Libri fondo

Libri su fondo, con la parola fondo

La divina commedia (pagina 12)
di Dante Alighieri (estratti)

... uccello fa dire al falconiere "Omè, tu cali!", discende lasso onde si move isnello, per cento rote, e da lunge si pone dal suo maestro, disdegnoso e fello; così ne puose al fondo Gerïone al piè al piè de la stagliata rocca, e, discarcate le nostre persone, si dileguò come da corda cocca ... Quel cinghio che rimane adunque è tondo tra 'l pozzo e 'l piè de l'alta ripa dura, e ha distinto in dieci valli il fondo ... Nel fondo erano ignudi i peccatori; dal mezzo in qua ci venien verso 'l volto, di là con noi, ma con passi maggiori, come i Roman per l'essercito molto, l'anno del giubileo, su per lo ponte hanno a passar la gente modo colto, che da l'un lato tutti hanno la fronte verso 'l castello e vanno a Santo Pietro, da l'altra sponda vanno verso 'l monte ... Lo fondo è cupo sì, che non ci basta loco a veder sanza montare al dosso de l'arco, ove lo scoglio più sovrasta ... Allor venimmo in su l'argine quarto; volgemmo e discendemmo a mano stanca là giù nel fondo foracchiato e arto ...
La divina commedia (pagina 16)
di Dante Alighieri (estratti)

... foce onde noi amendue possiamo uscirci, sanza costrigner de li angeli neri che vegnan d'esto fondo a dipartirci" ... Rispuose adunque: "Più che tu non speri s'appressa un sasso che de la gran cerchia si move e varca tutt'i vallon feri, salvo che 'n questo è rotto e nol coperchia; montar potrete su per la ruina, che giace in costa e nel fondo soperchia" ... Io era vòlto in giù, ma li occhi vivi non poteano ire al fondo per lo scuro; per ch'io: "Maestro, fa che tu arrivi da l'altro cinghio e dismontiam lo muro; ché, com'i' odo quinci e non intendo, così giù veggio e neente affiguro" ...
La divina commedia (pagina 21)
di Dante Alighieri (estratti)

... Ond'ei rispuose: "Tu vedrai Anteo presso di qui che parla ed è disciolto, che ne porrà nel fondo d'ogne reo ... Ma lievemente al fondo che divora Lucifero con Giuda, ci sposò; né, sì chinato, lì fece dimora, e come albero in nave si levò ... XXXII S'ïo avessi le rime aspre e chiocce, come si converrebbe al tristo buco sovra 'l qual pontan tutte l'altre rocce, io premerei di mio concetto il suco più pienamente; ma perch'io non l'abbo, non sanza tema a dicer mi conduco; ché non è impresa da pigliare a gabbo discriver fondo a tutto l'universo, né da lingua che chiami mamma o babbo ...
L'amore che torna (pagina 46)
di Guido da Verona (estratti)

... Per te in fondo era lo stesso, e per me ... anche! La fissai negli occhi attentamente, come per scrutarla fin nell'anima oscura; ma quegli occhi erano troppo splendenti perchè si potesse guardarvi nel fondo ... — In fondo, — ragionai per consolarmi, — questa liberalità potrebbe anche parere una ostentazione di pessimo gusto ... In fondo non ne dubitavo io stesso, parendomi oltremodo impossibile che la buona stella non volesse un'altra volta splendere tra le confuse ombre del mio cammino ...
L'amore che torna (pagina 72)
di Guido da Verona (estratti)

... V'è sempre in fondo al nostro cuore una religione occulta che torna verso il passato ... Quello ch'è stato nostro ha per noi qualcosa d'indimenticabile, e credo che i sentimenti più vivi non si distruggano mai del tutto nello spirito nostro, ma s'addormentino in fondo al cuore nell'attesa d'un lontano risveglio ... In fondo era naturale ch'egli mi salutasse, ma sarebbe stato altrettanto naturale che avesse finto di non vedermi ...
Novelle rusticane (pagina 27)
di Giovanni Verga (estratti)

