Libri forza
Libri su forza, con la parola forza
Confessioni di un Italiano (pagina 15)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Data la sveglia ai sensi come si può negli anni dell'ignoranza, sopravverrà sì la ragione a vergognarsene o a lamentarne la sozza padronanza; ma come sopravviene la forza di debellarli e di rimetterli al loro posto di sudditi? — Lo sviluppo seguita l'avviamento che gli si diede nei principii, in onta all'elegie della ragione, e al rossore che se ne prova; e così si formano quegli esseri mezzi, anzi doppi nei quali la depravazione dei costumi è unita all'altezza dell'intelletto, e fino ad un segno anche all'altezza dei sentimenti ... Ma la educazione potrebbe far molto coltivando la ragione, la volontà e la forza prima che i sensi prendano il predominio ... La robustezza fisica, la costanza dei sentimenti, la chiarezza delle idee e la forza dei sacrifizi sono suoi corollari; e queste doti meravigliose, saldate per lunga consuetudine negli individui, e con essi portate a operare nella sfera sociale, tutti conoscono come potrebbero ingerminare proteggere ed affrettare i migliori destini d'un'intera nazione ... In qual modo volete far durare uno, due, dieci, vent'anni in uno sforzo virtuoso, altissimo, nazionale, milioni di uomini de' quali neppur uno è capace di reggere a quello sforzo tre mesi continui? Non è la concordia che manca, è la possibilità della concordia, la quale deriva da forza e da perseveranza ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 42)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Forse che l'usanza e la conversazione tolgono piucché non aggiungano forza d'incanto ai pregi femminili? — Io non dico ciò; farei troppo grave torto alle donne ... Ma il difficile sarebbe che cotali scritture obbedissero al primo impulso della sincerità; poiché molti entrano nell'amore con un buon sistema preconcetto in capo, e vogliono secondo esso, non secondo la forza dei sentimenti, spiegare le proprie azioni ... Io poi ne ho conosciuti altri che scambiavano per virtù e sentimenti proprii la forza e l'ardore momentaneo instillato in loro dal contatto di qualche anima infervorata ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 53)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Che siamo noi, dove andiamo noi, poveri pellegrini fuorviati? Qual è la guida che ci assicura d'un viaggio non infelice? Mille voci ne suonano dintorno; cento mani misteriose accennano a sentieri più misteriosi ancora; una forza segreta e fatale ci spinge a destra ed a sinistra; l'amore, alato fanciullo c'invita al paradiso; l'amore, demonio beffardo ci stritola nel niente ... Giurar quello che si sentiva costretta a fare da una forza irresistibile le parve cosa molto semplice e naturale ... I due buli tornarono allora ad afferrarlo per le braccia, avvertendolo che l'ordine era preciso e che contro i renitenti avevano facoltà di adoperare la forza ... — E questa facoltà di adoperare la forza io la ho sempre, e ne uso largamente contro i soperchiatori! — soggiunse con maggior calore Lucilio sciogliendosi con una scrollata dal pugno dei due sgherani ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 85)
di Ippolito Nievo (estratti)
