Libri fermo

Libri su fermo, con la parola fermo

Fermo e Lucia (pagina 4)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Poichè se si avesse potuto mandare in pace Fermo con un bel no, l'affare sarebbe stato finito, essendo la coscienza di Don Abbondio bastantemente soddisfatta della idea che a lui era stata fatta violenza ... Ma Fermo vorrà delle ragioni, e non istarà quieto, e la ragione buona non si poteva dire a tutto il mondo, troverà strano questo ritardo, e molto più una ripulsa, mormorerà, e che cosa rispondere? E se Fermo ricorre? Angustiato da questi pensieri il nostro Curato per sollevarsi un poco si scatenava in suo cuore contro chi era venuto a togliergli per sempre la sua pace ... Don Abbondio si preparò a questo esperimento; passò in rassegna tutti i mezzi di superiorità e d'influenza che l'autorità, la scienza, (in paragone di Fermo), e la pratica gli davano sopra quel povero giovane, e pensò al modo di farli giuocare ... Questi bei trovati di Don Abbondio appariranno più chiaramente nel discorso ch'egli ebbe con Fermo ... Fermo non si fece aspettare, e appena appena gli parve ora da potersi presentare al Curato senza indiscrezione, vi andò colla lieta impazienza di un giovane che in quel giorno deve sposare quella ch'egli ama ... Era Fermo un tessitore di seta, sorta d'industria che da una grande attività era allora in decadenza, ma non però al segno che l'operajo abile non potesse onestamente vivere del suo lavoro ...
Fermo e Lucia (pagina 5)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Oltre la sua professione aveva Fermo un pezzo di terra che faceva lavorare, e che lavorava egli stesso nel tempo in cui era disoccupato dal filatojo, dimodochè non aveva a contrastare col bisogno ... Era in quel giorno vestito dalla festa con piume di vario colore al cappello, col suo coltello dal bel manico, e mostrando in tutto l'abito e nel portamento un'aria di festa e nello stesso tempo di braveria, comune a quei tempi anche agli uomini i più quieti, come infatti era Fermo ... L'accoglimento serio, freddo, misterioso di Don Abbondio fece un contrapposto singolare coi modi gioviali e risoluti di Fermo ... » Fermo disse queste parole con voce tranquilla ma con un rovello interno che cercava di contenere ... Don Abbondio non si avvide dello sforzo di Fermo, e tra perchè lo conosceva come giovane buono e l'aveva provato sempre rispettoso e quieto, e tra perchè il dover sempre arzigogolare pretesti, mentre aveva una buona ragione che non poteva dire, lo aveva messo di mal umore, vi si abbandonò e rispose con tuono di corruccio e d'impazienza ... «Voglio, voglio, tocca a voi dir: voglio?» Queste parole sciolsero l'ultimo freno alla pazienza di Fermo che già aveva voluto scappare più volte, come il lettore avrà veduto nel caldo crescente delle sue risposte ... » «Un mese?» sclamò Fermo con volto burbero e sorpreso ... L'accoglimento freddo e imbarazzato, l'impazienza e quasi la collera, il tuono continuo di rimbrotto senza un perchè, quel farsi nuovo del matrimonio che pure era concertato per quel giorno, e non ricusando mai di farlo quando che sia, parlare però come se fosse cosa da più non pensarvi, le insinuazioni fatte a Fermo di metterne il pensiero da un canto: il complesso insomma delle parole di Don Abbondio presentava un senso così incoerente, e poco ragionevole, che a Fermo, ripensandovi così nell'uscire, non rimase più dubbio che non vi fosse di più, anzi tutt'altro di quello che Don Abbondio aveva detto ... Stette Fermo in forse di ritornare al Curato per incalzarlo a parlare, ma sentendosi caldo, temette di non passare i limiti del rispetto, pensò alla fin fine che una settimana non ha più di sette giorni, e si avviò per portare alla sposa questa trista nuova ...
Fermo e Lucia (pagina 6)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Invece di raccontare a Fermo ciò ch'ella sapeva, gli fece tante interrogazioni, e che toccavano talmente il fatto noto a Vittoria, che avrebbero messo sulla via anche un uomo meno svegliato di Fermo, e meno interessato a scoprire la verità ... ,parlò dei rischj che un curato corre a fare il suo dovere, del timore che uno scellerato impunito può incutere ad un galantuomo, fece insomma intender tanto che a Fermo non mancava più che di sapere un nome ... Finalmente per timore come si dice, di cantare, si separò da Fermo raccomandandogli caldamente di non ridir nulla di ciò che le aveva detto ... «Che volete ch'io taccia,» disse Fermo, «se non mi avete voluto dir nulla ... Fermo che aveva acquistata tutta la certezza che una trama iniqua era ordita contro di lui, e che il Curato la sapeva, non potè più tenersi, e tornò in fretta alla casa di quello, risoluto di non uscire prima di sapere i fatti suoi che gli altri sapevano così bene ... «Chi è quel birbante,» disse Fermo colla voce d'un uomo che non vuole esser più burlato, «chi è quel birbante che non vuole ch'io sposi Lucia?» Don Abbondio diede un salto dal suo seggiolone per correre alla porta, Fermo vi balzò prima di lui, come doveva accadere, la chiuse e si pose la chiave in tasca ... » «Che pensare? Mi si è coperta la vista,» rispose Fermo; un Toscano avrebbe detto: non vedo più lume ... » Di botta in risposta il volto di Fermo diveniva più infocato, il labbro più tremante, e l'occhio più stralunato ... » «Don,» replicò Fermo come per ajutare Don Abbondio a pronunziare il resto: «Don Rodrigo» disse finalmente il Curato ... E non l'ebbe appena proferita, che sentendo cessato il pericolo imminente, e vedendo che Fermo non aveva più pretesto da minacciarlo, la paura si cangiò in collera e cominciò a rimproverarlo ... » «Signor Curato,» interruppe Fermo che provava una gioja trista e feroce di conoscere il suo nemico, «Signor Curato, ho fallato, le domando scusa, ma si metta una mano al petto, e pensi se nel mio caso Ella avrebbe avuto più pazienza ... » Fermo sentiva un vero rimorso di aver minacciato e trattato a quel modo il Curato, e gli domandò di nuovo perdono sommessamente ... Fermo si tolse la chiave di tasca, e la presentò al curato col volto confuso d'un uomo che sente d'aver commessa una violenza ... Il Curato la prese, aperse, e andò verso l'uscio della via, mentre Fermo lo seguiva colla testa bassa, e fremendo nello stesso tempo ... Quando furono sulla porta: «Mi promettete ora,» disse il curato, «di non dir niente?» Fermo, senza rispondere gli chiese di nuovo perdono e da lui che molto anco volea chiedere e udir qual lume al soffio sparve ... Fermo toltosi in fretta dalla vista di Don Abbondio, uscito del villaggio, si avviò a gran passi quasi senza avvedersene da quella parte che conduceva al palazzotto di Don Rodrigo, ch'egli desiderava in quel momento d'incontrare come un amico dopo una lunga assenza ... Fermo era come l'abbiam detto un giovane tranquillo, ed innocuo, ma in quel punto il suo cuore non batteva che per l'omicidio ...
Fermo e Lucia (pagina 7)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Una fanciulletta che si trovava nel cortile gli corse incontro gridando: «lo sposo, lo sposo!» «Zitto, zitto,» disse Fermo, «sali da Lucia, pigliala in disparte e dille all'orecchio, ma all'orecchio ve', che ho da parlarle, e che l'aspetto nella stanza terrena, e non lo dire a nessun altro ... La faccia stravolta e il portamento agitato di Fermo la spaventò ... «Lucia,» disse Fermo, con una voce nella quale più non si distingueva che la tristezza, «Lucia per oggi è finita, e Dio sa quando saremo marito e moglie ... Fermo le narrò brevemente tutta la storia di quella mattina, tacendo però il nome di Don Rodrigo ... «Chi?» domandò Fermo ... Fermo seppe allora dalle donne gli antecedenti che noi racconteremo nel seguente capitolo ... Fermo si trovava nello stato di un uomo il quale ad un tratto dalla prosperità e dalla gioja è balzato in una sventura della quale non conosce che una parte; è ansioso di sapere il di più, vuole essere informato di tutto, aspetta, sospira nuove rivelazioni, e non ne può aspettare che non accrescano il suo rammarico, che non peggiorino la sua condizione ... «Parla! parla! Parlate, parlate!» gridavano in una volta la madre e Fermo ... Ma pregai tanto Fermo che affrettasse le nozze: pensava che quando sarei sua moglie colui non ardirebbe più tormentarmi; ed ora ... «Birbone! assassino! dannato!» sclamava Fermo, correndo su e giù per la stanza, e mettendo di tratto in tratto la mano sul manico del suo coltello ...
Fermo e Lucia (pagina 8)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Fermo si arrestò tutt'ad un tratto; guardò Lucia con un atto di tenerezza accorata e rabbiosa, e disse: «Questa è l'ultima che fa quel birbante ... » «Ah no Fermo per amor del cielo!», gridò Lucia, gettandogli quasi le braccia al collo: «No no per amor del cielo, Dio c'è anche pei poveri! Come volete ch'egli ci ajuti se facciamo del male?» «No, no per amor del cielo,» ripeteva Agnese ... Fate a modo mio Fermo ... Fate così Fermo ... Fermo adunque abbracciò molto volentieri il parere ... Agnese superba di averlo dato pigliò i capponi, riunì le loro otto gambe come se facesse un mazzo di fiori, le avvolse e le strinse con uno spago, e consegnò la preda in mano a Fermo, che date e ricevute parole di speranza uscì per una porticella dell'orto, onde non esser veduto dai ragazzi che gli correrebbero dietro gridando: lo sposo, lo sposo ... In poco d'ora Fermo giunse a Lecco, e s'avviò alla casa del dottore ... Entrato in cucina chiese alla fantesca del signor dottore: la fantesca vide le bestie, e come avvezza a simili doni vi pose le mani sopra, mentre Fermo le andava ritirando, perchè voleva che il dottore vedesse e sapesse ch'egli portava qualche cosa ... » Fermo fece un grande inchino al dottore, che lo accolse umanamente con un: «venite figliuolo», e lo fece entrare con sè nello studio ... Chiuse la porta e rincorò Fermo con queste parole: «Figliuolo, ditemi il vostro caso ... » «Vorrei dirle una parola in confidenza,» rispose Fermo ... Fermo stette ritto dinnanzi al tavolo con le mani nel suo cappello ... ] Mentre il dottore leggeva ad alta voce, pronunziando distintamente le parole che risguardavano il caso, per incutere a Fermo quello spavento salutare di cui il dottore aveva bisogno, Fermo compitando lentamente, seguiva coll'occhio la lettura cercando di cavare il costrutto chiaro, e di vedere proprio quelle benedette parole che gli parevano dover essere il suo ajuto ... Il dottore alzò gli occhi intanto, squadrò Fermo, e gli disse: «Ah! ah! figliuolo vi siete fatto radere il ciuffo: avete avuto prudenza: ma volendo venire da me non faceva bisogno: si vede che non mi conoscete: non sapete quello ch'io sia in caso di fare: vi avrei cavato anche di questo ...
Fermo e Lucia (pagina 9)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... «In verità, da povero figliuolo,» rispose Fermo, «ch'io non ho mai portato ciuffo in vita mia ... » Mentre il dottore faceva questa cicalata, Fermo lo stava ascoltando coll'attenzione d'un uomo che sognando, s'immagina di cercar qualche cosa, ed ora gli pare d'averla trovata, di mettergli le mani sopra, e poi la vede scomparire, e ne va di nuovo in cerca: tanto era lontano dal sospettare l'equivoco preso dal dottore ... Quando questi ebbe terminato, Fermo ebbe inteso: e tra un poco di collera, però quella collera che un buon uomo di contado può avere contra un signore che sa, e tra un certo orgoglio di farsi vedere libero da quei timori che il dottore supponeva, rispose: «Oh signor dottore: la cosa non è così: io non ho minacciato nessuno: io non faccio di queste azioni, e domandi pure a tutto il mio comune, che sentirà che io non ho mai avuto che fare con la giustizia ... Deve sapere ch'io doveva sposare oggi,» e qui il povero Fermo si commosse, «doveva sposare oggi Lucia Zarella, una giovane che non ha mai dato da dire a nessuno, e avevamo fatto tutto da galantuomini, e il curato che doveva sposarci oggi non volle perchè ... » Il dottore si fece serio davvero, e dando sulla voce a Fermo: «Eh!» gridò, «che mi venite a contare di queste fandonie? Fate di questi discorsi tra voi altri che non sapete misurare le parole, e non venite a farli con un galantuomo che sa che cosa vuol dire parlare ... » Con queste frasi spezzate, il dottore spingeva verso la porta Fermo, il quale andava ripetendo: «ma senta, ma senta» ... Felicita dacchè era ai servigi del dottore non aveva mai eseguito un ordine simile; ma era dato con una tale risoluzione, ch'ella non esitò ad obbedire: prese le quattro povere bestie, e le diede a Fermo, guardandolo con un'aria di compassione spregiante che pareva volesse dire: costui deve stare in cattivi panni, ne ha fatta una grossa ... Fermo voleva far cerimonie, ma il dottore fu inespugnabile; e Fermo attonito, e trasognato, e stizzito dovette ripigliarsi le vittime rifiutate, e partirsi di là senza poter riposare il suo pensiero in altra determinazione, che di tornarsene a casa sua, a riferire alle donne il tristo risultato della sua consulta ...
Fermo e Lucia (pagina 11)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » Mentre le donne stavano in questi ragionamenti, Fermo, si avviava verso il villaggio ripassando nella sua mente gli strani discorsi del dottore, passando d'una passione nell'altra, proponendo ora un disegno or l'altro, e non potendo riposarsi in alcuno ... – Tutti così: siete fatti tutti così: andava dicendo fra sè: oggi me lo sento dire per la seconda volta: siam fatti così: come siamo dunque fatti noi poverelli? che cosa pretendo io da costoro? andava forse a domandare la carità? Pretendo la giustizia, per bacco, (ommettendo molte altre più che esclamazioni, perchè Fermo non aveva mai tanto sagrato in tutta la sua vita, come fece in quel giorno) ... Agnese voleva replicare, e sostenere che il parere era buono, e che se non aveva avuto buon effetto la colpa doveva essere di Fermo, ma Lucia, interruppe, narrando a Fermo ch'ella sperava di aver trovato un miglior consigliero ... Il nome del Padre Galdino diede qualche speranza a Fermo; ma Fermo accolse anche questa speranza, come accade a quelli che sono nella sventura e nell'impaccio ... » «Lo spero,» disse Fermo; «ma in ogni caso saprò farmi ragione, o farmela fare ... » «Addio Fermo,» disse Lucia; «andate a casa, Dio ci ajuterà e non è lontano il tempo che potremo star sempre insieme ... » Agnese aggiunse altri consigli, e Fermo partì colle lagrime agli occhi, e col cuore in tempesta, ripetendo di tempo in tempo queste portentose parole: «A questo mondo v'è giustizia finalmente ...
Fermo e Lucia (pagina 16)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Mentre il buon frate stava ancor meditando, Fermo il quale per tutte le ragioni che ognuno può indovinare non sapeva star lontano da quella casa, erasi affacciato alla porta, e visto il padre assorto, e le donne che gli facevano cenno di non disturbarlo, sdrucciolò per un angolo della porticella nella stanza, e costeggiando il muro andò a riporsi tacitamente in un angolo della stanza ... Quando il Padre si alzò per comunicare alle donne il suo disegno, s'accorse di Fermo, e gli fece un saluto che esprimeva una affezione resa più intensa dalla pietà, e Fermo ne fu commosso ... «Ha saputo?» disse Fermo ... » «Benedette le sue parole,» rispose Fermo: «ella non è di coloro che danno sempre torto ai poverelli, e che rimproverano una disgrazia come se fosse una colpa ... » Mentre Fermo parlava il Padre Cristoforo lo guardava coi suoi occhi scintillanti, e prendeva un'aria severa di modo che Fermo si andava accorgendo che le parole sue non erano gradite, ed ora voleva lasciar cadere il discorso, ora tentando di raggiustare la faccenda, si andava incespicando e pronunziava parole sconnesse ... » «E che Fermo! dunque tu avevi cominciato a guastare l'opera mia, prima ch'ella fosse intrapresa! Tu pensavi a difenderti della violenza colla violenza! Ringrazia il cielo che sei stato disingannato a tempo ... ; e – a queste parole Fra Cristoforo strinse fortemente la mano a Fermo – e anche questi han torto ... Ascolta, Fermo, io son pronto a fare quello che posso per voi; ma vi pongo una condizione ... «Prometto prometto,» disse Fermo ...
