Libri freddo
Libri su freddo, con la parola freddo
Decameron (pagina 142)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Era per avventura il dì davanti a quello nevicato forte, e ogni cosa di neve era coperta; per la qual cosa lo scolare fu poco nella corte dimorato, che egli cominciò a sentir più freddo che voluto non avrebbe; ma aspettando di ristorarsi pur pazientemente il sosteneva ... Essa infino vicino della mezzanotte col suo amante sollazzatasi, gli disse: “Che ti pare, anima mia, dello scolar nostro? qual ti par maggiore o il suo senno o l'amor ch'io gli porto? faratti il freddo che io gli fo patire uscir del petto quello che per li miei motti vi t'entrò l'altrieri?” L'amante rispose: “Cuor del corpo mio, sì, assai conosco che così come tu se' il mio bene e il mio reposo e il mio diletto e tutta la mia speranza, così sono io la tua ... ” E levati, alla finestretta usata n'andarono; e nella corte guardando, videro lo scolare far su per la neve una carola trita, al suono d'un batter di denti che egli faceva per troppo freddo, sì spessa e ratta, che mai simile veduta non aveano ... Lo scolare, udendosi chiamare, lodò Idio credendosi troppo bene entrar dentro, e accostatosi all'uscio disse: “Eccomi qui, madonna: aprite per Dio, ché io muoio di freddo ... ” La donna disse: “O sì, che io so che tu se' uno assiderato! e anche è il freddo molto grande, perché costì sia un poco di neve! Già so io che elle sono molto maggiori a Parigi ... ” Disse lo scolare: “Ora andate tosto; e priegovi che voi facciate fare un buon fuoco, acciò che, come io entrerò dentro, io mi possa riscaldare, ché io son tutto divenuto sì freddo, che appena sento di me ...
|
Fior di passione (pagina 19)
di Matilde Serao (estratti)
... --E che freddo!--soggiunse, rabbrividendo ... Aveva freddo, sempre che ritornava ad aspettare in quella stanza solitaria colui che doveva venirci ... Solo nella via sentì il freddo delle spalle nude sotto il raso nero del dominò; non aveva messo pelliccia, lei abituata a stare calduccio ... Ma come la febbre divoratrice le saliva al cervello, non sentì più il freddo ... Camminava impacciata e guardinga, gelata dal freddo, riarsa dal caldo, urtando nelle colonnine; smarrendo la via sotto la maschera ...
|
La vita comincia domani (pagina 10)
di Guido da Verona (estratti)
... Ma ella taceva, ravviluppata nel suo silenzio come in un freddo e crudelissimo rancore ... — Il corpo no, — disse un'altra volta, armandosi di quella inflessibilità che faceva splendere la sua bellezza come un freddo metallo ... La mia vita vera è di camminare in silenzio vicino al tuo letto, di portarti uno scialle perchè tu non abbia freddo, e di sentirmi lieta come non mai se un giorno ti desti più riposato, e mi guardi sorridendo, con un poco di riconoscenza nel viso ... Si avverte un freddo impercettibile, che agghiada tutti i sensi, ed allora l'anima fa come il sole nel tramonto: lancia, con una specie di delirio, i suoi raggi più luminosi verso ciò che possedeva nel mondo ...
|
|