Libri dante

Libri su dante, con la parola dante

Confessioni di un Italiano (pagina 109)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Alcuni versi di Dante mi stavano fitti in capo come tanti coltelli avvelenati: ‘ ... Insomma finii con venerare in Dante una specie di nume domestico; e giurava tanto in suo nome, che perfino quei due versi citati poco fa mi sembravano articoli del credo ... Ed io me ne glorio di più ancora, giacché più che i versi, più che la poesia, amava l'anima e il cuore di Dante ... Tuttociò s'appicca poco a proposito col proverbio: lontano dagli occhi, lontano dal cuore; ma a Dante è piaciuto applicar quel proverbio alla fedeltà delle donne, ed io ho tirato in campo lui, ed i miei studi scervellati di sessant'anni fa, come le memorie mi venivano ...
Giambi ed Epodi (pagina 6)
di Giosuè Carducci (estratti)

... Mentre tormenta languido sirocco gli assetati Caprifichi che ondeggiano su i gran massi quadrati Verdi tra il cielo e il mar, Su i gran massi cui vigile il mercator tirreno Saliva, le fenicie rosse vele nel seno Azzurro ad aspettar? Ricordi Populonia, e Roselle, e la fiera Torre di Donoratico a la cui porta nera Conte Ugolin bussò Con lo scudo e con l'aquile a la Meloria infrante, Il grand'elmo togliendosi da la fronte che Dante Ne l'inferno ammirò? Or (dolce a la memoria) una quercia su 'l ponte Levatoio verdeggia e bisbiglia, e del conte Novella il cacciator Quando al purpureo vespero su la bertesca infida I falchetti famelici empiono il ciel di strida E il can guarda al clamor ... E tu pascevi, o alivolo corridore, la biada Che ne' solchi de i secoli aperti con la spada Dal console roman Dante, etrusco pontefice redivivo, gettava; Onde al cielo il tuo florido terzo maggio esultava, Comune italian, Tra le germane faide e i salmi nazareni Esultava nel libero lavoro e ne i sereni Canti de' mietitor ... Ho de' valori pubblici, un'amante Paolotta e un giornale Del centro che mi paragona a Dante: Io canto l'ideale ...
Giambi ed Epodi (pagina 8)
di Giosuè Carducci (estratti)

... Da quelli scogli, onde Colombo infante Nuovi pe 'l mar vedea mondi spuntare, Egli vide nel ciel crepuscolare Co 'l cuor di Gracco ed il pensier di Dante La terza Italia; e con le luci fise A lei trasse per mezzo un cimitero, E un popol morto dietro a lui si mise ... Passato era de i secoli Nel dì trasfigurante, A i mondi onde riguardano Camillo e Gracco e Dante, Grandi ombre con immobili Occhi di stelle a le fluenti età, E riposa Cristoforo Colombo e Galileo contempla e sta ... XXVII A MESSER CANTE GABRIELLI DA GUBBIO PODESTÀ DI FIRENZE NEL MCCCI Molto mi meraviglio, o messer Cante, Podestà venerando e cavaliero, Non v'abbia Italia ancor piantato intiero In marmo di Carrara e dritto stante Sur una piazza, ove al bel ceffo austero Vostro passeggi il popolo d'avante, O primo, o solo ispirator di Dante, Quando ladro il dannaste e barattiero ...