Fermo e Lucia (pagina 22)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » Lucia non aperse bocca; ma un rossore che le velò tutta la faccia parve ripetere parola per parola ciò che Fermo aveva detto ... «Maritati che foste,» continuò Agnese, «coi pochi risparmi di Fermo, e coi nostri, colla nostra poca abilità, possiamo vivere anche via di qui: per me non ho che questa poveretta al mondo, e grazie al cielo non vi sarei di peso, giacchè il pane me lo guadagno ... Lontani dalla persecuzione di questo tiranno senza timor di Dio, noi potremmo far casa, e vivere in santa pace, non è vero, figliuoli?» «Sicuro,» rispose Fermo, «ma tutto sta nell'essere maritati ... – «Cospetto!», disse Fermo: «mi par bene di avere inteso altre volte questa parola, ma non so che cosa voglia dire ... » disse Fermo, riguardandola con aria di una aspettazione supplichevole ... » «Ah no! non ci abbandonate,» disse Fermo ... » «Come possono dire che non istia bene, quando dicono che non si può disfare,» disse Fermo ... » Per rispondere a Fermo era necessario un ragionamento troppo sottile per Agnese: si volse ella adunque a Lucia, e disse: «Non bisogna dirla prima di farla, perchè allora sconsigliano: ma quando sarà fatta, che cosa vuoi che ti dica il Padre Cristoforo? – Ah figliuola è stata una scappata, non me ne tornate a fare una simile! – Tu gli prometterai di non tornarvi: non è vero? non son cose che si facciano due volte ... » Lucia non si mostrava convinta di questo raziocinio; ma Fermo tutto rincorato disse: «Ebbene quand'è così la cosa è fatta ... E i testimonj? E trovare il modo di acchiappare il signor curato, che da due giorni se ne sta rincantucciato in letto, e che quando vi vedesse comparire a un miglio di distanza, scapperebbe come il diavolo dall'acqua santa?» «Ho trovato il modo; l'ho trovato,» disse Fermo, battendo il pugno sulla tavola e facendo trasalire e fremere le stoviglie apparecchiate pel desinare: «l'ho trovato ... Non ci voleva meno di queste parole perchè Agnese perdonasse a Fermo di farle aspettare una confidenza e di intraprendere qualche cosa senza il suo consiglio ... » Necessità, come si dice, assottiglia l'ingegno: e Fermo il quale nel sentiero retto e facile di vita che aveva percorso fin allora non aveva mai avuto occasione di far molto uso della sua penetrazione, ne pensò in questo caso una, che avrebbe fatto onore ad un giurisperito ... Quando Fermo entrò nella cucina, la moglie, la vecchia madre di Tonio stavano sedute alla mensa, e tre o quattro figli ritti intorno aspettando il desinare che Tonio stava cucinando ... Nullameno le donne rivolte cortesemente a Fermo, gli dissero se voleva restar servito: complimento che il contadino di Lombardia non lascia mai di fare quando mangia seduto sulla sua porta a chi s'abbatte a passarvi quand'anche stesse mangiando l'ultimo boccone del suo piatto ... «Vi ringrazio,» rispose Fermo: «io vengo per dire qualche cosa a Tonio; e se vuoi Tonio, per non incomodare le tue donne vieni a pranzar meco all'osteria, e parleremo ...
Fermo e Lucia (pagina 23)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Tonio non domandò altro, e partì con Fermo ... Giunti all'osteria del villaggio, seduti a tutto loro agio in una perfetta solitudine giacchè la miseria aveva fatti sparire tutti i frequentatori di quel luogo di delizie, fatto recare quel poco che si trovava, vuotato un boccale di vino, Fermo con aria di mistero disse a Tonio: «Se tu vuoi farmi un picciolo servizio; io posso e voglio farne uno grande a te ... » «Tu sei sempre stato un martorello, Fermo: non sai che all'osteria non si fa menzione di debiti? Ecco, io mi sentiva una voglia che sarei andato nel fuoco per te, ma con questo discorso tu mi hai fatto passare tutta l'allegria, e quasi non ti son più obbligato ... » «Se ti parlo del debito,» rispose Fermo «è per darti il mezzo di soddisfarlo ... » Fermo, gli fece promettere sul bicchiere il segreto, e continuò: «Tu sai che io sono promesso a Lucia Zarella ... » «Farò di più,» disse Fermo, «lo condurremo qui a stare allegro con noi ... Fermo pagò lo scotto, ed uscirono quindi entrambi pieni di speranza; Fermo avvisò il compagno che si tenesse pronto per l'indomani sull'imbrunire; gli raccomandò di nuovo il segreto, quindi si avviò alla casa di Lucia, e Tonio alla sua cantando ad alta voce, come non aveva più fatto da molti mesi ... In tutto il tempo del desinare (il quale non era grazie a Dio più scarso dell'ordinario, perchè tanto le donne, quanto Fermo erano dei più agiati del contorno) e dopo quando le furono ritornate all'aspo, Agnese pose in opera tutta la sua eloquenza, ma invano ... Fermo giunse che si disputava tuttavia ... Ma Agnese, alla quale allora premeva più di sapere che di parlare, «ebbene Fermo,» disse, «avete trovato il bandolo? Dite, vediamo un po' ... » Fermo snocciolò tutto il disegno; e terminò con un «ahn!» interiezione milanese la quale significa: sono o non sono un uomo? si poteva trovar di meglio? ve lo sareste aspettato? e cento altre cose simili ... «Che ci manca?» rispose Fermo, punto, e spaventato nello stesso tempo ... » Agnese chiuse il discorso alla sua volta con un «ahn?» prolungato in aria di trionfo, levando il mento, ed avanzando la faccia verso Fermo ... » Fermo pos'egli pure in campo la sua eloquenza: fece mille interpellazioni a Lucia, e rispose sempre egli per mostrare che i dubbj di essa erano vani: ma Lucia fu inconcussa ... No no Fermo: io voglio esser vostra, ma colla fronte scoperta, il bandolo lo troverà la provvidenza ... Fermo insisteva rimproverando Lucia di poco amore, e ripetendo i suoi argomenti con una forza e una amarezza sempre crescente: Lucia addolorata, tenera, ma ferma li ribatteva singhiozzando, ed Agnese predicava all'una, dava sulla voce all'altro secondo l'occasione ...
Fermo e Lucia (pagina 24)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ma Fermo ne prese più sdegno che accoramento ... «Vorrei sapere,» gridò Fermo colla bava alla bocca e come non aveva mai gridato in presenza del Padre Cristoforo, «vorrei sapere che ragione ha detto quel cane, per sostenere che Lucia non ha da esser mia moglie ... » «Povero Fermo!» rispose il Padre, con un accento di pietà e d'amorevolezza ... » «Ma che parole ha dette quel tizzone d'inferno?» «Io le ho intese, Fermo, e non te le saprei ripetere ... Dimmi, se tu dopo un lungo giro uscissi da un sentiero intricato, pieno di oscurità e di spini, sapresti tu descrivere la via che hai percorsa? noverare i tuoi passi, segnare le giravolte e gl'inciampi? Povero Fermo! Le parole della iniquità potente sono come il lampo che abbaglia e fa terrore, e non lascia vestigio ... Voi, poverette, non vi perdete d'animo, e tu, mio Fermo ... » Detto questo s'avviava frettolosamente, quando udì Fermo dire, mormorare con voce contenuta dal rispetto, e velata dalla collera, ma intelligibilmente: «la finirò io» ... La faccia e l'atteggiamento di Fermo non lasciava dubbio sul senso di queste parole ... «Tu la finirai!» disse rivolgendosi il Padre Cristoforo, ed appostandosi sulla porta: «no Fermo, tu non sei da tanto: non tocca a te ... Ascoltami Fermo: voglio che tu mi ascolti ... » e così dicendo prese la mano di Fermo e la strinse a segno di dargli dolore ... Ma sarai tu Fermo? avrai sposato Lucia? Tu non sarai Fermo, te lo dico io: tu non penserai come ora: in ogni tuo pensiero, per quanto importante egli sia per essere, per quanto lieto, oltre quello che ci sarebbe per tutti, per te ci sarà sempre un morto di più ... No Fermo; vedi: è notte; io già son colpevole di avere indugiato a tornare al convento; ma io non mi parto di qui se tu non mi giuri in faccia a quella Vergine» (e accennò una immagine attaccata al muro della stanza) «di aver deposto ogni pensiero di vendetta ... » Fermo esitava; Agnese stava attonita ed in aspettazione colla bocca aperta ... » «Lo giuro,» disse Fermo ...
Fermo e Lucia (pagina 25)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » «Così la Vergine non mi abbandoni,» disse Fermo, commosso, ma risoluto ... «Me lo avete promesso,» disse Fermo a Lucia ... » Agnese voleva riparlare della spedizione, e pigliare i concerti, ma Lucia pregò che tutto si rimettesse all'indomani, e Fermo partì agitato lasciando le donne più agitate di lui ... toccate il cuore di Don Rodrigo, tenete la mano in testa al povero Fermo, salvate Lucia, e benedite il Padre guardiano ... Del resto non è ben chiaro se nella rassegnazione di Lucia non entrasse anche un po' il pensiero ch'ella sarebbe stata di Fermo, e se, giacchè l'iniquità degli uomini aveva voluto che questa si facesse come per forza, ella non era un po' contenta che forza le si facesse ... Fermo non fu tardo a lasciarsi vedere, e concertò colle donne l'operazioni della giornata, prevedendo ogni contrattempo, parando ogni ostacolo, e ricominciando ad ogni tratto a descrivere la ...
Fermo e Lucia (pagina 26)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Appena partito Fermo, Agnese andò nella casa vicina a cercare un garzoncello suo nipote, chiedendolo ai parenti per quel giorno per fare un servizio ... Alle ventitrè ore tornò Fermo, come era stato convenuto, e disse: «Tonio e Gervaso son qua fuori, noi andiamo all'osteria a cenare, come siamo intesi, e al tocco dell'avemmaria, verremo a prendervi ... Fermo e i due suoi compagnoni trovarono questa volta l'osteria più popolata ... Un uomo più sperimentato di Fermo, guardandolo attentamente l'avrebbe detto un servo travestito ... Questi non si mosse, e mirò fisamente Fermo, il quale si torse entrando per fianco nella picciola apertura lasciata da quella cariatide ... Questi pure adocchiarono Fermo con una curiosità molto significante ... E questi pure gli occhi addosso a Fermo: quindi occhiate da un crocchio all'altro, dai crocchj alla porta ... Fermo insospettito, e incerto guardava ai suoi due compagni come se volesse cercare nei loro aspetti una interpretazione di questo mistero: ma quelli non indicavano altro che un buon appetito ... L'ostiere stava aspettando gli ordini dei sopravvenuti, Fermo lo fece venire con sè in una stanza vicina; e comandò da cena ... «Chi sono quei forastieri?» chiese Fermo a voce bassa all'ostiere che stava stendendo sul desco una tovaglia grossolana ... » Fermo non ne potè cavar altro: la cena fu servita, ma l'umore diverso dei convitati fe' sì ch'ella non fosse molto lieta ... I due fratelli avrebbero voluto assaporarne tranquillamente e prolungarne le delizie; e a Fermo parevano mill'anni di uscirne, e per andare a fare il fatto suo, e perchè la presenza e gli sguardi di tutti quegli ospiti gli avevano posta addosso, o per dir meglio, cresciuta l'inquietudine ... «Che bella cosa,» disse Gervaso, «che Fermo voglia pigliar moglie, e abbia bisogno ... » «Zitto, zitto,» disse tosto Fermo, «per amor del cielo ... Diremo soltanto che Fermo, osservando per sè una rigida sobrietà, largheggiò nel mescere ai suoi convitati, per metter loro addosso del coraggio per ogni evento ... Terminata la cena dovettero i tre compagni passare un'altra volta dinanzi a quelle facce sconosciute, le quali tutte si rivolsero a Fermo come la prima volta ... – Ma i due quando s'accorsero che Fermo si era accorto di essi si fermarono un momento, si parlarono sotto voce, e tornarono indietro ... Se Fermo fosse stato tanto presso da intendere le loro parole, avrebbe inteso che uno di essi diceva al compagno: «s'è addato di qualche cosa: torniamocene per non guastar tutto: è troppo per tempo: non vedi che il paese è pieno di gente? lasciamoli andare tutti al nido» ...
Fermo e Lucia (pagina 27)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Quando Fermo vide che i due indiscreti s'erano ritirati, continuò la sua strada fra le tenebre crescenti, ripetendo a bassa voce ai fratelli gli avvertimenti sul modo di condurre a buon termine l'impresa ... Quando s'intese bussare sommessamente alla porta, Lucia fu presa da tanto terrore, che risolvette in quel momento di soffrire ogni cosa, di esser sempre divisa da Fermo piuttosto che eseguire la risoluzione presa; ma quando Fermo entrato disse: «son qui, andiamo»; quando tutti si mostrarono pronti ad avviarsi senza esitazione, come a cosa già determinata, Lucia non ebbe spazio nè cuore di far contrasto e come strascinata, prese tremando un braccio della madre, e un braccio di Fermo, e s'avviò senza far motto colla brigata avventurosa ... Qui si separarono come erano convenuti: Lucia, Agnese e Fermo presero per un viottolo tortuoso che girava attorno all'orto del curato, e sdrucciolando poi sommessamente dietro il muro di fianco della casa vennero a porsi presso all'angolo di essa, Fermo e Lucia per trovarsi nel luogo più vicino alla porta ed entrare quando il destro verrebbe, Agnese per uscire ad incontrare Perpetua nel momento opportuno ... Il segno fu inteso, e Fermo traendo Lucia la quale correva come un leprotto inseguito, in punta di piè vennero fino alla porta, l'aprirono delicatamente e si trovarono nel vestibolo coi due fratelli che gli stavano aspettando ... Fermo e Lucia ristettero dietro la porta: senza moversi, senza alitare: l'orecchio il più fino non avrebbe potuto ivi intender altro che il battito del cuore di Lucia ...
Fermo e Lucia (pagina 28)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Al fruscio dei quattro piedi che era il segno convenuto, Fermo strinse la mano di Lucia per darle risoluzione, la pigliò con sè, e pian piano entrarono nella porta, Lucia più morta che viva, e si collocarono dietro i due fratelli ... Don Abbondio intravvide, vide, si spaventò, si stupì, s'infuriò, pensò, prese una risoluzione: tutto questo nel tempo che Fermo impiegò a proferire le parole magiche: «Signor curato, in presenza di questi testimonj, questa è mia moglie ... » Le labbra di Fermo non erano ancor tornate in riposo, che Don Abbondio aveva già lasciata cadere la quitanza, fatto un salto, afferrata colla manca e sollevata la lucerna, e tirato colla destra a sè un tappeto che copriva il tavolo, gettando a terra il breviale e il quaresimale, e balzando tra la seggiola e il tavolo s'era avvicinato a Lucia; la poveretta con quella sua dolce voce tremante aveva appena potuto dire: «e questo ... » che Don Abbondio gli aveva gettato scortesemente il tappeto sulla testa e sul volto e tenendoglielo colle mani ravvolto e stretto sulla bocca perch'ella non potesse proseguire, gridava a testa come un toro ferito: «tradimento! tradimento! ajuto! ajuto!» Il lucignolo della lucerna che Don Abbondio aveva lasciata cadere a terra, si moriva mandando un ultimo chiarore, e la povera Lucia appoggiata a Fermo, coperta così di quel ruvido velo pareva una statua sbozzata in creta, cui un rozzo fattore dell'artefice copre, da testa, con un umido panno ... Cessata ogni luce Don Abbondio lasciò la poveretta la quale già per sè non avrebbe più potuto proseguire, e pratico com'era del luogo, trovò tosto a tentone la porta della stanza vicina, v'entrò, vi si chiuse, e continuò a gridare: «tradimento! Perpetua! accorr'uomo! gente in casa! clandestino: tre anni di sospensione! una schioppettata! fuori di questa casa! fuori di questa casa! Perpetua! dov'è costei!» Nella stanza tutto era confusione: Fermo, inseguendo come poteva il curato, aveva trascinata con sè Lucia alla porta, e bussava gridando: «apra apra, non faccia schiamazzo: apra, o la vedremo»: Toni curvo a terra, girava le mani sul pavimento per trovare la sua quitanza, e Gervaso spiritato gridava, e andava cercando la porta della scala per porsi in salvo ... Fermo il quale strepitava in casa altrui, che vi s'era introdotto frodolentemente, che assediava il padrone in una stanza, pare un soperchiatore, un torbido; e pure gli era un poveretto a cui si negava la ragione la più limpida, la più sacra ... Toni aveva finalmente ricolta la quitanza, e pigliando a tentone Gervaso nelle tenebre, aveva pigliata la porta e scendeva saltelloni dalla scala: Lucia pregava fievolmente Fermo di cavarla da quella caverna; e quando egli udì quel tocco funesto gli parve pure mill'anni d'esserne fuori, e trovò la porta come gli altri ... Per buona sorte Fermo e Lucia usciti nella via, presero la strada opposta a quella donde veniva Perpetua, ed ella entrò a furia in casa senza vederli, e vi si chiuse ...
