Libri fuori

Libri su fuori, con la parola fuori

Confessioni di un Italiano (pagina 46)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Io in montagna? Ma non è possibile, Eccellenza! Io non so nemmeno dove sieno le montagne! — Eccole là — soggiunse il signore accennando fuori dalla finestra ... In quella entrò il sagrestano ad avvertire che tutta la gente aspettava per la messa; e il poveruomo risovvenendosi di aver tardato anche troppo, corse fuori per celebrar le funzioni colla chierica mezzo fatta ... E i prepotenti tempestassero pure, egli diceva, ché giustizia ce n'era per tutti e potrebbero saltar fuori certi peccati vecchi che avrebbero mandato in prigione i giudici, e in trionfo gli accusati ... Fulgenzio, il sagrestano, barcamenava colla sua faccia tosta in tutto quello scombuglio; e benché serbasse nel castello un piglio officiale di prudenza, fuori poi non si stancava dal pizzicare con ogni accorgimento Germano, per sapere quanta verità si ascondesse in quelle minacciose amplificazioni ... Una sera che il portinaio avea bevuto oltre il dovere, lo tirò tanto in lingua che uscì affatto dai gangheri, e cantò e gridò su tutti i toni che il signor castellano di Venchieredo la mettesse via, se no egli, povero spazzaturaio, avrebbe messo fuori certe storie vecchie che gli avrebbero dato la mala pasqua ...
Confessioni di un Italiano (pagina 50)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Che nessuno osi muover piede fuori del castello! — Sfido io a moversi ora che è rovinato il ponte! — osservò il cavallante ... La Contessa in quei momenti era troppo fuori di sé per badare ad altri che a se stessa, ma sua suocera quando cominciò ad imbrunire chiese conto della Clara, perché la tardasse tanto a portarle il suo solito panbollito ... — Figuratevi — continuava il marito — figuratevi cosa son capaci di fare quegli sciagurati che danno del contrabbandiere a me per poter mettere a soqquadro il paese! Ma me la pagheranno, oh sì che me la pagheranno! — soggiungeva sotto voce per paura che non lo udissero fuori del girone ... Io son d'opinione che se anche dormisse una notte fuori del castello non le interverrà alcun guaio ... — Si potrebbe intanto mandar fuori alcuno ...
Confessioni di un Italiano (pagina 51)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Oibò, oibò! — rispose stremenzita la Contessa — sarebbe una grave imprudenza, tanto più che in castello si scarseggia di gente e non è questo il momento da allontanare i più esperti! La Pisana che era accosciata con me fra le ginocchia di Martino, si avanzò baldanzosamente verso il focolare, offrendosi ad andar lei in traccia della sorella; ma erano tanto costernati che nessuno fuori di Marchetto sembrò accorgersi di quella fanciullesca e commovente temerità ... — Davvero tu ti arrischieresti ad andar fuori per dar una occhiata? — mi domandò il fattore ... — Già qui dentro un fanciullo di poco aiuto ci vorrebbe essere, e fuori invece non darebbe sospetto e potrebbe metter il naso in ogni luogo ... — Ma voglio andar fuori anch'io! anch'io voglio andar in traccia della Clara! — si mise a strillare la Pisana ... — Vado fuori in cerca della Contessina che non è ancora rientrata — io gli risposi con tutto il fiato dei polmoni ... Che vale andar da Milano a Parigi in trentasei ore piuttostoché in duecento? Che vale poter vedere in quarant'anni dieci volte, in vece che una, le quattro parti del mondo? Né il mondo s'allarga né la vita s'allunga per ciò; e chi pensa troppo, correrà sempre fuori di quei limiti nell'infinito, nel mistero senza luce ...
