Libri folla
Libri su folla, con la parola folla
Confessioni di un Italiano (pagina 111)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Costoro credettero certo che io m'intromettessi ad accomodar tutto per lo meglio, e si misero a gridare: — Gli è il nostro Cancelliere! — Gli è il signor Carlino! — Viva il nostro Cancelliere! — Viva il signor Carlino! La folla dei veri turbolenti cui non pareva vero di accomunarsi in un uguale entusiasmo con quella gentaglia sospettosa e quasi nimica, trovò di suo grado se non il cancelliere almeno il signor Carlino; ed eccoli allora a gridar tutti insieme: — Viva il signor Carlino! — Largo al signor Carlino! — Parli il signor Carlino! Quanto al ringraziarli di quegli ossequi e all'andar innanzi io me la cavava ottimamente; ma in punto a parlare, affé che non avrei saputo cosa dire: fortuna che il gran fracasso me ne dispensava ... — Parli il signor Carlino! — Oramai il cavallo era assediato da una folla silenziosa, irrequieta, e sitibonda di mie parole ... Una salva di urli e di fischiate salutò la sua comparsa: lo vidi balbettar qualche parola, impallidire e ritirarsi a precipizio quando le mani della folla si chinarono a terra per cercar qualche ciottolo ... Monsignore di Sant'Andrea giubilò sinceramente di quello smacco toccato all'ottimo padre; e con lui tutti dal primo all'ultimo fecero eco nel fondo del cuore agli urli e alle fischiate della folla ... Il suo volto calmo e sereno, la dignità di cui era vestito, la santità che traluceva da tutto il suo aspetto commosse la folla, e mutò quasi in vergogna i suoi sentimenti di odio e di sfrenatezza ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 112)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Allora, prima anche che il Vescovo potesse soggiungere, come voleva, qualche parola di pace, la folla dié volta urlando che si doveva andare dal Vice–capitano, e colla folla io e il mio cavallo fummo trascinati dinanzi alla Podesteria ... Egli mostrava una grandissima voglia di ritirarsi dalla loggia, e ci volevano le continue gridate della folla per fare ch'ei rimanesse ... La folla tumultuava senza sapere il perché, e già molti dei curiosi se l'erano cavata, e alcuni fra i contadini stanchi di quella commedia avevano ripreso il cammino verso casa ... Lasci entrar l'Avogadore! — gridava la folla ... Viva la libertà! In tali grida la folla rovinò tumultuosa verso la piazza a saccheggiare qualche botteguccia di panettiere e d'erbivendola; ma il chiasso era maggiore della fame e non ci furono guai ...
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Fermo e Lucia (pagina 59)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... I sopravvegnenti giungevano sbadatamente sulla soglia, e si rivolgevano ciascuno al lato che gli era più comodo per uscire, ma alla vista di quell'apparato tutti si volgevano dalla parte opposta e la folla usciva come acqua da un vaso che altri tenga inclinato a sbieco, che manda un filo solo da un canto dell'apertura ... Lo sventurato colpito dallo spavento, si pose a fuggire dall'altro lato, e la folla non meno, ma l'archibugio del Conte lo seguiva, cercando di coglierlo separato ... Cercava egli di ficcarsi e di perdersi nella folla, e la folla lo sfuggiva pur troppo s'allontanava da lui per ogni parte, tanto ch'egli scorrazzava solo di qua di là, in un picciolo spazio vuoto, cercando il nascondiglio il più vicino ... La folla continuò a sbandarsi, nessuno si fermò, e il Conte senza scomporsi, ritornò per la sua via, col suo accompagnamento ...
