Libri lucia
Libri su lucia, con la parola lucia
Fermo e Lucia (pagina 7)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... – Dio mi ajuterà – disse, e deposto ogni pensiero di pigliar l'archibugio, continuò la sua strada per andare ad informare Lucia e la madre del tristo stato delle cose ... La prepotenza di don Rodrigo non poteva venire da altro, che da una sua brutale passione per Lucia ... E Lucia ne era ella informata? Così arrovellato giunse nel cortiletto della casa, e sentì un gridio nella stanza superiore dov'era Lucia e s'immaginò che sarebbero amiche e comari, e non si volle mostrare ... Una fanciulletta che si trovava nel cortile gli corse incontro gridando: «lo sposo, lo sposo!» «Zitto, zitto,» disse Fermo, «sali da Lucia, pigliala in disparte e dille all'orecchio, ma all'orecchio ve', che ho da parlarle, e che l'aspetto nella stanza terrena, e non lo dire a nessun altro ... Lucia usciva in quel momento tutta attillata dalle mani della madre ... Oltre questo che era l'ornamento particolare di quel giorno, Lucia aveva quello quotidiano di una modesta bellezza, la quale era allora accresciuta e per dir così abbellita dalle varie affezioni dell'animo suo in quel giorno ... La picciola Santina entrò nella stanza, non fece vista di nulla, aspettò un momento in cui Lucia si era staccata dalle donne, le disse la sua parolina all'orecchio, e se ne andò, per timore di non lasciarsi scorgere di quello che aveva fatto ... Lucia disse, «torno», e scese in fretta in fretta ... » «Perchè perchè?» chiese ancor più spaventata Lucia ... «Ah! non può essere che quel demonio in carne,» sclamò Lucia pallida, e sconfortata ... » «Pur troppo» interruppe Lucia, «e non ve ne ho parlato per buone ragioni; ora vi dirò il tutto: lasciate che possiamo esser sole con voi ... Egli aveva sempre avuta piena fede in Lucia, ma un mistero di questo genere, un silenzio in questa materia lo tormentava, egli era come spaventato di conoscere che Lucia aveva una cosa sul cuore, e ch'egli non ne aveva saputo nulla ... Agnese, la madre di Lucia era pure stupita, scandalizzata di essere all'oscuro d'una cosa simile: ella che sapeva tante cose che non la toccavano per nulla, ignorare una cosa tanto importante della sua Lucia! Agnese le avrebbe fatto un rabbuffo terribile, se in questo caso il bisogno d'ascoltare non avesse vinto d'assai quello di parlare ... Lucia ... Lucia atterrita, costernata, vergognosa, singhiozzando, arrossando, sclamò: «Santissima Vergine! Chi avrebbe creduto che le cose sarebbero giunte a questo segno! Quel senza timore di Dio di Don Rodrigo veniva spesso alla filanda a vederci trarre la seta ... » Qui le parole della povera Lucia furono tronche da un violento scoppio di pianto ... » Lucia non rispose perchè la risposta che si sentiva in mente non era da dirsi a sua madre: tutto il vicinato ne sarebbe stato informato ...
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Fermo e Lucia (pagina 8)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... singulti di Lucia la dispensavano dall'obbligo di parlare ... Fermo si arrestò tutt'ad un tratto; guardò Lucia con un atto di tenerezza accorata e rabbiosa, e disse: «Questa è l'ultima che fa quel birbante ... » «Ah no Fermo per amor del cielo!», gridò Lucia, gettandogli quasi le braccia al collo: «No no per amor del cielo, Dio c'è anche pei poveri! Come volete ch'egli ci ajuti se facciamo del male?» «No, no per amor del cielo,» ripeteva Agnese ... «Fermo!» disse Lucia, «voi avete un mestiere, ed io so lavorare, andiamo lontano tanto che costui non senta più parlare di noi ... » «Ah! Lucia! e poi? non siamo ancora marito e moglie: il curato vorrà farci la fede di stato libero? Non saremo pigliati come vagabondi? dove andarci a porre?» Lucia ricadde nel pianto ... Lucia vi aggiunse la sua approvazione ...
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Fermo e Lucia (pagina 10)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Lucia si alzò, e si avviò all'altra stanza, ma prima di entrarvi ristette dietro le spalle di frà Canziano che rimaneva ritto nella medesima positura, e ponendosi l'indice sulla bocca diede alla madre una occhiata che domandava il segreto con tenerezza, con supplicazione, con fierezza, e anche con una certa autorità ... Partita Lucia, frà Canziano disse ad Agnese: «E questo matrimonio? si doveva pure fare oggi: ho veduto nel paese come una confusione, come qualche cosa che indichi una novità; che c'è?» «Il Signor curato è ammalato, e bisogna differire,» rispose in fretta Agnese, e per cangiare di discorso richiese come andasse la cerca ... » Qui ricomparve Lucia col grembiule tanto carico di noci che lo poteva reggere a fatica, tenendo i due capi sospesi colle braccia tese e allungate ... Mentre fra Canziano si tolse la bisaccia dalle spalle, la pose in terra e aprì la bocca di quella per introdurvi l'abbondante elemosina, la madre fece un volto attonito e severo a Lucia, per la sua prodigalità; ma Lucia le diede un'occhiata che voleva dire: mi giustificherò ... Fra Canziano proruppe in elogj, in augurj, in promesse, in ringraziamenti; e rimessa la bisaccia si avviò; ma Lucia, fermatolo: «vorrei un servizio da voi», disse ...
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Fermo e Lucia (pagina 11)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... «Mamma,» rispose Lucia, «perdonatemi; ma voi vedete quanto importi di parlar subito al Padre Galdino che ci può dar parere e soccorso ... Agnese voleva replicare, e sostenere che il parere era buono, e che se non aveva avuto buon effetto la colpa doveva essere di Fermo, ma Lucia, interruppe, narrando a Fermo ch'ella sperava di aver trovato un miglior consigliero ... «Domani», disse Lucia, «il Padre Galdino verrà sicuramente, e vedrete che troverà qualche rimedio che noi poveretti non sappiamo nemmeno immaginare ... » «Addio Fermo,» disse Lucia; «andate a casa, Dio ci ajuterà e non è lontano il tempo che potremo star sempre insieme ... 4
Il Padre Galdino Era un bel mattino di novembre; la luce era diffusa sui monti e sul lago: le più alte cime erano dorate dal sole non ancora comparso sull'orizzonte, ma che stava per ispuntare dietro a quella montagna che dalla sua forma è chiamata il Resegone (segone), quando il Padre Galdino a cui Fra Canziano aveva esposta fedelmente l'ambasciata si avviò dal suo Convento per salire alla casetta di Lucia ... Ma perchè aveva egli in cuore questo presentimento? E perchè si pigliava tanto a cuore gli affari di Lucia? E perchè al primo avviso si era egli mosso come ad una chiamata del Padre Provinciale? E chi era questo Padre Cristoforo? Se il lettore non fa tutte queste interrogazioni per malevola impazienza nè per cavillare il povero narratore, ma per una sincera volontà d'imparare e di essere informato della storia, legga quello che siamo per dirgli intorno al nostro buon frate, e sarà soddisfatto ...
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Fermo e Lucia (pagina 15)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Abbiamo già detto che la Lucia si confessava dal Padre Cristoforo, e che gli aveva confidate le sozze persecuzioni di Don Rodrigo ... È quindi naturale che il Padre accorresse alla chiamata di Lucia con ansia tanto più grande, che avendole egli dato consiglio di non palesar nulla, e di starsene quieta sperando che la burasca passasse, temeva ora che il suo consiglio fosse stato cagione di qualche nuovo pericolo; ed alla sollecitudine di carità che gli era naturale, si aggiungeva quello scrupolo delicato che tormenta i buoni ... Rialzando poi lo sguardo, s'accorse al volto turbato delle due donne che i suoi presentimenti non erano fallaci; e soprastato alquanto sulla soglia come per aspettarne la trista conferma, disse con quel tuono di interrogazione che si risente già di ciò che deve significare una risposta troppo preveduta: «E bene?» Lucia rispose con uno scoppio di pianto ... La madre cominciò dal chiedere scuse infinite al padre guardiano dell'avere ardito incomodarlo, ma egli si avanzò e postosi sur un sedile contesto di alga, troncò tutte le scuse, e dopo aver detto a Lucia: «quetatevi povera figliuola», domandò di essere informato di tutto brevemente ... Il buon Padre ben si accorgeva di mettere una condizione un po' dura e difficile; Agnese gli raccontò tutta la trista storia del giorno antecedente fra le interruzioni del guardiano, che faceva abbreviare le ciarle e che chiedeva schiarimenti, e che di tempo in tempo diceva qualche parola di compassione e di conforto a Lucia che singhiozzava amaramente ... Quando la storia fu terminata; «Dio benedetto!» sclamò il Padre Cristoforo: «fino a quando li lascerai fare costoro?» Indi volgendosi tosto alle donne: «poverette!» disse: «Dio vi ha visitate: povera Lucia! mah! non vi perdete d'animo: Dio vi ajuterà, ve lo prometto io: oh non vi ha mica creata perchè foste tormentata da costui: Dio ha i suoi fini, e al termine delle cose si vede la sua mano ... » Così dicendo appoggiò il gomito sinistro sul ginocchio, e la fronte nella palma, e colla destra strinse il mento barbuto, come per concentrare e tener ferme tutte le forze della sua mente; Lucia stava aspettando con fiducia e con dolore, e la madre mandava giù giù lo sguardo quanto poteva per ispiare qualche cosa dei pensieri del padre, il quale fece mentalmente questo monologo: – Poffare, che quell'uomo dovesse giungere a questo segno! Eh non è il primo pur troppo! Ma non ci sarà chi possa farlo stare? Vediamo ...
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Fermo e Lucia (pagina 21)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... La vostra protezione! Io sapeva che Lucia era sotto la protezione di Dio: ma voi, voi me lo fate sentire ora con tanta certezza, che non ho più bisogno di riguardi a parlarvene ... Lucia dico: vedete come io pronunzio questo nome colla fronte alta, e con gli occhi immobili ... Lucia è sicura di voi, ve lo dico io povero frate, e quanto a voi, ricordatevi che verrà un giorno ... Ma nella casetta di Lucia dal momento che il padre ne era partito non si era stati in ozio: si eran messi in campo e ventilati disegni dei quali è necessario informare il lettore ... Partito il padre, Fermo e Lucia stavano in silenzio osando appena di sogguardarsi di tratto in tratto, e non si parlando che con sospiri: poichè le speranze che avevano nella spedizione del buon padre erano tanto leggere e indeterminate, che temevano entrambi di farle svanire col comunicarle ... Lucia andava tristamente ammanendo il desinare, e Fermo stava in tra due, volendo ad ogni momento partire per togliersi dallo spettacolo di Lucia così accorata, e non sapendo staccarsi ... Se aveste coraggio e destrezza quanto è di mestieri, se vi fidate di vostra madre (quel vostra fece trasalire Lucia) io m'impegnerei a cavarvi di questo impiccio, meglio forse e più presto del padre Cristoforo, con rispetto del suo studio ... » Lucia si fermò sui due piedi con più ansia che speranza in una promessa tanto magnifica; e Fermo: «Coraggio!» disse: «destrezza! dite, dite quel che si può fare ...
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Fermo e Lucia (pagina 22)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Lucia non aperse bocca; ma un rossore che le velò tutta la faccia parve ripetere parola per parola ciò che Fermo aveva detto ... » «Possibile!» sclamò Lucia ... » «Se fosse vero, Lucia! ... » Chi avesse tentato direttamente con preghiere di smuovere Agnese irritata, avrebbe facilmente avuto da fare per molto tempo: ma Lucia ottenne l'effetto in un momento, senza porvi astuzia, facendo una obbiezione: «Ma, perchè dunque,» diss'ella, «questa cosa non è venuta in mente al Padre Cristoforo?» Questa interrogazione impegnò la buona Agnese a rispondere, e a giustificare il suo assunto ... «Se non istà bene,» disse Lucia, «non bisogna farla ... » Per rispondere a Fermo era necessario un ragionamento troppo sottile per Agnese: si volse ella adunque a Lucia, e disse: «Non bisogna dirla prima di farla, perchè allora sconsigliano: ma quando sarà fatta, che cosa vuoi che ti dica il Padre Cristoforo? – Ah figliuola è stata una scappata, non me ne tornate a fare una simile! – Tu gli prometterai di non tornarvi: non è vero? non son cose che si facciano due volte ... » Lucia non si mostrava convinta di questo raziocinio; ma Fermo tutto rincorato disse: «Ebbene quand'è così la cosa è fatta ... Lucia, voi non mi verrete meno, non mi avete voi promesso d'esser mia? Non abbiamo noi fatto ogni cosa da buoni cristiani? E se non fosse stato questo ... Persuadete Lucia ... Corse alla casetta di Tonio, la quale era nel villaggio dove risiedeva il parroco, a forse trecento passi di distanza dalla abitazione di Lucia ...
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Fermo e Lucia (pagina 23)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Fermo, gli fece promettere sul bicchiere il segreto, e continuò: «Tu sai che io sono promesso a Lucia Zarella ... Mi hanno mò detto che presentandomi al curato con due testimonj, e dicendo io: questa è mia moglie, e Lucia: questo è mio marito, il matrimonio è bell'e fatto ... Fermo pagò lo scotto, ed uscirono quindi entrambi pieni di speranza; Fermo avvisò il compagno che si tenesse pronto per l'indomani sull'imbrunire; gli raccomandò di nuovo il segreto, quindi si avviò alla casa di Lucia, e Tonio alla sua cantando ad alta voce, come non aveva più fatto da molti mesi ... Ma in questo frattempo Agnese aveva penato in vano a persuadere Lucia ... Lucia rispondeva sempre con un dilemma senza però saperlo presentare in forma: «O si può fare,» diceva, «e perchè non dirlo al padre Cristoforo? o non si può fare, e non si deve fare ... » Non già che questo rifiuto non fosse più amaro a Lucia che lo proferiva che alla madre; ma Lucia non avrebbe voluto per nulla al mondo far contra la sua coscienza ... !» «Mah!» interruppe Agnese: «tutto questo serve poco, perchè Lucia si ostina a dire che è peccato ... » Fermo pos'egli pure in campo la sua eloquenza: fece mille interpellazioni a Lucia, e rispose sempre egli per mostrare che i dubbj di essa erano vani: ma Lucia fu inconcussa ... Fermo insisteva rimproverando Lucia di poco amore, e ripetendo i suoi argomenti con una forza e una amarezza sempre crescente: Lucia addolorata, tenera, ma ferma li ribatteva singhiozzando, ed Agnese predicava all'una, dava sulla voce all'altro secondo l'occasione ... Si fece silenzio, e Agnese ebbe appena il tempo d'imporre sotto voce a Lucia di non dir parola del disegno contrastato ...
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Fermo e Lucia (pagina 24)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Le ripulse replicate di Lucia, i suoi disegni così ben meditati, e le sue speranze al vento, il non saper più come uscire per altra via d'impaccio, un lungo diverbio, avevano cresciuta e riscaldata la stizza che egli covava già da due giorni: l'amore, però, e il rispetto che Lucia gli ispirava anche rifiutando ciò ch'egli bramava sopra ogni cosa, avevan temperata questa stizza, e impedito ch'ella non iscoppiasse in escandescenza ... «Vorrei sapere,» gridò Fermo colla bava alla bocca e come non aveva mai gridato in presenza del Padre Cristoforo, «vorrei sapere che ragione ha detto quel cane, per sostenere che Lucia non ha da esser mia moglie ... Mandate, Lucia, un garzoncello fidato, che giri vicino al convento, alla Chiesa, e pel quale io possa farvi sapere quello che occorrerà: io sarò avvertito, e vi farò avvertite: avremo dei mezzi che colui non sospetta, che finora non conosco nemmeno io: in Milano ho qualche protezione, e la vedremo ... Lucia si volse supplichevolmente al Padre Cristoforo, come se volesse dire: – ammansatelo – ... » «Fermo, in nome di Dio,» disse Lucia ... Ma sarai tu Fermo? avrai sposato Lucia? Tu non sarai Fermo, te lo dico io: tu non penserai come ora: in ogni tuo pensiero, per quanto importante egli sia per essere, per quanto lieto, oltre quello che ci sarebbe per tutti, per te ci sarà sempre un morto di più ... «Ebbene Fermo» disse Lucia, come costretta, ed in modo che il Padre non intendesse tutto il senso delle sue parole: «fate quel che vi dice quest'uomo del Signore, ed io vi prometto che io farò tutto quello che si potrà, tutto quello che vorrete perch'io possa esser vostra moglie ...
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Fermo e Lucia (pagina 25)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Lucia lo salutò piangendo ... «Me lo avete promesso,» disse Fermo a Lucia ... «Ve l'ho promesso e lo manterrò:» rispose Lucia colle lagrime agli occhi, «ma vedete, come me lo avete fatto promettere ... » «Perchè volete farmi un tristo augurio, Lucia? Dio sa che non facciamo torto a nessuno ... » Agnese voleva riparlare della spedizione, e pigliare i concerti, ma Lucia pregò che tutto si rimettesse all'indomani, e Fermo partì agitato lasciando le donne più agitate di lui ... toccate il cuore di Don Rodrigo, tenete la mano in testa al povero Fermo, salvate Lucia, e benedite il Padre guardiano ... Agnese appena levata cominciò a spiegare a Lucia tutte le parti del disegno, ad istruirla a puntino sul da farsi e da evitarsi in ogni operazione, e a combattere di nuovo le obbiezioni che Lucia aveva fatte nel giorno antecedente ... Ma Lucia ascoltò le istruzioni, promise di eseguirle, e non oppose più nulla ... Data la sua promessa, ella stimava inutile ogni parola che tornasse a mettere in questione ciò ch'era stabilito: e non è senza ragione che noi amiamo Lucia come cosa rara non dirò nel suo sesso, ma nella specie ... Del resto non è ben chiaro se nella rassegnazione di Lucia non entrasse anche un po' il pensiero ch'ella sarebbe stata di Fermo, e se, giacchè l'iniquità degli uomini aveva voluto che questa si facesse come per forza, ella non era un po' contenta che forza le si facesse ...
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Fermo e Lucia (pagina 26)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Nullameno ne rimase alle donne, e particolarmente alla timidetta Lucia, una perturbazione indeterminata, che le tolse una gran parte della risoluzione di che ella aveva bisogno in una tale giornata ... Coraggio, Lucia, tutto dipende da un momento ... » Lucia sospirò, e rispose: «oh sì, coraggio»: con una voce che smentiva la parola ...
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Fermo e Lucia (pagina 27)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Quando giunsero alla casetta di Lucia, era notte fatta ... La povera Lucia era da molte ore nelle angosce di questo sogno: Agnese, la stessa Agnese così risoluta, e disposta all'operare, era sopra pensiero, e trovava a stento le parole per rincorare la poveretta ... Un matrimonio clandestino era per Lucia Zarella quello che l'uccisione di un dittatore per Marco Bruto ... Quando s'intese bussare sommessamente alla porta, Lucia fu presa da tanto terrore, che risolvette in quel momento di soffrire ogni cosa, di esser sempre divisa da Fermo piuttosto che eseguire la risoluzione presa; ma quando Fermo entrato disse: «son qui, andiamo»; quando tutti si mostrarono pronti ad avviarsi senza esitazione, come a cosa già determinata, Lucia non ebbe spazio nè cuore di far contrasto e come strascinata, prese tremando un braccio della madre, e un braccio di Fermo, e s'avviò senza far motto colla brigata avventurosa ... Qui si separarono come erano convenuti: Lucia, Agnese e Fermo presero per un viottolo tortuoso che girava attorno all'orto del curato, e sdrucciolando poi sommessamente dietro il muro di fianco della casa vennero a porsi presso all'angolo di essa, Fermo e Lucia per trovarsi nel luogo più vicino alla porta ed entrare quando il destro verrebbe, Agnese per uscire ad incontrare Perpetua nel momento opportuno ... » Così dicendo richiuse la finestra: a questo punto Agnese si spiccò dai promessi, e detto sotto voce a Lucia: «coraggio: è un momento; come a far cavare un dente», venne a porsi dinanzi la fronte della casa, aspettando che Perpetua aprisse per far vista di passare ... Il segno fu inteso, e Fermo traendo Lucia la quale correva come un leprotto inseguito, in punta di piè vennero fino alla porta, l'aprirono delicatamente e si trovarono nel vestibolo coi due fratelli che gli stavano aspettando ... Fermo e Lucia ristettero dietro la porta: senza moversi, senza alitare: l'orecchio il più fino non avrebbe potuto ivi intender altro che il battito del cuore di Lucia ...
