Libri finestra
Libri su finestra, con la parola finestra
Confessioni di un Italiano (pagina 154)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Infatti una bella mattina che sorseggiava tranquillamente il caffè pensando alla maniera di prolungar piucché fosse possibile l'utilissimo servizio di sette o otto ducati che mi rimanevano, sentii un furioso scampanellare alla porta, e poi una confusione di voci che gridavano rispondevano s'incrociavano dalla finestra alla calle, e dalla calle alla finestra ... La Pisana non la lasciò continuare; corse a chiudere la porta, e adocchiando la finestra che dava sul canale, cominciò a dirmi che badassi a me, a scappare, a salvarmi, che questo urgeva più di tutto ... Io non sapeva che fare, e un salto dalla finestra mi parve la maniera più commoda di cavarmela ... Come anche feci e arrivai a salvamento senza nessun maggiore fastidio che quell'arrischiatissimo salto dalla finestra ...
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Decameron (pagina 53)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Io non so qual mala ventura gli si facesse assapere che il marito mio andasse ier mattina a Genova: se non che stamane, all'ora che io v'ho detta, egli entrò in un mio giardino e vennesene su per uno albero alla finestra della camera mia, la qual è sopra 'l giardino ... E già aveva la finestra aperta e voleva nella camera entrare, quando io destatami subito mi levai, e aveva cominciato a gridare e avrei gridato, se non che egli, che ancora dentro non era, mi chiese mercé per Dio e per voi, dicendomi chi egli era; laonde io udendolo per amor di voi tacqui, e ignuda come io nacqui corsi e serra'gli la finestra nel viso, e egli nella sua malora credo che se ne andasse, per ciò che poi più nol sentii ... Che farai tu se ella il dice a' fratelli?” –Il valente uomo, avendo assai compreso di quello che gli bisognava, come meglio seppe e poté con molte ampie promesse racchetò il frate; e da lui partitosi, come il matutino della seguente notte fu, così egli nel giardino entrato e su per l'albero salito e trovata la finestra aperta se n'entrò nella camera, e come più tosto poté nelle braccia della sua bella donna si mise ...
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I nuovi tartufi (pagina 11)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... Perlustrata la via, raccoglie diversi sassi, e con bella destrezza prende a gettargli nella finestra del secondo piano ... I sassi tratti da mano maestra arrivavano al punto: ruppe due vetri, ma nessuno si affacciò; e sì che Guglielmo era nella stanza, e si vedeva la sua ombra passare e ripassare traverso il chiarore della finestra, e doveva pur sentire ... Allo improvviso scoppia un tiro di pistola, e subito dopo prorompono diversi urli: un altro vetro della finestra del secondo piano vola in pezzi, di cui alcuni cadono addosso al Presidente ...
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Il benefattore (pagina 24)
di Luigi Capuana (estratti)
... Avevo, dunque, notato che le apparizioni della mia bella vicina alla finestra si erano fatte meno rare; il suo contegno però non era mutato ... Infatti, le rarissime volte che ella mi aveva guardato—non abitavamo la stessa casa, ma la mia finestra era divisa dalle sue soltanto dallo spazio della cantonata intermedia—quegli occhi nerissimi non mi avevano fatto scorgere in lei niente che potesse indicare fastidio della mia insistenza tentatrice, o curiosità di scrutare le mie intenzioni, o altro sentimento qualunque ... Un giorno però, dopo parecchie settimane da che le sue apparizioni si erano fatte meno rare, fui lietissimo di osservare che, finalmente, ella si era affacciata alla finestra immediata alla mia, dove non si era affacciata mai fino allora ... Ella rimase alcuni istanti alla finestra; poi si ritirò senza guardarmi, non lasciando trasparire se avesse o no capito che quel: Grazie! fosse stato diretto a lei e che quel lieve cenno del capo significasse saluto ... La parete era intermedia tra le due case, e appunto quella mattina la bellissima bruna si era affacciata per la prima volta alla finestra della stanza accanto ... E quanto mi parve raffinatamente furba il giorno dopo, quando la rividi alla finestra, indifferente e serena come le altre volte! Volli mostrarle che sapevo essere altrettanto furbo anch'io; e non le feci nessun cenno, e rimasi là a fumare, con un ...
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L'arte di prender marito (pagina 3)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... * * * E anche Emma guardava dalla finestra della sua cameretta, che dava sulla via ... Non eran passati che pochi giorni e anche il giovinetto vide Emma, e da quel giorno, bench'egli fosse un Enrico e non una Enrichetta, passò anch'egli lunghe ore alla finestra ... Egli scriveva dei versi, che voleva gettarle nella finestra aperta; ma i versi si accumulavano e rimanevano nel cassetto ... L'unica corrispondenza consisteva in ciò, che quando Emma vestiva per più giorni di un dato colore, Enrico compariva alla finestra con una cravatta della stessa tinta ... Poi, dopo aver veduto che la finestra di lei era aperta, e che nessuno guardava da altre finestre, slanciò con quanta forza aveva il mazzolino nella camera di lei ... * * * Fu tale lo spavento del povero Enrico di aver compromesso la sua Emma con quell'atto temerario, che per più giorni non si affacciò più alla finestra, con grande sorpresa e grande dolore di lei, che ignorava i motivi di quell'assenza insolita ...
