Libri demonio
Libri su demonio, con la parola demonio
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 5)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... Quelli che al tempo degli eroi, si dicevano essere stati in pregio, ingannavano in vari modi gli uomini dati alla vita rustica, e pastorale, come erano la maggior parte di loro;, in questa guisa parimente avea quel demonio in forma di Tetide (creduta da quelle genti dea marina) ingannato Peleo pastore, il quale come cantò quel Poeta ... E acciocchè manco s'accorgesse dell'inganno gli fu insegnato da un altro demonio che pigliava diverse effigie, chiamato Proteo, in che modo avessi a fare a pigliare Tetide, che Cento abiti mutava, e cento forme; [Ovidio ... Così facilmente ancora il demonio ingannò Paride pastore sotto la forma delle tre dee, che come disse Coluto Tebano nel libro della rapina d'Elena: Non sol pascea le pecore, ma i tori, e andava vestito che pareva rozzo guardiano di pecore e di buoi, [Da Platone] come egli scrive a dilungo ... Alcune altre apparecchiavano illusioni ed incanti per ingannar con essi le genti, e per schernirle a doppio gli insegnavano così a' dotti come agli ignoranti; nè si trovava alcuna imagine falsamente stimata divina, che con le sue lascivie non accecasse quel secolo rozzo, conciossiacosachè noi sappiamo che Diana stessa (il giuoco della quale or noi scopriamo a onta e dispregio del demonio) fu liberale della virginità che fingeva d'amare, forse per incitar quelli ch'abborrivano la lussuria ... Il luogo dov'era stato sepolto, cercato con tanta diligenza, e la cura di Esculapio con tutte quelle simili altre cose, tutto crede doversi attribuire alla vanità del demonio, se però ne fu mai cosa nessuna, ogni cosa si debbe riferire alla favola, e questo Esculapio ben fu rimeritato secondo il premio che si dà ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 6)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... Se noi andassimo dieci giorni a dilungo insieme, non crederei che mi bastasseno a raccontarti tutte le cose che io avvertii; e le insidie del demonio in diversi modi; non senza giustissima cagione chiamato Satan, che sempre vada macchinando contra l'umana generazione, così in tutte l'altre cose, come ne' piaceri di Venere, dei quali dicevamo di sopra ... Ora io non so circa a che tu dubiti del volare per l'aria; non essendo egli differenza nessuna, o vadasi sopra una saetta, o sopra un desco, o veramente sopra una capra, pure che si vada come il vento; perciocchè non si trova scritto in che modo e come fusseno portati Pittagora ed Empedocle, o se dal carro di duoi cavalli, o di quattro, o dal cavallo pegaseo, o da dragoni, o da cigni per imitare o Venere, o Medea, o piuttosto Circe sopra il carro tirato da duoi serpenti, o a guisa di Cibele condotta da leoni, o a simiglianza di Bacco tirato dai lupi cerveri; o veramente piuttosto come Trittolemo volando or sopra l'Europa, or sopra l'Asia seminare quegli la filosofia come questi le biade, ognuno di loro ingannato da Pallade, cioè dalla astuzia del demonio ... E questo si dice averlo detto Roggiero Bacone, ma il crederlo sia rimesso nell'arbitrio di chi legge, acciocchè non pensassi che io ti voglia porre innanzi il volare di Dedalo, il quale, se non è cosa finta, si può riferire pure agli inganni del demonio, per non dirti come Appollonio detto Tianeo sparisse dalla presenza di Domiziano ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 8)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... Ricordandomi io che disse già una strega, che quando si le mostrava il demonio sotto varie forme, soleva conoscerlo, che si sentiva un certo calore intorno al petto, e parimente affermava, che quando coceva la carne l'era all'improvviso porto non so che d'aiuto ... Si può dire ancora che nasca dall'inganno del demonio, il quale non tutte le beffa ad un medesimo modo, e questo si può vedere negli incanti antichi: imperocchè quelli che s'usavano nell'Eusino, nella regione Taurica, e nella Italia, tutti erano diversi in fra di loro ... Circa il movimento e dove siano portate dal demonio, e circa il luogo dove elle siano posate, non dovea parerti cosa