Libri forte

Libri su forte, con la parola forte

Decameron (pagina 40)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” Questa parola parve forte contraria alla donna a quello a che di venire intendea per dovere al figliuolo la promessa servare, quantunque, sì come savia donna, molto seco medesima ne commendasse la damigella; e disse: “Come, Giannetta, se monsignor lo re, il quale è giovane cavaliere, e tu se' bellissima damigella, volesse del tuo amore alcun piacere, negherestigliele tu?” Alla quale essa subitamente rispose: “Forza mi potrebbe fare il re, ma di mio consentimento mai da me, se non quanto onesto fosse, aver non potrebbe ... Per che, del tutto della forma della quale esser solea veggendosi trasmutato e sentendosi per lo lungo essercizio più della persona atante che quando giovane in ozio dimorando non era, partitosi assai povero e male in arnese da colui col quale lungamente era stato, se ne venne in Inghilterra e là se ne andò dove Perotto avea lasciato; e trovò lui essere maliscalco e gran signore, e videlo sano e atante e bello della persona: il che gli aggradì forte ma farglisi cognoscere non volle infino a tanto che saputo non avesse della Giannetta ... Per che, messosi in cammino, prima non ristette che in Londra pervenne: e quivi, cautamente domandato della donna alla quale la figliuola lasciata avea e del suo stato, trovò la Giannetta moglie del figliuolo, il che forte gli piacque e ogni sua avversità preterita reputò piccola, poi che vivi aveva ritrovati i figliuoli e in buono stato ... Per che la Giannetta, ciò sentendo, uscì d'una camera e quivi venne là dove era il conte e minacciogli forte di battergli se quello che il lor maestro volea non facessero ... ” Queste parole udì il conte e dolfergli forte; ma pure nelle spalle ristretto, così quella ingiuria sofferse come molte altre sostenute n'avea ...
Decameron (pagina 59)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Né prima andò in altra parte che davanti alla casa di lei, per vederla se potesse; ma egli vide le finestre e le porti e ogni cosa serrata, di che egli dubitò forte che morta non fosse o di quindi mutatasi ... Per che, forte pensoso, verso la casa de' fratelli se n'andò, davanti la quale vide quatro suoi fratelli tutti di nero vestiti, di che egli si maravigliò molto: e conoscendosi in tanto trasfigurato e d'abito e di persona da quello che esser soleva quando si partì, che di leggier non potrebbe essere stato riconosciuto, sicuramente s'accostò a un calzolaio e domandollo perché di nero fossero vestiti coloro ... ” Maravigliossi forte Tedaldo che alcuno in tanto il somigliasse, che fosse creduto lui, e della sciagura d'Aldobrandin gli dolfe ... ” E questo detto con la donna, che forte di ciò si mostrò lieta, se ne scesono e andarsi a dormire ... Di che la donna si maravigliò forte e avendolo per uno profeta gli s'inginocchiò a' piedi, per Dio pregandolo che, se per la salute d'Aldobrandino era venuto, che egli s'avacciasse per ciò che il tempo era brieve ...
Decameron (pagina 86)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... diece miglia, pure avvenne che, avendo messer Guiglielmo Rossiglione una bellissima e vaga donna per moglie, messer Guiglielmo Guardastagno fuor di misura, non obstante l'amistà e la compagnia che era tra loro, s'innamorò di lei e tanto or con uno atto or con un altro fece, che la donna se n'accorse; e conoscendolo per valorosissimo cavaliere le piacque e cominciò a porre amore a lui, in tanto che niuna cosa più che lui disiderava o amava, né altro attendeva che da lui esser richesta: il che non guari stette che adivenne, e insieme furono una volta e altra amandosi forte ... E men discretamente insieme usando, avvenne che il marito se n'accorse e forte ne sdegnò, in tanto che il grande amore che al Guardastagno portava in mortale odio convertì; ma meglio il seppe tener nascoso che i due amanti non avevan saputo tenere il loro amore, e seco diliberò del tutto d'ucciderlo ... La donna, che udito aveva il Guardastagno dovervi esser la sera a cena e con disidero grandissimo l'aspettava, non vedendol venir si maravigliò forte e al marito disse: “E come è così, messer, che il Guardastagno non è venuto?” A cui il marito disse: “Donna, io ho avuto da lui che egli non ci può essere di qui domane”, di che la donna un poco turbatetta rimase ... Messer Guiglielmo, vedendo questo, stordì forte e parvegli aver mal fatto; e temendo egli de' paesani e del conte di Proenza, fatti sellare i cavalli, andò via ...
Decameron (pagina 91)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Cimone, il quale non dormiva, il dì seguente col suo legno gli sopragiunse, e di 'n su la proda a quegli che sopra il legno d'Efigenia erano forte gridò: “Arrestatevi, calate le vele, o voi aspettate d'esser vinti e sommersi in mare ... ” Gli avversarii di Cimone avevano l'arme tratte sopra coverta e di difendersi s'apparecchiavano: per che Cimone, dopo le parole preso un rampicone di ferro, quello sopra la poppa de' rodiani, che via andavan forte, gittò e quella alla proda del suo legno per forza congiunse; e fiero come un leone, sanza altro seguito d'alcuno aspettare, sopra la nave de' rodiani saltò, quasi tutti per niente gli avesse; e spronandolo amore, con maravigliosa forza fra' nemici con un coltello in man si mise e or questo e or quello ferendo quasi pecore gli abbattea ... Dolevansi similmente i suoi compagni, ma sopra tutti si doleva Efigenia, forte piangendo e ogni percossa dell'onda temendo: e nel suo pianto aspramente maladiceva l'amor di Cimone e biasimava il suo ardire, affermando per niuna altra cosa quella tempestosa fortuna esser nata, se non perché gl'iddii non volevano che colui, il quale lei contra li lor piaceri voleva aver per isposa, potesse del suo presuntuoso disiderio godere, ma vedendo lei prima morire egli appresso miseramente morisse ... Con così fatti lamenti e con maggiori, non sappiendo che farsi i marinari, divenendo ognora il vento più forte, senza sapere conoscere dove s'andassero, vicini all'isola di Rodi pervennero; né conoscendo per ciò che Rodi si fosse quella, con ogni ingegno, per campar le persone, si sforzarono di dovere in essa pigliar terra se si potesse ...
Decameron (pagina 99)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Bernabuccio di presente mandò per la madre di lei e per altre sue parenti e per le sorelle e per li fratelli di lei; e a tutti mostratala e narrando il fatto, dopo mille abbracciamenti, fatta la festa grande, essendone Giacomino forte contento, seco a casa sua ne la menò ... Il re, veggendola bella, l'ebbe cara; ma per ciò che cagionevole era alquanto della persona, infino a tanto che più forte fosse, comandò che ella fosse messa in certe case bellissime d'un suo giardino, il quale chiamava la Cuba, e quivi servita; e così fu fatto ... Là dove Gianni quanto più tosto poté si fece portare, e quivi, dopo molto cercare, trovato che la giovane era stata donata al re e per lui era nella Cuba guardata, fu forte turbato e quasi ogni speranza perdé non che di doverla mai riavere ma pur vedere ...