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Fermo e Lucia (pagina 28)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Al fruscio dei quattro piedi che era il segno convenuto, Fermo strinse la mano di Lucia per darle risoluzione, la pigliò con sè, e pian piano entrarono nella porta, Lucia più morta che viva, e si collocarono dietro i due fratelli ... » Le labbra di Fermo non erano ancor tornate in riposo, che Don Abbondio aveva già lasciata cadere la quitanza, fatto un salto, afferrata colla manca e sollevata la lucerna, e tirato colla destra a sè un tappeto che copriva il tavolo, gettando a terra il breviale e il quaresimale, e balzando tra la seggiola e il tavolo s'era avvicinato a Lucia; la poveretta con quella sua dolce voce tremante aveva appena potuto dire: «e questo ... » che Don Abbondio gli aveva gettato scortesemente il tappeto sulla testa e sul volto e tenendoglielo colle mani ravvolto e stretto sulla bocca perch'ella non potesse proseguire, gridava a testa come un toro ferito: «tradimento! tradimento! ajuto! ajuto!» Il lucignolo della lucerna che Don Abbondio aveva lasciata cadere a terra, si moriva mandando un ultimo chiarore, e la povera Lucia appoggiata a Fermo, coperta così di quel ruvido velo pareva una statua sbozzata in creta, cui un rozzo fattore dell'artefice copre, da testa, con un umido panno ... Cessata ogni luce Don Abbondio lasciò la poveretta la quale già per sè non avrebbe più potuto proseguire, e pratico com'era del luogo, trovò tosto a tentone la porta della stanza vicina, v'entrò, vi si chiuse, e continuò a gridare: «tradimento! Perpetua! accorr'uomo! gente in casa! clandestino: tre anni di sospensione! una schioppettata! fuori di questa casa! fuori di questa casa! Perpetua! dov'è costei!» Nella stanza tutto era confusione: Fermo, inseguendo come poteva il curato, aveva trascinata con sè Lucia alla porta, e bussava gridando: «apra apra, non faccia schiamazzo: apra, o la vedremo»: Toni curvo a terra, girava le mani sul pavimento per trovare la sua quitanza, e Gervaso spiritato gridava, e andava cercando la porta della scala per porsi in salvo ... Toni aveva finalmente ricolta la quitanza, e pigliando a tentone Gervaso nelle tenebre, aveva pigliata la porta e scendeva saltelloni dalla scala: Lucia pregava fievolmente Fermo di cavarla da quella caverna; e quando egli udì quel tocco funesto gli parve pure mill'anni d'esserne fuori, e trovò la porta come gli altri ... Per buona sorte Fermo e Lucia usciti nella via, presero la strada opposta a quella donde veniva Perpetua, ed ella entrò a furia in casa senza vederli, e vi si chiuse ...
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Fermo e Lucia (pagina 31)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Lucia lo vide, e rabbrividì; discese coll'occhio verso il sito della sua umile casa, e vide un pezzo di muro bianco che usciva da una macchia verde scura, riconobbe la sua casetta, e il fico che ombreggiava la porta: e seduta com'era sul fondo della barca, poggiò il gomito sulla sponda, chinò su quello la fronte come per dormire; e pianse segretamente ... La barca giunta alla riva, urtando sull'arena scosse Lucia, la quale dopo avere asciugate in segreto le lagrime, si alzò come dal sonno ... Fermo uscì il primo, porse la mano ad Agnese, questa uscita la porse a Lucia, e tutti e tre resero tristamente grazie al barcajuolo, il quale rispose: «Niente, niente, siamo quaggiù per ajutarci ... Qui Fermo avrebbe voluto sostare almeno tutta la giornata, ma Agnese e Lucia lo persuasero a partire, ed egli partì, tutto incerto dell'avvenire, ma certo almeno che un cuore rispondeva al suo, e viveva delle sue stesse speranze ...
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Fermo e Lucia (pagina 33)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Le avventure di Lucia nel suo novello soggiorno si trovano implicate con intrighi tenebrosi, rematici, misteriosi, terribili, di persone che deggiono essere state potenti, e imparentate assai: e l'autore si scopre impacciato tra il desiderio di raccontare quello che sa, e il terrore di offendere di quelle famiglie il mormorare contra le quali era un peccato punito in questo mondo ... Ma in questa parte almeno egli non è stato destro abbastanza, e noi possiamo annunziare senza timore d'ingannarci il luogo dove si è fermata Lucia: poichè l'autore senza avvedersene ci ha dato un filo che condurrebbe alla scoperta anche un ragazzo ... Egli dice in un passo del suo racconto che Lucia giunse ad un borgo nobile e antico al quale di città non mancava che il nome; altrove parla del Lambro che vi scorre: altrove ancora dice che v'era un arciprete: con queste indicazioni non v'ha in Europa uomo che sappia leggere e scrivere, il quale tosto non esclami: Monza ... Agnese a cui l'aspetto di Monza non era nuovo perchè v'era passata molti anni addietro, nè imponente perchè aveva soggiornato a Milano, camminava francamente guidando e incoraggiando Lucia, la quale andava rasente il muro tutta sospettosa ... Girando di via in via, e ad ogni rivolta di canto trovando ancora vie e case, era Lucia colpita da una maraviglia mista di non so quale afa, come chi vede una brutta grandiosità ... Quando Lucia vide una tonaca cappuccinesca le parve di essere in paese conosciuto, e si riebbe alquanto ... Il padre guardiano aperse la lettera, e di tempo in tempo alzava gli occhj dal foglio e guardava Lucia e la madre con aria di compassione e d'interessamento ...
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Fermo e Lucia (pagina 34)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Lucia arrossì, e con la madre tenne dietro al guardiano alla distanza ch'egli aveva indicata ... » Agnese e Lucia stavano in grande aspettazione, mista di speranza, e di pensiero di questa Signora: ma non ardirono nemmeno domandare al padre chi ella fosse: probabilmente un lettore di questi tempi non sarà così modesto, e per prevenire la sua impazienza è forza dirgli chi fosse la Signora; ma, come si usa con chi vuol troppo pressare, si potrà dargli una risposta, la quale sembrando soddisfare a tutta la sua inchiesta, contenga però solo quel tanto che non si potrebbe tacere ... Ecco perchè il padre guardiano fece tosto assegnamento su la Signora, ed ecco perchè Lucia è condotta ora dinanzi a lei ... Lucia non aveva mai veduto un monistero: ponendo tutta timorosa il piede sulla soglia del parlatorio, si guardò intorno per vedere dove fosse la Signora a cui si doveva fare l'inchino, e non iscorgendo persona, stava come smemorata, quando osservando il padre che andava ritto verso una parte, e Agnese che lo seguiva, guatò, e vide un pertugio alto la metà d'una finestra, e largo quasi il doppio con una doppia grata la quale togliendo ogni passaggio alla stanza vicina, la lasciava però quasi tutta vedere, e presso alla grata vide la Signora in piedi, e le s'inchinò profondamente come avevano già fatto gli altri due ... Queste cose non si facevano scorgere a Lucia non avvezza a scernere monaca da monaca, e neppure ad Agnese: l'occhio del padre guardiano era certamente più esercitato, ma perciò appunto era avvezzo ad osservare senza maraviglia nei grandi sempre qualche cosa di straordinario; e quindi s'era già da molto tempo addomesticato all'abito e ai modi della Signora ... In quel momento ella era, come abbiamo detto, ritta in piedi, presso la grata, appoggiata ad essa mollemente con una mano, intrecciando le bianchissime dita nei fori di quella, e colla faccia alquanto curvata osservando quelli che si presentavano, e specialmente Lucia ...
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Fermo e Lucia (pagina 35)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » E sulle ultime parole accennava alle donne che accompagnassero con atti e con inchini la sua supplicazione; la povera Agnese dopo d'aver fatto al padre un cenno del volto che voleva dire: – so quel che va fatto – raddoppiava gl'inchini, rannicchiandosi, e risorgendo come se una molla interna la facesse muovere, e Lucia s'inchinò pure, da inesperta, ma con una certa grazia che la bellezza, la giovinezza, e la purità dell'animo danno a tutti i movimenti ... » Lucia arrossò tutta, e chinò la faccia sul seno ... Era verecondia? Chi avesse osservata una subitanea ma viva espressione di scherno e di dispetto che accompagnò quel rossore avrebbe potuto dubitarne; e tanto più se lo avesse paragonato con quello che di tratto in tratto saliva sulle guance di Lucia ... La Signora si alzò in fretta, come per avvicinarsi più alle donne, e stava per rivolgere il discorso a Lucia, quando il guardiano, tenendo di non aver mal detto, ripigliò così il discorso: «Non tutti i grandi del mondo, si servono dei doni di Dio a gloria di lui, e a vantaggio del prossimo, come fa la Signora illustrissima ... » «Ma voi,» disse la Signora rivolta repentinamente a Lucia, «voi che dite di codesto signore? A voi tocca a dirci se egli era un persecutore, e se aveva gli artigli sozzi ... » «Signora, madre, illustrissima,» balbettò Lucia che sarebbe stata confusa a dover rispondere su questa materia, quando pure l'inchiesta le fosse venuta da una persona sua pari e conosciuta ... Ma io posso far testimonio che la mia Lucia aveva in orrore colui, come il diavolo l'acqua santa; voglio dire, il diavolo era egli; ma ella mi compatirà se parlo male, perchè noi siam gente come Dio vuole; del resto, questa povera ragazza aveva un giovane che le parlava, un nostro pari, timorato di Dio, e bene avviato, e se il Signor curato avesse avuto un po' più di giudizio; so che parlo d'un religioso, ma il padre Cristoforo amico intrinseco qui del padre guardiano, è religioso al pari di lui, e davantaggio, e potrà attestare ... » A queste parole, la Signora, si pose a sedere tutta turbata, ed ognuno si sarebbe avveduto che un pensiero che i discorsi di Agnese avevan fatto nascere, dominava allora la sua mente, e che gli affari di Lucia non erano che un oggetto di considerazione secondaria ... Agnese intanto rimproverava alla figlia che il suo non saper parlare le avesse tirata addosso questa tempesta, il guardiano voleva pure animar Lucia a parlare, ma questa animata già dalla circostanza, si avvicinò alla grata, e in tuono modesto, ma sicuro disse: «reverenda signora, quanto le ha detto la mia buona madre è la pura verità ...
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Fermo e Lucia (pagina 53)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Due anni erano già trascorsi da quel giorno funesto al tempo in cui la nostra Lucia le fu raccomandata dal padre cappuccino, il quale, come pure ogni altro del monastero, e di fuori, conosceva bene la Signora per un cervellino, ma era lontano dal sospettare quale in tutto ella fosse ... Abbiamo lasciata, se il lettore se ne ricorda, Lucia sola nel parlatorio con la Signora ... » Lucia pose la picciola destra sul cuore, e con quell'accento che toglie ogni dubbio, rispose: «Signora, la verità è quello che ha detto mia madre, e che ha scritto il padre Cristoforo: io non ho mai giurato finora, ma se Ella, reverenda signora vuole ch'io giuri in questa occasione, io son pronta a farlo ... » E qui cominciò ad affogare Lucia d'inchieste, volendo sapere tutti i particolari della persecuzione di Don Rodrigo, e delle relazioni di Lucia con Fermo ... Questa curiosità era come ognuno può figurarselo assai molesta alla povera Lucia ... Lucia che aveva parlato con un uomo, e che gli aveva dato promessa di sposarlo, che aveva tentato un matrimonio clandestino si riguardava come una donna esperta e più forse che non conveniva, nelle cose del mondo, come una scaltritaccia al paragone di una monaca, velata, rinchiusa, separata dal consorzio degli uomini, e pigliava le inchieste della Signora a un di presso come si fa a quelle talvolta indiscretissime dei ragazzi, dalle quali uno si sbriga alla meglio, cercando di non rispondere direttamente e di mandare in pace l'interrogante ... E quanto le domande erano più avanzate, Lucia le attribuiva ancor più ad una pura e santa ignoranza ... Ma per ciò che risguardava Don Rodrigo, per quanto Lucia ponesse cura a schermirsi, le fu pur forza entrare in qualche particolare, per ispiegare alla Signora la persecuzione ch'ella aveva sofferta, e contra la quale cercava un ricovero ... «Io non so di patire,» rispose Lucia, «so bene che avrebbe fatto meglio per l'anima e per il corpo a ...
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Fermo e Lucia (pagina 54)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » «Poveretto!» sclamò la Signora, con una certa aria di compassione, nella quale pareva tralucesse quasi un rimprovero a Lucia ... » «Le ingiurie dei signori,» rispose Lucia con quella sicurezza che non manca mai a chi comincia un discorso con una persuasione viva ed intima, «le ingiurie dei signori, sono tremende pei poverelli; ma se gli era pur destino che quel signore dovesse aver qualche cosa a dirmi, sa il cielo, che io sarei ben contenta che m'avesse detto ogni sorta d'ingiurie piuttosto che quello che mi è toccato sentire da lui ... «Spero dunque di poter parlare con prudenza,» riprese Lucia, «ma di poterle far toccare con mano che cosa poteva essere il bene di quel Signore ... » «E tutto questo,» continuò Lucia, «senza parlare dal tetto in su; perchè all'altro mondo, Dio sa come andranno le cose ... » «Ma quel signore,» riprese la monaca, «era egli di stucco? non la sapeva far rispettare? lasciava la briglia sul collo a quei tangheri?» «Fortunata lei,» rispose Lucia, «che non sa come vanno queste cose ... » Lucia teneva gli occhi sbarrati addosso alla signora, come stupefatta ch'ella ne sapesse tanto addentro ... » «Sposarmi! sposarlo!» esclamò Lucia, maravigliata di questo pensiero che supponeva l'accordo di due volontà, d'una delle quali ella sentiva, e dell'altra sapeva che ne erano le mille miglia lontane ... Geltrude credette che Lucia non alludesse ad altro ostacolo che alla differenza delle condizioni ... Sareste la Signora Donna Lucia: che maraviglia! non sareste la donna più stranamente nominata di questo mondo ...
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Fermo e Lucia (pagina 56)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... ricorda di quel garzoncello spedito da Agnese al Padre Cristoforo, e mandato da questo ad avvertire Lucia del pericolo che le soprastava, di quel picciolo Menico che era stato nelle tenebre guida dei fuggitivi ... I ragazzi corsero a casa, e si seppe tosto che Lucia, Agnese e Fermo erano andati la notte al convento ... Le congetture divennero allora un po' più uniformi e più fondate, giacchè tutti avevano qualche sentore della turpe caccia che Don Rodrigo dava a Lucia ... La passione di Don Rodrigo per Lucia, nata per ozio, irritata e cresciuta da poi dalle ripulse e dal disdegno, era diventata violenta quando conobbe un rivale ... La fantasia ardente e feroce di Don Rodrigo si andava allora raffigurando quella Lucia contegnosa, ingrugnata, severa, se l'andava raffigurando umana, soave, affabile con un altro, egli immaginava gli atti e le parole, indovinava i movimenti di quel cuore che non erano per lui, che erano per un villano; e la vanità, la stizza, la gelosia aumentavano in lui quella passione che per ...
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Fermo e Lucia (pagina 58)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Colui che aveva condotto il baroccio dei profughi, non tacque, e di confidenza in confidenza, il Griso venne a risapere, e potè riferire a Don Rodrigo: che i fuggitivi erano andati a Monza, che Fermo aveva proseguito il viaggio fino a Milano, che Lucia ed Agnese erano state raccomandate al guardiano dei cappuccini ... » «Va, va, balocco che sei: credi tu che io abbia bisogno di essere pregato per tenere in credito la mia gente?» Il Griso partì coi due compagni, spiò, e raccolse che Lucia era nel monastero, sotto la protezione della Signora, che però la Signora l'aveva ricevuta per compiacere al padre guardiano, che nessuno pensava che altrimenti ella si sarebbe pigliata a petto questa faccenda giacchè Lucia non le apparteneva per nulla, che Lucia abitava nel monastero, ma fuori del chiostro, che si lasciava poco vedere, e sempre di chiaro giorno: che la madre aveva disegnato di tornarsene a casa lasciando Lucia così bene appoggiata ... Pure Lucia fra pochi giorni sarebbe rimasta sola senza la madre, e a chi avesse avuta pratica del paese, aderenze, notizie per conoscere le occasioni e per approfittarsene, per evitare i pericoli, l'impresa poteva forse essere agevole non che possibile ...
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Fermo e Lucia (pagina 67)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Egidio espose loro in due parole il suo desiderio: ch'egli aveva bisogno di tenere Lucia per servire un suo caro amico, che esse dovevano dargli ajuto, che la cosa doveva esser fatta presto e in modo che il sospetto non cadesse nè sovra di esse nè sovra di lui ... Egidio le chiese se essa avrebbe saputo far andare Lucia sola in una strada solitaria ... Geltrude scese nel suo parlatorio appartato, e fece chiamare Lucia ... Ben è vero che quel non so che d'inusitato e di strano ch'ella aveva trovato nei discorsi e nel contegno di essa gli aveva lasciata una impressione d'incertezza e quasi di timore, ma ella era tanto lontana dal sospettar pure le vere cagioni di quell'inusitato, che le prime riflessioni della madre l'avevano rassicurata; e Lucia non ne aveva cavata altra conseguenza se non che i signori erano molto differenti dai poverelli ... La festa ingenua di Lucia, e la sua aria fiduciale era un rimprovero e una distrazione terribile per la Signora, la quale tosto interruppe alcune semplici parole di affetto e di riconoscenza che l'innocente tutta peritosa aveva incominciate, protestò di non voler ringraziamenti, e postasi in aria di premura e di mistero le annunziò che l'aveva fatta chiamare per comunicarle cose molto importanti ... Lucia si fece tutta attenta, e Geltrude ripetendo la lezione del suo infernale maestro cominciò ad impastocchiarla con una storia misteriosa, di pericoli, e di speranze, di mezzi posti in opera da lei, di ostacoli, di ajuti, tutto per liberare Lucia dalla persecuzione di Don Rodrigo, e per farla essere tranquillamente sposa di Fermo: accennando molto di più che non dicesse, e allegando motivi di prudenza per non dir tutto, ripetendo ad ogni momento che un po' di coraggio e molta precauzione poteva tutto salvare, e una picciola indiscrezione perder tutto; che l'occasione era pronta, e per coglierla non bisognava perder tempo; e terminò con dire che le bisognava in quel momento un uomo da cui potesse aspettarsi un consiglio fidato, e un ajuto operoso, che il solo uomo del mondo che fosse da ciò era quel padre guardiano dal quale Lucia era stata scorta al monastero; che ella aveva bisogno di parlare con lui ma che le mancava il mezzo di farlo ...
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Fermo e Lucia (pagina 68)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... avvertire con sicurezza, giacchè dopo d'aver riandate tutte le persone, tutti i modi per questa spedizione, trovava in tutti il pericolo di farsi scorgere, di sventare il segreto, di metter sull'avviso quelli a cui importava il più di tener tutto nascosto, e di perdere così l'opportunità, anzi di avvicinare i pericoli: che insomma per condurre bene a fine questa faccenda, era necessario che Lucia prendesse un po' di risoluzione, si snighittisse, e facesse tosto, e segretamente e sola questa commissione ... Lucia a questa proposta rimase sopra di sè, poichè allontanarsi dal monastero, andarsene soletta per un paese che era per lei come l'America, era un gran pensiero: fece adunque come si fa ordinariamente quando non si vorrebbe aderire ad una proposta: si mise a discuterla, per poter conchiudere che non era la sola cosa da potersi fare: disse che la Signora avrebbe potuto trovare altre persone fidate e discrete, domandò schiarimenti, volle sapere più addentro come la commissione fosse necessaria, e come essa fosse la sola che la potesse eseguire ... Ma la Signora memore sempre della scuola di Egidio, mostrò prima di offendersi, rispose ancor più misteriosamente alle domande, lagnandosi di Lucia che pretendesse farle rivelare ciò ch'ella non poteva, e che non volesse fidarsi di chi senza un interesse, per pura pietà si prendeva tanta cura di lei; e conchiuse finalmente col dire: «Sono ben io la buona donna a pigliarmi di questi travagli: si tratta di voi, finalmente; io me ne lavo le mani: ho fatto ancora più ch'io non dovessi ... » Lucia commossa in un punto di vergogna e di timore, stava per piangere; e la signora vedendola arrivata a quel punto, ripigliò il suo discorso, la sgridò più amorevolmente, la rimproverò di poco coraggio; le promise che non le sarebbe mai mancata se ella avesse avuta fede in lei; e infervorata com'era nell'impresa di tradire la poveretta per servire lo scellerato Egidio, con ipocrisia sfrontata le disse che pensasse ai rimproveri che ella farebbe un giorno a se stessa di avere per irresolutezza, per infingardaggine rifiutato il mezzo della salute, e rovinata se stessa, la madre, e l'uomo a cui ella s'era promessa ... Lucia non seppe più resistere, si accusò di aver resistito, le parve che avrebbe rifiutato il soccorso del cielo, rifiutando quello che le era offerto, piena di una novella fiducia disse: «vado tosto» ... Lucia ritenendo a forza il pianto chiese scusa alla Signora della sua poca fede, e della sua ingratitudine ... » «Sì sì, Lucia, addio, addio,» disse Geltrude ... «Dio la benedica» rispose Lucia, e staccatasi dalla grata, si volse, e si avviò verso la porta del parlatorio ... – Che orrenda parola! – disse in suo cuore Geltrude: Dio gliele rimeriterà tutte, e alzando gli occhi vide Lucia, che stava per passare la soglia ... Finchè Lucia aveva litigato contra le persuasioni di Geltrude, questa, impegnata ad ottenere l'intento di Egidio, animata dalla disputa stessa non aveva pensato ad altro che a giungere al suo fine, ma quando vide il cangiamento di Lucia, quando vide la sua fede sicura, intera, amorosa, e pensò che la tradiva, quando vide la vittima andare così senza sospetto all'orribile sagrificio, un sentimento improvviso, indistinto, irresistibile le fece pronunziare quasi macchinalmente queste parole: «Sentite Lucia ... » Lucia ristette, si rivolse, ritornò alla grata ... Ma, nel momento che Lucia spese a fare quei pochi passi, l'immaginazione di Geltrude aveva già veduto Egidio furibondo per essere stato ingannato, aveva già udite le sue imprecazioni, le sue minacce, s'era già pentita del suo pentimento, e quando Lucia ristette alla grata per intendere ciò che Geltrude avesse di nuovo a dirle; Geltrude confermata nella iniquità: «senti Lucia,» le disse, «ricordati bene di tutte le avvertenze che ti ho date; procura di tirarti in mente la strada che tu hai fatta venendo qui; se fossi in dubbio, domanda con indifferenza e con franchezza a qualche buona donna che passi per via; va in modo di non dar sospetto: fatti animo, chè già non è il viaggio di Madrid: va e torna presto ... » «Oh,» disse Lucia, «Dio mi accompagnerà;» e si volse di nuovo, s'avviò verso la porta, e passò la soglia ...
