Libri dopo
Libri su dopo, con la parola dopo
Confessioni di un Italiano (pagina 6)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Savissima poi è la consuetudine seguita in tali Statuti di dar sempre ragione del partito preso; come allorquando dopo stabilito che le citazioni in luogo diverso cadenti nell'egual giorno debbano aver effetto l'una dopo l'altra in ragione d'anzianità, il legislatore soggiunse a motivo di questa sua disposizione: perché una persona non può contemporaneamente in più luoghi essere ... Però dopo aver assestato convenevolmente una tale materia con una mezza dozzina di simili proclami, gli Illustrissimi ed Eccellentissimi Signori Sindaci volsero la mente ad un oggetto di più caro e diretto vantaggio degli amatissimi sudditi; e pubblicarono un altro decreto che incomincia: Noi (a capo) ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 17)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Talvolta anche squassava con quanta forza poteva la porta, e le dava addosso coi gomiti coi piedi e colla testa; e dopo un mezz'ora di tali strepiti il fattore non mancava mai di venir a ricompensarmene con quattro sonate di staffile ... Nei giorni comuni, dopo la messa ognuno andava per le sue incombenze fino all'ora del desinare; io poi aveva il mio bel che fare nel difendermi contro il famiglio del Piovano che veniva a cercarmi per le lezioni ... Giunto nella canonica mi perdeva tutti i giorni a passar in rassegna certe vedute di Udine che adornavano la parete dell'andito e poi a gran fatica mi confinavano in uno studiolo, ove, dopo l'esperienza dei primi giorni, tutto soleva essere rigorosamente sotto chiave a cagione delle mie petulanze ... La Pisana, s'intende, non pranzava in tavola, ché l'era onore serbato alle ragazze dopo gli anni del monastero ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 18)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Siccome io e Martino non entravamo in conto né fra la gente che desinava in tinello né fra la servitù a cui la Contessa veniva a far la parte dopo tavola, così noi avevamo il privilegio di raspar le pignatte, le padelle ed i pentoli; e di ciò si costituiva il nostro pranzo ... Dopo pranzo e prima che la Contessa capitasse in cucina, io sgambettava fuori incontro alla ragazzaglia che accorreva a quell'ora sul piazzale del castello: e molti di loro mi seguivano poi nel cortile, dove la Pisana sopraggiungeva poco dopo, a farvi quelle prodezze di civetteria che ho detto poco fa ... Dalle sei alle sei e mezzo, quando il tempo lo consentiva, la Contessa usciva pel passeggio; e il Conte e Monsignore le andavano di consueto incontro una mezz'ora dopo ... Dopo questa passava la contessina Clara, quando la vi era poiché sovente rimaneva presso la nonna, e in coda o il Piovano, o il Cappellano, o il signor Andreini, o la Rosa, o qualunque altro fosse della brigata ... La Contessa sola era là ad attenderli perché la contessina Clara non scendeva che un'ora più tardi dopo aver coricato la nonna ... Io intanto, dopo aver giocato colla Pisana fino al cader del sole, quando la Faustina la prendeva ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 20)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Giunta che era tutta la schiera nella sala, succedeva la funzione della felice notte, dopo la quale si sparpagliavano in cerca delle rispettive stanze; e ve n'erano di tanto lontane da aversi comodamente il tempo di recitare tre Pater, tre Ave e tre Gloria prima di arrivarvi ... Così almeno diceva Martino, cui dopo la sua giubilazione s'era assegnato per alloggio un camerino al secondo piano contiguo alla torre e vicino alla stanza destinata pei frati quando ne capitava qualcheduno alla cerca ... Addormentandosi dopo questa lettura, le pareva talvolta in sogno di essere ella stessa la vedova Fiordiligi ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 23)
di Ippolito Nievo (estratti)
... La gente del territorio aveva un profondissimo rispetto pel Partistagno, pel suo moschetto e per le sue pistole; ed anco pei suoi pugni, quando non aveva armi; ma quei pugni pesavano tanto, che dopo buscatine un paio nello stomaco non si avea d'uopo né di palla né di pallini per andarne al Creatore ... Per solito egli parlava mezzo latino, e mezzo friulano; ma il dopopranzo ci metteva del latino per tre quarti; e verso notte, dopo aver bevuto il boccale dell'Avemaria, la dava dentro in Cicerone a tutto pasto ... Il coraggio gli cresceva colle ore; e dopo cena avrebbe asportato la testa d'un matto colla speranza che l'operazione lo avrebbe guarito ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 28)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Per quelle pose tanto gradevoli noi sceglievamo quasi sempre una sponda della fiumiera, dove essa dopo un laberinto di giravolte susurrevoli e capricciose si protende diritta per un buon tratto queta e silenziosa, come una matterella che d'improvviso si sia fatta monaca ... Dopo avermi fatto qualche carezza od essersi arresa al mio ruzzo di giocarellare secondo il tenore dell'estro, si levava in piedi non curante e dimentica di me come la non mi avesse mai conosciuto, e si protendeva sull'acqua a specchiarsi dentro, o vi sciaguattava entro colle braccia, o si ficcava nella fratta a cercarvi chiocciole da farne braccialetti e collane, senza curarsi allora se il guarnellino si sciupava, o se le maniche o le scarpine si immollavano ... Le anitre e le oche starnazzavano sulla riva; a volte di conserva si lanciavano tumultuosamente nell'acque, e tornate a galla dopo il tonfo momentaneo prendevano remigando la calma e leggiadra ordinanza d'una flotta che manovra ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 31)
di Ippolito Nievo (estratti)
... colla solita voce poco aggraziata: — Mastro Germano ce l'avete ancora a Fratta? — Sissignore! — risposi dopo un guizzo di sorpresa per quella vociata repentina ... — Gli è il confessore della signora Contessa; — dissi io — ma gli è un pezzo che non lo vedo, perché ora, dopo che ho incominciato a veder il mondo, sto in cucina meno che posso ... In tali parole ella avea già cavato la corda dalla carrucola e dato a me in mano lo spiedo dopo averlo preso fuori dalla morsa del menarrosto ... Finché tutti attendevano a malmenarmi, nessuno avea potuto domandare cosa m'avessi io fatto in quella così lunga assenza; ma quando fui inchiodato allo spiedo cominciarono ad assaltarmi d'ogni banda di richieste e d'interrogazioni, sicché dopo essere stato duro sotto le battiture, io presi in quel frangente il partito di piangere ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 49)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io stesso ne sono sgomentito; come quella strega che si spaventava dei diavoli dopo averli imprudentemente evocati ... Date tempo al tempo, figliuoli miei! Dopo esservi raggirati con me nel laberinto allegro vario e popoloso degli anni più verdi, finirete a sedere in una poltrona, donde il povero vecchio stenta a mover le gambe e pur s'affida a forza di coraggio e di meditazioni al futuro che si stende al di qua e al di là della tomba ... Non mi ricordo più quanti, ma certo pochissimi giorni dopo l'abboccamento del castellano di Venchieredo col Conte, il paese di Fratta fu verso sera turbato da un'improvvisa invasione ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 56)
di Ippolito Nievo (estratti)
... La Clara tornò allora a reclinar la fronte sul braccio, e stette così, come si dice, sognando ad occhi aperti, mentre la Marianna dopo aver dondolato un buon pezzo col capo lo appoggiava sopra una tavola cominciando a fiatare colle tranquille e regolari battute d'una robusta campagnuola che dorme della grossa ... Ma la solitudine è alle volte una triste consigliera e la guardia, dopo una valorosa difesa durata per più di mezz'ora, avea finito col rimaner vinta dal sonno ... Dopo lasci fare a me, che passerà l'acqua senza bagnarsi, purché abbia l'avvertenza di imitarmi e di star ben in bilico sulla tavola ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 60)
di Ippolito Nievo (estratti)
... In mezzo a ciò gli piovevano d'ogni lato domande sopra questo e sopra quello; e sul numero dei malandrini, e sul modo da lui adoperato nel passar la fossa, e come sempre avviene dopo il pericolo, tutti godevano d'immaginarlo grandissimo e di ricordarne le emozioni ... Era la prima volta che la morte mi passava vicina dopo che era venuto in età di ragione ... Di fatti il pretucolo e Fulgenzio capitarono non molto dopo, così pallidi e sformati che parevano essere stati rinchiusi fin allora in un cassone di farina ... Il giorno dopo soldati, Cernide e sbirri ebbero per ordine del signor Conte una grossa mancia; e ognuno tornò a casa sua dopo aver ascoltato tre messe, in nessuna delle quali io fui seccato perché recitassi il Confiteor ... Così si tornò dopo quella furia di burrasca alla solita vita; il signor Conte per altro aveva raccomandato che portassimo il trionfo con fronte modesta perché non gli garbava per nulla di andar incontro ad altre rappresaglie ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 61)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Il castello poco dopo taceva tutto nella quiete del sonno; ma io vegliava alla mia fessura perché i due cappuccini avevano certe cose addosso da stuzzicar propriamente la curiosità ... Allora uno di loro cominciò con uno scalpello a smovere le pietre del muro dirimpetto che s'addossava alla torre; e un colpo dopo l'altro così alla sordina fu fatto un bel buco ... Dopo mezz'ora penetrò nell'archivio un raggio di luce, e i due uomini fermi al loro posto ... Un ordine venuto qualche giorno dopo di consegnare i quattro imputati d'invasione a mano armata, nonché i due finti cappuccini e le carte del processo di Germano ad un messo del Serenissimo Consiglio dei Dieci mise il colmo alla gioia del Conte e del Cancelliere ... Essi respirarono di aver nette le mani di quella pece, e fecero cantare un “Te Deum” per motivi moventi l'animo loro quando dopo due mesi si venne a sapere di sottovento che i sei malandrini eran condannati alle galere in vita, e il castellano di Venchieredo a dieci anni di reclusione nella fortezza di Rocca d'Anfo sul Bresciano come reo convinto di alto tradimento e di cospirazione con potentati esteri a danno della Repubblica ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 67)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Il signor Lucilio, amicissimo di Leopardo Provedoni, avea fatto conoscenza con sua moglie; e così un passo dopo l'altro anche la vispa Doretta comparve qualche volta alle veglie del castello ... Ma io ci pigliava gusto, ella del pari in difetto di meglio, i suoi genitori non si davano fastidio di nulla, e le cameriere e le fantesche dopo le mie gesta memorabili e il mio tramutamento in alunno di cancelleria aveano preso a riverirmi come un piccolo signore, e a lasciarmi fare il piacer mio d'ogni cosa ... Non mancò di accorrer prima il Partistagno, il quale, dopo il soccorso portato al castello contro l'assalto del Venchieredo, era divenuto per la famiglia una specie di angelo custode ... Come non affidarsi interamente a quel cuore così puro, a quella coscienza così retta e fervorosa? Molte volte egli le aveva parlato da solo a sola, o nel tinello o nelle passeggiate, dopo la prima ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 79)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Ma ebbi campo in seguito di maravigliarmi, quando vidi la Pisana dopo gli ossequi del Venchieredo riprendere verso di me la sua maniera affettuosa e gentile, quale da un pezzo non la usava più che a sbalzi e quasi per sforzo di volontà ... Stupido cinismo di accontentarmi a questa lusinga, ma un gradino dopo l'altro io ero disceso a tanto; e finii coll'usarmi a quella vita di avvilimento, di servilità e di gelosie per modo che io era già uomo snervato e disilluso quando tutti mi credevano ancora un ragazzaccio rubesto e senza pensieri ... Il padre Pendola, dopo aver riconfermato il giovine cavaliero nei propositi della sera prima, riferì alla Contessa di Fratta l'ottimo risultato delle sue parole, tacendo, non è d'uopo nemmeno il dirlo, tuttociò che si riferiva alla Pisana ... Dopo aver lasciato i due giovani entrare, secondo lei, in una decente dimestichezza prese ella a preparare la Clara alla domanda del giovine; e parla e riparla s'inquietò alla fine un poco di vederla restar così fredda e imperterrita come non si trattasse di lei ... La vecchia accennò del capo che avrebbe fatto, e fu molto contenta che la nuora dopo quella gridata le uscisse fuori di camera ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 95)
di Ippolito Nievo (estratti)
... sangue nelle vene dopo una corsa precipitosa; la mente avea volato troppo, non conosceva più l'aria in cui batteva le ali, il ribrezzo dell'infinito la sgomentiva ... Quanto insuperbii di vedermi mutato a quel segno! Era io allora, invece, che volontariamente rifiutava di avvicinare la mia persona alla sua; dopo tanti spasimi, tante gelosie, tanti tormenti, finalmente avea conquistato il coraggio di fuggire! Non credo peraltro che arrivassi a Fratta né più felice né meno pallido; e se il povero Martino fosse stato vivo, certamente avrebbe notato la mia cattiva voglia ... Forse peraltro non sarei giunto ad accontentare il Piovano; il quale, clausetano fin nelle unghie, dopo la vana aspettativa d'un anno, tacciava l'ottimo padre di indolenza e di incuria negli affari della diocesi ... Il padre invece nuotava sott'acqua, e così ingannava meglio i pesci e le anitre; dopo ch'egli avea preso le redini della Curia, si osservava nel clero cittadino una disciplina esterna più uniforme e canonica ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 108)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Ella partì quindici giorni dopo; e soltanto nell'accomiatarsi parve che il dolore di doversi separare da me soverchiasse la contentezza di correre a una vita nuova piena di splendide lusinghe ... Narrare la confusione che vi avvenne dopo la morte del Conte sarebbe discorso troppo lungo ... Il fattore se la svignò dopo aver abbruciati i registri; restai io solo, povero pulcino, ad arrabattarmi in quella matassa ... Del resto mi ritirai nella cancelleria ove, sostenuti i miei esami, diventai poco dopo cancelliere in formis ... Io del resto menava i miei giorni l'uno dopo l'altro sempre tranquilli sempre uguali come i grani d'un rosario ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 123)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Parlate, padre mio — soggiunsi io, vedendo prolungarsi la pausa dopo quella gran chiacchierata mezzo maomettana ... Dopo sei anni compreremo tutto Torcello, e la famiglia Altoviti diventerà una dinastia ... Non dico che tu voglia farti doge domani o dopo; ma pazienza un pochino, e le nespole matureranno più presto di quello che si crede! ... Dopo un tale colloquio io rimasi tanto strabiliato e perplesso che non sapeva a qual muro dar il capo ... Dopo una camminata lunga sollecita e silenziosa entrammo in un salone buio e spopolato; salimmo la scala al dubbio chiarore d'un lumicino d'olio; nessuno ci aperse, nessuno ci introdusse; somigliavano una coorte di fantasmi che andasse a spaventare i sonni d'un malandrino ... Vi fu un momento che il Battaja tentò primeggiar a lui colla voce e attirare a sé l'attenzione di tutti; ma non gli badarono; uno scantonò di qua e l'altro di là; chi si raschiava in gola e chi tossiva nel fazzoletto; nessuno si fidava ed egli restò come il corvo dopo ch'ebbe cantato ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 132)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Dopo tanti anni di lento lavorio ammirava allora nella costanza della Clara l'opera propria, e non avrebbe dato quei momenti per l'abbazia più cospicua dell'Ordine ... Quanto a Lucilio, dopo tanti anni di fatica, di perseveranza e di sicurezza, dopo aver superato ogni impedimento, e atterrato ogni ostacolo, vedersi respinto senza remissione dallo scrupolo divoto d'una donzella, e non poter conquidere un'anima dov'egli sapeva di regnar ancora, era per lui un delirio che vinceva la stessa immaginazione! ... Con ogni sforzo di mente e di cuore era giunto là dove era impossibile l'avanzare e il retrocedere: era giunto a diffidare di sé, dopo una sì lunga sequela di continui trionfi ... La Pisana si sposò poco dopo al nobiluomo Navagero: e Giulio Del Ponte li seguì all'altare col sorriso della speranza sul volto ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 133)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Fu un gran sussurro intorno a quel libro ed all'anonimo autore; ma lo leggevano a porte chiuse col solo testimonio della candela, pronti a gettarlo sul fuoco al minimo sussurro ed a proclamare il giorno dopo sui caffè che le depredazioni di Lucullo e l'astuta generosità di Flaminio non somigliavano per nulla al governo generoso e liberale di Bonaparte ... La Municipalità, che dopo lo scacco di Bassano si sentiva mancar sotto i piedi il terreno, ebbe l'ingenuo capriccio di chieder l'incorporamento degli Stati veneziani nella nuova Repubblica lombarda ... Allora io diventai, dico dopo quel bacio, un personaggio di gran momento, e la Pisana mi onorò d'un'occhiata che non era certo indifferente ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 147)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Quando anni dopo lessi le Ultime lettere di Jacopo Ortis nessuno mi sconficcò dal capo l'opinione che Ugo Foscolo avesse preso dalla storia luttuosa del mio amico qualche colore, qualche disegno fors'anco del cupo suo quadro ... CAPITOLO DECIMOQUARTO Nel quale si scopre che Armida non è una favola e che Rinaldo può vivere anche molti secoli dopo le crociate ... E questi rischi che io correva infatti, rimanendo anche dopo lo sloggio dei Francesi, servivano a puntellarmi contro la coscienza che di tanto in tanto mi faceva memore di coloro che m'attendevano a Milano ... Comunque fosse, mi sentii sbalzato tanto fuori dall'aria solita a respirarsi, ch'ebbi alla gola una specie di strozzamento; e soltanto dopo qualche istante mi venne fatto di rinsennare e di chiedere alla Pisana qual fosse la ventura che me le rendeva utile in qualche modo ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 159)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io le feci osservare che di colà non si poteva né salire né scendere senza pericolo, e che ad ogni modo non sarebbe stata prudenza l'avventurarvisi dopo il suo lungo svenimento ... Un minuto dopo ella poggiava le piante sulla sabbia molle e umidetta dove veniva a sussurreggiare morendo l'onda del lago ... quali sono i nomi dei centomila elementi, sempre nuovi, sempre varii, sempre discordi che vi compongono? — Io non aveva mai veduta l'Aglaura così lieta, così briosa come allora dopo avermi giuocato quel mal tiro da disperata ... Saffo che dopo il salto di Leucade rivolta la frittata è un personaggio affatto nuovo nel gran dramma della vita umana ... La frittata riuscì eccellente, e dopo di essa anche la trota si vendicò del sofferto dispregio facendosi mangiare ... L'Aglaura non ci pensava più affatto; io pure m'avvezzava a riguardare quel brutto accidente come un sogno ed una burla, e lo stomaco lavorava con sì buona voglia che mi pareva impossibile dopo l'affannoso batticuore di pochi momenti prima ... Ed era tutto dire tanta confidenza nella buona stella dopo il temporalone di quella sera! Tanto è vero che gli estremi si toccano, come dice il proverbio, e che Bertoldo aveva ragione di sperar maggiormente il sereno durante la piova ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 168)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Dopo avere racquistato quella calma, almeno apparente, il giovine greco sedette in mezzo a noi; e ben accorgemmo lo sforzo da lui fatto per rimanere, ma non osammo rimproverarglielo ... Un poco sdegnato un po' impietosito io mi ritirai nella mia stanza, ma non mi venne fatto di pormi a giacere, e una tormentosa fantasticaggine mi tenne alzato fin dopo mezzanotte ... Avrei chiesto dopo schiarimenti e prove; intanto godeva il supremo conforto di trovare un'anima sorella in quel mondo dove io m'aggirava desolato come un orfano ... Come poi ci riebbimo da quel dolce e tenerissimo sfogo, egli ci narrò che mia madre avea mandato l'Aglaura al padre suo dall'ospedale ove l'avea partorita ed era morta pochi giorni dopo ... Egli non sapeva come rispondere; pur finalmente si sforzò a farlo, dicendo che, dopo saputi i nuovi amori di Emilio e che la signora fuggita con essolui da Milano a Roma non era l'Aglaura, dei mostruosi sospetti gli avevano martoriato il cuore ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 175)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Ora fosca, ora raggiante, ora tempestosa come un cielo carico di nuvole, ora calma e serena come il mare d'estate; si componeva talvolta all'attitudine della preghiera, poco dopo stringeva il pugno come avesse in mano uno stilo e ne ferisse a più riprese un petto aborrito ... La storia del cuor suo e quella della sua vita dopo la mia partenza si illuminavano a sprazzi nella mia atterrita fantasia; ma aveva ribrezzo di guardare, sentiva che pel momento era uno sforzo superiore alle mie forze ... Non aveva cappello, ché l'aveva perduto nella mischia, cingeva il fodero senza spada perché l'aveva spezzata nel cranio d'un dragone dopo avergli segato l'elmo per mezzo alla cresta; la sua cicatrice s'imbiancava d'un pallore quasi incandescente ... Di null'altro debbo render conto a nessuno! La Pisana parve soddisfatta abbastanza di questa temperatissima arringa del Carafa, e si volse a me, come il giudice al reo dopo la deposizione d'un testimonio irrefragabile ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 177)