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La favorita del Mahdi (pagina 38)
di Emilio Salgari (estratti)
... Ecco là quel tamarindo che mi aiutò ieri a salire fino alla finestra di Fathma ... Guadagnò il davanzale della finestra e guardò entro ... Dove sono questi tuoi amici? Omar la prese per una mano e la condusse alla finestra ... Hai paura di discendere da questa finestra attaccata ad una corda? —Discenderei appesa a un filo di seta ... Il negro svolse una lunga corda a nodi che teneva arrotolata attorno al corpo, fissò un capo a una sbarra di ferro della finestra e gettò l'altra nel vuoto ...
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La favorita del Mahdi (pagina 39)
di Emilio Salgari (estratti)
... —La finestra, Fathma, la finestra! gridò Omar ... Si precipitò verso la finestra e vi giunse nel momento istesso che un beduino si aggrappava al davanzale cercando di issarsi su ... I beduini, aiutandosi gli uni cogli altri, stavano per giungere alla finestra saltando come scimmie fra i rami dell'enorme tamarindo ... Va a chiudere l'altra finestra ... Non vedi i beduini imboscati fra le canne? Omar si curvò sul davanzale della finestra e guardò fra i canneti ...
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La vita comincia domani (pagina 29)
di Guido da Verona (estratti)
... bisognava spegnere quell'ombra, anche perchè non si vedesse dal giardino la sua finestra troppo a lungo illuminata; e trattosi da lei con la fatica dell'uomo che vinca una melma tenace, andò alla finestra, onde guardare se fossevi abbastanza lume di stelle per compiere quel che doveva nel buio ... Retrocesse dalla finestra verso la tavola, spingendosi a forza di scatti, come un animale restìo, e nel posare le dita su la chiavetta del riflettore osservò che il suo polso non era fermo ... A distinguere la finestra che inazzurrava, l'alta parete imbiancata, i mobili fermi, l'ombra ...
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La vita comincia domani (pagina 37)
di Guido da Verona (estratti)
... Ella fece per la camera un lungo giro e si fermò vicino alla finestra, guardando fuori, curiosa, nella notte stellata ... Ella vide a pochi metri dalla finestra, su l'albero gigantesco, un grande fiore di magnolia sfasciarsi repentinamente, cadere giù, lembo a lembo, ciascun petalo roteando come una spola, finchè si posava disfatto su la ghiaia luccicante ... Allora, affacciandosi ancor più, si mise a guardare, nella facciata bianca della casa, quella finestra poco lontana, dietro la quale, ma in fondo, contro l'opposta parete, c'era un uomo che dormiva per sempre nel letto illuminato, nel sudario del raggio lunare, di fronte alla magnificenza delle stelle ... Ilare, mandava in alto la sua chiacchierata pretensiosa, lisciandosi forse il bel pennaggio lustro, come una donna mattiniera, che alla finestra péttini cantando la sua liscia capigliatura ...
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La vita comincia domani (pagina 63)
di Guido da Verona (estratti)
... Fermo, dietro le cortine d'una finestra, si mise a guardare la folla ... Ella pure, d'un tratto, si staccò dalla finestra, chiudendosi con i palmi gli orecchi, perchè quegli urli troppo la ferivano, troppo la battevano, e le pareva d'essere assalita insieme con lui dal furore della piazza ... Allora la sua bella fronte si cerchiò d'una rossa ira e gli parve indegno starsene dietro una finestra chiusa mentre gli avversari lo insultavano ... Che si voleva da lui? Vederlo? Con impeto si sciolse dalle braccia dell'amante, s'avventò alla finestra, volle aprire ... Ella restava con le braccia aperte, la gola riversa, le spalle contro l'invetriata; il sole mattutino mandava lampi nello splendore de' suoi capelli spettinati; pareva in croce, davanti a quella finestra piena d'azzurrità ... Poi si precipitò alla finestra ...