... già si conosceva la forza degli invasori nella grandezza delle promesse; e l'urgenza maggiore del pericolo negli interni sobbollimenti ... Così la mia vita cominciava ad aggirarsi fra le rovine; il senno mi si afforzava ogni giorno più in lunghi e rabbiosi studi; mi crescevano, unite alla forza contro il dolore, la forza e la volontà di operare; l'amore mi torturava, mi mancava la famiglia, mi moriva la patria ... E se una forza estranea non distrugge violentemente i congegni, la vita a poco a poco s'affievolisce e s'arresta di per sé ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 103)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io rimasi costernato dagli ultimi sforzi di un'anima moribonda che fra le rovine d'un corpo già fatto per lei simile a un sepolcro, anelava invidiosamente a quella parte di bene ch'era stata sua e che le veniva rapita da una forza giovane, arrogante e spensierata ... — Tu vuoi ammalarti e ci riesci a forza di esser crudo e spietato in te stesso ... Ora poi che sei grande roseo tarchiato intendi accampare i tuoi diritti, e ti garba meglio accamparli contro un avversario che contro a due! Vieni a dirmi pietosamente: “Ritirati pel tuo meglio; me ne saprai grado: vedi le mie spalle? esse hanno speranza e forza di recarti al cataletto” ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 138)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io era restato solo col dottor Lucilio perché non aveva la forza di muovermi, quando salì per la scala un rumore frettoloso di passi, e Giulio Del Ponte coi colori della morte sul volto si precipitò nella stanza ... Lucilio rabbuffò con una mano i suoi neri capelli tra i quali traluceva già qualche filo d'argento, strinse il braccio del giovane e lo trasse a forza in cospetto della lucerna ... — Partiremo domattina per Milano; — riprese Lucilio — là vi sarà un fucile per ciascuno di noi; ad un soldato non si domanda se è malato o sano, ma se ha forza d'animo e di volontà! ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 183)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Se avesse la volontà e la forza occorrente, farebbero anche i tetti, ma una malaticcia che si nutre di brodo di lattuga non può certo avere una gran vigoria ... Ma del resto fra queste cere da assedio il mio colorito la mia corporatura devono far colpo per forza! ... E poi tra Genovesi e Friulani per forza bisogna intendersi a motti; abbiamo due dialetti così incomprensibili che a dimandar pane si piglierebbero sassate ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 205)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Misura la mia forza dalla sfrontatezza di questa confessione ... Infatti, per quanto volessi illudermi, mi fu forza riconoscere che in quanto all'amore della giovinetta per me i suoi sospetti non andavano lontani dal vero ... Ma poi all'abboccarsi con me rimase senza fiato e senza parola; la poverina presentiva che io me le offeriva trascinato a forza e non aveva coraggio di chiedermi un tal sacrifizio ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 207)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Dove il popolo non ha parte del governo continuamente, ma se la prende a forza di tanto in tanto, questi sbalzi queste metamorfosi devono succedere di necessità, perché altro non la vita del popolo se non la somma delle vite individuali ... Si credevano forti, non sapendo che la forza riposava sopra il colosso e con lui si sarebbe fiaccata ... Quella non si manifestava ancora ma era forza verace; forza invincibile d'una nazione che ha meditato da lungo la propria sventura, ha accumulato gli insulti e aspetta paziente il momento della vendetta ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 219)
di Ippolito Nievo (estratti)
... sua stessa forza, come l'aquila sopra le nubi! ... Rendetela a suo marito: vicino al suo letto ella riavrà la forza di vivere: fors'anco l'aria nativa aiuterà questo rifiorimento della salute ... Quando la forza smoderata della sua anima troverà altre azioni in cui sfogarsi, altri miracoli da tentare, altri sacrifizi da compiere, il passato perderà per lei ogni tormento, i desiderii impossibili s'adagieranno in una dolce e contenta melanconia ...
