Libri legge

Libri su legge, con la parola legge

Fermo e Lucia (pagina 105)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Costoro osservato lo stato delle cose, fatte le loro ragioni, trovarono che comperando il riso ad un prezzo molto maggiore dell'assegnato arbitrariamente si poteva fare ancor molto guadagno: offersero quel prezzo ai possessori, i quali non rispondevano di non aver riso da vendere a chi lo pagava più di quello che comandava la legge ... Questi nuovi compratori, trovavano poi il modo di rivendere il riso a maggior prezzo agli stati vicini, dove non v'era tassa, o di conservarlo nascosto in onta degli editti: il modo consiste, come ognun sa, nello studiare non tanto la volontà unica donde è uscita la legge, quanto le volontà moltiplici, varie, più vicine che debbono eseguirla, e nel trovare i mezzi di eludere queste volontà, o di comperarne la complicità ... Ordini meno iniqui e meno insani avevano trovato nelle volontà, nella natura stessa delle cose, ostacoli invincibili, ed erano rimasti senza esecuzione, ma alla esecuzione di questo vegliava il popolo il quale come era ben naturale l'aveva accolto con un grido di esultazione; e vedendo finalmente esaudito e convertito in legge il suo desiderio, non sofferiva che fosse da burla ... Il popolo accorse tosto ai forni a domandare il pane a quel prezzo legale, e lo domandò con quell'aria di risolutezza e di minaccia che danno la forza e la legge insieme unite ... Se era naturale che il popolo esultasse, non lo era meno che strillassero i fornaj: un politico avrebbe potuto dire che quello era il caso di fare soffrire un picciol numero per sollevare e tranquillare una gran moltitudine: ma il male era che questo picciol numero era appunto quello che doveva, e che poteva solo dare in fatto quello che la legge comandava e prometteva in parole: e a produrre l'effetto non bastava che i fornaj avessero ricevuto un ordine preciso, non bastava che avessero molta paura, che fossero disposti a sopportare l'ultima rovina delle sostanze per salvare la persona: era necessario che potessero ... I fornaj costretti ad affacchinare e a scalmanarsi per discapitare, ponevano in opera tutte le arti per far perder tempo ai chieditori di pane, senza irritarli all'estremo, adulteravano il pane con tutte quelle sostanze, che senza troppo lasciarsi distinguere, ne accrescessero il peso, e intanto non rifinivano di domandare che la legge fosse abrogata ...
Il colore del tempo (pagina 4)
di Federico De Roberto (estratti)

... Soltanto, ciò non accade per il capriccio di pochi, di molti o di tutti; ma è l'effetto di una legge, d'una necessità, d'una fatalità ... Chi guarda alla diseguaglianza afferma la legge della lotta, riconosce il diritto della forza; chi guarda alla simiglianza sostiene la legge dell'amore, predica il dovere della solidarietà ... E, certo, alla legge naturale della lotta per l'esistenza si oppone la legge morale della pace e dell'amore; ma le due leggi sono tanto discordi e inconciliabili, che lo stesso Gesù disse: «Il mio regno non è di questo mondo» ... La castità, universalmente praticata, porterebbe alla fine del genere umano; e il Tolstoi non se ne inquieta: anzi ha detto che, se il genere umano finirà, esso si uniformerà così alla legge naturale secondo la quale i mondi debbono finire ...
Il colore del tempo (pagina 6)
di Federico De Roberto (estratti)

... Che i padroni, i vincitori, impongano la loro legge, come impongono materialmente le catene agli schiavi, s'intende e si vede; ma che gli schiavi, i vinti, anch'essi siano a loro volta capaci d'imporre la propria morale ai vincitori, non s'intende niente affatto ... Come mai gl'impotenti avrebbero questa potenza? Con quali mezzi riescirebbero a compiere l'imposizione? Che cosa potrebbe obbligare i dominatori ad accettare la morale dei sottoposti? Se quelli che dettano legge accettano la legge suggerita da quelli che obbediscono, ciò significa che la legge suggerita dai vinti ha dentro di sè una tale virtù, una tale forza, da farsi riconoscere, accettare ed amare da coloro cui nuoce; ciò significa che nel mondo non opera la sola forza materiale, ma anche quella morale, del cuore, dell'anima, dello spirito, e che la forza del cuore è capace di vincere la stessa forza del braccio ...
Il colore del tempo (pagina 9)
di Federico De Roberto (estratti)