di Ippolito Nievo (estratti)
... precedette sulla via di Caserta e di Napoli; e dopo diciassette giorni di catalessia risorgeva la Repubblica Romana alla sua misera vita ... Dopo alcuni mesi si avverò quanto si temeva ... Lucilio, Amilcare, e il Del Ponte non vollero partire ad ogni costo; e chiesero d'esser ammessi alla legione di volontari che si formava allora sotto il comando di Schipani: il povero Giulio dopo tante marce, tante guerre, tante fatiche moveva veramente a pietà ... Io partii dopo aver baciato gli amici e la Pisana, forse per l'ultima volta ... Quanto alla Pisana, fu quello il primo bacio che ebbe e sofferse da me dopo l'incontro di Velletri; voleva serbarsi fredda e contegnosa, ma quando le nostre labbra si toccarono, né l'uno né l'altra potemmo raffrenare l'impeto del cuore, ed io mi raddrizzai che tremava tutto, ed ella col viso irrigato di lagrime ... La Principessa di Santacroce, mandandomi pochi giorni dopo alcune lettere capitate per me a Napoli, mi scrisse d'un accesso di disperazione che avea menato la Pisana in fil di morte dopo la mia partenza ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 181)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Una sera peraltro, mentre giungevamo al feudo di Andria, sede della mia passata grandezza, un pastore mi si avvicinò come per farmi insulto ad usanza degli altri, e dopo avermi detto a voce alta le più sfacciate indegnità che fantasia napoletana possa immaginare, aggiunse tanto sommessamente che appena lo intesi: — Coraggio, padroncino! in castello si pensa a voi! — Mi parve allora ravvisare in esso uno dei più fidati coloni del Carafa; e poi levando gli occhi al castello mi stupii infatti di vederne le finestre illuminate, sendoché pochi giorni prima io l'avea lasciato chiuso e deserto e il suo padrone si trovava ancora negli Abruzzi, anzi lo dicevano assediato dagli insorti nella cittadella di Pescara ... Alle due dopo mezzanotte doveva andarsene ad Andria a ricevere il prezzo della sua generosità! Ah! Ah! — (Rideva la sfacciata del suo generoso spergiuro) ... Non capii a che volesse alludere ma feci tesoro di quelle parole e mi ricordai alcun mese dopo quando Lahoz, generale cisalpino, disertore dai Francesi per la fede rotta da essi alla libertà della sua patria, si volgeva ai sollevati Romagnuoli e agli Austriaci per scrollare l'ultimo baluardo che rimanesse alla Repubblica in quella parte d'Italia, la fortezza d'Ancona ... Due giorni dopo i comandanti della Torre di Vigliena stretti da Ruffo, da reali, e da briganti, e impotenti omai a resistere appiccavano il fuoco alla mina, e saltavano in aria con un buon centinaio di nemici ... I loro cadaveri ricadevano in brandelli in frantumi sul suolo fumigante che l'eco della montagna ripeteva ancora il loro ultimo grido: — Viva la libertà! Viva l'Italia! Nell'anarchia di quegli ultimi giorni perdemmo di vista Amilcare, e solo qualche mese dopo seppi ch'egli avea finito a vivere da vero brigante nelle montagne del Sannio ... Sorte non insolita delle indoli forti e impetuose in tempi e in governi contrari! Entravano pochi giorni dopo in Napoli, per viltà schifosa di Megeant, comandante francese di Sant'Elmo, Russi, Inglesi, e malandrini di Ruffo ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 184)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Un quarto d'ora dopo io avea già consegnato la bestia alla cuoca che ne cavasse la maggior quantità possibile di brodo, intorbidandogli il sapore gattesco con sedani e cipolline, quando mi capitò dinanzi Alessandro tutto sconvolto ed arruffato che pareva Oreste perseguitato dalle Furie, e rappresentato dal Salvini ... — Senti cosa mi capita! — diss'egli dopo aver buttato via il cappello dispettosamente ... La portinaia e la cameriera s'incontrano per le scale e cominciano a litigare fra loro; io, dopo aver buttato a terra il gatto, con una specie di abbracciamento alla signora padrona, non so più andare né innanzi né indietro: quel maledetto gatto mi si ostina fra i piedi e la vecchia al collo! ... Sono storielle un po' insulse dopo la grande epopea delle mie imprese di Napoli; ma ad ogni stagione i suoi frutti; e quella reclusione di Genova accennava sul principio di volgere in buffo ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 197)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Ma dopo cinque e sei giorni cominciai ad accorgermi che la Pisana non poteva avere tutto il torto ad ingelosire della mia signora padrona ... Due settimane dopo ne capii qualche cosa ... Fu annunziato un ospite da Venezia, e rividi con mia somma meraviglia e dopo tanti anni l'avvocato Ormenta ... Anche questo lo seppi poco dopo ... Pensando a null'altro, io salii dalla signora Contessa colle lagrime agli occhi, e lì le dichiarai che dopo la pace di Presburgo ... Cosa c'è di nuovo dopo la pace di Presburgo? — mi gridò la signora tirando gli occhi come una vipera ... Era tanto fuori di me dalla consolazione che questi maltrattamenti mi fecero l'effetto di carezze: non fu che dopo, al tornarci sopra, che m'accorsi della porcheria commessa nell'accomiatarmi in quel modo ... Succedeva non di rado che dopo le visite più noiose ed importune, rimasti soli un momento ella correva via di volo per cambiare il cerotto o per versar la pozione al marito ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 198)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Il consiglier Ormenta, voi dite? — Sì, sì, il consiglier Ormenta! Non lo conoscete? — Pur troppo lo conosco! — E mi diedi a pensare perché, dopo avermi tanto dimenticato da non ravvisarmi più, si fosse poi dato attorno per seminare cotali spiacevoli ciarle ... Dopo quanto avevamo discorso di lui, dopo le mire ch'io gli supponeva sul conto della Pisana, dopo le trame orditele contro a mezzo della Doretta e della Rosa, mi maravigliai moltissimo di trovarla in tal compagnia ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 199)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Era lì lì per rinserrarmi in una vita morta, in quella vegetazione che protrae di qualche anno lo sfacelo del corpo dopo aver soffocate le speranze dell'anima; non vedevo più nulla intorno a me che valesse la pena d'un giorno misurato a singhiozzi e a sospiri: io non era necessario e buono a nulla; perché dunque pensare agli altri per sentire peggio che mai il mio crepacuore? ... Dopo due vittorie non tremerete più: e guarderete senza batter ciglio lo scrosciar della folgore ... Tremai lungamente; piansi ancora mio malgrado degli amici che m'avevano abbandonato; mi straziai il petto coll'ugne, e sentii il cuore battere precipitoso come impaziente di arrivar alla fine delle sue fatiche, mi disperai dell'amor mio che dopo mille lusinghe, dopo avermi aggirato scherzevole e leggiero pei giardini fioriti e per le balze capricciose della giovinezza, mi lasciava solo ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 208)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Infatti alcuni mesi dopo mi giunsero notizie dal Brasile dove si era rifugiato e aveva trovato un buon posto ... Una mattina ebbe uno svenimento durante la messa, e dopo d'allora non uscì più della sua camera ... Invece sua cognata, che gli andò dietro qualche mese dopo, farneticò fino agli estremi di carte e di trionfi; morì sognando vincite favolose, collo scrigno asciutto e con ogni sua roba al Monte di Pietà ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 217)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Lucilio mise un po' di balsamo sulla piaga assicurandomi che dopo un breve tempo avrebbe tentato l'operazione; e così riserbandomi per allora i piaceri della vista mi diedi subito a godere di tutti gli altri che m'erano concessi dalla mia condizione infelice ... Perdono! dopo questo “se”, bisognerebbe vi raccontassi tutti i perché della nostra storia dal Trecento in seguito ... Un cotal incidente mi spiacque assaissimo; ma pochi giorni dopo quella lettera mi capitò un po' guasta nel suggello e negli angoli ... Nulla ti dirò della mia salute che vacillò piucchemai dopo la partenza di Spiro e che si rimise allora soltanto quando pensai che rafforzata mi avrebbe servito a raggiungerlo ... Mi pareva essere la suora di carità che dopo aver assistito alle ultime ore d'un malato passa ad un altro capezzale dove la chiamano dolori più vivi sì ma forse al pari micidiali ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 230)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Seppi in seguito che, dopo la mia partenza dal caffè, Raimondo aveva strepitato assai, e giurato e spergiurato che mi avrebbe stracciato il cuore coi denti, e simili altre cose degne in tutto della sua nota spavalderia; ma poi il sonno lo avea ricondotto a più miti consigli, e il giorno appresso si limitava a ripetere che tutti i suoi giuramenti egli avrebbe mantenuto e più assai, se non avesse avuto moglie e figliuoli ... Raimondo capì, fu spinto all'estremo, e dopo molte considerazioni venne nella deliberazione di sfidarmi per mezzo del Marcolini, come avete veduto ... In onta peraltro alle continue dissensioni, la nascita d'un terzo figliuolo, cui tenne dietro due anni dopo quella d'una bambina, provarono abbastanza che in qualche momento andavamo anche troppo d'accordo ... Dico troppo; perché dopo tanto tempo di tregua io non desiderava certamente questa crescenza di famiglia; ma poiché la natura aveva voluto operare per noi un mezzo miracolo, io ebbi il buonsenso di esserlene grato e di rassegnarmi ... Dopo la distruzione della flotta turca a Navarino, Ibrahim Bascià co' suoi Egiziani teneva debolmente qualche posizione della Morea: la Turchia non aveva né armi né cannoni onde aiutarlo, e la guerra santa promulgata con tanta enfasi dava ai Greci pochissima paura, e minor fastidio ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 236)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io rimasi più meditabondo che addolorato dopo la perdita di Lucilio; ma mi diede molta stizza il piacere che ne dimostrò mia moglie senza alcun riguardo ... S'era un po' scoraggiato dopo l'assassinamento del conte Capodistria, ma poi all'assunzione al trono di re Ottone aveva ottenuto un buon posto nel Ministero della guerra, e di colà agognava i posti più alti coll'avida pazienza del cane che mette il muso sul ginocchio del padrone per aver un tozzo del suo pane ... Ritorno in Friuli, dove alcuni anni dopo ricevo la notizia della morte di mio figlio ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 237)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Notate che qualunque donnicciuola si fosse presentata alla loro porta piagnucolando e paternostrando era certa di non partire che dopo aver ricevuto un soldo o un tozzo di pane ... Perciò facevano tanto di cappello al signor Conte, e dopo aver pesato colla mano il suo manoscritto glielo restituivano garbatamente senza pur volerlo leggere ... Figuratevi che bazza! Il Cavaliere dopo la morte della dama Dolfin non aveva più racquistato l'uso dei sensi, e a parlare a lui di letterati e di scienziati, era lo stesso come farsi narrare la storia letteraria del secolo scorso ... Il conte Rinaldo allora deliberò di fare da sé, e cominciò a vendere tutto quello che aveva ancora di vendibile per cominciare se non altro la stampa; dopo dati alla luce i primi fascicoli confidava nel favore del pubblico che non poteva mancare ad un'opera di decoro patrio e di alta importanza storica ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 244)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Due giorni dopo che furono entrati in Venezia i sussidii napoletani sotto il comando del general Pepe, mio vecchio conoscente, due uffiziali di quelle truppe vennero a chieder di me ... Il Martelli allora rispose che pur troppo egli ne sapeva la fine miseranda; che immischiato nella guerra abruzzese del ventuno, e carcerato, era giunto a fuggire, ma che poi passato in Sicilia, dopo una vita piena di sventure e di delitti, avea terminato sul patibolo arringando fieramente il popolo, e imprecando sui suoi carnefici la giustizia di Dio ... Queste cose avvenivano nel milleottocentotrentasei, e furono incentivo alle turbolenze che agitarono l'isola, e scoppiarono l'anno dopo in violente sommosse all'occasione del cholera ... — Carlino dilettissimo — mi diss'egli dopo avermi abbracciato sì strettamente che alcune delle sue croci mi si uncinarono negli occhielli del vestito — come vedi ho piantato lì tutto, il ducato l'esercito e l'America per tornare alla mia Venezia! — Oh non dubitava: — soggiunsi io — quante volte udendo salire per la scala una pedata insolita ho pensato fra me: che sia Alessandro? — Ora contami un poco; qual fu la tua vita di tutti questi anni, Carlino? Gli narrai così di sfuggita tutte le mie vicende e la conclusione fu di presentargli la mia figliuola che allora appunto entrava nella stanza ... Cascato di cielo in terra dopo la morte della sua dama, non avea più rappiccato il filo delle idee, e cercava cercava senza potervi mai riescire, quando un giorno entra il cameriere a raccontargli che in Piazza si grida: — Viva San Marco! — e che c'è la repubblica, e altre mille cose l'una più strana dell'altra ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 245)
di Ippolito Nievo (estratti)
... dite quel giovine bravo e generoso, quel giovine che ad onta d'una educazione trasandata e d'una vita floscia e pettegola, ha saputo farsi tagliar il viso dalle sciabolate, e tornar una settimana dopo al suo posto come fosse nulla! ... Allora volli anche sapere se e come il loro amore avesse continuato a mia insaputa e dopo quella licenza formale intimata al giovine da Pisana per ordine nostro ... Tre settimane dopo Enrico era mio genero, ma gli imposi il sacrifizio di rimanere in casa nostra, perché non voleva essere burlato e pagarne anche le spese ... Dopo le pubbliche sciagure cominciarono per noi i lutti privati ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 246)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Dopo aver chiuso gli occhi a due tali amici mi parve che non era un peccato desiderare la morte; e mi levai col pensiero alla mia Pisana che forse mi contemplava dall'alto dei cieli, domandandole se non era tempo ch'io pure passassi a raggiungerla ... Un anno dopo la morte di mia moglie ebbi la visita tanto lungamente sperata di Luciano e di tutta la sua famiglia: aveva due ragazzetti che parlavano meglio assai il greco che l'italiano, ma tanto essi che la loro madre mi presero a volere un gran bene, e fu per tutti assai doloroso il momento della separazione la quale Luciano avea fissato al sesto mese dopo il loro arrivo, e non fu possibile ottenere la protrazione d'un giorno ... Giulio dopo la caduta di Roma mi avea dato novella di sé da molte stazioni del suo esiglio: da Civitavecchia, da Nuova York, da Rio Janeiro ... Allora solamente, dopo quattr'anni ch'era tornato a Cordovado, ebbi il coraggio di visitar Fratta, e là passai coi nipoti del vecchio Andreini, già padri essi pure di numerosa figliuolanza, l'ottantesimo anniversario del mio ingresso in castello, quando vi era giunto da Venezia, chiuso in un paniere ... Dopo il pranzo uscii soletto per rivedere almeno il sito dove già era stato il famoso castello ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 248)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Dopo aver combattuto nelle prime file d'una giornata campale, dopo aver piantato uno stendardo sul bastione nemico, dopo aver ributtato la carica dei lancieri, e gridato l'urlo della vittoria sui cannoni inchiodati, chi sarà tanto prosuntuoso da dire: io ho ben meritato dalla patria, datemi la corona di quercia? La ricompensa è nella grandezza, nella fama dell'impresa ... Ghignarono fra loro senza peraltro affrontarmi; ma al giorno dopo li rividi, e diedero segnali piuttosto di stupore d'ammirazione che di sprezzo ...
|
Corbaccio (pagina 9)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... I miseri studianti patiscono i freddi, i digiuni e le vigilie: e, dopo molti anni, si truovano poche cose avere apparate; queste, che pure una mattina, che tanto ch'una messa si dica, stieno alla chiesa, sanno come si volge il fermamento, quante stelle sieno in cielo e come grandi, qual sia il corso del sole e de' pianeti, come il tuono, il baleno, l'arco, la grandine e l'altre cose nello aere si creino; e come il mare c'intorni e come la terra produca i frutti ... Bene è il vero ch'esse sono arrendevoli a lasciarsi provare il lor difetto, e spezialmente quello che altri cogli occhi suoi medesimi vede; e non hanno presto il: “Non fu così; tu menti per la gola; tu hai le traveggole; tu hai le cervella date a rinpedulare; bèi meno; tu non sai ove tu ti se'; se' tu in buon senno? tu farnetichi a santà e anfani a secco” e cotali altre lor parolette apuntate? E, se esse diranno d'avere un asino veduto volare, dopo molti argomenti in contrario converrà che si conceda del tutto; se non, le inimicizie mortali, le 'nsidie e gli odi saranno di presente in campo ... E, oltre a questo, assai sovente molto meno consideratamente si gloriano, dicendo che Colei, nel cui ventre si racchiuse l'unica e general salute di tutto l'universo, virgine inanzi il parto e che dopo il parto rimase virgine, con alquante altre (non molte però, della cui virtù spezial menzione e solennità fa la Chiesa di Dio) furono così femine come loro; e per questo immaginano dovere essere riguardate, argomentando niuna cosa contr'a loro potersi dire della loro viltà, che contro a Quella, che santissima cosa fu, non si dica; e quasi vogliono che lo scudo della loro difensione nelle braccia di Quella rimanga: che in niuna cosa la somigliano, se non in una ...