Fermo e Lucia (pagina 30)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Avevano fatto un terzo circa della via, ed erano lontani dal paese, tanto che guardando indietro non si vedevano più i radi lumi delle lucerne che le donne sporgevano dalle finestre ponendovi la mano sopra di traverso per non esser vedute e per mandar la luce sulla via per dove tornavano a casa gli uomini a subire un interrogatorio: e nessuno dei tre aveva ancora avuto animo di comunicare agli altri i pensieri che lo agitavano: s'udiva solo di tempo in tempo Agnese sclamare: – poveri morti benedetti, ajutateci –, Lucia invocare la Vergine, e Fermo mormorare qualche esclamazione di sdegno ... Ma Lucia andava stretta al braccio della madre, rifiutando dolcemente l'appoggio di Fermo, ed arrampicando la prima sui muricciuoli che avevano a superare per non essere ajutata da lui, e in mezzo a tutte le agitazioni tremando pure di trovarsi così di notte per via con lui, per quel pudore che non nasce dalla trista scienza del male, per quel pudore che ignora se stesso, e somiglia al sospetto del fanciullo che trema nelle tenebre senza sapere che cosa ci sia da temere ... La povera Lucia parlò poco: e quello che me la rende più cara e più pregiata si è ch'ella non si lasciò sfuggire una parola che rinfacciasse alla madre ed a Fermo l'ostinazione loro a volerla tirare a quella impresa ch'era così mal riuscita: non proferì mai quelle parole: «l'aveva detto io» ... Prese quindi in disparte Agnese, le diede una lettera, le disse a chi doveva consegnarla assicurandola che con quella troverebbe assistenza, e le raccomandò, che facesse in modo che Fermo dopo averle accompagnate al luogo della loro dimora proseguisse il suo viaggio ... Le chiavi furono consegnate al Padre: quelle di Agnese per esser date in mano d'una sua sorella, e quelle di Fermo per un suo cognato ...
Fermo e Lucia (pagina 56)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... I ragazzi corsero a casa, e si seppe tosto che Lucia, Agnese e Fermo erano andati la notte al convento ... Ecco che il signor Podestà quando voglia, come è giusto, servire l'illustrissima casa, potrà fare un ordine di cattura contra Fermo come lavoratore fuggitivo; poi si dirà che se Fermo ritorna, guai a lui; e Fermo non sarà tanto gonzo da venire a giustificarsi in prigione ...
Fermo e Lucia (pagina 58)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... ricerche di Fermo, le quali riuscirono inutili, lo notò come fuggitivo, gli fece intimare alla casa l'ordine di ritornare, e nello stesso tempo rilasciò l'ordine di catturarlo s'egli ritornava ... Non importa di accordare quei due ordini: basta che con questi si ottenesse l'effetto desiderato, che era di toglier la volontà a Fermo di ritornare ... Colui che aveva condotto il baroccio dei profughi, non tacque, e di confidenza in confidenza, il Griso venne a risapere, e potè riferire a Don Rodrigo: che i fuggitivi erano andati a Monza, che Fermo aveva proseguito il viaggio fino a Milano, che Lucia ed Agnese erano state raccomandate al guardiano dei cappuccini ... Monza non era più lontana che venti miglia; Fermo era separato dalle donne; quando si prendessero buoni alleati, senza dei quali Don Rodrigo sentiva di non poter far nulla a quattro miglia del suo castellotto, l'impresa non era disperata ...
Fermo e Lucia (pagina 89)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... L'invincibile di tutte le difficoltà, l'amaro di tutte le privazioni, l'inestricabile di tutti gl'impacci le pareva che venisse dal non poter essere di Fermo; con lui tanti inconvenienti sarebbero svaniti, e tutti gli altri sarebbero divenuti tollerabili! ma il pensiero di Fermo era per lei una tentazione, quasi un delitto, e doveva sempre rispingerlo ... La poveretta non era istrutta abbastanza per conoscere che quella promessa fatta in una agitazione febbrile, senza meditazione, quasi senza piena coscienza non era un voto; e che ella già legata con una promessa solenne a Fermo non aveva il diritto di sciogliere senza consenso e senza colpa di lui, un legame già stretto da due volontà libere e concordi; e ignorava anche i mezzi, che la religione la quale consacra i voti dell'uomo, offre per liberarlo dai voti, quando il loro adempimento invece d'essere una occasione di maggior bene, divenga un ostacolo ... Una sola di queste rivelazioni vuol essere ricordata particolarmente: Lucia non sapeva nulla della fuga di Fermo, e questa notizia che la madre le diede, le cagionò le più varie e opposte commozioni ... L'assenza di Fermo era certo dolorosa per lei; ma quando seppe ch'egli era in sicuro, provò quasi una torbida consolazione nel pensiero che la tentazione era lontana, che l'esecuzione del suo voto diveniva più facile, che se non altro non verrebbe così presto la necessità di parlarne ...
Fermo e Lucia (pagina 92)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Quindi non aveva ancora una opinione in mente su questo fatto, e sincero com'era, non lasciava trasparire nessuna opinione: a segno che Don Abbondio non vedendo negli atti e nel volto di lui nulla che indicasse malcontento o sospetto, tenne per fermo che il Cardinale non sapesse nulla, e ne fu molto consolato ... Era terribilmente in forse di Fermo: Agnese non le aveva potuto dire se non quello ch'ella stessa sapeva confusamente; che Fermo cioè, dopo il tumulto di Milano del giorno di San Martino, aveva dovuto fuggire dalla città, e uscire dallo Stato per porsi in salvo ... E quand'anche Fermo fosse tornato tranquillamente, le ansietà di Lucia si sarebbero cangiate, ma non avrebbero cessato, perchè ella non poteva più esser sua ... Tremava ancora nel pensiero che Fermo potesse essere informato del suo ratto, della sua prigionia, e non sapere esattamente com'ella aveva fuggito ogni pericolo: la poveretta mentre aveva rinunziato a Fermo, avrebbe voluto ch'egli sapesse ch'ella era in tutto degna di lui ... Avrebbe voluto che Fermo fosse informato del voto ch'ella aveva fatto senza ch'ella glielo dicesse, che egli l'approvasse con dolore, che non pensasse mai ad altra, nè più a lei, o per meglio dire (giacchè questa non era l'idea precisa di Lucia) avrebbe voluto che Fermo facesse tutti i giorni una risoluzione di non più pensare a lei ...
Fermo e Lucia (pagina 100)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Così pure abbiamo dovuto far noi coi nostri personaggi: per seguire Lucia nelle sue dolorose vicende, ci è stato forza perder di vista Fermo: ora che Lucia è uscita dal pericolo, e posta in sicuro, e gli altri tutti qual più qual meno allogati, noi torneremo indietro sulle tracce del suo promesso sposo ... Andava dunque il povero Fermo tutto sconsolato, pensando a tutti i suoi guai, e in capo a tutti questi pensieri si trovava sempre quel Don Rodrigo che era la prima cagione dei guaj: e Fermo allora lo malediceva con tutti i tiranni, con tutti i dottori, con tutti quelli che avrebbero dovuto proteggere il povero, e lo lasciavano opprimere ... Si ricordava poi di Domeneddio, e del Padre Cristoforo, questo gli accadeva ad ogni volta che si abbatteva in una qualche immagine dipinta sur una di quelle cappellette che erano allora frequentissime su le strade: allora Fermo tornava in sè, e si sforzava di perdonare: di modo che, in quel viaggio, egli ebbe ammazzato in cuore Don Rodrigo e risuscitatolo almeno venti volte ... A misura che Fermo si allontanava dalle colline e si avvicinava alla città, l'aspetto del cielo e del paese gli diveniva più triste e saturnino: di tempo in tempo la via profonda fra due ripe, solcata da rotaje che erano diventate rigagnoli, e tutta fango negli altri spazj era presso che impraticabile: a quei passi un sentiero erto a guisa di scaglioni su la ripa, segnava che altri passeggeri si erano fatta una via nei campi, costeggiando quella che avrebbe dovuto essere la via ... Fermo salito il primo di questi sentieri, da quel luogo più elevato, guardando dinanzi a sè, vide la guglia del Duomo, e ristette attonito: conobbe tosto quello che doveva essere, e ristette ancora a rimirare, dimentico per un momento di tutti i suoi travagli e assorto in quella contemplazione: poichè, come tutti i contadini di Lombardia, egli aveva fino dalla infanzia inteso parlare di quel Duomo, come della maraviglia del mondo: e in allora i viaggi erano così rari, e le comunicazioni così infrequenti, che Fermo dubitava assai se in vita sua avrebbe veduta mai quella maraviglia ... Allora s'accostò ad un viandante che veniva da Milano, e detto umilmente: «in grazia, Vossignoria,» gli fece una domanda più precisa, e alla quale egli, con le sue idee contadinesche, stimava che ogni milanese dovesse saper rispondere: «Dove si va,» disse Fermo, «per andare dal Padre Bonaventura?» L'uomo a cui Fermo s'era voltato e ch'egli aveva pigliato per un cittadino, era un agiato abitante del contorno, il quale andato quel mattino alla città per sue faccende, ne tornava senza aver fatto nulla, e non vedeva l'ora di trovarsi a casa sua ... » «Non lo conosce?» replicò Fermo: ...
Fermo e Lucia (pagina 101)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » «Ve n'ha tanti!» disse l'interrogato; «sapreste dirmi di che convento egli sia?» Fermo allora si trasse di seno la lettera del Padre Cristoforo, e la mostrò a quel signore, il quale letto sulla soprascritta: nel convento della Concezione in Porta Orientale, disse a Fermo: «Bravo giovane, siete fortunato, il convento è qui vicino: pigliate questo viottolo a mancina; è una scorciatoia: vi troverete tosto all'angolo di una fabbrica lunga e bassa: camminate lungo il rigagnolo, e vi troverete alla porta orientale ... » Ciò detto, fece egli un grazioso saluto con la mano, e continuò il suo cammino lasciando Fermo stupefatto del garbo con cui i cittadini parlavano ai foresi: perchè i modi, il volto, il tuono di quel signore non erano di una semplice cortesia ospitale; v'era un non so che di riverente e di cortigianesco; si sarebbe detto che quel signore parlava ad un uomo d'alto affare, e che voleva farglisi vedere amico sviscerato ... Ma Fermo non sapeva che quello era un giorno d'eccezione, in cui le cappe s'inchinavano ai farsetti ... Non bisogna però che a questo nome il lettore si lasci correre per la fantasia le immagini che ora gli sono associate: ma che cerchi di raffigurare con la mente gli oggetti quali erano al tempo di Fermo ... Quando Fermo entrò vide la casa dei doganieri deserta, e deserta quella prima parte del corso; e se non avesse inteso un romore lontano che accennava un grande movimento, avrebbe creduto d'entrare in una città abbandonata ... Guardò più da vicino, si abbassò, ne ricolse uno: era un pane tondo, bellissimo, e d'una pasta, di cui Fermo non ne aveva ancor mangiato molte volte: «È pane davvero!» sclamò egli ad alta voce, tanto ne fu maravigliato ... «Così lo seminano in questo paese? e non si fermano a raccorlo quando cade? che venga da sè come i funghi?» Fermo aveva camminato dieci miglia, e sentiva appetito; e già al primo entrare si era proposto di fermarsi alla prima bottega di fornajo che avrebbe incontrata: chè non sapeva che in quel giorno a quell'ora in Milano v'era pane da per tutto quasi fuorchè da' fornaj ... Il ragazzotto teneva fermo sul capo con ambe le mani un cesto colmo di pani: il ragazzotto non potendo fare il passo lungo a paro dei suoi genitori rimaneva indietro di tempo in tempo, e quando egli affrettava il passo per raggiungerli, e giungeva balzelloni, qualche pane cadeva ... Mostrava essa tutte le gambe fino al ginocchio, e queste gambe si vedevano uscire da un gran corpo che procedeva barcollando; da lontano sarebbe sembrato una pancia immensa; ma Fermo vide che la donna teneva con le due mani il lembo della gonna rivolta in su, e piena di farina, la quale pure traboccava ad ogni passo, e lasciava il segno di quel viaggio faticoso ... Mentre Fermo guatava quello spettacolo singolare, sopraggiunsero alcuni che venivano da fuori, e accostatisi a quei caricati, chiesero dove si andava a pigliare il pane ... Quando quegli furono passati, Fermo intese la donna mormorare: «Questi foresi birboni, verranno a portarci via tutto ...
Fermo e Lucia (pagina 102)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » La conversazione non si sarà probabilmente terminata a quelle parole; ma gl'interlocutori s'allontanavano da Fermo, ed egli non potè intenderne altro ... Nel nostro sistema d'imparzialità, e di fedeltà storica, noi dobbiamo confessare che il primo sentimento di Fermo fu un sentimento di compiacenza ... Il cangiamento al far dei conti, poteva essere un male peggiore, ma intanto non era più quel male di prima, ma intanto i pari di Don Rodrigo, si trovavano una volta nelle angosce che avevano date agli altri, e i pari di Fermo facevano valere le loro ragioni ... Per altra parte Fermo, come tutti quelli che avevano sofferto della carestia, ne accagionava principalmente la scelleratezza di alcuni, e la negligenza crudele, o la connivenza di alcuni altri; e gli pareva giusto che la forza venisse in ajuto della parte oppressa dalla scelleratezza e dalla connivenza ... Gli passava bene per la mente che quella cuccagna non sarebbe stata che pei birboni più vigorosi e più svergognati, che i veri languenti per fame non si sarebbero gettati in quel tumulto, e così la parte la più debole e la più degna di soccorso avrebbe continuato a patire, e in quel giorno principalmente sarebbe stata forzatamente priva anche dei soccorsi della carità volonterosa, ma impotente; vedeva bene col suo buon senso che quell'orrendo sciupio non avrebbe certo diminuita la scarsezza, e che quella farina calpesta per le vie non sarebbe più andata in nutrimento di nessuno; ma queste riflessioni fugaci, e quasi inavvertite non bastavano a soffocare quel gaudio del garbuglio e dell'anarchia che si alzava nel cuore buono, ma irritato, e nella mente non perversa ma pregiudicata di Fermo ... Quel compito signore a cui Fermo aveva domandato del Padre Bonaventura gli aveva dato così chiaro indirizzo che era impossibile andare in fallo: del resto tutte le chiese e i conventi dei cappuccini avevano come una fisonomia speciale, e chi ne aveva veduto uno ne avrebbe riconosciuto un altro a prima vista ... Fermo s'avvicinò alla porta, cavò la lettera di seno, e tirò il campanello ... «Uno di fuori che ha una lettera pel padre Bonaventura,» rispose Fermo ... «Mi lasci entrare, e starò ad aspettarlo,» replicò Fermo ... Fermo rimase interdetto: egli si era proposto quel convento come un punto di riposo, e un ricovero dai pericoli di una città nella quale egli non conosceva nessuno, non aveva che fare, e che era in tumulto ... Sulla prima egli volle seguire il consiglio del portinajo, e ricoverarsi in chiesa; ma lo spettacolo di quella moltitudine sciolta da ogni legge, di quella attività clamorosa, di quella fratellanza di tanti che non avevan fra loro altra relazione che la complicità di quel momento, lo attirava; la curiosità vinse, e Fermo disse fra sè: – andiamo a vedere – ...