Confessioni di un Italiano (pagina 68)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Così non si dava ella nessuna cura di nascondere quel dolce sentimento che Lucilio le aveva inspirato; e se il Conte e la Contessa non se n'accorsero, fu forse solamente perché la cosa, secondo loro, era tanto fuori d'ogni verisimiglianza da non consentir nemmeno il sospetto ... Il sentimento nel pensiero è il più bel trionfo sulla sensazione nel corpo; esso prova che l'anima vive fuori di sé anche senza il ministero delle cose materiali ... Gli parevano fenomeni fuori di natura; e tornava a rivolgerli e a studiarli senza guadagnarne altro che un nuovo fervore e una più ostinata tenacia di passione ...
Confessioni di un Italiano (pagina 150)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ogni camera ha solidi catenacci e questa è la chiave di casa; tu puoi serrarmi fuori sulla calle, se vuoi, che non me ne lamenterò ... Ogni giardiniere per quanto sia geloso non vi proibirà mai di odorar un fiore; ma se fate motto di volerlo toccare, oh allora sì ch'egli si fa brutto, e si affretta a condurvi fuori della stufa! ... I sogni innamorati della notte nei quali aveva perduto la memoria di tutte le mie afflizioni, la mezza oscurità della stanza protetta contro il sole già alto da cortine azzurre di seta all'orientale, le rimembranze nostre che ci sprizzavano fuori da ogni sguardo, da ogni parola, da ogni atto, la bellezza incantevole del suo visino sorridente, dove le rose si rincoloravano appena allora di sotto ai madori del sonno, tutto mi eccitava a rappiccar un anello di quella catena che era rimasta per tanto tempo sospesa ...
Confessioni di un Italiano (pagina 154)
di Ippolito Nievo (estratti)

... ma fuori ne sono altri dodici ... Pensare e fare fu ad un punto; mi buttai fuori senza guardar prima né dove né come cadessi, persuasissimo che acqua o terra qualche cosa avrei incontrato ... I miei amici furono contentissimi di vedermi salvo da sì grave pericolo; ma pur troppo non si poteva ancora cantar vittoria, e finché non fossi fuori dalle lagune, anzi dalle provincie di qua dall'Adige, la mia libertà correva grandissimo rischio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 172)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il peggio poi si fu che volendo egli, se non poteva assaltar Napoli, accostarsi almeno al confine napoletano, tolse la sua legione e me con essa da Castel Sant'Angelo e ci mandò a stanziare a Velletri, una cittaduzza campagnuola, quali se ne vedono tante nella campagna di Roma, pittoresca di fuori, orribile sozza puzzolente di dentro: piena il giorno d'aratri, di carri, e di mandre di buoi e di cavalli che vengono e vanno; la notte ricreata dal muggir delle vacche, dal canto dei galli, e dalle campanelle dei conventi ... Il Carafa alloggiava fuori di città in un convento saccheggiato dai repubblicani francesi, dov'egli avea mandato innanzi da Roma quanto bisognava per renderlo, se non splendido, almeno commodo ed abitabile ... Nelle intime stanze nessuno poteva entrare fuori del suo cameriere, che nella legione aveva voce di mago ... Quel luogo era vicinissimo al confine; il nuovo esercito napoletano, per formar il quale s'eran tassati perfino i preti e le monache, s'addensava ogni giorno più nei finitimi confini dell'Abruzzo; qualche avvisaglia poteva nascere, anzi era già nata, più per impazienza dei gregari, che per deliberato volere dei capi; non voleva il Carafa che col disperdersi la legione da quella parte s'incontrasse qualche spiacevolezza affatto fuori di tempo ... Il Carafa, uscito certamente per dar gli ordini, non poteva vedermi, le altre persone del convento, qualunque si fossero, certo non conoscevano me; e l'unico pericolo, abbastanza grande per verità, si era ch'io fossi scoperto nello scappar fuori del convento; ma la scusa non mancava di esser penetrato per salvarmi da una scorreria di cavalli napoletani ...
