Libri gatto

Libri su gatto, con la parola gatto

Confessioni di un Italiano (pagina 183)
di Ippolito Nievo (estratti)

... T'immagineresti ch'essa tien sempre sui ginocchi un vecchio gatto d'Angora così grasso così morbido che parrebbe una golaggine a qualunque milanese? — Vada pel gatto d'Angora! — io esclamai ... E tutto starà a darle ad intendere che è brodo di pollo e non di gatto ... Piuttosto, come farai ad impadronirti del gatto d'in sui ginocchi della signora? ... — Sì, perdiana, come farai, s'ella è tanto invaghita del suo gatto? — Carlino, ho avuto la disgrazia di piacerle più del gatto; e mi perseguita sempre che è una disperazione ... Domani invece me ne dimenticherò a bella posta: la signora entrerà, e nel frattempo la mia ordinanza farà la festa al gatto ... Grazie adunque, e ricordati che aspetto dal tuo gatto la salute di mia cugina ... — Te lo saresti immaginato tu, che venisse a picchiare al mio uscio col suo stupido gatto sotto il braccio? ... Oh la maniera di dividerla da quel gatto indiavolato, dimmela tu se la sai immaginare! — Per esempio, se tu facessi per abbracciarla? Il povero Alessandro fece un atto come se gli avessi dato a fiutare una carogna ... — Temo che sia l'unica — egli rispose — ma se poi il gatto non se ne va, se tarda ad andarsene? ... Domani avrai il tuo gatto, da far il brodo per quindici giorni ...
Confessioni di un Italiano (pagina 184)
di Ippolito Nievo (estratti)

... lasciò con un gesto di promessa immanchevole; e pensò forse lungo la strada al modo di non esporsi troppo coi vezzi che avrebbe dovuto fare alla padrona di casa per isnidarle il gatto dal seno ... Il giorno appresso non erano le dieci che l'ordinanza di Alessandro mi portò in casa la famosa fiera: infatti il peso non era minore della fama, e non mi ricordava mai d'aver veduto neppur nella cucina di Fratta un gatto così smisurato ... Appena entrato in camera si buttò sopra una poltrona strepitando e bofonchiando che piuttosto che dar la caccia a un altro gatto sarebbe uscito dai castelli per conquistar un bue contro i Tedeschi, i Russi e quanti altri ne volessero venire ... — Io avea pensato di mandar la portinaia fuori di casa, e la cameriera in cerca della portinaia; sicché in quel frattempo la padrona saliva da me, io le faceva la burletta del gatto, e l'ordinanza aveva libero il campo per accomodarlo a suo modo; intanto portinaia o cameriera tornavano e mi toglievano d'impiccio ... La portinaia e la cameriera s'incontrano per le scale e cominciano a litigare fra loro; io, dopo aver buttato a terra il gatto, con una specie di abbracciamento alla signora padrona, non so più andare né innanzi né indietro: quel maledetto gatto mi si ostina fra i piedi e la vecchia al collo! ... Intanto si udivano da basso gli ultimi miagolamenti del povero gatto sgozzato dalla mia ordinanza colle forbici della padrona che furono poi trovate tutte insanguinate ... Io consolai il giovine colonnello delle sue disgrazie; e lo menai poscia dalla Pisana a ricevere i ringraziamenti dovutigli; ma ebbimo cura di cambiar il gatto in un pollo d'India, e perciò non risaltarono tanto i pericoli corsi dal paladino per conquistarlo ...