Libri desiderio
Libri su desiderio, con la parola desiderio
Diario del primo amore (pagina 4)
di Giacomo Leopardi (estratti)
... Ora di questo lungo solco che la passione partendo mi lascerà nel cuore, e che principalmente consisterà in un certo indistinto desiderio, e scontento delle cose presenti, e in accessi più o meno lunghi e risentiti della solita lamentevole e tenera ricordanza che in particolare mi sarà destata dagli oggetti esterni (come quelli che ieri specificai), non intendo di scriver più altro, bastandomi d'aver tenuto dietro agli affetti miei sino al vederli languire, ed esser chiaro del modo nel quale si spegneranno ... E ho detto ch'io mi riprenderei di qualunque azione che mi dovesse o risuscitare o rinfrancare questa passione nel cuore, non già perch'io di essa mi vergogni punto; che s'al mondo ci fu mai affetto veramente puro e platonico, ed eccessivamente e stranissimamente schivo d'ogni menomissima ombra d'immondezza, il mio senz'altro è stato tale ed è, e assolutamente per natura sua, non per cura ch'io ci abbia messa, immantinente s'attrista e con grandissimo orrore si rannicchia per qualunque sospetto di bruttura; ma per la infelicità ch'ella partorisce; imperocchè, posto che una certa nebbietta di malinconia affettuosa, come quella ch'io negli ultimi giorni ho provata, non sia discara, e anche diletti senza turbarci più che tanto, non così altri può dire di quella sollecitudine e di quel desiderio e di quello scontentamento e di quella smania e di quell'angoscia che vanno col forte della passione, e ci fanno s'alcuna cosa mai tribolati, e miseri ... Ed io di questa miseria ho avuto un saggio nella prima sera e ne' due primi giorni della mia malattia, ne' quali al presente giudico di avere in fatti propriamente ed intimamente sentito l'amore: e quali sieno stati i sintomi e le proprietà e in somma il carattere di questo primo amor mio, si dichiara in quelle carte ch'io scrissi nel maggior caldo degli affetti; se non che ci puoi aggiugnere un manifesto desiderio di trovare nel mio volto qualcosa che potesse pur piacere: ma questo desiderio non l'ebbi nel primo giorno, nel quale anzi avvertentemente sfuggiva la vista e il pensiero della immagine mia, non altrimenti che facessi delle facce altrui ... Non negherò dunque di avere in questo tempo con ogni cura aiutati e coltivati gli affetti miei, nè che una parte del dispiacere ch'io provava vedendogli a infievolire non venisse dal gusto e dal desiderio ch'io avea di sentire e di amare ...
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Fermo e Lucia (pagina 67)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Non parlo che di questi sentimenti, perchè gli altri tutti orribili e tutti fastidiosi che dovevano nascere in quegli animi in quella situazione non sono da descriversi: basti dire che con tante cagioni di vicendevole ripugnanza una sola cosa le teneva unite, la partecipazione d'un sangue, l'avere una sola coscienza: vivevano insieme come lo sbigottimento e l'audacia, il desiderio di rimpiattarsi e il desiderio di assalire, il rimorso e il delitto vivono insieme nell'anima d'un masnadiero ... Egidio espose loro in due parole il suo desiderio: ch'egli aveva bisogno di tenere Lucia per servire un suo caro amico, che esse dovevano dargli ajuto, che la cosa doveva esser fatta presto e in modo che il sospetto non cadesse nè sovra di esse nè sovra di lui ...
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La vita comincia domani (pagina 33)
di Guido da Verona (estratti)
... Tutto aveva saputo vincere nella vita, e, fin dove può la comprensione dell'uomo, tutto ridurre al piccolo senso effimero, al piccolo valore transitorio d'un fenomeno umano; tutto, ma non la forma di quelle sue membra femminili, ch'erano per lui quasi una tentazione soverchiante, quasi un bene che andasse oltre la possibilità del suo medesimo desiderio, e fosse una specie di potenza maravigliosa, calamitosa, alla quale avrebbe tentato invano di sottrarre il suo spirito e la sua carne ... Quand'ella passava, o s'appressava, od un'eco portava la sua voce, o per un filo d'aria si diffondeva il suo profumo, od il suo nome fosse detto da alcuno, o per avventura gli accadesse di vedere inattesamente un oggetto suo, ne riceveva nell'anima e per le vene un tremito che gli faceva male, che gli dava una specie d'inquietudine oscura, di desiderio affaticante; quand'eran soli, quando la baciava, e pur quando nella brevità delle furtive notti ella era nelle sue braccia perduta d'amore, invano cercava di bere dentro quel cálice un sorso che fosse pari alla sua sete, o che potesse, per un poco almeno, placare l'ansia che lo struggeva di lei, spegnere la febbre incontentabile che gli faceva dallo stremo nascere un desiderio più forte ... L'amava, sì, ma più grande forse di questo sentimento era il terrore di non poterla amare abbastanza, la paura ch'ella valesse più di quanto poteva il suo desiderio da lei attingere ...
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Storia di un'anima (pagina 48)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... L'occhio dice—finisce:—ma il desiderio va oltre, si spande, e trova ancora i piani, i monti, il mare! Credi: queste vedute così estese mi fanno meditare… ... Che cosa è il desiderio? Che cosa è la vita? Sugli orizzonti del pensiero perchè, come su questo, tramonta un altro sole, quello della speranza?—Non so rispondere io, non sai tu: risponde il canto di una fanciulla, Ella è contenta, torna alla casetta sua, e della vita non conosce i misteri nella fortunata ignoranza ... Mi sarebbe stata cosa gradita, in città, nei momenti di noia, aprire un foglietto, nel quale trovare delineati quei particolari, che, a volerli dappoi richiamare col ricordo, sfumano dietro un velo della nostra mente, per eccitare il desiderio ...
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