Libri contessa

Libri su contessa, con la parola contessa

Confessioni di un Italiano (pagina 4)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Sì! ci voleva anche questa bestemmia! — riprese pazientemente la Contessa ... — Se Sparta avesse avuto madri simili a voi, Serse passava le Termopili con trecento boccali di vino! — S'anco la cosa andava a questo modo non ne avrei gran rammarico — riprese la Contessa ... — Marito mio! sono una Badoera! — disse drizzandosi la Contessa ... — Dunque, figliuol mio, voi non volete fare la vostra comparsa sopra un bel cavallo bardato d'oro e di velluto rosso, con una lunga spada fiammeggiante in mano, e dinanzi a sei reggimenti di Schiavoni alti quattro braccia l'uno, i quali per correre a farsi ammazzare dalle scimitarre dei Turchi non aspetteranno altro che un cenno della vostra bocca? — Voglio cantar messa io! — piagnucolava il fanciullo di sotto al grembiule della Contessa ... Ma per quanto la Curia fosse disposta a favorire la divota ambizione della Contessa, siccome Orlando non era un'aquila, così non ci vollero meno di dodici anni di seminario e d'altri trenta di postulazione per fargli toccare la meta de' suoi desiderii; e il Conte ebbe la gloria di morire molti anni prima che i fiocchi rossi gli piovessero sul cappello ...
Confessioni di un Italiano (pagina 12)
di Ippolito Nievo (estratti)

... le mani di quella donna venerabile, e promettendomi in cuore di usare sovente della larghezza fattami di salire ad intrattenermi con lei, quando entrò la vera Contessa, quella delle chiavi, e diede un guizzo d'indignazione vedendomi nel salotto contro i suoi precisi ordinamenti ... Scendendo le scale dietro il muro, e grattandomi la coppa e piangendo questa volta più di rabbia che di dolore, udii ancora la voce della vecchiona che sembrava insoavirsi oltre all'usato per intercedere in mio favore, ma una strillata della Contessa e una violentissima sbattuta dell'uscio serratomi dietro mi tolse di capire la fine della scena ... Anche questa mia domestichezza con Martino spiaceva alla Contessa ed al fattore che era il suo braccio destro; perché secondo loro il mio pedagogo doveva essere un certo Fulgenzio, mezzo sagrista e mezzo scrivano del Cancelliere, che era nel castello in odore di spia ... Io dissi che la Contessa occupava la maggior parte del suo tempo facendo calze nel salotto in compagnia delle sue figlie ... Queste cose avvenivano quando la Faustina voltava l'occhio, o si dimenticava del precetto avuto; poiché del resto la Contessa le aveva raccomandato di tenermi alla debita distanza dalla sua puttina, e di non lasciarmi prender con lei eccessiva confidenza ... A volte mi baciuzzava come il suo cagnolino, ed entrava con me nelle maggiori confidenze; poco dopo mi metteva a far da cavallo percotendo con un vincastro senza riguardo giù per la nuca e traverso alle guancie; ma quando sopraggiungeva la Rosa od il fattore ad interrompere i nostri comuni trastulli che erano, come dissi, contro la volontà della Contessa, ella strepitava, pestava i piedi, gridava che voleva bene a me ...
Confessioni di un Italiano (pagina 13)
di Ippolito Nievo (estratti)