|
Decameron (pagina 26)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Essendo stati i ragionamenti lunghi e il caldo grande, ella fece venire greco e confetti e fé dar bere a Andreuccio; il quale dopo questo partir volendosi, per ciò che ora di cena era, in niuna guisa il sostenne, ma sembiante fatto di forte turbarsi abbracciandol disse: “Ahi lassa me, ché assai chiaro conosco come io ti sia poco cara! Che è a pensare che tu sii con una tua sorella mai più da te non veduta, e in casa sua, dove, qui venendo, smontato esser dovresti, e vogli di quella uscire per andare a cenare all'albergo? Di vero tu cenerai con esso meco: e perché mio marito non ci sia, di che forte mi grava, io ti saprò bene secondo donna fare un poco d'onore ... Ella allora fé vista di mandare a dire all'albergo che egli non fosse atteso a cena; e poi, dopo molti altri ragionamenti, postisi a cena e splendidamente di più vivande serviti, astutamente quella menò per lunga infino alla notte obscura; e essendo da tavola levati e Andreuccio partir volendosi, ella disse che ciò in niuna guisa sofferrebbe, per ciò che Napoli non era terra da andarvi per entro di notte, e massimamente un forestiere; e che come che egli a cena non fosse atteso aveva mandato a dire, così aveva dello albergo fatto il somigliante ... Furono adunque dopo cena i ragionamenti molti e lunghi non senza cagione tenuti; e essendo della notte una parte passata, ella, lasciato Andreuccio a dormire nella sua camera con un piccol fanciullo che gli mostrasse se egli volesse nulla, con le sue femine in un'altra camera se n'andò ... Di che egli piagnendo, come colui che chiara vedea la sua disaventura, cominciò a dire: “Oimè lasso, in come piccol tempo ho io perduti cinquecento fiorini e una sorella!” E dopo molte altre parole, da capo cominciò a battere l'uscio e a gridare; e tanto fece così, che molti de' circunstanti vicini, desti, non potendo la noia sofferire, si levarono; e una delle servigiali della donna, in vista tutta sonnocchiosa, fattasi alla finestra proverbiosamente disse: “Chi picchia là giù?” “Oh!” disse Andreuccio “o non mi conosci tu? Io sono Andreuccio, fratello di madama Fiordaliso ...
|
Fermo e Lucia (pagina 38)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il passo era spiacevole assai pel Marchese Matteo, ma inevitabile, perchè una ragazza allevata in un monastero non poteva far la domanda di esservi ammessa ai voti se non dopo esserne stata fuori per qualche tempo ... Dall'altra parte accade pure, che dopo essere stato dagli uomini predetto, deciso, statuito che, dove si trovino i tali e tali caratteri esiste certamente il tal fatto, si sono trovati altri uomini più accorti dei primi (cosa che pare impossibile eppure è vera) i quali hanno saputo far nascere tutti quei caratteri senza fare la cosa stessa ... Ma questi caratteri, se non infallibili, sono almeno stati scelti dopo accurate osservazioni, senza passioni, nè secondi fini, in tempi nei quali gli uomini fossero abbastanza esercitati nel riflettere su quello che vedevano per circostanziare i fatti che dovevano essere dopo di loro? Ah! qui è la quistione; ma per trattarla con qualche fondamento converrebbe fare la storia del genere umano; dal che ci asteniamo, e perchè a dir vero, non l'abbiamo tutta sulle dita, e perchè siamo per ora impegnati a raccontare quella di Geltrude, in quanto ella è necessaria a conoscere la storia ancor più vasta degli sposi promessi ...
|
Fermo e Lucia (pagina 43)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Ma quando dopo la sua prigionia Geltrude comparve davanti al fratello carica d'un fallo e d'un perdono, alzando timidamente gli occhi sulla faccia del fratello, vi scorse una superiorità dalla quale non ebbe pure il pensiero di potersi ribellar mai; si sentì soggiogata per sempre ... Era preparata una sedia a bracciuoli, e il Marchese accennò amorevolmente a Geltrude che vi sedesse, e perch'ella confusa stava alquanto in forse: «qui, qui,» diss'egli, «certamente: dopo la risoluzione che avete fatta non siete più una ragazzetta: siete come un di noi ... In prima fila alcune anziane con la badessa nel mezzo; dietro le altre alla rinfusa, quelle che erano immediatamente dopo le prime cacciavano il volto tra l'una e l'altra, altre dietro ritte sulla punta dei piedi; e per non tacer nulla, le converse in ultimo sollevate sopra sgabelletti ... Dopo i primi saluti, la badessa nel modo con cui si fa per formalità una domanda della quale è certa la risposta, le domandò che cosa ella desiderava in quel luogo dove non v'era chi potesse nulla rifiutarle ... Pensò che la resistenza, che il ritardo, l'avrebbero resa innanzi a tanti occhi un oggetto di scandalo, di stupore, e di derisione, pensò al padre, al fratello, al mondo, al paggio; si consolò riflettendo che dopo quella formalità le rimaneva ancora una porta aperta per tornare indietro, che poteva guadagnar tempo, ...
|
Fermo e Lucia (pagina 44)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Due secoli e più sono passati dopo quel giorno memorabile: così che noi crediamo di potere ormai senza indiscrezione manifestare che la ruota, rivolgendosi, offerse agli sguardi, ed alle mani degli ospiti un gran bacile di dolci squisiti, fabbricati di propria mano dalle suore malgrado gli ordini ecclesiastici, in allora recenti, che proibivano loro assolutamente un tale esercizio ... Dopo un «oh!» come di sorpresa, dopo alquanto schermirsi, e lagnarsi d'esser trattati in cerimonia, il bacile fu manomesso, i dolci furono gustati con atti che esprimevano l'ammirazione, somme lodi furon date con sentimento molto, e rispinte con molta modestia ... Dopo alcuni altri complimenti, il Marchese si accomiatò, e Geltrude colle tenere espressioni della badessa, con le istanze delle suore di venir presto, fu rimessa in cocchio più stordita, più incerta, più sopra pensiero di quello che fosse partita la mattina, ma con un anello di più alla sua catena; e che anello! Ma la badessa aveva ella qualche dubbio sulla libera elezione di Geltrude, o prestava fede intera alle parole materiali ch'erano uscite dalla bocca di lei? Il manoscritto non ne dice nulla; si perde invece a raccontare lunghissimamente dei particolari nojosi che noi ommettiamo, intorno ad alcune brighe del monastero, ad alcune rivalità, ad alcuni impegni, nei quali l'aver fra le suore una figlia di famiglia potentissima poteva essere un gran soccorso ...
|
Fermo e Lucia (pagina 48)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Con quest'ajuto Geltrude a malgrado della perfidia altrui, e dei suoi errori d'ogni genere avrebbe potuto divenire una monaca santa, e contenta: e il secolo stesso anzi l'età in cui ella visse ha dato esempj dei quali si è conservata la memoria, di donne che strascinate al chiostro con l'arte e con la forza, e dopo d'essersi per alcun tempo dibattute come vittime sotto la scure, vi trovarono la rassegnazione e la pace; una pace quale si trova di rado negli stati eletti più liberamente ... Che dico? Geltrude stessa fu uno di questi esempj, e insigne; ma ben tardi e dopo aver commessi ben altri errori anzi delitti, dopo sofferta ben altra forza che quella di cui abbiamo parlato ... Ma per non precorrere ora agli eventi col racconto, diremo che Geltrude dopo la sua professione, continuava ad opporre nel suo cuore un ostacolo ai rimedj e alle consolazioni che la religione avrebbe date alla sua sciagurata condizione: e questo ostacolo erano le consolazioni ch'ella andava cercando altrove, e particolarmente nelle cose che potevano lusingare il suo orgoglio ... Anzi non pari, perchè quel solitario le gettò in disparte con disprezzo, dopo d'aver fatto ad esse un'apostrofe su la loro inutilità, e non vi pensò più; ma la bellezza era per Geltrude un rodimento continuo, una occasione di regressi affannosi nel passato, e di sguardi disperati nell'avvenire ... E in quei momenti, poverette quelle educande! Talvolta dopo d'aver lasciato tornare indietro il suo pensiero nei diletti del mondo, dopo avervelo lasciato riposare per lungo tempo, ella ne sorprendeva alcune che parlavano fra di loro di ciò ch'ella aveva pensato, e allora chi l'avesse udita sgridarle ferocemente, l'avrebbe creduta invasa d'uno zelo inconsiderato, e d'una staccatezza indiscreta e antisociale ...
|
Fermo e Lucia (pagina 87)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Dopo la mensa usava il Cardinale nelle sue visite di prendere un breve riposo, e poi di continuare le faccende pastorali per le quali era venuto ... Certo dopo il colloquio, tanta e sì repentina fu la mutazione d'animo e di costumi di quell'uomo, che nessuno dubitò di attribuire il prodigio alla efficacia di quel colloquio; e tutta quella famiglia di scherani vide in quel fatto la mano del Cardinale, e lo colse in odio come colui che le aveva tolto il suo guadagno ... Vidi io stesso poco dopo quell'uomo ancora in salda e rubesta vecchiezza; non aveva dell'antica ferocia che i vestigj e le marche con che la natura manifesta le inclinazioni e le pecche d'ognuno: ma queste marche stesse apparivano temperate e quasi coperte dalla recente mansuetudine: e indicavano una natura disciplinata e vinta, come da una forza poderosa ... » Le notizie, che si ricavano da questo passo, quantunque ravvolte in termini tanto generali, ci sono sembrate adatte a supplire almeno in parte alla scarsezza del nostro autore, il quale dopo aver eccitata tanta curiosità su quel personaggio e sulla sua conversione, non ne accenna altro effetto che la liberazione di Lucia; forse perchè gli altri gli sono paruti estranei al suo racconto, o fors'anche perchè a parlarne, gli conveniva rimescolare più maneggj, e toccare più persone che non comportasse la sua squisita prudenza ... La sua condotta di tanti anni lo aveva posto in una situazione tale che per assicurare la sua vita, egli aveva mestieri di molto più mezzi e riguardi che non abbisognassero al comune degli uomini; e una delle prime riflessioni che gli erano occorse dopo il suo proposito di nuova condotta si era che una gran parte di questi mezzi non poteva più conciliarsi con questa sua nuova condotta ...
|
Fermo e Lucia (pagina 88)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... «Tutti gli uomini» disse, dopo d'avere esitato un momento ... Dopo quel breve silenzio, il Conte si rivolse a quello che più gli era vicino, e gli chiese risolutamente quale fosse il partito ch'egli sceglieva, e così di mano in mano con tutti ... Quale divenisse il castello dopo la partenza di quei più facinorosi, il manoscritto non lo dice, nè ci è venuto fatto di trovarne notizia altrove ... La buona donna (perchè la bontà vera e abituale ispira tutti i pensieri della gentilezza, la quale non è altro che l'espressione o la finzione della bontà) la buona donna pensò che Lucia dopo tante scosse avrebbe gustata volentieri la solitudine e il riposo, e offerse di ritirarsi in un'altra stanza ...
|
Fermo e Lucia (pagina 91)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Don Rodrigo, dopo una breve esitazione, prese quest'ultimo partito ... Dopo i primi passi Don Rodrigo vide coi suoi occhi, la via piena di viandanti che andavano in folla a Maggianico, altri per vedere il Cardinale, per assistere alla solennità: giovani, vecchi, benestanti, e poveri in quantità che sapevano di non tornare con le mani vuote ... Il Conte del Sagrato era venuto quivi di buon mattino con la folla, e dopo il Cardinale era egli il personaggio che traeva a sè tutti gli sguardi ... Dopo due, tre o quattro giorni spesi dal Cardinale nella visita di altrettante Chiese (questa indeterminazione è nel manoscritto); venne la volta di Don Abbondio; il quale non dico che desiderasse questa visita; ma se l'aspettava ...
|
Fermo e Lucia (pagina 112)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Dovremmo noi dunque ammettere che i primi falli scusino, anzi santificano quelli che vengon dopo? – Eh! con questi argomenti, non si farebbe nulla ... Ad ogni crocicchio per cui si passava, ad ogni via che metteva capo sulla via per dove procedeva la folla, una parte di essa se ne scompagnava e ne usciva a destra o a sinistra: chi per andarsene a casa o ai fatti suoi per la più breve, chi per voglia di scialarsi un po' al largo, dopo tante ore di pressa ... Fermo, dopo avere finchè potè, seguita la carrozza che aveva salvato il Vicario dal furore del popolo e lo conduceva legalmente in prigione, si fermò a riaversi un poco, a ricapitolare, a riconoscere i suoi pensieri, che erano tutti esultanti ... Pieno di entusiasmo pel passato, e di più grandi speranze, egli si mischiò ad uno di quei crocchj, e dopo essere stato uditore per qualche momento, si fece interlocutore, e poco stante divenne predicatore ... Per lungo tempo fanno mostra di non intendere, e poi per darvi un osso in bocca mettono fuori una buona grida che dice di sì, e pochi giorni dopo viene un'altra grida che dice di no: e intanto passa il tempo, e i cenci vanno all'aria ...
|
Fermo e Lucia (pagina 143)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Dopo l'arcivescovo venivano i magistrati, e i nobili, quali rivestiti di ricche divise, come a dimostrazione solenne di culto, quali in segno di penitenza a piè nudo, coperti di sacco coi cappucci rovesciati sul volto, forati come a finestra dinanzi agli occhi, e cadenti in acuta punta sul petto ... La processione tornò al duomo dopo un giro di dodici ore ... Prima della processione le case chiuse erano intorno a cinquecento; pochi giorni dopo, si notavano quelle dove il contagio non fosse entrato ... L'opinione delle unzioni che fino allora non aveva prodotta che una vaga inquietudine, e ciarle, dopo questo, ch'ella prendeva per un gran fatto, cominciò a partorire ben altri effetti ...
|
Fermo e Lucia (pagina 146)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Se ne accorse però il giorno dopo, che preso dagli stessi accidenti che, con occhio così spietato, aveva mirati nell'infelice suo padrone, cadde infermo in una osteria, dove era andato a gozzovigliare; abbandonato da tutti, fu spogliato dai monatti anch'egli, trattato come aveva trattato altrui, e strascinato sur un carro al lazzeretto, dove finì ... Come in questo paese, così nel bergamasco, dopo scoverta la peste si trovò ch'ella si sarebbe dovuta prevedere per evidenti segni astrologici, e per inauditi portenti; v'ebbe pure la incredulità di molti abitanti, e la negligenza delle precauzioni, v'ebbero i dispareri fra i medici, l'inesecuzione degli ordini, e il rilasciamento nei magistrati stessi, nato da una falsa fiducia che il male fosse cessato ... Tornato alla vita, dopo d'averla disperata, dopo quell'abbandono e quell'abbattimento, sentì egli rinascere più che mai fresche e rigogliose le speranze, le cure e i desiderj della vita; cioè pensò più che mai a Lucia, alle antiche affezioni, agli antichi disegni, alla incertezza in cui era da tanto tempo dei pensieri di essa, e alla nuova terribile incertezza della salute, della vita di lei in quel tempo dove il vivere e l'esser sano era come una eccezione alla regola ...
|
Fermo e Lucia (pagina 160)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... che dopo tanto tempo ... dopo tanti guai ... ? Dopo tanto sperare! dopo tanto pensare a voi! dopo ... » Dopo queste parole, le lagrime soverchiarono, e fra i singhiozzi ella continuò: «dite a mia madre ch'io son guarita, che ho trovata questa buona amica che pensa a me; ditele che spero ch'ella sarà preservata da questi guai, che Dio provvederà a tutto, e che ci rivedremo ... Dopo fatto quel voto, Lucia aveva sempre creduto di essersi legata irrevocabilmente, e non aveva supposto mai che alcuna autorità potesse annullare un patto col cielo; aveva rispinto come colpevole il pensiero stesso, e non aveva mai confidato a persona il suo doloroso segreto ... Dopo aver dunque risposto alla meglio ai rimproveri che la vedova le fece di un tanto segreto tenuto con lei, cominciò il racconto che fu spesso interrotto dai suoi singhiozzi, e dalle esclamazioni e dalle inchieste della ascoltatrice ...
|
Fermo e Lucia (pagina 162)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Dopo la sorpresa il primo sentimento di quella poveretta fu una grande paura; il primo sentimento del Padre Cristoforo e di Fermo: bisogna dirlo a loro onore, fu una grande compassione ... Il frate e il giovane lo seguirono fin sul viale, e di quivi lo seguivano pure col guardo: dopo una breve corsa, egli s'abbattè presso ad un cavallo dei monatti che sciolto, con la cavezza pendente, e col capo a terra rodeva la sua profenda: il furibondo afferrò la cavezza, balzò su le schiene del cavallo, e percotendogli il collo, la testa, le orecchie coi pugni, la pancia con le calcagna, e spaventandolo con gli urli, lo fece muovere, e poi andare di tutta carriera ... » Dopo un momento di silenzio, il pensiero che venne a tutti fu di concertare insieme quello che era da farsi: e i concerti furon questi: che Fermo partirebbe tosto, giacchè ivi non v'era ospitalità da offerirgli, cercherebbe un ricovero per la notte in qualche albergo, e all'indomani si rimetterebbe in via pel suo paese, porterebbe ad Agnese le nuove della sua Lucia, andrebbe poi a Bergamo a disporre la casa dove intendeva di stabilirsi con la moglie e con la suocera; e tornerebbe poi ad aspettare Lucia nel suo paese, dove dovevano celebrarsi le nozze: ne avvertirebbe intanto Don Abbondio, il quale era da sperarsi che invece di frapporre nuove difficoltà, sarebbe vergognoso di quelle che aveva frapposte altra volta ... Pure,» soggiunse, dopo d'aver pensato un momento, «per ogni altro evento, sarà meglio ch'io vi raccomandi a qualcheduno dei nostri ...
|
I nuovi tartufi (pagina 9)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... Durante parecchie sere le vicende del giuoco si alternarono ora triste ora liete: e fu il tormento di Sisifo; dopo avere sospinto il masso fino al sommo della montagna, tornava a rotolare giù fino alle falde, ma non tanto avverse da disperarlo, nè tanto felici da renderlo pago: parve cosa calcolata con sommo accorgimento per accendere con fiamme inestinguibili cotesta natura piuttosto temperata ... Quando il giovane, dopo lunga meditazione, deliberò ingoiare un bicchiere dello infame liquore a questo scopo,—allo scopo, dico, di cancellarsi dal cuore la cara e buona immagine materna,—n'ebbe orrore, e pensò avere commesso un parricidio ... Certa notte, dopo una perdita tale che agli stessi giuocatori colà convenuti pose spavento, sicchè gli avevano fatto cerchio all'intorno lasciandolo solo, quasi soldato invaso dal furore della morte sopra la breccia,—la voce del servo che disse: "Signori, il giuoco è terminato!" gli traforò le orecchie crudele come la operazione del trapano; traballò a modo di epilettico, e comprimendo un singulto nervoso ch'ebbe a rompergli la gola, uscì dalla stanza, e si strascinò verso le scale ... Dopo lunga ora il giovane risensato da grave svenimento si trova giacente in letto, e vede il Presidente con amorevole sollecitudine porgergli aiuto ...