Decameron (pagina 127)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... bastone tutto rotto e dettami la maggior villania che mai si dicesse a niuna cattiva femina: e per certo io mi maravigliava forte di lui che egli con animo di far cosa che mi fosse vergogna t'avesse quelle parole dette; ma per ciò che così lieta e festante ti vede, ti volle provare ... Stranamente pareva a tutti madonna Beatrice essere stata maliziosa in beffare il suo marito, e ciascuno affermava dovere essere stata la paura d'Anichino grandissima quando tenuto forte dalla donna l'udì dire che egli d'amore l'aveva richesta ... Or pure, avendo molti pensieri avuti a dover trovare alcun modo d'esser con essolui e molto ancora da lui essendone sollicitata, le venne pensato di tener questa maniera: che, con ciò fosse cosa che la sua camera fosse lungo la via e ella si fosse molte volte accorta che Arriguccio assai a adormentarsi penasse ma poi dormiva saldissimo, avvisò di dover far venire Ruberto in su la mezzanotte all'uscio della casa e d'andargli a aprire e a starsi alquanto con essolui mentre il marito dormiva forte ... Né stette guari che Ruberto venne e tirato lo spago, come usato era, Arriguccio si sentì; e non avendoselo ben saputo legare, e Ruberto, avendo tirato forte e essendogli lo spago in man venuto, intese di doversi aspettare; e così fece ... Ora era Arriguccio, con tutto che fosse mercatante, un fiero uomo e un forte; e giunto all'uscio e non aprendolo soavemente come soleva far la donna, e Ruberto che aspettava, sentendolo, s'avvisò esser ciò che era, cioè che colui che l'uscio apriva fosse Arriguccio: per che prestamente cominciò a fuggire, e Arriguccio a seguitarlo ... La fante piagneva forte, come colei che aveva di che; e ancora che ella alcuna volta dicesse “Oimè! mercé per Dio!”, o “Non più!”, era sì la voce dal pianto rotta e Arriguccio impedito dal suo furore, che discerner non poteva più quella esser d'un'altra femina che della moglie ...
Decameron (pagina 128)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... udita aveva, sentì il marito essere andato via, così, aperta la camera e racceso il lume, trovò la fante sua tutta pesta che piangeva forte; la quale come poté il meglio racconsolò e nella camera di lei la rimise, dove poi chetamente fattala servire e governare, sì di quello d'Arriguccio medesimo la sovvenne, che ella si chiamò per contenta ... I fratelli della donna, crucciati forte di ciò che udito avevano e per fermo tenendolo, contro a lei innanimati, fatti accender de' torchi, con intenzione di farle un mal giuoco con Arriguccio si misero in via e andaronne a casa sua ... Il che veggendo la madre di loro, piagnendo gl'incominciò a seguitare or l'uno e or l'altro pregando che non dovessero queste cose così subitamente credere senza vederne altro o saperne, per ciò che il marito poteva per altra cagione esser crucciato con lei e averle fatto male e ora apporle questo per iscusa di sé; dicendo ancora che ella si maravigliava forte come ciò potesse essere avvenuto, per ciò che ella conosceva ben la sua figliuola, sì come cole' che infino da piccolina l'aveva allevata, e molte altre parole simiglianti ... ” Disse allora monna Sismonda: “Ora che vorrà dir questo? Domine aiutaci!” e levatasi in piè disse: “Fratelli miei, voi siate i ben venuti; che andate voi cercando a questa ora tutti e tre?” Costoro, avendola veduta sedere e cuscire e senza alcuna vista nel viso d'essere stata battuta, dove Arriguccio aveva detto che tutta l'aveva pesta, alquanto nella prima giunta si maravigliarono e rifrenarono l'impeto della loro ira e domandarolla come stato fosse quello di che Arriguccio di lei si doleva, minacciandola forte se ogni cosa non dicesse loro ...
Decameron (pagina 154)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Il che la buona donna non da lui ma da altrui sentì incontanente; e essendo Salabaetto da lei andato una sera, costei incominciò a cianciare e a ruzzar con lui, a basciarlo e abbracciarlo mostrandosi sì forte di lui infiammata, che pareva che ella gli volesse d'amor morir nelle braccia; e volevagli pur donare due bellissimi nappi d'argento che ella aveva ... Salabaetto, maravigliandosi, la si recò in braccio e cominciò a piagner con lei e a dire: “Deh, cuor del corpo mio, che avete voi così subitamente? che è la cagione di questo dolore? Deh, ditemelo, anima mia!” Poi che la donna s'ebbe assai fatta pregare, e ella disse: “Oimè, signor mio dolce, io non so né che mi fare né che mi dire! Io ho testé ricevute lettere da Messina, e scrivemi mio fratello che, se io dovessi vendere e impegnare ciò che ci è, che senza alcun fallo io gli abbia fra qui e otto dì mandati mille fiorin d'oro, se non che gli sarà tagliata la testa; e io non so quello che io mi debbia fare che io gli possa così prestamente avere: ché, se io avessi spazio pur quindici dì, io troverei modo da civirne d'alcun luogo donde io ne debbo aver molti più, o io venderei alcuna delle nostre possessioni; ma, non potendo, io vorrei esser morta prima che quella mala novella mi venisse”; e detto questo, forte mostrandosi tribolata, non restava di piagnere ... ” A cui la donna disse: “Vedi, Salabaetto, ogni tuo acconcio mi piace forte, sì come di quello di colui il quale io amo più ...
Decameron (pagina 160)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Il Fortarrigo, dormendo l'Angiulieri, se n'andò in su la taverna e quivi, alquanto avendo bevuto, cominciò con alcuni a giucare, li qua', in poca d'ora alcuni denari che egli aveva avendogli vinti, similmente quanti panni egli aveva indosso gli vinsero: onde egli, disideroso di riscuotersi, così in camiscia come era se n'andò là dove dormiva l'Angiulieri, e vedendol dormir forte di borsa gli trasse quanti denari egli avea, e al giuoco tornatosi così gli perdé come gli altri ... Al quale il Fortarrigo, in una sottil malizia entrato, così in camiscia cominciò a trottar dietro: e essendo già ben due miglia andato pur del farsetto pregando, andandone l'Angiulier forte per levarsi quella seccaggine dagli orecchi, venner veduti al Fortarrigo lavoratori in un campo vicini alla strada dinanzi all'Angiulieri; a' quali il Fortarrigo gridando forte incominciò a dire: “Pigliatel, pigliatelo!” Per che essi con vanga e chi con marra nella strada paratisi dinanzi all'Angiulieri, avvisando che rubato avesse colui che in camiscia dietro gli veniva gridando, il ritennero e presono: al quale, per dir loro chi egli fosse e come il fatto stesse, poco giovava ...
I nuovi tartufi
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)