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Fermo e Lucia (pagina 69)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Lucia uscì nella via, e s'incamminò con grande attenzione, con gran riserbo, con un gran battito al cuore, tutta raccolta in sè, studiando la strada, con le indicazioni che aveva avute, e con la memoria che le restava della strada già fatta ... Quando Lucia si trovò soletta in una strada simile, si pentì quasi di essersi tanto rischiata, e studiò il passo per giunger presto, proponendo fermamente di non ritornar dal convento a casa senza una qualche scorta ... Ma voltato uno di quei tanti andirivieni, vide una carrozza da viaggio ferma nel mezzo della via, e fuori della carrozza innanzi allo sportello che era aperto due uomini che guardavano su e giù per la via come incerti del cammino: e per quella presunzione comune che coloro i quali vanno in carrozza sieno galantuomini, Lucia si sentì tutta rincorata, e le parve d'aver trovata una salvaguardia alla metà appunto del cammino, nel luogo più lontano dall'abitato, e dove il bisogno era più grande ... Continuò adunque più animosamente a camminare; e quando fu presso alla carrozza tanto che si potessero distinguer le parole, intese uno di quelli che stavano al di fuori dire con una pronunzia e con un linguaggio che lo fece conoscere a Lucia per bergamasco: «Ecco una buona donna che c'insegnerà la strada ... » Giunta a paro della carrozza, quel medesimo le si volse con un atto più cortese che non fosse la sua faccia, e le disse: «buona giovane sapreste voi insegnarci la strada di Monza?» Mentre costui parlava, l'altro s'era posto dinanzi a Lucia in modo da sbarrarle la via, ma come un uomo che sta per udire: «Loro signori», rispose Lucia, «sono voltati a rovescio: Monza è per di qua» (alzando la mano e stendendo il pollice al disopra della spalla): «girino la carrozza, e vadano per questa strada, e saranno a Monza in poco più d'un miserere ... «Un momento,» disse colui che le aveva già parlato, ritenendola dolcemente: «noi siamo ben impacciati in queste strade dell'altro mondo: non potreste voi farci la cortesia di salire in carrozza con noi, e d'insegnarci la strada fino a Monza?» «Signori miei,» disse Lucia arrossando, e maravigliandosi della proposta, «io ho fretta d'andare pei fatti miei; vadano per di qua, e non possono fallire ... » «Voi siete bene schifa,» rispose il malandrino, e mentre egli proferiva queste poche parole, l'altro che era nella via, afferrò d'improvviso Lucia pei fianchi, la sollevò, e con l'ajuto del compagno la pose a forza nella carrozza, dove fu tosto presa, ritenuta, posta a sedere da due che vi erano: il malandrino che aveva parlato la seguì, l'altro chiuse lo sportello, e il cocchiere sferzò i cavalli, e la carrozza partì di galoppo ... Lucia al sentirsi presa levò un grido, lo raddoppiò quando si sentì alzata e ficcata nella carrozza, ma quando vi fu, una manaccia villana le cacciò un fazzoletto sulla bocca, e le soffocò il grido nella gola: Lucia si divincolava ma era tenuta da tutte le parti, faceva forza per pingersi verso lo sportello, per farsi vedere alla strada, ai campi, ma due braccia nerborute la tenevano per di dietro come conficcata al fondo della carrozza, due braccia nerborute ve la rispingevano per dinanzi, mentre tre bocche d'inferno dicevano con la voce più dolce che era lor concesso di formare: «Zitto, zitto, non abbiate paura, non vogliamo farvi male; non è niente, non è niente ... » Lucia tra per la sorpresa, tra per lo terrore che andava sempre crescendo, tra pei pensieri tutti oscuri, e tutti orrendi che le passavano in furia per la mente, tra per lo sforzo che faceva e quello che pativa, sentì mancare gli spiriti: le sue idee si abbujarono, cominciò a veder come confusi fra di loro quegli orridi visacci che le stavano dinanzi, un sudore freddo le coperse il volto, allentò le braccia, lasciò cadere indietro la testa, abbandonò la persona al fondo della carrozza, e svenne ... «Coraggio, coraggio» dicevano gli scherani, ma Lucia non intendeva più nulla ... Intanto colui che aveva afferrata Lucia, ed era un bravo di Egidio rimasto nella strada quando la carrozza partì, si guardò intorno, e certo che nessuno lo aveva scorto spiccò un salto sul pendio d'una riva, abbrancò un ramo della siepe, con un altro salto fu sull'alto della riva, e si ...
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Fermo e Lucia (pagina 70)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il primo grido di Lucia era stato inteso nei campi di qua e di là da pochi lavoratori che v'erano, e questi accorsero alla riva per guardare nella strada che fosse, ma cercando di adocchiare nascosti dalla siepe per non entrare in qualche impiccio, per non toccarne, per non essere citati come testimonj, per non arrischiarsi in somma, che è il pensiero il più comune nei tempi in cui i violenti fanno la legge ... Ma in quel momento in Monza l'avvenimento locale occupava tutti i pensieri, e tutte le bocche: in tutti i crocchj si parlava di Lucia ... Il tiro della povera Lucia fu raccontato con mille particolari; si riferirono di lei mille altre astuzie ... Il romore giunse ben presto al monastero: già la fattora tornata a casa, non trovando Lucia, sulle prime pensò ch'ella fosse andata alla Chiesa del monastero; non vedendola poi ricomparire, stava per andarne in cerca, quando s'intese che Lucia era stata rapita, o si era fatta rapire ... La Signora (quando ci siamo rallegrati di non aver più a parlarne ci era uscito di mente che avremmo dovuto far qui menzione di essa: ma ce ne sbrigheremo in due parole) la Signora a tutto addottrinata fece le maraviglie, mandò gente in cerca, non volle credere che Lucia le avesse fatto un tiro di questa sorta, disse che era pronta a metter la mano nel fuoco per quella ragazza ... La Signora si mostrò con lui come con gli altri tutta maravigliata: disse che sperava ancora che Lucia verrebbe, che sarebbe una di quelle tante ciarle che mettono attorno gli scioperati ...
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Fermo e Lucia (pagina 71)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » È chiaro che la Signora gittò queste poche parole, per potere in caso spiegare la commissione da lei data a Lucia, se mai questa potesse un giorno rivelarla; per potere allora far vedere che non era stato un pretesto per allontanarla, e darla in mano ai rapitori ... Ma della commissione la Signora non ne parlò al guardiano; probabilmente perchè non voleva che si dicesse che Lucia si era posta su quella strada per suo ordine, e ne nascesse qualche sospetto ... Se questa fosse una storia inventata, non mancherebbe certamente qualche lettore il quale troverebbe un gran difetto di previdenza nella perfidia ordita da Egidio e dalla Signora, poichè se Lucia avesse un giorno potuto parlare, se si fosse risaputo che quando fu presa ella andava per ordine di Geltrude, quanto maggior sospetto non sarebbe caduto sopra di questa, per avere essa taciuta al guardiano una circostanza tanto importante, della quale doveva così ben ricordarsi, che non avrebbe certo dissimulata se avesse operato schiettamente ... 10 La carrozza correva tuttavia velocemente, gl'indegni guardiani di Lucia, consultavano non senza sollecitudine su lo stato di essa, guardandola fisamente, cercando nel suo volto pallido e immobile le apparenze della vita, aspettando ansiosamente ch'ella ne desse alcun segno; quando la poveretta cominciò a rinvenire come da un sonno profondo, diede un sospiro, e aperse gli occhi ... Il primo uso che fece Lucia della vita fu di gittarsi con forza verso lo sportello per vedere dove fosse, se gente passasse, se potesse lanciarsi al di fuori ad ogni pericolo: ma appena potè scorgere che il luogo ch'ella attraversava rapidamente era un bosco, che anima vivente non v'era: che le braccia villane che l'avevano già conficcata la prima volta al fondo della carrozza, ve la conficcarono di nuovo ... » «Lasciatemi andare,» disse Lucia con voce soffocata dallo sdegno e dallo spavento: «lasciatemi andare subito, subito: io non son vostra, lasciatemi andare ... » «No no,» rispose Lucia alzando la voce; ma il fazzoletto fu alzato ... «No no,» disse ancora Lucia: «lasciatemi andare ... «Chi vi può dare questi ordini?» domandò Lucia: «ricordatevi della giustizia, ricordatevi dell'inferno, ricordatevi della morte ... » «Santissima Vergine ajuto!» gridò Lucia, ma il malandrino con volto iracondo le protestò che s'ella gridava un'altra volta, il fazzoletto sarebbe rimasto sulla sua bocca fino a ch'ella fosse giunta al luogo destinato ... » «Oh per amore di Dio, della Madonna,» riprese Lucia in tuono supplichevole, con voce interrotta da singulti, e senza pur pensare ad asciugare le lagrime, che le rigavano tutta la faccia: «per amore di Dio, lasciatemi andare: io sono una povera creatura, che non vi ha mai fatto male: vi perdono quello che mi avete fatto, e pregherò Dio per voi: se avete anche voi una figlia, una moglie, una madre, qualche persona cara a questo mondo, pensate quello che patirebbero se fossero in questo stato: pensate all'anima vostra; fate una buona opera che vi può salvare: fatemi questa carità, acciocchè Dio vi usi misericordia, lasciatemi qui ... «Non possiamo,» ripetè il capo; «ma non abbiate paura, fatevi animo; già non vi conduciamo in un deserto: state tranquilla: se volete parlare noi vi risponderemo; se volete tacere, noi non parleremo: non temete, nessuno vi toccherà»; e così dicendo si ristringeva contra la carrozza lasciando più spazio a Lucia perchè stesse meno disagiata, perchè non fosse oppressa da una vicinanza ch'egli stesso sentiva in quel momento quanto dovesse essere incomoda e ributtante ... Gli altri due, si andavano pure ristringendo dal loro lato, facendo luogo a Lucia, e tenendosi come in distanza, stornando gli occhi da quel volto accorato, ma fermi nel loro atroce proposito di eseguire la commissione: come il villanello che a fatica si è arrampicato all'albero per togliere un uccelletto dal nido, e lo tiene nelle mani, e lo sente dibattersi e tremare, e sente il cuore della povera bestiola battere affannosamente contra la palma che lo stringe; prova pure qualche pietà: allenta le dita alquanto per non affogare la povera bestiola, per non farle male; ma aprire il pugno, lasciarla tornare al suo nido: oh no! il figlio del padrone gli ha chiesto l'uccelletto, gli ha promessa una bella moneta s'egli sapeva snidarlo e portarglielo vivo ... Lucia dopo avere ancora indarno pregato; «ditemi dove mi conducete», richiese di nuovo ... Lucia vedendo che le preghiere riuscivano inutili come la resistenza, e stanca dell'ambascia, e dello stento, incrocicchiò le braccia sul petto, si strinse nell'angolo della carrozza, in silenzio: e perduta ogni speranza di soccorso umano, si rivolse a Dio da cui tutto sperava; e pregò fervidamente da prima col cuore; indi cavato di tasca il rosario che teneva sempre con sè, cominciò a recitarlo con voce sommessa ... I bravi tacevano, guardando di tratto in tratto quello ch'ella faceva, e sospirando tutti il fine di quella spedizione: e Lucia di tempo in tempo fermandosi nella sua preghiera a Dio, per voltarsi a coloro in forza dei quali ella si trovava, e ricominciava a supplicarli: ma non udiva rispondersi altro che: «non possiamo» ...
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Fermo e Lucia (pagina 72)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il sole declinava verso l'orizzonte quando Lucia sentì un romore continuo sempre crescente, come di un'acqua rapidamente corrente ... Lucia, vedendo che si stava per fare qualche cosa da cui doveva decidersi il suo destino, ricominciò le sue preghiere, ma il vicino lieto di essere alla fine della sua incombenza, e di non aver più a combattere con le istanze di quella infelice, le impose silenzio dicendo: «Zitto zitto; abbiamo altro in capo che di darvi retta ora: siamo occupati ... Lucia strillava, i bravi le comandavano di tacere replicando: «non abbiate paura, e già tutto è inutile; son tutti nostri amici» ... Lucia allora si rannicchiò tutta alla carrozza invocando la Vergine nel cuore, e proponendo di lasciarsi piuttosto uccidere che di uscire volontariamente da quel luogo, il quale per quanto orrendo le fosse le pareva un asilo poichè vi aveva passate due ore, e non sapeva dove, a che sarebbe strascinata quando ne fosse fuori ... Una donna parve in quel momento a Lucia un angiolo del paradiso: si sollevò, e con volto supplichevole, e con una certa fiducia le disse: «Oh brava donna, che fate voi qui? ajutatemi, se questi sono vostri amici pregateli che mi lascino venire con voi; salvatemi, salvatemi ... ?» rispondeva il capo; quando Lucia, chinandosi e sporgendosi dalla carrozza a prendere con le mani le braccia della vecchia: «non dite niente,» interruppe, «quel che è stato è stato, purchè mi lascino venire con voi ... «Ma con voi sola,» rispose Lucia ... «Andiamo andiamo,» disse ancora la vecchia, e presa Lucia la strascinava, mentre i bravi della carrozza l'ajutavano a scendere quasi portandola ... «No no,» disse Lucia ... » «Ma voi siete d'accordo con questi scellerati,» gridava Lucia ... «Zitto zitto,» continuava a dire la vecchia, e così Lucia fu portata al battello ... Appena Lucia ebbe ripreso un po' di fiato, si pose ginocchioni dinanzi la vecchia, domandandole dov'era condotta, pregandola di farla deporre su qualche riva, pregandola pei nomi i più temuti ed amati dai cristiani; ma la vecchia inflessibile, immobile, non rispose altro che «zitto, zitto» ... Lucia ricominciò a pregare Colui che ode anche quando non risponde, si abbandonò alla sua provvidenza ... Dopo forse due altre ore di viaggio, il battello approdò: la notte precipitava, e Lucia sbigottita, tremante, non sapeva più in che mondo si fosse: fu tolta in questo stato dal battello, posta in una lettiga, e portata al castello del Conte del Sagrato ... La vecchia accompagnava la lettiga, entrò insieme in casa, la fece deporre in una stanza, dove rimase sola con Lucia, dicendo a coloro che l'avevano portata, che andassero ad avvertire il Signor Conte ... » Il Tanabuso partì, facendo un inchino, e il Conte s'avviò alla stanza dove Lucia stava in guardia della vecchia ... Lucia si stava seduta sul pavimento, acquattata, accosciata nell'angolo della stanza il più lontano dalla porta, nel luogo che entrando le era sembrato il più nascosto, si stava quivi aggomitolata, con la faccia occultata, e compressa nelle palme, tutta tremante di spavento, e quasi fuor di sè: al romore che fece la porta, alla pedata del Conte che entrava trasalì, ma non levò la faccia, non mosse membro, anzi fece uno sforzo per ristringersi ancor più tutta insieme; e stette con un battito sempre crescente aspettando e paventando quello che avvenisse ... » «Ehi! quella giovane,» disse il Conte avvicinandosi a Lucia: «dove diavolo vi siete posta a sedere? ...
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Fermo e Lucia (pagina 73)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Lucia non si mosse ... » Queste parole furono dette con un tuono così minaccioso, che le mani di Lucia obbedirono quasi senza il comando della volontà: e Lucia lasciò vedere la sua faccia spaventata e dolente ... » «Ridere! oh Dio!» rispose Lucia «ridere!» e guardando un momento come smemorata, diede in un nuovo scoppio di pianto ... «Ma perchè,» riprese Lucia, «mi fa ella patire le pene dell'inferno? Mi dica che cosa le ho fatto? Oh non mi faccia più patire così: Dio glielo potrebbe rendere un giorno ... Dov'è questo vostro Dio?» «È da per tutto, è qui,» rispose Lucia: «è qui a vedere s'ella si muove a pietà di me, per usarle pietà in ricambio un giorno ... – «Non mi dica di no,» continuava Lucia, sempre singhiozzando, «sono una povera figlia ... «Oh,» disse Lucia, «Dio la benedica, ella mi lascia andare ... » «No, no,» rispose Lucia, «mi lasci andar subito ... Lucia, tutta piena della speranza di ottenere la sua liberazione si alzò, e volle correr dietro al Conte, ma quando si trovò sull'uscio non ardì movere un passo più in là, nè chiamare: tornò indietro come spaventata, e si raccosciò di nuovo nel suo angolo ... «No no; badate bene a non partire di qua» rispose Lucia, «ricordatevi di quello che vi ha detto il vostro padrone: chiudete la porta ... «No: io non mi voglio movere di qui» replicò Lucia ... » «Non voglio,» replicò di nuovo Lucia, risolutamente: quel coraggio di disperazione ch'ella si sentiva da quando a quando era stato accresciuto e corroborato da quella compassione ch'ella aveva veduta nel Conte, dalle parole di speranza che egli le aveva date, e dagli ordini ch'egli aveva lasciati con impero alla vecchia ... – «Badate a non ispegnere quella lucerna,» disse Lucia ... «Sì sì,» rispose la vecchia, e senza più rivolger la parola a Lucia si coricò brontolando ... Lucia rimase nel suo angolo ... Tremava, si faceva animo, sperava, disperava, pregava: le forze del corpo finalmente cedettero ad un tale combattimento dell'animo, e Lucia fu presa da una febbre violenta ... Proferito il voto, o, quello che a Lucia parve tale, ella si sentì come racconsolata; si raccosciò nel suo angolo, e passò il resto della notte in un letargo febbrile, interrotto da sussulti, e da vaneggiamenti ... Ma l'immagine di Lucia non l'aveva mai abbandonato nel suo giro; ma quando egli si trovò solo nella sua stanza, senza più nulla da fare che d'ascoltare i suoi pensieri, e di dormire se avesse potuto, quella immagine più viva, più potente si pose a sedere nella sua mente, e vi stette ...