Fermo e Lucia (pagina 109)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Fermo si trovava in mezzo alla calca, ma questa volta strascinato e assorbito dal vortice piuttosto che venuto di sua voglia; le grida che chiedevano il sangue, i volti che ne mostravano la abbominevole sete, lo avevano riempiuto di turbamento e di orrore; egli detestava in quel momento quella che gli era paruta giustizia del popolo, la trovava più atroce della fame ... «Ah! traditore della patria!» disse uno che era vicino a Fermo rivolgendosi a lui con un viso d'indemoniato: «aspetta, aspetta, tu sei un amico del Vicario, e dei tiranni ... » Per buona sorte in quel momento, alcuni che portavano una scala fecero impeto tra Fermo e il suo nemico, e gli disgiunsero ... Fermo approfittando di quella confusione nata nella confusione si allontanò, cercando di uscire dalla folla, e di andarsene ... » Fermo gli rispose affettuosamente coll'espressione del volto, e rimase in mezzo alla calca ... Fermo era tra questi, e gridava a testa: «prigione, giustizia!» I sentimenti, le grida, i movimenti di questa parte più placabile erano mossi e regolati, senza ch'ella se ne avvedesse, da alcuni, i quali senza aver fra di loro intelligenze precedenti, operavano pure di concerto, condotti da una intenzione comune ...
Fermo e Lucia (pagina 113)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » La proposta divenne l'oggetto d'una discussione generale: il crocchio si suddivise in piccioli crocchj, dove altri narrava fatti di tiranni, altri proponeva i mezzi di porre ad esecuzione il disegno di Fermo, altri faceva obiezioni ... Quei che s'erano aggruppati intorno a Fermo, ed erano i più affetti al suo disegno, si separarono quando uno ebbe detto; «Buona sera, io vado a casa»: «anch'io», disse un altro: «anch'io, anch'io: a rivederci domani: da buoni fratelli: non mancate: addio: addio: buona sera, buona sera ... » Fermo, rimaso solo pensò ai casi suoi ... Fermo aveva passata vegliando la notte antecedente su un barroccio disagiato, la mattina su la via da Monza a Milano, e il resto di quel giorno a girare per le vie, o a dimenarsi per la calca; aveva mangiati in tutto il giorno due di quei pani che aveva trovati su le sue orme come la manna nel deserto, e di liquido non aveva gustato pure una goccia ... In tutt'altra occasione Fermo balzato dai suoi monti nella città, di notte, senza conoscenti sarebbe stato impacciato assai, ma l'attività e i successi di quel giorno gli avevano data una gran fiducia nelle sue forze, e avevano fatto di lui un uomo assai più disinvolto dell'ordinario ... – Così pensando Fermo andava innanzi lentamente guardando in su a destra e a sinistra per iscoprire qualche insegna, qualche frasca spenzolata che indicasse l'ospitalità venale di cui egli aveva bisogno ... Ma quando Fermo si era mosso, si era pur mosso su la sua traccia un uomo che aveva intesa la sua predica, e da poi gli era sempre stato a canto in modo da osservarlo senza esserne osservato: questi appena Fermo ebbe dati venti passi cogli occhi in aria, gli si accostò, si fermò a considerarlo un momento come se lo vedesse in quel punto per la prima volta, e gli disse: «Buon giovane, voi mi sembrate forese: avete bisogno di qualche cosa, posso servirvi?» «Oh! che brav'uomo,» rispose Fermo: «appunto ho bisogno di trovare un'osteria per bere un tratto, e per dormire questa notte ... «Vi sarò bene obbligato,» replicò Fermo: «ma mi spiace del vostro ... » «Sono infino, infino da Lecco,» rispose Fermo ... » «Vi sono obbligato,» rispose Fermo: «e vi fermerete a bere un tratto con me ... » Il resto della via fu speso in rifiuti cerimoniosi dello sconosciuto, ai quali Fermo replicava con istanze sempre più forti; tanto che entrarono insieme in una picciola osteria, e attraversato un cortiletto, lo sconosciuto, come sperto del luogo, s'accostò ad una porta, e alzato il saliscendo aperse, e introdotto Fermo, entrò con lui nella cucina ... » «È mio impegno,» disse l'oste: «che cosa comandano questi signori?» Fatta questa solita interrogazione, egli esaminò ben bene il volto e la persona di Fermo, dicendo fra sè: – tu vieni con un cacciatore: o cane o lepre sarai; ma non sono l'oste della luna piena, se non ti conosco alla prima parola che dirai – ... «Avete del vino sincero, sano, fatto in coscienza?» disse Fermo ... «Dunque portate del buono,» disse Fermo: l'oste partì, e un momento dopo tornò con un boccale ... «Che cosa avete?» «Per esempio un buon pezzo di stufato?» «Portate lo stufato,» disse Fermo ... » «Eh! al pane ha pensato la Provvidenza,» disse Fermo; e in aria di trionfo si cavò di tasca il terzo ed ultimo di quei pani raccolti sotto la croce di San Dionigi ... Fermo allora, preso per un braccio lo sconosciuto guidatore, gli fece forza perchè sedesse, e bevesse con lui ... Poco stante l'oste portò da mangiare; e Fermo astrinse il ...
Fermo e Lucia (pagina 114)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Fermo parlò assai, perchè come abbiam detto era giunto quivi con una gran sete, e il vino non mancava ... Lo sconosciuto aveva già intese dalla bocca di Fermo, e registrate attentamente nella memoria molte cose che erano per lui tesori; ma gli mancava una notizia importante, e pensò a procacciarsela ... Disse dunque a Fermo: «converrà che voi avvisiate l'oste che avete intenzione di dormir qui affinch'egli vi prepari la stanza» ... «È vero,» rispose Fermo, e chiamato l'oste: «avete», disse, «una buona stanza, un buon letto da darmi? da povero figliuolo, ma una cosa pulita ... » «Starete da principe,» disse l'oste, e fattosi ad un armadietto che era appeso ad una parete ne tolse un pezzetto di carta, un picciolo calamajo, e una penna, quindi accostatosi a Fermo: «in grazia,» disse, «il vostro nome?» «Il mio nome?» rispose Fermo, a cui il vino sincero dell'oste aveva portate tutte le passioni ad un grado lirico ... «Questa è bella,» interruppe Fermo: «ecco se non è per sapere i negozj degli altri ... » «Onde, non per mia curiosità, ma per cagione della grida,» continuava l'oste; ma Fermo l'interruppe ancora dicendo: «Questa è una grida che non conta, perchè non è mica buona, è fatta contra la povera gente, per sapere i fatti dei galantuomini, ed è una di quelle che s'hanno a disfare: dunque non ne parliamo più, e vi assolvo io ... «Bravo compagno! bravi amici!» sclamò Fermo, «adesso vedo proprio che i galantuomini si danno la mano e si sostengono ... » «Benissimo; ma avete moglie?» «Non l'ho,» disse Fermo, «ma se Dio vuole ... » «È giusto,» rispose Fermo, «ma poi quando io pigliassi moglie, che sarà presto, come spero ... «Così va bene,» rispose Fermo ... Lo sconosciuto aggiunse ancora poche parole, poi si avvisò tutto ad un tratto che la moglie e i quattro figli sarebbero stati in pensiero pel suo ritardo, e si levò per partire: tre volte era egli sorto in piedi, e tre volte Fermo presolo per le falde del mantello l'aveva fatto ripiombare sulla panca: ma alla quarta egli alzandosi saltò al di sopra della panca, e se ne andò tra le istanze, e i ringraziamenti, e i saluti, invero un po' affoltati del nostro povero Fermo ... Sentiva Fermo un bisogno di trovarsi coricato, e di dormire, e qualche cosa nello stesso tempo lo avvertiva che gli sforzi necessarj per arrivare a quel punto di riposo divenivano più difficili di momento in momento ... » L'oste che desiderava questa risoluzione di Fermo, non si fece aspettare: staccò una di quelle lucerne, e tenendola alzata ...
Fermo e Lucia (pagina 115)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... con la sinistra, e preso con la destra il braccio di Fermo: «andiamo», disse, e si avviò reggendo e traendosi dietro il suo ospite ... Fermo, però s'arrestava di tratto in tratto, e, gettandosi verso la brigata, col braccio che gli rimaneva libero andava iscrivendo nell'aria certi saluti, a guisa d'un nodo di Salomone, ai quali le braccia e le voci della brigata rispondevano in modo poco dissimile ... Ma l'oste scotendolo, lo tirava verso una porticina, tanto che potè entrarvi e mettersi su una scaletta angusta di legno, per la quale dando a Fermo un avviso ad ogni scalino, lo tirò nella stanza ... Quivi Fermo si guardò intorno, e disse: «bene! bravo! galantuomo! son contento» ... » L'oste, il quale non avrebbe creduto che Fermo fosse ancora in caso di mettere insieme tante parole con un senso tal quale, pensò di approfittare di quel momento lucido per fargli intendere la ragione, e schifare un impaccio a tutti e due, e gli disse: «Sì, sì, io son tutto pei buoni figliuoli; ma vedete bene ... » «Ah! cane!» disse Fermo levando la voce; «tu mi torni in campo col negozio ... » Così gridando Fermo, si avviava barcollante verso la scala ma l'oste lo rattenne: e vedendo che s'egli insisteva Fermo avrebbe gridato sempre più e sarebbe stato inteso dalla brigata, la quale certamente avrebbe prese le parti di quello, ricordandosi che in quel giorno il potere era nelle mani di quelli che erano soliti obbedire, e non si poteva prevedere quando sarebbe loro ritolto, pensando che quand'anche al ritorno della tranquillità un ordine revochi e dichiari nulli tutti gli atti della rivolta, le busse toccate una volta sono irrevocabili, stimò che la faccenda più pressante era di acquetar Fermo; e con voce più sonora di quella di Fermo gli gridò: «ho detto per ridere: non lo avete capito, che ho detto per ridere?» «Ah! ora tu parli bene, da buon figliuolo,» rispose Fermo, acquetandosi tosto: «per ridere; ... » E mentre andava così facendo animo a Fermo con la voce, il malandrino diceva fra sè: – pezzo di minchione! se vuoi affogare, affoga, per me son certo di cavarmene, ma tu, resterai solo nell'impaccio – ... Fermo intanto si andava spogliando, e interrompeva questa operazione con mille ciancie, e con mille atti strani, che l'oste sofferiva pazientemente per una buona ragione ... Quando Fermo s'ebbe tratto il farsetto, l'oste lo prese, pose le mani su le tasche per vedere se v'era la postema, e fatto certo del sì, volle tentare di avere il suo conto prima di abbandonar Fermo quella sera, prevedendo che l'indomani probabilmente Fermo avrebbe avuti altri affari, e la postema sarebbe stata in deposito presso a gente che non si sarebbe data premura di pagar l'oste ... » rispose Fermo ... » «Oh! questo sì,» disse Fermo, «questo è giusto: son mariuolo, ma galantuomo ... » L'oste si diede fretta di domandare quello che gli veniva, ajutò Fermo a cavare i danari dalla tasca, a noverarli, tolse il suo pagamento, e dato delle mani a Fermo per ajutarlo a salire sul letto, gli disse, «buona notte ... » Fermo si lasciò cadere sul letto, mormorò fra i denti: «buoni figliuoli», e cominciò a russare ... L'oste, stirata la coltre di sotto il corpo di Fermo, gliela accomodò indosso alla meglio; quindi, ripresa la lucerna con la sinistra, gliela sollevò sul capo, e stesa la destra contra il lucignolo perchè la luce cadesse sul dormente, si fermò a contemplarlo un momento, nell'atto che vediamo dipinta Psiche quando sorge a spiare furtivamente le forme del consorte sconosciuto: e disse: «Matto minchione! tu l'hai voluto: sei andato proprio a cercarla col lanternino; tal sia di te ... » Dette queste parole come per isfogo, e per una apologia anticipata, si mosse, abbassò la sua lucerna, e la pose dinanzi a sè, uscì, volse la chiave nella toppa, e chiuse così Fermo nella stanza, e s'avviò per la scala verso la cucina ... Ma nel fare tutte queste operazioni, e nello scendere, continuava tra sè la allocuzione che aveva cominciata dinanzi a Fermo, favellando con l'assente come aveva fatto coll'addormentato ...
Fermo e Lucia (pagina 116)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... La prima informazione, come il lettore se n'è addato certamente, era venuta da quella falsa guida, la quale, per darne piena contezza, non era niente meno che un bargello travestito, in traccia d'uno che gli desse una occasione di farsi onore e merito, eseguendo gli ordini assai difficili che gli erano imposti: e quest'uno fu il nostro povero Fermo ... L'ordine era più facile da darsi che da eseguirsi: e per non parlare che di ciò che si lega alla nostra storia, quel falso Ambrogio aveva girato lungo tempo qua e là, su e giù, sempre in mezzo alle occasioni, senza poterne cogliere una, vedendo i rei a centinaja, senza poterne fare un prigione, e si rodeva come un cacciatore che viaggiando vegga levarsi a destra e a sinistra, dalle macchie, tordi, starne, e pernici, e non abbia lo schioppo con sè; quando gli capitò nelle ugne il povero Fermo, e vi rimase, come abbiamo veduto ... Saliti alla stanza di Fermo, che dormiva, il bargello lo riconobbe, disse al notajo: «è l'uomo», e partì ... Fermo russava già da sette ore, e non avrebbe finito così presto, se una mano che gli scoteva la spalla, e una voce che gridava: «Fermo Spolino», non lo avesse fatto risentire ... Aperse gli occhj a stento, e guatò: era giorno fatto e la luce che entrava per le impannate fece vedere a Fermo un uomo ravvolto in una cappa nera stargli al capezzale da un lato, e due in farsetto armati, l'uno dall'altro lato del capezzale, e l'altro a piedi del letto ... Mentre Fermo andava raccapezzando le sue idee, e cercando di ricordarsi delle circostanze che gli pareva di dover sapere, per potere comprendere quelle che gli erano affatto nuove e strane, s'udì dire dall'uomo della cappa nera: «alto, su, Fermo Spolino, alzatevi e venite con noi» ... «Che vuol dir questo?» disse Fermo quando potè aver la favella, e nello stesso tempo dubitando che fosse un sogno, scuoteva la testa e dimenava tutte le membra per destarsi affatto ... «Ah! avete inteso una volta, Fermo Spolino?», disse l'uomo dalla cappa nera, «alzatevi, e venite con noi, che non abbiam tempo da perdere ... » «Fermo Spolino!» disse Fermo Spolino ... «Che prepotenza è questa?» disse Fermo, «ah! adesso mi ricordo ... » «E perchè mò?» disse Fermo ... » «Mi lascino andare adesso, subito,» disse Fermo, «io non ho nulla che fare con la giustizia ... «Come sa Lei il mio nome?» disse Fermo ... » Ma i birri fattisi bruscamente vicini a Fermo stavano per porgli le mani addosso, quando egli gridò: «non toccate la carne d'un galantuomo, che ... «Ebbene mi alzerò,» disse Fermo; «ma io non voglio andare dal Capitano di giustizia ...
