — Cara Elidonia mia, tu che già desti a le mie membra il nutrimento primo, e col tuo sangue aita a me porgesti, cui, non avendo io madre, in madre estimo: tu mi soccorri or che novelli infesti desir se 'n vanno del mio core a l'imo, e 'l non ben noto male è in me sì forte che m'ha condutt'ormai vicino a morte ... 67 Misera, tutto 'l male in me procede da l'un de' duo stranier, ma dal maggiore: non vedi tu quanto in bellezza eccede ciascun mortale e in grazia ed in valore? Ahi! come, oimè! di lui l'imagin siede ed affissa si sta dentro 'l mio core, come ogn'atto di lui mi sta presente, come il suo dir mi sona or ne la mente! 68 Sol l'orecchie appagate e gli occhi miei son dal dolce parlar, dal vago aspetto: madre, te 'l dirò pur, madre, vorrei spenger la sete de l'acceso affetto ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 2)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Le maschere ajuteranno a dare l'impressione della figura costruita per arte e fissata ciascuna immutabilmente nell'espressione del proprio sentimento fondamentale, che è il «rimorso» per il Padre, la «vendetta» per la Figliastra, lo «sdegno» per il Figlio, il «dolore» per la Madre con fisse lagrime di cera nel livido delle occhiaje e lungo le gote, come si vedono nelle immagini scolpite e dipinte della «Mater dolorosa» nelle chiese ... La Madre sarà come atterrita e schiacciata da un peso intollerabile di vergogna e d'avvilimento ... Il Figlio, di ventidue anni, alto, quasi irrigidito in un contenuto sdegno per il Padre e in un'accigliata indifferenza per la Madre, porterà un soprabito viola e una lunga fascia verde girata attorno al collo ... La Madre, con la Bambina per mano, e il Giovinetto saliranno i primi scalini della scaletta e resteranno lì in attesa ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 3)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Così dicendo porgerà la mano alla Madre per aiutarla a salire gli ultimi scalini e, seguitando a tenerla per mano, la condurrà con una certa tragica solennità dall'altra parte del palcoscenico, che s'illuminerà subito di una fantastica luce ... La Bambina e il Giovinetto seguiranno la Madre; poi il Figlio, che si terrà discosto, in fondo; poi la Figliastra, che s'apparterà anche lei sul davanti, appoggiata all'arcoscenico ... Peggio! Peggio! Eh altro, signore! Peggio! Senta, per favore: ce lo faccia rappresentar subito, questo dramma, perché vedrà che a un certo punto, io—quando questo amorino qua prenderà per mano la Bambina che se ne starà presso la Madre e la porterà davanti al Capocomico —vede com'è bellina? la prenderà in braccio e la bacerà cara! cara! La rimetterà a terra e aggiungerà, quasi senza volere, commossa: ebbene, quando quest'amorino qua, Dio la toglierà d'improvviso a quella povera madre: e quest'imbecillino qua spingerà avanti il Giovinetto, afferrandolo per una manina sgarbatamente farà la più grossa delle corbellerie, proprio da quello stupido che è lo ricaccerà con una spinta verso la Madre —allora vedrà che io prenderò il volo! Sissignore! prenderò il volo! il volo! E non mi par l'ora, creda, non mi par l'ora! Perché, dopo quello che è avvenuto di molto intimo tra me e lui indicherà il Padre con un orribile ammiccamento non posso più vedermi in questa compagnia, ad assistere allo strazio di quella madre per quel tomo là indicherà il Figlio —lo guardi! lo guardi!—indifferente, gelido lui, perché è il figlio legittimo, lui! pieno di sprezzo per me, per quello là, indicherà il Giovinetto per quella creaturina; ché siamo bastardi—ha capito? bastardi ... Si avvicinerà alla Madre e l'abbraccerà ... E questa povera madre—lui—che è la madre comune di noi tutti—non la vuol riconoscere per madre anche sua—e la considera dall'alto in basso, lui, come madre soltanto di noi tre bastardi—vile! Dirà tutto questo, rapidamente, con estrema eccitazione e arrivata al «vile» finale, dopo aver gonfiato la voce sul «bastardi», lo pronunzierà piano, quasi sputandolo ... La madre (con infinita angoscia al Capocomico) ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 4)
di Luigi Pirandello (estratti)

