Libri due

Libri su due, con la parola due

Confessioni di un Italiano (pagina 2)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Ma nel canto più buio e profondo di essa apriva le sue fauci un antro acherontico, una caverna ancor più tetra e spaventosa, dove le tenebre erano rotte dal crepitante rosseggiar dei tizzoni, e da due verdastre finestrelle imprigionate da una doppia inferriata ... La vecchia cuoca accendeva quattro lampade ad un solo lucignolo; due ne appendeva sotto la cappa del focolare, e due ai lati d'una Madonna di Loreto ... Le lampade si rimandavano l'una all'altra il loro chiarore tranquillo e giallognolo; il foco scoppiettava fumigante e s'ergeva a spire vorticose fino alla spranga trasversale di due alari giganteschi borchiati di ottone, e gli abitanti serali della cucina scoprivano alla luce le loro diverse figure ...
Confessioni di un Italiano (pagina 3)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Le gambe stivalate di bulgaro divergevano ai due lati per dare la massima solidità possibile ad una persona che pareva dovesse crollare ad ogni buffo di vento ... Quello che posso dire si è che due volte sole m'accadde veder dare le strappate di corda nel cortile del castello; e tutte e due le volte questa cerimonia toccò a due tristanzuoli che non ne aveano certamente bisogno ... Il futuro generale cominciò la vita col dimostrare un affetto straordinario alla balia, sicché non fu possibile slattarlo prima dei due anni ...
Confessioni di un Italiano (pagina 10)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Un cancelliere che con tre sgorbi di penna poteva a suo capriccio gettar fuori di casa in compagnia della miseria e della fame due tre o venti famiglie, doveva sembrare a quei poveretti qualche cosa di simile ad uno stregone ... Perfino i suoi sguardi non si movevano senza qualche gran motivo; e pareva che stentatamente s'inducessero a traforare due siepaie di sopraccigli che proteggevano i loro agguati ... E tra loro due correvano sempre quelle burle quelle farsette, che erano tanto in moda al tempo andato e che nei crocchi di campagna tenevano allora il posto della lettura dei giornali ... Figuratevi se non avea ragione di scampanar d'allegrezza! Oltre a questi due preti e ad altri canonici e abati della città che venivano a visitar di sovente monsignor di Fratta, il castello era frequentato da tutti i signorotti e castellani minori del vicinato ... Si imbandivano mense nella sala e in due o tre camere contigue; e s'accendeva il gran focolare della galleria, il quale era tanto grande che a saziarlo per una volta tanto non si richiedeva meno d'un mezzo passo di legna ...
Confessioni di un Italiano (pagina 14)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Quando la Contessa, uscendo col piovano di Teglio e qualche visita di Portogruaro alla passeggiata del dopopranzo, li sorprendeva in questi esercizi di pedagogia, volgeva loro una per banda due occhiate da scomunica; e se io le dava tra le gambe non mancava mai di favorirmi fin d'allora quella tale squassatina nella coppa ... Io poi, strillando e tremando di spavento, mi rifugiava tra le braccia di Martino, e la Contessa tirava oltre brontolando della fanciullaggine di quei due vecchi matti, che per tali erano conosciuti i miei due mentori presso la gente di cucina ... — Comunque la sia, per opera dei due vecchi matti io divenni saldo sulle gambe, e capace anche di scappar ben lontano fin sotto il tiglio della parrocchia, quando vedeva spuntar sotto l'androne la cuffietta bianca della signora zia ... Gli è vero che andando poi innanzi, e trovandoci in due non abbastanza numerosi pei nostri giochi, tirammo entro a far lega tutta la ragazzaglia all'intorno, con grande scandalo delle cameriere che per paura della padrona ci portavano via la Pisana non appena se ne accorgevano ... Quello poi che dovea spaventare si era ch'ella non restava mai due giorni coll'egual amante e collo stesso marito, ma li cambiava secondo la luna ...
Confessioni di un Italiano (pagina 15)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Saffo ed Aspasia appartengono alla storia non alla mitologia greca; e sono due tipi di quelle anime capaci di grandi passioni non di grandi affetti, quali se ne formano tante al nostro tempo per la sensuale licenza che toglie ai fanciulli di essere innocenti prima ancora che possano diventar colpevoli ... In qual modo volete far durare uno, due, dieci, vent'anni in uno sforzo virtuoso, altissimo, nazionale, milioni di uomini de' quali neppur uno è capace di reggere a quello sforzo tre mesi continui? Non è la concordia che manca, è la possibilità della concordia, la quale deriva da forza e da perseveranza ... Ora, quando sarà bisogno che le forze si sieno quadruplicate, troverete in quella vece che la maggior parte si è infiacchita, sviata, capovolta: e invece d'aver fatto un passo innanzi l'avrà indietreggiato di due ... Soventi accadeva che per dar ragione di una ne dovesse inventar due; e quattro poi per portar avanti queste due, e così via di seguito fino all'infinito ...
Confessioni di un Italiano (pagina 17)
di Ippolito Nievo (estratti)

... E infatti, per giustificare questa mia scusa, le poche volte che era beccato, aveva sempre l'accorgimento di tornar a capo, una volta giunto al mea culpa; e per due tre e quattro volte ripeteva una tale manovra, finché Monsignore impazientato lo finiva lui ... Peraltro mi divertiva nel disegnar sopra i muri la faccia del Piovano con due boschi di sopracciglia ed un certo cappellone in testa che non lasciavano alcun dubbio sulle intenzioni satiriche del pittore ... S'io dovessi insegnar a leggere ad un porcellino come allora era io, son sicuro che nelle due prime lezioni gli caverei le due orecchie ... Era uno stanzone vasto e quadrato, per una buona metà occupato da una tavola coperta d'un tappeto verde e grande come due bigliardi ... Tra due cannoniere, verso i fossati del castello, un gran camino; rimpetto, fra due finestre che davano sul cortile, una credenza di noce a ribalta; nei quattro canti vi erano quattro tavolini e sopra le candele preparate pel gioco della sera ... La mensa s'imbandiva al solito per dodici coperti: quattro per parte nei due lati più lunghi, tre nel lato vicino al corritoio, pel fattore, il perito ed il Cappellano: ed un lato libero pel signor Conte ... Se non v'eran ospiti, i loro posti restavano disoccupati, e se crescevano i due, il Capitano e la moglie cercavano rifugio negli intervalli fra il perito, il fattore e il Cappellano ...
Confessioni di un Italiano (pagina 18)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Per mangiar la minestra la cuoca mi dava una certa mestola che ebbe il vanto di allargarmi la bocca due buone dita ... Mentre i due magistrati secolari s'intrattenevano delle faccende mondane, monsignor Orlando andava innanzi leccandosi colla lingua i denti e accarezzandosi la pancia ... Le due compagnie s'incontravano ad un passatoio ch'era fra i due paesi sulla strada vecchia; il Cancelliere si fermava col cappello abbassato fino a terra ... Tornavano così di conserva verso il castello, camminando a due a due o più spesso ad uno ad uno per la nefandità della strada ... E quando vi giungevano, Agostino correva ad accendere nel tinello una gran lucerna d'argento sulla quale era inalberata, in luogo di manico, l'arma di famiglia; un cignale fra due alberi colla corona di conte a ridosso ... Quando la conversazione non era che di famiglia, due tavolini di tresette bastavano; ma se vi erano visite od ospiti, cosa che non mancava mai di succedere tutte le sere d'autunno e, nel resto dell'anno, la domenica, allora si invadeva la gran tavola col mercante in fiera, col sette e mezzo, o colla tombola ... In fondo in fondo io credo che la posta di due soldi, quale la si costumava in tinello, fosse troppo arrischiata per lui; e si trovava meglio col bezzo e col bezzo e mezzo di cucina ...
Confessioni di un Italiano (pagina 22)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma cos'era mai per Clara il proprio rammarico quando ne andava di mezzo il bene d'un altro? Apriva lo sportello della gabbia con un sorriso fatto più bello da due lagrime; e talvolta gli uccelletti venivano a becchettarle le dita prima di volar via; e restavano anche per qualche giorno nelle vicinanze del castello visitando con sicurezza la finestra ove avean vissuto la mala stagione prigionieri e felici ... Le erano già due, perché la Contessa portava in grembo la Pisana, quando deliberò di levar dalle monache la Clara, e non dubitava nemmeno di esser per partorire una bambina alla quale aveva già scelto fin d'allora il nome, in ossequio della madre sua ch'era stata una Pisani ... Così passava via come un fantasma per quelle stradaccie tenebrose e infossate, ma le più volte si fermava a dormire a San Mauro, due miglia discosto, dove sopra un suo podere s'avea accomodate per maggior comodo quattro ...
Confessioni di un Italiano (pagina 23)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Pareva non avesse armi; benché cercandogli forse nelle tasche si avrebbe trovata un'ottima pistola a due canne, arma a quei tempi non molto comune ... Sette volte in due anni egli fu assente in questo modo ora un mese ed ora due; e i professori della Facoltà medica non avevano ancora assaggiato la sua prima propina ... La lingua netta ed umida! Ma se stamattina l'aveva arida come la lesca, e con due dita di patina sopra ...
Confessioni di un Italiano (pagina 37)
di Ippolito Nievo (estratti)

... E la Pisana si diede a correr via, ed io a tenerle dietro con quante gambe aveva; ma due o tre di loro si misero a gridare: “Oh non avete veduto un uomo a cavallo scappare qui a traverso!?” ... Ma d'andarsene non era omai tempo poiché quattro buli sbucarono in quell'istante dalla campagna, e, guardatisi intorno per le quattro vie, si volsero alla vecchia colla stessa domanda che avevano fatta un momento prima ai due fanciulli ... — Sentite Martinella; — domandò un altro di coloro — non conoscete voi lo Spaccafumo? — Lo Spaccafumo! — sclamò la vecchia con due occhiacci brutti brutti ... — Quel ribaldo, quel bandito che vive senza legge e senza timor di Dio, come un vero Turco! No per grazia di Dio che non lo conosco: ma lo vidi peraltro una domenica sulla berlina di Venchieredo che saranno due anni ... La chierica del cappellano di Fratta, e un colloquio diplomatico tra due giurisdicenti ...
Confessioni di un Italiano (pagina 38)
di Ippolito Nievo (estratti)

... bando per due anni, il signor Antonio Provedoni, Uomo di Comune, gliel'aveva accomodata colla multa di venti ducati ... Allora gli toccarono tre giorni di berlina sulla piazzuola del villaggio, e per giunta due mesi di carceri, e il bando di vent'otto mesi da tutta la giurisdizione della Patria ... La sbirraglia di Portogruaro gli era stata sguinzagliata addosso due volte; ma egli sbatteva la polvere con tanta velocità e conosceva sì bene i nascondigli e i traghetti della campagna, che di pigliarlo non ne avean fatto nulla ... Che questa usasse la furberia di appostarsi alle due porte non era prevedibile, stante la perfetta buona fede di quella milizia ... V'aveva per esempio uno statuto che accordava piena fede in causa ai libri dei mercanti e dei gentiluomini; ma come dovevano afforzar gli avversari le loro prove se non avevan la ventura di possedere tutti i quarti in regola o d'essere iscritti alla matricola dei negozianti? — Regali e protezioni; ecco i due articoli suppletorii che compensavano l'imperfezione dei codici ...
Confessioni di un Italiano (pagina 44)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Quella guardatura voleva dire: “Statemi fuor dai piedi!”, e la intendevano tanto per dieci miglia all'intorno, che un'occhiata bieca del castellano di Venchieredo equivaleva ad una sentenza di bando almeno per due mesi ... Infatti costui si stizzì assaissimo di veder Leopardo far così basso conto delle sue occhiate; e dopo averlo incontrato due tre e quattro volte nel cortile del castello, una volta lo fermò colla voce per dirgli risentitamente che egli si stava troppo in ozio e che quel tanto passeggiare da Cordovado a Venchieredo potea dargli il mal delle reni ... Ma costoro, schivati i colpi dei due indemoniati, correvano tanto leggieri che non venne lor fatto di raggiungerli che proprio sulla porta ... Quando Dio volle il Capitano ebbe in pronto tre uomini i quali con due moschetti ed un trombone si schierarono nel cortile ad aspettar gli ordini di Sua Eccellenza ...
Confessioni di un Italiano (pagina 47)
di Ippolito Nievo (estratti)

... I due illustri magistrati ebbero le vertigini per quarantott'ore; ma alla fin fine, com'era prevedibile, si decisero a dar l'offa al cane più grosso, giacché l'accontentarli tutti e due o il rappattumarli non era neppur cosa da tentarsi ... Erano troppe le minaccie, i rischi, e le spiacevolezze di quella visita perché si potesse neppur sperare di ripiegarvi con una consulta preventiva; e d'altronde i due pazienti non erano tanto aquile da sbrigare in due minuti una tale deliberazione ... — Sì signore; — rispose egli impiastricciando un sorrisetto che per la fatica gli cavò dagli occhi due lagrime — sì signore, credo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 50)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Eccoci provveduti per tutta la settimana — riprese il Conte — giacché pei due giorni di magro provvederà la peschiera ... Ohimè, cos'erano a paragone di quelle i pesciolini pantanosi e i ranocchi della peschiera? — Fulgenzio; — proseguì intanto il Conte — farete ammazzare due dei vostri porcellini; l'uno per l'allesso e l'altro per l'arrosto: avete inteso, Margherita? Fulgenzio e la cuoca s'inchinarono alla lor volta; ma sospirare toccò allora a monsignor di Sant'Andrea, il quale per un suo incommodo intestinale non potea digerire la carne porcina, e quella prospettiva di una settimana d'assedio con un simile regime non gli andava a sangue per nulla ... Si appostarono alcuni vecchi moschetti alle feritoie; si trascinarono due disusate spingarde nel primo cortile; si sbarrarono le porte e le balconate ... S'erano troppo infervorati nel dar la caccia a due o tre contrabbandieri; il vino li ha fatti stravedere, ed hanno creduto che i fuggitivi si siano ricoverati a Fratta ...
Confessioni di un Italiano (pagina 53)
di Ippolito Nievo (estratti)

... o meglio dimentica il mondo intero, per vivere e farti vivere di se stesso, e che in un lampo solo schiude affratella e confonde le misteriose profondità di due spiriti in un unico desiderio d'amore e d'eternità, in un unico sentimento di beatitudine e di fede! — Il cielo che si aprisse pieno di visioni divine e d'ineffabili splendori agli occhi d'un santo, non sarebbe certo più incantevole di quella meteora di felicità che guizza raggiante e ahi spesso fugace nelle sembianze d'una donna ... Ma la catena era gittata; le loro due anime erano avvinte per sempre ... Due uomini armati s'offersero loro incontro prima di entrar nel villaggio ... Lucilio passava oltre avvisandoli per due guardiani campestri che aspettassero alcuno; ma uno di essi gli intimò di fermarsi, dicendo che per quella sera era vietato penetrar nel paese ... Indarno! I due buli lo fermarono pulitamente per le braccia rispondendo che così voleva il servizio della Serenissima Signoria, e che nessuno sarebbe entrato in Fratta, finché non fosse ultimata l'inchiesta d'alcuni contrabbandi che si cercavano ... I due buli tornarono allora ad afferrarlo per le braccia, avvertendolo che l'ordine era preciso e che contro i renitenti avevano facoltà di adoperare la forza ... — E questa facoltà di adoperare la forza io la ho sempre, e ne uso largamente contro i soperchiatori! — soggiunse con maggior calore Lucilio sciogliendosi con una scrollata dal pugno dei due sgherani ... Laonde si rimise in calma e domandò a quei due chi fossero e con qual autorità vietassero di entrare in castello alla figlia del giurisdicente ...
Confessioni di un Italiano (pagina 54)
di Ippolito Nievo (estratti)

... resistere ancora, ma la Clara lo pregò sommessamente di cessare; ed egli s'accontentò di tornar indietro con lei minacciando i due sgherani e il loro padrone di tutte le ire del Luogotenente e della Serenissima Signoria, che egli ben sapeva quanto poco valessero ... — Tacete! già sarebbe inutile — gli veniva bisbigliando all'orecchio la Clara traendolo lunge da quei due sgherri ... In fatti si sviarono per la campagna cercando il sentiero che menava alla pustierla: ma non avean camminato cento passi che trovarono l'intoppo di due altre guardie ... — Che una nobile donzella debba serenare tutta notte pel capriccio di alcuni mascalzoni! — Badi alle parole, Illustrissimo! — gridò uno dei due dando per terra un furioso colpo col calcio del moschetto ... Essi hanno buttato a terra tutti e due i ponti e la Contessina non potrebbe entrare che camminando sull'acqua come san Pietro ... Questa volta i due guardiani li lasciarono passare, e in breve furono all'osteria dove strepitava una tal gazzarra che pareva più un carnovale che una caccia di contrabbandi ... Temeva qualche grave pericolo pei suoi e le doleva di non esser con loro a dividerlo, non pensando che se pericolo c'era per essi asserragliati ben bene dietro due pertiche di fossato, più grave doveva essere per lei difesa da un unico uomo contro quella canaglia sguinzagliata ...
Confessioni di un Italiano (pagina 57)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Esaminò poi diligentemente le fosse le porte e le finestre; appostò Marchetto con Germano dietro la saracinesca; il fattore lo mise alla vedetta dalla parte della scuderia; altre due Cernide che erano il nerbo della guarnigione le dispose alle feritoie che guardavano il ponte; distribuì le cariche e comandò che irremissibilmente fosse ammazzato chi primo osasse tentare il valico della fossa ... Il veterano di Candia non se lo fece dire due volte; infilò la scala volando come un angelo, e per quanto la moglie gli stesse a' panni gridando di guardarsi bene e di non precipitarsi! in quattro salti fu nella sua stanza ben inchiavata e puntellata ... Intanto da basso una discreta cena improvvisata con ova e bragiuole avea calmato gli spasimi dei due monsignori, e rimessili con tutta l'anima alla paura, s'interrogavan l'un l'altro sul numero e sulla qualità degli assalitori: eran cento, eran trecento, eran mille; tutti capi da galera, il miglior de' quali era fuggito al capestro per indulgenza del boia ...
Confessioni di un Italiano (pagina 58)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Sonavano allora per l'appunto le dieci ore di notte, e la luna mi dava negli occhi con poca modestia; due cose che mi davano qualche fastidio, la prima per le streghe e le stregherie raccontatemi da Marchetto, la seconda per la facilità che ne proveniva di poter essere osservato ... Sandro era un garzoncello maggiore di me di due anni e che dimostrava un ingegno ed un coraggio non comuni; perciò il fattore m'aveva raccomandato di addrizzarmi a lui per mandar quella scritta a Portogruaro ... — C'era che quattro uomini per un condotto d'acqua rimasto asciutto erano sbucati dietro la torre; che erano saltati addosso a lui e a Germano; che costui con due coltellate nel fianco doveva essere a mal partito, e che egli avea fatto appena tempo di scappare serrandosi dietro le porte ...
Confessioni di un Italiano (pagina 60)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Due ova e mezza bragiuola! Ci voleva altro per farlo tacere, l'appetito d'un monsignore! ... Le cose tentennavano in questo modo da circa un mese, quando una sera due cappuccini chiesero ospitalità nel castello di Fratta ... Fulgenzio che conosceva tutte le barbe cappuccinesche della provincia non affigurò per nulla quelle due; ma avendo essi dichiarato che venivano dall'Illirio, circostanza provata vera dall'accento, furono accolti cortesemente ... Fossero poi venuti dal mondo della luna, nessuno avrebbe arrischiato di respingere due cappuccini colla magra scusa che non si conoscevano ...
Confessioni di un Italiano (pagina 61)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il castello poco dopo taceva tutto nella quiete del sonno; ma io vegliava alla mia fessura perché i due cappuccini avevano certe cose addosso da stuzzicar propriamente la curiosità ... Appena entrati nella stanza si assicurarono essi con due buone spanne di catenaccio; indi li vidi trarre di sotto alla tonaca arnesi, mi parevano, da manovale, ed anche due solidi coltellacci, e due buone paia di pistole, che non son solite a portarsi da frati ... — Tre braccia e un quarto; — soggiunse quello che lavorava — ne avremo il bisogno per due ore e mezzo prima di poterci passare ... Il meglio era appostar colà due uomini fidati e robusti che abbrancassero uno per uno i due frati mano a mano che passavano e li imbavagliassero e li legassero a dovere ... I due uomini furono lo stesso Marchetto e suo cognato che stava in castello per ortolano ... Essi penetrarono pian piano nell'archivio adoperando la chiave del Conte che restava sempre nelle tasche delle sue brache in anticamera; e stettero lì uno a destra ed uno a sinistra del luogo ove si sentivano sordi i colpi dei due scalpelli ... Dopo mezz'ora penetrò nell'archivio un raggio di luce, e i due uomini fermi al loro posto ... — Ancora due colpi e il difficile è fatto — rispose l'altro ... Con poco lavoro s'allargò il buco siffattamente, che vi potea passare con qualche stento una persona; e allora uno dei due frati, quello che sembrava il caporione, allungò la testa indi un braccio indi l'altro e strisciando innanzi colle mani sul pavimento dell'archivio s'ingegnava di tirarsi addietro le gambe ... Imbavagliato e legato anche questo, lo si frugò ben bene unitamente al compagno; si tolsero loro le armi e furono condotti in un luoguccio umido, appartato, e ben riparato dall'aria dov'ebbero posto cadauno in una celletta come due veri frati ... La missione ebbe effetto così pieno che il castellano aspettava ancora il ritorno dei due frati, quando una compagnia di Schiavoni attorniò il castello di Venchieredo, s'impadronì della persona del signor giurisdicente, e lo trasse legato in tutta regola a Portogruaro ... Un ordine venuto qualche giorno dopo di consegnare i quattro imputati d'invasione a mano armata, nonché i due finti cappuccini e le carte del processo di Germano ad un messo del Serenissimo Consiglio dei Dieci mise il colmo alla gioia del Conte e del Cancelliere ... Essi respirarono di aver nette le mani di quella pece, e fecero cantare un “Te Deum” per motivi moventi l'animo loro quando dopo due mesi si venne a sapere di sottovento che i sei malandrini eran condannati alle galere in vita, e il castellano di Venchieredo a dieci anni di reclusione nella fortezza di Rocca d'Anfo sul Bresciano come reo convinto di alto tradimento e di cospirazione con potentati esteri a danno della Repubblica ...
Confessioni di un Italiano (pagina 64)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Due figliuoli che il nobiluomo aveva, tutelavano abbondevolmente in Venezia gli interessi e il decoro della casa; quanto a lui l'ossequio degli illustrissimi provinciali e di tutta una città lo compensava ad usura del pericoloso onore di perorare in Senato ... Con gran corredo di casse, di cassoni, di poltrone, e di suppellettili, i due maturi sposini s'erano imbarcati in una corriera; e sofferto angosciosamente il lungo martirio della noia e delle zanzare, in cinquanta ore di tragitto per paludi e canali erano sbarcati sul Lemene alla loro villeggiatura ... Le due cognate si baciarono colla punta delle labbra; i cognati si strinser la mano; le donzelle fecero due belle reverenze; e Monsignore e il Cancelliere si scappellarono fino alla predella della carrozza ... Le case, grandi spaziose col triplice finestrone nel mezzo, s'allineavano ai due lati delle contrade, in maniera che soltanto l'acqua mancava per completare la somiglianza con Venezia ... Un caffè ogni due usci, davanti a questo la solita tenda, e sotto dintorno a molti tavolini un discreto numero d'oziosi; leoni alati a bizzeffe sopra tutti gli edifici pubblici; donnicciuole e barcaiuoli in perpetuo cicaleccio per le calli e presso ai fruttivendoli; belle fanciulle al balcone dietro a gabbie di canarini o vasi di garofani e di basilico; su e giù per la podesteria e per la piazza toghe nere d'avvocati, lunghe code di nodari, e riveritissime zimarre di patrizi; quattro Schiavoni in mostra dinanzi le carceri; nel canale del Lemene puzzo d'acqua salsa, bestemmiar di paroni, e continuo rimescolarsi di burchi, d'ancore e di gomene; scampanio perpetuo delle chiese, e gran pompa di funzioni e di salmodie; madonnine di stucco con fiori festoni e festoncini ad ogni cantone; mamme bigotte inginocchiate col rosario; bionde figliuole occupate cogli amorosi dietro le porte; abati cogli occhi nelle fibbie delle scarpe e il tabarrino raccolto pudicamente sul ventre: nulla nulla insomma mancava a render somigliante al quadro la miniatura ... Se a San Marco i toupé si alzavano di due oncie, a Portogruaro crescevano un paio di piani; i guardinfanti vi si gonfiavano tanto, che ...
Confessioni di un Italiano (pagina 65)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Siccome a Venezia le gran conversazioni erano di teatri, d'opere buffe e di tenori, esse si tenevano obbligate a discorrere di questi stessi argomenti; così il teatro di Portogruaro, che stava aperto un mese ogni due anni, godeva il raro privilegio di far parlare di sé un centinaio di bocche gentili per tutti i ventitré mesi intermedi ... Taluna portava questa moda tant'oltre che ne aveva due e perfino tre; con diritti variamente distribuiti ... Aveva due labbra così rosee, trentadue denti così piccioletti candidi e bene aggiustati, due guancie così rotonde e vezzeggiate da due fossettine tanto amorose, che solo col sorriso pigliava la rivincita di quelle accuse ...
Confessioni di un Italiano (pagina 66)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Rimasero il canonico di Sant'Andrea, l'avvocato Santelli, altri due o tre curiali, il dottorino Giulio Del Ponte, il professor Dessalli, e qualche altro professore di belle lettere, un certo don Marco Chierini, riputato il tipo più perfetto dell'abate elegante, e tre o quattro conti e marchesi che aveano saputo unire l'amore dei libri a quello delle donne, e lo studio dell'antichità colle costumanze moderne ... Sono due immoralità, o due pazzie diverse; ma non voglio decidermi per nessuna delle due ... Il nome d'una persona ne tirava in ballo altre due; e queste quattro e così innanzi sempre ...
Confessioni di un Italiano (pagina 67)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma oggimai due sere per settimana c'era ben altro che veglia! Si doveva andarne a passar la sera a Portogruaro nella conversazione di Sua Eccellenza Frumier ... E poi bisognava farsi avanti perché gli sposatori ragionano anzi tutto cogli occhi e quelle due pettegole non ci perdevano nulla ad esser guardate ... Questi furono gli argomenti messi in campo dalla signora per persuadere il marito ad avventurarsi colla carrozza due volte per settimana sulla strada di Portogruaro ... Prima peraltro il prudentissimo Conte mandò una dozzina di lavoratori che riattassero la strada nei passaggi più scabrosi e nelle buche più profonde; e volle che il cocchiere guidasse i cavalli di passo, e che due lacchè coi lampioni precedessero il legno ... I due lacchè furono Menichetto figliuolo di Fulgenzio e Sandro del mulino, ai quali si buttò addosso per pompa una veste scarlatta ritagliata da due vecchie gualdrappe di gala ... Capperi! Dal piccolo Carletto dello spiedo, vestito coi rifiuti della servitù e coi cenci di Monsignore, allo scolare di latino ben pettinato con un bel codino nero sulle spalle, ben calzato con due piccole fibbie di ottone, e ben vestito con una giubberella di velluto turchino, e le brache color granata, ci correva la gran differenza! — Così pure la mia pelle non rimanendo più esposta al sole e alle intemperie s'era di molto incivilita ...
Confessioni di un Italiano (pagina 74)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Due matrimoni andati in fumo senza un perché ... Allora avea preso posto fra due vecchie ed un monsignore ad un tavolino di tresette, e di là seguitava la antica usanza di onorare continuamente la Clara delle sue occhiate conquistatrici ... Ma la Contessa, che era donna di talento, trascorse un bel tratto innanzi coll'immaginazione, e architettò di sbalzo un disegno che poteva togliere fra le due case ogni ruggine ... Riuniti così gli interessi delle due famiglie, si avrebbe avuto il diritto di adoperarsi per la liberazione del condannato; allora la riconoscenza e la felicità avrebbero dato di frego alle brutte memorie del tempo trascorso; e che si potesse giungere a sì lieta conclusione ne dava caparra la protezione validissima del senatore Frumier ... Ma io credo che non gli bisognarono due alzate d'occhi per leggere nel cervello della Contessa; e contento d'essere accarezzato corrispose alle premure di lei con una modestia veramente edificante ...
Confessioni di un Italiano (pagina 82)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Finito il colloquio fra i due cognati e abbruciata diligentemente la lettera fatale, tornarono in sala da pranzo, discorrendo della Clara e della vera fortuna che la si potesse accasare in casa Partistagno ... I due coniugi ebbero un assalto comune di contentezza matrimoniale; la quale non voglio immaginarmi quanto oltre andasse ... Un giorno finalmente, sopra due palafrenieri bianchi bordati d'oro e di porpora, due cavalieri si presentarono al ponte levatoio del castello ... Menichetto corse a tutte gambe in cucina per dar l'annunzio della solenne comparsa, mentre i due cavalieri gravi e pettoruti s'avanzavano verso le scuderie ... Il Partistagno rimase ritto a cavallo come la statua di Gattamelata, mentro l'altro scavalcava e consegnate le redini al cocchiere, entrava per la porta dello scalone che gli veniva spalancata a due battenti ... La Clara vestita di bianco e pallida come la cera veniva a mano della mamma; il Cancelliere e monsignor Orlando che avea fra mano il tovagliolo e lo nascose in una tasca dell'abito, stavano ai due lati ...
Confessioni di un Italiano (pagina 88)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Era tanto inasinito che nemmeno lo scalpiccio di due zoccoli mi lasciava quieto; udiva sempre la Pisana, la vedeva dovunque, e per quanto ella sfuggisse d'incontrarsi con me, e incontratomi mi tenesse il broncio, io non cessava dal desiderarla come il solo bene che m'avessi ... Bruna come una zingarella, di quel bruno dorato che ricorda lo splendore delle arabe, breve e nerboruta di corpo, con due folte e sottili sopracciglia che s'aggruppavano quasi dispettosamente in mezzo alla fronte, con due grandi occhi grigi e profondi, e una selva di capelli crespi e corvini che nascondevano per metà le orecchie ed il collo, l'Aquilina aveva un'impronta di calma e di fierezza quasi virile che contrastavano colla modesta titubanza della sorella maggiore ... Ma tutte e due si mostravano ammirabili di pazienza nel loro contegno verso Leopardo e la cognata ...
Confessioni di un Italiano (pagina 137)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Io che non ardiva penetrare in quella casa, passava poi nel Canalazzo colla mia gondola a notte profonda; e vedeva profilarsi nel quadro illuminato della finestra le figure dei due amanti ... Non vi sono due esseri felici, che non si oppongano loro, come ombre di un dipinto, due sventurati ...
Confessioni di un Italiano (pagina 149)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ciò dicendo la Pisana si diede a saltacchiare sul divano quasi per confermarvi la sua parte di padronanza; e ad averla udita due minuti prima e ad osservarla allora, non sembrava più certamente la stessa persona ... Tuttavia quelle due persone così diverse e compenetrate in una sola pensavano, parlavano, operavano coll'uguale sincerità, cadauna nel suo giro di tempo ... Ma il caso più strano si era il mio, che mi trovava innamorato di tutte due non sapendo a cui dare la preferenza ... Soltanto quelle due brune pupille che mi guardavano tra supplici pietose e spaventate di mezzo alle sopracciglia, lasciando arieggiare sotto esse il bianco azzurrognolo dell'occhio, avrebbero vinto la causa ... Ella si fece condurre per tutta la casa dalla cantina alla soffitta, trovò di suo grado i tappeti i divani e perfino le pipe; m'assicurò che noi staremmo là dentro come due principi, e non si prendeva cura né delle apparenze né della modestia ... Quando c'è un padre di mezzo, due giovani son più sicuri dalle tentazioni, e dalle chiacchiere dei vicini ...
Confessioni di un Italiano (pagina 161)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Se così infervorato era io, figuratevi poi l'Aglaura; la quale, senza ch'io vel dica, avrete già conosciuto che aveva una testa voltata affatto a quegli entusiasmi di repubblica e di libertà! A cotali sue preoccupazioni io ascrissi per quel giorno la poca cura ch'ella si avea dato del suo Emilio; ma la sera le ne mossi parola quando ci fummo allogati in due camerette d'un'umilissima locanda sul corso di Porta Romana ... Ve n'aveano quattro, tre delle quali per me; e due di queste della Pisana ... Altre due notizie molto mirabili erano il chiasso che menava ancora il Partistagno per la Clara, e l'insediamento del padre Pendola in un canonicato di San Marco ...
Confessioni di un Italiano (pagina 163)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Costui insomma, per sbrigarmi, mi condusse con molta compitezza fino alla stanza del dottor Lucilio: e là tornammo a riverirci scambievolmente che sembravamo due primi ministri dopo una conferenza ... Erano presso a poco le mie idee; ma dal calore della voce, dalla vivacità del gesto capii di leggieri che la grandiosa solennità del mattino aveva riscaldato anche la guardinga immaginazione di Lucilio, e ch'egli non era in quella sera il medico spassionato di due mesi prima ... — Sono due obiezioni cui si risponde con un solo ragionamento — soggiunse Lucilio ... Uno per forza doveva diventar capitano: gli altri erano due ciabattini e un mandriano ...
Confessioni di un Italiano (pagina 167)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Una sera, eravamo in procinto di partire, io sedeva secolei nella nostra cameretta di Porta Romana, ove due bauletti e la nudità degli armadi e dei cassetti ci tenevano a mente il viaggio che dovevamo intraprendere, se anche non ce ne fossimo ricordati anche troppo pei timori che ne avevamo ambidue senza volerceli scambievolmente confessare ... Si sarà appigliata ad un altro; a qualche ricco forse, a qualche scapestrato che la sazierà di piaceri un anno e due, e poi ... Aveva l'occhio fiammeggiante, le narici dilatate e due lagrime sforzate rabbiose riflettevano al chiarore della lucerna il fuoco sinistro de' suoi sguardi ... Anche il suo sdegno nel punto istesso s'era mitigato per la commozione della pietà, e abbracciati come due fratelli piangevamo insieme, piangevamo dirottamente; conforto misero dei miseri ... — Temervi? — riprese sempre con calma l'Aglaura — due cose sole io temo, la mia coscienza e Dio! ...
Confessioni di un Italiano (pagina 181)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ci fece montar in sella, e benché da dodici ore non avessi toccato cibo né bevanda non mi accorsi di aver varcato otto leghe in due ore ... Alle due dopo mezzanotte doveva andarsene ad Andria a ricevere il prezzo della sua generosità! Ah! Ah! — (Rideva la sfacciata del suo generoso spergiuro) ... — Ah per questo vi stava tanto a cuore di partire prima delle due! Ora capisco! Allora toccò a me chiedere schiarimenti su tutto il resto: e seppi come, avviati a raggiungermi la Pisana e Lucilio con potenti commendatizie del Carafa, avessero incontrato qualche fuggiasco della banda del Martelli che li avvertì della mia prigionia ... Due giorni dopo i comandanti della Torre di Vigliena stretti da Ruffo, da reali, e da briganti, e impotenti omai a resistere appiccavano il fuoco alla mina, e saltavano in aria con un buon centinaio di nemici ...
Confessioni di un Italiano (pagina 191)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Infatti non due non tre ma sei mesi erano trascorsi dalla sua partenza da Ferrara, e non solo non tornava, ma da ultimo anche dopo il mio passaggio a Bologna scarseggiavano le lettere ... Si mangia più a Bologna in un anno che a Venezia in due, a Roma in tre, a Torino in cinque ed a Genova in venti ... Quanto a Firenze a Napoli a Palermo, la prima è troppo smorfiosa per animare i suoi ospiti alle scorpacciate; e nelle altre due la vita contemplativa empie lo stomaco per mezzo dei pori senza affaticar le mascelle ... Passi per un mese o due; ma otto, nove, quasi un anno! Io non aveva fatto nessuno dei tre voti monastici e doveva osservarne il più scabroso ...
Confessioni di un Italiano (pagina 194)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Napoleone cade due volte, e gli anni fuggono muti ed avviliti fino al 1820 ... A Spiro e all'Aglaura sdegnava di ricorrere per danari; essi mi mandavano puntualmente i miei trecento ducati ad ogni Natale; ma ne avea erogato due annualità a pagamento dei debiti lasciati a Ferrara, e di quelle non poteva giovarmi ... Tornava dall'aver fatto rintronare de' suoi ruggiti le caverne d'Albione attraverso l'angusto canale della Manica; e minacciava dell'artiglio onnipotente le cervici di due imperatori ... — Ancora due battaglie che mi sbarazzino di due anziani e lo sono di diritto: le palle dei Russi e dei Tedeschi sono mie alleate: questo è il vero modo di vivere in buona armonia con tutti ...
Confessioni di un Italiano (pagina 201)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Per due giorni ancora la Pisana non mi parlò di partire, ma la vedeva affaccendata in altri pensieri, e mi pareva che si disponesse ad una lunga assenza ... — Che pazzia! E per te dunque, cosa ti rimane? — Per me mi rimangono due lire al giorno che mio marito vuol passarmi ad ogni costo malgrado la strettezza della sua fortuna; e con quelle in campagna posso vivere da gran signora ... Mia madre mi ha mostrato le sue tristi condizioni, la sua vecchiaia che vien domandando sempre nuovi commodi, nuove spese, i debiti da cui è molestata; infine io ho veduto anche i bisogni delle sue passioncelle e non voleva che per giuocare due partite di tresette ella fosse costretta a vendere il pagliericcio ... — E a te dunque — soggiunsi io — non restano ora che due grame lirette al giorno concesseti dalla misera munificenza del nobiluomo Navagero, sicché una voltata d'umore di questo vecchio pazzo può metterti addirittura all'ospizio dei poveri!! ...
Confessioni di un Italiano (pagina 210)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Questi due decrepiti finivano assai male la loro vita subdola e ladronesca; ma l'avvocato stava a miglior partito perché suo figlio era allora a Roma, dicevasi, in missione diplomatica e ne aspettava grandissimo aiuto ... Povero Adriatico! Quando rivedrai le glorie delle flotte romane di Brindisi, delle navi liburniche e delle galee veneziane? Ora il tuo flutto travolto e tumultuoso sbatte due sponde quasi deserte, e alle fratte paludose della Puglia corrispondono le spopolate montagne dell'Albania ... L'Italia per due volte sorpassò l'Oriente e prevenne il Settentrione; per due volte fu maestra e regina al mondo; miracolo di fecondità, di potenza e di sventura ...
Confessioni di un Italiano (pagina 213)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Colla miseria intorno, con due figliuoli garzonetti, col fratello quasi impotente, ella voleva tuttavia abbandonar tutto, e venir a soffrire, a morire con voi ... — Oh, tutte due voi siete le mie migliori benefattrici! — io sclamai ... Il giorno appresso abbandonai con dispiacere quelle incantevoli spiagge di Napoli che pur m'erano state fatali due volte: non le potei salutare cogli occhi, ma il cuore armonizzò co' suoi palpiti l'inno mestissimo della partenza ... Allora appunto, quando aspettavamo da Venezia un qualche soccorso, ci scrisse l'Aglaura che pochissimo poteva mandarci, perché Spiro coi due figliuoli ed ogni sua ricchezza avea fatto vela per la Grecia al primo grido di ribellione levato dai Mainotti ...
Confessioni di un Italiano (pagina 218)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Quand'io passeggio per le strade d'Atene ove abitiamo in questo momento di tregua ed ho uno per parte i miei due figliuoli abbronziti dal sole del campo e dal fuoco delle battaglie, mi sembra che il secolo di Leonida non sia ancora passato ... Indi uscì come indispettita, l'Aquilina le tenne dietro, Luciano ubbidì forse ad un'occhiata di Lucilio e restammo noi due soli ... Ve lo ripeto, la convivenza affatto fraterna di questi due anni mi convinse che la Pisana ha dimenticato il passato; e non duro fatica a crederle che la sola pietà le sia stato incentivo a tanti miracoli di affetto e di devozione ...
Confessioni di un Italiano (pagina 219)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Due anni interi aveva errato col mio giudizio; ma il mio medesimo errore era una prova dell'estrema sua delicatezza, e dell'assidua perseveranza colla quale avea mantenuto i suoi eroici proponimenti ... — Oh volesse il cielo, Lucilio! Domani partiremo per Venezia! — Vi dimenticate due cose ... Umiliatevi, amico mio, due occhi non bastano; è meglio serbarli, e pagheranno poi colle occhiate molto e molto di più ... Così scaldavano a vicenda i due giovinetti; e ognuno sognava o l'eroica gloria di Botzari o la morte sublime di Tzavellas ...
Confessioni di un Italiano (pagina 220)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ella fuggì via inciampando nei mobili della stanza, e due singhiozzi le sollevarono il petto ansiosamente ... Si trattava ben d'altro che di due stupidi occhi! ... Io pazientai quei due giorni, deliberato di non protrarre d'un attimo la mia partenza quando avessi avuto gli occhi nulla nulla guariti ... Se tanto ci incanta lo spettacolo dell'alba, quantunque rinnovato ogni ventiquattr'ore, figuratevi quanto mi facesse beato quell'alba che succedeva ad una notte di quasi due anni! ...
Confessioni di un Italiano (pagina 230)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Mi slanciai innanzi con due rapide finte e mentre egli sorpreso atterrito armeggiava a destra e a sinistra, e pensava, credo, di gettar via la spada e di fuggire, gli cacciai mezza la lama in un fianco e lo mandai a rotolare nel fosso ... In onta peraltro alle continue dissensioni, la nascita d'un terzo figliuolo, cui tenne dietro due anni dopo quella d'una bambina, provarono abbastanza che in qualche momento andavamo anche troppo d'accordo ... Il fanciullo ebbe nome di Giulio e la bambina Pisana, in memoria di due cari che ci avevano preceduto nel regno dell'eternità ... Avrei anche desiderato che l'Aquilina mi fosse compagna, ma lo impedirono i due piccoli ...
Confessioni di un Italiano (pagina 240)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Contro uno contro due contro dieci potrai insorgere, fremere, vendicarti; ma contro l'opinione d'un popolo non v'ha riparo: gli è come un incendio che compresso da una parte divampa subitaneo e maggiore dall'altra! ... Non ha due occhi colore del lapislazzulo che dinotano un'anima candida ed amorosa, e colorito e capelli e statura che a scegliere non si potea fare di meglio? ... Tu che infatti la curi molto! Non ti trovi con noi in mezzo alla gente due volte l'anno, e vuoi insegnare a me che sto con essa da mattina a sera, che non l'abbandono mai né col pensiero né cogli occhi! ...
Confessioni di un Italiano (pagina 244)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Due giorni dopo che furono entrati in Venezia i sussidii napoletani sotto il comando del general Pepe, mio vecchio conoscente, due uffiziali di quelle truppe vennero a chieder di me ... Noi in America si fa due rivoluzioni all'anno, e ci resta anco il tempo di goder la villeggiatura e di curar la gotta alla stagione dei bagni ... Egli dal canto suo non risparmiò né braccia né polmoni e la Pisana, vedendo quei due così abbracciati e bofonchianti, crepava dalle grandi risate ...
Confessioni di un Italiano (pagina 245)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma la fanciulla mi confessò arrossendo di aver scritto quel giorno due lettere invece di una, nella seconda delle quali raddolciva d'assai il crudo tenore della prima ... Accorsi più morto che vivo; li trovai giacere su due lettucci l'uno accanto all'altro, e parlavano dei loro anni giovanili, delle loro guerre d'una volta, delle comuni speranze come due amici in procinto di addormentarsi ... E sì che respiravano a fatica, perché avevano il petto squarciato da due orribili piaghe ... La Pisana, l'Aquilina ed Enrico, che vennero indi a poco, mi trovarono piangente e genuflesso fra due cadaveri ...
Confessioni di un Italiano (pagina 246)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Dopo aver chiuso gli occhi a due tali amici mi parve che non era un peccato desiderare la morte; e mi levai col pensiero alla mia Pisana che forse mi contemplava dall'alto dei cieli, domandandole se non era tempo ch'io pure passassi a raggiungerla ... Luciano ch'io aveva lungamente aspettato durante quei due anni s'era dimenticato affatto di noi; di Giulio aveva ricevuto una lettera da Roma nel luglio decorso, ma i disastri successivi mi lasciavano molto dubbioso sulla sua sorte; la Pisana avanzata nella gravidanza s'avviava col marito ai martirii dell'esiglio; partì con loro, sopra un bastimento che salpava per Genova, Arrigo Martelli che avea seppellito a Venezia il povero Rossaroll ... Restammo soli io e l'Aquilina oppressi costernati taciturni; simili a due tronchi fulminati in mezzo a un deserto ... Un anno dopo la morte di mia moglie ebbi la visita tanto lungamente sperata di Luciano e di tutta la sua famiglia: aveva due ragazzetti che parlavano meglio assai il greco che l'italiano, ma tanto essi che la loro madre mi presero a volere un gran bene, e fu per tutti assai doloroso il momento della separazione la quale Luciano avea fissato al sesto mese dopo il loro arrivo, e non fu possibile ottenere la protrazione d'un giorno ... Spero che la mia famiglia prospererà sempre nella sua nuova patria; ma nel ricordarmi quei due vezzosi nipotini non posso fare a meno di sclamare: perché non son essi Italiani! La Grecia non ha certo bisogno di cuori giovani e valorosi che la amino! ... Non ne rimaneva più traccia; solamente qua e là alcuni ruderi fra i quali pascolavano due capre, e una fanciulla canterellava lì presso spiandomi curiosamente e sospendendo di filare ...
Confessioni di un Italiano (pagina 247)
di Ippolito Nievo (estratti)