Fermo e Lucia (pagina 117)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » Fermo, vedendo che la resistenza era inutile, tolse sul letto i suoi panni, e cominciò a vestirsi, cercando intanto di scoprire la cagione di un avvenimento così nojoso e così inaspettato: ma la sua mente ravvolgendosi per cercarla fra le memorie della sera antecedente, si confondeva, come un padre che s'aggiri in una folta mascherata, per riconoscere un suo ragazzaccio ... Poco a poco però cominciò egli a ricordarsi della grida, del nome, e del negozio, delle istanze dell'oste, e dei suoi rifiuti; ma come diavolo, l'uomo nero sapeva egli appuntino quel nome e cognome che Fermo non aveva mai voluto pronunziare? E poi, come erano cangiate le cose a segno, che colui il quale doveva in quella giornata fare il legislatore, la cominciasse coi birri al fianco per andare in prigione? – Qualche mistero ci dev'essere, – disse Fermo tra sè: – e intanto se potessi con un po' di buona grazia uscire dalle mani di costoro, sarebbe meglio ... » «Ham!» disse, o piuttosto fece Fermo scotendo la testa, e ricominciò a pensare – Diamine! Che cosa fanno tutti quei buoni fratelli di jeri? mi lasciano in ballo a questo modo! – Fra questi pensieri stava egli di tempo in tempo con le mani alzate tra un bottone e l'altro, interrompendo l'azione del vestirsi ... Chiuse l'impannata in furia, lanciò dal suo cuore, poichè ne aveva uno anch'egli, una imprecazione contra il Capitano di giustizia che lo aveva messo in quell'intrigo, un'altra contra Fermo che in un momento così urgente per lui notajo, pareva che volesse perdere il tempo a bella posta, indi fece un cenno ai birri, che sbrigassero la faccenda ... I birri rinnovarono più forti le minacce a Fermo, questi, accortosi della inquietudine dei nemici, concepì buona speranza, conchiuse che, se l'interesse di quelli era che si facesse presto, il suo doveva essere di tirare in lungo, e procurò di perder tempo, senza dare a coloro un pretesto di venire all'estremo ... «Questa appunto,» rispose Fermo, stendendo la mano per prenderla ... » «Voglio la mia lettera,» disse Fermo: «che bricconeria è questa? a forza di trattare coi ladri, avete imparato il mestiere ... » I birri volevano gettarsi addosso a Fermo; ma il notajo, sporgendo in fuori il mento e la mandibola inferiore, allargando le narici, sbarrando gli occhi, e scotendo il capo in fretta, fece loro intendere di non muoversi ... L'uomo era in angoscia: pensava che non v'era da perder tempo, che il pericolo cresceva, che il tragitto sarebbe stato rischioso, e che il miglior modo di farlo sicuramente era di condurre Fermo con la persuasione ... Fermo non avendo più nessun pretesto d'indugio, gli tenne dietro, e i birri fecero la retroguardia ... Scesa la scaletta, il notajo fece un cenno ai birri, e disse a Fermo: «abbiate pazienza, fanno il loro dovere»; e mentre gli proferiva questa bella parola, i birri afferrarono, l'uno la destra l'altro la sinistra di Fermo, e le allacciarono con certi strumenti, che (per quell'uso comune d'ingentilire le cose col nome) si chiamavano manichini, ed erano congegnati in modo che colui che gli aveva intorno ai polsi era fortemente tenuto senza che apparisse alcun segno di violenza; e il tenuto e il tenente potevano parere due amici che passeggiassero stretti per la mano ... «Che tradimento è questo?» sclamò Fermo, «a un galantuomo par mio! ... Fermo vide che fin tanto che egli si trovava solo con quei tre, era follia il competere, fece la gatta morta, e disse: «andiamo» ... – «Andiamo,» disse il notajo, con un volto tutto grazioso: «fidatevi di me che vi voglio bene; e voi,» continuò rivolto ai birri, «non lo stringete, è un buon figliuolo e mi preme; andiamo quietamente,» disse ancora a Fermo, «non fate vista di nulla, non guardate nè a destra nè a sinistra, e nessuno s' accorgerà di quello che è, e voi conserverete il vostro onore, nessuno potrà rinfacciarvi che siete stato nelle mani della giustizia; e a momenti sarete in libertà ... » Il fine di quella ammonizione era di persuader Fermo a lasciarsi condurre tranquillamente, ma l'effetto ch'ella produsse invece fu di far sentire sempre più a Fermo, che si temeva di lui, e delle circostanze, e di determinarlo ad approfittarne ... Non si vuol dire per questo che Fermo fosse più accorto del notajo: ohibò: ma è destino di quelli che vanno al disotto, ed hanno paura, che tutte le parole ch'essi dicono per ajutarsi, dieno lume ed animo all'avversario ... Usciti nella via, Fermo tra i due birri, e il notajo dietro, Fermo cominciò tosto a gettare la testa a destra e a sinistra, guardando con ansia se v'era da sperare ajuto ... «Giudizio, giudizio,» diceva il notajo, a bassa voce, accostandosi a Fermo: «non vi fate scorgere, l'onore, figliuolo, l'onore ... » I birri intanto affrettavano il passo tirando Fermo e ripetendo, «andiamo, andiamo» ... La via formicolava di gente, e Fermo cercava di rallentare il passo per osservare quelli che andavano, e venivano, e per udire se non si parlava più nulla delle cose del giorno antecedente, per accertarsi se la disposizione degli animi era affatto mutata ...
Fermo e Lucia (pagina 118)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » La brigata si fermò sulla via, ma i birri stringendo pur Fermo, lo strascinavano nel mezzo, e affrettavano il passo: la brigata allora si volse, e si divise, altri a fianco, altri dietro guardando pure e ascoltando: quegli che erano sparsi nella via accorrevano, e si faceva folla ... Fermo predicava tuttavia, domandando misericordia: i birri sul principio comandarono, poi chiesero, poi pregarono i sopravvegnenti che dessero il passo: ma i più lontani cominciarono a mormorare, quindi a fremere, quindi ad urlare: i più vicini, parte per buona volontà, parte spinti, urtavano i birri, i quali dopo aver fatto indarno ogni sforzo per tenersi insieme, e per non lasciare la preda, furono separati dalla folla, dovettero abbandonare i manichini, e non cercarono più che a perdersi nella moltitudine per uscirne salvi ... «Bravi fratelli,» gridava Fermo: «saldi, ancora un momento, ahi! strappateli, fate che mi lascino, siamo fratelli ... Quando Fermo si vide tolto alle ugne dei suoi guardiani, e confuso nella folla dei suoi liberatori, si scosse i manichini dai polsi, e il primo suo pensiero fu di approfittare di quella confusione, per fuggire in luogo di salvamento ... Ma la scelta andò in lungo, e Fermo ebbe a fare rapidamente forse venti giudizj fisionomici prima di fissarsi ad uno che fosse l'uomo per lui ... Ciò che rendeva più critica la situazione di Fermo, era l'essere egli affatto nuovo della città, dimodochè non sapeva nemmeno per qual porta si uscisse per pigliare la via sulla quale egli voleva porsi, e gli conveniva chiedere a dirittura la via di Bergamo; inchiesta sospetta, che poteva attirare gli sguardi sopra di lui, e rimetterlo in guaj ... Giacchè la sedizione che era stata la salute di Fermo, cominciava appena a rialzare il capo, in qualche angolo della città; e in tutto il rimanente la forza era tuttavia nelle mani avvezze ad usarla: e per comprimere appunto la sedizione nel suo ricominciare, e per disperderla, giravano ronde di soldati, e sbucavano da ogni parte i colleghi di coloro che i liberatori di Fermo avevan posti in fuga: e se per disgrazia quegli stessi si fossero di nuovo abbattuti in Fermo, e lo avessero afferrato, e' poteva scuotere, e guaire, qui non v'era da sperare soccorso ... Finalmente, come la necessità aguzza l'ingegno, Fermo, adocchiato uno che veniva in gran fretta, si risolvette di voltarsi a lui, stimando giudiziosamente che l'uomo premuroso d'andare ad una sua faccenda, risponde tosto e direttamente a chi lo interroga, perchè quello è il modo più spiccio per isbrigarsene ... Fermo con un passo più sicuro, e più spedito entrò per quella che gli era stata segnata, giunse alla piazza del duomo, l'attraversò, diede passando una occhiata al mucchio di cenere, e di carboni spenti, fredde reliquie della baldoria del giorno antecedente, poscia raffrontando i luoghi con le memorie di jeri, riconobbe la via per la quale era venuto insieme con la folla trionfante, e si pose in quella nell'attitudine d'un generale che ripassa sconfitto e fuggitivo pel campo dove aveva vinto poco innanzi ...
Fermo e Lucia (pagina 119)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Vedeva Fermo da qualche tempo attraverso i campi e le piante un campanile, e presolo per meta si avviò direttamente verso quello ... Giunto al paese, (Fermo non ne sapeva il nome, ma era veramente Gorgonzola) vide che era posto su la strada maestra, stette in forse un momento di tornarne fuori; ma alla fine il bisogno vinse ... Gli occhi furono tosto addosso a Fermo, ma visto ch'egli era un forese, nessuno pensò a lui, per sua buona ventura; perchè chi gli avesse chiesto: «a caso, verreste voi forse da Milano?» nella disposizione d'animo in cui era Fermo, possiamo ingannarci, ma egli diceva certamente la bugia ... » «Oh bravo!» L'oste portò la refezione: il mercante si versò un bicchier di vino, si accarezzò la barba e lo tracannò: e trinciando la vivanda che gli era stata imbandita, cominciò la sua narrazione e la continuò mangiando; mentre i suoi conoscenti stavano intorno alla tavola con le bocche aperte; e Fermo in disparte, senza far vista di dar molta attenzione, ascoltava però con più ansia e sospensione degli altri ...
Fermo e Lucia (pagina 120)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » La conversazione continuava, ma Fermo ne aveva udito a bastanza: egli se ne era stato cheto cheto, con l'animo d'un autore che trovandosi sconosciuto presso tre o quattro uomini di buon gusto, sente fare il processo all'ultima sua opera: quel poco boccone tanto desiderato gli era tornato in veleno: però dal veleno pensò a cavare il rimedio d'un buon consiglio; si alzò, con aria indifferente, pagò il suo scotto, e uscì dall'osteria, risoluto di non fermarsi fin che non fosse giunto sotto le ali del leone serenissimo di San Marco ... Ma quivi non v'era modo di transitare, onde il povero Fermo dopo aver guardato intorno se mai per caso qualche battello si trovasse su la riva, e non ne vedendo, tornò tristamente indietro, ed entrato in un bosco che costeggiava il fiume, s'arrampicò sur un albero, e vi si appiattò, aspettando con ansietà l'apparire del giorno ... Ma la notte era appena incominciata, e il povero Fermo, ebbe molte ore da meditare in quella sua incomoda stazione ... Se noi inventassimo ora una storia a bel diletto, ricordevoli dell'acuto e profondo precetto del Venosino, ci guarderemmo bene dal riunire due immagini così disparate come quelle che si associavano nella mente di Fermo; ma noi trascriviamo una storia veridica; e le cose reali non sono ordinate con quella scelta, nè temperate con quella armonia che sono proprie del buongusto; la natura, e la bella natura, sono due cose diverse ... Diciamo dunque con la franchezza d'uno storico, che mentre quasi tutti i personaggi, coi quali Fermo era stato in relazione, si schieravano e si affollavano nella sua immaginazione con un aspetto più o meno odioso, o tristamente misterioso, di modo che, dopo averli contemplati qualche tempo come forzatamente, essa gli rispingeva, e cercava di farli sparire, v'era però due immagini nelle quali essa riposava, con una specie di refrigerio: due volti i quali ricordavano ed esprimevano candore, benevolenza, affetto, innocenza, pace: quei sentimenti chiari e soavi nei quali tanto si gode la fantasia degli infelici: e queste due immagini erano una treccia nera, e una barba bianca, Lucia e il Padre Cristoforo ... Ma i pensieri che questi volti stessi facevano nascere, eran tutt'altro che di una gioja pura: alla immagine del buon frate, Fermo sentiva vivamente la vergogna della cervellinaggine che aveva spiegata nel giorno passato, e della turpe sua intemperanza: e contemplando Lucia, oltre la stessa vergogna, egli sentiva nel fondo dell'animo l'assenza, l'incertezza ...
Fermo e Lucia (pagina 121)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Con questa lanterna magica dinanzi alla mente vegliò Fermo tutta quella notte: quand'anche i pensieri non gli avessero tolto il sonno, il disagio e il pericolo della postura, e il freddo, che cominciava a frizzare lo avrebbero tenuto lontano ... Finalmente, quando la luce cominciò a dar forma e colore alle cose, Fermo guardando attentamente al fiume, vide un pescatore che costeggiava la sponda, e che slegava un battello; scese dall'albero, e si avviò a quella parte, e vi giunse prima che il pescatore salpasse ... «Amico, volete voi farmi il piacere di traghettarmi all'altra riva?» disse Fermo al pescatore che guardava non senza sospetto lo sconosciuto che a quell'ora gli si accostava ... Fermo prima di scendere a riva, cavò una mezza lira, e la diede al pescatore che, dopo aver fatta qualche cerimonia, la prese, e condusse la sua barca al largo ... Pigliò dunque Fermo per uomo d'una delle due prime condizioni, senza darsi briga di appurare quale, e lo servì ... Fermo, posto piede sulla terra di San Marco, respirò davvero; e, alla prima insegna che vide, entrò a ristorarsi col cuore più largo ... Era questi lavoratore di seta, come Fermo, e uno di quei tanti che vedendo mancarsi il lavoro a cagione delle discipline assurde che a quei tempi erano prescritte nel milanese, e dei pesi insopportabili d'ogni genere, avevano portata la loro industria in un altro stato, dov'erano bene accolti e protetti ... Rivide egli con piacere Fermo che aveva instradato nei lavori della seta, e a cui aveva fatto da padre, e lo accolse lietamente, prese parte alle sue traversie, e gli promise intanto di procacciargli lavoro ... Lasceremo per ora Fermo, giacchè si trova in una situazione tollerabile, e torneremo alla sua e nostra Lucia ...
Fermo e Lucia (pagina 124)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... E il suo scopo era tuttavia quello di cui abbiamo già parlato: scordarsi di Fermo ... Le memorie tornavano però sovente a tormentarla; l'immagine della madre era, sempre la prima a presentarsi; e mentre Lucia si fermava a contemplarla con sicurezza, con una mesta affezione, l'immagine di Fermo che le stava dietro nascosta, si mostrava ... Lucia voleva rispingerla tosto; ma l'immagine che non voleva andarsene aveva un buon pretesto, ed era sempre lo stesso, per obbligare Lucia a trattenerla almeno un momento: le ricordava in aria trista e non senza rimprovero i pericoli che Fermo aveva corsi, e quelli che forse gli soprastavano ancora, le rimostrava che quando anche un nuovo dovere può far rinunziare ad un affetto, già così lecito, già così caro, non deve, non vuol però togliere la pietà, la sollecitudine, la carità del prossimo ... I luoghi, le persone: Don Abbondio avrebbe dovuto pronunziare quelle parole, per cui ella sarebbe stata di Fermo: i consigli, le cure, del Padre Cristoforo per chi erano? per Lucia e per Fermo: fino il monastero di Monza, fino il Castello del Conte, fino il cardinale Federigo, tutto si legava a Fermo, e molte volte Lucia ripensando a tutto questo, si accorgeva ch'ella si era immaginata di raccontar tutto a Fermo ... La brava signora, per toglier Fermo dall'animo di Lucia, non aveva trovato mezzo migliore che di parlargliene spesso ... Lucia cercava di dimenticar Fermo; ma quando una parola sgraziata, e nemica glielo voleva a forza rimettere nella mente in un aspetto odioso e spregevole, allora tutte le antiche memorie si risvegliavano ed accorrevano per rispingere una immagine tanto diversa dalla immagine in cui quella mente era stata avvezza a compiacersi ... Il disprezzo con che il nome di Fermo era proferito faceva ricordare a Lucia la condotta, il contegno, il buon nome di Fermo, tutte le ragioni per cui ella lo aveva stimato; l'odio faceva risorgere più risoluto l'interesse; l'idea confusa dei pericoli ch'egli aveva corsi, anche dei falli ch'egli poteva aver forse commessi, pericoli e falli che Donna Prassede rinfacciava a Lucia con eguale amarezza come un egual motivo di avversione, suscitavano più viva e più profonda la pietà, e da tutti questi sentimenti rinasceva quell'amore, che Lucia si studiava tanto di estinguere ... Lucia diventava coraggiosa, e giustificava Fermo: e Donna Prassede approfittava di quelle parole come d'una confessione per provare a Lucia che non era vero ch'ella non pensasse più a lui ...
