Libri leandro
Libri su leandro, con la parola leandro
Intrichi d'amore
di Torquato Tasso (estratti)
... Licenzia che fa Leandro ... LEANDRO Signori e Signore, ecco l'intrichi districati nel fine ... Atto I Scena 1 LEANDRO Oh che dolore, oh che pietà che m'han dato e danno tuttavia queste povere donne, le quali, intesa la repentina morte del Signor Alessandro da me, oltre l'aversi vestite tutte di negro e annegrito ancora con i panni le mura della casa, han prima con basse e poi con alte voci così dirottamente pianto, che sarebbe ben di pietra chi non piangesse, come ho pianto anch'io, con tutto che sappia questa morte non esser vera, ma supposita, e finta da esso Alessandro per alcuni suoi capricci ... CORNELIA O marito! ERSILIA O padre! CAMILLO O padron mio! LEANDRO Ma senti che pur piangono ... LAVINIA Olà, quel giovane! LEANDRO Chi mi chiama? LAVINIA Che gridi e che pianti son quelli che si fanno in casa della Signora Cornelia? FLAMINIO Ditemi, di grazia, perchè si piange in casa del Signor Alessandro? PASQUINA Olà, ferma, che la padrona desidera sapere che romore è in casa della nostra vicina ... LEANDRO Che cosa è questa? Come posso in un tratto rispondere a tanti, e a tempo? Ho da far altro, nè so quel che cercate; se volete, lo potrete saper da esse, chè io vado per li fatti miei e non curo saper gli altrui ...
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Intrichi d'amore (pagina 8)
di Torquato Tasso (estratti)
... Sappi, Leandro, che con questi loro estremi e violenti sospiri tanto più mi son messo in sospetto: perchè quando si piange di cuore, non si piange di fuore, dice quel proverbio ... LEANDRO Padron mio, l'imaginazione vi raffigura tutte queste cose; poichè non mi posso imaginare che chi sente affanno di dentro debbia rider di fuori, e per il contrario debbia pianger di fuori chi sente gioia di dentro ... LEANDRO Adesso conosco chiaramente che la gelosia non è altro che una rabbia causata da falso sospetto e da timor vano e da stravagante frenesia ... LEANDRO Come sarebbe a dir le corna ... LEANDRO Donque non si deve lamentare un certo amico mio che ha moglie brutta, poi che potrà vivere senza timore e sospetto alcuno ... LEANDRO Signor mio, io non posso disputar con esso voi, perchè sete savio, e io sono ignorante; ma poi che, perdonatemi, si suol dire che all'uomo savio manca il consiglio, vi ricordo che non vi lasciate vincere dalla passione di questa maledetta gelosia, ma vincendo voi stesso, consigliate voi stesso ... LEANDRO Ogn'ombra vi par Camillo, così forte l'imaginativa vi tiene astratto dall'esser vostro ... ALESSANDRO Che dici, Leandro? Parti che io mi sia ingannato? Accostiamoci, che con bel modo scopriremo il tutto ... FRANCESCHETTO Ohimè! chi sei tu? Io m'appauro, mi segno la croce: tu sarai forse il padre delle streghe di Benevento? LEANDRO Non aver timore, Franceschetto, perchè costui non è quel che tu pensi, ma un certo gentiluomo del mio paese, il quale era amico del Signor Alessandro, e desidera intendere se per servigio vostro e della casa vale a qualcosa ... FRANCESCHETTO Oh, oh, tu sei Leandro, ch'hai portata la nova del Signor padre ... LEANDRO Aspettate ... Nol dite a nessuno, sa? ALESSANDRO Haila intesa, Leandro? Il fatto è fatto e la cosa è chiara: non bisognano più testimonii, non giovano altre prove ...