... L'anno dopo fu triste assai per la notizia che ricevetti della morte di Giulio; ma a quel dolore ineffabile veniva compagno un conforto, in due figliuoletti ch'egli mi lasciava ... Il general Urquiza, nell'adempiere alla volontà del defunto col mandare a me i due orfanelli e tutte le sue carte, mi scrisse una bella lettera nella quale testimoniava la gran perdita che la Repubblica Argentina avea fatto per la morte del colonnello Altoviti ... La Pisana diventò madre amorosa de' suoi due nipotini, a' quali un dilicato pensiero di Giulio aveva imposto i nomi di Luciano e di Donato: i miei due figliuoli uno assente e l'altro morto, rivivevano in quelle due care creaturine e la Pisana stessa s'incaricò di risuscitare il terzo, generando un fratello alla Carolina che fu chiamato Giulio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 250)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Penserò a mia madre e a mia sorella come a due angeli, che mi raddoppieranno quandochessia la beatitudine del cielo ... IN MARE, settembre 1849 La fortuna mi diede compagna d'esiglio una famiglia romana; un padre ancora giovine, di quarant'anni al più, che sostenne cariche importantissime nelle provincie, il dottor Ciampoli di Spoleto, e due suoi figliuoli, la Gemma, credo di diciannove anni, e il Fabietto di dodici o quattordici ... Come sopporterebbero mai due poveri vecchi una vita varia stentata angosciosa, senza nessuna certezza né di riposo né di sepolcro? Meglio così; e che il destino mi condanni a patir solo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 252)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La città si stende nella pianura sopposta, e giunge anch'essa fino al fiume che dietro il nostro giardino s'incurva rapidamente: un po' a sinistra sono le caserme dove io vado due volte al giorno a comandar gli esercizi e a fare l'appello della notte ... Il dottor Ciampoli, ispettore delle miniere, rimase assente due o tre giornate nei suoi giri di sorveglianza: egli ha avviato un commercio di diamanti con Bahja, che frutterà assai in poco tempo ... Studiamo insieme un tantino di storia, ed io le insegno quel poco che so di Atene e di Roma; ella m'insegna di ricambio a strimpellar qualche arietta sul cembalo, e così in due mesi si suona già a quattro mani, che in Europa sarebbe un martirio l'udirci; ma qui ne sono incantati, e due ragazze mulatte, che sono le sue cameriere, non tralasciano mai di ballare alla nostra musica una indiavolata sarabanda ... Sono fatiche da bestie, e i nostri prelati suderebbero a figurarsele: non si trovano qui né parrochi ospitali, né canoniche spaziose e parate a festa, né mense ben fornite ad ogni due miglia ... O patria patria, come allarghi i tuoi legami per tutto il mondo! Due nati sotto il tuo cielo si riconoscono senza palesar il proprio nome sulla terra straniera, e una forza irresistibile li spinge l'uno all'altro fra le braccia! ... VILLABELLA, aprile 1852 Che orribili giorni! Son due mesi che ci penso e non mi sono ancora indotto a scriver sillaba ...
Confessioni di un Italiano (pagina 253)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La Gemma non era tornata in sé che per cadere nella pazzia e d'allora in poi il suo delirio durò quasi due mesi ... Senonché, quand'io scopersi queste mie idee alla Gemma, ella chinò il mento sul petto e due fiumi di lagrime le sgorgarono dagli occhi ... Oh qual creatura adorabile è la Gemma! Dio mi dia bene, ma da due mesi che siamo marito e moglie non ho pensato ad altro che ad amarla ... Ho due bambini, figliuoli della schiavitù e della sventura; la loro povera madre mi accompagna sempre, e sconta amaramente l'audacia di aver voluto unire il suo destino al mio ...
Decameron (pagina 28)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma poi che in sé fu ritornato, dirottissimamente cominciò a piagnere, veggendosi quivi senza dubbio all'un de' due fini dover pervenire: o in quella arca, non venendovi alcuni più a aprirla, di fame e di puzzo tra' vermini del morto corpo convenirlo morire, o vegnendovi alcuni e trovandovi lui dentro, sì come ladro dovere essere appiccato ... 6 Madama Beritola, con due cavriuoli sopra una isola trovata, avendo due figliuoli perduti, ne va in Lunigiana; quivi l'un de' figliuoli col signore di lei si pone e con la figliuola di lui giace e è messo in prigione: Cicilia ribellata al re Carlo e il figliuolo riconosciuto dalla madre, sposa la figliuola del suo signore e il suo fratel ritrova e in grande stato ritornano ... Ne' quali mentre ella dimorava, vide venire una cavriuola e entrare ivi vicino in una caverna e dopo alquanto uscirne e per lo bosco andarsene: per che ella, levatasi, là entrò donde uscita era la cavriuola, e videvi due cavriuoli forse il dì medesimo nati, li quali le parevano la più dolce cosa del mondo e la più vezzosa; e non essendolesi ancora del nuovo parto rasciutto il latte del petto, quegli teneramente prese e al petto gli si pose ...
Decameron (pagina 29)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Il quale, per passare malinconia, insieme con la sua donna e con alcun suoi famigliari e con suoi cani un dì a andare fra l'isola si mise; e non guari lontano al luogo dove era madama Beritola cominciarono i cani di Currado a seguire i due cavriuoli, li quali già grandicelli pascendo andavano: li quali cavriuoli, da' cani cacciati, in nulla altra parte fuggirono che alla caverna dove era madama Beritola ... La gentil donna con lei rimasa, avendo prima molto con madama Beritola pianto de' suoi infortunii, fatti venir vestimenti e vivande, con la maggior fatica del mondo a prendergli e a mangiar la condusse: e ultimamente, dopo molti prieghi, affermando ella di mai non volere andare ove conosciuta fosse, la 'ndusse a doversene seco andare in Lunigiana insieme co' due cavriuoli e con la cavriuola la quale in quel mezzo tempo era tornata e, non senza gran meraviglia della gentil donna, l'aveva fatta grandissima festa ... E così venuto il buon tempo, madama Beritola con Currado e con la sua donna sopra il lor legno montò, e con loro insieme la cavriuola e i due cavriuoli, da' quali, non sappiendosi per tutti il suo nome, ella fu Cavriuola dinominata; e con buon vento tosto infino nella foce della Magra n'andarono, dove smontati alle loro castella se ne salirono ... I corsari, li quali avevano a Ponzo preso il legno sopra il quale madama Beritola venuta era, lei lasciata sì come da lor non veduta, con tutta l'altra gente a Genova n'andarono; e quivi tra' padroni della galea divisa la preda, toccò per avventura, tra l'altre cose, in sorte a un messer Guasparrin Doria la balia di madama Beritola e i due fanciulli con lei; il quale lei co' fanciulli insieme a casa sua ne mandò per tenergli a guisa di servi ne' servigi della casa ... La balia, dolente oltre modo della perdita della sua donna e della misera fortuna nella quale sé e i due fanciulli caduti vedea, lungamente pianse ... Ma poi che vide le lagrime niente giovare e sé esser serva con loro insieme, ancora che povera femina fosse, pure era savia e avveduta; per che, prima come poté il meglio riconfortatasi e appresso riguardando dove erano pervenuti, s'avisò che se i due fanciulli conosciuti fossono per avventura potrebbono di leggiere impedimento ricevere: e oltre a questo sperando che, quando che sia, si potrebbe mutar la fortuna e essi potrebbono, se vivi fossero, nel perduto stato tornare, pensò di non palesare a alcuna persona chi fossero, se tempo di ciò non vedesse; e a tutti diceva, che di ciò domandata l'avessero, che suoi figliuoli erano ... Stettero adunque, e mal vestiti e peggio calzati, a ogni vil servigio adoperati, con la balia insieme pazientemente più anni i due garzoni in casa messer Guasparino ...
Decameron (pagina 38)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... lei sopra un letto in una camera tutti soli a sedere, avendola il conte già due volte domandata della cagione per che fatto l'avesse venire e ella taciuto, ultimamente da amor sospinta, tutta di vergogna divenuta vermiglia, quasi piangendo e tutta tremante con parole rotte così cominciò a dire: “Carissimo e dolce amico e signor mio, voi potete, come savio uomo, agevolmente conoscere quanta sia la fragilità e degli uomini e delle donne, e per diverse cagioni più in una che in altra; per che debitamente dinanzi a giusto giudice un medesimo peccato in diverse qualità di persone non dee una medesima pena ricevere ... Nella quale prima che entrasse, con molte parole ammaestrò i due piccioli figliuoli e massimamente in due cose: prima, che essi pazientemente comportassero lo stato povero nel quale senza lor colpa la fortuna con lui insieme gli aveva recati; e appresso, che con ogni sagacità si guardassero di mai non manifestare a alcuno onde si fossero né di cui figliuoli, se cara avevan la vita ... E essendo per ventura in tal servigio una mattina a una chiesa, avvenne che una gran dama, la quale era moglie dell'uno de' maliscalchi del re d'Inghilterra, uscendo della chiesa vide questo conte e i due suoi figlioletti che limosina adomandavano; il quale ella domandò donde fosse e se suoi erano quegli figliuoli ... Alla quale egli rispose che era di Piccardia e che, per misfatto d'un suo maggior figliuolo ribaldo con quegli due, che suoi erano, gli era convenuto partire ...
Decameron (pagina 77)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Costui, avendol già tutto unto di mele e empiuto di sopra di penna matta e messagli una catena in gola e una maschera in capo e datogli dall'una mano un gran bastone e dall'altra due gran cani che dal macello avea menati, mandò uno al Rialto che bandisse che chi volesse veder l'agnol Gabriello andasse in su la piazza di San Marco: e fu lealtà viniziana questa ... Delle quali le due, nate a un corpo, erano d'età di quindici anni, la terza avea quattordici; ne altro s'attendeva per li loro parenti a maritarle che la tornata di N'Arnald, il qual con sua mercatantia era andato in Ispagna ... Erano i nomi delle due prime, dell'una Ninetta e dell'altra Magdalena; la terza era chiamata Bertella ... E già buona pezza goduti n'erano, quando avvenne che due giovani compagni, de' quali l'uno era chiamato Folco e l'altro Ughetto, morti i padri loro e essendo rimasi ricchissimi, l'un della Magdalena e l'altro della Bertella s'innamorarono ... Voi, se le vostre parole non mentono, e per quello ancora che ne' vostri atti e di dì e di notte mi pare aver compreso, di grandissimo amore delle due giovani amate da voi ardete, e io della terza loro sorella; al quale ardore, ove voi vi vogliate accordare, mi dà il cuore di trovare assai dolce e piacevole rimedio, il quale è questo ... ” Li due giovani, che oltre modo ardevano, udendo che le lor giovani avrebbono, non penar troppo a diliberarsi ma dissero, dove questo ...
Decameron (pagina 100)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Partito il re, subitamente furon molti sopra i due amanti e loro non solamente svegliarono ma prestamente senza alcuna pietà presero e legarono; il che veggendo i due giovani, se essi furon dolenti e temettero della lor vita o piansero e ramaricaronsi assai può essere manifesto ... Quivi subitamente tutti i palermitani, e uomini e donne, concorsero a vedere i due amanti: gli uomini tutti a riguardar la giovane si traevano e così come lei bella esser per tutto e ben fatta lodavano, così le donne, che a riguardare il giovane tutte correvano, lui d'altra parte esser bello e ben fatto sommamente commendavano ... Al quale, quantunque turbato il vedesse, non lasciò di dire il parer suo e dissegli: “Re, di che t'hanno offeso i due giovani li quali laggiù nella piazza hai comandato che arsi sieno?” Il re gliele disse; seguitò Ruggieri: “Il fallo commesso da loro il merita bene ma non da te; e come i falli meritan punizione così i benefici meritan guiderdone oltre alla grazia e alla misericordia ... Perché dunque gli vuoi tu far morire dove con grandissimi piaceri e doni gli dovresti onorare?” Il re, udendo questo e rendendosi certo che Ruggieri il vero dicesse, non solamente che egli a peggio dovere operar procedesse ma di ciò che fatto avea gl'increbbe: per che incontanente mandò che i due giovani fossero dal palo sciolti e menati davanti da lui; e così fu fatto ... Le donne, le quali tutte temendo stavan sospese a udire se i due amanti fossero arsi, udendogli scampati, lodando Idio tutte si rallegrarono; e la reina, udita la fine, alla Lauretta lo 'ncarico impose della seguente; la quale lietamente prese a dire: –Bellissime donne, al tempo che il buon re Guiglielmo la Cicilia reggeva, era nell'isola un gentile uomo chiamato messer Amerigo Abate da Trapani, il quale, tra gli altri ben temporali, era di figliuoli assai ben fornito ...
Decameron (pagina 101)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E essendo dopo alcun dì dal capitano condannato che per la terra frustato fosse e poi appiccato per la gola, acciò che una medesima ora togliesse di terra i due amanti e il lor figliuolo, messere Amerigo, al quale per avere a morte condotto Pietro non era l'ira uscita, mise veleno in un nappo con vino e quello diede a un suo famigliare e un coltello ignudo con esso, e disse: “Va con queste due cose alla Violante e sì le dì da mia parte che prestamente prenda qual vuole l'una di queste due morti, o del veleno o del ferro: se non, che io nel cospetto di quanti cittadini ci ha la farò ardere sì come ella ha meritato; e fatto questo, piglierai il figliuolo pochi dì fa da lei partorito e, percossogli il capo al muro, il gitta a mangiare a' cani ...
Decameron (pagina 109)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E così le due ministre del mondo spesso le lor cose più care nascondono sotto l'ombra dell'arti reputate più vili, acciò che di quelle alle necessità traendole più chiaro appaia il loro splendore ... E avendo un farsetto bianchissimo indosso e un grembiule di bucato innanzi sempre, li quali più tosto mugnaio che fornaio il dimostravano, ogni mattina in su l'ora che egli avvisava che messer Geri con gli ambasciadori dover passare si faceva davanti all'uscio suo recare una secchia nuova e stagnata d'acqua fresca e un picciolo orcioletto bolognese nuovo del suo buon vin bianco e due bicchieri che parevano d'ariento, sì eran chiari: e a seder postosi, come essi passavano, e egli, poi che una volta o due spurgato s'era, cominciava a ber sì saporitamente questo suo vino, che egli n'avrebbe fatta venir voglia a' morti ... La qual cosa avendo messer Geri una e due mattine veduta, disse la terza: “Chente è, Cisti? è buono?” Cisti, levato prestamente in piè, rispose: “Messer sì, ma quanto non vi potre' io dare a intendere, se voi non assaggiaste ...
Decameron (pagina 111)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” Chichibio, veggendo che ancora durava l'ira di Currado e che far gli conveniva pruova della sua bugia, non sappiendo come poterlasi fare cavalcava appresso a Currado con la maggior paura del mondo, e volentieri, se potuto avesse, si sarebbe fuggito; ma non potendo, ora innanzi e ora adietro e dallato si riguardava, e ciò che vedeva credeva che gru fossero che stessero in due piè ... ” Currado vedendole disse: “Aspettati, che io ti mostrerò che elle n'hanno due”, e fattosi alquanto più a quelle vicino, gridò: “Ho, ho!”, per lo qual grido le gru, mandato l'altro piè giù, tutte dopo alquanti passi cominciarono a fuggire; laonde Currado rivolto a Chichibio disse: “Che ti par, ghiottone? parti che elle n'abbian due?” Chichibio quasi sbigottito, non sappiendo egli stesso donde si venisse, rispose: “Messer sì, ma voi non gridaste ‘ho, ho!’ a quella d'iersera; ché se così gridato aveste ella avrebbe così l'altra coscia e l'altro piè fuor mandata, come hanno fatto queste ... La qual cosa assai apparve in due nostri cittadini de' quali io intendo brievemente di ragionarvi: per ciò che l'uno, il quale messer Forese da Rabatta fu chiamato, essendo di persona piccolo e isformato, con viso piatto e ricagnato che a qualunque de' Baronci più trasformato l'ebbe sarebbe stato sozzo, fu di tanto sentimento nelle leggi, che da molti valenti uomini uno armario di ragione civile fu reputato; e l'altro, il cui nome fu Giotto, ebbe uno ingegno di tanta eccellenzia, che niuna cosa dà la natura, madre di tutte le cose e operatrice col continuo girar de' cieli, che egli con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse sì simile a quella, che non simile, anzi più tosto dessa paresse, in tanto che molte volte nelle cose da lui fatte si truova che il visivo senso degli uomini vi prese errore, quello credendo esser vero che era dipinto ... Ma dopo alquanto, non faccendo l'acqua alcuna vista di dover ristare e costoro volendo essere il dì a Firenze, presi dal lavoratore in prestanza due mantellacci vecchi di romagnuolo e due cappelli tutti rosi dalla vecchiezza, per ciò che migliori non v'erano, cominciarono a camminare ...
Decameron (pagina 114)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... imposto silenzio a quegli che il sentito motto di Guido lodavano, incominciò: –Vezzose donne, quantunque io abbia per privilegio di poter di quel che più mi piace parlare, oggi io non intendo di volere da quella materia separarmi della quale voi tutte avete assai acconciamente parlato; ma, seguitando le vostre pedate, intendo di mostrarvi quanto cautamente con subito riparo uno de' frati di santo Antonio fuggisse uno scorno che da due giovani apparecchiato gli era ... Erano, quando frate Cipolla queste cose diceva, tra gli altri molti nella chiesa due giovani astuti molto, chiamato l'uno Giovanni del Bragoniera e l'altro Biagio Pizzini, li quali, poi che alquanto tra sé ebbero riso della reliquia di frate Cipolla, ancora che molto fossero suoi amici e di sua brigata, seco proposero di fargli di questa penna alcuna beffa ... Ma Guccio Imbratta, il quale era più vago di stare in cucina che sopra i verdi rami l'usignuolo, e massimamente se fante vi sentiva niuna, avendone in quella dell'oste una veduta, grassa e grossa e piccola e mal fatta, con un paio di poppe che parean due ceston da letame e con un viso che parea de' Baronci, tutta sudata, unta e affumicata, non altramenti che si gitti l'avoltoio alla carogna, lasciata la camera di frate Cipolla aperta e tutte le sue cose in abbandono, là si calò; e ancora che d'agosto fosse, postosi presso al fuoco a sedere, cominciò con costei, che Nuta aveva nome, a entrare in parole e dirle che egli era gentile uomo per procuratore e che egli aveva de' fiorini più di millantanove, senza quegli che egli aveva a dare altrui, che erano anzi più che meno, e che egli sapeva tante cose fare e dire, che domine pure unquanche ... Trovarono adunque i due giovani Guccio Porco intorno alla Nuta occupato; della qual cosa contenti, per ciò che mezza la lor fatica era cessata, non contradicendolo alcuno nella camera di frate Cipolla, la quale aperta trovarono, entrati, la prima cosa che venne lor presa per cercare fu la bisaccia nella quale era la penna; la quale aperta, trovarono in un gran viluppo di zendado fasciata una piccola cassettina; la quale aperta, trovarono in essa una penna di quelle della coda d'un pappagallo, la quale avvisarono dovere esser quella che egli promessa avea di mostrare a' certaldesi ...
Decameron (pagina 147)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Aveva per isciacura un lavoratore di questa donna quel dì due suoi porci smarriti: e, andandogli cercando, poco dopo la partita dello scolare a quella torricella pervenne e andando guatando per tutto se i suoi porci vedesse sentì il miserabile pianto che la sventurata donna faceva: per che salito sù quanto poté gridò: “Chi piagne là sù?” La donna cognobbe la voce del suo lavoratore e chiamatol per nome gli disse: “Deh! vammi per la mia fante e fa sì che ella possa qua sù a me venire ... Ma essendo già il sol basso, acciò che quivi non gli cogliesse la notte, come alla sconsolata donna piacque, n'andò alla casa sua: e quivi chiamati due suoi fratelli e la moglie e là tornati con una tavola, sù v'acconciaron la fante e alla casa ne la portarono; e riconfortata la donna con un poco d'acqua fresca e con buone parole, levatalasi il lavoratore in collo, nella camera di lei la portò ... – 8 Due usano insieme: l'uno con la moglie dell'altro si giace; l'altro, avvedutosene, fa con la sua moglie che l'uno è serrato in una cassa, sopra la quale, standovi l'un dentro, l'altro con la moglie dell'un si giace ... Dovete adunque sapere che in Siena, sì come io intesi, già furon due giovani assai agiati e di buone famiglie popolane, de' quali l'uno ebbe nome Spinelloccio Tavena e l'altro ebbe nome Zeppa di Mino, e amenduni eran vicini a casa in Camollia ... Questi due giovani sempre usavano insieme e, per quello che mostrassono, così s'amavano, o più, come se stati fosser fratelli; e ciascun di loro avea per moglie una donna assai bella ...
Decameron (pagina 148)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E lungo sarebbe a dire qual più di lor due si vergognò, o Spinelloccio vedendo il Zeppa e sappiendo che egli sapeva ciò che fatto aveva, o la donna vedendo il suo marito e conoscendo che egli aveva e udito e sentito ciò che ella sopra il capo fatto gli aveva ... ” Il Zeppa fu contento, e nella miglior pace del mondo tutti e quatro desinarono insieme; e da indi innanzi ciascuna di quelle donne ebbe due mariti e ciascun di loro ebbe due mogli, senza alcuna quistione o zuffa mai per quello insieme averne ... Poi che le donne alquanto ebber cianciato dello accomunar le mogli fatto da' due sanesi, la reina, alla qual sola restava a dire per non fare iniuria a Dioneo, incominciò: –Assai bene, amorose donne, si guadagnò Spinelloccio la beffa che fatta gli fu dal Zeppa; per la qual cosa non mi pare che agramente sia da riprendere, come Pampinea volle poco innanzi mostrare, chi fa beffa alcuna a colui che la va cercando o che la si guadagna ... E intra gli altri, li quali con più efficacia gli vennero gli occhi addosso posti, furono due dipintori de' quali s'è oggi qui due volte ragionato, Bruno e Buffalmacco, la compagnia de' quali era continua, e eran suoi vicini ...
Decameron (pagina 149)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... “Dovete adunque, “ disse Bruno “maestro mio dolciato, sapere che egli non è ancora guari che in questa città fu un gran maestro in nigromantia il quale ebbe nome Michele Scotto, per ciò che di Scozia era, e da molti gentili uomini, de' quali pochi oggi son vivi, ricevette grandissimo onore; e volendosi di qui partire, a instanzia de' prieghi loro ci lasciò due suoi sufficienti discepoli, a' quali impose che a ogni piacere di questi cotali gentili uomini, che onorato l'aveano, fossero sempre presti ... E per compiacere a questi così fatti loro amici ordinarono una brigata forse di venticinque uomini, li quali due volte almeno il mese insieme si dovessero ritrovare in alcun luogo da loro ordinato: e quivi essendo, ciascuno a costoro il suo disidero dice, e essi prestamente per quella notte il forniscono ... Co' quali due avendo Buffalmacco e io singulare amistà e dimestichezza, da loro in cotal brigata fummo messi e siamo ... Che vi vo io annoverando? E' vi sono tutte le reine del mondo, io dico infino alla schinchimurra del Presto Giovanni; or vedete oggimai voi! Dove, poi che hanno bevuto e confettato, fatta una danza o due, ciascuna con colui a cui stanza v'è fatta venire se ne va nella sua camera ... Or che menar di calcole e di tirar le casse a sé, per fare il panno serrato, faccian le tessitrici, lascerò io pensar pur a voi! Ma tra gli altri che meglio stanno, secondo il parer mio, siam Buffalmacco e io, per ciò che Buffalmacco le più delle volte vi fa venir per sé la reina di Francia e io per me quella d'Inghilterra, le quali son due pur le più belle donne del mondo; e sì abbiamo saputo fare, che elle non hanno altro occhio in capo che noi ... Per che da voi medesimo pensar potete se noi possiamo e dobbiamo vivere e andare più che gli altri uomini lieti, pensando che noi abbiamo l'amore di due così fatte reine: senza che, quando noi vogliamo un mille o un dumilia fiorini da loro, noi non gli abbiamo ...
Decameron (pagina 153)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Dove egli non stette guari che due schiave venner cariche: l'una aveva un materasso di bambagia bello e grande in capo e l'altra un grandissimo paniere pien di cose; e steso questo materasso in una camera del bagno sopra una lettiera, vi miser sù un paio di lenzuola sottilissime listate di seta e poi una coltre di bucherame cipriana bianchissima con due origlieri lavorati a maraviglie; e appresso questo spogliatesi e entrate nel bagno, quello tutto lavarono e spazzarono ottimamente ... Né stette guari che la donna con due sue altre schiave appresso al bagno venne; dove ella, come prima ebbe agio, fece a Salabaetto grandissima festa e dopo i maggiori sospiri del mondo, poi che molto e abbracciato e basciato l'ebbe, gli disse: “Non so chi mi si avesse a questo potuto conducere altri che tu; tu m'hai miso lo foco all'arma, toscano acanino ... ” Appresso questo, come a lei piacque, ignudi ammenduni se ne entraron nel bagno e con loro due delle schiave ... E fatto questo, recaron le schiave due lenzuoli bianchissimi e sottili, de' quali veniva sì grande odor di rose, che ciò che v'era pareva rose; e l'una inviluppò nell'uno Salabaetto e l'altra nell'altro la donna e in collo levatigli ammenduni nel letto fatto ne gli portarono ...
Decameron (pagina 163)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ora aveva costui una sua moglie assai bella femina, della quale aveva due figliuoli: e l'uno era una giovanetta bella e leggiadra, d'età di quindici o di sedici anni, che ancora marito non avea; l'altro era un fanciul piccolino che ancora non aveva uno anno, il quale la madre stessa allattava ... Esso insieme con un suo fidato compagno chiamato Adriano, il quale questo amor sapeva, tolti una sera al tardi due ronzini a vettura e postevi sù due valige, forse piene di paglia, di Firenze uscirono, e presa una lor volta sopra il pian di Mugnon cavalcando pervennero essendo già notte ... ” Ismontati adunque i due giovani e nell'alberghetto entrati, primieramente i lor ronzini adagiarono e appresso, avendo ben seco portato da cena, insieme con l'oste cenarono ... Ora non avea l'oste che una cameretta assai piccola, nella quale eran tre letticelli messi come il meglio l'oste avea saputo; né v'era per tutto ciò tanto di spazio rimaso, essendone due dall'una delle facce della camera e 'l terzo di rincontro a quegli dall'altra, che altro che strettamente andar vi si potesse ... Di questi tre letti fece l'oste il men cattivo acconciar per li due compagni e fecegli coricare; poi dopo alquanto, non dormendo alcun di loro come che di dormir mostrassero, fece l'oste nell'un de' due che rimasi erano coricar la figliuola, e nell'altro s'entrò egli e la donna sua, la quale allato del letto dove dormiva pose la culla nella quale il suo piccolo figlioletto teneva ...
Decameron (pagina 176)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E più a loro ripensando, senza saper chi si fossero né come, si sentì nel cuore destare un ferventissimo disidero di piacer loro, per lo quale assai ben conobbe sé divenire innamorato se guardia non se ne prendesse; né sapeva egli stesso qual di lor due si fosse quella che più gli piacesse, si era di tutte cose l'una simiglievole all'altra ... Ma poi che alquanto fu sopra questo pensier dimorato, rivolto a messer Neri il domandò chi fossero le due damigelle; a cui messer Neri rispose: “Monsignore, queste son mie figliuole a un medesimo parto nate, delle quali l'una ha nome Ginevra la bella e l'altra Isotta la bionda ... E in questo, niuna cosa fuor che le frutte restando a dar nella cena, vennero le due giovinette in due giubbe di zendado bellissime, con due grandissimi piattelli d'argento in mano pieni di varii frutti, secondo che la stagion portava, e quegli davanti al re posarono sopra la tavola ... E oltre a questo, che è molto peggio, dite che diliberato avete di torre le due figliuole al povero cavaliere il quale in casa sua oltre al poter suo v'ha onorato, e per più onorarvi quelle quasi ignude v'ha dimostrate, testificando per quello quanta sia la fede che egli ha in voi, e che esso fermamente creda voi essere re e non lupo rapace ... ” Né molti giorni appresso a queste parole passarono che tornato il re a Napoli, sì per torre a sé materia d'operar vilmente alcuna cosa e sì per premiare il cavaliere dello onore ricevuto da lui, quantunque duro gli fosse il fare altrui possessor di quello che egli sommamente per sé disiderava, nondimen si dispose di voler maritare le due giovani, e non come figliuole di messer Neri ma come sue ...
Decameron (pagina 182)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La qual cosa voi, per avventura più che gl'iddii o che gli altri uomini savi tenendovi, bestialmente in due maniere forte a me noiose mostra che voi danniate: l'una è Sofronia tenendovi, nella quale, più che mi piaccia, alcuna ragion non avete; e l'altra è il trattar Gisippo, al quale meritamente obligati siete, come nemico ... Alla qual grotta due, li quali insieme erano la notte andati a imbolare, col furto fatto andarono in sul matutino e a quistion venuti, l'uno, che era più forte, uccise l'altro e andò via ... ” Maravigliossi Varrone della instanzia di questi due e già presummeva niuno dovere esser colpevole; e pensando al modo della loro absoluzione, e ecco venire un giovane, chiamato Publio Ambusto, di perduta speranza e a tutti i romani notissimo ladrone, il quale veramente l'omicidio avea commesso; e conoscendo niuno de' due esser colpevole di quello di che ciascun s'accusava, tanta fu la tenerezza che nel cuor gli venne per la innocenzia di questi due, che, da grandissima compassion mosso, venne dinanzi a Varrone e disse: “Pretore, i miei fati mi traggono a dover solvere la dura question di costoro, e non so quale idio dentro mi stimola e infesta a doverti il mio peccato manifestare: e per ciò sappi niun di costoro esser colpevole di quello che ciascun se medesimo accusa ... Ottaviano li due per ciò che erano innocenti e il terzo per amor di lor liberò ...
Decameron (pagina 184)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La quale, essendo bellissima e grande della persona e di ricchi vestimenti ornata, in mezzo di due suoi figlioletti, che parevan due agnoli, se ne venne davanti a costoro e piacevolmente gli salutò ... Essi vedendola si levarono in piè e con reverenzia la ricevettero, e fattala seder fra loro gran festa fecero de' due belli suoi figlioletti ... ” E fattesi venire per ciascuno due paia di robe, l'un foderato di drappo e l'altro di vaio, non miga cittadine né da mercatanti ma da signore, e tre giubbe di zendado e pannilini, disse: “Prendete queste: io ho delle robe il mio signore vestito con voi: l'altre cose, considerando che voi siate alle vostre donne lontani e la lunghezza del cammin fatto e quella di quel che è a fare e che i mercatanti son netti e dilicati uomini, ancor che elle vaglian poco, vi potranno esser care ...
La divina commedia (pagina 17)
di Dante Alighieri (estratti)

... Li altri due 'l riguardavano, e ciascuno gridava: "Omè, Agnel, come ti muti! Vedi che già non se' né due né uno" ... Già eran li due capi un divenuti, quando n'apparver due figure miste in una faccia, ov'eran due perduti ... Fersi le braccia due di quattro liste; le cosce con le gambe e 'l ventre e 'l casso divenner membra che non fuor mai viste ... Come 'l ramarro sotto la gran fersa dei dì canicular, cangiando sepe, folgore par se la via attraversa, sì pareva, venendo verso l'epe de li altri due, un serpentello acceso, livido e nero come gran di pepe; e quella parte onde prima è preso nostro alimento, a l'un di lor trafisse; poi cadde giuso innanzi lui disteso ... Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio, ché se quello in serpente e quella in fonte converte poetando, io non lo 'nvidio; ché due nature mai a fronte a fronte non trasmutò sì ch'amendue le forme a cambiar lor matera fosser pronte ... Io vidi intrar le braccia per l'ascelle, e i due piè de la fiera, ch'eran corti, tanto allungar quanto accorciavan quelle ... Poscia li piè di retro, insieme attorti, diventaron lo membro che l'uom cela, e 'l misero del suo n'avea due porti ... Poi che la fiamma fu venuta quivi dove parve al mio duca tempo e loco, in questa forma lui parlare audivi: "O voi che siete due dentro ad un foco, s'io meritai di voi mentre ch'io vissi, s'io meritai di voi assai o poco quando nel mondo li alti versi scrissi, non vi movete; ma l'un di voi dica dove, per lui, perduto a morir gissi" ...
La divina commedia (pagina 19)
di Dante Alighieri (estratti)

... E fa saper a' due miglior da Fano, a messer Guido e anco ad Angiolello, che, se l'antiveder qui non è vano, gittati saran fuor di lor vasello e mazzerati presso a la Cattolica per tradimento d'un tiranno fello ... Di sé facea a sé stesso lucerna, ed eran due in uno e uno in due; com'esser può, quei sa che sì governa ... Io vidi due sedere a sé poggiati, com'a scaldar si poggia tegghia a tegghia, dal capo al piè di schianze macolati; e non vidi già mai menare stregghia a ragazzo aspettato dal segnorso, né a colui che mal volontier vegghia, come ciascun menava spesso il morso de l'unghie sopra sé per la gran rabbia del pizzicor, che non ha più soccorso; e sì traevan giù l'unghie la scabbia, come coltel di scardova le scaglie o d'altro pesce che più larghe l'abbia ...
La divina commedia (pagina 20)
di Dante Alighieri (estratti)

... XXX Nel tempo che Iunone era crucciata per Semelè contra 'l sangue tebano, come mostrò una e altra fïata, Atamante divenne tanto insano, che veggendo la moglie con due figli andar carcata da ciascuna mano, gridò: "Tendiam le reti, sì ch'io pigli la leonessa e ' leoncini al varco"; e poi distese i dispietati artigli, prendendo l'un ch'avea nome Learco, e rotollo e percosselo ad un sasso; e quella s'annegò con l'altro carco ... Ma né di Tebe furie né troiane si vider mäi in alcun tanto crude, non punger bestie, nonché membra umane, quant'io vidi in due ombre smorte e nude, che mordendo correvan di quel modo che 'l porco quando del porcil si schiude ... E poi che i due rabbiosi fuor passati sovra cu' io avea l'occhio tenuto, rivolsilo a guardar li altri mal nati ... E io a lui: "Chi son li due tapini che fumman come man bagnate 'l verno, giacendo stretti a' tuoi destri confini?" ...
La divina commedia (pagina 22)
di Dante Alighieri (estratti)

... Noi eravam partiti già da ello, ch'io vidi due ghiacciati in una buca, sì che l'un capo a l'altro era cappello; e come 'l pan per fame si manduca, così 'l sovran li denti a l'altro pose là 've 'l cervel s'aggiugne con la nuca: non altrimenti Tidëo si rose le tempie a Menalippo per disdegno, che quei faceva il teschio e l'altre cose ... Quivi morì; e come tu mi vedi, vid'io cascar li tre ad uno ad uno tra 'l quinto dì e 'l sesto; ond'io mi diedi, già cieco, a brancolar sovra ciascuno, e due dì li chiamai, poi che fur morti ... Innocenti facea l'età novella, novella Tebe, Uguiccione e 'l Brigata e li altri due che 'l canto suso appella ...
La divina commedia (pagina 23)
di Dante Alighieri (estratti)

... Oh quanto parve a me gran maraviglia quand'io vidi tre facce a la sua testa! L'una dinanzi, e quella era vermiglia; l'altr'eran due, che s'aggiugnieno a questa sovresso 'l mezzo di ciascuna spalla, e sé giugnieno al loco de la cresta: e la destra parea tra bianca e gialla; la sinistra a vedere era tal, quali vegnon di là onde 'l Nilo s'avvalla ... Sotto ciascuna uscivan due grand'ali, quanto si convenia a tanto uccello: vele di mar non vid'io mai cotali ... De li altri due c'hanno il capo di sotto, quel che pende dal nero ceffo è Bruto: vedi come si storce, e non fa motto!; e l'altro è Cassio, che par sì membruto ...
La divina commedia (pagina 43)
di Dante Alighieri (estratti)

... converta, come fiume ch'acquista e perde lena; ma esce di fontana salda e certa, che tanto dal voler di Dio riprende, quant'ella versa da due parti aperta ... Sotto così bel ciel com'io diviso, ventiquattro seniori, a due a due, coronati venien di fiordaliso ... Lo spazio dentro a lor quattro contenne un carro, in su due rote, trïunfale, ch'al collo d'un grifon tirato venne ... Appresso tutto il pertrattato nodo vidi due vecchi in abito dispari, ma pari in atto e onesto e sodo ...
La divina commedia (pagina 48)
di Dante Alighieri (estratti)

... IV Intra due cibi, distanti e moventi d'un modo, prima si morria di fame, che liber'omo l'un recasse ai denti; sì si starebbe un agno intra due brame di fieri lupi, igualmente temendo; sì si starebbe un cane intra due dame: per che, s'i' mi tacea, me non riprendo, da li miei dubbi d'un modo sospinto, poi ch'era necessario, né commendo ...
La divina commedia (pagina 54)
di Dante Alighieri (estratti)

... Come si volgon per tenera nube due archi paralelli e concolori, quando Iunone a sua ancella iube, nascendo di quel d'entro quel di fori, a guisa del parlar di quella vaga ch'amor consunse come sol vapori; e fanno qui la gente esser presaga, per lo patto che Dio con Noè puose, del mondo che già mai più non s'allaga: così di quelle sempiterne rose volgiensi circa noi le due ghirlande, e sì l'estrema a l'intima rispuose ... L'essercito di Cristo, che sì caro costò a rïarmar, dietro a la 'nsegna si movea tardo, sospeccioso e raro, quando lo 'mperador che sempre regna provide a la milizia, ch'era in forse, per sola grazia, non per esser degna; e, come è detto, a sua sposa soccorse con due campioni, al cui fare, al cui dire lo popol disvïato si raccorse ... E a la sedia che fu già benigna più a' poveri giusti, non per lei, ma per colui che siede, che traligna, non dispensare o due o tre per sei, non la fortuna di prima vacante, non decimas, quae sunt pauperum Dei, addimandò, ma contro al mondo errante licenza di combatter per lo seme del qual ti fascian ventiquattro piante ... XIII Imagini, chi bene intender cupe quel ch'i' or vidi - e ritegna l'image, mentre ch'io dico, come ferma rupe -, quindici stelle che 'n diverse plage lo ciel avvivan di tanto sereno che soperchia de l'aere ogne compage; imagini quel carro a cu' il seno basta del nostro cielo e notte e giorno, sì ch'al volger del temo non vien meno; imagini la bocca di quel corno che si comincia in punta de lo stelo a cui la prima rota va dintorno, aver fatto di sé due segni in cielo, qual fece la figliuola di Minoi allora che sentì di morte il gelo; e l'un ne l'altro aver li raggi suoi, e amendue girarsi per maniera che l'uno andasse al primo e l'altro al poi; e avrà quasi l'ombra de la vera costellazione e de la doppia danza che circulava il punto dov'io era: poi ch'è tanto di là da nostra usanza, quanto di là dal mover de la Chiana si move il ciel che tutti li altri avanza ...
La divina commedia (pagina 55)
di Dante Alighieri (estratti)

... Così fu fatta già la terra degna di tutta l'animal perfezïone; così fu fatta la Vergine pregna; sì ch'io commendo tua oppinïone, che l'umana natura mai non fue né fia qual fu in quelle due persone ... Quell'uno e due e tre che sempre vive e regna sempre in tre e 'n due e 'n uno, non circunscritto, e tutto circunscrive, tre volte era cantato da ciascuno di quelli spirti con tal melodia, ch'ad ogne merto saria giusto muno ... E sì come al salir di prima sera comincian per lo ciel nove parvenze, sì che la vista pare e non par vera, parvemi lì novelle sussistenze cominciare a vedere, e fare un giro di fuor da l'altre due circunferenze ... E non er'anco del mio petto essausto l'ardor del sacrificio, ch'io conobbi esso litare stato accetto e fausto; ché con tanto lucore e tanto robbi m'apparvero splendor dentro a due raggi, ch'io dissi: "O Elïòs che sì li addobbi!" ...
La divina commedia (pagina 60)
di Dante Alighieri (estratti)

... E come a buon cantor buon citarista fa seguitar lo guizzo de la corda, in che più di piacer lo canto acquista, sì, mentre ch'e' parlò, sì mi ricorda ch'io vidi le due luci benedette, pur come batter d'occhi si concorda, con le parole mover le fiammette ... "Tra ' due liti d'Italia surgon sassi, e non molto distanti a la tua patria, tanto che ' troni assai suonan più bassi, e fanno un gibbo che si chiama Catria, di sotto al quale è consecrato un ermo, che suole esser disposto a sola latria" ... Cuopron d'i manti loro i palafreni, sì che due bestie van sott'una pelle: oh pazïenza che tanto sostieni!" ...
La divina commedia (pagina 63)
di Dante Alighieri (estratti)

... Li altri due punti, che non per sapere son dimandati, ma perch'ei rapporti quanto questa virtù t'è in piacere, a lui lasc'io, ché non li saran forti né di iattanza; ed elli a ciò risponda, e la grazia di Dio ciò li comporti" ... E come surge e va ed entra in ballo vergine lieta, sol per fare onore a la novizia, non per alcun fallo, così vid'io lo schiarato splendore venire a' due che si volgieno a nota qual conveniesi al loro ardente amore ... Con le due stole nel beato chiostro son le due luci sole che saliro; e questo apporterai nel mondo vostro" ...
La divina commedia (pagina 68)
di Dante Alighieri (estratti)

