Libri convento
Libri su convento, con la parola convento
Confessioni di un Italiano (pagina 172)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Il Carafa alloggiava fuori di città in un convento saccheggiato dai repubblicani francesi, dov'egli avea mandato innanzi da Roma quanto bisognava per renderlo, se non splendido, almeno commodo ed abitabile ... Del resto le pastorelle che giravano pei dintorni, e quelle che recavano il latte al convento, dicevano di aver veduto alla finestra una gran bella signora: e doveva essere l'amante del signor Ettore ... Il capitano aveva proibito, pena la vita, che ufficiali o soldati, fuor quelli di fazione, s'avvicinassero al convento, ove avea fermato il quartier generale ... Ma questi dettami di prudenza sconcordavano assai dalla solita temerità, e il vero si era ch'egli non voleva occhi importuni intorno al convento ... Il mio disegno era questo: di dar una voce d'allarme alla guarnigione del convento, e di girar le mura e penetrare nell'orto per la cinta ruinosa del medesimo mentre tutti avrebbero badato al luogo dove si aspettava il nemico ... Il Carafa, uscito certamente per dar gli ordini, non poteva vedermi, le altre persone del convento, qualunque si fossero, certo non conoscevano me; e l'unico pericolo, abbastanza grande per verità, si era ch'io fossi scoperto nello scappar fuori del convento; ma la scusa non mancava di esser penetrato per salvarmi da una scorreria di cavalli napoletani ... Infatti verso il cader del sole, pigliando argomento da un gran polverio che si vedeva sorgere rimpetto al convento dalla parte della montagna (ed erano forse mandre che scendevano), io e alcuni de' miei compagni interessati alla scommessa, fingendoci sorpresi in una bettola vicina, corsimo fino alla prima scolta gridando che si avanzavano i Napoletani, e che dessero il segno mentre noi salivamo di gran fretta a Velletri ad ordinare il resto ... Mentr'egli disponeva così la sua piccola schiera in catena sopra certe colline coronate di cipressi e di lauri che fiancheggiavano la strada, e in mezzo ad essi attendeva a collocare i due cannoncelli colla solita antiveggenza ed operosità che non si riscontravano in altri che in lui, io e i miei compagni ridendo allegramente di quel parapiglia con un breve giro per la campagna ci ridussimo alla parte posteriore del convento dove l'orto combaciava quasi colla maremma ... Quando fui giunto al fabbricato del convento, spiai le finestre e la porta per trovare un buco da entrarvi; ma era faccenda più disagevole di quanto m'avea figurato ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 174)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Colla Pisana in collo, colla disperazione nel cuore, la minaccia più spaventosa negli occhi, rotando forsennato una spada sgominai una fila di nemici che si scaldava spensierata all'incendio del convento ... Era il priore del convento che avea guidato i soldati della Santa Fede a quella tremenda vendetta; egli diceva che i nemici della religione erano rimasti arrostiti nel proprio unto ... Incontrammo i più indiavolati dei legionari che dopo aver ributtato i Napoletani fin nelle gole della montagna tornavano per voltarsi contro gli incendiatori del convento ... Si vedeva il convento simile in tutto ad un gran rogo, le fiamme rossastre e fumose si disegnavano sempre meglio sopra il cielo che s'imbruniva, e al loro tetro bagliore si vedevano luccicare le baionette dei legionari che premevano alle reni i fuggiaschi Napoletani ...
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Fermo e Lucia (pagina 10)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... E si faceva tant'olio al convento che i poveri venivano a prendere ogni volta che ne avevano bisogno ... » «Oh! dovete dunque sapere che molti anni prima ch'io andassi in quel convento v'era stato un padre che era un santo; il padre Agapito ... – Il benefattore che sapeva con chi parlava, ordinò subito ai lavoranti che gettassero di nuovo la terra sulle radici, e chiamato di nuovo il padre che continuava la sua strada, – Padre Agapito, gli disse, la metà del raccolto sarà pel convento ... Ora dunque, al raccolto il cercatore andò per riscuotere la metà che era dovuta al convento; e colui si fece nuovo affatto, ed ebbe la temerità di rispondere che non aveva mai inteso dire che i frati sapessero far noci ... Il cercatore fece la sua denunzia al convento ... Non vi era nulla di troppo basso nè di troppo elevato per un Cappuccino: servire gl'infimi, ed esser servito dai potenti; entrare nei palazzi e nei tugurii colla stessa aria mista di umiltà, e di padronanza; essere nella stessa casa un soggetto di passatempo, e un personaggio senza il quale non si decideva nulla, cercare la limosina da per tutto, e farla a tutti quelli che la chiedevano al convento, a tutto era avvezzo un Cappuccino, faceva tutto a un dipresso colla stessa naturalezza, e non si stupiva di nulla ... Uscendo dal suo convento per qualche affare, non era impossibile che prima di tornarsene si abbattesse o in un principe che gli baciasse umilmente la punta del cordone, o in una mano di ragazzacci che fingendo di essere alle mani fra di loro gli bruttassero la barba di fango ...
