Libri comare
Libri su comare, con la parola comare
Decameron (pagina 76)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Pure avvenne un giorno che, essendo madonna Lisetta con una sua comare e insieme di bellezze quistionando, per porre la sua innanzi a ogni altra, sì come colei che poco sale avea in zucca, disse: “Se voi sapeste a cui la mia bellezza piace, in verità voi tacereste dell'altre ... ” La comare, vaga d'udire, sì come colei che ben la conoscea, disse: “Madonna, voi potreste dir vero, ma tuttavia, non sappiendo chi questo si sia, altri non si rivolgerebbe così di leggiero ... ” La comare ebbe allora voglia di ridere ma pur si tenne per farla più avanti parlare, e disse: “In fé di Dio, madonna, se l'agnolo Gabriello è vostro intendimento e dicevi questo, egli dee bene esser così; ma io non credeva che gli agnoli facesson queste cose ... ” Disse la donna: “Comare, voi siete errata: per le plaghe di Dio, egli il fa meglio che mio marido e dicemi che egli si fa anche colassù; ma, per ciò che io gli paio più bella che niuna che ne sia in cielo, s'è egli innamorato di me e viensene a star con meco bene spesso: mo vedi vu?” La comare, partita da madonna Lisetta, le parve mille anni che ella fosse in parte ove ella potesse queste cose ridire; e ragunatasi a una festa con una gran brigata di donne, loro ordinatamente raccontò la novella ...
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Decameron (pagina 132)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... dico che la novella detta da Elissa del compare e della comare e appresso la bessaggine de' sanesi hanno tanta forza, carissime donne, che, lasciando star le beffe agli sciocchi mariti fatte dalle lor savie mogli, mi tirano a dovervi contare una novelletta di loro: la quale, ancora che in sé abbia assai di quello che creder non si dee, nondimeno sarà in parte piacevole a ascoltare ... Il quale Tingoccio insieme con Meuccio visitando alcuna volta questa sua comare, la quale era una bellissima e vaga donna, non obstante il comparatico s'inamorò di lei; e Meuccio similemente, piacendogli ella molto e molto udendola commendare a Tingoccio, se ne innamorò ... E di questo amore l'un si guardava dall'altro, ma non per una medesima ragione: Tingoccio si guardava di scoprirlo a Meuccio per la cattività che a lui medesimo parea fare d'amare la comare, e sarebbesi vergognato che alcuno l'avesse saputo; Meuccio non se ne guardava per questo ma perché già avveduto s'era che ella piaceva a Tingoccio, laonde egli diceva: “Se io questo gli discuopro, egli prenderà gelosia di me, e potendole a ogni suo piacere parlare, sì come compare, in ciò che egli potrà la mi metterà in odio, e così mai cosa che mi piaccia di lei io non avrò ... Così amando i due compagni, l'uno più felicemente che l'altro, avvenne che, trovando Tingoccio nelle possessioni della comare il terren dolce, tanto vangò e tanto lavorò, che una infermità ne gli sopravvenne; la quale dopo alquanti dì sì l'aggravò forte, che, non potendola sostenere, trapassò di questa vita ... E partendosi Tingoccio da lui, Meuccio si ricordò della comare, e sollevato alquanto il capo disse: “Ben che mi ricorda, o Tingoccio: della comare con la quale tu giacevi quando eri di qua, che pena t'è di là data?” A cui Tingoccio rispose: “Fratel mio, come io giunsi di là, si fu uno il qual pareva che tutti i miei peccati sapesse a mente, il quale mi comandò che io andassi in quel luogo nel quale io piansi in grandissima pena le colpe mie, dove io trovai molti compagni a quella medesima pena condannati che io; e stando io tra loro e ricordandomi di ciò che già fatto avea con la comare e aspettando per quello troppo maggior pena che quella che data m'era, quantunque io fossi in un gran fuoco e molto ardente, tutto di paura tremava ... A cui io dissi: ‘Il peccato fu cotale, che io mi giaceva con una mia comare, e giacquivi tanto, che io me ne scorticai ... Le quali cose se frate Rinaldo avesse sapute, non gli sarebbe stato bisogno d'andar silogizzando quando convertì a' suoi piaceri la sua buona comare ...