... E sappi che dal grado in giù che fiede a mezzo il tratto le due discrezioni, per nullo proprio merito si siede, ma per l'altrui, con certe condizioni: ché tutti questi son spiriti asciolti prima ch'avesser vere elezïoni ... Quei due che seggon là sù più felici per esser propinquissimi ad Augusta, son d'esta rosa quasi due radici: colui che da sinistra le s'aggiusta è il padre per lo cui ardito gusto l'umana specie tanto amaro gusta; dal destro vedi quel padre vetusto di Santa Chiesa a cui Cristo le clavi raccomandò di questo fior venusto ...
Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Quel ramo del lago di Como d'onde esce l'Adda e che giace fra due catene non interrotte di monti da settentrione a mezzogiorno, dopo aver formati varj seni e per così dire piccioli golfi d'ineguale grandezza, si viene tutto ad un tratto a ristringere; ivi il fluttuamento delle onde si cangia in un corso diretto e continuato di modo che dalla riva si può per dir così segnare il punto dove il lago divien fiume ... Il ponte che in quel luogo congiunge le due rive, rende ancor più sensibile all'occhio ed all'orecchio questa trasformazione: poichè gli argini perpendicolari che lo fiancheggiano non lasciano venir le onde a battere sulla riva ma le avviano rapide sotto gli archi; e presso quegli argini uno può quasi sentire il doppio e diverso romore dell'acqua, la quale qui viene a rompersi in piccioli cavalloni sull'arena, e a pochi passi tagliata dalle pile di macigno scorre sotto gli archi con uno strepito per così dire fluviale ... Questa strada è talvolta seppellita fra due muri che superano la testa del passaggero, dimodochè egli non vede altro che il cielo e le vette dei monti: ma spesso lascia un libero campo alla vista la quale quasi ad ogni passo scopre nuovi ampi e bellissimi prospetti ... Sul capo hai i massi nudi e giganteschi, e le foreste, e guardando sotto di te, e in faccia, vedi il lungo pendio distinto dalle varie colture, che sembrano strisce di varj verdi, il ponte ed un breve tratto di fiume fra due larghi e limpidi stagni, e poscia risalendo collo sguardo lo arresti sul Monte Barro che ti sorge in faccia, e chiude il lago dall'altra parte ... Ma non termina quel monte la vista da ogni parte, poichè di promontorio in promontorio declina fino ad una valle che lo separa dal monte vicino; e come in alcune parti la stradetta si eleva al disopra del livello di questa valle, da quei punti il tuo occhio segue fra i due monti che hai in prospetto un'apertura che dalla valle ti lascia travedere qualche parte dell'amenissimo piano che è posto al mezzogiorno del Monte Barro ...
Fermo e Lucia (pagina 2)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... In faccia a colui che aveva voltata la strada, e alla separazione delle due strade v'era una cappelletta sulla quale erano dipinte certe figure lunghe, serpeggianti, e terminate in punta che nella intenzione del pittore, e agli occhi degli abitanti del vicinato volevano dir fiamme, e fra l'una e l'altra certe altre figure da non potersi descrivere, che volevano dire anime del purgatorio; anime e fiamme color di mattone su un fondo bianco con qualche scrostatura in varie parti ... Due uomini stavano uno rimpetto all'altro ai due capi della strada: uno seduto a cavalcioni sul muricciuolo con l'un piede appoggiato sul terreno della strada e l'altro penzoloni giù lungo il muro, l'altro in piedi appoggiato al muro con una gamba sopra l'altra, e le braccia incrocicchiate sotto le ascelle ... Avevano entrambi una reticella verde in capo la quale cadeva su una spalla terminata in un gran fiocco di seta: due grandi mustacchi inanellati all'estremità, il lembo del farsetto coperto e avviluppato da una cintura lucida di cuojo, ripiena di cartoccini di polvere, ed alla quale erano appese due pistole con uncini: un picciol corno ripieno di polvere appeso al collo come i vezzi delle signore: alla parte destra delle larghe e gonfie brache una tasca donde usciva un manico di coltellaccio, due legacce rosse al disotto del ginocchio a un dipresso come i cavalieri della giarrettiera: uno spadone dall'altro lato con una elsa di lamette d'ottone attorcigliate come una cifra; al primo aspetto si mostravano di quella specie d'uomini tanto comune a quei tempi, che avevano nome di bravi, specie che ora si è del tutto perduta come tante altre buone istituzioni ... Che quei due stessero lì aspettando qualcheduno era cosa troppo evidente; ma quello che più spiacque al Curato fu di accorgersi per certi atti che quegli che aspettavano era egli poichè al suo apparire si erano guardati alzando la testa, con un moto che dava a divedere che avevan detto tutti e due a un tratto: egli è desso: e quegli che stava a cavalcioni tirò la sua gamba sulla strada e si alzò, l'altro si staccò dal muro; e si avvicinarono rivolti verso il curato ... Non potendo fuggire il pericolo gli corse incontro; perchè i momenti di quella incertezza erano allora così penosi per lui che non desiderava altro che di abbreviarli: allungò il passo, recitò un versetto a voce più alta, compose la faccia a tutta quella quiete ed ilarità che potè, fece ogni sforzo per preparare un sorriso, e quando fu accostato dai due galantuomini, disse mentalmente: ci siamo; e si fermò sui due piedi ... «Signor curato:» disse uno di quei due, piantandogli gli occhi in faccia ... Il povero Curato pigliò delle due strade quella che andava a casa sua, mettendo innanzi a stento una gamba dopo l'altra, che gli parevano ingranchite, e con animo che il lettore comprenderà meglio dopo d'avere appreso qualche cosa di più dell'indole di questo personaggio, e della condizione dei tempi in cui gli era toccato di vivere ...
Fermo e Lucia (pagina 11)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... – Con questi pensieri giunse alla casetta delle due donne ed entrando colla faccia adirata, e vergognosa nello stesso tempo per la trista riuscita, gittò i capponi sur un tavolo; e fu questa l'ultima trista vicenda delle povere bestie per quel giorno ... Povera gente! il raccolto è proprio andato male?» «Grano non ne abbiamo per due mesi, le castagne sono fallate e il lavoro cessa da tutte le bande ... La barba lunga e canuta che gli copriva il mento e parte delle guance faceva ancor più risaltare le forme rilevate della parte superiore del volto, alle quali una antica abitudine di astinenza aveva dato più di gravità che tolto di espressione, e due occhj vivi, pronti, che talvolta sfolgoravano con vivacità repentina: come due cavalli bizzarri condotti a mano da un cocchiere col quale sanno per costume che non si può vincerla, pure fanno di tratto in tratto qualche salto, ...
Fermo e Lucia (pagina 16)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Il Castellotto di Don Rodrigo era posto sul pendio della montagna discosto due miglia dalla casetta di Lucia, un po' più basso e più verso settentrione, e a tre miglia circa dal convento il quale come abbiam detto era al piano del fiume, e nel paesetto posto sulla riva sinistra ... Due grandi avoltoj colle ali tese erano inchiodati ciascuno sur una imposta; ed uno già mezzo consumato dal tempo aveva perduta gran parte delle piume, e qualche membro, non aveva quasi più nemmeno la figura d'un bel cadavere: e due bravi (quei due medesimi che avevano messa quella bella paura in corpo al curato) sdraiati ciascuno sur una delle panche di pietra poste al di qua e ...
Fermo e Lucia (pagina 21)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » «La vostra protezione!» riprese il padre Cristoforo, dando indietro due passi, appoggiandosi fieramente sul piede destro, e mettendo la destra sull'anca, levando la manca coll'indice teso verso don Rodrigo, e piantandogli in faccia due occhi infiammati: «la vostra protezione! bene sta che abbiate parlato così; che abbiate fatta a me una tale proposta ... Lucia andava tristamente ammanendo il desinare, e Fermo stava in tra due, volendo ad ogni momento partire per togliersi dallo spettacolo di Lucia così accorata, e non sapendo staccarsi ... » Lucia si fermò sui due piedi con più ansia che speranza in una promessa tanto magnifica; e Fermo: «Coraggio!» disse: «destrezza! dite, dite quel che si può fare ...
Fermo e Lucia (pagina 26)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » «Bene, abbi giudizio, e quando tornerai vedi, queste due belle parpagliole nuove sono per te ... Ma questa precauzione fu causa che il sospetto divenisse più serio e più nojoso: perchè avendo Agnese un tratto visto che tra le due imposte socchiuse s'era fatto un po' di spiraglio, guatò più attentamente, e vide attraverso la picciola fessura un uomo che stava adocchiando nella stanza: ella si alzò, e l'uomo sparì ... Fermo e i due suoi compagnoni trovarono questa volta l'osteria più popolata ... Ad un deschetto stavano seduti due facce di scherani, giuocando alla mora, gridando quindi tutti e due ad un fiato come si farebbe in una controversia fra due dotti: fra i due giuocatori stava un gran fiasco di vino dal quale andavano essi versando a vicenda ... Fermo insospettito, e incerto guardava ai suoi due compagni come se volesse cercare nei loro aspetti una interpretazione di questo mistero: ma quelli non indicavano altro che un buon appetito ... I due fratelli avrebbero voluto assaporarne tranquillamente e prolungarne le delizie; e a Fermo parevano mill'anni di uscirne, e per andare a fare il fatto suo, e perchè la presenza e gli sguardi di tutti quegli ospiti gli avevano posta addosso, o per dir meglio, cresciuta l'inquietudine ... Quand'egli ebbe fatti pochi passi fuori dell'osteria, si volse addietro, e vide che due lo seguivano: sostette allora coi suoi compagni, piantando gli occhi in faccia a quelle ombre, come se dicesse: – vediamo che cosa vogliono da me costoro ... – Ma i due quando s'accorsero che Fermo si era accorto di essi si fermarono un momento, si parlarono sotto voce, e tornarono indietro ...
Fermo e Lucia (pagina 27)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Quando Fermo vide che i due indiscreti s'erano ritirati, continuò la sua strada fra le tenebre crescenti, ripetendo a bassa voce ai fratelli gli avvertimenti sul modo di condurre a buon termine l'impresa ... Perpetua venne infatti tostamente, aperse la porta, e disse: «dove siete?» Quando i due fratelli si mostravano, Agnese passò dinanzi a loro, e salutò Perpetua fermandosi un momento sui due piedi ... » «Oh perchè?» rispose Perpetua: indi rivolta ai due fratelli: «entrate», disse, «ed aspettate che vengo anch'io ... Perpetua cominciò la sua storia, e Agnese si avviò passo passo verso l'angolo della casa opposto a quello dietro cui erano in agguato i due giovani, e quando pur passo passo vi fu giunta, lo voltò seguita da Perpetua: e voltatolo tossì per dar segno ... Il segno fu inteso, e Fermo traendo Lucia la quale correva come un leprotto inseguito, in punta di piè vennero fino alla porta, l'aprirono delicatamente e si trovarono nel vestibolo coi due fratelli che gli stavano aspettando ... Don Abbondio convalescente della febbre, e non guarito della paura stava seduto su un vecchio seggiolone, ravvolto in una vecchia zimarra, coperto il capo d'un vecchio camauro, sotto il quale si vedeva uno sguardo sospettoso e teso, un lungo naso, e fra due guance pendenti una bocca quale ognuno l'ha dopo d'aver sorbita una ostica medicina ...
Fermo e Lucia (pagina 34)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Aveva essa l'incarico di vegliare sulle fanciulle che erano nel monistero per educazione, e il suo titolo sarebbe stato, maestra delle educande; ma per la sua nascita, per le parentele, e per la superiorità che queste le davano sulle altre sorelle, non era chiamata con altro nome che di Signora; ed era da tutte riguardata, come la protettrice, la donna principe del monistero; e con una distinzione unica, due suore erano destinate ai suoi servigi ed abitavano seco lei in un picciolo quartiere ch'ella teneva invece di cella ... Lucia non aveva mai veduto un monistero: ponendo tutta timorosa il piede sulla soglia del parlatorio, si guardò intorno per vedere dove fosse la Signora a cui si doveva fare l'inchino, e non iscorgendo persona, stava come smemorata, quando osservando il padre che andava ritto verso una parte, e Agnese che lo seguiva, guatò, e vide un pertugio alto la metà d'una finestra, e largo quasi il doppio con una doppia grata la quale togliendo ogni passaggio alla stanza vicina, la lasciava però quasi tutta vedere, e presso alla grata vide la Signora in piedi, e le s'inchinò profondamente come avevano già fatto gli altri due ... Un velo nero teso orizzontalmente sopra la testa scendeva a dritta e a manca dietro il volto, sotto il velo una benda di lino stringeva la fronte, al mezzo; e la parte che si vedeva diversamente ma non meno bianca della benda sembrava un candido avorio posato in un nitido foglio di carta: ma quella fronte liscia ed elevata si corrugava di tratto in tratto quando due nerissimi sopracigli si riavvicinavano per tosto separarsi con un rapido movimento ... Due occhi pur nerissimi si fissavano talvolta nel volto altrui con una investigazione dominatrice, e talvolta si rivolgevano ad un tratto come per fuggire: v'era in quegli occhi un non so che d'inquieto e di erratico, una espressione istantanea che annunziava qualche cosa di più vivo, di più recondito, talvolta di opposto a quello che suonavano le parole che quegli sguardi accompagnavano ...
Fermo e Lucia (pagina 44)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... V'ha due modi di scendere il pendio della sventura: l'uno è di capitombolare ad un tratto nel precipizio, l'altro d'andarvi come saltelloni in più riprese: in questo secondo caso, ogni fermata è una specie di riposo; e l'intervallo che passa tra una caduta e l'altra è talvolta tutto occupato dalla speranza ... Due secoli e più sono passati dopo quel giorno memorabile: così che noi crediamo di potere ormai senza indiscrezione manifestare che la ruota, rivolgendosi, offerse agli sguardi, ed alle mani degli ospiti un gran bacile di dolci squisiti, fabbricati di propria mano dalle suore malgrado gli ordini ecclesiastici, in allora recenti, che proibivano loro assolutamente un tale esercizio ... È da credersi che questi ordini non ottenessero un più grande effetto in progresso di tempo, giacchè questa fabbricazione durò fino ai nostri giorni; il che non si accenna qui per censurare con indiscreta severità tutte le monache che si succedettero in questi due secoli; una tale censura sarebbe anzi a dir vero non solo indiscreta, ma perfidamente ipocrita, perchè chi scrive ha mangiato egli stesso i dolci squisiti di fabbrica monastica, quando ha potuto averne ... » Finito il qual breve dialogo, i due interlocutori si separarono in fretta, come se fosse incomodo ad entrambi il continuarlo, e andarono a mescersi ognuno alla sua brigata ...
Fermo e Lucia (pagina 51)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Insieme a quelle cure cominciò senza avvedersene a trascurare anche le precauzioni che aveva da prima messe in opera per nascondere quello che tanto le importava di nascondere; e le trascurò tanto che ella s'accorse chiaramente un giorno che le due damigelle, che le stavano più vicine avevano qualche sospetto ... Per riuscirvi, egli coltivò il terrore di quella poveretta, le fece tanta paura del male, che nessun rimedio le paresse troppo doloroso: e finalmente propose l'infame rimedio che fu di render partecipi del segreto e di associare alla colpa le due che la sospettavano ... Con la direzione del serpente, ella trasfuse prudentemente a gradi a gradi nelle menti delle due suore il pervertimento che era necessario per renderle sue complici, e consumò il proprio avvilimento nella loro colpa ... Una delle due suore addette alla Signora quando cominciò ad avere qualche sospetto, lo confidò ad un'altra suora sua amica, facendosi promettere il segreto: promessa che le fu tenuta perchè la Signora era troppo potente, e il segreto troppo pericoloso; e la voglia di ciarlare fu vinta dalla paura ... Geltrude fece più resistenza delle altre, protestò più volte che era pronta a tutto soffrire piuttosto che dar mano ad una tanta scelleratezza, ma finalmente vinta dalle istanze di Egidio e delle due, e nello stesso tempo dal suo terrore, venne ad una transazione con la quale ella si sforzò di fingere a se stessa che sarebbe men rea: pattuì ella dunque che non si sarebbe impacciata di nulla, ed avrebbe lasciato fare ...
Fermo e Lucia (pagina 58)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Non importa di accordare quei due ordini: basta che con questi si ottenesse l'effetto desiderato, che era di toglier la volontà a Fermo di ritornare ... Una mano lava l'altra, e le due il viso ... » «Va, va, balocco che sei: credi tu che io abbia bisogno di essere pregato per tenere in credito la mia gente?» Il Griso partì coi due compagni, spiò, e raccolse che Lucia era nel monastero, sotto la protezione della Signora, che però la Signora l'aveva ricevuta per compiacere al padre guardiano, che nessuno pensava che altrimenti ella si sarebbe pigliata a petto questa faccenda giacchè Lucia non le apparteneva per nulla, che Lucia abitava nel monastero, ma fuori del chiostro, che si lasciava poco vedere, e sempre di chiaro giorno: che la madre aveva disegnato di tornarsene a casa lasciando Lucia così bene appoggiata ... Due scrittori contemporanei, degnissimi di fede, il Rivola e il Ripamonti, biografi entrambi del Cardinale Federigo Borromeo, fanno menzione di quel personaggio misterioso, ma lo dipingono succintamente come uno dei più sicuri e imperturbabili scellerati che la terra abbia portato, ma non ne danno il nome, e nè meno il soprannome che noi abbiamo ricavato dal nostro manoscritto insieme con la narrazione del fatto che glielo fece acquistare, e che basterà a dare una idea del carattere di quest'uomo ...
Fermo e Lucia (pagina 64)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » Il Conte Zio prese la penna, e anche il nome di Fra Cristoforo fu registrato sur una terribile vacchetta, con due righe di commento ... Due potenze, due dignità, due vecchiezze, due esperienze consumate, si trovavano a fronte ...
Fermo e Lucia (pagina 65)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Chi fosse stato presente a quel dialogo avrebbe potuto scorgere in quel momento una mutazione curiosa nel volto dei due personaggi, che per la prima volta prendeva l'espressione d'un sentimento sincero: qui non avea luogo la politica, e il cuore parlava ... Il Provinciale si trovò dunque d'accordo col Conte nel desiderio di sopir l'affare; non si trattava più che del modo di farlo, con la convenienza delle due parti ... Dopo che i due sorboni ebbero ancora molto interrogato, poco risposto, mercanteggiato, e giuocato di scherma, il Padre Provinciale disse al Conte che per considerazione della persona di Lui, per amor della pace egli trasmuterebbe il Padre Cristoforo di quel convento in un altro lontano, con la condizione che nessuno si vantasse di questo come d'una vittoria: e il Conte lo promise; l'affare fu conchiuso, e i due contraenti si separarono contenti l'uno dell'altro, e ognun d'essi di se medesimo ...
Fermo e Lucia (pagina 69)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Le due compagne la imitarono nella penitenza ... Tutte le strade del Milanese erano a quel tempo anguste tortuose, e nel pian paese profonde e come quivi si dice invallate, a guisa di un letto di fiume, fra due rive di campi alte non di rado un uomo, e orlate di piante che intrecciate al pedale di rovi, di biancospini, e di pruni riunivano in alto i rami loro in volta dall'una all'altra parte: e tali sono ancora in gran parte le strade comunali ... Ma voltato uno di quei tanti andirivieni, vide una carrozza da viaggio ferma nel mezzo della via, e fuori della carrozza innanzi allo sportello che era aperto due uomini che guardavano su e giù per la via come incerti del cammino: e per quella presunzione comune che coloro i quali vanno in carrozza sieno galantuomini, Lucia si sentì tutta rincorata, e le parve d'aver trovata una salvaguardia alla metà appunto del cammino, nel luogo più lontano dall'abitato, e dove il bisogno era più grande ... » «Voi siete bene schifa,» rispose il malandrino, e mentre egli proferiva queste poche parole, l'altro che era nella via, afferrò d'improvviso Lucia pei fianchi, la sollevò, e con l'ajuto del compagno la pose a forza nella carrozza, dove fu tosto presa, ritenuta, posta a sedere da due che vi erano: il malandrino che aveva parlato la seguì, l'altro chiuse lo sportello, e il cocchiere sferzò i cavalli, e la carrozza partì di galoppo ... Lucia al sentirsi presa levò un grido, lo raddoppiò quando si sentì alzata e ficcata nella carrozza, ma quando vi fu, una manaccia villana le cacciò un fazzoletto sulla bocca, e le soffocò il grido nella gola: Lucia si divincolava ma era tenuta da tutte le parti, faceva forza per pingersi verso lo sportello, per farsi vedere alla strada, ai campi, ma due braccia nerborute la tenevano per di dietro come conficcata al fondo della carrozza, due braccia nerborute ve la rispingevano per dinanzi, mentre tre bocche d'inferno dicevano con la voce più dolce che era lor concesso di formare: «Zitto, zitto, non abbiate paura, non vogliamo farvi male; non è niente, non è niente ...
Fermo e Lucia (pagina 77)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Veggansi per esempio le opere di eloquenza di due sommi ingegni, vissuti in circostanze ben diverse nella età posteriore a quella di Federigo, Segneri e Bossuet ... Veggasi quali idee, quale abitudine di linguaggio, quali pregiudizj anche suppongano le orazioni funebri di questo negli ascoltatori di quelle; veggasi dalle prediche del Segneri che opinioni egli doveva distruggere, in che sfera d'idee egli doveva attignere i suoi mezzi, le sue prove per persuadere quegli ingegni, a quali costumanze egli doveva alludere; nella differenza dei due popoli ascoltanti è certamente in gran parte la spiegazione della somma distanza fra le opere di due ingegni ognuno dei quali era grande ... Ma intorno alla sorgente di questa nuova coltura v'ha due opinioni estremamente disparate ...
Fermo e Lucia (pagina 78)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Per vedere una volta quale di queste due opinioni sia la più ragionevole, bisogna esaminare due gran fatti, o due serie di fatti ... – Il Conte allora prese tosto una cintura con la quale teneva appeso l'archibugio, e facendolosi passare sul capo se lo tolse dalla spalla, si cavò dalla cintura dei fianchi due pistole, si staccò uno spadone, e fatto un fascio di tutto, si accostò ad uno dei preti che si trovavano nella stanza, gli consegnò quel fascio dicendo: «sotto la vostra custodia» ...
Fermo e Lucia (pagina 82)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Scesi nel cortiletto della casa parrocchiale, trovarono la lettiga, con entro la donna istrutta dal buon curato; e presso alla lettiga le due mule tenute per la briglia da due palafrenieri ... Salirono entrambi in silenzio; i lettighieri uscirono per porsi sulla via che conduceva al castello, e i due cavalieri su le mule sempre guidate a mano dai due palafrenieri, la cui compagnia fu molto gradita a Don Abbondio, seguirono posatamente la lettiga ... Così pian piano la comitiva si avanzava, quando giunse sotto il portico, dove si dovette rallentare ancor più la marcia per la folla di popolo chiusa fra i due muri; il Conte, guardando nella Chiesa dalla porta che era spalancata, si trasse il suo cappello piumato, e inchinò la fronte fino su la chioma della mula: atto che eccitò un mormorio di gioja e di stupore nel popolo che poteva vederlo, e si propagò per tutta la folla, ognuno raccontandone il motivo ai suoi vicini ... – Superata tutta la folla, il corteggio seguì pianamente il suo cammino; ma siccome la disposizione d'animo dei due personaggi a cavallo era sempre la stessa, anzi i pensieri dell'uno e dell'altro diventavano sempre più intensi a misura che si avvicinava la meta, così il cammino si faceva in silenzio, e noi non possiamo riferire che i soliloqui dell'uno e dell'altro ...
Fermo e Lucia (pagina 89)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... La poveretta non era istrutta abbastanza per conoscere che quella promessa fatta in una agitazione febbrile, senza meditazione, quasi senza piena coscienza non era un voto; e che ella già legata con una promessa solenne a Fermo non aveva il diritto di sciogliere senza consenso e senza colpa di lui, un legame già stretto da due volontà libere e concordi; e ignorava anche i mezzi, che la religione la quale consacra i voti dell'uomo, offre per liberarlo dai voti, quando il loro adempimento invece d'essere una occasione di maggior bene, divenga un ostacolo ... Noi non descriveremo le sensazioni delle due donne in quel rivedersi ... Il lettore conosce i casi e il carattere di quelle due poverette, e deve immaginarsi ciò che hanno sentito e detto ... Nel caso presente invece d'una matrona ve n'aveva due, e tutto era più che in regola ... Quindi pregate le due ultime di scostarsi alquanto si trattenne con Lucia sulle sue vicende, interrogandola con quella delicatezza che richiedeva il pudore di Lucia e il suo; poichè in quella canizie egli conservava la purità ombrosa di una fanciulla ...
Fermo e Lucia (pagina 95)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Non le ho detto che quei due (due lì presenti, ma a contarli tutti, sono un reggimento) quei due mi hanno proibito espressamente, sotto pena della vita di parlare ... » «Dio buono!» riprese Federigo, «voi avete creduto, voi credete ancora, voi sostenete dinanzi a me che una tale proibizione dovesse essere per voi un comandamento? Che doveste obbedire? Così dunque basterebbe un violento in ogni parrocchia per fare che il ministero fosse tutto sospeso, i pastori muti e schiavi? i deboli abbandonati? Che dovevate voi fare? Chiedere a Dio la forza che vi era necessaria, e Dio ve l'avrebbe accordata; non perdere un momento: avvertire quei due poveretti della iniquità potente che stava all'erta contra di loro, strascinarvi in Chiesa, e fare a malgrado dell'uomo quello che Dio vi comandava, consacrare la loro unione, e chiamare sopra di loro la benedizione del cielo: dovevate soccorrerli di consiglio, di mezzi per porsi al riparo con la fuga, cercar loro un asilo, fare quello che implorereste se foste perseguitato da un più forte di voi: dovevate informar tosto il vostro vescovo del loro, del vostro pericolo, dell'impedimento che una violenza infame poneva all'esercizio del vostro ministero ...
Fermo e Lucia (pagina 101)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Al di fuori della porta, invece dell'ampia e diritta via fiancheggiata di pioppi che si vede al presente, una stretta e tortuosa strada la quale da principio seguiva la linea del lazzeretto, e poi correva sghemba fra due siepi ... Una portaccia sostenuta da due pilastri, coperta da una tettoia per riparare le imposte, e fiancheggiata da una casipola pei gabellieri ... A destra e a sinistra di chi entrava due salite ai bastioni, non come ora inclinate regolarmente, fra due cordoni paralleli, ed orlate d'alberi, ma tortuose, non battute, con una superficie ineguale di rottami e di cocci gettati a caso ... Il corso, ampio e irregolare come al presente, aveva nel mezzo un fossatello, che fra due rive erbose prosaicamente, senza esser campestri, menava un'acqua lenta, bruna e carica d'immondizie: di modo che il corso era partito in due strade strette e torte, coperte or di fanghiglia ora di polvere secondo l'ora del tempo e la stagione ... Mostrava essa tutte le gambe fino al ginocchio, e queste gambe si vedevano uscire da un gran corpo che procedeva barcollando; da lontano sarebbe sembrato una pancia immensa; ma Fermo vide che la donna teneva con le due mani il lembo della gonna rivolta in su, e piena di farina, la quale pure traboccava ad ogni passo, e lasciava il segno di quel viaggio faticoso ...
Fermo e Lucia (pagina 108)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Il pezzo di marmo che ricevette quell'applauso era niente meno che una statua di Don Filippo II, la quale durò in quella nicchia, ancora centosettant'anni circa, dipoi fu trasformata alla meglio in un Marco Bruto, e finalmente smozzicata e ridotta ad un torso informe che fu strascinato e gittato non so dove: e avrebbe pur meritato d'esser conservato pel suo destino singolare d'aver rappresentato due personaggi, il nome dei quali fa nascere tosto idee disparatissime, e che pure ebbero più punti di rassomiglianza che non appaja a prima vista ... Tutti e due gravi e rigidi sermonatori l'uno di filosofia, l'altro di religione, tutti e due commisero senza rimorso, con giattanza, di quelle azioni che la morale comune, e il senso universale della umanità abbomina; tutti e due credettero che nel loro caso una ragione profonda, un intento di perfezione rendesse virtù ciò che è comunemente delitto ... Tutti e due con una opposizione ardente e attiva, hanno promosse, rafforzate, estese le cose che volevano impedire ed estinguere nei loro cominciamenti; e tutti e due hanno avuti in vita e dopo morte fautori che hanno approvata la loro condotta, gli hanno lodati d'aver fatti mali infiniti per ottenere il contrario dei loro fini ... Tutti e due si sono immaginati che la maggiorità dei loro contemporanei avrebbe secondate con gran favore le loro intenzioni, e tutti e due si maravigliarono con indignazione di trovare avversione, resistenza da tutte le parti ... Tutti e due sono stati in diverse epoche tenuti in gran venerazione, e in quelle epoche non era un viver lieto ... Uno o due benevoli, (perchè nei garbugli sempre vi trascorre qualche onesto che cerca poi di impedire un po' di male) precorsero lo stormo, ed entrati nella casa, avvertirono del pericolo ...
Fermo e Lucia (pagina 120)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ma un galantuomo ebbe una ispirazione del cielo: entrò nella casa, salì le scale, e trovato per buona sorte un gran crocifisso, lo appese fuori d'una finestra, e v'accese intorno due candele, che aveva tolte da capo del letto del fornajo ... «Non sapete che jeri hanno guastata, e gittata tanta farina quanta basterebbe a dar da mangiare per due mesi a tutto il ducato?» «Dunque,» disse quegli, «ha da patire il buono pel cattivo?» «Ma non avete inteso che gl'impiccheranno?» rispose il mercante ... Solo due immagini avevano un aspetto consolatore, e spargevano un po' di luce tranquilla su quel quadro confuso ... Se noi inventassimo ora una storia a bel diletto, ricordevoli dell'acuto e profondo precetto del Venosino, ci guarderemmo bene dal riunire due immagini così disparate come quelle che si associavano nella mente di Fermo; ma noi trascriviamo una storia veridica; e le cose reali non sono ordinate con quella scelta, nè temperate con quella armonia che sono proprie del buongusto; la natura, e la bella natura, sono due cose diverse ... Diciamo dunque con la franchezza d'uno storico, che mentre quasi tutti i personaggi, coi quali Fermo era stato in relazione, si schieravano e si affollavano nella sua immaginazione con un aspetto più o meno odioso, o tristamente misterioso, di modo che, dopo averli contemplati qualche tempo come forzatamente, essa gli rispingeva, e cercava di farli sparire, v'era però due immagini nelle quali essa riposava, con una specie di refrigerio: due volti i quali ricordavano ed esprimevano candore, benevolenza, affetto, innocenza, pace: quei sentimenti chiari e soavi nei quali tanto si gode la fantasia degli infelici: e queste due immagini erano una treccia nera, e una barba bianca, Lucia e il Padre Cristoforo ...
Fermo e Lucia (pagina 121)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Pigliò dunque Fermo per uomo d'una delle due prime condizioni, senza darsi briga di appurare quale, e lo servì ... Don Valeriano, capo di casa, ultimo rampollo d'una famiglia illustre che pur troppo terminava in lui, uomo tra la virilità e la vecchiezza, era di mediocre statura, e tendeva un pochetto al pingue, portava un cappello ornato di molte ricche piume, alcune delle quali spezzate al mezzo cadevano penzoloni e d'altre non rimaneva che un torso: sotto a quel cappello si stendevano due folti sopraccigli, due occhi sempre in giro orizzontalmente, due guance pienotte per sè, e che si enfiavano ancor più di tratto in tratto e si ricomponevano mandando un soffio prolungato, come se avesse da raffreddare una minestra: sotto la faccia girava intorno al collo un'ampia lattuga di merletti finissimi di Fiandra lacera in qualche parte e lorda da per tutto: una cappa di ... sfilacciata qua e là gli cadeva dalle spalle, una spada col manico di argento mirabilmente cesellato, e col fodero spelato gli pendeva dalla cintura; due manichini della stessa materia, e nello stesso stato della gorgiera uscivano dalle maniche strette dell'abito, e un ricco anello di diamanti sfolgorava talvolta, nell'una delle due sudicie sue mani: talvolta; perchè quell'anello passava anche una gran parte della sua vita nello scrigno d'un usurajo; e in quegli intervalli, Don Valeriano gestiva alquanto meno del solito ...
Fermo e Lucia (pagina 123)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Sotto due padroni così diversi di inclinazioni e di occupazioni, la famiglia era come divisa in due classi; anzi in due partiti, ognuno dei quali aveva nella famiglia stessa un capo; le due persone cioè che erano più innanzi nella confidenza dell'uno e dell'altro padrone ... Benchè questi due capi col loro predominio fossero passabilmente incomodi ognuno alla parte della famiglia che dirigeva, pure l'una parte e l'altra aveva sposate le passioni e le animosità del suo capo; l'una faceva crocchio a mormorare dell'altra; quando si trovavano in presenza, si scambiavano visacci, e talvolta parolacce, cercavano scambievolmente di farsi scomparire e d'impacciarsi a vicenda nella esecuzione degli ordini ricevuti ...
Fermo e Lucia (pagina 133)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... – Oh che bestia! mi sono lasciato condurre da due pettegole ... Bisognava dunque parlare, e ridere, e si rideva; ma per Don Abbondio era un supplizio: e quando il Conte gli rivolgeva in particolare il discorso per animarlo un pochetto, egli allora sforzandosi di mangiare e di ridere, faceva in una volta due smorfie che gli davano una figura veramente compassionevole ... Lo squadrone volante dei Veneziani si mosse anch'esso per tener dietro al movimento dell'esercito alemanno su la riva opposta dell'Adda, fin dove ella era confine fra i due stati, e portarsi poi sull'Oglio a fare la stessa processione ... Quando le due retroguardie furono distanti una giornata dal castello, gli ospiti ne uscirono come uno stormo di passere si sparpaglia all'intorno dai palchi aerei e fronzuti d'una gran quercia dove erano accorse a ricoverarsi dalla tempesta ... Il Conte argomentando da queste relazioni che Agnese se si fosse affrettata di tornare, non avrebbe però trovato nulla da guardare, la ritenne per due o tre giorni; e intanto raccolse di quello che gli rimaneva, un po' di provvigione, fece mettere insieme un po' di biancheria, qualche mobile, qualche attrezzo di cucina, e caricatone un baroccio, volle che Agnese partisse su quello con quella poca scorta, e la fece accompagnare da due suoi tarchiati servi, ordinando loro che ajutassero la povera donna a ripulire la sua casa ... Don Abbondio mettendosi le mani in que' due suoi ciuffetti grigj su le tempie, balzò di casa come un forsennato, e andò di porta in porta a gagnolare, a scongiurare quegli che tornati da qualche giorno avevano assestate alla meglio le case loro, che venissero a dare un po' di governo alla sua; e ...
Fermo e Lucia (pagina 137)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Dico dunque che in rerum natura non vi ha che due generi di cose; sostanze e accidenti: ora il decantato contagio non può essere nè dell'uno nè dell'altro genere; dunque non può esistere in rerum natura ... Sostanza semplice il contagio non è; e si prova in due parole: non è sostanza aerea; perchè se fosse, volerebbe tosto alla sua sfera, e non potrebbe rimanersi a danneggiare i corpi; non è acquea, perchè bagnerebbe; non è ignea, perchè brucierebbe; non è terrea, perchè sarebbe visibile ... Ah! ah! un accidente trasportato: due parole che cozzano, che ripugnano, che stanno insieme come Aristotele e scimunito; due parole da fare sgangherar dalle risa le panche delle scuole, da fare scontorcere la filosofia, la quale tiene, insegna, pone per fondamento che gli accidenti non possono mai mai passare da un soggetto all'altro ... Ed ecco che due anni fa comparve quella gran cometa causata dalla congiunzione di Saturno e di Giove, apparet cometa magnus in cardine dextro, la quale indicava chiaramente che l'anno susseguente, che è poi l'anno passato, doveva regnare una terribile carestia, come si è trovata la spiegazione in quest'anno, con quelle parole tanto chiare e tanto terribili: Fames in Italia morsque vigebit ubique ...
Fermo e Lucia (pagina 147)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... I pochi risanati invece, non temendo più del contagio, camminavano ed operavano senza tutte quelle precauzioni, e l'aspetto della incertezza altrui cresceva in molte occasioni la fiducia e la scioltezza loro; erano come i cavalieri dell'undecimo secolo coperti d'elmo, di visiera, di corazza, di cosciali, di gambiere, con una buona lancia nella destra, un buon brocchiere alla sinistra, una buona spada al fianco, una buona provvigione di giavellotti, sur un buon palafreno agile all'inseguimento ed alla ritratta, in mezzo ad una marmaglia di villani a piede, ignudi d'armatura, e poco coperti di vestimenti, che per offesa e per difesa non avevano che due braccia e due gambe, e il resto delle membra non atto ad altro che a toccar percosse ... Fermo cercò di schivare tutte le parti abitate, venendo pei campi: sul mezzo giorno si riposò in un bosco, vicino ad una sorgente, ivi si rifocillò col cibo che aveva portato seco; lasciò passare le ore più infocate; riprese la sua strada; cominciò a riveder luoghi noti, misti alle memorie della sua fanciullezza, e due ore circa prima del tramonto scoperse il suo paesetto ... Guardò se vedeva attorno qualche suo conoscente, qualche persona viva: nessuno; le porte chiuse, o abbandonate; avanzando, scorse un uomo seduto sul limitare, lo guardò, durò fatica a riconoscerlo, travisato com'era dal male; ma non fu riconosciuto da esso che gli piantò in faccia due occhj insensati, e non fece motto ...
Fermo e Lucia (pagina 149)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Agnese diede a Fermo due pani, e due raviggiuoli, fattura delle sue mani, gli riempì di vino il fiaschetto ch'egli aveva portato con sè, dicendo: «in questi tempi potreste morir di fame, prima di trovare chi vi desse da mangiare» ... Per questo incolto e materiale procedere dei fatti, è avvenuto che Fermo Spolino sia giunto due volte in Milano appunto in due epoche, diversamente singolari, e che l'una e l'altra volta abbia ricevuta dall'aspetto di quella città una impressione, che noi dobbiamo pur riferire, trattandosi d'uno dei nostri protagonisti ... Nè in questo solo ma anche fra i due soggiorni di Fermo in Milano, anche fra le due partenze v'è un principio singolare di somiglianza: cui ella spiacesse, se la pigli con le cose, che hanno voluto essere a quel modo ... Dopo due passi udì un romore confuso che si avvicinava, e cominciò a distinguere un cigolar di ruote, un calpestio di cavalli, uno squillare di cento campanelli, un baccano di grida; guatò dinanzi a sè, ed ecco in capo alla strada dov'egli camminava spuntare due uomini a piede (eran chiamati apparitori) che con le mani alzate accennavano, e ad alta voce gridavano ai passeggeri di ritirarsi ...
Fermo e Lucia (pagina 150)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ma un altro spettacolo, su quella piazza, attirò i suoi sguardi, e gli diede a pensare: erano due travi alzate e infisse nel suolo, e una corda passava dall'uno all'altro capo fra due carrucole ... Se due amici s'incontravano a caso, il saluto era uno stringersi nelle spalle, un alzar delle mani, un sospiro, una occhiata quasi di maraviglia, che voleva dire: – voi siete ancor vivo! – ogni altra più intima accoglienza era dismessa, e in due mesi non accadde forse mai che due mani si stringessero ad espressione di amicizia ... Pochissimi però fra quei pochi andavano con passo più alacre, e mostravano una fronte men costernata: erano i guariti dalla peste; altri che portavano al collo o amuleti dai quali speravano d'esser preservati, o una boccetta di vetro con entro argento vivo, persuasi che questo metallo avesse la virtù di assorbire ogni influsso maligno; altri che prima d'uscire avevan mangiata una noce, due fichi secchi, e un po' di ruta, che da essi era riputato efficacissimo preservativo ...
Fermo e Lucia (pagina 161)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Una nuvola comparsa all'occidente aveva a poco a poco coperto tutto il cielo: e alla oscurità crescente, avresti detto che il giorno era finito, se il sole lontano ancor forse due ore dal tramonto non avesse mostrato come dietro ad un velo spesso ed immobile, il suo disco grande e biancastro, donde partivano, non vivi raggi e diretti, ma un barlume scialbo e circonfuso che mandava una caldura morta e gravosa ... Eppure quegli che sopravvissero rammentarono quell'ora con gioja per tutta la vita; era la preparazione d'una burasca, che scoppiò la notte, e menò poi per due giorni una pioggia continua, dopo la quale il contagio cessò quasi ad un tratto ... » Non parleremo dell'effetto, che queste parole produssero nell'animo dei due giovani: la buona vedova era tutta commossa ... » Quindi levò le mani verso i due giovani come per parlare ad ambedue ...
Fermo e Lucia (pagina 162)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ma in quello sfiguramento Lucia aveva tosto riconosciuto Don Rodrigo, e tosto lo riconobbero gli altri due ... In una tal confusione di passioni, o piuttosto in un tale delirio s'era egli alzato dal suo miserabile strame, e aveva tenuto dietro da lontano a quei due ... I due dei quali egli era stato altre volte nemico tornarono tutti compresi alla capanna, dove Lucia stava ancora tutta tremante ... » Così detto, uscì, girò un poco in ronda, finchè trovò un capuccino, e condottolo alla capanna, gli mostrò le due donne, e gli disse: «sono due derelitte; vi prego di averne una cura particolare ... Il carro si fermò quasi davanti ai nostri due amici: quei monatti ...
Fior di passione
di Matilde Serao (estratti)

... La romanza era di carattere orientale, una nenia bizzarra, a volte piena di trilli allegri, a volte piena di lunghi singulti: e due o tre signore s'illanguidivano, lasciavano liquefare il gelato nel piattello, prese dal delicato lamento della fanciulla orientale: il marito di Paola si dondolava in una poltrona, fumando, tranquillo, guardando con occhio distratto la svelta figura di sua moglie, tutta vestita di nero, tutta scintillante di perline nere ... Pareva che si dicessero tante cose, marito e moglie, tante cose d'amore: ed erano così giovani, così belli, così bene accoppiati, che i loro amici li consideravano con compiacenza, come si guardano due fidanzati ... Tutto solo appoggiato alla finestra, Fulvio fissava la scena e impallidiva: fece due o tre passi avanti ... E Fulvio, non potendo parlare, guardava Paola: la guardava con tanta intensità, con una fissità così ardente, che a lei le palpebre batterono, due o tre volte, quasi per fastidio ... Ma gli amici e le amiche rientravano nel salone: si combinava, per la sera seguente, una gita per mare, con due barchette, con musica ...
Fior di passione (pagina 9)
di Matilde Serao (estratti)

... Anderete a passar il Garigliano verso Sora; è lontano, ci arriverete in due giorni: a Sora ci è la scafa, passerete il fiume ... Donna Cariclea lo sentì scambiare una parola con Peppino che l'aspettava pazientemente, seduto nell'ombra dello stanzone: udì lo scricchiolio della scala sotto quel corpo pesante: udì i due passi quasi allontanarsi ... Ora piazzava le sottane nel cassone, inginocchiata dinanzi ad esso, piegando le sottane in due, disponendone accuratamente le pieghe perchè le balze riccie, i ricami, le trine onde erano guarniti non si sciupassero ... Si fermò d'un tratto, sempre inginocchiata, coi due gomiti appoggiati sull'orlo del cassone, la testa fra le pugna chiuse ... Ascoltate, zia: ho da domandarvi due cose gravissime, di una importanza eccezionale ...
Fior di passione (pagina 10)
di Matilde Serao (estratti)

... --E come scenderò vestita, zia, quando non avremo gente a pranzo? Le due donne, con la massima serietà discussero l'abito, le pianelle, il goletto, la sciarpa, come avevano discusso l'amore ... Cecilia lasciò che due lagrimoni le cadessero giù per le guance ... Girò così, due o tre volte, per la grande sala, frugando con lo sguardo negli angoli oscuri: ritornò e d'un colpo solo abbassò il coperchio, chiuse le serrature con le chiavicine ... Suo padre era impiegato all'Intendenza di Finanza--ella aveva due sorelle e due fratellini, ancora piccini ...
Fior di passione (pagina 12)
di Matilde Serao (estratti)

... Ma dentro, lo spasimo mio assume mille forme, io sento due martellini battermi sul cuore mortificandolo di colpi; io ho una vite d'acciaio che mi rotea nel petto come un cavaturacciolo; io ho un migliaio di spilli ficcati sotto il cranio; io ho un chiodo confitto nella tempia dritta ... Noi siamo due ... Pensate che ho trascinato due anni la catena di un amore falso e volgare, che ho mentito due anni, che ho tollerato due anni la menzogna, perchè non mi amava, come io non l'amavo ... Pensate al disgusto, al ribrezzo, alla stanchezza di due anni, ai giuramenti bugiardi fatti e ricevuti, ai trasporti fittizii, ai baci inutili e fiacchi, agli entusiasmi posticci, a questa commedia piena di fango ...
Fior di passione (pagina 13)
di Matilde Serao (estratti)

... Mi condusse allo specchio; vidi nel cristallo una faccia smorta, consunta dall'età, dalla sofferenza, due occhi neri, ardenti, due labbra brucianti, una veste nera, un ramo di corallo rosso ... L'altra non vuole andarsene, vuol vivere in me, così siamo due; bisogna esorcizzarmi; chiamate un prete, e dica sul mio capo le parole sacre della preghiera che libera le anime! Scena ... Un servitore entrò con due lampade coperte da paralumi di seta azzurra che mitigavano la luce ...
Fior di passione (pagina 16)
di Matilde Serao (estratti)

... Anzi, per capriccio, le avevano fatti due buchi alle orecchie e portava due stelline di perle come orecchini; il che la rendeva contenta, crollando la testa come una donnina soddisfatta ... In due punti era stemperato, divenuto acquoso ... Dalla terrazza del mio albergo io vedeva a destra, a sinistra i campi arati che dormivano sotto la tranquilla luce lunare; in capo alla viottola fiancheggiata di querciuoli, dopo una discesa di cinquanta passi dall'albergo, dormiva, tutta bianca, con due finestre nere, la piccola stazione; lontano, dopo una spiaggia deserta, dormiva la grande linea dell'Adriatico ... Per questa giornata io fremeva ed impallidiva da due mesi lavorando, ridendo, vivendo sotto l'imperio dell'idea fissa ... Da due mesi ella palpitava come un uccello morente nel disordine delle sue lettere; da due mesi noi mentivamo atrocemente alle persone che ci erano state più care ...
Fior di passione (pagina 21)
di Matilde Serao (estratti)

... Col pretesto di educarla all'amore, egli le mandava i fiori ogni mattina, andava a trovarla ogni giorno alle due, la rivedeva alle cinque alla passeggiata, le scriveva un bigliettino dopo pranzo, la ritrovava ogni sera al teatro, al ballo, al concerto, alle riunioni famigliari ... Stette un giorno senza vederla, ma passò la notte a passeggiare per la riviera di Chiaia; non le scrisse per due giorni, ma quattro lettere lunghissime furono lacerate ... A casa, nella sua camera, pianse due volte ... Ma due o tre volte Giorgio Filomarino fissò il suo sguardo dominatore sopra Adriana e la vide impallidire ... Due o tre volte la voce di Adriana tremò in una insolita vibrazione ...
Fior di passione (pagina 23)
di Matilde Serao (estratti)

... che ogni sera la brutalizzava, chiedendole se il tale era il suo nuovo amante e se lei permetteva che andasse a tirare due schiaffi al tale altro ... Fra quei due fu lungo, aspro, fierissimo il combattimento ... Alle due ... Alle due il trasalto feroce ... O amore, o amore, o amore! Dalle due, alle tre, alle sette, a mezzanotte, egli non venne ...
Fior di passione (pagina 27)
di Matilde Serao (estratti)

... Noi ci amiamo, noi siamo due esseri colpevoli e felici, in procinto di fare una tragica colazione, mangiando la costoletta del disonore e bevendo il vino del tradimento ... La signora Lucia agitava il suo ventaglio; aveva bevuto due bicchieri di Chablis e la commedia la esaltava ... Andavano innanzi come due fanciulli soddisfatti di un nuovo giuoco, trovato per caso ...
Il benefattore (pagina 2)
di Luigi Capuana (estratti)

... —Io due salme sotto il Cucchiaio ... Sceglieremo due, tre periti ... Aveva un materasso che si gonfiava come un otre, e due guanciali pure ... E pepe a manate!… Ma pagava come un Dio, senza farselo dire due volte, senza neppure riguardare la nota ... Due mesi dopo lo avevano visto ricomparire fresco ed asciutto, quasi fosse ritornato da una gitarella di piacere; con dieci o dodici carrettate di cassoni misteriosi, portati dalla stazione di Valsavoia, e messi a dormire in un vasto locale della rimessa postale preso in affitto fino a che egli non avesse potuto provvedere altrimenti ... Di cima al Muraglione, i galantuomini del Casino andavano ad osservare, due, tre volte al giorno, i lavori delle squadre di uomini che laggiù abbattevano siepi di fichi d'India, ammonticchiavano ...
Il benefattore (pagina 3)
di Luigi Capuana (estratti)

... Infatti in meno di due mesi, le grillaie di Tirantello e del Cucchiaio erano quasi irriconoscibili; il muro di cinta, terminato; lo stradone serpeggiava fino a piè della collina; e si vedevano già i fossati delle fondamenta che tracciavano lo scheletro del Cottage ... Fa burro e formaggi… di latte di vacca! Avete mai sentito dire che si facciano formaggi col latte di vacca? Farà formaggi che inverminiscono in due giorni ... In cima a una collina, specchieggiavano due grandi vasche d'acqua per l'inaffiatura delle piante di limoni; e, più in là, con la facciata tinta in verde pallido, si vedeva il Cottage a un solo piano, dove sarebbe venuta ad abitare la famiglia dell'inglese, moglie, figlia e una cognata sorella della moglie, con due donne di servizio ...
Il benefattore (pagina 8)
di Luigi Capuana (estratti)

... Due carabinieri si presentarono su la porta… —Non abbia paura; siamo qui noi!—disse uno di essi ... I due carabinieri si affacciarono alla porta e rientrarono, chiudendola ... Grida confuse, fischi, poi due colpi d'arma da fuoco!… I carabinieri si slanciarono fuori; e don Liddu, afferrato il padrone, cercava a ogni costo di impedirgli di uscire ...
Il benefattore (pagina 15)
di Luigi Capuana (estratti)

... E tutti e due, maschio e femina, non capiranno, per un bel pezzo, che non si tratta di loro, personalmente, ma della specie; che dovranno liberarsi, alla fine, dal capriccio, dall'accidente che è nell'individuo e nelle forze brute della Natura, e attuare la propria legge riflessivamente, cioè costringendo le forze brute a operare non a loro capriccio, per caso, ma ragionevolmente, come già cominciamo a imporre all'elettricità, che sarà tra non molto nostra schiava ... Domineddio o la Natura (è lo stesso) provvide, da principio, alla specie creando l'uomo maschio e femina insieme, al pari delle Palmelle e dei Zignemi tra gli Infusorii; e se separò poi i due sessi, li avvinse e li tiene ancora avvinti per via del senso, e anche per via del sentimento, costringendoli ad amarsi perchè procreino e continuino indefinitivamente la specie… fino a che non sarà intervenuta la scienza per ricondurre la donna a quel che è stata sempre e che sarà sempre (giacchè non può essere altro): un'incubatrice di creature umane, ma senza il concorso del maschio! Così nude e crude, queste affermazioni sembrano assurde; ma, svolte dalla sua parola dotta, feconda, quasi poetica, diventavano d'una chiarezza, e d'una efficacia irresistibile ... E quattro mesi dopo apprendevo che due esperimenti gli erano riusciti bene: egli aveva fecondato un fiore e un insetto con le elettricità vegetale e animale da lui segregate e imprigionate in speciali apparecchi ... Un giorno—erano passati due anni—egli mi diè il grande annunzio! Confidava il suo segreto a un amico, non sapendo rassegnarsi, per ora, a imitare il barbiere di Mida che si era confidato con una buca ...
Il benefattore (pagina 16)
di Luigi Capuana (estratti)

... Noi ci vedevamo soltanto al caffè, dove andavo quasi tutte le sere, per tre partite di bigliardo con lui e con altri due amici ... Tutto finisce a questo mondo; finirete di amarvi anche voi due ... Aveva visto due felici, e provato la raffinata sensazione di chi, sapendo di aver prodotto una bella e fragile opera, ha pure la convinzione che, volendo, potrebbe sùbito distruggerla con la stessa facilità con cui l'ha prodotta… e se n'astiene unicamente per pietà di essa, non per altro ... Quale di quei due era più felice? Colui che ignorava quel che era avvenuto tra moglie e marito? O la donna che si abbandonava tutta alla sua passione con l'indefinito acre piacere d'un pericolo sfidato e non potuto credere immaginario, per quanto il contegno del marito l'affidasse? Egli non aveva saputo indovinarlo; ma si sentiva felice anche lui ...
Il benefattore (pagina 18)
di Luigi Capuana (estratti)

... Due giorni avanti, io avevo potuto assistere, ancora mezzo incredulo ma stupito, alla progressiva animazione del ritratto dell'ignota; ed ero uscito dal laboratorio domandandomi:—È possibile?—e rispondendo a me stesso:—sei peggio di San Tommaso! Infatti, avevo osato di accostare la punta delle dita a quel volto che si animava, che palpitava; e, provata la sensazione di toccare non un freddo dipinto ma carne tiepida e molle che si sollevava, come una bolla, dal fondo della tela, avevo tratto indietro la mano con rapido gesto di terrore e di ripugnanza ... Due scoperte ... Il cavalier Borrelli sostiene che artisti e scienziati dovrebbero restare celibi; non si può servire a due padroni, egli afferma ... E nel suo caso c'era l'aggravante, come direbbe un avvocato, che, invece di due padroni, egli doveva servire due padrone: la moglie e la scienza ... A trent'anni infatti, egli era già additato come una delle glorie più luminose di questa nuova branca della antica fisiologia; le sue scoperte si contavano a dozzine; e due o tre di esse avevano sconvolto da cima a fondo scienza e scienziati, aprendo larghi spiragli di verità neppur sospettati fin allora ...
Il colore del tempo (pagina 4)
di Federico De Roberto (estratti)

... » Certo; ma, per pensare in altro modo, che cosa occorre? Non potrebbe darsi che, tanto per vivere e sentire, quanto per pensare e giudicare in altro modo, occorresse semplicemente cambiare tutta la natura umana? Per agire nella vita secondo «la ragione e la coscienza», come vuole il Tolstoi, e come infatti si dovrebbe, bisognerebbe che fra coscienza e ragione vi fosse accordo costante e perfetto; ora, pur troppo, i dissidî fra le due sono lunghi, gravi e frequenti ... In realtà fra gli uomini vi sono tante differenze, che non se ne trovano neppure due soli interamente eguali ... Ma nessuna delle due dottrine, se non tiene conto dei fatti sui quali riposa la dottrina contraria, è accettabile ... E, certo, alla legge naturale della lotta per l'esistenza si oppone la legge morale della pace e dell'amore; ma le due leggi sono tanto discordi e inconciliabili, che lo stesso Gesù disse: «Il mio regno non è di questo mondo» ...
Il colore del tempo (pagina 7)
di Federico De Roberto (estratti)

... Quindi le due tavole dei valori, differenti in apparenza, dei vincitori e dei vinti, dipendono entrambe da una imposizione, da una vittoria; e la vittoria morale vale la materiale, e i valori di quelli che il Nietzsche chiama schiavi, quei valori che egli disprezza e vuole soppressi, valgono gli altri, e in conclusione nel mondo non si vedono due tavole di valori distinte e separate, ma una bilancia che, se oscilla continuamente da una parte e dall'altra, oscilla appunto perchè tende continuamente all'equilibrio ... I due pensatori si accordano nel riconoscere che i beni e i mali vanno insieme, che nessuno ha interamente ragione nè interamente torto: queste due verità, già ritrovate dal semplice buon senso, sono la quintessenza delle loro filosofie antagonistiche, e di tutte le filosofie ... A chi ha espresso questa opinione si è risposto che l'antagonismo asserito non esiste; che anzi i due modi di attività possono andare e andarono infatti d'accordo, in altri tempi, nei primi tempi, quando poesia e filosofia erano una cosa sola ... Senza dubbio: il vero poeta non deve guardare con invidia l'astronomo che scruta il cielo, come l'astronomo non dev'essere neppur egli geloso del poeta: i due ufficî sono egualmente importanti e dignitosi; ma il vento della strofe non solleva nulla ...
Il colore del tempo (pagina 17)
di Federico De Roberto (estratti)

... E ancora: «Il principio della divisione del campo dell'attività umana fra le due serie di esseri che vi si muovono è stato senza dubbio male interpretato, esagerato in un certo senso, disconosciuto nell'altro; ma non per ciò vien meno la sua alta importanza, tanto a cagione della funzione materna della donna, quanto delle attitudini che ne derivano in lei ... Gli uomini hanno due vesti, le donne una sola ... Se diversa dev'essere, come abbiamo visto che l'Albert vuole che sia, la cooperazione sociale dei due sessi, attesa la diversità delle loro funzioni, diversa sarà anche la loro responsabilità ... Il nodo della quistione è questo: poichè gli uomini sono superiori alle donne, come più intelligenti, più attivi, più liberi, così c'è da parte loro una tendenza a trascurarle, a sottoporle, ad opprimerle, e talvolta anche a sopprimerle; ma poichè le donne, rispetto alla specie, valgono altrettanto quanto gli uomini, e uomini e donne sono egualmente necessarî alla continuazione della vita, così c'è un'altra tendenza a considerare nulli e vani i vantaggi maschili ed a parificare in tutto e per tutto i due sessi ... La funzione vitale è ugualmente importante, la dignità umana è ugualmente grande nei due sessi; ma, se ripetiamo troppo spesso questa verità, ecco alcune donne, e i femministi con esse, pronti ad abusarne ...
Il colore del tempo (pagina 19)
di Federico De Roberto (estratti)

... Ma nè il senso e il sentimento vanno sempre d'accordo, nè vi è nel genere umano, come in tutto il mondo vivente, un assortimento così rigoroso delle creature, una tale convenienza fra gl'individui presi a due a due, che le coppie siano indissolubili ... Certo, considerati all'origine, i due istinti si possono identificare: l'individuo si conserva per riprodursi, e si riproduce per conservarsi, per non perire del tutto, per durare in un altro individuo a lui simile e da lui generato ... Ma questa identità essenziale, filosofica e metafisica, non vieta che realmente, praticamente, nella specie umana, che i due istinti vengano in urto, e che ora vinca l'io ora l'altro o l'altra; che ora trionfi l'amore, ora il denaro; ora gridi il ventre, ora… un altro organo ...
Il colore del tempo (pagina 20)
di Federico De Roberto (estratti)

... Prima di tutto le due vite, i due istinti operano insieme in uno stesso individuo e lo sospingono in vario senso e vengono in contrasto; poi, e qui è la gravità maggiore, mentre ciascun individuo è indipendente e autonomo nell'esercizio della vita sua propria, dipende strettamente dall'individuo dell'altro sesso per l'esercizio della vita sessuale ... E se pure ciascun individuo di un sesso, soffrendo del contrasto, trovasse nell'individuo dell'altro sesso un contrasto egualmente forte, meno male ancora; ma nei due sessi la forza di questo contrasto è diseguale ... Questi due esseri diversi sono destinati ad accoppiarsi, a intendersi, ad amarsi; e ciò accade realmente, e la legge d'amore regola il mondo; ma l'intesa non si avvera semplicemente, facilmente, subito: al contrario, è preceduta da una contesa, e prima, durante e dopo l'amore c'è un lievito d'odio ... «Oggi,» continua l'Albert, «l'uomo e la donna stanno l'uno in faccia all'altra nella situazione di due esseri d'ineguale importanza ... La nozione d'una stretta equivalenza non ha potuto ancora stabilirsi fra le due serie di esseri che collaborano per una parte eguale, sebbene in modo diverso, all'opera vitale» ... I due istinti di conservazione e di riproduzione sono diversamente proporzionati: nell'amore libero debbono essere tutta una cosa ...
Il colore del tempo (pagina 27)
di Federico De Roberto (estratti)

... Altri ha voluto assimilare le due cose ... Lo scrittore italiano giustamente osserva come tra due fanciulli posti nelle identiche condizioni, educati allo stesso modo, mandati a frequentare la stessa scuola, appariscano attitudini, vocazioni, tendenze diverse ed opposte: il fatto si ripete ogni giorno sotto i nostri occhi, e non si può spiegare senza ammettere quelle doti innate, quelle capacità originarie che il Nordau disconosce ... Negate le naturali qualità dell'ingegno, egli le riconosce nel genio, ed afferma che l'uomo di genio differisce dall'uomo normale per uno speciale sviluppo di due centri cerebrali: i centri del giudizio e della volontà ... La sua massima argomentazione contro il principio lombrosiano della patologia del genio è la seguente: asserito dapprima che il genio è evolutivo, egli stesso comincia a dubitarne, e presume soltanto che consista nella prima comparsa, in un singolo individuo, di funzioni nuove e perciò di tessuti nuovi, o almeno straordinariamente modificati, i quali diverranno «forse» tipici nella intera razza; quindi chiede: «Ora c'è esempio che una neoplasia patologica sia evolutiva?» Egli ha già dimenticato il «forse» di due righe prima, ha preso per un fatto comprovato ciò che è e che egli stesso riconosce essere una mera ipotesi ...
Il colore del tempo (pagina 31)
di Federico De Roberto (estratti)