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Fermo e Lucia (pagina 84)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Tutto si fece com'egli aveva imposto: il Conte entrò col suo seguito nel cortile, si avviò alla stanza dov'era Lucia, ed entrato in quella che le era vicina; fece restare i lettighieri, si chiuse dentro, e comandò che la lettiga fosse posta a terra ... Così detto condusse la buona donna e il curato sulla soglia della porta chiusa che dava alla stanza di Lucia, bussò: s'udì la voce della vecchia che disse: «chi è egli?» «Io»: rispose il Conte: la vecchia aprì, e vide le due facce inaspettate col padrone, restò come incantata ... Lucia aveva passata la notte in un letargo agitato da sogni tormentosi e da risvegliamenti più tormentosi ancora ... Al mattino la vecchia destandosi, aveva chiamata Lucia, e non udendo risposta, s'era levata in fretta aveva aperte le finestre, e avvicinatasi alla captiva, chinatasi a guardarla, le aveva chiesto se dormisse, se volesse togliersi da quel cantuccio, e ristorarsi di cibo che doveva averne bisogno ... «No, lasciatemi quieta, ricordatevi del vostro padrone,» era stata la sola risposta di Lucia ... La vecchia brontolando s'era ritirata, e per far qualche cosa s'era posta a rifare il suo letto; quindi era andata ad una tavola dov'erano le reliquie della cena, vi si era seduta, e s'era messa a mangiare, accompagnando questa operazione con le parole e con gli atti ch'ella credeva più opportuni ad eccitare l'emulazione di Lucia, e a vincere il suo proposito: poichè la vecchia non poteva supporre che si resistesse a lungo ad una tentazione di questa fatta, principalmente dopo un lungo digiuno come quello che aveva patito Lucia ... Cominciò dunque a sclamare: «Ih! quanta roba! ce n'è per quattro bravi! e che grazia di Dio!» Quindi stese un mantile e cominciò a trinciare un pezzo di stufato, regolando ogni movimento in modo che il romore eccitasse nella mente di Lucia una immagine chiara di quello ch'ella faceva ... «Buono! viva l'abbondanza! muoja la carestia! Bella cosa vivere in casa dei signori!» E pure di tratto in tratto dava una occhiata alla sfuggita al cantuccio, ma vedendo Lucia insensibile, si adirava dell'inutilità dei suoi artifici così reconditi; e mescolava alle esclamazioni di ammirazione e di gioia, un brontolio sordo di «ehn! ehn! smorfia, smorfia, smorfia!» Venne finalmente all'ultima prova e al più forte esperimento: prese con la sua destra rugosa e scarnata un fiasco che stava sulla tavola, con la sinistra un bicchiere, e fattili prima cozzare un tratto e tintinnire, sollevò il fiasco, lo inclinò sul bicchiere, lo riempì, se lo pose alla bocca, tracannò un sorso, ritirò il bicchiere, battè due o tre volte un labbro contra l'altro, e sclamò: «Ah! questo risusciterebbe un morto! Bella felicità averne dinanzi un buon fiasco! Al diavolo i rangoli, e i pensieri! Non mi duole più nemmeno d'esser vecchia; ma se fossi giovane ih! come vorrei godermela!» Detto questo ripose il bicchiero alla bocca, lo vuotò, e cheta cheta si volse al cantuccio, e rimase tra lo stupore e la stizza, vedendo che anche l'incanto più forte non aveva prodotto alcun effetto ... «Non volete mangiare un boccone e bere un sorso?» diss'ella a Lucia ...
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Fermo e Lucia (pagina 85)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Intendete ora perchè la vecchia guardando Lucia, faceva saltare il fuso con istizza, e di tempo in tempo lo lasciava oscillare penzolone per aria, tutta assorta nei pensieri del terrore? Dagli ordini che il padrone le aveva dati partendo, e dal tuono con cui gli aveva proferiti, ella aveva compreso, che al padrone premeva quella ragazza, ch'egli l'aveva fatta pigliare e la riteneva chi sa perchè?, ma che voleva ch'ella fosse contenta ... Vedendo ora che tutti i suoi tentativi per raddolcirla erano inutili, che la obbedienza, il garbo quasi servile, gl'inviti amichevoli non avevano servito a nulla, stava in angoscia pensando a quello che avrebbe detto il padrone, quando tornando avrebbe trovata Lucia in quello stato di abbattimento ... Che colpa avevano tanti ch'egli aveva mandati all'altro mondo? e alla sorte dei quali ella stessa aveva applaudito? Tentava ella dunque di tempo in tempo Lucia con qualche parola dolce, nella quale a dir vero ella stessa poneva poca fiducia, dopo d'aver veduto Lucia resistere alla tentazione del mangiare: e in fatti non otteneva da Lucia altra risposta che un «no» talvolta replicato, al quale ella ammutoliva: e si stava come abbiam detto, aspettando con la venuta del padrone la rivelazione del destino ... Ma la povera Lucia, come nella notte non aveva mai fatto un sonno pieno, intero, e per dirla con un calzante modo milanese non aveva mai potuto dormire serrato, così a giorno fatto, nella luce chiara, non era desta perfettamente ... In questo stato era Lucia sempre rannicchiata, quando fu bussato dal Conte, la porta s'aperse, la vecchia uscì, e la buona donna entrò con Don Abbondio ... Tutto questo fu un istante; ma un istante di nuovo batticuore per Lucia alla quale se lo stato presente era intollerabile, ogni mutazione era però una contingenza di spavento ... Fissò ella gli occhi nei sopravvegnenti, vide una donna e si rincorò, vide un prete, e le sue speranze si accrebbero; guardò più attentamente: – è egli o non è? son'io trasognata? È il mio curato! – La buona donna si avvicinò a Lucia che senza quasi pensarvi si alzò, e salutatala con un volto di pietà cortese, si pose l'indice della destra su le labbra, e stesa la manca la abbassava e la rialzava lentamente come si dipinge il Salvatore che acquieta i flutti del mare di Tiberiade, e disse con voce sommessa, allegramente: «veniamo a liberarvi» ... «È dunque la Madonna che vi manda?» disse Lucia con un giubilo ancora incerto, ma pur vivissimo ...
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Fermo e Lucia (pagina 86)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... ?» cominciò Lucia alla buona donna; indi tosto rapita da un'altra brama di sapere, si rivolse al curato, e continuò: «e lei, signor curato: come ... » «E mia madre?» domandò ancora Lucia, a cui le idee si succedevano in folla ... » «Chi? dove?» richiese Lucia ... !» «Chi è Monsignore illustrissimo?» domandò Lucia ... » «Come faremo ad uscire?» disse Lucia: «e se ci veggono?» «Non temete,» disse la buona donna: «il padrone del castello viene egli stesso a cavarvene: qui fuori è la lettiga, voi entrerete con me, e partiremo col signor curato ... » «Ho da vederlo ancora il padrone?» chiese ansiosamente Lucia, per la quale il Conte era ridivenuto orrendo, da poich'ella aveva veduti due visi umani ... » «Ah! Chiuso!» sclamò Lucia: «dov'è quel buon curato! andiamo, andiamo ... Queglino vi portarono la lettiga, Lucia vi entrò, e la buona donna dopo lei, si tirarono le cortine, i lettighieri uscirono, il curato dietro: nell'altra stanza il Conte si accompagnò con lui, disse alla vecchia: «aspettatemi qui un'ora, e se non torno andate a fare i fatti vostri» ... Appena la buona donna fu nella lettiga, al momento che i portatori la sollevavano per partire, ella raccomandò a Lucia di non parlare finch'ella non gliene desse avviso ... Ma poi che dallo scalpito delle mule che seguivano s'accorse che era varcata la soglia, cominciò a guardare un po' fuori delle cortine, e vista la strada libera, ruppe ella stessa il silenzio dicendo a Lucia: «Povera giovane! l'avete passata brutta! Ma Dio ha pensato a voi, e tutto è finito ... » Queste parole diedero campo a Lucia d'interrogare la buona donna; che cercava di soddisfare alle sue domande, dicendo quel poco che sapeva, e come lo sapeva ... Lucia a poco a poco vedeva un po' più di lume nelle sue strane e terribili avventure: le risposte della buona donna la rimettevano sulla via, e l'ajutavano a spiegare tanti misteri della sua sventura e della sua inaspettata salute; tanto che in quel viaggio Lucia potè farsi una idea del suo stato, comprendere qualche cosa, ed uscire da quella affannosa confusione d'idee nella quale lo strano, l'insolito, di quello che si vede e si soffre non lascia riposare la mente in alcuna, non lascia altra certezza che quella di esistere, e questa stessa diviene un tormento ... «Oh quando potrò vedere mia madre!» sclamò Lucia appena si sentì rassicurata, e potè discernere quello che era reale, quello che era possibile ... Don Abbondio pigliava fiato ad ogni passo; la conferenza che il Cardinale avrebbe con Lucia, gli dava un po' di briga per le cose che si dovevano rivangare di quel tale matrimonio: vedeva in lontano dei pericoli per parte di Don Rodrigo; ma il sentimento predominante era allora la gioja di uscire sano e salvo da quella spedizione ... Ma il Conte benchè lieto di ricondurre Lucia al Cardinale, era tuttavia troppo compreso da tanti sentimenti per prestarsi alla garrulità di Don Abbondio ... La buona donna fece andar la lettiga a casa sua, dove discese, e condusse Lucia già tutta rassicurata, e tosto le fece animo a ristorarsi dopo un sì lungo digiuno ... L'invito era ben altrimenti gradevole che non nella bocca della vecchia del castello, e Lucia, che sentiva il bisogno di nutrimento, accondiscese con riconoscenza ... » Don Abbondio invitato anch'egli, si rifiutò dicendo di non volere abbandonare per lungo tempo il suo ovile; uscì dalla casa del curato, entrò in quella dove era ricoverata Lucia, alla quale raccomandò ancora fortemente di non parlare di ...
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Fermo e Lucia (pagina 88)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il marito fu molto lieto che la sua donna fosse stata prescelta a quell'uficio, ed avesse una parte nella storia di quel giorno, e fu anche tocco assai dalle sventure della nostra Lucia: di modo che quando la donna gli propose di andare al paese di Lucia, ch'era discosto circa tre miglia, e di annunziare ad Agnese ciò ch'era accaduto, e di condurla alla figlia, l'uomo accolse la proposta con giubilo: le funzioni, la predica del Cardinale, la solennità e la pompa straordinaria avevano messo un certo entusiasmo nell'animo d'ognuno degli spettatori: e questo sentimento, messo in comune in quel concorso di popolo, ritornava con maggior forza sull'animo di tutti: non è quindi da farsi maraviglia, se Tommaso Dalceppo, all'udirsi proporre una faccenda che era tanto in armonia con quel suo sentimento, non pensò nè alla fatica, nè all'incomodo, ma gioì nella conformità di quello che sentiva e di quello che doveva fare ... La buona donna (perchè la bontà vera e abituale ispira tutti i pensieri della gentilezza, la quale non è altro che l'espressione o la finzione della bontà) la buona donna pensò che Lucia dopo tante scosse avrebbe gustata volentieri la solitudine e il riposo, e offerse di ritirarsi in un'altra stanza ... Lucia accettò l'invito al riposo con nuove parole di riconoscenza, e rimase soletta ... Ma quantunque per gli orrendi disagj del giorno e della notte antecedente il suo corpo avesse bisogno di quiete, pure Lucia non dormì, nè cercò di dormire, e il riposo non consistette in altro che nella facoltà di trattenersi coi suoi pensieri senza quel battito continuo, senza sussulti, senza terrore, non però con giocondità ...
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Fermo e Lucia (pagina 89)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Ma v'ha un'altra specie di mali e di pericoli, i quali dopo avere orribilmente tormentato con la presenza, restano nojosi anche nella memoria: quei mali e quei pericoli nei quali vi si è rivelato un grado ignorato di perversità umana, aumento di scienza molto tristo: nei quali si è conosciuta in sè una suscettibilità di profondo ed amaro patire, che diventa esperienza, che porta ad osservare, a distinguere in tutti gli oggetti, in tutti i casi ciò che potrebbero avere di penoso, e si associa così a tutte le idee: quei mali e quei pericoli, nei quali non v'è stato nessuno splendido esercizio di attività morale, che destano una pietà senza maraviglia, che non si possono sentire a rammemorare senza ribrezzo, e senza vergogna, persino da chi vi si è trovato e n'è uscito innocente; e i mali di Lucia erano di questa seconda specie ... Certo nella inaspettata salute di quel giorno v'era per Lucia una gioja, e la riconoscenza all'ajuto del cielo che santificava quella gioja, la rendeva ancora più viva: ma era stata una gioja ben turbolenta e confusa nei primi momenti; ed ora col crescere della calma quella gioja era alterata continuamente dalle rimembranze recenti e dai pensieri dell'avvenire ... Lucia ripensava con amarezza i mezzi che l'infame Rodrigo aveva saputi mettere in opera a perseguitarla, e si angustiava di quello che avrebbe potuto fare nell'avvenire ... Come essere al riparo di un sì scellerato tiranno, vivendo presso a lui? o dove andare? come trovare il sostentamento in quei tempi così scarsi, e quando i risparmj degli anni addietro fossero tutti consumati? Ma l'idea più penosa per Lucia, e quella che rendeva tutte le altre più penose (giacchè abbiamo promesso di non tacer nulla al lettore di quello che è venuto a nostra notizia) il pensiero invano respinto, e che si mesceva a tutti gli altri, era quello del voto fatto nella notte antecedente ... Lucia non confessava a se stessa d'esserne pentita, ma lo era; le sembrava orribile sconoscenza il rammaricarsi dell'offerta posta sull'altare per ottenere un gran dono, rammaricarsene quando il dono era ottenuto, le sembrava che questo sentimento le avrebbe attirate nuove sventure, e queste meritate, e quindi riprovava il sentimento, ma non poteva farlo scomparire ... Lucia aspettava con ansietà amorosa di rivedere la madre, ma tremava di doverla abbracciare con questo segreto nel cuore, ripugnava di rivelarglielo; e sentiva che il silenzio sarebbe stato impossibile ... Era la poveretta in questi pensieri, e sa il cielo fin quando vi avrebbe durato, quando lo scalpito d'un quadrupede che si fermò nel cortiletto, un salire precipitoso per la scaletta di legno, le annunziò Agnese: la porta si aprì impetuosamente; Lucia fu nelle braccia di sua madre, e tutte le altre idee svanirono ... Una sola di queste rivelazioni vuol essere ricordata particolarmente: Lucia non sapeva nulla della fuga di Fermo, e questa notizia che la madre le diede, le cagionò le più varie e opposte commozioni ... Lucia ed Agnese erano in colloquio, quando il buon curato entrò nella casa, cercò di Tommaso (perchè egli non s'intratteneva col bel sesso che in casi di somma necessità), e gli disse che il Cardinale domandava Lucia, e la buona donna che era stata a prenderla ... Questa andò ad avvertire le donne della chiamata: Lucia si alzò per partire, la madre le tenne naturalmente dietro, e le tre donne uscirono dalla casa, e attraversando una folla di curiosi, giunsero alla casa del curato, e furono condotte alla presenza di Federigo ... Il riserbo abituale, e il contegno modesto di Federigo non potè fare che non gli apparisse sul volto un non so che di affetto soave nell'accogliere Lucia e nel farle animo: ringraziò pure cordialmente la buona donna del pio uficio da lei prestato, e chiese chi fosse la terza: quando seppe che era la madre di Lucia, si rallegrò pure con lei, e la salutò cortesemente ... Quindi pregate le due ultime di scostarsi alquanto si trattenne con Lucia sulle sue vicende, interrogandola con quella delicatezza che richiedeva il pudore di Lucia e il suo; poichè in quella canizie egli conservava la purità ombrosa di una fanciulla ... Ma le inchieste ch'egli faceva a Lucia non erano mosse da una vana curiosità, e ne pure dal solo interessamento per quella infelice innocente: erano venute all'orecchio di Federigo voci sorde, confuse sul conto della Signora, che gli davano da pensare: e in questa occasione egli sospettava con angoscia che la condotta della Signora con Lucia potrebbe rivelare qualche cosa di quella donna che era per lui un tristo mistero ... Lucia con tanto più di schiettezza e di libertà, quanto essa non sospettava nemmeno di accusare, credeva anzi di lodare, soddisfece alle domande di Federigo, nel quale il sospetto crebbe ... Le circostanze essenziali della storia stavano senza parlare del matrimonio ricusato, e Lucia ...
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Fermo e Lucia (pagina 90)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Ma il Cardinale che disegnava di riparlare altra volta con Lucia e non voleva in quel giorno così burrascoso per lei tenerla più a lungo, chiamò a sè le due donne presenti e lontane; e disse a ciascuna ciò che era più opportuno: ringraziò di nuovo la buona donna, consolò Agnese, e l'animò ad ammirare la provvidenza che dopo d'averle dato tanti timori per la figlia, l'aveva liberata con modi inaspettati, e l'aveva fatta conoscere ad uno che aveva il dovere, e qualche mezzo per proteggerla ... Si rivolse alla buona donna, e le chiese se fino a tanto ch'egli avesse provveduta Lucia d'un asilo, non le sarebbe stato grave di tenerla presso di sè ... Ma pei parrocchiani di Don Abbondio, l'interesse era ancor più grande che per gli altri; per essi la povera giovane era Lucia, quella Lucia che avevano veduta fra loro modesta, bella, irreprensibile, allegra, che avevano pianta sommessamente smarrita, della quale si sussurravano mille notizie diverse, e tutte lagrimevoli, e della quale ora i suoi vicini potevano dire: «l'abbiamo veduta noi oggi con Agnese andare dal Cardinale che le voleva parlare in persona» ... Quella Lucia ch'egli aspettava da un giorno all'altro d'avere segretamente negli artigli, ora pubblicamente libera; sventate e divolgate ad un punto le sue trame abbominevoli; e quel suo alleato nel quale egli fidava, che con la sua cooperazione doveva dare l'autorità del terrore al fatto, e far morire il biasimo anche nelle bocche dei più arditi, ora disertato, divenuto un oggetto di fiducia per gli avversarj ... La liberazione di Lucia era l'argomento dei discorsi di tutti quelli che s'incontravano; la gente si fermava in crocchj a parlarne; un bravo che passasse in veduta dei crocchj, aveva tutti gli occhj addosso a sè: e la espressione di tutti quegli sguardi era una, quella dell'orrore ...
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Fermo e Lucia (pagina 91)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Frattanto egli e Lucia erano il soggetto di tutti i discorsi: i paesani di quella chiedevano avidamente notizie della ultima storia della poveretta, e raccontavano in cambio le sue prime vicende ... Questi discorsi furono riferiti al Cardinale, che fu lieto assai della partenza di Don Rodrigo; e si fermò sempre più nel disegno di far tornare Lucia alla sua casa per avvisare poi ivi ai mezzi di porla per sempre in sicuro ... Prima di partire da Maggianico pregò egli il curato di portarsi a Chiuso, e di far sapere a Lucia ch'egli pensava a lei, e che stesse di buon animo ... Nelle accoglienze e nelle risposte di Federigo cercò il nostro scaltrito Don Abbondio di scrutinare se Lucia avesse chiaccherato qualche cosa del matrimonio: ma invano: la sincerità ponderata di Federigo rendeva il suo volto impenetrabile come avrebbe potuto fare la più imperturbata dissimulazione ...
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Fermo e Lucia (pagina 92)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Ma se le accoglienze dei paesani di Lucia al Cardinale non poterono essere più clamorose nè più calde che le altre, avevano però una espressione di una riconoscenza speciale, che Federigo potè distinguere: anzi egli intese più d'una volta nelle benedizioni che gli erano date, unito al suo nome suonare quello di Lucia ... Il buon vecchio tripudiò in cuore, e per quella gioja che dà sempre agli onesti il vedere l'espressione pubblica d'un sentimento onesto ed umano, e perchè con un tal favore del popolo gli parve che Lucia potesse con sicurezza tornare almeno per allora a casa sua ... Ritiratosi pertanto come abbiam detto nella casa di Don Abbondio, il Cardinale s'informò da lui e da qualche altro prete su lo stato delle cose per rapporto a Lucia, e potè esser certo che ogni pericolo era cessato per lei, giacchè il suon gran nimico, e gli scherani di questo se n'erano iti con la coda tra le gambe, e quand'anche fossero stati sfrontati a segno di rimanere, i difensori di Lucia sarebbero stati dieci volte in numero più del bisogno ... Quando ebbe questa certezza Federigo ordinò che l'indomani di buon mattino la sua lettiga andasse a prendere Lucia e la madre, e impose all'ajutante di camera che si portassero provvigioni di vitto alla casetta delle donne perchè le poverette e Lucia principalmente non provasse quei mancamenti e quei disagi che le avrebbero renduti increscevoli i primi momenti del ritorno, e prolungato in certo modo il sentimento amaro dell'assenza ... Le funzioni non erano ancora terminate che Lucia giunse con Agnese alla soglia della casetta paterna ... Ma i sentimenti di Lucia erano misti, intralciati, ripugnanti: erano di quelli sui quali la mente s'appoggia con una insistenza dolorosa, per distinguerli e per dominarli: di quei sentimenti che non cercano di esser comunicati, nè trovano ancora la parola che li rappresenti ... E quand'anche Fermo fosse tornato tranquillamente, le ansietà di Lucia si sarebbero cangiate, ma non avrebbero cessato, perchè ella non poteva più esser sua ... Avrebbe voluto che Fermo fosse informato del voto ch'ella aveva fatto senza ch'ella glielo dicesse, che egli l'approvasse con dolore, che non pensasse mai ad altra, nè più a lei, o per meglio dire (giacchè questa non era l'idea precisa di Lucia) avrebbe voluto che Fermo facesse tutti i giorni una risoluzione di non più pensare a lei ... Quanto a Don Rodrigo, egli era messo almeno per qualche tempo fuori del caso di far paura; e la rimembranza di quest'uomo, trista certo e schifosa per Lucia, non accresceva però le sue inquetudini ... Così dopo d'avere abbracciata la Zia che l'accolse piangendo, Lucia la lasciò con Agnese che se ne impadronì per raccontarle tante tante cose, e si ritirò nella sua stanza ...
