Libri lungo
Libri su lungo, con la parola lungo
Confessioni di un Italiano (pagina 8)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Sebbene cotali scoppii erano troppo rari perché ne durasse a lungo lo spavento; e le trame continuavano tanto più frivole ed innocue quanto più i tempi si facevano contrari e il popolo indifferente ad artificiali e non cercate innovazioni ... Così è l'indole dei paesi montani che nelle loro creste di granito serbano assai a lungo l'impronte degli antichi tempi; ma siccome il Friuli è un piccolo compendio dell'universo, alpestre piano e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì, così vi si trovava anche il rovescio della medaglia ... Questo è un nuovo personaggio di cui non ho ancora fatto parola, ma bisognerebbe discorrerne a lungo per dare un'idea del cosa fosse allora questo ceto ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 28)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Talvolta immaginavamo di intraprendere un qualche lungo viaggio pel regno del Catajo o per la repubblica di Samarcanda; ma si frapponevano terribili ostacoli da superare: qualche siepaia che dovea essere una foresta; qualche arginello che figurava una montagna; alcuni rigagnoli che tenevano le veci di fiumi e di torrenti ... Non crediate peraltro che stesse tranquilla a lungo la civettuola ... Se la Pisana mi piantava lì per vezzeggiare e tormentare altri garzonetti, o se la mi fuggiva via a mezzo il passeggio colla speranza che nel frattempo fosse capitata qualche visita al castello, io non correva più a darmele in spettacolo col mio muso lungo, e le mie spalle riottose; ma n'andava invece a svampar l'affanno nella frescura dei prati e sulla sponda del rio ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 100)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Allora vedendolo più tranquillo gli comunicai la cagione dell'averlo io sì a lungo aspettato, non tacendogli anche, forse con un po' di furberia, che la Clara stessa mi aveva a lui indirizzato ... — Oh da lungo tempo! — risposi io con qualche stupore di essere interrogato a quel modo ... Io non sono che un medico, ma vi garantisco che ci vedo più lungo assai di tutti questi politiconi in toga e parrucca ...
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Decameron (pagina 175)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... fuoco se n'entrar tutti; e fatto lei porre a seder disse: “Madonna, io vi priego, se il lungo amore il quale io v'ho portato merita alcun guiderdone, che non vi sia noia d'aprirmi la vera cagione che qui a così fatta ora v'ha fatta venire e con cotal compagnia ... Chi potrebbe pienamente raccontare i varii ragionamenti tralle donne stati, qual maggior liberalità usasse, o Giliberto o messer Ansaldo o il nigromante, intorno a' fatti di madonna Dianora? Troppo sarebbe lungo ... E mangiando egli lietamente e del luogo solitario giovandogli, e nel giardino entrarono due giovinette d'età forse di quindici anni l'una, bionde come fila d'oro e co' capelli tutti inanellati e sopr'essi sciolti una leggier ghirlandetta di provinca, e nelli lor visi più tosto agnoli parevan che altra cosa, tanto gli avevan dilicati e belli; e eran vestite d'un vestimento di lino sottilissimo e bianco come neve in su le carni, il quale dalla cintura in sù era strettissimo e da indi 'n giù largo a guisa d'un padiglione e lungo infino a' piedi ... E quella che dinanzi veniva recava in su le spalle un paio di vangaiuole, le quali colla sinistra man tenea, e nella destra aveva un baston lungo; l'altra che veniva appresso, aveva sopra la spalla sinistra una padella e sotto quel braccio medesimo un fascetto di legne e nella mano un trepiede, e nell'altra mano uno utel d'olio e una faccellina accesa; le quali il re vedendo si maravigliò e sospeso attese quello che questo volesse dire ...
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Diario del primo amore (pagina 3)
di Giacomo Leopardi (estratti)
... E in particolare mi dura quello scontento, sul quale io riflettendo, m'è paruto d'accorgermi ch'egli appartenga al tempo, cioè che io avrei voluto giuocare più a lungo; non già che propriamente mi paresse d'aver giuocato poco, o vero meno ch'io non m'aspettava; nè pure che mentre ch'io giuocava, fossi contento, e non mi dolesse altro che il dover presto lasciare; nè manco finalmente che io giuocando più a lungo e giuocando un mese e un anno, avessi potuto mai uscirne pago, che m'accorgo bene ch'io non sarei stato mai altro che scontentissimo; ma tuttavia mi pare che questo scontento mi s'affacci alla mente con un colore d'avidità, come se venisse da un desiderio di godere più a lungo, e da una cieca ingordigia incontentabilissima, che nel tempo del giuoco quanto maggior diletto ci provava tanto più m'affannava e m'angosciava, quasi che mi facesse fretta di goder di quel bene che presto e troppo presto avrei perduto ... Ogni sera, stando in letto e vegliando a lungo, con ogni possibile industria m'adopero di richiamarmi alla mente la cara sembianza, la quale probabilmente per questo appunto ch'io con tanto studio la cerco, mi sfugge, ed io non arrivo a vederne altro che i contorni, e ci affatico tanto il cervello che alla fine mi addormento per forza colla testa annebbiata infocata e dolente ... A ogni modo io sento ancora e tutto ieri sentii l'impero di quella dolorosa e scontenta ricordanza ch'è il fondamento e l'anima delle mie malinconie, nè par che per ora mi voglia lasciare, contuttochè sia meno amara e meno viva, e mi s'affacci alla mente più di rado, e ci resti meno a lungo ... Nei sogni di questa notte ho veduto il doloroso oggetto più a lungo che i giorni innanzi, e con qualche inquietudine da vantaggio, ma così sformato e ...