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Decameron
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Ma sì come a Colui piacque il quale, essendo Egli infinito, diede per legge incommutabile a tutte le cose mondane aver fine, il mio amore, oltre a ogn'altro fervente e il quale niuna forza di proponimento o di consiglio o di vergogna evidente, o pericolo che seguir ne potesse, aveva potuto né rompere né piegare, per se medesimo in processo di tempo si diminuì in guisa, che sol di sé nella mente m'ha al presente lasciato quel piacere che egli è usato di porgere a chi troppo non si mette ne' suoi più cupi pelaghi navigando; per che, dove faticoso esser solea, ogni affanno togliendo via, dilettevole il sento esser rimaso ... E chi negherà questo, quantunque egli si sia, non molto più alle vaghe donne che agli uomini convenirsi donare? Esse dentro a' dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme nascose, le quali quanto più di forza abbian che le palesi coloro il sanno che l'hanno provate: e oltre a ciò, ristrette da' voleri, da' piaceri, da' comandamenti de' padri, delle madri, de' fratelli e de' mariti, il più del tempo nel piccolo circuito delle loro camere racchiuse dimorano e quasi oziose sedendosi, volendo e non volendo in una medesima ora, seco rivolgendo diversi pensieri, li quali non è possibile che sempre sieno allegri ... Essi, se alcuna malinconia o gravezza di pensieri gli affligge, hanno molti modi da alleggiare o da passar quello, per ciò che a loro, volendo essi, non manca l'andare a torno, udire e veder molte cose, uccellare, cacciare, pescare, cavalcare, giucare o mercatare: de' quali modi ciascuno ha forza di trarre, o in tutto o in parte, l'animo a sé e dal noioso pensiero rimuoverlo almeno per alcuno spazio di tempo, appresso il quale, con un modo o con altro, o consolazion sopraviene o diventa la noia minore ... Adunque, acciò che in parte per me s'amendi il peccato della fortuna, la quale dove meno era di forza, sì come noi nelle dilicate donne veggiamo, quivi più avara fu di sostegno, in soccorso e rifugio di quelle che amano, per ciò che all'altre è assai l'ago e 'l fuso e l'arcolaio, intendo di raccontare cento novelle, o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo, raccontate in diece giorni da una onesta brigata di sette donne e di tre giovani nel pistelenzioso tempo della passata mortalità fatta, e alcune canzonette dalle predette donne cantate al lor diletto ...
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Decameron (pagina 24)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E per forza di questo vento addivenne che quella sopra la quale era il misero e povero Landolfo con grandissimo impeto di sopra all'isola di Cifalonia percosse in una secca, e non altramenti che un vetro percosso a un muro tutta s'aperse e si stritolò: di che i miseri dolenti che sopra quella erano, essendo già il mare tutto pieno di mercatantie che notavano e di casse e di tavole, come in così fatti casi suole avvenire, quantunque obscurissima notte fosse e il mare grossissimo e gonfiato, notando quegli che notar sapevano, s'incominciarono a appiccare a quelle cose che per ventura lor si paravan davanti ... Il quale veduto, guardandosi egli da torno, niuna cosa altro che nuvoli e mare vedea e una cassa la quale sopra l'onde del mare notando talvolta con grandissima paura di lui gli s'appressava, temendo non quella cassa forse il percotesse per modo che gli noiasse; e sempre che presso gli venia, quando potea con mano, come che poca forza n'avesse, la lontanava ... Ma come che il fatto s'andasse, adivenne che solutosi subitamente nell'aere un groppo di vento e percosso nel mare sì grande in questa cassa diede e la cassa nella tavola sopra la quale Landolfo era, che, riversata, per forza Landolfo lasciatala andò sotto l'onde e ritornò suso notando, più da paura che da forza aiutato, e vide da sé molto dilungata la tavola: per che, temendo non potere a essa pervenire, s'appressò alla cassa la quale gli era assai vicina, e sopra il coperchio di quella posto il petto, come meglio poteva, con le braccia la reggeva diritta ... Il dì seguente appresso, o piacer di Dio o forza di vento che 'l facesse, costui divenuto quasi una spugna, tenendo forte con ammendune le mani gli orli della cassa a quella guisa che far veggiamo a coloro che per affogar sono quando prendono alcuna cosa, pervenne al lito dell'isola di Gurfo, dove una povera feminetta per ventura suoi stovigli con la rena e con l'acqua salsa lavava e facea belli ...
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Decameron (pagina 91)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... ” Gli avversarii di Cimone avevano l'arme tratte sopra coverta e di difendersi s'apparecchiavano: per che Cimone, dopo le parole preso un rampicone di ferro, quello sopra la poppa de' rodiani, che via andavan forte, gittò e quella alla proda del suo legno per forza congiunse; e fiero come un leone, sanza altro seguito d'alcuno aspettare, sopra la nave de' rodiani saltò, quasi tutti per niente gli avesse; e spronandolo amore, con maravigliosa forza fra' nemici con un coltello in man si mise e or questo e or quello ferendo quasi pecore gli abbattea ... ” I giovani, li quali più forza che liberalità costrignea, piagnendo Efigenia a Cimon concedettono; il quale vedendola piagnere disse: “Nobile donna, non ti sconfortare; io sono il tuo Cimone, il quale per lungo amore t'ho molto meglio meritata d'avere che Pasimunda per promessa fede ... Della qual cosa Cimone senza modo dolente, temendo non gli avvenisse quello che gli avvenne, comandò che ogni forza si mettesse a uscir quindi, e poi dove alla fortuna piacesse gli trasportasse, per ciò che in alcuna parte peggio che quivi esser non poteano ...