|
Il benefattore (pagina 7)
di Luigi Capuana (estratti)
... —Come sono disgraziato!—esclamò dopo un istante ... Sì—ella soggiunse dopo breve pausa—lei ha ragione! Sciocca sono io, che non so ancora abituarmi al vostro modo di vivere e di pensare ... Don Liddu però gli assicurava di aver sentito dire da suo nonno che colà c'era stata, tempo fa, gran tempo fa, molt'acqua che serviva a irrigare i terreni piantati a orto: poi, dopo il terremoto del 1793, la polla era scomparsa a un tratto ... Dopo i tentativi poco fruttuosi fatti l'anno avanti, egli aveva pensato di ricorrere alla scienza di un ingegnere che godeva fama di valentissimo in lavori di tal genere; e appunto in quel giorno miss Elsa trovava il cottage in festa ... E quando, dopo cena, si ritirò nella sua camera, quella piccola bugia prese davanti ai suoi occhi tali proporzioni che ella ne fu sgomentata, quasi fosse sul punto di diventare una gran mentitrice, un animo falso, capace di ingannare coloro che più le volevano bene ...
|
Il benefattore (pagina 18)
di Luigi Capuana (estratti)
... Dopo un'ora, e fino a che le braccia rimasero tese verso di essa, io potei credere che la figura di donna, immortalata su la tela dal prodigioso pennello di Sebastiano del Piombo, sentisse circolare dentro di sè un alito di vita assai diverso da quello ricevuto dalla potenza dell'arte ... Dopo alcuni istanti, però, egli si riaveva, alzava la fronte rugosa e mi guardava tentando di sorridere ... —Sei dunque di coloro che preferiscono di dar torto alla testimonianza dei loro sensi, se questi contradicono un'opinione da essi stimata certezza? Non lo nego, ero di questi! Dopo un quarto d'ora di riflessione, io credevo di essermi lasciato vincere dalla violenza suggestiva di lui; ma la sicurezza di tale convincimento veniva sùbito scossa, appena volgevo lo sguardo al ritratto ... Il giorno della morte del professore, dopo averlo adagiato con l'aiuto di altre persone sul lettino di ferro dove egli aveva dormito, per tanti anni, poche ore della notte—non si permetteva, da quasi mezzo secolo, più di quattr'ore di sonno—io volli rivedere il ritratto dell'ignota ...
|
Il benefattore (pagina 23)
di Luigi Capuana (estratti)
... —Lottai eroicamente col sonno mentre l'onorevole parlava; la delizia venne dopo, inaspettatamente; ed ecco come ... Sono stato sempre timido e per ciò, allora e dopo, ho avuto poca fortuna con le donne; figuratevi se ero timidissimo con una signora che potevo avvicinare di rado e che fin la maldicenza senza scrupoli delle fiere lotte amministrative aveva sempre rispettata! La mia corte alla bellissima signora si riduceva a lunghe insistenti occhiate in teatro, in chiesa, per le vie, dovunque la incontravo; a profonde scappellate, ricambiate da lei con lievi sorrisi che mi davano la lusinga d'una tacita accettazione, convinto com'ero che qualunque omaggio alla loro bellezza riesca gradito anche alle donne più oneste ... L'onorevole arrivò pochi giorni dopo, e parlò—Dio glielo perdoni!—due ore e mezzo filate, senza arrestarsi un momento per rinfrescarsi le labbra, scaraventando cifre dietro cifre su la faccia stupita degli elettori, che non ne capivano niente; magnificando il suo sistema, che avrebbe risanato, in un batter d'occhio, le finanze dello Stato, reso fiorenti le industrie, rigogliosa l'agricoltura, rigurgitanti le tasche dei contribuenti; i quali, se si fosse adottato il suo sistema, avrebbero pagato così allegramente le tasse, da prendere pel collo gli esattori perchè ricevessero il danaro! L'onorevole parlava, parlava, parlava, agitando le braccia, sussultando con la persona, scotendo la testa, ingarbugliando tutto, anche la sintassi dei suoi periodi, e senza pur riuscire a riscuotere dallo sbalordimento l'uditorio, senza strappare un applauso, un bravo, un bene, un mormorìo di approvazione nei punti certamente da lui creduti d'irresistibile effetto! Fu applaudito, e con calore, alla fine ... Dopo il discorso, eravamo andati in casa del Sindaco, che faceva all'onorevole, ai consiglieri comunali, ai più influenti cittadini uno splendido trattamento di gelati, paste, liquori, nella sala da pranzo ...
|
Il benefattore (pagina 24)
di Luigi Capuana (estratti)
... —Mi lasci fare! Io… io… —Va bene; ne riparleremo dopo! Intanto legga… Leggevo quasi balbettando, frettolosamente ... Gli elettori… che vuole? Supplisca lei; lei che intende… —Oh! Io intendo soltanto questo: che lei è cosa divina! Che darei il mio sangue, l'anima mia per una sua parola di amore!… —Zitto!… Ne riparleremo… dopo! Con che dolcezza, con che benigna aria di compassione e con che sorriso ripetè quelle promettenti parole: Ne riparleremo… dopo! Allora ebbi fretta di cospargere di parentesi le cartelle del discorso: e i Bravo! i Bene! i Grande attenzione, gli Approvazioni vivissime, gli Scoppio di applausi, i Risa, tutta insomma la schiera delle parentesi con cui ogni deputato ha cura d'infiorare la stampa ufficiale dei suoi discorsi, tutta fu da me profusa a piene mani e anco a casaccio! —È contenta? —Più contento sarà l'onorevole ... Un giorno però, dopo parecchie settimane da che le sue apparizioni si erano fatte meno rare, fui lietissimo di osservare che, finalmente, ella si era affacciata alla finestra immediata alla mia, dove non si era affacciata mai fino allora ... E quanto mi parve raffinatamente furba il giorno dopo, quando la rividi alla finestra, indifferente e serena come le altre volte! Volli mostrarle che sapevo essere altrettanto furbo anch'io; e non le feci nessun cenno, e rimasi là a fumare, con un ...
|
Il benefattore (pagina 25)
di Luigi Capuana (estratti)
... E preparavo le domande da farle la sera dopo ... Non dubitavo che la sera dopo ella sarebbe venuta a conversare con me, dubitavo però della sua potenza visiva a traverso il muro; attribuivo al caso la coincidenza delle sue risposte con la realtà ... Non osai di confermargli: Ho sentito anch'io, e qualche cosa di più dei picchi alle pareti! Due giorni dopo, col pretesto dell'arrivo di un mio zio, abbandonavo quella casa ... Per una di quelle combinazioni che noi sogliamo attribuire alla scarsa immaginazione dei romanzieri in impiccio, ma che sono frequenti nella vita più che non si creda, alcune settimane dopo, io, che non avevo mai avuto occasione di incontrarmi con la mia bella bruna, mi trovavo faccia a faccia con lei presso una famiglia di comune conoscenza ... E, presa da femminile curiosità, dopo un attimo di esitanza, soggiugeva: —E chi era quest'altra di cui le diceva che era innamorato? —Lei, signorina!… E diceva la verità! —Io? Io sono fidanzata—ella rispose, cessando di ridere ...
|
Il colore del tempo (pagina 11)
di Federico De Roberto (estratti)
... L'unica scienza umana era dovuta ai pazienti sperimentatori; pertanto, dopo le teorie filosofiche, l'ansioso rammenta tutti i ritrovati scientifici, per concludere una seconda volta che la scienza è, come la filosofia, incapace di risolvere il problema delle cause finali ... Che specie di aiuto possa dare questo disgraziato a disgraziati suoi pari sarebbe molto importante vedere; se non che, sulla terra dove Stella vuole seguirlo e dove la Morte li ritrasporta dopo averneli tratti, non si trovano più uomini: l'umanità è finita ... La sola scienza, dopo il sacrifizio della fede, non gli bastò; il temperamento della scienza con la fede non deve averlo neppure persuaso, poichè l'ultima parola di questo Bonheur è l'affermazione di un supremo Arbitro, di una Causa universale, di un Premio eterno ... Non è questo il segno che la conclusione non è naturale, sincera, sicura? Dopo tanti pentimenti, non si pentirà egli un'altra volta ancora? La sua curiosità non può esser finita ... Dopo aver visto che cosa è la poesia di un filosofo, non sarà fuor di luogo vedere che cosa è la filosofia di un poeta ...
|
Il colore del tempo (pagina 26)
di Federico De Roberto (estratti)
... Filippo II, dopo San Quintino, non può continuare la guerra per mancanza di denaro: egli batte moneta in ogni modo, insino annobilendo gli Ebrei mediante una tassa di cinquemila ducati ... Cabrera, dopo la battaglia di Moella, fece sgozzare cinquemila prigionieri ... Per mantenere il regime protezionista ed esercitare in grande la corruzione elettorale, i governanti americani istituiscono le «pensioni liberali», trovano novecentomila veterani, vedove e figli di soldati della guerra di secessione; e, venticinque anni dopo che la guerra è finita, distribuiscono a tutti costoro le entrate delle dogane, settecento milioni di pensioni ... Ecco un libro che lo denunzia e lo misura: la Descrizione del Regno di Napoli, composta nel 1713 da Paolo Mattia Doria, e pubblicata, dopo quasi due secoli, da Michelangelo Schipa ...
|
Il colore del tempo (pagina 30)
di Federico De Roberto (estratti)
... La disgraziata, dopo il primo tentativo di suicidio, ne medita un secondo; ma, confortata dall'affetto che Henneberg le dimostra, si riaffeziona alla vita, e spera che egli la redima, sposandola ... Egli potrebbe avere gran torto nell'ostinarsi a riottenere questa donna proprio quando, dopo averla rifiutata come moglie e spinta ad accettare un altro partito, ragionevolmente e doverosamente ella non vuol più saperne di lui ... Nondimeno, dopo il suicidio di Agostini, egli la otterrebbe, se non rivelasse troppo brutalmente la bruttezza dell'animo suo ... E la donna che voleva esercitare una specie di potere sovrano, che voleva essere come la regina dell'alveare, quando vede morire uno dopo l'altro questi due uomini, questi due fuchi, non ammette più che dovessero morire, non riconosce nella catastrofe il compimento della legge alla quale si appoggiava e della quale si faceva banditrice; ma perde la ragione, come al quarto atto di un melodramma ...
|
Il diavolo nell'ampolla (pagina 2)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... — E la guerra? — il fratello dimandò, dopo un poco ... — E dopo — esclamò torvo Saverio — non mi mancherebbe un randello da romperle su la schiena se non rispettasse il mio sangue! La vecchia si alzò in fretta; andò a deporre il piatto nel secchiaio; si asciugò gli occhi col dorso della mano, e Saverio finse di non accorgersene ... Allorchè, la mattina dopo, Saverio entrò in casa, nel camino fiammeggiava un bel fuoco ... E venivan, dopo, le chiassose richieste e le proposte commentate da bestemmie, da risate, da gioconde contumelie ...
|
Il diavolo nell'ampolla (pagina 3)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... E se, dopo tanto, il contratto era concluso, che strapponi lo consacravano! Il sensale da un lato, gli amici dall'altro, con ambedue le mani premevano alla poderosa, imprescindibile stretta finale ... Perchè, uscito dal penitenziario dopo la lunga condanna, non l'avevano commosso troppo i mutamenti del mondo: i traffici intravveduti alle stazioni ferroviarie, i transiti delle biciclette e delle automobili per ogni strada, le fabbriche sorte anche nel paese nativo non gli avevano distolto l'animo dalle rimembranze per amareggiarlo con lo spettacolo di ricchezze e soddisfazioni impensate, di una felicità ignorata ... Con vecchia esperienza palpò nel collo, l'un dopo l'altro, i mirabili buoi; li grattò tra le corna; avvicinò il volto ai musi abbassati tirando la cavezza; tolse le mordacchie: non si muovevano ... L'energia e l'astuzia che l'avevano tirato fuori dal fango, che nelle prime furfanterie l'avevan difeso dai pericoli e dalle paure, che l'avevan sospinto, dopo, a camminare per la via diritta, lo sosterrebbero ancora ...
|
Il diavolo nell'ampolla (pagina 17)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Ora, dopo tante scene gioiose, non era da prevederne una lagrimosa? No; il filosofo non la previde, quantunque ritenesse la nipote non diversa dalla maggior parte delle donne ... Avvenne che poco tempo dopo la partenza della signorina Amelia il conte proponesse a Celso una passeggiata in campagna, a un suo podere fuori di porta ... Pochi giorni dopo evidentemente Gedeone era zoppo al piede destro, davanti ... Disse dolcemente, dopo un po': — Forse hai ragione anche tu ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 10)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Così l'aveva sopportata il marito, e per un quarto di secolo oramai, quella contegnosa e taciturna signora: non poteva sopportarla lei per uno o due mesi? Comunque fosse, dopo averci pensato più lungamente che non portasse il bisogno, Raimondo scosse il capo e le spalle; segno che voleva gittare un carico importuno ed inutile ... Raimondo uscì, per far quattro passi: un'ora dopo era già di ritorno, con un fascio di giornali, che prese a leggere, facendone parte di tanto in tanto a sua moglie; per le notizie d'arte e di cronaca, s'intende, che la politica non era nelle grazie della bella signora ... Livia la prese, dopo alcuni minuti secondi; l'aperse con atto lento e svogliato; finalmente la lesse ... Il ricamo turco, che aveva tentato di ripigliare, le dava noia; ed anche le occorreva pensare ai suoi poveri occhi, che volevano il giorno dopo essere in ordine, freschi come rose ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 21)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... La signora Eleonora non si sentiva disposta ad uscire, quel giorno; tra perchè era un po' stanca di tante gite pedestri, e perchè aspettava il suo Federigo, che alle tre dopo mezzogiorno era libero ... Ugual sorte toccò naturalmente alla signora Eleonora; dopo di che la bionda visitatrice si volse al conte Aldini, che si era alzato a sua volta, facendo un rispettosissimo inchino ... I palazzi sul Canal Grande, alla buon'ora! — Grazioso! — diss'ella nondimeno, dopo aver osservato coll'occhialino il disegno ... L'unica cosa importante, per verità, fu l'accenno della signora Eleonora al suo Federigo, che presto si sarebbe imbarcato per un viaggio intorno al globo; dopo di che le signore Cantelli avrebbero levate le tende ... — E via, dopo lo shake-hand indispensabile, che non è sempre una stretta di mano ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 24)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... — Eccone una che non me la dice giusta, colla impressione del freddo all'aperto, dopo essere stata in un salotto troppo riscaldato ... I medici l'hanno ancora, la consolazione di questi piccoli sfoghi, dopo essere stati costretti a dir le cose per metà, ed anche a non dirle affatto ... Andò dunque al Danieli, e di mattina, per esser sicuro di ritrovare le signore in casa; se no, ad aspettare dopo colazione, c'era rischio che col “felice mortale„ fossero andate a fare qualche artistica passeggiata ... — E la nostra bella Margherita? — chiese egli, guardando attorno, dopo aver fatto i suoi convenevoli ... — Dico questo, — riprese Raimondo, un po' sconcertato, — perchè mia moglie, appena ritornata a casa, si è messa a letto con dolori per tutta la persona, accennando al freddo della strada dopo il gran caldo che aveva sentito qui ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 42)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Soltanto dopo un tratto di tempo, cedendo alla sensazione del freddo che la coglieva così discinta com'era, macchinalmente si trascinò fino alla sponda del suo letto, tante volte abbandonato nel corso di quella notte dolorosa; ma fu grande fatica per lei, a ridursi sotto le coltri ... Certo, dopo il suo triste risveglio, Raimondo Zuliani non avrebbe più mosso un dito per la felicità di quell'uomo ... E poco dopo il Giovanni batteva delle nocche sull'uscio della camera, chiedendo il permesso di aprir l'uscio a mezzo, per gittar dentro poche parole ... Appena seduto, aveva incominciato a scrivere, ma senza venire a capo di nulla, gettando foglietti nel cestino, l'un dopo l'altro, appena incominciato a vergarne una o due righe ... Dopo alcuni minuti di quel vano lavoro, osai interromperlo, e riparlargli del suo abito troppo leggero, offrendogli di mandare a prendere il suo pastrano ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 44)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... — Ma voi intenderete il mio stupore; dopo ciò che avevo promesso ier l'altro, e che ho fedelmente eseguito, ma senza ottenere nulla da lui ... Me lo aveva minacciato, poichè il mio rifiuto lo disonorava, dopo l'impegno assunto col banchiere Cantelli, ed egli non voleva sopravvivere al suo disonore ... Anche intorno a lui, quante rovine in un tratto! — Sa tutto! — ripetè, dopo un istante di pausa ... Dopo ciò che avete fatto voi, non vedo altro che questo: e sono lo schiavo della sua volontà ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 47)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Me ne andrò, dopo che il tuo matrimonio sarà compiuto ... Quante cose, in due giorni! quante confusioni, quanti contrasti, e quante rovine! Ma erano veramente due giorni? non due settimane, due mesi, due anni? Ed era stato proprio il giorno innanzi, ch'egli aveva promesso a Livia un ultimo atto di resistenza, il tentativo iniquo di mandare in fumo la propria felicità? Era stato il giorno innanzi, che Raimondo Zuliani, amico più caldo ed imperioso che mai, aveva sgominato il suo tentativo, rotto d'un colpo il suo faticoso tessuto di scrupoli vani, dimostrandogli che oramai l'onor suo era impegnato, e che alla perdita dell'onor suo non avrebbe potuto sopravvivere? Povero amico Raimondo! Ben altra perdita doveva egli toccare indi a poco, perdendo tutte le sue illusioni ad un tratto! Lei infedele, la sua Livia adorata; lei pazza, e nell'impeto cieco del suo orgoglio offeso, diventata feroce, tragica come una Furia antica! Egli, il povero disilluso, giustamente irato, anelante a vendetta, incatenato ancora dall'amor suo, smarrito tra la necessità di provvedere al suo onore oltraggiato e il desiderio di salvare quella donna da una vergogna altrimenti inevitabile, non era riuscito ad altro che a scavarsi con le sue mani la fossa! Era giustizia, quella? Cieca, davvero, cieca lassù come in terra! Ed ora? Se la signora Zuliani, che era stata a sentire, commetteva un'altra delle sue malaugurate follìe, qual nuova vergogna per lui, nel cospetto di quell'uomo infelice! Perchè certamente aveva sentito; soffermata là, dietro l'uscio a vetri, per assicurarsi che il visitatore fosse veramente Raimondo; rimasta inchiodata a quel posto da un sentimento di curiosità morbosa; partita finalmente, dopo aver ascoltato l'essenziale, il terribile, dell'infausto colloquio ... Quanto a sè, dopo quanto era avvenuto tra loro in quel giorno fatale, poteva l'Aldini accettare i frutti della magnanimità di Raimondo Zuliani? Troppo bene ricordava egli che l'amico aveva pochi giorni innanzi scongiurati gli effetti di un velenoso discorso nell'animo buono della signora Eleonora Cantelli, giurando e spergiurando che nei sospetti addensati sul capo di Filippo Aldini non c'era nulla di vero ... — Due minuti dopo, scendeva il piccolo guerriero, più che saltando i gradini, scivolando a rovina sugli orli ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 54)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Raimondo, e qualche antica debolezza, com'egli aveva avuto l'onore di dire alla signora Eleonora dopo l'imprudenza di un certo discorso leggero, non doveva assolutamente contare ... E dopo tutto, la mia Margherita, senza essere un angelo, come voi avete la bontà di chiamarla, è una donna forte, ve l'assicuro io, una donna forte ... In queste chiacchiere si consumò una mezz'ora; dopo di che il signor Zuliani prese commiato, promettendo una visita più lunga per quella medesima sera ... E la signora Eleonora, ottima pasta di donna, era lontana le mille miglia dal sospettare che figlia e marito non avessero punto voglia di star sulle celie, dopo tanti sopraccapi che avevano avuto in tre ore ...