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Fermo e Lucia (pagina 82)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Già su la porta del curato cominciava la folla di coloro che non potendo capire in Chiesa, nè stare in luogo dove si vedesse quello che vi si faceva, cercavano almeno di starvi più presso che si potesse ... La folla faceva largo guardando ognuno quella comitiva con maraviglia e con curiosità, e il Conte con un riserbo che non era più quel solito terrore ... Così pian piano la comitiva si avanzava, quando giunse sotto il portico, dove si dovette rallentare ancor più la marcia per la folla di popolo chiusa fra i due muri; il Conte, guardando nella Chiesa dalla porta che era spalancata, si trasse il suo cappello piumato, e inchinò la fronte fino su la chioma della mula: atto che eccitò un mormorio di gioja e di stupore nel popolo che poteva vederlo, e si propagò per tutta la folla, ognuno raccontandone il motivo ai suoi vicini ... – Superata tutta la folla, il corteggio seguì pianamente il suo cammino; ma siccome la disposizione d'animo dei due personaggi a cavallo era sempre la stessa, anzi i pensieri dell'uno e dell'altro diventavano sempre più intensi a misura che si avvicinava la meta, così il cammino si faceva in silenzio, e noi non possiamo riferire che i soliloqui dell'uno e dell'altro ...
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Fermo e Lucia (pagina 91)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Quella poi che rinforzava l'effetto di tutte queste considerazioni, era la notizia sparsa che il Cardinale veniva a visitare anche quella parrocchia, che si fermerebbe qualche tempo nei contorni, che ci sarebbe folla d'uomini condotti dallo stesso sentimento pio, avverso alla ingiustizia ... Dopo i primi passi Don Rodrigo vide coi suoi occhi, la via piena di viandanti che andavano in folla a Maggianico, altri per vedere il Cardinale, per assistere alla solennità: giovani, vecchi, benestanti, e poveri in quantità che sapevano di non tornare con le mani vuote ... Avrebbe voluto dare al Griso questo consiglio della paura, ma la paura gli comandava di non muoversi, di non farsi vedere; e stette in quella ansietà inoperosa fino a che la carrozza, giunta al punto dove la strada si divideva, imboccò quella che conduceva a Milano, e si separò dalla folla che traeva a Maggianico ... Il Conte del Sagrato era venuto quivi di buon mattino con la folla, e dopo il Cardinale era egli il personaggio che traeva a sè tutti gli sguardi ... Don Abbondio era stato quei dì un po' malato; giacchè credo di avere accennato altrove, che la sua salute era soggetta ad alterazioni improvvise quanto quella d'un diplomatico: ma in quel giorno dovette risolversi di star bene; si pose alla testa di quella folla, e andò sulla via per la quale Federigo doveva venire ... Non erano ancora molto distanti dal paese quando si cominciò a vedere l'altra folla che veniva, e a distinguere la lettiga e il corteggio a cavallo; l'incontro e l'accompagnamento si avvicinarono, i due romori si mischiarono, le due turbe si trasfusero in una, e nel mezzo si trovò la lettiga ferma del Cardinale, e Don Abbondio allo sportello a fare il suo complimento ...
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Fermo e Lucia (pagina 107)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... La folla si condensava vie più, quei di dietro spingendo i primi ... «Apri! apri!» urlava la folla al di fuori, percotendo le porte ... «Pane! pane! apri! apri!» «Indulgenza plenaria, perdono a chi torna a casa,» gridò egli di nuovo, sporgendo il capo con precauzione: ma viste più mani nella folla che si movevano a lanciargli un secondo biscottino, si ritirò ... I primi entrati si gettarono sui cassoni del pane, e li posero a sacco: la folla si sparse dalla bottega nei magazzini ov'erano le farine: quelli che afferrarono i sacchi, gli sciolsero e perchè non avrebbero potuto caricarli e portarseli via con tutto quel peso, gittavano una parte della farina, e portavano il resto: altri raccoglievano come potevano quella farina, riponendola negli abiti loro, nei cenci che trovavano ... Alcuni i quali erano venuti con più profonda intenzione, andarono al banco, lo spezzarono, tolsero le ciotole dei danari, gli intascarono a manate, e sdrucciolando tra la folla andarono a casa a vuotarle, per tornare a nuove faccende ... Andava egli ora spedito, or ritardato tra una folla di gente che procedeva verso il campo di battaglia, e di gente che tornava carica: guatava andando, e origliava per conoscere un po' più chiaramente lo stato delle cose ...