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La divina commedia (pagina 7)
di Dante Alighieri (estratti)
... D'ogne malizia, ch'odio in cielo acquista,
ingiuria è 'l fine, ed ogne fin cotale
o con forza o con frode altrui contrista ... Di vïolenti il primo cerchio è tutto;
ma perché si fa forza a tre persone,
in tre gironi è distinto e costrutto ... A Dio, a sé, al prossimo si pòne
far forza, dico in loro e in lor cose,
come udirai con aperta ragione ... Morte per forza e ferute dogliose
nel prossimo si danno, e nel suo avere
ruine, incendi e tollette dannose;
onde omicide e ciascun che mal fiere,
guastatori e predon, tutti tormenta
lo giron primo per diverse schiere ... Puossi far forza ne la deïtade,
col cor negando e bestemmiando quella,
e spregiando natura e sua bontade;
e però lo minor giron suggella
del segno suo e Soddoma e Caorsa
e chi, spregiando Dio col cor, favella ...
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Fermo e Lucia (pagina 48)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Con quest'ajuto Geltrude a malgrado della perfidia altrui, e dei suoi errori d'ogni genere avrebbe potuto divenire una monaca santa, e contenta: e il secolo stesso anzi l'età in cui ella visse ha dato esempj dei quali si è conservata la memoria, di donne che strascinate al chiostro con l'arte e con la forza, e dopo d'essersi per alcun tempo dibattute come vittime sotto la scure, vi trovarono la rassegnazione e la pace; una pace quale si trova di rado negli stati eletti più liberamente ... Che dico? Geltrude stessa fu uno di questi esempj, e insigne; ma ben tardi e dopo aver commessi ben altri errori anzi delitti, dopo sofferta ben altra forza che quella di cui abbiamo parlato ... Fra le educande che le erano state affidate si trovavano ancora alcune di quelle che le erano state compagne, e Geltrude così vicina ad esse di età non aveva ancora dimenticati i risentimenti e le rivalità puerili del sodalizio: ed ora gli sfogava talvolta con tutta la forza che le dava la sua autorità ... Talvolta invece predominava nell'animo suo l'orrore al chiostro, alle regole, alla disciplina, all'obbedienza, alla solitudine, a tutte quelle cose in mezzo delle quali ella si trovava per forza, e allora non solo ella sopportava la svagatezza clamorosa delle sue allieve, ma la animava; si mesceva ai loro giuochi, e gli rendeva più liberi; entrava nei loro discorsi, e gli portava al di là delle intenzioni con le quali esse gli avevano incominciati ...
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Fermo e Lucia (pagina 128)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... mandarono birri che agguatassero chi mendicava, e chi dall'aspetto appariva un pezzente, lo legassero pel suo migliore, e lo trasportassero a forza al Lazzeretto: e per ognuna di queste prede era stato assegnato al predatore una ricompensa di dieci soldi: tanto è vero che anche nelle più grandi strettezze non mancano mai danari per fare delle minchionerie ... A malgrado però degli ordini, mirabil cosa! coloro che erano stati vagabondi prima d'entrare nel Lazzeretto, vagabondavano quivi come potevano; e attendevano a molestare gli occupati: quegli che v'erano stati cacciati a forza riempivano tutto di querele, di bestemmie, di tumulto ... S'affoltarono ai cancelli con un tripudio iracondo; una gioja furente e spensierata si dipingeva come a forza in quegli sguardi foschi e mezzo estinti, su quei tratti indurati nella espressione del dolore: il sentimento della libertà racquistata suppliva in quel primo momento a tutte le speranze, a tutti i bisogni ...