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Intrichi d'amore (pagina 16)
di Torquato Tasso (estratti)
... LEANDRO Sentite, padrone! Ecco che Camillo ama altra donna che Cornelia: a poco a poco si dichiararà il vero ... LEANDRO Or sentiamo, che altro intoppo sarà questo ... ALESSANDRO Ahimè, ahimè! LEANDRO Che fate, padrone? Venite in qua, di grazia, respirate ... Lasciatemi! LEANDRO Eh! Fermate, di grazia, dove volete andare? Che fede si può prestare alle parole di costui? Che se Camillo e Cornelia s'amassero, come voi presupponete, stando essi insieme, non averebbero bisogno di travestirsi, nè d'artificio, nè d'imbroglia, come dice questo vantatore ... ALESSANDRO Ohimè, Leandro, che io me lo vedo come in un specchio ... GIALAISE Signor astrologo, io te bedo moto cogitabondo: ca dici? No' darai chesso gusto a chi prova di continuo l'amoroso disgusto? LEANDRO Averti, padrone, che quella figliuola che è passata di là credo certo sia Pasquina: dissimula, fingi, e vedi di dar la pastura a questo bufalo vestito di seta ... LEANDRO Oh, che solenne bestione! ...
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Intrichi d'amore (pagina 17)
di Torquato Tasso (estratti)
... LEANDRO O modello di tutte le sciocchezze e vanità del mondo! GIALAISE Aspetta no poco: sbatte mo lo pugno sopra la chianta della mano, e par che dica: schiatta, schiatta! ALESSANDRO Pesta li duri e crudelissimi suoi pensieri per farli molli e pietosi ... LEANDRO E di' che si trovi un altro sciocco come sei tu ... O Pasquina, passi a lo quinto napoletano Sieggio! LEANDRO Oh, che passato possi essere per le picche! GIALAISE Mira che atto è chillo; se congiunge le mani alla banda destra, e inchinando la testa alla sinistra pare ca se maravigli de me ... O vita mia bellina, zuccarina, dolcina, mellina, mannina, Pasquina! LEANDRO O guffone, bestione, cicalone, asinone, ignorantone! GIALAISE Ora chisso sì, ca è segno de crudele; m'ha dato no punio alle spalle, e sbattennose le mani vicino all'orecchie se n'è sfrattata vassa vassa dentro la casa, lassannome scuro chiù ca la pece negra ... LEANDRO Bellissima proprietà, del certo ... LEANDRO Non molta con voi, perchè vi sete naturalmente ... LEANDRO Va pur con la malora, pallon di vento che sei ... Scena 5 ALESSANDRO Chi vidde mai, Leandro, un uomo così sciocco come costui? Crederà anco che è calda la neve e freddo il fuoco! LEANDRO Crederà in fine quanto voi volete; e io non mi maraviglio che questo sciocco si lascia cadere nelle reti, ma stupisco d'alcuni che fanno il quantunque, quali pur traboccano in simili girandole, e non si avertono che questi astrologi dall'altrui informazioni e da una certa osservanza di parole e di gesti nostri ci danno ad intendere con indovinare le cose, della maniera che avete fatto voi con il Napolitano, e non che sia così in effetto ... LEANDRO Sì, ma come faremo se il Napolitano ritorna a far istanza per la bestiale trasformazione? ALESSANDRO Non mancheranno occasioni per distorlo da questo proposito ... LEANDRO Aspettate, padrone, che io ho pensato meglio ...