... La Madre, seduta, cercherà d'impedire che il Padre le sollevi il velo che le nasconde la faccia ... La madre ... La madre (alzandosi e recandosi le mani al volto, disperatamente) ... Un altro uomo che dovrebbe esser qui! La madre (con un grido) ... Non è qui perché—la guardi, signore, per favore, e lo comprenderà subito!—Il suo dramma non potè consistere nell'amore di due uomini, per cui ella, incapace, non poteva sentir nulla—altro, forse, che un po' di riconoscenza (non per me: per quello!)—Non è una donna, è una madre!—E il suo dramma—(potente, signore, potente!) consiste tutto, difatti, in questi quattro figli dei due uomini ch'ella ebbe ... La madre ... Non è vero! La madre (sbalordita) ... Non è vero! Non è vero! La madre ... La madre (con forza) ... Negalo, se puoi! La madre ... Sempre pieno d'amore e di cure per te! Al Giovinetto, con rabbia: Non è vero? Dillo! Perché non parli, sciocco? La madre ... La madre (insorgendo) ... Ma se è tutto qui il male! Nelle parole! Abbiamo tutti dentro un mondo di cose; ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sè, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo d'intenderci; non c'intendiamo mai! Guardi la mia pietà, tutta la mia pietà per questa donna indicherà la Madre è stata assunta da lei come la più feroce delle crudeltà ... La madre ... Ecco, la sente? Scacciata! Le è parso ch'io l'abbia scacciata! La madre ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 5)
di Luigi Pirandello (estratti)

... mio segretario, pieno di devozione, che se la intendeva in tutto e per tutto con lei, indicherà la Madre senz'ombra di male—badiamo!—buono, umile come lei, incapaci l'uno e l'altra, non che di farlo, ma neppure di pensarlo, il male! La figliastra ... La madre ... Il figlio, è vero? La madre ... Indicherà la Madre ... La madre ... Ben provvista di tutto, a quell'uomo, sissignore,—per liberarla di me! La madre ... e più per lei che per me: lo giuro! Incrocerà le braccia sul petto; poi, subito, rivolgendosi alla Madre: Ti perdei mai d'occhio, dì, ti perdei mai d'occhio, finché colui non ti portò via, da un giorno all'altro, a mia insaputa, in un altro paese, scioccamente impressionato di quel mio interessamento puro, puro, signore, creda, senza il minimo secondo fine ... Infame! Infame! Subito, concitatamente, al Capocomico, in tono di spiegazione: La mia casa, signore, andata via lei, indicherà la Madre mi parve subito vuota ... Mancata tra me e lui la madre, è cresciuto per sè, a parte, senza nessuna relazione né affettiva né intellettuale con me ... La Madre farà cenno di sì col capo ... Indicherà la Madre ... Sa scrivere appena; ma poteva farmi scrivere dalla figlia, da quel ragazzo, che erano in bisogno! La madre ... Appunto questo è il tuo torto, di non aver mai indovinato nessuno dei miei sentimenti! La madre ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 6)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Io non potevo sapere che, morto là quell'uomo, e ritornati essi qua in miseria, per provvedere al sostentamento dei figliuoli, ella indicherà la Madre si fosse data attorno a lavorare da sarta, e che giusto fosse andata a prender lavoro da quella ... senza pregiudizio delle altre così così! La madre ... Povera mamma! Sa, signore, che cosa faceva quella lì, appena le riportavo il lavoro fatto da lei? Mi faceva notare la roba che aveva sciupata, dandola a cucire a mia madre; e diffalcava, diffalcava ... —ma l'ho difatti davvero, quest'obbligo: è per tua madre! Il figlio ... E che ne so io? Quando mai l'ho veduta io, signore? Quando mai ne ho sentito parlare? Me la vedo comparire, un giorno, con lei, indicherà la Figliastra con quel ragazzo, con quella bambina, mi dicono: «Oh sai? è anche tua madre!» ... Ammesso! Ammesso! E non è una situazione anche questa? Questo tuo appartarti, così crudele per me, per tua madre che, rientrata in casa, ti vede quasi per la prima volta, così grande, e non ti conosce, ma sa che tu sei suo figlio ... Additando la Madre al Capocomico Eccola, guardi: piange! La figliastra (con rabbia, pestando un piede) ... E lei non può soffrirlo, si sa! Tornando a riferirsi al Figlio: —Dice che non c'entra, mentre è lui quasi il pernio dell'azione! Guardi quel ragazzo, che se ne sta sempre presso la madre, sbigottito, umiliato ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 11)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Oh, infine, il suo! Non c'è soltanto il suo, scusi! C'è anche quello degli altri! Quello di lui, indicherà il Padre quello di sua madre! Non può stare che un personaggio venga, così, troppo avanti, e sopraffaccia gli altri, invadendo la scena ... La Madre, nel sentirle dire così, sopraffatta da un émpito d'incontenibile ambascia, che s'esprimerà prima in alcuni gemiti soffocati, romperà alla fine in un pianto perduto ... La figliastra (appena la Madre accennerà di quietarsi, soggiungerà, cupa e risoluta) ... Ebbene, faccia uscire quella madre ... La madre (levandosi dal suo pianto, con un urlo) ... Ma è solo per vedere, signora! La madre ... Ma se è già tutto avvenuto, scusi! Non capisco! La madre ... Ma sì, io non dico di non rappresentarlo: formerà appunto il nucleo di tutto il primo atto, fino ad arrivare alla sorpresa di lei— indicherà la Madre ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 14)