... L'altra figliuola della Contessa, che avea nome Clara, era già zitella quando io apersi gli occhi a guardare le cose del mondo ... La contessa Clara era bella come lo potrebbe essere un serafino che passasse fra gli uomini senza pur lambire il lezzo della terra e senza comprenderne l'impurità e la sozzura ... Ma bisognando pure dirvelo una volta o l'altra, sappiate adunque ch'io nacqui figliuolo ad una sorella della Contessa di Fratta e perciò primo cugino delle contessine Clara e Pisana ... La signora Contessa aveva abbandonato solo da qualche mese la sua vita brillante di Venezia, quando le capitò il canestro; laonde figuratevi se ne vide con poca stizza il contenuto! Con tutte quelle noie e fastidi che l'aveva, aggiungersele anche questo di aver un bambino da dar a balia — e per giunta il bambino d'una sorella che avea disonorato sé e la famiglia; e impasticciato quel suo matrimonio con un mezzo galeotto di Torcello, che non ci si avea ancor potuto veder dentro chiaro! La signora Contessa fin dalla prima occhiata sentì adunque per me l'odio più sincero; ed io non tardai a provarne le conseguenze ...
Confessioni di un Italiano (pagina 14)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Quando la Contessa, uscendo col piovano di Teglio e qualche visita di Portogruaro alla passeggiata del dopopranzo, li sorprendeva in questi esercizi di pedagogia, volgeva loro una per banda due occhiate da scomunica; e se io le dava tra le gambe non mancava mai di favorirmi fin d'allora quella tale squassatina nella coppa ... Io poi, strillando e tremando di spavento, mi rifugiava tra le braccia di Martino, e la Contessa tirava oltre brontolando della fanciullaggine di quei due vecchi matti, che per tali erano conosciuti i miei due mentori presso la gente di cucina ... M'attento di chiamarla zia, ora poveretta che la è morta da un buon mezzo secolo; poiché per allora, appena fui in grado di pronunciar parola mi insegnarono per suo comando a chiamarla la signora Contessa e così seguitai sempre poscia, rimanendo per tacito accordo dimenticata la nostra parentela ... Fu in quel tempo che diventando io grandicello e non garbando alla Contessa vedermi sempre sul ponte, pensarono affidarmi a quel tal Fulgenzio sagrestano, del quale io feci sempre quel conto che voi sapete ...
Confessioni di un Italiano (pagina 16)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Mi toccavano, pur troppo, frequenti e salati, perché i miei spassi giornalieri con lei erano una continua infrazione ai precetti della Contessa, e senza sindacare di chi fosse il torto, la colpa punita prima era la mia perché la più patente e recidiva ... Dai dieci anni ai venti il convento, e da venti in su la Provvidenza, ecco la maniera d'educazione che secondo la Contessa dovea bastare per isdebitarla di ogni dovere verso la prole femminile ... Quella cara contessa, abbandonata dalla gioventù e dalle passioni che pur le aveano dato sentore di qualche cosa che non fosse proprio lei, erasi talmente riconcentrata in se stessa e nella cura della propria salute temporale ed eterna, che fuori del rosario e d'una buona digestione non trovava altre occupazioni che le convenissero ... L'invidia è il peccato o il castigo delle anime grette; e io temo che la mia cuticagna dovesse i suoi cotidiani martirii alla rabbia della Contessa di sentirsi vecchia e di veder me ancora fanciullo ... Gli venivano dietro la Contessa colle figlie i parenti e gli ospiti che s'inchinavano un tantino più; indi i servi e gli officiali che piegavano un ginocchio, e poi i contadini e la gente del paese che li piegavano tutti e due ...
Confessioni di un Italiano (pagina 18)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Siccome io e Martino non entravamo in conto né fra la gente che desinava in tinello né fra la servitù a cui la Contessa veniva a far la parte dopo tavola, così noi avevamo il privilegio di raspar le pignatte, le padelle ed i pentoli; e di ciò si costituiva il nostro pranzo ... Dopo pranzo e prima che la Contessa capitasse in cucina, io sgambettava fuori incontro alla ragazzaglia che accorreva a quell'ora sul piazzale del castello: e molti di loro mi seguivano poi nel cortile, dove la Pisana sopraggiungeva poco dopo, a farvi quelle prodezze di civetteria che ho detto poco fa ... La tranquilla digestione della Contessa, e le faccende che occupavano alle donne tutto il dopopranzo, ci lasciavano liberi per lungo tempo ai nostri trastulli; e se dapprincipio la vecchia nonna cercava conto in quelle ore della nipotina, costei si diportava nella sua stanza con tal cattiveria, che la Contessa finiva a congedarla come un pericoloso disturbo del suo chilo ... Dalle sei alle sei e mezzo, quando il tempo lo consentiva, la Contessa usciva pel passeggio; e il Conte e Monsignore le andavano di consueto incontro una mezz'ora dopo ... Monsignore faceva ala colla mano alzata in segno di saluto, ed il Conte s'avanzava fino a mezzo il passatoio per porger la mano alla Contessa ... La Contessa sola era là ad attenderli perché la contessina Clara non scendeva che un'ora più tardi dopo aver coricato la nonna ... Qualche volta peraltro la moglie del Capitano avea la fortuna di prender il caffè insieme alla Contessa, e quello era un segno che le cose della giornata non avrebbero potuto camminar meglio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 20)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Durante questa cerimonia la processione si fermava lungo la scala con grandi spasimi della Contessa che temeva di prender una sciatica fra tutte quelle correnti d'aria ... Il signor Conte e la signora Contessa nel loro talamo sconfinato erano letteralmente investiti da una fantasmagoria di stemmi e di trofei famigliari; e quel glorioso spettacolo, imprimendosi nella fantasia prima di spegnere il lume, non potea essere che non imprimesse un carattere aristocratico anche nelle funzioni più segrete e tenebrose del loro matrimonio ... Certo se le pecore di Giacobbe ingravidavano di agnelli pezzati pei vimini di vario colore che vedevano nella fontana, la signora Contessa non dovea concepire altro che figliuoli altamente convinti e beati dell'illustre eccellenza del loro lignaggio ... Ché se gli avvenimenti posteriori non diedero sempre ragione a questa ipotesi, potrebbe anche esser stato per difetto più del signor Conte che della signora Contessa ...
Confessioni di un Italiano (pagina 22)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La Contessa, trapiantandosi da Venezia a Fratta, trovatala un po' salvatica, avea inteso dirozzarla coi soliti dieci anni di monastero; ma dopo un triennio cominciò a dire che la Clara essendo d'indole svegliata doveva averne avuto abbastanza ... Le erano già due, perché la Contessa portava in grembo la Pisana, quando deliberò di levar dalle monache la Clara, e non dubitava nemmeno di esser per partorire una bambina alla quale aveva già scelto fin d'allora il nome, in ossequio della madre sua ch'era stata una Pisani ... La Contessa, che aveva sufficiente avvedutezza, notava questo effetto ottenuto dalla figlia e n'era anche discretamente gelosa; colla sua cuffia di merlo e con tutta la boria di casa Navagero scolpita sulla fisonomia, ella non aveva mai ottenuto altrettanto ... Io era piccino allora, eppur dal buco della serratura donde rimaneva qualche tratto spettatore del gioco, comprendeva benissimo la stizza o il buon umore della Contessa; lo comprendeva anche la Clara; perché mi ricordo ancora che se il Capitano o l'Andreini rispondevano di malgarbo agli inviti dell'illustrissima padrona, un lieve rossore le coloriva le tempie ... Non so se la Contessa si attribuisse l'onore di attirar quelle visite; certo si dava molto attorno per far la vispa e la graziosa ... Quando finiva il gioco, la Contessa non mancava mai d'invitar il Partistagno a fermarsi a Fratta la notte, lamentando sempre la perfidia l'oscurità e la lunghezza della strada; ma egli si scansava con un grazie, e buttata a Clara un'occhiatina che era rade volte e solo per caso corrisposta, andava nella scuderia a farsi insellare il suo saldo corridore furlano ...
Confessioni di un Italiano (pagina 31)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Egli è molto dabbene con me e molte volte mi conduce a veder le ruote dell'orologio, insieme alla Pisana che è proprio la figliuola della signora Contessa ... — Gli è il confessore della signora Contessa; — dissi io — ma gli è un pezzo che non lo vedo, perché ora, dopo che ho incominciato a veder il mondo, sto in cucina meno che posso ... Io cominciai a voltare e a rivoltare non senza essere assalito e bersagliato dalle fantesche e dalle cameriere mano a mano che capitavano in cucina: e voltando e rivoltando pensava al Piovano, pensava a Fulgenzio, pensava a Gregorio, a Monsignore, al Confiteor, al signor Conte, alla signora Contessa ed alla mia cuticagna! Quella sera se mi avessero sforacchiato banda per banda collo spiedo non avrebbero fatto altro che diminuirmi il martirio della paura ... Certo io avrei preferito arrostita la mia cuticagna, piuttostoché abbandonarla per tre soli minuti alle mani della Contessa; e in quanto alla conciatura, trovava nella mia idea assai più fortunato san Lorenzo che san Bartolomeo ... — Vado ora a dire alla signora Contessa che non stia in angustie, e che Carlino è tornato ... Mentre la Contessa violava da una banda la sua prammatica giornaliera, e compariva per la terza volta in cucina colla signora Veronica a latere, dall'altra veniva dentro Fulgenzio colla sua grossa figura da santone seppellita più del solito nel collare della giacchetta ... La Contessa si fece innanzi strascicando oltre l'usanza la coda della veste, e mi si piantò proprio sul viso; che la vampa del focolare le rendeva gli occhi come due bragie, e lucente al pari d'un carbonchio la goccioletta che spesso aggiungeva vezzo al suo naso uncinato ...
Confessioni di un Italiano (pagina 32)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Nulla! erano le dita della signora Contessa che mi attanagliavano al solito luogo ... Lo spiedo stava fermo, e la cuoca s'era intromessa per distaccarmi le mani dalla coppa e rimettermele al lavoro: ma io era ancora troppo distratto dalla rabbiosa operazione della Contessa perché potessi dar mente a quell'altro impiastro ... — Parla parla, sangue di galera! — urlò la Contessa facendomisi questa volta addosso con ambe le mani uncinate come gli artigli d'una gatta ... — E poi? — domandò la Contessa ... — Le dirò io, signora Contessa, cos'ha fatto questo bel capo — prese allora a dire Fulgenzio ... Ecco come sta la cosa! — E chi era quell'uomo a cavallo? eravate voi Marchetto? — richiese la Contessa ... — Chi era dunque quell'uomo? — ripeté la Contessa volgendosi a me ... — Nessuno, nessuno! — brontolò la Contessa — lo sapremo chi era questo nessuno! Faustina, — aggiunse ella, parlando alla donna dei ragazzi, — porterete subito il letto di Carlino nel camerottolo scuro tra la stanza di Martino e la frateria, e menatevelo quando sarà in punto l'arrosto ... — Vuoi dunque dire chi era quell'uomo? — domandò la Contessa ... — Ebbene! — soggiunse la Contessa tornando verso il tinello dopo aver fatto alla Faustina un altro gesto che la indusse ad uscire per l'eseguimento degli ordini ricevuti ...
Confessioni di un Italiano (pagina 35)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La Clara entrò nel bugigattolo per ascoltare dal medico la ragion del mio male e confortarmi con dire che la Contessa in vista della mia malattia non si sarebbe ostinata nel castigarmi tanto severamente, e purché dicessi a lei la verità circa alla sera prima, mi avrebbe anche perdonato ... — Tuttavia di lì a un'ora intesi la Pisana gridare a perdifiato: — Martino, Martino, come sta dunque Carletto? Martino dovette aver capito e le avrà anche risposto, ma io non ne intesi nulla: solamente lo vidi entrar di lì a poco colla boccetta della medicina e mi disse che la Contessa lo aveva incontrato per la scala e domandatogli se era vero che mi fossi spaccata la fronte contro la parete per la disperazione ... La medicina fece il suo effetto, migliore forse e più improvviso che nessuno si sarebbe aspettato, perché il giorno stesso m'alzai; e quanto al castigo inflittomi dalla Contessa non se ne parlò più ... Seppi in seguito da Marchetto che il signor Lucilio mi aveva dipinto come un ragazzo molto timido e permaloso, facile ad esser abbattuto anche nelle forze e nella salute da un qualunque dispiacere; e tra lui e la Clara tanta malleveria diedero della mia sincerità che la Contessa non volle insistere ad accusarmi di doppiezza ...
Confessioni di un Italiano (pagina 50)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Non importa! dice bene mio marito! — rispose la Contessa che era la più spaventata di tutti ... Un quarto d'ora dopo le comunicazioni del castello di Fratta col resto del mondo erano intercettate affatto, e il Conte e la Contessa respirarono di miglior voglia ... Senonché la Contessa, che gli lesse questo scontento in viso, s'affrettò ad assicurarlo che per lui si avrebbe messo a bollire una pollastra ... La Contessa in quei momenti era troppo fuori di sé per badare ad altri che a se stessa, ma sua suocera quando cominciò ad imbrunire chiese conto della Clara, perché la tardasse tanto a portarle il suo solito panbollito ... L'ortolano soltanto ci disse averla veduta uscire dalla parte della scuderia un paio d'ore prima; ma di più egli non ne sapeva, e credeva la fosse rientrata, come costumava, dalla banda del piazzale colla signora Contessa ... — Giurabbacco! — sclamò il Conte — certo quei manigoldi ce l'hanno portata via! La Contessa volle affliggersene assai, ma la propria inquietudine la occupava troppo perché la vi potesse riescire ... — (Qui la Contessa ne fiutò rabbiosamente una presa) ... — (La Contessa mosse un gesto di ribrezzo e di impazienza) ...
Confessioni di un Italiano (pagina 51)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Oibò, oibò! — rispose stremenzita la Contessa — sarebbe una grave imprudenza, tanto più che in castello si scarseggia di gente e non è questo il momento da allontanare i più esperti! La Pisana che era accosciata con me fra le ginocchia di Martino, si avanzò baldanzosamente verso il focolare, offrendosi ad andar lei in traccia della sorella; ma erano tanto costernati che nessuno fuori di Marchetto sembrò accorgersi di quella fanciullesca e commovente temerità ... N'è vero, signora Contessa, che la pensata è buona? — In difetto di meglio non dico di no — rispose la signora ... — Lei, signorina, andrà a letto sul momento — riprese la Contessa; e fece un cenno alla Faustina perché il comando avesse effetto tantosto ... — Cosa devo poi rispondere alla Contessa vecchia in quanto alla contessina Clara? — domandò la donna nell'andarsene colla Pisana che le strepitava fra le braccia ... — Ditele che è perduta, che non la si trova, che tornerà domani! — rispose la Contessa ... — Per non comprometter noi — continuò la Contessa ... — Sì, sì! e torna presto, piccino! — riprese la Contessa accarezzandomi quella zazzera disgraziata cui tante volte era toccata una sorte ben diversa ...
Confessioni di un Italiano (pagina 57)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Fossalta incontro alla signora Contessa come costuma; e impedita di rientrare in castello dai bravacci che lo guardavano da tutte le parti, io stesso ebbi l'onore di menarla in salvo nel mulino della prateria ... — Ma dunque siam proprio assediati come se fossero Turchi coloro! — sclamò la Contessa giungendo disperatamente le mani ... — Son ben munite le mura? sono sprangate le porte e le finestre? ci sono moschetti e spingarde alle feritoie? V'ha per questa notte gente sufficiente per vegliare alla difesa? — A voi, a voi, Capitano! — strillò la Contessa invelenita pel contegno poco sicuro dello schiavone ... Non ci si perde mai a mostrar i denti; e giacché il signor capitano Sandracca non sembra del suo umor solito, io solo voglio incaricarmene; e dichiaro e guarentisco che io solo basterò a difendere il castello, e a mettere in iscompiglio al menomo atto tutti quei spaccamonti di fuori! — Bravo signor Lucilio! Ci salvi lei! Siamo nelle sue mani! — sclamò la Contessa ...
Confessioni di un Italiano (pagina 58)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Lucilio, dopo fatta una visita alla vecchia Contessa e aver coonestato anche lui con una panchiana l'assenza della Clara, era tornato a confortare quei poveri diavoli ... Misericordia! non lo avesse mai detto! La Contessa gli si gettò quasi ginocchione dinanzi; il Conte lo abbrancò pel vestito così furiosamente che gliene strappò quasi una falda; i canonici, la cuoca, le guattere, i servitori lo attorniarono d'ogni lato come ad impedirgli d'uscire ... Il Conte mi volgeva gli occhi dolci e la Contessa poi non finiva mai di accarezzarmi la nuca ... La sola Clara lo udiva e cercava aiutarlo col persuadere la Contessa a farsi animo e a sperare in Dio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 59)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La Contessa quasi svenuta guizzava come un'anguilla, la Clara s'ingegnava di confortarla come poteva meglio ... Il Conte e la Contessa non s'acquietavano per nulla, credendo che fosse uno stratagemma immaginato per entrar in casa a tradimento ... Gli abbracciari le lagrime i ringraziamenti le meraviglie furono senza fine; la Contessa, dimenticando ogni riguardo, era saltata al collo del giovine vincitore, il Conte, monsignor Orlando, e il canonico di Sant'Andrea vollero imitarla; la Clara lo ringraziò con vera effusione d'aver risparmiato alla sua famiglia chi sa quante ore di spavento e d'incertezza, e fors'anco qualche disgrazia meno immaginaria ... — Dio sia lodato! — sclamò la Contessa — signor Barone di Partistagno, noi tutti e le cose nostre ci facciamo roba sua in riconoscenza dell'immenso servigio che ci ha prestato ...
Confessioni di un Italiano (pagina 72)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La Contessa benché lievemente indisposta migliorava assai a rilento ... Per ripristinar la famiglia nei soliti uffici e cambiare in ferma salute la lunga convalescenza della Contessa, ci vollero non meno di quattro o cinque visite della cognata; in fin delle quali eravamo giunti al cuor dell'inverno, ma la floridezza di quelle guance preziose era assicurata per altri trent'anni ... Lucilio scendeva le scale dopo aver visitato la Contessa già quasi ristabilita e la vecchia Badoer, e s'avviava verso il ponticello della scuderia, riedificato con tutti gli accorgimenti d'una buona difesa, sotto la direzione del capitano Sandracca; la Clara gli veniva del paro per passar nell'orto a cogliervi quattro foglie d'erba luisa, e qualche geranio che lottava ancora contro le punture della brina ...
Confessioni di un Italiano (pagina 74)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La contessa Clara e sua madre si trapiantano a Venezia, dove le segue il dottor Lucilio, e diventa assai famigliare della Legazione francese ... Le lusinghe della signora Contessa pel collocamento della Clara parve sulla prime che non dovessero andar deluse ... Ma la Contessa, che era donna di talento, trascorse un bel tratto innanzi coll'immaginazione, e architettò di sbalzo un disegno che poteva togliere fra le due case ogni ruggine ... Ma io credo che non gli bisognarono due alzate d'occhi per leggere nel cervello della Contessa; e contento d'essere accarezzato corrispose alle premure di lei con una modestia veramente edificante ... Il giovine Venchieredo intanto correva incontro di gran lena agli onesti divisamenti della Contessa ...
Confessioni di un Italiano (pagina 75)
di Ippolito Nievo (estratti)

