Libri fiori
Libri su fiori, con la parola fiori
Corbaccio (pagina 13)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E, poi che diligentemente fatta s'avea pettinare, ravvoltisi i capelli al capo, sopr'essi non so che viluppo di seta, il quale essa chiamava trecce, si poneva; e, quelle con una reticella di seta sottilissima fermate, fattosi l'acconce ghirlande e' fiori porgere, quelle primieramente in capo postesi, andando per tutto i fiori compartendo, così il capo se ne dipignea, come talvolta d'occhi la coda del pavone avea veduta dipinta; né niuno ne fermava che prima allo specchio non ne chiedesse consiglio ... Ma, poi che la età venne troppo parendosi e i capelli, che bianchi cominciarono a divenire, quantunque molti tutto 'l dì se ne facesse cavare, richiedeano i veli, come l'erba e' fiori solea prendere, così di quelli il grembo e il petto di spilletti s'empieva e collo aiuto della fante si cominciava a velare; alla quale, credo con mille rimbrotti, ogni volta dicea: “Questo velo fu poco ingiallato; e questo altro pende troppo da questa parte; manda questo altro più giù; fa' stare più tirato quello, ché mi cuopre la fronte; lieva quello spilletto, che m'hai sotto l'orecchie posto, e ponlo più in là un poco; e fa' più stretta piega a quello che andare mi dee sotto 'l mento; togli quel vetro e levami quel peluzo ch'ho nella gota di sotto all'occhio manco” ...
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Fior di passione (pagina 21)
di Matilde Serao (estratti)
... Col pretesto di educarla all'amore, egli le mandava i fiori ogni mattina, andava a trovarla ogni giorno alle due, la rivedeva alle cinque alla passeggiata, le scriveva un bigliettino dopo pranzo, la ritrovava ogni sera al teatro, al ballo, al concerto, alle riunioni famigliari ... L'amore di Annibale la martellava ad ogni ora sul cuore per entrare: i fiori la illanguidivano, le lettere la intenerivano, le parole calorose, gli atti di disperazione la scuotevano; voleva irrigidirsi contro queste impressioni, ma non vi riusciva ... Desiderò di morire, vestita di raso bianco, coi capelli disciolti, coperta di fiori ... Quella sera egli si fermò un istante sulla soglia, osservando quella mezza luce insolita, quelle poltroncine sbandate, quei libri aperti e buttati via, quei fiori che appassivano, gli occhi della duchessa nuotanti in un velo di lagrime ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 12)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Verresti a tenermi un po' di compagnia nel giardino; a prendere dei fiori ... Ma se vuoi delle rose e dei garofani, tu portami dei fiori di campo; delle viole ... — Delle viole, adesso? Troppo tardi! — Ebbene, di quei fiori che coglievo anch'io da bambino laggiù lungo il Ravone ... Esclamò a sua volta con accento di meraviglia: — Non le riconosce? Son ginestre! — Non ancora in fiore, e non sono i fiori che volevo io ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 16)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... — Mi piacciono tanto i fiori! — esclamava lui con la voce soave delle ragazze che glieli chiedevano ... Celso, che aveva già quindici anni, ci vedeva anche, nell'Eden, delle belle ragazze che esclamavano con voce soave: — Mi piacciono tanto i fiori! —; e sopportava le spine: i trattati di chimica organica che il conte, senza insistere, intrometteva a quelli del regno vegetale ... A marzo furono provvedute le sementi dei fiori scelti ... — Se il giardino va bene, son rovinato; mi tocca sgobbare più di un farmacista! Accadde così che, poste a dimora, le pianticelle dei fiori allevati con tante cure, sembrarono svilupparsi tutte uguali: rigogliose, ma tutte uguali ...
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L'amore che torna (pagina 4)
di Guido da Verona (estratti)
... Già due volte aveva cercato di avvicinarla per istrada, e di giorno in giorno le mandava all'albergo grandi mazzi di fiori, biglietti con frasi galanti, oppure ninnoli, dolci, profumerie, cose tutte che rimanevano in dono al portiere ... Ho la superstizione dei fiori ... a mazzi di fiori! — Vuoi alludere a me? — interruppe Giorgio Albanese in tono di falsetto ... Volevo dirti che i tuoi fiori appassiscono tutti nel ripostiglio del portiere ...