... Così ai tempi del Terrore in Francia il taglio del ferro congiunse in fondo della paniera con bacio sanguinoso la testa del nobile e del plebeo, del bello e del brutto, dell'animoso e del codardo! Mi stese la mano con la quale egli soleva stringere la mia,—più forte se alla stretta non aggiungeva parola;—meno forte se l'atto accompagnava con un saluto di addio, o con un desiderio di rivedermi il giorno veniente ... E quella sera strinse la mia mano più forte, e non profferì parola; ed io che, sebbene roso dalla medesima malattia, sopportava gravemente vederlo per quel modo disfatto dal verme della tristezza, lo richiamai e gli dissi: "Ascanio, stasera abbiamo una solennità alla quale potremmo convenire,—non fosse altro per divagarci…" "Quale?" "L'adunanza del Mutuo Insegnamento per la distribuzione dei premii ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 9)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... Gridò forte, perchè, nel sobborgo, molti udissero la canzonatura: — tac tac tac! ... Bum! bum! — E soggiunse, forte: — Come siete buffe! — Poi, essendo prossima a casa, vi entrò di corsa, presa da un riso convulso ... Guardandosi riconoscevano il loro amore più vivo, più forte, più buono; le parole che dicevano, vibravano di un sentimento che ne superava il senso e il suono: così profondo e così grande che il silenzio e la luce degli occhi parevano esprimerlo meglio; e di quando in quando tacevano e si ascoltavano, finchè il silenzio diveniva una pena ...
Il fiore
di Dante Alighieri (estratti)