Fermo e Lucia (pagina 125)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... La povera donna aveva un'altra faccenda su le braccia: la corrispondenza con Fermo ... Tale era il caso di Fermo ... Ma i tempi non erano propizii: l'amore, che dipinge le cose facili, bastava bensì a persuadere a Fermo che il suo disegno si sarebbe potuto eseguire in seguito; ma non poteva nascondergli che per allora era ineseguibile ... Bisognava adunque che Fermo facesse intendere ad Agnese questo miscuglio di speranze fondate anzi certe, e di impaccio attuale, di sì nell'avvenire, e di no nel presente ... Il ratto di Lucia fece tanto strepito, che la voce ne giunse a Fermo, ma per buona ventura insieme con quella della liberazione ... Se Lucia fosse rimasta nel suo paese, Fermo certamente non si sarebbe tenuto dall'andarvi: di nascosto, di notte, travestito, per balze, per greppi, come che fosse, vi sarebbe andato ... Ma egli seppe anche che Lucia era partita per Milano; e in tale circostanza non solo il pericolo diventava per Fermo incomparabilmente maggiore, ma il tentativo incomparabilmente più difficile, e l'evento quasi disperato ... Ma questa lettera non isgombrò le inquietudini, e le ansietà di Fermo; anzi i cento scudi le accrebbero: – giacchè – , pensava egli, – ora che Lucia per una ventura inaspettata possiede tanto che basta perchè noi possiamo viver qui marito e moglie, perchè non viene ella, e mi manda invece questi denari, come un dono, come una elemosina, come ... (e qui Fermo si sentiva scoppiare) ... come un congedo? Voglio io denari da lei? E se ella non è mia, pensa ch'io possa da lei ricevere qualche cosa? – Per quanto Agnese avesse cercato di fargli scriver chiaro che Lucia dallo spavento in poi si trovava quale egli l'aveva lasciata, Fermo alla vista di quei denari, e dati a quel modo, era assalito da mille dubbi torbidi e strani ... Fermo sempre più inquieto chiedeva ad Agnese la spiegazione di quei dubbii e del silenzio di Lucia ... Quand'anche Agnese avesse saputo scrivere non avrebbe potuto soddisfare il poveretto, perchè la cagione del silenzio le era ignota, ed essa pure non capiva bene il contegno di Lucia con Fermo ...
Fermo e Lucia (pagina 147)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Con questa baldezza temperata però dalle inquietudini che noi sappiamo, e dalla pietà di tanti mali altrui, camminava Fermo in un bel mattino d'estate, per coste amene donde ad ogni tratto si scopre un nuovo prospetto, per verdi pianure, sotto un cielo ridente, tra il fresco e spezzato luccicare della ruggiada, all'aria frizzante dell'alba, e al soave calore del sole obbliquo, appena comparso sull'orizzonte ... Fermo cercò di schivare tutte le parti abitate, venendo pei campi: sul mezzo giorno si riposò in un bosco, vicino ad una sorgente, ivi si rifocillò col cibo che aveva portato seco; lasciò passare le ore più infocate; riprese la sua strada; cominciò a riveder luoghi noti, misti alle memorie della sua fanciullezza, e due ore circa prima del tramonto scoperse il suo paesetto ... Alla prima vista Fermo ristette un momento, come sopraffatto dalle rimembranze, e dai pensieri dell'avvenire, e ripreso fiato procedette, entrò nel paese ... L'aspetto era come quello di tutti gli altri che Fermo aveva dovuti vedere; ma la tristezza fu ben più forte che egli non l'avesse ancor provata ... Fermo lo chiamò per nome, non ne ebbe risposta, e più che mai accorato si avviò alla sua casa ... Ne uscì Fermo in fretta inorridito, ritraendo l'occhio dallo spettacolo, e la mente dai pensieri e dai ricordi che quello spettacolo faceva nascere, e si incamminò alla casa d'Agnese, con l'ansia di rivedere un volto amico, di udire da lei ciò che tanto gli stava a cuore, e col battito di non ritrovarla, di non ritrovar pure chi gli sapesse dire s'ella viveva ... Per giungervi, doveva Fermo passare su la piazzetta della chiesa, dov'era pure la casa del curato ... Fermo che aveva sospettato chi doveva essere, arrivato su la piazza lo riconobbe, e da prima, tornandogli a mente che egli era una delle cagioni delle sue traversie, sentì rivivere un po' di stizza, e volle passar di lungo ... Ma tosto l'antico rispetto pel curato, quel desiderio di sentire una voce umana e conosciuta così potente in quelle circostanze, la speranza di risapere da lui qualche cosa che gl'importasse, vinsero nell'animo di Fermo, che si arrestò, fece una riverenza, e dirizzando il volto alla finestra, disse: «Oh signor curato, come sta ella in questi tempi?» Don Abbondio aveva guatato costui che veniva, gli era sembrato di riconoscerlo: ma quando sentì la voce che non gli lasciava più dubbio, «per amor del cielo!» disse, «voi qui? Che venite a fare in queste parti? Dio vi guardi! Vi pare egli, con quella poca bagattella di cattura ... ?» «Oh via, signor curato,» disse Fermo non senza dispetto: «mi vuol ella fare anche la spia?» «Parlo per vostro bene,» disse Don Abbondio, «che nessuno ci sente ... » «Signor curato, mi saprebbe ella dar qualche nuova di Lucia?» «Oh Dio benedetto! ancor di questi grilli avete in capo? Oh poveri noi! Che serve che vengano i flagelli, se gli uomini non voglion far giudizio! E la peste, figliuolo, la peste? Non sapete che c'è la peste?» «Ella deve ricordarsi, signor curato,» disse Fermo, con voce alquanto risentita, «che Lucia ed io ... » «La peste l'ho avuta,» disse Fermo: «son guarito, e non ho più paura ...
Fermo e Lucia (pagina 148)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » «Basta,» disse Fermo: «non mi aspettava da lei più soccorso di quello che mi abbia avuto ... » «No, Fermo, per amor del cielo, non mi fate un marrone: non mettete in imbroglio me e voi ... » «Signor curato,» disse Fermo, «io le desidero ogni bene; e del travaglio ella ne può bene aver dato a me, ma non io a lei, in fede mia ... » «Sentite, sentite,» continuava Don Abbondio, ma Fermo aveva già fatta una riverenza di risoluto congedo, e camminava verso la casetta di Lucia ... che dovessero rimanere al mondo tutti quelli che si divertono a mettere le pulci nell'orecchio di me pover uomo! – Intanto Fermo arrivò alla casetta d'Agnese, la quale casetta, se il lettore se ne ricorda, era fuori del villaggio, solitaria ... Alla vista di quel luogo una nuova tempesta sorse nel cuore di Fermo; diede egli un gran sospiro, e bussò ... » «Sono io», rispose Fermo; ma Agnese, non aspettando a basso la risposta aveva fatte in fretta le scale, e apriva la finestra ... «Son io; mi conoscete?» disse ancor Fermo, quando la vide ... «Oh Madonna santissima!» sclamò Agnese: «voi!» «Io,» rispose Fermo; «sono il benvenuto?» «Oh figliuolo!» sclamò di nuovo Agnese, «quanto vi avrei desiderato se non avessi avuto paura per voi! Ma ora che venite voi a fare?» «A saper nuove di Lucia, e di voi,» rispose Fermo ... ?» «Io andrò a vedere, io vi porterò nuova di vostra figlia,» disse Fermo risolutamente ... » «Come vorrete,» rispose Fermo ... Oh quante cose ho da dirvi!» «Ed io a voi,» rispose Fermo ... Agnese calò in fretta le scale, giunta alla porta, avvisò ancora Fermo che stesse discosto, aprì, rientrò fino in fondo alla stanza; Fermo entrò pure, prese un trespolo, lo portò in un angolo, vi si pose a sedere, guardando intorno, ricordandosi di tanti momenti passati in quel luogo, e sospirando; Agnese andò a richiuder la porta, e venne a sedersi nell'angolo opposto ... Fermo finalmente pregò Agnese ch'ella raccontasse per disteso tutta la sua storia, promettendo di soddisfarla egli poi della propria ... Così Fermo conobbe per la prima volta daddovero le triste vicende di Lucia, e l'esito inaspettato ... «Oh! andrò io a saperlo da lei,» disse Fermo, «voglio vederne l'acqua chiara ... » Agnese cercò di racconsolarlo, e lo chiese della sua storia, che Fermo le narrò sinceramente ... Questa storia fece molto piacere ad Agnese, e le rimise Fermo nell'antico buon concetto ... » «E voi, madonna,» disse Fermo, «non mi avete mai data soddisfazione sopra quello che io voleva sapere ... ?» «Chi mi conoscerà?» rispose Fermo, «non m'hanno visto che un momento; e il nome ... Ah! Fermo, io ho buona speranza; andate pure; mi sento tutta riconfortata dell'avervi veduto ... » Fermo chiese del Padre Cristoforo, e Agnese non le seppe dir altro se non ch'egli era a Palermo che è un sito lontano, lontano, di là dal mare ...
Fermo e Lucia (pagina 149)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Agnese offerse a Fermo l'ospitalità per quella notte, con molte prescrizioni sanitarie però di lontananza, di cautela, di non toccar questo, di non avvicinarsi a quell'altro luogo ... Fermo accettò l'ospitalità ben volentieri e promise tutti i riguardi che Agnese desiderava ... Pose al fuoco la pentola per cucinarvi la polenta: Fermo, da giovane ben educato, voleva risparmiare la fatica alla donna, e fare egli il lavoro: ma Agnese, levando la mano: «guardatevi bene dal toccar nulla,» disse; «lasciate fare a me» ... Fermo ubbidì; ed ella prese la farina, la gettò nell'acqua, la rimenava, dicendo: «Eh! altre volte era Lucia! basta il cuor mi dice che la mia poveretta verrà con me, e presto; e che staremo tutti in buona compagnia ... » Fermo sospirava ... Agnese versò la polenta, raccomandando sempre a Fermo di non si muovere, di non toccare; poi andò a mugnere la vacca, tornò con una brocca di latte, dicendo: «vedete: quella povera bestia da sei mesi è la mia unica compagnia» ... Prese un bel pezzo di polenta, lo ripose sur un piattello, lo sporse a Fermo, stando più lontana che poteva, e stringendosi con l'altra mano la gonna d'intorno alla persona perchè non istrisciasse agli abiti di Fermo; quindi allo stesso modo gli sporse una scodella di latte ... Nel tempo della cena si parlò dei disegni di Fermo, Agnese gli diede istruzioni sul nome dei padroni di Lucia, gli comunicò le notizie confuse ch'ella aveva sul luogo della loro dimora; e questi discorsi gli tennero a veglia qualche ora dopo la cena ... Finalmente Agnese indicò all'ospite la stanza, dov'egli doveva coricarsi: era quella di Lucia: Fermo amò meglio di andarsi a gettare sul picciolo fenile, adducendo motivi di precauzione per la salute ... Agnese diede a Fermo due pani, e due raviggiuoli, fattura delle sue mani, gli riempì di vino il fiaschetto ch'egli aveva portato con sè, dicendo: «in questi tempi potreste morir di fame, prima di trovare chi vi desse da mangiare» ... Fermo partì, viaggiò tutto quel giorno, e avrebbe potuto la sera entrare in Milano, ma pensò che avrebbe trovato più facilmente un ricovero al di fuori ... Per questo incolto e materiale procedere dei fatti, è avvenuto che Fermo Spolino sia giunto due volte in Milano appunto in due epoche, diversamente singolari, e che l'una e l'altra volta abbia ricevuta dall'aspetto di quella città una impressione, che noi dobbiamo pur riferire, trattandosi d'uno dei nostri protagonisti ... Nè in questo solo ma anche fra i due soggiorni di Fermo in Milano, anche fra le due partenze v'è un principio singolare di somiglianza: cui ella spiacesse, se la pigli con le cose, che hanno voluto essere a quel modo ... Per una via deserta, fiancheggiata da campi imboschiti, giunto a piè delle mura, Fermo sostette pensoso, e preso da quella specie di spavento che si prova al trovare una vasta, ostinata solitudine in mezzo alle tracce dell'abitato: tese l'orecchio, girò gli occhi intorno: nessun indizio d'uomini, nessun segno di vita, nessun movimento; se non che d'in su la mura, ad intervalli, sorgevano colonne di fumo, che s'allargavano in globi scuri, bigi, folti, e quindi abbattute dal vento si curvavano, scendevano giù al di fuori, diradandosi e diffondendosi nell'aria, e si stendevano sul piano esteriore in nebbia lenta, crassa, fetente ... Tale era il fastidio che quella nebbia diffondeva nell'aria, che Fermo, benchè avvezzo a sensazioni di quel genere si turò le nari, con ribrezzo; ma ben tosto ritirò la mano, pensando che all'entrare e all'avanzarsi nella città, non solo il lezzo, ma ogni sorta di fastidio l'avrebbe assalito da tutte le parti, e che bisognava risolversi ad affrontarlo, non pensare a ripararsene ... Dinanzi alla porta era un cancello, ma spalancato, e Fermo vi passò senza che alcuno lo chiedesse di nulla ... Procedendo per quel primo spazio della città tra i bastioni, e il canale chiamato naviglio, spazio occupato da orti (o se volete da ortali, che sarà più vicino al proprio vocabolo municipale, ortaglie) con entrovi sparso qualche convento, e qualche casipola, nulla vide Fermo per qualche tempo che desse indizio esser quello un luogo abitato da uomini ... Un gemito che si sforzava d'essere una chiamata uscì d'una di quelle case; Fermo alzò gli occhj, e vide un tapino alla finestra che scuoteva una funicella alla quale era appeso un sacchetto che scendeva presso al pavimento della strada ... Fermo si fece vicino, e udì una voce fioca: «carità ai poveri sospetti» ... Fermo aveva ancora uno dei pani di Agnese: lo cavò tosto, e lo legò alla fune ... Il rinchiuso, benedicendolo, la trasse in fretta, e Fermo lo vide afferrare quel pane, con ambe le mani, porselo a bocca, e addentarlo avidamente ...
Fermo e Lucia (pagina 150)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Dopo un carro che attraversò la via, ne venne un altro, e poi un altro: dieci ne contò Fermo ... Fermo ristette alquanto, fin che il convoglio fosse passato; e ripresa da poi la via, e giunto in capo a quella su la piazza di San Marco, presso il ponte che ne piglia il nome, vide di nuovo per di dietro quel sozzo corteggio, che per la via del pontaccio, si avviava alla fossa scavata fuori della porta comasina ... Fermo riconobbe (ella era cosa famigliare a quel tempo) l'abbominevole stromento della tortura; ma non sapeva perchè fosse collocato in quel luogo ... Fermo, benchè ansioso di giungere al luogo dov'era, dov'egli sperava ancor tremando che fosse colei per cui sola aveva intrapreso quel viaggio, desideroso anche di abbreviare il più che fosse possibile un così tristo cammino, non aveva mai però scorto un volto che gli facesse animo ad interrogare ... Ma costui, che a malgrado del preservativo, era però dei cauti, levò il suo bastone che terminava in uno spiedo, e appuntandolo in dirittura alla pancia di Fermo, disse con voce risoluta: «lontano!» Fermo non si mosse; ma a quella distanza pregò il cittadino che volesse udire una parola, soltanto una parola; e gli chiese dove fosse la tal via, la tal casa ...
Fermo e Lucia (pagina 151)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Fermo l'indirizzo ch'egli desiderava; ma quando questi, dopo averlo ringraziato, si mosse per andare innanzi, l'uomo cauto ripetè: «lontano»; girò il bastone descrivendo intorno a sè un quarto di cerchio a mezz'aria, e segnando così a Fermo la giravolta che doveva fare per non passargli troppo vicino ... Fermo proseguì il suo cammino con un'ansia e con una sospensione d'animo cresciuta dal saper vicino il termine dov'egli sarebbe uscito d'un terribil forse ... Aveva Fermo già scorse due vie, e passata la metà del viaggio, quando presso alla rivolta d'un canto, udì un frastuono, e vide due o tre che camminavano dinanzi a lui, dare addietro l'un dopo l'altro, e riprendere la strada donde erano usciti ... Fermo a quello spettacolo, stette in forse se dovesse egli pure tornare indietro; ma egli era presso al termine della via, d'una via che a stento aveva potuto farsi indicare; se l'abbandonava, chi sa quando avrebbe trovato chi volesse rimetterlo su quella, e chi sa quali inciampi dello stesso genere avrebbe trovati anche in tutt'altra: con questi pensieri e con animo già agguerrito a tali viste, egli proseguì ... Fermo ristette senza quasi avvedersene con gli occhi fissi in quello spettacolo ...