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L'amore che torna (pagina 26)
di Guido da Verona (estratti)
... Appena fui pronto scesi, e lo trovai occupato a discorrere con Lazzaro, che lì presso, con un paio di forbici, coglieva tutti i fiori delle aiuole gettandoli dentro un paniere ... A Fondi è la Festa dei Fiori ... Quando è in pieno la stagione dei fiori, si fanno mazzi a centinaia e si portano in voto alla Chiesa per la intercessione dei frutti ... Domani poi rimarranno su la piazza solo i giardinieri ed i mercanti per vendere i fiori fini, le pianticelle di serra e le semenze nuove ...
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L'amore che torna (pagina 28)
di Guido da Verona (estratti)
... IV Le campane della gotica Santa Maria di Fondi squillavano a distesa per l'aria solatìa, cantando il mistico inno che celebrava la Festa dei Fiori ... Fin dalle primissime ore del mattino le compagnie dei villaggi, di valle o di monte, si erano date convegno su la via di Appia, ed erano andate in gran corteggio portando i fiori all'auspice benedizione ... Alcune vestite con abiti dalla foggia gaia, cavalcando asine impennacchiate o cavalli aquilani dalla criniera barbarica intrecciata di spighe verdi, con un mazzo di papaveri ad ogni borchia de' finimenti; altre cantavano in coro, sedendo sopra carretti fragorosi, adorni d'un drappeggio di stuoie rosse; altre compivano il viaggio a piedi, come un gregge in emigrazione, ondeggiando su gli altipiani o scomparendo nelle avvallature, e ciascuno di quella moltitudine recando i fiori del suo giardino, i boccioli delle sue pasture, i mazzi più recenti e le ghirlande più fresche della sua nativa montagna ... Con le mani callose per la fatica dell'aratro e della falce portavano i mazzi come si porta un cero in processione, e le donne facevano con i grembiuli un grembo, per entro adunarvi l'offerta; ovvero, con arte quasi primordiale, avevan intrecciati que' fiori e quelle frasche in modo che si potessero appendere come doni votivi, e foggiati li avevano a somiglianza degli utensili campestri, per l'augurio della messe copiosa ... Altre comitive, le più ricche, o forse i parentadi, reggevano canestri colmi di fiori coltivati, offrendo così alla Vergine primaverile una donazione più rara; i lor panieri traboccavano di ogni ricchezza profumata, sorretti per lo più da due giovanette, che in abito uguale camminavano a lato, cantando ... Un bellissimo trofeo, rosseggiante di bacche vermiglie, che al sommo aveva una grande foglia di palma distesa, era portato a spalle da quattro uomini succinti nel costume della terra d'Aquino: molte fanciulle, vestite in abito candido e guidate da una suora, camminavano dietro uno stendardo, avendo ciascuna la faccia velata e le braccia ricolme di bianchissimi fiori ... Un pastore spingeva la sua pecora lanosa, che aveva tra le corna un ornamento vaghissimo di fiori montanini; la mazza del mandriano era un lungo ramo nodoso avviluppato con rosai selvatici ... La strada che seguivamo svoltava, dopo un lungo pendìo, su la via Appia; là incontrava una traccia di fiori sfogliati su le recenti orme dei pellegrinaggi, mentre ancora talune comitive dei più lontani contadi sbucavano per i sentieri della campagna volgendo gli occhi ansiosi verso la meta imminente ... Una pioggia di fiori ci accolse al nostro passaggio ... I fiori vi giacevano ...