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Novelle rusticane (pagina 10)
di Giovanni Verga (estratti)
... Poi, come nessuno badava a lei, si mise a guardare peritosa ad una ad una le comari che impastavano il pane, e riprese: - M'hanno detto - vattene da comare Sidora ... - Vien qua, vien qua, gridò comare Sidora, rossa come un pomodoro, dal bugigattolo del forno ... - Vuol dire che a comare Nunzia stanno per portarle il Viatico, se hanno mandato via la bambina ... Una delle comari che aiutavano ad impastare il pane volse il capo, seguitando a lavorare di pugni nella madia, colle braccia nude sino al gomito, e domandò alla bimba: - Come sta la tua madrigna? La bambina che non conosceva la comare, la guardò coi grandi occhi spalancati, e poscia tornando a chinare il capo, e a lavorar in furia colle cocche del grembiale, biascicò sottovoce: - È a letto ... - Quando avrò finito d'infornare il pane, disse comare Sidora, corro anch'io un momento a vedere se hanno bisogno di niente ... Guardate comare Angela! - Ier sera, aggiunse la Licodiana, ho visto compare Meno sull'uscio, che era tornato dalla vigna prima dell'avemaria, e si soffiava il naso col fazzoletto ... - Però, aggiunse la comare che impastava il pane, ei ci ha una santa mano ad ammazzare le mogli ... - Ma cotesta bambina è figlia di comare Nunzia, oppure della prima moglie? - È figlia della prima ... - Vien qua, vien qua, riprese comare Sidora ... La bambina allora si asciugò gli occhi coi pugni chiusi, tanto più che comare Sidora dava mano a scoperchiare il forno ... - Povera comare Nunzia! venne a dire una vicina affacciandosi sull'uscio ... Comare Sidora levò dal forno la focaccia, la ripulì dalla cenere, e la porse calda calda alla bambina, che la prese nel grembiale, e se ne andava adagio adagio, soffiandovi sopra ... - Dove vai? Le gridò dietro comare Sidora ... - Non me ne parlate, comare Sidora! ripeteva lui, scuotendo il capo e colle spalle grosse ... Stavolta resto vedovo! Ve lo dico io! Comare Sidora gli diede sulla voce: - Non dite spropositi, ché non sta bene! Un'altra moglie dovete cercarvela, se non altro per rispetto di questa orfanella, altrimenti chi baderà a lei, quando andrete in campagna! volete lasciarla in mezzo alle strade? - Trovatemela voi un'altra moglie come quella! Che non si lavava per non sporcar l'acqua; e in casa mi serviva meglio di un garzone, affezionata e fedele che non mi avrebbe rubato un pugno di fave dal graticcio, e non apriva mai bocca per dire "datemi!" ... Appoggiò comare Sidora ... Comare Sidora gli mise dinanzi, su di uno scanno, il pane caldo, colle olive nere, un pezzo di formaggio di pecora, e il fiasco del vino ... - Anche a comare Angela, qui vicino, sta per morire l'asino, dalla doglia ...
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Novelle rusticane (pagina 11)
di Giovanni Verga (estratti)
... - No, non potete farne a meno - ripeteva comare Sidora ... - Ed io, come rimango? e il mio puledro? e la mia casa? e alle galline chi ci abbaderà? Lasciatemi piangere, comare Sidora! Avrei fatto meglio a morir io stesso, in scambio della buon'anima ... - Guardate piuttosto la povera comare Angela! Prima le è morto il marito, poi il figliuolo grande, e adesso le muore anche l'asino! - L'asino andrebbe salassato dalla cinghiaia, se ha la doglia, disse compare Meno ... Compare Meno si alzò per andare da comare Angela, e l'orfanella gli correva dietro come un pulcino, adesso che non aveva altri al mondo ... Comare Sidora, buona massaia, gli rammentò: - E la casa? come la lasciate, ora che non ci è più nessuno? - Ho chiuso a chiave; e poi lì di faccia ci sta la cugina Alfia, per tenerla d'occhio ... Comare Sidora, quand'ebbe finito di sfornare il pane, venne nel cortile anche lei colla cugina Alfia, che si era messa la veste nuova, e il fazzoletto di seta in testa, per far quattro chiacchiere; e disse a compare Meno, tirandolo in disparte: - Curatolo Nino non ve la darà più l'altra figliuola, ora che con voi gli muoiono come le mosche, e ci perde la dote ... Ma sono tanto disgraziato! Comare Sidora gli diede sulla voce: - Pensate a coloro che sono più disgraziati di voi, pensate! - Non ce ne sono, ve lo dico io! Non la trovo un'altra moglie come quella! Non potrò scordarmela mai più, se torno a maritarmi dieci volte! E neppure questa povera orfanella se la scorderà ...
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