... Allor que' prese il cor e disse: «Amico, I' son segnor assà' forte a servire; Ma chi mi serve, per certo ti dico Ch'a la mia grazia non può già fallire, E di buona speranza il mi notrico Insin ch'i' gli fornisca su' disire» ... VI L'Amante e lo Schifo Partes' Amor le su' ale battendo E 'n poca d'or sì forte isvanoìo Ched i' no'l vidi poi, né no·ll'udìo, E·llui e 'l su' soccorso ancor atendo ... Allor mi venni forte ristrignendo Verso del fior, che·ssì forte m'ulìo, E per cu' feci homaggio a questo dio, E dissi: ‘Chi mi tien, ched i' no'l prendo?’; Sì ch'i' verso del fior tesi la mano, Credendolo aver colto chitamente; Ed i' vidi venir un gran villano Con una mazza, e disse: «Or ti ste' a mente Ch'i' son lo Schifo, e sì son ortolano D'esto giardin; i' ti farò dolente» ... VIII L'Amante Se mastro Argusso, che fece la nave In che Giason andò per lo tosone, E fece a conto regole e ragione E le diece figure, com' on save, Vivesse, gli sarebbe forte e grave Multiplicar ben ogne mia quistione Ch'Amor mi move, sanza mesprigione; E di ciascuna porta esso la chiave, Ed àllemi nel cor fermate e messe Con quella chiavicella ch'i' v'ò detto, Per ben tenermi tutte sue promesse: Per ch'io a·ssue merzé tuttor mi metto; Ma ben vorrè' che, quando gli piacesse, E' m'alleggiasse il mal che·ssì m'à stretto ... X L'Amante Udendo che Ragion mi gastigava Perch' i' al Die d'Amor era 'nservito, Di ched i' era forte impalidito, E sol perch' io a·llui troppo pensava, I' le dissi: «Ragion, e' no·mi grava Su' mal, ch'i' ne sarò tosto guerito, Ché questo mio signor lo m'à gradito», E ch'era folle se più ne parlava; «Chéd i' son fermo pur di far su' grado, Perciò ch'e' mi promise fermamente Ched e' mi metterebbe in alto grado Sed i' 'l servisse bene e lealmente»: Per che di lei i' non pregiava un dado, Né su' consiglio i' non teneva a mente ...
Il ponte del Paradiso (pagina 51)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Lo baciò allora sulla fronte, poi si curvò per dirgli all'orecchio, ma forte, ben forte: — Ora, io ... Margherita ha senno maturo in giovane età; Margherita è una donna forte, sa? Non la giudichi da un po' di stordimento che ha in questi giorni sofferto ... La donna forte ...
Il ponte del Paradiso (pagina 54)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... E dopo tutto, la mia Margherita, senza essere un angelo, come voi avete la bontà di chiamarla, è una donna forte, ve l'assicuro io, una donna forte ... E strinse forte, quella mano delicata, strinse forte la mano di quell'uomo, per cui sentiva una simpatia più viva e più profonda di prima ... Di quante piccole bugie necessarie non si compongono le nostre conversazioni! Di lì, mutando argomento, la donna forte passò a discorrere della mamma, che era in volta col suo Federigo, per arricchirne il corredo ... — Con gran piacere; — rispose Margherita, stringendo ancora ben forte la mano di Raimondo; — ed Ella me ne ricambierà con buone notizie della sua signora, alla quale vorrà fare i nostri più caldi augurii per la sua pronta guarigione ... — Uomo forte davvero, e risoluto; — pensò Margherita, vedendolo partire; — questo sarà duro a vincere, più che il babbo non pensi ... come me, verbigrazia, ch'egli conta come uno zero? — Si rideva, così, aspettando l'ora del pranzo; e il signor Anselmo, prendendo esempio da quella donna forte di sua figlia, le cercava tutte per rallegrar la sua gente ...
L'amore che torna (pagina 69)
di Guido da Verona (estratti)