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Intrichi d'amore (pagina 27)
di Torquato Tasso (estratti)
... Scena 11 ALESSANDRO E io ti dico, Leandro, che l'onore s'ha da preporre a tutte le cose; e di due mali, si deve eleggere il manco ... LEANDRO Dal presente al futuro è una gran differenza, padron mio ... LEANDRO Nelle cose che sono secrete, io non so questo onore di che colore si sia; se però da noi stessi non vi mettiamo sopra il tinto, come fanno alcuni, che si ponno celar le corna in seno, se le mettono in fronte ... LEANDRO Nell'ultimo, Signor Alessandro, so che mi farete buona quella regola che non si punisce l'affetto se non segue l'effetto ... Ma ecco Leandro; credo che l'altro sarà l'astrologo ... Oh, Amore, conducemi al porto, dopo tante tempeste! LEANDRO Ecco qui, Signora Cornelia, l'astrologo che io vi ho proposto ... Che cosa disegnate? ALESSANDRO Disegno segni mirabili nella vostra effigie; e perchè sono cose di molta importanza, ritiratevi in quel cantone, Leandro, acciò senza sospetto ella mi possa manifestare il vero ... LEANDRO Di grazia ... Non è vero? LEANDRO Dio voglia che non cada al primo assalto ... LEANDRO Oh, che saggia risposta! ALESSANDRO Del figliastro, dovevate dir voi, e non del figlio: e mentre lui fu riputato per tale, voi non osaste di scoprire il fuoco; ma poi che fusti certa che egli non vi era figliastro, usciron fuora le fiamme, tal che voi ed egli, che era nell'istessa fornace, n'avampaste a tutto potere ... Non è così? LEANDRO Ohimè! CORNELIA Io non so che dite ... LEANDRO Oh, buona! ALESSANDRO Se per onestà non volete confessare il vero, vi laudo ... Che dite? LEANDRO Tienti, Cornelia ... LEANDRO Buona! ALESSANDRO Io non m'insogno, ma segno la verità: anzi vi chiarirò di più, che sete venuti all'atto prossimo col baciarvi insieme mo poco avanti ... Potrete negar questa? LEANDRO Salda ... LEANDRO Ohimè! CORNELIA Ditemi: chi è costui che v'imaginate? ALESSANDRO Il nome in particolare non possiamo saper noi; ma solo al presente si ritrova serrato dentro la camera vostra ...
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Intrichi d'amore (pagina 31)
di Torquato Tasso (estratti)
... In somma, Leandro, vorrei segni più chiari per dischiarare l'offuscato intelletto mio, perchè le donne son donne, e sanno e ponno fingere una cosa per un'altra ... LEANDRO Ormai, padrone, non mi è rimasto concetto nè parola di potervi dissuadere e levar questa frenesia di capo ... CORNELIA Vengo in finestra, perchè sento parlar nella strada: ed è pur Leandro con quel scempio dell'astrologo; sta leggendo non so che scrittura ... Vedo là retirato Magagna, e colà Leandro ... LEANDRO Padrone mio, per buona pezza sete diventato stupido ... CAMILLO Che ha da far Camillo con Persio? MAGAGNA Camillo è perso? Buono, affè! LEANDRO Io non v'intendo, padrone; che dite? ALESSANDRO Cornelia non più amante! ... LEANDRO Parlatemi più chiaro ... LEANDRO Fatevi intender, di grazia ... LEANDRO Volgetevi in me, che cosa dite? ALESSANDRO ... CORNELIA Ahimè! Che sento? CAMILLO Ahimè! Che dice? MAGAGNA Ahimè! Che parla? LEANDRO Che intrico è questo? Districatelo ad un tratto, ditemi il tutto ... MAGAGNA Questo è un altro diavolo! LEANDRO Voi mi fate stupire e morire di voglia, per non volermi dire apertamente il fatto ... ALESSANDRO Intendi, Leandro; vedi se io m'ingannavo ... LEANDRO Quando io credevo che fossimo fuora d'intrico, tanto più c'intrighiamo: causa ne sete voi, che parlate per enigma, e volete credere ad un balordo, che per timore del spirito dirà mille vanità ... ALESSANDRO Han forse conseguito insieme il desiderio loro? MAGAGNA Stavano già per far la copula, ma non l'hanno fatta, a fè! LEANDRO Orsù, che ne volete più? ALESSANDRO Io notavo l'animo: ma poi che questa scrittura mi toglie questo sospetto, andiamo in casa ... ALESSANDRO Vien meco, Leandro ... Ma come vivete, se Leandro disse che èrate morto? Che abito è cotesto? ALESSANDRO In quest'abito si è raffinata la fede tua, Persio mio, e non più Camillo, a guisa dell'oro che si raffina nel fuoco ...
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