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L'amore che torna (pagina 29)
di Guido da Verona (estratti)
... Davanti alla chiesa, come in un giorno di grande sagra, tutta la piazza era ingombra di giuncature primaverili; fiori ed aiuole d'ogni varietà l'abbellivano e la colmavano di magnificenza ... Dai fiori si conosceva l'origine dell'offerta ... Tutti questi fiori, e gli altri mille cui non era possibile riconoscere un nome, parevano irradiare nell'aria circostante i riflessi dei loro infiniti colori, aspirando ad essere più belli della loro bellezza ed avendo singolarmente una diversa guisa di vivere e di morire ... Nel tripudio e nel sole di quella piazza invasa un'anima vasta e quasi umana pareva espandersi da quelle innumerevoli agonìe, dicendo con una suprema estasi di profumo l'ansia che i fiori avevano di suggere le linfe della terra, di accogliere più sole, più rugiada, più vento, per palpitare, per aprirsi e ridere, per generare un seme fecondo ... Non v'era più marmo, non v'erano più altari, nè seggi nè cori nè pulpiti nè colonne: tutto scompariva sotto un ammanto unico di fiori, lasciando solo una via diritta e sgombra che si partiva dalla soglia fino ai gradini dell'altar maggiore ... La turba, genuflessa tra i fiori, elevava un sommesso mormorìo di preghiere ... «Beato colui che ha l'Iddio dei Fiori in suo aiuto — la cui speranza è nell'Iddio dei Fiori ... «Alleluia Vergine Maria! Immacolata Vergine dei Fiori!» — cantava il sacerdote officiando, mentre il chierico agitava i turiboli e la turba ripeteva «Alleluia!» Ed ecco il sacerdote, apprestandosi a compiere il rito, coglieva dalle più vicine offerte alcuni fiori e li deponeva sopra un vassoio d'argento, trattando le corolle con delicatezza, quasi fosser ostie benedette ... «Fa che i semi si diffondano al vento numerosi, i granelli dell'arena, o Maria che conosci da lungi!» E sollevava il vassoio di fiori davanti al tabernacolo scintillante ...
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L'amore che torna (pagina 30)
di Guido da Verona (estratti)
... Ed ecco, il sacerdote asperse tre volte i fiori con l'acqua lustrale, mentre nell'atto della benedizione tutto il popolo della gleba s'inginocchiava, e pareva che veramente qualcosa d'indefinibile, quasi una luce di redenzione, piovesse dall'alto su quelle migliaia di fronti, su quelle migliaia di anime, arse dal bisogno di credere, come un terreno asciutto ànsima nell'attesa della rugiada ... I loro polsi gracili erano allacciati da una catena di fiori nivali ed i loro occhi splendevano come nell'ebbrezza d'un'estasi religiosa ... Cantavano con voci squillanti una dolcissima lenta preghiera; su le pause d'ogni salmo tutto il popolo ripeteva in coro: «Beata Vergine Maria, fate la grazia ai fiori!» Subitamente la voce dell'organo si elevò per l'ampiezza del tempio, come una preghiera sovrumana, la quale parve per un momento raccogliere in sè stessa l'adorazione di tutte le cose che riconoscevano un Dio ... E i fiori anch'essi morivano, bevendo l'ultima goccia di rugiada serbata nel càlice come una perla; morivano profumando col supremo loro effluvio la imminente sera del tempio, al chiaror scialbo de' cerei, essi, che adoravano il sole ... Allora, davanti ai fiori che morivano, agli incensi che fumavano, al bisbigliar delle preghiere sommesse, cauti e paurosi ci baciammo, sentendo per tutte le vene correre il brivido di quel peccato soave ... Diceva: «L'anima è qualche volta come la primavera: essa ritorna, e ritorna con tutti i suoi fiori ...
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L'amore che torna (pagina 58)
di Guido da Verona (estratti)
... Passò una mattina, mentre stavo al balcone, una venditrice di fiori ... E scesi; comprai tutti i suoi fiori, e la canestra insieme ... Salii per le scale portando io stesso quel gran fascio, e mi parve che un poco di primavera entrasse nella nostra casa con quel profumo di fiori mattutini ... Pensai ch'essi pure, in quel tempo, aprivano le corolle, i miei fiori d'Italia, e mi sovvenne del giorno ch'eravamo partiti insieme, sul barroccio di Lazzaro, con la cavalla saura tutta infiorata, per andare a Fondi alla festa della primavera ... Volli chiamar Elena per dirle: — Guarda: sono gli ultimi fiori ... Con i suoi occhi lucenti mi mandò un sorriso e fece scorrere la mano sui fiori, delicatamente, come avrebbe fatto per carezzare la testa di un bimbo ...