Fermo e Lucia (pagina 152)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Fermo si mosse pur egli, più altamente compunto che non fosse mai stato in tutto quel viaggio, e per la prima volta, molle di lagrime ... A quel suono, al pensiero del luogo donde partiva, Fermo si sentì colpito d'una tristezza più nera che mai, d'una tristezza sospettosa, atterrita, tanto che non potè tenersi, e quasi smarrito andò a corsa verso il crocicchio che faceva la via nella quale egli si trovava con quella a cui era avviato ... A misura che quella trista processione passava dinnanzi a Fermo, il suo occhio inquieto, quasi appannato, correva e ricorreva per la moltitudine, trasceglieva e spiava con terrore ogni volto femminile, si spingeva verso quelli che arrivavano, tornava a quegli che erano passati ... Fermo su le prime respirò come uscito d'un grande spavento; ma tosto ricadde nella sua ambascia, pensando che egli andava non a veder forse, ma ad udire di peggio ... Quando Fermo vide la processione quasi tutta passata, e sgombra la sua via, si volse ad uno dei monatti che chiudeva il corteggio, e gli chiese conto della casa di Don Ferrante ... Fermo aveva tutt'altro in testa che di risentirsi, e non replicò: guardò al commissario, gli parve un volto più cristiano; fece a lui la stessa inchiesta; e il commissario, accennando con un bastone la via dalla quale egli veniva disse: «l'ultima casa nobile, a destra»; e passò ... Quelle parole per sè indifferenti, e che non esprimevano se non la nuda notizia che Fermo aveva desiderata, lo colpirono però, come se fossero una sentenza ambigua e temuta ... » «Signora,» disse Fermo con voce tremante, «sta qui una forese, che si chiama Lucia Mondella?» «Non c'è più; andate,» rispose la Signora Ghita ... «Non c'è più!» gridò Fermo, spaventato da quella ambigua risposta ... «No, no,» disse Fermo: «che carità è questa? voglio saper nuove di questa creatura; non parto di qui se prima ... «Quella signora! una parola, una parola!» gridò Fermo, ma non ebbe risposta ... Costernato da un tale annunzio di sventura, smanioso del non aver potuto nè pur conoscere quanta ella fosse, incerto qual fosse il più pronto mezzo per trovar conto di Lucia, se insister quivi con preghiere o con minacce, o andare a dirittura al lazzeretto, Fermo stava appoggiato alla porta, tenendo la mano sul martello, talvolta lo alzava, per picchiare alla disperata, poi pentito, lo riteneva, lo stringeva nella mano come se volesse storcerlo, come per isfogare la sua passione ... Alla guardatura della vecchia, Fermo s'accorse tosto ch'egli era quel tale; e più stupito che atterrito dal vedersi oggetto di tante passioni, voleva gridare: «che diamine ... », quando la vecchia, vedendo ch'egli s'era accorto di lei, e disperando di poterlo sorprendere, lasciò uscire il grido che aveva compresso fin allora: «Ajuto! Ajuto! L'untore! L'untore! dalli! dalli!» «Taci, bugiarda strega,» sclamò Fermo alla vecchia, e le si mosse incontro per farle paura e metterla in fuga ...
Fermo e Lucia (pagina 153)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Alcuni cominciavano già a correre verso Fermo, urlando: «piglia, piglia, dalli, dalli» ... Fermo vide la mala parata; per buona sorte il lato della strada dove stava la vecchia, era quasi sgombro d'altra gente: uno che era accorso per di là volle gittarglisi addosso, ma egli lo stramazzò a terra d'un urto; e a gambe ... Il terrore degli inseguenti per quella comparsa, fece tosto pensare a Fermo che per lui ella era salute: sentì egli che non era momento da far lo schifo: affrettò la corsa verso il carro, tolse la mira ad un picciolo spazio sgombro che vide in quello; spiccò un salto; ed eccovelo ritto, piantato sul destro piede, col sinistro in aria, e con le braccia alzate tuttavia dal lancio di tutta la persona ... «Bravo! bel colpo!» Gl'insecutori all'avanzare del carro avevano per la più parte volte le spalle, e fuggivano, gridando pure «dalli! all'untore!» se mai qualcheduno più coraggioso di essi, volesse venire a compiere la buona opera; e a quei gridi rispondevano dalle finestre uomini e donne accorse al romore: «dalli! all'untore!» Alcuni però dei primi tentennavano, quasi non potessero rassegnarsi a vedere la fiera uscir salva dalla loro caccia, e digrignavano i denti, facevan gesti di minaccia a Fermo che gli guardava immobile dal carro ... A quell'atto tutti dieder di volta inorriditi, e Fermo non vide più che schiene di nimici, e calcagna che ballavano rapidamente per aria ... «Ah ah! vedi tu se noi sappiamo proteggere i galantuomini,» disse a Fermo quel monatto: «val più uno di noi che cento di quei poltroni ... » «Certo io vi debbo la vita,» disse Fermo: «e vi ringrazio di tutto cuore ... » «Viva la moria, e muoja la marmaglia,» sclamò un altro, e con questo bel brindisi, si pose il fiasco a bocca, e tenendolo con ambe le mani fra i trabalzi del carro, ne tracannò un lungo sorso, indi porse il fiasco a Fermo, dicendogli: «bevi alla nostra salute» ... «Ve l'auguro di buon cuore,» disse Fermo; «ma non ho sete; non potrei bere in questo momento ... » e così dicendo prese il fiasco dalle mani di quell'altro; e prima di bere, si volse a Fermo, gli affissò gli occhi in faccia con un'aria di pietà sprezzante, e gli disse: «Convien credere che il diavoli col quale tu hai fatto il patto, sia ben giovane, ben dappoco, poichè se non eravamo noi a salvarti, egli ti dava un bell'ajuto ... Quindi intonò di nuovo la canzone che l'accidente di Fermo aveva interrotta; e tosto a quella voce si accompagnarono tutte le altre di quel turpe coro ... Fermo vi stava ritto tuttavia ansante per la corsa, e per la tema avuta, agitato di dentro in una successione fluttuante di passioni e di pensieri ... Fermo era già anche troppo imbarazzato in quella poca conversazione, che aveva dovuto fare con essi; vedeva che quegli che lo avevano salvato erano sul conto suo nello stesso inganno di quelli che lo volevano morto; non si curava di sgannare coloro, e nello stesso tempo sentiva troppa ripugnanza a dir cosa che gli confermasse nel loro errore ... Chi poteva sapere a che filo tenesse quel loro favore e la loro condiscendenza; forse alla sola idea che Fermo fosse un propagatore della peste; il favore degli uomini benevoli è talvolta così fragile, così permaloso, la buona gente si stanca talvolta per sì poca cosa di proteggere un disgraziato; pensate poi una feccia di ribaldi come quelli ... Per tutte queste ragioni Fermo fu molto contento quando vide che essi non lo stimavano degno della loro attenzione; e fu ...
Fermo e Lucia (pagina 154)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Intanto il carro s'era già allontanato abbastanza, perchè Fermo non temesse più di esser raggiunto dai suoi nemici; i quali del resto s'eran dispersi; non restava che il pericolo di abbattersi in uno di quelli che lo riconoscesse, e gli aizzasse di nuovo la gente addosso; pericolo lontano, ma che poteva crescere in proporzione della strada che Fermo avrebbe ancora a percorrere ... Fermo non s'ingannava: il carro diretto alla gran fossa scavata dietro il lazzeretto e denominata il Foppone di san Gregorio, scorreva nella via chiamata allora il borgo ed ora il corso di porta orientale, per cui Fermo era entrato con molta maraviglia, ed uscito con molta paura un anno e mezzo prima ... Ad ogni passo, nuovi oggetti altra volta veduti, rendevano più vivo e più chiaro il riconoscimento di Fermo; ma dove ebbe la perfezione fu al passare dinanzi alla piazza, al convento dei capuccini ... Oltrepassato il convento, Fermo pensò che sarebbe meglio spacciarsi da quella compagnia e uscir dalla porta a piede ... Fermo s'indugiò, tirando presso al muro, tanto che il carro si allontanasse; e a passo lento giunse presso alla porta; vide spuntare l'angolo di quel recinto, dove erano addensati più guai che non ne fossero sparsi nella dolorosa città ch'egli aveva percorsa: passò il cancello, e gli si spiegò dinanzi la scena esteriore del lazzeretto; il principio appena, e come la mostra dei guai, e già una vasta, diversa, inenarrabile scena ... A noi, come certamente al lettore, incresce ormai un così lungo avvolgerci tra tanto dolore, e tanto fastidio: quindi ci guarderemo dal tentare anche di descrivere a parte a parte quella scena: bastino alcuni tratti generali a dare un'idea comunque dello spettacolo che s'offerse agli sguardi di Fermo ... E Fermo scorrendo tra quella folla per avviari alla porta di quel lato che tira lungo la strada maestra, Fermo doveva pure per quanto intollerabili gli fossero quegli oggetti, fissare sovr'essi lo sguardo perchè fra essi, uno di essi, poteva essere quello di ch'egli andava in traccia ... Il cuore di Fermo fu soverchiato a quella vista; ed egli stette un momento in fra due se dovesse tornarsene, e abbandonare una ricerca che superava le sue forze ... Fermo si mosse, rivolse una viva preghiera al Signore e si gittò in mezzo a quella confusione, abbandonandosi alla scorta di Lui ... Se Fermo fosse stato informato di ciò, si sarebbe diretto a destra, al lato settentrionale che guarda al cimitero di san Gregorio; il qual lato era assegnato alle donne ... Ma Fermo, come abbiam detto, era nuovo affatto di quella bolgia, e non aveva una guida; quindi procedeva a caso, mettendo il piede dove scorgeva un passaggio, dove il passaggio era meno intricato d'inciampi compassionevoli o ributtanti ...
Fermo e Lucia (pagina 155)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Nel suo tristo giro, Fermo s'abbattè in un luogo dove quella carità offriva uno spettacolo singolare ... Fermo ristette ivi alquanto a contemplare la novità dello spettacolo, e a riposarvi gli occhi affaticati d'orrore ... Era il frate rivolto con la faccia verso Fermo che veniva; e questi guardandolo più attentamente credette di scorgere una somiglianza singolare, della persona, perchè non era tanto vicino che potesse nulla discernere dell'aria del volto ... «Padre Cristoforo!» gridò Fermo con un tuono tra l'esclamazione e la chiamata, a quaranta passi di distanza, quando fu certo che vedeva realmente quell'uomo che egli avrebbe tanto desiderato, se non avesse creduto cosa impossibile che un tal desiderio potesse essere soddisfatto ... Ma vide invece un giovane sano e diritto che s'avvicinava; e riconobbe tosto Fermo, il quale giunto a lui, tra la consolazione e la maraviglia non seppe dir altro che: «Padre Cristoforo!» «Tu qui!» sclamò questi: «che vieni a cercare in questo luogo? la peste? la morte?» Mentre il frate proferiva queste parole, Fermo lo guardava fisamente, e sentiva amareggiarsi la consolazione, che aveva provata nel primo istante di quel ritrovamento ... Fermo con la trista pratica che aveva dovuta acquistare, s'addiede tosto che il suo buon protettore era colpito dalla peste, sicchè invece di rispondere lo richiese ansiosamente: «Ma ella, padre, come sta ella?» «Come Dio vuole,» rispose il vecchio, «non parliamo di questo ... » «Lucia!» sclamò il Padre: «Lucia è qui?» «È qui,» rispose Fermo, «se pure ... «Ah no!» rispose Fermo con un sospiro; «ma s'ella vive ... » Il Padre Vittore accettò l'incarico, e il Padre Cristoforo disse a Fermo: «Vien qua dentro con me: sii breve: le faccende son molte, come tu vedi, e il tempo è scarso, misurato ... ,» rispose Fermo ... E tolta una scodella, la riempì della minestra del pentolone, e la porse a Fermo: ...
Fermo e Lucia (pagina 156)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » Così dicendo raccolse anch'egli la scodella che conteneva il resto del suo pranzo, ed entrò con Fermo nella capannuccia, e sedette con lui sul saccone che gli serviva di letto ... Fermo, tra un cucchiajo e l'altro raccontò succintamente la storia di Lucia, o la parte che gli era nota; come il frate di Monza l'aveva posta in guardia della Signora, come ella era stata rapita ... » Fermo, in poco più parole che noi non ve ne impieghiamo, proseguì a narrare come Lucia fu condotta al castello del Conte del Sagrato, come mirabilmente da questo renduta alla madre, come collocata poi in casa di Don Ferrante ... Fermo narrò pure le sue imprese, non senza vergogna; la sua fuga, e la sua dimora in Bergamo, la sua risoluzione di venire a sapere che accadesse di Lucia, il suo viaggio a Lecco, le sue ricerche di quella mattina, e la notizia ch'egli aveva ricevuta da quella signora alla finestra, che Lucia era al lazzeretto ... Parlar d'amore, accennarlo pure con circollocuzioni, addurre l'amore come un motivo importante, come una faccenda, in quel luogo, ad un tal uomo, pareva a Fermo una vergogna: e in fatti però non avrebbe potuto parlar d'altro, perchè l'amore era il motivo che l'aveva condotto lì ... «Tu hai ragione,» diss'egli a Fermo che esitava: «tu hai ben fatto ... » «Girerò, cercherò, guarderò,» disse Fermo ... Cercala ivi; Dio ti conduca: e che che avvenga delle tue ricerche, prima d'uscire da questo recinto, vieni ancor qui a darmene conto: anch'io vorrei saper s'ella vive!» Il padre Cristoforo proferì queste parole con una commozione compressa, e presa la mano di Fermo, che aveva finito di ristorarsi, e s'alzava, lo condusse su la porta della capanna, e gli segnò più distintamente il lato dove doveva fare le sue ricerche ... «Vado,» disse Fermo; «lo scorrerò tutto, guarderò di stanza in stanza, di capanna in capanna; se non è quivi, girerò tutto il lazzeretto, e se non la trovo ... «Non è più il tempo,» continuò Fermo, sempre più cieco di collera, «non è più il tempo che un poltrone coi suoi bravi, coi suoi giudici, coi suoi amici prepotenti faccia tremare: è venuto il tempo che gli uomini s'incontrino da solo a solo ... «Guarda, sciaurato!» e così dicendo, mentre con una mano stringeva e scoteva forte la mano di Fermo, girava l'altra distesa in cerchio dinanzi a sè, verso la scena dolorosa che li circondava ...
