Libri fantasima

Libri su fantasima, con la parola fantasima

Decameron (pagina 118)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... accredere che egli è la fantasima; vanno a incantare con una orazione, e il picchiare si rimane ... E ingegnerommi carissime donne, di dir cosa che vi possa essere utile nell'avvenire, per ciò che, se così son l'altre come io paurose e massimamente della fantasima (la quale sallo Iddio che io non so che cosa si sia né ancora alcuna trovai che 'l sapesse, come che tutte ne temiamo igualmente), a quella cacciar via quando da voi venisse, notando bene la mia novella, potrete una santa e buona orazione e molto a ciò valevole apparare ... ” Disse la donna: “Tocco? Oimè, Gianni mio or non sai tu quello ch'egli è? Egli è la fantasima, della quale io ho avuta a queste notti la maggior paura che mai s'avesse, tale che, come io sentita l'ho, ho messo il capo sotto né mai ho avuto ardir di trarlo fuori sì è stato dì chiaro ... ” E la donna cominciò l'orazione e disse: “Fantasima, fantasima che di notte vai, a coda ritta ci venisti, a coda ritta te n'andrai: va nell'orto, a piè del pesco grosso troverai unto bisunto e cento cacherelli della gallina mia: pon bocca al fiasco e vatti via, e non far mal né a me né a Gianni mio”, e così detto, disse al marito: “Sputa, Gianni” e Gianni sputò ... ” La donna, poi che in questa guisa ebbe tre volte incantata la fantasima, a letto se ne tornò col marito ...