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L'amore che torna (pagina 65)
di Guido da Verona (estratti)
... La figlia di Lazzaro aveva messa nei vasi una profusione di fiori ed aveva preparato il gran letto nuziale nella camera dove mi sembrava ch'Elena camminasse ancora, facendo sul pavimento con le sue pianelle un rumore frettoloso e lieve ... Una volta colsi nel giardino i fiori più belli, ne feci una cassetta io stesso e li mandai all'indirizzo del suo teatro; ma questa e l'altre cose rimasero senza risposta ... Appena vinta la febbre, mi trassero fuori dalle coltri, mi sedettero all'aperto, tra i fiori, tra il verde ... In tutte le immagini belle, che davan musica e luce alla mia vita nova, ella passava come una trasfigurazione, lasciando cadere intorno a sè fiori di rimembranza e di speranza, parole udite, sorrisi ...
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L'amore che torna (pagina 82)
di Guido da Verona (estratti)
... Era una camera linda, non senza un'ostentazione di lusso campagnolo, vasta, con mobili grandi, e v'erano — cosa orribile! — sul caminetto, ai lati d'una pendola ferma, due vasi di fiori modellati nella cera e protetti da una polverosa campana di vetro ... Poi avevamo portato grandi mazzi di fiori selvatici, côlti nella foresta; Edoarda, buttandoli sul letto, rideva di un riso fresco e giovine ... Aveva le maniche della camicetta corte fino al gomito ed un paio di guanti che le calzavan alto, inverditi nel palmo dall'umor vegetale dei fiori strappati ... E coi fiori sulle braccia, saltellando per le scale, vi andò con gioia ... E domandò se volessimo un bel vaso per i nostri fiori, e se fossimo signori di Roma, e quando fossimo giunti, e se avesse da prepararci una buona cena per l'imbrunire; e parlava e parlava, con la sua vocina stridula come il gridìo delle cicale che là fuori strillavano, finchè Edoarda si buttò sul letto e finse d'aver sonno, perchè la vecchierella se n'andasse con Dio ...
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L'arte di prender marito (pagina 25)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... Tu porterai a tuo marito tutta una corona di fiori: la tua giovinezza, la tua bellezza, le tue grazie; ma pur troppo l'uno dopo l'altro questi fiori avvizziranno ... Ma se fra quei fiori avrai intrecciato anche la sincerità, questa rimarrà fino all'ultimo respiro sempre fresca e sempre profumata, e tuo marito alzerà il capo superbo ad ogni volta, che davanti a tutti potrà dire: Lo ha detto lei! sinonimo di verità indiscutibile, sinonimo di un dogma, che non ha nè può avere miscredenti ... * * * Mi ricorderò sempre, che in una conversazione, a cui prendevano parte uomini vecchi e giovani e donne belle e letterati e scienziati, tutto un mazzo di carissime persone, si lamentava che i fiori, che sono tra le cose più belle di questo mondo, durassero così poco ... Una signora sentimentale esclamò: —I fiori son come l'amore… ... Un'altra più seria e ottima moglie e ottima madre di famiglia soggiunse: —Non tutti i fiori, nè tutti gli amori sono fragili e caduchi ... Perfettamente, disse un professore di botanica: —Vi sono fiori di orchidee che durano mesi sullo stelo e anche recisi son freschi per settimane… ... S'intende sempre parlare dei fiori in generale, e non delle eccezioni ... Anche i fiori comuni si possono conservare indefinitamente con ...