Confessioni di un Italiano (pagina 180)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Afferrai adunque il braccio del prete e lo trascinai fuori dell'osteria avvertendolo con ciò che se avesse voluto corbellarmi non era io l'uomo disposto a sopportarlo ... — Mio padre! — seguitava io a balbettare quasi fuori di me; correndo più che non potessero tenermi dietro le gambe del vecchio abate ... Io mi precipitai fuori della stanza col cuore che mi andava a pezzi ... Io balzai d'un salto sul mio, e cacciandogli gli sproni nel ventre rovinai fuori a galoppo senza rispondergli: per un pezzo ci seguirono gli evviva degli abitanti usciti a salutare la nostra partenza ...
Decameron (pagina 12)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... padre, volendo ciascuno la eredità e l'onore occupare e l'uno negandola all'altro, in testimonanza di dover ciò ragionevolmente fare ciascuno produsse fuori il suo anello; e trovatisi gli anelli sì simili l'uno all'altro, che qual fosse il vero non si sapeva cognoscere, si rimase la quistione, qual fosse il vero erede del padre, in pendente: e ancor pende ... E mentre che egli, da troppa volontà trasportato, men cautamente con le' scherzava, avvenne che l'abate, da dormir levatosi e pianamente passando davanti alla cella di costui, sentio lo schiamazzio che costoro insieme faceano; e per conoscere meglio le voci s'accostò chetamente all'uscio della cella a ascoltare, e manifestamente conobbe che dentro a quella era femina e tutto fu tentato di farsi aprire; poi pensò di volere tenere in ciò altra maniera, e tornatosi alla sua camera aspettò che il monaco fuori uscisse ... ” E uscito fuori e serrata la cella con la chiave, dirittamente se n'andò alla camera dell'abate; e, presentatagli quella secondo che ciascun monaco facea quando fuori andava, con un buon volto disse: “Messere, io non potei stamane farne venire tutte le legne le quali io aveva fatte fare, e per ciò con vostra licenzia io voglio andare al bosco e farlene venire ...
Fermo e Lucia (pagina 149)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Disse però: «brav'uomo! vero religioso! è meglio ch'egli sia fuori di questi guai e di questi pericoli» ... Fermo partì, viaggiò tutto quel giorno, e avrebbe potuto la sera entrare in Milano, ma pensò che avrebbe trovato più facilmente un ricovero al di fuori ... Per una via deserta, fiancheggiata da campi imboschiti, giunto a piè delle mura, Fermo sostette pensoso, e preso da quella specie di spavento che si prova al trovare una vasta, ostinata solitudine in mezzo alle tracce dell'abitato: tese l'orecchio, girò gli occhi intorno: nessun indizio d'uomini, nessun segno di vita, nessun movimento; se non che d'in su la mura, ad intervalli, sorgevano colonne di fumo, che s'allargavano in globi scuri, bigi, folti, e quindi abbattute dal vento si curvavano, scendevano giù al di fuori, diradandosi e diffondendosi nell'aria, e si stendevano sul piano esteriore in nebbia lenta, crassa, fetente ... Fuori della porta era una capannuccia di legno, stazione delle guardie e d'un deputato che doveva guardare a chi entrava ed usciva, richiedere le bollette, escludere i sospetti ...