di Luigi Pirandello (estratti)

... No! Dove va? Aspetti! La Madre si alzerà sgomenta, angosciata dal pensiero che egli se ne vada davvero, e istintivamente leverà le braccia quasi per trattenerlo, pur senza muoversi dal suo posto ... Deve rappresentare la terribile scena del giardino con sua madre! Il figlio (subito, risoluto, fieramente) ... Ma se io che prendo il volo, signore, quando accade ciò che deve accadere—proprio per l'odio che sento per lui, proprio per non vedermelo più davanti—ebbene, se io sono ancora qua, e sopporto la sua vista e la sua compagnia—si figuri se può andarsene via lui che deve, deve restar qua veramente con questo suo bel padre, e quella madre là, senza più altri figli che lui ... Rivolgendosi alla Madre: —E su, su, mamma! Vieni ... Alla Madre, quasi attirandola per virtù magica: —Vieni, Vieni ... Poi al Capocomico: —Immagini che cuore può aver lei di mostrare qua ai suoi attori quello che prova; ma è tanta la brama d'accostarsi a lui, che—eccola—vede? è disposta a vivere la sua scena! Difatti la Madre si sarà accostata, e appena la Figliastra finirà di proferire le ultime parole, aprirà le braccia per significare che acconsente ... Ma che contemporaneamente! Non è vero, signore! Non c'è stata nessuna scena fra me e lei! Indicherà la Madre ... Intanto la Seconda Donna e l'Attor Giovane si saranno staccati dal gruppo degli Attori e l'una si sarà messa a osservare con molta attenzione la Madre che le starà di fronte, e l'altro il Figlio, per poterne poi rifare le parti ... La madre ... Ah—e qua c'è lei? Per rifar la sua parte? Indicherà la Madre ... Si stia zitto, adesso, e mi lasci sentir sua madre! Alla Madre: Ebbene? Era entrata? La madre ... Perché non ho mai fatto scene, io; ha capito? La madre ... Ma ora bisogna pur farla questa scena tra lei e lui! È indispensabile! La madre ... Tu la farai! per tua madre! per tua madre! Il figlio (più che risoluto) ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 15)
di Luigi Pirandello (estratti)

... La Madre, spaventata, cercherà di interporsi, di separarli ... La madre (c ... Ma perché mi vuol far dire, signore? È orribile! La Madre tremerà tutta, con gemiti soffocati, guardando verso la vasca ... Il padre (a terra, indicando pietosamente la Madre) ... La madre (con un grido straziante, accorrendo col Figlio e con tutti gli Attori in mezzo al subbuglio generale) ... Lentamente, dal lato destro della tela verrà prima avanti il Figlio, seguito dalla Madre con le braccia protese verso di lui; poi dal lato sinistro il Padre ...
Sodoma e Gomorra (pagina 26)
di Docteur Jaf (estratti)

... Meglio ancora, vi è la madre che vende la figlia ... Il cardinale e la regina madre, per estinguere questo fuoco nascente, mandarono il giovane re a Vincennes ... La signora d'Argencourt, sospettando che avessero fatto ciò per tema che sua figlia non avesse la pretensione di farsi sposare dal re, si sforzava di rassicurare il cardinale e la regina madre, dicendo loro che ella non mirava sì alto, ma che aspirava soltanto al posto di favorita! Il vizio in quel tempo non aspettava l'età matura per svilupparsi nella donna ... Fra queste cause bisogna incriminare l'alimentazione che diventa di più in più animale, la miseria che spinge la donna ad offrirsi all'uomo sotto tutte le forme, e che obbliga nelle grandi città a vivere in una sola stamberga, su un sol mucchio di paglia e padre e madre e figli, i quali ultimi sono corrotti di buon'ora dall'esempio dei genitori che procreano sotto i loro occhi, e dalle reciproche nudità che nulla vela! Quelli che cercano le cause della depravazione moderna nelle letture irritanti, negli spettacoli teatrali, nei balli e nella scollacciatura delle toilettes, dimostrano di non conoscere la storia dell'umanità ...