... Quando l'anima era semplice, dice egli nella Giustizia, si slanciava verso il cielo e vi spaziava, sostenuta dall'estasi e dalla speranza; oggi la scienza ha spogliato la natura di tutte le illusioni che la facevano bella; il poeta non vede più in essa un'anima divinamente umana; e come l'orfano si rivolge alla giustizia quando non spera più nulla dalla bontà, così egli, disperando della fede, vuole interrogare la Sfinge per conoscere se almeno una legge d'equità governi l'universo ... In una stessa specie lotte egualmente accanite si accendono fra gl'individui; l'egoismo è la gran legge alla quale ciascuno obbedisce; l'amore, altro inganno, si riduce all'istinto; la stessa Bellezza ha un fondamento materiale del suo impero giudicato divino: essa lavora all'integrità dello stampo della razza, additando i modelli migliori ... Si rifugerà essa dunque in un altro pianeta, poichè sulla terra è introvabile? Ma la materia non è per ogni dove identica? La stessa legge di gravitazione non regna in tutto il creato? Un rigoroso e fatale determinismo non si nasconde dietro l'apparente libero arbitrio, illusion du choix dans la necessité? Un atomo è l'immagine dell'universo; tutto ciò che in questo si compie, deve compiersi fatalmente; è quindi da stolti chiedere la giustizia al Destino ... Elle informe, elle instruit: serait-ce lui qui juge? Que dis-je! La Justice, au lieu de fuir mes pas, N'aurait-elle qu'en moi, dans mon coeur, son refuge? Infatti: la legge della giustizia è umana, si rivela tra gli uomini, non nella Natura ...
La sposa persiana (pagina 9)
di Carlo Goldoni (estratti)

... FATIMA Tal legge in un serraglio rare volte si osserva Spesso il signor confonde colla sposa la serva ... IRCANA E chi tal legge soffre mal volentier, sen rieda, Pria che all'onta privata la pubblica succeda ... FATIMA Io vi dissento; è legge nell'Alcoran firmata, Che non sia moglie a forza senza ragion scacciata ... Al Cadì si ricorra, egli, che il dritto regge, Esamini le colpe, interpetri la legge ... TAMAS Che parli di Cadì, di legge, e d'Alcorano? Io son nei tetti miei l'interpetre, e il sovrano ...
La vita comincia domani (pagina 68)
di Guido da Verona (estratti)

... L'avere ucciso, l'esserne accusato pubblicamente, non gli pareva cosa bastevole perchè la legge avesse forza contro di lui ... La legge che basta per dominare le piccole anarchie, non bastava per lui: era un capo, aveva la sua milizia, pronta fino all'eccidio, darebbe il segnale: si combatterebbe ... Non aveva dunque troppo indugiato nell'esaminare se questi fosse colpevole davvero; gli bastava che a rigor di legge una simile colpevolezza potesse venirgli imputata; gli bastava di poter finalmente radunare contro lui tutta l'ira della ...
Marocco (pagina 57)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Tale è la legge del taglione che vige nel Marocco ... Rimase un momento sbalordita; poi si rialzò rabbiosa e convulsa, e prorompendo in ingiurie e in maledizioni feroci, dopo aver seguitato l’inglese fino a casa, andò a domandare al Caid, in virtù della legge del taglione, che facesse rompere due denti al nazareno ... Chiama il negoziante, gli espone la querela della vittima, il diritto che le dà la legge, il dovere che impone a lui la promessa, e lo prega, per finirla di lasciarsi levare due denti, due qualunque, benchè, in giusta regola, debbano essere due denti incisivi ... —Sta bene;—dice essa;—poichè qua non vi son più che mussulmani degenerati, poichè si rifiuta la giustizia a una mussulmana, madre di sceriffi, contro un cane d’infedele, andrò a trovare il Sultano, e vedrò se il principe dei credenti rinnega anche lui la legge del profeta ... Arrivata a Fez, chiede un’udienza al Sultano, gli si presenta, gli espone il suo caso e domanda, giusta il diritto che le accorda il Corano, l’applicazione della legge del taglione ... —Questa ostinazione mise il Sultano in un grave imbarazzo; la legge era formale e il diritto incontestabile; e il fermento del popolo, eccitato dalle declamazioni fanatiche della donna, rendeva pericoloso il rifiuto ...