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Fermo e Lucia (pagina 108)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Fermo seguì la processione, e si fermò dinanzi al rogo in mezzo a quella folla ondeggiante a vedere e ad udire ... Il fuoco non era per anco estinto, quando corse all'improvviso una voce per la folla, che al Cordusio (così è chiamato un crocicchio poco distante dalla piazza dove si faceva la baldoria) s'era scoperto da un fornajo un altro grande ammasso di pane e di farina ... La folla si diresse in tumulto verso quella parte: si gettò nella via corta ed angusta di Pescheria Vecchia, si condensò sotto l'arco che la termina, si diffuse nella piazza dei mercanti ... Quivi era già ammassata un'altra folla, e il saccheggio d'un forno era avviato: i sopravvegnenti incalzavano quelli che erano già signori del campo, e si trasfondevano in essi, come potevano ... Tutto ad un tratto una voce orrenda uscì dalla folla: «andiamo dal Vicario di Provvisione, a fare una giustizia» ...
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Fermo e Lucia (pagina 118)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » La brigata si fermò sulla via, ma i birri stringendo pur Fermo, lo strascinavano nel mezzo, e affrettavano il passo: la brigata allora si volse, e si divise, altri a fianco, altri dietro guardando pure e ascoltando: quegli che erano sparsi nella via accorrevano, e si faceva folla ... Fermo predicava tuttavia, domandando misericordia: i birri sul principio comandarono, poi chiesero, poi pregarono i sopravvegnenti che dessero il passo: ma i più lontani cominciarono a mormorare, quindi a fremere, quindi ad urlare: i più vicini, parte per buona volontà, parte spinti, urtavano i birri, i quali dopo aver fatto indarno ogni sforzo per tenersi insieme, e per non lasciare la preda, furono separati dalla folla, dovettero abbandonare i manichini, e non cercarono più che a perdersi nella moltitudine per uscirne salvi ... Quando Fermo si vide tolto alle ugne dei suoi guardiani, e confuso nella folla dei suoi liberatori, si scosse i manichini dai polsi, e il primo suo pensiero fu di approfittare di quella confusione, per fuggire in luogo di salvamento ... Egli seguì il consiglio alla prima: entrò per una via sconosciuta, e si diede a correre, senza saper dove; ma quando si trovò fuori della folla, allentò il passo, e cominciò ad affisare i volti di quelli che incontrava, per trovarne uno che gli garbasse, e gli desse fiducia a fare la sua inchiesta ... Fermo con un passo più sicuro, e più spedito entrò per quella che gli era stata segnata, giunse alla piazza del duomo, l'attraversò, diede passando una occhiata al mucchio di cenere, e di carboni spenti, fredde reliquie della baldoria del giorno antecedente, poscia raffrontando i luoghi con le memorie di jeri, riconobbe la via per la quale era venuto insieme con la folla trionfante, e si pose in quella nell'attitudine d'un generale che ripassa sconfitto e fuggitivo pel campo dove aveva vinto poco innanzi ...
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Fermo e Lucia (pagina 127)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Quei caritevoli dovevano lasciarsi rapire più tosto che distribuire i soccorsi; e spogliati in un momento di ciò che avevano portato con sè, fra le benedizioni, e le rampogne, rovesciando le tasche vuote, uscivano a stento dalla folla più contristati del male irrimediabile, che soddisfatti del poco bene che avevan potuto fare; e se ne tornavano non avendo più altro da dare in risposta a nuove richieste che un aspetto di commiserazione, un cenno delle mani che esprimeva una buona volontà inutile, una ripulsa dolente ... La riverenza dell'abito sacerdotale, l'autorità di Federigo come presente a quegli uficj prestati per suo ordine, e la santità degli uficj stessi, contenevano la folla tumultuosa, in modo che quei preti potessero esercitarli tranquillamente e ordinatamente ... Nè le morti continue diradavano quella folla miserabile, la fame incalzava da tutte le parti del territorio nuova folla alla città; le vie che vi conducono qua e là segnate di cadaveri, brulicavano sempre di nuovi pellegrini che dal piano circostante, dai colli meno vicini, dai monti lontani venivano strascinandosi; diversi d'abito, e di pronunzia, oggetto l'uno all'altro non più di pietà ma di orrore, luridi tutti, ognuno più sbigottito dal trovarsi in mezzo a tanti compagni di disperazione, a tanti rivali d'accatto ...
