Libri ira
Libri su ira, con la parola ira
Rinaldo (pagina 18)
di Torquato Tasso (estratti)
... 63 E sempre avien che così alberghi e regne l'amor de la virtude in nobil petto, ch'a poco a poco al fin consuma e spegne d'ira e di sdegno ogni rabbioso affetto; perché avinte fra lor son l'alme degne d'un legame d'amor sì forte e stretto, che se 'l caso talor pur le disgiunge, tosto quel le ristringe e ricongiunge ... 64 Il saggio re, c'ha l'ira in amor volta, sospinge il corridor tra i duo guerrieri: grossa sbarra partir così tal volta suol duo d'ira infiammati aspri destrieri ... 2 Veggono intanto da facelle accese esser divisi largamente i campi, e ch'a le cose lor sembianze han rese mal grado de la notte amici lampi; senton l'orecchie da un lamento offese qual d'uom che d'ira e di dolore avampi; più sempre cresce il lamentevol suono, e già vicini i lumi ardenti sono ...
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Rinaldo (pagina 38)
di Torquato Tasso (estratti)
... 44 Atteon, che quel colpo orribil scorse, aggiacciò di stupor, d'ira s'accese, e verso 'l buon Florindo il destrier torse con fere voglie a darli morte intese; ma pria parole a lui che colpi porse, e 'n questa guisa ad oltraggiar lo prese: — Credi forse irne impune? Ahi! che s'aspetta a te gran pena, al morto aspra vendetta! 45 Tu qui morrai su questi incolti piani, né rendrai gli occhi anzi il morir contenti; né chiuderanti con pietose mani quei già cassi di luce, i tuoi parenti: ma preda rimarrai di lupi e cani, esposto a l'onde, a le tempeste, ai venti ... Lelio, che quindi uscir vede il sanguigno umor macchiando il ferro terso e netto, d'ira infiammato e di furor maligno percosse e franse l'inimico elmetto, e 'n sino al naso penetrò la spada, onde convien che quel morendo cada ... ma tempo è che l'ira affrene, anzi pur che la volga e sfoghi altrove: state in disparte a rimirar mie prove! — 51 Al superbo parlar del fier Mambrino alcun non è ch'ad ubbedir ritardi; fassi gran piazza intorno, e 'l Saracino volge a Rinaldo i detti alteri e i guardi: — Deh! perché teco non son or, meschino, Carlo e di Carlo i paladin gagliardi, e quanta gente nutre Italia e Francia, a provare il furor de la mia lancia? 52 I tuoi compagni almen de la tua sorte fian testimonii, e non potranno aitarti ... L'elmo che, dove 'l gran Tifeo è sepolto, temprò Vulcan, resse del brando a l'ira, ma china a forza il capo il re feroce, per ira e duol stridendo in aspra voce ...
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