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Fermo e Lucia (pagina 93)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Lucia prese come macchinalmente il suo arcolajo, e sedette a dipanare la matassa di seta che aveva lasciata a mezzo quando Fermo venne a pigliarla per la spedizione del matrimonio clandestino ... Dopo pochi momenti, ecco giungere Perpetua affannata a dire che Monsignore tornato di Chiesa aveva chiesto se Lucia era arrivata, e che udendo di sì aveva ordinato che fosse tosto chiamata ... «Il signor Curato poi,» aggiunse Perpetua sottovoce, «mi ha imposto di dirvi o Lucia che vi ricordiate del parere che vi ha dato a Chiuso: ehn? sapete? di non dir nulla di quel tale affare; Agnese m'intendete? del matrimonio? guardatevi dal parlarne, perchè, perchè, i Cardinali passano, e i curati restano ... Ma Agnese fatta una faccia tosta disse a Lucia: «certo non bisogna dir nulla»; e mettendo la bocca all'orecchio di Lucia, continuò: «del matrimonio clandestino ... Lucia con queste due ingiunzioni l'una delle quali era ineseguibile, e l'altra poteva dipendere dalle domande che il Cardinale le avrebbe fatte, s'incamminò, tutta pensierosa e agitata, con le due donne alla casa del curato ... Per la via incontrarono la folla che uscita, dalla Chiesa si diffondeva nel contorno; e Lucia fu accolta con acclamazioni, e fermata ad ogni passo con saluti, fra quali vergognosa con gli occhi bassi e gonfj, entrò nella casa parrocchiale, e fu tosto condotta nella stanza dov'era Federigo, il quale la ricevè con le solite precauzioni ... Dopo alcune inchieste cortesi sul suo viaggio, sul piacere ch'ella aveva provato nel rivedere la sua casa, Federigo la interrogò di nuovo sull'affare del matrimonio: Lucia dovette rispondere, e raccontò tutta la faccenda fino al clandestino, dove si fermò come un cavallo che ha veduto un'ombra, e ristà con una sosta improvvisa e singolare che non è quella solita d'allora che è giunto al termine del suo viaggio ... Federigo, che s'avvide di qualche cosa, domandò a Lucia che risoluzione avesse presa ella, sua madre, lo sposo quando si videro chiusa la via a quella unione che desideravano e che chiedevano legittimamente ... Agnese, udendo questo cominciò a far certi visacci a Lucia cercando di non lasciarli scorgere al Cardinale (cosa non molto facile), e questi visacci volevano dire: – rispondi: «niente, abbiamo aspettato con pazienza» ... – Lucia stava interdetta: Federigo che vedeva tutto (l'avrebbe veduto un cieco nato), disse ad Agnese con un contegno tranquillo e serio: «Perchè non lasciate essere sincera la vostra figlia?» e volto a Lucia: «parlate liberamente», continuò: «Dio vi ha assistita: dategli gloria col dire la verità ... » Lucia allora spiattellò tutta la storia del clandestino; e la narrazione divenne allora liscia, verisimile, e ben congegnata ... » Quindi passò a chiedere a Lucia dove fosse Fermo; che ora il matrimonio poteva e doveva esser tosto conchiuso ... » cominciava Agnese, ma il Cardinale le diede un'occhiata la quale significava ch'egli sperava la verità più da Lucia che da lei, onde Agnese ammutì; e Lucia singhiozzando rispose: «Fermo, povero giovane non è qui: s'è trovato in quei garbugli di Milano, e ha dovuto fuggire; ma son certa ch'egli non ha fatto male, perchè era un giovane di timor di Dio ... » «Ma che ha fatto in quel giorno?» chiese ancora il Cardinale: «quale è la sua colpa?» «Non ne sappiamo di più,» rispose Lucia ... Ma voi,» disse a Lucia, «che pensate adunque di fare intanto?» «Io,» rispose Lucia, «io vedo che il Signore ha deciso altrimenti di me, che non mi vuole in quello stato; e ho messo il mio cuore in pace ... «Voi vi siete promessa, buona giovane,» disse Federigo: «vi siete allora risoluta a promettere senza riflessione, leggiermente?» «Questo no,» disse Lucia arrossando ... » Lucia fu tentata più d'una volta di rivelare il voto, ma una vergogna insuperabile la ritenne ... La sua incertezza però fu breve, giacchè le prime parole di Federigo furono queste: «Signor curato, perchè non avete voi unita in matrimonio quella giovane Lucia col suo promesso sposo?» – Donne ciarlone! – voleva sclamare Don Abbondio, ma s'avvide tosto che questa non era una risposta che stesse bene, nè una risposta; e disse titubando: «Monsignore illustrissimo, mi scusi ...
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Fermo e Lucia (pagina 97)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Federigo intese con gioja questa proposizione; e pel Conte a cui questo passo sarebbe un progresso nel bene e una consolazione nello stesso tempo; per Lucia, alla quale lo spettacolo della forza umiliata volontariamente sarebbe un conforto, un rincoramento dopo tanti terrori, e pel trionfo della pietà, e per l'edificazione dei buoni; e finalmente perchè una riparazione pubblica e clamorosa attirerebbe ancor più gli sguardi sopra Lucia, e sul suo pericolo, sarebbe una più aperta manifestazione del soccorso che Dio le aveva dato, la renderebbe come sacra, e così più sicura da ogni nuovo attentato dello sciarrato suo persecutore ... » Detto questo il Cardinale, chiamò il curato, e gl'impose che facesse avvisare Lucia del disegno del Conte, e le dicesse ch'egli stesso la pregava di accoglierlo ... Partito il curato, Federigo richiese il Conte che aspettasse tanto che Lucia potesse essere avvertita ... Dopo qualche momento il Conte uscì dalla casa di Don Abbondio e s'avviò a quella di Lucia tra una folla di spettatori, fra i quali era già corsa la notizia di ciò che si preparava ... Giunti alla casetta di Lucia, il curato fece entrare il Conte, e con ambe le mani ritenne la folla, o almeno le comandò che si rattenesse, tanto che potè chiuder l'uscio, e lasciarla al di fuori ... Lucia, tutta vergognosa condotta dalla madre si fece incontro al Conte, il quale, trattenendosi vicino alla porta nell'atteggiamento di un colpevole, le disse con voce sommessa: «Perdono: io son quello che v'ha offesa, tormentata: ho messe le mani sopra di voi, vilmente, a tradimento, senza pietà, senza un pretesto, perchè era un iniquo: ho sentite le vostre preghiere, e le ho rifiutate; ho vedute le vostre lagrime, e son partito da voi senza esaudirvi, vi ho fatta tremare senza che voi m'aveste offeso, perchè era più forte di voi, e scellerato ... » «S'io le perdono!» rispose Lucia ... » Indi soggiunse titubando: «Come sarei contento se potessi far qualche cosa per voi!» «Preghi per me,» disse Lucia, «ora ch'è divenuto santo ... » «No no,» disse Lucia: «Dio mi ha provveduta abbastanza: v'ha tanti poverelli che patiscono la fame: io non ho bisogno ... Non mi farete questa grazia, per mostrarmi che m'avete perdonato?» e vedendo che il volto d'Agnese esprimeva il consenso che il volto e le parole di Lucia negavano, presentò alla madre il rotolo, implorando pur con lo sguardo il consenso di Lucia ... «Grazie,» disse Agnese al Conte; «e tu», continuò rivolta a Lucia, «ora non parli bene ...
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Fermo e Lucia (pagina 98)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... «Vi ringrazio della vostra degnazione,» disse il Conte a Lucia, «e del vostro perdono ... » Lucia ringraziò pure il Conte, il quale dopo d'aver ripetute parole di scusa e di umiliazione e di tenerezza, si congedò, uscì con Don Abbondio, e sulla porta si divisero ... » «Mamma,» disse Lucia, «poichè quel signore ci ha costrette ad accettare questo dono, e ha preteso che fosse una restituzione ... «Non parliamo di queste cose, mamma,» disse Lucia sospirando; «non ne parliamo ... » «Penso a toglierlo d'angustia, e di bisogno,» rispose in fretta Lucia ... Consentì ella dunque a destinarne la metà a Fermo, e promise a Lucia che avrebbe cercato tosto il mezzo di farglieli tenere sicuramente ... Ma Agnese era rimasta colpita di quella nuova rassegnazione di Lucia all'assenza del suo promesso sposo, e non lasciò di tentarla con interrogazioni, dirette, tortuose, calzanti, subdole, per venirne all'acqua chiara ... Lucia però seppe per allora e per qualche tempo schermirsi dal soddisfare alla curiosità materna, allegando sempre che era inutile il pensare a cose che le circostanze rendevano impossibili ... Il Cardinale aveva risoluto di partire quella sera di là, per portarsi ad una parrocchia vicina; ma partiva col dispiacere di non avere ancora potuto provvedere Lucia d'un asilo; e quantunque tutto paresse ivi sicuro per essa, pure il cuore del buon vecchio non era abbastanza tranquillo ... Per avere la certezza che desiderava, egli non si rivolse a Don Abbondio; perchè teneva per fermo (e nessuno dirà ch'egli giudicasse temerariamente) che Don Abbondio per rispondere «Monsignor sì» o «Monsignor no», avrebbe consultato piuttosto l'interesse e la sicurezza sua propria che quella di Lucia ... Commise egli adunque al suo Cappellano crocifero di aggirarsi fra il popolo, e di osservare lo stato delle cose, la disposizione degli animi, di vedere se v'era rimasta in paese gente di mala intenzione, se insomma si poteva partire col cuore quieto, lasciando Lucia nel luogo, dove alcuni giorni prima non era stata sicura ... Anzi appena si ebbe sentore di questa inquietudine del Cardinale, in un momento giovani e vecchi s'offersero di guardare la casa di Lucia; con quella risoluzione, con quell'ardore con cui si veggono offrire le alleanze ad un principe vittorioso ... Non si sarebbe potuto credere che Lucia pochi giorni prima avesse dovuto fuggire segretamente da quello stesso paese ... Avuta questa sicurezza, il Cardinale partì, facendo ancora ripetere a Lucia, ch'egli non si sarebbe scostato da quei contorni prima d'aver provveduto alla sua sorte ... Quando adunque questa visita gli fu annunziata, propose egli di trovare il modo che Lucia andasse in quella casa; ma non dovette studiar molto a condurre il discorso dov'egli desiderava; perchè l'affare di Lucia era stato tanto clamoroso che Don Valeriano non mancò di parlarne per fare un complimento al suo liberatore ... Don Valeriano offerse al Cardinale di prendere Lucia al servizio della casa, o come il Cardinale avrebbe ...
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Fermo e Lucia (pagina 99)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il Cardinale accettò lietamente: fece avvertire Lucia ed Agnese, le quali vennero all'obbedienza: Lucia fu consegnata a Donna Margherita, e posta ai servigj di Ersilia ... Lucia pure fu contenta di avere una destinazione che la toglieva da quel contrasto doloroso tra il voto e il cuore; Agnese di vedere la sua figlia in salvo, e in casa di signori, e finalmente il Cardinale di aver messa quella pecorella al sicuro dalle zanne del lupo ... Noi profittiamo di questa contentezza dei nostri personaggi d'antica e di nuova conoscenza, e prendiamo questo momento, in cui anche la buona ed infelice Lucia trova un po' di riposo in una qualunque conformità tra la sua situazione e lo stato dell'animo suo, per lasciarla con la sua nuova compagnia, e parlare d'altri fatti indispensabili alla integrità della storia ...
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Fermo e Lucia (pagina 123)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Lucia si trovava esclusivamente sotto l'autorità di Donna Prassede, la quale certamente non intendeva di lasciare questa autorità in ozio ... Si proponeva ella a dir vero di farsi ben servire da Lucia nella parte che le aveva assegnata; ma oltre questo fine, che era semplicemente di giustizia, Donna Prassede ne aveva un altro di carità disinteressata a suo modo, che le stava a cuore ancor più del primo, ed era di far del bene a Lucia, o di Lucia, la quale le pareva averne gran bisogno ... Perchè tutto ciò che Donna Prassede nella sua villeggiatura aveva udito, per la voce pubblica, della innocenza di quella giovane, le affermazioni magnifiche ed energiche di Agnese quando era venuta a proporle la figlia, il volto, il contegno modesto, la condotta stessa così irreprensibile di Lucia non bastavano a produrre un pieno convincimento nella mente di Donna Prassede; e non poteva essa persuadersi che una giovane contadina avesse levato tanto romore di sè, fosse passata per tanti accidenti, senza averne cercato nessuno, senza essersi gittata un po' all'acqua, come si dice, senza essere almeno una testa leggiera ... Ma dopo aver ricoverata la povera giovane, emendare anche il suo cervello un po' balzano, rimetterla sulla buona strada, questo sarebbe stato non solo compire, ma rassettare l'opera del Cardinale Federigo; il quale era a dir vero un degno prelato, un uomo del Signore, dotto anche sui libri, ma quanto ad esperienza di mondo, a discernimento di persone, non ne aveva molto: questa insomma sarebbe stata gloria; e perchè Donna Prassede potesse ottenerla, era necessario che Lucia avesse il cervello un po' balzano, e avesse fatto almeno qualche passo su una cattiva strada ... Per averne qualche prova positiva, Donna Prassede richiese qua e là informazioni intorno a quel Fermo a cui Lucia era stata promessa, e sulle avventure, sulla fuga del quale Donna Prassede aveva intese in villa voci confuse, discordi, ma tutte poco buone ... Lucia aveva dunque infallibilmente, non già tutti i vizj, che sarebbe stato dir troppo, ma una inclinazione ai vizj di Fermo: questo fu il giudizio di Donna Prassede ... E il bene da farsi era non solo d'impedire che Lucia ricadesse mai nelle mani di Fermo, ch'ella avesse con lui la menoma corrispondenza; bisognava andare alla radice, al più difficile, guarire Lucia, farle far giudizio, togliere da quel cervellino l'attacco per colui; attacco che a dir vero era il solo vizio essenziale di Lucia ... La prima parte di questo disegno, la parte materiale, la vigilanza esteriore sopra Lucia era particolarmente affidata alle cure di Ghita ... Compresa e piena dell'uficio che le era imposto, Ghita nella via andava sempre con gli occhi sbarrati, e sospettosi; e siccome il volto di Lucia attraeva spesso e fermava gli sguardi, così la guardiana si trovava spesso nel caso di fare il viso dell'arme ai guardatori, o almeno di far loro intendere ch'ella vegliava, e che la loro mina era sventata: e quando s'avvedeva che la sua aria di sospetto e di minaccia femminile, invece di stornare i ...
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Fermo e Lucia (pagina 124)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... tentativi, avrebbe provocata l'insolenza, pericolo comunissimo a quei tempi, allora accelerava il passo, e lo faceva accelerare a Lucia ... In Chiesa poi, se uno di quegli che si trovavano sui banchi vicini aveva guardato attentamente a Lucia, o aveva tossito, Ghita, continuando a mormorare le sue orazioni, non pensava più che a guardare il suo deposito ... Aveva inoltre l'incarico di frugare, quando lo poteva senza essere scoperta, nelle tasche di Lucia, per vedere se mai ella ricevesse qualche lettera ... Finalmente, doveva Ghita cercare di scovare nei discorsi di Lucia se mai ella avesse qualche speranza, se qualche pratica fosse ordita, farla ciarlare artificiosamente su tutti quegli incidenti che avevano dato a Ghita qualche sospetto ... Ebbene, signori miei, tutta questa gran macchina di cure e di operazioni, tutto questo lavorare sott'acqua non dava quasi nessun incomodo a Lucia; o per dir meglio ella non se ne avvedeva; e benchè non potesse a meno di non sentire qualche cosa di minuto e di pettegolo nella sollecitudine continua di Ghita, pure lo attribuiva alla indole di lei, e non mai a un disegno profondo, e comandato ... I pensieri di Lucia, quel pensiero ch'era divenuto lo scopo principale della sua vita, la portavano alla ritiratezza, ad astenersi da ogni comunicazione; e quindi ella non era avvertita dolorosamente di ciò che altri facesse per rivolgerla ad un punto al quale ella tendeva naturalmente ... Le memorie tornavano però sovente a tormentarla; l'immagine della madre era, sempre la prima a presentarsi; e mentre Lucia si fermava a contemplarla con sicurezza, con una mesta affezione, l'immagine di Fermo che le stava dietro nascosta, si mostrava ... Lucia voleva rispingerla tosto; ma l'immagine che non voleva andarsene aveva un buon pretesto, ed era sempre lo stesso, per obbligare Lucia a trattenerla almeno un momento: le ricordava in aria trista e non senza rimprovero i pericoli che Fermo aveva corsi, e quelli che forse gli soprastavano ancora, le rimostrava che quando anche un nuovo dovere può far rinunziare ad un affetto, già così lecito, già così caro, non deve, non vuol però togliere la pietà, la sollecitudine, la carità del prossimo ... Lucia combatteva, rivolgeva la mente ad altre immagini, ma tutte erano tinte di quella prima, tutte la richiamavano ... I luoghi, le persone: Don Abbondio avrebbe dovuto pronunziare quelle parole, per cui ella sarebbe stata di Fermo: i consigli, le cure, del Padre Cristoforo per chi erano? per Lucia e per Fermo: fino il monastero di Monza, fino il Castello del Conte, fino il cardinale Federigo, tutto si legava a Fermo, e molte volte Lucia ripensando a tutto questo, si accorgeva ch'ella si era immaginata di raccontar tutto a Fermo ... Con tutto ciò, ella combatteva, e la guerra sarebbe stata, se non sempre vinta, pure meno aspra e meno dolorosa; Lucia avrebbe potuto, se non ottenere lo scopo almeno andargli sempre da presso, se questo scopo non fosse stato anche quello di Donna Prassede ... La brava signora, per toglier Fermo dall'animo di Lucia, non aveva trovato mezzo migliore che di parlargliene spesso ... La faceva chiamare a sè, e seduta sur una gran seggiola con le mani posate e distese sui bracciuoli di qua e di là dei quali pendevano le maniche della zimarra di dammasco rabescato a fiori, che era stato l'abito di moda nei bei giorni di Donna Prassede, nel tempo in cui v'era buona fede e semplicità, in cui tutti, fino i giovani, erano savj ed onesti, col volto imprigionato tra un cappuccio di taffetà nero che copriva la fronte, e una enorme lattuga che girava intorno alla gola e sul mento, Donna Prassede ricominciava la sua predica per provare a Lucia ch'ella non doveva più pensare a colui ... La povera Lucia protestava da principio con voce angosciosa, e timida, ch'ella non pensava a nessuno ... Lucia cercava di dimenticar Fermo; ma quando una parola sgraziata, e nemica glielo voleva a forza rimettere nella mente in un aspetto odioso e spregevole, allora tutte le antiche memorie si risvegliavano ed accorrevano per rispingere una immagine tanto diversa dalla immagine in cui quella mente era stata avvezza a compiacersi ... Il disprezzo con che il nome di Fermo era proferito faceva ricordare a Lucia la condotta, il contegno, il buon nome di Fermo, tutte le ragioni per cui ella lo aveva stimato; l'odio faceva risorgere più risoluto l'interesse; l'idea confusa dei pericoli ch'egli aveva corsi, anche dei falli ch'egli poteva aver forse commessi, pericoli e falli che Donna Prassede rinfacciava a Lucia con eguale amarezza come un egual motivo di avversione, suscitavano più viva e più profonda la pietà, e da tutti questi sentimenti rinasceva quell'amore, che Lucia si studiava tanto di estinguere ... Lucia diventava coraggiosa, e giustificava Fermo: e Donna Prassede approfittava di quelle parole come d'una confessione per provare a Lucia che non era vero ch'ella non pensasse più a lui ... E con questa prova in mano lavorava sempre più animosamente sull'animo di Lucia, facendole vedere chi era colui ch'ella ardiva pure di difendere ...