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Il colore del tempo (pagina 6)
di Federico De Roberto (estratti)
... Quando il dolore sarà arrivato al colmo, quando ciascuno soffrirà, non soltanto per ciò che egli è, ma per ciò che è la stessa condizione umana, allora, in questo eccesso di dolore, l'uomo troverà la forza necessaria per annichilirsi, dando luogo al Superuomo ... Non la pace, il riposo, la quiete saranno stimate; ma la lotta e la guerra; la guerra benefica, la guerra indice della forza, della salute, dell'esuberanza ... Come mai gl'impotenti avrebbero questa potenza? Con quali mezzi riescirebbero a compiere l'imposizione? Che cosa potrebbe obbligare i dominatori ad accettare la morale dei sottoposti? Se quelli che dettano legge accettano la legge suggerita da quelli che obbediscono, ciò significa che la legge suggerita dai vinti ha dentro di sè una tale virtù, una tale forza, da farsi riconoscere, accettare ed amare da coloro cui nuoce; ciò significa che nel mondo non opera la sola forza materiale, ma anche quella morale, del cuore, dell'anima, dello spirito, e che la forza del cuore è capace di vincere la stessa forza del braccio ...
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Il colore del tempo (pagina 28)
di Federico De Roberto (estratti)
... Ciò significa che la grandezza del genio è poco importante, è poco utile, mentre utilissime e importantissime sono le qualità che a lui mancano? La proposizione sarebbe innegabile se tutti i genî fossero grandi per un verso e deficienti per un altro; ma non pare che le cose stiano a questo modo; perchè noi vediamo, a cagion d'esempio, un genio grandissimo per i sentimenti egoisti, come Napoleone, e un altro grandissimo nel senso diametralmente opposto, come Francesco da Assisi; la stessa opposizione vediamo tra il genio filosofico del Nietzsche e quello del Tolstoi; vediamo ancora altri genî grandi per la forza della fede, ed altri per la forza del dubbio, e via discorrendo ... Tutta la sua ipotesi dello sviluppo speciale di speciali centri nervosi tende a stabilire una gerarchia dei genî, e delle facoltà dalle quali dipendono, gerarchia in forza della quale la sensibilità e il sentimento sarebbero inferiori al raziocinio ed alla volontà ...
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Il colore del tempo (pagina 35)
di Federico De Roberto (estratti)
... Certa cosa è pure, come nota il Payot, che non bisogna confondere la salute con la forza muscolare, e che gli esercizî violenti in onore presso gl'Inglesi e gli Americani sono tanto criticabili quanto lodevoli i razionali esercizî ginnastici ai quali si dà la gioventù svedese ... «È cosa evidentissima», dice il Payot, «che l'ufficio della forza muscolare diminuisce di giorno in giorno, poichè l'intelligenza la sostituisce con le forze incomparabilmente più potenti delle macchine; e da un'altra parte la sorte degli uomini dotati di muscoli possenti è di essere assimilati sempre più alle macchine…» ... Ma, se l'ufficio della forza muscolare diminuisce di giorno in giorno, diminuisce per conseguenza la stessa forza: un organo non adoperato s'indebolisce, una forza non esercitata si perde ...
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Il conte di Carmagnola (pagina 10)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... IL CONTE Qui dunque Mi si fa forza? Le mie guardie! (alzando la voce fa per uscire) ... Or sono In vostra forza, è ver; ma vi sovvenga Ch'io non vi nacqui, che tra gente io nacqui Belligera, concorde, usa gran tempo A guardar come sua questa qualunque Gloria d'un suo concittadin: non fia Che straniera all'oltraggio ella si tenga ... In nome Di Dio, parlate; ov'è il mio sposo? GONZAGA Il cielo Vi dia la forza d'ascoltarmi ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 19)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Ma ecco: sentì che possedeva una forza meravigliosa ... (una forza meravigliosa!) e, come spinto da tutte le energie superstiti, entrò invece nella camera del moribondo, si avvicinò a guardarlo, con gli occhi sbarrati ... — una forza meravigliosa! —, di là, nello studio, senza accorgersi dell'intimo schianto, della ferita ricevuta nel cuore a tradimento, senza piangere, senza gridare all'infamia, senza morire, Amaldi rilesse la lettera per confermarsi, di tutto, evidentemente ... Corrado Amaldi immobile, in piedi in mezzo alla camera, ora provava la sensazione d'uno che sia trascinato da una forza irresistibile in un precipizio ...
