Libri dimestichezza
Libri su dimestichezza, con la parola dimestichezza
Decameron (pagina 60)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Ma ditemi: qual fu la cagione per la quale voi con lui vi turbaste? offesevi egli giammai?” A cui la donna rispose: “Certo no che egli non m'offese mai, ma la cagione del cruccio furono le parole d'un maladetto frate dal quale io una volta mi confessai; per ciò che, quando io gli dissi l'amore il quale io a costui portava e la dimestichezza che io aveva seco, mi fece un romore in capo che ancor mi spaventa, dicendomi che, se io non me ne rimanessi, io n'andrei in bocca del diavolo nel profondo del Ninferno e sarei messa nel fuoco pennace ... Di che sì fatta paura m'entrò, che io del tutto mi disposi a non voler più la dimestichezza di lui e, per non averne cagione, né sua lettera né sua ambasciata più volli ricevere: come che io credo, se più fosse perseverato (come, per quello che io presumma, egli se ne andò disperato), veggendolo io consumare come si fa la neve al sole, il mio duro proponimento si sarebbe piegato, per ciò che niun disidero al mondo maggiore avea ... Io so fermamente che Tedaldo non vi fece forza alcuna: quando voi di lui v'innamoraste, di vostra propria volontà il faceste, piacendovi egli, e come voi medesima voleste a voi venne e usò la vostra dimestichezza, nella quale e con parole e con fatti tanta di piacevolezza gli mostraste, che, s'egli prima v'amava, in ben mille doppi faceste l'amor raddoppiare ...
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