... della Contessa, e lasciava correr l'acqua alla china finché gli tornava comodo ... La Contessa temendo ch'egli si raffreddasse credette giunto il momento di tastare il padre Pendola ... — Padre — gli disse ella una sera in casa Frumier, dopo aver abbandonato il gioco per non so qual pretesto, ed essersi ritirata con lui su un cantone della sala — padre, ella è ben fortunato di aver un allievo che le fa onore! La Contessa volse un'occhiata quasi materna a Raimondo che ritto dinanzi a Clara aspettava ch'ella avesse finito di prendere il caffè per ricevere la tazzina ... — La ha ragione, signora Contessa — rispose egli — son proprio fortune; poiché del resto il precettore ha ben poca parte nei meriti dell'allievo ... — Oibò, padre; non dirò mai questo! — ripigliò la Contessa — la invidiava giusto appunto perché ella si è trovata in grado di meritare e di procurarsi una tale fortuna ...
Confessioni di un Italiano (pagina 76)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Mi creda, signora Contessa, fossero donne cosifatte sui più gran troni della terra, ancora ci farebbero una degna figura! Il cuore della Contessa si slargò come una rosa a una lavata di pioggia ... La Contessa balbettava, quasi sperando che l'ottimo padre le porgesse quella parola che le mancava; ma questi stava, come si dice, in guardia, e rispose a quel balbettamento con un'attitudine di maraviglia ... — La mi capisce; — continuò la Contessa — io non accuso già nessuno, ma ripeto quello che diceva la gente ... — Pur troppo, pur troppo, cara Contessa; — la interruppe con un sospirone il reverendo — crederebbe ella che né io né lei siamo al sicuro contro questo orco maledetto della calunnia? La signora si pizzicò le labbra coi denti, e palpò se i nastrini della cuffia erano al loro posto ... — Eh, Contessa, Contessa! ... La Contessa, troppo boriosa per lasciar cadere un complimento senza raccoglierlo, e poco accorta per tagliar di botto tutte queste frasche inutili del discorso, andò via colla lingua dove la menava il reverendo padre, sempre allontanandosi dalla meta che s'era prefissa nel cominciare ... Per quel giorno non giudicò opportuno toccar l'argomento, e barcamenò così bene che quando si alzarono dal gioco per andarsene, la Contessa narrava, credo, le sue delizie giovanili, e i bei tempi di Venezia, e Dio sa quali altri vecchiumi ... Quanto al sospettare che l'ottimo padre l'avesse condotta, come si dice, in cerca di viole, la Contessa ne era lontana le cento miglia ... Soltanto o l'occasione non si presentava mai di intavolar quel discorso, o il caso voleva che la Contessa se ne smemorasse, quando avrebbe potuto accoccarlo meglio a proposito ... Finalmente venne il giorno che il padre Pendola lasciò spiegare alla Contessa quel suo disegno così a lungo accarezzato ... Egli avea saputo quanto gli occorreva sapere; avea preparato ciò che bisognava preparare; non temeva più, anzi bramava che la Contessa ricorresse a lui per poterle con bel garbo rispondere: “Signora mia, questo io prometto a lei, se ella promette quest'altro a me!” — Ora, domanderete voi, cosa desiderava l'ottimo padre? — Una minuzia, figliuoli, una vera minuzia! Siccome maritando il signor Raimondo colla contessina Clara, il precettore diventava una bocca inutile nel castello di Venchieredo, così egli aspirava al posto di maestro di casa presso il Senatore ...
Confessioni di un Italiano (pagina 77)
di Ippolito Nievo (estratti)

... S'intende sempre che l'ottimo padre insinuò queste cose in maniera da sembrare che la Contessa gliele strappasse dalle labbra, e non che egli ne la pregasse lei ... Si figurerebbe lei, padre reverendo, che da sei settimane io meditava di farle questo discorso e che me ne è sempre mancato il coraggio? — Davvero, signora Contessa? ... Così finirà una lunga serie di dissidi, di malanni, di sciagure che affliggeva tutte le anime buone dei nostri paesi! — Oh sì, certo! e io mi ritirerò contento, se potrò affidare la felicità del mio figliuolo d'anima a una sì compita sposina; ma son cose, Contessa mia, che vanno ponderate a lungo ... — Voleva dire, signora Contessa, che appunto per la responsabilità che mi pesa addosso mi bisognerà camminare coi calzari di piombo ... Giacché lo desidera, nulla di meglio! — Pure, signora Contessa ... — Indegno, indegnissimo, signora Contessa! — Insomma io li aspetto domani a pranzo ... — Accetto le sue grazie, signora Contessa; ma non so ... — Oh, per carità, signora Contessa, non mi esponga, non mi comprometta troppo ... — Servo umilissimo della signora Contessa, non mancherò certamente, e Dio meni a buon fine le nostre intenzioni ...
Confessioni di un Italiano (pagina 79)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il padre Pendola, dopo aver riconfermato il giovine cavaliero nei propositi della sera prima, riferì alla Contessa di Fratta l'ottimo risultato delle sue parole, tacendo, non è d'uopo nemmeno il dirlo, tuttociò che si riferiva alla Pisana ... — Non lo compianga; — soggiunse ancor sottovoce la Contessa occhieggiando la figlia — una sposina come quella si quadra meglio del prete a un giovine di ventun anno ... Questi erano i filosofici sentimenti del signor di Venchieredo, ma la Contessa non la pensava a quel modo ... — Eh! questi son grilli da pettegola! — sclamò la Contessa ... Laonde la Contessa, per quanto ne arrabbiasse furiosamente dentro di sé, decise di soprastare senza nulla rispondere al ...
Confessioni di un Italiano (pagina 83)
di Ippolito Nievo (estratti)