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Il fiore (pagina 16)
di Dante Alighieri (estratti)
... L'un l'altro abatte per forza di braccia ... ] Franchezza sì s'è de l'oste partita, E Amor sì·ll' à ben incaricato Che·lli dica a la madre ogne su' stato, Com' egli è a gran rischio de la vita, E che sua forza è molto infiebolita: Ch'ella faccia che per lei si' aiutato ... ] Molto le va Venusso minacciando, Dicendo, se no·rendono il castello, Ched ella metterà fuoco al fornello, Sì che per forza le n'andrà cacciando ...
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La vita comincia domani (pagina 23)
di Guido da Verona (estratti)
... Mi stringeva la mano con una forza convulsa, il suo viso era fermo in una contrazione di dolore ... Pensai che fosse morto, volli sciogliermi da quella stretta e non ebbi forza, volli gridare e non potei ... Macchinalmente, quasi piegandosi ad una forza incontrastabile, Andrea ubbidì ... Pareva che tu foggiassi le parole in un sonoro metallo e le piegassi con la forza de' tuoi pugni prima di scagliarle in pieno petto contro gli avversari, contro il semicerchio muto che lentamente oscillava; e c'era in te qualcosa di magnetico, d'elettrizzante che dominò la folla, che li vinse, ad uno ad uno, e poi tutti, finchè ti vidi preso nel mezzo, come in un'immensa mareggiata d'uomini, d'uomini clamorosi e deliranti che ti portarono in trionfo ...
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La vita comincia domani (pagina 52)
di Guido da Verona (estratti)
... Contro la forza useremo la forza! Uh! ... Chiamati per nome, alcuni studenti lo spalleggiavano; e camminando a fronte alta, sicuro di non fermarsi, la sua pallida forza impetuosamente li dominò ... Brillava ed era solo, e raggiava da sè tanta forza, che i gridatori si tacquero, mentre da tutta la studentesca infiammata un altissimo grido si partiva, una sol voce, che obliosa d'ogni piccola discordia pareva inginocchiasse quei giovani davanti all'uomo più forte ...
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La vita comincia domani (pagina 64)
di Guido da Verona (estratti)
... Si volse a quelli che tacevano, e con la forza di un'invettiva esclamò: — Quanti di voi, che ora venite a sbarrarmi il passo, quanti di voi, o delle vostre famiglie, non hanno benedetta questa mia mano, che ora gridate sia quella d'un assassino? — Avanti! fátemi strada, che ho fretta, e laggiù sono moltissimi vostri figli e fratelli che hanno ancora bisogno di me! Gli ubbidivano muti, senza sapere perchè gli ubbidissero, facendo forza contro la parete umana che ostacolava il passo, penetrando a forza di gomiti nella direzione ch'egli segnava ... Li odiava in quel momento, ed avrebbe voluto frustarli fino al sangue; si sentiva quasi nelle braccia la forza di poterli percuotere ...
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La vita comincia domani (pagina 81)
di Guido da Verona (estratti)
... Di notte lo portarono sulla tolda ravvolto in un lenzuolo, e quattro marinai, prima di lanciarlo in acqua, lo avevano fatto dondolare cinque o sei volte a forza di braccia, sovra il parapetto lucido ... — Poi le chiese: — Hai paura? — No! — ella rispose, splendidamente, con una singolare forza ... Lo immaginai prima che nessuno lo dicesse, perchè ti amavo e tu mi avevi qualche volta stretta nella tua volontà con tanta forza, ch'io stessa me ne sentivo ardere come fosse mia ... L'adorava, sentiva per lei quello che nell'estasi religiosa un fanatico sente per il suo Dio; l'adorava come bellezza e come forza, di là da tutte le paure, libero da tutte le catene ...