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Fermo e Lucia (pagina 125)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... orribile, la povera Lucia non poteva più fare altro che prendere con la sinistra il grembiale, portarlo al volto per nasconderlo, e per ricevere le lagrime che le sgorgavano dirottamente ... Fatte ingojare a Lucia tutte le amare parole ch'ella credeva necessarie pel bene di lei, Donna Prassede, che non era trista in fondo, la rimandava con qualche parola di conforto e di lode, e rimaneva sempre soddisfatta di avere acconciato un po' il cuore di quella giovane ... La povera Lucia riconoscendo la buona intenzione pregava però caldamente che queste prove d'interessamento le fossero risparmiate ... Donna Prassede aveva nel fondo del suo cuore un altro disegno sopra Lucia, che sarebbe stato il compimento dell'opera ... Silietta si compiaceva molto nella compagnia di quella giovane che era la sola in casa che le desse retta, e la lasciasse parlare; e Donna Prassede pensava che si sarebbe fatto un gran benefizio a Silietta e a Lucia stessa, se si fosse potuto farle nascere la vocazione di andar conversa nel monastero dove Silietta doveva esser monaca ... Quivi Lucia sarebbe stata fuori d'ogni pericolo per sempre, e la buona opera di Donna Prassede sarebbe stata più evidente, più conosciuta; Lucia sarebbe divenuta un monumento parlante della sapiente benevolenza della sua padrona ... Non ne aveva però fatta la proposizione a Lucia, ma con quell'arte sopraffina che possedeva, cercava tutte le occasioni per far nascere spontaneamente nel cuore di Lucia questo desiderio ... A poco a poco queste insinuazioni divenivano più frequenti e più chiare; e Lucia, cominciava a comprenderle, ma però senza che le cominciasse la voglia di acconsentirvi ... V'era nulladimeno per essa un gran vantaggio, che Donna Prassede cadeva meno spesso, e con meno impeto su quel primo, più doloroso argomento, tanto più doloroso, perchè Lucia non aveva con chi esilararsi della tristezza angosciosa che quei discorsacci le cagionavano ... La nostra Agnese era lontana, a casa sua, dove pensava sempre a Lucia; e andava spesso alla villa di Donna Prassede per saper le nuove di Lucia; e le nuove le erano sempre date ottime, coi saluti della figlia ... Quantunque egli non trovasse bel paese quello dove non era Lucia, pure, sapendo com'egli stava sui registri di Milano, non ardiva scostarsi dall'asilo ... Il suo disegno era di stabilirsi a Bergamo, di viver quivi della sua professione, e di farsi con quella anche un po' di scorta, di preparare un buon letto a Lucia, e che allora essa venisse a Bergamo con la madre ed ivi si concludessero le nozze ... Il ratto di Lucia fece tanto strepito, che la voce ne giunse a Fermo, ma per buona ventura insieme con quella della liberazione ... Se Lucia fosse rimasta nel suo paese, Fermo certamente non si sarebbe tenuto dall'andarvi: di nascosto, di notte, travestito, per balze, per greppi, come che fosse, vi sarebbe andato ... Ma egli seppe anche che Lucia era partita per Milano; e in tale circostanza non solo il pericolo diventava per Fermo incomparabilmente maggiore, ma il tentativo incomparabilmente più difficile, e l'evento quasi disperato ... La buona donna trovò il mezzo di fargli avere per mezzo d'un mercante quei cento scudi che Lucia aveva destinati a lui, ed una lettera, nella quale v'era l'intenzione di metterlo al fatto di tutto l'accaduto ... Ma questa lettera non isgombrò le inquietudini, e le ansietà di Fermo; anzi i cento scudi le accrebbero: – giacchè – , pensava egli, – ora che Lucia per una ventura inaspettata possiede tanto che basta perchè noi possiamo viver qui marito e moglie, perchè non viene ella, e mi manda invece questi denari, come un dono, come una elemosina, come ... come un congedo? Voglio io denari da lei? E se ella non è mia, pensa ch'io possa da lei ricevere qualche cosa? – Per quanto Agnese avesse cercato di fargli scriver chiaro che Lucia dallo spavento in poi si trovava quale egli l'aveva lasciata, Fermo alla vista di quei denari, e dati a quel modo, era assalito da mille dubbi torbidi e strani ... Le lettere che egli faceva scrivere a Lucia, cadevano tutte in mano di Donna Prassede, la quale certo non le consegnava a cui erano indiritte, ma pel meglio, le leggeva, e si regolava su le notizie che ne ricavava ... Fermo sempre più inquieto chiedeva ad Agnese la spiegazione di quei dubbii e del silenzio di Lucia ... Quand'anche Agnese avesse saputo scrivere non avrebbe potuto soddisfare il poveretto, perchè la cagione del silenzio le era ignota, ed essa pure non capiva bene il contegno di Lucia con Fermo ... La spiegazione di tutto era nel voto fatto da Lucia, e che essa non aveva confidato nè meno alla madre ...
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Fermo e Lucia (pagina 148)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » «Sentite, sentite,» continuava Don Abbondio, ma Fermo aveva già fatta una riverenza di risoluto congedo, e camminava verso la casetta di Lucia ... – Povero me! Se costui va a Milano, se trova Lucia, se tornano alle loro antiche pretese, ecco rinnovato l'imbroglio ... «Oh Madonna santissima!» sclamò Agnese: «voi!» «Io,» rispose Fermo; «sono il benvenuto?» «Oh figliuolo!» sclamò di nuovo Agnese, «quanto vi avrei desiderato se non avessi avuto paura per voi! Ma ora che venite voi a fare?» «A saper nuove di Lucia, e di voi,» rispose Fermo ... Che n'è di Lucia?» «Figliuolo, sono mesi che non ne ho notizia: prima di quel tempo ella stava bene di salute; ma ora chi può sapere ... «Come vi siete fidato di venir da queste parti?» «Perchè Lucia non mi ha mai risposto?» «Come avete potuto fuggire?» «E perchè non venire dove io era in sicuro, piuttosto che mandarmi denari?» «Chi v'ha strascinato in quei garbugli?» «Quanto tempo Lucia è stata in quello spavento? e come è andata propriamente la cosa?» Fatte le prime interrogazioni più pressanti ognuno cominciò a rispondere brevemente a quelle del compagno ... Così Fermo conobbe per la prima volta daddovero le triste vicende di Lucia, e l'esito inaspettato ... Agnese non seppe dire, se non ciò ch'ella aveva pur pensato: che Lucia fosse rimasta tanto stordita e sgomentata da quegli orribili accidenti, che non le rimanesse più forza da voler nulla, e fosse disgustata d'ogni cosa ... Ah! pur che viva Lucia!» «Dio lo voglia!» sclamò Agnese; «e lo vorrà, io spero ...
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Fermo e Lucia (pagina 152)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Una ventura! E Lucia!» Con questa parola in sul cuore egli s'affrettò su quella via, alla quale, se il cittadino lo aveva bene indirizzato, metteva capo quell'altra a cui egli agognava e tremava di arrivare ... Lucia non v'era ... » «Signora,» disse Fermo con voce tremante, «sta qui una forese, che si chiama Lucia Mondella?» «Non c'è più; andate,» rispose la Signora Ghita ... Costernato da un tale annunzio di sventura, smanioso del non aver potuto nè pur conoscere quanta ella fosse, incerto qual fosse il più pronto mezzo per trovar conto di Lucia, se insister quivi con preghiere o con minacce, o andare a dirittura al lazzeretto, Fermo stava appoggiato alla porta, tenendo la mano sul martello, talvolta lo alzava, per picchiare alla disperata, poi pentito, lo riteneva, lo stringeva nella mano come se volesse storcerlo, come per isfogare la sua passione ...
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Fermo e Lucia (pagina 156)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Fermo, tra un cucchiajo e l'altro raccontò succintamente la storia di Lucia, o la parte che gli era nota; come il frate di Monza l'aveva posta in guardia della Signora, come ella era stata rapita ... » Fermo, in poco più parole che noi non ve ne impieghiamo, proseguì a narrare come Lucia fu condotta al castello del Conte del Sagrato, come mirabilmente da questo renduta alla madre, come collocata poi in casa di Don Ferrante ... Fermo narrò pure le sue imprese, non senza vergogna; la sua fuga, e la sua dimora in Bergamo, la sua risoluzione di venire a sapere che accadesse di Lucia, il suo viaggio a Lecco, le sue ricerche di quella mattina, e la notizia ch'egli aveva ricevuta da quella signora alla finestra, che Lucia era al lazzeretto ... Ma come sei tu indirizzato a trovar qui Lucia? hai qualche indizio della parte dov'ella fu riposta, del quando venne?» «Nulla, caro padre, nulla, se non che ella è stata condotta al lazzeretto ... O in Milano, o nel suo scellerato palazzo, o in capo del mondo o a casa del diavolo, lo troverò quel furfante, che ci ha separati: quel birbone, che se non fosse stato egli, Lucia sarebbe mia da venti mesi; e se eravamo destinati a morire, almeno saremmo morti insieme, almeno avremmo potuto soccorrerci; essa non sarebbe qui abbandonata, io non sarei qui mezzo disperato ... sì, ho sperato che, prima di morire, Dio m'avrebbe data questa consolazione di sentire che la mia povera Lucia fosse viva, forse di vederla, e di sentirmi promettere ch'ella manderebbe una preghiera là verso quella fossa dov'io sarò ...
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Fermo e Lucia (pagina 158)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Passa, passa; guarda, guarda: qui non v'è, qui nè pure; più che la metà è passata; poche ne rimangono; compajono le ultime della fila femminile; ecco gli uomini: Lucia non v'era ... Passavano lentamente, si arrestavano talvolta come accade nelle processioni e nelle marce d'ogni genere; di modo che Fermo potè aver la trista certezza che nessuna di quelle donne era sfuggita alla sua vista; e che Lucia non v'era ... Anche prima di vedere trascorrere quella per lui sì trista rassegna, egli sentiva pur troppo, quanto era più probabile che Lucia fosse nel numero dei tanti portati fuora dal lazzeretto sui carri, che dei pochi risanati: ma pure, come si suole egli metteva il suo desiderio sul guscio della speranza, e faceva traboccare le bilance da quella parte ... Ma ora, egli credeva di dovere esser certo che Lucia non era tra i guariti, nè tra i convalescenti: la contingenza più lieta per lui, l'unica sua speranza (quale speranza!) era ormai ch'ella fosse ivi languente, ma viva ...
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Fermo e Lucia (pagina 159)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... «Lucia!» chiamò Fermo con gran forza e sottovoce ad un tempo: «Lucia!» Trabalzò ella a quella chiamata, a quella voce, credette di sognare, si volse precipitosamente, vide che non era sogno, e gridò: «Oh Signore benedetto!» Fermo rimase su la porta tacito e ansante, e Lucia pure dopo quel grido stette immota in silenzio più tempo che non bisogni a raccontare in compendio le sue vicende dal punto in cui l'abbiamo lasciata ... Donna Prassede s'era ritirata con la signora Ghita, nella stanza più remota della casa; Prospero che alla morte di Don Ferrante era certo di dovere andare a spasso, pensava a farsi un po' di fardello, il resto della famiglia seguiva il suo esempio; e il povero astrologo sarebbe morto abbandonato, se Lucia non avesse avuta la carità di prestargli qualche servigio ... Il giorno stesso in cui Don Ferrante morì, Lucia fu presa da un gran sopore, rimase come insensata, e cadde senza forze: donna Prassede ordinò tosto che ella fosse portata nella via, ad aspettare un carro o una bussola che la portasse al lazzeretto ... Lucia deposta in quella capannuccia, stette alcuni giorni fuori di sè, senza prender cibo, nè rimedii, lottando il vigore della natura con la violenza del male; e non riprese l'uso delle sue facoltà se non quando il male fu superato ... Ma quale risvegliamento! in quel tumulto di morte, in quello scompiglio di guai, senza vedere un volto conosciuto, senza udire una voce famigliare! Pure, in quel tempo, come in tutte le grandi calamità la vista o il racconto, e l'aspettazione continua dei mali rendeva preparati a tutto anche gli animi i meno agguerriti; questa preparazione, la gran ragione della necessità, la cascaggine stessa che il male aveva lasciata addosso a Lucia, la fecero avvezzare ben tosto alla sua situazione; la fiducia in Dio gliela raddolcì ... La capannuccia non capiva che due letti, o covili che fossero: in pochi giorni Lucia cangiò più volte di compagnia ... Lucia assistette la sua compagna, che superò pure la malattia; e come è facile ad intendersi, tra quella che prestava sì pietosi servigj, e quella che gli riceveva, ambedue deserte, buone ambedue, s'era formata una strettissima amicizia ... Trovandosi quindi sola e doviziosa, ella aveva proposto a Lucia di tenerla con sè, come una sua figlia, e Lucia ringraziando Dio che le aveva preparato un asilo, e la buona donna che glielo offeriva, lo aveva accettato, ma solo per qualche tempo, tanto che potesse aver notizie di sua madre, e pensare a prendere una risoluzione stabile ... Ciò ch'ella aveva promesso alla sua compagna era di non abbandonarla finch'ella non potesse uscire dal lazzeretto; e per ciò, Lucia, non s'era unita ai convalescenti che erano partiti quel giorno alla guida del Padre Felice ... Ma la buona vedova avvezza a quella dolce compagnia, e atterrita dal solo pensiero di restarne priva, nella desolazione, esprimeva di tempo in tempo quel suo terrore, e si faceva rinnovare da Lucia la promessa in cui trovava la quiete dell'animo suo ... E per dissipare appunto una di queste dubitanze Lucia aveva dette le soavi parole che colpirono l'orecchio di Fermo, e che abbiamo riferite ... «Voi!» sclamò Lucia ... » «Ah!» fece Lucia con un gran respiro, che significava assai più che un: – me ne rallegro infinitamente – ...
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Fermo e Lucia (pagina 160)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » «Oh Signore!» disse Lucia, stringendo le mani giunte, alzando gli occhi al cielo, e con una voce che i singhiozzi stavano per interrompere ... » Lucia rispose con un altro respiro di consolazione ... ? che è avvenuto, Lucia?» «Tante cose!» rispose ella sospirando ... «Ecco!» disse Fermo: «sa il cielo che cosa v'avranno detto di me!» «Che importa», rispose Lucia, «quel che dica la gente?» «Dunque ... » «L'ho creduto,» disse Lucia troncando in fretta le parole appassionate di Fermo, «l'ho creduto, perchè sarebbe stato meglio ... » Lucia aveva sempre tenuti gli occhi bassi; ma proferendo non senza fatica queste parole, chinò anche la testa, e la tenne appoggiata sul petto, come per riposarsi d'un grande sforzo ... «È meglio!» disse Fermo, stordito e contristato di quel mistero, e guardando fiso nel volto di Lucia per trovarvi la spiegazione di quelle tronche ed oscure parole ... » «Fermo,» disse con voce più riposata e solenne, Lucia che mentre egli parlava, aveva cercato di raccogliere tutte le sue forze ... » «Zitto zitto, non andate avanti, per amor del Cielo,» disse Lucia ... » «Ahi! che avete fatto!» sclamò dolorosamente Fermo: «che avete fatto!» «Ho ottenuto il miracolo,» riprese Lucia: «la Madonna mi ha salvata ... ? dite; sareste la stessa per me?» «Uomo senza cuore!» rispose Lucia, contenendo le lagrime, «quando mi avreste fatte dire delle parole inutili, delle parole che mi farebbero male, delle parole che sarebbe forse peccati, sareste voi contento? Partite, scordatevi di me: non eravamo destinati; ci rivedremo lassù ... » «È qui!» disse Lucia: «ah! non mi fa maraviglia: oh se potessi vederlo, sentir la sua voce! È egli sano?» «È in piedi,» disse Fermo, «ma il suo volto ... Dio voglia che sieno gli anni, e le fatiche!» «Voi l'avete veduto!» disse Lucia ... Dopo fatto quel voto, Lucia aveva sempre creduto di essersi legata irrevocabilmente, e non aveva supposto mai che alcuna autorità potesse annullare un patto col cielo; aveva rispinto come colpevole il pensiero stesso, e non aveva mai confidato a persona il suo doloroso segreto ... Ma quando Fermo parlò d'una speranza nel padre Cristoforo, quella stessa speranza confusa entrò nel cuore di Lucia; le balenò nella mente un: – chi sa? –, intravide come non impossibile che il Padre Cristoforo potrebbe trovar qualche mezzo ... La vedova compagna di Lucia era rimasta con gli occhi sbarrati a guardare quel personaggio sconosciuto e ad udire quel dialogo nuovo per lei; giacchè Lucia, la quale, come si è potuto vedere in altre parti di questa storia, era molto discreta, non le aveva mai parlato nè della sua promessa di matrimonio, nè per conseguenza delle vicende conseguenti ... Ma ora non potè scusarsi di fargliene il racconto; e a dir vero, la disposizione d'animo di Lucia in quel momento s'accordava assai bene con le voglie curiose e benevole ad un tempo della vedova ... Quelle memorie compresse e rispinte per tanto tempo, s'erano ora presentate tutte in tanta folla e con tanto impeto all'animo di Lucia, che il parlarne diveniva per lei quasi uno sfogo necessario ... Quando il poveretto fu spacciato, Fermo si mostrò, e il Padre Cristoforo andò a lui, che tosto gli raccontò la lietissima scoperta ch'egli aveva fatta di Lucia viva e sana, e quell'altra scoperta che era venuta, come a tradimento, a guastargli una tanta consolazione ...
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Fermo e Lucia (pagina 161)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Ma non potendo leggervi nulla, terminò con una aperta domanda: «Che ne dice, padre?» Il Padre stava pensoso: combattuto fra il desiderio di rivedere Lucia, e la speranza di consolarla forse, e il timore di rendersi colpevole, abbandonando per qualche tempo i suoi infermi ... «È qui,» disse Fermo con voce tremante accennando la capanna; e v'entrarono che Lucia col volto lagrimoso stava proseguendo il suo racconto ... » disse Lucia ... » «Oh Padre! quanto tempo! quante cose!» disse Lucia ... » «È vero,» rispose Lucia, arrossando ... «Avete voi pensato allora,» proseguì il vecchio, «che voi avevate un impegno solenne di matrimonio, e che offerivate alla Vergine una libertà della quale avevate già disposto? E che riprendevate una parola già data, senza sapere se quegli che l'aveva ricevuta avrebbe consentito a restituirvela?» «Ho fatto male?» chiese Lucia, con sorpresa, e con un rimorso che non era tutto doloroso ... «Avete voi confidato a nessuno questo vostro nuovo impegno?» interrogò di nuovo il Frate: «avete chiesto consiglio?» «Non ho ardito,» rispose Lucia ... «Ed ora,» proseguì egli, «che vi dice il vostro cuore di quel voto?» «Che vuol ella che me ne dica?» rispose Lucia arrossando più che mai e chiudendo quasi del tutto gli occhi ch'erano già chini a terra ... Il Frate si fece presso a loro, accennando a Lucia, che lo seguì con gli occhi bassi ... Allora egli con voce spiegata le rivolse questa nuova interrogazione: «Credete voi che la santa madre Chiesa ha ricevuta da Dio l'autorità di sciogliere e di legare?» «Lo credo,» rispose Lucia ... «Credete voi dunque che ella possa in suo nome ricevere, confermare, o rimettere i voti che gli son fatti, interpretando la sua volontà in questo come nel perdono dei peccati, e usando una potestà che tiene da Lui?» «Lo credo,» rispose ancora Lucia ... «Domandate voi alla Chiesa di essere sciolta dal voto di verginità che avete fatto, o inteso di fare alla Madre santissima di Dio?» «Lo domando,» rispose Lucia con una prontezza, alla quale Fermo non ebbe nulla a desiderare, e che potrà parere forse troppa a chi non essendo stato presente a quell'atto, non rifletta che la solennità della richiesta, l'aria autorevole di chi l'aveva fatta, non lasciavan luogo a titubamenti leziosi, e che ivi la verecondia doveva essere tutta nella sincerità ... Il Frate continuò rivolto a Lucia: «Siate moglie pudica, moglie affettuosa moglie contenta di quella contentezza che conduce all'eterna ...