|
L'amore che torna (pagina 14)
di Guido da Verona (estratti)
... Vorrei poterti accontentare, visto che me lo chiedi, ma, dopo, non me ne darei pace ... — Bada che, dopo, forse ti odierò! ... Un giorno, dopo una sua più lunga assenza, lo portarono morto al castello due grandi uomini sconosciuti, che tristemente accarezzarono la sua testolina di fanciulla ... Poco tempo dopo il castello era venduto ... Dopo qualche tempo l'Hohenfels finì con rinunziare a questo progetto e le sue visite a Parigi furon meno frequenti, finchè cessarono del tutto ...
|
L'amore che torna (pagina 15)
di Guido da Verona (estratti)
... Il terzo giorno dopo il suo arrivo l'Hohenfels la condusse nel suo studio e vi fece portare dai domestici un grande baule polveroso ... Mi lasciò queste cose con l'obbligo giurato di non consegnarle che a voi, dopo la sua morte, o, qualora me lo domandasse, alla vostra maggiore età ... Circa un mese dopo questo fatto egli venne a proporle di dare lezioni al suo bimbo ed ella consentì ...
|
L'amore che torna (pagina 16)
di Guido da Verona (estratti)
... Dopo la guarigione, le suore che avevan preso ad amarla vollero rimanesse con loro e le affidarono alcuni bimbi da educare, quand'ella ebbe loro promesso di convertirsi al protestantesimo ... Elena, dopo averlo guardato un momento, si mise a ridere come una pazza, e rise così forte che il povero giovine, tutto vergognoso, fuggì ... Ma tre giorni dopo lasciava l'asilo e la città ed il fidanzato, per correre lontano, in cerca d'altri destini ... Nell'ultima sua lettera egli le scriveva che si sarebbe recato presto a Berlino, perchè gli avevano data la commissione di un ritratto, e sperava di rivederla, dopo così lungo tempo ... Dopo tre anni, com'erano entrambi mutati! Ma parve ad entrambi che non fosse trascorso nemmeno un giorno ... Dopo alcuni mesi dall'arrivo, un giorno ella si recò a visitare l'Hohenfels, al quale aveva scritto di quando in quando lungo le sue peregrinazioni ... Una settimana dopo l'andò a visitare nelle sue piccole stanze, e giudicando il luogo inadatto, disse che per il medesimo prezzo avrebbe potuto trovare assai meglio a Berlino, se gli concedeva di far ricerche per lei ...
|
L'amore che torna (pagina 26)
di Guido da Verona (estratti)
... Io penso al dopo, amico mio ... — Chi mai comincerebbe un amore se dovesse pensare al dopo? Del resto, non vorrei farti ridere, ma Elena mi è divenuta necessaria, e sento che l'amerò per sempre ... — E, dopo una pausa, con voce tranquilla: — Ma ormai è cosa passata ... Via non prendere quell'aria tragica! Ridi! Ne rido io stesso! — Perchè non me ne hai parlato prima? — gli domandai dopo un silenzio ...
|
L'amore che torna (pagina 47)
di Guido da Verona (estratti)
... Gli mandai questa lettera, la prima dopo un silenzio di molti mesi ... Dopo la mia breve lettera da Torre Guelfa, con la quale ti avvertivo che avrei lasciata l'Italia per vivere qualche tempo in questa bella Parigi, ecco le cose come andarono ... Scrivimi anzitutto se ora sei lieto per le cose tue, poi dammi ogni notizia la quale mi possa concernere: dimmi che avvenne dopo la mia partenza, quali furono i giudizi degli amici nostri e — per la pace della mia coscienza — dimmi anche se la tranquillità è tornata in quella triste anima che ho fatta soffrire ... Alcuni giorni dopo aver scritta questa lettera mi recai senz'altro da Gualtiero Alessi, dicendogli che mi ero finalmente deciso a praticar la Borsa, premendomi d'incominciar subito alcune speculazioni che m'avevano consigliate ...
|
L'amore che torna (pagina 53)
di Guido da Verona (estratti)
... Dopo colazione, discorsi, letture, corrispondenza, musica, sigarette, ricami, e qualche volta, non sovente, visite ... ho avuto il coraggio di dirle queste parole, io! Ella divenne tutta rossa, e dopo un silenzio mi rispose: — Credete che una donna possa non accorgersi di queste cose? A mia volta rimasi un po' perplesso e confuso; ella chinò la testa sul ricamo, io gettai una sigaretta accesa per accenderne un'altra ... — Ed ora? — ella mi domandò poco dopo, forse per interrompere quel silenzio greve di parole inespresse ... Parlammo di te nel modo più naturale, senza esagerarne l'importanza, con una certa esitazione in principio, e dopo con serenità ... So dalla zia che a Venezia, dove la condusse dopo l'avvenimento, ella fu per morirne ... Ma il giorno dopo, nello stesso luogo, alla stessa ora, come per continuare il discorso interrotto, mi fece questa domanda: — Voi, Capuano, credereste colpevole una donna, la quale accettasse di vivere onestamente con un uomo onesto, anche senz'amore, ma per fiducia, per un desiderio di compagnia, d'amicizia, di tranquillità reciproca? — E mi parve, dal tono della voce, che le sue parole volessero chiedere assai più ... Piero De Luca la venne a trovare una volta durante il mio soggiorno e so ch'è ritornato alla Cascina Bianca dopo la mia partenza, due volte ...
|
L'amore che torna (pagina 66)
di Guido da Verona (estratti)
... Dopo varie settimane mi trovai possessore di una somma notevole, e, non volendo riperderla, mi recai a Parigi per attendere il ritorno di Elena ... Me lo dissero al suo teatro, una sera, dopo lo spettacolo ... Dopo aver esitato a lungo, traversai la strada, entrai nell'albergo ... L'uomo, di malumore, dopo avermi squadrato, mi rispose che non sapeva ...
|
L'amore che torna (pagina 67)
di Guido da Verona (estratti)
... — Va bene, — risposi dopo un silenzio ... Dopo alcun tempo entrò il portiere; venne a dirmi: — La signora le manderà sùbito la risposta ... Ella non rispose; dalla sua faccia china gli occhi si levarono a guardarmi con attenzione lenta, ed era lo sguardo con cui la donna osserva l'amante, dopo l'amore ... Stetti un mese a Roma, dopo andai a Torre ...
|
L'amore che torna (pagina 71)
di Guido da Verona (estratti)
... — Bene, senti, — concluse dopo aver meditato, — ti prometto che farò il possibile ... Dopo la colazione il Mariani uscì subito, per faccende che gli premevano; io rimasi un poco a discorrere con la signora ... — E sono forse indiscreto nel dirvi queste cose, poche ore dopo avervi conosciuta ... Poco dopo il Mariani colse l'occasione di andarsene a fumare un sigaro, ed alla fine dell'atto anche il Wendel uscì ...
|
L'amore che torna (pagina 74)
di Guido da Verona (estratti)
... E in quel momento, su l'ala delle note volanti, nella religiosa paura che incutono le grandi rivelazioni, quell'amore che non si dice, che fu, e poi morì, e poi risorse, quell'amore che divien umile dopo esser stato violento e si appaga di nulla dopo aver tutto sprezzato, si comunicò fra noi come una cosa tangibile, divenne materia, bacio, carezze, parola e sospiro fra le anime nostre, che ritornavano entrambe da un lontano esilio, portandosi fiori di rimembranza e di poesia, primavere di sogno e di musica dimenticata ... Intesi ciò che diceva, intesi la sua voce ancora, dopo tanti anni che più non la udivo ... Dopo una ventina di minuti venne il Capuano ... Poco dopo, cogliendo l'occasione che la nobildonna mezzo sorda se n'andava, Edoarda pure si levò ...
|
L'amore che torna (pagina 76)
di Guido da Verona (estratti)
... Finalmente, dopo aver saltato un'altro ostacolo, colei si volse, disse qualcosa alla compagna, e filò via ... Per una specie di crudeltà non mi volli fermare; i due cavalli schiumavano, dopo venticinque minuti di galoppo serrato sopra un terreno che le piogge avevano reso pesante; v'erano sassi e buche, ma quel pericolo mi piaceva ... — Insomma, — elle fece, dopo essersi guardata intorno, — cosa volete ancora da me? — Non lo sapete forse? Ebbene, ve lo dirò ... — È possibile che tutto per voi sia finito, quando invece io, dopo la prima volta che vi ho riveduta, non sono più capace di pensare ad altra cosa che a voi? Quand'io vi desidero in un modo che non ha parola, e passo il giorno, la notte, immaginando come vi potrei parlare? — Tacete! tacete! ... A tempo, il mio cuore, il mio spirito, erano malati, Edoarda; e dopo di allora sono passate tante cose! ... Solo mi sia lecito rivolgervi una preghiera, dopo tanto tempo, e visto che vogliamo parlare seriamente ...
|
L'arte di prender marito (pagina 7)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... Ma ora, ora dopo due anni di tristissima esperienza, penso proprio tutto il rovescio ... —Mamma, che cos'hai questa mattina? Ti senti male? —No, figliuola mia, ho un piego suggellato da consegnarti e che ho trovato nello scrittoio di tuo padre, subito dopo la sua morte, ma che ti do oggi soltanto, perchè prima d'ora ti avrebbe dato forse una scossa troppo forte ... Da consegnarle dopo la mia morte ...
|
L'arte di prender marito (pagina 13)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... Un momento dopo non te ne ricordi più, ma pochi giorni dopo, il pretendente ti fa un'altra visita e tu rimarchi lo stesso rossore e lo stesso turbamento nella tua cameriera ... Dopo quel dialogo tu devi chiudere la porta al pretendente e trovarti sempre fuori di casa, quando egli viene a farti visita… ... Tesoro mio, ti farei troppo torto, se io credessi in te la possibilità di innamorarti d'un uomo imbecille e di non saperlo distinguere dopo pochi giorni di conoscenza ...
|
L'arte di prender marito (pagina 25)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... Come ci sentiamo consolati di esser uomini e fieri, che una di queste rare creature adamantine sia nostra, tutta nostra! Qualcosa di simile si prova quando, dopo aver respirato per molti giorni l'aria umida, palustre, fangosa della pianura del Gange si sale sull'altipiano dell'Imalaia; bruciando tutti i miasmi, lavandoci dai brividi della febbre e dall'afa dei pigri letarghi ... Tu porterai a tuo marito tutta una corona di fiori: la tua giovinezza, la tua bellezza, le tue grazie; ma pur troppo l'uno dopo l'altro questi fiori avvizziranno ... Dopo un lungo digiuno ogni cibo ci sembra squisito; dopo una lunga sete ogni acqua ci par deliziosa ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 13)
di Emilio Salgari (estratti)
... Quantunque le ferite lo tormentassero crudelmente dopo mille sforzi che gli costarono cento bestemmie e cento lamenti dolorosi, scese la erta collina e guadagnò la pianura cosparsa qua e là di intristiti alfèh e di pochi tamarischi ... Alcuni minuti dopo il mahari giungeva a centocinquanta passi dal tugul ... Spuntava l'alba quando il greco, dopo di aver nascosto fra le alte erbe il povero Amr e il mahari che aveva sventrato con una coltellata, giungeva alla ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 16)
di Emilio Salgari (estratti)
... Poco dopo si udì il sonaglio del suo mahari che indicava che erasi già messo in viaggio ... Dopo la prima portata, un altro beduino recò un gran vaso di terra, una specie di garahs, vecchio di cent'anni, nel quale trovavasi un pasticcio di riso nuotante in una salsa giallognola, pepata in modo orribile, con un miscuglio di datteri secchi pestati e di albicocche ... Tratto tratto un lampo abbagliante livido, tremulo, rompeva la fitta tenebrosità, seguito poco dopo da un lungo e lontano stridio, paragonabile al rumore che fa un carico di lamine di latta trascinato a corsa per le vie ... Il soldato entrò nella tenda e poco dopo uscì ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 20)
di Emilio Salgari (estratti)
... Tu adunque scenderai nel sotterraneo in compagnia di due dongolesi e lo libererai dopo di avergli parlato dell'antico vostro amore e d'averlo persuaso a dimenticare Fathma ... Fit Debbeud li seguì dopo d'essersi assicurato che ogni traccia dell'accampamento era scomparsa e di aver comandato a due dongolesi di andare a mettersi presso la galleria ... —Quando avrai finito, manda un fischio e io apparirò, disse il greco a sua sorella, dopo di che si allontanò a rapidi passi nella direzione presa dalla banda ... I dongolesi ubbidirono e poco dopo si arrestavano dinanzi alla porticina ferrata sulla quale scorgevansi delle sculture rappresentanti degli ibis, uccelli tenuti per sacri dagli antichi Egizi e Nubi cui dedicavano spesso dei templi ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 25)
di Emilio Salgari (estratti)
... È atroce perdere il fidanzato e la vita in un sol colpo! Soffocò uno scroscio di risa, raggiunse il dongolese e pochi minuti dopo scomparivano in mezzo alle palme, lasciandosi dietro la vittima ... Il sole declinò all'occidente dopo di aver illuminato le più alte cime della foresta e succedette il crepuscolo, vago, rossastro, brevissimo, che andò subito oscurandosi lasciando il posto alle tenebre che s'addensavano già sotto la vôlta di verzura ... Gli uccelli, dopo di aver lanciato le ultime note, si tacquero; le scimmie zittirono, gl'insetti ronzanti s'addormentarono e in capo ad una mezz'ora la gran foresta divenne silenziosa e si seppellì fra l'oscurità ... D'un tratto udì il riso d'una jena avvicinarsi sensibilmente al tamarindo e poco dopo comparve un grosso animale dal mantello color cenere oscuro su cui risaltava una doppia fila di peli grossi ed irti che dall'occipite scendevano in linea retta sul dorso ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 28)
di Emilio Salgari (estratti)
... Poco dopo uscì seguito da tre aiutanti di campo ... Un beduino, passando poco dopo per la foresta, udì i miei gemiti e mi raccolse ... —E allora che volete da me? chiese il pascià dopo di aver letta la lettera che Notis gli porgeva ... —Basta, così, puoi andartene Il negro se ne andò dopo d'aver scambiato un rapido sguardo col greco ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 30)
di Emilio Salgari (estratti)
... Trasse una pistola e la sparò in aria; una detonazione analoga facevasi udire pochi secondi dopo ... Se ama tanto l'almea giammai acconsentirà a diventare mio fidanzato dopo quel che feci ... Elenka salì sul suo mahari, dopo aver abbracciato il fratello; gli strinse un'ultima volta la mano e partì rapidamente accompagnata dal nubiano ... —Credi che abbiamo fatto molta strada? chiese Notis dopo ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 37)
di Emilio Salgari (estratti)
... I due reis ed il negro, alcuni minuti dopo mettevano piede sul ponte del gran battello ... All'indomani, due ore dopo il mezzodì, Ibrahim lasciava il gran battello di Daùd colla ferma idea di allontanare e ridurre a completa impotenza il greco Notis ... Imbarcatosi sul suo canotto con pochi colpi di remo prese il largo e venti minuti dopo sbarcava su molo di Quetêna ingombro di Sennaresi e di Arabi che caricavano e scaricavano la lunga fila di barche ancorate sotto la sponda ... Mezz'ora dopo entrava in furia il greco Notis ... Ma dopo, oh la vedremo chi di noi due la vincerà ... —Dunque tu dicevi?… ripigliò Notis, dopo qualche minuto di silenzio ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 47)
di Emilio Salgari (estratti)
... Alcuni di quei mostri talvolta si tuffavano con un fragore formidabile, portando sulla schiena i loro piccini grandi quasi quanto un bue e ricomparendo poco dopo nitrendo come cavalli ... Fathma e Omar, dopo di essersi rinforzati con una sorsata di merissak, visto che le rive erano deserte, s'affrettarono a spingere la zattera verso quella di destra e sbarcarono caricandosi delle armi, delle munizioni e di quanti viveri potevano portare ... Dopo di aver percorso più di un miglio, essi si trovarono dinanzi ad una foresta di baobab ... Fathma e Omar si erano arrestati ai piedi di uno di quei colossi per prendere un po' di riposo, quando a sei o settecento metri lontano echeggiò improvvisamente una detonazione seguita poco dopo da un formidabile ruggito e da un grido straziante ... Cinque minuti dopo giungevano in una piccola radura circondata da bauinie ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 50)
di Emilio Salgari (estratti)
... I tre cavalieri subito dopo lasciavano gl'insorti galoppando verso l'occidente ... Il guerriero di Abù-el Nèmr, dopo aver esaminato attentamente la pianura e di aver dato uno sguardo alla stella del nord per non smarrire la via, spronò il cavallo dirigendosi verso l'occidente ... Fathma e Omar, dopo aver calato il cappuccio del taub sugli occhi per difendersi dalle sabbie e di aver collocato il fucile dinanzi alla sella, si misero dietro alla guida nel più profondo silenzio ... Fe' alzare il suo cavallo dilombato da tante corse, vi appese ai fianchi una dozzina di otri, salì in sella e dopo di aver cangiata la polvere al suo moschettone partì alla carriera ... Dieci minuti dopo scompariva dietro le colline di sabbia ... Gli altri, dopo di aver un momento esitato volsero le briglie dandosi a precipitosa fuga fra una densa nube di polvere ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 79)
di Emilio Salgari (estratti)
... [1] Il Mahdi l'aveva presa con la fame dopo quattro mesi e mezzo di eroica resistenza, e scacciati gli abitanti dopo averli denudati, l'aveva fatta occupare delle sue orde ... Abù-el-Nèmr, dopo di aver esitato alcuni istanti, prese la via che menava al quartiere di El-Orfa, spingendo il cavallo al piccolo trotto ... Venti minuti dopo lo scièk si arrestava dinanzi a una capanna piuttosto malandata, situata all'estremità del quartiere e circondata da un orticello nel quale crescevano superbi tamarindi ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 81)
di Emilio Salgari (estratti)
... Non fu che dopo una buona ora di continua corsa che giunse nella gran piazza del Mercato, tutta cinta di capanne e di capannuccie e di piccoli recinti destinati a ricevere i cammelli delle carovane ... —Dove si va? —Intanto andremo al baobab a nascondervi Abd-el-Kerim, dopo ci recheremo alla zeribak a rapire la donna ... Un istante dopo sbucava nella piazza un drappello di guerrieri armati di moschettoni e di lancie ... Saprò ben io dopo trovare i mezzi per salvare Notis e riavere l'arabo ...