maravigliosa, però che quel che per sua natura suole ingannare, è doppio, è vario, e quello ch'è verace si fonda in sulla simplicità, e questo si può vedere nelle finzioni de' poeti, varie e ripugnanti tra loro, e bene spesso nelle storie: quando dicono la cosa in più modi: e parimente nell'opinioni de' filosofi, e nelle risposte de' iureconsulti; ma non avviene già così nelle scritture de' teologi, perchè nelle cose lor proprie non hanno discrepanza nessuna, cioè in quei precetti ch'appartengon alla fede, e al viver necessario per la salute, sono in tutto e per tutto consonanti, e concordi in fra di loro; e però il demonio maligno e fallace, bugiardo, e amico della discordia, così vario, e muta mantelli, per dir così, che è un vocabulo tratto dagli studiosi della lingua latina, da quelle favole di che abbiamo già parlato: le quali scherzando dicevano, che gli uomini si trasformavano in lupi: di poi così, come il demonio ingannava quegli antichi filosofi sotto specie di dottrina, cioè Pittagora, Empedocle, Apollonio e altri simili (usando lacci a quelli che facilmente gli parea di potere ritenere) così tirava già le donnicciuole con lascivia, e con lo sbevazzare, e similmente oggidì tira gli uomini, dalle qual cose molti filosofi abborrirono ... Il demonio adunque in più modi gl'indusse a farsi adorare sotto ombra di sapienza, e sotto velame di falsa religione; conciossiacosachè eglino andasseno per gradi di dottrina alle preghiere, agli inni, agli oracoli, dove parea lor d'acquistarne il pronosticare le cose future, e l'essere portate per aria a diversi luoghi, e facevasi quello per opera di demonj che essi attribuivano alla divinità degli uomini ... Fingeva il demonio maligno essere astretto da lui, acciocchè avendolo allettato sotto specie di falsa divinità, per suo mezzo potesse più gagliardamente ingannare gli altri, il che puoi conoscere per il fine ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 9)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... uscisse di vita con questa morte, o con quella che scrisse Democrito Trevenio, cioè che s'era appiccato ad un corniuolo, s'ha da tenere che il demonio l'inducesse ad ammazzarsi da sè, nè gli bastò d'averlo schernito ch'ei credesse l'anima sua essere passata in diversi corpi: onde disse in quel suo verso: Di già fanciullo e fanciulla fu io, ma ancora con voci diaboliche, e con splendori di fiaccole l'allettò a morire ... Il sepolcro, ovvero il deposito, insino al tempo di Filostrato non si trovava, avvenga che da certi sciocchi fusse adorato per Dio: il qual culto mancò in poco tempo, come fanno anco gli altri inganni del demonio, e così cessorono gli oracoli dopo l'avvenimento di Cristo, de' quali quasi tutto l'universo era infettato, pure con i medesimi inganni ... Così il Demonio induceva a fare male quelli che erano pieni di lussuria mescolandoci anco il veleno della superstizione ... Laonde se il demonio si pose già con quelli che si reputavano savi, e schernivagli di sorte che desse loro a credere cose contrarie, repugnanti e lontane in tutto dal vero, quale è la cagione che tu con tanta istanzia ti maravigli che nelle streghe del nostro tempo si trovino molti aggiramenti, e la più parte contrari fra di loro? Maravigliati piuttosto della potenza e sapienza di Cristo, che quello che innanzi al suo avvenimento, il demonio maligno persuadeva ai re, agli oratori, ed a' filosofi, come cosa grande, maravigliosa e degna d'ogni sapienza, ora a pena lo può persuadere agli uomiciatti ed alle donnicciuole, cioè che adorino lui, e che faccino quello che egli comanda, e che quello che già palesemente si faceva in tutto l'universo, per tutte le nazioni, come cosa onorevole e degna di lode, ora si faccia appresso di pochi, di nascosto, ed in luoghi remoti e solitari, come cosa brutta e piena di vituperio ... E considera (quello sopra tutto degno della gloria divina) il fondamento della fede Cristiana esser tanto fermo e saldo, che il demonio maligno non vuole che le streghe abbino affare seco, se prima non rineghino la fede nostra, non sprezzino i sacramenti, e non calpestino l'Ostia salutifera ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 