... Ma non temere: sono forte! E rideva e piangeva, d'un riso e d'un pianto convulsi ... L'amore mio si prosternava dinanzi a lei, ch'era la più crudele e la più forte ... — le gridai forte ... taci! E le mie mani cercarono il suo collo delicato, col desiderio di stringere forte ... forte ...
L'arte di prender marito (pagina 8)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... Se l'amor proprio del pretendente è più forte dell'amore, egli si raffredderà ... Se invece l'amore è più forte dell'orgoglio, egli si innamorerà sempre più ... Tirannia vigliacca, perchè si esercita dal forte sulla creatura debole; tirannia sudicia, perchè non esige coraggio, nè intelligenza, nè coltura; tirannia stupida, perchè è punita non dalle leggi, ma dalla natura ... Se la donna si ribella e si mostra più forte del tiranno, il marito è vinto e abbiamo una tirannia peggiore della virile, la femminile ...
La favorita del Mahdi (pagina 47)
di Emilio Salgari (estratti)

... La zattera, mercè la corrente che era alquanto forte, in dieci minuti soli oltrepassò tutte le isole occupate dai nemici ... Stavano per ritornare nella foresta di palme e di tamarindi, quando udirono una voce lamentevole gridare ripetutamente: —Aiuto! aiuto!… —Fathma si fermò bruscamente stringendo forte forte il braccio dello schiavo ...
La favorita del Mahdi (pagina 55)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Sono forte, disse poi rizzandosi fieramente, e sono preparata a tutto ... A duecento metri da loro, in una immensa pianura ondulata, cosparsa da gruppetti di palme, accampava l'esercito egiziano comandato da Hicks e da Aladin pascià, forte di undicimila e più uomini ... Siate forte ... Al forte di Kawa batteva i ribelli e poche settimane dopo tornava a vincerli, ma a nulla erano giovate queste vittorie ...
La favorita del Mahdi (pagina 81)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Morta! Morta!… ripetè egli con voce rotta, e quell'uomo dall'animo così fiero, così forte, nascose il volto fra le mani e pianse come un fanciullo ... Come! lui, un uomo come lui, forte e coraggioso come un leone, astuto come un serpente, cadere prigioniero! Tu sei pazzo! Tu vuoi spaventarmi ... Basta che Abù alzi la voce perchè tutta la guarnigione di El-Obeid accorra a prestargli man forte ...
La vita comincia domani (pagina 6)
di Guido da Verona (estratti)

... Allora ella si strinse nelle braccia dell'amante come in forte rifugio ... — Novella, — esclamò, — che faremo? Egli disse queste parole con un'esausta voce desolata, e le disse, lui così forte, come un bimbo ... Poi affermò, piano con le labbra, ma forte nel cuore: — Sì, è possibile! — Che dici? — Nulla; non voler sapere ... — Così mi ami? — Così, e più forte ... Si rivedeva nella piena giovinezza, povero ma risoluto a far molto cammino, senz'altra ricchezza nella vita che il suo forte ingegno ed un amico più forte ...
La vita comincia domani (pagina 11)
di Guido da Verona (estratti)