Fior di passione (pagina 25)
di Matilde Serao (estratti)

... Ad un tratto, mentre una fantesca posava un lume monumentale sopra la tavola, una voce infantile gridò di fuori: --Zio Ulrich! zio Ulrich! Ed un bambino entrò correndo nella stanza, cercando d'arrampicarsi sulle ginocchia del giovanotto ... Da Nuremberg, la città gotica, dall'architettura fantastica e bizzarra, dalle torricelle merlate e dalle case di legno, dalla piccola Nuremberg partono i tesori che destano il riso sulle labbra infantili: le bambole dal roseo viso di cera, dagli occhi azzurri senza pensiero, dai capelli biondi come la stoppa; i fantoccetti vestiti da zuavo, da Arlecchino, da Rigoletto; le armi miracolose, le trombettine di stagno dal suono stridulo; le scatole donde vengono fuori le casettine microscopiche che puzzano di vernice fresca, gli alberetti fatti con un bastoncello ed un fiocchetto di trucioli tinti di verde, i piccoli appartamenti, le piccole cucine, i piccoli animali, i piccoli soldati ed infine tutto il mondo minuscolo, la vita microscopica che prepara il bimbo alla vita vera ... Egli vedeva nella sua immaginazione nuovi congegni, combinazioni strane ed audaci; e fuori egli rimaneva un pallido e debole adolescente, dalle labbra smorte, dallo sguardo errante, troppo alto, troppo magro, talvolta abbattuto ed inerte, talvolta arse le guancie dalla febbre dell'idea ... Così, a poco a poco, egli dominava e vinceva la materia, e le sue dita diventavano esperte e leggiere, affinando la loro sensibilità, ed egli potè metter fuori il lavoro utile, le idee nuove che s'erano chiuse come fiori al caldo della sua fantasia ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 5)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... Una balzò fuori ... Quindi tornò a guardar fuori di sè ... — Badate — disse l'altro — che saltin fuori prima di notte, o vi denuncio! E uscì a rovistare altrove ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 26)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... santi, angeli, arcangeli, patriarchi, profeti, apostoli, martiri, confessori: chi gli appendeva al collo un breve coi nomi dell'Onnipotente: Hel Heloym, Sother, Emmanuel, Sabaoth, Agia, Tetragrammaton, Otheos, Athanatos, Jehova, Saday, Adonay, Homusion — e a gran segni di croce minacciava il demone e gridava: — Esci, immondo! esci, aspide e basilisco! Scorpione e iniquo spirito, vien fuori! Fuori! Ma no: lo spirito d'iniquità non usciva ... Per non più patire esperienze diaboliche afferrarono dunque gli sgabelli, e gli mossero incontro: — Via! Fuori di qui! Fuori l'invasato! All'inferno! Oh frati ingenui nonostante i loro recenti scapucci nel cammino del mondo! Il diavolo che aveva resistito tanti anni dentro un'ampolla, in elemento contrario; che aveva resistito a tanti scongiuri e religiosi assalti e rituali invettive, non aveva potuto, no, resistere all'intera lezione d'un erudito tedesco ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 11)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... Posto ch'ebbe Bertoldo lo sciocco sbirro nel sacco, fece pensiero di subito scampar via e non aspettare altrimente la tempesta che gli era per cadere adosso la mattina che succedeva; e, bisognando passare per le stanze della Regina, accostò più volte l'orecchio se udiva nessuno; né sentendo anima nata per quelle camere (perché erano tutti nel primo sonno), aperse l'uscio pian piano della camera dov'egli era ed entrò nella sala e di qui nella camera dove dormiva la Regina, e appressandosi al letto di lei cheto cheto trovò ch'essa dormiva come un tasso, onde pensò di fargli una beffa, e, preso una delle sue vesti, se la pose indosso e così vestito da donna passò per tutte le altre stanze dove dormivano le dame; e, avendo trovato le chiavi di tutte le porte dal capo del letto della nutrice, aperse destrissimamente tutti gli usci e uscì fuori del palazzo ... REGINA Che parla questo villano di sposa e di doble? Cavatelo un poco fuori di quel sacco, ch'io lo veggia in viso ... Lo sbirro esce fuori del sacco in cambio di Bertoldo, e la Regina tutta stupefatta dice: REGINA Chi t'ha posto in quel sacco, sciagurato? SBIRRO