10)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... Non ti dissi io ieri, Apistio, che il demonio ingannava in vari modi ... Qualche volta procede da uno aggiramento e da un sottile inganno del demonio, e qualche volta dall'elezione stessa delle streghe; perciocchè io mi ricordo già che Enrico ed Iacopo teologi Germani scrisseno d'una certa strega che faceva viaggio nell'un modo e nell'altro, come più gli piaceva, cioè e vegghiando col corpo, ed alcuna volta solamente con l'imaginazione, quando gl'incresceva il cammino: e che allora gettatasi in sul letto, dette certe parole abominevoli, diceva essergli rappresentato in una certa nugola tutto quello che si facea al giuoco, quasi come in su la scena ... Prima direi maravigliarmi, che con un sol modo di fare quel viaggio, osservato già in una regione del mondo da una certa compagnia di donne sacrileghe e profane, vogliano giudicare tutti gli altri modi de' sacrilegj, delle superstizioni e delle magiche vanità, e quel modo solo volerlo accomodare ad ogni parte del mondo, e che paia loro tanto di sapere, che voglino ristrignere la potenza grandissima del demonio (avutola insino dalla sua creazione) ad una cosa sola ... Imperocchè nè qui c'interviene Diana, o si crede Dea de' pagani, nè si veggono cose simili a quelle che danna il concilio in quella regione; e pure nondimeno qui si fanno di molte cose, che non si legge mai essere state fatte quivi, comuni solamente con l'altre superstizioni de' Gentili, e con gli inganni de' falsi demonj negli unguenti dannosi, nel sangue innocente de' fanciulli, nel circolo, negli incantesimi, e in molti malefizj, circa l'andar col corpo per la regione dell'aria: e chi negasse questo moto per l'aria sopra umano non potersi fare dal demonio, cascherebbe, come io stimo, nel nome d'eretico, perchè come scrisse in quel libro sacro Usitide, uomo santissimo, non è potenza nissuna in terra che si compari a quella del demonio ... Non uomo, ma un demonio maligno, che s'appresentava in forma di uomo, ed io lo reputavo Dio ... Mi maraviglio che il demonio il quale, ha in odio tutti gli uomini, si ponesse questo nome di cristiano! FR ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 12)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... Certo sì, che cotesto è verissimo: ma tu, o buona Strega, perchè non ti trovavi tu ancora l'altre notti nelle danze di Diana, ovvero della Erodiade, o di quella che tu chiami la Signora? o, per parlare più chiaro, perchè non ti ritrovavi tu, ovvero non pareva di ritrovarte in questa illusione del demonio l'altre notti? perchè io so certo, secondo la fede nostra, Diana non essere dea, nè la Erodiade, nè anco gli spiriti immondi essere signori dell'uomo ... Questo viaggio fatto in sì poco tempo insino al fiume Giordano credo che sia una bugia del demonio ... Può bene il demonio muovere i corpi a suo piacere ... Perchè dice san Tomaso non potere il demonio muovere tutta la terra, repugnando a ciò la natura, la qual vieta che si disordini e che si guasti l'ordine intero delle cose, e degli elementi ... Dipoi ciascheduna donna si chiama il suo demonio per cavarsi ognuna di noi la lussuria, ed ognuno di quegli uomini, ovvero demonj si caccia sotto la sua amica ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 18)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... Imperocchè a noi che c'importa, che vadino col corpo, o con la mente a piè, o a cavallo? Ma per aver rinnegata la fede, dove hanno già fatto professione, scherniti i sacramenti, e sprezzato Cristo, per avere adorato il demonio, e commessi molti malefizj, perciò facciamo loro le inquisizioni, e convinte nelle sceleranze loro le diamo a' principi, o a' loro ministri che le gastighino; confidati non pure nelle antiche leggi della Chiesa, ma anco nelle nuove, e parimente replicate da Innocenzio ottavo prima, e di poi da Giulio secondo, pontefici grandissimi ... Perchè io toccava con queste mani stesse quel demonio, che si chiamava Lodovico ... Come la notte venne, si fece portare al demonio per aria, ed entrò in casa, dove il fanciullino giaceva nella culla, e succhiolli il sangue in tanta copia, che non aveva più forma di