... — Io, che finisco la strada, io, che non ti ho mai fatto alcun male, io ti domando: «Sei stata sua? In verità, in verità, sei stata sua?» Ella scosse il capo con rabbia, come per prepararsi allo sforzo di rispondere: No! — poi si fece bianca d'un pallore quasi livido, e, scandendo le sillabe, disse con una voce che pur lenta sibilava: — Non sono stata sua; non lo sarò mai! Ma sentendo irrompere dall'anima in ribellione, più forte che il suo medesimo cuore il bisogno di gridare la verità, si tese tutta interiormente in una acerrima ira, e per costringersi alla menzogna disse ancora più volte: — Mai! Mai! Esausto, egli si lasciò ricadere nella poltrona, premendosi le due mani sul petto, e la guardò perdutamente, con un senso d'inanità, di vergogna, stremato come un fanciullo che avesse voluto scagliarsi contro una porta di bronzo ... E nelle sue membra malate sentì quasi una paura fisica di quella forte creatura, che aveva diritto a vivere, a ridere, a godere, a mentire, a far tutto ciò che fanno i vivi, mentr'egli non era più che un morto ancora barcollante, un travolto su cui la vita degli altri passava come un torrente infrenabile ... E in quella specie di torpore, mentre vedeva dietro il velo delle palpebre quel polverìo luminoso del sole, risentì, quasi per una evocazione fisica, sotto le narici un poco ansanti fluttuare l'odor femineo di lei, quell'odore soave che l'accerchiava come un malefizio, che intorbidava un poco l'aria come la fragranza eccessiva d'un fiore, che l'ubbriacava talvolta, nella sua debolezza di malato, come una droga troppo forte ... ed egli era sopra di lei, curvo, e la baciava; metteva le dita un po' tremanti nel gran volume de' suoi capelli raccolti su la nuca, aspersi qua e là di gocciole iridate; le strofinava il dorso pianamente, le spalle pianamente, per rasciugarla; sentiva traverso la stoffa spugnosa il tepore umido della sua pelle, s'inginocchiava dinanzi a lei, l'avvolgeva con le braccia, la serrava contro di sè, più forte, più forte ... Oh, come suonavano! che urlìo! che scampanìo forte, lacerante! ...
La vita comincia domani (pagina 15)
di Guido da Verona (estratti)

... Senza parlarle, quasi con ira, egli appoggiò contro la sua fronte una mano fredda, e piegatole il capo all'indietro si curvò su lei, come se lo struggesse la tentazione di dirle una parola terribile, di confidarle un segreto immane, ma volesse prima leggere ne' suoi femminili occhi se aveva una così forte anima da poterne contenere in sè la tragica violenza ... Tu hai diritto alla mia mercede, povera creatura, perchè sei meno forte, e perchè mi ami ... Più forte che l'aroma della notte primaverile, più forte che l'olezzo del giardino ebbro, vaporante come un incensiere, su lui potè l'odore femineo di quella sua bocca soavissima, di quelle sue labbra socchiuse, appena umide, che avevano sete, che avevano involontariamente la forma ed il sapore d'un bacio, ch'erano più lascive di una forma ignuda, più nude che la nudità ...
La vita comincia domani (pagina 24)
di Guido da Verona (estratti)

... — Il medesimo sono, e più forte! — disse con ira; — poichè le più disperate battaglie sono certo quelle che dobbiamo soffocare in noi ... Ora, ti ho detto, sono il medesimo e più forte ... Davanti a me finisce quella striscia di sole che si chiama la vita, e se i deboli, se gli avari, se i timidi, appunto verso la fine s'abbrancano con maggior disperazione ai beni che lasciano quaggiù, io, poichè sono stato un forte come te, un orgoglioso come te, ne faccio abbandono senza odiare quelli che possono vivere ancora, ed umanamente, con pace, dico loro: Il diritto è vostro ... E la desidero qualche volta, io sfinito, come la desideri tu, vivo e forte ...
La vita comincia domani (pagina 33)
di Guido da Verona (estratti)

... no! Dimmi che non è vero! Egli le prese i due polsi, forte, quasichè avesse una irosa gelosia del dolore che vedeva in lei, e disse un'altra volta, scuotendola: — Sì, sì, è morto ... Gli pareva che sopra le corde vigili de' suoi nervi corressero due sensazioni diverse, che si mescevano e s'uccidevano insieme: una era un brivido, ma di terrore, per quel fantasma del morto; l'altra era un brivido, ma di gioia, che gli veniva dalla bellezza di lei, dall'immagine del suo corpo seminudo — e questa era senza dubbio la paura più forte ... Quand'ella passava, o s'appressava, od un'eco portava la sua voce, o per un filo d'aria si diffondeva il suo profumo, od il suo nome fosse detto da alcuno, o per avventura gli accadesse di vedere inattesamente un oggetto suo, ne riceveva nell'anima e per le vene un tremito che gli faceva male, che gli dava una specie d'inquietudine oscura, di desiderio affaticante; quand'eran soli, quando la baciava, e pur quando nella brevità delle furtive notti ella era nelle sue braccia perduta d'amore, invano cercava di bere dentro quel cálice un sorso che fosse pari alla sua sete, o che potesse, per un poco almeno, placare l'ansia che lo struggeva di lei, spegnere la febbre incontentabile che gli faceva dallo stremo nascere un desiderio più forte ... » Súbito ella non aveva compreso, od almeno era stata una sensazione così forte, che l'aveva solo accerchiata senza trovar ádito in lei ... Egli le prese forte una spalla: — No, taci ... Ora ella non piangeva più; aveva solo un tremito nervoso dai calcagni alla nuca, e nella gola gonfia un nodo che ogni tanto si scioglieva per rinserrarsi più forte ...
La vita comincia domani (pagina 36)
di Guido da Verona (estratti)