Storia di un'anima (pagina 8)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... il mio Giuliano! Ho ricordato queste cose per dire che a quell'anima (come pensi ora di me, e come penserà, se vivo, non so) vorrei fossero consegnate queste mie annotazioni, s'io morissi, perchè, almeno in lei la mia memoria vivesse un po' consacrata, non come quella che lascierei a mia madre o a mio padre, la memoria di un povero figliuolo: e basti la compassione ... A che pro io ebbi rimorsi, e per esser felice, mi tormentai? A che pro? A che pro non so correggermi? Scriverò anche stassera? Oh sì che ne ho immenso bisogno! Mi sentivo buono, ma deserto, ma ridicolo, ma quasi reietto dalla società, avevo voglia di piangere e gettai le braccia al collo di mia madre ... Oh mia madre! mia madre! Se tu fossi il mio tesoro, la mia pace, la mia religione, se in ogni tristo mio momento potessi posare la mia testa sulla tua! Tu hai scoperto che io piangevo, e mi hai detto:—La tua fronte scotta!—O mamma, in questa povera testaccia bollono tanti pensieri, ma resteranno sempre cozzanti e inconcreti perchè la mente ha perduto ogni forza di studio: mancò al cuore l'alito primo: l'ambizione non mi seduce più: se avessi denari, libertà e cattiva natura, questo sarebbe stato l'anno in cui sarei diventato vizioso! Coi vizi almeno avrei vissuto; col ricordo della virtù, colla stizza dell'impotenza al male, col vano attendere, colle spossatezze, coi fremiti del dì d'oggi vivo neghittoso ... Mia madre è venuta qui, mi ha baciato, mi ha domandato che cosa ho?—Ho un mondo a rivelarle: non so da che parte incominciare: l'ho quasi respinta col dirle:—Lasciami stare, lasciami stare—quasi che lei fosse indegna di ascoltare le mie confessioni ...
Storia di un'anima (pagina 12)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Ed io? Che farà? È sposa? Era con sua madre? Colla sua tutrice? Ho influito sulla sua vita? Viene da Mantova o da Catanzaro? Va a Catanzaro o forse per sempre in Germania? È felice? Era pallida ... (Fosse qui per collocarsi nuovamente in qualche casa!) Quali incertezze! Se mio padre e se mia madre sapessero! L'incontrerò ancora? (Non so scrivere) ... Mi ricordo sempre il Suicidio, dramma di Ferrari, e so di voler bene a mia madre! O mamma! o mamma! Come da Te è uscita la mia anima ardente? E sono brutto e ho dei difetti che mi rendono ridicolo nell'amore ... Un'anima che ama, in un corpo nervoso è tale tormento che gli uomini serii non sapranno mai, A che scrivere? E se questa Provvidenza che io bestemmio mi preparasse la felicità? se?…—Se lei potesse entrare in casa mia? Se sua madre o la sua tutrice… ... —Come desidero di morire! Oh mia madre, come ti voglio bene! Ma perchè hai soccorso sì poco all'anima mia! 18 dicembre ...
Storia di un'anima (pagina 23)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... spaventi sento l'amore a mia madre, a mio padre—l'amore che mi viene dai ricordi, quando ero piccino, quando Limbiate era un luogo di pace ... —Splende il sole e dovrei essere lieto, ma sento il massimo sconforto… M'imagino d'essere in questa casa, ma spopolata, morti tutti e divenute sacre le memorie, ed io vecchio, legato a te, ed obliato da te, senza una donna al fianco che sia stata la gioia di mia madre ... perdonatemi tutti, o mio padre, o mia madre, o Carlo!—Perdonatemi… Lo sento che non sono cattivo ... Un altro autunno che finisce! un altro inverno che mi aspetta! Quando ti avrò dimenticata, quando nulla più saprò di te, quando presenterò a mia madre una donna che possa fare la mia contentezza e la sua felicità, sarò io onesto? È a prezzo di tanto dolore ch'io mi dirò finalmente tranquillo? Io mi sono votato ad esser vergine: oh almeno potessi vivere con mio fratello!… solo che farei? Vittoria, m'avevi dato un poco di pace ... No! no! no! Non ti amavo! No! ma sentivo com'è bello lo stare con una fanciulla, che mia madre conosce tanto, che non dà turbamenti ne incertezze, che con una mia domanda può essere mia moglie, una moglie da poter presentare agli amici, ai parenti… ...