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Rinaldo (pagina 3)
di Torquato Tasso (estratti)
... 27 Avea di Carlo al signoril cospetto vantando fatto un giuramento altero, quando da lui coi frati insieme eletto al degno grado fu di cavaliero, di spada non oprar, quantunque astretto ne fosse da periglio orrendo e fiero, s'in guerra pria non lo toglieva a forza a guerrier di gran fama e di gran forza ... 42 Sotto tai leggi allor quel buon destriero fu dal mago gentil quivi incantato, che non potesse mai da cavaliero per ingegno o per forza esser domato, se dal sangue colui reale altero d'Amadigi non fusse al mondo nato, e s'in valor ancor no 'l superasse, o pari almeno in arme a lui n'andasse ... 48 Egli avea ritenuto il suo germano Rinaldo alquanto in Francia e quasi a forza, sin ch'un influsso rio gisse lontano, e cresciesse con gli anni in lui la forza ...
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Rinaldo (pagina 4)
di Torquato Tasso (estratti)
... 57 La vaga e cara imago in cui risplende de la beltà del ciel raggio amoroso, dolcemente per gli occhi al cor gli scende, con grata forza ed impeto nascoso; quivi il suo albergo lusingando prende ... Al fin con modo altero imperioso rapisce a forza il fren del core e 'l regge, ad ogn'altro pensier ponendo legge ... — 72 Così detto, il destrier veloce gira, e tosto gionto a quei guerrieri a fronte, pria le fattezze altere intento mira, poi così parla con audace fronte: — Valorosi signor, non sdegno od ira, non da voi ricevute ingiurie ed onte, ma più bella cagion ora mi sforza provar quanto s'estenda in voi la forza ...
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Rinaldo (pagina 5)
di Torquato Tasso (estratti)
... 85 Ma da l'arcion Rinaldo il leva a forza, e rotandol per l'aria entorno il gira; indi con strano modo e molta forza tra l'inimici suoi scagliando il tira, onde a ritrarsi al fin gli induce e sforza, ed a schivare il suo disdegno e l'ira ... 3 Al fin con l'aspre cure e co' sospiri accompagna il parlar tremante e basso, e dice: — Ove, o disio d'onor, mi tiri per forza, ahi folle! a periglioso passo? Come vuoi tu ch'ad alte imprese aspiri, s'io son privo del cor, s'a dietro il lasso? Più che la forza in guerra il cor bisogna; senz'esso andrò dunque a mercar vergogna? 4 Deh, perché, lasso! a quel parlar cortese, a quelle dolci ed amorose note non rimas'io con lei, di cui s'accese l'alma, e senza cui pace aver non puote? Chi, se non tu, crudel, ciò mi contese? Tu le preghiere sue fêsti gir vuote, e me l'invito a ricusar sforzasti, misero! e lunge dal mio ben tirasti ...