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Fermo e Lucia (pagina 162)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Queste parole che rinchiudevano come un presentimento, e un tristo addio, rinnovarono nell'animo di Lucia l'impressione dolorosa che le aveva prodotta l'aspetto di chi le proferiva ... Ma in quello sfiguramento Lucia aveva tosto riconosciuto Don Rodrigo, e tosto lo riconobbero gli altri due ... Quella voce lo teneva immobile a quel modo che altre volte si credeva che le biscie stessero all'incanto; quando Lucia s'accorse di lui ... I due dei quali egli era stato altre volte nemico tornarono tutti compresi alla capanna, dove Lucia stava ancora tutta tremante ... » Dopo un momento di silenzio, il pensiero che venne a tutti fu di concertare insieme quello che era da farsi: e i concerti furon questi: che Fermo partirebbe tosto, giacchè ivi non v'era ospitalità da offerirgli, cercherebbe un ricovero per la notte in qualche albergo, e all'indomani si rimetterebbe in via pel suo paese, porterebbe ad Agnese le nuove della sua Lucia, andrebbe poi a Bergamo a disporre la casa dove intendeva di stabilirsi con la moglie e con la suocera; e tornerebbe poi ad aspettare Lucia nel suo paese, dove dovevano celebrarsi le nozze: ne avvertirebbe intanto Don Abbondio, il quale era da sperarsi che invece di frapporre nuove difficoltà, sarebbe vergognoso di quelle che aveva frapposte altra volta ... Quanto a Lucia, ella protestò prima d'ogni cosa che non si staccherebbe dalla sua buona compagna, finchè questa non fosse affatto guarita, e ristabilita nella sua casa ... Il Padre la lodò, , Fermo non v'ebbe nulla a ridire, e la vedova tutta commossa, promise che accompagnerebbe essa Lucia a casa, e la consegnerebbe a sua madre ... » Convien dire ancora ad onore di Fermo, che in quel momento non gli doleva tanto lo staccarsi da Lucia appena trovata, è vero, ma ch'egli contava di riveder presto, quanto dal Padre Cristoforo, che restava lì a morire ... » Fermo, disse con voce accorata; riverisco, al Padre che lo benedisse, e gli strinse la mano: disse addio a Lucia e alla vedova, sopprimendo un: – a rivederci presto –, che gli veniva su le labbra; poi spiccatosi in fretta, partì ... «Vi raccomando l'una all'altra, buone creature,» disse, il frate; e fece atto pure di andarsene: ma nel dare a Lucia uno sguardo di commiato, vide nell'aspetto di lei mista alla commozione una grande inquetudine; s'avvisò tosto di ciò che poteva esserne la cagione, e disse: «Di che state inquieta?» «Quell'uomo ... !» disse Lucia ... Lucia lagrimando lo seguiva, ed egli le imponeva che tornasse, e così si trovarono entrambi sulla grande strada, dove videro una folla di monatti, che accorreva in tumulto, gridando «aspetta, aspetta», ad altri monatti che guidavano un carro verso la porta ...
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Fermo e Lucia (pagina 163)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Il Padre Cristoforo, rivolto allora a Lucia le disse: «ricordatevi di pregare per questa povera anima voi, e vostro marito, per tutta la vita, e di far pregare i vostri figliuoli, se Dio ve ne concede ... » Dette queste parole, prese in fretta il viale, per andarsene alla sua stazione; Lucia, compunta di quella separazione, e atterrita dallo spettacolo, tornò a capo basso e col petto ansante alla sua capanna; e Don Rodrigo su la cima d'un tristo mucchio, fra lo strepito e le bestemmie, usciva dal lazzeretto per andarsene alla fossa ... «Son qui,» rispose Fermo, «grazie a Dio, e sono ad avvertirla che presto sarà qui anche Lucia Mondella, con la quale ella avrebbe dovuto sposarmi, è un anno e dieci mesi, e con la quale ora ella mi sposerà ... La vedova trovò la sua casa intatta, v'entrò con Lucia: ivi stettero insieme a fare un po' di quarantena; deposero ed arsero i panni della malattia; il fondaco somministrò la materia dei nuovi vestimenti: e la vedova attenendo quello che aveva promesso al padre Cristoforo volle ad ogni costo provvedere Lucia d'un bel fornimento d'abiti, con tutto il lusso contadinesco; e vi lavorarono insieme per tutto quel tempo che stettero rinchiuse ... Lasceremo pure che il lettore s'immagini il dolore di Lucia; e senza più perderci in lungaggini, diremo che un bel giorno ella giunse alla sua casetta, in compagnia della vedova, in una delle più belle carrozze che usassero i mercanti d'allora ... «L'ho veduto io pur troppo,» disse Lucia, raccapricciando ancora al ricordarsene ...
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Fermo e Lucia (pagina 165)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... E quando quel signore lo richiese di Fermo e di Lucia, e gli manifestò le sue intenzioni benevole, Don Abbondio, non solo si prestò volentieri, a secondarle, ma lo fece con una ispirazione molto felice ... «È un onore immortale,» disse Don Abbondio facendo una gran riverenza; e andò in trionfo alla casa di Lucia con quel signore, il quale fece la proposta, che fu molto gradita ... Il terzo giorno, la buona vedova con molte lagrime, e con quelle promesse di rivedersi, che si fanno anche quando s'ignora se e quando si potranno adempire, si staccò dalla sua Lucia, e tornò a Milano: e gli sposi con la buona Agnese che tutti e due ora chiamavano mamma, preso commiato da Don Abbondio, diedero un addio, che non fu senza un po' di crepacuore ai loro monti, e s'avviarono a Bergamo ... Ella visse abbastanza per poter dire che la sua Lucia era stata una bella giovane e per sentir chiamare bella giovane una Agnese che Lucia le diede qualche anno dopo il primo figliuolo ... Lucia però non si trovava appagata di questa morale: le pareva confusamente che qualche cosa le mancasse ... » Fermo quella volta rimase impacciato, e Lucia pensandovi ancor meglio conchiuse che le scappate attirano bensì ordinariamente de' guai: ma che la condotta la più cauta, la più innocente non assicura da quelli; e che quando essi vengono, o per colpa, o senza colpa, la fiducia in Dio gli raddolcisce, e gli rende utili per una vita migliore ...
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Fior di passione (pagina 27)
di Matilde Serao (estratti)
... --Signora Lucia, ecco che avete un'idea--disse lui, con cera spaventata ... --Signora Lucia, le classi dirigenti debbono moralizzare ... --Signora Lucia, qui non si fa colazione ... O Lucia, io vi farò scudo del mio petto, tanto più che non avrei altri scudi ... La signora Lucia si alzò, con un passo affrettato; Federigo la seguì, parlandole sottovoce, dicendole delle scempiaggini che figuravano frasi d'amore--il cameriere si manteneva, come di dovere, a distanza ... Lucia aveva le lagrime agli occhi, Federigo si nascondeva la testa nel tovagliolo ... Poi Lucia venne a un tratto seria ... --Signora Lucia, noi non dovremmo mangiare ... --Quando lui viene, signora Lucia, fingeremo di bere nel medesimo bicchiere ... La signora Lucia agitava il suo ventaglio; aveva bevuto due bicchieri di Chablis e la commedia la esaltava ... Lucia sbucciò una pesca, e staccandone un pezzetto, lo diede a Federigo con un vezzoso gesto d'amore: un'idea venuta lì per lì ... Federigo sapeva, poichè aveva vissuto; Lucia indovinava, perchè era donna ...
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Il benefattore (pagina 16)
di Luigi Capuana (estratti)
... —La signora Lucia sta male? —Lucia sta benissimo ... —A me, credimi, non importa niente di quel che tutti sapete! Tre anni fa, sì, ci fu un momento—sono di carne anch'io!—che avrei fatto strage di lui, di lei, dei loro complici… A che pro? Ci eravamo sposati per amore; amavo Lucia con tenerezza paterna—ho dieci anni più di lei!—E poi!… Aveva confessato; mi s'era buttata ai piedi implorando:—Perdonami!… o ammazzami!—Sembrava una pazza ... Finalmente, Bertagni intravede che le parole da lui pronunciate il giorno della confessione di Lucia, sono già sul punto di avverarsi:—Tutto finisce quaggiù! Finirete di amarvi anche voi!—Non aveva però mai pensato al caso che potesse essere lui il primo a finire! Ed ora intuiva qualche cosa che non avrebbe saputo precisare, una lontana minaccia da quella parte; e ne era profondamente turbato ... L'amante si era stancato? C'era qualcuna che lo contendeva a Lucia?… Questa relazione però non gli costava niente… Egli era covato tra la bambagia… Ma, spesso, l'uomo si stanca della felicità posseduta senza nessuno sforzo e di cui si stima sicuro… Un'altra? Chi?… Più bella, più buona di Lucia? Oh, voleva vederla! E cominciò a osservarlo, a spiarlo, a notare ogni mossa, ogni gesto, ogni parola ...
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Novelle rusticane (pagina 18)
di Giovanni Verga (estratti)
... Ella non era più buona che a sentire tutti quei guai, e a covarseli dentro di sé: le angustie di Santo, i piagnistei di sua moglie, il pensiero dell'altro figlio lontano, che le stava fitto in cuore come un chiodo, il malumore di Lucia, la quale non aveva uno straccio di vestito per la festa, e non vedeva passare un cane sotto la sua finestra ... Nessuno sapeva cosa ci stesse a fare; ma quando s'affacciava all'uscio comare Lucia, Pino la guardava di soppiatto, fingendo di voltarsi per sputacchiare ... Lucia intanto fingeva di darsi da fare per la casa, colla testa bassa e lontana dal lume, onde non la vedessero in faccia ... Lucia fingeva di non saper nulla ... - E' devono essere buoni pei malati! - diceva la Lucia che si struggeva di mettersi a contrattare col Tomo ... Il Tomo, vedendo che Lucia lo guardava di soppiatto, col mento sul seno, rallentava il passo dinanzi all'uscio, e la domenica si faceva animo ad accostarsi un poco più, sino a mettersi a sedere sullo scalino del ballatoio accanto, colle mani penzoloni fra le cosce; e raccontava nel crocchio come si facesse a pescare le rane, che ci voleva una malizia del diavolo ... Egli era malizioso peggio di un asino rosso, Pino il Tomo, e aspettava che le comari se ne andassero per dire alla gnà Lucia: - E' ci vuol la pioggia pei seminati! - oppure: - Le olive saranno scarse quest'anno ... - A voi cosa ve ne importa? che campate sulle rane - gli diceva Lucia ... Ma Pino il Tomo non si faceva più vivo, che se un povero malato aveva bisogno di un po' di brodo di rane, diceva la Lucia, non sapeva come fare ... Lucia stava zitta, a capo basso e colle ciglia aggrottate, e alle volte si mordeva le labbra per non spiattellare: - Dove lo trovo il campagnuolo? - Come se stesse a lei a trovare! Quello solo che aveva trovato, ora non si faceva più vivo, forse perché la Rossa gli aveva fatto qualche partaccia, invidiosa e pettegola com'era ... Perciò ad ogni momento scoppiava la guerra tra le due cognate: - Qui la padrona, non son io! - brontolava Lucia ... Lo vedi che bel guadagno ci abbiamo fatto noi due a maritarci? Lucia si lagnava colla mamma ... Ma pensava agli occhi neri di Lucia, che lo cercavano di sotto all'impannata della finestra, e ai fianchi della sciancata, che si dimenavano come quelli delle rane, mentre andava di qua e di là per la casa, a fargli vedere tutta quella roba ... - È stato per amor del pane, vi giuro! - diceva egli colle mani in croce, quando tornò a cercare comare Lucia dinanzi all'uscio ...
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Novelle rusticane (pagina 20)
di Giovanni Verga (estratti)
... benvolere tutta la famiglia per amor della Lucia, che la vedeva dal terrazzino quando pigliava il fresco al dopopranzo ... Lucia stavolta diceva davvero che voleva andarsene a servire in casa di don Venerando ... Lucia singhiozzava nel grembiale; ed anche la Rossa, poveretta ... Lucia adesso era ben collocata, in casa di don Venerando, e diceva che voleva lasciarla soltanto dopo ch'era morta, come si suole, per dimostrare la gratitudine al padrone ... A Lucia, perché veniva da una famiglia benestante caduta in bassa fortuna, e si sapeva che era onesta, le avevano assegnate le faccende meno dure, lavare i piatti, scendere in cantina, e governare il pollaio; con un sottoscala per dormirvi che pareva uno stanzino, e il letto, il cassettone e ogni cosa; talché Lucia voleva lasciarli soltanto dopo che era morta ... Ma gli piaceva la Lucia, coi suoi occhi di carbone, e la grazia di Dio che ci aveva addosso ... Lucia strillava sottovoce, perché non udissero i padroni; si rincantucciava nell'angolo del forno, rossa in viso al pari della bragia, e gli gettava in faccia gli strofinacci ed i sarmenti, mentre l'acqua gli sgocciolava nella schiena come una delizia ... - Io no! - rispondeva Lucia ... - No! no! - replicava Lucia ... - La dote voglio farmela io colle mie mani - rimbeccava Lucia ... - Vedrai che bella dote! e quanti verranno a cercartela la tua onestà! Se i maccheroni erano troppo cotti, se Lucia portava in tavola due ova al tegame che sentivano l'arsiccio, don Venerando la strapazzava per bene, al cospetto della moglie, tutto un altro uomo, col ventre avanti e la voce alta ... - Che credevano di far l'intruglio pel maiale? Con due persone di servizio che se lo mangiavano vivo! Un'altra volta le buttava la grazia di Dio sulla faccia! - La signora, benedetta, non voleva quegli schiamazzi, per via dei vicini, e rimandava la serva strillando in falsetto: - Vattene in cucina; levati di qua, sciamannona! paneperso! Lucia andava a piangere nel cantuccio del forno, ma Brasi la consolava, con quella sua faccia da mariuolo: - Cosa ve ne importa? Lasciateli cantare! Se si desse retta ai padroni, poveri noi! Le ova sentivano l'arsiccio? Peggio per loro! Non potevo spaccar la legna nel cortile, e rivoltar le ova nel tempo istesso ... Lucia ricominciava la litania dei suoi guai: - il babbo, il bestiame, la Rossa, le malannate: - tutt'e due gli stessi, lei e Brasi, in quella cucina; parevano fatti l'uno per l'altra ... Lucia mandò giù tutto quell'amaro senza dir motto, e se voleva piangere andava a nascondersi nel sotto-scala, o nel cantuccio del forno, quando non c'era Brasi ...
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Novelle rusticane (pagina 21)
di Giovanni Verga (estratti)
... Brasi, come la vedeva fare la croce, colla scodella sulle ginocchia, prima d'accingersi a mangiare, le diceva: - Che non avete visto mai grazia di Dio? Egli si lamentava sempre e di ogni cosa: che era una galera, e che aveva soltanto tre ore alla sera da andare a spasso o all'osteria; e se Lucia qualche volta arrivava a dirgli, col capo basso, e facendosi rossa: - Perché ci andate all'osteria? Lasciatela stare l'osteria, che non fa per voi ... Come la cantina era grande e scura al pari di una chiesa, e non si udiva una mosca in quel sotterraneo, soli tutti e due, Brasi e Lucia, egli le mise un braccio al collo e la baciò su quella bocca rossa al pari del corallo ... Lucia era tutta contenta dopo quel bacio, e le sembrava che Brasi le avesse suggellato sulla bocca la promessa di sposarla ... Don Venerando l'era sempre attorno, ora colle buone, ora colle cattive, per guardarsi i suoi interessi, se mettevano troppa legna al fuoco, quanto olio consumavano per la frittura, mandava via Brasi a comprargli un soldo di tabacco, e cercava di pigliare Lucia pel ganascino, correndole dietro per la cucina, in punta di piedi perché sua moglie non udisse, rimproverando la ragazza che gli mancava di rispetto, col farlo correre a quel modo! - No! no! - ella pareva una gatta inferocita ... Brasi sgranava gli occhi, e le diceva: - Come siete bella così, comare Lucia! - Ah! vi piaccio così? Va bene, va bene! Brasi ora che vedeva gli orecchini e tutto il resto, si sbracciava a mostrarsi servizievole e premuroso quasi ella fosse diventata un'altra padrona ... Ma Lucia si faceva rossa, o pallida, o le si gonfiavano gli occhi di pianto, e si nascondeva il volto nel grembiale ... Uno che è ben vestito e ha denari in tasca non ha motivo di vergognarsi e di tenere gli occhi bassi; massime poi quando gli occhi son belli come quelli di comare Lucia ... E il pancione gli ballava dal tanto ridere, al vedere le smorfie che faceva Brasi, e al sentirlo barbugliare alla Lucia, pallido come un morto: - Il padrone è un galantuomo, comare Lucia! lasciate ciarlare i vicini, tutta gente invidiosa, che muore di fame, e vorrebbero essere al vostro ...