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La divina commedia (pagina 10)
di Dante Alighieri (estratti)
... Quali Fiamminghi tra Guizzante e Bruggia,
temendo 'l fiotto che 'nver' lor s'avventa,
fanno lo schermo perché 'l mar si fuggia;
e quali Padoan lungo la Brenta,
per difender lor ville e lor castelli,
anzi che Carentana il caldo senta:
a tale imagine eran fatti quelli,
tutto che né sì alti né sì grossi,
qual che si fosse, lo maestro félli ... Già eravam da la selva rimossi
tanto, ch'i' non avrei visto dov'era,
perch'io in dietro rivolto mi fossi,
quando incontrammo d'anime una schiera
che venian lungo l'argine, e ciascuna
ci riguardava come suol da sera
guardare uno altro sotto nuova luna;
e sì ver' noi aguzzavan le ciglia
come 'l vecchio sartor fa ne la cruna ... Di più direi; ma 'l venire e 'l sermone
più lungo esser non può, però ch'i' veggio
là surger nuovo fummo del sabbione ...
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Il ponte del Paradiso (pagina 55)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... — Perchè mi è parso, ieri sera, che tu fossi molto contenta, tanto contenta da avere certamente deposta l'idea di tirare le cose in lungo ... Tu hai pure saputo dal signor Filippo che Raimondo, uscito da casa ieri mattina, andò al suo banco, dove stette a lungo, in preda ad una grande agitazione d'animo ... Accompagnatosi un tratto con lui, e tirato sull'argomento dell'Aldini, non gli aveva negato che quel giovinotto gli piaceva moltissimo, soggiungendo per altro che voleva discorrer più a lungo con lui, e rigirarlo, come si suol dire, per tutti i versi ... Poi, col pretesto di non conoscere abbastanza le strade, e meno ancora le straducole di Venezia, e di non volersi smarrire in quel labirinto, aveva lasciato l'amico Zuliani tirar di lungo verso casa, ritornandosene egli verso San Marco ...
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Il servitore di due padroni (pagina 16)
di Carlo Goldoni (estratti)
... BEATRICE (Gran discorso lungo gli fa colui ... (da sé) BEATRICE È ancor finito questo lungo esame? FLORINDO Costui mi va dicendo ... (accostandosi a Beatrice) BEATRICE (Che lungo discorso hai tenuto con signor Florindo)? (piano a Truffaldino) TRUFFALDINO (La sappia, che quel signor el gh'ha un servitor, che gh'ha nome Pasqual; l'è el più gran mamalucco del mondo; l'è stà lu, che ha fatt quei zavai della robba, e perché el pover omo l'aveva paura, che el so patron lo cazzasse via, ho trovà mi quella scusa del libro, del patron morto, negà, etecetera ... (come sopra) FLORINDO (La cosa va un poco in lungo) ...
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La vita comincia domani (pagina 44)
di Guido da Verona (estratti)
... Entrambi, quasi dimentichi d'ogni altro pensiero, per un lungo attimo si fissarono ... Poi Tancredo volse altrove lo sguardo, incapace di sostenere più a lungo la sua bianca tranquillità ... Ognuno intanto s'aspettava che parlasse Andrea Ferento, e nel succedersi degli oratori ogni volta si lasciava un più lungo intervallo, mentre tutti lo guardavano con attesa ...
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Marocco (pagina 4)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Paragono il mio cappelluccio al suo enorme turbante di mussolina, la mia misera giacchetta al suo lungo caffettano color di gelsomino o di rosa, l’angustia, insomma, del mio vestiario grigio e nero, all’ampiezza, al candore, alla dignità semplice e gentile del suo, e mi par di far la figura d’un scarabeo accanto a una farfalla ... Sto qualche volta lungo tempo a contemplare, dalla finestra della mia camera, un palmo di calzoncino color di sangue e una babuccia color giallo d’oro, che spuntano di dietro a un pilastro, giù nella piazzetta, e ci provo un piacere, che non ne posso staccar lo sguardo ... E più d’ogni cosa m’innamora e mi mette invidia il caìc: quel lungo pezzo di lana o di seta bianchissima, a striscie trasparenti, che si avvolge intorno al turbante, casca sulla schiena, gira intorno alla vita, si ripiega sulle spalle, e ridiscende fino ai piedi, e velando vagamente i colori pomposi dei panni, ad ogni alito di vento tremola, ondeggia, si gonfia, par che s’accenda ai raggi del sole, e dà a tutta la persona l’apparenza vaporosa d’una visione ...