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Rinaldo (pagina 6)
di Torquato Tasso (estratti)
... 7 Né stato il mio restar le saria caro, né bramar degg'io quel ch'a lei non piace: quando sarò ne l'arme illustre e chiaro, non mi si disdirà l'essere audace; e 'l volto ove a sprezzar tutt'altro imparo, che m'arde il cor d'inestinguibil face, a ciò mi porgerà forza ed ardire, e darà piume e vanni al mio desire ... 11 Ma s'egli è quel ch'in un lieta e dolente mi fa, quando giamai meco contese? Quando, meschina ancor, così repente o per forza o per arte egli mi prese? Come a schermirmi allor non fui possente, ed a fuggir l'ascoste insidie tese? Come, no 'l sapendo, io vinta restai? Come a lui volontaria io mi donai? — 12 Segue intanto Rinaldo il suo viaggio, né pur l'alma o le membra alquanto posa; e giunge u' dal notturno umido raggio face altrui schermo quercia alta e frondosa ... 17 Questi che del corsier la forza ha visto, la forza c'ha 'l suo stuol morto e conquiso, sì che soleva dir che fece acquisto di vita, allor non sendo anch'egli ucciso; volto al pagan, che d'elmo è già provisto e minaccia al garzon con fiero viso, gli disse: — Alto guerrier, ascolta, aspetta: non correre a ferir con tanta fretta ... Ma il buono Inglese con parlar soave tempra lo sdegno che sì il cor gli coce, e le non lievi differenze accorda; ma pria l'alto periglio a lor ricorda, 25 e gli dice: — Signor, io vi consiglio di non gire a provar questa ventura, perciò che sotto 'l ciel maggior periglio non è, né cosa ad asseguir più dura; non val contra 'l destrier forza o consiglio, arma non è dal suo furor secura ...
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Rinaldo (pagina 7)
di Torquato Tasso (estratti)
... 32 Tal già Cillaro fu, pria che 'l domasse con forza e arte l'amicleo Polluce, e tai, prima che lor Marte frenasse quei furo, ond'ei l'alto suo carro adduce ... 38 Con tal forza il campione il destrier tocca che quel che prima o poi mai non gli avvenne: di vermiglio color tinse la bocca il sangue ch'in gran copia a terra venne ... Non qui Baiardo il suo furore affrena, ma 'l cavalier riprese forze intanto: la seconda schivò crudel percossa ch'avea ver' lui con maggior forza mossa ... Durò tal zuffa lungo spazio d'ora: con gran vigore al fin, con forza molta, ma con arte maggior a terra il pone il gran figliuol del valoroso Amone ... — 50 — Ciò vedrassi la pruova, allor l'estrano rispose, e se tu vinci, egli tuo fia: ma spero tosto riversarti al piano, s'ora minor non è la forza mia ... 51 Fu dal guerriero estran nel petto colto il buon Rinaldo, e quasi a terra spinto, ch'era quel forte e valoroso molto, e rade volte avezzo ad esser vinto; con la lancia egli a lui percosse il volto con forza tal che ben l'avrebbe estinto, se di tempra men fina era l'elmetto: pur di sella lo trasse al suo dispetto ... 55 L'audace Ispan, ch'avere il meglio scorge di questa pugna, l'animo rinfranca, e tanto in lui la forza accresce e sorge, quanto dechina nel nemico e manca; tal ...
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Rinaldo (pagina 31)
di Torquato Tasso (estratti)
... Lasso! non gli giovò l'esser legato, con tal forza lo trasse onda molesta; seco lo trasse nel suo fondo, e 'nsieme trasse nel fondo la comune speme ... 60 Gran pezzo andaro i duo guerrieri uniti, rompendo a forza l'impeto marino: da vasto monte d'acqua al fin colpiti si separar Florindo e 'l paladino; ma perde quegli il legno, ond'ambo arditi erano in tal furor di reo destino, né con mani o con piedi oprar può tanto che di nuovo afferrar lo possa alquanto ... 61 Da l'altra parte il buon figliuol d'Amone per aitarlo e forza ed arte adopra, e sovente se stesso in rischio pone, ma riesce al desir contraria l'opra: ché 'l mare al suo disegno ognor s'oppone, e par che quello ormai nasconda e copra, onde in Rinaldo il duol cotanto cresce che quasi la sua vita omai gli incresce ... 63 Già da lunge apparisce umil la terra, che par che sotto l'onde ascosa giaccia; allora ad ogni tema il petto serra, e con più forza i piè move e le braccia ... Divien lo sguardo ardente e l'occhio rosso, ch'altrui sol di timore atterrar puote; or che farà quel formidabil brando, che con impeto tal vien giù calando? 73 A forza apre la strada al colpo orrendo l'elmo, e 'n due pezzi o 'n tre riman partito; si riversa l'estrano al pian cadendo, piagato no, ma ben de' sensi uscito ...
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