|
La vita comincia domani (pagina 51)
di Guido da Verona (estratti)
... Dopo aver compiuto il giro delle sale, andò a visitare i malati che abitavan nelle camerette solitarie, simili a celle d'un monastero; poi, sceso a pianterreno per un'altra scala, s'indugiò a discorrere con il Rosales in quel breve ándito che da una parte sboccava nel giardino, dall'altro sopra una corte ... — Professore, le ho riferito dianzi ch'è morto il vecchio Celsi, del riparto chirurgico; morto ieri, nove giorni dopo l'operazione ... E scese per la scaletta sotterranea che conduceva nella sala refrigerante, ove si deponevan i cadaveri dopo averli sottoposti a necroscopìa ... Da otto giorni il professore d'anatomia comparata, Enrico Saraceno, impartiva la sua lezione a banchi semivuoti; ma quella mattina, dopo averlo fischiato e vilipeso, eran entrati nell'aula dietro lui come una masnada di vandali, mettendo i banchi a soqquadro, lanciando calamai davanti alla cattedra, scaraventando i fascicoli al soffitto, in un diavolìo che più non finiva ...
|
La vita comincia domani (pagina 55)
di Guido da Verona (estratti)
... Ed ora non sentiva nemmeno più il bisogno di difendere con una frode complicata il suo semplice delitto; sentiva solo che un barbaro antico era tornato a vivere nel suo cuore angusto d'uomo civile, ove la preda e l'amplesso rimanevano ancora le più belle ragioni del vivere, dopo tante metafisiche fallite, dopo tanti millenni di ascendente umanità ... «Cos'era venuto a fare il padre di Maurizio fin lassù? Dopo la sua visita, che mutamento in quella casa! Anche la Berta da un pezzo era cambiata; ogni tanto parlava di andarsene e faceva quanto mai la misteriosa ...
|
La vita comincia domani (pagina 80)
di Guido da Verona (estratti)
... — Non importa se dopo mi odierai ... Allora egli si tese, fece un arco di tutta la sua forza, dai calcagni alla fronte, cercando quasi d'imprigionarla nel suo amore terribile; poi le disse con ira: — Solamente ricórdati questo: — se dopo mi odii, e mi abbandoni, e sei d'un altro, e ti lasci baciare da un altro ... — fecero le sue labbra, dopo un lungo silenzio ... La vita cominciava un'altra volta, dopo un'attimo d'interruzione ... Insieme volle conoscere cosa ella sentisse per lui dopo quelle parole irrevocabili, e paurosamente si provò a toccarla ...
|
La vita comincia domani (pagina 81)
di Guido da Verona (estratti)
... Ma dopo, ogni volta che questo pensiero mi si affacciava, io lo respinsi, lo annegai nel mio cuore così profondamente, che man mano ero giunta quasi a dimenticarmene ... — Allora, — le diceva, — tu non mi odii? Non mi respingi da te? Non hai paura d'esser mia, dopo quello che sai? — No, no ... » Nell'alta camera il bambinello, forse per fame, si era messo a vagire; la nutrice paziente, dopo avergli tesa la poppa, cantilenava per riaddormentarlo dondolando la cuna ...
|
La vita comincia domani (pagina 82)
di Guido da Verona (estratti)
... — Allora, dopo avergli quasi confessato: — Ma, bada ch'io non posso più arrogarmi questo inesorabile coraggio ... — dopo aver avuta la tentazione di salvarlo ancora, di lasciare che l'uccidesse la morte, ho compreso mentalmente ch'egli aveva ragione, che lui ed io avevamo ragione, che la sua pace era fuori dal mondo ... «Così!» — Gli strappai la siringa di mano, e mentre tenevo strettamente il suo polso, con l'ago pronto a pungere su la sua pelle rabbrividita: — « Io — gli dissi, — io debbo finire di ucciderti , non tu!» — E per punirmi, per non volgere la schiena, l'ho avvelenato, io, forte, in un colpo, con la mia propria mano! Ella strinse gli occhi; le sue dita contorsero la coltre; il suo busto barcollò indietro; ma si contenne ancora e soggiunse: — Dopo? ... — Dopo l'ho dovuto sollevare, portare nella sua camera, svestirlo, piegare gli abiti, comporlo naturalmente nel letto; poi sono venuto a chiamarti, là, nella tua stanza ...
|
Marocco (pagina 7)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Un minuto dopo sopraggiunsero gli amici, ed ebbi da loro la spiegazione dell’enimma ... Mi dovetti dunque contentare di vedere dalla strada le arcate bianche del cortile, non dolendomi però gran fatto, dopo aver visto le gigantesche moschee di Costantinopoli, d’essere escluso da quelle di Tangeri, prive d’ogni aspetto monumentale, fatta eccezione dei minareti ... Mi voltai, e solamente dopo aver un po’ cercato, scopersi sulla cima del minareto d’una moschea della Casba una piccola macchia nera, il muezzin, che invita i fedeli alla preghiera lanciando ai quattro venti il nome di Allà e di Maometto ... Viene innanzi una signora inglese a cavallo, accompagnata da una guida; più in là, due mori della campagna; dopo i mori, il Console di Spagna colla sua signora; poi un Santo; poi una cameriera francese con due bimbi; poi uno stormo di campagnuole arabe che passano un’acqua, scoprendo le ginocchia e nascondendosi il viso, e più lontano, a intervalli, un cappello a staio, un cappuccio bianco, un chignon, fino all’ultimo che dev’essere il Segretario della Legazione di Portogallo coi calzoni chiari che gli hanno portato ieri da Gibilterra; perchè in questa piccola colonia europea tutti sanno tutto di tutti ...
|
Marocco (pagina 13)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Il solo concime col quale governan la terra è la cenere della paglia che bruciano dopo il raccolto; e la sola cura usata per non stancarne la fecondità è di lasciarvi crescere l’erba per i pascoli il terz’anno, dopo avervi seminato grano e saggina nei primi due ... Malgrado questo, la terra s’impoverisce dopo pochi raccolti, e allora i campagnuoli erranti vanno a dissodare nuovi terreni, che abbandonano poi alla loro volta per ritornare agli antichi; e così non è mai coltivata simultaneamente che una piccolissima parte delle terre arabili; di quelle terre che, anche mal coltivate, riportano cento volte la semenza che vi si sparge ... Ed io mi ricordavo ridendo d’una certa scappata ironica che m’aveva fatto mia madre, dopo aver tentato inutilmente di distogliermi dal viaggio al Marocco collo spauracchio delle bestie feroci:—Oh poi, in fin dei conti, hai ragione: che importa essere divorati da una pantera? Purchè i giornali lo dicano! Dopo tutto ciò, è facile immaginare che salto si sia fatto sulle seggiole il giorno che il signor Salomone Aflalo, secondo dracomanno della Legazione, si affacciò alla porta della sala da pranzo, e disse con voce sonora:—È arrivata la scorta da Fez ... Il giorno dopo le andammo a vedere ...
|
Marocco (pagina 14)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Il ministro, arrivato pochi momenti dopo, ce lo presentò ... Una fu assegnata alla pittura; della più grande, dopo quella dell’ambasciatore, pigliammo possesso il comandante di fregata, il capitano di stato maggiore, il viceconsole ed io, e fin d’allora si previde che sarebbe stata la tenda più chiassosa del campo ... Il giorno dopo l’Incaricato d’affari andò col comandante di fregata e col capitano a far visita al Rappresentante del governo imperiale, Sidi-Bargas, che esercita in un certo senso l’ufficio di ministro degli affari esteri a Tangeri ... Ma convien dire che dopo la guerra di Spagna, e particolarmente sotto il regno di Mulei-el-Hassen, le cose son molto cangiate ...
|
Marocco (pagina 28)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Allora il Sultano mandò un esercito; la ribellione, dopo una lotta accanita, fu domata; le teste dei principali rivoltosi spenzolarono dalle mura di Fez e di Marocco; la terra dei Beni-Malek venne divisa dalla provincia; la casa del Governatore fu ricostrutta; e Sidi-Mohamed Ben-Auda, fratello dell’ucciso, ospite dell’Ambasciata italiana, assunse il governo della terra dei suoi padri ... Il signor Morteo si affrettò a tradurci le invettive di quel disgraziato:—Sterminiamoli tutti questi maledetti cani di cristiani, che vanno dal Sultano, e fanno tutto quello che vogliono, mentre noi moriamo di fame! Poco dopo la presentazione della mona obbligatoria, arrivarono all’accampamento più di cinquanta servi arabi e neri, disposti in fila, che portavano in grandi scatole rotonde, chiuse da altissimi coperchi conici di paglia, ova, polli cotti, torte, dolci, arrosti, cuscussu, insalate, confetti; tanta roba da saziare una tribù affamata ... V’è piaciuta la città d’Alkazar? Che ne dite del paese? L’acqua è buona, non è vero? Stareste volentieri nel Marocco? Perchè non avete condotte con voi le vostre donne? Quanti soldati può avere ai suoi ordini il capitano dell’esercito che è con voi? Quanto è grande il bastimento che comanda il capitano di marina? Facendo questi discorsi, bevettero il tè, e dopo molti inchini e strette di mano ed augurii, rimontarono a cavallo, diedero di sprone e disparvero ... Per giunta, poco dopo la mezzanotte, in uno di quegli intervalli di silenzio, tuonò improvvisamente in mezzo alla campagna una voce squarciata e selvaggia che non tacque più fino all’alba ...
|
Marocco (pagina 35)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Dopo mezz’ora di cammino, incontrammo un altro drappello, colla bandiera rossa, comandato pure da un vecchio caid, che s’unì al primo; e via via, andando innanzi, altri gruppi di quattro, otto, quindici cavalieri, ognuno colla bandiera, che vennero tutti a ingrossare la scorta ... Quel giorno, dopo aver assistito alla presentazione della muna, fra cui v’era un piatto spropositato di cuscussù, portato a stento da cinque arabi, ci rifugiammo, come sempre, sotto la tenda, a godervi i soliti quaranta gradi centigradi che duravano fino alle quattro dopo mezzogiorno; nel qual tempo l’accampamento rimaneva immerso in un profondo silenzio ... Dopo quello, parlò un altro, e poi un terzo, e via via, e ad ogni parola, tutti ridevano ...
|
Marocco (pagina 37)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Dopo una lunga salita, s’infilò una gola strettissima, chiamata in arabo Beb Tinca, dove bisognò passare ad uno ad uno, e si riuscì sopra una bella valle fiorita e solitaria in cui la carovana discese festosamente, empiendo l’aria di canti e di grida ... Pochi minuti dopo seguì un caso che non mi uscirà mai più, credo, dalla memoria ... Si seppe dopo che quel ragazzo doveva andare ad attaccare i due buoi al carro che avevamo visto poco prima, ed era in ritardo di qualche ora ... E dopo l’orrore, mi salì il sangue al capo dall’indignazione e vituperai nel mio cuore il Caid, il Sultano, il Marocco, la barbarie colle parole più fulminanti del linguaggio umano ... —Ma e noi,—pensai qualche momento dopo;—quanti anni sono che abbiamo abolito il bastone? E quanto tempo è che s’è abolito in Austria? E in Prussia? E negli altri Stati d’Europa?—Questa riflessione mi fece cadere lo sdegno dal cuore e non mi lasciò che un sentimento d’amarezza ...
|
Marocco (pagina 43)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... La nostra maggiore curiosità, dopo la prima passeggiata per Fez, era di visitare le due famose moschee El-Caruin e Mulei-Edris; ma essendo vietato ai cristiani di mettervi piede, ci dovemmo contentare del po’ che se ne vede dalle strade: le porte ornate di musaici, i cortili ad archi, le navate basse e lunghissime, divise da una foresta di colonne e rischiarate da una luce misteriosa ... Comunque fosse, ci fu noto in quella occasione che le teste dei ribelli sono sempre, dalla terra ribellata, portate alla sede della corte e presentate al Sultano; dopo di che i soldati imperiali acciuffano il primo ebreo che incontrano, gli fanno cavare dalle teste il cervello e riempire il vuoto di stoppa e di sale, e le appendono a una porta della città ... Dopo che son state là qualche giorno—a Fez, per esempio—un corriere se le mette in un canestro e le porta a Mechinez, dove sono esposte daccapo, e poi ritolte per essere portate a Rabatt, e via via, di città in città fin che sian putrefatte ... Non sembra però che questo sia accaduto delle due teste di Beb-el-Maroc, poichè il giorno dopo, non vedendole più, domandammo a un servo arabo che cosa ne avessero fatto, ed egli rispose con un gesto:—Sepolte ... Sid-Mussa non ha il titolo nè di gran vizir, nè di ministro, nè di segretario; si chiama semplicemente Sid-Mussa; è nato schiavo; è un mancipio del Sultano, che domani può spogliarlo d’ogni suo avere, cacciarlo in fondo a una prigione o fare appendere il suo capo ai merli di Fez, senza renderne conto a nessuno; ma è nello stesso tempo il ministro dei ministri, l’anima del governo, la mente che tutto abbraccia e tutto move dall’Oceano alla Muluia e dal Mediterraneo al deserto, e dopo il Sultano il personaggio più famoso dell’Impero ...
|
Marocco (pagina 45)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Ma con che garbo dicevan queste cose! Che bei sorrisi e che bei movimenti! Che peccato non intendere il loro linguaggio tutto figure e colori, e non poter leggere e frugare a nostro bell’agio dentro quell’ingenua ignoranza! Dopo due ore ricomparvero l’Ambasciatore, Sid-Mussa, il gran sceriffo e tutti gli ufficiali; ci fu uno scambio interminabile di strette di mano, di sorrisi, d’inchini, di saluti, di cerimonie, che pareva si ballasse una contraddanza; e finalmente, passando fra due lunghe ali di servi attoniti, s’uscì ... Il clima della provincia di Tafilet, poco dopo il suo arrivo, riprese una regolarità che da qualche tempo aveva perduta; i datteri crebbero in grande abbondanza; il merito ne fu attribuito ad Alì; Alì venne eletto re, sotto il nome di Mulei-Sceriffo; i suoi discendenti allargarono, a poco a poco, colle armi, il dominio dell’avo; s’impadronirono di Marocco e di Fez, scacciarono la dinastia dei sceriffi Saadini, e regnarono, fino ai nostri giorni, su tutto il paese compreso fra la Muluia, il deserto ed il mare ... Sidi-Mohammed, figlio di Mulei-Sceriffo, regnò con sapiente clemenza; ma dopo di lui il trono dei Sceriffi s’affondò nel sangue ... Poi, daccapo, Mulei Yezid, violento, crudele e fanatico, che per pagare i suoi soldati, gli sguinzaglia al saccheggio dei quartieri degli Ebrei in tutte le città dell’Impero; Mulei Hesciam, che dopo un regno di pochi giorni, va a morire in un santuario; Mulei Soliman, che distrugge la pirateria e ostenta amicizia all’Europa, ma con arte astuta segrega il Marocco da tutti gli Stati civili, e si fa portare ai piedi del trono la testa degli ebrei rinnegati a cui è sfuggita una parola di rammarico sulla loro abjura forzata; Abd-er-Rhaman, il vinto d’Isly, che fa calcinar vivi i congiurati nelle mura di Fez; e infine Sidi-Mohammed, il vinto di Tetuan, che per inculcare nei suoi popoli il rispetto e la devozione, fa portare per i duar e per le città le teste dei suoi nemici confitte nei fucili dei suoi soldati ... Finalmente, dopo una savia osservazione del dottore, che disse:—L’unione fa la forza—; uscimmo tutti e quattro insieme, stretti in un gruppo, col capo basso e il cappello sugli occhi ...
|
Marocco (pagina 48)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Poco dopo stava alla berlina il Biseo ed era anch’egli bersagliato da mille sguardi, quando, sopra una terrazza lontana, tutte le donne gli voltarono improvvisamente le spalle, e corsero ad affacciarsi dalla parte opposta; e così di terrazza in terrazza, per una lunga fila di case ... Un altro voltafaccia di donne sopra un gran numero di terrazze, ci annunziò, poco dopo, il passaggio d’un’altra comitiva italiana; e trascorsi dieci minuti vedemmo biancheggiare sull’altura opposta la cuffía egiziana dell’Ussi e il cappello inglese del Morteo ... Dopo questo l’attenzione universale si rivolse daccapo a noi, e saremmo stati là a godercela un pezzo; ma sopra una terrazza vicina cinque o sei monelle di schiave, di tredici o quattordici anni, si misero a guardarci e a sghignazzare così insolentemente, che fummo costretti, per il decoro della cristianità, a privare il bel sesso metropolitano della nostra meravigliosa presenza ...
|
Marocco (pagina 55)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Dopo una passeggiata d’un’ora, son tornato a casa pieno di malinconia, e ho passato parecchie ore nella mia stanza, col viso all’inferriata e gli occhi fissi su gli alberi sgocciolanti del giardino, pensando a un povero corriere che forse in quei momenti passava a nuoto, a rischio della vita, il Sebù ingrossato, stringendo fra i denti una borsa di cuoio con dentro una lettera di mia madre ... Poco dopo le due teste sanguinose pendevano dalle mani dei soldati ... Il giorno dopo si seppe che era stato ucciso con una fucilata da un parente d’una delle vittime, e sotterrato nel luogo stesso dov’era caduto ... Dopo essere state esposte tre giorni, le teste furono mandate al Sultano affinchè sua maestà imperiale riconoscesse la sollecitudine colla quale erano stati eseguiti i suoi ordini ...
