Libri doglio
Libri su doglio, con la parola doglio
Decameron (pagina 119)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... – 2 Peronella mette un suo amante in un doglio tornando il marito a casa; il quale avendo il marito venduto, ella dice che venduto l'ha a uno che dentro v'è a vedere se saldo gli pare: il quale, saltatone fuori, il fa radere al marito e poi portarsenelo a casa sua ... ” Peronella, sentito il marito, ché al modo del picchiare il conobbe, disse: “Oimè! Giannel mio, io son morta, ché ecco il marito mio, che tristo il faccia Iddio, che ci tornò: e non so che questo si voglia dire, ché egli non ci tornò mai più a questa otta: forse che ti vide egli quando tu c'entrasti! Ma per l'amore di Dio, come che il fatto sia, entra in cotesto doglio che tu vedi costì, e io gli andrò a aprire, e veggiamo quello che questo vuol dire di tornare stamane così tosto a casa ... ” Giannello prestamente entrò nel doglio, e Peronella andata all'uscio aprì al marito e con un mal viso disse: “Ora questa che novella è, che tu così tosto torni a casa stamane? Per quello che mi paia vedere, tu non vuogli oggi far nulla, ché io ti veggio tornare co' ferri tuoi in mano: e se tu fai così, di che viverem noi? onde avrem noi del pane? Credi tu che io sofferi che tu m'impegni la gonnelluccia e gli altri miei pannicelli, che non fo il dì e la notte altro che filare, tanto che la carne mi s'è spiccata dall'unghia, per potere almeno aver tanto olio, che n'arda la nostra lucerna? Marito, marito, egli non ci ha vicina che non se ne maravigli e che non facci beffe di me, di tanta fatica quanta è quella che io duro: e tu mi torni a casa colle mani spenzolate quando tu dovresti essere a lavorare ... Egli è oggi la festa di santo Galeone e non si lavora, e per ciò mi sono tornato a questa ora a casa; ma io ho nondimeno proveduto e trovato modo che noi avremo del pane per più d'un mese, ché io ho venduto a costui, che tu vedi qui con meco, il doglio, il qual tu sai che già è cotanto ha tenuta la casa impacciata; e dammene cinque gigliati ... ” Disse allora Peronella: “E tutto questo è del dolor mio: tu, che se' uomo e vai attorno e dovresti sapere delle cose del mondo, hai venduto un doglio cinque gigliati, il quale io feminella che non fu' mai appena fuor dell'uscio, veggendo lo 'mpaccio che in casa ci dava, l'ho venduto sette a un buono uomo, il quale, come tu qui tornasti, v'entrò dentro per vedere se saldo fosse ... ” Giannello, il quale stava con gli orecchi levati per vedere se d'alcuna cosa gli bisognasse temere o provedersi, udite le parole di Peronella, prestamente si gittò fuor del doglio; e quasi niente sentito avesse della tornata del marito, cominciò a dire: “Dove se', buona donna?” Al quale il marito, che già veniva, disse: “Eccomi, che domandi tu?” Disse Giannello: “Qual se' tu? Io vorrei la donna con la quale io feci il mercato di questo doglio ... ” Disse allora Giannello: “Il doglio mi par ben saldo, ma egli mi pare che voi ci abbiate tenuta entro feccia, ché egli è tutto impastricciato di non so che cosa sì secca, che ...
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Decameron (pagina 120)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E Peronella, quasi veder volesse ciò che facesse, messo il capo per la bocca del doglio, che molto grande non era, e oltre a questo l'un de' bracci con tutta la spalla, cominciò a dire: “Radi quivi e quivi e anche colà” e “Vedine qui rimaso un micolino ... ” E mentre che così stava e al marito insegnava e ricordava, Giannello, il quale appieno non aveva quella mattina il suo disidero ancor fornito quando il marito venne, veggendo che come volea non potea, s'argomentò di fornirlo come potesse; e a lei accostatosi, che tutta chiusa teneva la bocca del doglio, e in quella guisa che negli ampi campi gli sfrenati cavalli e d'amor caldi le cavalle di Partia assaliscono, a effetto recò il giovinil desiderio; il quale quasi in un medesimo punto ebbe perfezione e fu raso il doglio, e egli scostatosi e la Peronella tratto il capo del doglio e il marito uscitone fuori ...
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