fanciullo umano, ma pareva un'ombra vana ... Non ti dava egli orrore e spavento il sapere che egli fusse un demonio ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 19)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... Imperocchè quel demonio, che come donna si congiunge con l'uomo, quel medesimo poi, congiungendosi con la donna sotto forma di uomo, gli rende il seme che prima dall'uomo avea ricevuto ... Le cose che tu hai racconte, Fronimo, paiono simili a quelle di santo Agostino, che il demonio sia stato l'inventore del brutto amore de' fanciulli ... Laonde il demonio maligno (non tanto per dilettare le donne inclinate alla lussuria stimulando la natura all'ingravidare) usava con loro: ma ritrovò ancora quella contra natura sporca, abominevole, promettendo premj a quelli che ne erano pazienti, a chi l'eternità, come a Ganimede, il quale dagli antichi vani fu misso in cielo, cosa non manco impia che sfacciata, ed a chi l'arte dell'indovinare, come a Branco pastore, a cui favoleggiavano essere stato spirato il vaticinio da Apolline ... Mi sovvengono due ragioni; l'una che sendo tolto il principato del mondo al demonio maligno per la morte e per il sangue di Cristo, non scherza così spesso con i popoli, ed allo scoperto ... Dice Sulpizio Severo, che il demonio tentò già d'ingannare quel santissimo Martino sotto persona di Giove, di Mercurio, di Pallade e di Venere ... Non credi tu che quando si mostrava di essere Giove promettesse regni e tesori? quando si fingeva Mercurio, la eloquenza e tutte le arti? e quando Pallade, la sapienza e l'arte militare, il quale egli già sempre se l'avea cavato d'attorno sotto la forma di Venere? Che sorte di delizie pensi tu che gli avesse promesse? con che biacca, e con che purpura credi tu s'avesse tinte le gote e le labbra? pensi che dovesse mostrare una veste di color cangiante, gli occhi vaghi e lascivi, e parole attrattive? Potrai sapere da Atanasio con che modi tentasse il demonio santo Antonio, imperocchè egli scrisse la vita, e l'azioni sue ... Io ho conosciuto un uomo che esercitava a piedi l'arte del soldo, il quale m'affermò più d'una volta d'avere auto a fare con un demonio, che si credeva essere donna di carne, e narrava l'uomo poco astuto la cosa essere ita così: cioè che sendo in Toscana ed andando a Pisa per faccende, avendo passato un certo Castello, che è in quel di Pisa, dove avea perduto a giuoco tutti i denari che aveva, andava via bestemmiando quanto poteva ... Del congiungimento carnale ora mai ne son satisfatto, che lo abbia trovato e procurato il demonio da principio della stessa antiquità ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 20)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... nell'isola di Cicilia? perchè fece Empedocle il viaggio aereo a guisa d'uccello? per che conto usò Abari il dardo d'Apolline di velocità simile al vento, andando dagli Iperborei a visitare Pittagora? che significa quella voce che ammoniva Socrate, non lo sforzava? e che anco il genio familiare di Plotino? e che l'oca familiare di Lacide filosofo? Benchè così come pochi filosofi a comparazione degli altri uomini, così assai uomini e più spesso spingeva nella libidine, che non commovesse a gloria vana; nè gli molestava di fuora solamente, ma bene spesso di drento; che se tu pensassi essere di poca importanza, che il demonio affrontasse il senso di drento, ovvero gli occhi sotto imagine di Venere lascivamente, domandane Girolamo, che ti dirà sinceramente quel che patirno quei santi, de' quali ha scritte le vite e gesti: e scrisse ancora ciò che avea sofferito egli, mostrando apertissimamente che nella carne poco meno che morta vi bolliva solamente il grande incendio della lussuria ... Ma pure giudicò Apuleio che fusse un Dio quello che stava intorno a Socrate, e non un demonio ... Ma Plutarco, ma Porfirio, lo chiamano demonio: l'uno de' quali fa un libro di esso demone, e l'altro ne fa due ... Ma per che cagione un altro demonio è detto aver la protezione di Platone, di Zenone, ovvero di Diogene, e un altro è osservato aver quella di Plotino? Certo per ingannare; imperocchè non è da credere a coloro, che hanno detto essere varie le nature