Libri genero

Libri su genero, con la parola genero

Mastro don Gesualdo (pagina 64)
di Giovanni Verga (estratti)

... Isabella minacciava di suicidarsi; il genero aveva preso a viaggiare fuori regno, e faceva temere di voler intentare causa di separazione, per incompatibilità di carattere ... Ritornò poi invecchiato di dieci anni, pigliandosela colla moglie che non capiva nulla, maledicendo in cuor suo la Cirmena e tutto il parentado che gli dava soltanto bocconi amari, costretto a correr dietro al notaio per accomodare la faccenda e placare il signor genero a furia di denari ... Io me ne lustro gli stivali del decoro! Io mangio pane e cipolle per mantenere il lustro della duchea! Diteglielo pure al signor genero! In pochi anni s'è mangiato un patrimonio! Fu un casa del diavolo ... Ma siccome erano in dissapore col genero non ne aveva più parlato ...
Piccolo mondo moderno
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Federico, che stava abbottonandosi la livrea, masticò un altro soliloquio sulla clientela di straccioni che aveva il "paron giovine", il genero dei padroni vecchi, che abitava un'ala del palazzo e teneva in scuderia un cavallo da sella ... Le vecchie signore si eran sempre tanto guardate, nei loro colloqui, dal menomo accenno a cose politiche, a elezioni, a Consigli comunali come da ogni altro discorso che non riguardasse il tempo, la salute, gli interessi, le vicende familiari di qualche persona, tutt'al più l'ingegno e i polmoni di un predicatore; avevano così regolarmente ammutolito e con tale identico sussiego udendo altrui parlar di faccende pubbliche e di faccende sporche, che adesso non sapevano come felicitar la suocera per la elezione del genero a consigliere comunale, avvenuta due giorni prima ... Dopo aver lamentato, tutte a una voce, la fortunatissima recrudescenza di freddo che alimentava i languenti colloqui dei salotti cittadini, la più ardita arrischiò una parolina: "El ga avudo una bela sodisfazion, to genero, i me ga dito ... Il discorso ritornò alle virtù del genero e le buone signore, invece di parlarne alla suocera, ne parlarono, per un raffinamento di adulazione, tra loro ...
Piccolo mondo moderno (pagina 6)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Aveva una tal quale necessità di parlare al genero, non gli era venuto in mente, conoscendo le sue abitudini, che potesse dormire ancora, gli parlerebbe adesso, se però il genero non ne fosse troppo incomodato ... " Zaneto tacque un momento, poi guardò finalmente suo genero e lasciò cascare floscia floscia questa chiusa: "Ecco ... Suo genero indovinò subito ... Se dicesse una parola a Suo genero che sarà il nostro sindaco ...
Piccolo mondo moderno (pagina 34)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Infatti in città chi rideva, chi sorrideva, chi si rattristava pietosamente di certe ingenue frasi della marchesa in lode del genero ... "Ecco, questo!" ricominciò la vecchia signora; e si pose a dire e non dire, nel suo inimitabile stile, le fini trame ordite da lei intorno al genero, finora invano, per tirarne quindi a sè tutte le fila e staccarlo dalla Dessalle ... La sostanza stabile di suo genero, tutta nella provincia di Brescia, era amministrata da un vecchio ragioniere che veniva di tempo in tempo a conferire con Maironi come prima aveva conferito col suo tutore Zaneto ... Più tardi, simulando preoccupazioni sue proprie circa gli affari del genero, la vecchia signora fece dire da un amico di casa al ragioniere che quanto più egli insistesse per attirare Maironi a Brescia, tanto più si renderebbe gradito; e in pari tempo, conoscendo non in tutto ma in parte gl'imbarazzi finanziari di Zaneto, cominciò a insinuargli che sarebbe opportuno di mutare dimora, che lontano dai parenti e dai conoscenti certe economie sarebbero riescite più facili, che l'Elisa avrebbe preferito, ritornando in famiglia, un soggiorno dove non fosse tanto conosciuta ... Appena saputo della crisi e ringraziatone Iddio nel suo cuore, ebbe spavento dei paceri che si sarebbero interposti fra il sindaco e i suoi colleghi, pensò all'uomo acido e senza fiatarne con lui gli fece dire all'orecchio ch'era impensierita dallo stato degli affari Maironi, che considerava la crisi una vera fortuna per suo genero, nè sarebbe affatto riconoscente a chi cercasse di mettere pace nel Municipio: un modo questo di aizzar l'uomo a spruzzar il suo acido con zelo anche maggiore del solito ... Al genero aveva parlato due volte degl'imbarazzi economici nei quali si trovava impigliato il marito ...
Piccolo mondo moderno (pagina 55)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Per verità ell'aveva indovinate le occulte cagioni dell'uscita di Zaneto sul pianerottolo della scala, temeva che di queste importunità fuori di luogo e di tempo il genero serbasse una impressione sinistra e voleva passarvi sopra la sua spugna ottimista, inzuppata di lagrime del marchese ... La marchesa mise finalmente fuori la segreta sua idea: non potrebbe il genero recarsi in Valsolda, disporvi la casa per un soggiorno anche invernale? Ella, che non aveva mai veduto la Valsolda, si pose a discorrere come se l'avesse familiare, mettendo assieme brandelli di cose udite e rimastele malconce nella memoria, confondendo la casa di Oria con la casa di Cressogno, il lago di Lugano con quello di Como, l'Italia con la Svizzera, ma tirando via impavida a scovar tutte le perfezioni di quel paese per la congiuntura presente, se le speranze si avverassero; a trovarvi ogni possibile accordo con i gusti della sua figliuola, che in fatto ne aveva riportato una impressione molto sfavorevole ... Chiuse gli arruffati ragionamenti con pregare il genero di allestire una camera in Valsolda anche per lei, ma non verso il lago; perchè a Venezia — ella disse così — il tremolìo dell'acqua le faceva venire il capogiro ... Il genero, durante un discorso tanto fantastico, era venuto pensando altra cosa: e invece di rispondere alla povera vecchia signora, la interrogò: "Senta, mamma ...