... Voleva parlarle, chiamarla; ma un senso di rispetto più forte non gli consentiva di muover labbro ... Anzi, poichè pregava, qualcosa v'era di non distrutto fra la sua bella gioventù e quella morte infinita, qualcosa v'era in quel silenzio, di più sacro e di più forte che l'amore, poich'entrambi avevano creduto nella parola inverosimile: «Dio» ... Stando così piegata in avanti, con la fronte che quasi toccava il lenzuolo, la prima vertebra spinale formava tra le piane scapole un forte rilievo; il fascio lunare non impediva che presso l'attaccatura del collo le sue bianche spalle fossero piene d'ombra ... Un usignuolaccio, fuori, nella notte, nella ramaglia nera e balenante sufolava con ironia collerica, e tanto presso e tanto forte, che lo stordiva ... «Vedi?» E la nuvolaglia se n'andava piano piano; il raggio tornava, più mite, poi più forte, parendo invadere la stanza e colmarla, come un fiume ...
La vita comincia domani (pagina 70)
di Guido da Verona (estratti)

... — si mise a dir forte, mentre con gli occhi leggeva, e mentre intorno a lui si andava stringendo un cerchio di persone silenziose ... Si era fatto amare abbastanza per trovare intorno a sè una falange di partigiani, serrata e forte, che ovunque lo avrebbe difeso a spada tratta, vita per vita; ormai non gli restava che godere il premio della sua temeraria impunità ... La folla, quella medesima folla ch'era insorta contro il suo nome, ora l'applaudiva; persuasa o meno, egli era stato il più forte; e ciò bastava perchè, secondo la logica della vita, il più forte avesse anche ragione ...
La vita comincia domani (pagina 82)
di Guido da Verona (estratti)

... Tu non sei fra quegli uomini che davvero possono rinunziare alla vita; fra poco avrai nuovamente bisogno d'esser forte com'eri, buono ed operoso com'eri ... — Sì, Novella, hai ragione: voglio vivere ancora! Ho bisogno ancora d'essere, come hai detto, buono e forte ... «Così!» — Gli strappai la siringa di mano, e mentre tenevo strettamente il suo polso, con l'ago pronto a pungere su la sua pelle rabbrividita: — « Io — gli dissi, — io debbo finire di ucciderti , non tu!» — E per punirmi, per non volgere la schiena, l'ho avvelenato, io, forte, in un colpo, con la mia propria mano! Ella strinse gli occhi; le sue dita contorsero la coltre; il suo busto barcollò indietro; ma si contenne ancora e soggiunse: — Dopo? ... — Báciami forte! ...
Rinaldo (pagina 5)
di Torquato Tasso (estratti)

... 78 A mezo 'l petto il fier garzon fu colto dal forte Alcasto col nodoso legno, ch'ogn'uom più saldo avria sozzopra volto, ed ei non fece di cader pur segno ... 80 Nel cader del troncon, speme e baldanza negli aversarii suoi poggiando sorse; non già l'ardir si rompe o la speranza nel fier garzon, che rotto esser lo scorse, ché questa e quello in lui tanto s'avanza, quanto 'l suo stato più si trova in forse: così ben spesso core invito e forte prende vigor da la contraria sorte ... Né per questo il furor degli altri arresta, ché Linco, un di color, ver' lui si mosse ratto sì che la fiamma è via men presta, e venne seco a perigliosa lotta, credendo aver la man più forte e dotta ...
Rinaldo (pagina 17)
di Torquato Tasso (estratti)