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Romanzo d'una signorina per bene
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... A MIA SORELLA ANTONIETTA VERTUA Seduta a la piccola, elegante scrivania, presso l'ampia finestra aperta, Lucia, con la penna sospesa su 'l foglio, guardava fuori i rami dell'ippocastano, che scossi dall'aria degli ultimi giorni di marzo, ondeggiavano nell'azzurro le grosse umide gemme, scintillanti al sole come bottoni di color roseo dorato ... Invece di continuare la lettera, Lucia, sempre con la penna sospesa, guardava fuori ... Lucia scattò da sedere e si fece a la finestra in tempo, per vedere uno dei giovani ingegneri della fabbrica, passare la mano attraverso le stecche del cancello e posarla su la testa di Wise, che scodinzolava festoso ... Lucia lo stette a vedere mentre egli si allontanava a passo svelto, diritto su l'alta, elegante persona ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 2)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Ciao carissima; ciao egoistona, che per amore del tuo cattivo orgoglio, hai avuto il coraggio di abbandonare la povera LUCIA ... » Finito di scrivere, Lucia, piegò il foglio in due, lo chiuse nella busta e fece l'indirizzo, quando il fischio acuto e prolungato della fabbrica, richiamò gli operai al lavoro ... Lucia, sempre dietro le gelosie socchiuse, voleva persuadersi che fosse interessante lo spettacolo della via polverosa battuta dal sole abbagliante e che i rari passeri che volavano dalle piante del giardino a beccuzzare le briciole sparse su l'acciottolato, fossero meritevoli di particolare attenzione ... Il babbo di Lucia lo stimava assai; gli operai dello stabilimento gli volevano bene e l'obbedivano come altrettanti agnelli ... No; non si potevano dimenticare; di questo Lucia era convinta e persuasa ... —E—continuò la voce—faresti bene a non occuparti di lui, e lasciarlo in pace, poi che egli non si cura di te! Lucia rispose a quella voce con una spallucciata ... «Zia—disse Lucia, dopo aver salutato e mettendosi il cappello in testa davanti a la specchiera: «Esco un momento con Adele per impostare questa lettera! «Con Adele?—fece la zia stringendo le labbra che sparirono nelle crespe sottili, e socchiudendo gli occhi ... Le sorelle Zolli guardarono Lucia in aria scandolezzata ... «È tutto qui?—chiese freddamente Lucia ... Di rossa, Lucia si fece smorta ... Differenze, Lucia non ne vedeva ... Ella stessa, Lucia, avrebbe fatto in maniera che Adele sposasse presto il cocchiere ... Le voleva bene lei, la stimava; nessuno mai le avrebbe fatto del male; se la prendeva sotto la sua protezione, se la prendeva! Qui Lucia, che aveva parlato un po' vibratamente, nauseata da quella ingiustizia, da quei pregiudizi, da quell'egoismo, ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 3)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Dopo un momento, zia Marta e le sue amiche videro al di là del tendone che l'aria sollevava, la signorina Lucia, che trotterellava spedita a la volta del centro della città, insieme con la cameriera ... Lucia gli rispose come di solito, sorridendo e aggiustandogli nell'occhiello del soprabito chiaro, la cardenia profumata ... Lucia amava e stimava il suo papà; l'uomo che aveva voluto ed era riuscito; il povero figliuolo d'un barcaiuolo del lago di Como, che, a forza di stenti, era riuscito a studiare, a metter su fabbrica, a farsi brillante strada nella vita!… Una cosa però la urtava in lui; ed era la smania dello sfoggio, della pompa, che la povera mamma, figlia d'un avvocato con pochi mezzi, gli aveva parecchie volte rimproverato; lei, che amava la vita semplice, intima; che riponeva ogni felicità nell'affetto, nella famiglia ... Oh come Lucia la ricordava la sua povera mamma, che le era morta quando ella non era ancora entrata ne' dieci anni… Una signora piuttosto piccola, bruna, dal soave sorriso; Adele, diceva di lei che era una santa; e Bortolo il vecchio servitore, che l'aveva vista nascere e l'aveva seguita sposa nella nuova casa, non ne poteva parlare senza che le lagrime gli inumidissero gli occhi ... Era morta in piena coscienza di sè, rassegnata, tranquilla, dopo che Lena, la figliuola d'una sua amica d'infanzia, era accorsa al suo appello promettendole che avrebbe fatto da madre a la sua piccola Lucia ... Lucia s'era messa a sedere su lo sporto del muricciuolo e pensava a testa china ... Lucia, insospettita, aguzzò gli occhi, si alzò e vide, fermo davanti al cane, al di là del cancello, l'alta figura dell'ingegnere Del Pozzo ... L'ingegnere si mosse; una voce suonò nell'aria sommessamente: «Buona sera, signorina! «Buona sera!—rispose Lucia, quasi suo malgrado ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 4)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Lucia lasciò il piano, chiuse l'album, ritornò in salotto ... «Papà sapeva?—chiese con ansia Lucia togliendo dall'armadio una bottiglia di cognac e consegnandola a Bortolo, che accennò di sì con il capo ... Lucia si fece innanzi, tutta pallida ma senza tremiti, passò un braccio sotto al guanciale e lo alzò delicatamente; il povero fanciullo gemette più forte ... Lucia riabbassò il guanciale, su cui il malato girò lentamente il capo posandolo su una guancia; cessò il gemito, parve assopito ... Un fremito corse nei sangue di Lucia ... Lucia si sentì vacillare; le girava la testa; nel cervello sentiva un ronzio doloroso; non scerneva più le persone; più non si raccapezzava ... Ai piedi della scalea, che dava su la porta d'entrata del villino, Lucia si arrestò; porse tutte due le mani a l'ingegnere e gli disse in un soffio: «Grazie!» «Coraggio!—le ripetè lui, stringendole le mani ... essi dovevano possedere un fascino; ma era un fascino buono, che comanda carità, che chiede il bene! «Grazie!—tornò a dirgli Lucia mentre egli ritoccava il cappello in segno di saluto ... «È morto!—rispose cupamente Lucia ... «Io vado a letto!—disse Lucia uscendo—Felice notte! «Felice notte!—risposero tutte tre insieme le giuocatrici! «Scopa! La signora Marta era fortunata quella sera ... Lucia l'udì annunciare ancora due volte la vincita, mentre ella saliva lo scalone per ritirarsi in camera con le sue emozioni, i suoi sentimenti ... *
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Alcuni giorni dopo quella triste sera, il babbo tornando a casa per la colazione, consegnò a Lucia una lettera non suggellata ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 5)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... » «Va bene!—disse Lucia piegando la lettera, mentre uno strano senso di incresciosità le sconvolgeva il cuore ... Questo, Lucia lesse negli occhi della zia e fece una impercettibile spallucciata ... Lucia rispose al suo papà buttandogli le braccia al collo ... Lucia ingollò in fretta la colazione, nella impazienza di uscire, di andare dalla povera fanciulla, che aveva così barbaramente perduto l'unico fratello ... Ma Lucia non aveva voluto; la delicatezza che le aveva suggerito di vestire modestamente, la faceva rifuggire da ogni apparenza di lusso ... Lucia e Adele, con l'ombrellino aperto, trotterellavano via svelte e leggiere chiacchierando con la confidenza benevola e rispettosamente affettuosa, che sempre è fra una padroncina buona e giusta, e una domestica riconoscente e affezionata ... O in certi casi, essere poveri o ricchi non è lo stesso?… Lucia dava ragione a Adele senza però dare apertamente torto a la zia ... Al vecchio Tivoli, si imbatterono nell'ingegnere del Pozzo, che vedendo Lucia, fece un leggero atto di sorpresa e salutò cerimoniosamente facendo di cappello ... Lucia si mise per la prima nella scaletta ripida e scura; e su, su, su, seguita da Adele che cominciava a ansimare ... Lucia e Adele si arrestarono un momento su la soglia ... Levò gli occhi cerchiati d'azzurro come Lucia chiese il permesso d'entrare; si alzò premurosamente, stette in attesa di sapere il perchè della visita ... Lucia si spiegò ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 6)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Pallida di sorpresa e di dolore, Lucia si fece presso a la povera giovine, e l'accarezzò mormorandole parole di conforto ... Parlando le si erano essiccate le lagrime; non le restava che un ansimare faticoso e un triste lampo negli occhi, che fisava in volto a Lucia ... Lo sa?… Lo sa? Adele prese per una mano Lucia ... Ma Lucia non aveva nessuna intenzione di prendere l'uscio nè di precipitare giù dalle scale ... «Perchè?… perchè?—disse Lucia con voce un po' tremante—siete in collera con me, che non vi ho fatto nulla di male, che anzi vorrei farvi del bene? No; non era certo la collera che faceva agire così la povera fanciulla ... Lucia lo capì dallo sguardo umido che ella le levò in volto ... Lucia si fece coraggio ... A le parole di Lucia, la giovine aveva sussultato ... Afferrò l'involto; con mano tremante lo aperse; guardò i biglietti, li contò rapidamente; poi, in uno slancio subitaneo, si buttò ai piedi di Lucia esclamando nelle lagrime: «Grazie! grazie!… il povero Cecchino ha pregato per me!… mi ha mandato un angelo del Signore! ... Lucia fece alzare la poverina, e baciandola, la pregò che la tenesse informata di quanto avrebbe fatto ... «Adesso i denari ci sono!… Cecchino ha pregato per me!… Corro oggi stesso al convento!… Grazie! grazie! grazie! Baciò ancora le mani di Lucia, accompagnandola fino in fondo al corridoio, a capo della scala ... «Tenetemi informata e ricorrete a me per qualunque cosa!—le ripetè Lucia, salutandola ... Lucia si inginocchiò in un banco, e invocò il Signore per la sorella del povero Cecchino, per i disgraziati, tutti, spinti dalla povertà, dall'abbandono, a azioni indegne; per i molti fortunati in continua ribellione contro le leggi di natura e il volere di Dio, che impongono interessamento per gli infelici, pietà, generosità ... La vista della sventura, staccava, per così dire, lo spirito di Lucia da sè medesima, per innalzarlo al di sopra delle cose terrene, nobilitato dal dolore! * * * «Cara Lena, Papà può essere contento della festa data in onore delle sue nozze d'argento con la fabbrica ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 7)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... LUCIA ... » * * * Nel salottino d'angolo, con due porte a vetri aperte su 'l giardino, nella penombra dei tendoni abbassati, Lucia leggeva Fogazzaro nel Piccolo Mondo Antico; lo leggeva per la quarta volta e adesso le piaceva ancora più di prima come accade delle cose per davvero belle e care che più si conoscono e più si amano ... E Lucia commossa, si sentiva inumidire gli occhi, quando su l'uscio del salottino comparve Adele ad annunciare una visita ... Lucia scattò dalla poltroncina e strinse le mani a la giovine facendosela sedere presso ... Presa a l'imprevista, Lucia, già un po' eccitata dalla lettura, non potè frenare un singhiozzo ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 8)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Lucia frugò in fretta in un tiretto del tavolino e ne tolse una crocetta d'oro appesa a una minuta catenella pure d'oro ... «È più felice di me!—esclamò Lucia sedendo al piano e suonando la musica aperta su 'l leggio; una marcia funebre di Chopin, che era tutta un singhiozzo ... Che cosa faceva lì rinchiusa per delle ore che ella era costretta a inuggirsi nella solitudine?… Che gusto era il suo di suonare roba da mortorio e di suonare per suo conto, quando nessuno la poteva sentire nè applaudire? Lucia stentò a non rispondere con qualche vivacità ... Lucia si buttò in una poltroncina a sdraio e prese dal tavolino lì presso un libro nuovo, uno degli ultimi usciti e mandato a casa giusto quello stesso giorno dall'editore ... Buono però, che in quel ginepraio di letture svariatissime e non sempre morali, Lucia non smarriva mai il suo retto buon senso ... Lucia chiuse il libro e prese in mano il lavoro, mettendosi di fronte a la zia, che la vedesse, che conversasse a sua voglia ... Era strano, come mai Lucia, con la sua intelligenza, con la sua finezza, non si fosse fino allora accorta di nulla! ... «È andata via che sarà giusto un anno!—rispose Lucia con un sospiro di rincrescimento ... Lucia levò gli occhi dal lavoro e li fisò in volto a la zia con sorpresa e interrogazione ... «Il tuo papà è ancora giovine, lo sai! «Ha cinquant'anni!—rispose Lucia pronunciando quel numero con serietà rispettosa, come se avesse detto ottant'anni ... «Cinquant'anni non sono molti per un uomo; non sono moltissimi nè pure per una donna; e… «E… che cosa? Lucia cominciava a risentire una vaga inquietudine ... La signora Rabbi!—saltò su Lucia, comprendendo lì per lì ... E lei, Lucia, la figliuola fino allora unicamente amata, pensava forse di star lì una volta che suo padre si fosse riammogliato? «Non potrei lasciare la casa di mio padre per la ragione ch'egli facesse ciò che è in suo diritto di fare!—rispose un po' seccamente la fanciulla ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 9)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Lucia si buttò in ginocchio dinanzi al ritratto, e giungendo le mani, promise a la mamma sua, che non si sarebbe smarrita nell'isolamento doloroso in cui tutti la lasciavano, che non avrebbe cercato conforto in cose indegne di lei che era figlia di una santa; che avrebbe innalzati cuore e mente là ove ella era e guardava e benediva a la sua figliuola!… «Te lo prometto, mamma! te lo prometto!—mormorò a mani giunte ... A la vista di Lucia, il giovine si alzò, inchinandosi con atto inappuntabile, da persona che si fa un dovere di seguire l'ultima moda ... Lucia si disse riconoscente a la gentilezza del signor Svarzi ... «Sì, pregate!—gli rispose Lucia salutandolo del capo ... Lucia si rivolse a guardare ... «Wise! qua!—ordinò Lucia rivolgendosi ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 10)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... «Buona sera!—balbettò Lucia ... «Non voglio levar gli occhi per un poco; fin che egli non abbia scantonato—pensava intanto Lucia ... Lucia affrettò il passo verso casa ... Lucia, alla comunicazione fatta con tanta leggerezza, anzi con un piacere esclusivo che non ammetteva manco l'ombra d'un riguardo, manco un piccolo slancio di tenerezza per lei, si sentì a tutta prima, serrare il cuore come in una morsa ... Come le altre sere, Lucia accompagnò il babbo fino su la soglia della portineria e stette a vederlo allontanarsi svelto e ringiovanito dalla felicità ... «Le sorelle Zolli, per certo!—disse fra sè Lucia, con un senso di noia ... «Cosa viene a far qui così spesso da un poco in qua, quel biondone scipito?—si trovò a chiedersi Lucia, con un aggrottamento delle ciglia che traduceva l'apparire d'un dubbio fastidioso, in sè stessa ... Lucia si arrese tosto all'invito ... Fatt'è che Lucia si trovò nel salottino sola con Aldo Svarzi; cosa che la seccò, ma a la quale non avrebbe potuto mettere rimedio senza usare uno sgarbo ... «Questa non piacerà che a me!—pensò Lucia con un senso di piacere per la certezza di non essere capita dagli altri, che la seccavano ... Ma Lucia non gli badava e tirava via a suonare per sé stessa ... Lucia vide i suoi occhi chiari fissarsi su lei con muta sorpresa, quasi con interrogazione; le parve di indovinare un rimprovero in quello sguardo; si sentì offesa, si irrigidì, rispose freddamente, quasi altezzosamente all'ingegnere, e appena lui partito, salutò la compagnia dicendosi stanca e si ritirò ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 12)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... E quella decisione lo sgravava d'un peso, destandogli in petto un sentimento di riconoscenza verso Lucia, che capiva e si ritirava per non essergli d'inciampo, a lui, suo padre! La sera prima del giorno della partenza, Lucia faceva il baule con l'aiuto di Adele ... In quei preparativi, Lucia non poteva difendersi da un senso di tristezza ... Lucia stava per scrivere un biglietto di saluto a la sorella del povero Cecchino, già in convento, quando venne Bortolo a pregarla in nome della zia, che scendesse ... Lucia capì ch'egli voleva impedire agli altri di notare il suo turbamento e lo ringraziò dello sguardo ... Lucia si sforzava di rispondere a tono; di scherzare ... —Vorrei che questa pietà gli restasse in cuore non offuscata dall'idea che io mi possa consolare con i vagheggini insulsi e confortarmi delle loro menzognere espressioni! Ultimo a partire quella sera fu l'ingegnere Del Pozzo, che salutando Lucia, trovò modo di susurrarle: «In qualunque circostanza, si ricordi ch'io sono a' suoi ordini! E la lasciò con un ultimo sguardo de' suoi occhi chiari e parlanti ... Sotto il terrazzo della graziosa casetta, dove l'acqua scorre su la sabbiolina con un fruscio che pare un sommesso riso di gioia, Lucia in costume di bagno, se ne sta sdraiata al sole, con il capo riparato dal cappellone a larghe tese ... Lucia aveva sperato di fare come di solito in quell'angolo delizioso, una vita ritirata e tranquilla ... Queste invasero tosto il nido tranquillo di Lucia e le impedirono di vivere a suo modo ... Lucia stentava a togliersi dalla sua posizione; non si decideva a rinunciare a la sua quiete ... Il bell'ufficiale, era un tenente d'artiglieria, che fin dalla prima s'era messo a fare una corte rispettosa a Lucia ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 13)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... indisposizione improvvisa, un crampo! La signora Marri, che allargava le sue ali materne anche su Lucia, ritta su 'l limite estremo della spiaggia, su la sabbia umida, si smaniava a sventolare il fazzoletto, a chiamare ... Lucia, non appena fuori dell'acqua, si avvolgeva, nell'accappatoio, che Adele, la quale l'accompagnava sempre, le buttava prontamente su le spalle, e entrava subito in cabina a vestirsi ... Poi che veramente, fra tutta la vivace elegante schiera di signore e signorine della spiaggia, Lucia, alta e snella, dal viso fine animato da due magnifici occhioni scuri, era certo quella che maggiormente colpiva e attirava ... Il signor Svarzi strizzava gli occhietti miopi di sotto le lenti, per vedere Lucia, che nuotava tra i flutti gorgoglianti, mentre su 'l capo scoperto, il sole le ingemmava, delle sue iridi variopinte, la chioma bruna sparsa di goccioline, e i cavalloni parevano accarezzarla ... «Signorina Lucia!—gridò il giovine facendo delle mani ale a la bocca ... Lucia, ritta dinanzi al parapetto del terrazzo, rileggeva la lettera ricevuta poco prima da zia Marta ... E tu non ci pensi?… Tu, parte interessata, lascierai correre l'acqua senza frapporre un ritegno?…» A questo punto della lettera, Lucia alzò le spalle ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 14)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Il rossore corse a la fronte di Lucia che si ritrasse bruscamente ... Lucia ne era urtata, quasi offesa; sopra tutto inasprita ... Lucia si senti dare un tuffo nel sangue ... Lucia se ne stava muta di sorpresa e di collera guardando il giovine con occhi aperti, sbarrati, torbidi ... «Grazie!—rispose Lucia in un susurro ... Fuori, Lucia, dopo alcuni passi si arrestò di stianto ... Una vampa scottante salì al cervello di Lucia, mentre il signor Svarzi scambiava i saluti ... Ormai Lucia non avrebbe potuto tornare indietro senza parere scortese, peggio senza forse avvalorare il sospetto ... Da quando in qua, in fatti, una signorina per bene, che vive a la spiaggia sola con le persone di servizio, consente che un giovanotto l'accompagni nelle passeggiate e peggio nelle passeggiate serali?… Turbata e eccitata da questi pensieri, Lucia prese a braccetto Olga, l'ultima delle sorelle Marri e s'incamminò con essa ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 15)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Olga e Lucia sedettero nel prato, al di là del filare, su un mucchio di terra vestito d'erba ... Dal suo posto Lucia li sentiva discorrere con qualche vivacità ... «E quella povera signora Marta? «Mah!… vivrà della sua pensione di vedova! «E Lucia! Nè l'uno nè l'altra si erano accorti, che Lucia la quale si era alzata alle prime parole del dialogo, stava loro dietro le spalle ... Lucia, ritta contro lo stipite dell'uscio a vetri che dava su 'l terrazzo, vagava con gli occhi nell'aria annebbiata dalla piova, mentre in cuore le scendeva un senso di abbattimento ... Ma lei, Lucia, era al sicuro della povertà; ella sapeva e voleva assicurarla ... Lucia uscì su 'l terrazzo; si dimenticò un istante nella contemplazione delle cose; le cose belle e sublimi, che staccano l'anima dalle miserie della terra per innalzarla su su al grandioso, a la potenza sovrana ... «È il vecchio Baciccia!—osservò Lucia ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 16)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Nella sicurezza di non incontrare nessuno, Lucia tirava via spigliata, lieta di trovarsi sola, di non essere seccata nella solitudine cara, necessaria al suo stato d'animo ... Lucia entrò nella chiesuola deserta, illuminata da una semi-luce rossastra ... Lucia, che soffriva crudamente della ruina del padre, che misurava le conseguenze di quei momenti di delirio, quasi pazzia, che presentiva l'avvilimento e lo schianto che ne dovevano essere la conseguenza, colpita nella tenerezza, nel rispetto figliale, si trovava in uno di questi momenti; non sperava nulla dagli uomini; anzi ne temeva le volgari, piccole passioni; diceva i suoi dolori a la Madonna; fidava in Dio ... Nel salottino, aperto su 'l terrazzo al grandioso spettacolo del mare immenso, a la luce splendida, a l'aria profumata, seduti l'uno di fronte all'altra, Lucia con l'anima sconvolta da avvilimento e dolore, ascoltò per un quarto d'ora e più il conte Anton Mario Del Pozzo, che dignitosamente, freddamente, per incarico della signora Marta, la metteva al corrente degli affari della casa ... * * * Come il conte Anton Mario del Pozzo se ne fu andato, impaziente di arrivare in tempo a la corsa, dopo di averle a pena sfiorato la mano ch'ella timidamente gli porgeva ringraziandolo, Lucia se ne stette con un gran freddo in cuore e un molesto formicolio nelle orecchie ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 17)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Sempre seduta nella poltroncina con le braccia conserte e il dorso poggiato a la spalliera, Lucia guardava e sentiva con malata indifferenza ... Lucia, scossa nell'annichilimento, si tirò presso il tavolino, aperse la cartella, preparò un foglio di carta e scrisse d'un fiato: Mia cara Lena, Il fallimento è dichiarato ... Ciao, cara; e te beata che vivi tranquilla in codesto collegio, via della società che dicono bella! tua LUCIA ... » * * * Allo stabilmento, quel giorno, Lucia non era d'umore da tollerare le occhiate, i susurri, i sorrisetti con cui veniva ricevuta da che si sapeva del fallimento e più non si ammirava nè si invidiava in lei l'ereditiera ... Diventò presto così melenso, così ridicolo, che Lucia ebbe voglia di mortificarlo in mezzo a tutti con una frase piccante ... Con gli occhi aggrottati, il volto pallidissimo, Lucia adesso si isolava; l'anima sua si trasfondeva nei suoni; e nei suoni ella sentiva sè stessa con i suoi crucci, le sue care speranze infrante, il suo dolore ... «Sono contenti!—pensò Lucia, ricambiando gentilmente il saluto—non fa bisogno di essere ricchi per amarsi ed essere felici! «È però ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 18)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Il cimitero, piccolo, modesto, senza lusso d'ornamenti, con una sola cappella mortuaria che raccoglieva le ossa degli avi, dei nonni e della mamma di Lucia, qualche croce arruginita sorgente fra le erbe alte, qualche angioletto di ferro dipinto indicante la tomba d'un bimbo, e cippi, alcuni spogli, sepolti nel verde, altri adorni di ghirlandine di fiori freschi o circondati da brevi aiuole coltivate, era messo di sghembo su la costa del poggio, riparato dal sole che vi batteva in pieno da un folto di piante che si innalzavano lungo il muricciolo di cinta ... Lucia vi giunse in pochi minuti ... Lucia si guardava intorno; ricordava persone conosciute nei nomi scolpiti nei cippi e nelle croci ... Lucia si inginocchiò ... Lucia si abbandonò al piacere di respirare liberamente l'aria profumata ... Nel molle bagliore della notte, Lucia sentì corrersi nel sangue fremiti di speranza e di fiducia come se una affinità misteriosa l'unisse a quella poesia vivente ... Dalla finestra di fianco al suo letto, Lucia stette a vedere le nuvole rosee che gettavano su 'l mare una luce fantastica, finchè, lentamente, il sole, sfolgorante, grandioso, ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 19)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Lucia si alzò; si vestì e pensò che l'Autore di tanto cose sublimi, non avrebbe potuto permettere che nel suo cuore fosse spenta ogni luce di speranza ... Lucia si proponeva di soccorrere la zia; si sarebbe ristretta ... Nel suo costume di bagno, Lucia, seduta fra gli scogli, in una insenatura, a l'ombra, con i piedi nell'acqua, pensava ... Lucia ritirò i piedi dall'acqua; si rizzò ... Quel giorno a la spiaggia dello stabilimento, si fece un gran parlare di Lucia, di suo padre, della signora Rabbi, della passione dello industriale per lei, delle sue pazzie, della ruina ...
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Romanzo d'una signorina per bene (pagina 22)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... * * * Un guaito pietoso, una carezza umida e calda su la mano sinistra, svegliarono Lucia dal lungo sonno tranquillo ... Lucia gli pose la mano sopra il collo ... Meno una grande stanchezza, un affievolimento dei sensi, Lucia non sentiva alcun male ... * * * Nel salottino che dava su 'l terrazzo inondato di sole, profumato dalle gaggie in fiore, Lucia ancora un po' pallida, ancora molto debole, ma raggiante di gioia, scriveva a l'amica lontana ... Oh Lena! come sono felice e come Dio fu buono con me! «Tua LUCIA ...
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