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Il benefattore (pagina 10)
di Luigi Capuana (estratti)
... Una gran folla ingombrava la piazza, quasi quell'acqua avesse dovuto essere spartita tra tutti, una goccia per uno ... La folla si era aperta davanti a lui, ed egli era passato, guardando le persone in faccia, salutando alcuni che riconosceva per suoi lavoratori e che dovevano trovarsi là perchè c'erano tutti—tutti quei del paese, uomini e donne, giovani e vecchi—e non già perchè potessero avere qualche astio contro di lui ... E queste mie parole riferitele fedelmente a coloro che non hanno potuto udirle… Chi vuol venire a lavorare domani, venga laggiù; il cancello sarà aperto… Io non ho rancori con nessuno… Vi saluto! Sentendo applaudire nella sala, anche la folla della piazza prese ad applaudire ...
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La vita comincia domani (pagina 61)
di Guido da Verona (estratti)
... Ma ora verrebbe una folla amorfa, che si radunava solo per poter tiranneggiare, che solo coesisteva in forza del suo selvaggio istinto micidiale, verrebbe una folla nemica d'ogni temerità solitaria, per contestargli quell'atto supremo d'indipendenza, del quale s'era creduto degno come d'un rosso mantello di porpora, come d'un privilegio terribile inerente alla sua sovranità ... Davanti a questa folla ostile, che cercava solo un pretesto per abbatterlo, sarebbe stato vano sostenere il diritto che a lui sovranamente apparteneva ... Era un tragico momento, nel quale non si poteva concedere il lusso di affermare la verità; non poteva tendere inanemente i polsi, e dire: — «Incatenátemi!» — poi camminare fra due sgherri in mezzo alla folla sibilante ...
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La vita comincia domani (pagina 63)
di Guido da Verona (estratti)
... Non erano ancor le nove del mattino, quando cominciò ad aggrupparsi folla davanti alla casa del Ferento ... Fermo, dietro le cortine d'una finestra, si mise a guardare la folla ... Gli alti vetri luccicavano d'azzurrità; si udiva dalla strada salire un vociferìo crescente; si udiva quel rumore ondoso che la folla produce quando s'aggruppa in tumulto ... E dove un uomo ha il coraggio di ammazzare per primo, è la folla che ha paura di lui ... Del resto la folla non mi odia ... Il suo sorriso beffardo si spense in un sorriso di tristezza, e piegando su lei con dolore il volto pallido, la baciò fra i capelli, come se quell'atto gli fosse necessario, prima di scendere nella strada e camminare a fronte alta contro la folla de' suoi bestemmiatori ... » Il pensiero di quegli occhi amati che dall'alto vigilavano la sua persona lo ringagliardì come una spronata nei fianchi d'un animale generoso, e gli piacque di sentir vibrare intorno a sè la potenza elettrica della folla, gli piacque avventarsi nel pericolo immediato con una spavalderia che lo inorgogliva ...
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La vita comincia domani (pagina 64)
di Guido da Verona (estratti)
... La folla, che ha per suo destino quello di ubbidire ad uno solo, è veramente femmina davanti a chi la disprezza, davanti a chi, senza riflettere, col suo coraggio la incatena ... Aveva combattuta la sua guerra con un magnifico sdegno, e, davanti alla folla, troppo avvezza a patire le menzogne dei retori, aveva il merito incomparabile di aver detta la verità ... Chi mai lo toccherebbe? Non certo quell'eterno ribelle che si chiama il popolo, non certo quella rozza femmina eccitata che si chiama la folla ... Questa folla, che da un momento all'altro s'aspettava d'essere sgombrata dai gendarmi, o d'azzuffarsi con i partigiani dell'avversario, si vedeva improvvisamente fendere dall'uomo stesso ch'era venuta per provocare ... Chi lo toccherebbe? Chi seguiterebbe a gridargli sul volto: — Assassino! — se pur questo era l'ordine? Adesso era preso nel mezzo, era in balìa di questa grande folla; camminando la faceva ondeggiare ... Egli cercava di traversar obliquamente la piazza, per dirigersi all'opposto lato, verso lo sbocco d'una contrada; la folla crescente lo accompagnava, rallentando il passo, arenandosi man mano contro la folla sopravveniente, che stringeva quel nucleo camminante in una specie di morsa ... Era preso negli stessi tentacoli della folla, ed i più vicini facevano sforzi di braccia, di spalle, per non serrarglisi addosso ... Un piccolo varco, uno spiraglio tortuoso, tra gente muta, allentò la folla, e con la mano chiusa nella tasca su l'arma caricata, egli vi s'inoltrò ... Lento, grave, restìo, come una carena che si disincaglia, il nucleo della folla ricominciava a muoversi, resistendo col suo peso inerte alla spinta esterna, e così lasciandosi portare ... Sopra la folla egli ergeva l'alta statura, per guardar oltre: un émpito selvaggio d'orgoglio lo soverchiò, quando vide che la strettoia s'allentava ...