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Le Grazie (pagina 5)
di Ugo Foscolo (estratti)
... Or le recate o vergini i canestri E le rose e gli allori a cui materni Nell'ombrifero Pitti irrigatori Fur gli etruschi silvani, a far più vago Il giovin seno alle mortali etrusche Emule d'avvenenza e di ghirlande; Soave affanno al pellegrin se innoltra Improvviso ne' lucidi teatri E quell'intenta voluttà del canto Ed errar un desio dolce di amore Mira ne' volti femminili, e l'aura Pregna di fiori gli confonde il core ... Date il rustico giglio, e se men alte Ha le forme fraterne, il manto veste Degli amaranti inviolato; unite Aurei giacinti e azzurri alle giunghiglie Di Bellosguardo che all'amante suo Coglie Pomona, e a' garofani alteri Della prole diversa e delle pompe, E a' fiori che dagli orti dell'aurora Novella preda a' nostri liti addussero Vittoriosi i Zefiri su l'ale, E or fra' cedri al suo talamo imminenti D'ospite amore e di tepori industri Questa gentil sacerdotessa educa ... Che di que' fiori ond'è nudrice, alcuno Mescer ven piaccia alle rose celesti Che il dì sesto d'Aprile in val di Sorga Voi tutti gli anni o belle Dee cogliete A recarle alla Madre ... — Ora l'alata Polinnia che ha più lire, e più dell'altre Muse possiede il vario canto, esulti Ch'io de' suoi fiori ornerò l'inno; or viene Sacerdotessa al rito mio seconda Bella una donna, e reca all'ara un favo Per memoria del mele onde alle Grazie Con perenne ronzio fanno tesoro L'eterne api di Vesta, E il fior che altero del lor nome han fatto Dodici Dei ne scevra, e all'ara vostra Il dona; e l'arpa sua tesse ghirlande ... Ora Polinnia alata dea che molte Lire a un tempo percote, e più dell'altre Muse possiede orti celesti, ascolti Anche le lodi de' suoi fiori; or quando La bella donna che seconda all'ara Veggio ministra, vien recando un favo Rimembrandomi il mele onde alle Grazie Con perenne ronzio fanno tesoro L'eterne api di Vesta e chi ne assaggia Parla caro a' mortali ... Però che quando nell'ascrea convalle Disfrenando le tartare cavalle Marte afflisse ogni pianta, e le sacrate Ossa de' vati profanò un superbo Nepote d'Ottomano, allor l'Italia Fu giardino a que' fiori, e qui lo stuolo Fabro dell'aureo mel pose a sua prole Il felice alvear ...
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Mattinate napoletane (pagina 6)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... Don Procolo, un attempato arzillo, negoziante e proprietario, veniva a sera a trattenersi nella bottega, e quando c'era don Procolo accosto a Fortunata, seduto in mezzo ai fiori di organsino, in mezzo ai fasci d'erba artificiale, la mamma di Fortunata, dalla parte loro, chiudeva metà dell'uscio ... I fiori artificiali, quelli pei borghesi di Foria e pei negozianti di quartiere Pendino sono strillanti e il colore vivo s'attacca alle mani ... Nella semioscurità i mucchi dei ritagli pei fiori, le palle bianche dei lumi a petrolio, le ceste piene di fiori azzurri e rossi mettevano una gran confusione nella bottega ... Fece aprire, rimase un pezzetto a rovistare e a parlare con due uomini sconosciuti a tutto il vicinato, cacciò in una cesta alcune masserizie e le coprì con un mucchio di fiori d'organsino ...
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Nel sogno (pagina 5)
di era (estratti)
... Più che il correre, preferiva l'andare tranquillo lungo i sentieri, e tra i sentieri preferiva i più verdi, i più teneri, quelli dove spuntavano fiori ... I fiori l'attiravano dolcemente: ella si guardava bene del calpestarne qualcuno, chinandosi a raddrizzarlo, se lo aveva urtato, seguendone lo sviluppo con sguardo amoroso; oggi appena una gemma, domani un bocciolo, poi il fiore ... Maravigliata sempre e commossa davanti a questo mistero, diceva talvolta:—Padre, io penso che i fiori hanno un'anima ... Sorella dei fiori, delle erbe, degli insetti, degli uccelli, viveva della loro pace profonda nella assoluta ignoranza del male ... Alcune parole, alcune frasi dei libri sacri la trasportavano in un delirio di ammirazione; per esempio, tutti i simboli relativi a Maria Vergine, che, dopo di essere stata paragonata all'aurora foriera del sole, venne ancora ravvisata nell'Arca dell'alleanza, fabbricata di legno incorruttibile, nel roveto di Mosè, che arde tutto e pure non si consuma, nella verga di Aronne, che lungi dall'insterilire mette fiori, nel vello di Gedeone, che solo rimane molle e coperto di rugiada mentre la terra intorno è bruciata; nell'orto chiuso, d'onde emanano profumi di paradiso, e nella rosa di Gerico, nel cedro del Libano, nel cipresso di Sionne, nella palma di Cades, nel pallido ulivo dei campi, nel leggiadro platano che costeggia i torrenti ...