|
Marocco (pagina 56)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Il commercio principale, dalla parte d’Europa, è coll’Inghilterra; dopo la quale vengon la Francia e la Spagna, che danno cereali, metalli, zucchero, tè, caffè, seta greggia, tessuti di lana e di cotone, e ricevono lana, pelli, frutti, sanguisughe, gomme, cera e gran parte dei prodotti dell’Affrica centrale ... Gli abboccamenti durano più di due ore; ma il discorso non si aggira che brevissimo tempo sulle questioni che ne sono lo scopo, poichè il ministro, seguendo un uso che par tradizionale nella politica del governo marocchino, non entra in materia che dopo aver divagato su mille soggetti estranei, e quando proprio ci è tirato per forza ... —Il dì dopo, ricapitolazione delle cose dette il dì innanzi, nuovi dubbi, restrizioni, riconoscimento di equivoci, rammarico di non aver ben inteso e di non essersi fatto bene intendere, e sudori dell’interprete incaricato di chiarire le cose ...
|
Marocco (pagina 58)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Poco dopo uscì da una porticina un’altra nera, una donna sui trent’anni, d’alta statura, di viso austero, di forme robuste, diritta come il fusto d’un aloè, la quale, per quello che ci parve, doveva essere una favorita del padrone, poichè gli si avvicinò famigliarmente, gli susurrò alcune parole nell’orecchio e gli tolse una festuca dai baffi, premendogli la mano sulle labbra, con un certo atto tra sbadato e carezzevole, di cui il moro sorrise ... Erano tre amiche che non avendo potuto entrare in casa per la terrazza, avevano dovuto rassegnarsi a entrar per la porta; e un momento dopo comparirono le loro teste sopra il parapetto della galleria ... Le spettatrici, tutte velate, cinguettavano, ridevano sommessamente, facevano capolino e si ritiravano con una rapidità che pareva che scattassero; ad ogni nostro movimento, corrispondeva un leggero mormorìo; ogni volta che alzavamo la testa, seguiva un gran tumulto nei palchi di prim’ordine; si capiva che si divertivano, che raccoglievano materia per un mese di conversazione, che non stavano in sè dal piacere di trovarsi, così inaspettatamente, dinanzi a uno spettacolo tanto bizzarro e tanto raro! E noi, compiacenti, concedemmo loro questo spettacolo per quasi un’ora; silenziosi, però, e tediati; effetto che produce, dopo qualche tempo, ogni casa moresca, per quanto sia cortese l’ospitalità che vi si riceve ... Poichè, dopo aver ammirato i bei musaici, le belle schiave e i bei bimbi, si cerca quasi istintivamente la persona che incarna la vita domestica, che rappresenta la gentilezza e l’onore della casa, che suggella l’ospitalità, che colora la conversazione, che vi alita nell’anima l’aura dei Lari;—si cerca, insomma, la perla di questa conchiglia;—e non vedendo che donne a cui il padrone dà gli amplessi e non il cuore, e figliuoli di madri sconosciute, e tutta la casa personificata in un solo, l’ospitalità riesce una fredda cerimonia, e nell’ospite spariscono i tratti simpatici d’un amico che v’onora, sotto l’aspetto d’un sensuale e odioso egoista ...
|
Marocco (pagina 61)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Dopo una lunga corsa, il caid per il primo vede da lontano, in mezzo ai giunchi, rizzarsi un fantasma, un uomo d’alta statura e d’aspetto terribile: Arusi ... La riva era segnata di alcune orme; tutti si mettono su quell’orme; ma dopo pochi passi, mancano ... Un’ora dopo, il caid ed Alì riposavano ciascuno sotto la sua tenda; la notte era oscurissima, non spirava un alito di vento, non stormiva una foglia, non si sentiva che il mormorio del fiume e il respiro dei dormenti ... Dopo un breve cammino, scoprono una casuccia diroccata, mezzo nascosta fra gli alberi ... La trovarono qualche tempo dopo fra le rovine della casa del bosco, che raspava la terra colle mani, chiamando Arusi ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 58)
di Giovanni Verga (estratti)
... Don Gesualdo montò a cavallo lui pure, e se ne andò dall'altra parte, col cuore grosso dell'ingratitudine che raccoglieva sempre, voltandosi indietro, di tanto in tanto, a guardare la fattoria rimasta chiusa e deserta, accanto alla buca ancora fresca, e la cavalcata dei suoi che si allontanavano in fila, uno dopo l'altro, di già come punti neri nella campagna brulla che s'andava oscurando ... Dopo un pezzetto, mastro Nardo che ci aveva pensato su, fece l'orazione del morto: - Poveretto! Ha lavorato tanto ... Dopo un momento masticò sottovoce, quasi a malincuore: - C'è che son qui per guardarvi le spalle! Don Gesualdo non chiese altro ... L'uno dopo l'altro! - Giunti alla fontana infine disse: - Smontiamo qui, eh? Mastro Nardo se ne andrà pel viale colle cavalcature, e noi da questa parte, per far più presto ... Il giorno dopo, ricevendo le visite di condoglianza, vestito di nero, colla barba lunga, appena donna Sarina ebbe fatto l'elogio del morto e del vivo, asciugandosi gli occhi, rimboccandosi le maniche per correre in cucina ad aiutare in quello scompiglio, don Gesualdo la fermò nell'andito, senza tanti complimenti ... Voleva vederlo, l'ultima volta, a qualunque costo, quando tutti sarebbero stati a riposare, dopo mezzogiorno, e che alla casina non si moveva anima ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 63)
di Giovanni Verga (estratti)
... Don Ninì Rubiera, da lontano, col cappello in cima al bastone appoggiato alla spalla, si morsicava le labbra dal dispetto, pensando a quel che era toccato a lui invece, donna Giuseppina Alòsi in moglie, una mandra di figliuoli, la lite per la casa che mastro-don Gesualdo voleva acchiapparsi col pretesto del debito, dopo tanto tempo ... Anche le male lingue, dopo tanto tempo, avevano dimenticato le chiacchiere corse sui due cugini ... La signora Capitana fece osservare a don Mommino Neri, il quale era diventato un rompicollo, dopo la storia della prima donna: - È inutile! Basta guardarlo un momento, per saper con chi avete da fare ... Dopo, la sera non si fece altro che parlare di lui, in cucina, fin le serve, e mastro Nardo, il quale sgranava gli occhi ... Il giorno dopo intervenne anche il duca, il quale confessò prima di tutto ch'era innamorato della ragazza, un vero fiorellino dei campi, una violetta nascosta; e dichiarò sorridendo, che quanto al resto ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 72)
di Giovanni Verga (estratti)
... Lo zio Santo, che s'era accomodato col fratello, dopo la morte della cognata, aiutandolo a passar l'angustia, mangiando e bevendo alla sua barba, afferrò la stanga per metter pace ... Dopo che l'avete avuta in casa anche da zitella ... Minacciava: - Ah! La mia roba? Voglio vederli! Dopo quarant'anni che ci ho messo a farla ... un tarì dopo l'altro! ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 79)
di Giovanni Verga (estratti)
... Il duca, per fortuna, lo tolse d'impiccio, dicendo ad Isabella, dopo il caffè, col sigaro in bocca e il capo appoggiato alla spalliera del seggiolone: - Mia cara, d'oggi innanzi credo che sarebbe meglio far servire papà nelle sue stanze ... Don Gesualdo pensava intanto quanti bei denari dovevano scorrere per quelle mani; tutta quella gente che mangiava e beveva alle spalle di sua figlia, sulla dote che egli le aveva dato, su l'Àlia e su Donninga, le belle terre che aveva covato cogli occhi tanto tempo, sera e mattina, e misurato col desiderio, e sognato la notte, e acquistato palmo a palmo, giorno per giorno, togliendosi il pane di bocca: le povere terre nude che bisognava arare e seminare; i mulini, le case, i magazzini che aveva fabbricato con tanti stenti, con tanti sacrifici, un sasso dopo l'altro ... Chi avrebbe potuto difendere la sua roba dopo la sua morte, ahimé, povera roba! Chi sapeva quel che era costata? Il signor duca, lui, quando usciva di casa, a testa alta, col sigaro in bocca e il pomo del bastoncino nella tasca del pastrano, fermavasi appena a dare un'occhiata ai suoi cavalli, ossequiato come il Santissimo Sagramento, le finestre si chiudevano in fretta, ciascuno correva al suo posto, tutti a capo scoperto, il guardaportone col berretto gallonato in mano, ritto dinanzi alla sua vetrina, gli stallieri immobili accanto alla groppa delle loro bestie, colla striglia appoggiata all'anca, il cocchiere maggiore, un signorone, piegato in due a passare la rivista e prendere gli ordini: una commedia che durava cinque minuti ... Dopo, appena lui voltava le spalle, ricominciava il chiasso e la baraonda, dalle finestre, dalle arcate del portico che metteva alle scuderie, dalla cucina che fumava e fiammeggiava sotto il tetto, piena di sguatteri vestiti di bianco, quasi il palazzo fosse abbandonato in mano a un'orda famelica, pagata apposta per scialarsela sino al tocco della campana che annunziava qualche visita - un'altra solennità anche quella ... Arrivava di tanto in tanto una carrozza fiammante; passava come un lampo dinanzi al portinaio, che aveva appena il tempo di cacciare la pipa nella falda del soprabito e di appendersi alla campana; delle dame e degli staffieri in gala sguisciavano frettolosi sotto l'alto vestibolo, e dopo dieci minuti tornavano ad uscire per correre altrove a rompicollo; proprio della gente che sembrava presa a giornata per questo ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 80)
di Giovanni Verga (estratti)
... Dopo era ricaduto peggio di prima ... Neppure i migliori medici di Palermo avevano saputo trovar rimedio a quella malattia scomunicata! tal quale come i medici ignoranti del suo paese, e costavano di più, per giunta! Venivano l'uno dopo l'altro, dei dottoroni che tenevano carrozza, e si facevano pagare anche il servitore che lasciavano in anticamera ... Sembrava che fossero in perfetto accordo, marito e moglie; discorrevano cortesemente fra di loro, dinanzi ai domestici; il duca passava quasi sempre una mezz'oretta nel salottino della moglie dopo pranzo; andava a darle il buon giorno ogni mattina, prima della colazione; per i Morti, a Natale, per la festa di Santa Rosalia, e nella ricorrenza del suo onomastico o dell'anniversario del loro matrimonio, le regalava dei gioielli, che essa aveva fatto ammirare al babbo, in prova del bene che le voleva il marito ... Ma sua figlia il giorno dopo non gli volle dir nulla; sembrava anzi che le sue domande l'infastidissero ... Quand'egli avrebbe chiuso gli occhi tutti gli altri si sarebbero data pace, come egli stesso sera data pace dopo la morte di suo padre e di sua moglie ...
|
Mattinate napoletane (pagina 3)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... Il portinaio vuotò la pipetta nella mano e, dopo un silenzio, chiese: —Mbè? —Quanto durò quella vita? N'anno ... Quello mormorò: —Puveriello!… Dopo un momento chiese: —Serafina resta qua? —Non si può ... Dopo medicata andrà agl'Incurabili ... Le labbra mormoravano, dal pugno chiuso le dita si spiegavano, una dopo l'altra ... Carmela la serva, pochi giorni dopo la comparsa del bambino, avendo appurato come e donde venisse, si contentò di perdere tempo e di far aspettare la padrona per andare a confidarsi con Fortunata la rivendugliola, vicina di Gaetanella ...
|
Mattinate napoletane (pagina 6)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... Al giorno dopo arrivarono gli stessi sconosciuti e vuotarono la bottega tutta quanta ... Dopo un altro mese un pittore di stanze prese il posto della fiorista ... Finalmente, dopo due anni Graziella, la stiratrice, in una mattina di maggio, vide passare l'impiegatuccio a mille e duecento, e per volerlo guardare e sorvegliare troppo abbronzò una camicia, dimenticandovi su il ferro rovente ... —Come state? Non vi siete fatto più vivo? —Sono stato ad Arona, fin'ora—disse—per l'impiego… —Avete saputo?—chiose la stiratrice, dopo un silenzio ... Doveva finire così… Con quella madre! E don Peppe? —Chi l'ha visto più? —E… Fortunata? —Chi ne sa più nulla? L'impiegatuccio, dopo aver accesa la sigaretta con un fiammifero della scatola di Graziella, se ne andò, lentamente, tutto pensoso ...
|
Mattinate napoletane (pagina 8)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... Dopo un momento cavò da un enorme portafogli la sua carta e me la porse ... Improvvisamente un fragore di battimani giunse a noi dalla sala; subito dopo l'orchestra intuonò la marcia reale ... Dopo ... SENZA VEDERLO Siccome in questo mondo chi pensa ai casi suoi e mette le cose a posto è chiamato accorto, così, quando dopo la morte di Selletta, spazzino, il quale prima aveva fatto il fiaccheraio e prima ancora avea governato un negoziuccio di commestibili, la vedova Carmela chiuse un suo maschietto all'Albergo dei Poveri, la bambinella mandò a imparar di cucire da una sartina, e si tenne in casa soltanto il marmocchio che le succhiava la vita appeso tutta la santa giornata al petto vizzo, delle vicine parecchie, e furono le più attempate, dissero che avea fatto bene a provvedere a quel modo alle cose sue, sconsolata e impoverita come Selletta l'avea lasciata ...
|
Mattinate napoletane (pagina 12)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... —Oh! no, mai sola!—protestava Bettina—Voi sapete il mondo com'è cattivo! Ma in fondo era per questo, che alle cenette dopo il teatro ci andava anche lei, e a volte avea messo in saccoccia qualche pollo freddo, mentre la figlia teneva a bada quelli caldi che le facevano la corte per gli occhi belli che aveva ... Dopo poco la figlia di Nunziata, una bambina di cinque anni, entrò, allegramente ... Allora, dopo averseli asciugati, riprese la bambola o scese dal lettuccio ... Dopo un momento scese, rovistò in un angolo, trovò quello che cercava ... E trascinandosi sino al letto, con uno sforzo che dopo la fece piangere, attaccò al bastone della spalliera una piccola calza bucherellata ...
|
Mattinate napoletane (pagina 16)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... Subito dopo si sentì gridare: —Badate! Badate! Il cane è idrofobo! Il giardiniere gli aveva spaccato il cranio con un colpo di bastone ... Dopo un mese uscì dallo spedale e il dottore venne a trovarmi al caffè, per annunziarmelo ... Dopo, il furiere, come tutti gli uomini senz'anima e senza onore, abbandonò Antonietta ... Dunque Mio caro Potito, dopo due mesi e tredici giorni mi ho azzardato di scriverti innascosta dei mie parenti; perchè dopo tanti mie pianti mi ho sognato una donna e mi ha detto così—figlia mia Antonietta non piangete più che il mio figlio vi deve venire a sposare pregherò ia a Dio che gli dà buoni pensieri e ti prego fatelo una lettera; ecco mio care queste semplice parole mi à detto e mi sono svegliato ed ia ti sono scritta non aveva inchiostro e ti sono scritto con un lapiso ... Dopo bevuto il caldo sangue spicciato dalle carotidi incise, si passa in una stanzaccia nuda e sporca e lì si sciacquano le coraggiose bocche femminili e le mani insanguinate ...
|
Nel sogno (pagina 8)
di era (estratti)
... Dopo un seguito di bufere violente, la natura parve raccogliersi per gustare con calma le ultime belle giornate dell'anno ... Solo dopo molto tempo, Mària scivolò chetamente fra le lenzuola, e Maria, che in quel momento si decise a soffiare nel lume, se la sentì avviticchiata al collo, tutta tremante e piena di lagrime ... * * * Il giorno dopo, Mària apparve cogli occhi così rossi e sbattuti dalla veglia che il buon padre se ne avvide, e le domandò se si sentiva male, al che Mària non rispose, ma, buttatasi in ginocchio, gli prese il lembo della tonaca e gliela baciò con un affetto così umile ed intenso, come non aveva fatto mai ... E dopo la benedizione, dopo un lungo silenzio rotto dai sospiri della fanciulla, ella disse ancora con accento fioco: —Perdonami ...
|
Novelle rusticane (pagina 9)
di Giovanni Verga (estratti)
... Dopo che gli aveva mangiato il cervello e la polpa delle gambe, e gli era entrata tutta nella pancia gonfia come un otre, l'aveva lasciato contento come una pasqua, a cantare al sole meglio di un grillo ... Prima gli affari andavano così bene che egli aveva preso quattro mogli, l'una dopo l'altra, tanto che lo chiamavano "Ammazzamogli" e dicevano che ci aveva fatto il callo, e tirava a pigliarsi la quinta, se la figlia di massaro Turi Oricchiazza non gli faceva rispondere: - Dio ne liberi! nemmeno se fosse d'oro, quel cristiano! Ei si mangia il prossimo suo come un coccodrillo! - Ma non era vero che ci avesse fatto il callo, perché quando gli era morta comare Santa, ed era la terza, egli sino all'ora di colezione non ci aveva messo un boccone di pane in bocca, né un sorso d'acqua, e piangeva per davvero dietro il banco dell'osteria ... - Stavolta voglio pigliarmi una che è avvezza alla malaria - aveva detto dopo quel fatto ... A quell'ora il treno passava da lontano fischiando, e compare Mommu stava accanto al suo casotto colla bandieruola in mano; ma fin lassù, dopo che il treno era svanito nelle tenebre, si udiva Cirino lo scimunito che gli correva dietro urlando, uuh! ... Infine quando non poté pagar più l'affitto dell'osteria e dello stallazzo, il padrone lo mandò via dopo 57 anni che c'era stato, e "Ammazzamogli" si ridusse a cercare impiego nella ferrovia anche lui, e a tenere in mano la bandieruola quando passava il treno ...
|
Nuove storie d'ogni colore (pagina 4)
di Emilio De Marchi (estratti)
... Si discende, si prende la stradicciuola, un dopo l'altro in fila, si rasenta un muro di cinta, si picchia a un uscio, l'uscio si apre e ci troviamo in un orto pieno di pomidoro ... Di là, dopo aver attraversata una scuderia e un cortile rustico pieno di galline, ci fecero passare per gli spianati che servono al giuoco delle boccie, e dopo, per una scaletta, fino alle sale del primo piano ... —Che cosa si dà al dottore in queste occasioni?—domandò dopo un momento ...
|
Nuove storie d'ogni colore (pagina 10)
di Emilio De Marchi (estratti)
... Accorsero i figliuoli, che presero il frenetico padre in mezzo, lo legarono con una corda, dopo averlo disarmato e battuto… Una scena orribile da irritare i nervi a dieci gendarmi non che a una donnina, che cominciava a considerare il denaro per quel che vale! Aveva ragione Barigini ... Una sera, due o tre giorni dopo la brutta scena in casa del fattore, (Manardi convalescente andava ancora a letto molto presto) Barigini, per distrarla, lesse alcune scene dell'Edda Gabler, l'ultimo dramma di Ibsen, che i romani avevano recentemente fischiato al teatro Valle ... non era niente affatto nobile, nè marchigiano, ma semplicemente un figlio disutile d'un povero maestro di Vigevano, che dopo aver ...