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Marocco (pagina 10)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Parecchi, sfiniti, che non potevano più nè gridare nè reggersi, eran tenuti su per le ascelle dai compagni, e travolti così, come corpi morti, nella folla ... Dietro a questi tre spettri si precipitò una folla di arabi armati, di donne, di pezzenti, di bimbi; e tutta quella barbarie, tutto quel furore, tutto quell’orrendo cumulo di miseria umana, irruppe nella piazza e scomparve ... Dalle mura della città fino alla sommità della collina v’era formicolìo d’arabi, una folla tutta bianca, straordinariamente animata ... Qui, da una parte, la folla divisa in due ali lasciava libero un grande spazio a un drappello di cavalieri che si slanciavano alla carriera, schierati di fronte, sparando i loro fucili lunghissimi; dall’altra parte, v’erano grandi cerchi d’arabi, uomini e donne, in mezzo ai quali davano spettacolo giocatori di palla, tiratori di scherma, incantatori di serpenti, ballerini, cantastorie, suonatori, soldati ... Di lassù si vedevano giù in mezzo alla folla i soldati delle Legazioni vestiti dei loro pomposi caffettani rossi, qualche cappello cilindrico, qualche ombrella di consolessa, e i pittori Ussi e Biseo coll’album e la matita in mano; di là dalla folla, Tangeri; di là da Tangeri, il mare ...
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Novelle rusticane (pagina 3)
di Giovanni Verga (estratti)
... Anzi più grande era la festa e più gli cresceva in corpo la paura di doverci avere il Re proprio nella sua lettiga, e tutti quei razzi, quella folla, quella luminaria e quello scampanìo se li sentiva sullo stomaco, e non gli fecero chiudere occhio tutta la notte, che la passò a visitare i ferri della baia, a strigliar le mule e a rimpinzarle d'orzo sino alla gola, per metterle in vigore, come se il Re pesasse il doppio di tutti gli altri ... Ah, come doveva godersi la festa tutta quella gente che comprava il torrone, e si strascinava stanca e sonnacchiosa per le vie ad aspettare il Re, e come vedeva passare la lettiga colle sonagliere e le nappine di lana, spalancava gli occhi, e invidiava compare Cosimo, il quale avrebbe visto il Re sul mostaccio, mentre sino allora nessuno aveva potuto avere quella sorte, da quarantott'ore che la folla stava nelle strade notte e giorno, coll'acqua che veniva giù come Dio la mandava ... Che non li spegnevano mai quei lumi? e che aveva il braccio di ferro quel sagrestano per suonare a distesa notte e giorno? Intanto nel piano di San Giacomo spuntava appena l'alba cenerognola, e la valle era tutta un mare di nebbia; eppure la folla era fitta come le mosche, col naso nel cappotto, e appena vide arrivare la lettiga voleva soffocare compare Cosimo e le sue mule, che credeva ci fosse dentro il Re ... Finalmente si udì raddoppiare lo scampanìo, quasi le campane fossero impazzate, e i mortaletti che sparavano al Re, e arrivò correndo un'altra fiumana di gente, e si vide spuntare la carrozza del Re, la quale in mezzo la folla pareva galleggiasse sulle teste ... Allora suonarono le trombe e i tamburi, e ricominciarono a sparare i mortaletti, che le mule, Dio liberi, volevano romper i finimenti e ogni cosa sparando calci; i soldati tirarono fuori le sciabole, giacché le avevano messe nel fodero un'altra volta, e la folla gridava: - La Regina, la Regina! È quella piccolina lì, accanto a suo marito, che ...