Fermo e Lucia (pagina 157)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » E, così dicendo, gettò da sè la mano di Fermo, e si mosse verso una capanna d'infermi ... «Ah padre!» disse Fermo con voce affranta, «mi vuol ella mandar via a questo modo?» «Come!» riprese con voce non meno severa il capuccino: «ardiresti tu di pretendere ch'io rubassi il tempo a questi afflitti, che aspettano ch'io parli loro del perdono di Dio, per ascoltare le tue voci di rabbia, i tuoi disegni di vendetta? Ti ho ascoltato quando tu potevi aver bisogno di conforto, chiedevi consolazione, e indirizzo; mi son tolto alla carità per la carità; ma ora tu hai la tua vendetta in cuore; che vuoi da me? Vattene; ho veduti morire qui degli offesi che perdonavano; degli offensori, che avrebber voluto potersi umiliare dinanzi all'offeso: ho pianto con gli uni e con gli altri; ma con te che posso fare? ... «Ah gli perdono!» disse Fermo piangendo: «così Dio perdoni a me! così possa io tornar qui a dirle che Lucia è viva, che Lucia vivrà ... Fermo stava tutto intento e commosso ... «Sai tu,» disse il padre, «perchè io porto quest'abito?» Fermo esitava: «Lo sai tu?» riprese il padre ... «Lo so,» rispose Fermo ... M'hai tu inteso!» Fermo tutto commosso, rispose sinceramente: «padre sì ... » «Non lo dica,» interruppe Fermo, come atterrito ... Fermo! giuri tu il perdono?» «Ah! lo giuro,» rispose Fermo in tuono solenne ... » «Sì, Fermo, a Don Rodrigo: è un nome che fu posto sul fonte della rigenerazione ad una creatura redenta col Sangue d'un Dio; è un nome che forse è scritto sul libro della vita: perchè Dio perdona; guai a te, se non fosse!» Dette queste parole, il vecchio stette pensoso un momento, tenendo tuttavia la mano di Fermo, poi abbandonatala, prese la sua sporta, ne trasse dal fondo un pezzo di pane arido, e scolorato, lo mostrò a Fermo, e disse: «Vedi tu questo pane? Lo conservo da quarant'anni; l'ho mendicato nella casa di quello sventurato ... Ah! se avessi potuto prenderlo dalle sue mani! Prendi,» – e porse il pane a Fermo – «conservalo ora tu: è il dono ch'io posso lasciarti per mia memoria ... Tu stesso, o Fermo, tu stesso, qui dove l'uomo non dovrebbe aver cuore che per la misericordia, tu odiavi ancora!» Fermo non disse nulla, ma il suo volto esprimeva il pentimento ... » «Vuol dire, padre, ch'io la troverò?» richiese Fermo ansiosamente, come se parlasse ad uomo che ne potesse saper più di lui ... » Così dicendo, egli pose le mani su le spalle di Fermo, e stette un momento colla faccia elevata in atto di preghiera e di benedizione ... » Fermo si prostrò ginocchioni, stette un momento con le mani compresse al volto piangendo, e pregando; s'alzò, guardò intorno, uscì dalla capanna, e si diresse alla Chiesa, come gli aveva indicato il capuccino ... 8 All'intorno del picciolo tempio v'era un picciolo spazio sgombro di capanne, e Fermo giungendovi, lo vide occupato da una folla distinta in ragazzi, in donne, e in uomini, tutti composti e in gran silenzio, fra il quale si udiva distintamente ...
Fermo e Lucia (pagina 158)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Fermo, giunto sull'orlo di quella adunanza avrebbe voluto avanzarsi a trascorrerla, e cercare ciò che gli stava a cuore; ma senza contare un altro capuccino che, con un aspetto tanto severo anzi burbero, quanto quello dell'oratore era pietoso, stava ritto in mezzo alla brigata per tener l'ordine; quella quiete generale, quell'attento silenzio, e quella unica voce bastarono ad avvertire il nostro ansioso che ogni movimento sarebbe stato in quel luogo scompiglio, e irriverenza ... Fermo, tosto ch'ebbe veduto questo scender dal tempio, e notato da che parte s'avviava, entrò di nuovo fra le capanne per pigliare i passi innanzi, senza dare nè ricever disturbo e sboccar poi di nuovo su la strada per dove la processione doveva passare ... Fermo riuscì su quella, al mezzo in circa; e vide venire il vecchio crocifero, lo vide passare, vide passare i ragazzi, e poi con un gran battito al cuore, esaminò le donne che pur passavano; e lo potè fare a suo agio, perchè elle procedevano a due a due ... Quanta speranza svanita! Rimanevano però i carri ancora: Fermo gli vedeva venire; e i primi erano carichi di donne ... Passavano lentamente, si arrestavano talvolta come accade nelle processioni e nelle marce d'ogni genere; di modo che Fermo potè aver la trista certezza che nessuna di quelle donne era sfuggita alla sua vista; e che Lucia non v'era ... Passato tutto il convoglio, passato il Padre Michele, Fermo si mise senza troppo pensare dove andasse, su quella via rimasta sgombra, e le sue gambe lo portarono dinanzi al tempio ...
Fermo e Lucia (pagina 159)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Dal tempio alla porta che divide il lato settentrionale a cui tendeva Fermo, scorreva, come dalla parte opposta, un viale sgombro di capanne; e si sarebbe potuto chiamare la via dei morti, perchè ivi facevano capo e giravano i carri, che portavano alla fossa di San Gregorio le centinaja che perivano ogni giorno nel lazzeretto ... Fermo scelse quella via come la meno impedita, e la più breve; e studiando il passo alla meglio, tra l'incontro continuo dei carri e l'inciampo frequente di altri tristissimi ingombri, pervenne a pochi passi dalla porta ... Ma quivi un occorrimento di carri vuoti che entravano, di colmi che uscivano faceva in quel punto un tale imbarazzo, che Fermo anzichè affrontarlo, o aspettare lo sgombro, stimò meglio di entrare tra le capanne per riuscire di quindi al fabbricato ... » Se Fermo non mise uno strido, non fu perchè lo rattenesse il riguardo di fare scandalo, il timore di farsi troppo scorgere e d'essere preso o cacciato; fu perchè gli mancò la voce ... «Lucia!» chiamò Fermo con gran forza e sottovoce ad un tempo: «Lucia!» Trabalzò ella a quella chiamata, a quella voce, credette di sognare, si volse precipitosamente, vide che non era sogno, e gridò: «Oh Signore benedetto!» Fermo rimase su la porta tacito e ansante, e Lucia pure dopo quel grido stette immota in silenzio più tempo che non bisogni a raccontare in compendio le sue vicende dal punto in cui l'abbiamo lasciata ... E per dissipare appunto una di queste dubitanze Lucia aveva dette le soavi parole che colpirono l'orecchio di Fermo, e che abbiamo riferite ... Fermo era dimorato su la porta; e di là il suo secondo sguardo s'era rivolto su la persona alla quale quelle parole erano state dirette; e fu molto contento quando vide a che sesso ella apparteneva ... «Son venuto qui per cercarvi, e v'ho trovata!» rispose Fermo ...
Fermo e Lucia (pagina 160)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Fermo continuò: «sospira di vedervi, e crede ... «Ecco!» disse Fermo: «sa il cielo che cosa v'avranno detto di me!» «Che importa», rispose Lucia, «quel che dica la gente?» «Dunque ... » «L'ho creduto,» disse Lucia troncando in fretta le parole appassionate di Fermo, «l'ho creduto, perchè sarebbe stato meglio ... «È meglio!» disse Fermo, stordito e contristato di quel mistero, e guardando fiso nel volto di Lucia per trovarvi la spiegazione di quelle tronche ed oscure parole ... » «No non l'avete detta voi questa parola;» rispose Fermo, «no che non l'ascolto: che ho fatto io? perchè? chi ve l'ha detto? chi è entrato fra voi e me? chi c'è entrato? voglio saperlo ... » «Ahi! che avete fatto!» sclamò dolorosamente Fermo: «che avete fatto!» «Ho ottenuto il miracolo,» riprese Lucia: «la Madonna mi ha salvata ... Può lasciarmi cadere ancora in un pericolo, e allora, chi pregherò io? che promessa potrei fare?» «Lucia!» disse Fermo, «e se non fosse il voto ... » «Lucia!» disse Fermo con tuono riposato e solenne egli pure; «noi siamo due poveri figliuoli senza studio: quel brav'uomo, quel gran religioso, quel nostro padre, il padre Cristoforo ... » «È qui!» disse Lucia: «ah! non mi fa maraviglia: oh se potessi vederlo, sentir la sua voce! È egli sano?» «È in piedi,» disse Fermo, «ma il suo volto ... «L'ho veduto, e gli ho parlato,» rispose Fermo: «egli mi ha fatto animo, a cercarvi, mi ha fatto promettere che tornerei a rendergli conto delle mie ricerche ... Ma quando Fermo parlò d'una speranza nel padre Cristoforo, quella stessa speranza confusa entrò nel cuore di Lucia; le balenò nella mente un: – chi sa? –, intravide come non impossibile che il Padre Cristoforo potrebbe trovar qualche mezzo ... e in quel dubbio ella stimò inutile di dire risolutamente a Fermo: «non tornate» ... Fermo intanto era giunto alla capannuccia del Padre Cristoforo, e avendolo veduto lì fuori presso, che pregando, chiudeva gli occhi ad un morente, si era ritirato nella capannuccia senza dar voce nè far segno che turbasse quel pio e doloroso uficio ... Quando il poveretto fu spacciato, Fermo si mostrò, e il Padre Cristoforo andò a lui, che tosto gli raccontò la lietissima scoperta ch'egli aveva fatta di Lucia viva e sana, e quell'altra scoperta che era venuta, come a tradimento, a guastargli una tanta consolazione ...
Fermo e Lucia (pagina 161)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » Lasciò per la seconda volta i suoi ammalati alla cura del Padre Vittore, e si mosse con Fermo ... «È qui,» disse Fermo con voce tremante accennando la capanna; e v'entrarono che Lucia col volto lagrimoso stava proseguendo il suo racconto ... Al riveder Fermo ella trasalì, e al vedere il Padre Cristoforo balzò dal saccone di paglia ov'era seduta, e gli si gettò incontro su la porta ... ah Padre sì!» Fermo intanto adocchiava ansiosamente verso quell'angolo, e la vedova anch'essa stava in una tacita aspettazione ... «Domandate voi alla Chiesa di essere sciolta dal voto di verginità che avete fatto, o inteso di fare alla Madre santissima di Dio?» «Lo domando,» rispose Lucia con una prontezza, alla quale Fermo non ebbe nulla a desiderare, e che potrà parere forse troppa a chi non essendo stato presente a quell'atto, non rifletta che la solennità della richiesta, l'aria autorevole di chi l'aveva fatta, non lasciavan luogo a titubamenti leziosi, e che ivi la verecondia doveva essere tutta nella sincerità ...
Fermo e Lucia (pagina 162)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Quell'infelice da una capanna, posta lungo il viale, nella quale era stato gittato, e dove era rimasto tutti quei giorni languente e fuor di sè, aveva veduto passarsi davanti, Fermo, e poi il Padre Cristoforo; senza esser veduto da loro ... Dopo la sorpresa il primo sentimento di quella poveretta fu una grande paura; il primo sentimento del Padre Cristoforo e di Fermo: bisogna dirlo a loro onore, fu una grande compassione ... » Dopo un momento di silenzio, il pensiero che venne a tutti fu di concertare insieme quello che era da farsi: e i concerti furon questi: che Fermo partirebbe tosto, giacchè ivi non v'era ospitalità da offerirgli, cercherebbe un ricovero per la notte in qualche albergo, e all'indomani si rimetterebbe in via pel suo paese, porterebbe ad Agnese le nuove della sua Lucia, andrebbe poi a Bergamo a disporre la casa dove intendeva di stabilirsi con la moglie e con la suocera; e tornerebbe poi ad aspettare Lucia nel suo paese, dove dovevano celebrarsi le nozze: ne avvertirebbe intanto Don Abbondio, il quale era da sperarsi che invece di frapporre nuove difficoltà, sarebbe vergognoso di quelle che aveva frapposte altra volta ... Il Padre la lodò, , Fermo non v'ebbe nulla a ridire, e la vedova tutta commossa, promise che accompagnerebbe essa Lucia a casa, e la consegnerebbe a sua madre ... «E tu,» disse poi a Fermo, «che stai qui tardando? il tempo, come vedi, si fa più nero, e la notte si avvicina: affrettati di cercare un ricovero ... » Convien dire ancora ad onore di Fermo, che in quel momento non gli doleva tanto lo staccarsi da Lucia appena trovata, è vero, ma ch'egli contava di riveder presto, quanto dal Padre Cristoforo, che restava lì a morire ... » Fermo, disse con voce accorata; riverisco, al Padre che lo benedisse, e gli strinse la mano: disse addio a Lucia e alla vedova, sopprimendo un: – a rivederci presto –, che gli veniva su le labbra; poi spiccatosi in fretta, partì ...
Fermo e Lucia (pagina 163)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Usciamone una volta anche noi; e teniam dietro a Fermo, il quale alloggiò la notte come potè, il giorno seguente benchè la pioggia venisse a secchie si rimise in cammino, e si condusse fin presso al suo paese, dove giunse il terzo dì, molle, affaticato, sciupato, ma pure più lieto che non fosse stato da un gran pezzo ... Prima di tutto egli si fece pregare alquanto prima di aprire la porta a Fermo; anzi non vi si ridusse che allorquando la voce di questo gli parve un po' alterata, e le parole tinte un po' di minaccia ... «Son qui,» rispose Fermo, «grazie a Dio, e sono ad avvertirla che presto sarà qui anche Lucia Mondella, con la quale ella avrebbe dovuto sposarmi, è un anno e dieci mesi, e con la quale ora ella mi sposerà ... «Signor curato,» ripigliò Fermo: «quel signore che diede tanto fastidio a noi poveretti ed anche a lei, non ne darà più a nessuno ... «Vuol dire,» rispose Fermo, «che Don Rodrigo a quest'ora debb'esser all'altro mondo ... » «Chi lo dice? chi lo dice?» «Lo dico io,» rispose Fermo, «che l'ho veduto al Lazzeretto, col male addosso, acconciato pel dì delle feste, che faceva pietà ... «Basta,» soggiunse Fermo con quel tuono risoluto che spiaceva tanto al suo ascoltatore; «basta, quel che è stato, è stato, ma finalmente quel che si doveva fare prima s'ha a fare ora, e si farà ... Agnese non istette dunque alla lontana dalla figlia, come aveva fatto con Fermo, ma le gettò le braccia al collo, e fece tosto una grande amicizia con la vedova ... Fermo che era tornato e che stava quivi aspettando l'arrivo desiderato, si trovava in casa d'Agnese in quel momento ... Ma Fermo che conosceva il male del pover uomo, gli amministrò tosto la medicina con queste parole: «Quel signore è poi morto davvero ...
Fermo e Lucia (pagina 164)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Farete un po' di banchetto: eh?» «Da poveri figliuoli,» rispose Fermo ... «Oh signor curato,» rispose Fermo, «intendevamo bene di pregarla ... » «Ed io vi ho prevenuti,» riprese Don Abbondio, «per farvi vedere che vi sono amico; che vi voglio bene, quantunque m'abbiate dato anche voi qualche travaglio: non parlo di te che sei un malandrinaccio,» disse rivolto a Fermo, sorridendo, «ma anche voi con quell'aria di quietina:» e qui rivolto a Lucia, e alzata la mano con l'indice teso, e stretto il rimanente del pugno la moveva verso di essa in atto di amichevole rimbrotto; e continuò: «bricconcella, anche voi mi avete voluto fare un tiro: quella sera: quella sorpresa: quel clandestino: basta non ne parliamo più; quel ch'è stato è stato: non è colpa vostra; è un mio destino, che tutti più o meno debbano darmi qualche fastidio: tutto è finito: pensiamo a stare allegri ... » Lucia sorrise; Agnese stava per aprir la bocca ad argomentare contra Don Abbondio, e provargli che il torto era suo; ma Fermo le fece cenno di tacere; e rispose egli in vece con un complimento al curato; e con qualche altro complimento, il congresso finì con universale soddisfazione ... La prima: quantunque Fermo allora non ricevesse alcuna inquietudine per quella sua impresa di Milano, e la cattura fosse un titolo inoperoso; pure un sospetto, una reminiscenza, un mal uficio, poteva far risorgere l'antica querela, e rimetterlo in Dio sa quale impiccio ... Ciò che Fermo aveva sofferto, e temuto nel suo paese, gliel'aveva reso spiacevole: il suo paese gli ricordava le angherie d'un soverchiatore, i pericoli della prigione, e di peggio, poi il furore del popolo, che lo cercava a morte ...
Fermo e Lucia (pagina 165)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... E quando quel signore lo richiese di Fermo e di Lucia, e gli manifestò le sue intenzioni benevole, Don Abbondio, non solo si prestò volentieri, a secondarle, ma lo fece con una ispirazione molto felice ... Fermo pigliava sovente piacere a contare le sue avventure, e aggiungeva sempre: «d'allora in poi ho imparato a non mischiarmi a quei che gridano in piazza, a non fare la tal cosa, a guardarmi dalla tal altra» ... A forza di sentir ripetere la stessa canzone, e di pensarvi ad ogni volta, ella disse un giorno a Fermo: «Ed io, che debbo io avere imparato? io non sono andata a cercare i guaj, e i guai sono venuti a cercarmi ... » Fermo quella volta rimase impacciato, e Lucia pensandovi ancor meglio conchiuse che le scappate attirano bensì ordinariamente de' guai: ma che la condotta la più cauta, la più innocente non assicura da quelli; e che quando essi vengono, o per colpa, o senza colpa, la fiducia in Dio gli raddolcisce, e gli rende utili per una vita migliore ...