... Diggià la Sicilia sorgeva come una nuvola in fondo all'orizzonte ... In fondo, delle altre barchette più piccole ancora, come punti neri, e le coste che si coronavano di spuma; a sinistra la Calabria, a destra la Punta del Faro, sabbiosa, Cariddi che allungava le braccia bianche verso Scilla rocciosa e altera ... I carrubbi stormivano sul tetto, e in fondo, dietro i viali sgocciolanti, si apriva il sentieruolo fiorito di margherite gialle e bianche ... Da un buco del muro potevano scorgersi i riflessi delle foglie che si agitavano, e alternavano ombre e luce verde come in fondo a un lago ... Il Biviere si stendeva sempre in fondo alla pianura come uno specchio appannato ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 11)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Il temporale della notte aveva schiantata una pianta, scassinando con essa la testa d'un arginello, rovesciando tre o quattro mattoni che, caduti nell'alveo, turbavano per un quarto d'oncia la bocca di scarico del canale; un'inezia, ma che rubava qualche secchio d'acqua al fondo dell'Opera pia a tutto beneficio del vicino fondo del marchese Riboni ... Ed ecco, due o tre giorni dopo d'aver ricevuta la lettera, l'ingegnere Fraschi di ritorno da una visita in Valtellina si presenta pronto come uno schioppo alla direzione come sopra, cerca del cavalier Sermenza, che fa chiamare il Martozzi, il quale stende sul tavolo la carta topografica del fondo d'Arbanello e uno dopo l'altro mettono il dito sull'arginello, che aveva lasciato cascare tre mattoni nell'alveo del canale con pregiudizio della bocca di scarico ... E di fatto piacque al dio della gragnuola di mandarne quattro o cinque chicchi sul fondo di Verdazzo, un cascinale quasi al lembo del Po, che dista da Arbanello ventidue o venticinque miglia, una bella distanza a dire il vero; ma quando si hanno due buoni cavalli e una carrozza comoda pagata da due forti amministrazioni, e quando si può riscotere dalle due parti una diaria di quindici lire, nette le spese di vitto e d'alloggio, un ingegnere non si accorge delle distanze ... Così dunque, fatto con comodo il rilievo dei danni sul fondo di Verdazzo, dopo una buona colazione in casa del fattore, accesa una sigaretta, l'ingegnere Fraschi se ne venne con bel ...
Ricordi di Parigi (pagina 3)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Ritorniamo nel cuore della città: percorriamo la rete inestricabile delle piccole vie, piene di rumori, smaglianti di vetrine e affollate di memorie; tutte obliquità e svolti maliziosi, che preparano le grandi vedute inaspettate dei quadrivi pieni di luce e delle vie monumentali, chiuse in fondo da una mole magnifica, che sovrasta alla città come una montagna di granito cesellato ... Guardate in fondo alla strada ... È l'amor proprio ferito in un'altra gloria, che s'afferra tutto alla gloria presente, per compensarsi della passata; ed esalta con tutte le sue forze il primato che le rimane, per gettare l'oscurità su quello, in fondo al cuore forse più caro, che ha perduto ... È nondimeno prodigioso il vedere questa città, che parve un giorno caduta in fondo, sotto il peso di tutte le maledizioni di Dio, dopo sette anni, così splendida, così superba, così piena di sangue, d'oro e di gloria! E si prova un sentimento inaspettato arrivandoci ...
Storia di un'anima (pagina 28)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Mi trovavo dunque felice, e perchè?… Il fiume mi mostrava nel suo fondo le vene rosee e candide di ghiaia, i tappeti di sabbia, i guanciali di alghe, e sulle rive i campi, i paesi, i mulini: e su e su, a ritroso della corrente, io volevo andare alle scaturigini: e là volevo piangere ... È impossibile ch'io descriva quel primo amore che mi trasse all'infinito facendomi rigurgitare l'anima in petto, spandendo il mio desiderio nei liberissimi cieli! Quando raccolsi la cartaccia da notaro che m'era caduta di mano, e quando la riposi in fondo alla sacca, proprio in fondo trovai il mio albo sfogliato, quattro sbiaditi colori d'acquerello, due pennelli arruffati ...