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Nel sogno (pagina 5)
di era (estratti)
... mozzava il fiato, quando il battito del cuore le si arrestava improvvisamente come sotto la stretta di una mano misteriosa, gettava un lungo urlo pieno di voluttà e di terrore ... Più che il correre, preferiva l'andare tranquillo lungo i sentieri, e tra i sentieri preferiva i più verdi, i più teneri, quelli dove spuntavano fiori ... Quando la cameretta nuova fu compita, misurò quattro passi in largo e cinque in lungo, e, per suggerimento dei pastori, venne confitta ad una delle pareti, la meglio riparata, una specie di alcova, molto simile ai lettucci delle cabine nei bastimenti e precisamente eguale a quelle che usano molti montanari, sia per economia di spazio, sia per tenersi più caldi ...
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Rinaldo (pagina 26)
di Torquato Tasso (estratti)
... 21 La mense altri apparecchia, e i bianchi lini stesi per lungo poi vi mette sopra; vi mette vasi preciosi e fini, ma varii di materia e varii d'opra, ove dei re di Media i pellegrini fatti, perché atro oblio lor non ricopra, veggonsi impressi in puro argento ed oro con ordin lungo e con sottil lavoro ... Ma venut'era omai la solita ora che ne conduce natural desio a ristorar con cibi il corpo stanco, perché al lungo digiun non venga manco ... 29 Né tacque le tue fiamme, o biondo dio, né le piaghe ch'Amor ti fe' profonde, e qual cangiò lungo il paterno rio Dafne le braccia, e i crin in rami e 'n fronde; come in giuvenca poi fu convers'Io, come giunse del Nilo a l'alte sponde; d'Argo non meno e di Siringa disse l'aspra sorte che loro il ciel prescrisse ... 31 Trae, già cenato, de la notte l'ore Floriana in parlar vario e giocondo; e non men per l'orecchie il lungo amore bee che per gli occhi, e 'l manda al cor profondo ...
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Rinaldo (pagina 29)
di Torquato Tasso (estratti)
... Ahi! che 'l lungo aspettar fora per ella il meglio assai, bench'or così l'annoi: vivi, vivi meschina in questo stato, e ti sia l'aspettar soave e grato! 10 Ecco che 'l terzo dì sei di coloro, che dietro 'l paladin furon mandati, ritorno fêr poi che la speme loro in tutto al fin gli aveva abbandonati: ché da Rinaldo al primo assalto foro vinti ed in molte parti ancor piagati, con lor volendo, mal suo grado, trarlo, perch'egli in cortesia negava farlo ... Slargati i lacci suoi, l'anima bella in quel tempo volò dal corpo fuora; pur, dopo lungo error, con tarde penne ne la vaga prigion mesta rivenne ... Ma perché meno in lungo i detti miei? Di parlar no, ben tempo è di morire: pongasi al dire, al far togliasi il morso, tronchisi omai de la mia vita il corso ...
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Storia di un'anima (pagina 60)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... * * * Malo, con circa 3000 abitanti, presso la sinistra riva del Torlo, antico feudo dei vescovi di Vicenza, è un paesotto lungo lungo, che qua e là presenta qualche facciata di casa a linea severa, qualche finestra coi vetrucci tondi, qualche porta di tipo schietto, insomma qualche dettaglio che sa meritarsi uno sguardo da noi, avvezzi all'uniforme e merciaia pezzenteria di tante nostre borgate, a cui la ferrovia portò la secchia dell'imbianchino e i portenti artistici del ferro fuso ... * * * Schio, con circa 10,000 abitanti, con giurisdizione distrettuale su quindici comuni, giace lungo il torrente Leogra: a nord ha i monti Novegno e Summano; ad ovest, il Corneto, il Bufelan, la Cima di Pasta; a sud-est, la pianura veneta ...
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Storia di un'anima (pagina 62)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Rispondono dalle grandi stie allineate lungo i muri i polli chiassosi, beccandosi acerbamente, perchè l'uno ruba all'altro il posto a mangiare ... Alla bellissima porta si presenta un figuro lungo, un chierico di sessant'anni, bianco, cogli occhi orlati di rosso, il quale, facendo dondolare una cotta grigiastra al disopra di un soprabito abbondante, ci domanda in bergamasco:—Hanno detto che vogliono vedere la chiesa grande? —Andiamoci ... Proprio in quel momento dal campanile, che sembra pesare sulla corte, dal manto del San Giacomo di rame, scoccano gravemente le ore, e il ronzio si perde sotto gli archi e nel lungo corritoio ... Lungo il fianco sinistro della chiesa, un portichetto deserto sfonda con melanconiche linee e con un buio fantastico: qui sotto si allogherebbero tanti seggioloni tarlati, e qui si aprirebbe un libro da coro, e si indovinerebbero sul pavimento gli ammuffiti avanzi della stola, delle pianete, delle cocolle, e le gocce di cera de' funerali, e gli asperges e i secchiolini: su due mensole al muro posa, polveroso, semiaperto, sconnesso un cofano da morto… ricordo forse del vicino ossario… Niente di antico qui sotto; vecchio il loggiato, vecchi i pensieri, cioè coll'uggia dello squallore ...
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