... 41 Ahi quanto ardito fu, quanto fu forte, ahi quanto buono, ahi quanto a noi fedele! Ed è ben dritto, oimè! ch'a la sua morte tutta Francia si lagne e si querele ... Ma chi per l'aspra sua spietata sorte sparger pianti e sospir, sparger querele de' più d'ambo duo noi, s'ambo duo noi deggiam più ch'altri ai gran servigii suoi? 42 Dunque un sì meritevol cavaliero morirà invendicato, e tu 'l vedrai? Tu che 'l forte Troiano, Almonte il fiero vincesti, or di costui temanza avrai? Deh! rompi omai l'orgoglio a questo altero, deh! fa' del nostro Ugon vendetta omai, e solleva qual pria l'onor di Francia, ch'abbattuto or si sta da l'altrui lancia ... — 43 Con questi detti e con molti altri spinse il forte Orlando contra 'l forte estrano, ché quegli prima a giostra non s'accinse, non essendo al pugnar facile e vano ... 53 Ma per la troppo furia in man si volse al forte Orlando la tagliente spada; pur di piatto lo scudo opposto colse, onde convien che rotto in pezzi cada ...
Rinaldo (pagina 31)
di Torquato Tasso (estratti)

... 57 Tu solo, altera coppia, isgomentarti vista non fusti ne l'estrema sorte ché tal ti piacque in volto allor mostrarti qual anco eri nel core invitta e forte ... 59 Ma de' guerrier l'invitta copia avea asse ben lungo e largo allor pigliato, e con la destra a quella s'attenea, con l'altra ributava il flutto irato; ed a la forte man sempre aggiungea, sospinto a tempo fuor, gagliardo fiato; stender anco in quel punto in largo i piedi, poi giunti in uno a sé raccôr gli vedi ... Come il consiglio oppresso in lui risalse, tutto il suo gran vigor in un raccolto, franse col forte petto i flutti insani, oprò le gambe e 'l fiato, oprò le mani ... Allor ne lo stranier lo sdegno crebbe, e l'aversario suo stimò mal saggio, poi ch'ardisce affrontarsi a paro a paro con lui sì forte e sì ne l'arme chiaro ...
Rinaldo (pagina 36)
di Torquato Tasso (estratti)

... 91 Ed era tal credenza in lui più forte per quel che già gli disse un indovino, che trovarebbe il figlio in dura sorte, ed a l'estremo d'ogni mal vicino, e che tolto da lui fora a la morte, e sottratto al furor di reo destino ... Il gran Mambrin ch'a l'Asia legge impone, or sospinto d'Amor s'è qui condutto, e seco ha mille legni e di persone stuol grosso e forte ad ogni pugna instrutto, per far poi di Clarice intero acquisto, ch'acceso n'è, né 'l volto ancor n'ha visto ... 5 Ma passando di qua questo guerriero vide, che fêa di sé superba mostra, e impose a noi che tosto ei prigioniero fosse condutto infra la gente nostra: ma troppo forte fu, troppo fu fiero, e troppo a tempo l'alta aita vostra ...
Rinaldo (pagina 37)
di Torquato Tasso (estratti)

... — 16 Stupito il paladin drizza la vista u' la verde armatura era sospesa, e vede lei con doppia aurata lista lucida lampeggiar qual fiamma accesa; né men forte gli par che bella in vista, e qual conviensi a così dubbia impresa: onde lieto se n'arma e la dispende, e grazie a lo straniero alte ne rende ... Rosso ha lo scudo il fier gigante Oldauro senza pittura, e sol d'argento ha il lembo; e le tre dive ignude il forte Almeno, che regge altier de' Cappadoci il freno ... Fuggi, Odrimarte, ché 'l tuo giorno a nona si chiuderà, sì nel fuggir sei tardo: ecco che te, cui d'ogni dio più forte credevi, ora un solo uom conduce a morte! 37 Sanguigna trae da la sanguigna fronte il forte vincitor l'intera lancia, e Lurcon percotendo, un largo fonte uscir gli fa da la piagata guancia ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 9)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Forte! forte! La figliastra (lasciando Madama Pace che sorriderà di un impagabile sorriso, e facendosi avanti al crocchio degli Attori) ... «Forte», già! Che forte? Non son mica cose che si possano dir forte! Le ho potute dir forte io per la sua vergogna, indicherà il Padre che è la mia vendetta! Ma per Madama è un'altra cosa, signori: c'è la galera! Il capocomico ... E del resto possono ben parlar forte tra loro, perché noi non saremo mica qua, come adesso, a sentire: loro fingono d'esser sole, in una stanza, nel retrobottega, che nessuno le sente ... C'è qualcuno che ci sente, signore, se lei indicherà Madama Pace parla forte! Il capocomico (costernatissimo) ...