... , io barone Durigo di Caporetto ho l'onore di chiedere la mano di sposa dell'Illustrissima ed Eccellentissima dama la contessa Clara di Fratta, figlia dell'Illustrissimo ed Eccellentissimo signor conte Giovanni di Fratta e della nobildonna Cleonice Navagero ... La Contessa si volse alla Clara che le aveva stretta la mano e sembrava esser più vicina a morire che a maritarsi ... La Contessa fremeva e stringeva i pugni, il Conte piegava di qua e di là come una banderuola che ha perduto l'equilibrio, il Cancelliere gli stava dietro quasi per puntellarlo se accennasse di cadere, Monsignore tratto di tasca il tovagliolo se ne asciugava la fronte, e il Barone solo restava imperterrito col suo braccio steso, come fosse stato lui che con quel magico gesto avesse prodotto quel general parapiglia ... La Contessa s'adoperò un istante intorno alla figlia per farla rinvenire e comandarle il rispetto e l'ubbidienza; ma vedendo ch'ella appena tornata in sé accennava col capo di no e sveniva quasi di nuovo, si volse al Barone con voce soffocata dalla stizza ... Il Frumier aveva vuoto il suo palazzo di Venezia, e la Contessa non parve malcontenta d'andare ad abitarlo ... In fin dei conti un mese dopo questi ragionamenti la Contessa colla Clara s'era già stabilita a Venezia nel palazzo Frumier presso i nipoti; ma finallora la dovea confessare di aver guadagnato ben poco sull'animo della figlia ... Peraltro a sfrondar nel loro fiore le lusinghe della Contessa avvenne quello che non si sarebbe mai creduto ...
Confessioni di un Italiano (pagina 100)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Egli o stentò a conoscermi o ne fece le viste, ma poi mi usò mille finezze, mi chiese conto de' miei studi, della mia vita; e da ultimo mi domandò se avessi veduto la Contessa e sua figlia ... Ed egli allora mi raccontò che la Contessa s'era data sfrenatamente alla passione del gioco, come usavano le dame veneziane d'allora; che perdeva ogni giorno grosse somme di denaro, che gli usurai le stavano a' panni, ch'ella non pensava ad altro che a riacquistare quanto aveva perduto, con rischi più gravi e pericolosi ... La Contessa era inesorabile; ed egli sapeva da fonte sicura che stava in trattative colle monache di Santa Teresa perché la Clara fosse da loro accettata come novizia; soltanto faceva ostacolo la dote, ché la Contessa era in grado di pagarne al momento non più della metà, e secondo la regola non potevano accettarla che dopo l'intero pagamento ...
Confessioni di un Italiano (pagina 117)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Soprattutto lo strazio della vecchia Contessa di Fratta non voleva udirlo nominare ... Un bel giorno (eravamo agli ultimi di marzo) mi capita da Venezia una lettera della signora Contessa ... La Contessa mi ammoniva di prepararmi a riprendere nella società il posto concesso ad un rappresentante del patrizio casato degli Altoviti; aggiungeva che mio padre non iscriveva lui perché avea disimparato l'alfabeto italiano, che smontassi intanto presso di lei non più in casa Frumier ma in casa Perabini in Canarregio, e finiva col mandare al diletto nipote i baci suoi e della cugina Pisana ... La prima persona che vidi e che abbracciai a Venezia fu la Pisana; la prima che mi parlò fu la signora Contessa la quale dal fondo dell'appartamento correndo verso di me s'affaccendava a gridarmi: — Bravo, il mio Carlino, bravo! ... — Io passai di malissima voglia dai baci della Pisana a quelli della Contessa ancor più gialla e uncinata che per l'addietro ... Mi rassegnai a chiarirmene in seguito e intanto la Contessa mandò fuori la Rosa in cerca di mio padre ... Tali incarichi appartenevano agli staffieri, e cominciai a dubitare che il seguito della Contessa non fosse molto numeroso ... A tutto ciò io badava mentre la Contessa zia mi annegava in un subisso di chiacchiere, ed io non ne capiva un iota; soltanto mi ferì spesse volte il nome di mio padre, e mi parve accorgermi ch'ella pure fosse molto lieta del suo inaspettato e miracoloso ritorno ...
Confessioni di un Italiano (pagina 118)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Finalmente tornò la Rosa a dire che il mio signor padre finito un affare in Piazza sarebbe stato da noi, e allora io volli ancora uscire in traccia di lui per anticiparmi la gioia di quel soave momento, ma la Contessa mi sforzò tanto che dovetti rimanere ... Io gli era corso incontro fin là; la Contessa, venutami dietro, si pose a gridare: — Carlino, è tuo padre! ... Ad ognuno di questi accordi metallici il viso giallognolo della Contessa s'irraggiava d'un roseo riflesso, come il cielo scuriccio d'un temporale all'occhiata di traverso che gli manda il sole ... Intrattenutici un pochino, con molte interiezioni di cordialità e di maraviglia della signora Contessa, e qualche sospiro represso della Pisana, il signor padre m'invitò ad uscire con essolui: e mi menò infatti a San Zaccaria dove aveva preso alloggio in una bella casa, e addobbatala quasi alla turchesca con tappeti divani e pipe a bizzeffe ... Egli continuava a codiarmi, e intanto narrava le dilapidazioni della Contessa, e la ruinosa indifferenza del conte Rinaldo che si perdeva a far lunari nelle biblioteche, mentre la bassetta e il faraone strappavano di mano a sua madre le ultime razzolature del ...
Confessioni di un Italiano (pagina 129)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Accanto alla Contessa un vecchietto slavato, bianco, paffutello sedeva sopra una scranna di paglia; egli portava l'elegante arnese dei patrizi, ma una tossicina ostinatella e grassiccia contrastava alquanto colla gioventù di quell'acconciatura ... La Contessa lesse sulle mie sembianze la maraviglia e il rammarico; laonde si compose alla sua più bella cera d'allegria per darmi una smentita ... M'immagino che la Contessa si sarà dilungata a magnificarmi il decoro di quel parentado; certo che il nobiluomo Navagero per la sua tosse, e la Pisana per la confusione, non aveano tempo da perdere in chiacchiere ... Però mi incommodavano tutto quanto, per modo che dovetti ricorrere per ultimo e disperato rifugio al viso raggruzzolito della Contessa ... Mi rassettai sulla mia seggiola sfidando orgogliosamente il risolino della Contessa, l'indifferenza della Pisana, la gelosia del Navagero, e la crudeltà di mio padre ...
Confessioni di un Italiano (pagina 130)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La signora Contessa giocava sempre accanitamente, e quando non c'erano denari ne cercava al Monte di Pietà ... Quello che mi maravigliava assaissimo si era la dimestichezza che continuava fra la Contessa e mio padre, benché questi non avesse allentato d'un punto le cordicelle della sua borsa e avesse attraversato con mille modi il disegno che covava la Contessa di un buon matrimonio fra me e la Pisana ... Ma come aveva poi fatto a contrastare le mire della Contessa serbandosele in grazia lo stesso? Ecco quello che m'insegnai di chiarire; e scopersi bel bello che egli era stato il sensale dello sposalizio col cugino Navagero, e che la mia sfortuna io la doveva soprattutto a lui ... In quel torno, quando le faccende di Venezia s'erano già acconciate alla servitù francese, e alla vaga aspettazione d'un avvenire che appariva sempre più triste, il dottor Lucilio comparve in casa della Contessa di Fratta ... Il dottore sedette adunque dinanzi alla Contessa con quel suo solito fare né umile né arrogante, e le chiese nei debiti modi la mano della Clara ... La Contessa finse una gran sorpresa e di essere scandolezzata da una tale domanda; rispose che la sua figliuola era prossima a pronunciar i voti e non intendeva per nulla avventurarsi ai pericoli del mondo, da lei con tanta prudenza schivati; accennò da ultimo, ai diritti anteriori del signor Partistagno il quale seguitava sempre ad empire bestialmente Venezia delle sue lamentazioni sul sacrifizio imposto alla Clara, e certo non avrebbe consentito che ella uscisse di convento per isposarsi ad un altro ... La Contessa soggiunse colle labbra strette e con un sorriso maligno che, giacché aveva messo in campo l'età omai adulta della Clara, poteva rivolgersi direttamente a lei, e che si congratulava di vederlo così fermo ne' suoi propositi, benché forse un po' tardivo a decidersi, e che gli augurava del resto che tutto andasse a seconda de' suoi desiderii ... — Signora Contessa — conchiuse Lucilio — io son fermo com'ella dice ne' miei propositi, e lo fui sempre da molti anni a questa parte, benché volessi piuttosto in grazia loro capovolgere il mondo che violare una convenienza od implorare a mani giunte un favore ... — S'accomodi, s'accomodi pure! — aggiunse in fretta la Contessa ... La reverenda madre stava alle vedette da un pezzo; e il dottor Lucilio nell'accomiatarsi dalla Contessa non credette forse di esser ancora al bel principio dell'impresa ...
Confessioni di un Italiano (pagina 151)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La Contessa sua madre giocava disperatamente e non volea saperne di miseria, tantoché l'era sempre in sul chieder quattrini a questo ed a quello; quando si trovava proprio alle strette, macchinavano qualche gherminella tra lei e la Rosa, quella sua antica cameriera, per cavarne di tasca ai conoscenti e agli amici ... Ma finalmente la se n'era accorta, e in onta alla silenziosa indifferenza della Contessa, ella sui due piedi avea cacciato la Rosa fuori di casa ... Io le chiesi allora perché non ricorresse piuttosto alla generosità dei Frumier; ma la mi rispose che anche i Frumier si trovavano in male acque, e che se qualche sacrifizio lo avrebbero potuto fare per salvarle dall'inedia, non intendevano poi rovinarsi affatto per pascere il vizio insaziabile della Contessa ...
Confessioni di un Italiano (pagina 161)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Sua Eccellenza Navagero aveva mandato fuori di casa sua la cugina contessa; e questa era tornata col figlio, che aveva racquistato il suo posto nella Ragioneria ... Gli aveano proprio fatto credere che la Contessa avesse sforzato la Clara a monacarsi per invidia ed odio che nutriva contro la famiglia di lui ... Quello che v'aveva di più terribile in tutto ciò si era che la Contessa, anziché ricavar danari dalle possessioni, non riceveva altro che cedole di crediti e minacce esecutive ...
Confessioni di un Italiano (pagina 196)
di Ippolito Nievo (estratti)