... Ora il paragone tra le due opere è inevitabile ... Se pure il Nordau non si fosse mai occupato dello Zola, si potrebbe anche giudicare il suo libro senza far paragoni, senza dar peso alla identità dei due argomenti ... Tra Saccard e Gundermann, nell'Argent, si combatte una battaglia veramente epica: quei due tipi hanno un rilievo straordinario, sono di statura gigantesca ... Chi ha scordato Busch, il sozzo affarista riscattato dal cieco amore che porta al fratello, a quel povero tisico che muore sognando una società rigenerata, in quella stessa casa dove si ordiscono i più immondi ricatti? Chi ha scordato quella Méchain che va attorno col sacco pieno di polizze scadute, di cambiali protestate, di titoli avariati, e che raccatta per pochi soldi un mucchio di azioni della Banca Universale, una sola delle quali valeva un tempo più di tremila lire? E i due sposini Jordan, poveri e sereni e felici, immuni dal contagio in mezzo a tanti dannati, a tante vittime della cupidigia? E l'ingenuo e illuso ingegnere Hamelin; e sua sorella, la povera signora Carolina; e la folle baronessa Sandorff, e le disgraziate contesse di Beauvilliers, e le povere orfanelle cui è stato insegnato a pregare il buon Dio perchè aiuti il signor Saccard, e che continuano a recitare l'innocente preghiera dopo che lo sciagurato ha rovinato mezza Parigi; e l'accecato Dejoie, che perde per lui i denari e la figlia, e nondimeno crede ancora in lui e prega il giudice di liberarlo per potergli affidare una seconda volta la fortuna, la vita e l'onore?… Questo non è il luogo di giudicare l'opera di Emilio Zola, di additarne le esagerazioni e i difetti; ma con tutti i suoi difetti e le sue esagerazioni non mette egli in piedi creature di carne e ossa, non le anima d'un soffio possente, non rende il colore, il calore, il movimento della vita? Max Nordau gli rimprovera la mancanza di proporzione, l'accumulazione di troppi fatti; dice che i suoi romanzi sono, perciò, «mostruosamente e visibilmente falsi» ...
Il conte di Carmagnola (pagina 3)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Voi lo vedete, il Carmagnola Ci provoca ogni dì: quasi ad insulto Sulli occhi nostri alfin Maclodio ha stretto: E due partiti ci rimangon soli; O lui cacciarne — o abbandonar la terra Che saria danno e scorno ... Italia forse Mai da' barbari in poi non vide a fronte Due sì possenti eserciti: ma il nostro L'ultimo sforzo è di Filippo ... Ei qui ci trasse: un torto Argin divide le due schiere: a destra E a sinistra paludi, in esse sparsi I suoi drappelli: e noi fuori dei nostri Alloggiamenti non teniamo un palmo Pur di terren ... MALATESTI Due grandi schiere a fronte stanno; e grande Fia la battaglia: d'una tale appunto Abbisogna Filippo ... Ad atterrarlo Due colpi è d'uopo: ei con un sol ne atterra ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 3)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... Poi, all'ultima proposta del sensale, avanzavano faccendieri e amici a sospingere il braccio del venditore, il braccio del compratore; e le due destre s'impalmavano che l'accordo non era ancora pieno ... I due tentarono, strinsero il contratto ... Quei due animali così belli e forti e bene appaiati, da esposizione, li aveva comperati per meno di quanto valevano in apparenza ... Quale? Li considerava; li immaginava sotto il giogo, a timone del carro o dell'aratro: quale dei due gli sfigurerebbe? Ma perchè impensierirsi se aveva agio a sperimentarli, e otto giorni di tempo al referto e alla restituzione? Perchè confondersi in quel pensiero? Lo minacciava ben altro pericolo: un pericolo tale che la mente rifuggiva dal chiarirlo e il cuore se ne angosciava quasi a una oscura rovina, a un disastro travolgente, mortale ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 4)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... Tutti, fuor che lor due — reggitore e garzone — erano ai vesperi ... — Che prete sono? Un prete che ha sempre fatto il suo dovere; un galantuomo, sono, io, che ha sempre sofferto in lite con la miseria! Sempre! E adesso che ho quel che ho, un capitale mio, tutto mio (un biglietto da mille, stupendo; uno da cinquecento, sudicio, ma stupendo anche lui; due da cento, del Banco di Napoli, belli e buoni; due marenghi d'oro lucidi e sonanti che consolano a toccarli, e una carta da dieci per giunta), adesso che posso rifiatare, io, fratello, non ti scongiuro più a mani in croce di non rovinarmi, di non sacrificarmi, di non rubarmi, e ti domando, io, a te: — Che fratello sei? che cristiano sei? che uomo sei? E ti dico: Quando io digiunavo per tirar innanzi gli studi e arrivare a dir messa; quando nostra madre rompeva il digiuno a fette di polenta, tu eri già in America a far fortuna, e non mandavi un soldo, che è un soldo, a casa, mai; e affrettavi con la tua condotta, col tuo silenzio, coi tuoi misteri, la morte di quella santa! Che Dio ti perdoni! E quando sei tornato e mi hai veduto qui, nella parrocchia più misera, più trista della diocesi, e mi hai veduto nelle spese e nei debiti — la cascina, bruciata, da rifare; il fondo da bonificare; la vigna da ripiantare, da scassare, da curare —, sei venuto forse ad aiutarmi? Ti sei dato, invece, alle gozzoviglie in paese, laggiù, perchè ti credessero un gran signore e ti dicessero l'Americano; ti sei mangiato, bevuto, giocato tutto ... Gli olmi terrei e squallidi sfilavano con le vecchie braccia aperte, quasi a reggere un peso grande, e reggevano due o tre esili rami ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 6)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... E due giorni dopo, all'ultimo dell'anno, che faceva un gran freddo, la chiesa era piena di gente ... Cade sull'altare, si apre: una di qua, una di là, due cose lucide scappan via, in terra, sonando ... Tacevano i campi nella lunga ora pomeridiana e nella ferma calura della fine di giugno; la casa, vuota delle solite voci, sembrava aspettare in un abbandono tranquillo; e la vita, che urgeva d'intorno e di cui non percepivano l'arcano senso, infondeva nel loro animo una letizia quieta, come se nel mondo ci stessero solo loro due, e così paghi, o come se il mondo fosse un bene dato a lor due soltanto ...
Il ponte del Paradiso (pagina 3)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Delle sue nozze niun frutto era anche venuto; cagione d'intima pena per lui, specie se pensava alla mamma, che un amor di bambino avrebbe attirata più spesso e trattenuta più lungamente a Venezia, come quegli altri due la trattenevano, e troppo volentieri, a Belluno ... — Infine, — gli diceva, — che te ne fai, se mi ami? Se tu avessi quell'amor di bambino, come ti piace di chiamarlo, non dovresti spartire i tuoi sentimenti fra due? Un altro essere, ultimo venuto, comanderebbe in casa, tua ... All'onestà, per cui la casa Zuliani era omai proverbiale, il signor Antonio Brizzi, grande scritturale nel cospetto del Signore, aggiungeva una diligenza scrupolosa, una prontezza mirabile, una esattezza esemplare, per cui la macchina bancaria andava come un orologio: s'intende, come un orologio che va, e che va bene; due cose che non sono di tutti gli orologi ... Unico suo spasso e suo unico sfoggio era il fare un po' lunga la fermata serale al Cappello Nero, dove faceva i suoi pasti, in compagnia di quattro o cinque amici, stagionati e senza famiglia come lui, coi quali si cambiavano due chiacchiere sul più e sul meno, framezzandole con qualche sorso di Murano, o di Valpolicella ... — Ebbene, vecchia mia, — diceva egli, abbottonando su quella povera falda i due petti del suo palandrano, — sei contenta d'essere uscita dall'armadio, ove meritavi di restare fino alla mattina del giudizio universale? Con tante grinze, farai la tua bella figura! E tu, piastrone di tela batista, lustro e sodo come un piatto di porcellana, le vorrai bere, le tue goccioline di caffè e di liquori, non è vero? Strano! — soggiunse il signor Brizzi, accomodandosi meglio che poteva sui neri cuscini del felze ...
Il ponte del Paradiso (pagina 6)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... — Vi conosco e vi stimo da gran tempo, mio caro, e so che non fate e non dite mai cosa su cui non abbiate pensato due volte ... Il matrimonio non è più fatto per me, salvo il caso di voler saldare insieme due cocci scompagnati ... E stava bene così, era più bella che mai, mettendo in mostra il volume dei capelli neri, ondati e lucenti, che sull'incarnato del viso luccicavano due volte tanto, con mobili riflessi turchini ... Quella notte, anzi meglio, quella mattina, la signora Cantelli avrebbe voluto ritirarsi intorno alle due ... Credi tu che possa venire in mente a qualcheduno di rapirtela? Quanto alle signore Cantelli, potrebbe servire il cavaliere Lunardi? O il signor Telemaco? Mi paiono tutti e due morti dal ...
Il ponte del Paradiso (pagina 8)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Con quella gioventù, con quella bella presenza, con quel titolo, poi, con quel titolo, destinato ad avere il suo valore, specie se titolo autentico, non derivato dal motu proprio di chi ne fa pompa, non c'era caso che Filippo Aldini facesse un bel matrimonio, un matrimonio brillante? Il matrimonio brillante è quello in cui da una delle due parti entrano molti quattrini, a fortificare l'alleanza dei cuori ... La sposa, per quel conte, doveva venir di lontano alla sua immaginazione sempre sveglia; e doveva venire dopo due anni d'attesa, due anni che infine gli erano serviti per conoscer meglio l'Aldini e per stimarlo di più; tanto in quei due anni l'amico suo aveva guadagnato ancora in serietà, rompendola asciuttamente con certe galanterie da vagheggino, e a grado a grado liberandosi da tanti perditempi del suo primo anno di vita veneziana ... E infine, soltanto tra due figliuoli, Federigo e Margherita, andava spartito il suo patrimonio ... Raimondo, nell'atto di discorrere colla signora Eleonora, gongolava in cuor suo di sentire i due giovani chiacchierare con tanta animazione, come se già si conoscessero da un anno ... Due giorni dopo, faceva la sua terza visita, per condur le signore a vedere qualche palazzo sul Canal Grande; ma a questo giro storico ed artistico bisognava rinunziare, essendo la signora Eleonora leggermente infreddata e costretta perciò a star riguardata nella sua camera ...
Il ponte del Paradiso (pagina 10)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Raimondo si sentiva forte abbastanza da spiccare ogni volo più ardito; non era più nella condizione di cinque o sei anni addietro, quando aveva passato quel brutto quarto d'ora a cui per l'appunto egli si riferiva due giorni prima discorrendo con lei ... E poi, che noia le davano, alla sua Livia, due visitine a tempo e luogo, con qualche invito a pranzo, o a teatro? Non dovevano poi far vita insieme ... Così l'aveva sopportata il marito, e per un quarto di secolo oramai, quella contegnosa e taciturna signora: non poteva sopportarla lei per uno o due mesi? Comunque fosse, dopo averci pensato più lungamente che non portasse il bisogno, Raimondo scosse il capo e le spalle; segno che voleva gittare un carico importuno ed inutile ... Ma ella si sentiva ancora un po' stanca della notte perduta; cinque ore di sonno in giornata non erano state riparatrici abbastanza; lo specchio, poi debitamente interrogato, le aveva fatto scorgere un po' di livido intorno ai begli occhi glauchi, e tra gli occhi e le guance due pieghettine, due cose da nulla, ma ad ogni modo, e comunque attenuate da cortesi eufemismi, due borse ... La rea cagione è questa, che ho trovato a casa un telegramma da Verona, un telegramma di due vecchi amici, di due commilitoni, che mi annunziavano la loro venuta, e per l'appunto in giornata, volendo passare a Venezia tre o quattro giorni della loro licenza ... Quei due amici, e vecchi commilitoni, proprio non ci volevano; guastavano infatti, o potevano guastare tutti i disegni ch'egli aveva formati in quei giorni ... Con due vecchi commilitoni sulle braccia, ed ospiti per giunta, come sarebbe riuscito Filippo a far la sua corte? Ed era urgente di farla; bisognava battere il ferro mentre era caldo ...
Il ponte del Paradiso (pagina 12)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Ma vediamo di appianare anche questa; — soggiunse Raimondo, cavando l'orologio per guardar l'ora; — sono le due e mezzo in punto; non hai da vedere i tuoi commilitoni prima delle quattro ... E lo seguì in istrada; ma non fu necessario di fare i due voli che Raimondo annunziava, perchè, riusciti dalla via del Telegrafo all'imbocco delle Procuratie, incontrarono le signore Cantelli davanti alle vetrine del Munster ... Vogliamo credere che ci siano due razze umane, in natura? Ho letto non so più dove che ci furono uomini prima di Adamo sulla faccia della terra, e che ciò apparisce anche dal racconto della Bibbia ... La signorina Margherita voleva osservar tante cose, ed era così lieta di assistere a tante gustose scenette di vita popolana! In verità, non si era mai divertita tanto come in quelle due ore ...
Il ponte del Paradiso (pagina 13)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... E i due commilitoni che lo aspettavano alle quattro? Filippo non ci pensò nè punto nè poco ... Esistevano poi davvero, quei due? V ... E poi, due giorni appresso, quando meno se l'aspettava, le era stato presentato ... Quei benedetti artisti greci, che avevano foggiate tante divinità femminili, deliberatamente chiusi nella ricerca di un'immagine spiccata, conforme al tipo che dovevano raffigurare, non avevano mai pensato a fondere in uno i due tipi, della bellezza rigidamente casta, sempre un po' acerba, quasi selvaggia, e della bellezza intelligente, più serena e più dolce ... Buon per voi, se sono in quella imagine vittoriosa uniti i due tipi celesti, Diana e Minerva, casta bellezza e intelletto sovrano ... Quantunque, armate come sono ambedue, non c'è da star troppo allegri; fanno due ferite ad un tempo ... Aveva egli poi modo di operare diversamente? I due terzi della notte erano stati passati da lui a meditare, a combattere, a fremere di cento scrupoli, di cento rimorsi ...
Il ponte del Paradiso (pagina 15)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Ammirò poi come saggio di precoce valentìa, due canestri di frutta, che Antonio Canova quattordicenne aveva scolpiti pel nobile Giovanni Falier ... I nobili del tempo si contendevano quelle sue tele, poche delle quali erano più alte d'un metro e più larghe di due, mentre il maggior numero andavano poco oltre la metà delle accennate misure, e talune scendevano anche al disotto ... La maschera, poi, era di due forme; maschera propriamente detta, intiera, o tale in apparenza per la giunta del pizzo nero che scendeva a coprire la bocca ed il mento; mezza maschera senz'altro, detta anche morettina, e ordinariamente portata dal sesso gentile, che non voleva nascondere tutte in una volta le grazie allettatrici del viso ... Non era fitta, la grata; al bisogno poteva anche aprirsi, facendo di due stanze una sola ... Ne faceva testimonianza un terzo quadro, dov'era rappresentato un doge, niente di meno, il doge Pietro Grimani, seduto in trono e circondato da quattro consiglieri, in atto di ricevere un senatore, che gli presentava una dama e due gentiluomini, come lei mascherati ...
Il ponte del Paradiso (pagina 17)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Lungo i giardini corrono gli appartamenti signorili, a due ordini ... Dentro la ròcca, tra questi appartamenti, si stende una gran corte, con due porticati sovrapposti, sostenuti da robuste colonne ... La vôlta è a crociera, voglio dire che la dividono in quattro spicchi due costoloni lavorati ad armi e scherzi, e condotti ad incrociarsi sotto una serraglia rotonda tutta dorata, che porta il monogramma di Cristo, contornato di raggi ... Infatti, nei quattro dipinti sono rappresentati diversi momenti della buona ventura toccata al gentiluomo innamorato; da prima il viaggio della dama travestita, poi l'incontro e il ricevimento in Torrechiara, finalmente la presentazione dei due felici al tempio di Cupido ... Perchè due motti? Non ne bastava uno? Ma io penso che la ragione ci sia, per averne messi due ... Non sono due i cuori accostati? Ora, dei due motti latini, uno, il nunc et semper, è di madonna Bianca, l'altro, il digne et in æternum, è di Pier Maria, senza fallo ... Sul lato sinistro della piccola chiesa era rizzata una bussola di legno riccamente scolpita, che ripeteva ne' suoi rilievi colorati e dorati le coppie di cuori, i motti latini, i castelli coi cigni e gli stemmi, tutto insomma l'ornato della camera d'oro; e dentro la bussola si vedono ancora i due stalli; uno a destra, colla lastra dell'inginocchiatoio intarsiata, che reca gli emblemi della pellegrina e le iniziali del nome di lei; l'altro a sinistra colle iniziali di Pier Maria ... — Non siete stanchi? Benedetta gioventù! — Piacque sommamente a Filippo Aldini quella associazione di due persone in un “siete„, che certo era stata fatta a caso ... Ma una cosa intendeva, quella buona signora, che quei due giovani erano maravigliosamente assortiti ...
Il ponte del Paradiso (pagina 19)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Esistessero o no i due amici di Verona, erano stati annunziati come ospiti di pochi giorni, non potendo essi restare a Venezia oltre il termine di una breve licenza ... Il ponte, per verità, era piuttosto un voltino di gora, accavalciato sopra un rio non più largo di cinque passi; l'arco trionfale si riduceva ad uno stipite, poggiato su due pietre sporgenti dagli angoli di due case, onde l'entrata del calle si restringeva alle forme di un uscio ... Ma su quello stipite si girava un lunetto ad arco acuto, con entro una Madonna rozzamente scolpita, mantellata e coronata, in atto di far grazia a due divoti personaggi, forse due santi, inginocchiati intorno a lei; ma su quel lunetto si alzava, andando su su, una cuspide di marmo, elegantissima, incorniciata di fregi di leggiadra fattura, chiudente nel suo mezzo un disco egualmente fregiato, e nel disco un'apertura quadrilobata, che a Margherita parve il trifoglio di quattro foglie, tanto ricercato dalle fanciulle nei prati autunnali, come certo promettitore di desiderate fortune ...
Il ponte del Paradiso (pagina 21)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Un po' fuori di mano, veramente, ma non troppo lontano dal corso Vittorio Emanuele; tanto che quella cara matta della contessa Galier aveva detto una volta: — Il conte Aldini ha scelto quel luogo remoto per farmi la corte; perseveri! — Sul corso Vittorio Emanuele si avviava il giorno appresso, tra il tocco e le due, la signora Livia Zuliani ... Ma no, niente ritratto; il disegno raffigurava un ponticello, uno dei tanti che cavalcano i piccoli canali della città, con due spigoli di case, e qualche saggio di scultura medievale; anticaglie, vecchiumi, e mezzo anneriti dall'umidità, dalla mancanza di luce, ch'ella non riusciva ad intendere come piacessero tanto agli artisti ... Laggiù tra le due svisceratissime amiche (si vedevano infatti per la terza volta) incominciò un lungo discorso, tessuto di tutte le cose vane che sanno dirsi le donne, e con aria di prenderci un gusto matto ... E batti tu che batto io, alla maniera dei fabbri, le due signore si diedero l'illusione di una gran tenerezza ...
Il ponte del Paradiso (pagina 30)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Il serpente era coperto per intiero di smeraldi sul dorso, di crisòliti nel ventre, con aggiunta di carbonchi nella cresta e negli occhi: la farfalla aveva il corpo formato di tre zaffiri, e le ali tempestate di brillanti; screziate di brillanti minuscoli le antenne, e terminate in due rappettine di brillanti più grossi, tremolanti e scintillanti ad ogni moto dei loro tenui sostegni ... — Come banchiere gradirà le cambiali a due firme ... Anche la signora Livia fu molto contenta di quei due arrivi ... E come no? Erano due gentiluomini della sua corte, e si dimostravano singolarmente fedeli; erano anche i più utili, l'uno per tener viva la conversazione, l'altro per variarla con un pochino di musica ... E suonò, quasi sarebbe inutile il dirlo, un po' di Bohème, quindi un po' di Manon; anzi delle due Manon: avrebbe suonato anche un po' di Tosca, se la Tosca fosse già stata messa in musica e portata agli onori della scena ...
Il ponte del Paradiso (pagina 32)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... „ — Ed eccoti, Lunardi mio; — diss'egli, alla fine del pezzo, — il duetto di due che si sono sposati ... „ Il re della festa non lasciò partir quella sera i suoi fedeli, senza aver fatto saltare il turacciolo a due bottiglie della Vedova incomparabile ... Il quartierino di Filippo aveva due ingressi; il nobile e da tutti conosciuto come quello di casa sua, e un altro di minor conto, quasi uscio per la gente di servizio, che metteva ad una scaletta, la quale riusciva al cortile di un vicino edifizio ... Si è già detto che la contessa e l'Aldini erano vicini di casa, abitando in due palazzi contigui da tergo ...
Il ponte del Paradiso (pagina 34)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Si alzò dalla scranna, e misurò due volte a passi concitati la stanza, che era divenuta per lui una prigione, una camera di tortura ... Tu non sei ricco, mi ha egli risposto; ma intanto ciò che possiedi basta a fronteggiare i due terzi della dote; meglio invigilato, amministrato a dovere da te, basterebbe a fronteggiarla tutta ... di Verona? Cari, quei due viaggiatori, che nessuno ha mai visti, nè per via, nè a teatro, mentre tu eri visibile, bel conte, con due viaggiatrici ... di Milano! Ti hanno fatto buon giuoco, i due ospiti! E così ti fossero durati di più! Ma avevano una breve licenza, ed hai dovuto lasciarli partire; che peccato! T'intendo, la trovata non era poi altro che una continuazione di tanti vecchi artifizi ...
Il ponte del Paradiso (pagina 45)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Era il duello morale che incominciava, prima del duello materiale; era la punizione anticipata, in quel fronteggiarsi di due uomini, uno dei quali si poteva dire il giudice, e l'altro era certamente il reo ... — Credi che uno di noi due sia di troppo sulla terra? — Filippo stese le palme in atto supplichevole, come a scusarsi del non poter rispondere con un monosillabo; poi con accento risoluto soggiunse: — Mi ucciderò io; sei contento? — No; — disse Raimondo, sdegnoso ... Aperto il suo portafogli, Raimondo Zuliani ne cavò due foglietti quadrati, sui quali si vedeva un accenno di scritto ... C'erano scritti due nomi; Aldini nell'uno, Zuliani nell'altro ...
Il ponte del Paradiso (pagina 47)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Quante cose, in due giorni! quante confusioni, quanti contrasti, e quante rovine! Ma erano veramente due giorni? non due settimane, due mesi, due anni? Ed era stato proprio il giorno innanzi, ch'egli aveva promesso a Livia un ultimo atto di resistenza, il tentativo iniquo di mandare in fumo la propria felicità? Era stato il giorno innanzi, che Raimondo Zuliani, amico più caldo ed imperioso che mai, aveva sgominato il suo tentativo, rotto d'un colpo il suo faticoso tessuto di scrupoli vani, dimostrandogli che oramai l'onor suo era impegnato, e che alla perdita dell'onor suo non avrebbe potuto sopravvivere? Povero amico Raimondo! Ben altra perdita doveva egli toccare indi a poco, perdendo tutte le sue illusioni ad un tratto! Lei infedele, la sua Livia adorata; lei pazza, e nell'impeto cieco del suo orgoglio offeso, diventata feroce, tragica come una Furia antica! Egli, il povero disilluso, giustamente irato, anelante a vendetta, incatenato ancora dall'amor suo, smarrito tra la necessità di provvedere al suo onore oltraggiato e il desiderio di salvare quella donna da una vergogna altrimenti inevitabile, non era riuscito ad altro che a scavarsi con le sue mani la fossa! Era giustizia, quella? Cieca, davvero, cieca lassù come in terra! Ed ora? Se la signora Zuliani, che era stata a sentire, commetteva un'altra delle sue malaugurate follìe, qual nuova vergogna per lui, nel cospetto di quell'uomo infelice! Perchè certamente aveva sentito; soffermata là, dietro l'uscio a vetri, per assicurarsi che il visitatore fosse veramente Raimondo; rimasta inchiodata a quel posto da un sentimento di curiosità morbosa; partita finalmente, dopo aver ascoltato l'essenziale, il terribile, dell'infausto colloquio ...  — Due minuti dopo, scendeva il piccolo guerriero, più che saltando i gradini, scivolando a rovina sugli orli ...
Il ponte del Paradiso (pagina 50)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Due nomi scritti, e la sorte decidesse quale dei due, in un termine inviolabile di tempo, doveva uccidersi, sparire, poichè uno dei due era di troppo sulla faccia del mondo ... Senza dubbio, tra due mali era da sceglier sempre il minore; e il minore consisteva per l'appunto nel non commettere una viltà così grande, come sarebbe stato il tacere ...
Il ponte del Paradiso (pagina 51)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Sa Lei, conte Aldini, che un discorso come il suo non lo fanno due uomini? Almeno, — volle concedere il buon vecchio, — almeno, a cercarli tra le mie conoscenze ... — Sono appena le due e mezzo ... — In questo caso l'avvertirei con due righe di biglietto; — rispose ...
Il ponte del Paradiso (pagina 53)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Qui, in breve spazio di tempo tutta una rovina, un precipizio di cose; la donna, vera furia scatenata, che scopre sè stessa al marito, per nuocere altrui, anche a suo rischio di vita, e sempre poi a suo danno; il marito che corre a chiedere ragione all'amico traditore, ma precorso dalla donna impazzita, che va a dare avviso della commessa follìa, ed anche a consigliare la viltà d'una fuga, avendo appena il tempo di trafugarsi lei in un andito, presso un uscio segreto, donde ascolta il colloquio terribile tra i due uomini ch'ella ha messi l'un contro l'altro, e donde si ritira anche male, imprudentemente facendo rumore nel chiudersi l'uscio dietro alle spalle; onde avrebbe potuto accadere di peggio, se il signor Zuliani, sospettando il vero, fosse corso ad inseguire quella donna nella scaletta di servizio ... E più doveva farla fremere il racconto di ciò che era seguito tra i due, così posti di fronte ... — E intanto, cara mia, che si fa coll'Aldini? Egli ha riconosciuta la necessità di farti sapere tutta la sua confessione, ma soggiungendo che ne dovevano conseguire due mali; uno, il più grave, e per lui certamente insopportabile, che il tuo cuore si allontanasse da lui; l'altro, che ne sarebbe il corollario immediato, di non potersi presentare questa sera da noi ... Margherita conchiuse il giuoco, abbracciandolo stretto, e stampandogli due baciozzi sulle guance ...
Il ponte del Paradiso (pagina 58)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

...  — Così ingannavano il tempo tutti e quattro; e due di essi ingannavano anche l'ansietà onde erano divorati ... — E vede? — soggiunse, a mo' di commento, — vede, da questi piccoli esempi? Tra due che discutono, volendo ognuno di essi aver ragione, ce n'è sempre uno ... Le due donne si guardarono a lungo, dopo il saluto strettamente necessario; non si baciarono, non si strinsero la mano ... Si sentiva mancare, già sfinita com'era da quei due giorni terribili ...
Il ponte del Paradiso (pagina 59)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Ahi, come presaga, sette anni addietro, dei danni che quelle nozze avrebbero apportato al suo figliuolo infelice! Il pranzo riuscì freddo in tre, più che non fosse stato quello del giorno innanzi in due ... Al terzo piano del palazzo Orseolo erano sempre due camere preparate per lei ... Erano frasi rotte da prima, e non era possibile intendere a qual punto delle loro confidenze già fossero i due; ma il nome suo ricorreva nel discorso più volte ...
Il ponte del Paradiso (pagina 60)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Tutti volevano aiutare, a sollevar la giacente: Giovanni si fece avanti a spintoni, e alzandola di soppeso tra le erculee braccia, mosse veloce verso l'uscio da tergo del palazzo Orseolo, che fu tosto richiuso com'egli fu passato, insieme col padrone, col medico e due o tre più solleciti aiutatori ... Perchè là, e non due camere più oltre, sul letto della signora? Il perchè era presto detto; la camera del signor Raimondo era più vicina all'anticamera: premeva al buon servitore di non isballottare più a lungo quella povera carne semiviva ... — Bortolo, — gli disse, — fa un'ottima cosa, anzi due ... Va in Calle larga San Marco, e cerca il dottor Teodoro Del Vago: o alla farmacia Mantovani, o in casa sua, che è a due passi dalla farmacia ...  — Una moneta da due lire, tolta generosamente dal peculio privato di “Paron Nane,„ scivolava intanto nelle mani di quell'altro, che promise di fare le due commissioni a puntino, e per intanto fu lesto a infilare la scala ...
Il ponte del Paradiso (pagina 62)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... — Ma si sarebbe egli arreso? — Sicuramente; e per due ragioni ... Per quelle stesse ragioni fece buon viso alla contessa Galier, troppo tenera amica, che omai vedeva volentieri come il fumo negli occhi; e senza uno sforzo così grande che per verità non era il caso, trattandosi di gentili cavalieri, accolse per due o tre mercoledì alla fila i Lunardi, i Gregoretti, i Ruggeri, i Telemachi, i maestri di musica, tutta la sua piccola corte, a cui fece perfino la grazia di mostrarsi una sera a teatro tutta sfavillante di gioia e di gioie, con quel suo diadema della farfalla adamantina che sfuggiva alle fauci del serpe insidioso, tutto smeraldi, crisòliti e rubini ... Ma non si erano seccati di certo, perchè il viaggetto durò mesi parecchi, e le garrule Procuratie ebbero tempo a dimenticarsi dei due viaggiatori ... Che si canzona? Mandare in pezzi quel gentil parapetto dai tre pilastrini istoriati, dai due rosoni traforati con tanta maestria di scalpello elegante! Quel terrazzino era un capolavoro di scultura quattrocentesca, innestato sopra un'architettura di tre secoli più antica ... Così potesse lei comprar Torrechiara, per farci una serie di restauri, degni di Pier Maria De' Bossi, e di Bianca Pellegrini d'Arluno! Ma già più volte è andata lassù, oltre Langhirano, a visitare la ròcca, intrattenendosi lungamente nella camera d'oro, davanti a quelle file di cuori fiammanti accoppiati, cerchiati di tre corone d'oro per coppia, e accostati dalle due chiare leggende latine dei due nobili amanti del Quattrocento ...
Il servitore di due padroni (pagina 13)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Una, e una due ... Due lettere mi hai aperte in un giorno ... TRUFFALDINO solo, poi due CAMERIERI TRUFFALDINO Con una scorladina ho mandà via tutto el dolor delle bastonade; ma ho magnà ben; ho disnà ben, e sta sera cenerò meio, e fin che posso, vòi servir do patroni, tanto almanco, che podesse tirar do salari ... (entra col garzone nella camera di Florindo) CAMERIERI Costui o è un grand'uomo di garbo, o è un gran furbo; servir due persone in questa maniera, non ho più veduto ... Da vero voglio stare un po' attento; non vorrei, che un giorno, o l'altro col pretesto di servir due padroni, tutti due gli spogliasse ...
Il servitore di due padroni (pagina 16)
di Carlo Goldoni (estratti)

... FLORINDO Sì, è necessario, che ci sieno tutti due in una volta ... TRUFFALDINO (Fa cenno col dito a tutti due che stiano cheti) Zitto ... (a tutti due) La favorissa, una parola in disparte ... (come sopra) BEATRICE (Pasquale, e voi siete due bricconi) ...
L'amore che torna (pagina 4)
di Guido da Verona (estratti)

... Già due volte aveva cercato di avvicinarla per istrada, e di giorno in giorno le mandava all'albergo grandi mazzi di fiori, biglietti con frasi galanti, oppure ninnoli, dolci, profumerie, cose tutte che rimanevano in dono al portiere ... A capo della tavola il vecchio conte Anghilieri leggeva l'Osservatore Romano, con due paia d'occhiali, avanzando di tempo in tempo sul tavoliere un modestissimo gettone, che regolarmente gli si raddoppiava ... Entrai nella partita, contendendo il banco ai due fortunati banchieri, e l'ottenni, mentre Fabio Capuano, il mio vecchio amico, si alzava pieno di collera, esclamando: — Per Dio diavolo! Tutti gli anni, al giorno della Immacolata Concezione, mi càpita un rovescio! Si vede che io, con le Vergini, son proprio destinato a non aver fortuna ... In breve raccolsi tutto il denaro de' miei competitori e persino riuscii a vincere due volte la rara posta del conte Anghilieri ...
L'amore che torna (pagina 11)
di Guido da Verona (estratti)

... Prese una sigaretta, si tolse l'occhialetto, e facendolo ballare fra due dita cominciò con dirmi: — Devi sapere che a Roma non si parla d'altro: l'avventura di Guelfo, il duello di Guelfo, e tutto il resto che puoi facilmente immaginare ... Vi sono due morali e due logiche; una, inflessibile, che dice: «Hai data la tua parola, devi mantenerla; sei presso alla rovina, carpisci una dote ... » L'altra, meno rigida ma più umana, la quale, fra due disonestà, fra due disgrazie, consiglia di scegliere la minore ...
L'amore che torna (pagina 12)
di Guido da Verona (estratti)

... Salii frettolosamente le scale, battei due colpi rapidi alla sua porta: nessuno rispose ... Su le coltri, nel guanciale, rimaneva il solco della sua persona, come se vi avesse giaciuto; a piè del letto era un cappello con due grandi ali bianche, ed un velo ancor appuntato all'intorno ... Un poco arrossendo, quantunque non veduto, raccolsi le due carte lacere, le raccostai ... Due sfaccendati la seguivano, tenendosi per braccio, scambiando fra loro sorrisi e parole che parevan grossolane ... Quand'ella entrò nell'albergo, i due si fermarono irresoluti ... — Sei già stato a cercarmi, non è vero? — disse tosto, posandomi le due mani su le spalle e baciandomi ...
L'amore che torna (pagina 28)
di Guido da Verona (estratti)

... Altre comitive, le più ricche, o forse i parentadi, reggevano canestri colmi di fiori coltivati, offrendo così alla Vergine primaverile una donazione più rara; i lor panieri traboccavano di ogni ricchezza profumata, sorretti per lo più da due giovanette, che in abito uguale camminavano a lato, cantando ... Poi fummo liberati per il sopraggiungere di due fanciulle, che, attraversando la strada, con una risata, distolsero da noi l'infuriare della leggiadra battaglia ... I banchi orticoli, adorni di muschi o di glebe divelte ancor umide dalla terra tenace, componevano in semicerchio un bellissimo cuscino di zolle verdi, che s'interrompeva tra due pali avviluppati d'edere allo sbocco d'ogni contrada, poi saliva ad arco su la gradinata e sul terrazzo della chiesa ...
L'amore che torna (pagina 29)
di Guido da Verona (estratti)

... Un antico salice, ch'era sorto a fianco della chiesa, con le radici sotto la pietra, era naturalmente investito e soffocato quasi dai viluppi di un glicine, che, due volte abbracciandone il tronco, s'arrampicava nella foltezza dell'albero ed emergendo fin sopra la vetta, sciorinava giù per la curva dei rami le sue lunghe propaggini fiorite, spiovendo come il salice, con indolenza magnifica, sin quasi a toccare la terra ... Due cori di vergini biancovestite, con le braccia incrociate al seno, eran genuflesse ai fianchi dell'altare, immobili, con una rigidezza di statue ... Fra i due cori una monaca penitente stava quasi bocconi sul primo gradino dell'altare, le due braccia protese innanzi, come per intercedere supremamente ...
L'amore che torna (pagina 30)
di Guido da Verona (estratti)

... Allora i due cori di vergini, sorgendo in piedi, presero a cantare ... V Fabio era partito due giorni dopo, con la promessa di compiere la sua missione e di darmene tosto notizia ... «Fra due mesi o poco più, — scriveva Edoarda — il mio lutto finisce ... «Il primo giorno che ti ho veduto, circa tre anni or sono, tu guidavi al Pincio due cavalli, due morelli, che si chiamavano Bab e Nabab ...
L'amore che torna (pagina 33)
di Guido da Verona (estratti)

... — Ma io non ho promesso neanche un giorno! — egli esclamò con un riso triviale, battendo i due grossi pugni su la tavola, che traballò ... Ma ho la testa divisa in due parti, io! Se m'ubbriaco da una, tutti i pensieri passano dall'altra ... — Due? — Mettiamo pure due, ma ci vuole questa prova ... — Ecco: non ci sarebbe il mezzo di ottenere una riga solamente, sia pure in carta semplice, ma di proprio pugno della fidanzata? Una specie di garanzia privatissima da mettere insieme con le cambiali? — Ma cosa dite mai, caro Michele? Dov'è il vostro buon senso, per Bacco! — Ebbene, allora mi lasci far due righe di conti, — egli disse, traendosi di tasca un taccuino ... — Io le rispondo ben chiaro: se nel prezzo dell'ipoteca ci stanno anche gli interessi, le concedo i due anni, altrimenti non parliamone più ...
L'amore che torna (pagina 43)
di Guido da Verona (estratti)

... Smorta in viso, di un pallor carico e torbido come il colore dell'ambra, due vasti occhi le splendevano sotto la fronte piana, una fronte di statua greca, dalle sopracciglia troppo lontane ... I capelli nerissimi le si partivano dal mezzo della fronte, spartiti da una scriminatura fina, in due gonfie ali compatte, lucide come due stole di lontra, che ondeggiavano intorno alle tempie facendole su la nuca un nodo così voluminoso da parer soverchio per la sua fragilità ... Anzi lascerò due colpi ancora ... — E due, — contò il ...
L'amore che torna (pagina 48)
di Guido da Verona (estratti)

... Due giorni dopo feci vendere i titoli con un guadagno di quindicimila lire, che, con altre seimila ricavate la settimana antecedente, provvidero a sollevarmi dal disagio ... Passeremo un'altra estate, noi due soli, in un luogo tranquillo, come a Torre Guelfa l'anno scorso ... Vuoi? Ma due giorni dopo, mentre passeggiavo prima del pranzo m'incontrai con il segretario dell'Ambasciata Italiana, il conte Vigna, che volle a tutti i costi condurmi al Circolo della «rue Volnay» ... In due mazzi sparirono ... — No, amore: questo no: — E mi sentii due lacrime scendere giù dalle ciglia, caderle sul braccio nudo ...
L'amore che torna (pagina 64)
di Guido da Verona (estratti)

... Vivevo due vite diverse: una, fra le mie piccole miserie, l'altra, seguendo i passi dell'amante lontana ... In sèguito egli mi venne a prendere, mi condusse a pranzar fuori di casa, m'accompagnò al Circolo, dove ritrovai gli amici d'una volta che facevano le stesse cose, ripetevano le stesse celie di due anni addietro ... Guardavo, ai due fianchi della strada maestra, la terra che non sarebbe stata più mia; guardavo in alto, verso il castello sovrastante, le finestre delle stanze nelle quali era passato l'amore, passato per non più tornare, sotto il cielo di un'altra primavera, come certi voli di rondini che passano una volta sola e paiono destinati a non fermarsi mai ...
L'amore che torna (pagina 74)
di Guido da Verona (estratti)

... prendesse, e tornatovi tosto, fissai per me una poltrona dietro l'altre due, nella fila consecutiva ... Solo, durante l'intermezzo, un amico il quale sedeva due file più avanti, si volse, mi vide e prese a parlarmi ... Aveva due figlie cordialmente brutte, ma educate a Londra, il che significa professare una libertà di costumi a tutta oltranza dietro un'apparenza impeccabilmente puritana ... Questa mia prodezza non ebbe che due conseguenze: la prima, che per una settimana ella non passò più per Piazza di Spagna, e l'altra fu una gran diatriba fattami dal Capuano ...
L'amore che torna (pagina 75)
di Guido da Verona (estratti)

... Due mazzi di baccarà eccezionali mi avevano permesso di comperare questo ammirevole cavallo, giunto fresco fresco dall'Irlanda e conteso con sforzi eroici all'imberbe quanto milionario Stefanuccio Gola, che, non essendosi ancora potuto liberare da una fastidiosa inabilitazione, m'aveva dovuto cedere sul prezzo ... Stavo intanto parlando con due cavalieri che ammiravano Bluff, quando, fra un gruppo d'amazzoni che prendevano il galoppo, vidi o mi parve riconoscere Edoarda, nel mezzo fra la contessa di Casciano e miss Emy Ruffles, con altre che non ravvisai ... Un largo velo, fasciandole il cappello due volte, lasciava ondeggiare i suoi lembi nel vento del galoppo ... Davanti si parò una staccionata d'un metro circa, ed il gruppo, su due file, saltò netto ... Mi fermai dietro l'ostacolo per vedere il salto delle due cavalcatrici ... Attesi che le due signore passassero, e mi posi dietro ...
L'amore che torna (pagina 82)
di Guido da Verona (estratti)

... Era una camera linda, non senza un'ostentazione di lusso campagnolo, vasta, con mobili grandi, e v'erano — cosa orribile! — sul caminetto, ai lati d'una pendola ferma, due vasi di fiori modellati nella cera e protetti da una polverosa campana di vetro ... Portava un cappello semplicissimo, ch'era di paglia fiorentina, con le falde spioventi a mo' di campana, ed un largo nastro lo fasciava, colore anch'esso dell'indaco, facendole sopra la fronte un bel nodo, a somiglianza di due grandi ali aperte ... Edoarda mi scoccò su la bocca due forti baci, ridendo ... Poi la vecchierella tornò, portandoci due bicchieri di caffè ghiacciato e un tale suo vinetto chiaro chiaro, che ad ogni costo voleva lo si provasse ...
L'amore che torna (pagina 88)
di Guido da Verona (estratti)

... Ahimè! ricoprimi bene la faccia, ch'elle non mi vedano così bianco! Due più curve stanno, e, quasi più attente, cercano d'interrogare il silenzio, d'indovinare la morte ... E perchè non perisca il mio nome — la cosa più bella che portai, — da due anni aspetto con impazienza l'erede ...
L'arte di prender marito
di Paolo Mantegazza (estratti)

... Emma alzò gli occhi e guardò attonita, curiosa, con una prurigine nuova, con un fremito della persona, quei due che si baciavano a quel modo ... E un fischio acuto, uno strider di ruote, distaccò quei due innamorati e fece partire il treno, che sparì dall'orizzonte in pochi minuti ... Tutti ritornarono alle loro case, ma Emma riportò con lei il bacio dei due cugini, come se l'avessero stampato sulle sue labbra, con un suggello di fuoco; e lo ebbe nella bocca, nel cuore, negli occhi, tutto quel giorno, e la notte appresso ... E allora piangevano ridendo tutte e due e la burrasca era finita; ma la mamma confidava al babbo (che era uno dei medici più sapienti e più celebri della città) le ansie che le davano i nuovi turbamenti di Emma ... Due brutte parole, che sanno di clinica e di anatomia in una volta sola, con cui noi altri medici giudichiamo brutalmente tutta una rivoluzione fisica, morale, intellettuale, che trasforma una fanciulla in una donna; tutto un poema di virtù nuove e di nuovi vizi; di impeti passionati e di languori ineffabili, di desiderii senza forma, e di amori senza amanti; tutto un caos incomposto, titanico, che domanda al cielo un creatore, agli angeli una voce che dica: tu sarai una madre; o all'inferno un grido, che esclami; tu sarai un demonio ... * * * Emma leggeva molto, leggeva sempre, ma dal giorno in cui aveva veduto baciarsi quei due alla stazione, i libri prediletti non eran più quelli di prima o in questi cercava altre pagine ...
L'arte di prender marito (pagina 3)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... Passarono parecchie settimane senza che fra quei due accadesse altro, che un guardarsi, un arrossire di entrambi, ma più di lei che di lui; un cercarsi e un fuggirsi ... Chi dei due fosse più timido, non saprei dire; perchè lo erano entrambi fino all'impossibile ... S'erano incontrati più d'una volta anche per via e una volta anche in teatro in due palchi vicini ... Dove però dovesse finire questo amore nessuno dei due sapeva, e non facevano un passo innanzi per avvicinarsi l'uno all'altra ...
L'arte di prender marito (pagina 4)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... Nei dieci giorni successivi due altre lettere furono lanciate nella camera di Emma e anch'esse non furono lette che dalla mamma ... Compaiono sull'orizzonte due altri pretendenti al cuore di Emma_ Il lettore desidera molto probabilmente ch'io gli dica, che dopo quelle prime tre lettere lanciate da una finestra all'altra, ella non ne ricevette altre ... ° 7 ebbe una risposta e da quel momento le linea telegrafica, che riuniva due cuori, due ingenuità, due amori, non fu più interrotta ... E chi sa fino a quando il terzo si sarebbe fatto aspettare, navigando i due colpevoli sempre nelle acque azzurre dell'Oceano senza mai toccar terra! * * * Intanto fra i molti visitatori della ...
L'arte di prender marito (pagina 6)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... Quegli occhi erano sempre coperti da due grandi occhiali d'oro e attraverso a quelli passavano sguardi di diversa natura; ora teneri, ora appassionati; qualche volta anche concupiscenti ... Questa accettava tutte quelle cortesie e galanterie come da un babbo, e diceva spesso: —Che buon uomo è quel marchese di Acquafredda! I due amori dell'Ingegnere e del Marchese camminavano, con diversa velocità, ma paralleli l'uno all'altro ... I due pretendenti, che avevano fatto in diverso modo la loro domanda, presero parte a quel dolore, per nulla stupiti di non avere risposta ... Due uomini a un tempo l'avevano chiesta in isposa, e un terzo, senza aver fatta la stessa domanda, l'amava, l'adorava, e lei amava lui… ... Essa avrebbe dovuto confessarle anche la sua corrispondenza clandestina; i suoi due peccati, che non si era perdonati ancora e che giorno e notte le stavan infitti nella coscienza, come due freccie avvelenate ... Ma il suo cuore traboccava: i segreti che vi teneva rinchiusi la soffocavano, la uccidevano, e a chi confidarli? Essa non aveva che un'amica, Maria, con cui aveva studiato, a cui aveva tutto confidato, benchè le fosse maggiore di qualche anno; ma essa si era maritata da due anni ed era andata a vivere a Perugia ... Da principio Maria le aveva scritto due o tre volte per settimana ... Il giovane era di Perugia e là erano andati i due ...
L'arte di prender marito (pagina 7)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... Ma ora, ora dopo due anni di tristissima esperienza, penso proprio tutto il rovescio ... Il paradiso durò due mesi, il purgatorio un anno, ed ora sono nell'inferno; in un inferno terribile, che mi fa la più infelice delle donne ... Io ho già due figliuoli e per essi sento che la miseria, che io avrò loro imposto col mio matrimonio, è un delitto, di cui io, io sola sono la colpevole ... Tu almeno hai amato e hai goduto due mesi di paradiso; io sposando il Marchese non ne avrei neppure un'ora… ... —Giammai! * * * Per molti e molti giorni madre e figlia non parlarono dei due pretendenti, nè di Enrico; ma un mattino, mentre Emma era ancora a letto, la mamma entrò a darle il buon giorno, e baciandola aveva un'aria solenne e triste, che non era solita in lei ...
L'arte di prender marito (pagina 12)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... Quanta psicologia celata, misteriosa e potente sta nascosta nell'accento, che diamo alle parole! Quante volte io ho scoperto un amore celato nelle più profonde pieghe dell'anima, al solo sentire pronunziare da un labbro il nome di un uomo o di una donna! Il discorso camminava piano, sereno, senz'urto e senza scosse; ma la voce che doveva tradurre quel nome si abbassava a un tratto di una o due note o si faceva leggermente tremula o tutto al contrario, si innalzava saltellando disinvolta, come se volesse nascondere la trepidaziane, con cui il cuore accompagnava quella cara parola ... Se fossi un gran pittore psicologico, vorrei fare due quadri e metterli l'uno di fronte all'altro, come due faccie d'uno stesso prisma, Nell'uno e nell'altro lo stesso uomo, ma nel primo quando conta del denaro che deve pagare; nell'altro quando conta del denaro che gli vien pagato ... E sotto scriverei: Paga!—È pagato! E vi assicuro, che in quei quadri saprei mettere tante quantità d'uomo, da lasciarne davvero pochino al di fuori di quelle due cornici ...
L'arte di prender marito (pagina 17)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... Io avevo pensato, ripensato e meditato: avevo voltato la cosa per diritto e per rovescio, con lente di microscopio e scalpello di anatomico, credevo di aver anatomizzato ogni fibra e misurato ogni cellula; ed ecco che all'occhio della donna di botto, senza bisogno nè di tempo, nè di lenti, nè di scalpello, appariva il lato debole, eppur onnipotente della questione; quello appunto che io non avevo veduto e neppur sospettato! E non l'avevo visto, perchè io era un uomo, e la tua mamma, la mia, lo avevano subito scoperto, perchè eran donne e perchè la natura ha dato ad esse gli occhi del cuore, che vedon le cose più profonde e le più vere; quelle che toccano la salute e la felicità delle persone che esse amano! E non è forse per questo, che la natura provvida ha fatto l'uomo diviso in due metà, disgiunte nei corpi, ma riunite in uno stesso fiato d'attrazione e di amore; due metà che non possono viver separate, che con dolore e coll'atrofia della vita in due; che è poi l'unica vita vera e completa, quella che costruisce il nido e crea gli uomini? Nell'una delle due metà avete la sentinella previdente e vigile, che spia il pericolo, che raccoglie il fremito del vento che minaccia, del fulmine che s'avvicina; nell'altra il pugno che si prepara alla difesa e all'offesa ... E non è che avvicinando queste due metà, che saldandole insieme con quell'attrazione cosmica e divina, che è l'amore: che abbiamo l'uomo, l'uomo vero e intero, l'uomo completo e felice ...
L'arte di prender marito (pagina 23)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... * * * Scusami il paragone troppo grossolano e troppo aritmetico; supponi che la felicità sia rappresentata dal numero cento e a raggiunger questa cifra dovete concorrere in due ... Nel più dei casi la colpa è di tutti e due ... Talvolta se la dividono in due metà così eguali, che davvero, guardandosi in faccia, potrebbero ridere e gettarsi l'un l'altro con ironia semigaia un Tu l'as voulu, Georges Dandin! Comincia dunque tu stessa, figliuola mia, a portare alla grande associazione della felicità in due, tutta la tua parte di contributo ...
L'arte di prender marito (pagina 26)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... Per esempio la fedeltà dei due che si amano ... Battè due o tre volte il ventaglio sul tavolino, quasi volesse chiamar l'attenzione di tutti su ciò che stava per dire: nè contenta di questo, aspettando il silenzio generale, si gargarizzò la gola con due o tre colpi di tosse, poi dall'alto esclamò: —Signori e signore; non so che cosa debbano fare gli uomini per conservare il nostro amore ... Ma questo libro non sarebbe un libro, se non avesse una conclusione, e questa ve la dico in due parole: Emma, dopo aver sentito l'amica e dopo aver letto e riletto e spesso bagnato colle sue lagrime il manoscritto del babbo, sposò l'ingegner Rinaldini ...
La famiglia dell'antiquario (pagina 17)
di Carlo Goldoni (estratti)

... PANTALONE Quarto: che né una, né l'altra di dette due signore abbiano d'avere amicizie, continue, e fisse, e quella che ne volesse avere, possa essere obbligata andar ad abitare in campagna ... Quinto: che ste due signore suocera, e nuora per maggiormente conservar la pace fra loro, abbiano d'abitare in due diversi appartamenti, una di sopra, ed una di sotto ... (mostra un anello) ISABELLA e DORALICE (Tutte due s'alzano un poco in atto di andar ad abbracciare l'altra, poi si pentono, e tornano a sedere) ISABELLA (Più tosto crepare!) DORALICE (Più tosto senza anelli tutto il tempo di vita mia!) ...
La favorita del Mahdi
di Emilio Salgari (estratti)

... Il colorito della sua pelle era d'un bronzo alquanto carico con riflessi rossigni, la faccia piacevolissima, maschia, ardita, con due occhi che brillavano d'un fuoco selvaggio e d'indomita fierezza e lunghi baffi neri ... Il basci-bozuk, che volgevagli le spalle, si alzò prontamente, fissando su lui due occhi verdi come quelli d'una iena ... —Deve esserti costato assai, conquistare il cuore di quella superba donna che disprezzò l'amore di pascià e di mudir (governatori) —Per conquistarla mi fece soffrire due anni, e soffrire a segno che credetti d'impazzire ... Appena che scorse i due ufficiali scattò in piedi, movendo loro incontro ...
La favorita del Mahdi (pagina 3)
di Emilio Salgari (estratti)

... Oòseir fe' atto di slanciarsi dietro a lei, ma due mani di ferro lo curvarono sull'angareb ... È giunta a Machmudiech due giorni fa e si è subito fatta temere ... I due ufficiali scesero verso la riva presso la quale galeggiava una dahabiad a sei remi montata da alcuni barcaiuoli ... Essi si rimisero in cammino e giunsero vicini alla zeribak, in mezzo alla quale vedevansi sorgere due lunghe aste sostenenti uno stracciato vessillo egiziano ... Entrarono nella zeribak, in mezzo alla quale stavano inginocchiati i due animali ...
La favorita del Mahdi (pagina 4)
di Emilio Salgari (estratti)

... I due ufficiali fecero inginocchiare i mahari emettendo un semplice khh! khh! sospirato e s'arrampicarono sulle gobbe sedendosi colle gambe incrociate ... I due mahari, obbedienti al segnale, uscirono dalla zeribak e partirono seguendo il sentiero che menava all'ovest, prendendo un lungo trotto, alzando e abbassando bruscamente la testa e la coda, andatura assai malagevole per chi non vi è abituato, il quale crede sempre di perdere l'equilibrio e per le continue e violenti scosse prova forti dolori al capo, dolori alle mani che si gonfiano e dolori alle reni che si pestano e pare che si spezzino ... I mahari eccitati dalla correggia dei cavalieri, che serve nel medesimo tempo di frusta, in meno di quindici minuti attraversarono la foresta, la quale stendesi in lunghezza, sì a destra che a sinistra del Bahr-el-Abiad, da Chartum fino ad Machadat Abu Zet, su due miglia o poco più di larghezza ... Un truce e sinistro lampo animò i suoi occhi che s'accesero come due carboni ... I due mahari che avevano per un istante rallentata la corsa, la ripresero più velocemente salendo e discendendo le colline cosparse d'erbe spinose chiamate dagli indigeni alfèh, arse dai cocenti raggi del sole equatoriale ... A mezza notte avevano già percorso più di mezza via, e stavano per rallentare la corsa per dare un po' di riposo ai due animali, quando in lontananza scoppiò improvvisamente una detonazione ... Ti commuovi per due o tre fucilate! —Abbiamo dinanzi a noi un mahari, Notis ...
La favorita del Mahdi (pagina 5)
di Emilio Salgari (estratti)

... I due mahari partirono come il vento e salirono una collina che impediva di scorgere la sottostante pianura ... S'arrestò colla criniera irta che lo faceva parere due volte più grosso ... Fathma alzò il capo, lo guardò per alcuni istanti con quei due occhi che fiammeggiavano, si rizzò in piedi e tendendo la sua piccola mano verso di lui ... —I due rivali ... I due mahari, appena che ebbero fiutato la vicinanza dell'accampamento, s'affrettarono ad allungare il passo, sicché pochi minuti dopo arrivarono alle prime sentinelle, le quali conosciuto in coloro che li montavano due ufficiali, li lasciarono passare senza dare l'allerta né chiedere chi fossero ...
La favorita del Mahdi (pagina 7)
di Emilio Salgari (estratti)

... Una terribile lotta fervevagli nel cuore, lotta gigantesca nella quale si cozzavano furiosamente due passioni egualmente grandi: l'amore per la bella Elenka alla quale gli aveva giurato fedeltà e l'amore per Fathma, l'incomparabile creatura dagli occhi di fuoco che l'aveva suo malgrado affascinato ... Egli trovavasi per così dire equilibrato fra due abissi in uno dei quali tendeva le braccia la greca e nell'altro l'araba, due abissi che sì l'uno che l'altro l'attiravano, due abissi che gli mettevano le vertigini entrambi ... Aveva un bel dire che a Elenka aveva promesso la sua mano, aveva un bel dire che Elenka aveva gli occhi neri e pieni di fuoco, che Elenka era bella, che Elenka era incomparabile, divina, ma non riusciva a scacciare nè a eclissare dalla sua mente le fiera figura dell'almea, nè sapeva cancellare, nè estirpare quegli occhi che in certo qual modo erano impressi vivamente nel suo cuore o che lo tormentavano come fossero due carboni accesi collocati sulle sue carni ...
La favorita del Mahdi (pagina 11)
di Emilio Salgari (estratti)

... I due uomini si misero a trascinarla verso il folto della foresta ... Egli si scagliò in un lampo sui due assalitori ... Notis, qui uno dei due vi lascierà le ossa ... —A noi due, adunque ... Bada, Abd-el-Kerim, che non ti risparmierò! Hassarn a un cenno dell'arabo abbassò la pistola ed andò ad appostarsi a sei passi di distanza: i due rivali impugnarono la scimitarra ... Una donna non sta più fra noi! Quasi nel medesimo istante le due scimitarre s'incrociarono con uno stridore rapido e duro ... I due avversari, tasteggiatisi un po', dopo di avere tentato di far passare reciprocamente i loro ferri per arrivare alle carni, si ritrassero di qualche passo, riponendosi in guardia ...
La favorita del Mahdi (pagina 13)
di Emilio Salgari (estratti)

