Libri gentile

Libri su gentile, con la parola gentile

Corbaccio (pagina 20)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... sai tu che cosa sia quella che faccia l'uomo gentile e qual sia quella che gentile esser nol faccia? Certo sì ch'io so che tu 'l sai ... Né niuno è sì giovinetto nelle filosofiche scuole che non sappia noi da uno medesimo padre e da una madre tutti avere i corpi, e l'anime tutte iguali e da uno medesimo Creatore; né niuna cosa fa l'uomo gentile e l'altro villano, se non che, avendo ciascuno parimente il libero arbitrio a quello operare che più li piacesse, colui, che la virtù seguitò, fu detto gentile; e gli altri per contrario, seguendo i vizi, furono non gentili reputati: dunque da virtù venne prima gentileza nel mondo ... Che gentileza ti può dunque da lei essere gittata al volto, o rimproverata non gentileza? In verità, se non che parrebbe che io lusingare ti volessi, assai leggiermente e con ragioni vere ti mosterrei <te> molto essere più gentile che ella non è, quantunque degli scudi de' tuoi passati non si veggano per le chiese appiccati ...
Decameron (pagina 172)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... – 4 Messer Gentil de' Carisendi, venuto da Modona, trae della sepoltura una donna amata da lui, sepellita per morta; la quale riconfortata partorisce un figliuol maschio, e messer Gentile lei e 'l figliuolo restituisce a Niccoluccio Caccianimico marito di lei ... La qual cosa subitamente da un suo amico fu significata a messer Gentile, il qual di ciò, ancora che della sua grazia fosse poverissimo, si dolfe molto, ultimamente seco dicendo: “Ecco, madonna Catalina, tu se' morta: io, mentre che vivesti, mai un solo sguardo da te aver non potei: per che, ora che difender non ti potrai, convien per certo che, così morta come tu se', io alcun bascio ti tolga ... ” Costei, in sé tornata e dintorno guardandosi, non bene conoscendo dove ella fosse e veggendosi davanti messer Gentile, piena di maraviglia la madre di lui pregò che le dicesse in che guisa ella quivi venuta fosse: alla quale messer Gentile ordinatamente contò ogni cosa ... Alla quale messer Gentile rispose: “Madonna, chente che il mio disiderio si sia stato ne' tempi passati, io non intendo al presente né mai per innanzi (poi che Idio m'ha questa grazia conceduta, che da morte a vita mi v'ha renduta, essendone cagione l'amore che io v'ho per adietro portato) di trattarvi né qui né altrove se non come cara sorella ...
Decameron (pagina 173)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... sé essere apparecchiata, solo che ella potesse e onesta fosse: messer Gentile allora disse: “Madonna, ciascun vostro parente e ogni bolognese credono e hanno per certo voi esser morta, per che niuna persona è la quale più a casa v'aspetti; e per ciò io voglio di grazia da voi che vi debbia piacere di dimorarvi tacitamente qui con mia madre infino a tanto che io da Modona torni, che sarà tosto ... ” La donna, conoscendosi al cavaliere obligata e che la domanda era onesta, quantunque molto disiderasse di rallegrare della sua vita i suoi parenti, si dispuose a far quello che messer Gentile domandava; e così sopra la sua fede gli promise ... E appena erano le parole della sua risposta finite, che ella sentì il tempo del partorire esser venuto: per che, teneramente dalla madre di messer Gentile aiutata, non molto stante partorì un bel figliuol maschio, la qual cosa in molti doppi multiplicò la letizia di messer Gentile e di lei ... Messer Gentile ordinò che le cose oportune tutte vi fossero e che così fosse servita costei come se sua propia moglie fosse; e a Modona segretamente se ne tornò ... Alcun altro la domandò se suo era quel figlioletto, e alcuno se moglie fosse di messer Gentile o in altra maniera sua parente; a' quali niuna risposta fece ... Ma sopravvegnendo messer Gentile, disse alcun de' suoi forestieri: “Messere, bella cosa è questa vostra, ma ella ne par mutola: è ella così?” “Signori, “ disse messer Gentile “il non avere ella al presente parlato è non piccolo argomento della sua virtù ... ” Al quale avendol promesso ciascuno e essendo già levate le tavole, messer Gentile, allato alla donna sedendo, disse: “Signori, questa donna è quello leale e fedel servo del quale io poco avanti vi fe' la dimanda; la quale, da' suoi poco avuta cara e così come vile e più non utile nel mezzo della strada gittata, da me fu ricolta e colla mia sollicitudine e opera delle mani la trassi alla morte: e Iddio, alla mia buona affezion riguardando, di corpo spaventevole così bella divenir me l'ha fatta ... Niccoluccio e degli altri che v'erano e la donna di compassion lagrimavano; ma messer Gentile, levatosi in piè e preso nelle sue braccia il picciol fanciullino e la donna per la mano e andato verso Niccoluccio, disse: “Leva sù, compare; io non ti rendo tua mogliere, la quale i tuoi e suoi parenti gittarono via, ma io ti voglio donare questa donna mia comare con questo suo figlioletto, il qual son certo che fu da te generato e il quale io a battesimo tenni e nomina'lo Gentile ...
Decameron (pagina 174)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La donna con maravigliosa festa fu in casa sua ricevuta e quasi risuscitata con ammirazione fu più tempo guatata da' bolognesi; e messer Gentile sempre amico visse di Niccoluccio e de' suoi parenti e di quei della donna ... Che adunque qui, benigne donne, direte? estimerete l'aver donato un re lo scettro e la corona, e uno abate senza suo costo avere rinconciliato un malfattore al Papa, o un vecchio porgere la sua gola al coltello del nimico, essere stato da aguagliare al fatto di messer Gentile? Il quale giovane e ardente, e giusto titolo parendogli avere in ciò che la tracutaggine altrui aveva gittato via e egli per la sua buona fortuna aveva ricolto, non solo temperò onestamente il suo fuoco, ma liberalmente quello che egli soleva con tutto il pensier disiderare e cercare di rubare, avendolo, restituì ... Per ciascuno della lieta brigata era già stato messer Gentile con somme lode tolto infino al cielo, quando il re impose a Emilia che seguisse; la qual baldanzosamente, quasi di dire disiderosa, così cominciò: –Morbide donne, niun con ragion dirà messer Gentile non aver magnificamente operato, ma il voler dire che più non si possa, il più potersi non fia forse malagevole a mostrarsi: il che io avviso in una mia novelletta di raccontarvi ...
Giambi ed Epodi (pagina 10)
di Giosuè Carducci (estratti)