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Nel sogno (pagina 11)
di era (estratti)
... Quello specchio! quei fiori rari còlti ai piedi dei ghiacciai e subito scomparsi! Quei ritorni affannati, sotto il sole, sotto la pioggia, senza dir mai di dove venisse! E i baci! i baci di cui la tempestava alla notte, serrandosela dormente sul cuore! A tale ricordo, il rossore scompariva dalle sue guancie, vinto da un sentimento più potente ancora, più intimo, più oscuro, che sembrava gelarle il sangue nelle vene e schiaffeggiarla con uno di quegli insulti che, invece di arrossare il volto, lo fanno diventare pallido ... Il buon padre le disse: —Tornerà la primavera, e con essa i fiori, le farfalle e la gioia della mia diletta ... Non era tutto un inganno? I fiori appassivano, morivano le farfalle, la gioia si cambiava in cordoglio ... Lo sai pure che ad ogni anno spuntano i fiori novelli, perchè Dio vuole che abbiamo sempre la nostra porzione di gioia ... I fiori novelli che tu coglierai saranno la prova che il Signore perdona ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 41)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... CAPITOLO QUINTO
NUMINA, NON NOMINA I "Cara" disse Carlino Dessalle, "e i fiori? Sono quasi le cinque, sai!" Jeanne stava scrivendo nella sala dell'Ariosto, in faccia all'affresco dove la bella, tenera Angelica, legata le gambe ignude allo scoglio, spasima fra la mostruosa Orca, la ghiottona del mare, che sale, e il mostruoso ippogrifo con Ruggero, il ghiottone del cielo, che scende ... "Bella disposizione per un pranzo!" "Ma che? Ma cosa? Ma se non ho niente! Se sono contenta, contentissima! Se sono allegra! Adesso vado a far cogliere i fiori ... Dimmi che fiori vuoi ... "Vedi se sono allegra! Dimmi, dimmi che fiori vuoi!" Egli scosse il capo, rassegnato, non persuaso: e rispose negligentemente, dopo un silenzio lungo: "Rose ... Le spalliere sotto la Foresteria sono cariche di fiori bellissimi ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 42)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Ella scese per questa gran vendemmia di fiori nel viale che corre diritto fra una lunga riga di thuye e le spalliere delle rose aggrappate a quel fianco della Foresteria, che guarda la valle del Silenzio ... Il giardiniere Pomato, che con tutto il suo anarchismo coperto aveva una soggezione manifesta della padrona, così buona conoscitrice di fiori, così ragionevole e ferma negli ordini, così dignitosa e umana nei modi, così signorile nella figura e negli atti, quel giorno era nero addirittura e si nascondeva poco ... Rispose, stroncando rabbiosamente disgraziati gambi di fiori, che le canaglie della Commissione scolastica municipale l'avevano respinta in un esame di concorso perchè sorella di Ciotti e perchè "no la xe sampatica ... Jeanne, soddisfatta di averle detto due parole con bontà, si avvicinò, in attesa che i panieri fossero pieni di fiori, verso il gran leccio del bosco, che le faceva invito laggiù in capo al viale caldo nell'ombra dorata delle thuye, nel riflesso dei muri sfolgorati in alto dal sole scendente ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 69)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Erano certamente fiori, per il Camposanto ... Era infatti una scatola di fiori sciolti ... Accompagnava i fiori questa sola carta di visita: CARLO DESSALLE ... Di Jeanne vi era l'anima; e i recisi, moribondi fiori, i ciclami odorosi dei boschi di Vena, i rhododendron di Rio Freddo, gli edelweiss di Picco Astore non dicevano che lei, l'amore, il dolore, la timida offerta, il silenzio di lei ... Piero lesse il biglietto, guardò i fiori, pensoso ...
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Storia di un'anima (pagina 32)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Questa via discende e non ha fiori: questo crepuscolo infosca ed è silente ... Avete fiori nelle treccie? Fiori di cimitero ... Per esse e per voi questa via discende e non ha fiori: questo crepuscolo infosca ed è silente ...