... Il nubiano vide due persone che salivano le colline sabbiose a meno di quattrocento passi di distanza ... L'altro col fez è l'arabo Abd-el-Kerim: io li conosco tutti e due ... —Sì, sono i due maledetti ... Il nubiano accese un pezzo di torcia resinosa e tutti e due entrarono con precauzione ... —Essi sono là, dìss'egli con gioia feroce, tutti e due là, a portata della mia mano, a portata della mia vendetta ... Sta bene, Abd-el-Kerim, a noi due ora!… CAPITOLO VII ...
La favorita del Mahdi (pagina 16)
di Emilio Salgari (estratti)

... L'oscurità cominciava a farsi rapidamente e prometteva di essere tanto fitta da non poterci vedere a due passi di distanza ... I beduini, col taub tirato in sulla bocca per non avere le fauci riempite dalla sabbia, e l'jatagan e le hàrbas (lancie) in mano, per essere pronti a diffendersi, caso mai venissero assaliti, marciando nel più profondo silenzio, in capo ad un'ora giunsero a un duecento passi d'Hossanieh, dove fecero alto fra due colline abbastanza elevate per nasconderli ... Fit Debbeud fece legare i mahari in cerchio obbligandoli a inginocchiarsi, pose due uomini di guardia accanto ad essi, e col rimanente della banda si spinse fino nei dintorni del campo egiziano e precisamente dietro ad un macchione d'acacie gommifere, dove potevansi imboscare e saltare addosso ad Abd-el-Kerim appena che fosse vicino ... Se questo Hassarn seguisse l'amico? B'Allai! (Perdio!) Sarà difficile rapirli tutti e due e poi, per che farne dell'altro? Se ci secca gli passeremo una scimitarra attraverso il corpo e lo manderemo diritto in paradiso a tener compagnia al Profeta ... —Sì, e mi mandò una donna che tu conosci, rispose Debbeud, sbirciando di traverso i due uomini ...
La favorita del Mahdi (pagina 19)
di Emilio Salgari (estratti)

... Aveva capelli nerissimi a riflessi metallici, che le cadevano come vellutato mantello sulle spalle, una fronte piccola come quella delle statue greche, due occhi scintillanti che parevano talvolta accendersi, ombreggiati da sopracciglia di un nero assoluto e di una regolarità perfetta, un naso insensibilmente aquilino le cui nari mobilissime, dilatavansi nelle collere e due labbra rosse come corallo che spesso aprivansi ad un sorriso strano, diabolico, ma sempre affascinante ... Appena era giunta a Chartum, due anni addietro, assieme a suo fratello Notis, reduce allora, dal Cairo, aveva fatto girare la testa a tutti gli Arabi, Egiziani e Turchi della città ... Amò l'arabo, ma l'amò furiosamente, tremendamente tanto che per lui si sarebbe gettata anche nel fuoco e l'unione dei due cuori fu stabilita ... Non arrestò un sol minuto, neppure alla notte, fuorchè per cambiare i mahari che dilombava nelle continue e rapidissime corse e in meno di due giorni giunse in vista delle capanne di Hossanieh ...
La favorita del Mahdi (pagina 20)
di Emilio Salgari (estratti)

... Tu adunque scenderai nel sotterraneo in compagnia di due dongolesi e lo libererai dopo di avergli parlato dell'antico vostro amore e d'averlo persuaso a dimenticare Fathma ... Fit Debbeud li seguì dopo d'essersi assicurato che ogni traccia dell'accampamento era scomparsa e di aver comandato a due dongolesi di andare a mettersi presso la galleria ... Si guardò lentamente d'attorno quasi sorpresa di vedersi sola, poi si rizzò fieramente con un gesto risoluto e s'avvicinò ai due dongolesi che l'aspettavano immobili come due statue all'entrata dell'oscuro corridoio ... Si avrebbe detto che aveva paura di trovarsi di fronte al fidanzato, al traditore, là, sotto quelle cupe ed umide vôlte e in presenza di due selvaggi, e guardava con orrore il fondo del corridoio e le umide pareti sulle quali strisciavano con un ronzìo lugubre migliaia di scorpioni grigi, di vermi, di lucertole e di spaventevoli tarantole ... —Chi è l'assassino che viene ad assistere alla mia agonia? chiese con voce rauca l'arabo fissando due occhi stravolti su Elenka ...
La favorita del Mahdi (pagina 22)
di Emilio Salgari (estratti)

... Mi darai per aiutarmi i due dongolesi ... I mahari vennero fatti inginocchiare ed Elenka e i due dongolesi salirono in sella ... L'ich! ich! venne emesso dai due dongolesi e i mahari partirono di corsa inoltrandosi su di un largo sentiero coperto di alfek spinoso e fiancheggiato da grandi ardèb (tamarindi) dai rami lunghissimi ed assai flessibili sui quali strillavano e facevano mille versacci bande di scimmie di un pelo verde-dorato bellissimo (cercopithecus fistulosa) ... Elenka si volse due o tre volte verso le ruine di El-Garch, e le sue labbra s'aprirono ad un sorriso sardonico e quasi compassionevole ... Ella s'arrestò cogli occhi fissi su due uomini che si dirigevano a lenti passi a quella volta ... Ci troveremo l'una di fronte all'altra! Saltò in sella, e lanciò il mahari alla carriera sempre seguita dai due dongolesi ... L'almea non dissimulò un gesto di sorpresa e fece due passi verso la finestra, forse per chiamare il negro che vegliava sulla via, ma la greca fa pronta a sbarrarle il passo ...
La favorita del Mahdi (pagina 23)
di Emilio Salgari (estratti)

... Le due rivali si erano raccolte su se stesse come per islanciarsi l'una addosso all'altra; l'almea aveva impugnato l'jatagan e la greca aveva levata la pistola e l'aveva armata ... Noi amiamo tutte due Abd-el-Kerim; è quindi necessario che una di noi scompaia dalla terra ... Le due rivali abbandonarono la stanza e scesero nella via, nel mezzo della quale stavano i tre mahari guardati dai dongolesi ... Bastò un cenno di Elenka perchè due degli animali venissero condotti dinanzi ad esse; vi salirono e pochi secondi dopo trottavano verso le foreste del Bahr-el-Abiad ... Le due rivali, legati i mahari ai tronco di una acacia gommifera, presero le carabine e si cacciarono risolutamente nel folto della foresta ... Prima però di mettersi in cammino, Elenka gettò uno sguardo nella pianura e non potè frenare un gesto di diabolica gioia, vedendo i due dongolesi che si avanzavano strisciando come serpenti, fra le erbe ... Le due rivali, di comune accordo, caricarono con grande attenzione le carabine, dopo di aver fatto scoppiare tre o quattro capsule per accertarsi del buono stato della batteria ... S'udirono i rami muoversi impercettibilmente, i cespugli s'aprirono con somma precauzione e comparvero i due dongolesi ...
La favorita del Mahdi (pagina 32)
di Emilio Salgari (estratti)

... Questa darnas era una delle più grandi e delle più magnifiche barche che solcassero il Nilo, lungo oltre venti metri e larga otto, piatta, con due alberi, l'uno a prua e l'altro al centro, fatti di più pezzi e riuniti con rilegature di pelle di bue cucita fresca, sostenenti due vele latine altissime che si manovravano con un congegno primitivo di corde ... A prua, seduti sulle murate, colle gambe penzolanti lungo il bordo, fumavano due uomini accuratamente ammantellati in candidi taub infioccati ... Passeranno due, tre, quattro o forse più giorni senza che io mi faccia vedere, ma non dartene pensiero, Servimi bene e io pagherò da principe te e i tuoi battellieri ... —Sono due anni che noi ci conosciamo e ciò basta ...
La favorita del Mahdi (pagina 37)
di Emilio Salgari (estratti)

... I due equipaggi ci presteranno man forte ... I due reis ed il negro, alcuni minuti dopo mettevano piede sul ponte del gran battello ... All'indomani, due ore dopo il mezzodì, Ibrahim lasciava il gran battello di Daùd colla ferma idea di allontanare e ridurre a completa impotenza il greco Notis ... Il battelliere non se lo fece dire due volte e se ne andò di corsa ... Chiamò il wadgi, si fece portare una tazza di moka fumante e due scibouk ... Ma dopo, oh la vedremo chi di noi due la vincerà ... L'hai veduto tu? —Sono due giorni che è giunto e sa già che Fathma trovasi nelle vostre mani ... La faccia del fumatore era smorta smorta, attorno agli occhi cominciavano a disegnarsi due cerchi azzurrognoli e muoveva le mani convulsivamente ...
La favorita del Mahdi (pagina 38)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Vedo due uomini ... Aprite per tutti i fulmini del cielo! Omar si scagliò contro di essa colle pistole in pugno, ma non ebbe il tempo necessario per giungervi, poichè violentemente s'aprì e due beduini irruppero nella stanza colle scimitarre alzate ... Uno, due… S'udirono due detonazioni ... I due beduini colpiti dalle palle delle sue pistole caddero l'un sull'altro colle cervella bruciate ... Chiuderla, sbarrarla e ammonticchiarvi dietro tutte le mobilie della stanza, fu per loro due l'affare di cinque minuti ... Omar e Fathma invece di aprire si addossarono tutti e due contro la barricata ...
La favorita del Mahdi (pagina 39)
di Emilio Salgari (estratti)

... Voglio ben vedere dove si sono nascosti questi due birbanti ... Con due colpi di scimitarra gettò abbasso due beduini col cranio spaccato, poi, malgrado le fucilate che gli sparavano contro quelli che trovavansi sulla riva del fiume, chiuse e sprangò le imposte ... L'almea ubbidì, poi ritornarono tutti e due presso alla porta, dinanzi alla quale si erano radunali Fit Debbeud e mezza dozzina dei suoi, cercando di schiantarla a colpi di scure ... Essi prenderanno i beduini alle spalle e li costringeranno a battere la ritirata se non vorranno essere presi fra due fuochi ... Essi scorsero due lunghi canotti navigar lentamente sul fiume, cercando di dirigersi verso la riva ... I due canotti erano giunti allora a un duecento metri dalla riva e continuavano ad avanzare senza produrre il menomo rumore ... Arranca a largo!… I due canotti si arrestarono come indecisi, poi ripigliarono le mosse con maggior rapidità ... Al chiaror della polvere accesa furono visti i beduini tuffati fino alle anche nell'acqua e i due canotti pieni di negri armati di fucili, ritti in piedi sui banchi ... Olà, ragazzi, fuoco fra i canneti, tirate! I due canotti s'infiammarono empiendosi di fumo e una tremenda scarica tempestò il luogo ove tenevasi nascosto il nemico ...
La favorita del Mahdi (pagina 40)
di Emilio Salgari (estratti)

... Omar! Quattro colpi di pistola tennero dietro al comando; due degli imboscati batterono l'aria colle mani e caddero pesantemente a terra ... Due barcaiuoli caddero senza aver avuto nemmeno il tempo di scaricare i loro fucili, ma gli altri si dispersero dietro ai tronchi degli alberi e dietro i rialzi del terreno tirando contro le finestre, crivellando le imposte e le pareti ... Altre due volte Daùd diede il comando dell'attacco e ben altre due volte furono respinti, ma al quarto la barricata fu sfondata ...
La favorita del Mahdi (pagina 41)
di Emilio Salgari (estratti)

... Alle due di notte sulla riva destra apparve il villaggio di Mahawir, attruppamento di capanne coniche e sede di una popolazione di barcaiuoli e pescatori la maggior parte dei quali si alleano agli arabi Abù-Ròf per esercitare la tratta degli schiavi a rubare ragazzi in questa o quella borgata ... Daùd avrebbe voluto arrestarsi e confondere la sua darnas in mezzo a molte altre ancorate dinanzi al molo, ma la paura di venire scoperto e forse preso fra due fuochi lo decise a continuare il cammino ... Alle quattro, nel momento che l'alba cominciava a spuntare all'orizzonte, giunsero all'estremità settentrionale di Gez-Hagiba, isola assai allungata che divide il Bahr-el-Abiad in due grandi canali navigabili ... Fathma uscì dalla tettoia correndo verso i due negri ...
La favorita del Mahdi (pagina 42)
di Emilio Salgari (estratti)

... Fuoco, perdio, fuoco nutrito! Evviva Fathma! L'albero di trinchetto precipitò come l'albero maestro, rompendosi in due pezzi ... Si comandava, si gridava, si bestemmiava, si sparava e gli uomini cadevano a due a tre alla volta ... Attenti all'urto! Al cannone, al cannone! Fra i due legni s'impegnò una terribile pugna ... —Forse sono due tribù che si scannano, osservò Omar ...
La favorita del Mahdi (pagina 43)
di Emilio Salgari (estratti)

... Cominciava allora ad albeggiare all'oriente e permetteva ai naviganti di osservare le due rive della gran fiumana, magnifiche sì, ma affatto deserte ... Non un villaggio, non un tugul, non una zeribak, ma invece grandi e pittoresche foreste che si curvavano sulla corrente e ai loro piedi, immerse in parte nell'acqua, grandi piantagioni di papiri, i famosi papyrus degli antichi, piante alte dai due ai tre metri, grosse come un braccio d'uomo, ristrette superiormente e terminate da un ombrello amplissimo, elegante, formato da otto larghe foglie spadiformi ornate di bellissimi fiori bianchi ... Talvolta invece uscivano bande di pellicani grossissimi, con brevi gambe, forti ali, coda rotonda becco enorme la cui mandibola inferiore ha la figura di due branche e che sostiene una specie di sacco formato da una membrana sottile, nuda, che serve a loro di deposito per collocarvi il pesce pigliato ... Per tutto il dì la darnas continuò a navigare costeggiando ora le due grandi isole che dividono il fiume in due bracci distinti, il vero Bahr-el-Abiad e il Ch-el-Ale, sperando sempre di scorgere qualche posto di egiziani dell'esercito di Dhafar pascià, ma senza nulla trovare ...
La favorita del Mahdi (pagina 46)
di Emilio Salgari (estratti)

... Il tetto della rekùba costruito in legno, come già dicemmo, al momento dell'urto era in gran parte caduto e questo era sufficiente per costruire una zattera capace di sostenere due persone ... Il negro valendosi delle zacchie che ancora ardevano, tenendosi sempre riparato dietro poppa della darnas per non essere scoperto dai ribelli, in capo a mezz'ora costruì la zattera, lunga quattro o cinque metri e larga appena due, ma solidissima ... Egli vi imbarcò due remi, due fucili, munizioni, due scimitarre, alcuni vasi di merissak del kèsra, (sorta di pane di durah cotto su di una lastra di pietra) e parecchie libbre di carne fritto nel burro che si conserva lungamente ... Fathma non se lo fece dire due volte ... I due fuggiaschi si sdraiarono sul ponte colla scimitarra dinanzi e i remi in mano ... Appena appena si scorgevano le due rive coperte di tenebrosi boschi ai cui piedi urlavano e ridevano atrocemente sciacalli e iene occupate a dissetarsi ... I due naviganti si misero a remigare nel più profondo silenzio guardandosi attentamente attorno; i loro cuori battevano di speranza e di timore, e non ardivano quasi quasi di respirare per paura di attirare l'attenzione dei loro nemici ... La zattera sotto la spinta dei due remi comincia a deviare lentamente radendo la barra, sulla quale alzavasi una nebbiolina carica di esalazioni pestifere ... I due naviganti, curvi, taciti, in dieci minuti raggiunsero l'estremità di quel colossale agglomeramento di piante ... Egli scagliò una tremenda botta fra i due occhi del mostro che si inabissò rumorosamente sollevando una nube di spuma ... Fathma e Omar avevano distintamente udita la conversazione dei due ribelli ...
La favorita del Mahdi (pagina 47)
di Emilio Salgari (estratti)

... Non avevano ancora terminato che due detonazioni echeggiarono sull'isolotto ... I due naviganti udirono le palle penetrare nel legname a pochi pollici dalle loro teste ... Sono due cadaveri gettati sopra di un rottame ... I due ribelli ruppero in uno scroscio di risa e tornarono a sdraiarsi sulle sabbie ... I due naviganti, persuasi ormai di non correre più pericolo alcuno, afferrarono i remi e si misero ad arrancare disperatamente, percuotendo a destra e a sinistra, senza riserbo, i coccodrilli che li minacciavano ... Il fiume scendeva tranquillo tranquillo descrivendo una gran curva, fra due magnifiche rive, coperte di superbi alberi, che si specchiavano quasi con civetteria nelle trasparenti acque, prolungando capricciosamente i loro rami sui quali andavano, venivano e saltellavano con sorprendente agilità numerose schiere di scimmie-leoni dal pelame cenerino azzurro, con una folta criniera affatto simile alla giubba dei leoni e il muso e le natiche d'un bel colore carneo ...
La favorita del Mahdi (pagina 49)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Chi ha ferito il mio capo? chiese egli, lanciando un'occhiata torva sui due prigionieri ... Atterrati, legati, percossi a sangue, colle vesti a brandelli, i due disgraziati, malgrado le disperate loro grida e i loro contorcimenti furono trascinati sul rogo e legati saldamente al tronco della palma ... Già un uomo si avvicinava con un tizzone per mettere fuoco alla pira, già i ribelli alzavano le lancie per saettare i corpi dei due prigionieri, quando si udì una voce tonante, imperiosa, gridare: —Fermi tutti! voi abbruciate la favorita di Mohamed Ahmed! Lo scièk Abù-el-Nèmr era improvvisamente apparso sul sentiero, portato a braccia da quattro guerrieri, I ribelli, nello scorgerlo col volto contraffatto dall'ira, e nell'udire quelle parole, si erano arrestati come pietrificati, guardando con occhi smarriti ora il loro capo e ora i due prigionieri che tendevano le braccia verso il salvatore ... Liberate la favorita del vostro signore e ringraziate Allàh che m'abbia fatto giungere in tempo per salvarvi dalla vendetta dell'inviato di Dio! Il guerriero d'alta statura che aveva ordinato il supplizio si avvicinò umilmente ai due prigionieri e tagliò i loro legami ...
La favorita del Mahdi (pagina 51)
di Emilio Salgari (estratti)

... Basta un pugno di grano ogni ventiquattr'ore per accontentare quei negri, che sanno però, quando si presenti loro l'occasione, divorarsi un montone intero in due o tre persone ... —Credi tu che i ribelli non tornino alla carica? Non sarei sorpreso se fra un paio d'ore ci vedessimo capitare addosso un due o trecento di loro ... Per quattro ore consecutive viaggiarono con celerità sorprendente, poi, essendo i cavalli stanchi, si arrestarono nelle vicinanze di un largo pozzo colmo di acqua sulle cui rive s'alzavano due grandi palmizi ... Erano le due quando Omar fu svegliato dal nitrire e dallo scalpitare disordinato dei cavalli ... Due leoni, i più grossi e forse i più affamati della banda, s'avanzavano verso la zeribak con salti giganteschi ... Omar alla testa dei più coraggiosi li accolse con un fuoco nutrito di carabine; tre o quattro furono fulminati, due ammazzati a colpi di scimitarra e gli altri s'allontanarono in furia, prendendo diverse direzioni ...
La favorita del Mahdi (pagina 52)
di Emilio Salgari (estratti)

... Due leoni gli correvano sopra colle bocche spalancate, Fathma ritornò indietro alla carriera per accorrere in suo soccorso ... Due drappelli di egiziani uscirono di corsa da una gola formata da due colline e scaricarono i loro fucili sui leoni che batterono rapidamente in ritirata ... —O'Donovan O'Donovan era un uomo sui cinquant'anni, alto di statura, di membra vigorose, con un volto simpatico, alquanto abbronzato dal sole dei paesi tropicali, con barba e due occhi intelligenti e penetranti ...
La favorita del Mahdi (pagina 55)
di Emilio Salgari (estratti)

... Gli egiziani, vedendo uscire due ufficiali basci-bozuk invece di un uomo e di una donna si guardavan l'un l'altro sorpresi, non potendo credere ai loro occhi, ma O'Donovan non lasciò a loro tempo di osservare troppo ... Entrarono nel campo, attraversando quel labirinto di tende, d'uomini e di animali e mezz'ora dopo si arrestavano presso la tenda d'Hicks pascià, dinanzi la quale vigilavano due sentinelle ... Due ufficiali uscirono in quell'istante dalla tenda, e salutarono rispettosamente il reporter che restituì a loro il saluto ... Due uomini di ferro, specialmente il primo ... Il 13 febbraio, nominato comandante supremo della spedizione, lasciava Suakim con uno stato maggiore composto di dodici ufficiali europei, dieci inglesi e due tedeschi ... Salutati militarmente i due ...
La favorita del Mahdi (pagina 58)
di Emilio Salgari (estratti)

... I due dongolesi che l'accompagnavano sono stati uccisi ... Il nubiano sollevò la terra colle unghie per due o tre volte poi s'irrigidì ... Dove sei andato? —A dire due parole ad un soldato mio amico, disse Omar con aria imbarazzata ... Fathma si svegliò due o tre volte in preda al delirio, ma fu cosa da poco ...
La favorita del Mahdi (pagina 59)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Ma tu vuoi perderci tutti e due! No, padrona, non lo farai ... —Perchè? —I due pascià non s'intendono sulla via da scegliersi per marciare su El-Obeid ... —Che l'esercito si separerà in due corpi ... Vi recate ad un appuntamento! —Sì, questo ribelle, al quale io salvai, due anni addietro, la vita, parlò oggi con Omar ...
La favorita del Mahdi (pagina 61)
di Emilio Salgari (estratti)

... Tepele gettò una nuova bracciata di legne secche sulle due pietre che formavano il focolare, prese la sua lancia e uscì ... Non erano ancora trascorsi due secondi che al di fuori s'udiva una detonazione accompagnata da un grido straziante ... Dinanzi a lei, sul limitare della capanna, era improvvisamente apparsa l'almea Fathma con due pistole in pugno ... Sono due mesi che io anelo l'istante di trovarmi di fronte a te, sono due mesi che cerco la mia rivale, che mi rapì Abd-el-Kerim! Ora ti ho incontrata e non mi sfuggirai mai più! —Ah! tu vuoi assassinarmi, adunque? Sta in guardia, perchè se mi ammazzi, col medesimo colpo ammazzi Abd-el-Kerim ... Le due rivali uscirono ... Una di noi due morrà, e probabilmente sarai tu quella che non vedrai il sole di questa mane ... Le due rivali si scagliarono a testa bassa l'una contro l'altra e il duello cominciò ... Era qualche cosa di strano, di fantastico, di terribile, il vedere quelle due donne assetate di vendetta, cieche pel furore, illuminate dai pallidi raggi lunari, avanzare con salti da felino, stringersi vicendevolmente e cercare tutte la astuzie, tutti i mezzi possibili per iscannarsi ... Parevano proprio due tigri che volessero divorarsi ... I ferri si cozzavano rumorosamente mandando scintille, fischiavano nell'aria, si abbassavano e si alzavano con rapidità fulminea e si torcevano al punto da temere che si spezzassero tanto erano impugnati fortemente da quelle due donne che parevano deliranti ...
La favorita del Mahdi (pagina 66)
di Emilio Salgari (estratti)

... Stava per cercare l'uscita, quando un lembo del tramezzo s'aprì e dinanzi gli comparve un uomo che fissò su di lui due occhi vivi, brillanti, a riflessi di due colori ... Grazie all'affezione dei suoi due fratelli stabiliti come calafati a Shindi e di un suo zio costruttore di barche sul Nilo Bianco, potè proseguire i suoi studî a Chartum[1] sotto i due celebri maestri El-Gouradchi e Abd-el-Ayim, figli dello sceicco El-Tayeh ...
La favorita del Mahdi (pagina 69)
di Emilio Salgari (estratti)

... Battè le mani: due guerrieri entrarono inginocchiandosi dinanzi a lui ... Soli due uomini non partecipavano a quella forte curiosità e si tenevano in disparte, seduti tranquillamente sulla cima di una collinetta sabbiosa, chiaccherando colla maggior calma del mondo, senza quasi degnarsi di volgere uno sguardo al recinto ... L'altro era uno scièk negro, tozzo, robusto, dal volto feroce, senza barba, con due occhi grandi e brillanti, naso assai schiacciato e labbra sporgenti ... Montava un superbo cavallo bianco condotto a mano da due dervis e dietro a lui caracollavano gli scièk di tutte le tribù ed una banda di Abù-Rof colle scimitarre sguainate e gli stendardi spiegati ...
La favorita del Mahdi (pagina 70)
di Emilio Salgari (estratti)

... Il cadavere dell'egiziano, deformato, sventrato, fu trascinato via per essere dato a pasto delle belve delle foreste e vennero precipitati giù gli altri due egiziani, uno dei quali, spezzatosi una gamba, rimase disteso a terra strillando e invocando Allàh e il Profeta ... Altri due bufali furono fatti entrare e il sanguinoso spettacolo ricominciò ... Era un vecchio leone, lungo due metri, alto più di uno dalla maestosa figura, dal portamento ancora fiero, che ruggiva orribilmente scuotendo la villosa giubba ... Proprio in quell'ora due uomini accuratamente ammantellati sfilavano come ombre fra le tende, fra i tugul, fra i fasci di fucili e fra i cannoni, arrestandosi di quando in quando per girare intorno uno sguardo indagatore ...
La favorita del Mahdi (pagina 78)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Tu la odi ancora adunque? —Sì, e più oggi che due mesi fa ... Ad un cenno dello scièk due baggàra alzarono la barella e la comitiva si mise in viaggio dirigendosi verso la città che disegnavasi confusamente sul fosco orizzonte ... Il greco non se lo fece dire due volte e slanciossi dietro al cavaliere seguito dal negro Medinek ...
La favorita del Mahdi (pagina 87)
di Emilio Salgari (estratti)

... Egli giunse come una bomba fra i suoi amici, nel mentre che due guerrieri gettavano nel lago il cadavere di Notis con una pietra appesa al collo ... Gli ultimi raggi di sole che ancor indoravano le sponde del lago, si rifletterono su due grosse lagrime che scendevano silenziosamente sulle abbronzate gote del guerriero ... Sono trascorsi due mesi ... Una sera, mentre la luna s'alzava sull'orizzonte illuminando vagamente gli esili minareti di El-Obeid e le tende dell'accampamento degli insorti e le stelle fiorivano in cielo scintillando vivamente, due uomini avvolti in candidi taub se ne andavano a lenti passi verso la strada che conduceva al lago Tscherkela ... Il primo era lo stesso uomo come abbiamo veduto due mesi innanzi, il secondo invece era interamente cambiato ...
La sposa persiana (pagina 11)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Venera il Turco Omar, Albumelech, Osmano, Diviso in due partiti il popol monsulmano ... Articoli di legge tengono in aspra guerra, Due principi fra loro formidabili in terra ... Scena undicesima Ircana tenuta legata da due eunuchi, e detti ... TAMAS Chi la scorta? ALÍ Due schiavi ...
La trovatella di Milano (pagina 15)
di Carolina Invernizio (estratti)

... Ma quando si trovarono finalmente sole, riunite nella camera stata testimone di tante gioie e tanta disperazione, le due donne non si contennero più… Si aprirono a vicenda l'anima, si raccontarono tutte le impressioni subite dopo la loro separazione ... —Se mi sono permesso di venir qui, due gravi motivi mi hanno indotto—disse, rivolgendo la parola alla popolana—mi trovavo ieri l'altro all'udienza e mi commossi al pari di tutti, anzi più di tutti, alla storia della vostra figlia adottiva, storia che mi ricordò un fatto, accaduto appunto in una di quelle tremende giornate, che evocaste ... Egli continuò: —Un mio amico carissimo, quasi un fratello, aveva smarrita in quelle funeste giornate una fanciullina di due anni o poco più, che portava appunto al collo un gioiello, quale lo descriveste, una testa da morto, appesa ad una catenella d'oro; terreste voi ancora quello ritrovato? La popolana appariva vivamente commossa, mentre la giovane guantaia rimaneva impassibile, come se la cosa non la riguardasse ... Egli non ebbe bisogno di esaminarlo molto per riconoscerlo: allora la maschera d'indifferenza che copriva il suo volto disparve; due grosse lacrime gli scorsero sulle guancie e tendendo le mani a Maria ...
La vita comincia domani (pagina 6)
di Guido da Verona (estratti)

... Non dimenticare queste due parole: «più forte» ... Le ghiaie frammiste con frantumi di vetro mandavano sprazzi, simili a quelli che davan i suoi denti nel riso d'ogni bacio, fra i due fili rossi delle labbra ... Una casa d'uomini dormiva insensibile nella notte bianca, e da due finestre vicine usciva unitamente a sperdersi nell'aria stellata un respiro voluttuoso d'amanti che s'inebbriavano ed un fioco rantolo d'addormentato, ch'era già quasi un rantolo d'agonia ...
La vita comincia domani (pagina 18)
di Guido da Verona (estratti)

... Eran seduti vicino alla finestra, a due passi l'un dall'altra, lei con un abito di color viola, scollato, percorso intorno alla cintura da una grande fascia nera ... Sollevò gli occhi per guardarla negli occhi, e tutt'e due si sentirono un po' confusi ... Pareva, più che medico, un buon diavolo di sensale, con i suoi scarponi impolverati, i calzoni stretti che gli facevan due borse alle ginocchia ed un suo certo soprabito, d'un giallo stinto, che portava sempre sbottonato, fino ai mesi del solleone ... In due si vede assai meglio e si provvede con maggiore tranquillità ...
La vita comincia domani (pagina 21)
di Guido da Verona (estratti)

... Ora, contro il diritto a vivere di queste due creature, che sono ormai la mia sola ragione di essere, sta un'agonia, sicura ma tenace, lenta ma irremediabile ... Due giovinezze davanti ad un sepolcro, due ricchezze davanti ad una miserrima povertà ... La Berta si lega le calze con due nastri rossi, quassù ...
La vita comincia domani (pagina 26)
di Guido da Verona (estratti)

... Poi gli tese le due mani, come per un commiato: — Addio ... Il medico, muovendosi a scatti, veloce, attento, ruppe col pòllice la chiusura ermetica di due boccette, ch'eran sottili come cannule di vetro; ne mescolò alcune gocce in un piattello concavo, dove c'era un dito d'acqua, e lentamente, serrando i labbri, ne riempì la siringa ... Allora il medico scosse la siringa per mescerne il contenuto e l'esaminò due volte contro il lume ... L'uomo che doveva morire snudò il braccio sinistro rimboccando la manica lentamente: poi torse il viso, la bocca gli si fece obliqua, e prese la siringa fra due dita ...
La vita comincia domani (pagina 30)
di Guido da Verona (estratti)

... Non s'era messo mutande: le due gambe giallastre, aride come due lunghi batacchi, percorse da un rilievo di tendini che parevan funi tese, erano fredde di quel freddo particolare che si distingue da ogni altro, ed al quale non v'è parola che somigli tranne la parola: «morte» ... Le due ginocchia parevano intorneate da una chiazza d'ombra; le cosce ischeletrite, simili a quelle d'un paralitico, mostravan più dell'altre membra i segni della consumazione ... Siccome le coltri erano già rimboccate, non durò fatica nel farle scorrere sotto il corpo giacente, per poterlo distendere fra i due lenzuoli ... Diede una spiumacciata sui due cuscini, e, preso il cadavere per le caviglie, sollevò le gambe su la proda, indi sospinse tutto il corpo nel mezzo del letto e ...
La vita comincia domani (pagina 31)
di Guido da Verona (estratti)

... Poi raccolse le due braccia, e non sapeva dove metterle ... Questa parola, queste due sillabe, gli apersero nel cuore uno squarcio di dolore enorme, e gli parve di non poterlo abbandonare, perchè ora, quel morto, non lo temeva più: lo amava ... Ora la tua strada è sgombra: cammina!» Gli avveniva molto spesso di dialogare fra sè medesimo come fra due personaggi discordi, quasi per appurare da qual parte di sè fosse la ragione ... E fattosi animo, afferrò l'inerte mobile per le due braccia vuote, lo sospinse con una specie d'iracondia nell'angolo dove abitualmente stava, robusto e quasi benevolo, in attesa di reggere una stanchezza ...
La vita comincia domani (pagina 33)
di Guido da Verona (estratti)

... Le teneva ora le tempie, il viso, fra i due palmi, serrato; era curvo su lei per afferrarla nella sua tragica volontà ... no! Dimmi che non è vero! Egli le prese i due polsi, forte, quasichè avesse una irosa gelosia del dolore che vedeva in lei, e disse un'altra volta, scuotendola: — Sì, sì, è morto ... Gli pareva che sopra le corde vigili de' suoi nervi corressero due sensazioni diverse, che si mescevano e s'uccidevano insieme: una era un brivido, ma di terrore, per quel fantasma del morto; l'altra era un brivido, ma di gioia, che gli veniva dalla bellezza di lei, dall'immagine del suo corpo seminudo — e questa era senza dubbio la paura più forte ... Egli misurò velocemente le conseguenze più lontane di quello che immaginava, e giunse a non avvedersi del cammino che quella rivelazione faceva nella mente oppressa dell'amante, precisandosi a poco a poco, divenendo per gradi una verità immediata e dandole agio di misurare a sua volta il senso reale di quelle due parole così repentine: — «È morto ...
La vita comincia domani (pagina 36)
di Guido da Verona (estratti)

... Ed egli non udiva più nemmeno il bisbiglio della sua preghiera, nè più vedeva il suo petto muoversi, la nuca trasalire, il tallone roseo staccarsi od avvicinarsi al tacco della pianella: ma due sole immobilità perfette occupavano la stanza, un solo raggio le ammantava nel suo fermo splendore ... La sua propria voce lo ferì come la voce d'un estraneo, senza che le due creature si movessero ... Poco dopo una vasta nuvolaglia, correndo sopra la luna, ruppe il filo che portava quel fascio d'elettricità, e, fattasi buia la stanza, egli si sentì serrare nella caligine come fra due pareti che si chiudessero ... Ella sbarrò gli occhi, guardò intorno, si risovvenne, lo prese ai polsi e con tutta la forza delle due mani congiunte s'aggrappò a lui per sollevarsi ...
La vita comincia domani (pagina 41)
di Guido da Verona (estratti)

... — Ci siete da un pezzo? — Due anni ... Fece due lunghi passi, le andò presso, le diede un leggero pìzzico su la manica: — Fammi un piacere, brava ragazza ... Scelse un bel pezzo da due lire e lo fece scivolar nel palmo della domestica, dicendole: — Questo è per te ... C'è un'altra donna che lava i piatti, una che scopa, e due uomini che vengono la mattina per i mestieri grossi ...
La vita comincia domani (pagina 46)
di Guido da Verona (estratti)

... Lo scemo depose il violino, trasse di tasca un quaderno scarabocchiato di righe storte, si pose nel mezzo della stanza, e imitando gli oratori che aveva uditi quel mattino al camposanto, cominciò a leggere: «Sette matasse di lana di sette colori che sono: il bianco, il giallo, il verde, il rosso, il blu, — gli altri due non so più — hanno filato le monache per fare il lenzuolo di morte ai morti del paese ... «il rosso, il giallo, il verde, il bianco, il blu, — gli altri due non so più ... Era piccolo piccolo, magro magro, giallo giallo, con due piedini da bamboletta, un giacchettuzzo nero, che pareva di raso, tanto s'era fatto lucido, un testone maggiore del suo corpo, con una strana calvizie che gli occupava soltanto la chierica e la sommità della fronte ... Era povero come Giobbe, ma tuttavia possedeva un orologio di similoro, più bello che l'oro, tre anellucci da giovine puerpera, due catene d'argento, un portacerini cesellato, un portasigarette d'un altro legno quasi leggendario, venuto forse da un mondo più lontano che il lontano reame di Punt, e mille altre bazzecole d'un valor grande invero, che formavano i beni della sua felicità ... Viveva in due camerette al quinto piano, ingombre zeppe di collezioni di farfalle, tra un lusso incredibile di vasetti e scatolette, che racchiudevan lucido per le scarpe ... Guardando fuori dal finestrino Tancredo ripensava quante mai cose non eran accadute in que' brevi due giorni, e gli avvenne di riflettere come talvolta si vada incontro ad una fosca tragedia senz'averne il più lontano presagio ... A gambe levate scapparono Tresette e Patcioulì, i due gatti soriani ch'essi tenevano per lor diletto a far le fusa intorno al focolare ... Ebbene, cosa vuol dire incendio? Non ti capisco; hai ereditato almeno? Tancredo si soffiò due volte nel palmo della mano: — Ecco l'eredità! — Me lo immaginavo, — ella fece senza grande rammarico ... — Amici, — risposero i due tamburellando ...
La vita comincia domani (pagina 47)
di Guido da Verona (estratti)

... Dandolo venne ad aprire in mutande, coi piedi che navigavano in due vaste pantofole di paglia tonchinese, dalle punte volte all'in sù come le prore di due gondolette ... Dalla scranna su cui stava, Dandolo affondò i piedi nelle due gondole tonchinesi riprendendo contatto con la terra ... — Voi mi fate l'effetto di due malati che vadan per un consulto nella clinica di un dottore, ma poi rifiutino di lasciarsi visitare, anzi facciano tutto il possibile per nascondere al medico i sintomi della loro infermità ... allora vi consiglio, ragazzi, di andar a picchiare altrove, perchè io di queste cose non mi occuperò mai! I due si guardaron in faccia con una certa qual titubanza, e sorrisero fra loro di quella soave ingenuità ... — Dunque a voi due pare — disse Tancredo — che non si possa far nulla contro un uomo così potente? — Non volevo dir questo, — riprese lo Zappetta col suo tono dimostrativo, — ma certo sarebbe da pazzi mettersi al cimento senza la certezza di riuscire ... Voi due non potrete mai essere che i suoi zimbelli, anche se aveste in mano la boccetta del veleno che gli servì ... — Benissimo, — acconsentirono i due compari ...
La vita comincia domani (pagina 48)
di Guido da Verona (estratti)

... Intanto i due si consultavano su la somma che fosse opportuno dargli per il viaggio ... Così risolsero; e mentre lo Zappetta rientrava gli consegnaron i due biglietti da cento piegati in quattro ... — Oh, diamine! — esclamarono tutt'e due ... In capo a due giorni mi riprometto di conoscere tutte le persone più cospicue della località; mi useranno cortesie, bisogna che possa rendere ... » Diceva questo guardandola, tenendo le due mani posate su le sue spalle con un atto di protezione e d'amore ...
La vita comincia domani (pagina 55)
di Guido da Verona (estratti)

... Non potevan trovarsi due persone a discorrere insieme, che non capitasse loro fra piedi; non rispettava nè i focolari nè i talami, nè il municipio nè la chiesa; ogni giorno cresceva d'insolenza e fischiava con maggiore implacabilità ... Ma quando Novella fu partita per la città, e nella casa restaron i due vecchi, Maria Dora, lo scemo, a consumar tristemente le giornate inoperose, una mattina capitò il padre di Maurizio e chiese di parlar con Stefano da solo a solo ... Certo egli non compiva due volte all'anno un così lungo tragitto co' suoi logori piedi: ma era venuto perchè ciò gli pareva necessario, ed eran amici da troppo tempo, lui e Stefano, perchè gli paresse lecito di tacer oltre ... — Ecco due parole stupide: «Si dice!» Chi lo dice? Chi? ... Il raccoglitore di farfalle aveva compiuta l'opera sua con una precisione davvero scientifica e rincasava portando nella valigia un meticoloso incartamento, oltre ad alcuni esemplari preziosi di farfalle nostrane, poichè i due compari non gli avevano mentito affatto e quella fiorita regione abbondava di vaghissimi papilioni ...
La vita comincia domani (pagina 56)
di Guido da Verona (estratti)

... Poi si volse, guardando quei due che pendevano dalla sua bocca, e, senza mutar voce nè fisionomia, disse tranquillamente: — Ha ucciso ... I due si batteron un pugno scambievolmente su le ginocchia e con impeto sorsero in piedi ... — Oh, perchè? — esclamarono i due ... O mi date una certa somma, oppure vi denunzio al Procuratore del Re»? No, è inutile che vogliate rispondermi: di voi due nessuno lo saprà mai fare ...
La vita comincia domani (pagina 57)
di Guido da Verona (estratti)

... — E vi sono due specie di delitti: veloci e lenti ... Vi basti sapere che il medico Paolieri mi ha promesso di venirmi a trovare in città ed il vecchio Landi mi ha condotto ben due volte a visitare le sue campagne ... » III Salvatore Donadei stava scorrendo un fascio di giornali, che ingombravano la sua larga scrivania, quando l'usciere della redazione entrò per la seconda volta ad annunziargli che due signori, dei quali teneva in mano i biglietti da visita, chiedevan con insistenza d'esser ricevuti per una comunicazione urgentissima ... Salvatore Donadei sollevò il capo selvoso, interruppe il segno azzurro che stava tracciando con una matita sul margine d'un articolo e domandò nervosamente: — Ma insomma, chi sono costoro? Cosa vogliono? L'usciere s'avanzò verso la scrivania e vi depose i due biglietti da visita, che il Donadei sbirciò in fretta: — «Saverio Metello, giornalista» — «avv ... Mi sembran due persone pulite ... Rilesse attentamente i due biglietti da visita, indi soggiunse: — Via, sbrighiámoci! Fáteli entrare ... Salvatore Donadei non credeva molto alle cose importanti, sopra tutto quando v'eran di mezzo un giornalista ed un avvocato; laonde alzò appena lo sguardo sopra gli occhiali d'oro per osservare que' due sconosciuti che, varcando la soglia, si piegavan automaticamente in un profondo inchino ... Il Direttore della «Crociata», organo del partito cattolico, ch'egli rappresentava al Parlamento, rispose con un cenno lieve del capo ed in modo vago additò loro due seggiole ... Siccome il silenzio durava oltre quell'attimo che prepara ogni esordio, il Donadei raccolse i due biglietti da visita e li lesse ad alta voce con aria interrogativa ... Nell'alta sua posizione politica e come Direttore d'un grande giornale cattolico, ella è forse troppo sovente assediato da importuni e da sollecitatori d'ogni genere perchè due sconosciuti non muovano in lei un senso di naturale diffidenza ... Ed il Metello con assoluta padronanza continuava: — Ecco, mi spiegherò in due parole ... — cercò il biglietto da visita e soggiunse: — Metello! Da quanto ella mi dice non comprendo bene due cose: nè qual genere di fatto «assolutamente imprevedibile» sia potuto accadere, nè per qual ragione loro abbiano scelto di dirigersi proprio a me ...
La vita comincia domani (pagina 58)
di Guido da Verona (estratti)

... — Egregi signori, — disse in tono declamatorio, — se andassimo avanti un pezzo con tali preamboli vedo che si rischierebbero due cose: la prima, di perdere gran tempo, la seconda, di non comprenderci affatto ... E ripetè ancora due volte: — Vedo, vedo ... Saverio Metello si stropicciò le mani, le sue mani aride, giallastre, che parevan due nervosi artigli, quindi ricominciò: — L'uomo che non è stato finora alla mercè di nessuno aveva, come il Colosso di Rodi, i piedi d'argilla ... Salvatore Donadei si raccolse di nuovo nel palmo la fosca barba quadrata, ed insaccando il collo nel largo solino ammiccava di qua, di là, fuggevolmente, quasi per dissimulare la sua tentazione di scendere a patti con que' due sconosciuti ... — Ma tutto questo non è possibile! — esclamò, dopo una lunga pausa, guardando con una specie di compassione que' due meschini uomini che pretendevano di aver catturata una così bella preda ...
La vita comincia domani (pagina 59)
di Guido da Verona (estratti)

... Saverio, a sua volta, si abbandonò contro la spalliera della seggiola, e, diméntico dell'ipotesi, fece quest'affermazione tranquillamente recisa: — Noi due, qui presenti, l'avvocato Tancredo Salvi ed io stesso in persona, il giornalista Saverio Metello, abbiamo quel tanto che basta per denunziare Andrea Ferento al Procuratore del Re ... zitti! — E levatosi, andò ad accertarsi che le due porte fossero ben serrate, quella sopra tutto che immetteva nel corridoio ed era una porta vetrata ... I polsi grassi occupavan interamente i polsini rotondi, ch'erano chiusi da un largo bottone di corniola, mentre una doppia catena d'oro, passando per un occhiello del panciotto, scendeva con due curve abbondanti a nascondersi nei taschini opposti ... Ed abbiamo risolto di far scegliere a lei quale, fra le due cose, preferisca ... — I documenti che sono in nostro possesso, — precisò il Metello, — e l'azione che noi, anzi noi due soli, possiamo svolgere, assumendone intera la responsabilità, rappresentan un valore altrettanto ragguardevole, quanto è spaventoso l'effetto che sono destinati a produrre ... Ella sola è arbitra fra le due soluzioni e può, come le aggrada, persuaderci a volere sia la rovina come la salvezza di quell'uomo ...
La vita comincia domani (pagina 66)
di Guido da Verona (estratti)

... Quel che frattanto si conosceva di sicuro in mezzo alle mille dicerìe, si era che il giudice Niscemi aveva due volte chiamato nel suo gabinetto il denunziatore Tancredo Salvi, ch'era in quei giorni tronfio di popolarità sino alle radici dei capelli, e si esibiva da mattino a sera, ovunque potesse, alla curiosità pubblica, dondolando la sua quadrata persona con un far magnifico da istrione applaudito ... La battaglia era unicamente fra loro; l'odio che fomentava tanto insorgere portava il suggello antagonistico dei loro due nomi ... Eran due cupi avversari, ma due disperate volontà ... Inoltre v'eran due gravi coincidenze che militavano contro il Ferento, ossia la notorietà ormai innegabile del suo legame con la moglie del Fiesco e la quasi compiuta sua gravidanza ...
La vita comincia domani (pagina 68)
di Guido da Verona (estratti)

... Poi si volse, parve d'improvviso vincere una titubanza estrema, si recò dietro la spalliera della poltrona dove Novella era seduta, e con dolcezza, con una dolcezza così grande che lo mutava in modo singolare, posò le due mani aperte sovra le spalle dell'amante ... Vegliate sopra di lei, fin quando io non torni e vi dica: — Ora vengo a riprenderla, poichè sono libero ed ho vinto! Ella s'aggrappò con le due mani al suo polso che le posava sopra una spalla, e contro vi poggiò la bocca, per nascondere insieme un singhiozzo ed un bacio ... Non lo vedrebbero mai, seduto fra due sgherri, sul banco degli accusati; mai elargirebbe quest'ora di trionfo all'ambizione d'un Salvatore Donadei ...
La vita comincia domani (pagina 70)
di Guido da Verona (estratti)

... La notizia era questa: poche ore innanzi, mentre Salvatore Donadei scendeva dalla Redazione della Crociata insieme col suo capo redattore, un giovine lo aveva subitamente affrontato sul marciapiede, scaricandogli addosso tre colpi di rivoltella a bruciapelo e gridandogli ad ogni colpo: — Basta! basta! basta! Ferito due volte nel petto, una volta nella fronte, il Donadei stramazzò senza rispondere, morto ... Il Rosales entrò, in mezzo a due questurini, pallido, con il bavero alzato ... Con un atto paterno e disperato il Ferento gli si buttò incontro, quasi volesse tentare di strapparlo a' suoi carcerieri, a quelle due guardie impassibili, ferme, agghindate nell'uniforme dalle bottoniere luccicanti ... Andrea Ferento lo sollevò da terra quasi con violenza, e come padre e figlio, come fratello e fratello, que' due uomini, fra i quali stava la morte, insieme piansero abbracciati ... Questo era vero nella breve battaglia fra due fuggenti uomini, com'è vero nella storia dei popoli, nelle leggi fondamentali della vita, in tutte le distruzioni, in tutte le creazioni della possibilità umana ...
La vita comincia domani (pagina 77)
di Guido da Verona (estratti)

... quel bocciolo di tulipano, gonfio e lucido, era d'una intelligenza e d'una forza che sbalordivano; certamente incomincerebbe a parlare prima degli altri bimbi, e — secondo mamma Francesca — somigliava come due gocce d'acqua a Marcuccio quand'era piccino ... Entrandovi, quei due che s'amavano si sentiron d'un tratto investire dall'ombra di lontani fantasmi, furono ancora subitamente l'amico e la moglie del morto ... Ma due sole immobilità perfette occupavano la stanza ed un solo raggio le aumentava nel suo fermo splendore ...
La vita comincia domani (pagina 82)
di Guido da Verona (estratti)

... Mi disse: — «Poichè vi amate e siete due creature vive, io, che sono un morto, debbo scomparire ... Poi snudò il braccio sinistro, rimboccando la manica piano piano; torse un poco il viso, la bocca gli si fece obliqua, e prese la siringa fra due dita ... » — Che c'è? — disse con arroganza, quasi considerasse come due intrusi quei due signori ...
Le Grazie (pagina 4)
di Ugo Foscolo (estratti)

... Spontanee s'aggiogarono Alla biga gentil due delle cerve Che ne' boschi Dittei schive di nozze Cintia a' freni educava; e poi che dome Aveale a' cocchi suoi pasceano immuni Di mortale saetta ... Chiama due brune giovani la sera Nè piegar erba mi parean ballando ... E sparve: e trasvolando Due primi cieli si cingea del puro Lume dell'astro suo ... Fra l'arti io coronato e fra le muse Alla patria dirò come indulgenti Tornate ospiti a lei, sì che più grata In più splendida reggia, e con solenni Pompe v'onori: udrà come redenta Fu due volte per voi, quando la Fiamma Pose Vesta sul Tebro, e poi Minerva Diede a Flora per voi l'attico Ulivo ...
Le femmine puntigliose (pagina 8)
di Carlo Goldoni (estratti)

... ELEONORA L'altro giorno, che eravamo alle nozze della Baronessa Lucrezia, mi passò dinanzi due volte senza nemmen salutarmi ... BEATRICE Appunto, io desiderava di farla conoscere a voi due, che siete le più compite dame della nostra conversazione (ad Eleonora ed a Clarice) ... BEATRICE Signora donna Rosaura compiacete quelle due dame ... ROSAURA Per obbedirle anderò (s'incammina, poi siede in mezzo alle due dame suddette) ... OTTAVIO Ma se due dame ... OTTAVIO (Le avete scelte dal mazzo queste due signore) (piano alla detta) ...
Le femmine puntigliose (pagina 15)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Lasciate vedere (prende due, o tre manciate di confetti) ... ONOFRIO Lassar veder (prende due boccette, e se le beve) ... ARLECCHINO Maledetto! E mai no crepar? ONOFRIO Tegnir, andar (ripone le due boccette sulla guantiera) ... Altre due dame, con due cavalieri che non parlano ... Beatrice va a ricevere le due dame, le quali entrano, servite di braccio da' loro cavalieri ... Clarice colle due Dame salutano freddamente Rosaura, poi si parlano sottovoce fra di loro ... Da lì a qualche poco Clarice s'alza, e va vicino a Beatrice, e finge parlare con lei; dopo le altre due Dame si alzano, e vanno vicino a Clarice, lasciano Rosaura sola, e parlano sottovoce con Clarice ...
Le smanie per la villeggiatura
di Carlo Goldoni (estratti)

... Due donne impiegate un mese per lei ... PAOLO Aggiunga, che non bastandole le due donne, ne ha chiamate due altre ancora in aiuto ... PAOLO Due dozzine dovrebbero essere sufficienti ... Le posate si mutano frequentemente, e due coltelliere non bastano ... LEONARDO Andate da monsieur Gurland, e pregatelo per parte mia, che mi favorisca prestarmi due coltelliere, quattro sottocoppe, e sei candelieri d'argento ... È un abito di seta di un color solo, colla guarnizione intrecciata di due colori ...
Libro proibito (pagina 12)
di Antonio Ghislanzoni (estratti)