de' demoni, tenendo che altri si dilettino di cose civili, altri di rusticane, e alcuni parimente essere terrestri, alcuni marini ... Di tutte queste cose era inventore il demonio per farle credere, acciocchè gli uomini maggiormente fusseno presi, e ripieni di vana speranza facesseno sacrifizj a lui, quasi che all'anime degli eroi; dalla quale superstizione si vede che non aborrirno nè Aristotile, nè Platone, mentre determinavano le leggi pubbliche, disputando degli ordini e delle arti de' cittadini; e a' nostri tempi ancora si è tenuto per vero, che i demonj si siano portati nelle guastade, e negli anelli; e avere date risposte or dal ventre, or dalla coscia, quasi come spirito d'Apolline, acciò che noi conosciamo che il nimico dell'umana generazione in diversi tempi trovò diverse vie sotto spezie di familiarità ... Perocchè quelle carni, che erano poste sulla mensa del sole, che ariano auto a fare? Della qual mensa fa menzione Girolamo e Paulino come di cosa volgata e famosa; ma non esplica ciò che sia, e non si può facilmente vedere s'elle siano allettamenti e beffe del demonio, che inganni il gusto della vil plebarella, dicendo Erodoto che sono produtte dalla terra, e Pomponio Mela, e Solino che son date dal cielo ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 21)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... Il demonio ha trovati questi mortiferi conviti per torre agli uomini il convito apparecchiato da Cristo sopra la sua mensa nel regno suo; ma io ti racconterò ora un convito che non è stato descritto da poeta niuno, ma io ti addurrò cose che mi sono state dette pochi anni fa col testimonio di un grande di dignità e di ricchezze ... Dichiarinti ora i teologi tal cosa essere potuta farsi dal demonio, affermandosi essi che la natura corporea, in quanto appartiene al moto, per il quale è trasferita la stessa cosa da luogo a luogo, ubbidisce alle voglie delle sustanze separate dalla materia ... E vedi che Cristo ancora, vivendo in carne, scacciava i demonj, e permise nondimeno di essere tentato dal demonio, e di essere portato sopra l'altezza del tempio, e poi sopra la cima del monte ... Tu supponi oltra di questo, che le ostie sacre fusseno calpestate dal demonio ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 22)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... Imperocchè stima Agostino che lo spirito imaginario dell'uomo, come che egli avesse presa effigie corporea di qualche animale, appaia così essere egli a' sensi degli altri uomini; e così anco pare l'uomo di essere a sè stesso, e così giudica, che i gesti di quelli asini, e le cose fatte sotto spezie di cavallo che porti la soma, e le dispute di filosofo che discorra le cose di Platone senza corpo, e 'l negozio mutabile e vario de' lupi d'Arcadia, ed i versi d'Ulisse, che trasformano i compagni d'Ulisse, debbino attribuirsi allo spirito imaginario, al quale così paia, e la cerva essere sopposta e messa dal demonio in cambio d'Ifigenia, e gli uccelli in cambio de' compagni di Diomede ... Perchè si sa di concordia comune de' teologi, che il senso dell'uomo, e lo spirito imaginario è sottoposto alla potenza del demonio per sua natura; per essere sustanza più bassa che non è quella, e separata da ogni materia e da ogni mole corporea ... Poteva il demonio maligno muovere il senso di drento, e la imaginativa di molti, a' quali pareva loro questo, per avere formata l'imagine nel senso interiore, che era tocca da quella stessa illusione; ma non potè già commuovere quello di Macario, che era armato della grazia divina ... Per certo che molte cose si posson fingere, e molte parere altrimenti che elle non sono per inganno del demonio; e stando l'anima e 'l corpo nel medesimo uomo si possono fare e travagliare molte cose ... Perocchè, se non ti basta, Apistio, questa disputa, non so veramente ciò che abbia a bastarti, conciossiacosachè tu abbi potuto comprendere e per l'antiquità, e per le cose fatte a' nostri tempi, questo giuoco non essere una favola vana, ma in essenza antiquissimo, e nella maggior parte delle cose nuovo, mutato poi secondo che è piaciuto al demonio ...
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