Storia di un'anima (pagina 36)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Vicino alla spiaggia c'è il fondo basso, e l'acqua non ha colore: è come una vernice che asseconda i guanciali grigi e translucidi di sabbiolina, qua e là segnati dallo strisciare di qualche guscio vivente, qua e là avvivati da qualche scheggia di corallo: nessun'alga ... Andiamo in là dove il fondo più s'inchina, sparso di ciottoloni: l'acqua è verdiccia: quando la batte il sole e l'illumina negli strati inferiori, a cerchio ballonzolano grottescamente le iridi sopra i ciottoloni… ... Lontano, lontano andiamo, dove non ci sia più fondo, e il concavo dell'onda è turchino come solfato di rame, dove si vegga cielo ed acqua, la torma dei fiotti che non posa mai, la estensione aerea che non dà pace mai… ... Chi lo guarda, lo porge in alto e lo adora sul fondo di cielo sereno ...
Storia di un'anima (pagina 51)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Dal colle si domina il portentoso anfiteatro dei monti: monti rocciosi a destra, a sinistra, giù la comba aperta che dà origine a una voragine profondissima, il principio di un'altra valle laterale che si perde Dio sa dove: in fondo, alta, vi è una cima dentata, dalle abbaglianti pezze di serico bianco che si spiegano e si stratagliano sui ghiacciai ... Ma che! in fondo c'è un precipizio: finisce o non finisce questo tappeto, che addoppia le tinte abbrustolate delle cime? Qui vicino ai massi sporgenti e neri il piede rompe una fragile crosta insudiciata: là la monotona eguaglianza è tolta da strisce che vi lasciarono le trosce d'acqua: là si avvalla ed è ondeggiata ... La nostra ragazza procede dritta, senza fallare, equilibrata, colla gerla sulle spalle, e ride alla nostra domanda:—Finisce o non finisce?—Chi s'arresta, sdrucciola: chi s'imbizzisce, falla: chi sdrucciola e chi falla arrischia di rifare il cammino in meno di dieci minuti fino al fondo ...
Storia di un'anima (pagina 56)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... La valle è magnifica: montagne verdeggianti e dolci, poi rocciose ed erte, piene di paesetti come nidi selvatici, ricche di borghi alle comode falde, capricciose e franate nelle insenature, dominatrici dalle cime, cave squarciate e pascoli e torrenti diroccianti, e in fondo il Cervo colle lavatrici, le gore, le furie, le lingue secche di sabbia, i labirinti dei ciottoloni, le corna delle scheggie, le spume, le pennellate d'oltremare e le velature d'asfalto, i capricci dell'artista e le calcolate architetture dei ponti ... Pareti di larice rosso, un gran lettone, per tappeti delle pelli di camoscio, nel catino un'acqua ghiacciata, e dalla finestretta qual vista! Compererei questa cameretta, per non so quante mila lire, a patto di starci tanti anni, senza un pensiero, senza un rumore fastidioso, così come sono, innamorata dei silenzi dei boschi e delle valli, L'alberghetto châlet, colla gronda sporgente e le grandi lobie di legno, è posto su un dolce pratello nel fondo della gran valle della Lys: alle spalle s'ergono i boschi di larici e scroscia una grande cascata, di fronte ancora boschi e cime; in fondo il campanile di Gressoney, il ponte, il torrente lattiginoso; in fondo ancora il Monte Rosa, coi ghiacciai del Lyskamm, e la Vincent-Pyramide, lo Schwarzhorn, il Ludwigshöhe, il Parrospitze, il Signal Kuppe ...
Storia di un'anima (pagina 61)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Monti a destra, monti a sinistra, monti di fondo ... Allo svolto di un muretto, dove finiscono gli scheggioni ammucchiati del viottolo e cominciano le fughe serpeggianti delle scorciatoie sui pratelli; ecco un suono di campana… O Sant'Anna benedetta! Nello stesso paesaggio di toni verdi e freschi ecco uno specchio lucente su un fondo translucido e sabbioso, di qua una parete di rupe a picco e bruciacchiata dagli uragani, di là un'altra massa fantastica di torracchiotti, di gobbe, e di arruffaglia, nel mezzo un anfratto nero, come la portaccia dell'ignoto, e su a cavalcioni dell'abisso, un ponticello bianco, due ciuffi di verde, e una chiesuola—la mia chiesuola col suo campanile a berrettaccio di mago e la sua voce tutta santa, tutta cara, tutt'ingenua, come la preghiera d'una mandriana ... Non hanno più schiuma nei torrenti delle valli native, e per non cadere ancora sfiniti colle otri sulle spalle pei sentieri calcinati dal sole, arrivano colle gonne groppose e sudate e colle croci sulle spalle e le croci nel cuore, a strisciare contro le vostre sete profumate e i nostri paraseli di pizzo… Oh che dite le mie signore, che sorridete, il dito mignolo in aria e l'anulare carico di gioie, frugando con una pagliuola nel fondo di una tazzona ghiacciata? * * * Non son più solo ...