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Novelle rusticane (pagina 25)
di Giovanni Verga (estratti)
... La folla spumeggiava e ondeggiava davanti al casino dei galantuomini, davanti al Municipio, sugli scalini della chiesa: un mare di berrette bianche; le scuri e le falci che luccicavano ... Ma il peggio avvenne appena cadde il figliolo del notaio, un ragazzo di undici anni, biondo come l'oro, non si sa come, travolto nella folla ... La folla chinava il capo alle schioppettate, perché non aveva armi da rispondere ... Si udiva la folla urlare per quegli andirivieni, avvicinandosi come la piena di un fiume ... E in quel carnevale furibondo del mese di luglio, in mezzo agli urli briachi della folla digiuna, continuava a suonare a stormo la campana di Dio, fino a sera, senza mezzogiorno, senza avemaria, come in paese di turchi ... E come l'ombra s'impiccioliva lentamente sul sagrato, la folla si ammassava tutta in un canto ...
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Ricordi di Parigi (pagina 2)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... I cavalli passano a stormi e la folla a torrenti ... La folla stessa vi passa con una certa grazia contegnosa come per una grandissima sala, scivolando sull'asfalto, senza rumore, come sopra un tappeto ... La folla però ha un aspetto alquanto diverso dai tempi ordinarii ... Di tratto in tratto si vede una faccia giapponese, un negro, un turbante, un cencio orientale; ma è subito travolto dal fiotto nero della folla in cilindro ... E si capisce da che molle formidabili, debba prendere impulso l'ambizione della gloria per sollevarsi su questo pandemonio, e con che rabbiosa ostinazione si rodano i cervelli per trovare la parola ed il grido che faccia voltare le centomila teste di questa folla meravigliosa! E si prova un piacere a esser là su quel lastrico sparso d'ambizioni stritolate e di glorie morte, su cui altre ambizioni si rizzano e altre forze si provano, senza posa; si gode di trovarsi là, come in mezzo a una gigantesca officina vibrante e sonora; di sentirsi aggregato anche per poco, molecola viva, al grande corpo intorno a cui tutto gravita; di respirare una boccata d'aria su quella torre di Babele, assistendo da un gradino della scala sterminata al lavoro immenso, confortati dal dolce pensiero… ...
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Ricordi di Parigi (pagina 5)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Le botteghe gettano dei fasci di luce vivissima fino a metà della strada e avvolgono la folla come in una polvere d'oro ... Nella folla abbonda il bel sesso che di giorno pareva sopraffatto e disperso ... Andate innanzi, innanzi, sempre in mezzo a un incendio, tra una folla immobile e una folla seduta, e vi sembra di passare di salone in salone, in un immenso palazzo scoperto, o per un seguito di vastissimi patios spagnuoli, fra le pompe d'una veglia, in mezzo a un milione di invitati, senza sapere quando arriverete all'uscita, se pur c'è un'uscita ... Avete dinanzi la facciata del Teatro, enorme e spudorata, risplendente di lampade colossali negli intercolonni elegantissimi; dinanzi alla quale sboccano le vie Auber e Halévy; a destra la gran fornace del boulevard degli Italiani; a sinistra il boulevard infocato delle Cappuccine che si prolunga fra i due muri ardenti del boulevard della Maddalena; e voltandovi, vedete tre grandi vie divergenti che v'abbagliano come tre abissi luminosi: la via della Pace, tutta smagliante d'ori e di gioielli, in fondo alla quale si drizza sul cielo stellato la mole nera della colonna Vendôme; l'Avenue dell'Opéra inondata di luce elettrica; la via Quattro settembre lucente di mille fiammelle; e sette file continue di carrozze che vengono dai due boulevards e dalle cinque strade, incrociandosi furiosamente sulla piazza, e una folla che accorre e una folla che fugge, sotto una pioggia di luce rossa e di luce bianchissima, diffusa da grandi globi di cristallo spulito, che fan l'effetto di ghirlande e di corone di lune piene, e