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Fermo e Lucia (pagina 101)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » «Ve n'ha tanti!» disse l'interrogato; «sapreste dirmi di che convento egli sia?» Fermo allora si trasse di seno la lettera del Padre Cristoforo, e la mostrò a quel signore, il quale letto sulla soprascritta: nel convento della Concezione in Porta Orientale, disse a Fermo: «Bravo giovane, siete fortunato, il convento è qui vicino: pigliate questo viottolo a mancina; è una scorciatoia: vi troverete tosto all'angolo di una fabbrica lunga e bassa: camminate lungo il rigagnolo, e vi troverete alla porta orientale ... Entrate, pigliate ancora la mancina, e dopo forse cento passi, vedrete una piazzetta con dei bei faggi; ivi è il convento di quei buoni padri ... – Procedendo così come trasecolato, e passando presso la croce per attraversare il corso e incamminarsi dal lato destro, dov'era il convento, parve di vedere al piè della colonna, e sugli scaglioni del piedestallo, certe cose sparse qua e là, che non erano ciottoli, e se fossero state sul banco d'un fornaio, egli non avrebbe dubitato un momento di chiamarle pani: ma non ardiva creder così tosto ai suoi occhi, perchè per esser pani eran troppo fuor di luogo ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 25)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Inutile dire come questa fu lunga e scrupolosa; basti sapere che all'ultimo il peccatore disse: — Padre reverendo: in salvezza dell'anima mia lascio al vostro convento il frutto di tutti i miei guadagni, leciti e illeciti ... Doveva accogliere l'eredità? E l'ampolla? Non era un lascito pericoloso alla buona fama del convento? No ... Ma in qual modo? Rompere l'ampolla dentro il convento? E se lo spirito ritornava al costume d'una volta e s'annidava or qua or là, ora a infestar questa, or quella cella, senza che un compiuto, efficace scongiuro bastasse a scacciarlo? Rompere l'ampolla all'aperto? Le sacre storie riferivano terribili esempi delle vendette che gli spiriti neri prendevano se fugati in ispazi indifesi: súbite accensioni dell'aria, per cui uomini santi rimasero paralizzati o fulminati; repentini turbini, che rapirono creature innocenti, e non si trovarono mai più; frenesie delle quali, per orrore istantaneo, degni sacerdoti infermarono la vita intera ... Se non che, per evitare ogni scandalo intorno all'eredità dell'avvocato, non era da rintracciare fuori del convento la coscienza ottenebrata e laida che allo spirito soddisfacesse pienamente ... Ci voleva una tentazione irresistibile per qualcuno dei suoi cari monaci! Ebbene, le vite dei Padri non attestavano forse che anche le tentazioni giovano? Giovano a provar la virtù? Non era lecito, doveroso forse, mettere di quando in quando a prova le virtù del convento? E per la fragilità umana non tornava possibile, possibilissimo, l'errore pur di un fraticello che fosse savio e pio? Gran prudenza, sì, richiedeva la buona fama dal monastero da mantener intatta ...
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Storia di un'anima (pagina 61)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... IL CONVENTO DI PONTIDA ... Ritorno ancora colla mente all'antico convento: e m'aggiro in que' luoghi, cercando un posto solitario ove raccogliermi ad ordinare ed esprimere le mie vive impressioni ... Il convento di Pontida venne edificato da Alberto di Sogra, in occasione che si ricostruiva la chiesa del villaggio, che è pare la presente ...
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Storia di un'anima (pagina 62)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Grossolano si offerse di passare in mezzo al fuoco, Nell'anno 1119 il Comune di Milano ampliò notevolmente il convento, e vuolsi vi aggiungesse un ospedale ... A' nostri dì, in quel convento, pei corritoi e per gli androni strillano i bimbi, e dalle porte delle celle vedi le mamme curvate sul paiuolo bergamasco, impugnando il matterello, lo scettro della famiglia, e tramestando la polenta d'oro ... Ma dove lascio te, povera chiesetta del convento? È una cosina graziosa, di stile puro, colla facciata a finissime modanature: la porta rettangolare, e le due eleganti finestre, dimezzate da un agile pilastrello a reggere gli arconcelli egregi, rispondono nel cortile Sansoviniano: due altre finestre, assai semplici fra la semiluce che accresce il rispetto alle cose antiche, di tratto gettano nell'anima una corrente di vivissimi pensieri, perchè dai loro bruni telai lasciano vedere uno spicchio di cielo sereno, smagliantissimo, e l'allegro fogliame di un orto innondato di sole ... Questo mette capo allo scalone del convento, un convento esso stesso, amplissimo, solitario, colla sbarra cadente, coi gradini, che, a volerli popolare di macchiette, esigerebbero una processione da Corpus Domini, a' tempi de' buoni Comuni, nè più, nè meno ... La sacristia risponde alla chiesetta del convento, ed è, com'essa, bella, elegante, colle linee graziose dell'arte risorta ... Ma c'è nel convento un angolo romito, dal quale l'occhio, posandosi sul verde de' monti o sul cielo di crepuscolo o sulle abbandonate aiuole di un orticello, chiama e richiama dall'Ignoto il seducente bianco fantasma della meditazione: e la Poesia induce nell'anima la dolcezza dell'assopimento ...
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