Colui ch'aveva da essere lo sposo, il quale, non volendo colei che gli volete dare, ha rinonciato a me questa ventura ... Dopo che l'infelice sbirro fu mandato a bere, si fece gran diligenza per trovar Bertoldo, ma per le pedate volte alla roversa non potevann comprendere ch'ei fosse uscito fuori di corte, e la Regina lo fece cercar per tutto con animo risoluto di farlo impiccare, parendogli pur grave la beffa della veste e dello sbirro ... Stava dunque il misero Bertoldo in quel forno e udiva il tutto e cominciò a temere molto della morte e si pentì d'esser mai andato in quella corte e non ardiva d'uscire fuori per non essere preso, sapendo che la Regina gli aveva mal animo adosso; e ora tanto più avendogli fatto la burla dello sbirro e della veste, dubitava ch'ella non lo facesse impiccare ... Ma avendo indosso quella veste, ch'era lunga, né avendola tirata ben dentro del forno tutta, essendone restata fuori un lembo, volse la sua mala sorte ch'ivi venne a passare una vecchia appresso al detto forno, e conosciuto l'orlo della veste, che pendeva fuori, che quella era una delle vesti della Regina, si pensò che la Regina fusse rinchiusa nel detto forno; onde andò in un tratto da una sua vicina e gli disse che la Regina era in quel forno ... Udendo il Re simil fatto, dubitò che Bertoldo avesse portato la Regina in quel forno, perché lo conosceva tanto tristo che credeva ch'ei potesse fare ogni cosa, e le strattagemme del passato maggiormente gli crescevano il sospetto; onde subito andò alla camera della Regina e la trovò ch'ella era tutta arrabbiata; e inteso da lei la beffa della veste, si fece condurre a quel forno e guardando in esso vidde costui nel detto avviluppato nella veste della Regina, e tosto lo fece tirar fuori, minacciandolo della morte; e così fu spogliato della veste il povero villano e restò con gli suoi strazzi intorno; e tra che esso era brutto di natura e avendosi tutto tinto il mostaccio nel detto forno, pareva proprio un diavolo infernale ... Bertoldo è tirato fuori del forno e il Re sdegnato dice: RE Pur ti ci ho colto, villan ribaldo, ma a questa volta non scamperai del certo, se non sei il gran diavolo ...
Libro proibito (pagina 11)
di Antonio Ghislanzoni (estratti)

... * * * Si gridava a squarciagola: fuori i lumi! Il palazzo di un ex-consigliere aulico, che sorgeva di fronte alla mia casa, zampillava di fuoco… ... * * * Fuori i lumi! fuori i lumi!! fuori i lumi!!! Dapprima erano grida—poi divennero ululati—da ultimo furono… ...
Mastro don Gesualdo (pagina 41)
di Giovanni Verga (estratti)

... Il barone Mèndola, che era stato a confabulare con della gente, fuori sul pianerottolo, rientrò gesticolando: - Signori miei! ... Dei contadini ritti in piedi sulle panche della piccionaia, che si tenevano alle travi del soffitto per guardar giù in platea; dei ragazzi che si spenzolavano quasi fuori della ringhiera, come stessero a rimondar degli ulivi; una folla tale che la signora Capitana, nel palco dirimpetto, minacciava di svenirsi ogni momento, colla boccetta d'acqua d'odore sotto il naso ... Mita sgranò tanto d'occhi, e la mamma spinse Canali fuori dell'uscio ... Donna Bellonia allora cavò fuori gli occhiali per leggere il biglietto, dietro le spalle di Fifì ... La prima donna ringraziava di qua e di là, dimenando i fianchi, saettando il collo a destra e a sinistra al pari di una testuggine, mandando baci e sorrisi a tutti quanti sulla punta delle dita, colle labbra cucite dal rossetto, il seno che le scappava fuori tremolante ad ogni inchino ...
Mastro don Gesualdo (pagina 58)
di Giovanni Verga (estratti)

... Ma la sorella non gli dava più retta, seduta su di un sasso, fuori dell'uscio, borbottando fra di sé ... Intanto mastro Nardo tirò fuori la mula dalla stalla ... Rimasero ancora un pezzetto lì fuori a tenersi il broncio ... - Don Gesualdo, fuori dei gangheri, tagliò corto a quei discorsi sciocchi ... Poi, quando fu sola, a un tratto, con un gesto disperato, si strappò la gorgierina che la soffocava, con un onda di sangue al volto, un abbarbagliamento improvviso dinanzi agli occhi, una fitta, uno spasimo acuto che la fece vacillare, annaspando, fuori di sé ...
