Libri lume

Libri su lume, con la parola lume

Confessioni di un Italiano (pagina 33)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Addio Carlino; io ti saluto, e vado dabasso prima che non ritorni la Faustina! — Voglio farti lume io! — No, no; — soggiunse ella saltando giù dal letto e impedendomi di far lo stesso con una delle sue mani — son venuta allo scuro e tornerò giù come sono venuta ... — Ed io ripeto che non voglio che ti faccia male, e che ti farò lume fin sulla scala ... — Guai a te se ti movi! — la mi disse allora cambiando modo di voce, e lasciandomi libero di movermi, come sicura che il suo cenno avrebbe bastato a farmi star quatto — mi fai andar in collera; ti dico che voglio scendere senza lume! io son coraggiosa, io non ho paura di nulla! io voglio andare come voglio io! — E se poi ti succede di inciampare, o di perderti pei corritoi! — Io inciampare o perdermi? ... — Levati su piuttosto, e lascia che ti faccia lume, che così al freddo puoi ammalarti! — Eh! — sclamò la piccoletta ... Io mi stetti attonito ed immobile con quella ciocca fra le dita mentr'ella guizzò dalla porta e richiuse l'uscio: e poi feci per correrle dietro col lume ma la era già scomparsa dal corritoio ...
La divina commedia (pagina 26)
di Dante Alighieri (estratti)

... Ond'elli a me: "Se Castore e Poluce fossero in compagnia di quello specchio che sù e giù del suo lume conduce, tu vedresti il Zodïaco rubecchio ancora a l'Orse più stretto rotare, se non uscisse fuor del cammin vecchio ... Li occhi rivolsi al suon di questo motto, e vidile guardar per maraviglia pur me, pur me, e 'l lume ch'era rotto ... Guarda s'alcun di noi unqua vedesti, sì che di lui di là novella porti: deh, perché vai? deh, perché non t'arresti? Noi fummo tutti già per forza morti, e peccatori infino a l'ultima ora; quivi lume del ciel ne fece accorti, sì che, pentendo e perdonando, fora di vita uscimmo a Dio pacificati, che del disio di sé veder n'accora" ...
La divina commedia (pagina 47)
di Dante Alighieri (estratti)

... S'i' era sol di me quel che creasti novellamente, amor che 'l ciel governi, tu 'l sai, che col tuo lume mi levasti ... La provedenza, che cotanto assetta, del suo lume fa 'l ciel sempre quïeto nel qual si volge quel c'ha maggior fretta; e ora lì, come a sito decreto, cen porta la virtù di quella corda che ciò che scocca drizza in segno lieto ... Se 'l primo fosse, fora manifesto ne l'eclissi del sol, per trasparere lo lume come in altro raro ingesto ... Rivolto ad essi, fa che dopo il dosso ti stea un lume che i tre specchi accenda e torni a te da tutti ripercosso ...
La divina commedia (pagina 49)
di Dante Alighieri (estratti)

... Quivi la donna mia vid'io sì lieta, come nel lume di quel ciel si mise, che più lucente se ne fé 'l pianeta ... "O bene nato a cui veder li troni del trïunfo etternal concede grazia prima che la milizia s'abbandoni, del lume che per tutto il ciel si spazia noi semo accesi; e però, se disii di noi chiarirti, a tuo piacer ti sazia" ... "Io veggio ben sì come tu t'annidi nel proprio lume, e che de li occhi il traggi, perch'e' corusca sì come tu ridi; ma non so chi tu se', né perché aggi, anima degna, il grado della spera che si vela a' mortai con altrui raggi" ...
La divina commedia (pagina 52)
di Dante Alighieri (estratti)

... E già la vita di quel lume santo rivolta s'era al Sol che la rïempie come quel ben ch'a ogne cosa è tanto ... D'una radice nacqui e io ed ella: Cunizza fui chiamata, e qui refulgo perché mi vinse il lume d'esta stella; ma lietamente a me medesma indulgo la cagion di mia sorte, e non mi noia; che parria forse forte al vostro vulgo ... Lo ministro maggior de la natura, che del valor del ciel lo mondo imprenta e col suo lume il tempo ne misura, con quella parte che sù si rammenta congiunto, si girava per le spire in che più tosto ognora s'appresenta; e io era con lui; ma del salire non m'accors'io, se non com'uom s'accorge, anzi 'l primo pensier, del suo venire ... Quant'esser convenia da sé lucente quel ch'era dentro al sol dov'io entra'mi, non per color, ma per lume parvente! Perch'io lo 'ngegno e l'arte e l'uso chiami, sì nol direi che mai s'imaginasse; ma creder puossi e di veder si brami ...
La divina commedia (pagina 58)
di Dante Alighieri (estratti)

... Giù per lo mondo sanza fine amaro, e per lo monte del cui bel cacume li occhi de la mia donna mi levaro, e poscia per lo ciel, di lume in lume, ho io appreso quel che s'io ridico, a molti fia sapor di forte agrume; e s'io al vero son timido amico, temo di perder viver tra coloro che questo tempo chiameranno antico" ... Vincendo me col lume d'un sorriso, ella mi disse: "Volgiti e ascolta; ché non pur ne' miei occhi è paradiso" ... Io vidi per la croce un lume tratto dal nomar Iosuè, com'el si feo; né mi fu noto il dir prima che 'l fatto ...
La divina commedia (pagina 63)
di Dante Alighieri (estratti)