... —Divertitevi, se potete!… [3] Una strana foggia di poesia si è introdotta e ha preso voga in Italia per iniziativa di due o tre scrittori di ingegno, i quali, per voler essere nuovi ad ogni costo, spesso riuscirono stravaganti e grotteschi ... DUE SOGNI —La scorsa notte in sogno Io t'ho veduta, Elisa; Eri al mio letto assisa In languido abbandon ...
Marocco (pagina 2)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Dalla piazza, rimontando la strada principale, e passando per due vecchie porte, uscimmo, che cominciava a imbrunire, dalle mura della città, e ci trovammo in una piazza aperta sul fianco d’una collina, chiamata Soc de Barra, o mercato esteriore, poichè ogni domenica e ogni giovedì vi si fa il mercato ... V’erano a tavola una ventina di persone, tra uomini e signore, di nazione diversa, che offrivano una bella immagine di quello strano incrociamento di famiglie e d’interessi che segue in quei paesi: un francese nato in Algeri, marito d’un’inglese di Gibilterra; uno spagnuolo di Gibilterra, marito della sorella d’un console portoghese della costa dell’Atlantico; un vecchio inglese con una figliuola nativa di Tangeri e una nipotina nativa d’Algeria; famiglie erranti da un continente all’altro, o sparpagliate sulle due coste, che parlano cinque lingue, e vivono metà all’araba e metà all’europea ... Due o tre volte inciampai in qualchecosa che a primo aspetto mi parve un mucchio di cenci, ed era un arabo addormentato ... Erano due giovanotti col cappello cilindrico, probabilmente due impiegati di Legazione, che passeggiavano discorrendo ... Io stetti là immobile, sognando piuttosto che pensando, fin che i due giovani sparirono e il lumicino si spense, e allora tornai all’albergo, stanco, sbalordito, coll’imaginazione in tumulto, e con un sentimento nuovo e stranamente confuso di me medesimo, come ho più volte pensato che dovrebbe essere quello d’un uomo trasportato dalla terra in un altro pianeta ...
Marocco (pagina 5)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Ma bisogna guardarsi da tirare il codino, perchè ieri, passando, diedi una tiratina a un fantoccio alto un palmo, e lui mi si voltò contro inviperito, borbottando alcune parole, che significavano, mi disse l’interprete:—Dio faccia arrostire tuo nonno, maledetto Cristiano! * * * Ho finalmente veduto due santi, che vuol dire idioti o pazzi, poichè qui, come in tutta l’Affrica settentrionale, è venerato come santo colui al quale Dio, in segno di predilezione, ha tolto la ragione per ritenerla prigioniera nel cielo ... Girava lentamente per la piazza sorreggendo a fatica una gran bandiera bianca, che i ragazzi correvano a baciare, e un altro pezzente accompagnato da due rabbiosi suonatori di piffero e di tamburo, chiedeva la limosina per lui di bottega in bottega ... * * * Ho visto due bambini condotti in trionfo dopo la funzione solenne della circoncisione ... Erano tutti e due a ...
Marocco (pagina 7)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Non ci trovai che due sentinelle assonnate, sedute davanti a una porta, in fondo a una piazzetta deserta, e qualche mendicante disteso in terra, saettato dal sole e divorato dalle mosche ... Viene innanzi una signora inglese a cavallo, accompagnata da una guida; più in là, due mori della campagna; dopo i mori, il Console di Spagna colla sua signora; poi un Santo; poi una cameriera francese con due bimbi; poi uno stormo di campagnuole arabe che passano un’acqua, scoprendo le ginocchia e nascondendosi il viso, e più lontano, a intervalli, un cappello a staio, un cappuccio bianco, un chignon, fino all’ultimo che dev’essere il Segretario della Legazione di Portogallo coi calzoni chiari che gli hanno portato ieri da Gibilterra; perchè in questa piccola colonia europea tutti sanno tutto di tutti ... In pieno giorno, in uno di questi corridoi silenziosi, due arabi potrebbero legarmi, imbavagliarmi e farmi sparire per sempre dalla faccia della terra senza che nessuno vedesse e sentisse nulla ...
Marocco (pagina 8)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Tra la molta gente che ronzava intorno alla porta della Legazione v’era un moro elegante, che fin dal primo giorno m’aveva dato nell’occhio; uno dei più bei giovani che io abbia visto nel Marocco; alto e snello, con due occhi neri e melanconici, e un sorriso dolcissimo; una figura da sultano innamorato, che Danas, lo spirito maligno delle Mille e una notte, avrebbe potuto mettere accanto alla principessa Badura, in vece del principe Camaralzaman, sicuro che non si sarebbe lamentata del cambio ... Quella, come tutte le altre case moresche, era un piccolo edifizio quadrato, con un cortiletto nel mezzo, su due lati del quale si aprivano due stanze alte e lunghe, senza finestre, con una sola gran porta arcata, chiusa da una cortina ... Da una parte, in fondo, vi era il letto della sposa; dalla parte opposta quello di Maometto; tutti e due decorati di ricche stoffe, di un colore rosso carico, con sopra una trina; il pavimento coperto di grossi tappeti di Rabat; le pareti, d’arazzi gialli e rossi; e fra i due letti, il vestiario della sposa appeso al muro: busti, gonnelline, calzoncini, vestitini di taglio sconosciuto, di tutti i colori d’un giardino fiorito, di lana di seta e di velluto, gallonati e stelleggiati d’oro e d’argento; tutto il corredo d’una bambola da principessina; una vista da far girar la testa a un coreografo e morir d’invidia una mima ... Anche qui tappeti, arazzi, mazzi di fiori, grandi candellieri posati sul pavimento, materassine e guanciali di cento colori stesi a pie’ dei muri, e due letti addobbati con gran pompa, poichè era la camera nuziale del padrone ...
Marocco (pagina 10)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Ogni tanto uno di quei visi stravolti si alzava verso il terrazzo e fissava nei miei due occhi stralunati, che mi facevano torcere indietro la testa ... Le ultime erano due donne (perchè anche le donne possono appartenere all’ordine), due figure di sepolte vive, riuscite a spezzare la bara, due scheletri animati, vestite di bianco, coi capelli rovesciati sul viso, gli occhi sbarrati, la bocca bianca di schiuma, sfinite di forze, ma ancora animate da un movimento di cui non parevano aver più coscienza, che si scontorcevano, urlavano e stramazzavano; e in mezzo a loro un vecchio gigantesco, una figura di negromante centenario, vestito d’una camicia lunghissima, che allungando due grandi braccia cadaveriche, posava la mano sul capo ora all’una ora all’altra, in atto di protezione, e le aiutava a rialzarsi da terra ... Qui, da una parte, la folla divisa in due ali lasciava libero un grande spazio a un drappello di cavalieri che si slanciavano alla carriera, schierati di fronte, sparando i loro fucili lunghissimi; dall’altra parte, v’erano grandi cerchi d’arabi, uomini e donne, in mezzo ai quali davano spettacolo giocatori di palla, tiratori di scherma, incantatori di serpenti, ballerini, cantastorie, suonatori, soldati ...
Marocco (pagina 11)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... La palla s’alzava, spariva, balzava in mezzo a quelle gambe e al disopra di quelle teste, come se nessuno la toccasse, e fosse rigirata in quella maniera da due venti contrarii ... Mentre stavo guardando questa scena, due ragazzi di una decina d’anni ciascuno, ch’erano fra gli spettatori, mi diedero un saggio della ferocia del sangue arabo, che non dimenticherò per un pezzo ... Improvvisamente, non so per che ragione, si saltarono addosso, si avviticchiarono l’uno all’altro come due tigri, e cominciarono a lacerarsi il viso e il collo a morsi e a unghiate con una furia che metteva orrore ... Due uomini robusti, usando di tutta la loro forza, li separarono a stento, già sgocciolanti di sangue, e dovettero trattenerli ancora perchè non tornassero ad avvinghiarsi ... Eran quattro, e tiravano di bastone a due a due ... Era un uomo d’una cinquantina d’anni, quasi nero, con una barba nerissima e due grandi occhi scintillanti, ravvolto, come tutti gli altri raccontatori del Marocco, in un amplissimo panno bianco stretto intorno al capo da una corda di pelo di cammello, che gli dava la maestà d’un sacerdote antico ... Parlava a voce alta e lenta, ritto in mezzo al circolo degli uditori, accompagnato sommessamente da due suonatori di chiarina e di tamburo ... Uno sonava il piffero, l’altro un tamburello a sonagli, il terzo uno strumento stravagante, una specie di clarinetto, mi parve, combinato, non so come, con due corni da caccia divergenti, che mandavano un suono non mai sentito ...
Marocco (pagina 13)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Il solo concime col quale governan la terra è la cenere della paglia che bruciano dopo il raccolto; e la sola cura usata per non stancarne la fecondità è di lasciarvi crescere l’erba per i pascoli il terz’anno, dopo avervi seminato grano e saggina nei primi due ... Di lassù l’occhio spazia su due mari e due continenti ... Erano quarantacinque cavalli, compresi quelli della scorta; una ventina di mule da sella e più di cinquanta mule da carico, alle quali se ne aggiunsero poi molte altre noleggiate a Tangeri; i cavalli piccoli e di forme svelte, come tutti i cavalli marocchini, e le mule robuste; le selle e i basti coperti di panno rosso; le staffe formate da una larga lastra di ferro ripiegata ai due lati, in maniera da sostenere ed abbracciare tutto il piede e servir insieme di sprone e di difesa ...
Marocco (pagina 14)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... I due personaggi che ci stavano davanti formavano tra loro un contrasto ammirabile ... L’uno, Sidi-Bargas, il ministro, era un bel vecchio, colla barba bianca, la carnagione chiara, due occhi d’una vivacità indescrivibile e una gran bocca, sempre sorridente, che lasciava vedere due file di grossi denti bianchi come l’avorio; un viso che rivelava a primo aspetto l’astuzia finissima e l’indole meravigliosamente pieghevole richiesta dalla natura del suo ministero ... Tutti e due avevano in capo un gran turbante di mussolina ed erano ravvolti dalla testa ai piedi in un caïc trasparente ... L’incaricato d’affari presentò a questi due personaggi, per mezzo dell’interprete, il Comandante di fregata e il capitano ... Eran due ufficiali: la presentazione non richiedeva commenti ...
Marocco (pagina 15)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... C’era il medico della carovana, Miguerez, nativo di Algeri; un ricco moro; Mohamed-Ducali, suddito italiano, che accompagnava l’ambasciata in qualità di scrivano; il secondo dracomanno della Legazione, Salomone Aflalo; due marinai italiani, uno ordinanza del comandante Cassone e l’altro calafato a bordo del Dora; i soldati della Legazione in gran gala; i cuochi, gli operai, i servi, tutte persone sconosciute che due mesi di vita comune nell’interno del Marocco dovevano rendermi famigliari, e che io mi preparavo a studiare sin da quel momento, ad uno ad uno, per farli un giorno movere e parlare nel libro che avevo in testa ... HAD-EL-GARBÌA Era una folla di ministri, di consoli, di dracomanni, di segretarii, di cancellieri, una grande ambasciata internazionale, che rappresentava sei monarchie e due repubbliche, composta per la maggior parte di gente che aveva girato mezza la terra ... Davanti a noi cavalcava il portabandiera, seguito da due soldati della Legazione d’Italia; dietro venivano i cavalieri della scorta, guidati dal generale mulatto, coi fucili ritti sulle selle; dai lati uno sciame di servi arabi a piedi ...
Marocco (pagina 16)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Eravamo sedici, compreso il console d’America coi suoi due figli e il console di Spagna con due impiegati della Legazione ... —Questa è bella! Pretenderebbe che andassi a dormire in mezzo ai campi? —Dei due mi pare che ci dovrebbe andar lei e non io ... —Oh stiamo a vedere adesso,—gridò il viceconsole alzandosi istizzito,—che è un’impertinenza il non volersi lasciar ammazzare! Una gran risata del capitano e del comandante troncò la discussione, e prima ancora che essi parlassero, il signor Grande ed io capimmo d’esser stati corbellati tutt’e due ...
Marocco (pagina 17)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... A poco a poco, ne scopersi molti altri, più lontano, seduti in mezzo all’erba, a due a due, a tre a tre, anch’essi incappucciati, immobili, cogli occhi fissi su di me ... Il primo a comparire fu uno dei due marinai italiani, ordinanza del comandante di fregata, siciliano, nato a Porto Empedocle, di nome Ranni, un giovanotto di venticinque anni, di alta statura, di forza erculea, d’indole buonissima, sempre grave come un magistrato, e dotato della singolare virtù di non stupirsi di nulla, di trovar tutto naturale, come il Goe delle Cinque settimane in pallone, di meravigliarsi soltanto della meraviglia degli altri ... —Non sarà come Torino—egli aveva pensato—; pazienza! Sarà come Genova, come Alessandria, via!—E invece s’era ritrovato in una città di quella fatta! N mes ai sarvaj! [1] E gli avevan messo ad aiutarlo due arabi che non capivano una parola di piemontese! O mi povr’om! E oltre a questo bisognava fare un viaggio di due mesi a traverso i deserti dell’Egitto! Egli prevedeva che non ne sarebbe tornato vivo ... —Ah!—rispose con accento malinconico, andandosene via—che cosa si può raccontare d’un paese dove non si trovano due foglie d’insalata! Fatta colezione, l’Ambasciatore diede ordine di levare l’accampamento ... Persino Civo, il modesto Civo, sultaneggiava contro due arabi della campagna che si permettevano di guardar da lontano i bauli del suo padrone ... Il console di Spagna e i suoi due compagni ci avevano lasciati all’alba; non rimanevano più con noi altre persone estranee all’ambasciata che il console d’America e i suoi figliuoli ...
Marocco (pagina 18)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Solamente dopo una mezz’ora di cammino, incontrammo una lunga fila di cammelli condotta da due beduini, i quali passandoci accanto mormorarono il solito saluto:—La pace sia sulla vostra strada ... V’era, fra gli altri, un ragazzo mulatto di tredici o quattordici anni, bello e sveltissimo, il quale fissava sempre in viso ora a me ora ad altri dell’ambasciata due grandi occhi neri pieni di curiosità e di simpatia, che diceano e domandavano confusamente mille cose ... I sentieri salivano serpeggiando in mezzo a grandi sassi che mi parevano stati acuminati e affilati apposta da un mio nemico personale per incidermi le parti posteriori; a ogni movimento incerto della mula, mi sentivo scappare dalla testa un capitolo del mio libro futuro; due volte la povera bestia, piegandosi sui ginocchi, slanciò la mia anima sui confini d’un mondo migliore; ma infine riuscii a toccare sano e salvo la sommità, dove m’accorsi con grande meraviglia d’essermi lasciato indietro i compagni, i due pittori eccettuati, i quali m’avevano preceduto per osservare dall’alto l’ambasciata che s’avanzava ... Rispondevano facendo cenno di no colla mano, indicando il cielo e sorridendo furbescamente come per dire:—Non siamo così gonzi!—Nemmeno il ragazzo mulatto, nemmeno i soldati della Legazione, cresciuti, si può dire, in mezzo agli Europei, e già quasi famigliari coi due artisti, non vollero permettere che la loro immagine fosse profanata dalla matita cristiana ...
Marocco (pagina 19)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... A mezzo miglio dalle tende c’erano due gruppi di capanne di stoppia, mezzo nascoste dai fichi d’India ... Due o tre di loro andavano e venivano per il campo a passi concitati, con un montone fra le braccia, invocando Allà e l’ambasciatore; altri gridavano la loro ragione battendo i pugni in terra; Civo faceva sventolare di qua e di là il suo camicione bianco colla profonda persuasione di esser terribile; i montoni belavano, le galline scappavano, i cani latravano ... Veramente due dei soldati della Legazione portavano questo nome, tutti e due addetti al servizio particolare dell’Ambasciatore; ma come dicendo Napoleone, se non s’aggiunge altro, s’intende Napoleone primo, così fra noi, in viaggio, dicendo Selam intendevamo dir quello solo ... Mio padre si rompeva sul cranio dei mattoni spessi due dita, com’io ci romperei un pezzo di pane ...
Marocco (pagina 20)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... La tenda era divisa in due parti da una ricca cortina: di qua serviva di sala da ricevimento, e v’era un tavolino con tappeto, carta, calamaio, e alcune poltrone dorate; di là dormivano l’ambasciatore e il suo amico ex-ministro di Spagna ... Guardai intorno e vidi a due passi da me un rospo enorme, che pareva che mi guardasse ... Voltai a sinistra, uscii dal cerchio dell’accampamento, passai in mezzo a due lunghe file di cavalli addormentati, e mi trovai in mezzo alle tende della scorta ... Appena apparivano come due macchie nere ed informi i due gruppi di capanne ... Tornai indietro, passai in mezzo alla tenda del Console d’America e a quella dei suoi servi, tutt’e due chiuse e silenziose; attraversai il piccolo spazio di terreno dov’era piantata la cucina, e superata una barricata di botti, di tegami, di pentole, di brocche, arrivai alla piccola tenda del cuoco ... Con lui dormivano là sotto i due arabi, che gli facevan da sguatteri ... Chiamai il cuoco per nome:—Gioanin! Il poveretto, afflitto dalla mala riuscita d’una frittura, e forse anche inquieto per la vicinanza dei due «selvaggi», non dormiva ... Nella tenda accanto v’erano i due marinai: il Ranni, ordinanza del comandante, e Luigi, calafato a bordo del Dora, napoletano, un giovanetto gentile, sveglio, operoso, che in due giorni s’era cattivata la simpatia di ...
Marocco (pagina 21)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Luigi domandava a chi fossero destinati gli schizzi a matita che facevano i due pittori sui loro album ... Queste due erano chiuse; la prima era aperta e vuota ... Passai accanto a Malek e a Saladino, i due cavalli focosi dell’Ambasciatore, inciampai in qualche altra tartaruga e mi fermai davanti alle tende dei servi a piedi ... Non m’ero allontanato di venti passi dalla tenda dei soldati, quando sentii due mani vigorose serrarsi intorno al mio collo e una voce soffocata dall’ira urlarmi una minaccia nell’orecchio ...
Marocco (pagina 23)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... I due pittori disegnavano, tormentati da un nuvolo di mosche feroci, che strappavano all’Ussi, a due a tre per volta, tutta la ricchissima litania dei sacrati fiorentini Novi, arditi, da far testo di lingua ... Accanto alla tenda dei pittori s’alzavano due aloé enormi con tutti i rami fioriti ... Questo, senza dargli tempo di dire una parola, afferrò il foglio e se lo ficcò in bocca con tutt’e due le mani ...
Marocco (pagina 25)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Erano due nemici mortali ... Tutti e due furono ammessi a dire le proprie ragioni: gl’interpreti traducevano rapidamente ... Nulla si può immaginare di più drammatico del contrasto che presentavano le figure e il linguaggio di quei due personaggi ... La discussione durava da un pezzo, e pareva che non dovesse più finire, quando l’Ambasciatore la troncò con una risoluzione che fu accettata di buon grado dalle due parti ... Selam partì come una freccia; i due contendenti s’allontanarono, e non li rividi più ...
Marocco (pagina 29)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... KARIA-EL-ABBASSI Levato l’accampamento, ci mettemmo in cammino nell’ordine solito, e fra le grida e le fucilate dei duecento cavalieri del Ben-Auda, arrivammo dopo due ore a un piccolo corso d’acqua che segna il confine della terra dei Seffiàn ... Di statura mezzana, di forme snelle, bruno, aveva un occhio penetrante e dolce, un bel naso aquilino e una folta barba nera; e sorridendo, mostrava due file di denti bellissimi ... S’attraversò un villaggio, formato da due file di tende di pelo di cammello, chiuse con canne e fascine: ogni tenda fiancheggiata da un orticello cinto da una siepe di fichi d’India ... S’attraversarono due o tre cortiletti chiusi fra quattro muri nudi, e s’entrò in un giardino, sul quale s’apriva la porta principale della casa di Ben-el-Abbassi: una casetta bianca, senza finestre, silenziosa come un convento ... V’erano due alcove, tre materasse bianche stese sul pavimento a musaico e qualche cuscino ricamato ... Mentre egli parlava, si aperse la porticina ch’era dietro a lui, e fece capolino una bella ragazzetta mulatta di dieci o dodici anni, che volse intorno rapidamente due grand’occhi spaventati e curiosi, e disparve ...
Marocco (pagina 31)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... La vallata di questo fiume, che abbraccia, alla sua apertura, tutto lo spazio compreso fra le due città di Laracce e di Salé, e tocca alla sua estremità superiore l’alto bacino della Muluia (il grande fiume che segna il confine orientale del Marocco), apre agli Europei, per il litorale e per Teza, la via della città di Fez; comprende, oltre a Fez, la grande città di Mechinez, terza capitale; raccoglie in sè tutta, si può dire, la vita politica dell’Impero, ed è la sede principale della ricchezza e della forza dei Sceriffi ... In quel punto era largo un centinaio di metri, color di mota, grosso, rapido, incassato fra due rive altissime, quasi verticali, aride, ai piedi delle quali si stendevano due zone di terreno fangoso ... Due barconi antidiluviani, spinti a remi da una decina d’arabi, s’avvicinavano alla nostra riva ... Da centinaia d’anni, sultani, pascià, carovane, ambasciate passano il fiume su due carcasse di quella fatta, coi piedi nell’acqua e nella mota, qualche volta con pericolo d’affondare; e quando le carcasse, come segue spessissimo, sono bucate, carovane e ambasciate e pascià e sultani aspettano che i barcaiuoli abbian turati i buchi col fango, o in altro modo, qualche volta per due o tre ore, al sole o sotto la pioggia; e da centinaia d’anni, cavalli, muli e cammelli, per la mancanza d’un pezzo di tavola lungo due metri, rischiano di rompersi le gambe, e se le rompono, saltando dalla sponda nei barconi; e nessuno ha mai pensato a costrurre un ponte di barche, e nessuno ha mai portato sulle sponde un pezzo di tavola lungo due metri, e chi rimprovera a quella gente la mancanza dell’una e dell’altra cosa, è guardato con un’aria di profondo stupore, come se li rimproverasse di non aver fatto un prodigio ... La prima barca facendo due o tre larghi giri per scansare le correnti e i ringorghi, portò all’altra sponda tutti gli italiani ...
Marocco (pagina 33)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Genovese di nascita, ancora giovane, marito d’una bella inglese, padre di due bambini vezzosissimi e ricco da poter vivere splendidamente in qualunque città d’Europa, se ne sta invece, relegato volontario, a Mazagan, piccola città posta sulla riva dell’Atlantico, a duecento chilometri da Marocco, in mezzo agli arabi e ai mori, non occupato d’altro che della sua famiglia e del suo commercio, non vedendo, per mesi e mesi, la faccia d’un europeo, e non serbando col mondo civile altra relazione che quella d’abbonato a due giornali illustrati ... Interprete, intendente, guida, compagno, riuscì caro ed utile a tutti, e nessuno dissentì mai da lui che sopra un punto: noi auguravamo al Marocco la civiltà; egli sosteneva che la civiltà avrebbe reso quel popolo due volte più tristo e quattro volte più infelice; e bisogna confessare che, sebbene avesse torto, s’era qualche volta tentati di dargli ragione ... Le tende sono disposte in due ordini paralleli, distanti una trentina di passi l’uno dall’altro, in modo che formano nel mezzo una specie di piazzetta rettangolare, aperta alle due estremità ... Consistono in un gran pezzo di stoffa nera o color di cioccolatte, tessuta con fibre di palme nane o con pelo di capra e di cammello; la quale è sostenuta da due pali o due grosse canne, unite insieme da una traversa di legno, che regge il tetto ... L’altezza massima d’una tenda è di due metri e mezzo; la massima lunghezza di dieci; quelle che superano questa misura appartengono a qualche sceicco opulento, e son rare ... Una parete di giunchi divide la casetta in due parti: di qua dormono il padre e la madre, di là i figliuoli e il rimanente della famiglia ... Una o due stuoie di vimini, un cassone di legno variopinto e arabescato, in cui tengono la roba; uno specchietto rotondo di Trieste o di Venezia, un alto treppiedi di canna, che ricoprono d’un caic, per lavarvisi sotto; due pietre per macinare il grano, un telaio della forma di quei dei tempi d’Abramo, un rozzo lume di latta, qualche vaso di terra, qualche pelle di capra, qualche piatto, una rocca, una sella, un fucile, un pugnalaccio, sono tutta la suppellettile d’una di queste case ... In un angolo v’è una chioccia e una covata di pulcini; davanti all’entrata un fornello, formato di due mattoni; da un lato della tenda un piccolo orto; più in là alcuni fossi rotondi, rivestiti di pietre o di cemento, nei quali conservano il grano ...
Marocco (pagina 34)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Pagano cento lire l’anno per ogni tratto di terreno corrispondente al lavoro di due buoi ... Lontano, dinanzi a noi, si stendeva una catena di monti d’un color cenerino delicatissimo, e a mezza distanza, fra i monti e la carovana, biancheggiavano due cube, la prima illuminata dal sole, la seconda, visibile appena ... A due miglia di distanza! Che delizia di mestiere ha da essere quello di governare i Beni-Hassen! L’Ambasciatore acconsentì; Sidi-Abd-Allà gli prese la mano e se la strinse sul petto con una energica espressione di gratitudine ...
Marocco (pagina 35)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Cosa insolita, erano schierati in due lunghissime linee, l’una dietro l’altra, cogli uffiziali dinanzi ... Molti eran vecchi, ma di quei vecchi pietrificati, per i quali pare che sia cominciata l’eternità; parecchi giovanissimi; due, fra gli altri, non più che decenni, belli, pieni di vita, che ci guardavano con un’aria sorridente come per dire:—Via, non siete poi quelle faccie patibolari che c’eravamo figurate!—V’era un vecchio nero di tale statura, che, stendendo le gambe fuori dalle staffe, avrebbe quasi toccato terra coi piedi ... A un tratto il primo si rizzava sulle staffe, si voltava indietro con tutto il busto e sparava il fucile nel petto a quello che l’inseguiva, il quale, nello stesso punto, scaricava una fucilata a lui contro il fianco, in modo che se si fossero tirati a palla, sarebbero tutti e due precipitati di sella morti nello stesso momento ... I due ragazzi fecero una carica insieme gridando:—Largo ai fratelli!—e spararono in terra curvando la testa fin quasi a toccare la sella ...
Marocco (pagina 36)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... —Dice che son curiosi questi cristiani, che per l’ambizione di parere alti di statura, si mettono un vaso sulla testa e due puntelli sotto le calcagna ... Vennero a visitare l’Ambasciatore e sedettero accanto a lui, i due più vecchi Caid della scorta ... L’Ambasciatore domandò loro:—Avete mai inteso nominare l’Italia? Tutti e due insieme, accennando vivamente di no colla mano, risposero col tuono di chi si affretta a dissipare un sospetto:—Mai! mai! Allora l’Ambasciatore, colla pazienza d’un maestro, diede loro alcune nozioni geografiche e politiche intorno al nostro misterioso paese ... Stettero a sentire cogli occhi spalancati e la bocca aperta come due bambini ... Quei due bravi generali non sapevano del Marocco più che dell’Italia, e forse neanche più della loro provincia che del Marocco ... La guardarono e la riguardarono con compiacenza e poi domandarono tutti e due ad una voce:—E le altre? O non sapevano, o piuttosto non si rammentavano in quel momento che i Cristiani,—infelici,—non possono averne che una ... A due miglia circa dall’accampamento, raggiungemmo una parte della carovana che portava a Fez i regali di Vittorio Emmanuele ... Erano cammelli uniti a coppie, l’uno dietro l’altro, con due lunghissime sbarre sospese alla groppa, sulle quali posavano le casse ... Alla testa della carovana v’era un carro tirato da due buoi: il primo carro che vedevamo nel Marocco! stato fatto apposta a Laracce sul modello, credo, dei primi veicoli apparsi sulla superficie della terra: tozzo, pesante, deforme, colle ruote d’un sol pezzo, senza raggi; il più strano e più ridicolo arnese che si possa ...
Marocco (pagina 37)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... —E il principe, per mettere la cosa in ridicolo, si valse del permesso ed osservò il patto, e v’è ancora a Tangeri chi si ricorda d’averlo visto attraversare la città in una carrozza senza ruote, sospesa alla groppa di due mule ... —Senza un riguardo al mondo per il grano e per l’orzo maturo ch’era dai due lati della strada, i soldati lanciarono i cavalli al galoppo di qua e di là, e cominciarono le solite cariche a due, a cinque, a dieci insieme, buttando i fucili in aria, rovesciandosi in dietro, a destra, a sinistra, contorcendosi sulla sella in mille maniere e urlando come anime dannate ... Veniva verso di noi un ragazzo di sedici o diciott’anni, arabo, mezzo nudo, che mandava innanzi, con un grosso bastone, due buoi recalcitranti ... Si seppe dopo che quel ragazzo doveva andare ad attaccare i due buoi al carro che avevamo visto poco prima, ed era in ritardo di qualche ora ...
Marocco (pagina 38)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Il dottor Miguerez, che ne aveva fatto esperimento, me ne parlava sovente, dicendo, fra le altre cose, ch’era stato preso da un accesso di riso irresistibile, e che gli pareva di sentirsi sollevato da terra, tanto che, passando sotto un portone alto due volte lui, aveva chinato la testa per paura d’urtare ... A un certo punto vidi l’Ussi con una testa allungata come un’immagine riflessa da uno specchio convesso; il Viceconsole con un viso largo due palmi; tutti gli altri assottigliati, gonfi, scontorti, contraffatti come caricature fantastiche, che mi facevano delle smorfie inesprimibilmente buffe; ed io ridevo e dondolavo il capo e sonnecchiavo e pensavo ch’eran tutti matti, che ci trovavamo in un altro mondo, che nulla di quel che vedevo era vero, che stavo male, che non capivo che cosa fosse accaduto, che non sapevo dove fossi ... Esco dalla bella valle che si dominava collo sguardo dall’accampamento, e m’inoltro in un’altra valle spaziosa, fiancheggiata da alture ripidissime, vestite d’aloé e d’olivi, che formano come due grandi muraglie verdi a destra e a sinistra d’una immensa strada diritta, chiusa, in fondo, da una cortina di monti azzurri ... In quel momento mi vedo venir incontro, di gran galoppo, due soldati della scorta ... I due soldati mi si mettono uno a destra e uno a sinistra, come due carabinieri, e mandano innanzi il mio quadrupede col calcio dei fucili,—dicendo:—Embasciador! Embasciador!—Li ha mandati l’Ambasciatore a vedere che cosa è accaduto di me ...
Marocco (pagina 39)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... —Uno vuota mezza la bottiglia d’un fiato; l’altro, d’un fiato, la finisce; poi si metton tutti e due una mano sul petto e guardano il cielo cogli occhi luccicanti di voluttà ... Entriamo finalmente in una gola angusta e tortuosa, formata da due muraglie di roccia; uscendo dalla quale, ci troviamo sul terreno dell’accampamento ... Una passata d’acqua rinfresca l’aria, un fascio di raggi abbarbaglianti, prorompendo come una corrente di luce elettrica per l’apertura della gola, indora una metà del campo; arrivano corrieri da Tangeri, corrieri da Fez, curiosi dai villaggi; due terzi della carovana si tuffano nel fiume; e il desinare è rallegrato dall’apparizione d’un nuovo personaggio, venuto dalla gran città dei Sceriffi: il moro Scellal, un altro dei protetti della Legazione d’Italia che ha una lite pendente col Governo del Sultano: il più voluminoso turbante, il più rotondo faccione, la più beata pinguedine moresca che siasi veduta da Tangeri in poi ... Per due ore camminiamo fra le colline in mezzo alle ginestre e ai lentischi ... Poi sbocchiamo nella vastissima pianura di Fez, coronata di montagne e di colli, biondeggiante di grano, sparsa di grandi duar, percorsa dal fiume della Fontana azzurra, che si va a versare nel Miches, e dal Fiume delle perle, affluente del Sebù, che va a dividere in due la città sacra dell’Impero; sorvolata da stormi di grù, d’oche selvatiche, di tortore, di pernici, d’aghironi; lussureggiante di vegetazione, piena di luce, quieta e ridente come un immenso giardino ... Si rientra fra le colline, si torna a discendere nella pianura, e s’infila una strada serpeggiante incassata fra due rive, che ci nascondono l’orizzonte ... Ah! che vuol dire essere eternamente bambino! Mi sento battere il cuore! FEZ Non abbiamo ancora fatto mezzo miglio verso la città, che siamo già circondati da una folla d’arabi e di mori accorsi da Fez e dalla campagna, parte a piedi, parte a cavallo a mule ed a asini, a due a due per cavalcatura, come gli antichi Numidi, smaniosi a tal segno di vederci che i soldati della scorta, perchè non ci si stringano addosso, sono costretti a spazzare la strada a colpi di calcio di fucile ... Una schiera di ufficiali a cavallo ci viene incontro di galoppo, saluta, si divide in due e s’unisce alla scorta ... Andiamo innanzi, fra due ali di soldati di fanteria che trattengono a stento la folla ...
Marocco (pagina 40)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Vi son dei neri, dei mulatti, dei bianchi, faccie d’un colore indefinibile; uomini di statura ciclopica accanto a bimbi che appena possono reggere il fucile; vecchi con una lunga barba bianca, curvi, che s’appoggiano col gomito ai vicini; figure selvaggie che fan l’effetto, con quell’uniforme, di scimmie vestite ed ammaestrate; tutti ci guardano cogli occhi attoniti e la bocca aperta e si stendono dinanzi a noi in due file a perdita d’occhio ... Andiamo innanzi, sempre in mezzo a due schiere di soldati, dietro ai quali ondeggia una folla bianca e incappucciata che ci divora cogli occhi ... Qualche braccio di donna s’intromette fra le teste di due soldati e s’agita col pugno chiuso verso di noi in atto di minaccia ... Le mura della città par che s’allontanino via via che andiamo innanzi, e le due schiere di soldati si allungano dinanzi a noi come due siepi sterminate di roseti vermigli ... E dietro costoro, su due grandi rialti di terreno che sorgono a destra e a sinistra della strada, due turbe innumerevoli di donne velate, che gridano e gesticolano in atto di meraviglia, di sdegno, d’allegrezza, sollevando i bambini sopra la testa ... Passiamo per la gran porta, ci guardiamo intorno credendo di veder le case della città: siamo ancora in mezzo a mura e a torri merlate; a sinistra v’è una cuba, colla cupola verde, ombreggiata da due palme; gente intorno alla cuba, ai piedi delle mura, sulle mura, sulle torri, da ogni parte ... Passammo, mi ricordo, per parecchie strade strette, deserte, fiancheggiate da case molto alte, salendo, scendendo, soffocati dal polverìo e assordati dallo scalpitìo dei cavalli; e dopo una buona mezz’ora di cammino, attraversato un labirinto di vicoli in salita dove ci toccò passare a uno a uno, scendemmo dinanzi a una piccola porta, in mezzo a due file di soldati scarlatti che ci presentarono le armi, ed entrammo in casa nostra ... Qualche letto di ferro senza coperte e senza lenzuoli, qualche orologio a pendolo, uno specchio nel cortile, due seggiole e un tavolino per l’Ambasciatore, e una mezza dozzina di orciuoli e di catinelle, erano tutta la suppellettile del palazzo ...
Marocco (pagina 41)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... I due pittori, il medico ed io occupammo le camere che davano sul giardino; gli altri, quelle del cortile ... Uscirono a due a due, circondati, come malfattori, da un drappello di fantaccini armati di fucili e di bastoni ... Due ci si misero davanti, due di dietro, tre a sinistra e tre a destra; i primi armati di fucili, gli altri di bastoni e di corde a nodi ... Case altissime, le quali paion formate di più case sovrapposte, che si scompongano; scalcinate, screpolate di cima in fondo, puntellate da ogni parte, senz’altre aperture che qualche buco in forma di feritoia o di croce; lunghi tratti di strada fiancheggiati da due muri alti e nudi come muri di fortezza; strade in salita e in discesa, ingombre di calcinacci, di pietre e di rottami d’edifizi, che svoltano di trenta in trenta passi; ad ogni tratto un lungo passaggio coperto, buio come un andito sotterraneo, dove bisogna camminare a tentoni; vicoli senza uscita, recessi, antri, meandri umidi e sinistri, sparsi di ossami, d’animali morti e di strame imputridito; tutto ciò rischiarato da una luce crepuscolare che mette malinconia ... Entriamo in una delle strade principali, larga due metri, piena di gente ...
Marocco (pagina 42)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Un po’ più oltre, vediamo quattro soldati che trascinano un disgraziato tutto lacero e sanguinoso,—un ladro colto sul fatto,—e dietro uno sciame di ragazzi che gridano:—La mano! La mano! Tagliargli la mano!—In un’altra strada, incontriamo due uomini che portano una barella scoperta sulla quale è disteso un cadavere, stecchito come una mummia, ravvolto in un sacco di tela bianca stretto intorno al collo, alla vita e alle ginocchia ... La città si stende in forma d’un otto immenso fra due colline, sulla cima delle quali torreggiano le rovine di due antiche fortezze quadrate ... Il Fiume delle perle divide la città in due, Fez nuova, sulla riva sinistra, Fez antica, sulla destra; e una cintura di vecchie mura merlate e di grosse torri, di un fosco color calcare, rotta in più punti, stringe tutt’intorno la parte antica e la nuova ... Tra la città e la più alta delle due colline che la fiancheggiano, è tutto un giardino, un bosco fitto e intricatissimo di gelsi, d’olivi, di palme, d’alberi fruttiferi e di pioppi smisurati, vestiti d’edera e di pampini, dove da ogni parte corrono rigagnoli, zampillano fontane e s’incrociano canali, fra spalliere altissime di verzura e di fiori ... L’altura opposta è coronata di migliaia d’aloè alti due volte un uomo ... Quando gli Abassidi, sul finire dell’ottavo secolo, si divisero in due fazioni, un principe della fazione vinta, Edris-ebn-Abd-Allà, si rifugiò nel Magreb, poco lontano dal luogo dove sorse poi la città di Fez; e qui visse nella solitudine, pregando e meditando, finchè per la sua origine illustre e per la sua santa vita, avendo acquistato gran fama in mezzo ai Berberi della contrada, questi lo elessero loro capo ... Fu questo medesimo Edris che gettò le prime fondamenta di Fez il tre febbraio dell’anno 808, «in un vallone posto fra due alte montagne coperte di ricchi ...
Marocco (pagina 43)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... La nostra maggiore curiosità, dopo la prima passeggiata per Fez, era di visitare le due famose moschee El-Caruin e Mulei-Edris; ma essendo vietato ai cristiani di mettervi piede, ci dovemmo contentare del po’ che se ne vede dalle strade: le porte ornate di musaici, i cortili ad archi, le navate basse e lunghissime, divise da una foresta di colonne e rischiarate da una luce misteriosa ... V’erano duecento settanta colonne che formavano sedici navate di ventun arco ciascuna, quindici grandi porte d’entrata per gli uomini e due piccole per le donne, e mille settecento lampade che nella ventisettesima notte di Ramadan consumavano tre quintali e mezzo d’olio ... Ci avvicinavamo alla Porta bruciata, Beb-el-Maroc, per rientrare in città, quando il vice-console uscì in una esclamazione che mi fece rabbrividire:—Due teste!—Alzai gli occhi al muro, intravvidi due lunghe striscie di sangue rappreso e non ebbi cuore di guardar più su ... Erano due teste, mi dissero, appese per i capelli al di sopra della porta; una che pareva d’un giovanetto d’una quindicina d’anni, l’altra d’un uomo tra i venticinque e i trenta: tutti e due mori ... Si seppe in seguito ch’erano state appese nella notte, e si diceva che fossero due teste di ribelli delle terre confinanti coll’Algeria, portate a Fez il giorno avanti ... Non sembra però che questo sia accaduto delle due teste di Beb-el-Maroc, poichè il giorno dopo, non vedendole più, domandammo a un servo arabo che cosa ne avessero fatto, ed egli rispose con un gesto:—Sepolte ... Due giorni prima del ricevimento solenne, fummo invitati a colezione da Sid-Mussa ...
Marocco (pagina 44)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Il famoso ministro porse tutt’e due le mani, con un atto vivace, all’Ambasciatore, chinò la testa sorridendo verso di noi e ci fece entrare in una piccola sala a terreno, dove sedemmo ... È un uomo sulla sessantina, mulatto, quasi nero, di mezzana statura; ha una testa grossissima e oblunga, due occhi lampeggianti che lanciano uno sguardo astutissimo, un gran naso forcuto, una gran bocca, due file di denti enormi, un mento smisurato; e malgrado questi tratti ferini, un sorriso affabile, un’espressione benigna e modi e inflessioni di voce quanto si può dire cortesi ... In un angolo si vedeva un armadio, con su due mazzi di vecchi fiori finti, coperti da una campanella di vetro; e accanto all’armadio uno di quei piccoli specchi colla cornice dipinta a fiori, che si trovano da noi in tutte le locande di villaggio ... Subito dopo comparve un vecchio tutto tremante, sorretto da due mori, il quale afferrò le mani all’Ambasciatore e gliele strinse furiosamente dicendo con grande concitazione:—Benvenuto! Benvenuto! Benvenuto l’Ambasciatore del Re d’Italia! Benvenuto fra noi! Bel giorno per noi!—Era il gran sceriffo Bacali, uno dei più potenti personaggi della corte e dei più ricchi proprietari dell’Impero, confidente del Sultano, possessore d’un grande arém, malato da due anni di dispepsia; il quale rallegra, si dice, gli ozî del suo Signore con motti arguti e atteggiamenti comici; facoltà che non traspare affatto dal suo viso truce e dai suoi modi impetuosi ... Dopo di lui comparirono i due figliuoli di Sid-Mussa; uno di cui ho dimenticato affatto la fisonomia, che disparve dopo i primi saluti; l’altro, un bellissimo giovane di venticinque anni, segretario intimo del Sultano: un viso di donna con due grand’occhi castagni d’una dolcezza indescrivibile; allegro, disinvolto, irrequieto, che stropicciava continuamente, con tutt’e due le mani, le falde del suo ampio caffettano aranciato ... L’Ambasciatore inglese aveva regalato al Sultano due macchine telegrafiche, e fatto insegnare a parecchie persone della corte la maniera di servirsene; e già se ne servivano, non pubblicamente, perchè nella città, alla vista di quei fili misteriosi, sarebbe nato un sottosopra; ma nell’interno del palazzo imperiale; e non è a dire se il grande ritrovato avesse stupito tutti ...
Marocco (pagina 45)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... rappresentanti degli Stati d’Europa si dovesse risponder subito e in poche parole? e rinunziare a quella gran scusa dei ritardi e a quell’eterno pretesto delle lettere smarrite, che sono i corrieri, grazie a cui si può strascicare per due mesi una quistione che potrebbe esser risolta in due giorni? Si seppe, oltre a questo, o piuttosto si capì, che il Sultano è un uomo d’indole mite e di cuore gentile, che vive austeramente, che ama una donna sola, che mangia senza forchetta, come tutti i suoi sudditi, e seduto in terra, ma coi piatti posti sopra una piccola tavola dorata, alta un palmo; che prima d’esser Sultano, correva il lab el barod coi soldati, ed era uno dei più destri; che ama il lavoro e fa molte volte egli stesso quello che dovrebbero fare i suoi servi, fino a incassare le proprie robe nelle occasioni di partenza; e che infine il popolo lo ama, ma anche lo teme, perchè sa di certo che quando scoppiasse una grande rivolta, egli sarebbe il primo a saltare a cavallo e a slanciarsi colla spada nel pugno contro i ribelli ... Ma con che garbo dicevan queste cose! Che bei sorrisi e che bei movimenti! Che peccato non intendere il loro linguaggio tutto figure e colori, e non poter leggere e frugare a nostro bell’agio dentro quell’ingenua ignoranza! Dopo due ore ricomparvero l’Ambasciatore, Sid-Mussa, il gran sceriffo e tutti gli ufficiali; ci fu uno scambio interminabile di strette di mano, di sorrisi, d’inchini, di saluti, di cerimonie, che pareva si ballasse una contraddanza; e finalmente, passando fra due lunghe ali di servi attoniti, s’uscì ... Noi soli, i due pittori, il medico ed io, tutti e quattro in giubba, gibus e cravatta bianca, non osavamo uscire dalle stanze, per timore che il nostro bizzarro vestire, forse non mai visto a Fez prima d’allora, facesse ridere il pubblico ...
Marocco (pagina 46)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Nell’angolo più lontano da noi s’apriva una stradicciuola, fiancheggiata da due muri bianchi, che conduceva ai giardini e alle case del Sultano, completamente nascoste dai bastioni ... Nel mezzo v’era una folla di generali, di cerimonieri, di magistrati, di nobili, d’ufficiali, di schiavi, arabi e neri, tutti vestiti di bianco, divisi in due grandi schiere, l’una di fronte all’altra, alla distanza d’una trentina di passi ... Dietro i cavalli, e dietro l’altra schiera dei personaggi della corte, si stendevano due file lunghissime di guardie dell’Imperatore, vestite di bianco ... Noi ci andammo a mettere vicino alle due schiere dei personaggi, in modo da formar con esse un quadrato aperto verso il lato della piazza donde doveva venire il Sultano ... Un cerimoniere di faccia arcigna, armato d’un nodoso bastone, ci schierò su due righe; il Comandante, il capitano e il viceconsole, davanti; il medico, i pittori ed io, dietro ... Una cappa bianca come la neve gli scendeva dalla testa ai piedi; il turbante era coperto da un alto cappuccio; i piedi nudi e infilati in due babbucce gialle; il cavallo grande e bianchissimo, colla bardatura verde e le staffe d’oro ...
Marocco (pagina 47)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Non mostrava d’aver più di trenta due o trentatrè anni ... Due mori, con mano tremante, gli cacciavano le mosche dai piedi; un altro, di tratto in tratto, gli passava la mano sul lembo della cappa come per purificarla dal contatto dell’aria; un quarto, in atto di sacro rispetto, accarezzava la groppa del cavallo; quello che reggeva il parasole, stava cogli occhi bassi, immobile come una statua, quasi fosse confuso e sgomento dalla solennità del suo ufficio ... La banda suonò, le trombe squillarono, i cortigiani curvarono la testa, le guardie, i soldati e i servi misero un ginocchio in terra, e scoppiò un’altra volta da tutti i petti un grido lungo e sonoro:—Dio protegga il nostro Signore! Scomparso il Sultano, si confusero le due schiere dei grandi personaggi, e vennero verso di noi Sid-Mussa, i suoi figliuoli, i suoi ufficiali, il ministro della guerra, il ministro delle finanze, il gran sceriffo Bacali, il grande cerimoniere, i più grossi pezzi della corte, sorridendo, vociando, agitando le braccia in segno di festa ... Lo proclamammo tutti il più bello e il più amabile di tutti i Monarchi maomettani; e perchè la proclamazione fosse veramente nazionale, ci piacque di sentire il parere anche del cuoco e dei due marinai ... Quella stessa sera entrarono nel palazzo, condotti da Selam, due mori, i quali avendo inteso raccontare meraviglie dei nostri gibus, desideravano di vederli ... Vi guardarono dentro tutti e due con grande curiosità e parvero molto meravigliati ...
Marocco (pagina 49)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Nel mezzo dei due lati più corti, due grandi porte aperte, che davano accesso a due sale ... Sulla soglia d’una di queste porte ci aspettava il Gran Vizir, in piedi; dietro di lui due vecchi mori, suoi parenti; a destra e a sinistra due ali di schiavi e di schiave ... Scambiati i soliti saluti, il Gran Vizir sedette sopra una materassa distesa lungo la parete, incrociò le gambe, si strinse sul ventre con tutte e due le mani un grosso guanciale rotondo,—suo atteggiamento abituale e notissimo,—e non si mosse più di così per tutta la sera ... Erano otto bei pezzi di ragazze tra i quindici e i vent’anni, alcune mulatte, altre nere, con grand’occhi, narici dilatate, seni prominenti, tutte vestite di bianco, strette intorno alla vita da una larghissima cintura ricamata, le braccia e i piedi nudi, braccialetti ai polsi, grandi cerchi d’argento alle orecchie e due grossi anelli alle gambe ... Le stoviglie erano del gran vizir: non due piatti uguali; grandi e piccoli, bianchi e dipinti, finissimi e di qualità infima, alla rinfusa ... Il Gran Vizir rimase sulla sua materassa, col guanciale tra le braccia, discorrendo e ridendo coi suoi due parenti ...
Marocco (pagina 54)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... la propria barba coll’altra, disse due o tre volte non so cosa, che mi parve una domanda, a cui gli premesse d’aver risposta ... I soldati ricevono cinque soldi al giorno e gli ufficiali venticinque o trenta: chi ha qualche talento speciale può guadagnare fino a due lire ... Costui, non si sa perchè, fuggì nel settantatrè da Algeri, andò a Tafilet, sul confine del deserto; vi stette due anni, imparò l’arabo, venne a Fez, s’arrolò, e in alcuni giorni, con pochi strumenti che aveva portati con sè, costrusse una rivoltella ... Ieri se ne presentarono due, rinnegati da parecchi anni, che hanno moglie e figliuoli nati a Fez ... Uno ha circa trent’anni, l’altro cinquanta; tutt’e due spagnuoli fuggiti da Ceuta ...
Marocco (pagina 55)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... L’inglese Drummond Hay, uscendo una mattina da una porta di Tangeri, vide un drappello di soldati che trascinavano verso il macello degli ebrei due prigionieri legati per le braccia e per la vita ... L’inglese domandò al capo dei soldati che delitto avessero commesso quei due disgraziati ... Nacque un alterco fra i soldati e il carnefice a cagione della ricompensa promessa a costui per la decapitazione dei due infelici, i quali, ritti in disparte, eran costretti a sentir disputare sul prezzo del loro sangue ... L’ufficiale, rinnegando la sua parola, disse che non avrebbe pagato che venti lire per tutt’e due le teste ... Poco dopo le due teste sanguinose pendevano dalle mani dei soldati ...
Marocco (pagina 57)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Siamo sazi di turbanti, di faccie nere, di moschee; stanchi d’aver mille occhi addosso, annoiati di questa immensa mascherata bianca a cui assistiamo da due mesi ... Un fatto di questa natura, accompagnato da circostanze singolarissime, è accaduto, anni sono, a Mogador, e ce lo raccontò un impiegato del Consolato francese, che conobbe, a quanto pare, una delle due vittime ... Disgrazia volle che in quel picchio gli si rompessero gli ultimi due denti anteriori ... Rimase un momento sbalordita; poi si rialzò rabbiosa e convulsa, e prorompendo in ingiurie e in maledizioni feroci, dopo aver seguitato l’inglese fino a casa, andò a domandare al Caid, in virtù della legge del taglione, che facesse rompere due denti al nazareno ... Chiama il negoziante, gli espone la querela della vittima, il diritto che le dà la legge, il dovere che impone a lui la promessa, e lo prega, per finirla di lasciarsi levare due denti, due qualunque, benchè, in giusta regola, debbano essere due denti incisivi ... —Che faccio io dei vostri denari?—soggiunge;—io son vecchia e abituata a vivere miseramente; quello che voglio sono i due denti del cristiano; li voglio, li pretendo, li domando in nome del Corano; e il Sultano, principe dei credenti, capo dell’islamismo, padre dei suoi sudditi, non può rifiutare di render giustizia a una mussulmana ... Il Sultano, che era Abd-er-Rahman, scrisse al console inglese domandandogli, come un favore, che inducesse il suo concittadino a lasciarsi rompere i due denti ... La vecchia partì da Fez benedicendo il nome del pio Abd-er-Rahman, e ritornò a Mogador, dove in presenza sua e di molto popolo, furono rotti due denti al nazareno ... Il mercante, grazie ai privilegi che gli furono accordati, in meno di due anni si fece una bella fortuna, e tornò in Inghilterra sdentato e felice ...
Marocco (pagina 59)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Si sa però che tutt’a un tratto sbucarono di dietro a un cespuglio quattro mori armati di pugnale, due dei quali gli si slanciarono contro da una parte e due dall’altra; e che il malcapitato seduttore o non sarebbe più uscito del giardino, o ne sarebbe uscito con qualche occhiello nelle reni, se non fosse comparso improvvisamente il caid Hamed-Ben Kasen Buhammei, il quale arrestò con un gesto imperioso i quattro cerberi, e diede modo al fuggitivo di riportare la pelle intatta al palazzo ... Sulla superiorità della nostra potenza militare non ci hanno dubbio; poichè se qualche dubbio rimaneva loro trent’anni sono, quando non avevano ancora ricevuto dagli europei alcuna veramente grave batosta, le guerre della Francia e della Spagna, e principalmente le due battaglie famose d’Isly e di Tetuan, dissiparono quei dubbi per sempre ... Dopo due mesi di guerra, l’esercito spagnuolo non aveva presi che due prigionieri, un arabo della provincia d’Oran e un pazzo che s’era presentato agli avamposti; e nella sanguinosa battaglia di Castillejos cinque marocchini soli, e tutti e cinque feriti, caddero nelle mani dei vincitori ... Nelle grandi battaglie si dispongono a mezza luna, l’artiglieria e la fanteria al centro, e alle ali la cavalleria, che cerca d’avvolgere il nemico e cacciarlo fra due fuochi ...
Marocco (pagina 66)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Ma a cagione della vicinanza delle due grandi città, incontrammo più gente che non ne avessimo mai incontrata sulla via da Tangeri a Fez: carovane di cammelli, grandi armenti, negozianti che conducevano al mercato di Fez stormi di cavalli bellissimi; santi che predicavano al deserto, corrieri a piedi e a cavallo, gruppi di arabe armate di falce che andavano alla mietitura, e parecchie ricche famiglie moresche che si recavano a Fez con tutte le loro masserizie e tutti i loro servi ... Venivano innanzi due servi armati di fucile; e dietro a loro il capo della famiglia, un bell’uomo d’aspetto severo, con barba nera e turbante bianco, a cavallo a una mula elegantemente bardata; il quale con una mano teneva le redini e tratteneva un bimbo di due o tre anni seduto sul dinanzi della sella; coll’altra stringeva le mani d’una donna completamente velata,—forse la sua sposa favorita,—che gli stava alle spalle, a cavalcioni alla mula, tutta raggomitolata, abbracciandolo sotto le ascelle (forse per paura di noi) come se lo volesse soffocare ... Le donne, passandoci accanto, si ravvolsero meglio la testa nel caic, il negoziante non ci guardò, i parenti ci diedero un’occhiata diffidente, e due bambini si misero a piangere ... Il povero dottore Miguerez, assalito alla seconda tappa da dolori di sciatica atrocissimi, dovette essere trasportato a Mechinez sopra una lettiga fabbricata alla meglio con una branda e due travi di tenda, e appesa alla groppa di due mule; e questo mise in tutti una profonda tristezza ... La carovana si divise in due ...
Marocco (pagina 68)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... —C’era una volta un re di Mechinez,—ripigliò poi colla sua inalterabile gravità, stando sempre ritto dinanzi alla nostra tenda, con una mano sull’impugnatura della sciabola;—il quale voleva fare una strada da Mechinez fino a Marocco, fiancheggiata da due alti muri, affinchè anche i ciechi potessero andare da una città all’altra senza bisogno di guida ... E già i due muri della strada erano stati fabbricati per la lunghezza d’una giornata di cammino, e tutti si rallegravano pensando che la strada sarebbe presto finita ... Passate due porte esterne, divise da una salita ripidissima, ci trovammo nel centro della città ... Due rimasero davanti, due ci si misero dietro, e attaccarono un vero combattimento colla ragazzaglia, legnando i più vicini, tirando sassate ai più lontani, inseguendo per lunghi tratti i più insolenti ...
Marocco (pagina 69)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Per giunta, sbucarono non so di dove due ragazzi di dieci o dodici anni, forse parenti dei soldati, armati anch’essi di bastoni; s’aggregarono, bastonatori volontarii, alla scorta, e cominciarono a menar botte così disperate, a uomini, a donne, ad asini, a muli, a vicini, a lontani, che i soldati stessi si videro costretti a raccomandar loro la moderazione ... E ad ogni legnata, si voltavano tutti e due a guardare noi tre, come per consigliarci di prenderne atto per ricordarcene nel dare la mancia; e siccome noi ridevamo come matti, pigliavano il nostro riso come un incoraggiamento, e tiravan via a picchiare come anime perdute ... —Uno scandalo! una rivoluzione!—Già i legnati brontolavano, qualcuno aveva alzato la mano sui due ragazzi, bisognava uscir di città immediatamente ... Verso il tramonto partimmo da Mechinez e camminammo per due ore a traverso la più bella campagna che abbia mai visto in sogno un paesista innamorato ... Due soldati della scorta tenevano sospeso, uno per le spalle, l’altro per i piedi, un servo arabo; un terzo lo flagellava disperatamente con una frusta, un quarto teneva in mano una lanterna, gli altri facevano corona, il caid assisteva colle braccia incrociate sul petto ...
Marocco (pagina 72)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... accompagnò, verso sera, fino all’accampamento, ch’era a due ore di cammino dalla sua casa, in un prato pieno di fiori e di tartarughe, tra il fiume Dà, che si divide là presso in un gran numero di canali, e una bella collina coronata d’una tomba di santo dalla cupola verde ... Vedemmo dei bimbi alti due palmi, tutti nudi, che appena si reggevano in piedi, venir verso di noi barcolloni, e mostrandoci il pugno grosso come una noce, gridare:—Maledetto il padre tuo!—E siccome avevano paura ad avanzarsi soli, si radunavano in sette o otto, e così stretti in un gruppo, che si sarebbe potuto portar tutto ritto sopra un vassoio, s’avanzavano con aria minacciosa fino a dieci passi dalle nostre mule a balbettare la loro insolenzina ... Il Biseo alzò la matita: i due primi, dando indietro atterriti, urtarono gli altri; e mezzo l’esercito andò in terra a gambe levate ... Nel porto marciscono le carcasse di due piccole cannoniere, ultimo miserando avanzo della flotta che altre volte portò gli eserciti conquistatori in Ispagna e sgomentò il commercio europeo ... Partii solo e camminai per quasi un’ora sulle colline dove non vidi che una mula, condotta da un servo arabo, la quale portava due bisaccie di paglia, di cui una conteneva la testa e l’altra i piedi d’un palafreniere dell’Ambasciatore preso da una fortissima febbre, che gemeva da far pietà ai sassi ... Il poveretto stava così coricato a traverso la mula, colla testa spenzoloni, col corpo inarcato, col sole negli occhi, e in quella maniera era venuto da Karia-el-Abbassi e doveva andare a Tangeri! E in quella maniera sono trasportati nel Marocco tutti i malati che non han denaro da noleggiare una lettiga e due mule, e fortunati coloro che possono almeno ficcar la testa in una bisaccia! Dalle colline discesi sulla riva del mare ...
Marocco (pagina 73)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Intanto raggiungevamo di cento in cento passi due o tre mule cariche, soldati a cavallo, servi a piedi; piccoli frammenti della carovana che si stendeva per più d’un ora di cammino ... Il servo rimproverato balzò in piedi e facendo due o tre passi impetuosi verso l’altro servo seduto accanto alla sorgente, gli gridò che facesse presto ... Camminavamo in silenzio, l’un dietro l’altro, sopra la sabbia intatta e morbida come un tappeto, tutti colla testa, io credo, mille miglia lontana dal Marocco, quando improvvisamente saltò fuori di dietro a uno scoglio uno spettro, un vecchio orribile, mezzo nudo, con una gran corona di fiori gialli intorno alla fronte,—un Santo—; il quale prese a inveire contro di noi urlando come un pazzo furioso e facendo con tutt’e due le mani l’atto di graffiarci il viso e di strapparci la barba ... L’orribile vecchio ci slanciò un’ultima occhiata fulminea e si rinascose in mezzo agli scogli, dove ci fu detto che vive, nutrendosi d’erbe, da più di due anni, coll’unico scopo di maledire i bastimenti dei Nazareni che passano all’orizzonte ... Salendo e scendendo, perdendoci di vista e ritrovandoci più volte in mezzo agli arbusti, camminavamo da quasi due ore per quei monti deserti, e cominciavamo a temere d’aver sbagliata la strada, quando dalla sommità d’un’altura vedemmo a un tratto le torri d’Arzilla e tutta la costa fino alla montagna del capo Spartel, che disegnava nettamente il suo contorno azzurro nella chiarezza limpidissima del cielo ...
Marocco (pagina 74)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Ah! se m’avessero visto, in quel breve tragitto, l’Ussi e il Biseo! Quanto dovevo esser pittoresco io, rappresentante d’Italia in groppa a una mula, con una ciarpa bianca attorcigliata intorno al capo, seguito dal mio stato maggiore composto d’un cuoco in maniche di camicia, di due marinai armati di bastone e d’un moro stracciato! O arte italiana, quanto hai perduto! Arzilla, Zilia dei Cartaginesi, Julia Traducta dei Romani, passata dalle mani di questi in potere dei Goti, saccheggiata dagl’Inglesi verso la metà del decimo secolo, rimasta per trent’anni un mucchio di sassi, poi rifabbricata da Abd-er-Rhaman ben Alì califfo di Cordova, posseduta dai Portoghesi e ripresa dai Marocchini, non è più che una cittaduzza di poco più di mille abitanti tra mori ed ebrei; circondata, dalla parte di terra e dalla parte di mare, da alte mura merlate, che cadono in rovina; bianca e quieta come un chiostro, e improntata, come tutte le altre piccole città maomettane, di quella ridente malinconia, che fa pensare al sorriso d’un moribondo, il quale goda di sentirsi mancare la vita ... La sera, sul tramonto, arrivò l’Ambasciatore, che venne all’accampamento attraversando la città; e ho ancor vivo dinanzi agli occhi lo spettacolo di quella bella cavalcata piena di colori e di vita, che uscendo da una gran porta merlata, s’avanzava in un pittoresco disordine, lungo la riva dell’Oceano, gettando sulla sabbia rosata dal crepuscolo, le sue lunghissime ombre nere; e risento la tristezza che provai in quel momento dicendo tra me:—Peccato! Peccato che questo bel quadro si debba dissolvere, questo bel quadro che contiene tant’Affrica e tanta Italia, tanti lieti pronostici e tante care memorie!—E là infatti si può dire che terminasse il nostro viaggio, poichè la mattina seguente ci accampavamo a Ain-Dalia, e due giorni dopo rientravamo in Tangeri, dove la carovana si scioglieva in quella medesima piazzetta del piccolo mercato, da cui due mesi prima era partita ... Un po’ d’Affrica, però, ci accompagnò fino a bordo, e furono i due Selam, Alì, Hamed, Abed-er-Rhaman, Civo, i servi del Morteo ed altri bravi giovanotti, a cui la superstizione mussulmanna non aveva impedito di voler bene ai Nazareni e di servirli con devozione ... E anch’essi si accommiatarono da noi con vivaci dimostrazioni d’affetto e di rammarico, e Civo più degli altri, che facendo sventolare per l’ultima volta ai miei occhi il suo camicione bianco, mi s’attaccò al collo come un amico d’infanzia, e mi stampò due baci in un orecchio ...
Mastro don Gesualdo (pagina 3)
di Giovanni Verga (estratti)