... L'aria aperta mi fece bene; perché mi si rinfrescò d'un tratto il cervello, e fra i miei sentimenti si intromise un po' di vergogna dello stato in cui m'accorgeva essere, e della brutta figura che temeva aver sostenuto nella conversazione della Contessa ... Questa è la carità fraterna insegnata anzi imposta anche agli animi pietosi e dabbene dal governo napoleonico! Quando fu ora convenevole io mi vestii con tutta la cura possibile, e n'andai alla ragioneria della contessa Migliana ... Mi disse ch'io sarei stato per allora il maestro di casa il maggiordomo della signora Contessa, almeno finché restasse libero un posto più confacente agli alti miei ...
Confessioni di un Italiano (pagina 197)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La mia carica importava la dimora nel palazzo, e una maggiore dimestichezza colla signora Contessa: ecco due cose le quali non so se mi garbassero o meno; ma mi proponeva di togliere alla signora la brutta idea ch'ella aveva dovuto farsi di me nella visita del giorno prima ... Ella mi trattò più da pari a pari che da padrona a maggiordomo, squisitezza che mi racconsolò della mia nuova condizione, e mi fece scrivere all'Aglaura, a Lucilio, a Bruto Provedoni, al colonnello, alla Pisana, lettere piene d'entusiasmo e di gratitudine per la signora Contessa ... La casa della Contessa era delle più frequentate di Milano, ma in onta al temperamento allegro della padrona di casa le conversazioni non mi parevano né disinvolte né animate ... Sembra ch'egli venisse a Milano per raccomandare sé ed i suoi alla valida protezione della Contessa; infatti a quei giorni fu un andirivieni maggiore del solito di generali francesi e di alti dignitari italiani ... Pensando a null'altro, io salii dalla signora Contessa colle lagrime agli occhi, e lì le dichiarai che dopo la pace di Presburgo ... Se la Contessa usò meco con minore durezza, riconosco ora che fu tutta sua indulgenza; perciò non mi diede mai il cuore di unirmi ai suoi detrattori quando ne udii dire tutto il male che vedrete in appresso ... Così vissi spensierato d'ogni cosa e beatissimo fino alla primavera, stando il più che poteva alla larga dalla Contessa di Fratta, da suo figlio, ma godendo le più belle ore della giornata in compagnia della mia Pisana ...
Confessioni di un Italiano (pagina 198)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La contessa Migliana è ... La vostra avventuriera non si chiamava così, e non possedeva né la fortuna né l'entratura nel mondo della contessa Migliana! — Oh in quanto ai nomi, ve l'assicura io che la Contessa non ne ha portato nessuno più d'un mese! Fu un delicato riguardo per ognuno de' suoi amanti ... Avrete veduto di qual razza di gente è ora circondata almeno nelle ore diplomatiche la signora Contessa: or bene, furono costoro che a prezzo d'un po' di vernice e di qualche elemosina per la pia causa, acconsentirono a porre un velo sul passato e a raccogliere la pecorella smarrita nel gran grembo dell'aristocrazia ... E non mi venne in capo che egli a sua volta si potesse credere non conosciuto da me, e che il mio nome caduto qualche volta di bocca alla Contessa lo avesse aiutato a mutare in certezza il sospetto della somiglianza ...
Decameron (pagina 67)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” La contessa queste parole intendendo raccolse bene e più tritamente essaminando vegnendo ogni particularità e bene ogni cosa compresa, formò il suo consiglio: e apparata la casa e 'l nome della donna e della sua figliuola dal conte amata, un giorno tacitamente in abito pellegrino là se ne andò ... La gentil donna, levatasi, disse che apparecchiata era d'udirla; e entratesene sole in una sua camera e postesi a sedere, cominciò la contessa: “Madonna, e' mi pare che voi siate delle nemiche della fortuna come sono io: ma, dove voi voleste, per avventura voi potreste voi e me consolare ... Seguì la contessa: “A me bisogna la vostra fede nella quale se io mi rimetto e voi m'ingannaste, voi guastereste i vostri fatti e' miei ... ” Allora la contessa, cominciatasi dal suo primo innamoramento, chi ella era e ciò che intervenuto l'era infino a quel giorno le raccontò per sì fatta maniera che la gentil donna, dando fede alle sue parole, sì come quella che già in parte udite l'aveva da altrui, cominciò di lei a aver compassione ... E la contessa, i suoi casi raccontati, seguì: “Udite adunque avete tra l'altre mie noie quali sieno quelle due cose che aver mi convenga se io voglio avere il mio marito; le quali niuna altra persona conosco che farmele possa avere se non voi, se quello è vero che io intendo, cioè che il conte mio marito sommamente ami vostra figliuola ... ” A cui la gentil donna disse: “Madonna, se il conte ama mia figliuola io nol so, ma egli ne fa gran sembianti; ma che posso io per ciò in questo adoperare che voi disiderate?” “Madonna, “ rispose la contessa “io il vi dirò; ma primieramente vi voglio mostrar quello che io voglio che ve ne segua, dove voi mi serviate ... ” Disse allora la contessa: “A me bisogna che voi, per alcuna persona di cui voi vi fidiate, facciate al conte mio marito dire che vostra figliuola sia presta a fare ogni suo piacere, dove ella possa esser certa che egli così l'ami come dimostra; il che ella non crederà mai, se egli non le manda l'anello il quale egli porta in mano e che ella ha udito che egli ama cotanto: il quale se egli vi manda, voi mi donerete ... ” Gran cosa parve questa alla gentil donna, temendo non forse biasimo ne seguisse alla figliuola: ma pur pensando che onesta cosa era il dare opera che la buona donna riavesse il suo marito e che essa a onesto fine a far ciò si mettea, nella sua buona e onesta affezion confidandosi, non solamente di farlo promise alla contessa, ma infra pochi giorni con segreta cautela, secondo l'ordine dato da lei, e ebbe l'anello, quantunque gravetto paresse al conte, e lei in iscambio della figliuola a giacer col conte maestrevolemente mise ... Né solamente d'una volta contentò la gentil donna la contessa degli abbracciamenti del marito ma molte, sì segretamente operando che mai parola non se ne seppe, credendosi sempre il conte non con la moglie ma con colei la quale egli amava essere stato; a cui, quando a partir si venia la mattina, avea parecchi belle e care gioie donate, le quali tutte diligentemente la contessa guardava ... A cui la contessa disse: “Madonna, questo mi piace bene, e così d'altra parte io non intendo di donarvi quello che voi mi domanderete per guiderdone ma per far bene, ché mi pare che si debba così fare ... La contessa, cognoscendo la sua vergogna e udendo la sua cortese domanda, le ne donò cinquecento e tanti belli e cari gioielli che valeano per avventura altrettanto; di che la gentil donna vie più che contenta, quelle grazie che maggior poté alla contessa rendé, la quale da lei partitasi se ne tornò all'albergo ... La gentil donna, per torre materia a Beltramo di più né mandar né venire a casa sua, insieme con la figliuola se n'andò in contado a casa di suoi parenti; e Beltramo ivi a poco tempo, da' suoi uomini richiamato, a casa sua, udendo che la contessa s'era dileguata, se ne tornò ... La contessa, sentendo lui di Firenze partito e tornato nel suo contado, fu contenta assai; e tanto in Firenze dimorò, che 'l tempo del parto venne, e partorì due figliuoli maschi simigliantissimi al padre loro ...
Fior di passione (pagina 14)
di Matilde Serao (estratti)