colorano gli alberi, gli alti edifizi, la moltitudine, dei riflessi bizzarri e misteriosi della scena finale d'un ballo fantastico ... Ma quando si è arrivati nel centro della piazza, ai piedi dell'obelisco di Sesostri, fra le due fontane monumentali, e si vede a destra, in mezzo ai due grandi edifizii a colonne del Gabriel, la splendida Via reale, chiusa in fondo dalla facciata superba della Maddalena; a sinistra il ponte della Concordia che sbocca in faccia al palazzo del Corpo legislativo, imbiancato da un torrente di luce elettrica; dall'altra parte la vasta macchia bruna dei giardini imperiali, inghirlandati di lumi, in fondo a cui nereggiano le rovine delle Tuilerie; e dalla parte opposta il viale maestoso dei Campi Elisi, chiuso dall'arco altissimo della Stella, picchiettato di foco dalle lanterne di diecimila carrozze e fiancheggiato da due boschi sparsi di caffè e di teatri sfolgoranti; quando s'abbraccia con un sguardo le rive illuminate della Senna, i giardini, i monumenti, la folla immensa e sparsa che viene dal ponte, dai boulevards, dai boschetti, dai quais, dai teatri, e brulica confusamente da tutti i lati della piazza, in quella luce strana, fra i zampilli e le cascate d'acqua argentata, in mezzo alle statue, ai candelabri giganteschi, alle colonne rostrali, alla verzura, nell'aria limpida e odorosa di una bella notte d'estate; allora si sente tutta la bellezza di quel luogo unico al mondo, e non si può a meno di gridare:—Ah Parigi! Maledetta e cara Parigi! Sirena sfrontata! È dunque proprio una verità che bisogna fuggirti come una furia o adorarti come una dea? Di là ci spingemmo ancora nei giardini dei Campi Elisi, a girare fra i teatri a cielo aperto, i chioschi, gli alcazar, i circhi, i concerti, le giostre, per interminabili viali affollati, da ...
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Ricordi di Parigi (pagina 14)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... il Durand presenta il Girardin; il Perrin espone il Daudet; e il Thiers rivive gloriosamente nella tela del Bonnat, davanti a cui si accalca la folla ... Un'altra folla silenziosa e immobile annunzia nella medesima sala le miniature meravigliose del Meissonnier ... Povero e caro Fortuny, bel fiore di Siviglia sbocciato al sole di Roma! I suoi capolavori son là, caldi, luminosi, pieni di riso e di vita, divorati cogli occhi da una folla commossa, ed egli è sotterra ... Quanti cari e nobili artisti mancano alla festa! Lo sguardo li cerca ancora tra la folla mentre il pensiero corre ai cimiteri lontani, e i loro quadri spandono intorno la tristezza dell'ultimo addio ...
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Storia di un'anima (pagina 59)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... 30 le campane di Recoaro tampellano giù nella vallata con un suono maestoso e lieto: sulle allee trottano a torme gli asinelli bardati, e i mulattieri vociano nel loro festosissimo dialetto; davanti alle cento trabacche variopinte una folla oziosa brulica con un ronzio da vincere la voce del Prechel dirocciante nelle tane dell'Agno: là le grida dei venditori e le risa delle compratici: qui un'ondata di musica e un acciottolio di tazze da caffè e… È appunto qui che proprio il nuovo arrivato non s'arrischia a dare un'occhiata: ma è appunto qui per sua condanna che deve discendere dalla vettura, e sgranchirsi, e pigliarsi il fascio dei paracqua, dei parasole, dei bastoni, e far calare le non stemmate valigie, e cavare di tasca il telegramma del Giorgetti che ieri gli assicurava una camera… ritarda persino il maggiordomo! Quelle 6,30! benedetta ora per gli stomachi deboli! Proprio sotto la verandah d'ingresso v'è il crocchio del dopopranzo, le ciarle graziose, i bisbigli crudeli, i commenti arguti ... Ma chi ve la dipinge tutta questa folla! Sul piazzale si addoppia la vita alle prime battute di una quadriglia ... La folla si versa nel salone del Vicentino; là la tombola, i lancieri e le ciarle ...
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