|
Nuove storie d'ogni colore (pagina 11)
di Emilio De Marchi (estratti)
... Questi, che dopo un mese di pan grattugiato, cominciava a gustare la carne, trovò l'anatra eccellente e obbligò Cecilia a succhiare un'ala ... E Caterina, dopo aver allungato il barbéra con due grosse lagrime, alzò il bicchiere e lo votò d'un fiato ... Ed ecco, due o tre giorni dopo d'aver ricevuta la lettera, l'ingegnere Fraschi di ritorno da una visita in Valtellina si presenta pronto come uno schioppo alla direzione come sopra, cerca del cavalier Sermenza, che fa chiamare il Martozzi, il quale stende sul tavolo la carta topografica del fondo d'Arbanello e uno dopo l'altro mettono il dito sull'arginello, che aveva lasciato cascare tre mattoni nell'alveo del canale con pregiudizio della bocca di scarico ... Così dunque, fatto con comodo il rilievo dei danni sul fondo di Verdazzo, dopo una buona colazione in casa del fattore, accesa una sigaretta, l'ingegnere Fraschi se ne venne con bel ...
|
Nuove storie d'ogni colore (pagina 26)
di Emilio De Marchi (estratti)
... s'inginocchia, nasconde la faccia tra le pagine della sua «Via al Cielo» e si alza poi più lieta e più rossa dopo aver pregato per i bambini, per Carlinetto e un poco anche per i suoi peccatucci veniali ... Battistone capì l'antifona e dopo aver studiata la bella figura della padrona di casa coll'occhio dell'uomo navigato (era stato in Crimea, lui) si volse verso il camino, ruminando non so che confiteor ... I giovinastri rimasero un poco sconcertati anche dopo, come se la bella donnina non fosse scomparsa del tutto ... —Ti è toccato partire? —La Ludovina, dopo la scenata di ieri l'altro, era in sospetto e volle accompagnarmi fino alla stazione, anzi fino al vagone, e non se ne andò se non quando vide partire il treno ... —Tu hai una forza di dopo pranzo, caro mio… —Credevo di essere a casa mia dove ho una serva sorda e bisogna sonar forte—disse l'avvocato, collocando il grosso cartoccio del panettone sopra una tavola e intascandosi sbadatamente il fiocco ...
|
Nuove storie d'ogni colore (pagina 29)
di Emilio De Marchi (estratti)
... Mandò a pigliarlo in anticamera e subito dopo l'Immacolata entrò col bel cartoccio bianco sopra un vassoio e con un coltello per l'incruento sacrificio ... Nell'uscir in fretta di casa, dopo esservi ritornato a cambiar le scarpe, invece del panettone aveva preso un cappello nuovo nella sua fodera di carta come lo avevano portato la mattina ... Dopo cinque minuti gli amici si divisero ... La scarpa la ricevette il giorno dopo in un paniere insieme al cappello ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 10)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... "Ecco" ripigliò alfine, "dopo i primi giorni mi trovai disilluso, in certe cose, riguardo a mia moglie ... Quel che ho sofferto Iddio lo sa, ma confidavo in lui, tanto! Dopo un anno vennero certe parole dubbie, scure dei medici, che prima mi avevano sempre confortato ... Quella è la prima persona che ha sospettato il vero de' miei sentimenti perchè mi parve leggerle in viso, dopo averla guardata due o tre volte, una sorpresa, una specie di sorriso interno; capisce? Per molto tempo non mi potei levare quegli occhi dalla memoria ... Ogni volta che ho pensato, dopo la mia sventura, a occupare in qualche modo stabile la mia vita così vuota, a legarmi in qualche modo, mi arrestò sempre uno sgomento istintivo ... Guardi, mi decido e poco dopo ecco un biglietto di quella signora incontrata in ferrovia, che mi domanda certe informazioni e mi fa capire, non proprio chiaramente, ma copertamente, che gradirebbe una mia visita ... "No" diss'egli a stento, dopo una lunga pausa, "la cella no, adesso la cella non farebbe per Lei ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 14)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Ella lo guardava con lo stesso sguardo serio che gli aveva fermato in viso nel treno, dopo molti altri sguardi fugaci, dopo un batter incerto delle palpebre, un'apparente lotta con se stessa ... I begli occhi, ripresi da inquietudine, dopo guardato a caso qua e là, si eran fermati ancora nei suoi, gli avean fatto doler di dolcezza tutta la persona ... E adesso, dopo alquanti mesi di familiarità, ella lo guardava con lo stesso sguardo, muta, immobile, stretta nello stesso mantello, nel collare di skunk, col bavero rialzato intorno al viso pallido e serio ... Dica, forse non Le sono mai tanto piaciuta, dopo, come quel giorno, nel treno ... " "Me l'ha detto, però, dopo!" "Sì, ma per giuoco ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 51)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Poichè poi Maironi ha una figura aristocraticissima e non è bello, veste bene e non è un elegante nè dev'essere di quelli che ti schiccherano una dichiarazione due ore dopo averti conosciuta ... Poco dopo udii la voce della Leu: "Avete capito che non dovete star qui, voi? Avete capito che non dovete stare ad ascoltare? Eh? Avete capito?" ... "Qui cominciò a parlarmi di quel che accadde in casa mia negli ultimi giorni della malattia di mia madre e nei primi giorni dopo la sua morte, avvenuta il 26 gennaio 1862 per una polmonite presa al cimitero, di ritorno da una corsa al villaggio nativo, Castello, soffiando la breva ... "Oh Jeanne, Jeanne, quale lettura! Quale tenera, pacata commozione in principio e poi quale calda, torbida tempesta! "S'indovina che mio zio non si servì mai della cartella e che dopo la morte di lui, avvenuta alla Isola Bella, pochi mesi prima ch'io nascessi, se n'è servita la povera mamma come di un reliquiario ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 61)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Jeanne, dopo ritornata all'albergo, non aveva più potuto star sola con Piero se non un momento prima del pranzo ... Dopo pranzo, nel salottino dove i Dessalle tenevano conversazione e offrivano il tè ogni sera, si era conversato poco e non piacevolmente ... Quando Piero, dopo avere lungamente aspettato, si mosse ancora, quegli ricominciò il passeggio, si fece ad aprire il suo uscio, a camminare anche nell'andito ... Dopo due minuti scostò e alzò lentamente i pugni, fissando il lume, ansando ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 65)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Dopo che ci era stato il signore, non aveva fatto che pregare ... Pareva, diss'egli, che avesse la visione di Cristo! Dopo la messa, come lo ebbe aiutato a spogliarsi, lo lasciò ... Don Giuseppe, non sapendo cosa fosse per succedere, fra proclive e renitente, dopo un momento di esitazione, obbedì ... ma dopo ... ma dopo ... "Dopo ...
|
Ricordi di Parigi (pagina 23)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... —Ora staremo un po' insieme,—mi disse, dopo avermi fatto qualche altra domanda,—e poi verrete di là con me, nel salotto, dove conoscerete alcuni degli uomini più notevoli della Francia ... Un signore venne innanzi, e dopo di lui, a intervalli di pochi minuti, vari altri, di età diversa, i quali vedevano tutti Vittor Hugo per la prima volta, e avevan chiesto per lettera quel giorno stesso, da quanto m'accorsi, d'essere ricevuti ... —Faceva seder tutti e stava a sentire, l'un dopo l'altro, i loro discorsi balbettati e imbrogliati, assentendo di tratto in tratto col capo ... Poi Vittor Hugo ci guardò tutti, l'un dopo l'altro, benevolmente; tutti gli tenevan gli occhi addosso, nessuno fiatava, egli parve un po' imbarazzato e sorrise; e fu per qualche momento una scena muta, ma piena di vita e di poesia, di cui serberò il ricordo e sentirò la gentilezza per sempre ...
|
Ricordi di Parigi (pagina 29)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... I suoi primi lavori furono i Contes à Ninon, scritti a ventidue anni e pubblicati molto tempo dopo ... Uno di quei romanzi, Madeleine Férat, che s'aggira sopra un fatto osservato dall'autore, d'una ragazza la quale, abbandonata dall'uomo che ama, ne sposa un altro; ed ha parecchi anni dopo un figliuolo che somiglia al primo, gli suggerì l'idea di scrivere quella serie di romanzi fisiologici, che intitolò Histoire naturelle et sociale d'une famille sous le second Empire; e fin dal primo giorno gli balenò alla mente tutto il lavoro, e tracciò l'albero genealogico che pubblicò poi nella Page d'amour ... » Allora fu pubblicato tutto intero in un giornale letterario, e prima che fosse finito cominciarono quelle calde polemiche, che divennero ardenti dopo la pubblicazione del volume, e che saranno ricordate sempre come una delle più furiose battaglie letterarie dei tempi presenti ...
|
Ricordi di Parigi (pagina 36)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Com'è brutta Parigi in quell'ora! Quei boulevards famosi, così sfolgoranti poche ore prima, non sono più che uno stradone irregolare, fiancheggiato da case misere, alte e basse, sbiadite, annerite, sformate sulla sommità da un orribile disordine di camini altissimi, che paiono la travatura di edifizi non finiti; e ogni cosa essendo ancora chiusa e velata da un po' di nebbia, non si vede che un grande spazio solitario e grigio, nel quale non si riconoscono più, a primo aspetto, i luoghi più noti; e tutto pare invecchiato, logoro e pieno di pentimenti e di tristezze; a cui sembra che vogliano sfuggire le rare carrozze che passano rapidamente, come peccatrici sorprese dall'alba e dalla vergogna, dopo l'ultima orgia del carnovale ... E così dopo qualche mese di vita parigina si dice:—Questa è Parigi? Ma i primi mesi sono bellissimi, in specie per i cambiamenti che seguono in noi ... Tre giorni dopo l'arrivo, senza che ce n'accorgiamo, la cadenza abituale del nostro passo è già accelerata, e il giro del nostro sguardo, ingrandito ... Dopo quindici giorni lo straniero più restio fa già la gobba, come il gatto, sotto la sua mano profumata ...
|
Ricordi di Parigi (pagina 37)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Certi stati d'animo, in fatti, brevi, ma deliziosi, sono specialissimi di quella vita: come è passare in carrozza per una delle strade più splendide e più rumorose, verso sera, sotto un bel cielo azzurro lavato di fresco da un temporale di primavera, pensando che ci aspetta dopo la corsa una bella mensa coronata di spalle bianche e tempestata di frizzi, e dopo la mensa, una nuova commedia dell'Augier, e poi un'ora in un crocchio d'amici colti ed amabili al caffè Tortoni, e in fine, a letto, un capitolo d'un nuovo romanzo del Flaubert, tra riga e riga del quale penseremo già alla gita che faremo a Saint-Cloud la mattina seguente ... Siamo all'avanguardia, tra i primi dell'esercito umano a veder la faccia della nuova idea che s'avanza, le calcagna dell'errore che fugge, la nuova direzione del cammino dopo la svolta; e subito s'innesta sul nostro amor proprio una specie di vanagloria parigina, di cui ci spoglieremo alla stazione partendo; ma che s'impadronisce anche di coloro che detestano la città sin dal primo giorno ... Il tempo vola, non vogliamo perderne un'ora, abbiamo mille cose da cercare, da studiare, da godere; ci piglia la furia di far entrar in ogni giornata, come il ladro nel sacco, tutta la ricchezza che vi può capire; un demone implacabile ci caccia a sferzate di salotto in salotto, dal teatro all'accademia, dall'uomo illustre al bouquiniste, dal caffè al museo, dalla sala da ballo all'ufficio del giornale; e la sera, quando la grande città ci ha detto e dato tutto quello che le abbiamo domandato, sempre amabile e allegra; quando sediamo a cena cogli amici, stanchi, ma contenti di sentirci la nostra preda nella testa e nel cuore, e ci cominciano a scoppiettare intorno le arguzie e gli aneddoti, e il primo bicchiere di Champagne ci tinge di color d'oro tutti i ricordi della giornata; allora con che slancio d'entusiasmo salutiamo la grande Parigi, l'ospite amorosa e magnifica, che a tutti apre le braccia, e profonde ridendo baci, oro ed idee, e rinfiamma in tutti i cuori col suo soffio giovanile il furore della gloria e l'amore della vita! Ma dopo alcuni mesi, che cambiamento! Comincia a nascervi in cuore una piccola antipatia per una cosa insignificantissima; poi ve ne salta su ogni giorno una nuova; e in capo a un mese scappereste da Parigi mandandole il famoso saluto del Montesquieu a Genova; Adieu… ... La mattina dopo vi urta i nervi il sorriso rassegato della padrona del vostro Hôtel che somiglia a tutti i sorrisi che vi si fanno a Parigi da per tutto dove andate a portar dei denari; o per la strada, osservate che è intollerabilmente brutta l'uniforme dei gendarmi ...
|
Rinaldo (pagina 26)
di Torquato Tasso (estratti)
... 28 Segue ch'essendo ormai l'età de l'oro, de l'argento e del rame ite in disparte, per dar Giove a' mortal giusto martoro fe' sommerger la terra in ogni parte; e che da Pirra e dal consorte foro le fatal pietre dopo 'l tergo sparte, onde il genere uman fu ricovrato, stuol duro, a le fatiche avezzo e nato ... Costor dopo diverse altre contese vennero insieme a singolar tenzone, dove Ginamo, da vil tema spinto, cesse ad Amon l'amata e diessi vinto ... Al fin dopo gran tempo il magno Carlo nel suo natal corte bandita tenne, facendo alcuni dì festa solenne ...
|
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 3)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Dopo un momento, zia Marta e le sue amiche videro al di là del tendone che l'aria sollevava, la signorina Lucia, che trotterellava spedita a la volta del centro della città, insieme con la cameriera ... Ma tranquillava la propria coscienza e scusava sè stesso, dicendosi, che dopo una giornata di lavoro, un uomo ha pur diritto a qualche ora di svago, a un po' di libertà, al soddisfacimento di qualche desiderio; e poi riposava nella convinzione, che sua figlia sarebbe stata incapace di imporre a lui un sacrificio; che anzi un sacrificio suo non l'avrebbe voluto a nessun costo, che le avrebbe guastato ogni piacere solo il supporto ... E in quel villino ove era venuta a malincuore, era poi morta dopo soli due anni, povera cara! ... Era morta in piena coscienza di sè, rassegnata, tranquilla, dopo che Lena, la figliuola d'una sua amica d'infanzia, era accorsa al suo appello promettendole che avrebbe fatto da madre a la sua piccola Lucia ... «Ah Lena!… hai mancato a la tua promessa, per orgoglio!—mormorò a l'aria fosca della sera la fanciulla, che dopo la partenza del padre, si era fermata in giardino, ritta contro il muriciuolo, le dita intrecciate nell'inferriata del cancello, lo sguardo vagante ... La zia, dopo pranzo, appisolava per un'ora e più; e non c'era sugo stare a vederla ciondolare il capo e lasciarlo piombare su 'l petto con un russare faticoso di persona ben rimpinza di cibi succolenti ...
|
Sodoma e Gomorra (pagina 19)
di Docteur Jaf (estratti)
... Una di esse si maritò, e dopo il matrimonio riprese il legame con l'amica la quale divenne incinta! Bisogna ammettere che la donna maritata aveva, passando dalle braccia del marito in quelle dell'amica, trasportato sulle parti genitali di quest'ultima qualche goccia di sperma! Ecco, per terminare, un esempio che mostra le predisposizioni al tribadismo: Si tratta di una donna trentenne ... Verso il diciottesimo anno, dopo aver avuto relazioni con diversi uomini, s'imbatte con una giovanetta che l'abbracciò, e le mise le mani sul seno, quest'ultimo palpeggiamento le procurò una vivissima sensazione di godimento ... Poco tempo dopo la sua amica le propose di dormire con lei, e le praticò il saffismo ... Spesso avviene che pochi giorni dopo il matrimonio gli uomini abituati a simili depravazioni, cominciano ad imporle alle loro mogli ...
|
Storia di un'anima (pagina 21)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... » Carne della femmina che sei? Tutto passa, e tu, corpo, imputridisci; dopo la giovinezza, nessun piacere; dopo la morte, nessuna vita!—O Lidia, in queste pagine su cui è scritto il tuo nome di vergine, oso io lasciare queste righe? Sì, per dirti che all'anima Tua sacrifico la mia bollente gioventù ... O poeti, non vi leggo più! penso che anch'io volevo essere romanziero storico: e, dopo il mio amore, romanziere antico ... Avrei fatto il mio dovere dopo di avervi date tante proteste di affetto vero ... —Dopo, colla coscienza forte e finalmente persuaso di aver fatto una buona azione, dopo mi voterei a Dio ...
|
Storia di un'anima (pagina 49)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Dopo di che, la lizza non fu contrastata colla forza, sibbene colle dolci paroline, e le coppie, dapprima vergognose, poi audaci per gli applausi e pel vicino tempio di Bacco, largo dispensiero di vini, le coppie del ballo popolare slanciaronsi, rispondendo all'invito del programma: bagnini, montanari, bagnine, cameriere, stancarono le gambe, non le voglie, fino all'ora di cena ... Evvivano gli spassi! * * * Dopo cena trovammo sullo spiano e sul terrazzo, dondolanti sui fili all'aria del vespro, tanti palloncini di carta, lisci o crespi, e d'un colore o di due o di tre: e vedemmo un aereostato salire maestosamente, su, su e mostrare alle nostre bocche attonite la sua boccaccia infuocata, e su, e su… ... * * * Dopo il falò lo spiano fu animato da fervidissime danze: e incominciò la festa, la vera festa distinta, nelle sale ... * * * Il dì dopo a mattina, molte camerine di bagno furono deserte, ma a capo di molti letti posava il mazzetto di fiori offerto, gentile testimone alla schietta gioia della sera e del placidissimo riposo della notte ...
|
Storia di un'anima (pagina 55)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Dall'interna piazzuola sotto il giro degli alberi, dopo avere fatto un sonnellino ristoratore, colla pancia al sole e la testa all'ombrìa verde, ho dato uno sguardo alle poche cappelle che vanno su su al monte, abbrustolandosi al meriggio ... L'esempio del Micca ha valso: un secolo dopo di lui Giacomo Antonio Pasquale nelle milizie napoleoniche seppe meritarsi il vanto d'esser nato (1778) in Sagliano: a Ronzon in Aragona nel 1813, minatore e sott'ufficiale del genio, con 100 soldati combattè fiera guerra sotterranea contro 3000 spagnuoli, non cedendo il forte che onorevolissimamente, dopo la caduta di Lerida e di Maquinenza ... Andorno è borgo antico: fu donato dal vescovo Liutprando, da Carlo il Calvo alla chiesa vercellese, riconfermato da Ottone III: nel 1378 dal vescovo Fieschi venduto a Ibleto di Challand: un anno dopo per la spontanea dedizione si affidava ...
|
|