... Mi risparmiate una impertinenza, mi siete indulgente! Qualche orribile sventura mi minaccia, dunque? --Chi sa? --Preferisco l'impertinenza, contessa ... Non si crederebbe, contessa, ma riesco ad essere un uomo di spirito anche dinanzi a voi ... Caso meraviglioso, la contessa Laura pensava ... --E soggiunge le ragioni, bella contessa? --Non le soggiunge, perchè non ve ne sono ... Chi è due volte contessa e tre volte marchesa come voi, non può andare al teatro a quest'ora ...
Fior di passione (pagina 15)
di Matilde Serao (estratti)

... comprendendo la malvagia idea--malgrado il susurrìo di compassione che susciterei nella vostra famosa platea, contessa ... Non andate predicando da per tutto: Amore, amore, passione, passione? --Ma non artificiale come i vostri fiori, contessa, come il falso colore dei vostri nastri, come la falsa Turchia del vostro ventaglio, come voi stessa ... Mi congratulo con voi, contessa Laura: voi avete carattere ... --Vi chiedeva che cosa potrebbe farvi piangere, contessa Mormile ... Buona sera, contessa Mormile ... La contessa Laura non amava il fracasso in campagna ... La contessa vestita di casimira bianca, coperta di merletti bianchi, adorna di rose bianche sul seno e nei capelli, si dondolava in una poltroncina americana ... ditemi, Sanseverino, a Sorrento, avete spesso pensato a Napoli? --Vale a dire, contessa? -- ...
Il ponte del Paradiso (pagina 4)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Benedetta la contessa Galier di San Polo, che poteva essere infarinata più del convenevole, se non del necessario, ma infine, viva la faccia sua tinta e ritinta, parlava sempre lei, e non c'era altra noia che di starla a sentire ... La contessa era amenissima; colla sua parlantina avrebbe messo di buon umore un convento di trappisti ... Poi volgendosi verso Filippo Aldini, gli disse a mezza voce: — Signor Aldini, offra il braccio alla contessa Galier ... — Ah, che bel cavaliere! Ringiovanisco; — gridò quella graziosa matta della contessa, che non voleva esprimere a mezza voce il suo gradimento ...
Il ponte del Paradiso (pagina 62)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Per quelle stesse ragioni fece buon viso alla contessa Galier, troppo tenera amica, che omai vedeva volentieri come il fumo negli occhi; e senza uno sforzo così grande che per verità non era il caso, trattandosi di gentili cavalieri, accolse per due o tre mercoledì alla fila i Lunardi, i Gregoretti, i Ruggeri, i Telemachi, i maestri di musica, tutta la sua piccola corte, a cui fece perfino la grazia di mostrarsi una sera a teatro tutta sfavillante di gioia e di gioie, con quel suo diadema della farfalla adamantina che sfuggiva alle fauci del serpe insidioso, tutto smeraldi, crisòliti e rubini ... Margherita Cantelli diventava la contessa Margherita Aldini ... Babbo e mamma non tralasciano occasioni per andare da lei e far visite lunghe; ed ella e Filippo fanno spesso le loro corse a Milano, segnatamente d'inverno, quando è più intensa la vita dei teatri, e le prime rappresentazioni della Scala attraggono l'artistica curiosità della giovine e bella contessa ... La contessa aspetta ora il fratello, che in tre anni di assenza dovrebbe aver finito il suo giro del globo ...
L'amore che torna (pagina 74)
di Guido da Verona (estratti)

... A poco a poco scordai qualsiasi prudenza; mi recai nelle case ove speravo di vederla, ed in una visita presso la contessa di Casciano finalmente l'incontrai ... V'era un numeroso crocchio di signore, qualche uomo solamente; fra questi l'ambasciatore Palazzo, il contino Rainieri e l'onorevole Albizzi-Cerda, amante allora della contessa di Casciano ... Giunti che fummo davanti alla poltrona ove sedeva Edoarda, fingendo di conversare animatamente con una vecchia nobildonna ch'era mezzo sorda, la contessa di Casciano con la più soave ingenuità: — Tu, cara, — le disse — conosci, credo, il conte Guelfo ... Di riflesso, mi trovai molto impacciato, e poichè la contessa di Casciano, in tutto squisita, ci teneva a farmi parlare, studiandosi di provocare il caso ch'io dovessi rispondere a Edoarda, o Edoarda a me, durai gran pena a non smentire quella fama che avevo di gaio e facile parlatore ... — Ebbene, che colpa ne ho io, se, andando a visitare la contessa di Casciano, v'incontrai Edoarda? — Ma le smanie di società, di visite, di balli, di pranzi, ti son dunque venute tutte in un colpo? — M'annoio e cerco di svagarmi ...
La famiglia dell'antiquario (pagina 6)
di Carlo Goldoni (estratti)

... DORALICE Dite per non dispiacere alla signora Contessa Isabella ... CAVALIERE Ditemi, signora Contessa, che cosa avete fatto voi alla cameriera di vostra suocera? DORALICE Le ho dato un schiaffo ... CAVALIERE La signora Contessa Isabella si chiama offesa ... DORALICE Signor Cavaliere, siete impegnato colla Contessa Isabella ... CAVALIERE Vorrei, che mi faceste comparir bene colla signora Contessa Isabella ... (s'alzano) Scena ventiduesima La contessa Isabella e detti ... CAVALIERE (La tira in disparte) Signora Contessa ho fatto tutto, la signora Doralice è pentita del suo trascorso ... (alla contessa Isabella, e parte) ISABELLA Temeraria! Me la pagherai ...
La famiglia dell'antiquario (pagina 8)
di Carlo Goldoni (estratti)

... DORALICE Ditemi se siete venuto a favorirmi per qualche bontà, che abbiate concepita per me, oppure perché unicamente vi prema di riconciliarmi colla Contessa Isabella ... (parte) Scena settima Doralice ed il Cavaliere del bosco CAVALIERE Cara Signora Contessa, volete credere a questa sorta di gente? DORALICE Me lo ha detto in una maniera, che mi assicura essere la verità ... CAVALIERE Sapete pure, che ella è cameriera antica della Contessa Isabella ... Basta, se vorrà ch'io parli alla Contessa Isabella, quando ella sia la prima lo farò ...
La famiglia dell'antiquario (pagina 15)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Sentiamo che cosa dice della Contessa Isabella ... DOTTORE Rispondo per la signora Contessa ... DOTTORE E la signora Contessa Isabella gli li accorda ... DOTTORE Dimmi un poco, che cosa ha detto la signora Doralice della Contessa Isabella? COLOMBINA Oh! Io non so nulla ... DOTTORE Vado dalla Contessa Isabella ... Mia fia vegnirà da siora Contessa; basta, che la ghe vegna incontra co la la vede per darghe coraggio ... PANTALONE Perché? DOTTORE Perché la signora Contessa dice così, che essendo dama, non si deve movere dalla sedia per venire a riceverla ... DOTTORE Vado subito a dirlo alla signora Contessa ... DOTTORE Viene, o non viene? Scena quattordicesima Doralice sulla porta, e detti, poi la contessa Isabella ...
Le femmine puntigliose (pagina 5)
di Carlo Goldoni (estratti)

... La Contessa Beatrice verrà da qui a pochi momenti a visitarvi; voi le anderete a render la visita; in casa sua farà, che si trovino varie dame ... LELIO Faremo così; procureremo, che accada di fare una scommessa di cento doppie fra voi, e la Contessa Beatrice; voi perderete la scommessa, ed ella averà il danaro contante ... Si farà la scommessa; io deciderò in favore della Contessa, e voi le darete le cento doppie ... All'ultimo, mi sono posto a servire la Contessa Beatrice, la quale non è tanto puntigliosa quanto le altre ... La signora Contessa Beatrice, l'è fermada colla carrozza alla porta; e la manda a veder, se Vosustrissima è in casa, e se la pol vegnir a farghe una visita ... Scena sesta La contessa Beatrice, e detti ... ROSAURA Serva umilissima, signora Contessa ... ROSAURA Mi rincresce, che la signora Contessa siasi preso l'incomodo di venire sin qui; sarei venuta io a riverirla ... La Contessa non ha il suo posto) (piano a Rosaura) ... LELIO Perché dite questo, signora Contessa? BEATRICE Non vedete? Siete pur Cavaliere ... LELIO (Non ve l'ho detto? La Contessa non ha il suo posto, e vi voleva una sedia distinta) (piano a Rosaura) ...
Le femmine puntigliose (pagina 6)
di Carlo Goldoni (estratti)