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Storia di un'anima (pagina 38)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Se il sole dell'amore non ci scalda il cuore negli anni della giovinezza, l'anima si agghiaccia nel dubbio e bestemmia delirando:—Chi sono io? e perchè sono?—Addio, addio, tranquille e sante illusioni di un dì! Nel dubbio voi, fanciulle, consultate e consultate lo specchio: noi, giovani, apriamo lo scrigno: nell'anima inaridita nascono i tossici della solitudine, le invidie: e le invidie per chi? O Dio! per l'amica che sciupò i fiori virginei, gittandoli nella carrozza di un milionario paralitico pei vizi; per l'amico che s'inchinò innanzi alla giumenta d'oro ... Date fiori nei capegli a quel bambino, sulla culla ove dorme, al seno che lo nutre ... Fiori nelle manine di lui che s'alzano al cielo, fiori tra gli occhi suoi e quelli della fanciulla complice dei primi pianti soavi e dei primi sorrisi consapevoli, fiori tra la sua mente e l'azzurro e cadano sulla testina di lei!…—Anche tu ami, o figliuolo? O donna, il figliuolo nostro ama! E chi non ama? E la sua vergine sorride ... —E si muore! Ma la vita fu vicenda di fiori e d'amore… ... —E la donna? Come volarono gli anni! La mamma, sempre santa, bellissima, felice, sempre porse fiori e sempre amore ... E porge fiori alle tombe…—Andate, andate per la via fatale che vi è prescritta ...
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Storia di un'anima (pagina 41)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... È la padrona del palazzo che tornava dalla messa e ascendeva al sommo terrazzone… O logge aeree, o grotte verdiccie; ultimi fastigi su cui trionfa lo stemma, primi gradini col salve! O fiori che vedete il mare, marmi che riflettete il cielo!… Donna, che mi appari, più formidabile del Doria, appoggiata alla colonna, a cui già concessero le spalle la mamma, la nonna, la bisnonna, fervidissima stirpe: o donna, sei padrona del cielo, del mare, dell'infinito, dell'invisibile! Andrea Doria nel classico suo palazzo fuor di Porta San Tomaso accoglieva Carlo e Filippo re e la loro corte, e li faceva servire a suono di fischietto, come se egli fosse sulla sua capitana ... La dico una contrada quella dove c'è di tutto, dal mazzolino di fiori per lei, marchesa, al mucchio appetitoso di lumache testacee chiuse nelle gabbie, come i passerotti: e pel pittore tocchi di verde smeraldo, di cinabro, di giallolini: oh che gazzarra! Fogliami spiccati, creste accese di galli, fette avvistate di zucche, e via! Dove non c'è una cosa sola, quella santa pulizia ... Chi vi coglie? Fiorite ed appassite, e non sapete che sul candidissimo seno di una dama, sulle braccia tarlate di una crocetta nera, altri fiori, meno belli di voi, più belli di voi, agitano i petali al susurro di una parola rovente, al prorotto singhiozzare d'una preghiera ... Le stelle più poetiche delle notti estive, le stelle inseguentisi con velocissime curve, le soavi luci cangianti che scorrono al bacio d'argento del mare! E il mare rispondendo al cielo sussulta, e dove le crespe sue accarezzano i fiori, fiori della spiaggia, fiori delle profondità, ogni ondeggiamento porta un gorgoglio—Amore!—ed ogni gorgoglio una spruzzata di perle… ... Ti metteremo remi neri, vele nere, in prora corona di fiori funerari, o barca che t'apparecchi al viaggio per là, da dove non si torna ... Solitudine vastissima! E coi remi accarezzeremo il mare, e volgeremo le vele al vento, sì da farle crepitare come se baciate insistentemente, e petalo per petalo, o poeta della notte, sciuperemo i fiori della corona ...
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Storia di un'anima (pagina 51)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... danno stringicore i fiori che dondolano all'ondina piangente, ci fanno abbrividire i pratelli irrugiadati ... Incomincia una frana sconvolta, un torrente secco: i cespi del rododendron ferrugineum sbucano da ogni crepaccio ove ci sia una manciata di terra, ricchissimamente adorni di fiori vermigli: alcuni corimbi staccano sulle tinte cineree-lucenti delle pietre, altri sul cielo azzurro di sette azzurri, altri sui guancialetti dell'erica che odora di miele… ... Oh meraviglia! suona un campanaccio grave: dòn dòn, dodòn, dodòn: una vacca appare, col muso gemmato d'acqua, le corna sporche di terra, con una bava che fila giù dalle mascelle spostate dal ruminare: sbarra gli occhioni, colla coda sferza una mosca, poi sprofonda la gamba nana nei cespi di rododendron, sviluppando l'adipe del tardo corpaccio, strascinando le densissime mammelle sui fiori gentili ...
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