... anche una o due camere ... Vendere una o due camere? ... Vidi passare il baronello Rubiera dal vicoletto qui a due passi ... Essa stava litigando con quel ladro del sensale Pirtuso, che le voleva rubare il suo farro pagandolo due tarì meno a salma, accesa in volto, gesticolando con le braccia pelose, il ventre che le ballava: - Non ne avete coscienza, giudeo? ... Dalla botola, in cima alla scaletta di legno, si affacciarono due scarpacce, delle grosse calze turchine, e si udì una bella voce di giovanetta la quale disse: - Signora baronessa, eccoli qua ...
Mastro don Gesualdo (pagina 20)
di Giovanni Verga (estratti)

... Mi basta che donna Marianna scriva due righe al capitano ... Quanto alla baronessa Rubiera posso dormire fra due guanciali ... Che c'è di nuovo, don Gesualdo? Andate a benedire il ponte, insieme al canonico? Don Gesualdo si sfogò infine con lui, appuntandogli contro le corna, con tutt'e due le mani ... siete il nemico, che diavolo! Il canonico si fermò su due piedi, in mezzo alla piazzetta, di fronte al palazzo dei Trao, alto, nero e smantellato, e guardando fisso don Gesualdo, cogli occhietti acuti di topo che sembrava volessero ficcarglisi dentro come due spilli, il viso a lama di coltello che sfuggiva da ogni parte: - Vedete? ...
Mastro don Gesualdo (pagina 21)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Ti piace, eh, questa bella vita? Ti piace a te? - domandava egli masticando a due palmenti, ancora imbroncito ... Il sole di sesta scappava dalle cortine, in alto, e faceva rifiorire le piaghe di sant'Agata, all'altar maggiore, quasi due grosse rose in mezzo al petto ... La vecchia levò il capo istupidito, e si fece ripetere due o tre volte la stessa cosa, testarda, imbambolata ...
Mastro don Gesualdo (pagina 38)
di Giovanni Verga (estratti)

... D'allora in poi s'erano viste raramente insieme le teste canute dei due fratelli, dietro i vetri rattoppati colla carta, cercando il sole, don Diego sputando e guardando in terra ogni momento ... Don Ferdinando scese per comprare l'immagine del santo, gonfio d'asma, cogli occhi arsi di sonno, piegato in due, le mani nerastre tremanti così che non trovavano quasi nel taschino i due baiocchi per l'immagine ... Compare Cosimo e Pelagatti, partendo per la campagna due ore prima dell'alba, o tornando a notte fatta, vedevano sempre il lume alla finestra di don Diego ... Il marito si accomodò alla meglio su due sedie ...
Mastro don Gesualdo (pagina 39)
di Giovanni Verga (estratti)

... Donna Giovannina s'affacciò asciugandosi il viso; ma non si vide altro che il sagrestano, il quale correva a chiamare Tavuso, lì a due passi, una porticina verde, colla fune del campanello legata alta perché non andassero a seccarlo di notte ... - Specie il tenente ci aveva dei baffoni come code di cavallo, e due file di bottoni lungo il ventre che luccicavano da lontano ... Dinanzi al portone, spalancato a due battenti, si affollavano i ragazzi di Burgio e di don Luca ... due volte dal medico! ...
Mastro don Gesualdo (pagina 45)
di Giovanni Verga (estratti)

... - E tre! - si lasciò scappare Rosaria vedendo Ciolla che ripassava con quella faccia da usciere, sbirciando la casa della baronessa da cima a fondo, fermandosi ogni due passi, tornando a voltarsi quasi ad aspettare che lo chiamassero ... E si fermò su due piedi, appoggiandosi al muro di rimpetto, col cappello sull'occipite e in mano il bastone che sembrava la canna dell'agrimensore, aspettando ... Allora la Rubiera si chinò di nuovo verso la stradicciuola, cogli occhiali lucenti, ed entrambi rimasero a guardarsi un momento così, come due basilischi ... La baronessa continuava a ridere, e Ciolla le teneva dietro, tutti e due guardandosi in viso, cogli occhi soli rimasti serii ...
Mastro don Gesualdo (pagina 48)
di Giovanni Verga (estratti)

... Lì a due passi si imbatterono in Canali, che andava dai Margarone, e aveva visto da lontano i baciamani fra la strada e il terrazzo ... Canali fece un certo viso, e fermò la baronessa per salutarla, menando il discorso per le lunghe, sgranandole in faccia due occhi curiosi ... La baronessa era ancora lì, dove aveva cominciato a spogliarsi, appoggiata al cassettone, piegata in due quasi avesse la colica, gemendo e lamentandosi, mentre le usciva bava dalla bocca, e gli occhi le schizzavano fuori: - Assassino! Figlio snaturato! ... Lui da prima cercava di negare; poi montò su tutte le furie, si lagnò di esser tenuto come uno schiavo, peggio di un ragazzo, senza due tarì da spendere; e la baronessa minacciava di andare lei in persona dal notaro, per disporre della sua roba, così com'era, in sottana, a quell'ora stessa, se non volevano mandarlo a chiamare ...
Mastro don Gesualdo (pagina 58)
di Giovanni Verga (estratti)

... due signore avvezze a stare coi loro comodi ... Potevano essere due ore di notte quando arrivarono alla Fontana di don Cosimo, con una bella sera stellata, il cielo tutto che sembrava formicolare attorno a Budarturo, sulla distesa dei piani e dei monti che s'accennava confusamente ... Don Gesualdo capì subito, e non se lo fece dire due volte ... Patti chiari e amici cari, non è vero? Ho bisogno di quelle due stanze ... Una volta che vi servono quelle due stanzuccie ... Anche subito, su due piedi ...
Mastro don Gesualdo (pagina 72)
di Giovanni Verga (estratti)

... Dài e dài erano arrivati a scatenargli contro anche loro, una sera che li avevano tirati in quelle chiacchiere all'osteria, e i due ragazzacci non possedevano neppure di che pagar da bere agli amici ... Nunzio, ubbriaco fradicio, pretendeva il fatto suo lì su due piedi, e gliene disse di tutte le specie, a lei e a lui ... Teneva il portone sbarrato, due mastini feroci nel cortile ... Tutt'e due, uscendo da quella casa per l'ultima volta, fecero tanto di croce sulla soglia ...
Mattinate napoletane (pagina 2)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)

... Questa volta ebbi due piccoli baci su tutte e due le guance ... Ogni giorno all'uscire dalla stanzetta piena di sole, fingevo di scordarmi della sua offerta, per sentire subitamente la vocina di lui, balbettante: —Vulite 'o vasillo? Vulite 'o vasillo? * * * Gli aveva promesso di recarmi a vederlo due tre volte nella settimana; lo aveva promesso anche a Fortunata ... Poco prima la campanella di avviso era sonata due volte—un tocco solo vuol dire: ferito semplice,—due vogliono dire: ferito in grave stato—tre: ferito moribondo ... La donna si lamentava, si guardava intorno smarrita, mormorando: —Sant'Anna mia! Ve faccio nu voto!… Scanzateme!… Uh! Uh!… Chiano, chiano!… Veniva da Piazza Francese, da una delle due suburre napolitane ... Due guardie di Pubblica Sicurezza leggevano insieme un libretto di Nuove canzoni napolitane, comentando ... Due anni fa avreste dovuto vederla! Era un fiore ...
Mattinate napoletane (pagina 9)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)

... —Me ne comprate, bella figlia!—le fece la venditrice—guardate, ve ne do' tre di quelle grosse per due soldi, guardate ... La vedova pagò i due soldi e si mise a salire la scala dell'Albergo, con dietro la bambina, tutta felice delle mele ... Nannina aveva riguadagnato coraggio e s'accostava alla scrivania, guardandovi curiosamente il gran calamaio dorato, sul quale due pupazzetti reggevano a fatica una colonnina per metterci entro le penne ... I due parlottavano ancora dietro la portiera, ma non si capiva nulla di quel che dicessero ... Si fermò presso alla scrivania, aggiustò un quaderno sotto un libro e, tossì due o tre volte ...
Mattinate napoletane (pagina 13)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)

... La piccola calza bucherellata era caduta sulla coverta del lettuccio, e da presso due piccole mani vi si abbandonavano, esangui ... Tra tanta infantile minutezza le cose più grandi eran due lacrime, che scendevano per le gote di Chiarinella ... E mentre nel pigliar l'aire dava una strappannata al panciere, lui ritto in serpa, mangiandosi la lingua, scoteva la mano all'aria due volte, e spiegava le dita a mostrare ai compagni quanti soldi pigliasse ... C'era poi, sopra l'insegna di un magazzino, il grande orologio di Riccio, che luceva da tutte e due le facce, pallido come la luna, e faceva venir la malinconia, malgrado vi fossero sopra due grandi ali dorate come quelle degli angioli a lato dell'altare maggiore ...
Nel sogno (pagina 3)
di era (estratti)

... Solo così rimase due anni, poi uno strano avvenimento cambiò la sua vita ... Due gemelle nacquero nella notte, la madre morì ... Più che due bimbe, parevano a lui due gigli del Signore, fioriti sul suo sentiero ... Maria l'una e Maria l'altra, senza preferenza e senza scelta; perchè, con qual nome chiamare la seconda senza menomarla, se la prima era Maria? Due Marie, due benedizioni, due consacrazioni ... Egli, che si era staccato in modo assoluto dai suoi simili, vi ritornava guidato dal sentimento nuovo; un sentimento che non era l'amore degli uomini, che non era l'amore di Dio, sibbene un fascino ignoto di una dolcezza grande—il misterioso potere che l'innocenza esercita sulla sapienza e la debolezza sulla forza—la attrazione irresistibile di quelle due creaturine che Dio gli aveva dato da custodire ...
Nel sogno (pagina 4)
di era (estratti)

... Un turbamento giovanile, pari a quello della vergine che ode parlar d'amore, lo deliziava inconsapevolmente sotto le carezze delle due bambine, e un profondo rispetto, quasi un senso di adorazione, si impadroniva di lui via via che le piccine dimostravano cogli atti ingenui di attendere tutto da lui, per cui sentiva di dover esser loro ad un tempo padre, madre, asilo, sicurezza, fede ... Nei giorni peggiori, ricorreva a cento invenzioni ingegnose per trattenere le due bimbe nella baita ... Una lagrima di immensa tenerezza scese dagli occhi del prete, ed egli la posò sulle fronti riunite delle due bimbe ... Non conoscendo nessun motivo musicale, ignorando anche che cosa volesse al giusto dir musica, modulava in cento toni diversi il suo nome e quello della sorella, onde la valle echeggiava a lungo dei due nomi: Mària, Maria! Mària, Maria! che si ripercotevano sulle montagne circostanti con una cadenza strana di canzone selvaggia ...
Nel sogno (pagina 5)
di era (estratti)

... * * * La piccola baita, dal giorno in cui il prete l'aveva scelta per sua dimora, si era venuta man mano dirozzando per la presenza delle due fanciulle ... Alla famiglia di pastori che avevano allevate le due piccine un'altra famiglia era subentrata, e nuovi rapporti di una o due volte l'anno recavano ai solitari della baita gli oggetti di prima necessità: volontario tributo che quella buona gente offriva al Santo ...
Nel sogno (pagina 8)
di era (estratti)

... Ella disse un giorno, vedendo due bruchi avviticchiati insieme sopra una foglia ... Ella si lasciò fare: appena giunta in camera, cadde sul lettuccio, stringendosi il cuore con tutte e due le mani, incapace di dire una sola parola ... Non era più la nenia monotona dei loro due nomi riuniti; erano canti nuovi, strani e soavemente belli ... Non diceva anche "sospiro per te" il piccolo filo d'acqua che scendeva dalle rocce? Dai folti ombrosi della selva una voce oscura modulava con accento più tenero ancora: "sospiro per te!" Tutto ciò era delizioso nei rosei meriggi dell'autunno, quando le due sorelle riposavano in mezzo al fieno raccolto e il profumo penetrante di esso si mesceva alla ebbrezza dell'ora e dell'età ...
Nel sogno (pagina 12)
di era (estratti)

... e nelle mani tese, imploranti verso il buon padre; uno scontro ineffabile delle due anime, dei due pensieri, e poi: —Io non rivedrò i fiori novelli! ………………………………………………………… ... Giunto alle parole Virgo fidelis, un singhiozzo gli spezzò la voce… Oh! era ben lei la vergine fedele, la vergine martire del proprio ideale, l'ermellino che non sopravvive alla macchia! Virgo fidelis ripetè due o tre volte nell'esaltamento del proprio dolore; nè altro aggiunse, ed ella non lo richiese ... La piccola porta della baita fu spalancata in pieno; i due uomini uscirono col sacro fardello ... La barella discese nella fossa fresca, tutta ravvolta nella neve, e, mentre i due uomini se ne stavano davanti a testa scoperta, la neve calava, calava, calava…………………………………… ……………………………………………………… ... Quindici anni si erano aggiunti alla sua vita; ed erano scomparsi, essi, le loro illusioni e le loro dolcezze, lasciandolo nuovamente solo e più vicino alla meta… Prostrato davanti alla croce che egli ora non avrebbe abbandonata mai più, si batteva il petto, e sospirando gemeva:—Anima mia confessati! Poteva egli sentirsi innocente e tranquillo davanti a quella croce che gli parlava di due morti? Che cosa aveva fatto per difendere e per proteggere le creature a lui affidate? Sempre la voce turbata di Mària chiedentegli la benedizione lo perseguitava come un rimorso; e più ancora la soavissima, la divina voce di Maria, quando gli aveva detto: Tu pure mi hai ingannata ...
Novelle rusticane (pagina 7)
di Giovanni Verga (estratti)

... Le comari si misero a strillare, e gli altri raccattavano dei sassi, per rompere il grugno a quei due birbanti di Janu e di compare Cola, gridando: - Lasciate stare il patriarca San Giuseppe! sbirri che siete! - E massaro Nunzio, per amore del cortinaggio, gridava anche lui che non glielo sfondassero ... - E allo zio Menico non aveva espropriata la casuccia, perché era fabbricata sulla sciara della chiesa, e ci pesava addosso un censo di due tarì all'anno che lo zio Menico non era riescito a pagar mai? Allorché aveva fabbricato la casuccia, tutto contento, trasportando i sassi colle sue mani, non gli passava per la testa che un giorno o l'altro il pievano glie la avrebbe fatta vendere per quei due tarì del censo ... Due tarì all'anno infine cosa sono? Il difficile era di metterli insieme tutti e due alla scadenza, e Don Angelino gli rispondeva, stringendosi nelle spalle: - Cosa posso farci, fratel mio? Non è roba mia; è roba della Chiesa ... Nanni stava appiattato dietro il campanile, per sorprendere chi andasse da comare Venera, ché due o tre volte l'aveva sorpresa tutta sossopra e discinta, e aveva sentito qualcuno sgattaiolarsela dal cancello dell'orto ... Egli ci ha in testa qualche cosa, al modo come mi guarda, e come fruga per la casa ogni volta che arriva! Cola aveva la madre sulle spalle, che campava del suo lavoro, e non s'arrischiava più ad andare da comare Venera; - un giorno, due, tre, finché il diavolo lo tentò colla luna che trapelava sino al letto dalle fessure delle imposte, e gli metteva dinanzi agli occhi ad ogni momento la stradicciuola deserta, e l'uscio della vedova, allo svoltare della piazzetta di faccia al campanile ... Infine si udì una pedata, rasente i muri, fermarsi all'uscio della Venera, e bussar piano, una, due volte, poi più lieve ed in fretta, come uno che gli batte il cuore dal desiderio e dalla paura, e Nanni si sentiva picchiare anche lui dentro il petto quei colpi ...
Novelle rusticane (pagina 8)
di Giovanni Verga (estratti)

... Laggiù, nella pianura, le case sono rare e di aspetto malinconico, lungo le strade mangiate dal sole, fra due mucchi di concime fumante, appoggiate alle tettoie crollanti, dove aspettano coll'occhio spento, legati alla mangiatoia vuota, i cavalli di ricambio ... - Oppure come cassette di legno bianco, impennacchiate da quattro eucalipti magri e grigi, lungo la ferrovia che taglia in due la pianura come un colpo d'accetta, dove vola la macchina fischiando al pari di un vento d'autunno, e la notte corruscano scintille infuocate ... In primavera stava meglio, ma d'autunno, come ripassavano le anitre, egli si metteva il fazzoletto in testa, e non si faceva più vedere sull'uscio che ogni due giorni; tanto che si era ridotto pelle ed ossa, e aveva una pancia grossa come un tamburo, che lo chiamavano il Rospo anche pel suo fare rozzo e selvatico, e perché gli erano diventati gli occhi smorti e a fior di testa ... Qualcuno aggiungeva pure: - Adesso se ne impipa! ché s'è ingrassato e fatto ricco a spese del padrone, e i suoi figli non hanno bisogno di nessuno! Credete che l'abbia preso soltanto pei begli occhi del padrone tutto quel solfato e tutta quella malaria per trent'anni? Compare Carmine, l'oste del lago, aveva persi allo stesso modo i suoi figliuoli tutt'e cinque, l'un dopo l'altro, tre maschi e due femmine ... Oramai egli lo sapeva; e come le febbri vincevano il ragazzo, dopo averlo travagliato due o tre anni, non spendeva più un soldo, né per solfato né per decotti, spillava del buon vino e si metteva ad ammannire tutti gli intingoli di pesce che sapeva, onde stuzzicare l'appetito al malato ...
Novelle rusticane (pagina 17)
di Giovanni Verga (estratti)

... E gli stendeva le due cocche del grembiale colmo ... Dacché aveva la Nena vedeva che gli mancava il pane per tutti e due, e dovevano tirarlo fuori dalla terra di Licciardo, col sudore della loro fronte ... Gli era come il pensiero di un malato che vi sta sempre grave in cuore, quel seminato: prima giallo, ammelmato dal gran piovere; poi, quando ricominciava a pigliar fiato, le erbacce, che Nena ci si era ridotte le due mani una pietà per strapparle ad una ad una, bocconi, con tanto di pancia, tirando la gonnella sui ginocchi, onde non far danno ... E quando si accoccolava infine sul ciglione, col fiato ai denti, cacciandosi colle due mani i capelli dietro le orecchie, le sembrava di vedere le spighe alte nel giugno, curvandosi ad onda pel venticello l'una sull'altra; e facevano i conti col marito, nel tempo che egli slacciava i calzeroni fradici, e nettava la zappa sull'erba del ciglione ...
Novelle rusticane (pagina 20)
di Giovanni Verga (estratti)

... In quel mentre faceva l'occhietto a Brasi, e gli confidava che fra due o tre anni ci avrebbe avuto un gruzzoletto, e poteva "andare al mondo", se il Signore la chiamava ... Tresche non ne voleva in casa sua; se no li scacciava fuori a pedate tutt'e due ... Piuttosto quando trovava la ragazza sola in cucina, le pigliava il ganascino, e voleva accarezzarla con due dita ... - Vedrai che bella dote! e quanti verranno a cercartela la tua onestà! Se i maccheroni erano troppo cotti, se Lucia portava in tavola due ova al tegame che sentivano l'arsiccio, don Venerando la strapazzava per bene, al cospetto della moglie, tutto un altro uomo, col ventre avanti e la voce alta ... - Che credevano di far l'intruglio pel maiale? Con due persone di servizio che se lo mangiavano vivo! Un'altra volta le buttava la grazia di Dio sulla faccia! - La signora, benedetta, non voleva quegli schiamazzi, per via dei vicini, e rimandava la serva strillando in falsetto: - Vattene in cucina; levati di qua, sciamannona! paneperso! Lucia andava a piangere nel cantuccio del forno, ma Brasi la consolava, con quella sua faccia da mariuolo: - Cosa ve ne importa? Lasciateli cantare! Se si desse retta ai padroni, poveri noi! Le ova sentivano l'arsiccio? Peggio per loro! Non potevo spaccar la legna nel cortile, e rivoltar le ova nel tempo istesso ... Lucia ricominciava la litania dei suoi guai: - il babbo, il bestiame, la Rossa, le malannate: - tutt'e due gli stessi, lei e Brasi, in quella cucina; parevano fatti l'uno per l'altra ... Erano poveri tutti e due e sarebbe stato meglio buttarsi nella cisterna con un sasso al collo ...
Novelle rusticane (pagina 25)
di Giovanni Verga (estratti)

... - A te, prete del diavolo! che ci hai succhiato l'anima! - A te, ricco epulone, che non puoi scappare nemmeno, tanto sei grasso del sangue del povero! - A te, sbirro! che hai fatto la giustizia solo per chi non aveva niente! - A te, guardaboschi! che hai venduto la tua carne e la carne del prossimo per due tarì al giorno! E il sangue che fumava ed ubbriacava ... Suo padre si era rialzato due o tre volte prima di strascinarsi a finire nel mondezzaio, gridandogli: - Neddu! Neddu! - Neddu fuggiva, dal terrore, cogli occhi e la bocca spalancati senza poter gridare ... - Non voleva morire, no, come aveva visto ammazzare suo padre; - strappava il cuore! - Il taglialegna, dalla pietà, gli menò un gran colpo di scure colle due mani, quasi avesse dovuto abbattere un rovere di cinquant'anni - e tremava come una foglia - Un altro gridò: - Bah! egli sarebbe stato notaio, anche lui! Non importa! Ora che si avevano le mani rosse di quel sangue, bisognava versare tutto il resto ... Fra due casucce della piazza, in fondo ad una stradicciola che scendeva a precipizio, si vedevano i campi giallastri nella pianura, i boschi cupi sui fianchi dell'Etna ...
Novelle rusticane (pagina 28)
di Giovanni Verga (estratti)

... Innamorati, giovani, ricchi tutti e due, tutti e due che s'erano detti di voler restare uniti per sempre, era bastata una parola di quell'uomo per separarli ... Addio, tramonti lontani del paese lontano! Anche lui, allorché levava il capo stanco a fissare nell'aureola della lampada solitaria le larve del passato, quante immagini e quanti ricordi! di qua e di là pel mondo, nella solitudine dei campi, e nel turbinìo delle grandi città! Quante cose erano trascorse! e quanto avevano vissuto quei due cuori lontano l'uno dall'altro! Infine si rivedevano nella vertigine del carnevale ... Quando si lasciarono, e si strinsero la mano, sulla soglia, erano tristi tutti e due, e non tristi soltanto perché dovevano dirsi addio - quasi mancasse loro qualche cosa ... Sul muricciuolo di una piccola stazione, dove il convoglio si era arrestato un momento sbuffante, due innamorati avevano lasciato scritto a gran lettere di carbone i loro nomi oscuri ... Lontano lontano, molto tempo dopo, nella immensa città nebbiosa e triste, egli si ricordava ancora qualche volta di quei due nomi umili e sconosciuti, in mezzo al via vai affollato e frettoloso, al frastuono incessante, alla febbre dell'immensa attività generale, affannosa e inesorabile, ai cocchi sfarzosi, agli uomini che passavano nel fango, fra due assi coperte d'affissi, dinanzi alle splendide vetrine scintillanti di gemme, accanto alle stamberghe che schieravano in fila teschi umani e scarpe vecchie ... Allora gli tornava in mente il nome di quei due sconosciuti che avevano scritto la storia delle loro umili gioie sul muro di una casa davanti alla quale tanta gente passava ... Due giovanetti biondi e calmi passeggiavano lentamente pei larghi viali del giardino tenendosi per mano; il giovane aveva regalato alla ragazza un mazzolino di rose purpuree che aveva mercanteggiato ansiosamente un quarto d'ora da una vecchierella cenciosa e triste; la giovinetta, colle sue rose in seno, come una regina, dileguavasi secolui lontano dalla folla delle amazzoni e dei cocchi superbi ... Addio, povera gente ignota che sgranavate gli occhi al veder passare i due felici ... Alle volte, quando lo assaliva la dolce mestizia di quelle memorie, egli ripensava agli umili attori degli umili drammi con un'aspirazione vaga e incosciente di pace e d'obblio, a quella data e a quelle due parole - per sempre - che ella gli aveva lasciato in un momento d'angoscia, rimasto vivo più d'ogni gioia febbrile nella sua memoria e nel suo cuore ... E allora avrebbe voluto mettere il nome di lei su di una pagina o su di un sasso, al pari di quei due sconosciuti che avevano scritto il ricordo del loro amore sul muro di una stazione lontana ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 4)
di Emilio De Marchi (estratti)

... L'oste, il sor Fabrizio, un ometto rossiccio con una piccola virgola al posto della barba, che porta gli anellini d'oro negli orecchi, non osa rifiutar mai nulla ai signori pubblicisti che gli possono restituire il cento per uno: e se due buoni amici della stampa desiderano, come nel caso nostro, farsi un occhiello nel ventre senza molto rumore, offre dietro un modesto compenso il suo salone, purchè si faccia presto e si conservi il segreto ... Quando entrammo in salone vedemmo vicino a una finestra, sotto la pittura di Guglielmo Tell che infilza il pomo, l'onorevole Dassi, i suoi due secondi e il suo dottore dalla barba solenne e dalla testa filosofica ... Un padre di famiglia deve avere più d'una campana nel cuore e bisogna che le lasci sonare un po' tutte, deve chiudere un occhio a tempo, o anche due, e anche le orecchie se può ... Magi, padrino dell'onorevole Dassi, cominciarono a contare i passi e a preparare il terreno, segnando delle righe in terra col carbone; su una tavola in fondo sotto la pittura del Guglielmo Tell che scappa dalla barca, gli altri due padrini confrontavano le sciabole, mentre i due medici nel vano d'una finestra stendevano sopra un banco pieno di mosche e di goccie secche di vino la batteria dei loro ferri chirurgici bianchi, lucenti, di cui andavano ripolendo l'acciaio fino sul panno della manica ... I due avversari sapevano tenere una sciabola in mano, non mancavano di coraggio, ma non erano così grandi maestri da insegnare a noi e tanto meno al colonnello qualche cosa di nuovo ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 5)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Io n'ero quasi stufo e mi ricordo d'aver detto qualche parola vivace, forse senza senso, che fece sogghignare il colonnello, mentre i due dottori con una pazienza da santi e con una abilità di suora infermiera cercavano di togliere al ferito la camicia per poter lavare e dare un punto alla lacerazione ... Proprio davvero: due suore di carità non avrebbero potuto essere più amorose di quei due buoni scienziati, che dedicavano la loro vita al bene della sofferente umanità ... Non so se i due combattenti intendessero le nostre ragioni ... Anche il terreno era segnato di spesse orme sanguigne, che andavano allargandosi, perchè nella furia le due parti giravano, s'inseguivano, venivano a mezza lama, rendendo il terreno, dove il sangue si mescolava alla polvere del mattone, sempre più lubrico e sporco ... I padrini e i due dottori erano come affascinati da quel terribile giuoco d'armi e lo stesso Barconi non potè che ammirare, come mi confessò più tardi, una magnifica finta di Massimo, che pochi maestri, tanto della scuola napoletana come della scuola francese, avrebbero saputo eseguire con più eleganza ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 6)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Tranne una volta o due, cosa di piccola importanza, il duello era stato regolarissimo e il verbale è là a disposizione di chi vuol vedere ... Ricordo soltanto questo: il guattero entrò con due secchi di legno e cominciò a versar abbondantemente l'acqua sul pavimento; poi con due scope padrone e guattero cominciarono a lavare il suolo di tutta la porcheria ... —E il conte lasciò andare al capo delle bestie due belle frustate ... I due cavalli fini non furono troppo persuasi di quel modo di pensare e acciecati anche dal bagliore dei lampi, flagellati da una pioggia grossa mista a gragnuola, cominciarono a galoppare malamente, a strattoni irregolari, su per la riva rotta dal fango ... E sfido! trovarsi lor due soli, in carrozza, per una strada deserta, con quel tempo in aria, con quei cavalli che don Cesare guidava quasi per la prima volta, via, chi si sarebbe divertito? La contessa, come sono in genere tutte le donne e come devono essere tutte le contesse, era un caratterino nervoso, molto impressionabile, proprio quel che ci voleva in certi momenti per andar d'accordo con un uomo ostinato e irragionevole come il conte ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 8)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Una sua sorella che ha provato questo rimedio consigliatole da un santo eremita di Musocco, ebbe due volte due gemelli dopo quasi tre anni che non vedeva figliuoli ... E bene sia quel che è finito bene; ma ho dovuto venir via colle calze di filugello e cogli zoccoli della sposa, fino alla carrozza come su due trampoli, sostenuta da Cesare da una parte e dal barone dall'altra, che mi chiamò una deliziosa Diana traballante ... Il deputato, che mangerebbe un prete a pranzo e un aristocratico a cena, ha risposto un biglietto cortesissimo e anche spiritoso, nel quale deplora di non essere stato avvertito a tempo, perchè avrebbe mandata la sua carrozza e ci avrebbe ospitati nella sua villa di Mirabella che è a due passi dalla Torretta ... So che i due uomini si sono poi trovati su terreno neutro ... Cesare gli manderà domani una coppia di conigli americani, due cosi stupidini, ma assai chéris ... Soltanto la Clementina dell'orefice osava contrastarle col suo bel biondo lino e coll'eleganza del vestire, tutte le volte che si trovavano nello stesso banco alla messa; e per questo c'era tra lor due un non so che di diffidente, di tirato, di amaro, che non impediva però a lor due di baciarsi sulla faccia come sorelle e di farsi molte visite ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 11)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Per la povera Ceci fu un colpo tremendo e una mortificazione da far perdere la testa, da rompere il cuore in due pezzi ... La povera donnetta con un cavagnolino in mano, in cui tenava due piccioni coperti con un fazzoletto, cominciò a pregare e a supplicare, perchè non fossero fatti gli atti del sequestro, che sarebbe stata per loro una vera morte oltre al disonore: e invocando gli angeli e i santi del paradiso, cercava di toccare il cuore del droghiere ... E Caterina, dopo aver allungato il barbéra con due grosse lagrime, alzò il bicchiere e lo votò d'un fiato ... —Le ho portato due piccioni, sora Ceci… ... Cecilia prese il cavagnolino colle due mani che tremavano ... * * * L'ingegnere Martozzi, da quell'uomo diligente che è, portò la cosa in direzione; ma essendo fuori il cavalier Sermenza, ingegnere capo, e non avendo egli l'autorità di delegare un tecnico perito per una visita sopra luogo, lasciò passare le due feste: e al martedì, quando il cavaliere si lasciò vedere due minuti in ufficio, gli riferì insieme cogli altri affari anche intorno all'oggetto dei tre mattoni caduti nella bocca di scarico in un canale della tenuta d'Arbanello, per la quale (questo era il suo pronome favorito) ne veniva qualche pregiudizio ai fondi dell'Ospedale ... Ed ecco, due o tre giorni dopo d'aver ricevuta la lettera, l'ingegnere Fraschi di ritorno da una visita in Valtellina si presenta pronto come uno schioppo alla direzione come sopra, cerca del cavalier Sermenza, che fa chiamare il Martozzi, il quale stende sul tavolo la carta topografica del fondo d'Arbanello e uno dopo l'altro mettono il dito sull'arginello, che aveva lasciato cascare tre mattoni nell'alveo del canale con pregiudizio della bocca di scarico ... E di fatto piacque al dio della gragnuola di mandarne quattro o cinque chicchi sul fondo di Verdazzo, un cascinale quasi al lembo del Po, che dista da Arbanello ventidue o venticinque miglia, una bella distanza a dire il vero; ma quando si hanno due buoni cavalli e una carrozza comoda pagata da due forti amministrazioni, e quando si può riscotere dalle due parti una diaria di quindici lire, nette le spese di vitto e d'alloggio, un ingegnere non si accorge delle distanze ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 12)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Fecero attaccare o vi andarono insieme in una bella carrozza a tiro di due, Mauro a cassetta, l'ingegnere e la sora Sofia di dentro ... —Non me lo faccio dire due volte, cari miei—rispose l'ingegnere ... Era un vero teatro! I villani accorsi al rumore stavano a bocca aperta dietro la siepe di robinia e ridevano alle smorfie del buffo, tenendosi il ventre vuoto colle due mani per non lasciarlo crepar dalle risa ... «Donde la necessità—dice la relazione del presidente del Consiglio degli istituti ospitalieri—che questa amministrazione stringa i freni e si riduca a un più rigoroso sistema di economia, tanto nelle spese generali quanto nel dominio della pubblica beneficenza, sia col limitare il numero dei letti, sia col limitare il beneficio dei medicinali gratuiti a domicilio; avvegnachè la crisi agraria che ci travaglia si ripercota in tutti i rami dell'amministrazione e gl'interessi del povero siano per i primi offesi dallo squilibrio dei bilanci… LORD FROM OSSIA LA CORDA DEL SENTIMENTO Dal Maloja-Kulm alla morena del Forno, passando pel selvatico e alpestre laghetto di Cavoloccio, è una passeggiata di poco più di due ore per una stradicciuola un gran tratto carrozzabile, che il grande Hôtel Kursaal adatta, aggiusta ogni anno e rende «digeribile» ai piedi più delicati ... L'aria a due mila metri d'altezza è d'una leggerezza esilarante; e quel che si domina dai bricchi, non vestiti che da poche ginestre, è quanto di più lucido e colorito possa desiderare un dilettante di oleografie ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 14)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Barbetta non alloggiava al grand Hotel, dove non vanno che gl'inglesi veri, ma teneva una stanzuccia ammobigliata al più modesto albergo Lunghin, alquanto in disparte e segregato, in compagnia di due suoi compagni meno rumorosi degli altri ... Mentre tutti dormivano al Kursaal, tra l'una e le due di notte, con un bianchissimo chiaro di luna, il piccolo diavolo andò a mettersi sotto la finestra di miss Dy, nell'ombra dell'edificio, e cavando dal suo venerabile Stradivari i suoni più teneri e parlanti, eseguì, come non sa eseguire che un Bernardini, la Romanza «Spirto gentil» della Favorita ... Essa ha riconosciuta la voce parlante del vecchio Stradivari; oh, non è possibile che ce ne siano due al mondo di quelle voci… ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 15)
di Emilio De Marchi (estratti)