... LELIO Su via, signore mie, diciamo qualche cosa di bello (torna a portare la sua sedia vicino a Rosaura, e gira alquanto quella di essa Rosaura, acciò resti in faccia alla Contessa Beatrice) ... BEATRICE (Che pretensione ridicola!) E partirete di Palermo senza vederlo? ROSAURA Spero che la signora Contessa mi onorerà della sua compagnia ... ROSAURA Quando la signora Contessa lo dice, sarà così ... Signora Contessa, io scommetto che sono sedici ore ... ROSAURA Perdoni, signora Contessa, ella s'inganna; il mezzogiorno suona alle diciotto ... Ecco, signora Contessa, una borsa con cento doppie di Spagna ... ROSAURA Signora Contessa, siete troppo brava; con voi non scommetto più ... LELIO Lasciatelo dire, che la Contessa avrà piacere ... Lì lì, presso la signora Contessa (a Brighella) ... ONOFRIO Contessa, sono venuto ad avvisarvi, che la Contessa Eleonora, e la Contessa Clarice, col Conte Ottavio, sono a casa nostra, che vi aspettano ...
Le femmine puntigliose (pagina 7)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Scena decima Il conte Onofrio, la contessa Beatrice, il conte Lelio e Arlecchino ONOFRIO Sediamo; la cioccolata si raffredda (siede, e prende una chicchera di cioccolata col biscottino) ... ROSAURA Signora Contessa, mio marito vuol aver l'onore di rassegnarle la sua servitù ... FLORINDO Rendo infinite grazie alla signora Contessa per la bontà, con cui si degna favorire mia moglie, e la prego ricevere me pure nel numero de' suoi servidori ... LELIO È il signor Conte Onofrio, consorte della Contessa Beatrice ... ROSAURA Senti, porta subito, subito venti libbre di cioccolata a casa della Contessa Beatrice (piano a Brighella) ... ROSAURA Florindo, servite la signora Contessa ... FLORINDO Ed io ho da andare a piedi, o solo nella mia carrozza a vettura? E il signor Conte Onofrio mi usa questa bella creanza? E la signora Contessa Beatrice, che vuol trattar mia moglie, fa di me questa stima? E quel che è peggio, mia moglie lo comporta? Ma io sono stato una bestia ... Dalla Contessa Beatrice non ci voglio andare, e quando torna mia moglie a casa, faccio i bauli, e subito prendo le poste, e la riconduco a Castell'a Mare (parte) ... Scena tredicesima Appartamento in casa della Contessa Beatrice ... La contessa Eleonora, la contessa Clarice, ed il conte Ottavio ... OTTAVIO Ma perché, signora Contessa Eleonora, v'impazientite voi tanto? ELEONORA La Contessa Beatrice non sa il trattare ... OTTAVIO Sentite una carrozza, sarà quella della Contessa Beatrice ... OTTAVIO Per dove, signora Contessa? (incontrandola) ELEONORA Dove mi pare, e piace ... CLARICE E bene, di chi era la carrozza? (ad Ottavio) OTTAVIO Non era né la vostra, né quella della Contessa Beatrice ... CLARICE Dunque di chi? OTTAVIO Era della Contessa Flamminia ... ELEONORA Se s'incontravano, a chi toccava di loro a salutare l'altra? CLARICE Toccava alla Marchesa, perché la Contessa era ferma, ed ella andava ...
Le femmine puntigliose (pagina 8)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Marchesa Ortensia è qualche cosa di più della Contessa Flamminia ... CLARICE Circa al sangue, la Contessa Flamminia non è punto inferiore; e imparentata anche colla mia casa ... ELEONORA Se viene la Contessa Flamminia vado via subito ... Ecco la Contessa Beatrice ... ELEONORA Eccola, eccola la Contessa senza creanza ... Scena quattordicesima La contessa Beatrice servita dal conte Lelio, Rosaura dal conte Onofrio, il conte Ottavio, e dette ... ELEONORA Contessa Beatrice, fateci il piacere, ponete a sedere quella dama vicino a noi ... BEATRICE Conte Ottavio, accomodatevi lì presso la Contessa Clarice ... OTTAVIO I comandi della Contessa Beatrice sono da me in ogni tempo stimati ... Sarà più discreta a soffrirmi la Contessa Eleonora (va a sedere presso Eleonora) ... OTTAVIO Signora Contessa Beatrice, in casa vostra decidete voi ... LELIO Dove comanda la Contessa Beatrice ... OTTAVIO Contessa Beatrice ... ELEONORA Contessa Beatrice, favorite dirci, chi è questa dama ... OTTAVIO (Contessa, siete in un brutto impegno) (piano a Beatrice) ... ROSAURA (Come! Mi deridono? E la Contessa Beatrice non parla?) (da sé) LELIO (Prevedo, che voglia nascere qualche brutta scena) (piano a Beatrice) ... ROSAURA La signora Contessa Beatrice mi fa troppo onore ... ELEONORA Contessa, è tardi, bisogna ch'io vada (a Beatrice, e tutti s'alzano) ... Queste dame non mi vogliono; ma la Contessa Beatrice me ne renderà conto) (da sé) ...
Le femmine puntigliose (pagina 9)
di Carlo Goldoni (estratti)

... LELIO (Cara signora Contessa non fate questo dispiacere alla Contessa Beatrice, non le fate un affronto di questa sorta) (ad Eleonora, piano) ... CLARICE (Se fossi sola, non m'importerebbe, ma ho riguardo per la Contessa Eleonora ... Contessa Eleonora, se volete andare, non restate per me, ch'io aspetterò la carrozza ... Scena quindicesima La contessa Beatrice, la contessa Clarice, Donna Rosaura, il conte Onofrio, il conte Lelio ... ROSAURA La carrozza della signora Contessa Clarice non è ancora venuta, onde per non farla maggiormente arrossire colla mia conversazione anderò via, se mi date licenza (a Beatrice) ... ROSAURA Mi sorprende questa vostra inaspettata dichiarazione, la quale non corrisponde certamente al trattamento, che ho ricevuto fin ora da voi e dalla Contessa Eleonora ... Posso assicurarvi, signora donna Rosaura, che la Contessa Clarice è piena di buon cuore, e non è né superba, né puntigliosa ... BEATRICE Non ricuserei le vostre grazie, ma non so, se la Contessa Clarice vorrà venire all'albergo ... CLARICE Cara Contessa Beatrice, queste cose non si dicono nemmeno ... ROSAURA E la signora Contessa Clarice ci sarà? BEATRICE In casa mia, spererei non dicesse di no ... CLARICE Contessa, a rivederci (a Beatrice) ... Scena sedicesima La contessa Beatrice, Donna Rosaura, il conte Lelio, ed il conte Onofrio ... LELIO Signora Contessa, potete per il ballo invitare qualche altra dama (a Beatrice) ... Scena diciassettesima La contessa Beatrice, ed il conte Lelio ...
Le femmine puntigliose (pagina 11)
di Carlo Goldoni (estratti)

... ROSAURA Veramente mio marito non dice male, e se non avessi avuto riguardo alla Contessa Beatrice, non sarei nemmen io venuta nella vostra carrozza ... ROSAURA Vi era la Contessa Eleonora; che galante dama! Vi era la Contessa Clarice; che dama compita! Mi hanno fatto tante finezze, mi hanno fatto sedere in mezzo di loro, non si saziavano di lodarmi ... Stasera verranno tutte alla festa di ballo della Contessa Beatrice, staranno colà a cena, e noi balleremo e ceneremo con tutte le dame ... Siamo obbligati alla Contessa Beatrice ... Con le buone maniere, con le parole rispettose, e obbliganti, e co i buoni offici della Contessa Beatrice, spero d'ottener l'intento ... Gh'è la siora Contessa Clarice in carrozza, che la manda l'imbassada per vegnirla a reverir, se la se contenta ... ROSAURA Si vede, che la Contessa Clarice fa stima di me, manda a farmi l'ambasciata per il bracciere, e non per lo staffiere ... ROSAURA Vanne, vanne, che vien la Contessa ...
Le femmine puntigliose (pagina 12)
di Carlo Goldoni (estratti)

... signora Contessa ... Ho bevuto la cioccolata, e mi riserbo a cenar questa sera dalla Contessa Beatrice ... ROSAURA Perché, signora Contessa? CLARICE Non vedete? I bracci di questa sedia son tanto stretti, che il guardinfante non ci capisce ... CLARICE Vi prego d'una grazia, se vedete la Contessa Eleonora, non le dite nulla, ch'io sia stata qui da voi ... Ditemi, ve ne privereste? ROSAURA Veramente l'ho provveduta per mio uso, ma quando si tratta di servire la signora Contessa, non ho difficoltà di privarmene ... CLARICE Stasera vi porterò il danaro dalla Contessa Beatrice ... ROSAURA Ho piacere, che la signora Contessa sia contenta ... ROSAURA Eppure, signora Contessa, assicuratevi, che questa stoffa è fatta in Italia ... Vedete che finezza d'oro? ROSAURA Eh, signora Contessa, è l'oppinione che opera ... ROSAURA Questa sera, dalla Contessa Beatrice ... L'è qua la signora Contessa Eleonora ... ROSAURA La Contessa Eleonora? Che stravaganza è questa! E dov'è ella? BRIGHELLA In carrozza, che l'aspetta la risposta dell'ambassada ...
Le femmine puntigliose (pagina 13)
di Carlo Goldoni (estratti)