Mastro don Gesualdo (pagina 64)
di Giovanni Verga (estratti)

... Quanti ricordi per la povera madre, la quale pregava inginocchiata dinanzi a quell'altare, coi gomiti sulla seggiola e il viso fra le mani! Fuori aspettava la lettiga che doveva portarsi via gli sposi ... Sicuro! Una lettera per fuori regno ... Isabella minacciava di suicidarsi; il genero aveva preso a viaggiare fuori regno, e faceva temere di voler intentare causa di separazione, per incompatibilità di carattere ... Soltanto il marito, ch'era sempre fuori, in faccende, occupato dai suoi affari, con tanti pensieri e tanti guai per la testa, si lusingava di farla guarire appena avrebbe potuto condursela a Mangalavite, in quell'aria balsamica che avrebbe fatto risuscitare un morto ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 7)
di Emilio De Marchi (estratti)

... O pago subito, muovetevi…—e trasse fuori il suo bel portamonete di cuoio di Russia ... —Gh'è dent la vacca, scior… —Tirala fuori la vacca ... Vuoi lasciar crepar di tosse i cavalli? Il Rosso, dopo essersi consultato colla vecchia, si rassegnò a tirar fuori la vacca che legò al timone di un carro sotto l'andito e lasciò che il conte mettesse a tetto le sue bestie ... —Lei ha bisogno di togliersi da dosso questa roba—seguitò la Teresin—Madonna dell'aiutol par tirata fuori da un pozzo come una secchia ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 21)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Il Falci poco o nulla sa di quel che accade nel mondo politico e nel mondo elegante: poco o nulla legge di quel che si stampa fuori de' suoi libri e delle sue riviste irte di formole matematiche ... La Serafina tirò fuori dall'ultimo cassettone i calzoni neri, che mandavano un acre odore di canfora e di pepe, li sciorinò all'aria; poi dalla guardaroba cavò il palamidone di panno, preparò i guanti, la camicia di bucato, il cappello a cilindro, bello lucido e spazzolato, e suggerì anche qualche idea del discorso funebre ... Il povero Taddeo, così dotto come sapete, così agguerrito di spettroscopia, era un pesce fuori dell'acqua messo a trattare di argomenti in cui entrasse un poco di sentimento e di bello stile ... Vestì il suo Taddeo, lo spazzolò una volta più del solito, gli accomodò la cravatta, gl'infilò i guanti neri sui diti grossi come salamini e lo buttò fuori dell'uscio che già sonavano le nove e mezza, l'ora stabilita per il trasporto ...
Romanzo d'una signorina per bene
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... A MIA SORELLA ANTONIETTA VERTUA Seduta a la piccola, elegante scrivania, presso l'ampia finestra aperta, Lucia, con la penna sospesa su 'l foglio, guardava fuori i rami dell'ippocastano, che scossi dall'aria degli ultimi giorni di marzo, ondeggiavano nell'azzurro le grosse umide gemme, scintillanti al sole come bottoni di color roseo dorato ... «Cara, cara, cara! «Hai fatto male, malissimo, mille volte male a lasciarmi qui sola soletta, con papà che è fuori tutto il giorno e gran parte della notte, e con la zia della quale tu sai, s'io possa far conto ... Invece di continuare la lettera, Lucia, sempre con la penna sospesa, guardava fuori ... Sì, una vittima; e ti prego di non prendere la cosa in celia, poi che non ci fu mai vittima più vittima di me, che mi tocca di sentirmi isolata in casa mia, fra il babbo sempre fuori e la zia che non mi capisce e che io non capisco ... Il papà, subito dopo pranzo, va fuori, e non torna che tardissimo; mai prima delle due ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 16)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Gli scriccioli saltellavano tra le fronde, si cacciavano nel folto, sbucavano fuori pigolando ... Sempre inginocchiala, sempre fissa nella soave immagine che le sorrideva quasi a incoraggiarla, non sentì lo scricchiolio d'un passo, fuori, sulla ghiaia della piazzetta, non si accorse dello Svarzi ... Se ne stette a guardar fuori la veduta superba, senza vedere; perduta in uno smarrimento angoscioso ...