... l'aprile, E le braccia, adorando, in su 'l bambino Aprir con deità così gentile? Ell'è un'altra madonna, ell'è un'idea Fulgente di giustizia e di pietà: Io benedico chi per lei cadea, Io benedico chi per lei vivrà ...
Il ponte del Paradiso (pagina 16)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Ella poi non mi creda dimentico di Parma, nè di un consiglio così gentile come il suo ... — Con una gentile signorina, a cui facevo indegnamente da cicerone ... — Consolava la sua solitudine una donna gentile, e a farlo apposta una milanese come lei ...
Storia di un'anima (pagina 20)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... A questo mistero del pane di Dio io sposo sempre una mesta commemorazione, santa, pura, gentile ... Ma perchè mi tormento così? Prego? Confido? Faccio della poesia? La scienza che mi dice? La verità qual'è?… Mio Dio, mia Lidia, datemi un po' di fede gentile ... Lidia, voglio avere un grandissimo, religioso, gentile rispetto per quelli che soffrono e che lavorano—ricordandomi di Te e delle Tue parole «étant pauvre il faut que je travaille!» 26 aprile ... Come sono contento pensando che in quel dì non saranno più mie vergogne quelle sante, pure, caste effusioni dell'anima mia, in quel dì non saranno più fanciullaggini le mie melanconie e i miei bisogni, ma in quel dì nella loro tremenda evidenza si mostreranno i sacrifizi e le repressioni dell'anima dai miei ventidue a questi miei ventisette anni! Capiranno? Oh no! a loro non fu dato il tormento di amare gentilmente a ventidue anni! a loro non fu dato ingegno e sentimento tormentatore di squisita e sfidatrice poesia! Mia madre dirà:—Che tesoro d'affetti, che avvenire, che felicità! che anima! seppelliamo tutto in una buca e per sempre! Poteva e voleva essere buono e felice, voleva una fanciulla, ma casta, ma gentile, ma infelice ... Lo seppelliamo per sempre! Sì, per sempre! non si viene più di laggiù: è triste verità: si muore: l'anima è la memoria che lasciamo e l'anima mia ve la lascio in queste mie pagine e in quelle mie ultime volontà e in questo mio grido del cuore straziato:—O mamma, ti raccomando la mia Lidia: per Lei sono stato puro, gentile, sperando in Dio… Credi tu in Dio? Sì! Dunque per l'amore di Dio, per Lui che volle ch'Ella fosse il mio angelo attraverso la mia bollente giovinezza che poteva essere piena di spaventose colpe, per Dio che volle ch'Ella mi stimasse e mi rendesse gentile e pauroso e timido, per Dio che me la mostrò, me la tolse, mi tormentò di incertezze, e pare che me la destini ancora, per Dio che è l'Amore e lesse nell'anima mia, per Dio, te la raccomando, o mamma, Oh come vorrei che queste fossero l'ultime parole che scrivo è che tu troverai, perchè Ella, la mia Lidia, ti sia raccomandata come una figlia! 17 maggio ...
Storia di un'anima (pagina 27)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... O gente positiva, come ridereste voi se mi vedeste piangere! Mi ammalerò ancora? perderò i capegli? diventerò gentile nell'anima ma schifoso nel corpo? —Prendi moglie, mi dicono gli amici, e una signorina mi fa tante gentilezze, una signorina ricca, d'ottima famiglia, e côlta ... O fanciulle, se sapeste come io mi tormento!—Giù, là in fondo, in quel terzo giardinetto tutto il dì siede una mamma felice e gentile ... Leggevo una lettera di Lidia a me, la più gentile, la più confidente… ... Dottore, dottore, come si guarisce da queste malattie? È orrendo il mio tormento! Che cosa ho fatto per meritarmi tanto castigo? Mio Dio, la mia fede era tanto gentile e l'anima mia era sì pura! Martedì 19 ... , il mio Tintoretto, il mio Giuliano!… E Tu, Lidia, povero cuore, Tu, gentile mia illusione, ricordami, se puoi, ricordami come si ricorda un fratello ... Ho avuto dei momenti di fede così gentile, che Dio mi salva ...
Storia di un'anima (pagina 49)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Fu aperta una sottoscrizione, fu tenuta un'adunanza, fu eletta una commissione, col nome di una gentile patronessa in capo: abbiti le iniziali dei due signori direttori,—conte colonnello F, commendatore colonnello G ... Udimmo un pezzo a quattro mani, eseguito con sì gentile intendimento d'arte elettissima da farcene per lungo tempo aver caro il ricordo: udimmo un motivo della Linda, che fu un regalo grazioso ... * * * Il dì dopo a mattina, molte camerine di bagno furono deserte, ma a capo di molti letti posava il mazzetto di fiori offerto, gentile testimone alla schietta gioia della sera e del placidissimo riposo della notte ...