... veduto la Contessa Clarice? BRIGHELLA L'è arrivada giusto in tempo, che la signora Contessa Clarice montava in carrozza ... ROSAURA E che cosa hanno detto? BRIGHELLA Ha dito la signora Contessa Eleonora a quell'altra: che cosa fate qui? Responde la signora Contessa Clarice: sono venuta dalla mercantessa a comprar ventiquattro braccia di stoffa d'oro ... Brava! (ha dito la signora Contessa Eleonora); ed io vengo a comprare della tela d'Olanda ... ROSAURA Parmi un sogno, che la Contessa Eleonora venga a casa mia, dopo la scena fatta in casa della Contessa Beatrice; o viene per iscusarsi, o viene per insultarmi ... E bene, dov'è la Contessa Eleonora? (vedendo ritornar Brighella) BRIGHELLA No la s'incomoda, che l'è tornada indrio ... ROSAURA Presto, corri; raggiungi la carrozza della Contessa Eleonora; dille che il mancamento è provenuto da te, ch'io le domando scusa, e che la prego degnarsi di favorirmi ... La Contessa Eleonora veniva a domandarmi scusa, e il diavolo ha fatto, che se n'è andata ... Mi sta sul cuore questo inconveniente colla signora Contessa Eleonora, spero per altro che si appagherà delle mie giustificazioni, e che ritornerà a visitarmi ... ROSAURA Ho spedito Brighella di volo dietro la carrozza per far le mie scuse colla Contessa ... ROSAURA Presto, che ha detto la Contessa Eleonora? Vuole tornare a vedermi? BRIGHELLA La me lassa chiappar fià ... FLORINDO Che cosa volete fare del moro? ROSAURA Voglio mandarlo a far le mie scuse colla Contessa Eleonora ... ROSAURA Conte Lelio, avete saputo la scena, che ha fatto la Contessa Eleonora? LELIO So tutto, e tutto è accomodato ... LELIO Siccome la Contessa Eleonora si era ridotta a farvi una visita per le mie insinuazioni, così è venuta a cercare di me al casino, e mi ha detto, che l'avete fatta aspettare tre quarti d'ora ... LELIO Basta; l'ho acquietata, l'ho persuasa a venire stasera dalla Contessa Beatrice, dove la vedrete, e potrete anche voi far le vostre scuse ...
Le femmine puntigliose (pagina 14)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Scena tredicesima La contessa Beatrice, e detti ... ROSAURA Signora Contessa, voi qui? BEATRICE Se vi do incomodo, vado via ... ROSAURA Signora Contessa, quanto volete scommettere, che non ci vengo più? BEATRICE (Mi tocca sul vivo) (da sé) ... LELIO (Contessa, per amor del cielo, non precipitate l'affare ... ROSAURA Cara signora Contessa, non sono poi una donna di stucco ... ONOFRIO Ehi, Contessa, aspettatemi (a Beatrice) ... La signora Contessa con tutti i suoi cavallereschi puntigli, ha dovuto ingoiarsi il rimprovero della scommessa, e subito ha cangiato, e si è resa docile ... Scena sedicesima Strada Il conte Ottavio, poi un Paggio della contessa Eleonora con viglietto ... Ecco un paggio della Contessa Eleonora ... Questa sera la Contessa Beatrice dà una festa di ballo, ed io sono invitata ... Sono curioso di saper qual sia il dispiacere, che la Contessa ha ricevuto dalla signora donna Rosaura ...
Le femmine puntigliose (pagina 15)
di Carlo Goldoni (estratti)

... È la Contessa Eleonora ... Scena diciottesima Sala per il ballo in casa della contessa Beatrice, con lumiere, e sedie, ed un tavolino in mezzo con varie candele di cera, ed una accesa ... Scena ventesima Arlecchino con una guantiera con boccette di rinfreschi, ed uomini con sorbettiere, ed il conte ONOFRIO, poi la contessa Beatrice, ed il conte Lelio ... Scena ventunesima LA CONTESSA CLARICE servita da un cavaliere, che non parla ... Arrivano La contessa ELEONORA, ed il conte OTTAVIO ... Scena ventiduesima La contessa Beatrice, poi il conte LELIO, poi il conte Onofrio ... BEATRICE E dove sono andate? LELIO Tutte in casa della Contessa Eleonora ...
Le femmine puntigliose (pagina 17)
di Carlo Goldoni (estratti)

... FLORINDO Il male l'ha fatto la Contessa Beatrice, la quale per cento doppie ha preso l'impegno d'introdurci nelle adunanze di nobiltà ... PANTALONE Benissimo, el so risentimento la lo revolta contro la Contessa Beatrice ... Far veder che la cognosce el so dover, e buttar la broda adosso della Contessa Beatrice ... Strada con porta del palazzo della contessa Eleonora ... Scena settima Arlecchino dal palazzo della contessa Eleonora, poi quattro uomini rimpiattati ... È uscito dal palazzo della Contessa, gli uomini trovati da Brighella l'avranno creduto un servo dei Cavalieri, e lo hanno bastonato ... Scena nona Stanze in casa della contessa Eleonora, con tavolini, lumi, e sedie ... La contessa Eleonora, la contessa Clarice, il conte Ottavio ... ELEONORA Ma di tutto è causa la Contessa Beatrice ... CLARICE Veramente, la Contessa Beatrice, si è portata malissimo ...
Le femmine puntigliose (pagina 18)
di Carlo Goldoni (estratti)

... ELEONORA Contino, giacché non vi è la Contessa Beatrice, dite, vi dava qualche poco nel genio, non è così? LELIO Se vi ho da confessare la verità, non mi dispiaceva ... CLARICE Se lo sa la Contessa Beatrice, povero voi ... Scena undicesima La contessa Beatrice, e detti ... ELEONORA E poi, cara Contessa, farla ballare il primo minuè? BEATRICE Questa è colpa del ballerino ... La Contessa Beatrice con cento doppie mi ha venduta la sua mediazione, e a questo prezzo mi ha assicurato l'accesso alla conversazione delle dame ... Nel primo caso, siate voi stesse giudici della mia ragione; nel secondo pensi la Contessa Beatrice a risentirsi con voi, e a giustificarsi con me ... BEATRICE A me questo? Temeraria, a me questo? ELEONORA Fermatevi, Contessa Beatrice, non inveite contro di essa, senza prima giustificarvi ... Contessa Beatrice, voi avete avuto le cento ...
Le femmine puntigliose (pagina 19)
di Carlo Goldoni (estratti)

... La contessa Beatrice, il conte Lelio non sono degni della nostra conversazione ... Scena quattordicesima La contessa Eleonora, la contessa Clarice, il conte Ottavio, dame e cavalieri ... Scena quindicesima La Contessa Eleonora, la Contessa Clarice, Cavalieri e Dame, poi il Conte Onofrio ... Oh che starne! Oh che coturnici! Oh che vino! (parte) ELEONORA La Contessa Beatrice non la pratico più ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 6)
di Emilio De Marchi (estratti)

... La povera contessa era livida di dentro e di fuori ... E sfido! trovarsi lor due soli, in carrozza, per una strada deserta, con quel tempo in aria, con quei cavalli che don Cesare guidava quasi per la prima volta, via, chi si sarebbe divertito? La contessa, come sono in genere tutte le donne e come devono essere tutte le contesse, era un caratterino nervoso, molto impressionabile, proprio quel che ci voleva in certi momenti per andar d'accordo con un uomo ostinato e irragionevole come il conte ... —E come faccio a venir giù?—chiese la contessa con voce dolente mista di lagrime, di spavento e di rabbia ... Sotto il parasole di satin la contessa cercò la stradetta, saltando come potè sulle pozze d'acqua e prese a correre verso il cascinale che distava un trecento passi ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 7)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Che carrozza? che strada? —Sono la contessa Battini Luziares ... —C'è un uomo sulla strada con due cavalli spaventati, capite?—replicò la contessa, cambiando il conte in un uomo nella speranza di commuovere le viscere di questo suo simile ... Rebus sic stantibus, la povera contessa non poteva capitar peggio ... Ma poi da donna di spirito pensò che la politica è una pettegola e lei era la contessa Battini: che la politesse è superiore a tutte le piccinerie elettorali: che per quanto democratico, quell'aristocraticone al rovescio dell'onorevole Rostagna, non avrebbe mai permesso che una contessa Battini Luziares morisse affogata in un barile o avesse a pigliare una polmonite fulminante ... —Dov'è sto Meneghin?—insistette la contessa ... —Bell'aiuto che mi hai mandato—riprese mangiando la contessa cogli occhi ... Allora la vecchia prese a chiamare:—Teresin, Teresin… Il conte e la contessa si guardarono un pezzo nel muso ... Fece entrare la contessa, la mise a sedere su uno sgabello su cui distese a rovescio il suo grembiale e aiutò il nonno a mettere il fuoco in una fascina di strame e di pannocchie secche, che riempirono la stanza prima di un fumo d'inferno e poi d'una fiamma che abbruciava gli occhi ... La contessa mezza affumicata cominciò a tossire ...