... —Mia sorella Giacomina, che da un pezzo mi ha sul cuore, la settimana scorsa mi disse:—Nicolò, c'è una ragazza che va bene per te: anzi ce ne sono due: le sorelle Bellini, due care creaturine sui ventitrè l'una, sui ventiquattro l'altra, non troppo giovani o nemmeno troppo stagionate, un po' disgraziate nella famiglia, ma buone, belle, con qualche po' di sostanza ... (pesa nelle mani i due ritratti) ... Lei conosce le due ragazze e saprà dirmi quale delle due ha più disposizioni al settimo sacramento ... Per me capisco, che se dovessi scegliere, farei la fine dell'asino che, messo tra due fasci di fieno, si è lasciato morire di fame ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 19)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Due giorni dopo questi fatti alcuni compagni corsero a casa mia ad avvertirmi che avevano arrestato Branchetti, il direttore del Trovatore e che la polizia era in cerca di me ... Essendosi verificato in questo Uffizio postale il grave inconveniente di topi rosicchianti che provenendo dal vicin canale entrano a guastar carte, lettere, ed eziandio gl'indumenti; non bastando a scongiurare i danni le varie trappole e stiaccie distribuite con opportuna oculatezza dal locale distributore, non che le paste velenose disseminate all'uopo, son venuto nella determinazione di assumere due gatti, naturali nemici a siffatti animali, che rimanendo in Uffizio in ispezial modo nelle ore notturne, potranno colla loro presenza e vigilanza intimorire i dannosi rosicchianti ... A tale intento mi rivolgo a codesta direzione provinciale, perchè mi voglia ottenere un corrispettivo assegno sia per l'acquisto, come pel mantenimento dei due animali per tutto il tempo che non potrà essere riparato definitivamente il danno ... L'Ufficio di Castagnazzo dipendente da questo circolo postale ci scrive con lettera del 5 andante mese come uno stormo di topi infesti danneggino le carte, le corrispondenze, non che gl'indumenti e i mobili di detto locale; onde si muove per mezzo nostro istanza a codesta Onorevole Direzione centrale affinchè voglia provvedere con una pronta riparazione o quanto meno assegnare un'adeguata somma per l'acquisto e il mantenimento di due animali felini, resi necessari dall'urgenza e condizione delle cose ... a voler ordinare un'ispezione di tecnici a detto locale e ad autorizzare intanto con equo assegno il dirigente ufficio ad acquistare e a mantenere due gatti comuni ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 25)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Un piccolo divano appoggiato alla parete lasciava a stento il posto per un pianoforte verticale, che reggeva due candele accese ... Sul camino c'era la solita specchiera, la solita pendola di bronzo, fra due campane di vetro, coi soliti fiori di pezza ... Ma come due filosofi non riuscirono ad intendersi, perchè entrò Carlinetto che finiva d'asciugarsi le mani ... Battistone fa un giro intorno alla stazione e viene a pranzo da me: poi andiamo a teatro, o si va fuori di porta, come due studenti in vacanza ... Carlinetto gli tolse la roba dalle mani e lo spinse verso il fuoco in mezzo agli altri due, che non cessavano di tormentarlo ... Maria alla Porta, quando la si vede raccolta nel suo gran velo nero, col libro di velluto sanguigno fra due morbidi guanti chiaretti, Al Sanctus ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 26)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Vivendo un po' di tempo in un gran magazzino di mode, ha imparato il savoir faire di trattare colla gente e una grazietta un po' biricchina, che le mette due fossette sulle gote e una sul mento quando ride ... —Ho voluto passar di casa a cambiare le scarpe e nella furia ho sbagliato, ho mescolate due paia ... Ho calzato le due scarpe diritte e una mi fa veder le stelle ... Puoi tu, Carlinetto, prestarmi una pantofola? —Te ne posso prestar due, anima mia ... Anche qui, guarda la mia distrazione! L'ho comperato apposta stamattina per averlo più fresco, e due volte sono uscito di casa senza ricordarmi di prenderlo nè la prima, nè la seconda volta ... Ne uscì un bimbo di forse due anni, con un tamburello al collo, che traballando sulle sue gambe grassottelle, disse:—Cignòli, è in taola ... —Tornò la signora Erminia con sua sorella Paolina, molto più giovine di lei, una ragazzona di quindici anni e mezzo, pettinata ancora alla bambina, con due trucioli castagni cascanti sugli occhi, piena di salute e di cuor contento, un po' vergognosa e molto pacifica in tutti i suoi movimenti ... Battistone e il Cavaliere presentarono insieme il braccio all'Erminia, che li prese tutte e due ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 27)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Dalle due finestre d'angolo, che davano sulla piazza Castello, si vedevano i lampioni a gas, quasi soffocati dalla nebbia e dalla neve in un cerchio rossiccio ... La signora Erminia, al paragone delle altre due bellezze giovanili in fiore, risaltava ancor più bella per un certo languore di colori e di lineamenti ... Alle facezie di don Procolo due o tre volte la Paolina dovette ridere e piangere nel tovagliolo, facendo due belle pozzette nelle guance ...
Piccolo mondo moderno (pagina 5)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... — Qui don Serafino si fermò sui due piedi, cavò la tabacchiera e, ficcate le dita nel tabacco, soggiunse con importanza: "Adesso lo femo sindaco, capìo" ... La ragazza lo fissò, pallida anche lei, con due belli occhi azzurri, arditi nel fondo, velati di dolcezza ... " Si voltò, diede un'occhiata alla lucerna che fumava, si mosse, adagio adagio, per andarne ad abbassare il lucignolo e nel passar davanti a Maironi gli alzò in viso due occhi grandi, vitrei, pieni di una chiara proposta ... Non era una lettera, era un cartoncino e aveva due sole parole di pugno della marchesa Nene: 17 marzo ...
Piccolo mondo moderno (pagina 6)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Ore dalla torre di città: una, due ... Ore dalla prossima chiesa: una, due ... Altre voci solenni, vicine, lontane, nell'interno stesso della casa, ripetono: una, due: memento ... Sentì la preghiera cader senza eco nel mistero vuoto e sordo, giunse le mani, chiamò a sè, quasi per un cieco istinto, due persone non conosciute mai, immaginate in diverse forme infinite, talvolta dimenticate, talvolta desiderate intensamente, strette a lui dal più tenero affetto, ma impedite di rispondere al suo richiamo, dormenti l'ultimo sonno nel povero camposanto di Oria in Valsolda: "Madre mia! padre mio!" ... Gli ripugnava pure di lasciar del tutto, sui due piedi, l'abito di vita bigia che portava da quattro anni ... "Bene, ecco, due cose" cominciò Zaneto lentamente, guardando in terra e spremendosi a più riprese, dalle guance con la mano sinistra, le parole che parvero colar vischiose dalla bocca: "due cose" ...
Piccolo mondo moderno (pagina 7)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Il suocero si accostò al suo letto, gli prese una mano, gli disse sottovoce, tutto mutato in viso: "Senti", represse a stento dei singhiozzi come prima aveva represso il riso e potè finalmente spiccicare queste due parole: "Quando vai? ... Maironi tacque, assorto nelle due righe discrete, significanti del poscritto ... Egli aveva viaggiato due mesi prima in ferrovia con una giovane signora elegantissima, dai lineamenti molto spiccati, ma bella, dagli occhi grandi, intelligenti e dolci che troppe volte si erano incontrati con i suoi e gli erano poi rimasti parecchi giorni nel cuore ... Adesso i due grandi, intelligenti, dolci occhi gli si erano riaperti nel cuore ...
Piccolo mondo moderno (pagina 18)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... " Mentre Maironi veniva bevendo nei begli occhi fissi un dolcissimo richiamo, ella, che stava presso lo stallo dov'è figurata una falce di luna, gli disse con voce oscillante: "Cosa significa completur cursu?" e quando fu a due passi, gli gittò con un lieve, rapido porger del viso la trepida parola: "Amore!" ... Ella rise allora due sottili, brevi getti di riso, come getti di una vena ferita sfuggenti al pollice ... Uscendo dal refettorio, il custode aveva chiesto due volte a Jeanne e a Maironi se desiderassero visitare la chiesa e poichè non era venuta la risposta, aveva lasciato andare ... Il giovane raccolse la bianca pelliccia di lupo di Russia che scivolava dalle ginocchia di Jeanne e dalle sue, l'accomodò, v'incontrò sotto una mano che prima si offerse inerte e poi attanagliò la sua come un morso, mentre una bella bocca lasciava neghittosamente cadere queste due paroline di pace: "Fa fresco" ...
Piccolo mondo moderno (pagina 19)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Intanto i due si parlavano in segreto con le mani congiunte, avendo Jeanne tentato invano, mollemente, di ritirar la sua, e lasciaron dire Carlino, non si difesero, solamente risero, di quando in quando ... Egli si era poi fatto presentare a villa Diedo, suonandogli dietro il ghigno satanico dell'uomo amaro: mondo! mondo! Vi era quindi ritornato due o tre volte con una solenne tuba e, diceva Carlino, col suo guscio anche lui; con un polito untuoso guscio di umiltà, nel quale spariva frettoloso a capo in giù tosto che Jeanne e Carlino accennavano a toccar il tasto dei meriti che il Governo gli avrebbe dovuto riconoscere ... Subito la esangue signora Zàupa juniore osò metter fuori la sua voce flebile per osservare a Matìo ch'era presto, ch'erano appena le due e mezzo; il donnone alzò una tendina della finestra, sorrise alla fruttivendola di faccia; e Matìo Zàupa, senza rispondere alla sposa, si mise a trottare per la camera, ripetendo: "Ga d'essere, ga d'essere, ga d'essere", fino a che gli capitò sotto gli occhi miopi una piccola, poco vestita donnetta di porcellana, già difesa contro le sue verecondie iconoclaste dalla vecchia signora Zàupa che le chiamava "stomeghezzi" ... Entrano due persone dall'aria piuttosto misteriosa, un laico e un prete ... I due si guardarono esitando, sorridendo, interrogandosi tacitamente ...
Piccolo mondo moderno (pagina 24)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Piero non disse niente, le prese il capo a due mani, glielo alzò a forza, la baciò ingordo, sugli occhi, sulle guance, sulle labbra, sempre in silenzio, Jeanne concedendosi, rendendo i baci ma senza foga ... Era magnifica con il suo arco di bellezza in giro alle tre fronti, via via dagli umili oscuri piani del settentrione al radiante chiarore del cielo sopra la città illuminata, al dorso dell'altura stretto fra le due carpinate lunghe, ai campi arati dormenti nella valletta del mezzogiorno, sotto la luna ... In verità suo fratello l'aveva lasciata in forse di ritornare da Venezia con un amico pittore, in tempo di assistere insieme all'eclissi, ed ella si era impegnata di salire ai colli in carrozza e di fermarsi ad attenderli sul tratto di via che signoreggia i due versanti ... "Del resto" soggiunse, alludendo a due dame della città che l'adoravano malgrado un assai tepido ricambio da parte sua, "nè l'una nè l'altra delle mie gelose c'era, le mamme e le signorine della compagnia erano venute immensamente più per mio fratello che per me; e forse qualcuna era venuta per eclissarsi in buona compagnia nel boschetto o sotto le carpinate ... Maironi la seguì in sala, nella bella sala rettangolare onde il Tiepolo ha dipinto le due pareti maggiori, mostrandoci qua Ifigenia fra i carnefici e i principi dolenti, là gli equipaggi achei volti alle navi per l'imbarco ... Egli si sentì gelare il sangue, si fermò sui due piedi ...
Piccolo mondo moderno (pagina 25)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... " "Con Lei?" "Sì, con Lei! Non vede che c'è gente?" Uscivano allora dalla viuzza stretta fra due muri sullo scoperto dorso ascendente alle maggiori alture, dove, a pochi passi da loro, lungo il parapetto che corona il ciglio del piazzale verso la città, camminava una frotta di giovani conversando e ridendo ... Udirono un signore che li precedeva con due signore, dire alle sue compagne: "Sarebbe bella che lei guarisse!" ... Forse non parlava della persona cui Maironi e Jeanne pensarono, ma le parole oscure percossero questi due come un soffio di ghiaccio ... Due o tre ragazze, uscite di fresco dalla Scuola magistrale, appunto inclinate al socialismo, ardite, franche, raccolsero il guanto ... Allora una delle due povere vecchie mamme fuori d'uso, prese con sè da quella briosa gioventù e sfoderate come due stracci di passaporti, turbata dalle audacie della conversazione, osò dire: "Andemo, andemo!" ...
Piccolo mondo moderno (pagina 26)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Invano le due povere mamme sgangherate arrancavano loro dietro gemendo: "Tosi! putèle!" ... Maironi aspettò che passassero anche le due mamme e poi ritornò alle proteste; ma Jeanne lo supplicò di smettere, di non guastare l'ora felice, di parlarle di amore, soltanto di amore, e la sua voce aveva lente carezze di mani tenere ... "Se fossimo là in barca, noi due soli!" disse Piero ... I cavalli correvano, gli odori ventavano sulla via dell'una e dell'altra fiorita sponda, tutte le cose si facevano al mancar della luna più e più smorte in un languore voluttuoso, nel presentimento di una congiunzione arcana dei due astri nell'ombra ...
Piccolo mondo moderno (pagina 30)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Fanelli prese le sue parti contro i due artisti, soli a difendere l'assoluto con una mitraglia punto metafisica d'improperi ... Jeanne ascoltava in silenzio, attendendo al tè, ma gli occhi, le sopracciglia, la fronte, persino talvolta le spalle, dicevano consensi e dissensi vivaci, a vicenda; più vivaci i dissensi da Chieco e Fusarin, come se la infastidisse che proprio quei due fossero nel torto ... Due fra le amiche umili della marchesa, piccoline, vestite di scuro, due vecchi pretini femmine, le si accostarono: "Se consolemo che gavemo sentìo", e fatto a Piero un lieve, contegnoso cenno del capo, entrarono nel banco di faccia ... C'erano finalmente due vecchie accattone ...
Piccolo mondo moderno (pagina 43)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Mentre nella sala dell'Eneide il giardiniere disponeva le rose, secondo i cenni di Jeanne, nel grande vaso antico sulla consolle in faccia a Didone in trono, intorno all'erma di Virgilio nell'angolo fra le due finestre di ponente e di mezzogiorno, nei cristalli opachi, negli argenti bruniti, sulla stessa tovaglia cenerognola della mensa onde Carlino voleva bandito ogni candore vivo, ella confessò a se stessa che non avrebbe volentieri scambiato spine con la Pape ... A destra e a sinistra di Carlino ci dovevano stare le due dame della compagnia che i Dessalle chiamavano familiarmente Laura e Bice ... La comitiva forestiera si componeva delle due nobili dame e dell'antica istitutrice, sempre chiamate dai Dessalle con il solo nome, d'una damigella e di quattro cavalieri borghesi, sempre designati con il solo cognome ... V'era la signorina Bertha, piccola magra, senza sopracciglia, con un nasetto vermiglio e due occhietti grigi, con un sorriso fine pieno di bontà ... "Mai!" La turbinosa dama cui non sarebbe garbato affatto un lunghetto passo a due con il prezioso invalido, saettò per ogni verso biglietti e bigliettini invitando mezzo mondo a pigliar posto nel corteo del professore ... Le due dame, che nei convegni aristocratici portavano con dignità cosciente l'uniforme ideale, per così dire, prescritta dal luogo e dal grado, se ne scioglievano qui assai volentieri nella società preferita degl'intellettuali ...
Piccolo mondo moderno (pagina 46)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Venivano per le due stradicciuole che mettono a villa Diedo, così atrocemente selciate che la nobile signora Colomba Raselli, palpitante di timidezza e di orgoglio, come un vero piccione, nella sua toeletta cenere guernita di pizzi neri, scendendo di carrozza presso la scuderia e affacciandosi al ciottolato che sale, sospirò, disse a due signorine di cui teneva faticosamente la tutela: "Oh Dio, tose, gavìo cali? Mi sì, savìo" ... Due di costoro in abito nero e cravatta bianca, torturavano il terzo per il suo smoking e la sua cravatta nera ... La Raselli entrò ultima con le due signorine nella villa perchè, giunta al cancello, si avvide di avere smarrita la nappina del ventaglio, e con grandissima rabbia delle compagne volle a ogni costo, malgrado le confessate imperfezioni delle piante, rifare la via sino al fondo: "Via, tose, tasì, ch'el gera tanto un bel fiocheto ... Villa Diedo, il bel dado a trafori dal diadema di statue, saliva biancastro, con i trafori tutti accesi, sopra le due terrazze brune di gente, verso un caos fosco di nuvole senza luna, simile nel suo culminare a un alto, enorme fiore del poggio ...
Piccolo mondo moderno (pagina 51)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Poichè poi Maironi ha una figura aristocraticissima e non è bello, veste bene e non è un elegante nè dev'essere di quelli che ti schiccherano una dichiarazione due ore dopo averti conosciuta ... Mio padre era morto due anni prima, io avevo poco più di due anni ... Non è veramente un portafogli, è una cartella montata in velluto nero, con la scritta ricamata in oro "Ingegnere Pietro Ribera" e con molte guaine interne, due delle quali contenevano appunto delle carte ...
Piccolo mondo moderno (pagina 52)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Non vi erano più che due carte da guardare ... La prima delle due carte era di affari, molto importante, tale da poter influire profondamente sulla mia vita ... Due signore noiose, molto eleganti, studiavano la sua toilette, e un signore noiosissimo, elegantissimo, studiava lei ... Cinque ore dalla città, due di ferrovia e tre di vettura, mille metri sul mare, boschi di abeti, boschi di faggi, solitudine, quiete ...
Piccolo mondo moderno (pagina 54)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Ella era bellissima nel suo abito di crêpe crème, guernito di velluto nero, col suo cappello Rembrandt a piume nere, con i guanti neri e due larghi cerchi d'oro liscio ai polsi ... Negli occhi le tremavano due lagrime: due lagrime dolci per la consolazione di quell'atto di suo genero, di quella gravità commossa ch'egli aveva mostrato parlando: due lagrime anche pregne di affanno per le parole cui pareva non avere udite ...
Piccolo mondo moderno (pagina 56)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Stamani all'altare pregai la Divina Misericordia che mi concedesse di partire alla mia volta con un altro messaggio, con un messaggio dolcissimo per due di quelle anime ascese in Dio, per due anime che nel loro cammino terreno santificarono a Lei, caro amico, una simile casa fra due cipressi, in riva ad acque solitarie, accanto a una povera chiesina che neppure io so dimenticare ... Non era Piero già disposto ad allontanarsi da Jeanne? Non era egli anche avviato a compiere un grande atto di giustizia, il sacrificio di quella ricchezza che suo padre e sua madre non avevano toccata, e non era questo pure un atto di figlio degno, non era un messaggio di gioia da portare alle due anime ascose in Dio? Vero, a suo padre ciò non sarebbe bastato ...
Piccolo mondo moderno (pagina 57)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Così, fra le due strette valli incise dai fendenti di un dio, lo sperone che porta Vena di Fonte Alta si protende dalle radici di Picco Astore a fronteggiar con due corna il gran cavo di Villascura ... All'erboso velluto di un pratolino appuntato nel faggeto fra due curve ali di scaglioni petrigni dove grandi abeti montarono, scena di preludi amorosi, segue, sotto le dense, distorte braccia dei faggi, un dedalo cadente di muscosi giacigli cavi nell'ombra chiara e verde come acqua immobile di lago in un vallone del fondo ... Dal destro e dal sinistro pendono i due capi della breve semicorona di faggi che forma il Covile ... Due giovani abeti ne fiancheggiano la stretta bocca, altri due si disegnano nell'intervallo dei tronchi un finestrino che guarda, oltre la lama verde, una muraglia di tozzi faggi fogliuti e bassi ... Nell'ombra mobile del Covile, sforacchiata di sole, stavano a conversare, seduti, Carlino Dessalle, la signora Cerri, il maestro Bragozzo, ospite dei Cerri, Bassanelli sfuggito per due giorni alle cure del Governo, il poeta fantastico e il notaio di Vena, un savio, lento di gambe e di parola ...
Piccolo mondo moderno (pagina 61)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Accanto a Piero dormiva Bassanelli e le due camere erano divise da un semplice assito ... Fra il tocco e le due, Piero si lasciò prendere da un sopor lieve, da un'ombra di sogno ... Ecco invece due colpettini secchi all'uscio ... Dopo due minuti scostò e alzò lentamente i pugni, fissando il lume, ansando ...
Ricordi di Parigi
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Io feci osservare al Giacosa che noi due eravamo fatti apposta per provocare e giustificare un rifiuto sdegnoso dal più cortese dei fiaccherai ... Avevamo indosso, per giunta, due spolverine che c'ingrossavano spietatamente ... Fra le due file degli alberi è un andirivieni di carrozze, di grandi carri, di carrozzoni tirati da macchine a vapore, e d'omnibus altissimi, carichi di gente, che sobbalzano sul selciato ineguale con un fracasso assordante ... La gente s'incrocia correndo in tutte le direzioni come se giocasse a bomba da una parte all'altra della strada, e sui due marciapiedi passano due processioni non interrotte ... La grande strada s'abbassa, si rialza, si stringe, riceve dalle grandi arterie dei popolosi quartieri vicini ondate di cavalli e di gente, e si stende davanti a noi, a perdita d'occhi, brulicante di carrozze e nera di folla, divisa in tre parti da due enormi ghirlande di verzura che la riempiono d'ombra e di freschezza ...
Ricordi di Parigi (pagina 4)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Che largo e sano respiro! E come è sempre bella questa grande strada azzurra che fugge, riflettendo i colori allegri delle sue mille case galleggianti, fra le due alte rive coronate di colossi di pietra! Davanti e dietro di noi i ponti lunghissimi confondono i loro archi d'ogni forma, e le strisce nere della folla che brulica dietro ai loro parapetti; sotto, i battelli stipati di teste s'inseguono; frotte di gente scendono continuamente dalle gradinate delle rive e fanno ressa agli scali; e la voce confusa della moltitudine si mesce ai canti delle mille donne affollate nei lavatoi, al suono dei corni e delle campanelle, allo strepito delle carrozze dei quais, al lamento del fiume e al mormorio degli alberi delle due rive, agitati da un'arietta vivace che fa sentire la freschezza della campagna e del mare ... Anche la Senna lavora per «la gran festa della pace» e par che spieghi più benevolmente dell'usato, in mezzo alle due Parigi che la guardano, la sua maestà regale e materna ... Qui il mio compagno non potè resistere alla tentazione di Nôtre Dame, e salimmo sulla cima d'una delle due torri per vedere «il mostro ... La Senna luccicava come una sciarpa d'argento da un capo all'altro di Parigi, rigata di nero dai suoi trenta ponti, che parevan fili tesi tra le due rive, e punteggiata appena dai suoi cento battelli, che parevano foglioline natanti ... Sotto, la mole delicata e triste della cattedrale, le due isole, piazze nereggianti di formiche, lo scheletro del futuro Hôtel de ville, simile a una grande gabbia d'uccelli, e la réclame smisurata e insolente d'un mercante d'abiti fatti che sfondava gli occhi a mille e duecento metri di distanza ... Le carrozze si fermano; le cocottes dai lunghi strascichi discendono, fra due ali di curiosi, e spariscono come freccie nelle porte delle trattorie ... È una mano invisibile che v'accarezza, una voce dolce che vi parla nell'orecchio, una scintilla che vi corre nelle vene, una voglia impetuosa di tuffarvi in quel vortice, e d'annegarvi…; passata la quale si va a desinare benissimo a due lire e settantacinque ...
Ricordi di Parigi (pagina 5)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Socchiudendo gli occhi, par di vedere a destra e a sinistra due file di fornaci fiammanti ... I chioschi, che si allungano in due file senza fine, rischiarati di dentro, coi loro vetri di mille colori, simili a enormi lanterne chinesi piantate in terra, o a teatrini trasparenti di marionette, danno alla strada l'aspetto fantastico e puerile d'una festa orientale I riflessi infiniti dei cristalli, i mille punti luminosi che traspaiono fra i rami degli alberi, le iscrizioni di fuoco che splendono sui frontoni dei teatri, il movimento rapidissimo delle innumerevoli fiammelle delle carrozze, che sembrano miriadi di lucciole mulinate dal vento, le lanterne porporine degli omnibus, le grandi sale ardenti aperte sulla strada, le botteghe che somigliano a cave d'oro e d'argento incandescente, le centomila finestre illuminate, gli alberi che paiono accesi; tutti questi splendori teatrali, frastagliati dalla verzura, che lascia vedere ora sì ora no le illuminazioni lontane, e presenta lo spettacolo ad apparizioni successive; tutta questa luce rotta, rispecchiata, variopinta, mobilissima, piovuta e saettata, raccolta a torrenti e sparpagliata a stelle e a diamanti, produce la prima volta un'impressione di cui non si può dare l'idea ... Avete dinanzi la facciata del Teatro, enorme e spudorata, risplendente di lampade colossali negli intercolonni elegantissimi; dinanzi alla quale sboccano le vie Auber e Halévy; a destra la gran fornace del boulevard degli Italiani; a sinistra il boulevard infocato delle Cappuccine che si prolunga fra i due muri ardenti del boulevard della Maddalena; e voltandovi, vedete tre grandi vie divergenti che v'abbagliano come tre abissi luminosi: la via della Pace, tutta smagliante d'ori e di gioielli, in fondo alla quale si drizza sul cielo stellato la mole nera della colonna Vendôme; l'Avenue dell'Opéra inondata di luce elettrica; la via Quattro settembre lucente di mille fiammelle; e sette file continue di carrozze che vengono dai due boulevards e dalle cinque strade, incrociandosi furiosamente sulla piazza, e una folla che accorre e una folla che fugge, sotto una pioggia di luce rossa e di luce bianchissima, diffusa da grandi globi di cristallo spulito, che fan l'effetto di ghirlande e di corone di lune piene, e colorano gli alberi, gli alti edifizi, la moltitudine, dei riflessi bizzarri e misteriosi della scena finale d'un ballo fantastico ... Ma quando si è arrivati nel centro della piazza, ai piedi dell'obelisco di Sesostri, fra le due fontane monumentali, e si vede a destra, in mezzo ai due grandi edifizii a colonne del Gabriel, la splendida Via reale, chiusa in fondo dalla facciata superba della Maddalena; a sinistra il ponte della Concordia che sbocca in faccia al palazzo del Corpo legislativo, imbiancato da un torrente di luce elettrica; dall'altra parte la vasta macchia bruna dei giardini imperiali, inghirlandati di lumi, in fondo a cui nereggiano le rovine delle Tuilerie; e dalla parte opposta il viale maestoso dei Campi Elisi, chiuso dall'arco altissimo della Stella, picchiettato di foco dalle lanterne di diecimila carrozze e fiancheggiato da due boschi sparsi di caffè e di teatri sfolgoranti; quando s'abbraccia con un sguardo le rive illuminate della Senna, i giardini, i monumenti, la folla immensa e sparsa che viene dal ponte, dai boulevards, dai boschetti, dai quais, dai teatri, e brulica confusamente da tutti i lati della piazza, in quella luce strana, fra i zampilli e le cascate d'acqua argentata, in mezzo alle statue, ai candelabri giganteschi, alle colonne rostrali, alla verzura, nell'aria limpida e odorosa di una bella notte d'estate; allora si sente tutta la bellezza di quel luogo unico al mondo, e non si può a meno di gridare:—Ah Parigi! Maledetta e cara Parigi! Sirena sfrontata! È dunque proprio una verità che bisogna fuggirti come una furia o adorarti come una dea? Di là ci spingemmo ancora nei giardini dei Campi Elisi, a girare fra i teatri a cielo aperto, i chioschi, gli alcazar, i circhi, i concerti, le giostre, per interminabili viali affollati, da ...
Ricordi di Parigi (pagina 6)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Allora si ritornò in piazza della Concordia, si restò un momento in contemplazione davanti a quella meraviglia di via di Rivoli, rischiarata per la lunghezza di due miglia come una sala da ballo, e si rientrò a mezzanotte sonata nei boulevards, ancora risplendenti, affollati, rumorosi, allegri come sul far della sera, come se la giornata ardente di Parigi cominciasse allora, come se la grande città avesse ucciso il sonno per sempre e fosse condannata da Dio al supplizio d'una festa eterna ... Figuratevi, da una parte, sopra un'altura, quell'enorme spacconata architettonica del palazzo del Trocadero, con una cupola più alta di quella di San Pietro, fiancheggiata da due torri che arieggiano il campanile, il minareto ed il faro; con quella pancia odiosa e quelle due grandi ali graziosissime, colle sue cento colonnine greche, coi suoi padiglioni moreschi, coi suoi archi bizantini; colorito e decorato come una reggia indiana, da cui precipita un torrente d'acqua in mezzo a una corona di statue dorate:—un arco d'anfiteatro immenso che corona l'orizzonte e schiaccia intorno a sè tutte le altezze ... Fra questi due enormi edifizi teatrali, raffiguratevi quel gran fiume e quel gran ponte; e a destra e a sinistra del fiume, un labirinto indescrivibile d'orti e di giardini, di roccie e di laghi, di salite, di discese, di grotte, d'acquarii, di fontane, di scali, di viali fiancheggiati da statue: una miniatura di mondo; una pianura e un'altura su cui ogni popolo della terra ha deposto il suo balocco; un presepio internazionale, popolato di botteghe e di caffè africani ed asiatici, di villini, di musei e d'officine, in mezzo alle quali una piccola città barbaresca alza i suoi minareti bianchi e le sue cupole verdi, e i tetti chinesi, i chioschi di Siam, le terrazze persiane, i bazar di Egitto e del Marocco, e innumerevoli edifizi di pietra, di marmo, di legno, di vetro, di ferro, di tutti i paesi, di tutte le forme e di tutti i colori, sorgono l'uno accanto all'altro e l'un sull'altro, formando come un modellino di città cosmopolita, fabbricata, per esperimento, dentro a un gran giardino botanico, per esser poi rifatta più grande ...
Ricordi di Parigi (pagina 11)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Il più bel paio di stivaletti trinati di tutta l'Esposizione sono della principessa di Metternich, i due più bei manicotti di volpe nera appartengono alla principessa di Galles, e l'Imperatore d'Austria ha già messo il suo augusto suggello sopra un impareggiabile cofano d'argento cesellato, che sarebbe stato la vostra delizia ... Alla porta della camera si potrebbero mettere le due tende di seta ricamate d'oro e d'argento, che sono in vendita nell'esposizione austriaca per mille e duecento napoleoni ... C'è la comodità di poter comprare delle sale intere, anzi degl'interi appartamenti, d'ogni stile e d'ogni paese, lì su due piedi, d'un colpo, con un gran risparmio di tempo e di seccature ...
Ricordi di Parigi (pagina 23)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Che cosa dirgli, Dio buono! A un uomo così, quando gli avete espresso con tutta l'anima quello che sentite per lui, lì su due piedi, nel primo impeto dell'entusiasmo, gli avete detto tutto ... Sono occhi vivissimi e mobilissimi, che paiono socchiusi, e appariscono soltanto come due punti scintillanti, che quando fissano, penetrano in fondo all'anima ... Per ultimo si fece innanzi il giovane belga, timidamente, tormentando con tutt'e due le mani l'ala del suo cappello cilindrico, e disse con voce commossa, fissando in viso a Vittor Hugo due occhi azzurri e umidi:—Signore! Io son venuto a Parigi per vedervi ...
Ricordi di Parigi (pagina 24)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... C'erano due sole signore, sedute vicino al camminetto; una che m'è sfuggita affatto alla memoria, e un'altra che m'è rimasta impressa profondamente: una signora di forti membra, di capelli bianchissimi, di viso grande e aperto, illuminato da due occhi profondi, taciturna; una dama del Velasquez, senza gorgiera ... —Non gestiva affatto; teneva tutt'e due le mani sulle ginocchia ... È un viso che ha due fisonomie ...
Ricordi di Parigi (pagina 32)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Dopo due o tre mesi di questo studio, mi sono impadronito di quella maniera di vita: la vedo, la sento, la vivo nella mia testa, per modo che son sicuro di dare il mio romanzo il colore e il profumo proprio di quel mondo ... Alle volte non ci sono più che due sottilissimi fili da annodare, una conseguenza semplicissima da dedurre, e non ci riesco, e mi affatico e m'inquieto inutilmente ... Passano due, tre, quattro giorni ... Una bella mattina, finalmente, mentre fo colazione e penso ad altro, tutto a un tratto i due fili si riannodano, la conseguenza è trovata, tutte le difficoltà sono sciolte ... Per mettere a posto i personaggi e le scene che avevo in mente, per dare un'ossatura qualunque al romanzo, mi occorreva ancora un fatto, uno solo, che facesse nodo coi due precedenti ...
Rinaldo (pagina 23)
di Torquato Tasso (estratti)

... 22 Se 'n vanno al lido i due guerrieri insieme, e rendon quivi il fatal legno carco ... 25 Vider, come fur presso i due guerrieri, due legni in un congiunti ed abbordati, e d'uno in altro poi da masnadieri varii arnesi esser messi e trasportati; e insieme ancora donne e cavalieri, ma sciolte quelle van, questi legati ... 34 Sembrano i due campion strali ch'al basso irato aventi fulminando Giove: a quel alto furore, a quel fracasso, a quelle rare e non più viste prove, già quasi ogni pagan di vita è casso, né più l'armi dannose indarno move; e chi fruisce ancor l'aura vitale si crede al mar com'a men grave male ... 43 Dopo lungo parlar i due baroni tornar di nuovo a l'incantata barca, e ricusar de la regina i doni ch'ella dar lor volea con man non parca ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 9)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Su la piccola scrivania, messa d'angolo, fra due finestre, vide, per la prima volta, in ricca cornice, la fotografia della signora Rabbi, in toeletta di ballo ... E tutti due infilarono il viale che si apriva subito al di là del giardino della villetta ... «Grazie! pregherò per lei!—piagnucolò il vecchio, sorpreso a la carità di quelle monete, fra cui erano due venti centesimi di nikel ... E vide, a due passi, l'ingegnere Del Pozzo, che la guardava, forse un po' stupito di trovarla a quell'ora, lì sola con il cane ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 14)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Non era più il giovine che si piegava in due dinanzi a lei e le si mostrava rispettoso, quasi impacciato ... Stava per tornare indietro piantando lì su i due piedi il giovine signore, quando un improvviso chiacchericcio e un fruscio di passi, le fece volgere il capo a l'imboccatura d'un viottolo lì presso ... Il signor Svarzi si pose fra la signora Marri e le altre due signorine e prese a chiacchierare del più e del meno, scioccamente, secondo l'abitudine sua, da persona che non dice il proprio sentimento nè il proprio pensiero, ma ripete ciò che gli altri sentirono e pensarono, o meglio, blatera di superficialità e di insulsaggini, da molti battezzate con il pomposo nome di spirito ... Presero per il viottolo del poggio fra due filari di piante ... I contadini rincasavano con gli attrezzi in ispalla; una donna scalza, dalle gonnelle succinte, al di là delle piante, si spingeva innanzi due vaccherelle che si arrestavano ogni poco a pascere l'erba, a guardare con gli occhioni innocenti, a muggire ogni tanto ...
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 4)
di Luigi Pirandello (estratti)

... Per sua fortuna è morto: da due mesi, glie l'ho detto ... Non è qui perché—la guardi, signore, per favore, e lo comprenderà subito!—Il suo dramma non potè consistere nell'amore di due uomini, per cui ella, incapace, non poteva sentir nulla—altro, forse, che un po' di riconoscenza (non per me: per quello!)—Non è una donna, è una madre!—E il suo dramma—(potente, signore, potente!) consiste tutto, difatti, in questi quattro figli dei due uomini ch'ella ebbe ... Non è vero! Al Capocomico: Non ci creda! Sa perché lo dice? Per quello lì indicherà il Figlio lo dice! Perché si macera, si strugge per la noncuranza di quel figlio lì, a cui vuol dare a intendere che, se lo abbandonò di due anni, fu perché lui indicherà il Padre la costrinse ...
Sodoma e Gomorra (pagina 5)
di Docteur Jaf (estratti)

... In questa Via Sacra si vedeva spesso un Nubiano toccare in sulla spalla di un ragazzo dalla lunga capellatura, era un vecchio senatore dissoluto che chiamava questo giovanetto metamorfosato in donna; altrove un robusto portatore di acqua che si trovava a passar per caso era disputato da due grandi dame che lo avevano notato simultaneamente e che facevano a gara a chi fosse la prima a sacrificargli l'onore ... Queste due donne non fanno che ridere e confondere i loro baci avvinati; Scintilla proclamò la sua amica donna di casa per eccellenza; e questa non fa che lagnarsi dell'indifferenza maritale ... Cicerone racconta la storia della madre di Cluentius che, innamoratosi di suo genero, lo sposò e le nozze furono consumate nello stesso talamo che ella aveva offerto due anni innanzi a sua figlia e dal quale poi l'aveva scacciata ...
Sodoma e Gomorra (pagina 18)
di Docteur Jaf (estratti)

... Il dottor Moll fa la seguente osservazione: «Quando due donne vivono insieme, come accade di sovente, l'una di esse soltanto è una prostituta, l'altra in generale resta presso la sua amica sotto le apparenze di cameriera o di coinquilina ... Nel matrimonio legittimo si accorda che l'uomo può permettersi qualche strappo alla fedeltà coniugale, mentre la donna deve conservarsi integerrima; così pure nei legami fra due donne, solo il padre, cioè a dire quella che rappresenta la parte attiva, ha il diritto di avere rapporti con l'uomo ... Dieci, venti, trenta donne d'una immoralità assoluta, riunite allo scopo di sfruttare i piaceri venerei, sotto lo stesso tetto, alla stessa tavola, coricantesi quasi sempre due a due, talvolta tre, nella stessa camera, spesso nello stesso letto, non possono che fatalmente cadere nella pratica saffica ... E queste vecchie si presentano a due a tre insieme, coperto il viso da una maschera, o da un velo impenetrabile per non essere riconosciute, e pagano caro i loro capricci, spesso fino a cento lire ... A Parigi—città speciale in simil genere di pervertimenti—le tribadi hanno i loro restaurants particolari, le birrerie che servono quali luoghi di convegno; esse sono facilmente riconoscibili, vanno sempre due a due, si vestono allo stesso modo, non si lasciano mai, tanto che le chiamano petites soeurs, sono di una gelosia estrema, e si sacrificano tutto l'una per l'altra ...
Sodoma e Gomorra (pagina 20)
di Docteur Jaf (estratti)

... La corte di assise della Senna nel 1842 condannò una giovane accusata di aver violato due ragazzi di 11 a 13 anni ... Casper racconta pure di una madre accusata di aver introdotto, brutalmente nell'orifizio genitale della figlia di dieci anni, prima un dito, poi due, poi quattro ed infine una pietra ovale, per rendere, diceva lei, tale parte atta al coito ... Tale anomalia presenta due casi ... Il fanciullo comincia a conoscere la differenza fra i due sessi, prova sentimenti indefinibili, e trova allora un compagno più avanzato che lo istruisce ...
Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Furono e l'uno e l'altro due bagliori, più che due fuochi, ma a quella vampa molti giovani si conobbero a tempo, molte volontà si sgranchirono, molti ingegni si accesero ... E intanto preveniva nuove emozioni desiderando, sognando Venezia e i quadri del suo Tintoretto, sul quale aveva due anni prima scritto il suo prediletto dramma ...
Storia di un'anima (pagina 2)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Nel Tintoretto ha voluto il Bazzero rappresentare gli sforzi d'un uomo alla conquista delle due più grandi gioie della vita, l'arte e la famiglia, contro tutte le minaccie della fortuna e della volgarità ... Due commessari di sanità vestiti in nero e sdrusciti, salgono dal mare al terrazzo ov'è la casa del Tintoretto: PRIMO (salendo, grida al basso) ... TINTORETTO e i due COMMESSARI ... Mettete senno, o vi chiamiamo due alabardieri (s'avvia all'uscio) ... Le conserverete i fiori e il drappo bianco?… Io l'accompagnerò fin dove andrete: poi quando il commessario mi scaccerà… apparecchiate due fosse vicine… ...
Storia di un'anima (pagina 5)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Se vi pare che due dei nostri trecento lirici classici abbiano più profondamente sentito il dolore di un tramonto, e lo spasimo voluttuoso di quel dondolarsi a fior d'acqua e di quello spandersi dall'anima sui colmi dell'onda, di quel vanare nell'infinito, dite pure che il Bazzero è un poeta inutile di più ... Qual poteva essere il suo modello in questo genere pittoresco? quanti dei nostri pittori eccellenti che trattarono abilmente la penna sappero fondere così intimamente le due arti come il Bazzero? Il canto intitolato: Genova, comincia a pag ... Si può pretendere che un lettore moderno legga due volte? In questi Acquerelli è notevole ancora come il Bazzero abbia saputo trasfondere la sua vasta coltura storica nella poesia senza sciupare nè l'una nè l'altra ...
Storia di un'anima (pagina 17)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Sono felice! che mi dirai? Non so, ma sono felice; mi sento in orgasmo… Primo pensiero: vorrei andare al Santuario di Saronno, e leggere la tua lettera, contemplando gli angioli (cioè quei due angioli, che conosco tanto) del Gaudenzio Ferrari ... Da due giorni ero in uno stato di abbattimento spaventoso ... Alla Società Patriottica si sta preparando una pagliacciata: io fui pregato, con grandi promesse di fortuna, fui lodato, fui conosciuto… Chi volle conoscermi pel mio Ugo? Se mi prestassi alla mascherata certo farei conoscenze e farei dei passi, più che con due anni di tentativi drammatici, due di scoraggiamenti fatali, e due di studi di lingue! Ma il divertimento mi ripugna! Tu soffri, o Lidia, e pensi a me, io Ti parlo di Dio e di solitudine, e Tu hai paura del Tuo avvenire: ed io divertirò la gente?—No: per chi leggerà queste mie pagine voglio lasciare un ricordo, un ricordo dignitoso, severo, casto, gentile del mio amore ...
Storia di un'anima (pagina 29)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... —A Sestri! Sciü, sciä ven a Sestri?—così si fece incontro a me che giravo un po' lontano dalia piazzuola, e davvero aspettavo la ventura: così mi invitò, ed io andai lì dinnanzi ad una specie di barcaccia spellata sulle ruote, aggravata su due cavallucci, che labbreggiavano al di sopra di un truogolo ... Le bestemmie genovesissime venivano giù come la tempesta maggenga nelle litanie dei santi: e i due furibondi si tenevano, come su un bastione, Balilla ritto sulla cassetta dell'omnibus, colla frusta alzata; l'altro con un piede sul predellino davanti e il sinistro sul mozzo della ruota pronto ad investire ... Scappa, scappa, santo Antonio dalle tentazioni! Tra la quindicesima e la sedicesima baracca, press'a poco, vi è tanto spazio da collocare due panche e sette od otto scannelli di Chiavari, e da fare, spiegando a cielo una tenda a liste bianche e turchinicce, un'anticamera al mare e un verissimo bagno a vapore ai poverini, alle poverine, che hanno la sventura di aspettare ...
Storia di un'anima (pagina 30)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Ricordo il sentieruzzo attraverso il terriccio delle rupi sfaldate, la scoscesa salita, il varco tra le due corna estreme, il varco dove giunge il rugghiare dell'onda e il diguazzarsi delle ondine flottanti ... E contemplo giù il mare! Rammento il varco tra le due corna estreme, le foglie lacerate degli aloè, le tenaci erbette grasse col fiorellino giallo, gli scheggioni di quelle rupi, e giù la scogliera e la spiaggia ... Si pigliano su in collo i bimbi, a due a due, porgono la manaccia alle signorine, danno una palmata umida sulle spalle dei giovanotti, adagiano le mamme sulla sabbia ...
Storia di un'anima (pagina 32)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... E qui, alla risposta di quel biondino, ecco il bisbiglio tra voi due: —Sai, sposuccio mio, Guido è un nome gentile di maschietto… ... E dopo due minuti di silenzio dispettoso, tu, sposuccia, accomiatando il biondino, senza un bacio, gli dicevi:—Va, e mandami qui subito subito quella bellissima fanciullina, quella là che corre: la vedi?… Com'è cara!… Tu va, e mandami lei, di' che l'aspetto, la desidero, la voglio! E il bimbo:—Sissignori… ... Certo lei avrà disciolte le treccie, pungendosi colle forcelle, avrà spento le candele della toletta, trovandosi allo specchio brutta e cattivaccia, avrà tossito per implorare compassione…! Certissimo sarà nato quel che sarà nato, perchè al mattino alla spiaggia i due sposini (o amanti più che pallidi!) venivano ognuno col suo parasole, ognuno col suo ventaglio, ognuno col suo dispetto sulle labbra ...
Storia di un'anima (pagina 42)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Chi? Il babbo marinaio che è partito con in collo la santa medaglietta di Savona, che è partito per l'America da due anni, il giorno della Concezione? Il babbo che più non scrive? Tornerà il bastimentino: il bastimentino fatto con uno scheggione di legno… O Bacciccin! Aspetta, aspetta, o caro bimbo: ancora non conosci il dolore ... E un carro, e due, e tre, e sei, ed otto… La processione senza croce, ma coi moccoli! Bisogna dirlo, pel mulo, è regola genovese, un santo tirato giù di paradiso è un pungolo alla groppa ... E l'osteria di solito è posta al canto della via principale e di un tragetto: quella fornisce i bevitori mulattieri che si assetano sulla strada da Savona a Genova; questo che fra due murelli d'orti va al mare, dà i pescatori e i lavoranti del cantiere ...
Storia di un'anima (pagina 46)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... A Biella ti s'allarga il cuore: la collina è gaia, la macchia generale del paese viva e svariata, le montagne a sfondo, se sono belle pei pittori, sono bellissime certo e buonissime per due poveri occhi stanchi di tutto, persino dei pince-nez affumicati, per due meschini polmoni, nati proprio per l'aria dell'Alpi ... Da due settimane sono a Oropa, e per quanto abbia pensato a riscriverti, davvero non mi ci sono mai decisa, non sapendo come incominciare le mie descrizioni ...
Storia di un'anima (pagina 49)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Grazie tante: da noi non ho veduto mai termometro, e lo star bene aveva due sole gradazioni superlative ... Fu aperta una sottoscrizione, fu tenuta un'adunanza, fu eletta una commissione, col nome di una gentile patronessa in capo: abbiti le iniziali dei due signori direttori,—conte colonnello F, commendatore colonnello G ... Evvivano gli spassi! * * * Dopo cena trovammo sullo spiano e sul terrazzo, dondolanti sui fili all'aria del vespro, tanti palloncini di carta, lisci o crespi, e d'un colore o di due o di tre: e vedemmo un aereostato salire maestosamente, su, su e mostrare alle nostre bocche attonite la sua boccaccia infuocata, e su, e su… ... S'accesero i palloncini variopinti, e da tutte le finestre dello stabilimento brillarono due candellieri: illuminazione fastosa ad onore della Dea Salute, e della sua invidiata sorella Contentezza ... All'altezza di mille metri press'a poco sul livello del mare, tra il flagellare rabbioso della doccia orizzontale, della pioggia, del soffione, della circolare, e le bastonature della colonna mobile e il rombare cupo dell'acque che s'avventano nelle vasche dei bagni scozzesi, colla massima convinzione affermo e provo che, fra i sorrisi delle bocche contente, a questo mondo si deve porre non ultimo quello dell'uomo, che, uscendo di sotto ai freddi portici di uno stabilimento idropatico, va alla sala di lettura, e, per aspettare la tarda campanella del pranzo, piglia un giornale qualunque, e due, e tre… ...
Storia di un'anima (pagina 53)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Il Battistero è un tempietto ottagono, di mattoni grossi, incoronato da tanti arcucci venerandi, con una scoltura che porta effigiati due putti carnosi, bene atteggiati sullo sfondo di un colonnato a rigidi profili ... Il pretino che ci accompagnò ci disse che giù c'erano due tombe di vescovi: dal mazzo di chiavi una sola scelse e ci aprì il battistero, nudo, gretto, squallido ... Per conto mio, ho guardato e riguardato la porta e la porticina antica dell'albergo d'Europa, con alcuni dettagli di fascie robuste, tracce di finestroni, la scoltura dei due angioletti che si baciano, reggendo lo scudo col motto Ubi Pax ibi Deus, e i due stemmi che spiccano sul campo nero d'un riquadro ... Nell'istessa viuzza, su cui dà il fianco, s'incontrano delle fascie di terra cotta, due o tre a frange trilobate, una a targhette, grifoni e flessuoso svolgersi di foglie ...
Storia di un'anima (pagina 54)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... 1803, dell'ultimo di quei laboriosissimi monaci agricoltori: si va all'Ospizio di Graglia, di cui ciarleremo più sotto: ai due Occhieppo: al villaggio di Graglia: al castello di Gaglianico, donato nel 1152 da Federigo imperatore al vescovo Uguccione, il fondatore di Biella-Piazzo: al castello di Moncavallo: alla vetta del Bricco e al castello di Ternengo, a Pettinengo, a Mosso: ad Andorno, a Sagliano-Micca, all'Ospizio di san Giovanni, pei quali luoghi prometto tre ciarle: si va alla Colma d'Andorno, ai tre Turlo, alla Bocchetta della Sessera: a Tolegno; alle castella di Perrione, di Verrone, di Valdengo, di Perretto, di Castellengo, di Repolo, di Masino, d'Azeglio… Volete altro? Non finirei più: e vi dico che queste sono tutte scorse bellissime che soddisfano tutti i gusti ... Poveri morti e povera formica! Ho promesso due righe per l'Ospizio di Graglia, per Andorno, Sagliano e San Giovanni: la sosta la faremo all'Oropa ... L'Ospizio ha una facciata greggia, con un piccolo corpo avanzato nel mezzo, cioè due loggiati sovrapposti a tre archi, e un terrazzo al sommo: su un fianco i mattoni addentellati promettono la continuazione dell'edificio: dall'interno s'alza una cupola di 38 metri, a foggia di un torrione ...
Storia di un'anima (pagina 55)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Le statue in terra cotta del Tabacchetti non valevano due soli degli svolazzucci dorati che dal collo lanuginoso della nostra guida, la Main, scappavano sotto le trecce attorte della gentilissima testina ... Povera figliuola! Rammento la sua tinta bruna, gli occhi ingenui se guardavano, pudichi se erano guardati, il sorriso confidente dei sedici anni, e quel mento e quel collino da gran dama! Aveva il suo fazzoletto, la pezzuola, il corsetto, la gonna, il grembiale, tutto a modo, tutto per lei: due sole cose mi facevano compassione, le scarpacce e la gerla: quelle parvero dirmi:—Noi costiamo tanto e tanto!—e questa:—Ho portato delle colazioni, con molta roba di Dio, su alle cime pei gran signori che mangiano coi guanti: ma la mia povera padroncina all'inverno, quando mi colma di legna gelate e mi fa ballare giù, giù giù, fino al Favaro, trova una minestra lunga e bianca bianca… ... La casa del Micca dà in un vicoluccio: due muretti e una scala, ecco tutto ... —St'anno, non so perchè anticipandolo, s'è celebrato il secondo centenario del Micca: non ho veduto apparecchi in Sagliano: so che ci furono discorsi e banchetti, ma principalmente attesto che il maggiore Pasquina del 17° fanteria, dalla festa ritornato al nostro stabilimento idropatico, fu salutato con sincerissimi evviva: egli mostrava fregiato il suo petto da due medaglie al valor militare e dall'altre delle campagne dell'Indipendenza ...
Storia di un'anima (pagina 58)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Passano e ripassano alpinisti di tutte le provincie; vi si fermano per un mese o due delle famiglie milanesi e torinesi ... La via provinciale che da Vicenza conduce per Tavernelle a Recoaro è lunga 42 chilometri e con due cavalli l'ho percorsa in quattro ore ... Su un colle si veda la fastosa villa del cantore epico dell'Italia liberata dai Goti, il Trissino: e su su due castelli che dai crepacci delle mine sembrano l'uno ringhiare verso l'altro con astio feroce: la tradizione li dice i manieri dei Capuleti e dei Montecchi ...
Storia di un'anima (pagina 62)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Ma dove lascio te, povera chiesetta del convento? È una cosina graziosa, di stile puro, colla facciata a finissime modanature: la porta rettangolare, e le due eleganti finestre, dimezzate da un agile pilastrello a reggere gli arconcelli egregi, rispondono nel cortile Sansoviniano: due altre finestre, assai semplici fra la semiluce che accresce il rispetto alle cose antiche, di tratto gettano nell'anima una corrente di vivissimi pensieri, perchè dai loro bruni telai lasciano vedere uno spicchio di cielo sereno, smagliantissimo, e l'allegro fogliame di un orto innondato di sole ... In un andito si vede in bassorilievo l'arcigno e potentissimo Lione di San Marco; e due marmi a rozze figure del disperso sepolcro d'Alberto (1095) ... Di fronte il Canto, a monotoni castagni: lì basso biancheggia, con dolcissimo fascino, la quieta e rolonda cappella per la Pace: di fianco si allarga la valle, e il bagliore dorato di un tramonto di settembre involge lutto in un amplissimo velo da fata… Come lo ricordo! Vorrei un seggiolone a grandi borchie, colla pelle che s'accartoccia a lasciar sfuggire l'imbottitura, vorrei un coroncione da frate sul dossale, e un arazzo a' piedi, e un liuto con una corda spezzata, e due fiori appassiti ... Lungo il fianco sinistro della chiesa, un portichetto deserto sfonda con melanconiche linee e con un buio fantastico: qui sotto si allogherebbero tanti seggioloni tarlati, e qui si aprirebbe un libro da coro, e si indovinerebbero sul pavimento gli ammuffiti avanzi della stola, delle pianete, delle cocolle, e le gocce di cera de' funerali, e gli asperges e i secchiolini: su due mensole al muro posa, polveroso, semiaperto, sconnesso un cofano da morto… ricordo forse del vicino ossario… Niente di antico qui sotto; vecchio il loggiato, vecchi i pensieri, cioè coll'uggia dello squallore ...
Storia di un'anima (pagina 63)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Il cortiletto in cui entriamo, seguendo il giro dell'antico colonnato, ha l'aria tranquilla, rassegnata direi, di un passato che è scorso in pace, e in pace sopporta l'obblìo; due o tre archi: quattro finestre; due gelsi; dei rottami; un portico ... Due parole di fretta ... Ma alla tradizione popolare, e al sasso che serba, sotto un castagno, le certe impronte dei due, osta la cronologica verità ... C'è un portico finalmente, dove il sole scalda ogni minima ragnatela, e ogni fuscello di paglia; c'è una cucina oscura con una scodella di latte, una facciata di castello, una gran botte, e uno, due, tre, quattro grappoli d'uva ... E c'è una bionda fanciullina, con due begli occhi e un bocchino, una cara, tranquilla creatura, che, fra tanta e tanta imponenza d'antico, accompagnandoci sin presso a una tomba, sorrideva, inconscia di tutto ... C'era posto per due, per tre no ...
Storia di un'anima (pagina 67)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... È una formica morta assiderata due mesi fa, quando la strascinava una gran pula di frumento? È un vermiciattolo ch'era giunto la notte prima dalla peschiera a musaico alla pozzetta d'acqua fra due mattoni spezzati? Che cos'è? che cos'è che becca il rampichino?… Becca, si fa sottile, becca, s'appiatta e s'arruffa, becca, ficca la testa sotto ai bilichi, e trova un posto ove la soglia è corrosa dalle antiche pedate, ed entra nel buio ... Nella prima sala vi sono le pareti bianche, il soppalco colle travi e i contentini dipinti a sfogli e reticelle a gesso e colla, intorno allo zoccolo di finta Macchiavecchia quaranta seggiole coperte di una bazzana con una ninfa in guardinfante, e nell'alcova coi putti di stucco, fra due canterali a pancia gravida, un lettone sui cavalletti e tutto giallo a passamani d'argento ... Nella seconda sala ancora le pareti bianche, il soppalco colle stesse dipinture, intorno allo zoccolo di finto Belgiazzo, due tavoli dorati a gambe di capra, e trentadue seggiole coperte della solita bazzana con una Venere allo specchio, e nell'alcova con una santa gesuitesca in marmo nero, ai piedi di un lettone, come il primo, una seggioletta impagliata, e un inginocchiatoio col grande crocefisso ...
Storia di un'anima (pagina 69)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... E lui aveva due occhioni a gemma, pieni dei riflessi del più azzurro cielo; una boccuccia a pozzette che balbettava i nostri nomi felici in terra; due mani a guancialini che rubavano già i pesantissimi grappoli dorati della nostra vite sul portichetto ... O mia cara, i suoi piedini battono già risoluti sulle tue ginocchia: ed ecco le gambette le affagottiamo in due gran calze rosse, e le calcagna le affondiamo in due scarpine piatte: e, ondeggiando, come un nonnuccio senza bastoncello, e brancolando, e due, tre volte acculattando d'un botto (ti sei fatto male?) ecco, eccolo… ...