Libri lascia
Libri su lascia, con la parola lascia
Storia di un'anima (pagina 50)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Chi ha fretta s'impaccia sotto le tende sporgenti dalle botteghe e magari sogna una cabina da bagno in riva al mare: corrono gli omnibus e i broughams sopraccarichi di bauli, colle bianche faccine di dentro, che vanno a farsi brune, e i cocchieri sul serpe, colla facciona cioccolatte, che, rubando la corsa al padrone, andranno all'osteria a farsi biondi: gli scolaretti, che all'esame hanno trovato lo scoglio del greco o dell'algebra, fanno trottare le sartine, e le sartine, nell'odoroso percale, sudate, rubiconde, rompono l'aria insidiosamente: gli uomini d'affari hanno comperato il parasole: le sentinelle personificano la rassegnazione umana: i preti guardano insù; ma solo le portinaie discinte escono giù cogli annaffiatoi in mano e i numeri del lotto in cuore: il cielo è un piombo che non lascia sperare una stilla ... Ah! come ci sediamo volentieri! Bell'invenzione, sapete, quella delle seggiole di legno piegato a vapore, leggiere come una galla, col sedere che lascia passar l'aria! Facendoci vento col panama e col fazzoletto, aggiustandoci più in su dei ginocchi le pieghe sudate dei pantaloni, torcendo la faccia a una buffata di fumo caldo che c'invia il vicino, ed occhieggiando:—Il tale?—si domanda ... —così ciarla l'uomo, e lascia il giornale, si guarda l'unghie, che forse sono ancora livide per la doccia, dà una stropicciata alle mani, vede dalla finestra passare di fuori, galoppando, una signora imbacuccata nello scialle: si sente un brivido all'osso sacro e capisce che non ha fatto bene la sua reazione ... Il giovanotto lascia la penna, e colla matita schizza lo stemma del Club Alpino, lo scudo colla stella, sormontato dall'aquila coll'ali tese, accompagnato dal cannocchiale, dalle corde, dal piccone, dalla scure ... Il giovinetto lascia la matita e rimane appensato ...
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