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Mastro don Gesualdo
di Giovanni Verga (estratti)
... Le donne mettevano il lume alla finestra: tutto il paese, sulla collina, che formicolava di lumi, come fosse il giovedì sera, quando suonano le due ore di notte: una cosa da far rizzare i capelli in testa, chi avesse visto da lontano ... Tutt'a un tratto si udì sbatacchiare una finestra, e una vocetta stridula che gridava di lassù: - Aiuto! ... Cristiani, aiuto! - Il fuoco! Avete il fuoco in casa! Aprite, don Ferdinando! - Diego! Diego! Dietro alla faccia stralunata di don Ferdinando Trao apparve allora alla finestra il berretto da notte sudicio e i capelli grigi svolazzanti di don Diego ... Uno che voleva scappare dalla finestra di donna Bianca, e s'è cacciato dentro un'altra volta, al vedere accorrer gente! ... - Badate! badate! Ora sta per rovinare il solaio! - Nanni l'Orbo, che ce l'aveva sempre con quello della finestra, vociando ogni volta: - Eccolo! eccolo! - E nella biblioteca, la quale cascava a pezzi, fu a un pelo d'ammazzare il sagrestano col pistolone di Pelagatti ...
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Mattinate napoletane (pagina 5)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... La bestiola, di sotto l'arco della finestra, non vedeva che i muri grigi del cortile dagli angoli ch'erano scale di polverose ragnatele, da' buchi neri che a notte diventavano case di nottole ... Poco dopo accorse la serva, che avea lasciate aperte le vetrate della finestra ... Una si posò sul davanzale della finestra e un colombo se la venne a pigliare ... Ma c'era ancora, sulla finestra, una ultima piuma gialla ...
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Novelle rusticane (pagina 5)
di Giovanni Verga (estratti)
... Ma in questa accorse don Licciu Papa, colla tracolla dello sciabolotto attraverso la pancia, gridando da lontano come un ossesso, fuori tiro delle rocche: - Largo alla Giustizia! largo alla Giustizia! La Giustizia condannò comare Santa alla multa ed alle spese, e per ischivare la prigione dovettero anche ricorrere alla protezione del barone, il quale aveva la finestra di cucina lì di faccia nella stradicciuola, e la salvò per miracolo, facendo vedere alla Giustizia che non era il caso di ribellione, perché l'acchiappaporci quel giorno non aveva il berretto col gallone del municipio ... Ora aveva slargata la finestra che dava sul tetto di curatolo Arcangelo, e diceva che gli bisognava la casa di lui per fabbricarvi sopra la cucina e mutare la finestra in uscio ... Tanto, non ci veniva che una volta al sabato; ma quei sassi lo conoscevano, e se pensava al paese, nei pascoli di Carramone, non lo vedeva altrimenti che sotto forma di quell'usciolo rattoppato, e di quella finestra senza vetri ... E dalla finestra del Reverendo piovevano sul tetto di curatolo Arcangelo cocci di stoviglie, sassi, acqua sporca; e riducevano il cantuccio dov'era il letto peggio di un porcile ... Vennero il giudice, il cancelliere, e don Licciu Papa, a vedere se il Reverendo era padrone d'innaffiare i suoi fiori, che quel giorno non ci erano più alla finestra, e il Reverendo aveva il solo disturbo di levarli ogni volta che doveva venire la Giustizia, e rimetterli al loro posto appena voltava le spalle ... Restava la quistione di sapere se la finestra del Reverendo doveva essere coll'inferriata o senza inferriata, e il giudice, e il cancelliere, e tutti, guardavano cogli occhiali sul naso, e pigliavano misure che pareva un tetto di barone, quel tettuccio piatto e ammuffato ... E il Reverendo tirò pure fuori certi diritti vecchi per la finestra senza inferriata, e per alcune tegole che sporgevano sul tetto, che non ci si capiva più nulla, e il povero curatolo Arcangelo guardava in aria anche lui, per capacitarsi che colpa avesse il suo tetto ...
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Nuove storie d'ogni colore (pagina 4)
di Emilio De Marchi (estratti)
... Quando entrammo in salone vedemmo vicino a una finestra, sotto la pittura di Guglielmo Tell che infilza il pomo, l'onorevole Dassi, i suoi due secondi e il suo dottore dalla barba solenne e dalla testa filosofica ... Magi, padrino dell'onorevole Dassi, cominciarono a contare i passi e a preparare il terreno, segnando delle righe in terra col carbone; su una tavola in fondo sotto la pittura del Guglielmo Tell che scappa dalla barca, gli altri due padrini confrontavano le sciabole, mentre i due medici nel vano d'una finestra stendevano sopra un banco pieno di mosche e di goccie secche di vino la batteria dei loro ferri chirurgici bianchi, lucenti, di cui andavano ripolendo l'acciaio fino sul panno della manica ... La testa nuda e filosofica del dottor Carone faceva un forte contrasto colla zazzera chiara e ben pettinata del dottor Sirchi; ma il più bel roseo sole di settembre, entrando per la finestra, scendeva come un'aureola a illuminare e a stringere in un caldo amplesso quei benemeriti sanitari, che si sacrificavano alle cinque del mattino a beneficio dell'umanità sofferente ... Io gli detti una mano per tirargli di dosso il panciotto, (quello che gli aveva procurato la ramanzina della mamma) e attaccai il colletto e la cravatta alla maniglia della finestra ...
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