... Come 'l segnor ch'ascolta quel che i piace, da indi abbraccia il servo, gratulando per la novella, tosto ch'el si tace; così, benedicendomi cantando, tre volte cinse me, sì com'io tacqui, l'appostolico lume al cui comando io avea detto: sì nel dir li piacqui! XXV Se mai continga che 'l poema sacro al quale ha posto mano e cielo e terra, sì che m'ha fatto per molti anni macro, vinca la crudeltà che fuor mi serra del bello ovile ov'io dormi' agnello, nimico ai lupi che li danno guerra; con altra voce omai, con altro vello ritornerò poeta, e in sul fonte del mio battesmo prenderò 'l cappello; però che ne la fede, che fa conte l'anime a Dio, quivi intra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte ... Indi si mosse un lume verso noi di quella spera ond'uscì la primizia che lasciò Cristo d'i vicari suoi; e la mia donna, piena di letizia, mi disse: "Mira, mira: ecco il barone per cui là giù si vicita Galizia" ... Così seguì 'l secondo lume ancora ... Poscia tra esse un lume si schiarì sì che, se 'l Cancro avesse un tal cristallo, l'inverno avrebbe un mese d'un sol dì ... Dunque a l'essenza ov'è tanto avvantaggio, che ciascun ben che fuor di lei si trova altro non è ch'un lume di suo raggio, più che in altra convien che si mova la mente, amando, di ciascun che cerne il vero in che si fonda questa prova ...
La divina commedia (pagina 67)
di Dante Alighieri (estratti)

... E se l'infimo grado in sé raccoglie sì grande lume, quanta è la larghezza di questa rosa ne l'estreme foglie! La vista mia ne l'ampio e ne l'altezza non si smarriva, ma tutto prendeva il quanto e 'l quale di quella allegrezza ... Vedëa visi a carità süadi, d'altrui lume fregiati e di suo riso, e atti ornati di tutte onestadi ... Io levai li occhi; e come da mattina la parte orïental de l'orizzonte soverchia quella dove 'l sol declina, così, quasi di valle andando a monte con li occhi, vidi parte ne lo stremo vincer di lume tutta l'altra fronte ... E come quivi ove s'aspetta il temo che mal guidò Fetonte, più s'infiamma, e quinci e quindi il lume si fa scemo, così quella pacifica oriafiamma nel mezzo s'avvivava, e d'ogne parte per igual modo allentava la fiamma; e a quel mezzo, con le penne sparte, vid'io più di mille angeli festanti, ciascun distinto di fulgore e d'arte ...
La divina commedia (pagina 69)
di Dante Alighieri (estratti)

... Non perché più ch'un semplice sembiante fosse nel vivo lume ch'io mirava, che tal è sempre qual s'era davante; ma per la vista che s'avvalorava in me guardando, una sola parvenza, mutandom'io, a me si travagliava ... Ne la profonda e chiara sussistenza de l'alto lume parvermi tre giri di tre colori e d'una contenenza; e l'un da l'altro come iri da iri parea reflesso, e 'l terzo parea foco che quinci e quindi igualmente si spiri ... O luce etterna che sola in te sidi, sola t'intendi, e da te intelletta e intendente te ami e arridi! Quella circulazion che sì concetta pareva in te come lume reflesso, da li occhi miei alquanto circunspetta, dentro da sé, del suo colore stesso, mi parve pinta de la nostra effige: per che 'l mio viso in lei tutto era messo ...
Fermo e Lucia (pagina 145)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... «Ho bevuto, ho bevuto,» disse Don Rodrigo, che non potè non avvedersi di quell'atto e del pensiero nascosto; «siamo stati allegri: sto bene, benone, Griso: ho sonno: oh che sonno! Levami un po' dinanzi quel lume che mi abbaglia ... Diavolo, che quel lume mi dia tanto fastidio! Debb'essere quella vernaccia certamente, che te ne pare? eh Griso? Domani sarò vispo come un pesce ... » «Hai ragione; ma sto bene ve' Griso: levami quel lume dinanzi ... » Il Griso non se lo fece ripetere, e partì col lume, al momento che Don Rodrigo si gettava sul letto ...
Piccolo mondo moderno (pagina 61)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Non senza rifiutare ascolto ai deboli richiami della coscienza, non senza un oscuro disprezzo di se stesso, si stese a terra per vedere, prima di aprir l'uscio, se fra l'uscio e il pavimento entrasse lume, se la lampada a petrolio del corridoio ardesse ancora ... Vide il padrone dell'albergo, vestito a metà, con un lume in una mano e una lettera nell'altra ... Piero si scosse, rispose che ci avrebbe pensato, che intanto il vetturale aspettasse; e si fece accendere il lume ... Dopo due minuti scostò e alzò lentamente i pugni, fissando il lume, ansando ...
Storia di un'anima (pagina 72)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Ed io spensi il lume ... M'ero chiuso nel mio studiolo: avevo nel fosco del crepuscolo acceso il lume, e cercavo la mia chiave per deporre in un cofanetto antico un lungo guanto a bracciale che odorava di serpente ... Spensi il lume, e, arrovesciatomi sul letto, volli dormire ...